Articoli Selezionati - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l

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Articoli Selezionati
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24/11/14
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0 La fusione nucleare? Un driver di crescita per tante aziende
italiane
0 Enea: da ricerca su fusione 900mln contratti a imprese italiane
0 Metano e gasolio: a Brescia il nuovo camion che taglia consumi e
smog
1 Vulcani: come la tecnologia di Billi aiuterà a prevedere le eruzioni
1 Un radar-laser aiuterà a "prevedere" le eruzioni
0 Per l'Italia risparmi per 120mld l’anno con interventi di efficienza
energetica
0 Fusione nucleare, italia leader in Europa
1 Eureka! L’impianto è sostenibile
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1 I soldi per la ricerca ci sono Da Horizon 2020 quasi 80 mld
21 Samantha Cristoforetti: «La mia giornata nello spazio» - Casa e
ufficio tra le stelle
30 La ricerca è la nostra «industria strategica»
27 Un mese unico della ricerca europea
7 «Filiera alimentare punta d'eccellenza dell'innovazione»
55 Programmi Ue: la mappa dei finanziamenti alle Pmi
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12 Il piano cinese antismog: mille centrali atomiche
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2 Ecco la "carta d'identità" per caldaie e condizionatori - Cinque
regole d'oro per caldaie e condizionatori
12 Il cuore verde ha un'eccellenza Green 2.0: e' Archimede solar
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17 Spese energetiche giù del 60%
1 Semplificazione e incentivi certi per lo sviluppo dell’edilizia
sostenibile
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Luca Pagni
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...
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...
...
...
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17
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Stefanini Maurizio
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ENERGIA E SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE
15 Intervista a Paolo Buzzetti - Sicurezza, scuole e periferie «Un
piano salva cantieri L'edilizia non può attendere» - Buzzetti
«Riapriamo i cantieri Partendo da scuole e periferie»
24 Il punto - Fotovoltaico crescita record per gli impianti di piccola
taglia e senza incentivi
1 Intervista a Francesco Starace - «L'innovazione elettrica italiana è
un modello per conquistare nuovi mercati all'estero»
26 Crossroads - Rinnovabili, servono regole intelligenti
26 L’alternativa dell’energia smart
2 Efficienza energetica: attenzione al combustibile del mondo
21 Edilizia fuori dalla crisi con il recupero-boom
2 Casse pronte ad entrare nel piano europeo Accordo Cdp-Kfw per
500 milioni alle Pmi
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RICERCA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
NUCLEARE
MERCATO DELL'ENERGIA E OPERATORI
33 Gse, il colosso dell'energia «politica» - Quanta politica nell'energia Gatti Claudio
8 L'Opec non taglia le quote Il petrolio crolla a 70 dollari - L'Opec
Bellomo Sissi
non taglia, il petrolio affonda
1 La guerra del greggio che divide il mondo - La guerra del greggio Negri Alberto
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ATTUALITA' POLITICO ISTITUZIONALE ED ECONOMICA
1 La tentazione irresistibile della spesa pubblica - Spesa pubblica
tentazione irresistibile
1 Il passo corto dell’Europa, più speranze che soldi
2 Intervista a Jean-Claude Junker - Parla Juncker: non sanziono
l'Italia credo nelle riforme - Juncker "Avrei potuto sanzionare Italia
e Francia ma stanno facendo le riforme e io non sono un
burocrate"
Alesina Alberto - Giavazzi
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Gentili Guido
Bonanni Andrea
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(Teleborsa) - Nonostante l'abbandono del nucleare, il settore
della ricerca in questo campo resta un fattore d'eccellenza per il
paese, con ricadute economiche positive anche piuttosto evidenti.
Secondo l' ENEA , la ricerca sulla fusione nucleare negli ultimi tre
anni ha garantito alle imprese italiane contratti per 900 milioni di
euro, pari a quasi il 60% del valore delle commesse europee per
la produzione della componentistica ad alta tecnologia relativa al
progetto internazionale di ricerca sulla fusione Iter.Nel corso del
seminario “Iter, la via verso la competitività globale attraverso la
fusione Europea”, organizzato a Milano, l' ENEA ha anche
formulato l'obiettivo di generare contratti per 2 miliardi nei
prossimi 5 anni. Al progetto, l'Ente partecipaFra le 500 società
che partecipano al progetto vanno segnalate alcune grandi
industrie, come Ansaldo Nucleare (Società di Finmeccanica), Asg
Superconductors, Simic, la Walter Tosto e la Mangiarotti,
aggiudicatesi gare per centinaia di milioni di euro.Il progetto Iter,
cui partecipa l'UE assieme alla Svizzera riunite nel Consorzio
Eurofusion, è uno dei progetti sulla fusione più grandi a livello
mondiale e prevede la costruzione di un reattore a fusione
termonucleare nel sud della Francia. Per l'Italia, l' ENEA coordina
il progetto nel Centro ricerche di Frascati.Oltre a produrre effetti
positivi sull'economia, mediante i contratti per la ricerca, il
progetto renderà possibile anche produrre energia pulita e a
bassissimo costo in caso di successo.
