Il leasing in costruendo utile per superare il Patto di stabilità IL
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Il leasing in costruendo utile per superare il Patto di stabilità IL
o Pe r e Pu b bliC H e | le a s i Ng i N Cos tru e N Do di stefano Cianciotta Imprese IL LEASING IN CIFRE 2,2% il peso nel sistema italiano degli appalti 258 i milioni investiti nel 2010 +132% l’aumento dei bandi in leasing nel 2010 7 i miliardi bloccati dal Patto di stabilità la nuova sede della regione Piemonte Novembre 2011 N. 8 Troppo poco utilizzato consente di non gravare sul Patto di stabilità IL NUOVO CANTIERE 66 introdotto nel sistema italiano con la finanziaria 2007, il leasing in costruendo costituisce un’opportunità concreta per realizzare opere pubbliche, aggirando i vincoli del Patto di stabilità che gravano sulle amministrazioni pubbliche. la spesa dell’investimento viene distribuita su un arco temporale lungo, senza pesare sul bilancio dell’ente in un’unica soluzione. Dal 2009 sono in aumento i bandi che ricorrono a questo tipo di istituto, ancora poco utilizzato però dalla maggioranza delle amministrazioni italiane. R ilanciare le infrastrutture sul territorio, senza oneri per le amministrazioni locali, creare nuove occasioni di lavoro per i professionisti e le imprese del settore edile. Sono alcuni degli obiettivi che si possono raggiungere con un più diffuso ricorso al leasing in costruendo, strumento di finanza innovativa, adatto per superare i vincoli imposti dal Patto di stabilità. Istituto utilizzato da diversi decenni nel settore privato, il leasing immobiliare rappresenta una forma contrattuale atipica, in quanto non disciplinata dal Codice civile, ma impiegato nell’attività negoziale in virtù del principio dell’autonomia contrattuale. Per l’ente locale il leasing in co- struendo si rivela una soluzione idonea quando sussistono i requisiti della necessità e dell’urgenza di costruire l’opera pubblica, e l’investimento finanziario non è disponibile nell’immediato. Con il leasing in costruendo, infatti, l’amministrazione non deve sostenere l’esborso iniziale della somma necessaria per la realizzazione dell’immobile. Dal punto di vista contabile, inoltre, l’ente incrementa la sua capacità di ricorrere all’indebitamento, ma si garantisce al contempo una maggiore flessibilità della gestione finanziaria. Il leasing in costruendo, in particolare, permette agli enti locali di ripartire la spesa dell’investimento su un arco temporale più lungo senza gravare sul bilancio in un’unica soluzione, in quanto i canoni di leasing decorrono a immobile completato, e fino a tale data saranno a carico dell’utilizzatore solo gli oneri finanziari. Il ricorso al leasing, quindi, consente alla Pubblica amministrazione di accedere a fonti finanziarie aggiuntive rispetto a quelle tradizionali; di godere, attraverso un unico procedimento di aggiudicazione, di opportune coperture assicurative e di servizi accessori normalmente erogati dal fornitore, come la manutenzione e l’assistenza; di ottenere soluzioni integrate nella fornitura di beni e servizi, nell’acquisizione di immobili, costruiti o da costruire, con o senza Anni Numero Importo in euro Importo medio 2008 35 175611067 5017459 Genn.-sett. 2008 27 79642649 2949728 Genn.-sett. 2009 36 132816370 3689344 Variazione in % 33,3 66,8 25,1 Elaborazione Ance su dati Infoplus Nel corso dei primi 9 mesi del 2009 c’è stato un forte sviluppo del leasing in costruendo, con la pubblicazione di 36 bandi per 132,8 milioni di euro, che in relazione allo stesso periodo dell’anno precedente hanno significato +33,3% in numero e +66,8% nell’importo messo in gara. La forte espansione registrata nel 2009 è stata confermata anche nel 2010 con un significativo + 132% rispetto all’anno precedente. Nel periodo considerato gli interventi più frequenti sono stati quelli relativi agli edifici scolastici e agli impianti fotovoltaici, mentre fra gli enti appaltanti quasi la totalità dei bandi è stata pubblicata dai Comuni o dalle Province. BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI IN LEASING IN COSTRUENDO IN ITALIA PER REGIONI Regione Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Lazio Lombardia Marche Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Veneto Totale complessivo 2008 Numero 1 1 2 1 6 8 1 1 2 2 3 7 35 Importo in euro – 1550000 7287917 7374622 205951 16000001 10556014 4932352 3040000 72023040 