Parte 2 PDF - The Future of Travel 2024

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Parte 2 PDF - The Future of Travel 2024
presenta
Il futuro del
viaggio nel
2024
Muoversi in Viaggio
Il futuro del viaggio:
Muoversi in viaggio
1. L’aeroporto del futuro: da casa ai controlli di sicurezza senza interruzione
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2. L ’aeroporto del futuro: dal controllo del
passaporto all’imbarco e la creazione
di Aerovilles
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3. I voli del futuro
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Conclusione32
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Il futuro del viaggio nel 2024
Appendice 1: Il Viaggio nel 2024
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Appendice 2: Metodologia di ricerca
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1. L’aeroporto
del futuro:
da casa ai
controlli di
sicurezza senza
interruzione
Il taxi Google sta aspettando TOM (Traveller of
the Millennium) fuori dalla sua casa, ma assomiglia
ben poco ai vecchi taxi del 2014.
C’è un accesso a Internet con comando vocale e gestuale su uno schermo 3D,
che permette di comunicare con la famiglia e gli amici via Skype mentre si è per strada.
Il viaggio alle 4 del pomeriggio per l’aeroporto non è mai stato così semplice e piacevole.
All’aeroporto, i principali progressi tecnologici hanno eliminato la coda ai check-in, anzi,
hanno eliminato proprio i banconi del check-in. TOM può lasciare il suo bagaglio ai punti
automatizzati presenti in tutto il terminal, facendo il check-in con un comando vocale
diretto al suo dispositivo di Intelligenza Artificiale indossabile.
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Il futuro del viaggio nel 2024
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Molti esperti dell’industria aerea considerano questo
scenario del tutto possibile. “Entro il 2025,
le tecnologie self-service automatizzate, dirette dagli
smartphone, consentiranno ai viaggiatori di caricare
il bagaglio al McDonald’s, o di fare il check-in mentre
bevono il caffè da Starbucks”, dice Patrick Yeung,
CEO di Dragonair.
In realtà, i precursori di questa stessa tecnologia stanno già diffondendosi negli aeroporti di
oggi. British Airways e Microsoft stanno collaborando per testare un identificatore di bagaglio,
che è una etichetta digitale, personalizzata e attivata tramite smartphone per eliminare
completamente carte d’imbarco, etichette e biglietti cartacei.
L’etichetta digitale può essere preimpostata con
le informazioni del volo e della destinazione del
bagaglio. La tecnologia di Near Field Communication
permette di scannerizzare e inviare il bagaglio
rapidamente.
La stessa tecnologia permetterà a TOM di monitorare i suoi bagagli, individuandoli sul nastro
portabagagli o offrendogli una piena visuale della sua valigia durante gli spostamenti da una
parte all’altra dell’aeroporto.
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L’identificazione smart, però, è solo l’inizio di questo
viaggio. Gli smart tablet sono già in uso: l’iniziativa
Fast Travel della All Nippon Airways prevede che tutti i
viaggiatori siano provvisti di tablet per fare il check-in in
pochi secondi, per poi essere guidati attraverso i controlli
di sicurezza fino al gate di imbarco.
“Ma questa è solo la punta di un iceberg digitale davvero pieno di fascino”, afferma il co-fondatore
di The Future Laboratory, Martin Raymond. “Stiamo assistendo alla nascita di un qualcosa che è stato
soprannominato ‘l’Internet delle cose’: nel prossimo decennio sempre più prodotti – 50 miliardi di
dispositivi secondo Cisco – saranno connessi a Internet e connessi tra di loro. E con questo intendo
prodotti quali vestiti, accessori, frigoriferi e persino spazzolini da denti e valigie da viaggio”.
Tutto questo, dice Raymond, significa sistemi di identificazione che connetteranno il cellulare, l’hotel,
la valigia o la propria abitazione a uno stesso dispositivo in modo che l’hotel saprà se avremo bisogno
di più articoli per l’igiene personale, il nostro frigo saprà se avremo necessità di rifornirlo e la nostra
lavatrice imposterà il lavaggio ecologico in attesa della quantità eccezionale di biancheria che porteremo
a casa.
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Agli aeroporti di Heathrow e di Francoforte sono stati installati gli iQueue, prodotti funzionanti
tramite Bluetooth, che comprendono l’atteggiamento dei passeggeri e diminuiscono la possibilità di
intasamento e quindi di attesa. Vengono monitorate le code, il tempo di scorrimento, i controlli e i vari
servizi correlati.
