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Copyright by: Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008 3 Fatto di Napoli; gli azzurri battono la Lazio; 4 Il Punto sulla Serie A, è successo nell’ultima giornata; 5 Il Giglio sempre più Fiorente, i viola volano; 6 Inizio Amaro per Thohir, la Samp ferma l’Inter; 7 Scommettiamoci Su e Indovina Chi?; 8 Un occhio all’estero, i principali campionati europei; 10 Fatto di Calciomercato, le ultime trattative; 12 Fatto di Serie B, l’ultima giornata 13 Campionato Primavera, la 10° giornata; 15 Tragedia al Sicday, morto Doriano Romboni; 16 Fatto di pallanuoto; 20 Scoviamo gli sport; il Softball 21 Sport e Cinema, avete mai visto “Mezzo destro, mezzo sinistro”? 2 Allo stadio Olimpico di Roma è andata di scena la partita tra Lazio e Napoli. La Lazio si presenta a questa partita cercando un riscatto per un campionato, che fino a questo momento è deludente, mentre i partenopei devono riscattare le 3 sconfitte di fila (2 Campionato e 1 Champions). La Lazio si presenta con Perea al posto di Floccari, mentre i napoletani giocano con la squadra, che perse 7 giorni fa contro il Parma. La partita inizia e la prima occasione per la Lazio, che Candreva non capitalizza, ma la risposta del Napoli non si fa attendere, maMarchetti blocca Callejon. Minuto 24 la partita si sblocca con la rete di Higuain, che supera Marchetti e segna la rete dello 0-1, ma il vantaggio dura 1 minuto, infatti ricomincia la gara e Behramisbaglia porta e trafigge il proprio portiere Reina. 37’ gol annullato a Higuain, che insacca, ma in posizione di fuorigioco. 39’ ecco la pronta risposta della Lazio con Hernanes, ma niente da fare. Il primo tempo termina sul risultato di Lazio 1 Napoli 1. Partita lottata, ma piena di errori da una parte e dall’altra. I partenopei hanno espresso un calcio molto timido, dove il gioco ne risente molto, infatti non gioca più come le prime giornate. Gli esterni azzurri soffrono molto Lulic e soprattutto Candreva, che fa quello che vuole con Armero. Il secondo tempo inizia e la prima occasione come nel primo tempo è per i padroni di casa, maHernanes fallisce ancora. Minuto 50 arriva il raddoppio del Napoli con Pandev, che da posizione molto difficile riesce a girarsi e trafiggere Marchetti. Gli ospiti al minuto 72 trovano anche la rete del 1-3 ancora con Higuain, che servito perfettamente da Pandevsi trova a tu per tu con Marchetti e lo trafigge ancora una volta. I padroni di casa sembrano sfiduciati, ma tentano di riaprire la partita con Keita, che al minuto 88 trova la rete del 2-3, che però illude i propri tifosi. Il Napoli soffre molto, ma riesce a trovare la rete della tranquillità con Callejon, che trafigge per la quarta voltaMarchetti. Dopo 3 minuti di recupero la partita finisce così con il risultato di Lazio 2 Napoli 4. Gli azzurri portano a casa 3 punti importanti per il campionato anche se a livello di gioco i partenopei devono migliorare molto, infatti non si è visto il classico gioco palla a terra, ma anzi è stata piena di lanci lunghi. La Lazio esce con le ossa rotte, infatti nonostante una buona gara non solo no ha portato punti a casa, ma ha preso ben 4 reti quindi bocciata la difesa. Stefano Limongelli La scena della quattordicesima giornata di campionato è tutta della Juventus. I bianconeri vincono in casa contro l’Udinese nei minuti finali grazie a un gol di Llorente e si avviano verso la prima “mini fuga” del campionato. Gli uomini di Conte, con grande grinta e determinazione, portano a casa i tre punti proprio quando la partita sembrava chiudersi con il pareggio. L’Udinese meritava di sicuro qualcosa in più, ma la fame della Juventus ha prevalso su tutti ed ora anche sul campionato. Infatti, sul trono della classifica risiede proprio la “Vecchia Signora”, che stacca di tre punti la Roma. Gli uomini di Garcia, segnano si nel finale, ma a differenza della Juventus raccolgono solo un punticino. A Bergamo i giallorossi non vanno oltre il pari. Prima vano sotto a causa di una clamorosa papera di De Sanctis, e poi pareggiano con Strootman a tempo ormai scaduto. Mantenendo però, il secondo posto. Sul terzo gradino troviamo il Napoli. I partenopei, a tre lunghezze dai giallorossi, vincono per quattro reti a due contro la Lazio all’ “Olimpico”. Un super Higuain (doppietta per lui) porta Benitez e company alla vittoria nel posticipo del lunedì. L’Inter, alla prima di Thohir, non regala la vittoria al neo presidente. E’ la Sampdoria dell’ex Mihajlovic a fare lo sgambetto ai nerazzurri, che nel finale raggiunge un insperato pareggio. Uno a uno il finale a “San Siro”. La stessa Inter viene raggiunta al quarto posto dai viola di Montella. La Fiorentina batte quattro a tre l’Hellas Verona di Luca Toni in un match pirotecnico. Ancora a segno il capocannoniere del campionato Giuseppe Rossi (12 reti.) Verona, che nonostante la sconfitta, rimane quinto in classifica. Ma facciamo un passo indietro e andiamo agli anticipi del sabato. Due gare dove le squadre si dividono la posta. La prima è il derby dell’Emilia tra Parma e Bologna. Al “Tardini” di Parma prima vanno in vantaggio i felsinei con il solito Konè, ma poi vengono agguantati da un’autentica magia di Tonino Cassano. Il barese realizza la sua centesima marcatura nella nostra Serie A. Il secondo anticipo, invece, si gioca a Genova. A sfidarsi sono Genoa e Torino. Vantaggio toro e pareggio genoano. E anche questa gara termina con il risultato di uno a uno. Mezzogiorno di fuoco al “Massimino” di Catania. Di scena c’è il Milan di Allegri. La gara sembra volgere a favore dei siculi, ma un grande Kakà e una grande prova di forza dei rossoneri evitano l’ennesima beffa e ribaltano il risultato. Il finale ci dirà di un tre a uno per il “Diavolo”. Infine due scontri salvezza nei match delle 15:00 della domenica: il Chievo di Corini annienta il Livorno battendolo per tre a zero, mentre Cagliari e Sassuolo impattano in un pari. La squadra di Di Francesco era avanti di due reti, ma il fattore campo ha fatto si che gli isolani pareggiassero. Finisce due a due un altro match per nulla privo di emozioni. Si conclude, dunque, la lunghissima giornata di campionato. Con la Juventus in testa alla classifica, ora le inseguitrici dovranno fare un grande sforzo se vorranno ridurre già dalla prossima il gap con la prima della classe. Il campionato inizia ad entrare nel vivo e siamo quasi nel cuore della stagione, perciò ora ne vedremo delle belle. Dario Mainieri 4 Tre generazioni di campioni al Franchi di Firenze. Dall’osannato campione del passato Gabriel Batistuta alle esultanze per i nuovi idoli viola; partendo da Borca Valero passando prima, però, per un passato meno recente con l’ex di turno Luca Toni. E’ stata questa Fiorentina- Verona; un tuffo nella storia. E’ stata una gara, di sicuro, non noiosa, per lo spumeggiante gioco e per le reti, ben sette, messe a segno. Da questo ping pong di gol, ad avere poi, la meglio è stata la Fiorentina, che ha vinto per 4 reti a 3, sulla “cenerentola” Verona. Per la formazione viola, la cura Montellacontinua a dare i suoi frutti. Con il Verona, scende in campo una Fiorentina, figlia di un ko ad Udine e, per questo, rinvigorita; già dai primi minuti, la Fiorentina mette in difficoltà la squadra veronese, grazie alla forza del centrocampo viola. E’ proprio da un centrocampista, che arriva il gol del vantaggio fiorentino. BorcaValero, al 5’, dribbla il mal capitato difensore veronese e, di sinistro calcia in porta, battendo Rafael. Per lo spagnolo è il terzo gol, nella massima serie italiana e, se si vuole contare il gol in Coppa Italia, della scorsa stagione; ammontano a quattro i gol realizzati. Posizionato il pallone sul dischetto; si da il via, nuovamente, al gioco. Il