Diapositiva 1

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Diapositiva 1
Latte materno nel 2014:
un alimento straordinario,
un sistema biologico,
la prevenzione con la “P” maiuscola
Giacomo Biasucci
Dipartimento Ospedaliero Materno-Infantile
U.O.C. di Pediatria e Neonatologia
Ospedale “Guglielmo da Saliceto”
Piacenza
Latte materno
Il latte materno non deve essere considerato
come l'ALIMENTO IDEALE per il neonato,
ma come l'ALIMENTO NORMALE
per i primi 6 mesi di vita di ogni bambino.
ESPGHAN Commitee on Nutrition Breast-feeding: a commentary by the ESPGHAN
Commitee on Nutrition. Journal of Pediatric Gastroenterology and Nutrition. Jan 2009.
Il latte materno
•
•
•
•
•
Rappresenta il latte ideale anche per tutto il primo
anno di vita:
è sicuro dal punto di vista microbiologico
è bilanciato da un punto di vista nutrizionale
contiene sostanze immunologicamente attive
è economico
è specie-specifico.
Le organizzazioni internazionali raccomandano
l’allattamento al seno esclusivo nei primi 6 mesi
di vita e la prosecuzione dell’allattamento al seno
durante l’intero periodo del divezzamento.
Composizione del latte materno
Periodo di
allattamento
(colostro – latte
di transizione –
latte maturo)
Periodo della
giornata e
nell’ambito di
ogni singola
poppata
Alimentazione
materna
Età
gestazionale
SISTEMA BIOLOGICO DINAMICO
Composizione:
latte materno vs latte vaccino
Latte
materno
Latte
vaccino
Proteine
0.9
3.2
Lipidi
3.7
3.7
7
ca.65 Kcal/dl
4.9
66Kcal/dl
Nutriente (g/dl)
Glucidi
Valore calorico
Proteine nel latte materno
1.2 g/dl
Proteine totali
0.9 g/dl
Azoto proteico
0.7 g/dl
Proteine biodisponibili
(caseina, sieroproteine)
0.3 g/dl
Azoto non proteico
0.2 g/dl
Proteine NON biodisponibili
(lattoferrina, lisozima, IgA
secretorie)
Proteine nel latte materno
AMINOACIDI LIBERI:
Il triptofano e i suoi metaboliti, serotonina e melatonina,
sono fondamentali per un ottimale sviluppo cerebrale e un
corretto sviluppo dei sistemi di regolazione (fame/sazietà,
sonno/veglia)
LATTOFERRINA:
• favorisce il trasporto intestinale di ferro
• riduce il rischio infettivo perché sottrae all’ambiente
intestinale un elemento come il ferro, indispensabile alla
crescita batterica
• Effetto prebiotico
Lipidi nel latte materno
ACIDI GRASSI
60%
INSATURI
70%
MONOINSATURI
40%
SATURI
30%
POLINSATURI
6-8 mg/dl
ACIDO
DOCOSAESAENOICO
(DHA)
Carboidrati nel latte materno
7 g/dl
Carboidrati totali
6 g/dl
lattosio
1 g/dl
Oligosaccaridi
• non assorbiti a livello
dell’intestino tenue
• raggiungono il grosso
intestino dove fungono da
PREBIOTICI
Componenti funzionali
• Proteine  azoto non proteico
• Lipidi  MCT, LCPUFA
• Struttura trigliceridi
•
•
•
•
Carboidrati Oligosaccaridi (prebiotici)
Probiotici
Vitamine, minerali, oligoelementi
Altre molecole  lattoferrina
Latte materno nel 2014
Nei Paesi in via di
sviluppo:
SOPRAVVIVENZA
Nei Paesi
industrializzati:
QUALITA’ DELLA VITA
Il modello del latte materno
Non solo per il contenuto nutrizionale
ma per l’elevato tasso di assorbimento e la
formulazione biochimica in cui sono incorporati
NUTRIENTI FUNZIONALI
DEL LATTE MATERNO:
NON CRESCITA IN QUANTITA’
(prevenzione di obesità….)