In futuro, sostengono i nostri esperti, una volta che saranno testati sistemi di questo tipo, i passeggeri
saranno in grado di accedere ai dati memorizzati tramite un’app e utilizzare i suggerimenti raccolti per
velocizzare il loro viaggio.
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All’aeroporto Incheon di Seul in Corea del Sud, un terminale self-service permette di fare
check-in entro tre minuti.
Le partenze saranno presto gestite con un sistema di
immigrazione biometrico che utilizza il riconoscimento
facciale, e le carte di imbarco saranno sostituite da
passaporti che potranno essere codificati dai macchinari.
Per molti esperti dell’industria, questi progressi sono semplicemente i primi passi che
condurranno all’infrastruttura aeroportuale completamente automatizzata che TOM incontrerà.
Come dice Greg Fordham, Managing Director di Airbiz: “Tra cinque anni non ci sarà bisogno di un
solo uomo all’interno dei terminal.
“Un percorso interamente automatizzato all’interno dell’aeroporto potrà essere completamente
gestito in autonomia dal viaggiatore, mentre un team qualificato di assistenza aeroportuale sarà a
disposizione di chi avrà bisogno.
“I processi self-service automatizzati elimineranno
ipoteticamente anche le code, e ogni viaggiatore sarà in
grado di autogestirsi all’interno di un’area comune, così
che il tempo in aeroporto sarà notevolmente ridotto”.
Al controllo di sicurezza TOM risparmierà tantissimo tempo prezioso: le lunghe code e i
macchinari a raggi-x del 2014 apparterranno ormai a un lontano passato.
Molte di queste tecnologie sono già state programmate per essere utilizzate nel terminal
T4 del Changi Airport di Singapore, la cui apertura è prevista per il 2017. Scanner
biometrico, check-in self-service e imbarco digitale via smartphone sono solo alcune
delle innovazioni standard previste, assieme a portieri virtuali e negozi che mostreranno
prodotti che basterà scannerizzare per poterli comprare e vederseli recapitare a casa
propria senza bisogno di portarli in aereo.
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“I passaporti saranno rimpiazzati dalle carte dati biometriche che
lo classificheranno come viaggiatore in buona fede a basso rischio,
consentendogli di superare rapidamente la sicurezza e di ridurre così di molto
il tempo di imbarco e di transito in aeroporto”, sostiene Ian Yeoman.
Allo stesso modo, un software di riconoscimento facciale individuerà le
espressioni del volto o i movimenti del corpo che indicano l’alto livello di
stress di genitori con più figli (da destinare al fast tracking), o che segnalano
viaggiatori che potrebbero essere coinvolti in azioni di contrabbando (da
fermare per ulteriori domande) o che potrebbero essere un rischio per la
sicurezza dell’aeroporto o del volo.
I bagagli non dovranno più essere passati
minuziosamente ai raggi-x. Al loro posto
ci saranno scanner laser molecolari di
nuova generazione, che controlleranno sia i
passeggeri sia le loro valigie in una frazione
di secondo, giusto il tempo di passare
liberamente attraverso l’area di sicurezza.
Gli scanner laser molecolari di Genia Photonics, introdotti dal Dipartimento
di Sicurezza Interna degli Stati Uniti, sono 10 milioni di volte più veloci dei
normali scanner e sono in grado di operare a una distanza di 50 metri così da
poter scannerizzare tutti i passeggeri, non solo un campione selezionato.
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2. L’aeroporto
del futuro:
dal controllo
del passaporto
all’imbarco e
la creazione di
Aerovilles
Dopo esser scivolato velocemente senza stress attraverso la
versione del 2024 del check-in e del controllo di sicurezza,
TOM può finalmente deliziarsi con tutto ciò che viene offerto
nell’area partenze, minuziosamente pensata per rendere il
transito una parte fondamentale e piacevole dell’esperienza
di viaggio.
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Come sostiene Melissa Weigel, Senior
Multimedia Director di Moment Factory, lo
studio multimediale di design ambientale
che recentemente ha riqualificato il terminal
internazionale dell’aeroporto di Los Angeles: “Al
momento gli aeroporti sono considerati il prezzo
da pagare per andare in vacanza, un luogo da cui
è difficile scappare.