Verona, in possesso del pallone, parte lanciata verso l’area di rigore viola. Iturbe, al limite dell’area, calcia di sinistro, ma trova Neto a chiudergli lo specchio della porta. Direttamente dalla sua respinta, il portiere, viene freddato dal tiro di Romulo. Come vuole il galateo del calcio, il brasiliano non esulta, vista la stagione scorsa passata tra le file di misterMontella e, ancora metà del cartellino in possesso dei Della Valle. Soli sei minuti e, per le due squadre è ancora tutto in lizza. Al 12’, continua la sagra dei tiri da fuori Iturbe. La sua rete porta in vantaggio il Verona di Mandorlini e, inguaiai i viola, che vanno sotto di due reti. Ma nella memoria dei tifosi fiorentini è, ancora, vivo il doppio svantaggio contro la Juventus tramutatosi, poi, in una clamorosa rimonta. E visto che , a volte, la storia si ripete, anche in questa gara, lo svantaggio da vita ad una formidabile rimonta. E’ di nuovo, Borca Valero, al 14’, con l’ennesimo tiro da fuori, ma stavolta sul suo piede, il destro, indirizza verso la porta un siluro potente. Rafael spiazzato, per l’improvvisa deviazione del tiro da parte di Maietta, che con la punta del piede, conferisce alla sfera una traiettoria insidiosa per l’estremo difensore. Prima doppietta per il centrocampista spagnolo e, pari agguantato dalla Fiorentina. Al 43’ arriva il gol del sorpasso, messo a segno daVargas, che sul vertice sinistro dell’area di rigore, infila la palla, con una diagonale che sembra disegnata con un righello, alle spalle di Rafael. Si va negli spogliatoi, sul risultato di 3-2 e, con il presagio che, anche, il secondo tempo sia sprizzante come i primi 45 minuti. Al sesto minuti della ripresa, un ingenuità del Verona, costa caro. L’esperto Jankovic, da terra, con le mani toglie nettamente il pallone dai piedi di Tomovic, pronto a calciare in porta. Per il direttore di gara nessun dubbio: calcio di rigore e rosso diretto per il centrocampista ex Genoa. Dal dischetto PepitoRossi, sempre infallibile, sigilla in quinto dei cinque rigori assegnati. Riuscita l’ennesima rimonta: 4-2. Per chi pensava che la Fiorentina avesse vita facile contro il Verona, non ha fatto i conti, però, con il capocannoniere della formazione veneta;Jorgihno, che riapre le speranze di espugnare il Franchi, al popolo veronese. Il terzo gol subito, ricarica i giocatori della Fiorentina che, ancora più arrembanti, cercano il gol che possa chiudere definitivamente la pratica Hallas Verona. Ma a porre fine allo spettacolo, ci pensa il triplice fischio del direttore di gara. Per la Fiorentina, non sorride solo il risultato: 4-3, ma anche, la classifica. I tre punti, portano i viola a 27 punti, pari merito con l’Inter del magnate Tohir. Il terzo posto è a soli quattro punti, ma con una Fiorentina così, non c’è da stare tranquilli. Annalisa Moccia Erano in 54 le vecchie glorie nerazurre a raccogliere gli applausi di tutti in un giro di campo al sapore di amarcord, c'era Bergomi, Di Biagio, Mazzola, Suarez e Boninsegna. Era iniziata così la festa in casa Inter, il pubblico in festa, i grandi invitati, il gol di Guarin e soprattutto il "festeggiato", ovvero Erik Thohir a godersi tutto questo spettacolo. Poi però come accade in molte commedie c'è sempre il solito guascone, magari un classico guastafeste che, al momento della torta inciampa, ci casca sopra e rovina tutto. Il "simpaticone" di giornata è un certo Renan Garcia, brasiliano con passaporto italiano, che è solito stare sempre in disparte ma che ha 27anni decide che è giunta l'ora anche per lui di farsi notare. Siglando la sua prima rete in Serie A il centrocampista regala il secondo pari in due partite dell'era Mihajlovic. Se lo scorso turno la zona Cesarini fu fatale ai blucerchiati adesso è un tripudio di gioia. L'Inter parte con il freno a mano tirato e nei primi minuti subisce il lieve forcing doriano che si concretizza solo con conclusioni da fuori. Al diciottesimo però Ricky Alvarez fa l'Alvarez, Thohir si alza dal seggiolino come se volesse entrare in campo e muovendo la testa accompagna la danza dell'argentino nell'area sampdoriana. E uno, e due, e tre li mette a sedere tutti, palla deliziosa al centro e... esplode il destro di Guarin, esplode lo stadio, esplode Erik Thohir, Inter in vantaggio. La partita da quel momento scorre lenta e noiosa, giocata a centrocampo senza nessun sprazzo di bel gioco. Mazzarri è indeciso: chiudere la pratica o difendersi? Alla fine ne esce fuori una brutta via di mezzo che sul finire non fa altro che mettere in difficoltà la stessa Inter. Entra Kovacic per Taider, sembra si voglia dare più brio, più profondità e quindi raddoppiare. Però Dopo una decina di minuti però esce il più offensivo Guarin ed entra il medianaccio di altri tempi Mudyngai. Ne esce fuori una squadra in difficoltà che, come una provinciale qualsiasi, si chiude dietro e non riesce a ripartire. Solo un lampo di Palacio cerca di illuminare Cambiasso che non riesce a concretizzare. E' questo l'ultimo acuto dell'Inter poi è un monologo Samp che si conclude con il tiro della Domenica di Renan, in fondo è giusto così. Nel giorno delle vecchie glorie la più felice di tutti sembra essere Sinisa Mihajlovic. Antonio Greco Anche se pochi ne hanno sentito la mancanza Martedì è di nuovo tempo di Coppa Italia. La coppa nazionale ormai da un pò di anni non genera più l'appeal di una volta ma è comunque sempre un bel trofeo da esporre in bacheca e in più, se ne ricorda molto bene la Lazio, è un viatico che porta dritto in Europa. Dopo i primi turni adesso entrano in gioco le big ed è tempo di vedere chi ha più chance di vittoria. La favorita come era facilmente prevedibile che è la squadra che può vantare anche le migliori seconde linee in caso di turn over. A sorpresa, dato il pessimo avvio di stagione, i bookmakers indicano il Milan come seconda pretendente, magari, essendo improbabile arrivare almeno in Europa Leaugue tramite il campionato, i rossoneri daranno molta importanza alla manifestazione. A seguire ci sono Napoli e Fiorentina appaiate e poco dietro Inter e Roma, Quest'ultima nonostante il secondo posto in classifica è solo la quinta favorita. L'ambizione Stella d'argento (assegnata a chi vince dieci coppe) sommata alla voglia di rivalsa potrebbero però dare una spinta in più. Molto improbabile la riconferma della Lazio. Anche la Champions Leaugue ha già dato quasi tutti i verdetti, quasi tutte le sedici che andranno agli ottavi sono scritte. Il Napoli, data la sua quota (100,00), per gli scommettitori sembra ormai già spacciato, però se avete qualche spicciolo tentar non nuoce. I favoriti sono i campioni in carica del Bayern Monaco tallonati dalle due spagnole Barcellona e Real Madrid. In quartapiazza c'è la nuova potenza del calcio mondiale, il Psg, più che una previsione sembra un obbligo, se hai in attacco Ibrahimovic, Cavani e Lavezzi non sarai mai di certo una comparsa. Seguono tutte le inglesi più la Juventus al pari del Dortmund mentre l'ottava Champions per il Milan è molto più che un'utopia. Quote Vincente Coppa Italia: Juventus(4,00) Milan(6,00) Fiorentina(6,50) Napoli(6,00) Inter(7,00) Roma(8,50) Lazio(17,00) Altro...(50,00) Antonio Greco Quote Vincente Champions Leaugue: Bayern Monaco(3,50) Barcellona(5,50) Real Madrid(6,50) ParisS.G.(13,00) Chelsea(14,00) Arsenal(15,00) Manch. City(16,00) Manch. United(17,00) Juventus(18,00) B.Dortmund(18,00) Milan(40,00) Napoli(100,00) Antonio Greco Indovina chi è una rubrica che mette alla prova la conoscenza calcistica dei nostri lettori. Come si gioca? Verranno scelte delle figurine di calciatori e allenatori che hanno militato nel nostro campionato, alle quali verrà cancellato il nome. Saranno così bravi i nostri cari lettori ad indovinarli lo stesso? Naturalmente saranno dati dei piccoli suggerimenti, non siamo poi così cattivi. Indizi: La soluzione dello scorso numero -Claudio Javier Lopez, ex attaccante di nazionalità argentina. A lanciarlo fu il Racing Club, team del suo paese, per finire poi in Spagna, al Valencia. Con i pipistrelli ebbe il miglior rendimento della sua carriera. Per la cifra di 35 miliardi di lire arrivò in italia, alla Lazio. 