Vairano Scalo. L`organo a canne nella Chiesa Santi Cosma e

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Vairano Scalo. L`organo a canne nella Chiesa Santi Cosma e
Due giornali fratelli si incontrano: l’augurio de “Il Centro” a “Ghibli”
“Il Centro” e “Ghibli”: gemellaggio epistolare
L’incontro tra “Ghibli” di Teano e “Il Centro” della Penisola sorrentina è
un appuntamento fortuito, quello che François Anatole Thibault definirebbe un caso - «lo pseudonimo di Dio quando non si vuol firmare» - lo
sfiorarsi di due giornali fratelli che scoprono di avere entrambi le stesse
iridi azzurre e che, nel candore di un dono natalizio, decidono un gemellaggio epistolare. Le radici in comune sono forti. Monsignor Arturo Aiello,
oggi vescovo della diocesi di Teano-Calvi, è il viso che compare sorridente
sulla prima edizione de “Il Centro”. A lui, parroco della comunità di San
Michele Arcangelo fino al 2006, in
quell'occasione venivano consegnate
le chiavi della città, Piano di Sorrento. Per noi iniziava un'esperienza di
giornalismo trasformata nel tempo in
un mensile di informazione religiosa
dove, con passione, fede ed impegno, protagonista è la Notizia
per antonomasia e le sue declinazioni nell'ambito sociale e
culturale. Quando in un'assolata domenica un nostro affezionato lettore ci annunciò la nascita di “Ghibli” ne siamo stati felici
perché è bello sapere di un' emozione che coinvolge. A tutti
Parte della Redazione de “Il centro” voi, alle penne, alle menti e ai lettori, auguriamo con tutto il
cuore di continuare a diffondere con tenacia le parole, la Parola. Di intonare il vostro canto di gioia
e di verità ora, nella luce del Natale, e in futuro. Ad maiora.
Redazione “Il Centro”
Vairano Scalo. L’organo a canne nella Chiesa Santi Cosma e Damiano.
L’organo sarà la “voce convocante”.
Da dove nasce il desiderio di avere nella Sua chiesa un organo a canne?
Nell’ambito delle celebrazioni del decimo anniversario della dedicazione della chiesa parrocchiale dei
Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo, si realizza il desiderio di dotarla di un organo a canne
monumentale di grande valore artistico e culturale. L’organo a canne è uno strumento musicale che ad
oggi resta misterioso ai più, ma che fin dai tempi più antichi ha ornato le nostre chiese. Un potente
mezzo di preghiera e di elevazione spirituale. Tra tutte le opere d’arte che impreziosiscono le nostre
chiese, l’organo è forse il vero trait d’union tra il terreno e il Divino. Infatti, nessun’altra espressione
artistica riesce ad emozionare l’animo umano come sa fare la musica e, se uniamo a questa enorme
potenzialità tutta la forza sonora ed emotiva che solo l’organo è in grado di sprigionare, otteniamo un
qualcosa che oltrepassa prepotentemente i limiti che la natura umana ci impone.
Descrive a chi non è del settore, le caratteristiche del Suo acquisto?
L’organo Mascioni Op. 1189 della chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo è stato
progettato prendendo a modello le principali caratteristiche dell’organaria francese del XIX secolo con
particolare riguardo alle opere del celebre organaro Cavaillé-Coll, mutuando le misure e lo stile
costruttivo delle canne (sia labiali che ad ancia), nonché alcune innovazioni tecniche introdotte da
quest’ultimo. Una caratteristica molto importante dello
strumento di Vairano, è la presenza di un somiere a pressioni
differenziate per la piramide delle ance del Récit (III tastiera). Cavaillé-Coll aveva osservato che le ance funzionano in
modo più efficiente se alimentate a pressioni tendenzialmente
alte mentre le canne labiali preferiscono una pressione più
contenuta. E’ questo uno degli artifici che rendono le ance di
scuola francese così poderose e belle allo stesso tempo, ma è
anche una soluzione costosa e complessa, per la costruzione di
più somieri, mantici etc. Nello strumento di Vairano - primo
in Italia – si è introdotta questa innovazione di Cavaillé-Coll.
Quali sono state le reazioni della Sua comunità?
Le reazioni sono state molteplici. La notizia di dotare la nostra chiesa di un organo a canne è stata
accolta e condivisa con entusiasmo. Nel momento in cui è stato reso pubblico il costo dello strumento si è
sollevata una comprensibile perplessità sulla necessità di una spesa onerosa in un periodo in cui
l’economia non vive tempi rosei. Man mano la comunità ha preso coscienza che si tratta di un investimento per la generazione attuale e anche per quelle future e la loro grande generosità ancora una volta
non è stata smentita.