Copia di cartella ostetrica_dicembre.cdr

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Copia di cartella ostetrica_dicembre.cdr
Dipartimento
Donna Bambino
con l’integrazione dei servizi consultoriali territoriali
Il “
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m
tur
a
Consigli ed informazioni utili per la gravidanza
per rendere più tranquillo e sereno il corso della sua gravidanza
La gravidanza non è una malattia e, nella maggioranza dei casi, ha un decorso normale che si conclude
con un parto naturale tuttavia, talvolta, presenta complicazioni e perciò sono raccomandati periodici
controlli. La donna sana, nel corso dell’evoluzione fisiologica della gravidanza, non ha bisogno di
modificare sostanzialmente il suo stile di vita; è il buon senso che la deve guidare, come del resto in
qualsiasi altra circostanza.
Si propongono tuttavia alcuni utili suggerimenti:
! Non è controindicato il bagno in vasca o sotto la doccia, ad una temperatura gradevole compresa tra
i 30 - 35° C; evitare solo l’uso di acqua troppo calda o troppo fredda.
! Non esistono dati certi sull’assenza di rischio nei riguardi di tinture per capelli e prodotti per
permanenti: è probabile che siano innocui, ma è comunque prudente non adoperarli, soprattutto
nel primo trimestre di gravidanza.
! La cura dei denti presso i medici dentisti può essere praticata normalmente e può essere eseguita,
se necessario, l’anestesia locale.
! Gli abiti devono essere ampi per evitare costrizioni; si consigliano scarpe comode a pianta larga,
con tacco ampio e basso; può essere utile una ventriera elastica.
! È bene che l’attività sessuale prosegua, salvo che si presenti una tendenza all’aborto o al parto
prematuro; spesso, andando avanti nella gravidanza, si verifica una naturale riduzione di essa per
l’infondato timore di provocare danno al “bambino” e per spontanea idealizzazione della donna.
! Il fumo di sigaretta fa aumentare il rischio di aborto di circa il 50% rispetto alle non fumatrici; ed i
neonati hanno mediamente minor peso alla nascita; inoltre il fumo può essere causa del distacco
precoce della placenta.
! Il consumo elevato di alcool può avere effetti dannosi sul corso della gravidanza; infatti l’alcool
passa la barriera placentare e la sua concentrazione nel feto è simile a quella della madre; non è
chiaro se vi sia rischio associato ad un suo consumo moderato.
! L’eccessivo uso di caffè in gravidanza può determinare un aumento di rischio d’aborto o di dare
alla luce bambini di basso peso alla nascita
! Non sussistono particolari contrindicazioni ai viaggi, purché si evitino situazioni disagevoli. L’aereo è
il mezzo più idoneo per le lunghe distanze.
Tutte le infezioni contratte in gravidanza possono risultare dannose sia per la madre che per il prodotto
del concepimento; perciò misure igieniche abituali vanno seguite scrupolosamente. Oggi è diventata
routine la ricerca degli anticorpi anti Rosolia, Toxoplasmosi e Malattia da Citomegalovirus,
anticorpi IgG (espressione di malattia contratta in passato e dunque di protezione attuale) ed anticorpi
IgM (espressione di malattia in atto o recente e dunque di pericolo).
La Rosolia se contratta entro le prime 24 settimane di gravidanza può causare gravi danni
all’embrione o al feto. L’esame da eseguire è il RUBEO TEST : risultati possibili:
K RUBEO TEST IgG positivo - IgM negativo: infezione già contratta e superata => assenza di
rischio attuale
L RUBEO TEST IgG negativo e IgM negativo: malattia mai contrattata=> precauzioni da seguire:
evitare fonti di contagio (bambini affetti da rosolia), ripetizione periodica del Rubeo test;
somministrazione di anticorpi specifici IgG in caso di contagio avvenuto o sospetto
M RUBEO TEST IgG negativo - IgM positivo: possibile infezione in atto =>
ulteriori
accertamenti su indicazione medica specialistica
La Toxoplasmosi è una malattia trasmessa dalle feci del gatto e di alcuni uccelli, dalla carne cruda, la
verdura e la frutta non accuratamente lavate, le uova crude e i salumi.