“Nel prossimo futuro, l’aeroporto sarà parte
integrante della vacanza stessa, un luogo in
cui ci piacerà passare del tempo. Gli aeroporti
daranno ai viaggiatori un senso di benessere
durante la loro permanenza. Saranno belli e
con un’architettura intelligente che influenzerà
l’atmosfera di questo spazio”.
Moment Factory, conosciuta soprattutto per aver
prodotto il video di presentazione del World Tour
e del Super Bowl show di Madonna del 2012, ha
fornito il materiale multimediale e interattivo per
sette schermi LED giganti posizionati nei punti
strategici del terminal.
L’attrazione principale è la Time Tower, con
i suoi 72 piedi di altezza: costruita attorno
a uno dei principali ascensori del terminal.
Tra le tante cose, un effetto trompe l’oeil si
alterna lentamente a video ispirati a vecchi film
hollywoodiani. “Abbiamo pensato di raccontare
la storia di Los Angeles”, dice Weigel.
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Questi megaschermi non hanno nessuna finalità pubblicitaria. Anziché stimolare il
consumatore, qui si cerca di trasmettere calma e tranquillità.
Considerati spesso come zone di passaggio non ben definite, ora gli aeroporti sono
diventati i luoghi ideali anche per ospitare l’arte. L’aeroporto Changi di Singapore
possiede la più grande scultura in movimento al mondo, Kinetic Rain.
Secondo Marion Witthøfft, Head of Commercial Excellence dell’aeroporto di
Copenhagen, la svolta artistica di molti aeroporti è una conseguenza inevitabile delle
crescenti aspettative dei passeggeri. “Si aspettano che un aeroporto sia efficiente, ma
vogliono che sia più che efficiente”.
Witthøfft vuole che il suo aeroporto regali ‘momenti magici’ quando i passeggeri
‘vedono e apprezzano qualcosa che non si aspettavano di trovare’. Parla con
ammirazione del risultato raggiunto da Moment Factory all’aeroporto di Los Angeles.
“Quello è ciò che io chiamo un momento magico”.
L’aeroporto Schiphol di Amsterdam espone alcuni
capolavori olandesi presi in prestito dal Rijksmuseum.
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Il desiderio di costruzioni maestose e
aperte sta influenzando il design delle
nuove Aerovilles, che oggi spuntano qua
e là nel mondo e che si trasformeranno
per diventare la principale esperienza di
aeroporto per il 2024.
L’aeroporto Changi di Singapore ha un tetto a farfalla, un giardino verticale di cinque
piani, quattro cinema e una piscina sul tetto. Molti aeroporti stanno installando
sistemi di ventilazione e terrazze esterne per permettere ai viaggiatori di prendere un
po’ di aria fresca, poiché un vasto gruppo di ricerca sostiene che è proprio questa una
delle maggiori preoccupazioni dei viaggiatori. Un recente sondaggio di Skyscanner
suggerisce che al 43% dei passeggeri piacerebbe vedere un parco all’aria aperta o una
spiaggia come parte integrante dell’esperienza in aeroporto.
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Il futuro del viaggio nel 2024
Il nuovo aeroporto internazionale di Kuwait –
con apertura prevista per il 2016 – sarà il primo
terminal passeggeri al mondo con un certificato
gold per la Leadership in Energy e Environmental
Design (LEED), completo di cascate rinfrescanti e
corredato di giardini-oasi panoramici.
“Nel nostro aeroporto del futuro”, dice Martin
Raymond di The Future Laboratory, “schermi
interattivi, tour immersivi, l’uso di sistemi di
proiezioni segnaletiche o di realtà virtuali che
permettano a ogni passeggero di trovare la via
giusta all’interno del terminal, diventeranno
parte integrante di quello che gli esperti già
chiamano ‘experiums’ – aree come parchi, spazi
pubblici o centri commerciali in cui l’infografica e
la tecnologia segnaletica e la geo-localizzazione
collaborano per trasformare un giretto mondano
o un’area di transito in narrazioni fantasiose,
coinvolgenti e interattive”.
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Lo shopping e il cibo, per il 2024, saranno trasformati
dalla convergenza di Transtailing – una nuova tipologia
di ‘Vendita al Passaggio’ – e di tecniche a metà via tra la
vendita fisica e quella digitale, chiamata anche Phygital.
