1. Le gestisce il WWF - 4. Terreni con fitta vegeta- zione
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1. Le gestisce il WWF - 4. Terreni con fitta vegeta- zione
In caso di incendio, telefona al 1515 o al 115 Gennaio 2011 Il giornalino della prevenzione agli incendi nel Parco Nazionale del Pollino ORIZZONTALI Giornalino di parole crociate, parole intrecciate, trittico e giochi vari. (Mancusi) 1 2 3 00 00 4 5 6 1. Le gestisce il 13 00 00 00 WWF - 4. Terreni 12 00 00 con fitta vegeta17 18 zione - 9. Al me- 16 glio - 12. Questo 21 in breve - 13. Si conserva la biodi25 24 versità - 14. Privo di voce - 16. Af28 29 fermazione - 17. 27 Sigla di Torino 35 - 18. Misurano il 34 tempo - 20. Teca 38 39 senza vocali - 37 21. Ve ne sono di 43 42 elettrici - 22. Ha il Duomo - 23. Venerato dai Cinesi - 24. Fonte di luce - 25. Me in francese - 26. Indica compagnia - 27. Aida … senza coda - 28. Si susseguono nei versi - 30. Un numero - 32. Inizio di opera - 34. Lo commette chi viola la legge - 36. Segno numerico - 37. Inizia l’ippica 38. Associazione Temporanea di Professionisti - 40. Quantità indefinita - 41. Sigla di Ancona 42. Vocali di abeti - 43. Rami e foglie di un albero - 44. Terre di pittori 7 8 00 14 9 10 11 00 00 VERTICALI 1. La ghiottoneria del cane – 2. Dati senza la 19 00 20 prima – 3. Sondrio – 4. In fondo 22 23 al guardaroba – 5. Orma … senza 26 coda – 6. Insieme d’api – 7. Prepo30 31 32 33 sizione di compagnia – 8. Incontri 36 di vocali – 9. La fine di tutto – 10. 40 41 Albero della famiglia delle Be44 tulacee – 11. In piccola quantità - 13. Non ricco 15. particella pronominale - 17. Famoso è quel dei tali - 19. Indica la quantità di vapore acqueo - 21. Ricresce alle lucertole - 23. Messico ai confini - 24. Recinto vegetale - 26. Sicuro - 27. Se è viziata opprime - 29. Acqua in bocca - 31. Oggetto volante non identificato - 33. Lo fa il fornaio - 35. Lo si dà agli amici - 38. Espressione di sorpresa - 39. Scorre nella Pianura Padana - 41. Sono in mare 15 Ideazione e composizione grafica: Bruno Niola 2 PERCHE’ SALVAGUARDARE I BOSCHI La foresta è un complesso ecosistema naturale in continua, seppur lenta, trasformazione, sensibile sia agli interventi dell’uomo sia ad una serie di fattori climatici e riguardanti i terreni naturali e la loro po- 3 Scrivete le definizioni in ogni riga. Al centro otterrete la parola che vi serve. T (Mancusi) 1 2 3 4 5 0 Sovrapponendo le due griglie leggerai una frase nelle caselle colorate. (Niola) A N E R F Z B N F D E E O A Z C W B R A C O E I B T R A N V U I A S H T N C P R C U I Y A B C I I 1. Le prime nozioni 2. La prende il vigile quando ci multa 3. Negligenza 4. Lo è un arbusto che brucia facilmente 5. Ci va chi scende. SE UN BOSCO L’ARIA CHE RESPIRI sizione geografica. Nel bosco coesistono, in perfetto equilibrio naturale, alberi, arbusti, erbe, funghi e muschi, oltre ad una miriade di altri organismi animali e vegetali presenti nel suolo. Nel mondo esistono foreste diversissime tra loro: temperate, boreali e tropicali, foreste di conifere e di latifoglie, foreste pluviali e palustri. Quelle intatte si estendono ancora su 13 milioni di chilometri quadrati, circa l’8% della superficie emersa, e combattono col tempo: metà delle foreste originarie che ricoprivano il Pianeta dalla fine dell’era glaciale, è perduta per sempre e la maggior parte delle residue foreste è frammentata in aree ridotte, destinate a scomparire nel tempo. Gli ecosistemi forestali producono l’ossigeno che respiriamo, trattengono l’acqua e ci proteggono dalla desertificazione, stabilizzano il suolo proteggendoci dai dissesti idrogeologici e dalle catastrofi naturali, contrastano l’effetto serra “sequestrando” grandi quantità di carbonio e concorrono alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e all’attenuazione dei fenomeni legati ai cambiamenti climatici. Inoltre, rappresentano l’habitat essenziale per circa i due terzi delle specie viventi terrestri, attutiscono la povertà assicurando la sopravvivenza a 1,2 miliardi di persone che le abitano, forniscono cibo, fibre e medicine. Ideazione e composizione grafica: Bruno Niola 4 1 2 3 4 5 2 6 7 5 0 7 1 8 5 (Niola) 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Scrivi nelle caselle le rispettive parole, traendole dai disegni contraddistinti con i rispettivi numeri. 