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www.medwellness.it modella: Milena Ratti - ph: Gabriele Ardemagni Iscrizione al Roc n°23381 aprile 2013 - Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, C/PE/16/2013 del 30.04.2013 ANNO 1 - NUMERO 01 / 2013 Il gene spazzino che ripulisce le cellule Le 8 regole per l’autocontrollo alimentare La chirurgia plastica va in tribunale La ricetta per l’eterna giovinezza Vaccinazioni in età pediatrica Profiloplastica proporzioni e armonia del viso Bio salute & benessere à t i v o n le cipali dai prin nazionali p worksho ia c e p s le med d wellness d 1 primo piano 2 d med d wellness med d wellness d 3 primo piano SOMMARIO 16 La dieta può essere un’arma Caffè: i potenziali effetti benefici 50 Profiloplastica: le giuste proporzioni di un viso in armonia w 6 News e Curiosità rubriche 21 Narcisismo: identikit di uno dei disturbi di personalità più diffusi 22 4 14 Artrosi: una signora intrattabile? w 12 Primo piano • Il gene spazzino • L’artrosi • L’autocontrollo alimentare w 18Prevenzione • Le micosi cutanee w 20Approfondimenti • Quando la chirurgia d med d wellness dai workshop nazionali Ironman 70.3 Sana SIDeMaST Sime plastica va in tribunale • Narcisismo:uno dei disturbi dipersonalità più diffusi • • • • w 22 Nuove frontiere • L’eterna giovinezza • Caffè: effetti benefici w 36 Estetica e Salute • Needle Shaping • MDM storia di un w 24 Dai Workshop nazionali • Pianeta Nutrizione • Sasme successo annunciato • Chetogenesi e chetosi • Profiloplastica 24 w 62 Universo Bimbi • Vaccinazioni in età pediatrica • Postura corretta w 68 Spa & Resort • I luoghi più esclusivi del pianeta w 72 Perle di Benessere • Vetrina prodotti w 78 Tra le Righe • Consigli per la lettura Medicina Estetica Benesserein Rivista Anno 1 - numero 1 - ottobre-novembre-dicembre 2013 Trimestrale di medicina estetica, salute e benessere Costo Abbonamento € 18,00 Iscrizione al R.O.C. numero23381 del 02/04/2013 MedWellness/Dossier Medicina è un marchio depositato presso la CCIAA di Pescara. 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Alessandra Gammone, Antonio Garcovich, Ilaria Ghersetich, Paolo Gisondi, Federica Grandi, Maria Teresa Guagnano, Francesco Saverio Intrieri, Donatella Lallo, Florindo Lanzaro, Stefano Lello, Andrea Lenzi, Barbara Lorenzin, Claudio Maffeis, Andrea Mambrini, Andrea Marliani, Roberto Maugeri, Giovanni Montagna, Enzo Nisoli, Luana Ochner, Maria Giuseppina Onesti, Paola Pacetti, Paolo Piazza, Patrizia Piersini, Andrea Poli, Domenico Riitano, Francesco Romanelli, Maria Concetta Romano, A. Romanzi, Niccolò Scuderi, Giuseppe Sito, Teresa Sisto, Valentina Sorvillo, Renata Strumia, Tommaso Tanini, Roberta Tartarini, Gilles F. Terracoll, Carlo Tosti Croce, Laura Tripo, Pierluca Venturino, Francesco Zini Stampa Publish - www.publish.st med d wellness d 5 primo piano o Profil della testata ttivo a l’obie h s s e n l l Med We fianco delle nte al i s r o all’ute di po d n e n r una e, fo impres ostro lettore, a n il liat finale, e dettag a r ia h c visione tà medicoal he della re ia nazionale c as estetic . e zionale a intern rimento e if r i d o i t t Un pun o su argomen r t etica di incon medicina est a ll e legati a sere, oltre ch s e n o e v e le e al b d autor ze, e e c a c un effi tenden e i stili e d ide lo o ic ve i, nuove . iv it s o p i cesso modell e di suc iv t ia iz ed in Fiere in media Sies Sime Sanit Cosmofarma Cosmoprof Isplad Dermart Sidemast Aideco Agorà Esthetiworld IlSaporedelSapere Pharmaexpo Roma Estetica Rimini Wellness 6 d med d wellness partner periodic Trimestrale ità n° 4 nume ri l’anno + n° 2 spe ciali Uscite pro grammate a: febbraio maggio settembre dicembre target isti fession o r p i, ic tico, ed Studi M e medico-este or del sett ori, manager, dit impren ader attivi ed le unto opinion ia dal p sonale, s i t a n g impe he per ionale c ione ed al s s e f o r p vaz all’inno realtà in attenti a so di un erti progres voluzione, ap ae arsi continu si di confront ero e e desid ortunità p p o e v con nuo e. tendenz www.medwellness.it dati di diffusione Specialisti in medicina estetica e dermatologi Centri benessere e Spa Medici chirurghi estetici Fiere di settore 1.200.000 12 accessi / mese 6.500 visite / mese newsletter annuali inviate a più di 1.000 abbonati, aziende e professionisti del settore med d wellness d 7 news dal mondo primo piano OCST: UN MICROCHIP ORGANICO STUDIA I NEURONI Una ricerca del Cnr pubblicata su Nature Materials apre la strada a nuove prospettive per lo studio delle reti neuronali: strumenti più efficaci per la conoscenza del funzionamento del cervello e la ‘riparazione’ dei neuroni mal funzionanti in Parkinson ed epilessia. La ricerca, condotta da due istituti del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna, l’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati (Ismn-Cnr) e l’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività (Isof-Cnr), in collaborazione con l’Istituto italiano di tecnologia (Iit) e con Etc, spin off del Cnr e start up del Gruppo Saes, ha dimostrato che si può stimolare l’attività neuronale, ‘manipolarla’ e leggerla attraverso uno strumento biocompatibile: Ocst, organic cell stimulating and sensing transistor. L’applicazione di questo strumento fornisce numerosi vantaggi. “Il suo sviluppo permetterà di studiare anche altri tipi di neuroni e di cellule, dando la possibilità di compiere significativi passi avanti nella determinazione del funzionamento del cervello umano”, prosegue Muccini. “In futuro la capacità di interazione tra cellule nervose e dispositivo potrebbe trovare applicazioni per la rigenerazione del tessuto nervoso periferico compromesso da incidenti traumatici, da malattie neurodegenerative come il Parkinson o nella diagnosi precoce di eventi epilettici”. UN TEST SUL SANGUE RIVELA ANOMALIE CROMOSOMICHE DEL FETO Il Centro Diagnostico Italiano di Milano rende disponibile un test unico in Italia che, con un semplice prelievo di sangue della madre, consente di individuare eventuali anomalie di numero dei cromosomi nel feto, come sindrome di Down o sindromi legate ai cromosomi sessuali. Si tratta del primo esame efficace su più di due gemelli e ciò lo rende particolarmente indicato in caso di fecondazione assistita, trattamento caratterizzato dalla presenza di più gemelli e in cui l’utilizzo di metodi tradizionali e invasivi come l’amniocentesi e la villocentesi può risultare rischioso. Il test è approvato dall’American College of Obstetricians and Gynecologists Committee on Genetics e dalla Society for Maternal-Fetal Medicine Publications Committee. Inoltre il laboratorio in cui viene eseguito il test (presso la Sequenom Inc. di San Diego - USA) è certificato dal Clinical Laboratory Improvement Amendments (CLIA) che garantisce la qualità e la validità dell’analisi. L’esame si effettua nella decima settimana di gravidanza e consente di avere i risultati in dieci giorni. DIABETE: TERAPIA PERSONALIZZATA SU IPHONE Da AMD - Associazione Medici Diabetologi e SIMG - Società Italiana di Medicina Generale una App per aiutare il medico nella cura del diabete tipo 2 secondo un modello di la terapia personalizzata. Oggi questo algoritmo terapeutico è diventato una App a disposizione dei medici di medicina generale e dei diabetologi. “Questa App è per noi uno strumento di estrema utilità perchè permette di identificare la terapia più appropriata per ciascuna persona, evitando scelte terapeutiche inopportune. Inoltre, consente di identificare con precisione quelle persone con diabete che necessitano di un 8 d med d wellness consulto specialistico per la prescrizione di quei farmaci purtroppo ancora oggi soggetti a piano terapeutico. La sfida ora sarà di trovare la modalità per renderla sfruttabile dal maggior numero possibile di medici di medicina generale, integrandola negli strumenti professionali già in nostro uso” aggiunge Gerardo Medea, Coordinatore Area Metabolica della SIMG. L’App contiene inoltre utili strumenti per la pratica clinica quotidiana, come il calcolatore dell’indice di massa corporea (BMI), il calcolatore del GFR per valutare la funzionalità renale, il convertitore unità di misura per il valore di emoglobina glicata, da valori % a valori in mmol/mol e viceversa, e altro ancora. UN’IMPALCATURA PER RIGENERARE I MUSCOLI Rigenerare i muscoli danneggiati grazie a un’impalcatura molecolare a base di collagene VI: è quanto suggerisce uno studio finanziato da Telethon e pubblicato su Nature Communications dal gruppo di ricerca coordinato da Paolo Bonaldo, Professore di Biologia Cellulare all’Università di Padova. Oltre a chiarire un aspetto importante del modo con cui il muscolo si riforma dopo un danno, questo studio propone un nuovo approccio di terapia cellulare da applicare in malattie muscolari degenerative, come per esempio le distrofie. Il lavoro di Bonaldo e collaboratori è interessante non soltanto perché aggiunge un nuovo tassello alle conoscenze sui meccanismi alla base dei difetti ereditari del collagene VI, ma anche perché suggerisce un nuovo approccio di terapia cellulare. Questa proteina, infatti, è prodotta principalmente da cellule molto note e diffuse, nonché facili da coltivare in laboratorio: i fibroblasti. Trapiantando un numero relativamente piccolo di queste cellule nei muscoli dei topi modello della distrofia di Ullrich i ricercatori padovani sono riusciti a ripristinare una corretta impalcatura di collagene VI intorno alle fibre muscolari e alle cellule satelliti, migliorando significativamente il quadro complessivo e le capacità rigenerative dei muscoli. GIOCO PATOLOGICO: QUESTIONE DI DIPENDENZA “L’uso di sostanze stupefacenti e il gioco d’azzardo patologico sono strettamente correlati: chi sviluppa dipendenza dalle droghe può svilupparla anche dal gioco perché la base neuro-fisiologica é la stessa”. Ad affermarlo Giovanni Serpelloni, Capo del Dipartimento Politiche Antidroga, nel corso della presentazione dei dati dell’Osservatorio Europeo sulle Droghe e Tossicodipendenze (EMCDDA). I dati sull’uso di sostanze stupefacenti in Italia, in base alle prime ricerche 2012-2013 - sono stati incrociati, per la prima volta, con quelli relativi alla frequenza di gioco. “Per chi non ha mai giocato é stato rilevato un uso di sostanze nel 3% dei casi, per chi gioca tutti i giorni, dunque un giocatore problematico, c’é un uso di sostanze nel 12% dei casi. Nei giovani - ha aggiunto Serpelloni - abbiamo visto, poi, che la percentuale é ancora più evidente. Tra chi non gioca l’uso di sostanze é al 17,5%, mentre per il cosiddetto gioco sociale, dunque non pericoloso, si passa al 24,4%. Nel gioco problematico la percentuale arriva al 34,1 mentre per il gioco patologico si sale, addirittura, al 41,7%”. Da considerare le dipendenze, droga, alcol, gioco d’azzardo patologico, come un’unica questione da affrontare attraverso un piano unico e complessivo. IN ARRIVO LA NUOVISSIMA GINNASTICA PER I CAPELLI Ginnastica per capelli? Nulla di strano se a proporla è il personal trainer dei vip Andrea Carollo, sempre all’avanguardia nelle nuove tendenze internazionali del benessere e del fitness. Come ogni parte del corpo, anche il cuoio capelluto ha bisogno della propria ginnastica per essere in forma. Oltre agli usuali trattamenti tricologici è fondamentale per la salute del capello integrare le cure con una specifica attività fisica che possa favorire la microcircolazione stimolando la circolazione sanguigna. É infatti ormai noto che le persone con problemi di calvizie presentano una diminuzione della circolazione del sangue del cuoio capelluto di 2,6 volte rispetto alle persone senza problemi di calvizie. Per mantenere la salute dei capelli e contrastarne la temutissima caduta, Carollo propone la Tricoginnastica Green Light. Una sorta di connubio tra le più innovative tecniche di massaggi e una vera e propria attività fisica studiata appositamente dal personal trainer per prevenire questa patologia che colpisce circa il 60% degli italiani e ben il 40% delle donne. L’allenamento è alla portata di tutti e consiste prevalentemente in esercizi a testa in giù e in verticale, muovendo in maniera alternata le gambe aumentando così il flusso sanguigno. med d wellness d 9 primo piano news dal mondo L’INFERTILITà MASCHILE SI CURA CON LE ALGHE L’infertilità è una patologia che affligge circa il 15% delle coppie in età riproduttiva, il 25% dei casi è dovuta a cause maschili. Uno studio condotto dall’Università Federico II di Napoli e dall’Ospedale partenopeo Santa Maria delle Grazie sulla tradamixina, ingrediente di un composto naturale antiossidante, associata a un antiestrogeno, evidenzia il 46.1% di gravidanze in più, rispetto al solo utilizzo dell’antiestrogeno. Miglioramenti significativi ARIA NUOVA PER LA BCO Tosse, espettorato e mancanza di respiro. Questi i primi campanelli d’allarme che devono fare insorgere, in particolare nei fumatori, il