NL$fu - Sito in costruzione del perito numismatico

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DELLE MONETE ANTICAMENTE ATTRIBUITE A PROCOLUS, NESSUNA E' AUTENTICA NE'
ANTICA. OGGI SONO DUE LE CONIMIONI NOTE ATTRIBUIBILI ALTUSURPATORE E LA LORO
ORIGINALITA E' SOSTENUTA DA PROVE INDUBBIE.
PROCULUS L'USURPATORE
E LE SUE MONETE
'{poculus,
il
cui nome completo,era Titus llius Proculus fu, secondo le fonti
280 e il 281 d.C., durante il legittimo regno
Probo.
dell'imperatore Marco Aurelio
i"antiche, un usurpatore tra il
di Umberto Moruzzi e
Fabio Scatolini
umberlomoruzzi@hotmai L com
Originario di A/bingaunum (l' attualeAlbenga), dove la sua famiglia apparteneva
alla nobiltà locale, si arricchì con il commercio di bestiame e di schiavi procurati
con I'attività del brigantaggio. Ad Albenga risedette con la moglie Vituriga e 1l
figlio Erenniano, dopo una brillante carriera militare che lo portò ad essere tribuno
di alcune legioni.
Lo scrittore della Vita Probi nella Historia Augusta indica che nel 280 d.C.
accettò la porpora offertagli dalla popolazione della regione gallica e questi associò
al regno Bonoso; secondo alcune fonti I'elevazione ar.venne a Colonia Agrippina,
secondo altri a Lugdunum. Una conferma sul luogo della sua probabile elevazione
ci viene dalle coniazioni conosciute a suo nome, come vedremo in seguito, che
indicano come luogo più probabile Colonia.
Proculus, secondo la fonte, garantì la sicurezza agli abitanti della provincia,
sconfiggendo gli Alamanni. Questa informazione, riportata dalla HistoriaAugtsta,
mostra come anche questa usurpazione fosse una risposta alla necessità, sentita
dalle popolazioni che vivevano nei pressi delle frontiere minacciate dai nemici, di
avere vicino I'imperatore ed il suo esercito. Il ritorno del legittimo imperatore nella
regione obbligò Proculus a ritirarsi verso nord, dove cercò I'aiuto presso i Franchi
che invece lo tradirono e lo consegnarono a Probo, il quale ne ordinò la condanna
a morte. La famiglia e i beni dell'usurpatore furono, invece, risparmiati.
II contesto storico
Dopo la vittoria di Aureliano su Tetrico neI27 4 d.C., che pose fine all'esistenza
dell'Impero delle Gallie e che permise la riconquista dei territori controllati dagli
usurpatori, le truppe stanziate sul /imes furono ritirate, in previsione della guerra
contro i Goti, aprendo di fatto le porte alle invasioni.
Già lo stesso Aureliano nel 275 varcò Ie Alpi per difendere alcune zone della
Rezia, in particolare Augusta Vindelicum assediata dai barbari, come riportato
dall'Historia Augusta. Alla fine del regno di Aureliano persistevano i problemi nelle
zone renane che ormai gli usurpatori dell'impero gallico non difendevano pir).
Nella stessa zona i disagi proseguirono sotto il regno di Thcito (275-276 d.C.): il
personale della zecca di Lugdunum venne trasferito ad Arelate.
Panorama Numismalico
I
a2/2u4
|
1
5
Gli attacchi dei barbari rivolti verso l'area renana, lugdunense e verso il nord
Italia furono un problema che I'imperatore Probo (276-282 d.C), dopo aver
sbaragliato i Goti sul Danubio e in Asia minore, dovette fronteggiare. In ambito
numismatico, l'evento di un grande esercito messo insieme per far fronte a queste
invasioni è evidenziato da una serie di tipologie di busti in cui Probo è raffigurato
in abiti militari (fig. 1).
Fig.
1.
Antoniniano raffìgurante al dritto
Probo in abiti militari. Ex Pecunem
& Gitbud & Naumann, Auction 9
03/11/2013; Probo, antoniniano:
VIRTVS PROBI AVG, busto di Probo
a sinistra elmato, radiato e corazzalo,
tiene con la destra una lancia
appoggiata sulla spalla destra, con la
sinistra uno scudo; SECVRITAS PERP,
la Securitas stante di fronte, con la
testa volta a sinistra, si appoggia a
una colonna. Zecca di Ticìnum. RIC
526, C 617.
