Carità che convince anche i lontani : I ricordi di San

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Carità che convince anche i lontani : I ricordi di San
Giovedì 25 dicembre 1958
L'ITALIA
** CRONACHE DELL'
IL DISCORSO DEL DUCA GALLARATI SCOTTI AL RITORNO DEL CARDINAL MONTINI
Canta che convince anhe i lontani
I ricordi di San Carlo Borromeo e del Cardinal Federico
Siamo lieti di dare solenne per la Diocesi sono si brancolante nel vuoto. E
nel suo testo integrale stato delegato a mettere sim- una vece grave dice al Vescol'indirizzo di omaggio boliamente nelle mani di Vo- vo; queste sono tininbe tue e
che S. E. il Duca Gal- stra Eminenza, qualunque ne tu le devi salvare.
larati Scotti ha rivolto potrà essere il valore reale,
E' perciò con commozione
il 21 dicembre a S. Eni. determinabile in cifre, ha so- che,' rispondendo a un vostro
il Card. Mcntini, nella prattutto • nelle nostre inten- invito, no ci sentiamo in qualsua qualità di przsiden- zioni un significato spirituale. che in-odo partecipi delle alte
te del Comitato Citta- Essa vuole esprimervi un gran- finalità della vostra missione
dino, costituitosi per dicso plebiscito dì venerazio- — collaboratori modesti nella
onorare l'elevazione al- ne, di ammirazione e di affet- vostra opera di elevazione spila Sacra Porpora del to, maturati nell'animo di un rituale
sociale. Ma proprio
nostro Arcivescovo.
popolo in questi anni del vo- per questo sentiamo anche il
Eminenza,
stro episcopato, in Cui i ca- bisogno che poi indoviniate
certo è un privilegio che mi ratteri della vostra azione e meglio che io non lo sappia
viene dall'età, dal titolo non la bontà delle vostre opere esprimere quale più intimo
conteso di vecchio milanese, hanno conquiso e, direi, per- sentimento ci conduce oggi a
questo di porgere il primo sa- suaso questo difficile, critico voi e ai raccoglie intorno a
luto a Vostra Eminenza da e talora aspro giudice che è voi. E' un sentimento 'filiale.
parte del Comitato sponta- Milano nella sua opinione Abbiamo bisogno di voi come
neamente formatosi per ren- pubblica. L'Arcivescovo Monti- padre. Abbiamo bisogno di
dere omaggio al nostro Arci- ni è stata riconosciuto per entrare ndividualmente nella
vescovo, che vestito • della Sa- quel che veramente è: una sfera della vostra carità. In
cra Porpora rientra nella Sua delle figure più significative ciascuno di noi vi sono zone
Diocesi, nella Sua Milano, del nostro tempo per l'armo- d'ombra e di tenebra, smarrinella sua gloriosa sede episco- nia tra l'altezza del pensiero menti e paure di solitudine e
pale, e in questo rinnovato e il calore del suo gran cuo- di morte. Abbiamo bisogno di
contatto col suo popolo sente re... (permettete per un mo- un confortatore che ci dia ciò
la commozione tutta partico- mento allo storico questi giu- che altri non ci saprebbero
lare, religiosa e civile insieme, dizi che potrebbero altrimenti dare, che la scienza non ci dà;
della Metropoli che si stringe sembrare indiscreti), tra i va- che la goltuea non ci dà: che
compatta, senza distinzione di lori umenistici della cultura, la politica non ci dà. E' di
parte, intorno al suo grande della saggezza. nutrita di stu- un diverso pane che ha bisoPastore, c nell'onore fcetto a di e di esperienze diplomati- gno l'anima.
lui, nella predilezione dimo- che e politiche dei nostri giorCiascuno di noi vive la vistratagli con paterno affetto ni, e quelli più veri della vita ta scisSa, il tormentoso dualidal Sommo Pontefice Papa della sua vocazione, illumina- sino di un'epoca grande e inGiovanni XXIII si sente sod- ta dal sovrannaturale, non de- felice (che pur non vorremdisfatta in una esigenza spi- viata o distratta mai da am- mo non vivere) in cui l'umarituale e patria che invocava, bizioni 'terrene, da onori e nità si è .lanciata alla consia pure tacitamente, per considerazioni contingenti, ma quista di nuovi universi. In
questo sapremo riconoscimen- che tende, in profondità, pur tanta complessità di probleto che aggiunge nuovo splen- tra il, clamore dei consensi, al mi insegnateci come ridivenlore alla tradizione della Chie- fine suo.
tar semplici. In tanto fermensa milanese.