21341022 7238447 24061701 175611067 Gen-sett. 2009 Numero 1 – 2 2 12 11 3 3 3 36 Importo in euro 540000 – 1014171 4342498 33728928 51274346 1215541 21688011 18962875 132816370 Elaborazione Ance su dati Infoplus Il mercato del leasing in costruendo sembra essere diffuso in maniera omogenea su tutto il territorio italiano. Fra le regioni più attive nell’utilizzo di questo strumento vi sono la Puglia, la Lombardia e il Veneto. INCIDENZA DEL LEASING PUBBLICO SULLO STIPULATO COMPLESSIVO 2010-2009 (VALORI IN %) Comparto Auto Comparto strumentale Comparto aeronavale e ferroviario Immobiliare da costruire Immobiliare costruito Impianti fotovoltaici non accatastati Impianti fotovoltaici accatastati Altre energie rinnovabili TOTALE COMPARTI 2010 0,9 2,7 7,2 3,4 0,1 0,6 6,9 1,1 2,2 2009 0,6 0,9 – 2,4 0,9 2,1 – – 1 Fonte: Centro studi Assilea Il leasing in costruendo vale poco più del 2% del mercato. La quota appare ancora molto bassa nonostante vi sia l’esigenza da parte degli enti locali di trovare misure alternative al Patto di stabilità. opzioni accessorie di global service. In definitiva l’ente pubblico può assicurarsi tempi contenuti nei programmi di investimento e relativa copertura finanziaria, completezza nella loro realizzazione, modalità semplificate, utilizzando un unico interlocutore negli appalti per l’acquisizione di beni e servizi, con la relativa certezza nei costi e nel contenimento degli stessi. Dell’utilità del leasing sono convinti anche i professionisti, tanto che l’Ordine degli Ingegneri di Napoli ha promosso alcuni mesi fa un importante convegno sul tema, concluso dal ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. L’ammissibilità del leasing nell’ordinamento giuridico italiano è ar- rivata dopo che il bilancio delle prime esperienze pilota non è stato affatto lusinghiero. Le prime iniziative, infatti, sono state fallimentari con il definitivo annullamento dei due bandi del Ministero di Giustizia per le carceri di Varese e Pordenone, e quello della Asl 18 di Rovigo, che aveva annullato in autotutela la sua licitazione privata di 30,5 milioni lanciata nel gennaio 2006 e arrivata all’invito delle imprese. Per evitare che accadano situazioni analoghe è necessario che le amministrazioni stabiliscano, già nel bando di gara, alcuni principi che assicurino il rispetto delle regole. È fondamentale, pertanto, che la progettazione sia effettuata dall’amministra- Novembre 2011 N. 8 Anche in assenza di una norma espressa, in passato le amministrazioni pubbliche potevano fare ricorso al leasing per la realizzazione, l’acquisizione e il completamento di opere pubbliche. Il leasing, infatti, consentiva di derogare, per quanto riguardava la progettazione, i lavori e il collaudo a tutta la Merloni, tranne che per l’obbligo di scegliere il soggetto finanziatore con gara. La norma sul leasing immobiliare, inserita nella Finanziaria, è stato in realtà un secondo tentativo di introdurre il nuovo istituto nel settore dei lavori pubblici, perché era stato già inserito nel disegno di legge sulla competitività nel quadro della manovra finanziaria del 2006. Il leasing in costruendo avviene quando l’amministrazione stipula con la società di leasing un contratto avente a oggetto la cessione di un godimento di un immobile da costruire. Gli attori del leasing pubblico immobiliare, pertanto, sono le banche, gli intermediari finanziari, le società finanziarie. Con la stipula del contratto la società di leasing si assume l’obbligo di finanziare la realizzazione dell’immobile, di farlo realizzare e di consegnarlo alla amministrazione. L’ente si obbliga a utilizzarlo per un certo periodo di tempo, pagando un canone periodico con la possibilità di riscattarlo, una volta scaduto il termine previsto dal contratto. La società di leasing, da parte sua, assume i rischi connessi alla realizzazione dell’opera e alla prestazione degli altri servizi che l’amministrazione dovesse richiedere. BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI IN LEASING IN COSTRUENDO IN ITALIA 67 IL NUOVO CANTIERE Come funziona il leasing immobiliare Novembre 2011 N. 8 zione e che l’ente fissi nei documenti di gara le caratteristiche tecnico-funzionali dell’opera, riservandosi il controllo sull’intero ciclo progettuale. Nel bando, inoltre, l’amministrazione deve presentare il computo dei costi che dovranno essere sostenuti per la realizzazione dell’opera. L’indicatore