4 anni e 106 partite. Un grave infortunio lo fece finire in Messico, poi il ritorno in patria e l’esperienza Americana. Si ritirò nel 2011. -Cafù più che un difensore, era un treno, che però non prendeva in considerazione le fermate. Un treno in cui si scende alla fine. Brasiliano, si scopre calciatore con la maglia del Sao Paolo. Viene adocchiato subito dal calcio europeo. Il primo tentativo però, al Real Zaragoza fallì, e tornò in patria. Era però un predestinato, lo prende la Roma, 6 stagioni ad altissimi livelli, uno dei migliori in quel ruolo al mondo. Pendolino lo chiameranno. Passerà poi al Milan, ultima squadra con cui giocherà. Ha vinto la bellezza di due Mondiali. -Si tratta di due attaccanti; - Uno italiano, l’altro Sierraleonese; -Uno dei due si è scoperto calciatore con la maglia del Old Erdwardians, squadra che militava nella seconda serie del suo paese, successivamente fu acquistato dal Lugano, e portato quindi in Svizzera. Siglerà 5 reti nel suo primo campionato, che gli basteranno per essere acquistato dall’Inter, che lo manderà in prestito in giro per l’Italia. Bologna, Genoa, Cagliari, Reggina e Vicenza, (collezionando circa 40 gol) prima dell’onore di indossare la casacca nerazzurra. All’ombra del Meazza timbrerà il cartellino per 14 volte in 3 anni. Finita l’esperienza italiana, passò al Monaco, in Francia, dove da titolare segnerà 14 reti. Poi il prestito al Al-Ittihad, e il ritorno in Francia. Indosserà anche le maglie di AEK Atene, Shaanxi Chamba, e Kallon, squadra da lui stesso acquistata e di cui è tuttora presidente; -l’altro è cresciuto calcisticamente nella sua città, nato a Roma, giocherà nelle giovanili della Lazio, e nella stagione 1993-1994, Dino Zoff lo farà esordire in massima serie all’età di 17 anni. Nella stagione seguente al timone della Lazio c’era Zdenek Zeman, che decise di schierarlo per ben 13 volte. Segnerà 3 reti. Poi, il prestito a Verona e Bari, prima di essere ceduto dai biancocelesti alla Salernitana, in cadetteria, per ben 5 milardi di lire. Indosserà la casacca granata per 2 stagioni, realizzando 33 reti. Verrà poi ceduto al Parma, 3 anni con i gialloblu, prima di arrivare nel calcio che conta. La Juventus lo porta a Torino, sborsando 32 milioni di euro. 2 stagioni e diversi trionfi prima dell’esperienza spagnola col Valencia. Successivamente 1 stagione al Monaco, una al Genoa prima di divenire idolo indiscusso di Bologna, dove diverrà capitano e uomo simbolo della città. Oggi gioca in Canada, al Montreal Impact, dove insegna ai canadesi cosa sia il calcio; -Uno dei due ha vinto 1 Coppa Italia, 1 Scudetto, 1 Supercoppa Uefa; - Uno dei due era soprannominato SuperMarco, l’altro semplicemente Kall. La soluzione verrà svelata solamente nel prossimo numero, intanto prova a giocare sulla nostra pagina Facebook FATTO DI SPORT Premier League Tutto invariato, o quasi in testa alla classifica. L’Arsenal in questa stagione sembra un rullo compressore. La squadra di Wenger vince in trasferta per 3-0 sul campo del Cardiff. Complice la sconfitta per 3-1 del Liverpool sul campo dell’ Hull City i gunners allungano in classifica. Spettacolo al White Hart Lane tra Tottenham e Manchest United, con i padroni di casa in vantaggio per due volte e raggiunti in entrambi i casi dalle reti di Ronney. Ottima vittoria in ottica Europa League dell’ Everton in casa contro lo Stoke city, padroni di casa che vincono per 4-0. Il Newcastle, grazie alla vittoria per 2-1 in casa contro il West Bromwich si mantiene in scia delle grandi, assestandosi al settimo posto in classifica. Il Norwich grazie alla vittoria per 1-0 sul Crystal Palace si allontana dai bassi fondi della classifica, mentre il Palace resta ultima in classifica. Piccolo passo in avanti per il Sunderland, l’ex squadra di Di Canio ottiene un punto sul campo dell’Aston Villa. Chiudono il turno, due sfide di alto livello, Chelsea - Southampton, e Manchester City Swansea.. LIGA BBVA Si fa sempre più interessante la lotta tra le tre super potenze di Spagna. Ha aperto i giochi l’Atletico Madrid. La squadra di Simeone si sbarazza agevolmente dell’ Elche, con le reti del baby fenomeno Koke, e del solito Diego Costa. In serata ha risposto il Real Madrid, la squadra di Ancellotti grazie alla tripletta di Bale e nel mezzo gol di Benzema stravince sul Valladolid. Domenica nel posticipo è attesa la risposta del Barcellona impegnato sul campo dell’ Atletico Bilbao. Si ferma il Villareal, la squadra di García Toral, pareggia in casa per 1-1 contro il Malaga. Negli altri incontri disputati, il Celta Vigo di Luis Enrique risorge vincendo in casa per 3-1sull’ Almeria. Nell’anticipo del venerdì il Getafe batte il Levante per 1-0 restando in scia Europa League. Ottima vittoria della Real Sociedad in trasferta sul campo dell’ Espanyol. Con questa vittoria la squadra basca si porta al sesto posto in classifica. Spettacolo a Siviglia tra Betis e Rayo Vallceano, la partita termina con uno spettacolare 2-2. La quindicesima giornata si concluderà con le sfide Granada Siviglia, e Valencia Osasuna. 8 Bundesliga Continua l’ottimo momento del Bayern Monaco. La squadra di Guardiola vince in casa contro il Braunschweig sempre più ultimo in classifica. Le reti portano entrambe la firma di Arjen Robben. Riprende la marcia il Borussia Dortmund, la squadra di Kloop vince in trasferta per 3-1 sul campo del Magonza, gol di Aubameyang e doppietta di Lewandoski. Mantiene il passo il Bayer Leverkusen, la squadra delle aspirine batte in casa il Norimberga per 3-0. Pirotecnico pareggio tra Hoffenheim e Werder Brema, il match termina 4-4, con i padroni di casa in vantaggio prima per 2-0 e rimontati e poi per 4-2 e di nuovo rimontati. Torna al gol l’ex milanista Boateng ora in forza allo Schalke 04, la squadra di Gelsenkirchen vince per 3-0 in casa sullo Stoccarda. Nell’ anticipo del venerdì il Wolfsburg impatta in casa per 1-1 contro l’Amburgo. Vince l’Hannover in casa per 2-0 contro l’Eintracht Francoforte allontanandosi di fatto dai bassi fondi della classifica. Chiude la giornata l’incontro Borussia Monchengladbach – Friburgo. Ligue 1 In attesa del posticipo che vedrà impegnato il Paris Saint Germain contro il Lione, il Monaco, ma soprattutto il Lille si fanno sotto. La squadra di Ranieri, vince in scioltezza in casa per 2-0 contro il Rennes, mentre la squadra di Girard vince per 1-0 sul campo del Valenciennes.. Le due squadre si portano momentaneamente a ridosso della capolista. Stabile al quarto posto in classifica il Marsiglia, dopo le delusioni europee la squadra di Baup risale in classifica battendo nell’anticipo del venerdì il Montpellier per 2-0. Ottima vittoria in ottica Europea per il Saint Etienne, che vince in casa per 4-0 sul Reims. Vince anche il Guingamp in casa contro il Nantes per 1-0, la squadra Bretone si porta al settimo posto in classifica. Rotonda vittoria del Tolosa contro il Sochaux, incontro terminato sul punteggio di 5-1. Continua la risalita il Bordeaux, vittorioso in casa per 4-0 contro l’ Ajaccio. Lino Iorio9 Juventus: obiettivo Cuadrado. L’obiettivo per giugno si chiama Juan Cuadrado, gioiello della Fiorentina in comproprietà con l’Udinese. Marotta avrebbe già parlato con il versante bianconero, provando ad inserire nella trattativa niente meno che Isla, che così tornerebbe alla base. Il nodo cruciale è rappresentato