La Regina Elisabetta I ...era un uomo?
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La Regina Elisabetta I ...era un uomo?
Pillole di storia La Regina Elisabetta I ...era un uomo? di Paolo Pagnottella a storia dell’età elisabettiana, quella del trionfo della talassocrazia britannica, ha descritto Elisabetta I d’Inghilterra, l’ultima della dinastia Tudor, come una sovrana capace di promuovere il grande sviluppo culturale, economico e civile nel suo regno, combattiva quanto e più di un re, che non esitò ad affrontare e sconfiggere l’”Invincible Armada” durante la guerra anglo-spagnola (1585-1604). Ma, aggiungono le cronache, era una donna non bella (ed anche i ritratti dell’epoca, per quanto ruffiani verso la regina, lo lasciano intuire), che rifiutò sempre di sposarsi, andando contro tutte le regole dell’epoca. Insomma, una donna davvero singolare, tanto da far nascere nella stessa Corte sospetti riguardanti la sua identità sessuale. L Sir Francis Drake e la nave da lui comandata Nel 1910 Bram Stoker (l’inventore di Dracula), nel suo libro “I più famosi impostori della storia” sostiene che Elisabetta, in realtà, fosse un uomo travestito da donna. Qualche anno fa la storica inglese Antonia Rhynne andò a esaminare le cronache inglesi del cinquecento riferite alla località di Bisley, nella Contea di Gloucester, dove si dice che Elisabetta, nata nel 1533 dalla relazione fra Re Enrico VIII ed Anna Bolena (seconda delle sue sei mogli), sarebbe morta all’età di nove (altri dicono dodici) anni a causa di una febbre violentissima. Suo padre l’aveva colà mandata per metterla al riparo da un’epidemia di peste ma alla sua morte la governante non ebbe il coraggio di rivelare al terribile padre la tragedia, così la sostituì con un bambino di Bisley che aveva la stessa età e gli stessi capelli rossi di Elisabetta. Questo bambino era figlio di Henry Fitzroy, a sua volta figlio illegittimo dello stesso Enrico VIII, quindi molto probabilmente con lineamenti di famiglia. Questa teoria, secondo la storica, troverebbe elementi di conferma in alcuni particolari, peraltro noti a tutti: innanzi tutto, la regina Elisabetta divenne, ancora in giovane età, completamente calva e fu così costretta ad indossare sempre pesanti parrucche, oltre che ad usare un Sopra, l’autografo di Elisabetta I e due ritratti di Elsabetta I Tudori il “Ditchley” di Marcus Gheeraerts il giovane e quello cosiddetto “Dell’Armada” trucco eccessivamente pesante anche per l’epoca (fu sempre sostenuto che avesse la pelle secca e solcata da rughe). Inoltre, la regina volle sempre essere vestita da una sola persona, proprio quella governante di Bisley e, fatto sicuramente insolito per l’epoca, non si sposò mai (molti suoi presunti amanti fecero anche una brutta fine). Vicina alla morte, lasciò specifiche istruzioni affinché nessuno vedesse il suo corpo. A metà ottocento, il reverendo Thomas Keble, vicario di Bisley, trovò nel terreno vicino alla casa, dove aveva alloggiato Elisabetta una piccola bara di pietra, contenente lo scheletro di una bambina vestita con un abito stile Tudor. Quel che è certo che a Bisley la storia è nota ed è entrata nel costume locale, tanto vero che per tre secoli il suo Corteo di Maggio è stato aperto dalla Regina di Maggio, ruolo sempre ricoperto da un fanciullo vestito in abiti femminili elisabettiani. Un giorno a Tillbury, passando in rivista le truppe, la Regina Elisabetta I disse: “ So di avere il corpo di una debole e fragile donna ma ho il cuore ed il fegato di un re”. Una confessione? n Marinai d’Italia 23