Dopo una serie di scontri e di vittorie, Probo riuscì a respingere i Cermani
oltre il fiume Neckar e a rendere sicura tutta la zona renana, tra I'altro stringendo
un patto con le popolazioni stanziate negli Agri Decumates che da tempo li
occupavano.
Varie ipotesi sono state fatte per trovare una data in cui queste operazioni militari
in Gallia ebbero termine, tra queste I'inizio del278 sembra la più plausibile.
Poco dopo le vittorie di Probo in Gallia, fece la sua comparsa sulla scena storica
I'usurpatore Pra culus che, come visto in precedenza, era al comando di forze militari
nella difesa dagli Alemanni. Con molta probabilità, quindi, gli sforzi di Probo (che
in quel momento si trovava di nuovo in Oriente per sedare la rivolta di Saturnino)
non diedero i risultati sperati. Si sentiva, nelle province occidentali, la necessità
di avere sempre presente un imperatore che potesse difenderle con prontezza
dalle ripetute e dannose invasioni. Questa situazione non era nuova in questa
parte dell'impero; dal 260 d.C., infatti, in quella zona avevano avuto luogo varie
usurpazioni, tra cui quella di Postumo fu la pirì importante. È quindi storicamente
comprensibile e possibile I'acclamazione dí Proculus come imperatore.
Le fonti e sue monete
Le uniche testimonianze dell'esistenza di Proculus erano, fino a pochi anni fa,
le fonti tarde che qui riportiamo, le quali lo ricordano insieme a Bonoso:
Aur. Victorl, 37 ,3 : Simul caesis Saturnino per Orientem, Agrippinae Bonoso exercitu;
nam utrique dominatum tentauerant, su\ilPta cui duces praeerant manu2.
lmmagine di una moneta di
fantasia di Proculo, tratta da J. De
Fig.
2.
Strada, Epitome Thesauri Antiquitatum,
hoc est, Impp. Rom. Orientalium et
Occidentalium iconum, ex antiquis
numismatibus quàm fidelissimè
delineatarum: ex musaeo lacobi de
Eutr3. 9, 17: Quosdam imperium usur?are condtot scilicet Saturninum
Proculum et Bonosum Agrippinae multis certaminibus oppressita.
Aur. Vict5. 37, 2: Iste Saturninum
imperatores efectos oppressif
in
in
Oriente,
Oriente, Proculum et Bonosum Agrippinae
.
Oros. Hist7. 7, 24, 3: Bella deinde ciuilia equidem p/urimo sangwine duo
unum in
gessit:
Oriente, quo Saturninum tyrannide subnixum oppresssit et cepit, aliud, quo
Strada Mantuani antiquariij, Lyon 1553,
Proculum et Bonosum, apud Agrippinam magnis proeliis superatos, intetfecif
p.163.
Chron. Mine. I, p. 522, 52-3: Sub quo Saturninus, Proculus et Bonostls tyranni
fuerunlo.
1
.
Aurelio Vittore, Epitome de Caesaribus.
e Bonoso presso Colonia; infatti entrambi attentarono al potere,
una volta preso l'esercito cui erano a capo.
3 Eutropio, Breviarium.
a Quelli che tentarono di usurpare il potere, vale a dire Saturnino in Oriente e Proculo e Bonoso a Colonia, scon/lsse in molte
battaglie.
5
Aurelio Vittore, Epitome de Caesaribus.
6
Costui sconfisse Saturnino in Oriente e Proculo e Bonoso a Colonia, che si erano proclamati imperatori.
7
Orosio, Historiarum adversus paganos librÌ septem.
8 In verità poi condusse due guerre civili con mottissimo spargimento di sangue: una in Oriente, con la quale sconfisse e catturò
Saturnino forte di un potere asso/ufo, I'altra presso Colonia, con Ia quale uccise Proculo e Bonoso, vinti in grandi battaglie.
e Chronica Minora saec. IV. V. VL Vll, edidit Theodorus Mommsen, voll. 1, 11, 13, Monumenta Germaniae Historiae. Auctores
Antiquissimi, Mùnchen 1981 (Berlin 1892).