dalla Fiorentina, in quanto potrebbe impuntarsi vista anche la grande rivalità, facendo così aumentare il prezzo del colombiano. Inter: in due per un posto in attacco. A gennaio all’Inter arriverà un attaccante, e non sarà di basso profilo. Tante le idee e tanti ii profili esaminati dai dirigenti per soddisfare Mazzarri: i due che più stimolano il tecnico sono Osvaldo e Rodrigo, entrambe prime punte. Per Osvaldo il Southampton chiede non meno di 15 milioni un prestito con obbligo di riscatto. Per Rodrigo, classe 91, si sa, il Benfica è una bottega carissima e sicuramente sparerà alto: intorno ai 25 milioni per il talento brasiliano. Napoli: torna di moda Agger. Il Napoli tenterà di convincere il Liverpool a cedere il suo difensore Daniel Agger, uomo richiesto espressamente da Benitez per rafforzare la difesa. Si pensa ad un prestito oneroso per circa un milione e mezzo per portate il difensore a Napoli fino al termine della stagione. Il costo del riscatto si aggirerebbe intorno ai 10 milioni di euro. Giuseppe Memoli 10 Berlusconi ha rilasciato all'ANSA una dichiarazione: «Galliani resta al suo posto, al Milan è tornata la serenità». Dietrofront immediato, in seguito alle dimissioni presentate dall'amministratore delegato. Galliani dopo la partita del 11 Dicembre contro l'Ajax, aveva deciso di lasciare, dopo 27 anni di Milan. Decisione scaturita in seguito alle pressioni e messa in discussione da parte di Barbara Berlusconi componente di spicco del CDA della Società. L'avvento in prima linea della spumeggiante figlia di Berlusconi, e i risultati decisamente sotto tono della squadra, ha comportato che nessuno potesse più dormire sonni tranquilli. In primis sono andati sotto processo i giocatori, sopratutto quelli rappresentati dal procuratore Mino Raiola (Balotelli, Niang, Abate e Robinho), accusati di pensare più ai problemi di immagine che a quelli del campo. E in fine lo stesso Galliani. Ma in seguito all'incontro ad Arcore, il Cavaliere ha deciso di non accettare le dimissioni. Mettendo pace tra i due, nominandoli entrambi amministratori delegati della società: Galliani con delega al settore sportivo; Barbara con delega agli altri settori dell'attività sociale. A renderlo noto è stato lo stesso presidente in una nota: «Sono lieto di comunicare che è stato trovato pieno accordo su un'organizzazione societaria che prevede due amministratori delegati: Adriano Galliani con la delega al settore sportivo e Barbara Berlusconi con la delega agli altri settori dell'attività sociale. Da parte mia ho promesso di essere più vicino alla società e alla squadra». Allegri da par suo ha cercato di proteggere la squadra da voci che potrebbero distrarre i giocatori nelle dichiarazioni prepartita. E in conferenza stampa ha dichiarato: «È tutto in evoluzione, dobbiamo cercare di isolarci. Le vicende societarie sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo il dovere di trovare risultati e staccarci dalle problematiche societarie. Cosa ho pensato quando ho letto le dichiarazioni di Galliani? Vista la delicatezza della questione preferirei non parlarne perché siamo concentrati per la sfida col Catania». E alla domanda su se l'addio dell'ad rossonero potrebbe cambiare il suo futuro sulla panchina del Milan, Allegri difende ancora i suoi giocatori e risponde: «non aver mai pensato al futuro, in generale. Nemmeno quando ero in bilico e lo magari lo sono ancora, non lo so. Le responsabilità dell'attuale classifica sono solo mie». Il Milan nel frattempo nonostante tutto si è imposto a Catania con un sonoro 1 a 3. Che lascia sperare i tifosi che l'avvento repentino del presidente possa aver sorto i risultati sperati, che la stagione non sia ormai compromessa del tutto e che la squadra possa lottare e vincere per le posizioni che le competono. Fabio Tomas Al Castellani, nel friday night, gara scoppiettante tra Empoli e Brescia con i padroni di casa che passano in vantaggio all'ottavo minuto del secondo tempo con Tavano. Il Brescia risponde prima al 16' con l'airone Caracciolo e poi al 27' con Grossi, ma i toscani non ci stanno a perdere e al 94' è ancora Tavano a segnare e a salvare i suoi dalla sconfitta. L'Avellino, apparso meno brillante del solito, non va oltre lo 0-0 contro il Cesena tra le mura amiche, ma mantiene la quarta posizione. La Juve Stabia cambia allenatore, con Pea sopraggiunto a Braglia, ma a Latina perde ancora con il minimo scarto, è infatti Jonathas, ex Pescara e Torino, a regalare i tre punti che trascinano il club romano al sesto posto. Ancora un pari tra Modena e Siena con le realizzazioni di Mazzarani su rigore per i gialloblu e Rosseti sul finale di gara per i toscani. Restano entrambe a 21 con nessun cambiamento in classifica. Poche emozioni anche all'Euganeo tra Padova e Crotone, con i calabresi che non riescono a sbloccare il match. Situazione ancora difficile per i veneti che restano terz'ultimi. E' la doppietta del rosanero Belotti a decidere il match del Barbera contro il Novara, che al 7' del secondo tempo aveva trovato il pari con Gonzales. Il Palermo sale a 30 punti e ritrova il secondo posto ad un punto dall'Empoli. Goleada all'Adriatico con i pescari che battono il Carpi per 4-2. Reti di Maniero (doppietta), Politano e Brugman, per il Pescara, e Concas e Di Gaudio per gli ospiti. Rosso per De Vitis al 30' del primo tempo che forse condiziona l'iniziale equilibrio della gara. Out della Reggina in casa contro lo Spezia, che dopo essersi portata in vantaggio al 1' del primo tempo con Maicon, subisce le reti di Migliore e del solito Ebagua che non manca mai l'appuntamento al gol. Gli amaranto scivolano al penultimo posto. Dopo la vittoria nell'ultima giornata contro il Varese, il Lanciano perde a Trapani col minimo scarto siglato al 68' da Basso. I rossoneri scendono al terzo posto a 29 punti. Allo stadio Ossola, i casalinghi del Varese battono il Cittadella con il risultato di 2-1, grazie alle marcature di Pavoletti e Cristiano; il Cittadella era passato in vantaggio al 9' del primo tempo con Coralli. Nel Monday night scontro diretto al San Nicola tra Bari e Ternana, entrambe alla ricerca dei tre punti per uscire da una situazione non ottimale. 12 Nel girone A prima ed ultima in classifica si affrontano. Non conosce la parola “sconfitta”; il Torino, che contro un Genoa a soli 4 punti, ha vita facile. Nonostante il vantaggio per tutto il primo tempo, i genoani non riescono a gestire gli ultimi 45 minuti e, con la superiorità numerica, vista l’espulsione di Soprano al 24’ del secondo tempo, il Torino mette a segno le due reti della vittoria. Primi in classifica, con 24 punti, i granata, sono continuamente inseguiti da Empoli e Juventus, entrambe a 21 punti. I bianconeri approfittano del pari dei toscani, per 1-1, sul campo dello Spezia e, si portano a pari punti, proprio con i pari età empolesi . Contro il Modena dell’ex campione del Mondo; Simone Barone, i ragazzi dell’altro ex campione italiano; il vice Fabio Grosso, vincono 4 a 2. Su un “Chisola” innevato, gli emiliani vanno subito in vantaggio; al 5’ è Franco a gelare gli juventini. Bianconeri costretti ad inseguire e a cercare un pari, che per una difesa serrata e per la poca precisione, riesco nono a trovare solo al 13’ con Buenacasa. A tre minuti dalla fine del primo tempo, capitan Emmanuello, approfitta di una corta respinta di Lanzotti e, calcia in porta. Si va negli spogliatoi con il vantaggio della Juventus. Tornati in campo, la squadra di Zanchetta parte subito all’arrembaggio, in cerca del terzo gol, che chiuderebbe la gara. Il Modena, però, continua a difendersi, in attesa di un possibile contropiede che riapri il match. L’attesa ripaga e, Ponti batte Vannucchi. Il 2-2 gela la Juventus, più di quanto non stesse facendo il clima torinese. I bianconeri, subito il pari, si portano in avanti e, otto minuti più tardi; Romagna, il più giovane in campo, recupera una palla che sembrava, ormai, persa e, batte Lanzotti. 