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24 Nov 2014 12:40 - Ultimo aggiornamento: 12:40
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Data Pubblicazione: 24/11/2014
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ENEA : da ricerca su fusione 900mln contratti a
imprese italiane
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Milano, (askanews) - Nella ricerca sulla fusione nucleare l'Italia è tra i primi paesi al mondo al punto che negli ultimi
tre anni, le imprese italiane hanno vinto contratti per oltre 900 milioni di euro pari al 60% del valore totale delle
commesse relative a Iter, il progetto internazionale di ricerca sulla fusione nucleare coordinato per l'Italia da ENEAnei
laboratori del Centro di Frascati. E l'obiettivo è di generare contratti per 2 miliardi nei prossimi 5 anni. Un risultato
possibile grazie all'integrazione fra formazione, ricerca e sviluppo come ha spiegato Aldo Pizzuto, responsabile Unità
Tecnica Fusione dell' ENEA in occasione di un convegno a Milano per fare il punto su Iter: "Penso sia un esempio di
processo sinergico fra ricerca, industria e università che hanno saputo coordinarsi negli anni arrivando a favorire un
sistema che permette di integrare competenze ma anche risultatiLa ricerca sulla fusione nucleare ha come obiettivo
di arrivare ad una fonte di fonte di energia rinnovabile, economicamente competitiva e in grado di ridurre l'utilizzo dei
combustibili fossili. La prospettiva è quella di sfruttare l'enorme quantitativo di energia rilasciata nelle reazioni di
fusione nucleare, riproducendo il meccanismo fisico che alimenta le stelle. Alberto Ribolla presidente di
Confindustria Lombardia: "Noi italiani, con il progetto Iter, e noi lombardi in particolare siamo molto bravi. Abbiamo
prodotti di eccellenza e partecipiamo più che proporzionalmente a questo progetto per il futuro e per i nostri figli".
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Data Pubblicazione: 24/11/2014
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ENERGIA EAMBIENTE
Milano, 21 novembre 2014 - 15:29
Metano e gasolio: a Brescia il nuovo camion che
taglia consumi e smog
Se qualcuno si fosse chiesto cosa
si nasconde dietro il lavoro di
Cseab (che per inciso è la società
consortile partecipata da Aib,
Comune, Università Statale e
Cattolica, A2A, Camera di
commercio ed ENEA nata una
decina di anni fa per interessarsi di
ricerche applicate all’ambiente e
alle energie rinnovabili) da oggi
rimarrà soddisfatto.
Nulla di più concreto di un
camion. Che tuttavia, sotto la
sua scocca di acciaio e alluminio, nasconde un segreto in grado di
tagliare emissioni e consumi. Tecnicamente la rivoluzione sta nel cuore del
mezzo pesante, cioè nel motore. Un comunissimo diesel a cui viene aggiunto
un dispositivo elettronico che lo trasforma in un dual fuel . «Da non confondersi
con i comuni bi-fuel» avverte Saverio Gaboardi, manager Iveco di lungo corso
e oggi alla guida di Cseab.
E, in effetti, la tecnologia sviluppata a Brescia è tutta un’altra cosa. Cerca di
spiegarlo ai profani Roberto Roasio, responsabile combustibili alternativi per la
Ecomotive Solutions di Alessandria, l’azienda che in concreto ha realizzato il
dispositivo: «Nel caso del bi-fuel, generalmente benzina e metano, il motore
lavora alternativamente con uno dei due combustibili. Quando si parla invece di
dual fuel si intende una tecnologia in grado di miscelare in contemporanea due
sostanze, nel nostro caso il gasolio e il gas naturale liquido».
Cseab, in realtà, non ha inventato nulla: «Noi - puntualizza Gaboardi non facciamo ricerca di base, ma cerchiamo di applicare le soluzioni
esistenti alle esigenze del mercato». Detto fatto: dalle navi ai camion. Perché
generare forza motrice mixando metano e gasolio è una cosa che da
quarant’anni fanno le metaniere le quali, per risparmiare, utilizzano i fondi delle
cisterne.
Ieri, all’ex Fiera di Brescia, i pochi eletti - soprattutto autotrasportatori - hanno
potuto visionarne un prototipo. Un normalissimo camion, solo che dotato di un
paio di termos giganti sotto la sua pancia per immagazzinare il metano.
«Attenzione - avverte Renato Gaudio di Cseab, altro uomo ex Iveco - non
parliamo di metano allo stadio gassoso, quello per intenderci che alimenta le
nostre Panda, ma di Gnl, gas naturale liquido, cioè il metano che sta a -120
gradi allo stato liquido». Ecco perché i termos al posto dei serbatoi. «La scelta
- prosegue Gaudio - è dettata da esigenze logistiche: il metano liquido
ingombra molto meno del gas e lo spazio, per un camion, è un aspetto di
capitale importanza».
Il kit studiato da Ecomotive Solutions, che a Brescia verrà fisicamente
commercializzato e montato dalle Officine Ormi di via Grandi, permette a
un tradizionalissimo motore diesel di utilizzare metano senza modifiche al suo
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brescia.corriere.it
Data Pubblicazione: 24/11/2014
ciclo di combustione. Più facile a dirlo che a farlo: «Il diesel - precisa Roasio non ha le candele, sfrutta il principio della compressione per ottenere
l’accensione del combustibile. Ma se si comprime, il metano non s’incendia,
quindi noi immettiamo in aspirazione anche un po’ di gasolio, che fa da
candela liquida».
In teoria il motore potrebbe funzionare sostituendo col metano il 90% di
gasolio. «Ma è chiaro che, per non stressare il motore e assicurare al camion
gli stessi cavalli di potenza, la geometria deve essere variabile. Diciamo che in
media, fra salite, ciclo urbano, pianure e discese, siamo al 50% - avverte
Gaboardi -. L’unico problema è che il gas liquido non è ancora molto diffuso,
ma siamo sicuri si diffonderà».
