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La moda che fa bella 3 Belle, bellissime, eleganti, fashion... obiettivo impossibile se non a caro, carissimo prezzo? Non proprio. La voglia di essere belle, si sa, appartiene a ogni donna. Ma la bellezza, contrariamente a quanto si pensa, non è una dato oggettivo, non si costruisce con “pezzi di corpo” assemblati insieme (gamba lunga, pancia piatta, sedere alto, seno sodo, lineamenti regolari ecc.) né con abiti ultra-griffati. Non ne siete sicure? Provate a riflettere: da Barbra Streisand con il suo naso pronunciato a Frida Kahlo con le folte sopracciglia, alla mitica Marilyn Monroe (perché sì, persino lei non era perfetta, con le sue cosciotte tonde e la pancetta), molte delle icone di tutti i tempi non erano bellezze ideali, né le più belle del reame, ma erano sicuramente mozzafiato. Il motivo? Hanno convinto tutti di essere splendide. Come? Perché ci credevano loro per prime. Testi: Cristiana Gentileschi Redazione: Francesca Migone Copertina, grafica, impaginazione e illustrazioni: Valeria Tegoletto © 2013 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano Tutti i diritti sono riservati Edizione speciale, fuori commercio Stampato presso ELCOGRAF S.p.A. Stabilimento - Cles (TN) Printed in Italy Ascoltatevi dunque; e sviluppate il vostro stile unico e personale, senza voler diventare un’altra persona (più magra, più grassa, più alta, più bassa). Che non significa disinteressarsi al proprio aspetto, ma vuol dire essere così a proprio agio con se stesse da accettare anche i difetti; e soprattutto vuol dire prendersi cura di sé “solo per se stesse”. E quindi? Quindi la regola base per il futuro è una sola: siate la vostra musa ispiratrice. Amatevi, coccolatevi, rispettatevi, concedetevi tutto ciò che vi fa “sentire belle” (ma in ogni caso evitate la tuta, difficilmente dona). Ricordatevi che una donna sicura di sé e disinvolta è irresistibile nonostante le imperfezioni, anzi, spesso proprio in virtù di queste. Siete pronte? Chiudete gli occhi allora, e immaginatevi proiettate nel prossimo futuro... “Cosa avrete di più?” 1 Valorizzare i punti di forza 7 «La moda è architettura: è una questione di proporzioni.» Coco Chanel Belle senz’anima o uniche, affascinanti e irresistibili? Seguire la moda non rende una donna necessariamente più bella. Tutti possono vestire “alla moda”; lo stile, invece, è personale e rende una persona esclusiva, originale, irripetibile e seducente. I mostri sacri della haute couture lo sanno da sempre. Non per niente Coco Chanel diceva: «La moda passa, lo stile resta», mentre Re Giorgio (Armani) ha recentemente affermato che «lo stile è questione di eleganza, non solo di estetica. È avere coraggio delle proprie scelte, e anche il coraggio di dire di no». Non omologazione, dunque, ma personalizzazione. Ogni volta che ci vestiamo comunichiamo qualcosa di noi. Il nostro stile parla per noi. Che lo vogliate o no. Provate quindi a pensare: cosa volete comunicare di voi stesse? L’insicurezza, i complessi (troppo magra troppo grassa troppo alta ecc.), la tristezza, la serenità, il fascino, l’unicità... la scelta è solo vostra. 8 9 «Quello che indossi dice come ti presenti al mondo; soprattutto oggi che i rapporti sono così frenetici, la moda è un linguaggio immediato.» Miuccia Prada Se volete diventare un’icona di stile (e non una “copiona” di moda) sappiate che il primo lavoro da fare è su voi stesse. Da oggi in poi comprate solo quello che vi dona. Gli shorts inguinali giallo fluo sono il must dell’estate? Se non siete alte un metro e ottanta, con gambe da gazzella, filiformi e senza un grammo di cellulite, imparate a dire NO. Anche se vi fanno impazzire. Sembrerà crudele, ma è preferibile un look che vi sta bene ed esalta la vostra bellezza o assomigliare ad un panzerotto strizzato? I capi che non donano bisogna lasciarli sullo scaffale. Ogni volta che andate a fare shopping, pensate a voi come a una star. Un esempio: avete un bel fisico a pera, in stile Jennifer Lopez? Non ostinatevi a vestirvi come Agelina Jolie! Sappiate, invece, che due centimetri in più, tre chili di meno, una taglia di reggiseno maggiore... si possono ottenere. Se non nella realtà, almeno otticamente. Basta scegliere i capi giusti in base alla propria costituzione fisica. Pera, mela, triangolo, ovale... e tu che forma sei? Donna-pera Femminile come la Venere del Botticelli, ha le spalle più piccole del bacino, il torace minuto, mentre fianchi, glutei e cosce giocano un ruolo fondamentale. L’obiettivo, in questo caso, è riproporzionare otticamente la figura che, spesso, indossa una taglia in più