economico, infatti, costituisce il principale elemento sul quale la società di leasing determinerà gli oneri di finanziamento e l’ammontare dei canoni, che costituiranno le voci determinanti del prezzo di offerta. La capacità da parte della società di leasing di valutare la serietà e la solidità dell’impresa realizzatrice e di imporre il rispetto dei tempi e dei costi di costruzione, presentando anche garanzie specifiche, rimangono due elementi fondamentali per testare il grado di accoglimento che il leasing pubblico immobiliare avrà presso la Pubblica amministrazione. IL NUOVO CANTIERE 68 TREND IN CRESCITA La pubblicazione di bandi di gara in leasing è diventata statisticamente rilevante dal 2008, anno in cui sono stati pubblicati 35 bandi di gara relativi a questo nuovo metodo di affidamento dei lavori pubblici, per un importo complessivo di 175,6 milioni di euro. Pur essendo la quota di questi bandi sulla domanda complessiva di lavori pubblici ancora piuttosto modesta (0,6% in termini di valore), nel 2009 si è registrata una rilevante crescita dell’istituto. Nel corso dei primi 9 mesi del 2009 c’è stato un forte sviluppo del leasing in costruendo, con la pubblicazione di 36 bandi per 132,8 milioni di euro, che in relazione allo stesso periodo dell’anno precedente hanno significato +33,3% in numero e +66,8% nell’importo messo in gara. La forte espansione registrata nel 2009, confermata anche nel 2010 con un significativo +132% rispetto all’anno precedente – sono state stipulate 1.417 operazioni di leasing pubblico, per un totale di 258 milioni di euro – ha messo in luce il crescente interesse per questa nuova forma di affidamento delle opere pubbliche, che può essere attribuito alla necessità da parte degli enti locali di individuare canali di finanziamento che abbiano un impatto più contenuto sull’indebitamento netto e di conseguenza sul patto di stabilità interno. I lavori affidabili in leasing in costruendo possono riguardare sia la realizzazione di nuove opere che la ristrutturazione di opere esistenti. Nel periodo considerato gli interventi più frequenti sono stati quelli relativi agli edifici scolastici e agli impianti fotovoltaici, mentre fra gli enti appaltanti quasi la totalità dei bandi è stata pubblicata dai Comuni o dalle Province. Il mercato del leasing in costruendo sembra essere diffuso in maniera omogenea su tutto il territorio italiano. Fra le regioni più attive Altero Matteoli ministro per le Infrastrutture «Il quadro finanziario è cambiato e la copertura per le infrastrutture nel nostro Paese è diminuita dal 95% al 40% nell’ultimo triennio. Di positivo nel leasing in costruendo ci sono la trasparenza delle operazioni, la certezza dei tempi e la possibilità di superare il Patto di stabilità» Riccardo Giustino vicepresidente Ance «Nell’ipotesi in cui costituisca un’operazione di partenariato pubblico privato, la spesa per la realizzazione dell’opera non grava sul bilancio dell’ente, non deve essere qualificata come operazione di indebitamento e quindi non deve essere inserita nel calcolo del disavanzo e del debito nazionale. Perché si esplichi tale funzione è necessario che le condizioni contrattuali siano tali da trasferire alla parte privata, oltre al rischio di costruzione, anche il rischio di disponibilità» nell’utilizzo di questo strumento troviamo la Puglia, la Lombardia e il Veneto. IL LEASING NEL SISTEMA DEGLI APPALTI Il leasing in costruendo è stato introdotto nel sistema italiano con la Finanziaria 2007, che ha confermato l’ammissibilità nell’ordinamento giuridico italiano dell’istituto come strumento che si affianca all’appalto tradizionale, stabilendo di fatto il superamento delle disposizioni della legge Merloni che, anche se con diverse modificazioni, aveva regolato il settore dei lavori pubblici per oltre un decennio. Il provvedimento ha assegnato alle banche, e più in generale al soggetto finanziatore, il ruolo di regista dell’operazione. La gara, infatti, serve per individuare il finanziatore che poi realizzerà l’opera, avvalendosi delle capacità di altri soggetti, anche in associazione temporanea con un costruttore, che deve comunque essere qualificato e indicato in gara. La norma, tuttavia, presenta delle contraddizioni, lasciando lo spazio a più ipotesi interpretative, come nel caso dell’affidamento dell’appalto a un general contractor, prima fra tutte la questione dell’Ati facoltativa tra una società finanziaria