Un mulino anche a Warbira, nasce una nuova speranza

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Un mulino anche a Warbira, nasce una nuova speranza
Mondo donna
VILLAGGI DI
WARBIRA
(Etiopia)
Un mulino anche
a Warbira,
nasce una nuova
speranza
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l villaggio di Warbira, vista la splendida esperienza del vicino villaggio di Jole desiderava replicare l’esperienza del mulino.
Non è una sorpresa, infatti, che lo sviluppo corra come un filo
per le strade del Wolayta, sulle orme delle prime cooperative
avviate grazie all’aiuto del GMA.
La cooperativa di Warbira, infatti, ha preso ormai avvio, i soci
hanno colto l’efficacia del credito e del risparmio tra i membri
ed ora desiderano ampliare le loro attività commerciali.
Il mulino è realizzato e il motore che lo alimenterà è già nel villaggio. Il governo ha portato l’elettricità fino all’ambulatorio e
proprio per questo la popolazione del villaggio ha deciso di costruirvi accanto il mulino per poter beneficiare dell’energia elettrica.
Jomole, il nostro collaboratore, ci ha riferito della felicità del villaggio per le opere realizzate finora dal GMA, soprattutto perché la nostra associazione mantiene le promesse che fa alla popolazione del villaggio.
Il terreno, che lo stato ha messo a disposizione per il mercato,
si trova in un posto strategico perché è vicino ad una strada di
passaggio e, inoltre, si trova vicino all’ambulatorio. La costruzione dell’ambulatorio ha portato numerosi miglioramenti nel
villaggio: ora la gente non deve fare più troppa strada per essere curata o medicata.
Tutti questi risultati non sarebbero stati possibili se voi per primi non aveste sostenuto attivamente questa splendida idea.
Grazie!
I
Mondo donna
SCHEDA DI
ENTO
RO
APP FONDIM
CONTESTO GENERALE
Il villaggio di Warbira si trova nella Woreda di Damot Fulasa
nel Wolaita e sita 325 km da Addis Abeba.
La popolazione conta 3.473 persone in prevalenza dell’etnia
Wolayta.
L’agricoltura costituisce il mezzo principale di sussistenza, la
produzione riguarda cereali, tabacco, caffé ed altro produzioni minori.
Come per tutta l’Etiopia, il livello di scolarizzazione è molto
basso, è presente una vecchia scuola nel villaggio.
Al villaggio di Warbira arriva l’acqua potabile grazie un pozzo fatto dal governo, è presente un piccolo presidio sanitario
costruito nel 2010.
PERCORSO COOPERATIVA
Le donne dell’associazione Warbira hanno dimostrato un
grande impegno per uscire dal cerchio della povertà. Grazie
all’attività di microfinanza; il GMA sostiene il gruppo formandolo a lavorare insieme, tentando di togliere le dall’isolamento grazie alla discussione insieme dei problemi e cercando
soluzioni comuni.
Le donne si incontrano settimanalmente consegnando un
birr(moneta locale) come loro risparmio, lavorando assieme
e filando il cotone per creare i vestiti locali “gabi”.
L’associazione ha come obiettivo promuovere la partecipazione attiva delle donne allo sviluppo delle comunità locali, rendendo i soci della cooperativa economicamente autosufficienti, responsabilizzando le donne sul ruolo di leadership
nelle famiglie e nelle comunità migliorando così le condizioni di vita generali sia per le donne ma che per tutta la comunità.
OBIETTIVO
Migliorare le condizioni di vita della comunità di Warbira e
della sua cooperativa di donne allo scopo di:
1. incrementare il reddito dell’associazione,
2. rendere un servizio alla comunità promuovendo il commercio locale
3. avere a disposizione un mulino e in futuro un negozio per
la vendita di prodotti
ATTIVITÀ
1. Costruzione di due mulini per la macina dei cereali e del
berberè;
2. Acquisto dei cereali per l’avvio dell’attività;
3. Organizzazione e avvio delle attività del mulino e del negozio;
4. Formazione e accompagnamento delle socie della cooperativa
lino!!