nella parte inferiore del corpo. Via libera quindi a tutti i capi che richiamano l’attenzione sopra, creando una linea orizzontale e allargando le spalle: scollature a barchetta o totali, reggiseni push up, acconciature vaporose, orecchini e collane voluminosi per attirare l’attenzione sul viso e sul décolleté. Sempre sulla parte superiore, sì ai colori forti, al total white che “allarga” e alle stampe fantasia, mentre sotto l’ideale è il monocolore, possibilmente scuro, dall’effetto snellente. Sì anche alle gonne morbide e svasate e ai pantaloni classici o a vita bassa. Da evitare, invece, quelli stretti sul fondo, per non rischiare l’effetto “uovo sodo”, le gonne a pieghe che appesantiscono il volume e i top in lycra che “appoggiano” sui fianchi, mettendoli in evidenza. Indicati anche gli abiti “ad A”, svasati, che scivolano sui fianchi senza segnarli. No anche alle scarpe con il cinturino, che spezzano la figura; meglio tacchi e zeppe dall’effetto “allungante”. 10 Donna-mela Le spalle sono più larghe dei fianchi, il punto vita non è particolarmente marcato e, in caso di aumento di peso, il grasso si accumula su pancia, seno, braccia, schiena... Cosa fare? Le strade, qui, sono due: mettere in risalto il décolleté e puntare l’attenzione di chi guarda sulle gambe, solitamente la parte più magra del corpo. Il consiglio? Resistete alla tentazione di nascondervi sotto abiti e maglioni extralarge: ingoffano e ingrassano impietosamente. La vostra parola d’ordine è puntare su capi dalle linee fluide e semplici, che vestono perfettamente senza stringere né infagottare. Fuggite a gambe levate dai blazer doppiopetto, dalle tasche applicate sulle camicie, dalle righe orizzontali, dai volant e, in generale, da tutti quei dettagli che “affollano” visivamente la parte superiore del corpo. Per voi, sono perfetti gli scolli a V o asimmetrici, che esaltano il décolleté allungando la figura, da indossare sopra a un reggiseno che riduce e sorregge il seno senza comprimerlo. Via libera, poi, alle gonne a tubo o a portafoglio, che allungano e slanciano; e fate pure incetta di shorts, bermuda e miniparei: sembrano fatti apposta per voi... e non è poco! 11 Donna-clessidra Vita sottile, seno e fianchi prosperosi. Marilyn Monroe, si sa, ne è stata la massima rappresentante. Attenzione però: persino un sex symbol della sua caratura non avrebbe potuto indossare qualsiasi cosa. I vestiti dalle linee dritte avrebbero fatto assomigliare anche lei a un parallelepipedo, così come le camicie larghe, le polo o i caftani solitamente rischiano di trasformare un seno prosperoso in un monolite senza forma. Il semaforo verde, in questo caso, scatta per tutti quei look che esaltano il punto vita e mettono in risalto le spalle. Sì, quindi, ai wrapdress, gli abiti incrociati davanti, perché snelliscono e mettono in evidenza la vita stretta, meglio se tinta unita (o al massimo con una fantasia a disegni piccoli). Bene anche le giacche attillate su gonne a tubo, completate da cinture e tacchi alti, a patto di non esagerarare (da evitare l’effetto “strizzato”). Come per la donna-mela, via libera agli scolli a V; da eliminare, invece, tutto quello che appesantisce la parte superiore del corpo. 12 2 Donna-grissino Sogno irraggiungibile delle molte che vorrebbero essere come Audrey Hepburn, Gwineth Paltrow o Nicole Kidman, anche la donna-grissino ha i suoi punti deboli. Spesso invidia la quarta di reggiseno dell’amica maggiorata e le curve da pin-up della presentatrice tv. E il rischio, persino in questo caso, è quello di ambire e copiare un modello che non valorizza al meglio i propri punti di forza. Se vi riconoscete nella tipologia donna-grissino (poco seno, pochi fianchi, fisico androgino, costituzione minuta), sappiate che gli scolli all’americana e i top accollati sono perfetti per distogliere l’attenzione dalla mancanza di décolleté e per addolcire la linea delle spalle. Consigliati, per lo stesso motivo, anche i ricami, i drappeggi, i volant, le rouches e le stampe coloratissime. Sì anche ai tubini “da sirena”, ultra-fascianti e magari con vertiginose scollature fino all’ombellico, o alle microgiacche in stile Chanel. Da evitare, invece, gli abiti-sottoveste con le spalline sottili, che mettono in risalto un seno che non c’è, i top elasticizzati e gli scolli a V. Via libera anche alle righe orizzontali ai quadretti, alle sovrapposizioni casual di t-shirt, felpe e top, ai maglioni super lavorati di lana grossa, ai jeans a sigaretta e ai pantaloni larghi (persino bianchi!) di taglio maschile, magari portati con una cintura, che riequilibra le proporzioni. Le shopaholic non vanno in crisi