3-2 che si trasforma in 4-2, grazie alla rete realizzata da Bnou Marzouk, che si fa perdonare del penalty fallito in Youth League. Staccate le altre dodici squadre dalla terna di testa. A cinque punti dal duo che insegue il Torino, la Sampdoria agguanta lo Spezia che impatta contro l’Empoli. La squadra di Enrico Chiesa fa il minimo indispensabile e, contro i pari età del Parma, portano i tre punti a casa, grazie alla sola rete di Necchi, arrivata al 10’ del primo tempo. Dopo il pareggio con il Torino, la scorsa giornata, al Bologna non riesce, proprio, l’aggancio al quarto posto. Con il Novara, finisce 1 a 1 e, per i bolognesi la classifica dice, ancora, 15 punti. Ad solo punto dal Bologna, sale, proprio, il Novara a 14 punti. I piemontesi sono affiancati dal Parma e dal Sassuolo, che pareggia per 1 a 1 con il Cesena. Il Carpi, penultimo in classifica, conquista un punto contro il Siena. Nel girone B l’Atalanta non perde alcun colpo e, contro il Brescia (rimane quinta con 17 punti) conquista i tre punti che le consentono di non perdere il primato in classifica. E’ Bangal la “gallina dei punti d’oro” per i bergamaschi. Il Chievo, invece, con il 3-2 sul Padova, non perdere la scia dell’Atalanta e, rimane ad un solo punto di distacco. Staccata di 4 punti, l’Inter di Cerrone, che vince in casa del Lanciano, penultimo in classifica, per 1-3. Il Virtus Lanciano parte forte e, all’ottavo minuto, trova il vantaggio con Verna. Solo dopo la mezz’ora, per mezzo di Tassi, l’Inter trova il pari. Il secondo tempo è di stampo tutto neroazzurro. In tre minuti, arriva, prima, il gol del vantaggio, con Bonazzoli e, poi, con Ventre, anche, la rete della sicura vittoria. L’altra squadra di Milano, sotto di due punti dai neroazzurri, affronta, invece, l’ultima delle quattordici squadre. Il sonoro 3-0 rimette in pista i rossoneri, che vanno a segno con Pinato, realizzatore del pari agguantato all’80’ a Glasgow, con Fabbro e Vido. Già delineato il girone B che, vede squadre distanziate e ben salde ai loro posti. Come il Verona, che rimane sesto con 16 punti, grazie alla vittoria sul Varese, settimo a 15 punti, per 1-2, portandosi alle calcagna del Brescia. A 14 punti, c’è l’Udinese, che impatta con la quart’ultima Ternana; 2-2. Il Cagliari sale a quota 10; merito della netta vittoria per 2-0, sul Pescara. Nel girone C ad avere la meglio nello scontro, per il primato in classifica è la Lazio. I campioni d’Italia in carica si impongono 2-0 sulla Fiorentina. Prima della mezz’ora, la Lazio è già sul 2-0. A sbloccare il risultato, al 15’ del primo tempo, è Lombardi, che dai 30 metri fa partire un tiro, non intercettato da Lezzereni. Passano solo nove minuti e i biancocelesti trovano, anche, la seconda rete. E’ Crecco, che concretizza un’azione creata da Tounkara. Dal 34’, la Lazio resta in 10, causa l’espulsione per doppia ammonizione di Tounkara e, la Fiorentina inizia a farsi vedere dalle parti di Strakosha. Ma è proprio il portiere laziale il migliore in campo, bloccando tutte le conclusioni viola. Al triplice fischio del direttore di gara, la Lazio può festeggiare per i tre punti conquistati, che la portano a quota 27 punti, staccando, proprio, i viola di tre lunghezze. Vetta solitaria per le giovani aquile. A quattro punti dalla Lazio, i cugini della Roma, continuano a vincere. In campo, per la squadra di De Rossi, un giocatore d’eccezione: Mattia Destro. L’ex attaccante del Siena sta tentando di riprendere il ritmo partita, dopo il brutto infortunio che lo ha costretto a restare fuori per diversi mesi. Con la squadra primavera, l’attaccante giallorosso ha siglato una doppietta che ha permesso di battere il Latina per 3-0. La terza rete è di Di Mariano, che a scadere del primo tempo sigla la rete della sicurezza, dagli undici metri. Ad un solo punto dalla squadra della capitale, il Livorno batte, senza alcuna difficoltà il Crotone, con un sonoro 5-1. Si affaccia sulle posizioni che contano, il Napoli di Saurini. La vittoria in casa del Trapani, per 2 reti a 0, portano la squadra partenopea a nove punti dalla Lazio capolista, ma a soli 4 lunghezze dal Livorno, quarto. Tutino, sempre più trascinatore degli azzurrini a segnare la prima rete, alla prima decade del gioco. Nell’ultimo dei tre minuti di recupero, prima dell’arrivo del duplice fischio, arriva il raddoppio azzurro con Prezioso, che dai 20 metri mette in rete, un tiro potente, quanto preciso. Nel secondo tempo, il Napoli amministra con tranquillità il doppio vantaggio. Alle spalle degli azzurrini, il Catania vincente sulla Reggina per 1-0. L’altra siciliana; il Palermo batte l’Avellino 1-2. Dal fondo della classifica, arriva il pari, 1-1, tra Juve Stabia e Bari. Annalisa Moccia Giustizia è fatta: Gibilterra è tra le nazionali riconosciute dalla Fifa. Lo scorso 20 novembre la squadra di calcio delle Colonne d'Ercole ha fatto il suo debutto in una competizione Uefa con un'amichevole contro la Slovacchia del napoletano Hamsik. Partita che Gibilterra attendeva dal 1895, anno in cui fu creata la federazione calcistica. Ottima la prova dei padroni di casa che riescono a fermare la più accreditata Slovacchia con il risultato di 0 a 0. La partita è stata giocata nella cittadina portoghese di Faro che da tempo mette a disposizione L'Estadio Algarve. “In terra lusitana ci hanno seguiti più o meno in seimila, e questo è un altro grandissimo risultato se si pensa che Gibilterra, in tutto, fa poco più di 28mila abitanti. Siamo fieri di come abbiamo interpretato questo primo incontro ufficiale: ora ci godiamo i frutti del nostro lavoro, poi penseremo al prossimo impegno”. Queste le parole del ct Bula, che al termine della gara fa i complimenti per la grinta e la determinazione messa in campo da i suoi ragazzi. Il giocatore di maggior spessore internazionale è il difensore ex Stoke City con un trascorso assieme a DavidBeckham nelle giovanili del Manchester United, che attualmente milita con il Chesterfield, in quarta divisione inglese, e la cui convocazione è arrivata via Twitter.Lo scorso 24 maggio la Uefa ha inserito Gibilterra tra le nazionali che parteciperanno alle qualificazioni per gli europei 2016. Step by step, anche nella piccola isola mediterranea c'è un calcio in crescita: basti pensare che nel 2007 Gibilterra conquistò gli Island Games battendo in finale l'isola di Rodi per 4 a 0. "O toglie il copricapo o il ragazzo non gioca". In provincia di Brescia, nel prepartita di Montirone-Real Sant'Eufemia, categoria allievi, l'arbitro della gara si rende protagonista di un gesto a dir poco singolare. Gurpartap Singh è un giovane calciatore indiano a cui viene comunicato di non poter giocare se avesse indossato il turbante. Il calciatore sikh è rimasto in panchina perchè per la sua religione quel turbante non può essere tolto. Le regole dicono che un copricapo va tolto solo se può risultare pericolo. La cosa assurda è che la richiesta dell'arbitro non gli era mai stata fatta prima da un direttore di gara, in tante partite disputate dal ragazzo, ma soprattutto perchè quel turbante a termini di regolamento non mette in pericolo nè lui nè gli avversari. A tutta questa bizzarra vicenda c'è da aggiungere che l'arbitro a dieci minuti dal termine si avvicina allo sconsolato Gurpartap e gli comunica che può entrare in campo. Il giovane indiano, incredulo, decide di rimanere in panca, mentre i dirigenti della squadra hanno già denunciato l'episodio all Figc. Valerio Castorelli In caserma, a scuola, ovunque, la penitenza delle matricole è un classico senza età. Se al