Aiutaci a costruire un mu
5,50 €
di tief
Acquisto di un quintale
20 €
di mais
Acquisto di un quintale
35 €
di berberè
Acquisto di un quintale
120 €
per 6 mesi
Stipendio di un mugnaio
125 €
o
Installazione di un mulin
140 €
Acquisto di una bilancia
da
280 €
Trasporto delle macine
gio
lag
vil
Addis Abeba al
del mulino 3.000 €
Costruzione della casetta
Ecco perché è importante un
mulino con la macina del teff.
Dal Corno d’Africa,
arriva un cereale prodigioso.
Il teff è una coltura antica, delicata, esigente. Anche molto
generosa: assicura due raccolti l’anno e vanta eccellenti proprietà nutrizionali. Ecco perché interessa all’Europa
In Etiopia, il raccolto autunnale di teff è andato bene, grazie alle piogge
abbondanti. La notizia è ottima perché arriva dopo alcune stagioni di
siccità e di penuria alimentare. Il teff è un cereale antico, coltivato dall’uomo da oltre seimila anni, e sta alla base dell’alimentazione di milioni di etiopi ed eritrei. La sua caratteristica principale è quella di avere semi piccolissimi, ben 125 volte più piccoli di quelli del grano (2.500 chicchi, pesano solo 1 grammo); sono talmente minuti che i contadini non
possono lasciar arrivare a maturazione le spighe perché, altrimenti i semi cadrebbero ed andrebbero persi nel terreno. Così, la mietitura viene
anticipata e le spighe sono poi conservate fino alla maturazione. Le dimensioni ridotte del seme inoltre, fanno sì che la farina ottenuta dalla
macina, sia sempre “integrale”. Il teff è una pianta di montagna è può
essere coltivata fra i 1.800 ed i 2.400 metri. Tuttavia, non tollera climi rigidi: vive solo con temperature comprese tra i 10 ed i 27 gradi centigradi e necessità di almeno dodici ore d' illuminazione quotidiana. Insomma, si tratta di una coltura delicata ed esigente che richiede un microclima ideale (rinvenibile solo sull’altopiano etiope ed in alcune zone dell’India). A fronte di queste rilevanti pretese concede però delle qualità
uniche: prima fra tutte la resistenza alla disidratazione, all’umidità e alle muffe; maturando, poi, in dodici settimane permette ai coltivatori
etiopi di fare due raccolti, uno a Maggio e l’altro ad Ottobre.
Nelle serre olandesi
Con la farina di teff, si prepara la njera una sorta di crepe spugnosa e
di colore grigiastro, con un gusto lievemente acidulo, che viene stesa su
grandi piatti e ricoperta con verdure, carni e salse piccanti. Si mangia in
gruppo e ciascuno attinge al piatto con le mani. Il suo potere nutritivo,
lo rende un piatto completo e molto energetico. In futuro poi, il teff potrebbe diventare utile anche in Europa. Questo cereale, infatti, non contiene glutine ed è quindi ideale per le diete dei celiaci (persone che
hanno un’intolleranza alimentare al glutine), per le quali rappresenta
un’ottima alternativa al frumento ed alla soia. Di recente, nelle serre
olandesi sono riusciti a ricostruire il microclima dell’altopiano etiope
ed hanno avviato le prime coltivazioni sperimentali di teff. Inoltre, questo cereale ha attirato l’attenzione di Slow Food, l’associazione italiana
che tutela i prodotti agricoli d’eccellenza. Nei prossimi mesi, Slow Food
individuerà una o più comunità di produttori etiopi e fornirà loro assistenza agricola e commerciale affinché possano ottenere un prodotto
di ottima qualità da vendere sul mercato locale ed, in futuro, anche su
quello internazionale.
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