Benissimo. Ma viene da chiedersi: i vantaggi? «Molteplici - assicura il
presidente di Cseab -. Parliamo di un risparmio del 20% per gli
autotrasportatori, per un investimento che si ammortizza in due anni». Poi c’è
l’ambiente: il particolato praticamente si dimezza e le emissioni di C02 si
riducono del 10 per cento. Ed è meno rumoroso. Non è poco.
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Vulcani: come la tecnologia di Billi aiuterà a
prevedere le eruzioni
Il radar laser sviluppato dall’Enea misura la concentrazione di Co2 nei gas vulcanici
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25/11/2014
MILANO
Riuscire a prevedere l’approssimarsi di un’eruzione vulcanica, potendo
preallertare le popolazioni delle zone circostanti potrebbe presto diventare
una realtà grazie ad una tecnologia tutta italiana presentata a Monaco di
Baviera presso l’Agenzia Aerospaziale tedesca, in una conferenza di esperti
europei ed aziende leader del settore. Si tratta di un radar laser (o lidar)
messo a punto dall’Enea, basato su una tecnologia molto sofisticata che
permette, per la prima volta, di misurare la concentrazione di Co2 nei gas
vulcanici, un’operazione che con altre tecniche è rara, lenta, pericolosa e
complessa anche per la difficoltà della distanza.
Sono stati i vulcanologi a chiedere all’Enea di sviluppare un radar laser capace
di misurare rapidamente e a distanza il biossido di carbonio nei fumi, in modo
da affinare i modelli di previsione delle eruzioni, sperando in futuro di poter
allertare la popolazione in caso di pericolo.
Il laser-radar è stato messo a punto nell’ambito del progetto europeo Bridge
(Bridging the gap between gas emissions and geophysical observations at
active Volcanoes) dell’European Research Council, coordinato dal Prof.
Alessandro Aiuppa dell’Università di Palermo ed è stato chiamato Billi,
acronimo di BrIdge voLcanic Lidar.
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Billi è in grado di misurare fino ad un chilometro di distanza e, grazie ad un
sistema di specchi, il fascio laser può essere orientato in qualsiasi direzione,
mirando con precisione la zona di pennacchio vulcanico da investigare. I primi
test sul campo sono stati fatti dal 13 al 17 ottobre presso la solfatara di
Pozzuoli con il supporto dei ricercatori del Laboratorio di Chimica Ambientale
dell’ENEA del Centro Ricerche Portici.
La tecnologia radar laser di Billi si presta anche ad altre applicazioni in
ambienti ostili, come i luoghi dove si è sviluppato un incendio o in contesti
industriali o cittadini dove ci sono emissioni dovute a processi di
combustione.
Il Laboratorio Diagnostiche e Metrologia dell’ENEA ha sviluppato BILLI
Piace
(BrIdge voLcanic Lidar), un radar laser (lidar) che misura biossido di
carbonio in pennacchi vulcanici per prevederne l’eruzione.
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Un radar-laser aiuterà a
"prevedere" le eruzioni
La tecnologia messa a punto dall'Enea è stata presentata a Monaco ala
sede dell'Agenzia spaziale tedesca. Misura velocemente e a distanza
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25 novembre 2014
ROMA - Riuscire a prevedere
l'approssimarsi di un'eruzione
vulcanica, potendo quindi
preallertare le popolazioni delle
zone circostanti potrebbe presto
diventare una realtà grazie ad una
tecnologia tutta italiana presentata
oggi a Monaco di Baviera presso
l'Agenzia aerospaziale tedesca, in
una conferenza di esperti europei
ed aziende leader del settore. Si
tratta di un radar laser (o Lidar)
messo a punto dall'Enea, "basato
su una tecnologia molto sofisticata
(Wikipedia) che permette, per la prima volta,
di misurare la concentrazione di CO2 nei gas vulcanici, un'operazione che con
altre tecniche è rara, lenta, pericolosa e complessa anche per la difficoltà della
distanza".
Sono stati i vulcanologi a chiedere all'Enea di sviluppare un radar laser capace
di misurare rapidamente e a distanza il biossido di carbonio nei fumi, in modo
da affinare i modelli di previsione delle eruzioni, sperando in futuro di poter
allertare la popolazione in caso di pericolo. "Misurare il biossido di carbonio in
pennacchi vulcanici è una sfida scientifica e tecnologica di estrema importanza.
Infatti, è ormai assodato che le eruzioni sono precedute dall'aumento di questo
gas nel fumo che esce dal cratere", spiega Luca Fiorani del laboratorio
diagnostiche e metrologia del centro Enea di Frascati che ha sviluppato il radarlaser.
Il laser-radar è stato messo a punto nell'ambito del progetto europeo Bridge
(Bridging the gap between gas emissions and geophysical observations at
active volcanoes) dell'European Research Council, coordinato da Alessandro
Aiuppa dell'università di Palermo ed è stato chiamato 'billi', acronimo di Bridge
volcanic lidar. 'Billi' "è in grado di misurare fino ad un chilometro di distanza e, grazie ad un
sistema di specchi, il fascio laser può essere orientato in qualsiasi direzione,
mirando con precisione la zona di pennacchio vulcanico da investigare",
prosegue l'Enea. I primi test sul campo sono stati fatti dal 13 al 17 ottobre presso
la solfatara di Pozzuoli con il supporto dei ricercatori del laboratorio di chimica
ambientale dell'Enea del centro ricerche portici. "Una misura del genere non era
mai stata fatta in precedenza- Osserva Aiuppa- e il radar laser permetterà di
effettuare scansioni dei pennacchi vulcanici, simili alle tomografie, con rapidità e
continuità molto superiori a quelle ottenute finora, con lo scopo finale di
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comportamento, e contribuire alla previsione delle sue dinamiche". La tecnologia
radar laser di Billi "si presta anche ad altre applicazioni in ambienti ostili, come i
luoghi dove si è sviluppato un incendio o in contesti industriali o cittadini dove ci
sono emissioni dovute a processi di combustione", conclude l'Enea.