È generalmente priva di sintomi e può determinare danni all’embrione ed al feto se contratta per la
prima volta in gravidanza e non curata.
L’esame da eseguire è il Toxo test i cui risultati possibili sono:
K TOXOTEST IgG positivo - IgM negativo: infezione già contratta e superata= assenza di rischio
attuale
L TOXOTEST IgG negativo e IgM negativo: infezione mai avvenuta=>precauzioni da seguire
>evitare contatti con animali e in particolare gatti e uccelli
>evitare le pulizie domestiche e giardinaggio senza guanti
>evitare di mangiare uova crude e carne cruda
>lavare accuratamente le verdure e la frutta
>curare accuratamente l’igiene delle mani
>ripetere periodicamente il TOXOTEST durante la gravidanza
M TOXOTEST IgG negativo - IgM positivo: possibile infezione in atto=>ulteriori accertamenti da
discutere con il proprio medico per eventuale appropriata terapia.
La MALATTIA DA CITOMEGALOVIRUS è anch’essa solitamente priva di sintomi. Se contratta per
la prima volta in gravidanza, in una piccolissima percentuale di casi, può essere fonte di danni per
l’embrione ed il feto. L’esame da eseguire è il CITOMEGALOVIRUS (C.M.V.) TEST: risultati possibili:
K C.M.V. Test IgG positivo - IgM negativo: malattia già contratta e superata=> rischio minimo di
reinfezione.
L C.M.V. Test IgG negativo e IgM negativo: malattia mai contratta=> ripetizione del C.M.V. Test
alla 35° settimana.
M C.M.V. Test IgG negativo IgM positivo: possibilità di infezione in atto=> ulteriori accertamenti
su indicazione medica specialistica.
Per la ricerca di anomalie genetiche (o cromosomiche) come per esempio il mongolismo (sindrome di
Down) è possibile eseguire esami particolari: la Villocentesi e l’Amniocentesi .
La VILLOCENTESI consiste nel prelievo dei villi coriali sotto guida ecografica. L’esame si effettua tra
l’11° 12° settimana di gravidanza; per la sua complessità e per il lieve aumento di rischio abortivo
deve essere eseguito in un Centro abilitato di Riferimento della Regione.
La AMNIOCENTESI consiste nel prelievo di liquido amniotico sotto guida ecografica e può essere
effettuato nei due Presidi Ospedalieri di Imperia e Sanremo. Le cellule in esso contenute vengono
analizzate in un Centro di Riferimento della Regione Liguria. L’esame si effettua alla 16° - 17°
settimana di gravidanza, non è obbligatorio, presenta il rischio di abortività dello 0,5-1%. Inoltre, per
il suo costo e complessità, il Sistema Sanitario Nazionale riserva questo esame gratuito alle donne
gravide:
! d’età superiore ai 35 anni
! che abbiano famigliari affetti da malattie a trasmissione ereditaria
! che abbiano partorito figli con anomalie cromosomiche o genetiche
! su indicazione del Duo o Tri test o ecografica.
Le donne gravide (la maggioranza) che non sono candidate all’amniocentesi, per basso rischio
genetico, possono eseguire il DUO test oppure il TRI test.
Il DUO TEST (screening combinato) consiste nella elaborazione al computer di due dati: la misura
ecografica della traslucenza nucale dell’embrione e il dosaggio di P.P.A. e Free Beta HCG, sostanze
presenti nel sangue materno. Il test si effettua tra l’11° e la 14° settimana di gravidanza; esso non ha
lo stesso valore dell’amniocentesi in quanto non esprime una diagnosi, ma indica soltanto il rischio
statistico, con il 75-80% di affidabilità, per quel feto di essere affetto da malattia
cromosomica. In caso di “rischio aumentato”, ciò non equivale ad una sicura malattia del feto: infatti
la maggior parte delle donne con “rischio aumentato” ha un feto normale; è però necessario escludere
ogni dubbio mediante l’esecuzione dell’amniocentesi.