e un’impre- Gianni Marco Di Paolo avvocato «Il dl 70/2011 ha sensibilmente modificato l’istituto prevedendo la possibilità, per gli operatori economici, di chiedere l’inserimento di opere non previste dalla programmazione triennale. Nel caso in cui le proposte presentate dagli operatori economici siano valutate di pubblico interesse dall’amministrazione, il progetto preliminare predisposto verrà posto a base di gara e i promotori eventualmente non aggiudicatari potranno esercitare il diritto di prelazione». Luigi Vinci presidente Ordine Ingegneri Napoli «Se si vuol fare intervenire la finanza privata occorre dare certezza che il capitale investito sia gravato da un rischio minimo. Per garantire l’efficacia del leasing in costruendo, inoltre, occorrono buoni progetti. È dunque fondamentale il ruolo che i professionisti sono chiamati a giocare» sa – i costruttori ne chiedevano l’obbligatorietà – mentre dall’altra ha riconosciuto la legittima presenza del general contractor tra i soggetti affidatari del leasing. In altre parole si è permesso, come già accaduto in passato, che un appalto di lavori pubblici venisse gestito come una gara per l’affidamento di servizi. Il leasing immobiliare, comunque, costituisce in questo momento storico un valido supporto per sostenere la necessità di costruire nuove opere pubbliche, superando i vincoli del Patto di stabilità delle amministrazioni pubbliche. Nel 2010, secondo il Centro studi Ance, la riduzione dei pagamenti in conto capitale degli enti locali (Regioni, Province, Comuni) è stata del 18,5% rispetto al 2009, una cifra pari a 7 miliardi di euro, lo 0,5% del Pil. Questa flessione risulta in gran parte attribuibile proprio all’irrigidimento del Patto di stabilità per gli enti locali disposto con le manovre di finanza pubblica degli ultimi anni. Il calo dell’importo dei pagamenti interessa tutte le tipologie di enti locali, ma la più forte riduzione riguarda i Comuni soggetti a Patto di stabilità interno. Se si considera che i Comuni realizzano il 43% degli investimenti pubblici, prioritariamente nel cam- © RIPRODUZIONE RISERVATA Porta la firma di Massimiliano Fuksas una delle più importanti operazioni pubbliche in leasing mai realizzate in Italia. Il 30 maggio scorso, infatti, è stato formalmente stipulato a Torino il contratto di leasing pubblico tra la Regione Piemonte e Mps L&F, in rappresentanza del pool di società di leasing (Ubi leasing, Agrileasing, Credemleasing, Abf leasing e Credito Piemontese), per la realizzazione del nuovo complesso amministrativo e istituzionale della Regione Piemonte, per un importo globale di oltre 250 milioni di euro. La torre si preannuncia essere la più alta d’Italia con i suoi 205 metri in altezza per 42 piani fuori terra e 2 interrati; ospiterà ben 2.600 dipendenti e oltre 2mila visitatori. Il complesso edilizio è composto da tre elementi principali, distinti chiaramente per funzione: la torre, nella quale sono collocati tutti gli uffici della Regione, la corte interrata su due livelli che ospita tutte le funzioni a servizio degli uffici, e il centro congressi ospitato nell’edificio più basso, con alla base l’asilo nido. La torre avrà la funzione di ospitare gli uffici della Regione, la corte interrata su due livelli ospiterà le funzioni a servizio degli uffici, mentre il Centro Servizi metterà a disposizione il centro Congressi, la mediateca, la biblioteca e l’asilo nido. La struttura esterna dell’edificio verrà realizzata con pannelli in vetro alternati a pannelli in alluminio entrambi parzialmente apribili. Il volume della Torre, su una base quadrata 45 x 45 metri, è racchiuso da un’imponente facciata vetrata a doppia pelle la cui sommità culminerà in un giardino pensile. La hall d’ingresso della Torre è caratterizzata da grande vuoto a tutt’altezza all’interno del quale sono poste delle «lame» trasversali con differenti inclinazioni che rifrangono la luce creando un caleidoscopico gioco di luci. Anche gli enti più piccoli fanno ricorso al leasing, come nel caso del Comune di Cesenatico, che di recente ha aggiudicato l’appalto per la realizzazione del nuovo polo scolastico in località Villamarina, all’Ati Cmc di Ravenna, Iter di Lugo, Monte dei Paschi di Siena, oltre al gruppo di progettazione formato da Mta Associati d Milano, Mczero di Cremona e Laila Filippi di Rimini. L’appalto aveva per oggetto la progettazione definitiva ed esecutiva, la direzione