10
Sotto il quale Saturnino, Proculo e Bonoso furono despoti.
2
A//o sfesso tempo furono uccisi con un esercito Saturnino in Oriente
r^
IO I
I
I
Panorama Numismatico 02/2014
Historia Augusta, Vita Probi 18, 4-5: Nam et Saturninum, qui Orienris
imperium adripuerat, uariis proeliorum generibus et notL uirtute superaah..
Deinde, cum Proculus et Bonosus apud Agrippinam
adripuissent. . . uicitlt.
Historia Augusta, Quadrigae tyrannorum
I, I
in Gallia
.
imperium
Minusculos tyrannos scio
p/erosque tdcuisset2.
Si concorda con Sylviane Estiotl3, una delle massime esperte della
monetazione dei territori gallici dell'Impero, che l'esame delle monete
conosciute dal XVI fino al )O( secolo a nome di Proculus confonde il
campo storico: nessuna infatti è autentica né antica.
Fig. 3. Esemplare falso del
XVI
secolo, fuso per mano dell'illustratore
dell'Historia Augusta. Si vedano: H.
Goltzius, Thesaurus
rei
antiquariae
huberrimus; ex antiquis tam
numismatum quam marmorum
Fig. 4. Un altro esemplare fuso
ricavato dalle stesse matrici
del falso del XVI secolo. La
moneta è conservata presso ìa
Bibliolheque Nationale di Parigi.
inscriptionibus pari diligentia qua fide
conquisitus ac descriptus, & in locos
communes distributus, Anversa 1 579;
A. Occo, Impp. Romanorum numismata
a
Pompeio Magno ad Heraclium,
Anvers 579; F. Orsini, Fragmenta
Historicorum, Anversa, 1595; J.-J.
'1
Chifflet, Vindiciae Hispanicae, in quibus
arcana regìa publico pacis bono luce
n antu r, Anvers 1 647 ; F. MezzobarY-ta,
lmperatorum Romanorum Numismata,
Milan 1683; F. Argelati, lmperatorum
Romanorum Numismata, a Pompeio
Magno ad Heraclium ab Adolfe
do
Occone olim congesta, Milan 1730;
Fig. 5. Un terzo esemplare
fuso proveniente dalle matrici
del falso del XVI secolo.
La moneta è conservata
a
Lione.
A. Banduri, Numismata
a
Imperatorum
Trojano Decio ad
Palaeologos Augustos, Paris 1718;
H. Tanìni, Numismatum lrnperatorum
Romanorum
Romanorum . . . ab A. Bandurro editorurn
Supplementum, Rome, 1791
.
Fig. 6. Esemplare falsificato in epoca moderna, ottenuto incidendo al
brulino il drltto di un antoniniano di Gallieno: Gallieno, lsronzo, emissione
del Vll consolato (266), reinciso, IGALLIENVS AVG], VICTORIA AEI
RIC 297var., Cunetio 1240 (27 ex.), conservato a Londra presso
British Museum*.
11
il
lnfatti vinse in diversi tipi di battaglie
rinomato coraggio anche
e con
Saiurnino, che prese il potere in
Oriente... Poi, avendo preso Proculo
e Bonoso il potere presso Colonia in
Per conoscere la prima moneta originale a nome di Proculus si è dovuto
attendere il 1991, quando è comparsa in vendita in un'asta pubblica un'emissione
radiata a suo nome che per Ia prima volta ne comprovò I'esistenza. La moneta,
per vari motivi che in seguito andremo a spiegare, accerta che Proculus non ebbe
accesso alla zecca ufficiale; per alcuni studiosir{ questa era Lugdunum (Lione), per
la Estiotl5 le maestranze di questa zecca furono trasferite aArelate (Arles); in ogni
caso si trattava dell'unica zecca occidentale ancora in funzione in quegli anni.
Gallia... Ii vinse.
12
So che molti hanno taciuto riguardo i
piccoli despoti.