Le recenti vetrine del marchio sportivo Adidas
e di quello statunitense Forever 21 – in cui i
consumatori potevano acquistare un articolo
semplicemente puntando il loro smartphone
– mostrano quale sarà il futuro per la vendita
di cibo o altro all’interno di un aeroporto. Ma
immaginiamo di poter visualizzare questi oggetti
virtualmente o di poter aggiungerci un’interfaccia
aptica o dei guanti aptici, come quelli che i
ricercatori stanno sviluppando per migliorare la
capacità sensoriale tattile nel mondo dei giochi.
A questo uniamo una tecnologia che rilascia
profumi particolari esattamente nel punto in
cui ce lo aspetteremmo, come per esempio il
profumo di cuoio dall’interno di una scarpa
nuova o da una borsetta del negozio dutyfree. Ora capiamo perché gli esperimenti sui
profumi virtuali, che l’Università di Agricoltura
e Tecnologia di Tokyo sta conducendo, sono di
estremo interesse per i ricercatori che stanno
cercando di rendere l’esperienza dello shopping
del futuro più intuitiva ed emozionante.
Lo schermo profumato, presentato alla conferenza IEEE
Virtual Reality 2013 di Orlando, in Florida, può produrre
odori che sembrano provenire da punti specifici dello
schermo. In un prossimo futuro, secondo i ricercatori,
questo potrà valere per la vetrina di un negozio o la parete
di shopping digitale.
La parete virtuale dedicata al cibo di Tesco, testata per la prima volta nelle stazioni metropolitane e
nelle fermate autobus della Corea del Sud, e poi introdotte all’aeroporto di Gatwick, è stata di grande
ispirazione per gli esercenti dell’aeroporto indiano di Nuova Delhi, che hanno deciso di fare la stessa
cosa. Qui i consumatori possono scannerizzare sui loro smartphone i codici QR dei prodotti scelti per
comprare beni di lusso come profumi, gioielli, videocamere e smartphone. A Francoforte sono state
testate iniziative simili, e lo stesso vale anche per molte sale di attesa per voli interni degli aeroporti e dei
terminal cinesi.
Per il prossimo futuro alcuni studi multidisciplinari, come la Think Big Factory, propongono che ampi
spazi, come le pareti o i pavimenti di un aeroporto, diventino completamente interattivi.
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TOM si muoverà all’interno di uno spazio in cui basterà un gesto della sua
mano o un suo comando vocale per ordinare cibo o per acquistare un articolo,
nella consapevolezza che tutto gli verrà consegnato in breve tempo, ovunque
egli sia all’interno del terminal.
“Ogni secondo all’interno dell’aeroporto sarà utilizzabile. Senza sprecare tempo
in coda, i passeggeri potranno assaporare ancor di più i cibi, le bevande e gli
articoli offerti in vendita”, dice Greg Fordham di Airbiz.
“La spesa del passeggero crescerà e l’area commerciale dell’aeroporto fornirà
esperienze senza confronti”.
Dopo una breve lezione di yoga in un’aula
virtuale e una nuotata in una piscina
circondata da una visuale della sua
isola preferita, TOM, rilassato, chiede al
suo dispositivo di Intelligenza Artificiale
indossabile di fare la solita spesa nella
vicina parete di shopping virtuale. Non
appena tornerà a casa troverà ad attenderlo
tutto ciò che ha ordinato.
Dice al suo Compagno di Viaggio Digitale che ha un po’ di sete e il dispositivo
intelligente ordina la sua bevanda preferita, mentre il nostro viaggiatore è
sdraiato tranquillamente su una poltrona perfettamente ergonomica. È cullato
dal suono di una cascata e dal cinguettio degli uccelli nel mezzo della foresta
riprodotta nell’atrio del terminal.
Ora si tratta solo di rilassarsi un po’, finché il software aeroportuale non lo informa
che il suo volo è pronto all’imbarco.
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3.I voli
del
futuro
TOM si risveglia dolcemente dal suo pisolino rigenerante
e scopre che un ologramma 3D di uno dei membri dello
staff aeroportuale, proiettato da un software integrato del
terminal, si è materializzato al suo fianco per dirgli che il suo
volo lo sta aspettando.
Altri ologrammi – inseriti nel programma del suo viaggio dal dispositivo indossabile – lo guidano dalla
poltrona in mezzo alla foresta, attraverso il terminal, alla porta d’imbarco.