01 02 Gli incendi dei boschi provocati in modo colposo possono provocare enormi disastri. Un incendio “scappato” a chi ripuliva il proprio terreno può causare lutti e distruzioni. 03 O E 05 04 O 12 06 T 07 08 R A 16 I 15 La distruzione del bosco facilita i processi di erosione, desertificazione e aumenta la concentrazione di CO2 nell’atmosfera. Frequenti incendi fanno perdere fertilità al terreno e minacciano costantemente l’incolumità della popolazione che abita i territori rurali e le montagne del nostro Paese. 11 C 17 R G 09 14 13 I 18 P A O H 9 10 3 11 O N Inserisci nelle caselle la prima lettera degli animali rappresentati. A numero uguale corrisponde lettera uguale. (Niola) 5 10 7 3 3 5 12 7 6 (Gioia) Annerire soltanto gli spazi segnati con un puntino PERCHE’ BRUCIA UN BOSCO Perché un incendio si sviluppi sono sempre necessari gli elementi che costituiscono il cosiddetto “triangolo del fuoco”, cioè il combustibile (paglia, legno, e altro), il comburente (l’ossigeno) e la temperatura di combustione. Mentre i primi due elementi sono sempre disponibili, la temperatura necessaria all’accensione é presente solo in determinate condizioni. Il raggiungimento delle temperature elevate, affinché s’inneschi un incendio alle nostre latitudini è un evento assai raro. Se gli incendi di origine naturale (quelli ad esempio prodotti dalla concentrazione dei raggi solari in una goccia di rugiada o di resina, dai fulmini in assenza di pioggia) rappresentano soltanto il 2% del totale, il vero nemico del bosco non è il fuoco, ma chi incendia. Dai dati raccolti dal Corpo Forestale dello Stato oltre la metà degli incendi è attribuibile a cause colpose. Gettare dalle auto la cicca delle sigarette, lasciare incustoditi focolai da pic-nic, fuochi pirotecnici, ripulire i terreni della vegetazione secca o bruciare i residui di potature. Altrettanto significativi sono gli incendi per cause dolose ossia quando è l’uomo che intenzionalmente da’ fuoco al bosco. Attenzione, sono pochi i piromani, cioé le persone affette dall’impulso ossessivo e irresistibile ad appiccare il fuoco. Spesso si da’ fuoco al bosco per diversi interessi: - apertura di pascoli: il passaggio del fuoco fa sì che l’erba cresca più tenera e nutriente; 7 PA R O L E I N T R E C C I AT E (Niola) O N G I C N A A O C G A O V R E C I P C A C P N G H I R O B T O A R T E G E T M T B H S O P U L L I O I O I T S C O I A T T O L O O E N A C I B O B S I R O E G G A L L I N A O O R S O M A R E P I V CIGNO CERVO GHIRO LUPO SCOIATTOLO CANE ORSO VIPERA CASTORO MAIALE BALENA NIBBIO OCA TOPO GATTO GALLINA FRASE: (Niola) E L A T S E R O F I E A E N O A P I N P R C D T I A C C O P E A A N R S E Q L E I R F C E N E P U C P T O U D T I R P A M E N I O O C S O B O L O N C C A I M N P L F U N G O R A I D O U Q U E R C I A ACQUA BOSCO CARTELLO CEPPI FORESTALE FUNGO FUOCO INCENDIO LUPO PARCO POMPIERE PRATO QUERCIA RESINA TENDA FRASE: Trovate nello schema e circondate con una linea tutti in nomi al lato elencati: essi possono essere scritti da sinistra a destra o dall’alto in basso o viceversa. e tanto in orizzontale o verticale quanto in diagonale. Le lettere che resteranno, prese tutte nell’ordine, formeranno una frase. - per costruire sulle aree bruciate precedentemente anche se le leggi vietano il cambiamento di destinazione d’uso delle zone boscate percorse da incendi; - per intervenire con operazioni di rimboschimento e di consolidamento del terreno; - per rendere le aree coltivabili; - per combattere l’istituzione di aree protette, parchi, riserve naturali, e altro. La prevenzione degli incendi La maniera più efficace per vincere la battaglia contro gli incendi è rappresentata dalla prevenzione. L’educazione ambientale e la sensibilizzazione della popolazione possono essere utili strumenti per evitare la diffusione di questo triste fenomeno. VADEMECUM Il massimo pericolo di innesco degli incendi si verifica quando vi è vento, alte temperature, bassa umidità dell’aria. In questi casi si deve fare attenzione a: a)non accendere i fuochi in prossimità di aree boscate; b)non accendere nei campi le stoppie; c)non effettuare le ripuliture del terreno con il fuoco; d)non bruciare con il fuoco i residui delle potature dei noccioleti, dei castagneti, degli oliveti; e)non rinnovare il pascolo bruciando in modo incontrollato la vegetazione erbacea secca. f) circoscrivere ed isolare il terreno con una