Il TRISTEST consiste nell’elaborazione al computer dei valori di tre sostanze (estriolo, HCG, alfafetoproteina) presenti nel sangue materno. Il test si effettua intorno alla 16° - 17°settimana di
gravidanza ed offre risultati analoghi al Duo test.
Sono inoltre raccomandati altri due esami: il Test glicemico e il Tampone vaginale.
Il TEST GLICEMICO ha lo scopo di svelare una tendenza al diabete; si effettua alla 24° settimana di
gravidanza, ma in taluni casi di donne a “rischio aumentato”, si anticipa all’inizio del 2° trimestre.
Il TAMPONE VAGINALE si effettua tra la 34° e la 37° settimana di gravidanza. Si tratta di un test
utile per la ricerca dello “streptococco beta-emolitico”, microrganismo responsabile, in bassissima
percentuale, di gravi danni al neonato durante il parto; l’adeguato trattamento antibiotico va
effettuato soltanto in travaglio di parto.
Cartella ostetrica
Cartella n°_____
Data:_________ Sede:_________
Cognome e Nome________________________
Ultima mestruazione_______________________________
nata a_________________________il _______
Epoca presunta del parto____________________________
Residente a_____________________________
Via______________N°___Telefono___________
Professione______________________________
Ultima mestruazione con USG_________________________
Epoca presunta del parto con USG_____________________
Gruppo sanguigno _______________
Fattore Rh______________________
Periodo del parto dal________________________________
al_______________________________________________
Test di Coombs indiretto___________
Partner
Hbs Ag:
Cognome e Nome_________________________
Anti HCV
Nato a________________________il ________
Anti HIV
Residente a______________________________
VDRL-TPHA
Via______________N°___Telefono___________
Rubeo - Test
Professione______________________________
Toxo - Test
Gruppo sanguigno _____________
Citomegalovirus Test
Elettroforesi Hb
Glucosio 50 gr
Fattore Rh____________________
Malattie ereditarie________________________________
Ascendenti diabetici_______________________________
OGTT
Ipertensione_____________________________________
Tampone vaginale
Altre____________________________________________
Duo Test
Menarca________mestruazioni successive______________
Tri Test
Sigarette/die n.______uso alcolici e/o farmaci___________
Amniocentesi
Pap test
Malattie pregresse e/o in atto________________________
_______________________________________________
N° parti: ________ N° aborti: _______ N° parti prematuri:_______
Decorso Prenatale
AUMENTO PONDERALE MATERNO
Data diSettimana
gravidanza
B.C.F
LUNGHEZZA SINFISI FONDO UTERINO
Osservazioni
L’ecografia in gravidanza
Alcune informazioni utili
Che cosa è l’ecografia?
L’ecografia è una tecnica che consente di vedere gli organi del nostro corpo con l’utilizzo di onde
sonore ad alta frequenza (oltre la capacità percettiva dell’orecchio umano e perciò non udibiliultrasuoni) che attraversano i tessuti.
Il principio dell’ecografia è lo stesso usato dai sonar delle navi per localizzare i sottomarini o i banchi di
pesci. Dalla sonda posta sull’addome materno partono impulsi di onde sonore che attraversano il
corpo. Tali onde sono riflesse sia dalla parete addominale che dalla parete dell’utero creando echi. Le
onde sonore che arrivano al feto mandano a loro volta altri echi (o onde di ritorno) che sono
trasformati in immagini su un monitor. Con l’ecografia è, dunque, possibile osservare il feto
nell’utero.
Che cosa si vede con l’ecografia? Come si utilizzano i dati?