Questo scenario di viaggio del 2024 è già insito nelle tecnologie emergenti degli aeroporti. Olografie di
operatori della sicurezza sono già state installate per guidare le persone all’interno delle restrizioni di
sicurezza presenti, evitando code e ritardi dovuti a continue pause e ricerche inutili.
Sono già stati introdotti dei sistemi di guida personali. All’aeroporto di Copenhagen un’app di segnaletica
per smartphone guida ogni viaggiatore per la via più breve, verso il suo gate d’imbarco.
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Senza più la necessità di carte di imbarco e passaporti, il tutto sostituito dal software biometrico
digitale del check-in, TOM si dirige verso il suo aeroplano.
Gli interni dell’aereo e i suoi sedili si sono trasformati e non sono nemmeno paragonabili a quelli del
decennio passato. Le poltrone sono memory foam e sembrano accogliere il corpo in un abbraccio
delicato; l’illuminazione della cabina è pensata per eliminare gli effetti del jetlag, con luci che emanano
l’ormone del sonno, la melatonina, nello stesso modo in cui oggi lo fa il dispositivo da comodino
Withings Aura.
Sono inseriti nella poltrona un climatizzatore a comando
individuale e uno strumento d’intrattenimento e
comunicazione olografica che consente a TOM di avere una
conversazione a 3D con la sua famiglia e i suoi amici e di
guardare film o ascoltare musica a sua scelta.
Dei pannelli acustici integrati nella sua seduta impediranno agli altri passeggeri di ascoltare le sue
conversazioni, mentre dei guanti aptici – solo in Business Class, inizialmente – gli permetteranno di
accarezzare i suoi figli, abbracciare sua moglie o stringere la mano a un collega, percependo perfettamente
la pressione della stretta come se stesse accadendo.
“Una tecnologia come questa esiste già”, dice Martin Raymond, “e a eventi come il Consumer Electronics
Show 2014 di Las Vegas si vedono versioni di questi dispositivi di seconda o terza generazione – al
momento estremamente costosi, ma il cui prezzo è destinato a crollare non appena entreranno nel
mercato di massa”.
Quindi, in un decennio, quando sempre più passeggeri avranno provato il loro intrattenimento
personalizzato in volo, le compagnie aeree dovranno inventarsi altre distrazioni, sfruttando, per
esempio, le tecnologie immersive.
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Allo stesso modo le cabine saranno divise per zone
per soddisfare chi vorrà rilassarsi, socializzare con
gli altri passeggeri o mangiare il cibo ordinato
dagli assistenti di volo, dotati di dispositivi mobili
intelligenti che conosceranno alla perfezione le
preferenze dei singoli viaggiatori.
È una trasformazione sorprendente, che ha radici nei progressi fatti dalla tecnologia
aerea e nei desideri espressi dai passeggeri di oggi. Le ricerche sui consumatori di
Skyscanner rivelano che poter dormire in un letto, stile capsula, a bordo di un aereo
è quasi in cima alla lista dei desideri di un passeggero: questo indica la necessità di
ripensare il design aereo per includere nel costo del biglietto aereo anche una notte di
sonno profondo.
Proprio questa richiesta ha portato Airbus a progettare una Concept Cabin, in cui la Prima,
la Business e l’Economy class sono state eliminate per lasciar spazio a zone distinte, in cui
è possibile rilassarsi, giocare, interagire con i passeggeri o chattare con amici, familiari e
colleghi sulla terraferma.
Rinunciando a un approccio taglia unica, le poltrone ergonomiche possono offrire diversi
livelli di comodità e soddisfare le necessità di una popolazione con livelli di obesità sempre
più alti.
Il gruppo di ricerca tedesca, Fraunhofer, ha invece sviluppato una poltrona con controllo
climatico regolabile dal singolo passeggero. La consulente di design aeronautico, Catherine
Barber, prevede che, negli anni Venti del Duemila, un utilizzo intelligente dell’illuminazione
interna renderà il jetlag solo un brutto ricordo. Mentre secondo Airbus gli arredi si autopuliranno e riassetteranno grazie a sistemi innovativi ispirati alla natura, come ad esempio
coperture che hanno la capacità di tenere lontano lo sporco e di auto ripararsi.
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Secondo il rapporto 2013 del World Economic
Forum, Connected World Transforming Travel,
Transportation and Supply Chains, anche la
comunicazione a bordo cambierà radicalmente
per i passeggeri entro la fine di questo decennio.