. Le immagini delle monete di fantasia riprodotte in ingrandimenti in questa pagina, dei
falsi fusi e del falso reinciso, sono tratte dal lavoro di S. Estiot, Actes du Xll" colloque
15
A lei si deve la pubbìicazione più
recente in merito alla catalogazione
delle coniazioni di questo periodo
13
storico: S. Estiot, Monnaies de I'Empire
romain, Xll.1 D'Aurelien a Florien (274
276 apres J.C.), Paris 2A04.
r4 H. Mattingly, E.A. Sydenham, Ihe
Roman Imperial Coinage, Londra
I
international de l'HA,2-4 juin 2011 Nancy, Probus et les "tyrans minuscules", Proculus
ef Bonosus. Que dit la monnaie?, in corso di stampa.
VJó.
S. Estiot, Actes du Xll" colloque
international de I'HA, 2-4 juin
2011 Nancy, Probus et /es "tyrans
minuscules", Proculus ef Bonosus. Que
dit la monnaie?, in corso di stampa.
Panorama Numismatico A2/2O1 4
.l 7
It
l99l a Monaco di Baviera, nell'asta pubblica n. 8 della Bankhaus
Aufhauser, apparve il primo esemplare originale di una monera coniata a nome
Il
9 ottobre
di Procwlus, un antoniniano o radiato (diametro 18 mm., peso 3,46 g), venduto
per 94.000 marchi tedeschi (frg.7).La scoperta avvenne durante la pulizia di
un tesoro ritrovato in Inghilterra da parte del restauratore-mercanre britannico
Richard Swan, unitamente ad altre monete tardo romane. La moneta riportava al
dritto il busto radiato, drappeggiato e cotazzato di proculu"r e la legenda IMp c
PRoC\avS AVG; al rovescio la legenda VICTORIA AVG e la personificazione
della Vittoria che tiene nella mano destra una corona e nella sinistra uno scerrro.
Lesemplare, in bronzo argenrato, così come appaiono gli antoniniani all'epoca
di Probo, con alcune tracce della patina rimossa, si presenta di conservazione
"splendidd'.
Il 7
novembre 2012 nello Yorkshire,
nei pressi di Stamford Bridge, è venuto alla
luce un secondo esemplare di antoniniano
di Proculus, a seguito delle ricerche con il
metal detector di Mark Hildreth e Colin
Popplewell, due ricercatori con ventennale
esperienza. Il signor Popplewell ha riferito
Fig. 7. ll primo antoniniano di Proculus
conosciuto (ingr.), vendita Aufhàuser 8,
9-10x/1991, 640, (Monaco. 1 991/3S0).
Foto di Andreas Pangerl.
che al momenro del ritrovamento né lui
né il suo amico hanno riconosciuto le
caratteristiche dell'imperatore. Dopo aver
fotografato la moneta, hanno postato
I'immagine su di un sito utilizzato da
specialisti di metal detector. Sono così
cominciati ad arrivare messaggi che
consigliavano di prendere
seriamente in considerazione
Fig. B. I due cercatori, Popplewell e
Hildreth, con i loro metal detector.
I'idea che la moneta andasse
valutata correttamente, poiché si trattava
di
qualcosa
di
dar,vero
eccezionale.
La moneta è risultata
dello stesso tipo della precedente
che per il rovescio. I dati pondometrici di questo
secondo esemplare risultano essere: peso 2,96 grammi e diamerro
massimo di millimetrl 19,27.
sia per
Fig. 9. lmmagine apparsa nel catalogo
d'asta della DNW del secondo esemplare
di antoniniano conosciuto a nome
di
Proculus (ingr.) Catalogo DNW, 10 aprile
2013, lotto 694.
16
Dix Noonan Webb, 16 Bolton St.
Piccadilly, London W1J BBQ.
1t Proculus (Usurper
c.280-281), billon
Empire,
2470). Very fine, dark tone, edge a litile
ragged; only the second known coin
of this usurper, extremely rare and the
only example available to commerce t
54,000-70,000.
1B I
il dritto
Dopo il ritrovamenro, nell'aprile 2013,lamonera fu posta in vendita all'asta da
Dix Noonan \il/ebbt6 di Londra del l0 aprile z0r3 allotto 694t7 con un realizzo di
25.000 sterline, a cui vanno aggiunti i diritti d'asta. La sressa monera ha poi avuto
un ulteriore passaggio in asra in Germania presso la Numismatik Lanz nell'asta
157 del9 dicembre 2013 rea.Iizzando 48.800 euro inclusi i diritti d'asta.