sospetto di BPCO - Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, che spesso viene diagnosticata in fase avanzata. Per questo motivo le nuove Linee GOLD internazionali e nazionali prevedono l’inclusione della spirometria nella visita al paziente e l’impiego di farmaci appropriati, specificatamente i broncodilatatori. La nuova soluzione terapeutica per la BPCO si chiama glicopirronio bromuro, antimuscarinico di nuova generazione. Si tratta del primo farmaco in monosomministrazione quotidiana ad elevata selettività recettoriale che agisce entro 5 minuti dall’inalazione ed è capace di indurre una broncodilatazione di almeno 24 ore, riducendo le riacutizzazioni della patologia. “A differenza degli altri broncodilatatori anticolinergici, glicopirronio sono stati accertati anche per quanto riguarda il numero e la motilità progressiva degli spermatozoi. Lo studio è pubblicato sulla rivista The Journal of Steroids & Hormonal Science. I ricercatori hanno studiato, per 6 mesi, l’efficacia di un trattamento con tradamixina, ingrediente di un integratore alimentare a base di Alga Eklonia Bicyclis, Tribulus Terrestre e Glucosamina, e un farmaco antiestrogeno, attestando un netto miglioramento significativamente l’infertilità idiopatica maschile. “Tradafertil, oltre a migliorare la capacità di fecondazione dell’uomo, potenzia la funzionalità sessuale maschile grazie alla tradamixina, ingrendiente che sta alla base dell’integratore per la fertilità”, spiega Giovanni Di Lauro, autore dello studio e primario urologo dell’Ospedale Santa Maria delle Grazie. bromuro è in grado di occupare immediatamente i recettori muscarinici delle vie aeree, per cui gli effetti clinico-funzionali del farmaco si manifestano in pochissimo tempo dalla sua assunzione per via inalatoria. - dichiara Girolamo Pelaia - Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio, Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro - Questo permette di ottenere un rapido miglioramento della dispnea e della tosse, specialmente subito dopo il risveglio mattutino, e migliora la tolleranza all’esercizio fisico”. PARKINSON ED ESTROGENI: STORIE DI SUCCESSI La malattia di Parkinson è presente in tutto il mondo e in tutti i gruppi etnici. Si riscontra in entrambi i sessi, ma con una lieve prevalenza in quello maschile. Da anni si discute sulla possibilità che la causa della ridotta prevalenza della malattia nel sesso femminile sia da imputare al possibile ruolo “protettivo” degli estrogeni, i principali ormoni sessuali femminili. è stato infatti osservato che gli estrogeni modulano la trasmissione dopaminergica, promuovendo la presenza di dopamina tra i neuroni e riducendo così il danno indotto dalla patologia. Le evidenze sperimentali ottenute in laboratorio sono molto promettenti. “La comprensione delle basi cellulari e molecolari delle differenze di sesso nella fisiologia del cervello e le risposte agli estrogeni - sostiene il Professor Ubaldo Bonuccelli, Direttore UOC Neurologia-AOUP del Dipartimento NeuroscienzeUniversità di Pisa e parte del Comitato Limpe e Dismov-Sin, promotore della Giornata Nazionale – può essere importante per comprendere la natura e le origini della condizione patologica sesso-specifica che risulta nel Parkinson e per la possibile progettazione di nuovi agenti terapeutici a base di ormoni che potrebbero avere ottimale efficacia negli uomini e nelle donne”. 10 d med d wellness med d wellness d 11 primo piano Una notte di fine estate tra Stelle e Bellezza... Nella spettacolare baia di Marina Corta in Lipari con il Patrocinio del Comune, alle ore 24,00 del 29 agosto 2013, si alza la tensione nella Piazza Ugo S. Onofrio. Dopo varie consultazioni tra i componenti della Giuria Tecnica e il voto espresso, il Presidente Noemi De Falco, speaker di radio Kiss Kiss Italia, il Vice Presidente Dr. Stefano Cocco e il Presidente del Consiglio Comunale Adolfo Sabatini, consegnano all’attore Francesco Di Lorenzo, presentatore delle serate, le prime schede voto dove 3 ragazze si guadagnano i titoli di Modella Bellezza & Benessere Med Wellness, Modella Fotogenia Rent to Buy, Modella Estate Eolian Bunker. I titoli vanno a: Jasmine Celay di Bari, Marika Stellaci di Bari, Andrea D’Auria di Lecco. Nelle serate precedenti è stato conferito il titolo Modella Città di Lipari a Ilenia Caminiti di Milano. Dopo le sfilate di moda beachwear dello stilista Narsete, delle magliette con il cuore della stilista Sara D’Angelo, l’alta moda dello stilista Forforelli con il marchio Oceano e la presentazione della nuova collezione sposa 2014 dello stilista Carlo Pignatelli per il Centro Sposi Prestige di Caprileone, vengono eliminate dalla Giuria Tecnica 11 finaliste. Solo tre di loro rimangono in gara a sognare il Titolo Modella per un ANNO Carmelo Spina 2013. Le battute e l’intrattenimento del cabarettista e comico siciliano Carlo Kaneba fanno aumentare la suspance: Modella per un ANNO Carmelo Spina 2013 è Giulia Presciutti di Albano Laziale - Roma. 12 d med d wellness ph: Gabriele Ardemagni 14 ragazze e un sogno da realizzare med d wellness d 13 primo piano La scoperta dei ricercatori dell’Istituto Tigem di Napoli ha grandi potenzialità applicative in malattie degenerative non solo di origine genetica Ricerca Telethon Il gene spazzino che ripulisce le cellule aiuta anche a rimuovere i grassi di Alessia Addari Grassi e rifiuti cellulari in eccesso? A regolarne lo smaltimento ci pensa un unico gene, TFEB. In uno studio pubblicato su Nature Cell Biology, Andrea Ballabio e Carmine Settembre dell’Istituto Telethon di Genetica e Medicina (Tigem) di Napoli dimostrano per la prima volta come all’interno delle nostre cellule la produzione dell’energia e lo smaltimento delle sostanze di scarto siano strettamente collegati: una scoperta dal grande potenziale applicativo non solo nel campo delle malattie genetiche rare. Il gene TFEB è stato descritto per la prima volta nel 2009, e successivamente nel 2011, proprio dal team di Ballabio: sulle pagine di Science, infatti, i ricercatori partenopei avevano dimostrato come questo preciso segmento di Dna sovraintendesse alla produzione e al funzionamento dei lisosomi, gli organelli cellulari deputati allo smaltimento delle sostanze di scarto per evitarne l’accumulo e i conseguenti effetti tossici. Come spiega il direttore del Tigem “Grazie a questo processo, chiamato “autofagia”, la cellula funziona come un vero e proprio termovalorizzatore, che degrada le molecole già utilizzate e ormai inutili per ricavarne energia. Promuovere questo processo di pulizia potrebbe risultare molto utile nel caso di svariate malattie degenerative, molto rare come 14 d med d wellness quelle da accumulo lisosomiale o la corea di Huntington, ma anche decisamente più diffuse come Parkinson, Alzheimer, aterosclerosi”. Ma l’autofagia è anche un sistema che le cellule possono sfruttare in assenza di nutrienti: quando ci sono poche risorse a disposizione, per esempio durante un digiuno prolungato, l’organismo sfrutta le proprie riserve endogene di energia, i grassi appunto. Come spiega Carmine Settembre, primo autore del lavoro “Abbiamo dimostrato che TFEB gioca un ruolo da direttore d’orchestra anche nel metabolismo dei grassi quando l’energia scarseggia. È in grado infatti di mettere in moto il processo con cui la cellula “spezzetta” i lipidi e li converte dalla loro forma di deposito (che molti di noi ben conoscono, ahimè!) a quella immediatamente utilizzabile come fonte energetica. La controprova è venuta dagli esperimenti su due tipi di topi di laboratorio, con obesità indotta da una dieta molto ricca in grassi e con obesità di tipo genetico: abbiamo somministrato loro TFEB attraverso la terapia genica e pur non variando l’alimentazione di questi animali abbiamo osservato che non aumentavano di peso e non sviluppavano diabete, né aumento del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue, ovvero la ben nota sindrome metabolica che rappresenta l’anteprima delle malattie cardiovascolari. Questo significa che TFEB è riuscito a mimare quel processo che si verifica in caso di digiuno e che favorisce l’utilizzo dei grassi, evitandone l’accumulo”. “A scanso di equivoci, questo lavoro non vuole dimostrare che per prevenire l’obesità dovremo ricorrere alla terapia genica” commenta Andrea Ballabio ”Questa tecnica, che in questo momento si sta rivelando molto promettente per diverse malattie genetiche altrimenti incurabili non si presta certamente ad applicazioni di massa. Piuttosto, abbiamo avuto la conferma di come stimolare TFEB faccia “star bene” le cellule e si possa quindi sfruttare per contrastare la degenerazione progressiva che si osserva in molte malattie, sia rare che molto comuni. Per questo siamo al lavoro per trovare le molecole più adatte a stimolarne l’azione in maniera controllata: sono migliaia le sostanze diverse che stiamo analizzando grazie ai sofisticati macchinari che abbiamo a disposizione al Tigem. L’applicazione clinica, insomma, è ancora lontana, ma questo lavoro conferma ancora una volta come dalla ricerca sulle malattie genetiche rare, quelle per cui il nostro istituto è nato grazie a Telethon, possano arrivare ricadute importanti anche per patologie molto più comuni”. med d wellness d 15 primo piano Artrosi: una signora intrattabile? La campagna di sensibilizzazione rivolta a medici e pazienti Intervista al Professor Giovanni Minisola - Past President della Società Italiana di Reumatologia e Direttore Divisione di Reumatologia dell’Ospedale di Alta Specializzazione “San Camillo” di Roma. Pescara, terza tappa della campagna di sensibilizzazione sull’Artrosi 2013, promossa dalla SIR, Società Italiana di Reumatologia. Il format, il cui slogan è “Invito per cittadini e medici: insieme… parliamone”, si è rivolto a pazienti e cittadini, ma anche a medici di famiglia e specialisti, tutti insieme per conoscere una patologia che ad oggi rappresenta un’importante causa di disabilità per milioni di persone, con un pesante impatto sulla qualità di vita, sulle possibilità di relazione e sui costi assistenziali, tanto che secondo l’OMS circa il 25% degli adulti sopra i 25 anni è affetto da disabilità e dolore collegati a questa malattia. Di tutto questo abbiamo parlato con il Professor Giovanni Minisola, Past President della Società Italiana di Reumatologia e Direttore Divisione di Reumatologia dell’Ospedale di Alta Specializzazione “San Camillo” di Roma. Pescara come terza tappa di “Artrosi, una signora intrattabile?”. Professore , quali gli obiettivi di questa campagna? L’obiettivo principale è quello di richiamare l’attenzione e sensibilizzare rispetto a una malattia diffusa ed erroneamente considerata ineluttabile. L’Artrosi è la più comune malattia reumatica nel mondo e in Italia. è stato calcolato che annualmente l’Artrosi interessa 209 milioni di individui negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone, molti dei quali in età lavorativa e produttiva. In Italia i soggetti colpiti sono circa 5 milioni, con una leggera prevalenza per il sesso femminile. Oltre all’importanza della malattia in termini di elevato numero dei soggetti colpiti, ci sono altri fattori che contribuiscono a fare dell’Artrosi una condizione clinica di particolare interesse. In molti casi, infatti, l’Artrosi è una condizione disabilitante; la localizzazione al ginocchio, ad esempio, è associata a un grado di compromissione invalidante simile a quello delle malattie cardiovascolari. L’Artrosi coesiste spesso con altre condizioni cliniche, quali il diabete e l’iperuricemia, che aggravano la malattia articolare. Nella maggior parte dei casi i pazienti affetti da Artrosi 16 d med d wellness non sono del tutto consapevoli delle caratteristiche della loro malattia ne sono bene informati circa le opportunità terapeutiche oggi disponibili. Una patologia, l’Artrosi, dagli importanti risvolti sociali ed economici. In che modo poter far fronte alle conseguenze ed all’avanzare della malattia? L’Artrosi è stata fino a poco tempo fa considerata un ineluttabile processo di invecchiamento, in grado di compromettere inevitabilmente la qualità di vita e di fronte al quale occorreva rassegnarsi già in giovane età. Oggi tale modo di vedere è da considerare errato e anacronistico. L’età alla quale oggi si associa il concetto di “vecchiaia” si è spostata di almeno 20 anni rispetto alla prima metà del secolo scorso ed è cresciuta parallelamente l’attesa di una vita non condizionata da situazioni o malattie, come l’Artrosi, che riducono il grado di autonomia dell’individuo. Una longevità attiva, oggi realizzabile, prevede di invecchiare conservando il più a lungo possibile condizioni fisiche e intellettuali ottimali per ridurre, e se possibile evitare, il rischio della dipendenza da altri. Patologie croniche, come l’Artrosi, rappresentano un’importante potenziale causa di disabilità per milioni di persone, con un pesante impatto