Nei primi due tre mesi di gravidanza, l’ecografia fa vedere il piccolo embrione nel suo sacco
gestazionale. Misurandone la lunghezza è possibile valutarne il suo sviluppo rispetto all’epoca di
gravidanza, calcolata in riferimento alla data dell’ultima mestruazione. Se questa non è ricordata
esattamente o se le mestruazioni non sono regolari, un’ecografia eseguita nei primi tre mesi di
gestazione consente di datare con precisione l’epoca della gravidanza e di poter risalire
correttamente all’epoca presunta del parto. Dalla fine del secondo mese si visualizza l’attività
pulsatile del cuore, i movimenti embrionali ed il numero degli embrioni. Più tardi, dal quarto mese in
poi, si effettuano misurazioni della testa, dell’addome e del femore fetale; confrontando i valori di tali
misure con quelli delle curve di riferimento è possibile valutare se le dimensioni del feto
corrispondono a quelle attese per l’epoca. In questo stesso periodo si visualizzano la sede di
inserzione placentare, la quantità di liquido amniotico e alcuni organi interni.
Il sesso del feto è evidenziabile dal quarto mese, ma la possibilità di definirlo dipende dalla posizione
del feto stesso; è possibile che, anche a termine di gravidanza, non si riesca a determinare il sesso se
la posizione del feto non è favorevole.
È possibile valutare gli organi interni del feto?
Oltre alle strutture che vengono visualizzate e misurate normalmente (testa, addome, femore) si
visualizzano e si studiano la vescica, i reni, lo stomaco, la colonna vertebrale, le strutture
intracraniche e gli arti. L’ecografia consente di visualizzare anche altre parti del corpo fetale (ad
esempio il cuore); esami dettagliati di certi organi vengono eseguiti solo quando vi sia l’indicazione
specifica e con strumentazione adeguata.
La possibilità di rilevare un’anomalia dipende dalla sua dimensione, dalla posizione del feto nell’utero,
dalla quantità di liquido amniotico dallo spessore della parete addominale materna e dall’epoca di
gravidanza. Pertanto, per i limiti della metodica, si sottolinea che un esame ecografico anche
accurato può non evidenziare alcune anomalie morfologiche, specialmente a carico del cuore e delle
estremità. Alcune anomalie inoltre possono avere carattere evolutivo e dunque possono essere
evidenziate solo in epoca avanzata.
Cosa si intende per ecografia morfologica?
Col termine di ecografia morfologica ci si riferisce ad una valutazione ecografica del feto eseguita
tra la 21° e la 23° settimana di gestazione, finalizzata a svelarne alcune anomalie, anche se non tutte
le malformazioni possono essere identificate; non si può dunque considerare quest’esame come
assolutamente sicuro. L’identificazione di alcune alterazioni può portare a terapie tempestive ed
anche risolutive.
L’ecografia è innocua per il feto?
Gli ultrasuoni sono utilizzati nella pratica ostetrica da oltre venticinque anni e mai sono stati riportati
effetti dannosi, anche a lungo termine, sul feto. Per tale ragione, con le procedure oggi adottate, l’uso
diagnostico dell’ecografia è ritenuto esente da rischi.
Quanti esami ecografici è bene fare nel corso della gravidanza?
Nella gravidanza normale sono ritenuti sufficienti tre esami: nel primo trimestre, nel secondo (a 2022 settimane) e nel terzo trimestre (a 30-34 settimane); su indicazione del medico curante,
l’ecografia può essere effettuata anche in altre date. In alcuni casi è necessario ripetere l’esame più
volte, su consiglio e a giudizio del medico specialista.