La connessione 5G di prossima generazione
sarà disponibile sugli aeroplani del futuro e sarà
del tutto normale scaricare, tramite satellite, a
100Mb/s durante il volo.
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Di conseguenza, ogni poltrona diventerà una
combinazione tra un salotto mobile e un ufficio
virtuale, attrezzato con un archivio personalizzato
di film, musica e dati. Un sistema olografico simile
a Skype permetterà chat live con tutte le persone
più care a TOM.
Coccolato dalla sua poltrona high-tech climatizzata, o
a zonzo tra le diverse zone dell’aeroplano, TOM non si
accorgerà nemmeno delle ore passate in volo mentre
viaggia verso nuove emozionanti e suggestive destinazioni
dell’anno 2024.
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Conclusione
Entro la metà del prossimo decennio, il viaggio
da casa fino alla poltrona dell’aeroplano sarà
del tutto irriconoscibile rispetto allo stressante
spreco di tempo del 2014.
Il viaggio verso l’aeroporto sarà del tutto piacevole, trascorso navigando in
Internet o chattando con la famiglia e gli amici, comodamente seduto in un taxi
dotato di tecnologia cibernetica di realtà virtuali.
Il nostro viaggiatore vorrà arrivare con ampio anticipo all’aeroporto, ormai
trasformato da semplice luogo di passaggio che è oggi, a una lussuosa Aeroville con
poltrone ergonomiche, pareti per lo shopping virtuale, cinema 3D, piscine sul tetto e
centri yoga nel mezzo di una foresta nell’atrio.
Scanner molecolari, identificatori di bagaglio digitali e tecnologia di riconoscimento
facciale e retinale avranno eliminato le lunghe code al check-in e al controllo
sicurezza. I membri di uno staff olografico guideranno, senza intoppi, il nostro
viaggiatore alla sua poltrona ergonomica, normalmente dotata di connessione
Internet e servizi multimediali 3D.
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Appendice 1:
Il Viaggio nel 2024
Per comprendere come viaggeremo negli anni Venti del Duemila dobbiamo considerare i fenomeni
sociali, economici e tecnologici che ridefiniranno completamente l’industria globale del viaggio nei
prossimi 10 anni.
Forse l’aspetto emergente più importante è la crescita di una Maturità Digitale. Nel 2014 il cyber-spazio
e le tecnologie associate non vengono più percepite come novità sorprendenti. Stanno entrando a far
parte della nostra quotidianità.
In Cina, secondo il China Internet Network Information Center, 464 milioni di persone – il 34,5% della
popolazione totale – hanno accesso a Internet attraverso smartphone o dispositivi wireless mobili. L’Asia
vedrà la più grande crescita del ceto medio – la Brookings Institution prevede il suo triplicarsi fino a 1,7
miliardi entro il 2020 – la cui capacità di spesa produrrà un nuovo atteggiamento nei confronti della
tecnologia digitale.
Entro il 2024, la connessione a Internet – e i dispositivi mobili che la consentiranno – farà notizia come
oggi la luce elettrica e il riscaldamento centralizzato. La tecnologia si fonderà completamente con la vita
quotidiana dei viaggiatori, sia nelle economie sviluppate sia in quelle in via di sviluppo. Secondo Cisco
Systems, ci saranno 50 miliardi di dispositivi connessi a Internet entro il 2020.
Contemporaneamente, ci sarà l’esplosione dei viaggi nei Mercati Emergenti di Asia, Sud America e Africa
– in particolare dalle regioni che avranno una maggiore espansione economica – poiché la capacità di
spesa dei loro consumatori aumenterà enormemente.
Secondo il Boston Consulting Group entro il 2030, l’Asia, l’economia regionale caratterizzata dalla
maggior e più veloce crescita al mondo, duplicherà il suo PIL a 67 trilioni di dollari americani, superando
le proiezioni del PIL di Europa e America assieme.
Milioni di viaggiatori provenienti dai Mercati Emergenti stanno inaugurando un’era di Mobilità Globale e
un’industria di viaggi globale; di conseguenza la domanda per le opportunità e le esperienze di viaggio si
espanderà rapidamente nel prossimo decennio.
L’esuberanza finanziaria dei Mercati Emergenti sarà un antidoto globale necessario per le continue
turbolenze economiche che modificheranno l’attitudine dei viaggiatori dei Mercati Indeboliti – le
economie di Europa e USA, la cui crescita negli ultimi cinque anni è stata rallentata dal debito e
dall’austerity post-crisi.