Radiate, unceftain Gallic mint, IMP C
PROCVLVS AVG, radiate and cuirassed
bust right, rev. VICTORIA AVG, female
figure standing left, holding wreath and
sceptre, 2.979/1 2h Uagi, Coinage
and History of the Roman
essere
ouno,uru Numismatico a2/2u14
Fig. 10. lmmagine
apparsa nel
catalogo d'asta della
Numismatik Lanz dello
stesso esemplare di
antoniniano a nome di
Proculus (ingr.) Asta
Numismatik Lanz,9
dicembre 2013, lotto
357.
Leccezionalitàr
di
questo secondo esemplare è anche legata alla diretta
provenienza dal contesto archeologico e alla sua patina originale praticamente
intatta; è inoltre la migliore conferma della genuinità della prima moneta
ora a Monaco di Baviera nel Staatlichen Múnzsammlung
conservata
Múnchen.
Questo secondo esemplare, che risulta essere stato coniato con la stessa
coppia di coni, anche se differentemente battuto sul tondello rispetto al primo,
mostra altri dettagli del conio precedentemente non conosciuti. Ad un attento
esame la moneta è risultata autentica unitamente alla sua patina; anche il primo
esemplare a nostro parere è autentico. La prima moneta era già stata considerata
autentica anche dalla Estiot durante un suo intervento in occasione del Convegno
sull' Historia Augusta tenutosi a Nancy nel 20 1 1 ; secondo la ricercatrice francese
la moneta di Proculus era all'epoca I'unica, riferita ai tyranni minusculi, che
poteva dirsi genuina.
Lazecca
Dove le monete di Proculus siano state coniate è incerto: Lugdunumls non
era accessibile, Colonia e Theviri erano state chiuse nel 274. Probabilmente
Proculus si alwalse, per I'emissione di moneta propria, di una zecca irregolare
gallica che, dal 274, coniava antoniniani imitativi per sostenere la circolazione
monetaria locale e degli eserciti.
Fig. 1 1. lmmagine ingrandita, di migliore
esemplare,
qualità, dello stesso
pubblicata in occasione della vendila
all'asta della Numismatik Lanz. Foto di
Andreas Pangerl.
Fig. 12. Antoniniano a nome di Tetrico emesso
dalla zecca di Colonia (ingr.) Asta A. Tkalec AG,
maggio 2010 lotto 409.
La fattura delle due monete conosciute, I'argentatura e il disegno di
ci fanno ipotízzare che la produzione fosse da attribuire ad
ex maestranze della zecca di Colonia. Lo stile di queste coniazioni, infatti, si
ar..vicina moltissimo alle emissioni regolari a nome di Tetrico nella zecca di
elevata qualità
Colonia.
Questa tesi ci sembra avvalorata anche da un passo dell'Historia Augusta,
nella Vita Probi, che dice: Infatti uinse in diuersi tipi di battaglie e con rinomato
il ?otere in Oriente... Poi, auendo
Colonia in Gallia... /i uinsele.
coraggio anclte Saturnino, che prese
Proculo e Bonoso il potere presso
preso
Non si concorda con Hubert Lanz che, nel commento del catalogo dove
la Numismatik Lanz ha messo nuovamente all'incanto il secondo esemplare
conosciuto, ipotizza che la zecca fosse situata in Britannia visto che entrambe
le monete provengono da ritrovamenti in Inghilterra. t}n accurato confronto
tra lo stile delle monete di Proculus con le monete di Carausio (un altro
usurpatore che prese il potere in Britannia tra il 286 e 1l 293 d.C.) evidenzia
come le differenze stilistiche e tecniche tra i due tipi sia notevole, tanto da
escludere una provenienza britannica per le monete di Proculus. Come mostra
18
S. Estiot, Une campagne germanique
de
I'empereur Probus: I'atelier de
Ticinum en 277-278, Genève 2006,
pp. 209-229. Secondo la Estiot il
personale della zecca dt Lugdunum
venne trasferito ad Arelate, evento
suffragato dal fatto che sulle monete si
passo dal segno di zeccaL al segno di
1e
Historia Augusta, Vita Probi 18, 4-
5: Nam et Saturninum, qui Orientis
imperium adripuerqt, variis proeliorum
generibus et nota virtute superavit...