lavori e la costruzione del complesso edilizio per un importo totale offerto di circa 9 milioni di euro. Il complesso scolastico, realizzato su un’area fondiaria di 18.816 mq, è stato dimensionato per poter ospitare otto sezioni di scuola materna, di cui una sezione «primavera», e sedici classi di scuola elementare, per un totale, quindi, nello scenario massimo futuro, di 217 bambini di scuola materna/»primavera» e 400 alunni di scuola elementare, oltre al personale docente e non docente. Il nuovo plesso scolastico prevede al suo interno una mensa scolastica, una biblioteca e, inoltre, spazi polivalenti in grado di accogliere in orari extrascolastici attività diverse rivolte ai cittadini del quartiere, per i quali è stato previsto un ingresso indipendente. Novembre 2011 N. 8 CONCESSIONI E LEASING, COSA CAMBIA CON LE ULTIME MODIFICHE INTRODOTTE Un’alternativa all’appalto ma anche, qualora si verifichino determinate condizioni, una ulteriore modalità di realizzazione di infrastrutture pubbliche secondo schemi di Partenariato pubblico privato. Il leasing in costruendo, infatti, può costituire una alternativa allo strumento della concessione di costruzione e gestione, e in tale veste è stato interpretato anche nell’ultimo correttivo del project financing. Il dl del 13 maggio 2011, n. 70, mira infatti proprio al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia della locazione finanziaria di opere pubbliche o di pubblica utilità. Il dl ha rimosso le ultime criticità nell’applicazione di questo modello di Ppp alle opere cosiddette fredde, ove la tariffa o il costo di utilizzazione dell’opera da parte dei privati non è sufficiente a remunerare i costi di realizzazione. In particolare la novità consiste nella possibilità dell’applicazione della disciplina del «Promotore additivo» (già dettata per la finanza di progetto, art. 153 comma 19 dlgs 163/2006) anche alle locazioni finanziarie di cui all’art. 160 bis del Codice dei contratti pubblici. Questa novità è contenuta in una sintetica formula utilizzata nell’art. 4 comma 2, lett. q, punto 2, del dl n. 70/2011 che, sostituendo i commi 19 e 20 dell’art. 153 del codice dei contratti (Finanza di progetto) ha introdotto il comma 19 bis del citato articolo 153, il quale recita: «La proposta di cui al comma 19, primo periodo, può riguardare in alternativa alla concessione, la locazione finanziaria di cui all’art. 160 bis». La norma, in buona sostanza, ha esteso l’ambito di operatività della disciplina del promotore additivo anche alla locazione finanziaria di opere pubbliche o di pubblica utilità. Dunque le operazioni di finanza di progetto, promosse dai privati nei confronti della Pa, potranno prevedere in alternativa alla concessione dell’opera, la locazione finanziaria dell’opera stessa. Non c’è dubbio, quindi, che lo strumento del leasing finanziario per la realizzazione di opere pubbliche, pur con le relative incertezze attuative, apra prospettive del tutto nuove nel settore delle opere pubbliche. In tal senso il leasing come strumento di finanziamento degli investimenti pubblici può affiancarsi alla concessione di costruzione e gestione per le tipologie di opere fredde, ma consente di fatto la realizzazione di opere pubbliche per le quali l’attività di gestione ed erogazione di servizi resta in capo all’amministrazione stessa. In leasing la nuova sede della Regione Piemonte La torre disegnata da Fuksas si preannuncia essere la più alta d’Italia con i suoi 205 metri in altezza per 42 piani fuori terra e 2 interrati; ospiterà ben 2.600 dipendenti e oltre 2mila visitatori. Il complesso edilizio è composto da tre elementi principali, distinti chiaramente per funzione: la torre, nella quale sono collocati tutti gli uffici della Regione, la corte interrata su due livelli che ospita tutte le funzioni a servizio degli uffici, e il centro congressi ospitato nell’edificio più basso, con alla base l’asilo nido. L’area che ospiterà la nuova sede della Regione Piemonte, realizzata in leasing da Monte Paschi di Siena, è stata individuata nel quartiere torinese di Nizza Millefonti, su un’area già utilizzata dall’ex Fiat Gavio, sulla quale insiste anche il Lingotto. 69 IL NUOVO CANTIERE po dell’edilizia pubblica, dell’edilizia scolastica, della viabilità e delle infrastrutture ambientali, si comprende chiaramente come questa riduzione abbia coinvolto essenzialmente il settore delle costruzioni e delle Pmi.