Queste cose il popolo (e nel to di passioni e di interessi,
Poichè con la solennità e popolo c'entro anch'io) più in tanto ribollire di umanità
maestà della porpora — che che saperle le intuisce e le che è il mondo moderno (il
pur Sian: fiCa. nel colore il san- interpreta come può, ma so- nostro, ente non possiamo ringue che può e deve essere prattutto le ama. E ciò spiega negare), insegnateci come risparso a difesa della fede in l'entusiasmo schietto di que- trovare la pace che nessuno ci
Cristo, sacrificio, martirio pri- sta manafestazione che si con- possa. togliere. Abbiate un po'
gionia, persecuzione (tutto ciò creta in, una offerta in cui di compassione anche di noi
che pareva remoto nei secoli non vi sono più distinzioni di che ci iroviamo in cammino
ed è invece attuale) — per categorie, di classi, di parte, in un'ora difficile. E portatenoi milanesi ritornano le om- di opinioni, di interessi, ma ci tutti più in alto con lo
bre di grandi cardinali che ci in cui : munifici contributi esempio della vostra bontà.
sono tra i più familiari e la dell'Industria, del Coilimercio, Elevateci con questa metrodell'artigia- poli Che portate idealmente
cui popolarità non si spegne dell'Agricoltura,
col tempo. Primo fra tutti nato, dei grandi Enti e Isti- sulle vostre braccia, verso lo
San Carlo Borromeo. la cui tuti di Credito cittadini, e che Onnipotente in una aspiraziogigantessa figura — quasi sgo- ancora stanno affluendo dai ne che trascende le cose mormentante — di riformatore, maggiori centri della ricchez- tali, e di cui è simbolo il nodi correttore dei costumi, di za, e del lavoro della Lombar- stro Duomo (così penetrato
difensore dell'ortodossia, di dia, si confondono all'obolo nei marmi di fede e di prerinnovatore della vita eccle- della vedova, alla piccola mo- ghiere dei secoli) che dal censiastica, domina nella Chie- neta del povero, per cui più tro, dal cuore della città dei
sa come esempio universale di del danaro vale ciò che essi traffici si libera, supera le
dottrine P di opere congiun- ci mettono dell'anima loro.
buie Case degli uomini e con
te da una ferrea volontà, ma
la suprema cuspide si lancia
Unanime
collaborazione
che per il nostro popolo lomnel cielo da dove in questi
bardo rimane essenzialmente
Ma vi è pure un'adesione giorni di vigilia e di sacra atcome il santo della peste — tacita, che non partecipa a tesa scende su voi il canto dedi cui la gente sente ancor questa manifestazione in ono- gli Angeli e ai divina promessa.
vivo il cuore ardente di ca- re Vostro, e che a voi può
T. Gallarati Scotti
rità nell'ora tragica (quasi essere particolarmente cara:
fosse ieri , e lo immagina gra- è quella di gente che ben co-011111114111.1timieltimi,11111111111111111111IIIIIIIIIIIIII.W....cile, .smunto dalle peni-lenze nosco, che ,pare assente e a
sulla sfondo della città quasi volte anzi 'critica e ostile —
deserta, fiagellata dalla pesti- se Pur la stessa amarezza non
lenza, mentre egli si china rive- la
bisbgno di ciò che
senza timori e senza ripugnan- lor manca — e che in questo
e su la povera carne putre- caso consente, perchè ritrova
fatta e su 'l'anime gementi — nella vostra carità per tutti,
benedicendo, assolvendo — l'esempio di quel cristianesimo
fatto soave dalla pietà, lui di integrale che vissuto più che
natura severa... «Il Cardina- predicato. commuove gli onele... il Cardinale...», era l'in- sti che cercano la verità e
vocazione al confortatore, al anelanò al bene.