Chelsea si usa far cantare i nuovi arrivati, al Manchester, sponda United, si fa ben altro. Sono di questi giorni infatti le rivelazioni imbarazzanti di David Beckham al suo arrivo nello spogliatoio della prima squadra. Si sa, quel giorno è indimenticabile per ogni giovane calciatore ma, dopo l'avventura vissuta dallo SpiceBoy è ancor più indelebile. A 17anni David dovette masturbarsi nello spogliatoio davanti a tutti i suoi compagni di squadra guardando un calendario. Tralasciando l'imbarazzo dell'atto e la leggittima difficoltà a compierlo, a rendere più ardua l'impresa è stato proprio il calendario stesso. Le foto in questione infatt,i non ritraevano qualche bella donna mezza nuda o con pose ammiccanti, ma bensi la leggenda del Manchester United Clayton Blackmore, insomma un vero martirio... A 20anni di distanza l'ex calciatore si dimostra ancora e giustamente in imbarazzo a parlare dell'episodio soprattutto perchè è stato costretto a farlo davanti a delle telecamere. Il motivo è la prossima uscita del documentario su Alex Ferguson e la sua generazione di fenomeni che diede spettacolo negli novanta. " E’ stato imbarazzante doverlo raccontare, ma era qualcosa che dovevamo affrontare, anche se non mi piacerebbe affatto doverlo rifare di nuovo!!!”, queste 14 le ultime parole di Beckham. Antonio Greco Ore 13.41, seconda sessione di prove sul piccolo circuito “Sagittario” di Latina. Romboni perde il controllo alla curva 12 e sbanda sulla sinistra. Attraversa tutto il prato, rientra in pista in prossimità della curva 7 e, rimanendo ancora aggrappato alla moto, viene travolto da Gianluca Vizziello (33 anni, ex campione italiano di velocità). Sabato 31 Novembre è stato come premere il tasto rewind e rivedere le stesse scene della morte di Simoncelli a Sepang. Tutto è successo proprio al SicDay. Doveva essere una festa commemorativa, giunta alla sua seconda edizione, per ricordare Marco Simoncelli e raccogliere fondi da destinare alla sua fondazione. Invece si è trasformata in una tragedia.Romboni, dopo il tremendo impatto, è rimasto esanime sulla pista. I primi a capire la gravità della situazione e ad accorrere verso di lui sono stati Max Biaggi e Guido Meda (commentatore del Motomondiale). “Non ho capito subito chi era caduto. Quando mi sono avvicinato ho visto che si trattava di Doriano, privo di sensi. È stato choccante” ha raccontato Meda. I soccorsi sulla pista sono stati immediati e gli hanno fatto il massaggio cardiaco per diversi minuti in pista. Alle 14.05 l’arrivo dell’elisoccorso e alle 14.22 la partenza verso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Lì gli ultimi tentativi nel salvargli la vita. Alle 16.59 Doriano viene portato in sala operatoria per rimuovere l’edema cerebrale. Alle 17.11 purtroppoarriva il tragico annuncio: Romboni non ce l’ha fatta! La gara, come stabilito dalla Fim, non si è disputata ma è stato depositato un mazzo di fiori in mezzo alla pista, nel punto in cui Romboni è stato travolto. Il clima era irreale e circa 60 piloti hanno sfilato raccogliendosi in un minuto di silenzio per commemorare Sic e Daniele. I funerali di Romboni si terranno martedì. Doveva essere un giorno di festa per onorare la memoria del riccioluto pilota romagnolo e invece si è rivista la stessa scena. Quando la commemorazione rinnova la tragedia! “R.I.P. Doriano Romboni. Grande uomo che pilotava la moto come pochi altri. Hai saputo farmi capire come si doveva correre con cuore”- lo ha salutato così Marco Dovizioso attraverso un tweet. Loris Capirossi invece ha cinguettato così: "Non posso crederci, Doriano Romboni un mio Amico, rivale di mille battaglie, un combattente con tanto cuore. Che tristezza, ti voglio bene" Riposa in pace “Rombo” 15 Vincenzo Vitale DI NUNZIA CASOLARO Due su tre le vittorie della pallanuoto partenopea ed è la Canottieri a farne le spese. Sembra che la squadra del Molosiglio non riesca a cavalcare l’onda delle compagini partenopee; seppur è vero che nella vasca non ci sono le onde è il momento che i giallorossi facciano smuovere le acque ed entrino in un vortice di positività che li possa condurre dopo ben quattro giornate alla vittoria. Ancora una giornata no per i ragazzi di Mr. Zizza che in questo ottavo incontro non riescono a battere la penultima in classifica; è quasi come se i giallorossi dalla sconfitta con i cugini rossoverdi siano entrati in un circolo vizioso da cui non riescono ad uscire, restando fossilizzati in una mentalità sbagliata che non gli permette di far bene. Qual è stato l’errore stavolta? “La causa principale della sconfitta è che non abbiamo giocato di squadra.” Questo è quanto afferma il coach Zizza. Proprio quel gioco di squadra che ha caratterizzato il derby con il Posillipo questa volta è venuto a mancare, puntando così su delle individualità forse ancora acerbe. Ma gli errori non sono mancati ed il primo è stato il raddoppio sprecato al primo vantaggio che magari avrebbe potuto dare un impostazione del tutto diversa alla gara. Il primo tempo è infatti contrassegnato da un botta e risposta tra i padroni di casa e gli ospiti concludendo un parziale di parità per 3-3 alternandosi a rete Primorac, Brguljan e Baraldi per i giallorossi e Bini, Gitto e Coppoli per i biancorossi. Nel secondo quarto la tripletta della Florentia messa a segno da Coppoli, Di Fulvio e ancora Bini rende vani gli sforzi di Brguljan che con le sue due reti non riesce a portare la squadra in parità, visto inoltre l’ulteriore rete di Gitto chiudendo con un parziale di netto vantaggio per 4-2. Nella terza fazione è ancora la Rari Nantes che va per prima a rete con Gobbi che, dopo il goal di Primorac, si ripete portando a casa ancora un parziale di vantaggio terminato con un 2-1 per una superiorità totale di più tre. Nell’ultimo quarto i ragazzi del Molosiglio cercano di reagire e anche il capitano entra nel gioco attivo tramutandosi da difensore a centroboa, mandando a rete un bellissimo tiro a sciarpa e sfiorando di poco la rete con una colombella di tutto rispetto, che forse avrebbe cambiato le sorti della partita. Anche Campopiano segue il capitano accorciando le distanze di un solo punto con la Florentia che però chiude definitivamente il gioco con la rete di Di Fulvio. La Canottieri Napoli si ritrova così a scivolare ancora di una posizione occupando il quinto posto in classifica, mentre la Florentia con i suoi tre punti conquistati, scavalca il Promogest che resta penultimo in classifica, portandosi in questo modo alla terzultima posizione. “Purtroppo è andata male” afferma Buonocore che si ripete ancora una volta nell’asserire che “bisogna cambiare mentalità”. Rari Nantes Florentia: Mugelli, Sindone, Borella, Coppoli 2, Martini, Eskert, Brancatello, Dani, Gitto M. 2, Gobbi 2, Bini 2, Di Fulvio A. 2, Pezzulla. All. Vannini. Circolo Canottieri Napoli: Turiello, Buonocore 1, Campopiano 1, Borrelli, Brguljan 3, Morelli, Ronga, Primorac 2, Parisi, Velotto, Baraldi 1, Esposito, Vassallo. All. Zizza Arbitri:Bianco e Pinato. 