Come afferma il report della IPK International sulle Tendenze Globali di Viaggio del 2012/2013: “Un
numero sempre crescente di questi Stati non è in grado di pagare i propri debiti; la crisi del debito non
è ancora giunta alla fine e il conseguente impatto negativo sulle abitudini dei viaggiatori – la cosiddetta
‘mobilità verso il basso’ – in Europa Occidentale, in USA e in Giappone non può essere escluso”.
L’ultimo fattore che ci aiuterà a definire l’industria del viaggio globale degli anni Venti del Duemila è un
fattore sociale. Infatti una Bomba Demografica a Orologeria è sul punto di esplodere, vista la crescente
età media della popolazione mondiale che non ha precedenti nella storia.
Il secolo scorso è stato testimone del più rapido calo del tasso di mortalità nella storia dell’uomo,
con un’aspettativa di vita in continua crescita, da 47 anni nel 1950-1955 a 69 anni nel 2005-2010,
secondo l’ONU.
Nel 1950 i bambini sotto i 15 anni erano il doppio degli adulti con più di 60 anni. Per il 2050 il rapporto tra
il gruppo che avrà più di 60 anni e quello dei bambini sarà di 2 a 1.
Nel 2024, quindi, il nostro viaggiatore si muoverà in un mondo in cui la domanda di esperienze nuove da
parte dei Mercati Emergenti verrà bilanciata dalla prudenza finanziaria dei Mercati Indeboliti Europei e
Statunitensi, ancora in via di ripresa.
Per il turista sarà scontato che ogni aspetto del viaggio – dalla ricerca alla prenotazione, dalla
partenza al volo – sarà effettuato con l’ultima tecnologia digitale in una modalità spontanea e
perfettamente integrata.
La World Travel & Tourism Council aveva previsto il 3,2% di crescita dei viaggi globali nel 2013,
distanziando facilmente il 2,4% della crescita globale del PIL. Il gap era persino più pronunciato nelle
economie emergenti del 2012, quando Cina e Sud Africa segnarono il 7% di crescita nei viaggi globali e
l’Indonesia registrò il 6%.
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Appendice 2:
Metodologia di ricerca
Questo rapporto di Skyscanner è il risultato di un lavoro di gruppo che ha coinvolto 56 esperti –
tra editori, ricercatori e networker del futuro delle principali città del mondo – e ha lo scopo di dare
un’immagine dettagliata delle tecnologie che si svilupperanno e delle nuove emozionanti destinazioni
che caratterizzeranno l’industria mondiale del turismo nei prossimi dieci anni.
Gli esperti
Abbiamo esplorato le tecnologie e le tendenze di viaggio nel futuro, attingendo alla conoscenza
operativa di numerosi esperti di fama mondiale, tra i quali il Futurist Daniel Burrus, autore di
Technotrends: How to Use Technology to Go Beyond Your Competition, e il Travel Futurologist e Professore,
Ian Yeoman.
Abbiamo anche ripreso gli insegnamenti forniti dallo stratega digitale Daljit Singh; da Dave Coplin, Chief
Envisionig Officer di Microsoft UK; da Steve Vranakis, Executive Creative Director del Google Creative Lab;
da Kevin Warnick, Professore di Cibernetica alla Reading University; e da Martin Raymond, co-fondatore
di The Future Laboratory e autore di CreATE, The Tomorrow People e The Trend Forecaster’s Handbook.
È stato richiesto il parere e la competenza dei seguenti esperti di Skyscanner, che, dove possibile, sono
stati citati direttamente all’interno del rapporto: Margaret Rice-Jones, Chairman; Gareth Williams, CEO e
co-fondatore; Alistair Hann, Chief Technology Officer (CTO); Filip Filipov, Head of B2B; Nik Gupta, Director
of Hotels; e Dug Campell, Product Marketing Manager.
In collaborazione con le figure sopracitate, abbiamo utilizzato il network online di The Future Laboratory,
LS:N Global, per approfondire la nostra ricerca e per accedere ai dati delle serie annuali di Futures Report
di The Future Laboratory, su viaggi, tecnologie, cibo e accoglienza.
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Come contattarci
Per ulteriori informazioni su questo rapporto:
Sam Ayles – [email protected] / +39 800 176 870
Per maggiori informazioni su Skyscanner: www.skyscanner.it
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