Deinde, cum Proculus et Eonosus
apud Agrippinam in Gallia imperium
adripuissent... vicit.
Panorama Numismatico A21201 4
19
il
ritrovamento della monetaelazona della coniazione in
fondo non è eccessiva. in realtà in Bretagna sono comuni i ritrovamenti di antoniniani
a nome degli usurpatori gallici.
la mappa, la distanza tra
Confronti
e
rifessioni sulle due monete
Ad una attenta analisi le due monete risultano
essere
originali, cioè realizzate
nell' epoca storica dell'usurpatore.
Le motivazioni che confermano questo assioma sono:
. Lo stile della coniazione perfettamente
coerente con
la
monetazione del
periodo.
.
La tecnica di produzione: all'analisi Ie due monete sono risultate rcalizzafe con
di coniazione di epoca antica così come le monete realizzate
intorno al280 d.C.
certezza con la tecnica
. I
conii: le due monere risultano essere realizzate dalla stessa coppia di conii.
Questo aspetto diventa una ulteriore pfova dell'originalità delle due monete. Si
sottolineano alcuni particolari: la presenza di una leggera rottura di conio nel rovescio
posizionata al di sotto del braccio destro della Vittoria; nella prima moneta, nel
rovescio, alcune lettere della leggenda, la base della Vittoria e I'esergo non risultano
presenti, al contrario del secondo esemplare.
Fig. 13.
Abbiamo sovrapposto le immagini delle due monete in modo da verificare la
provenienza dagli stessi conii; come è possibile vedere nelle immagini che seguono il
risultato è stato positivo. La prima moneta è stata evidenziata con un colore azzurro
e la seconda con un colore bruno, la loro sovrapposizione, praticamente perfetta, ha
un colore verde. Un'ultima osservazione è legata alla tecnica di realizzazione dei coni:
la base della Vittoria al rovescio è realizzata unendo tra loro due punti; confrontando
questo aspetto con un antoniniano coevo a nome di Tetrico, di una zecca irregolare,
notiamo che la base del rovescio è realizzata con la stessa tecnica.
Panorama Numismatico 021201 4
.
Il metallo: la prima moneta, quella conservata
al museo di Monaco,
chiaramente pulita con la rimozione quasi totale della patina, mostra
il metallo con cui è stata realizzata, bronzo argentato, assolutamente
compatibile con l'aspetto degli antoniniani coniati a Colonia e pirì
genericamente con quelli a nome dell'imperatore Probo. La seconda
moneta> anche se completamente ricoperta da patina, presenta in due
punti nel dritto, sul collo dell'imperatore ed in una leggera mancanza
sulla fronte, creatasi nel periodo tra la prima e la seconda asta, chiari
Fig. 14. Antoniniano di zecca irregolare a nome
segni dell'argentatura sottostante.
.
Le patine: la prima moneta, come già detto, è stata oggetto di
pulizia ma presenta ancora minime tracce, certamente originali, di
patina verde; la seconda è completamente coperta da una patina
di Tetrico (ingr.) Tratta da Shop on-line del Forum
Ancient Coins.
originale.
Fig. 15. lmmagine del secondo esemplare prima e dopo il passaggio
nella vendita Numismatik Lanz: nella seconda immagine ò evidente
I'argentatura sottostante la patina.
Fig. 16. Dettaglio del dritto del primo esemplare
conosciuto
cii
Proculus.
Conclusioni
Ci sembra possibile afFermare che le due monete a nome di Proculus, sia quella
conservata nel museo di Monaco di Baviera che quella recentemente venduta
all'asta della Numismatik Lanz, sono da considerarsi originali al di sopra di ogni
ragionevole dubbio: I'analisi delle due monete ha permesso all'una di garantire
l'altra. Questo è anche il parere della Estiot e della comunità numismatica,
intendendo per questa la parte accademica e tutto il mondo di appassionati,
studiosi e collezionisti, mercanti numismatici. Fanno eccezione Rebecca Griffiths
del museo di York e Roger Bland, custode del Dipartimento di Preistoria ed Europa
e responsabile dell'Archivio delle Antichità e del Tesoro il quale, in una intervista
rilasciata ad un quotidiano20, esprime un parere che condanna la moneta ritrovata
nello Yorkshire e quella conservata presso il museo di Monaco come creazioni di
fantasia realizzate dal XV secolo in poi.