16 Nessuna difficoltà per i rossoverdi in questo match, che con estrema tranquillità riescono a guadagnare i tre punti che gli permettono di mantenere ben salda la terza posizione in classifica condivisa con i cugini biancoazzurri dell’ Acquachiara. L’unico momento di trambusto c’è stato prima del fischio d’inizio per volontà dell’arbitro Bianchi che si oppone al far giocare Saccoia con la mascherina di protezione per l’intervento subito al setto nasale. Ma dopo un quarto d’ora di discussione Paride da vero guerriero toglie la maschera ed entra in vasca. Nel primo quarto nessuna delle due squadre riesce a concludere per i primi sei minuti, ma a sbloccare la situazione ci pensa Rossi dopo circa trenta secondi, seguito dal guerriero Saccoia, portando la squadra in vantaggio ma di un solo punto vista la rete di Vergano per il Bogliasco. Nel secondo quarto però il Bogliasco fa sentire la sua presenza e dopo poco meno di trenta secondi va subito a rete, e per ben due volte, prima con Di Somma e poi con Lanzoni. La risposta del Posillipo è però immediata con ben quattro reti di file, due di Renzuto e le altre due di Mattiello e Klikovac, chiudendo questo secondo parziale in vantaggio nonostante un’altra rete del Bogliasco ad opera di Camilleri. Nella terza fazione sono ancora Renzuto e Klikovac a ripetersi nonostante la risposta di Di Somma, annullata ancora da Renzuto, e ribattuta da Bruni. L’ultimo quarto si conclude con una parità di 3-3 che però non nuoce al risultato in favore del Dooa che ad ogni parziale conquista un punto di vantaggio sulla Rari Nantes. Ad aprire quest’ultimo parziale di reti è capitan Gallo, seguito da una doppietta dell’avversario Lanzoni a cui rispondono lo stesso Gallo accompagnato da Mattiello. L’ultima rete tocca al Bogliasco con Bruni ma non cambia comunque le sorti che si sono create nel corso di tutto il match. Ancora una volta Negri si dimostra di fondamentale importanza in vasca che oltre all’ottimo lavoro effettuato durante tutta la partita, compie l’impresa del rigore parato a Camilleri. Il coach Cufino sembra abbastanza soddisfatto dei suoi ragazzi ma è pur vero che come lui stesso afferma c’è tanta “generosità cronica” nei confronti degli avversari regalando punti alquanto importanti in partita; tuttavia l’allenatore cerca di puntare sulle buone individualità della squadra che devono essere solo maturate. E così mentre i rossoverdi mantengono il loro caro podio, questi tre punti in meno per il Bogliasco sono punitivi al massimo facendo declassare in questo modo la squadra di ben due posizioni in classifica, scivolando dal quinto al settima posto. Dooa Posillipo: Cappuccio, Dolce, Rossi 1, Foglio, G.Mattiello 2, Radovic, Renzuto 3 (1 rig.), Gallo 3, Klikovac 2, Bertoli, Mandolini, Saccoia 1, Negri. All. Cufino. Rari Nantes Bogliasco: Dinu, Marziali, A. Di Somma, Vergano 1, E. Di Somma 2, Guidaldi, Camilleri 1, Boero, Barillari, Lanzoni 3 (1 rig.), Gavazzi, Bruni 2, Vespa. All. Bettini. Arbitri: Bianchi e Navarra. 17 Importante vittoria per l’ Acquachiara dopo la netta sconfitta con il Pro Recco nell’ottava giornata ma, nonostante fosse penultima in classifica, la Promogest ha dato filo da torcere ai biancoazzurri che in alcuni momenti hanno avuto di che preoccuparsi. Alla prima rete di Sadovyy, risponde il Promogest con il goal di Russo; ma alle tre reti di Petkovic e quella di Luongo poco possono fare le sole due reti di Tomasic e Steardo in questo primo parziale che si chiude con un più due per i biancoazzurri per 5-2. È Tomasic che apre la seconda fazione andando a segno due volte, intervallato da Sadovyy, ma Draskovic con la sua tripletta porta la Carpisa Yamamay anche in questo parziale ad un più due fondamentale. Nel terzo quarto il primo ad andare a segno è Gambacorta, a cui risponde ancora Tomasic, autore di quattro reti nell’intera partita. Si ripetono anche Petkovic e Steardo, per poi scontrarsi con una rete a testa Mattiello e Simonetti, terminando il parziale in una parità che desta un minimo di preoccupazione ai partenopei. Oltre a chiudere la terza fazione, Simonetti apre anche l’ultimo quarto e dopo Ferrone e Gambacorta va a segno per ben due volte ancora e, seppur Steardo risponde alla rete di Di Costanzo conquistando il vantaggio in quest’ultimo parziale, non c’è comunque più nulla da fare per i bianco verdi che soffrono dello svantaggio dei primi tre parziali. La vittoria è ovviamente ben gradita dal coach De Crescenzo ma comunque non è completamente soddisfatto dai suoi ragazzi che peccano ancora in area difensiva.” Quest'oggi la squadra non mi è piaciuta come si è mossa proprio in questo reparto ed il loro straniero Tomasic ci ha punito in più di una occasione” dice il mister ma quel che è fatto è fatto adesso si pensa già al grande derby con i giallorossi del Molosiglio. E allora nulla di invariato nella classifica. L’Acquachiara tiene l’ultimo posto del podio da dividere con i cugini rossoverdi, mentre il Promogest resta con i suoi unici tre punti solo al di sopra del Nervi che all’ottava giornata di campionato è ancora a quota zero. Carpisa Yamamay Acquachiara: Kacic, Postiglione, Mattiello 1, Luongo 1, Scotti Galletta, Petkovic 4 (1 rig.), Gambacorta 2, Ferrone 1, Saviano, Draskovic 3, Di Costanzo 1 rig., Sadovyy 2, Lamoglia. All. De Crescenzo. Promogest: Volarevic, Beltrame, Rinaldi, Steardo (1 rig.), Tullio, Simonetti 4, Pagliara, Sassanelli, Licata, Tomasic 4, Astarita, Russo 1, Morleo. All. Pettinau Arbitri: Ceccarelli e Ercoli. Nona giornata Circolo Canottieri Napoli – Carpisa Yamamay Acquachiara Venerdì 6 Dicembre ore 20:00 Dooa Posillipo – Carisa Rari Nantes Savona Sabato 7 Dicembre ore 15:00 18 Venerdì 29 Novembre 2013 è venuto a mancare, all’età di 83 anni, Umberto Panini, ultimo dei fondatori dell’omonima azienda produttrice di figurine, insieme ai fratelli Benito, Franco Cosimo e Giuseppe. Nato a Pozza di Maranello, in provincia di Modena, il 3 Febbraio 1930, ebbe le prime esperienze professionali in Sud America, precisamente in Venezuela. Agli inizi degli anni ’60, esortato dal fratello Giuseppe con una lettera in cui c’era scritta la celebre frase “L’America è qui”, torna a Modena, dove nel 1961, insieme ai fratelli, diede vita alla prima collezione di Calciatori Panini, per il campionato 1961-62. Umberto Panini si occupò principalmente del settore industriale e progettò personalmente macchinari per la produzione e il confezionamento delle figurine. Abbandonato il campo dell’editoria, fonda l’azienda “Hombre”, specializzata nell’agroalimentazione a ciclo biologico. “Apprendiamo con profondo dispiacere della scomparsa di Umberto Panini. Nonostante lui fosse uscito, insieme ai fratelli, dalla compagine societaria oltre 25 anni fa e si fosse dedicato alla sua azienda agroalimentare e alla sua passione per le auto e per la meccanica, il legame con l'azienda Panini e le persone che avevano condiviso con lui questa avventura meravigliosa era rimasto forte. Grande era la stima e l'affetto personale che mi legavano a Umberto Panini, grazie alla sua profonda umanità e semplicità, al di là della figura imprenditoriale che ha rappresentato. In fabbrica, vi è ancora tangibile la testimonianza del suo genio tecnico, con le macchine da lui progettate negli anni '60 che ancora sono parte integrante del processo di confezionamento delle figurine. Ma è soprattutto nel ricordo delle persone che hanno avuto la fortuna di lavorare con lui che si percepisce cosa è stato realmente Umberto Panini. Mancherà sicuramente tanto a tutti noi”. Queste le parole con cui Aldo Sallustro, amministratore delegato della Panini, ha commentato l’accaduto. Francesco Perfetto La Rebecchi Nordmeccanica Piacenza, dopo aver vinto prima la Coppa Italia, il 17 Marzo 2013 con un secco 3 - 0 contro Villa Cortese, e poi il campionato, nella finale scudetto contro Conegliano conclusasi in gara 4 l’undici Maggio, si è aggiudicata, dominando la gara e concludendo con il risultato di 3 -0 (25 - 22; 25 - 10; 25 -10), sempre a discapito della squadra veneta, anche la Supercoppa Italiana; di fronte ai 2347 del PalaBanca, le ragazze di coach Caprara hanno dato luogo ad una prestazione superlativa, concludendo il match dopo 67 minuti, grazie ai 13 punti a testa della Bosetti e della belga Van Hecke, e dei 12 realizzati dall’olandese Meijners. Si tratta dei primi tre trofei vinti dalla squadra emiliana (aveva in bacheca solo una Coppa Italia di serie A2), che hanno chiuso un anno perfetto, macchiato soltanto