Ecografia standard
per il primo trimestre di gravidanza
*Fattori di rischio______________________________
U.M.____________ Epoca mestruale____________
Fattori limitanti l’esame
*Obesità *Oligodramnios *_______________________________________________
Camera Gestazionale:
localizzazione intrauterina
*SI *NO
N°_____ Diametro medio ____________mm
Embrione
*Rilevato
*Non rilevato
CRL _______mm
N°_____
Attività cardiaca presente
*SI *NO
Diametro biparietale ______mm
Datazione ecografica corrispondente all’epoca di amenorrea:
Patologie uterine associate:
*SI *NO
*SI *NO ________________________________________________________
Patologie annessiali materne associate:
*SI *NO ________________________________________________
Osservazioni
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
*Si consiglia di eseguire un ulteriore esame ecografico tra ________________________________________________
*Si consiglia di eseguire ulteriori esami ecografici tra le 20 e 22 settimane e tra le 30 e 34 settimane
Apparecchio utilizzato ___________________
*Sonda transaddominale *Sonda transvaginale
Data ____/____/_____
Firma e timbro____________________________
CRL
8
7
6
CM
5
4
3
2
1
0
7
8
9
10
SETTIMANE
11
12
13
Ecografia standard
per il secondo trimestre di gravidanza
U.M.____________ Epoca mestruale____________
Fattori limitanti l’esame
*Fattori di rischio______________________________
*Obesità *Oligodramnios *_______________________________________________
N. Feti_________
Situazione:
*Longitudinale *Trasversale
ESTREMITÀ CEFALICA E RACHIDE
DBP______ mm
CC__________mm
Orbite visualizzate:
Presentazione:
DTC___________mm
*Cefalica *Podalica
Trigono_________mm
*SI *NO
Colonna vertebrale visualizzata:
*SI *NO
4 camere visualizzate:
*SI *NO
CUORE
Attività cardiaca presente:
*SI *NO
ADDOME
CA________mm
stomaco visualizzato:
Reni visualizzati:
*SI *NO
*SI *NO
Parete addominale visualizzata:
Vescica visualizzata:
*SI *NO
*SI *NO
ARTI
LF______mm
Estremità visualizzate:
LIQUIDO AMNIOTICO
PLACENTA
Ossa lunghe visualizzate:
*SI *NO
*SI *NO
*normale
*assente
*diminuito
*aumentato
*polidramnios
*anteriore
*praevia
*posteriore *fundica
*centrale
*marginale
*laterale dx
*laterale
*laterale sx
ACCRESCIMENTO
Biometria corrispondente all’epoca di amenorrea:
*SI *NO
Osservazioni
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
*Si consiglia di eseguire un ulteriore esame ecografico tra ________________________________________________
*Si consiglia di eseguire un ulteriore esame ecografico tra 30 e 34 settimane
Apparecchio utilizzato ___________________
*Sonda transaddominale *Sonda transvaginale
Data ____/____/_____
Firma e timbro____________________________
Ecografia standard
per il terzo trimestre di gravidanza
U.M.____________ Epoca mestruale____________
Fattori limitanti l’esame
*Fattori di rischio______________________________
*Obesità *Oligodramnios *_______________________________________________
N. Feti_________
Situazione:
*Longitudinale *Trasversale
DBP_____________mm
Presentazione:
CC___________mm
*Cefalica *Podalica
CA______________mm
FL________________mm
Attività cardiaca presente:
*SI *NO
Ventricoli cerebrali regolari:
*SI *NO
Stomaco visualizzato:
*SI *NO
Reni regolari:
*SI *NO
Vescica visualizzata:
*SI *NO
LIQUIDO AMNIOTICO
*normale
*assente
*diminuito
*aumentato
*polidramnios
*anteriore
*praevia
*posteriore *fundica
*centrale
*marginale
*laterale dx
*laterale
*laterale sx
PLACENTA
ACCRESCIMENTO
Biometria corrispondente all’epoca di amenorrea:
*SI *NO
Osservazioni
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
*Si consiglia di eseguire un ulteriore esame ecografico tra ________________________________________________
Apparecchio utilizzato ___________________
*Sonda transaddominale *Sonda transvaginale
Data ____/____/_____
Firma e timbro____________________________
Monitoraggio della gravidanza a termine
Data
Ora
E.G.
sett+gg
V.B.T.
Ms
I.P.
%
M.A.F.
si/no
A.F.I.
cm
P.A.
Visita ostetrica ed eventuali indicazioni
Data
Data
mm/Hg
Medico
Data
Data
Data
Monitoraggio della gravidanza a termine
Il monitoraggio della gravidanza a termine “a basso rischio” si riferisce ai controlli che deve
effettuare una donna gravida giunta a termine di una gravidanza evoluta senza complicazioni. Per le
gravidanze che decorrono con complicazioni, e perciò definite “ad alto rischio”, il medico curante
specialista indicherà quali e quanti controlli dovranno essere fatti, e quando farli.