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Panorama / Scienza / Green / Per l'Italia risparmi per 120mld l’anno con interventi di efficienza energetica
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Roma, 24 nov. - (AdnKronos) - Ben 120 miliardi di euro all’anno, con 20-25 miliardi solo dal settore residenziale. E’
questo il risparmio potenziale che si potrebbe ottenere per il Paese grazie ad interventi di Building Efficiency come
controllo, automazione e monitoraggio dei consumi energetici e delle funzioni tecnologiche, finalizzati ad ottenere il
massimo livello di efficienza energetica ( ENEA , Rapporto Efficienza Energetica 2013).
Il solo settore industriale italiano, che consuma 124.871 GWh/anno di energia elettrica (Terna 2013), grazie
all'applicazione di sistemi di metering & control avanzati associati ad energy management, otterrebbe solo per la parte
elettrica risparmi annui oscillanti tra i 10.000 e i 19.000 GWh (stima Officinæ Verdi). Un risultato importante, dato che le
imprese con almeno 20 addetti, nel 2011, mediamente hanno pagato 740mila euro per l’energia: il 61% in più rispetto al
2003 (dati Banca d’Italia 2014).
Officinæ Verdi, energy efficiency company di UniCredit nata dalla joint venture con Wwf, per migliorare la gestione
dell’energia ha sviluppato negli ultimi due anni Mætrics la piattaforma di servizi integrati che permette di ottenere
risparmio economico, recupero di efficienza energetica fino al 30%, ed aumento della sicurezza in settori ad alta intensità
energetica come real estate, industria, infrastrutture e grande distribuzione, mettendo sotto controllo h24 tutti i parametri
energetici, ambientali ed economico-finanziari.
La acquisisce le informazioni su flussi di energia e parametri ambientali (umidità, temperatura degli ambienti interni ed
esterni, etc.) e genera una Control Room che permette di visualizzare le curve giornaliere di consumo, individuare le aree
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Data Pubblicazione: 25/11/2014
di dispersione, le inefficienze di funzionamento e gli sprechi, segnalare i blocchi degli impianti e inviare alert e comandi
per ovviare alle anomalie di funzionamento.
Mætrics può dare informazioni sulle spese energetiche complessive e su quelle di ogni sistema, confrontando le fatture
con le spese stimate in base ai consumi effettivi, oppure confrontandole con quelle dell’anno precedente, parametrare le
spese per unità di prodotto, di utente, oppure in base ad indicatori di performance. Alla piattaforma di monitoraggio è
associato un servizio di energy management da remoto specializzato per poter segnalare e intervenire in modo rapido in
caso di anomalie o sprechi.
Un supermercato di 15.000 mq, grazie ad un sistema di metering & control associato ad energy management, potrebbe
risparmiare dal 10 al 12% sui consumi energetici e dal 12 al 20% sui costi di manutenzione. Mentre per un Building di
10.000 mq il risparmio potenziale sui consumi energetici oscilla tra 8 - 12% e tra 10 - 20% sui costi di manutenzione. Più
alto il potenziale per il settore industriale, dove uno stabilimento manifatturiero di 5.000 mq potrebbe ottenere risparmi
tra 10 - 15% sui consumi energetici e tra 15 - 25% sui costi di manutenzione.
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PICCOLE GRANDI IMPRESE
di Luca Pagni
24 NOV 2014
Fusione nucleare, italia leader in Europa
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Lo sport nazionale italiano non è più il calcio, ma denigrare l’Italia.
Soprattutto sotto l’aspetto economico. In realtà, l’emergenza del paese è
soprattutto morale ed etico, come testimonia l’astensionismo record delle regionali di
domenica scorsa. perché dal punto di vista economico, l’Italia rimane pur sempre la terza
economia del Continente, e in alcuni ambiti persino in testa alla classifiche europee di
settore.
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E’ quanto accade, ad esempio, nel campo della ricerca sulla fusione nucleare. L’italia è tra i
primi paesi al mondo per risultati con ricadute sul piano economico. Negli ultimi tre anni, le
imprese italiane hanno vinto contratti per oltre 900 milioni di euro, quasi il 60% del valore
delle commesse europee per la produzione della componentistica ad alta tecnologia relativa
al progetto internazionale di ricerca sulla fusione iter, coordinato per l’italia da ENEA nei
laboratori del centro di Frascati. E l’obiettivo è di generare contratti per 2 miliardi nei prossimi
5 anni.
novembre 2014
FRASSSSSSS
maggio 2014
ottobre 2014
settembre 2014
agosto 2014
luglio 2014
giugno 2014
aprile 2014
marzo 2014
febbraio 2014
gennaio 2014
dicembre 2013
novembre 2013
ottobre 2013
Il progetto Iter ha come obiettivo di arrivare a una fonte di fonte di energia rinnovabile, sicura,
praticamente inesauribile, economicamente competitiva e in grado di ridurre l’utilizzo dei
combustibili fossili. Il principio su cui si sta lavorando è lo sfruttamento dell’enorme
quantitativo di energia rilasciata nelle reazioni di fusione nucleare, nella quale nuclei di atomi
leggeri, ad esempio di idrogeno, fondono per dar luogo a nuclei più pesanti, riproducendo il
meccanismo fisico che alimenta le stelle.