Il mondo numismatico
è
rimasto perplesso dopo tale affermazione, poiché tutte
le imitazioni conosciute sono nettamente differenti da questi due esemplari ed
evidentemente false. Ancor più sorprendente è che Roger Bland, che è stato curatore al Dipartimento delle Monete del British Museum fino al 2003, abbiapotuto
esprimere un tale giudizio senza avere preso visione della moneta ma basandosi
esclusivamente su una semplice foto. Le sue asserzioni sono state soltanto riferite
e
non costituiscono la base di nessun articolo scientifico. È impossibile credere che nel
XV secolo o più tardi un falsario
fosse
in grado di produrre un falso di tale qualità,
20
l-articolo e inlitolato History-changing
coin or a 15C forgery? Debate over
'Roman' ar-tefact found in field by
metal-detecting friends, Dailymail del
16 novembre 2012"
Panorama Numismatico
t
O2/20i4
I Zl
con uno stile così concordante a quello che ci si aspetterebbe da monete originali,
che riuscisse a coniare così bene, così conformemente e che fosse capace di produrre
patine, corrosioni, argentature tanto credibili.
Un altra timida asserzione del Bland è la citazione di quanto dicono H. Mattingly ed E.A. Sydenham nel Roman Imperial Coinagèl riguardo la non conoscenza di
monere originali di Proculus. Non bisogna dimenticarsi che questa pubblicazione
risale al 1933, decenni prima della scoperta del primo esemplare. Come ulteriore
prova della falsità viene da lui addotto il fatto che questi due esemplari conosciuti
sono stati oggetto di due rinvenimenti singoli, cosa in realtà vera esclusivamente per
il secondo, poiché il primo proviene da un tesoro di monete romane del III secolo
scoperto in Britannia e ripulito dal mercante Richard Swan. Thoviamo i commenti
del Bland difficilmente inquadrabili in un serio parere accademico.
Analoga vicenda era awenura per i due antoniniani di Domiziano II. Per più di
un secolo la prima moneta conosciuta dell'usurpatore gallico, scoperta in Francia
all'interno di urianfora nel 1900, era stata da alcuni considerata falsa, fino a quando
un secondo esemplare venne scoperto all'interno di un altro tesoro ritrovato nel 2003
'"'
in Inghilterra.
Lattuale conservatore ed i curatori del Dipartimento delle Monete del British
Museum non hanno confermato la sua fantasiosa tesi. Lunico parere ufficiale di un autorità inglese è quello rilasciato dall'Art Council England che ha emesso, il 12 giugno
2013, unalicenzadi esportazione (il PAU/O 0206113), dove la moneta viene descritta
compleramente anche con I'indicazione del luogo e della data del ritrovamento.
Le due monete ormai accertate autentiche hanno un eccezionale valore storico
che ci permette di considerare reale questo personaggio storico.
For the purpose of arìy Order made undor the Hxporl Control Act 2002 prohibiting lhe export without licence of
goods from the United Kingdom, the Secretary of State hereby licences the consignor above to export from the
United Kingdom to the consignee and the country of ultimate destination above withln a period of twelve months
from the date of this licence the following goods:
GOODS TO BE EXPORTED - 6eè Notès 3 - 6 on page 4
Full description ofgoods: each separote item should start on a new line
lf more
21
sF@'i;
need€d, pl€ase continue on a s€paratè
shst
in
tiplicete
Si veda pagina 579: Of Proculus
no genuine cotns ls known, but a
few pieces bearing the name of
Eonosus deserve consideration. Like
so much of the local coinage of Gaul,
they are blundered.
22 |
19. Estratto del documento dell'Arts Council England.
,unor.u*u Numismatico 02/2014
Value f.o.b. or estimatèd
slling prie ot goods on
@nsignment (e)