Lo Spirito dell`Arancia il Curacao

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Lo Spirito dell`Arancia il Curacao
mixer lab
Casasasasas
Lo “Spirito dell’Arancia”:
Il Curacao
Da semplice bevanda liscia con
ghiaccio, a distillato perfetto
nella preparazione di cocktail, fino
all’impiego in cucina per alcune
tipologie di dolci
a cura di planet one service
8 8 mixer
marzo 2013
C
uraçao sono liquori ottenuti dall’infusione in
alcol di bucce di arancia
con l’aggiunta di spezie e
zucchero ad oggi prodotti in molte parti del mondo, ma
la storia di tale liquore può far
riferimento alla scoperta di un
isola a sud del Mar dei Caraibi
nell’Arcipelago delle Antille, da
parte di un tenente della flotta
di Cristoforo Colombo – Alonso de Ojeda – il quale approdò
nel 1499 in questa piccola landa
di terra già abitata da una tribù
di indiani, gli Arawak.
Come per tutte le isole e territori del “nuovo mondo”, gli
spagnoli (che colonizzarono l’isola di Curaçao solo nel 1526)
cercarono di sfruttare questa
terra per la coltivazione anche
di piante europee, tra le quali
gli aranci di Valencia, classificati poi con il nome di Citrus
Aurantium Curassuviensis –
Laraha in lingua autoctona
dell’isola.
Gli aranci di Valencia in Europa erano tipici per i loro frutti
ricchi di un succo molto dolce, ma già dai primi raccolti,
gli spagnoli si accorsero che
il clima e il suolo dell’isola di
Curaçao rendevano questi frutti completamente diversi dal
paese di origine: molto più
amari e poveri di succo, tanto
da spingerli ad abbandonarne
la coltivazione perché immangiabili. Nonostante questo, la
pianta continuò a diffondersi
nell’isola.
Dal 1634 l’isola passò sotto l’egemonia degli olandesi
(Curaçao fa ancora oggi parte
del Regno d’Olanda) che resero
l’isola un importante punto di
collegamento per il commercio, lo smercio e l’esportazione in Europa di prodotti tipici
caraibici.
Alcuni decenni dopo, qualche
coltivatore si rese conto che le
bucce di arance Laraha raccolte
ancora verdi non mature (buccia di grande spessore) lasciate
essiccare al sole erano in grado
di sviluppare grandi fragranze
grazie agli oli essenziali.
Da lì a breve tali bucce vennero
utilizzate, per ottenere quello che ancora oggi in tutto il
mondo viene chiamato Liquore
Curaçao, reso noto grazie alla
famiglia Senior, forse la prima
nella produzione di larga scala
nel 1886, seguita poi da molti
altri produttori.
Tali bucce venivano incise in
quattro sezioni, esposte al sole
dai tre ai cinque giorni (a volte
settimane) e quando asciutte
messe in infusione in alcol e
acqua all’interno di sacchi di
iuta.
L’infusione poteva durare dai 2
ai 5 giorni in base al prodotto
che si voleva ottenere più o
meno intenso di carica aromatica, per poi essere filtrato e
distillato.
il Blue Curaçao
Il prodotto finale risultava
come un liquore dal colore
per lo più trasparente, a volte ambrato o colorato più o
meno in base ai giorni di infusione nell’alcol, e (leggenda
parla) a volte blu, di un colore
intenso che venne poi denominato Blue Curaçao, tanto
da diventare quasi un segreto
di alcune aziende nelle tempistiche di infusione.
Al termine della distillazione
l’alcolato veniva diluito in acqua (anche di fiori d’arancio)
e aggiunta di zucchero.
Il prodotto denominato Curaçao des Iles entrò facilmente nei salotti europei grazie
alla sua fragranza delicata e
alla moda dell’utilizzo di prodotti d’oltremare, utilizzato
dai Metre Liquoriste nella miscelazione nelle due tipologie
principali: Triple sec (incolore
e con volume alcolico intorno
al 40%) e Orange Curaçao (colorato e con volume alcolico
in percentuali minori).
Tra i più grandi e importanti
produttori europei di liquore
ottenuto grazie all’infusione
di bucce di arance arrivarono
poi per primi i francesi con
prodotti ritenuti differenti forse erroneamente - dagli
originali Curaçao come il
Triple Sec Cointreau (Edouard Cointreau-1875) nella distilleria di famiglia posta in
un punto importante della
Francia, ad Angers vicino al
porto di Nantes nel quale ci
si poteva rifornire di prodotti
tipici provenienti dai Caraibi come le stesse arance, e il
Grand Marnier (della famiglia
Marnier-Lapostolle – 1827 –
resa famosa per l’utilizzo di
un distillato oggi considerato
nobile, ma allora poco noto, il
Cognac, e che grazie a Louis
Alexandre venne addolcito e
aromatizzato attraverso l’utilizzo delle bucce di arancia).
Ad oggi le aziende che producono tale prodotto, differenziandolo in Triple Sec, Orange
Curaçao, Green Curaçao, Blu
Curaçao (che possono differire nel tenore alcolico non
tanto nell’aromatizzazione
e colorati grazie a coloranti alimentari) sono svariate,
come il suo utilizzo e consumo, da semplice bevanda
liscia da frigo o con ghiaccio, a modificatore in piccole
quantità dei picchi alti di un
distillato - andandolo ad arrotondare - nella preparazione
di cocktail, fino all’impiego
in cucina accompagnandolo a
determinate tipologie di dolci
come le crêpe.
maggio 2013
mixer 89
mixer lab
Spirits
Tre proposte
a base
Curaçao
Johnnie Mack
White Lady
Preparazione
Shakerare tutti gli
ingredienti con ghiaccio
rotto e filtrare in coppa
precedentemente
raffreddata.
Twist di scorza di arancia
Preparazione
Versare tutti gli ingredienti in uno
Shaker pieno di ghiaccio. Shakerare
energicamente e filtrare in una coppa
cocktail precedentemente raffreddata.
Guarnire con Pil di scorza di limone.
ricetta
Ingredienti
London Dry Gin
Cointreau
Succo di Limone
PorzioniCosto E
1 1/2
€ 0,50
3/4 oz
€ 0,20
1 oz
€ 0,06
Totale € 0,76
East India Cocktail
Preparazione
Versare tutti gli ingredienti in un Mixing
Glass pieno di Ghiaccio e mescolare bene
per raffreddare. Filtrare in una coppa
cocktail precedentemente raffreddata
Guarnire con Pil di scorza di Arancia
ricetta
ricetta
Ingredienti
Sloe Gin
PorzioniCosto E
1 1/4 oz € 0,70
Orange Curacao
3/4 oz
€ 0,18
Assenzio
1/4 oz
€ 0,08
Totale
€ 0,96
9 0 mixer
maggio 2013
Ingredienti
Brandy
PorzioniCosto E
1 1/2 oz
€ 0,70
Orange Curacao
3/4 oz
€ 0,18
Succo di Ananas
3/4 oz
€ 0,08
Angostura Bitter
1 dash
€ 0,01
Totale
€ 0,97