settembre 2013
agosto 2013
luglio 2013
giugno 2013
maggio 2013
aprile 2013
Le imprese italiane potenzialmente interessate sono circa 500. le più importanti sono
Ansaldo Nucleare (di Genova), l’Asg Superconductors (sempre di Genova), la Simic (di
Cuneo) e la Walter Tosto (di Chieti), la Mangiarotti (di Sedegliano) si sono già aggiudicate
gare per centinaia di milioni di euro per la costruzione della camera da vuoto, il cuore del
progetto Iter, e di altri importanti componenti, come le bobine superconduttrici ed i divertori.
marzo 2013
febbraio 2013
gennaio 2013
dicembre 2012
Iter, uno dei progetti più grandi e complessi in via di realizzazione a livello mondiale, è in
costruzione nel sud della Francia, a Cadarache, dove ha già sede l’organizzazione mondiale,
Iter Organization, istituita per la sua realizzazione e composta da Unione europea, Stati Uniti,
Cina, Giappone, Corea del sud, India e Federazione Russa. L’italia è parte rilevante di
questo programma ed ha conquistato un livello di eccellenza riconosciuto nella comunità
scientifica internazionale.
novembre 2012
ottobre 2012
settembre 2012
agosto 2012
luglio 2012
giugno 2012
maggio 2012
Tag: ENEA , fusione calda, fusione nucleare, Progetto Item
Scritto in Senza categoria | 4 Commenti »
aprile 2012
marzo 2012
febbraio 2012
gennaio 2012
4 COMMENTI
dicembre 2011
Marco Lorrai 24 novembre 2014 alle 18:15
novembre 2011
Iter è un reattore nucleare che punta ad ottenere energia dalla fusione dell’idrogeno a partire da un
plasma a temperature elevatissime. Il titolo “fusione fredda” è sbagliato e si riferirebbe a reazioni
nucleari a temperatura ambiente o quasi.
ottobre 2011
settembre 2011
agosto 2011
luglio 2011
pagni_1 24 novembre 2014 alle 18:32
giugno 2011
ho fatto cambiare il titolo…grazie
maggio 2011
aprile 2011
aquila5 24 novembre 2014 alle 19:34
marzo 2011
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NOVA.ILSOLE24ORE.COM
Data pubblicazione: 26/11/2014
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HiQPdf Evaluation 11/26/2014
26 Novembre, 2014
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ENERGIE RINNOVABILI
Eureka! L’impianto
è sostenibile
Sul web è disponibile, in fase beta, un percorso virtuale che permette di simulare la realizzazione di
uno stabilimento di generazione elettrica in uno specifico territorio
di Gianluigi Torchiani 26 Novembre, 2014
Enea
Energie Rinnovabili
U
Indice
n mega impianto fotovoltaico installato a terra per decine di
ettari in una zona di campagna fa del bene all’ambiente? Un
impianto eolico realizzato nei pressi di una montagna è
davvero sostenibile? Su domande di questo tipo, da quando nel nostro
Paese è iniziata la rivoluzione delle energie rinnovabili ci si divide
tantissimo e spesso, purtroppo, si parte da opinioni preconcette da
entrambi le parti delle barricata. Anche perché, in realtà, è sempre
mancato un parametro, un punto di riferimento certo e neutrale che
permettesse di fare chiarezza.
In questo dibattito acceso interviene Eureka!, un progetto promosso da
OrizzontEnergia e patrocinato da istituzioni italiane come Enea e Rse,
che nasce per dar voce ai cittadini e agli addetti ai lavori. L’idea alla
base dell’iniziativa è semplice: non esiste una visione unica e veritiera
in ambito energetico, soprattutto se dettata da mode, interessi
produttivi o da una metodologia che non prenda in considerazione le
tante sfaccettature della tematica e le diverse dimensioni coinvolte.
Dunque l’idea – ancora in fase di elaborazione – è quella di creare un
indice ponderato di sostenibilità relativo alle diverse fonti di
generazione elettrica. Un indice che, oltre agli aspetti energetici, deve
prendere in considerazione anche altri aspetti cruciali per la
sostenibilità complessiva, quali il benessere della persona, il
patrimonio storico-culturale, l’equilibrio socio-istituzionale,
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NOVA.ILSOLE24ORE.COM
Data pubblicazione: 26/11/2014
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l’economia e l’ambiente.
HiQPdf Evaluation 11/26/2014
Al momento è disponibile sul web, in fase beta, un percorso virtuale
che permette di simulare la realizzazione di un impianto di
generazione elettrica (rinnovabili ma anche gas) in uno specifico
contesto territoriale. All’utente è perciò richiesto di inserire dei dati di
input obbligatori, necessari al sistema per effettuare i calcoli, e di
compilare a discrezione dei campi opzionali. Domanda dopo domanda
si è così chiamati a fornire informazioni sulle caratteristiche
dell’impianto (tecnologia, taglia, consumi, ecc.), in modo anche da
rendersi meglio conto delle innumerevoli implicazioni che comporta la
scelta di costruzione di un impianto energetico. Il sistema, inoltre,
fornisce l’accesso diretto a fonti da cui attingere informazioni (Atlante
Eolico/Rse, Atlante della Radiazione Solare e Biomasse, Istat,
Geoportale nazionale …) per un maggior coinvolgimento.