sulla qualità di vita, sulle possibilità di relazione e sui costi assistenziali. Oggi, tuttavia, questa malattia reumatica deve essere considerata una condizione che si può prevenire e curare mediante interventi di correzione dei fattori di rischio, diagnosi precoce e appropriatezza terapeutica. In altre parole: l’artrosi non è intrattabile. La prevenzione fonda sulla correzione degli stili di vita sbagliati sin dall’età giovanile e sull’informazione corretta. Cruciale per il raggiungimento degli obiettivi di prevenzione e cura risulta il rapporto medico-paziente e la reciproca L’acido ialuronico per le sue caratteristiche singolari, è in grado di svolgere non solo un’attività di controllo dei sintomi, ma anche azioni favorevoli sull’evoluzione della malattia e sulle sue modifiche degenerative. comunicazione, con l’obiettivo di porre nella giusta luce un’importante patologia dagli importanti risvolti sociali ed economici, di pianificare trattamenti tempestivi e di organizzare percorsi gestionali appropriati. Quanto alla diagnosi, occorre che sia precoce, precisa e circostanziata. Inoltre, a seconda della localizzazione, vi sono segni e sintomi che orientano più precisamente verso la malattia. I reumatologi hanno la necessaria competenza per indicare il giusto percorso di prevenzione e per suggerire i trattamenti più opportuni ed efficaci nel singolo caso. Fondamentale, al fine di poter arginare il più possibile l’Artrosi, è la realizzazione di un piano di prevenzione efficace e tempestivo. Quali segni indirizzano verso la diagnosi corretta e quali le novità in campo terapeutico? L’Artrosi della colonna, nota anche come spondiloartrosi, può coinvolgere, isolatamente o contemporaneamente, i diversi segmenti del rachide. La spondiloartrosi è una condizione estremamente frequente e segni radiologici indicativi di tale patologia cominciano a manifestarsi a partire dai 30 anni. L’Artrosi del rachide cervicale è classicamente associata a sintomatologia dolorosa e funzionale. La compromissione delle radici dei nervi spinali determina manifestazioni algoparestesiche (come formicolii, disturbi della sensibilità) lungo gli arti superiori. L’Artrosi localizzata alla colonna dorsale è poco vistosa dal punto di vista radiologico e i sintomi ad essa collegati sono meno importanti rispetto alla localizzazione nei tratti cervicale e lombare. L’Artrosi della colonna lombare è particolarmente frequente ed è molto spesso causa di lombalgia; le manifestazioni radicolari associate si manifestano sotto forma di cruralgia o sciatalgia. Le manifestazioni artrosiche a carico delle mani devono essere prontamente differenziate da quelle tipiche delle reumopatie infiammatorie; i segni clinici, laboratoristici e strumentali consentono una diagnosi differenziale accurata. La localizzazione dell’Artrosi alle anche (coxartrosi) causa dolore al movimento e limitazione funzionale, quella in corrispondenza delle ginocchia determina deformità articolari, difficoltà e compromissione del movimento, dolore specie in seguito a carico protratto e scendendo le scale. La terapia prevede l’impiego di farmaci antidolorifici e antiinfiammatori, da usare per brevi periodi, e di protettori della cartilagine. Di sicura utilità, specie quando la localizzazione della malattia è limitata a poche articolazioni periferiche o quando una localizzazione è prevalente, è la terapia intra-articolare con cortisone e acido ialuronico. La disponibilità di più formulazioni di acido ialuronico, le più recenti delle quali prodotte con tecnologia moderna e innovativa, consente oggi di attuare un trattamento personalizzato, che sia allo stesso tempo anti-infiammatorio, protettivo della cartilagine e utile sotto il profilo biomeccanico. L’acido ialuronico, infatti, per le sue caratteristiche singolari, è in grado di svolgere non solo un’attività di controllo dei sintomi, ma anche azioni favorevoli sull’evoluzione della malattia e sulle sue modifiche degenerative. I risultati dei numerosi studi effettuati dimostrano che gli effetti della terapia intra-articolare con acido ialuronico sono molto favorevoli e si caratterizzano per elevata efficacia e alto profilo di sicurezza e tollerabilità. med d wellness d 17 primo piano La dieta può essere un’arma le regole per l’autocontrollo alimentare “Maneggiarla” in modo errato è come usarla contro la propria salute ADI, Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica, insiste nella campagna di sensibilizzazione contro l’abuso sempre più frequente di pubblicità ingannevole nell’ambito nutrizionale e la tendenza diffusa a ricorrere ai consigli di sedicenti nutrizionisti: troppo spesso vengono prescritte diete “su misura” senza che ne sia verificato l’effettivo bisogno da un vero specialista. La recente sentenza della corte di Cassazione (Cassazione Penale - Sez VI; Sent. n. 15006 del 02.04.2013), che conferma la condanna inflitta in appello nei confronti dei responsabili di un centro estetico di Frosinone per esercizio abusivo di professione (art. 348 del Cod. Pen), rappresenta un ulteriore autorevole riscontro alla posizione sostenuta da ADI. • Con l’attuale normativa porre una diagnosi e prescrivere una terapia (la dieta è a tutti gli effetti una terapia) è compito esclusivo del medico • La prescrizione non può essere generica, ma deve essere dettagliata specificando le quantità delle varie componenti, per permettere al professionista non medico di formulare la dieta in modo corretto • Non affidarsi a consigli o prescrizioni forniti da personale non accreditato. L’esercizio abusivo di professione è un reato: chi propone controlli e diete senza essere a tutti gli effetti un medico è penalmente perseguibile e mette a rischio la salute L’ADI, che come Società Scientifica con più iscritti in ambito nazionale deve operare perché il cittadino non venga ingannato e danneggiato, è disposta a vigilare ed eventualmente denunciare situazioni di pubblicità ingannevole e abuso di professione medica. ADI sostiene che le diete “autosomministrate”, o prescritte da personale non autorizzato a farlo, sono potenzialmente nocive alla salute dell’individuo: solo quando un medico specialista accerta disturbi clinici ha senso ricorrere a determinati rimedi. In stato di buona salute è sufficiente seguire con discreta costanza poche utili regole: ADI presenta le più comuni regole dell’“Autocontrollo alimentare”, per sottolineare che è semplice regolarsi in autonomia senza autoimporsi l’inutile e spesso dannoso giogo di presunte diete. 18 d med d wellness Le 8 regole dell’autocontrollo alimentare 1. 2. Una regolare e costante idratazione. Consumare carboidrati (del tipo cereali, pane, pasta) in maniera regolare ma in quantità limitate a seconda di ogni singolo individuo e dall’attività motoria compiuta nell’arco della giornata. 3. Consumare regolarmente frutta e verdura. 4. Evitare l’eccessivo consumo di prodotti confezionati contenenti conservanti e coloranti. 5. Alternare la tipologia di proteine assunte: variare tra carne, pesce, formaggi, uova, cercando di non consumare nello stesso pasto diverse tipologie di proteine. 6. Limitare il consumo di cibi grassi o di pietanze fritte. 7. Limitare il più possibile il consumo di bevande 8. Limitare il consumo di bevande alcoliche lontano dai pasti principali. Distributore ufficiale per l’Italia: SINTEK S.r.l. Milano - Tel: + 39 02 66800554 - [email protected] / www.intimina.com med d wellness d 19 primo piano prevenzione micosi cutanee Per combattere le basta una foto di Alessia Addari I più comuni strumenti digitali al fine di rendere più agevole il compito del Medico di Medicina Generale nella diagnosi e successivo trattamento dei pazienti, sensibilizzandoli verso una maggiore attenzione nei confronti della propria pelle per la prevenzione e l’individuazione precoce delle micosi cutanee. Una campagna educazionale per aiutare il Medico di Medicina Generale nell’attività di sensibilizzazione dei pazienti a tenere sotto controllo pelle ed unghie e a individuare precocemente un’eventuale manifestazione cutanea. L’iniziativa, “Pelle In-forma”, mette in evidenza l’importanza della collaborazione attiva del paziente che, attraverso un’opportuna informazione, viene invitato dal proprio medico curante a inviargli, in caso di dubbio o sospetto, una foto dell’area cutanea o ungueale interessata (da un cellulare o via email). Il medico, a sua volta, ne valuterà la rilevanza clinica, rispondendo con le istruzioni del caso (ad es. “nulla di rilevante”, “monitora la situazione” o “urge una visita”). Si tratta di un momento educazionale attivo nella massima stagionalità delle micosi, ma che potrebbe aiutare anche nella diagnosi precoce di tutte le varie patologie dermatologiche. L’obiettivo è di stimolare una maggior attenzione alla pelle da parte della popolazione generale, di agevolare una migliore relazione medico-paziente e di fornire un servizio a supporto del Medico di Medicina Generale. Il progetto si inserisce all’interno del programma di informazione dermatologica “Pelle In-forma”, che si avvale di una serie di strumenti digitali. Sono infatti attivi il sito web pelleinforma.com e, grazie alla collaborazione della Dottoressa Sandra Lorenzi, un canale @pelleinfoto su Twitter, uno tra i social media più utilizzati al mondo. Questi canali innovativi sono volti alla veloce divulgazione di suggerimenti e informazioni che i medici potranno trasferire ai pazienti per il miglior controllo delle dermatomicosi. 20 d med d wellness La Dottoressa Lorenzi, Specialista in Dermatologia e Venereologia all’Università degli Studi di Bologna e dell’Istituto Dermatologico Europeo di Milano, cura interamente i contenuti scientifici del Programma “Pelle In-forma”. “Le dermatomicosi sono una patologia molto frequente e diffusa, che interessa tutte le fasce di età. Twitter è un canale in più, un metodo moderno e veloce di comunicare nell’ambito di un progetto più vasto di informazione e di interazione col pubblico, sempre mediata dal medico, che all’occorrenza consente anche di visualizzare in foto la patologia” afferma la Dottoressa. Sul sito pelleinforma.com il medico trova un archivio di immagini cliniche sulle micosi cutanee organizzate per diagnosi, che costituiscono un riferimento e un modello di comparazione per l’interpretazione delle foto dei pazienti. Attraverso una seconda sezione, creata ex novo, ogni medico registrato può inserire il proprio album fotografico digitale con le immagini da lui diagnosticate. Un supporto dunque per l’intera comunità scientifica, che potrà non solo attingere ma anche contribuire a questo canale per il raggiungimento di un obiettivo comune: una diagnosi appropriata e una terapia mirata per una sempre maggiore attenzione al paziente, per aiutarlo a prevenire le micosi cutanee o a ottimizzare i risultati della terapia farmacologica. Per completare il progetto e rendere ancora più agevole la consultazione clinico-iconografica e farla diventare un reale ausilio alla diagnosi delle micosi cutanee, è disponibile proprio da settembre un’applicazione sulle dermatomicosi per iPhone /iPad. med d wellness d 21 primo piano approfondimenti Quando la chirurgia plastica va in tribunale L’aumento del seno l’intervento più contestato Per evitare sorprese è importante rivolgersi sempre a medici specializzati 012 io 2 lugl e dal , eved o n e s e pr del e ch e g o n g t e n io l z una ’aume lizza pecia Per l a in vigore s a . n ento on u trat terv ghi c è en irur e l’in h ir c u o g se sol no e che ossa ata p u g e ad La chirurgia plastica è un argomento sempre più dibattuto nella aule di tribunale. Ma come stabilire se la responsabilità dell’insuccesso di un intervento è da attribuire o meno al chirurgo? Spesso per risolvere il contenzioso ci si rivolge a un chirurgo plastico, che è quindi chiamato a esprimersi sull’operato dei colleghi sia nel corso di procedimenti civili o penali sia in sede extragiudiziale. Per fare chiarezza sull’argomento è stato organizzato il corso “Il ruolo del chirurgo plastico nelle consulenze medico legali”, patrocinato dall’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe). “Lo scopo è quello di formare i chirurghi plastici nel settore delle consulenze, per supportare i medici legali e per aiutarli a esprimere in modo professionale un giudizio sull’operato dei colleghi – ha detto Luca Siliprandi, Chirurgo Plastico organizzatore del corso e membro di Aicpe – Senza volersi sostituire al medico legale in sede di consulenza, insomma, l’evento ha avuto l’obiettivo di offrire le nozioni fondamentali per svolgere questo difficile compito in modo corretto e responsabile “. 