dalla sconfitta nella doppia finale di Challange Cup contro le russe della Dinamo Krasnodar; sconfitta molto amara, arrivata dopo il Golden Set vista l’assoluta parità dei due scontri, ma che non ha demoralizzato le biancoblù. Dopo questa straordinaria annata l’obiettivo non può essere altro che quello di far sentire la propria voce nella competizione continentale più importante: la CEV Champions League! Francesco Perfetto Il softball è uno sport di squadra, nel quale lo scopo del gioco è quello di segnare punti facendo in modo che i giocatori avanzino su un percorso composto da quattro basi. Il softball deriva direttamente dal baseball, ma ne differisce sotto diversi aspetti, i principali dei quali sono: -la palla viene sempre lanciata al battitore con un movimento detto a "Mulinello" (Windmill); il rilascio della palla deve avvenire quando la mano si trova sotto l'altezza dell'anca ed il braccio deve essere teso – mentre nel baseball la palla può essere rilasciata da qualsiasi posizione. -la palla è più grande. -la mazza è più piccola e leggera. Attualmente vengono usate solo mazze in alluminio ed altre leghe metalliche in quanto il legno è stato completamente abbandonato nel corso degli anni 70. -il campo di gioco è più piccolo e non è previsto il monte di lancio. -la durata del gioco è inferiore: 7 innings. Nel baseball è di 9. Il softball viene praticato a livello amatoriale e agonistico da entrambi i sessi, ed è uno sport olimpico per le sole donne (per gli uomini si disputa il torneo di baseball). La Federazione Internazionale Softball tiene dei Campionati del mondo per diverse categorie. I campionati si disputano ogni quattro anni, ma in anni differenti per le varie categorie. Dopo i giochi olimpici di Pechino 2008, il softball è stato escluso, al pari del baseball, dall'Olimpiade di Londra 2012, pur rimanendo sport olimpico. Esistono due varianti del gioco del softball: -il fast pitch (lancio veloce) è quello giocato a tutti i livelli, sia agonistico che amatoriale, ed è la disciplina riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale. -lo slow pitch (lancio lento) è giocato a livello amatoriale. In questa variante il lanciatore lancia la palla a campanile verso la casa base entro cui deve ricadere per essere dichiarata strike. Il lancio inoltre deve raggiungere nel punto più alto della curva l'altezza minima di 1,83 m e massima di 3,65 m altrimenti viene chiamata ball. Benché non sia comunque semplice colpire con la mazza la palla mentre ricade verso il piatto di casa base, le battute nello slow pitch sono molto più numerose che nel fast e quindi viene aggiunto un esterno ai 3 schierati normalmente. Le squadre nello slow pitch sono quindi di 10 giocatori. Entrambe le varianti, a livello amatoriale, sono giocate da squadre formate da donne e uomini. Eleonora Brangi Podio per la nostra lombarda di monte campione. Elena Fanchini, discesista di eccellenza, ha confermato uno stato di super forma già anticipato dal tecnico Alberto Ghezze. Il gradino più basso l'ha strappato alle big del panorama mondiale. Padrona assoluta della nuova pista di Beaver Creek (usa) è stata la svizzera Lara Gut con un distacco di 49 centesimi sulla seconda,Tina Weirether.È stata una priva importante anche per il debutto della giovanissima e talentuosa Sofia Goggia , classe 92, che nei precedenti due giorni di prove si è classificata intorno al decimo posto, confermando un coraggio raro. Oggi è partita decisa affrontando da subito i primi curvoni con aggressività e senza timore. Un piccolo errore tecnico le ha compromesso la prestazione ottima confermata anche dai tempi intermedi, un secondo inferiore alle concorrenti più prossime a lei. Condizioni di neve e metereologiche perfette per questa Tappa tutta americana. La pista che ha ospitato il tracciato è neofita nel circuito ed è rodata per i mondiali 2016. Ma prima, questa stagione, ci propone l'evento Russo che tutte le atlete stanno preparando meticolosamente da 4 anni... aspettiano grandi sorprese! Nell’appuntamento di oggi della nostra rubrica ci dedichiamo ad un’altra commedia calcistica del 1985 targata Sergio Martino e con protagonisti Leo Gullotta, Andrea Roncato e Gigi Sammarchi: Mezzo destro mezzo sinistro - 2 calciatori senza pallone. Il film ha inizio mostrando una domenica tipo del calciatore, che milita nel campionato statunitense ormai prossimo al ritiro, Andrea Margheritoni (Roncato). Questo infatti durante l’incontro si fa volutamente espellere dall’arbitro solamente per terminare prima il match e andare a letto con la moglie dell’arbitro. Sfortunatamente per lui a causa di pioggia violenta l’incontro viene sospeso e il direttore di gara torna a casa prima scoprendo la “fedele” moglie tra le braccia del calciatore. Margheritoni è costretto così a lasciare gli States e a far ritorno nel nostro Bel Paese. Fatto ritorno, decide di farsi aiutare dall’amico e calciatore Gigi Cesarini (Sammarchi) per riuscire a farsi ingaggiare dalla neopromossa in Serie A Marchigiana. Nonostante un piccolo incidente tra Margheritoni e il presidente della squadra (tenta di salvarlo ma invece la situazione si trasforma in un quasi annegamento), il calciatore ottiene lo stesso il contratto. La squadra in campo è letteralmente un disastro. Gli schemi ma soprattutto gli allenamenti a suon di musica sinfonica dell’allenatore Coligno non vengono appresi. Lo stesso Andrea non rende ed è impegnato più nelle sue performance al di fuori del campo per conquistare Mirtilla, titolare dello sponsor della squadra “Pollo Ruspante”. La prima vittoria arriva in trasferta a Firenze grazie ad un goal alquanto fortunoso di Margheritoni, ma nonostante ciò il girone d’andata si conclude con la Marchigiana all’ultimo posto con solo 7 punti. L’esonero di Coligno è inevitabile, e al suo posto viene ingaggiato Fulgencio (Gullotta), un vero e proprio sergente di ferro. L’avventura del nuovo mister parte bene: prima partita contro il grande Napoli di Maradona e Giordano e la Marchigiana trova un insperato pareggio. Dopo il match Fulgencio decide di partire in ritiro e la meta scelta è un santuario. Motivo? Perché è impossibile scappare. Purtroppo non sono della stessa idea Margheritoni e Cesarini, i quali tentano la fuga, ma vengono scoperti dall’allenatore che li sbatte in panchina. Al posto di Andrea viene lanciato l’attaccante della primavera Carlo Vacca (un giovane Pino Insegno). Il giovane si rivela un fenomeno e segna goal a valanga. Purtroppo i 2 calciatori non riescono più a vedere il campo e per loro la panchina è tanta. Nemmeno lo stratagemma ideato per stancare il giovane Carlo, facendogli trovare nel letto la bella Mirtilla, sembra non funzionare. La grande occasione si presenta però nell’incontro europeo della Mitropa Cup contro il Francoforte. Fulgencio da indicazioni a Vacca di giocare male in modo da non rischiarlo e preservandolo per il campionato. Gli subentra così Margheritoni che scende in campo totalmente trasformato rispetto alle ultime apparizioni. Vuole fare bella figura per conquistare la giornalista Daniela, verso cui prova un sentimento. Margheritoni è carico a mille tanto da regalare la rimonta alla sua squadra segnando 2 grandi goal e salvandone uno sulla linea Non vi resta che godervi questo spettacolo e farvi 2 risate. Buona Visione! Vincenzo Vitale Direttore: Cristiana Barone Editore: Antonella Castaldo Capo Redattore: Luigi Liguori Editing Grafica: Giuseppe Vecchione e Silvana Ventriglia Redazione: Corso di Giornalismo Sportivo 2013 - Università Parthenope di Napoli - Facoltà di Scienze Motorie Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008 Seguici anche su Facebook sulla nostra pagina “FATTO DI SPORT” per rimanere sempre aggiornato. 21