Alla fine della simulazione arriva il verdetto, ossia si scopre se, date le
notizie che l’utente ha inserito, l’impianto progettato sia sostenibile da
un punto di vista ambientale, socio-istituzionale ed economico, e si
ottiene anche una valutazione complessiva di sostenibilità. Importante
è sottolineare che il peso assegnato a ciascun parametro è stato
determinato in precedenza da una consultazione che ha coinvolto
numerosi stakeholder provenienti da diversi settori, tutti competenti a
vario titolo in relazione alla generazione elettrica (produttori,
consumatori, sindacati, associazioni di categoria, associazioni
ambientali, centri di studio e ricerca, istituzioni e università).
21 Febbraio 2014
28 Febbraio 2014
14 Marzo 2014
21 Marzo 2014
Watson sbarca
nella vita
quotidiana
Sarà il
germanio
a battere
la legge di
Moore
La mano è
bionica
ma sensibile
La fibra si
mette
in movimento
di Marco Passarello
di Alessandro Longo
di Alessandro Longo
di Marco Passarello
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano. Dopo aver scritto per svariati settori (Ict, economia, sport) negli ultimi
anni si è specializzato nelle tematiche dell’energia e dell’ambiente
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26-NOV-2014
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Diffusione: n.d.
Dir. Resp.: Virman Cusenza
da pag. 2
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26-NOV-2014
Lettori: 339.000
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Dir. Resp.: Anna Mossuto
da pag. 12
art
ENEA
15
28-NOV-2014
Lettori: 158.000
Diffusione: 83.664
Dir. Resp.: Pierluigi Magnaschi
da pag. 31
art
ENEA
16
28-NOV-2014
Lettori: n.d.
Diffusione: n.d.
Dir. Resp.: Domenico Parrella
da pag. 17
art
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certi per lo svilubbo
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Semplificazione e incentivi certi per lo svilubbo
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27/11/2014
ILARIA DONATIO
Il futuro delle costruzioni è nell’innovazione sostenibile, nella rigenerazione
degli edifici, nella ricostruzione e nella riqualificazione che, non a caso, in un
quadro economico recessivo che purtroppo coinvolge tutta l’Italia (e, in
particolare, proprio il settore edilizio: 700mila poti di lavoro in meno
dall’inizio della crisi), rappresenta l’unico comparto in crescita: +20% dal 2008
al 2014 con una quota pari a +65% del mercato delle costruzioni. Un dato
confortante, tuttavia, che esige un’inversione di tendenza nelle politiche
industriali del Paese e un’opportunità di “ristrutturazione” del sistema
d’impresa, dei suoi livelli e dei suoi standard qualitativi. All’innovazione e alla
LEGGI ANCHE
03/06/2013
sostenibilità nel settore edilizio è dedicata la terza edizione del Rapporto
Oise – Osservatorio Innovazione e Sostenibilità nel settore edilizio –
“Costruire il futuro”, lavoro congiunto di Legambiente, Fillea Cgil, Filca Cisl
e Feneal Uil, i sindacati dei lavoratori dei settori dell’edilizia.
L’urgenza è, non solo, vincere la sfida dell’occupazione e dello sviluppo –
l’intera filiera delle costruzioni, incluso il relativo indotto, promette di
occupare un milione di lavoratori – ma realizzare una transizione necessaria:
quella verso un modello energetico con minori consumi, come indica l’Europa,
le cui nuove Direttive fissano, al 2021, l’obiettivo di arrivare ad avere un parco
di edifici, pubblici e privati, nearly zero energy (il concetto di edifici a energia
quasi zero è stato introdotto sul piano normativo dalla Direttiva 2010/31/C),
Riqualificazione energetica:
estensione fino a fine anno
per il bonus fiscale
ANDREA MARCHETTI
13/03/2014
ad alta efficienza energetica e in grado di ridurre al minimo i consumi di
energia utilizzando le fonti rinnovabili per coprire la gran parte del fabbisogno
energetico e, di conseguenza, diminuendo il più possibile le emissioni di gas
serra.
Questa prospettiva su cui – in base ai risultati dell’indagine presentata a Roma
il 25 novembre scorso – non si può più discutere, sarà possibile solo
investendo in qualità (standard elevati sia nell’uso dei materiali che in quello
GBC al Governo: per piani
casa e scuole si punti su
sostenibilità e qualità
certificate
VERONICA ULIVIERI
delle tecnologie), in trasparenza (scelta di procedure trasparenti che
escludano le imprese irregolari e di fornitori selezionati), in formazione (il
20/02/2014
processo di specializzazione della manodopera, la riqualificazione
professionale per una migliore collocazione di mercato) e in innovazione
sostenibile, u n a l e v a o g g i a z i o n a b i l e g r a z i e a t e c n o l o g i e g i à p r o n t e e
sopportando costi del tutto sostenibili.