22 d med d wellness L’intervento più contestato risulta ad oggi l’aumento del seno. Anzi, negli ultimi anni il numero di ricorsi al tribunale è sensibilmente cresciuto. “La mastoplastica additiva è l’intervento più praticato in Italia quindi, statisticamente, è quello più esposto a contestazioni – argomenta Siliprandi – Tuttavia, proprio la grande richiesta ha spinto anche medici non specializzati a eseguire questa operazione, con risultati spesso non soddisfacenti”. Al secondo posto tra gli interventi più dibattuti si trova la rinoplastica: un’operazione delicata che riguarda il volto, una delle zone del corpo più esposte, che può essere stravolto dal bisturi. Al terzo posto, in modo piuttosto inaspettato, si è imposta negli ultimi anni la mastoplastica ricostruttiva, ossia la ricostruzione del seno dopo l’asportazione chirurgica in seguito a un tumore: “Fino al 2000 questo intervento si trovava al sesto posto – precisa Siliprandi – Il maggior numero di contestazioni credo si possa ricondurre alla crescita delle esigenze delle pazienti anche in campo oncologico per l’aspetto estetico, riconosciuto come un diritto alla salute”. Sono diminuite sensibilmente, invece, le contestazioni per mastoplastiche riduttive (per ridimensionare seni troppo abbondan- ti), e blefaroplastiche (ringiovanimento dello sguardo). «Negli ultimi 10 anni questi interventi, meno richiesti ma anche più complessi sono quindi eseguiti da dottori con una perizia maggiore» spiega Siliprandi. Anche la lipoaspirazione (liposuzione) dal terzo posto è crollata all’ottavo, in questo caso per un miglioramento tecnico che ha risolto alcune criticità. “Oggi si utilizzano cannule sempre più sottili e quindi meno aggressive per i tessuti” spiega Siliprandi. Di certo, la scarsa perizia dei medici che si cimentano in chirurgia plastica è spesso alla base del problema. Per l’aumento del seno, dal luglio 2012 è entrata in vigore una legge che prevede che solo chirurghi con una specializzazione adeguata possano eseguire l’intervento “Questo mette fine a un vuoto legislativo che ha lasciato in questi anni campo aperto a molti dottori non specialisti, con conseguenze negative non solo per le pazienti, ma per tutto il settore – dice il presidente di Aicpe, Giovanni Botti – Le pazienti devono quindi rivolgersi solo a chirurghi specializzati, verificando che chi propone l’intervento abbia i requisiti per farlo”. Narcisismo identikit di uno dei disturbi di personalità più diffusi a cura della Dottoressa Lauretana Di Marino Psicoterapeuta Cognitivista Dalle ricerche svolte nella San Diego University emerge che negli ultimi trent’anni i narcisisti sono cresciuti del 15% con maggiore incremento fra i giovani. Definita anche “Sindrome di Dorian Grey”, è uno dei disturbi di personalità più diffuso. m m Una delle caratteristiche principali del disturbo consiste nel reagire in modo difensivo quando ci si sente feriti nel proprio valore. Come reazione difensiva si adottano comportamenti superbi e di arroganza che porta a disprezzare gli altri e a ricercare in loro le cause dei propri problemi. Le persone affette da questo disturbo ritengono di essere uniche e speciali e aspettandosi di ricevere costantemente approvazioni e lodi rimangono sconcertati quando ciò non avviene. In virtù del loro essere speciali i narcisisti ritengono di dover frequentare solo persone a loro degne scelte in ambienti prestigiosi e di potere. Hanno l’aspettativa che a loro tutto sia dovuto e che debbano avere trattamenti di favore e quando ciò non si verifica diventano furiosi e sprezzanti. Questo loro bisogno di riconoscimento unito alla mancanza di sensibilità per il riconoscimento dei bisogni altrui li porta allo sfruttamento e alla manipolazione degli altri. L’altro viene idealizzato finchè soddisfa il loro bisogno di ammirazione e gratificazione per poi essere svalutato nel momento in cui non soddisfa più tale bisogno (ciclo di idealizzazione-svalutazione presente anche nel disturbo borderline). Questo li porta a mostrarsi emotivamente freddi e distaccati, privi di empatia. Generalmente appaiono invidiosi di chi ha più successo di loro, ritenendo di meritare più loro i risultati che hanno raggiunto che gli altri. La maggior parte dei narcisisti che intraprendono un trattamento psicoterapeutico sono spinti da una depressione narcisitica che si manifesta come una normale depressione ma che evidenzia alla base la percezione di una profonda discrepanza tra le aspettative idealizzate e la realtà. I fattori scatenanti possono essere rintracciati nel mancato riconoscimento nell’ambito della sfera personale o professionale, da insoddisfazione per la propria vita, da perdite o insuccessi che sminuiscono il senso di sè generando sconforto, sconfitta , umiliazione e vergogna. Dal punto di vista relazionale reagiscono alle critiche con sdegno, rabbia e comportamenti aggressivi; a volte la disapprovazione che potrebbero ricevere, e quindi le emozioni di vergogna e inadeguatezza, li può portare all’evitamento o al ritiro sociale. La disponibilità che mostrano verso gli altri nasconde la loro tendenza a voler ricevere ammirazione e riconoscimento. Da un punto di vista lavorativo, sebbene mostrino un’elevata ambizione e la volontà a ricoprire ruoli importanti, l’intolleranza alle critiche e la paura di essere costantemente giudicati inefficienti tende a compromettere la loro performance. A causa di questa continua tendenza ad evitare ambiti competitivi dove potrebbero apparire sconfitti, il loro rendimento professionale, può risultare modesto. Da un punto di vista affettivo, si mostrano egocentrici e manipolatori. Seduttivi e carismatici. Privi di empatia e centrati solo su se stessi. Non fanno progetti futuri. In generale l’area delle relazioni affettive è molto compromessa: le relazioni sono poco piacevoli e causa di intensa sofferenza per il partner. La psicoterapia cognitivo comportamentale per il trattamento del disturbo narcisistico di personalità si pone come obiettivo principale quello di ridurre la sofferenza degli individui che presentano tale disturbo, migliorando la qualità della loro vita. Condizione necessaria per il raggiungimento di tale obiettivo è la costruzione e regolazione dell’alleanza terapeutica. Con tale concetto si intende la capacità di creare, tra terapeuta e paziente, un clima di reciproca fiducia e rispetto, a partire dalla condivisione costante dei vari aspetti del processo terapeutico (formulazione del problema, scopi stabiliti, strategie perseguite, tecniche utilizzate, compiti assegnati), al fine di giungere ad un uso degli strumenti terapeutici che risulti da un lato il più possibile aderente allo specifico paziente, dall’altro in grado di favorire in lui la comprensione dei contenuti trattati e la partecipazione attiva alla terapia. Parallelamente a questo, risulta di fondamentale importanza che il terapeuta sia in grado di evitare di nuocere alla relazione terapeutica, rimanendo coinvolto nelle dinamiche interpersonali problematiche attivate dal paziente narcisista (distacco, competizione, idealizzazione-svalutazione), riuscendo piuttosto ad utilizzare la relazione che si struttura come contesto favorente la presa di coscienza di aspetti disfunzionali del suo funzionamento, così da rendere possibili esperienze correttive su di essi. med d wellness d 23 nuove piano frontiere primo LA RICETTA PER L’ETERNA GIOVINEZZA SEX TOYS E SPINACI “ Le verdure verdi e la produzione di estrogeni fondamentali per l’elasticità della cute” a cura del Dottor Paolo Mezzana Medico Specializzato in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica Il successo di Hysteria, film sulla storia del vibratore, ha solo ufficializzato la mania. Alle italiane “il giocattolo” piace ed a riprova di ciò anche l’ultimo sondaggio della Durex che dichiara un aumento del 27% di vendite nell’ultimo anno. Una giornalista inglese, in una recente intervista, ha chiesto a Lady Gaga quale fosse il segreto della sua bellezza. Orgasmi (”tanti orgasmi”) e spinaci ha risposto la celebre cantante. “La cantante ha ragione – ha dichiarato il Dottor Paolo Mezzana, Medico Specializzato in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica – Gli spinaci, come molte altre verdure dalle foglie verdi, sono ricchi di un antiossidante chiamato luteina. Non solo favoriscono la salute della vista ma, da recenti ricerche, gli spinaci si sono dimostrati un valido aiuto nella prevenzione delle rughe, favorendo l’idratazione e l’elasticità della pelle e prevenendo i danni causati dai radicali liberi. I benefici degli spinaci non si limitano qui. Le verdure a foglia verde, infatti, hanno anche il potere di ridurre le occhiaie per gli alti livelli di vitamine K e C che contengono. Per quanto riguarda gli orgasmi – ha continuato il Dottor Mezzana – l’aumento della produzione di estrogeni aiuta a proteg- 24 d med d wellness gere la matrice che dà sostegno ed elasticità alla nostra cute, come ha anche dimostrato recentemente un gruppo di scienziati dell’Istituto di Farmacologia dell’Università di Düsseldorf. Il gruppo, capeggiato dal Dottor K.Rock, ha dimostrato inoltre che questi ormoni proteggono la nostra cute dall’azione nociva dei raggi ultravioletti, il cosiddetto danno da fotoinvecchiamento”. In un’altra intervista, sempre Lady Gaga dichiara di essere single e di far uso del vibratore per raggiungere l’orgasmo, “sono single, sono molto presa dal lavoro e mi sento sola. Ma sto bene. Io e il mio vibratore siamo molto felici”. ___________________________________ “I vibratori usati sui genitali o internamente, stimolano zone molto innervate regalando sensazioni estremamente piacevoli che portano all’orgasmo. Il vibratore aiuta le donne a raggiungere più facilmente, più velocemente o con intensità maggiore l’orgasmo -–dichiara ancora il Dottor Paolo Mezzana – Inoltre è provato che le donne che usano i toys, imparano molto riguardo a ciò che può dare loro piacere, e sono in grado di farlo capire al loro partner. Aumentando il numero di orgasmi, aumenta la produzione di estrogeni quindi e se aggiungiamo il succo di spinaci abbiamo trovato una perfetta ricetta antiage per la pelle delle nostre pazienti.. Un po’ di tempo fa ho dichiarato che fare l’amore fa bene alla pelle. Oggi mi sento di dire che se aggiungiamo anche questa tecnologia la terapia antiage diventa alla portata di tutte le donne, anche quelle che non hanno un partner abituale”. Caffè conoscerlo per apprezzare anche i potenziali effetti benefici è spesso citato per le sue proprietà positive o negative. Ma, del caffè, si conoscono poco le caratteristiche chimiche che influiscono sulla salute. Invece è necessario conoscerle, perché solo così la “tazzina” potrà essere gustata senza temerne effetti negativi. Nelle persone sane il caffè, a dosi moderate di 3-4 tazzine al giorno, non fa male alla salute, anzi potrebbe avere alcuni effetti benefici. Questo viene descritto nell’ultimo booklet “Caffè e Salute” scritto in collaborazione con l’IRCCS - Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano. Gli effetti benefici del caffè sono molteplici; a volte dipendono dalla caffeina in esso contenuta, ma probabilmente più spesso dalle altre sostanze presenti nella bevanda, che sono centinaia e che includono molti antiossidanti, composti chimici che sembra prevengano diverse malattie croniche, tra cui i tumori e le malattie cardiovascolari. Nei Paesi del Nord Europa dove il consumo di frutta e verdura è scarso e quello di caffè alto, il caffè è l’alimento che fornisce all’organismo la maggior parte degli antiossidanti; in Italia, dove frutta e verdura fanno parte della comune dieta, 3-4 tazzine di caffè raddoppiano l’apporto di sostanze antiossidanti. “Bisogna non fare confusione tra effetti della caffeina e del caffè” dice Alessandra Tavani, Capo del Laboratorio di Epidemiologia delle Malattie Croniche presso l’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” – IRCCS di Milano. “La caffeina della tazzina di caffè è ritenuta responsabile della diminuzione del senso di fatica, dell’aumento della vigilanza e dell’aumento della motilità intestinale. Inoltre la caffeina a dosi appropriate potenzia gli effetti antidolorifici dell’aspirina, aumentandone la biodisponibilità. Altri componenti del caffè (fra cui i polifenoli) potrebbero avere effetti favorevoli prevenendo l’insorgenza delle malattie cardiovascolari, del tumore del cavo orale/faringe, del tumore del fegato, della cirrosi epatica, del tumore dell’endometrio e forse del tumore del colonretto. Dati molto recenti mostrano che il caffè sembra essere associato a una diminuzione di mortalità totale, anche se i risultati vanno confermati. In sostanza, consumando 3-4 tazzine di caffè, l’individuo sano può godere del piacere di bere un buon caffè senza temere per la propria salute”. Caffeina: capire se si è “sensibili”. Dottoressa Tavani cosa succede alla caffeina ingerita? Parlando di persone adulte e sane (escludendo le donne in gravidanza) la caffeina ingerita entra in circolo in circa 30 minuti, viene assorbita al 99% nel giro di un’ora, non si lega alle proteine plasmatiche, ha il suo picco massimo di concentrazione dopo 2 ore