fascia arata di sufficiente larghezza, efficace ad arrestare il fuoco; g)ripulire il terreno dalla vegetazione secca che circonda la propria abitazione con una fascia di sufficiente larghezza da fermare il fuoco. Si devono rispettare le norme e le ordinanze sindacali. Bisogna fare attenzione agli avvisi di pericolo incendi emanate dagli organi pubblici. Bisogna ricordare che il vento, nel periodo estivo, rende vulnerabili abitazioni e boschi, anche quelli che sembrano lontani dai fuochi accesi per effettuare le ordinarie operazioni agronomiche. Il fuoco utilizzato in agricoltura, consentito da alcune norme in materia, dev’essere sempre e solo realizzato in alcuni periodi e con precise modalità. Esistono, tuttavia, oggi anche apparecchiature che tritano i residui vegetali per farne concime, difendendo così due volte la natura, riciclando e restituendo al terreno gli elementi naturali. 8 PROTEGGIAMO I BOSCHI SOLUZIONI DEI GIOCHI DENUNCIA AI PIROMANI 18 13 NON INCENDIARE I BOSCHI 10 14 09 17 11 15 16 12 06 04 07 08 SE BRUCI I BOSCHI BRUCI L’ARIA CHE RESPIRI 05 03 02 01 Se possibile, fornire ulteriori informazioni: a) entità del fumo: fumo leggero, colonna decisa di fumo, più fumi, fumi poco visibili, colore del fumo; b) presenza di abitazioni civili, di tralicci ad alta tensione, di strade e ferrovie; c) strade utilizzabili da mezzi di soccorso e da quelli meccanici; d) tipo di vegetazione e bosco: incolti, pascoli, pinete, querceti, macchia mediterranea, ecc. In caso di incendio si deve avvisare tempestivamente il 1515 del Corpo Forestale dello Stato che attiverà tutte le forze dell’ordine e di Protezione Civile preposte per lo spegnimento del fuoco. Solo in caso di emergenza, se si è costretti a fronteggiare l’incendio è importante: a) usare una frasca verde per battere con decisione sulla base delle fiamme; se si ha a disposizione una pala, cercare della terra e gettarla sulla base delle fiamme; b) non mettersi mai davanti al fronte del fuoco se spira del vento: il calore e il fumo potrebbero far perdere i sensi; con vento forte è consigliabile attaccare il fronte del fuoco dai lati; c) per proteggersi dal fumo, usare sul volto un fazzoletto bagnato con acqua; d) non affrontare le fiamme da soli, in caso di malessere si può essere soccorsi in tempo; e) per bloccare il fronte del fuoco è importante creare un “viale parafuoco”; scegliere lungo la strada di avanzamento delle fiamme la zona meno boscata da dove iniziare a sterrare e a togliere i vari arbusti; f) evitare nella maniera più assoluta di accendere controfuochi soprattutto se c’è vento. Questa difficilissima operazione va lasciata a chi è competente nella lotta agli incendi boschivi; g) vigilare e presidiare le zone bruciate, spegnendo definitivamente ogni parte ancora fumante; il fuoco può riprendere a distanza di tempo percorrendo tratti di bosco attraverso le stesse radici degli alberi. h) seguire le disposizioni del personale impegnato o del Direttore delle Operazioni di Spegnimento (D.O.S.) Inoltre si deve: a) nelle zone più esposte agli incendi, attorno alle abitazioni e ai fabbricati, pulire il terreno dalla vegetazione infestante o dai rifiuti facilmente infiammabili; b) non ostacolare le operazioni di spegnimento di incendio, intralciando la strada agli automezzi antincendio o agli uomini impegnati contro il fuoco; c) non stancarsi mai di sensibilizzare gli altri sulla necessità di proteggere il nostro patrimonio boschivo. Questo fascicolo è stato realizzato dall’Associazione Scientifica per la Tutela delle Risorse dell’Ambiente nell’ambito della campagna di prevenzione degli incendi boschivi nel Parco Nazionale del Pollino Stampato su carta riciclata - gennaio 2011 A cura della soc. coop. Eco Ambiente Grafica: Domenico Gioia 338 5285550 Prevenire gli incendi è un dovere di tutti Le popolazioni che abitano i territori rurali e le nostre montagne sono le prime sentinelle poste a tutela dell’incolumità pubblica e del patrimonio forestale della nostra Nazione. Nel caso di segnalazione dell’avvistamento di un incendio è necessario: a) giudicare il luogo esatto da dove si scorge il fumo (nome, località); b) indicare, dopo aver fornito le proprie generalità, con la maggiore precisione possibile, la località ed il Comune dell’area che sta bruciando; c) non riagganciare fino a che l’operatore non abbia recepito il messaggio.