Il termine della gravidanza deve essere stabilito in riferimento alla ecografia del primo trimestre; il
monitoraggio deve iniziare a 40 settimane compiute e consiste nella esecuzione di un tracciato
cardiotocografico computerizzato associato ad una ecografia che valuti la quantità di liquido
amniotico (A.F.I.) ancora presente nel sacco gestazionale.
“Questi test consentono di avere preziose informazioni relative allo stato ossigenativo del bambino;
sono i test più diffusi per conoscere lo stato di benessere fetale. Malgrado tali informazioni
consentano una notevole sicurezza circa il benessere ossigenativo del feto, sono considerate
attendibili al 98%.
In riferimento al tracciato cardiotocografico, questo esame, della durata variabile da 10 a 60 minuti,
fornisce informazioni sulla situazione attuale delle condizioni fetali e non consente di escludere il
verificarsi successivo di patologie placentari o funicolari, per altro rare, che potrebbero instaurarsi
dopo la fine dell’esame stesso”. [GYNECOAOGOI n. 3 1998 - modificato]
I controlli verranno suggeriti dallo specialista che avrà sottoscritto l’esame e, se non insorge un
travaglio di parto spontaneo, questo verrà indotto a 41 settimane + 4 giorni.
Corsi di preparazione alla nascita
Il Dipartimento Donna Bambino organizza per le donne in gravidanza corsi di preparazione alla
nascita, attraverso un servizio cogestito dai reparti di ostetricia, pediatria ed i consultori, su tutto il
territorio della provincia di Imperia.
Si tratta di un percorso di accompagnamento, confronto con scambi informativi, lezioni pratiche e
teoriche sull’esperienza dell’attesa, del parto e sul sostegno per le prime cure del bambino.
I corsi si articolano in circa una decina di incontri che intendono proporsi come spazio per la mamme
(e in alcune occasioni anche i papà) per imparare ad ascoltare le sensazioni, i ritmi personali, i
movimenti di “un corpo nuovo”. Per fare questo vengo utilizzate varie tecniche: dal rilassamento, allo
stretching, dalla ginnastica dolce al massaggio, allo yoga al movimento terapia...
Si tratta di una occasione per informarsi e trovare sostegno e confronto nella scelta dei
comportamenti più idonei e naturali rispetto al travaglio, al parto ed ai primi mesi di vita del
bambino.
...e dopo la nascita?
Il servizio organizza per le mamme con i neonati spazi per condividere dubbi, fatiche, emozioni del
dopo nascita e per confrontarsi sul tema dell’allattamento.
Per entrambi i corsi è possibile contattare i reparti di ostetricia e i consultori per conoscere le
modalità di partecipazione.
Note e osservazioni
Sedi e orari dei servizi
ospedalieri e territoriali
OSPEDALI
Ospedale di Imperia
Reparto di Ginecologia e Ostetricia Tel 0183/537.203
Ospedale di Sanremo
Reparto di Ginecologia e Ostetricia Tel 0184/536.345
SERVIZI TERRITORIALI
Ambito Imperiese
Sede di Imperia Via Dietro Monastero Tel e Fax: 0183/296.216
Sede di Pontedassio Via Garibaldi 154 Tel: 0183/279.311
Sede di Pieve di Teco Via Vittorio Emanuele Tel: 0183/36.423
Sede di Diano Marina Via XX settembre Tel: 0183/405820
Ambito Sanremese
Sede di Sanremo Via Fiume 22 Tel: 0184/502615
Sede di Ospedaletti Via Matteotti, 116 Tel: 0184/688.897
Ambito Ventimigliese
Sede di Ventimiglia (ex Ospedale) Via Basso, 2 Tel: 0184/534.944
Sede di Dolceacqua Tel:0184.206.377
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futura mam
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