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Data pubblicazione: 28/11/2014
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HiQPdf Evaluation 11/28/2014
Cosa manca dunque? Secondo quanto è emerso dal dibattito – a cui hanno
partecipato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, il segretario
generale Fillea Cgil, Walter Schiavella, quello di Filca Cisl, Domenico Pesenti
e di Feneal Uil, Vito Panzarella, accanto al presidente della Commissione
Abusivismo, una piaga
infinita
Nel 2013 fuorilegge 1 casa su
10
ROBERTO GIOVANNINI
Ambiente della Camera, Ermete Realacci, a Gaetano Fasano (ENEA) e alla
responsabile Ambiente del Pd, Chiara Braga – “occorre una cabina di regia
unica per l’efficienza energetica in edilizia (una struttura, oltretutto, già
prevista dal Decreto Legislativo 102/2014) che consenta di coordinare gli
interventi necessari a mettere mano al patrimonio edilizio, di superare i
problemi di accesso agli incentivi e al credito, di semplificare gli interventi e di
valorizzare le opportunità”. Una struttura, dunque, in grado di guidare il
settore verso i nuovi obiettivi sfruttando tutte le opportunità offerte
dall’Europa e dalle nuove tecnologie, “per non rischiare di perdere, come già
avvenuto, anche i fondi strutturali 2014 – 2020”.
Occorre soprattutto fare chiarezza e semplificare le procedure per l’accesso
alle “detrazioni fiscali per i condomini, per esempio, e rivedere i meccanismi
dell’ecobonus per gli interventi di efficienza energetica che, pur avendo
garantito risultati positivi in termini di cantieri aperti, occupazione e
diminuzione dei costi in bolletta, possono essere modificati in meglio”.
Quattro le questioni aperte e, se risolte, in grado di “muovere i cantieri e
tornare a creare lavoro nell’edilizia italiana”: un cambio di approccio nelle
politiche pubbliche che leghino gli incentivi a una riduzione certificata dei
consumi energetici (di almeno il 50%) e dunque vincolino l’accesso a questi
strumenti a un audit energetico che misuri i risultati e li verifichi; dare
all’ecobonus un orizzonte temporale di almeno 4-5 anni e rendere operativo
il fondo per l’efficienza energetica introdotto con il Decreto Legislativo
102/2014, stabilendo i criteri per l’accesso da parte di privati ed enti pubblici;
realizzare la riqualificazione dei condomini tramite un intervento normativo
che semplifichi gli interventi di retrofit energetico, legando il miglioramento
delle prestazioni energetiche degli edifici (almeno il 50% di riduzione dei
consumi o il raggiungimento della Classe B di certificazione); assicurare
controlli e sanzioni sulle certificazioni, per garantire i cittadini sulle
prestazioni energetiche e la sicurezza degli edifici: ancora in molte Regioni
non vi sono né gli uni né le altre, mentre entrambi sono a tutela dell’interesse
dei cittadini, delle imprese e dei progettisti onesti.
“Stiamo approvando, in queste ore, il Jobs Act – interviene Realacci - ma non
sono queste le misure in grado di far voltare realmente pagina al Paese: il
cuore quantitativo del rilancio dell’occupazione è l’edilizia. Non parlo di
LA STAMPA CON TE DOVE E QUANDO VUOI
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grandi opere ma di nuova edilizia territorializzata: tra una casa costruita bene
e una costruita male, passa una bolletta di circa 1.500/2.000 euro a carico
delle famiglie. E mentre l’abbattimento dell’IVA non produce nuova
occupazione, l’edilizia sostenibile promette nuovi posti di lavoro e nuovo
sviluppo”.
E se per Chiara Braga il tema della riqualificazione degli edifici è ancora stato
trattato in modo insufficiente - “necessaria una vera strategia che passa anche
attraverso la rapida approvazione della legge sul consumo del suolo” – per
Patrizia Colletta (Ordine Architetti) occorre un “salto di qualità da parte di chi
progetta e realizza, e dunque, buona formazione per lasciare alle spalle anni di
green washing e certificazioni energetiche vendute al migliore offerente”.
L’assenza del governo è, invece, per Gaetano Fasano - Unità Tecnica
Efficienza Energetica Enea – “un elemento preoccupante soprattutto vista la
necessità di affrontare la questione con maggiore concretezza e con minore
ideologia”. E secondo Fasano, nel “considerare la riqualificazione energetica
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Data pubblicazione: 28/11/2014
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degli edifici, il vero driver della ripresa economica, occorre partire da una
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constatazione: la mancanza di risorse economiche. Se è vero che il 65-70%
degli edifici è stato costruito prima della legge sul risparmio energetico in
edilizia, è anche vero che per riqualificarli occorre trovare i soldi e solo la
politica è in grado di trovare la leva finanziaria per rilanciare questo tipo di
interventi”. Un altro aspetto da considerare, sono i vincoli – molto stringenti
in Italia – imposti dai Beni Culturali: “Anche il MiBAC deve fare la sua parte
perché altrimenti tutti gli altri attori andranno poco lontano”.
“Qual è il volano che dovrebbe trascinare la ripresa economica?”, se lo chiede
il presidente di Legambiente Cogliati Dezza: “C’è un grande bisogno di
politiche di accompagnamento - mobilità urbana, consumo di suolo,
rinnovamento del patrimonio edilizio, cura del bosco, contrasto al dissesto
idrogeologico – che affianchino una riconversione industriale, riuscendo a
generare nuova e buona occupazione”.