dall’assunzione e i suoi livelli plasmatici vengono dimezzati in 3-4,5 ore. Non tutti gli individui sono uguali: esistono metabolizzatori lenti e metabolizzatori veloci alla caffeina. Sembra che questo dipenda dalle caratteristiche genetiche della persona. Il sistema responsabile del metabolismo e dell’eliminazione della caffeina nell’uomo può essere presente nelle persone in due diverse varianti: una elimina la caffeina velocemente, l’altra la elimina lentamente. Naturalmente chi elimina la caffeina lentamente risente di più e più a lungo dei suoi effetti. Sono le persone che sostengono di non dormire se prendono il caffè dopo le 17, o che riportano altri effetti forti dopo aver bevuto il caffè. Altre persone riferiscono di avere tachicardia. E’ bene che chi non tollera la caffeina si astenga dal consumo di caffè oppure utilizzi caffè decaffeinato che contiene quantità trascurabili di caffeina. è possibile che la caffeina possa interagire con i farmaci? Dal punto di vista teorico vi sono numerose interazioni della caffeina con diversi farmaci, soprattutto quelli attivi sul sistema nervoso centrale. Tuttavia, per la maggior parte dei farmaci non vi sono evidenze di rilevanza clinica dell’interazione, eccetto per consumi molto alti di caffè (oltre 4 tazzine al giorno), che sono sconsigliabili in ogni caso. L’unica sostanza per la quale l’interazione con il caffè è pericolosa è l’efedra e i suoi derivati, efedrina e pseudo-efedrina. L’interazione tra caffeina e i derivati dell’efedra può provocare, in qualche caso, tachicardia, ipertensione, aritmia cardiaca ed emorragie intracraniche, eventi talvolta gravi se In base alle conoscenze non addirittura mortali. attuali, in una persona sana e Ciò nonostante, prima di eliminare la caffeina, conviene non “sensibile” alla caffeina, eliminare l’efedrina, anche dosi moderate di caffè, come perché, se si assume efedrina, tazzine al giorno che 3-4 non si deve eliminare solo il corrispondono per il caffè caffè, ma anche le bevande a base di Cola, quelle espresso e moca a circa 240-300 energetiche (energy drink) e i milligrammi di caffeina, assunti farmaci contenenti caffeina. durante l’arco del giorno, non nuocciono alla salute, ma possono apportare benefici med d wellness d 25 primo piano dai workshop nazionali • Pianeta Nutrizione • Sasme • Sana • SIDeMaST • Sime 26 d med d wellness siesnutrizione pianeta Tante novità e una connotazione cosmopolita per il IV Forum Multidisciplinare sulla Sana Nutrizione, una full immersion tra convegni, dibattiti ed aggiornamenti scientifici. Tre giorni all’insegna di convegni, aggiornamenti scientifici, dibattiti e novità per il Quarto Forum Multidisciplinare sulla Sana e Corretta Nutrizione tenutosi lo scorso maggio a Parma. Una manifestazione ricca di novità e aspettative con più di 2.500 partecipanti tra medici, farmacisti, nutrizionisti, buyer nazionali ed internazionali che hanno presenziato ai numerosi incontri e visitato le oltre 70 aziende espositrici. Al centro di questa edizione il mondo degli integratori alimentari che hanno determinato la nuova definizione dell’evento in “Pianeta Nutrizione & Integrazione”. Tra le tante novità, anche la partecipazione di autorevoli specialisti internazionali che hanno contribuito ad arricchire sempre più Pianeta Nutrizione & Integrazione e la presenza di numerose Società Scientifiche come sempre coadiuvate dal Professor Michele Carruba (Direttore del Centro di Studio e Ricerca sull’Obesità del Dipartimento di Farmacologia, Chemioterapia e Tossicologia Medica, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano) e dal Professor Sergio Bernasconi (Direttore della struttura complessa Clinica pediatrica - dipartimento Materno-infantile dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma). “Il settore degli integratori è in crescita nei diversi canali di vendita così abbiamo ritenuto opportuno creare appositi spazi nell’ambito di questo IV Forum Multidisciplinare sulla Sana e Corretta Nutrizione oltre a organizzare una serie di incontri mirati sull’argomento e avvalerci della testimonianza medica di esponenti internazionali – spiega il Comitato Scientifico di “Pianeta Nutrizione & Integrazione” – L’intento è quello di promuovere ma soprattutto formare ed informare in merito a un corretto utilizzo di questi prodotti rivolgendoci a coloro che prescrivono, distribuiscono e/o consigliano l’utilizzo degli stessi”. Fondamentale la presenza di Specialisti Internazionali e numerose Società Scientifiche (tra le altre SIP – Società Italiana Pediatria; SIO – Società Italiana Obesità; AIC – Associazione Italiana Celiachia; Istituto Europeo di Idratazione; SIFIOG – Società Italiana di Fitoterapia e Integrazione in Ostetricia e Ginecologia; SINSeB – Società Italiana Nutrizione Sport e Benessere; Accademia Funzionale di Fitness, Wellness e Anti Aging) coadiuvate come di routine dal Professor Michele Carruba e dal Professor Sergio Bernasconi. Inoltre le oltre 80 ore di aggiornamento continuo tra convegni, corsi e workshop affiancate da importanti aziende che hanno esposto le loro novità di prodotto, non hanno che convalidato la valenza dell’evento, uno tra i principali e più attesi momenti di aggiornamento e formazione nel campo della corretta nutrizione e degli integratori. Alimentazione ed integrazione funzionale anti-aging Il termine anti-aging viene spesso usato per definire interventi di tipo estetico a volte con scarso fondamento scientifico. In realtà la medicina anti-aging propone un approccio clinico specifico finalizzato alla modulazione dei meccanismi biologici dell’invecchiamento che è oggi supportato da importanti evidenze scientifiche. Con l’aumentare delle aspettative di vita e con il parallelo dilagare di numerose malattie cronico-degenerative è arrivato il momento di passare ad una nuova medicina proattiva che interviene anticipatamente, non tanto per aumentare la longevità, quanto per assicurare la massima qualità della vita ad una popolazione che invecchia. La medicina anti-aging si propone esattamente questo e va oltre approcci super-specialistici utili nelle condizioni acute ma di difficile applicazione nella prevenzione e nella gestione di condizioni croniche. Intervenendo infatti su quella rete di processi molecolari e biochimici che caratterizzano la fisiopatologia più che la malattia d’organo, la medicina anti-aging da un lato anticipa i tempi d’azione rispetto ad approcci classici e dall’altro allarga lo spettro d’intervento ad una prevenzione sistemica e multi-organo. L’approccio funzionale della medicina anti-aging si basa soprattutto sull’alimentazione, integrazione alimentare, stress management, attività fisica e modulazione ormonale. Inoltre la medicina funzionale anti-aging è espressione di un altro passo in avanti fondamentale nella pratica clinica: quello che va da una medicina standardizzata ad approcci personalizzati, costruiti in pratica ad hoc sulle esigenze di ciascun paziente. med d wellness d 27 primo piano pianeta nutrizione Gli italiani non bevono a sufficienza La corretta idratazione nelle fasce più sensibili della popolazione e negli sportivi è stata al centro della tavola rotonda nell’ambito del IV Forum Multidisciplinare sulla Sana Nutrizione e organizzata dallo European Hydration Institute, istituto scientifico internazionale dedicato allo studio dell’idratazione e al suo legame con la salute e le prestazioni psicofisiche. Bambini e anziani sono a maggior rischio di disidratazione ed è quindi necessario incoraggiarli affinché assumano un adeguato apporto di liquidi. Il Professor Andrea Poli, Direttore Scientifico di Nutrition Foundation of Italy, ha sottolineato come durante le ondate di calore estive si osservino incrementi significativi della mortalità tra gli anziani, già predisposti a fenomeni di disidratazione. Anche i bambini, ha evidenziato il Professor Claudio Maffeis, Professore Associato di Pediatria all’Università di Verona e Membro del Comitato Scientifico dell’EHI, sono esposti a un rischio di disidratazione maggiore rispetto agli adulti, per via di diversi fattori tra cui l’immaturità renale e cutanea, l’incapacità di esprimere la sete, la maggiore suscettibilità a diarrea e vomito. Proprio con l’obiettivo di comprendere meglio il ruolo dell’idratazione nei bambini, specialmente in relazione al fenomeno dell’obesità infantile, l’EHI ha annunciato che supporterà uno studio pilota del Professor Claudio Maffeis con un contributo di 40.000 Euro. Gli esperti italiani ed internazionali intervenuti hanno infine messo in evidenza come la varietà di liquidi e alimenti nella dieta possa aiutare l’idratazione: il 20-30% dell’acqua consumata proviene infatti da alimenti e il 70-80% da bevande di tutti i tipi, non solo l’acqua naturale. Avere a disposizione una vasta varietà di bevande è quindi fondamentale, soprattutto per anziani e bambini, soggetti che sentendo meno il bisogno di bere possono raggiungere un corretto livello di idratazione spinti più dal “piacere” edonistico che dai segnali fisiologici. Il Professor Michele Carruba, Presidente del Comitato Scientifico di Pianeta Nutrizione & Integrazione, nel corso dell’incontro ha inoltre portato l’attenzione 28 d med d wellness sull’importanza di un’idratazione adeguata per tutta la popolazione: secondo i risultati preliminari di un recente studio condotto da SIMG (Società Italiana di Medicina Generale), in collaborazione con NFI (Nutrition Foundation of Italy), la maggior parte degli italiani è consapevole che dovrebbe assumere complessivamente 2 litri di liquidi al giorno, ma si limita a berne complessivamente meno di un litro, solo 970 ml al giorno, senza differenze sostanziali tra uomini e donne. Per quanto riguarda le fonti di idratazione, per tutti, l’acqua (circa 650 ml al giorno) è al primo posto. Tra le altre bevande, emergono poi alcune differenze tra gli uomini e le donne: i primi assumono liquidi per lo più dal caffè (75 ml), dal latte (57 ml), dai succhi (48 ml), dalle bevande zuccherate (45 ml al giorno), dal cappuccino (44 ml) e da tè e tisane (43ml). Per le donne, tè e tisane occupano invece il secondo posto dopo l’acqua (78 ml), seguite da caffè (62 ml), latte (61 ml), succhi di frutta e bevande zuccherate (40 e 42 ml rispettivamente). Infine, il consumo di bevande con edulcoranti ipocalorici è molto basso sia tra gli uomini che tra le donne (10 e 12 ml/die rispettivamente). Si è tenuto, tra gli altri, anche un convegno sui nuovi approcci terapeutici e nutrizionali rivolti alla prevenzione e alla cura delle malattie legate all’invecchiamento dal titolo “Aminoacidi e micronutrienti: prevenzione e salute” con l’obiettivo di richiamare l’attenzione sui risultati scientificamente ottenuti con l’utilizzo degli aminoacidi per la prevenzione e la cura delle malattie sempre più diffuse nelle nostre società. “Importanti risultati suggeriscono che la supplementazione dietetica con specifiche miscele aminoacidiche, ben al di là degli effetti sul trofismo muscolare, sia in grado di favorire il recupero dello stato di salute in tutte quelle situazioni caratterizzate da carenza energetica. – ha dichiarato il Professor Enzo Nisoli, Presidente della Sociatà Italiana dell’Obesità e docente di Farmacologia dell’Università degli Studi di Milano – “In questo senso le malattie legate all’invecchiamento sembrano le più promettenti ma, nonostante i risultati positivi derivanti da recenti ricerche, emerge che l’utilizzo degli aminoacidi, o di specifiche miscele degli stessi, non sembra ancora avere raggiunto quella diffusione che i dati sperimentali stessi sembrano consigliare a supporto delle tradizionali terapie farmacologiche specifiche per le malattie legate all’invecchiamento.” Di particolare interesse è la dimostrazione che leucina, isoleucina e valina aumentano la sopravvivenza e sembrano correlate a diverse malattie metaboliche, come l’obesità e il diabete. A questo riguardo, è stato dimostrato come la leucina riduce il consumo di cibo agendo sui neuroni ipotalamici coinvolti nella regolazione del comportamento alimentare. Inoltre, le miscele arricchite in aminoacidi essenziali, si sono dimostrate in grado di attivare la mitocondriogenesi e quindi la produzione di energia delle cellule. I benefici effetti degli aminoacidi, oltre che sui muscoli, esplicano effetti salutari di tipo più generalizzato: in particolare, si è dimostrato che la supplemetazione dietetica con miscele arricchite in aminoacidi essenziali contribuisce a diminuire la suscettibilità a patologie legate all’età, come l’insulino-resistenza, il diabete di tipo 2, le disfunzioni cardiovascolari e neurodegenerative, e non solo nella fisiologica riduzione della massa muscolare. Celiachia Oltre 135.000 diagnosi con un incremento del 10% all’anno Studi recenti sulla nuova realtà non celiaca rappresentata dalla sensibilità al glutine. Perché le diagnosi di celiachia sono in grande aumento? è sufficiente