perdonatore,
e da allora lo
E' la carità che convince
Arcivescovo di Milano è popo- anche i lontani. Per cui comlarmente chiamato così, anche prendiamo che abbiate. benequando non lo è ancora, quasi volmente declinato l'offerta di
dietro la porpora ciascuno cer- altri doni e chiesti solo i mezchi di ritrovare un po' del zi di venire incontro a tutte
suo Santo.
quelle necessita materiali e
E poi l'altra figura, non mi- spirituali, a quelle miserie,
nore, viene al vostro incontro: spesso non visibili, che solo
quella del Cardinal Federico chi ci vive in mezzo come
— che 2/ Manzoni ha cinto di pastore di una grande diocesi
una luce che non si sPegne può giudicare. La vostra ani— luce di poesia penetrata di ma ha sete di ricominciare,
verità storica che illumina di continuare quella che senquesta personalità dominante te come la caratteristica vera
un secolo fosco, ma che senza della propria attività pastorail genio dell'autore dei «Pro- le: la missione. Missione di
messi Spesi» sarebbe rimasta salvezza, di illuminazione, di
in un. secondo piano, in pe- resurrezione degli spiriti. Lo
nombra, ammirata solo dagli avete detto più volte e talora
studiosi di storia ecclesiastica con accento tragico: un Veo da dotti frequentatori del- scovo ha ore di sgomento
l'Ambrosiana. Invece il gran- quanto più procede e più codissimo poeta lo ha avvicina- nosce particolarmente l'imto a milioni di anime attra- mensa otttà che gli fu affidata,
verso un'opera d'arie immor- e conoscendola si accorge via
tale in cui non ha tracciato via che vi sono intere zone di
di Federico un ritratto imma- ombra desolata — di tenebre
ginario, ma ha tratto dalla fitte — dove si nasce e si
realtà stessa caratteri essen- muore nella lugubre cecità
ziali di un Cardinale, vero in del mondo ivino, senza avetutto lo splendore di un raro re udito mai una parola che
equilibrio tra la sapienza di trascenda i miseri piaceri del
un umancsimo cristiano e la senso; senza che uno si chiefed- sicura e ardente del Sa- da dove viene e dove va, quacerdote dalla vita Santa; con
un senso di apostolato pog- O111111111111111111
giato sulla persuasione fondamentale (e le parole son del
Manzoni «che la vita non
è destinata a essere un peso
per molti e una festa per alcuni ma per tutti un impiego
del quale ognuno renderà conto». E' l'uomo dal profondo
pensiero, avido del sapere, sacro e profano, il Manzoni che
lo avvicina nella sua missione
di Arcivescovo per il popolo,
nei paeseteti del Lecch.ese, dove
si ripete ancora e sempre la
visita pastorale, con le campane che suonano a festa ma
col segreto dramma delle coscienze; e su quello sfondo
un po' grigio fiammeggia nei
secoli la carità del Cardinale
di Milano, sublime nel coraggio quando si -tratta di difendere i deboli e i poveri
contro 'le prepotenze dei forti.
L'offerta della Diocesi
Ma perchè, — domanderà
tra sè qualcuno a questo punto — perchè un simile preambolo di ricordi storici, che
trascende le forme ,consuete
di un indirizzo di occasione?
Eminenza! Io confido, conoscendo il vostro animo, nella vostra comprensione che sa
con quale pensiero io riallacci
tutto un passato di santità e
di grandezza spirituale a Voi
che la sentite profondamente
come eredità vostra, a Voi in
cui continua e si arricchisce
ogni alorno più come un incorruttibile tesoro la tradizione imponente della Chiesa
Ambros!ana, a voi che
Sacerdozio vivete con passione
apostolica nella sua integrale
bellezza e purità e che sul sacerdozio avete pronunziato parole degne dei vostri grandi
predecessori che sentono e rendono pensosi acche noi.
L'offerta che in quest'ora