“O la politica decide di governare – e questo significa anche dialogare con i
corpi intermedi – e portare avanti politiche urbane che tengano insieme tutti
questi aspetti oppure non risolveremo nulla”. Uno dei temi spesso taciuto,
secondo Cogliati Dezza, è che “la politica non riesce a intaccare il potere dei
ministeri, degli alti funzionari che restano sempre al proprio posto e da cui
dipende la sorte di molte leggi: se i regolamenti ministeriali continueranno a
porre talmente tanti ostacoli alla corretta esecuzione delle leggi, di fatto, è
come se quelle leggi non ci fossero”. La “semplificazione (che non vuol dire
deroga) delle regole e un sistema di controlli omogeneo” completerebbe il
quadro, secondo il presidente dell’associazione ambientalista. E conclude:
“Dentro le politiche urbane c’è la possibilità di fare ricerca e innovazione
tecnologica: i fondi strutturali devono servire a entrambi i processi e non a
finanziare opere inutili che a un certo punto sono destinate a essere
bloccate”.
I fondi strutturali 2014-2020 consentirebbero di mettere in moto fino a 7
miliardi di euro per l’efficienza energetica del nostro Paese.
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36
26-NOV-2014
Lettori: 951.000
Diffusione: 267.228
Dir. Resp.: Roberto Napoletano
da pag. 21
art
ENERGIA E SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE
37
26-NOV-2014
Lettori: 951.000
Diffusione: 267.228
Dir. Resp.: Roberto Napoletano
ENERGIA E SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE
da pag. 21
38
27-NOV-2014
Lettori: 951.000
Diffusione: 267.228
Dir. Resp.: Roberto Napoletano
da pag. 2
art
ENERGIA E SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE
39
27-NOV-2014
Lettori: 951.000
Diffusione: 267.228
Dir. Resp.: Roberto Napoletano
ENERGIA E SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE
da pag. 2
40
24-NOV-2014
Lettori: n.d.
da pag. 1
Diffusione: n.d.
art
RICERCA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
41
25-NOV-2014
Lettori: 1.163.000
Diffusione: 189.861
Dir. Resp.: Virman Cusenza
da pag. 21
art
RICERCA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
42
25-NOV-2014
Lettori: 1.163.000
Diffusione: 189.861
Dir. Resp.: Virman Cusenza
RICERCA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
da pag. 21
43
25-NOV-2014
Lettori: 1.163.000
Diffusione: 189.861
Dir. Resp.: Virman Cusenza
RICERCA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
da pag. 21
44
25-NOV-2014
Lettori: 951.000
Diffusione: 267.228
Dir. Resp.: Roberto Napoletano
da pag. 30
art
RICERCA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
45
26-NOV-2014
Lettori: n.d.
Diffusione: n.d.
Dir. Resp.: Roberto Napoletano
da pag. 27
art
RICERCA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
46
28-NOV-2014
Lettori: 951.000
Diffusione: 267.228
Dir. Resp.: Roberto Napoletano
da pag. 7
art
RICERCA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
47
28-NOV-2014
Lettori: 951.000
Diffusione: 267.228
Dir. Resp.: Roberto Napoletano
da pag. 55
art
RICERCA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
48
28-NOV-2014
Lettori: 951.000
Diffusione: 267.228
Dir. Resp.: Roberto Napoletano
RICERCA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
da pag. 55
49
25-NOV-2014
Lettori: 312.000
Diffusione: 104.543
Dir. Resp.: Maurizio Belpietro
da pag. 12
art
NUCLEARE
50
28-NOV-2014
Lettori: 2.068.000
Diffusione: 494.173
Dir. Resp.: Attilio Giordano
da pag. 62
art
NUCLEARE
51
27-NOV-2014
Lettori: 951.000
Diffusione: 267.228
Dir. Resp.: Roberto Napoletano
da pag. 33
art
MERCATO DELL'ENERGIA E OPERATORI
52
27-NOV-2014
Lettori: 951.000
Diffusione: 267.228
Dir. Resp.: Roberto Napoletano
MERCATO DELL'ENERGIA E OPERATORI
da pag. 33
53
28-NOV-2014
Lettori: 951.000
Diffusione: 267.228
Dir. Resp.: Roberto Napoletano
da pag. 8
art
MERCATO DELL'ENERGIA E OPERATORI
54
28-NOV-2014
Lettori: 951.000
Diffusione: 267.228
Dir. Resp.: Roberto Napoletano
MERCATO DELL'ENERGIA E OPERATORI
da pag. 8
55
28-NOV-2014
Lettori: 951.000
Diffusione: 267.228
Dir. Resp.: Roberto Napoletano
da pag. 1
art
MERCATO DELL'ENERGIA E OPERATORI
56
24-NOV-2014
Lettori: 2.540.000
Diffusione: 477.910
Dir. Resp.: Ferruccio de Bortoli
da pag. 1
art
ATTUALITA' POLITICO ISTITUZIONALE ED ECONOMICA
57
27-NOV-2014
Lettori: 951.000
Diffusione: 267.228
Dir. Resp.: Roberto Napoletano
da pag. 1
art
ATTUALITA' POLITICO ISTITUZIONALE ED ECONOMICA
58
28-NOV-2014
Lettori: 2.848.000
Diffusione: 431.913
Dir. Resp.: Ezio Mauro
da pag. 2
art
ATTUALITA' POLITICO ISTITUZIONALE ED ECONOMICA
59
28-NOV-2014
Lettori: 2.848.000
Diffusione: 431.913
Dir. Resp.: Ezio Mauro
ATTUALITA' POLITICO ISTITUZIONALE ED ECONOMICA
da pag. 2
60
28-NOV-2014
Lettori: 2.848.000
Diffusione: 431.913
Dir. Resp.: Ezio Mauro
ATTUALITA' POLITICO ISTITUZIONALE ED ECONOMICA
da pag. 2
61