la maggior attenzione verso questa intolleranza alimentare da parte della classe medica, unitamente alla disponibilità di test sempre più validi per svelarne l’esistenza, per spiegare questa vera e propria esplosione di casi di celiachia? Anche se lo sviluppo delle conoscenze ha favorito in maniera sensibile l’incremento delle diagnosi, altri fattori sono sicuramente coinvolti nell’incremento diagnostico della celiachia, malattia autoimmune che può essere definita come un’intolleranza permanente al glutine, componente proteica di alcuni cereali. Fra questi il dato che oggi la popolazione mondiale consuma una maggior quantità di cereali e che quelli attualmente utilizzati sono assai più ricchi di glutine di quanto non fossero quelli del passato. Questo aumentato carico di glutine potrebbe spiegare lo sviluppo progressivo di nuovi casi di intolleranza al glutine che hanno portato in pochi anni il numero delle diagnosi a raddoppiarsi arrivando a 135.000, con un incremento di circa il 10% all’anno negli ultimi 5 anni mentre il numero teorico di celiaci dovrebbe essere intorno ai 600.000. Le prolamine e le glutenine ad alto peso molecolare contenute nel frumento, nella segale, nell’orzo, nel farro e nel kamut sono in grado di innescare nei celiaci una serie di alterazioni del sistema immunitario in grado di portare ad un severo danno dell’intestino tenue con conseguente perdita dei villi intestinali e comparsa di quella mucosa piatta che è la caratteristica istologica di questa patologia. Anche se l’intestino tenue rimane il principale, ed in molti casi, unico organo-bersaglio, la celiachia può assumere, in una discreta percentuale di celiaci, le caratteristiche di una malattia sistemica con interessamento di numerosi altri organi ed apparati, tra i quali le ghiandole endocrine, il sistema nervoso centrale e periferico, l’apparato cardiovascolare, il sistema connettivo e osteoarticolare, il fegato ed il sistema emopoietico. L’elemento scatenante la celiachia è, quindi, il glutine che per innescare i meccanismi immunologici patogenetici, necessita comunque di una particolare predisposizione genetica che viene a ricoprire un ruolo di primo piano nella diagnosi della malattia celiaca. Un’altra domanda di grande attualità è se si nasce celiaci, con sviluppo immediato dell’intolleranza al glutine nell’infanzia non appena vengono introdotti nell’alimentazione cereali che lo contengono, o se invece si diventa celiaci lungo il decorso della vita a fronte dell’intervento di fattori ambientali scatenanti. L’esperienza degli ultimi decenni ha chiaramente dimostrato che non si nasce celiaci, ma lo si diventa nel corso della vita e che qualsiasi età della nostra esistenza può segnare l’inizio di questa malattia. “Anche alcuni fattori ambientali possono svolgere un ruolo determinante nello scatenamento della celiachia a cominciare dalle infezioni come quelle da Rotavirus o da Adenovirus e altri ceppi virali, così come gastroenteriti di natura batterica contratte dopo un viaggio in paesi con condizioni igieniche non ottimali o infezioni da parassiti. – spiega il Professor Umberto Volta, Responsabile della struttura semplice di malattia celiaca e sindromi da malassorbimento al Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna e Presidente dei consulenti scientifici nazionali dell’Associazione italiana celiachia (CsnAic) - Fra gli altri fattori ambientali in grado di provocare lo sviluppo della celiachia in soggetti geneticamente predisposti bisogna ricordare la fase del puerperio dopo una gravidanza trascorsa in modo del tutto regolare o stress legati a gravi dispiaceri (ad esempio lutti familiari) o ad interventi chirurgici. Di esempi di questo tipo tutti gli esperti di celiachia sono in grado di citarne a decine. E’ chiaro che tutto ciò non fa altro che confermare che per il manifestarsi della patologia è necessario un habitus genetico ben definito su cui agiscono fattori ambientali in grado di far insorgere la celiachia in qualsiasi età della vita, anche in quella geriatrica”. Ma l’ambito della patologia da glutine si è arricchito negli ultimi tempi di una nuova realtà rappresentata dalla sensibilità al glutine non celiaca (SGNC) la cui definizione, condivisa da un panel di massimi esperti internazionali in materia alla 2nd Consensus Conference on Glute na sindrome caratterizzata da molteplici sintomi intestinali e/o extraintestinali correlati alla assunzione di glutine, che migliorano o scompaiono dopo l’eliminazione del glutine e che recidivano quando il glutine è reintrodotto nella dieta, in soggetti in cui è stata esclusa preventivamente la diagnosi di celiachia e di allergia al grano. L’attenzione crescente dei ricercatori di tutto il mondo e dei media per la SGNC hanno spinto l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) e la Fondazione Celiachia (FC) a scendere in campo per cercare di far luce sui vari aspetti ancora oscuri di questo disordine correlato all’assunzione di glutine. med d wellness d 29 pianeta nutrizione primo piano Fitoterapia e Integratori in aiuto delle donne In occasione del IV Forum Multidisciplinare sulla Sana Nutrizione, si è svolto, tra gli altri, il 4° Convegno Nazionale della Società Italiana di Fitoterapia e Integratori in Ostetricia e Ginecologia, nel quale si è cercato di metter in luce le novità del settore e contemporaneamente dare significato clinico alle ricerche riguardanti i prodotti disponibili. Nel corso dell’incontro si è posto l’accento sulla possibilità che anche gli integratori possano usufruire delle nuove tecnologie per veicolare le sostanze attive all’interno dell’organismo testimoniati da significativi risultati. Come riportato da numerosi dati in letteratura l’impiego delle terapie alternative, in particolare di integratori e fitoterapici, è in costante aumento nella popolazione generale e sono soprattutto le donne caucasiche, nella fascia d’età tra 40-50 anni, laureate, risultare essere le maggiori utilizzatrici di questi prodotti. Numerosi dati riportano che le donne utilizzano integratori e fitoterapici in ogni fase della vita riproduttiva dall’adolescenza fino alla menopausa, incluso il periodo della gravidanza, sia per prevenire che per trattare un elevato numero di sintomi e patologie. Le principali motivazioni che inducono le donne all’impiego di terapie non convenzionali rispetto a quelle convenzionali è che le prime vengono considerate come prodotti “naturali” e quindi privi di effetti collaterali. Esistono molte condizioni sia ostetriche sia ginecologiche in cui l’impiego di integratori e fitoterapici si è dimostrato efficace sia nella prevenzione che nel trattamento di numerosi disturbi. In ambito ostetrico un esempio su tutti è quello dell’acido folico (vitamina B9) che dovrebbe essere assunto al dosaggio di 0.4mg da tutte le donne che programmano una gravidanza dal periodo preconcezionale fino al termine della 12° settimana di gestazione. L’assunzione di questo integratore è infatti fondamentale per la prevenzione di alcuni difetti congeniti dello sviluppo del sistema nervoso centrale fetale. Dai dati dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2004 la percentuale delle donne che assumevano corretta- 30 d med d wellness mente acido folico raggiungeva appena il 4%, nel 2011 dopo un’adeguata campagna informativa si è arrivati al 20-30%, con marcate differenze tra le diverse Regioni italiane e tra donne italiane e straniere. Questi dati, seppur mostrino un netto miglioramento rispetto a quelli di alcuni anni fa, vanno comunque migliorati ed è infatti necessario sensibilizzare non solo le donne ma soprattutto i ginecologi sulla necessità di prescrivere l’assunzione di questo integratore alle donne che programmano una gravidanza. Un’altra integrazione altrettanto valida e supportata dalla letteratura è quella riguardante il trattamento dell’anemia indotta dalla gravidanza con integratori a base di ferro. Una valida alternativa all’assunzione di ferro, che spesso è associata a numerosi effetti collaterali, quali dolori gastrici e dissenteria, è l’utilizzo della lattoferrina, una molecola che di recente è stata introdotta nella pratica clinica per il trattamento dell’anemia correlata alla gravidanza. L’azione di questa molecola non è attribuita solo alla quantità di ferro apportato, peraltro molto inferiore a quella somministrata con altri integratori, ma ad un più complesso meccanismo che coinvolge i fattori chiave dell’omeostasi sistemica del ferro, che in sostanza permettono il legame tra questa molecola ed il ferro stesso impedendone l’aumentato consumo. Novità assoluta è quella che riguarda l’impiego del myo-inositolo non solo in campo ginecologico, ma anche ostetrico: in particolare sarà l’associazione mio e d-chiro inositolo ad essere discussa. Nell’ultimo decennio numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia di questi integratori nel trattamento della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), patologia molto complessa caratterizzata da alterazioni endocrinologiche e metaboliche. In queste pazienti l’assunzione di 4g al giorno di myo-inositolo associate a 400µg di acido folico ha indotto una riduzione dei disturbi del metabolismo come l’insulino resistenza e l’iperinsulinemia, un miglioramento dell’assetto ormonale e una riduzione di alcuni sintomi fisici come l’irsutismo. Inoltre, tra le donne che si sono rivolte a centri di procreazione medicalmente assistita, sia sane che affette da PCOS, l’assunzione di myo e d-chiro-inositolo è stata associata ad un miglioramento della qualità ovocitaria. Sulla base di questi risultati incoraggianti negli ultimi anni l’attenzione si è spostata anche in ambito ostetrico. I risultati dei primi studi condotti in donne gravide ad elevato rischio di sviluppare diabete gestazionale, dimostrano che l’assunzione dei 2 isomeri dell’inositolo, migliora la tolleranza glucidica, riduce in modo si- gnificativo l’aumento ponderale materno e quindi riduce significativamente il rischio di sviluppare diabete gestazionale. Sempre riguardo ad entrambe le discipline, attualmente sono in corso numerosi studi che hanno l’obiettivo di confermare i dati incoraggianti riguardo all’utilizzo di probiotici somministrati per via orale nelle donne con vaginosi batterica, un disturbo molto diffuso sia al di fuori che durante la gravidanza. La somministrazione di questi preparati, in particolare contenenti i ceppi di Lactobacillus acidophilus Lactobacillus rhamnosus L. acidophilus e Bifidobacterium lactis, agisce a livello vaginale migliorando le difese locali e favorendo l’instaurarsi di un ambiente sfavorevole alla proliferazione di agenti patogeni. Attualmente i dati disponibili suggeriscono l’efficacia dell’utilizzo di alcuni ceppi di probiotici nella terapia e successiva prevenzione dei casi di vaginosi batterica. In particolare, come emerge da un recentissimo studio, in ambito ostetrico la prevenzione e riduzione della vaginosi batterica sembra essere associata anche alla riduzione del numero di parti pretermine. Un capitolo molto ampio riguarda l’impiego dei fitoestrogeni soprattutto nel trattamento dei sintomi correlati alla menopausa. I fitoestrogeni sono sostanze naturali ad attività simil-estrogenica che grazie alla loro struttura chimica, sono in grado di legarsi ai recettori degli estrogeni ed espletare, attività biologiche di tipo estrogenico od antiestrogenico. La diversificazione di questo effetto dipende dalla loro concentrazione, da quella degli estrogeni prodotti dall’organismo e da caratteristiche individuali. Per quanto riguarda l’ambito ginecologico, il ruolo terapeutico dei fitoestrogeni è stato inizialmente indagato sulla base di semplici osservazioni epidemiologiche sulle popolazioni asiatiche, la cui alimentazione è particolarmente ricca di soia. Dall’esame di questi dati, e dal loro confronto con i corrispettivi occidentali, è emersa una minore incidenza dei disturbi associati alla menopausa. Da qui, in ambito ginecologico, la proposta di utilizzare un’integrazione alimentare di fitoestrogeni nella prevenzione e cura dei sintomi climaterici quali vampate di calore e secchezza dei genitali. Il ruolo protettivo dei fitoestrogeni nella comparsa dell’osteoporosi è in attesa di conferme cliniche, ma gode già di ottimi presupposti epidemiologici e sperimentali. Riguardo all’impiego di prodotti fitoterapici in ostetricia, doveroso sottolineare che attualmente sono numerose le ricerche in corso che hanno il duplice obiettivo di dimostrare sia l’efficacia dei prodotti sul sintomo materno che la sicurezza sul benessere fetale. A questo proposito sono pochissimi gli studi randomizzati sull’uso di fitoterapici in gravidanza che descrivono entrambi questi parametri. In particolare l’impiego di fitoterapici molto spesso non avviene sotto il controllo medico e la donna assume tali prodotti in piena autonomia e senza consultare lo specialista. Un