MA CRESCITA IN QUALITA’
“Epigenetic changes influence the phenotype
without altering the genotype”
Lewin, Essential Genes 2006
Epigenetica:
Capacità di alcuni «Fattori» di modificare
l’espressione genica e quindi il fenotipo
NON ALTERAZIONE DELLA SEQUENZA
NUCLEOTIDICA DEL DNA,
MA MODIFICAZIONE DELL’ESPRESSIONE
Nutrigenetica
GENOMA
TRASCRITTOMA
Epigenetica
nutrizionale
PROTEOMA
METABOLOMA
FENOMA
OBESITÀ
SVILUPPO
NEUROCOMPOR
TAMENTALE
Latte materno
Fattore
COLESTEROLO
LATTE
MATERNO
ED
OUTCOME
FUNZIONALE
TUMORI
epigenetico
DIABETE
PRESSIONE
ARTERIOSA
Allattamento materno è educazione a corretti stili di vita
Allattamento al seno
e rischio cardiovascolare
•
•
•
•
obesità
quadro lipidico
intima media thickness
pressione arteriosa
Latte materno e obesità
Allattamento al seno da piccoli
Scarso apporto proteico “Early Protein hypothesis”
Minor rischio di sovrappeso ed obesità da grandi
Breast-Feeding Modulates the Influence of the Peroxisome Proliferator Activated Receptor(PPARG2) Pro12Ala Polymorphism on Adiposity in Adolescents CAROLINE VERIER, MD
DIABETES CARE, VOLUME 33, NUMBER 1, JANUARY 2010
Latte materno e obesità
Metanalisi di 17 studi: la durata dell’allattamento materno è
correlata in modo negativo e lineare al rischio di obesità
Per ogni mese di
allattamento
riduzione di
rischio del 4%
Duration of breastfeeding and the risk of overweight
(Harder T et al. Am J Epidemiol 2005;162:397-403)
Latte materno e obesità
14
prevalence (%)
12
10
8
overweight°
obese'
6
4
2
0
breastfed
never
breastfed
< 2 mos
3-5mos
6-12mos
>12 mos
breastfeeding duration (months)
° Overweight was BMI> 90th centile for age and sex
‘Obese was BMI>97th centile for age and sex
Breastfeeding and prevalence of overweight and obesity in 9357 children
aged 5-6 years (Von Kries et al, BMJ 1999: 319:147-150)
Breastfeeding—A Public Health Issue, Not Just a Matter of Choice
To cite this article:
Ruth A. Lawrence. Breastfeeding Medicine. April 2012, 7(2): 67-68.
doi:10.1089/bfm.2012.9990.
Taveras E, Scanlon K, Birch L, et al.
Association of breastfeeding with maternal control
of infant feeding at age 1 year. Pediatrics 2004;114:e577
• Capacità di autoregolarsi
• Influenza della “maternal attitude”
Latte materno e quadro lipidico
Allattamento al seno e lipoproteine:
Lattanti
Colesterolo totale e LDL più elevati negli
allattati al seno:
Differenza media Col Tot: 24 mg/dL
Differenza media LDL: 22 mg/dL
Nessuna associazione con l’età o il sesso
Allattamento al seno e lipoproteine:
Adulti
Colesterolo totale e LDL più bassi negli
allattati al seno:
Differenza media Col Tot 6.9 mg/dL
Differenza media LDL: 7.7 mg/dL
Ampio range di età (17-64 anni)
Ampio range degli anni di nascita (1920-1975)
…….quale significato?
ALLATTAMENTO MATERNO E
COLESTEROLO
Elevato apporto di colesterolo in età precoce
Down-regulation di idrossimetil-glutaril-CoA-reduttasi epatica
Ridotta sintesi endogena di colesterolo
=
Latte materno determinante epigenetico positivo
Resta da indagare se tale pattern metabolico persista in età
adulta.
G. Owen. Infant feeding and blood cholesterol: a study in adolescents and a
systematic review. Pediatrics 2002
IMT e rischio cardiovascolare
Misurazione dello spessore medio intimale carotideo (IMT),
marker “surrogato” di aterosclerosi:
• di semplice misurazione
• non invasivo
• nell’adulto è predittivo di futuri eventi cardiovascolari
Allattamento al seno e Intima
Media Thickness
Allattamento al seno come fattore epigenetico positivo 
inversamente correlato all’IMT in età adulta
Allattamento al seno : -1.4 mmHg pressione sistolica
Allattamento al seno : -0.5 mm/Hg pressione diastolica
LATTE MATERNO E PRESSIONE ARTERIOSA
RIDUZIONI DEI VALORI MEDI DI PRESSIONE
ARTERIOSA
DIASTOLICA
DI
2
MMHG
POSSONO RIDURRE :
• la prevalenza di ipertensione arteriosa del 17%
• il numero di eventi coronarici del 6%
• ictus ed attacchi ischemici transitori del 15%
EQUIVALENTI A PREVENIRE:
•3000 attacchi cardiaci/anno
•2000 ictus/anno
Cook NR et al., Arch Intern Med. 1995
Latte materno e pressione arteriosa
Effetto determinato dal basso contenuto di sodio nel latte materno
oppure dall’elevato contenuto di LC-PUFA?
Lattematerno e sistema immunitario
IgA SECRETORIE:
Sono presenti IgA specifiche sia per antigeni gastroenterici, sia per
quelli di provenienza respiratoria.
Durante la suzione, le IgA tendono a permanere nelle prime vie aeree
del lattante (oro-, rinofaringe, tube uditive) proteggendolo da infezioni
delle vie aeree superiori, quali l’otite media.