recente studio epidemiologico ha dimostrato che l’assunzione di alcuni fitoterapici in gravidanza è associata ad un maggior rischio di parto pretermine e di basso peso alla nascita inferiore a 2500gr. Questi dati preliminari vanno assolutamente confermati da nuove indagini ma offrono sicuramente uno spunto di riflessione. Distributore ufficiale per l’Italia: SINTEK S.r.l. Milano - Tel: + 39 02 66800554 [email protected] / www.intimina.com med d wellness d 31 primo piano pianeta nutrizione Nutrizione, Nutraceutica ed attività fisica per le persone attive over 40 La popolazione del mondo occidentale fortunatamente vive mediamente sino all’ottava decade di vita, la prevenzione contro le malattie degenerative è diventato un imperativo scientifico/culturale a cui le società evolute non possono, ma soprattutto non devono sottrarsi. La prevenzione passa attraverso anche tre aspetti fondamentali delle vita sociale: alimentazione corretta, integrazione nutraceutica opportuna, costante e benefico esercizio fisico. Tuttavia spesso larghi strati della popolazione dopo una gioventù attiva smette di svolgere una costante attività fisica, per riprendere ad una età intorno se non superiore ai 40anni, mentre molte altre persone “condizionate” dai media iniziano a svolgere una regolare, e spesso troppo intensa attività fisica dopo i 40anni. Il convegno ha proposto in modo originale e scientificamente approfondito di discutere gli aspetti fisici, nutrizionali e dell’uso di integratori nutraceutici, a supporto di attività fisiche di una certa intensità, in soggetti over 40 che vogliono svolgere uno sport semiagonistico. Il convegno ha approfondito gli aspetti caratteristici e distintivi della composizione corporea nei soggetti over 40 anche in correlazione alle variazioni ormonali che in questa età iniziamo a modulare non perfettamente molti aspetti biochimici collegati con l’attività fisica e con l’alimentazione. Inoltre si evidenzieranno come programmi atletici specifici si possono applicare per mantenere un buon stato di forma in soggetti che hanno svolto regolarmente l’attività sportiva con un certa costanza ed intensità. Si è parlato di come l’organismo “sportivamente anziano” possa trovare giovamento dall’assunzione di alcuni supplementi dietetici e di nutraceutici, in ragione dell’attività fisica svolta, ma soprattutto in ragione di mantenere la massa muscolare efficiente, contrastando le fisiologiche perdite di massa e di forza muscolare che iniziano proprio a 40anni. 32 d med d wellness med d wellness d 33 primo piano Stevia: le straordinarie proprietà di una pianta rivoluzionaria. a cura del Dottor Giovanni Montagna Dietista Docente SaNIS Scuola di Nutrizione e Integrazione nello Sport La Stevia rebaudiana Bertoni è un piccolo arbusto originario della parte nord-orientale del Paraguay, della famiglia delle asteracee (compositae), assimilabile quindi ad erbe, vegetali e fiori come la camomilla, il dragoncello, l’indivia, la lattuga, le margherite, il girasole e il crisantemo. Grazie al suo gusto dolce, alla Stevia sono state assegnate molte denominazioni, come foglia di miele, foglia dolce del Paraguay, foglia dolce, erba dolce, foglia confetto ed erba miele. Questo perché le sue foglie sono ricche di composti dolci detti ‘glicosidi steviolici’. La Stevia è stata scoperta per la prima volta dalle popolazioni indigene che utilizzavano le sue foglie per edulcorare le loro bevande. Nell’ottocento, il consumo della Stevia si era esteso a tutto il Sud America, incluso il Brasile e l’Argentina. La sua diffusione al di fuori del Sud America avvenne a seguito della sua “scoperta”, avvenuta nel 1887, da parte del botanico M.S. Bertoni. Nel 1931, due chimici francesi, M. Bridel ed R. Lavielle, hanno isolato i principali componenti che conferiscono alla Stevia il suo gusto gradevole: i glicosidi steviolici. Già utilizzata per le proprietà medicali oltre che dolcificanti,molte delle componenti della Stevia sono state studiate a fondo negli anni, sia allo scopo di fugare ogni dubbio sulla sicurezza, sia per individuarne tutte le potenzialità benefiche e quindi le possibili applicazioni. Dal 1970, i giapponesi hanno condotto approfondite ricerche sulla stevia e hanno riscontrato come il suo utilizzo sia completamente sicuro. Anche enti internazionali sulla sicurezza alimentare come il Comitato congiunto di esperti FAO e OMS (rispettivamente l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura e l’Organizzazione Mondiale della Sanità) 34 d med d wellness sugli additivi alimentari (JEFCA) a livello internazionale, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) a livello europeo, come pure agenzie nazionali per la sicurezza alimentare, hanno redatto “panel” sulla sicurezza nel consumo della Stevia e dei suoi componentii. Degli estratti dalla foglia di Stevia, soltanto stevioside e rebaudioside A sono le componenti di principale interesse per le loro proprietà dolcificanti. Infatti, questi costituenti della Stevia tendono a produrre il gusto dolce meno rapidamente rispetto al saccarosio, ma per un lasso di tempo maggiore. Dolcificante acalorico naturale I glicosidi steviolici sono dolcificanti intensivi estratti dalle foglie della pianta Stevia (Stevia rebaudiana Bertoni). Il potere dolcificante di tali sostanze, quali steviosidi e rebaudiosidi, è 40-300 volte superiore a quello del saccarosio. Questa sua principale caratteristica, per cui è stata conosciuta, la rende utile in chi segue alimentazioni ipocaloriche atte al controllo ed alla gestione del peso o comunque a chi vuole edulcorare bevande, infusi, tisane, ecc, senza utilizzare zuccheri calorici (es.: saccarosio e fruttosio) e/o edulcoranti di derivazione chimica. Non solo per dolcificare Una recente revisione della letteratura scientifica finora disponibile, ha messo in evidenza una serie di qualità benefiche derivanti da determinate componenti della pianta di Stevia. Oltre all’elevato potere dolcificante, possiede proprietà antitumorali, attività anti-ipertensiva, attività anti-iperglicemica, attività anti-diarroica, anti cariogena, anti virale, anti microbica, immunostimolante, insulinotrofica. Perché non sfruttare quindi queste sue qualità vedendola come un vero e proprio nutraceutico e non solo come una “bustina di dolcificante”. Per chi deve controllare l’intake alimentare, oltre ad utilizzarla come edulcorante può beneficiare dell’azione antifame della Stevia. L’assunzione di uno snack di 290 kcal con aggiunta di Stevia prima di un pasto ha un potere saziante come 490 kcal addizionate invece di saccarosio (in soggetti magri e/o obesi). La glicemia e l’insulinemia post prandiale (nel pasto successivo al «carico» di stevia o saccarosio) è inferiore dopo l’assunzione di Stevia rispetto a saccarosio. Ottima notizia non solo per chi deve perdere peso ma anche per un’alimentazione “salutare”, visto che gli eccessi di glucosio nel sangue e di insulina sono proossidanti e proinfiammatori. Pressione sanguinea Uno studio per valutare la tollerabilità di 1500 mg di stevioside (assunzione di 500 mg tre volte al giorno) ha riscontrato che l’utilizzo di stevioside per 2 è stato associato ad una diminuzione sia della pressione sistolica che diastolica di 6,7% e 6,4%, rispettivamente senza inoltre avere effetti collaterali sulla tollerabilità. Questo studio ha anche osservato che il il gruppo Stevia aveva un tasso ridotto di ipertrofia ventricolare sinistra con un valore deel’11,5% per la stevia rispetto al 34,0% del placebo. In Ipertesi l’assunzione di 250mg di stevioside tre volte al giorno (totale 750 mg) ha provocato una diminuzione della pressione sanguigna (8,1% sistolica e 13,8% diastolica) rispetto al placebo al terzo mese di utilizzo e mantenuta nei successivi nove mesi. La cosa interessante è che chi era normoteso (pressione nella norma) non ha subito variazioni pressorie. Metabolismo del glucosio I benefici dell’assunzione di stevia sono stati studiati anche su diabetici di tipo 2. Una singola assunzione di stevioside (1.000 mg) in un pasto misto, è stato in grado di ridurre l’AUC (area sotto la curva) di glucosio postprandiale (dopo il pasto) del 18% rispetto al controllo (1 g di amido di mais). In soggetti con diabete di tipo 2, può possedere anche effetto insulinotrofico (migliora la produzione di insulina da parte delle cellule beta del pancreas ed il suo rilascio) e di inibizione sulla produzione di glucagone che spesso causa iperglicemia da neoglucogenesi (detto molto semplicemente, il glucagone fa produrre glucosio da altri substrati). In ratti alimentati per 4 mesi con un’alimentazione alta in grassi, l’assunzione di steviosidi ha ridotto l’insulino resistenza (quindi una migliore gestione dei carboidrati) rispetto al controllo che assumeva placebo. Oltre all’elevato potere dolcificante, la Stevia possiede proprietà anti tumorali, anti virali ed anti microbiche, oltre a dimostrarsi sostanza immunostimolante ed insulinotrofica, rappresentando un un valido aiuto contro iperglicemia ed ipertensione. Infiammazione e sistema immunitario Nei topi, l’assunzione orale di 12.5-50mg/ kg di stevioside un’ora prima di iniezione di lipopolisaccaride (LPS) è stata in grado di attenuare l’aumento della conta delle cellule immunitarie (neutrofili e macrofagi) nel polmone. Si pensa l’effetto sia secondario all’inibizione e/o interferenza dell’attivazione delle vie dell’ NF-kB (nuclear factor K-B) e MAPK in risposta a LPS, inibendo il rilascio di citochine infiammatorie. Lo Stevioside sembra possedere proprietà anti-infiammatorie nei ratti dopo l’ingestione orale di dosi piuttosto tollerabili anche nell’uomo. Questo studio è molto interessante (anche se ancora in vitro e non in vivo) perchè è il primo che riporta un meccanismo dello stevioside sull’attività antitumorale (tumore al seno) . Certe altre sostanze chimiche vegetali, come sulforafano nelle verdure crocifere e allicina trovati nell’aglio, hanno effetti simili. Alcuni dei cibi più studiati per questa proprietà di attivazione dei sistemi di detossificazione (di conseguenza antiossidanti, antinfiammatori, ecc) sono quelli ricchi di polifenoli come il tè (tè verde in particolare), mirtilli, olio extra vergine di oliva, vino rosso, agrumi, tè di ibisco, soia, cioccolato fondente, caffè, curcuma e altre erbe e spezie, e un certo numero di erbe medicinali tradizionali. Muscolatura scheletrica Si è osservato che stevioside è stata associata ad un aumento dei tassi di rigenerazione muscolare attraverso l’aumento del reclutamento di cellule satellite e aumenta la capacità funzionale del muscolo danneggiato 7 giorni successivi alle lesioni. Nell’esperimento erano stati dati 10mg/kg di stevioside giornaliera in ratti (per via orale) per una settimana prima di indurre tossicità al muscolo scheletrico (via cardiotossina). Questa proprietà “rigenerativa” è probabilmente secondaria med d wellness d 35 primo piano pianeta nutrizione alla sua azione anti-infiammatoria (l’inibizione di nF-kB, che è risaputo avere effetto positivo sull’ipertrofia muscolare in animali). Effetti allergizzanti/tossici del dolcificante naturale Secondo un report sottoposto alla FDA per il riconoscimento della rebaudioside A come sostanza GRAS (Generally Recognised As Safe), gli studi effettuati non hanno evidenziato dubbi sulla possibile allergenicità o tossicità dei prodotti di degradazione o dei glicosidi steviolici presenti nel prodotto. Secondo la completezza dei dati disponibili, si è concluso, pertanto, che nessuna evidenza scientifica ha supportato l’ipotesi che i glicosidi steviolici, inclusa la rebaudioside A, possano avere un potenziale tossico o allergizzante. Nota: Per eventuali approfondimenti è possibile consultare la bibliografia completa sul sito www.medwellness.it ___________________________________ Dott. Giovanni Montagna Dietista Docente SaNIS Scuola di Nutrizione e Integrazione nello Sport Sa.N.I.S.: High Tech della e Integrazione sportiva 36 d in ambito sportivo. per ogni tipo di attività sportiva. In un contesto spesso poco strutturato, Il corpo docente è composto da Profes- A partire da Ottobre Akesios Group – So- Sa.N.I.S. rappresenta l’unico percorso sori Universitari supportati da esperti per cietà di consolidata esperienza nell’or- formativo di nutrizione sportiva in grado una perfetta miscelazione fra accademia ganizzazione di congressi, workshop, di conciliare tradizione nutrizionale e l’hi- e competenze da “campo”. Le città in cui scuole e corsi in ambito medico-scien- gh tech dell’integrazione sportiva. Sa.N.I.S. è presente sono: Bari, Bologna, tifco – in collaborazione con il Prof. Ful- La scuola si articola in 2 Anni Acca- Cagliari, Firenze, Padova, Palermo, Pavia, vio Marzatico (Responsabile Laboratorio demici: il primo basato su informazioni Roma, San Benedetto del Tronto e Torino. di Farmacobiochimica Nutrizione e Nu- nutrizionali di base affrontate e appro- La Scuola è