Brandtzaeg P. The mucosal immune system and its integration with the mammary glands. J Pediatr.
Feb 2010
IL BAMBINO ALLATTATO AL SENO
BENEFICIA DELL’ESPERIENZA
IMMUNOLOGICA MATERNA
Come può, la flora intestinale, avere un ruolo nell’effetto protettivo
del LM (meno gastroenteriti ed infezioni) ?:
Bifidobatteri e lattobacilli:
produzione di:
competizione per:
ac.acetico, lattico, acidi organici
nutrienti e
riduzione pH
siti adesione epiteliale
Inibizione della crescita di batteri potenzialmente patogeni
Introduzione di glutine mentre il
bambino è ancora allattato al seno
Effetto preventivo
sullo sviluppo di
malattia celiaca
negli allattati al
seno
È prudente non
introdurre
glutine prima
dei 4 mesi e
non oltre i 7
mesi
Effetto allattamento al seno e quantità
OR 3.3
OR 2.8
OR 1
OR 2
L’introduzione di piccolemedie
quantità
di
alimenti
contenenti
glutine mentre è in corso
l’allattamento al seno
riduce il rischio di
malattia celiaca durante
le prime fasi della vita.
Breast-Feeding
and cognitive development:
a meta-analysis
Anderson JW, Johnstone BM, Remley DT
Am J Clin Nutr 1999; 70:525-35
BF and IQ – Meta-analysis
Quale significato?
Un incremento di QI di 3 punti (pari ad 1/5 di
una deviazione standard) da 100 a 103
significa elevare un individuo dal 50° al 58°
percentile della popolazione, e puo’ essere
potenzialmente associato ad un livello di
istruzione superiore, e ad una migliore
posizione economica e sociale
LATTE MATERNO E
SVILUPPO NEUROCOMPORTAMENTALE
Gli LC-PUFA (in particolare il DHA) vengono associati, con effetto
dose-dipendente:
• ad un maggior quoziente intellettivo a quattro anni di vita
• ad una più precoce acquisizione di alcune tappe di sviluppo
neurocomportamentale e motorio
• ad una maggior acuità visiva a quattro mesi
L’ESPGHAN ribadisce che tali associazioni dipendono sia dalla predisposizione
genetica individuale, sia da fattori di confondimento (rapporto mammabambino, condizioni socio-economiche)
JAMA 2002;287:2365-71
% of subjects with suboptimal
(<90) Full Scale WAIS IQ score
30
p<0.001
25
20
% 15
10
5
0
< 1mo
2-3 mo
4-6 mo
7-9 mo
> 9 mo
Breastfeeding duration (months)
I 10 PUNTI OMS PER LA PROMOZIONE
DELL’ALLATTAMENTO AL SENO
Punto 1. Definire un protocollo scritto per l’allattamento al seno da far conoscere a tutto il
personale sanitario.
Punto 2. Preparare tutto il personale sanitario per attuare compiutamente questo protocollo.
Punto 3. Informare tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e delle modalità dell’allattamento
al seno.
Punto 4. Aiutare le madri perché inizino ad allattare già mezz’ora dopo la nascita.
Punto 5. Mostrare alle madri come allattare e come continuare a farlo anche nel caso in cui
vengano separate dal bambino.
Punto 6. Non somministrare al neonato alcun cibo o bevanda che non sia latte materno, a
meno che non vi sia una prescrizione medica in senso contrario. Non pubblicizzare le
formule adattate.
Punto 7. Praticare il “rooming-in”. Ogni madre dovrebbe avere nella stessa stanza il proprio
neonato, 24 ore su 24.
Punto 8. Incoraggiare l’allattamento a richiesta.
Punto 9. Non dare tettarelle artificiali ai neonati durante il periodo di allattamento.
Punto 10. Creare gruppi di sostegno all’allattamento al seno in modo che le madri possano
rivolgersi a loro dopo la dimissione dall’ospedale o la clinica.
I 7 passi per il territorio
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Definire un documento di politica aziendale scritto
per l’allattamento al seno conosciuto e condiviso da
tutto il personale dei consultori pediatrici
Aggiornare e preparare tutto il personale coinvolto
nella cura delle madri e dei bambini affinché possa
mettere in atto compiutamente il documento
Informare tutte le donne in gravidanza sui vantaggi
e sulla conduzione dell’allattamento al seno
Sostenere le madri nell’avvio e nel mantenimento
dell’allattamento al seno
Incoraggiare l’allattamento al seno esclusivo e
prolungato con l’introduzione di alimenti
complementari al momento opportuno
Offrire un ambiente accogliente e di supporto per le
famiglie in cui si possa allattare
Promuovere la collaborazione tra il personale
sanitario, i gruppi che sostengono l’allattamento al
seno e la comunità locale
Breast is Best !!!
Grazie dell’attenzione