aperta a Medici, Odontoiatri, triceutica del Benessere – Università di fondite attraverso una visione innova- Biologi, Dietisti, e Farmacisti per i quali Pavia) organizzano per il terzo anno con- tiva, il secondo orientato ad una for- sono previsti 100 crediti ECM nei due anni secutivo Sa.N.I.S., la prima scuola di mazione ‘professionalizzante’ dove nutri- e più in generale agli operatori del mondo alta formazione specializzata nella nu- zione e attività fisica vengono esplorate della nutrizione, sport e benessere. trizione e supplementazione alimentare a 360°, elaborando strategie nutrizionali www.sanis.it med d wellness nutrizione med d wellness d 37 primo piano Il Needle Shaping è una tecnica non invasiva che rientra in quel grande capitolo della Chirurgia non Ablativa messa a punto dal Professor Giorgio Fippi. Grazie a questa tecnica, oltre ad aumentare le volumetrie carenti con la ricostruzione volumetrica autologa, si possono sollevare per trazione quelle parti somatiche che, sottoposte alla trazione esercitata dalla forza di gravità o alle sollecitazioni meccaniche posturali, hanno ceduto assottigliando il derma. L’aumento volumetrico autologo consiste essenzialmente in un microscopico auto trapianto (senza espianto) di tessuto per trazione, anche se forse sarebbe meglio parlare di auto impianto. L’intervento si esegue mediante un sottile ago da agopuntura nel quale si fa scorrere una corrente programmabile nei parametri fondamentali (Pulse Width e Pulse Repetition Rate) miscelata con una galvanica ad alta tensione e limitata in corrente. Queste correnti miscelate, potenziate dalla loro azione sinergica, sono regolate a un’intensità tale da non essere percepite dal paziente anche se, in certi punti particolarmente sensibili e in pazienti agofobici, possono risultare leggermente fastidiose. Comunque, già dalla seconda infissione dell’ago, sotto la spinta emozionale per il 38 d med d wellness bel risultato ottenuto, il paziente agofobico tollera meglio il trattamento che anzi vorrebbe in più punti. La tecnica del Needle Shaping Twist & Wrap si applica sia per ottenere un lifting con aumento di volume (tecnica pinch)sia per liftare la cute in vari distretti. Queste correnti miscelate, potenziate, hanno la funzione di disidratare leggermente le fibre elastiche del derma permettendo di agganciare all’ago fibrina elastina e collagene. Una volta agganciati, i componenti del derma, si avvolgono con estrema delicatezza fino a ottenere una sorta di fuso di materiale autologo che è visibile al movimento dell’ago. L’ago deve essere ruotato sia in senso orario sia in senso opposto fino a percepire la resistenza offerta dal derma alle nostre manovre. La trazione esercitata deve essere tale da ottenere il volume desiderato di fibre, assottigliandole, ma senza mai strapparle. I liquidi devono essere eliminati osmoticamente per deprivazione salina mediata dalle correnti, per evitare lo srotolamento delle fibre elastiche e del collagene. La corrente elettrica deve avere caratteristiche idonee a far migrare parte dei sali interstiziali che, se presenti, altererebbero la durata nel tempo dei risultati ottenuti. Diversamente da altre tecniche di autotrapianto, che espiantano una parte di tessuto per poi impiantarle nelle zone carenti, con il Needle Shaping ci si limita ad assottigliare la parte donatrice che riprenderà i volumi iniziali nei ventotto giorni successivi al trattamento, mentre la parte ricostruita, raggiunge volume definitivo dopo circa sette giorni per mantenerlo a lungo.Tre sono le tecniche utilizzate con il Needle Shaping. Arrotolamento: si infigge I’ago perpendicolarmente al solco, si ruota di 180’ e dopo una breve erogazione di corrente, si solleva la parte e dopo alcuni secondi si ruota di qualche grado in senso antiorario, quindi si sfila. La manovra va ripetuta in più punti in base alle necessità del caso. Mediante questa tecnica si ottiene un risultato estremamente naturale. Per estroflettere la mucosa del labbro ruotandola verso I’esterno si deve premere delicatamente con un puntale a sfera in più punti il labbro fino a trovare quello che aumenta la convessità della mucosa. Quindi si infigge esattamente il punto trovato per creare il fuso. Altra tecnica è quella della treccia: si utilizzano due aghi, si infigge il primo a quarantacinque gradi rispetto all’asse della ruga da trattare e dopo aver erogato le correnti miscelate, si arrotola il primo fuso senza aver sfilato il primo ago, si infigge il secondo esattamente al centro del fuso appena formato con il primo ago e si eroga corrente per poi arrotolare il secondo fuso intrecciando le fibre del primo. Ora si sfila il primo ago per reinserirlo nel secondo fuso e cos’ì via. Con questi fusi perpendicolari tra loro si ottiene una treccia nel derma che permette di sollevare il fondo della depressione con un risultato duraturo nel tempo. Ultima tecnica il piercing, l’ago va infisso sotto la parte da sollevare per poi fuoriuscire come un piercing. A questo punto l’operatore ruota l’ago, dopo aver erogato corrente per alcuni istanti, fino a ottenere una specie di fuso nel derma, quindi ruota di alcuni gradi in senso opposto per sfilare l’ago sganciandolo dal fuso. La tecnica piercing si utilizza per le volumetrie di labbra e zigomi. In molti casi si deve operare una sorta di trama e ordito per evitare che il paziente, appena terminato il trattamento, con la mimica del viso, sorridendo o ammiccando, possa far srotolare il fuso appena formato rendendo inefficace il trattamento. Il volume che dura nel tempo è quello che si osserva appena sfilato l’ago dai tessuti, poi nei minuti successivi inizia una reazione infiammatoria dovuta al trauma dell’ago. Questi volumi un po’ arrossati sono la fisiologica reazione dei tessuti che scompare in poche ore, mentre il volume visto appena sfilato l’ago rimarrà per mesi o anni a seconda della mimica del soggetto. Una seconda tecnica di utilizzo del Needle Shaping, permette di intrecciare le fibre elastiche del derma ottenendo dei fili di sospensione dermica con risultati strepitosi e duraturi. Il Needle Shaping Twist & Wrap é una delle tecniche combinate per ottenere fili di trazione nel derma realizzati a partire dal derma stesso sfruttando l’intreccio e l’aggancio delle fini strutture dermiche realizzate grazie al nostro ago d’agopuntura e dalle correnti potenziate in sinergia. Con questo impiego professionale del Needle Shaping eviteremo tutte le manovre che si fanno per inserire i classici fili di sospensione sia riassorbibili sia permanenti con tutte le difficoltà e i rischi connessi a questi materiali. Eviteremo di incidere il cuoio capelluto, di inserire la cannula pilota e principalmente di lasciare nel derma corpi estranei riassorbibili e non. La tecnica del Needle Shaping Twist & Wrap si applica sia per ottenere un lifting con aumento di volume (tecnica pinch)sia per liftare la cute in vari distretti. I risultati ottenuti si mantengono per molto tempo tranne nei casi di parti soggette a sollecitazioni continue e ripetute. Per questo i pazienti devono essere educati a evitare quegli atteggiamenti posturali e quelle abitudini che inficerebbero la durata dei risultati ottenuti. med d wellness d 39 primo piano Mdm Storia di un successo annunciato Un Gruppo leader a livello nazionale nei servizi in ambito estetico e medico-estetico, non solo attraverso apparati elettromedicali e consulenza diretta e capillare ai propri affiliati, ma anche e soprattutto per una filosofia aziendale basata sulla formazione continua, vero cavallo di battaglia dell’Azienda. Molteplici le certificazioni ed i riconoscimenti dal mondo sanitario, che fanno di MDM Group l’unica realtà in grado di poter conferire un servizio completo nei propri _______________ Dottor Massimo delle Grazie Direttore Generale MDM Group mercati di riferimento grazie anche ad un comitato scientifico (medici e biologi) ed un comitato ingegneristico (ingegneri) che studiano accuratamente i prodotti da marchio. Dei grandi risultati degli ultimi anni e del futuro dell’azienda abbiamo parlato con l’Amministratore Delegato, Massimo delle Grazie. di Alessia Addari Una giovane azienda che in pochi anni ha conquistato grande popolarità nel settore medicofarmaceutico. Quali Dottor delle Grazie le strategie che hanno portato MDM ad un successo così immediato? Non parlerei di strategie quanto di approccio al business. Innanzitutto siamo partiti dallo sviluppo di competenze e know how, grazie al nostro comitato scientifico, che ci ha permesso di offrire da subito tecnologie all’avanguardia, estremamente efficaci nel trattamento degli inestetismi corporei e sicure. In aggiunta a questo, ci siamo sempre riproposti di non fermarci alla mera offerta di un prodotto, ma di un servizio completo, finalizzato alla soddisfazione del cliente. Da questo presupposto per esempio è nata, all’interno di MDM Group, Training School: un istituto di formazione del quale ci avvaliamo per offrire costantemente a partner e operatori, la nostra interfaccia con il cliente, corsi di formazione e di aggiornamento (tra cui corsi di marketing, comunicazione, fidelizzazione del cliente, etc..). volti a garantire ai clienti l’efficienza dei servizi e delle prestazioni MDM Group. “Per il medico e con il paziente” il vostro motto, secondo il quale siete riusciti ad ottenere prodotti di buona qualità dall'indiscussa efficacia a costi molto contenuti. In che settori spazia ad oggi il vostro know how? MDM Group è tutt’ora in piena evoluzione: abbiamo iniziato la nostra attività come 40 d med d wellness produttori di tecnologie estetico medicali, inizialmente dedicati al canale estetico o a studi medici specializzati, mentre di recente siamo entrati nel canale farmacia con il percorso di rieducazione alimentare LIFE COMPLEX. Ad ossi possiamo definirci promotori del Bellessere. E’ ormai riconosciuta la correlazione tra lo stare bene con il proprio corpo e lo sviluppo dell’autostima, nonché l’influenza che uno stato di malessere psicofisico può avere sui rapporti interpersonali. Noi oggi possiamo fornire una consulenza a 360° e offrire, a chi ne senta la necessità, gli strumenti per migliorarsi ed acquisire sicurezza. L’alimentazione è in assoluto uno dei campi di maggior interesse nel campo medico-estetico, in cui MDM opera attraverso la commercializzazione di prodotti ad hoc. Uno di questi è Life Complex, un rivoluzionario programma alimentare addirittura basato sull’analisi del DNA. Come nasce questo ritrovato? Life Complex deriva dagli studi effettuati nel campo della Nutrigenetica, una nuova disciplina che unisce la Genetica alla Scienza dell’Alimentazione. L’uso dell’ informazione genetica è utile come guida nelle scelte alimentari per individuare il tipo di metabolismo. Conoscere come il cibo lavora insieme all’organismo permette di educare ad una corretta alimentazione sulla base genetica, al fine di ottenere e mantenere la bellezza e l’armonia del proprio corpo, guadagnando in salute e benessere psicofisico. Da questa scoperta è nato Life Complex. In che modo Life Complex è in grado si agire sul sovrappeso e secondo quali criteri? LIFE COMPLEX è un programma di rieducazione alimentare elaborato in considera- zione della peculiarità del metabolismo di ognuno: effettuando il test del DNA siamo infatti in grado di individuare quali categorie di alimenti sono meglio assimilati da ogni organismo, e di elaborare un regime personalizzato in considerazione di questi. La peculiarità di Life Complex è che prevede, la prima settimana di ogni mese, l’assunzione dei pasti iperproteici e ipocalorici contenuti nel QB Box acquistabile in farmacia; mentre le tre successive settimane di ogni mese occorre seguire le indicazioni nutrizionali suggerite dalla dietista Life Complex, studiate in base ai risultati emersi dal test genetico. Inoltre, in questo progetto mettiamo a disposizione tutta la nostra competenza in campo estetico. Proponiamo integratori alimentari dimagranti, antiage, e trattamenti rimodellanti (SPRAY SKIN WEAR SHAPE by Dermal Institute) e tonificanti (TONE UP CREAM by B|Beautiful). Il percorso si completa infine con le TECNOLOGIE LIFE COMPLEX di Radiofrequenza e Ossigeno Terapia, da effettuare direttamente in farmacia o presso un centro estetico convenzionato con essa. Si tratta di un programma di remise en forme molto strutturato, che segue il cliente sia dal punto di vista nutrizionale, sia estetico, offrendo un supporto anche in termini di trattamenti per perfezionare i risultati raggiunti grazie alla perdita di peso. Lo scorso anno si è concluso con un trend assolutamente positivo per il suo gruppo. Quali gli obiettivi imminenti per i prossimi mesi del 2013? Relativamente a Life Complex, al momento siamo presenti in 86 farmacie, distribuite su tutto il territorio italiano. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere n.300 farmacie affiliate entro la fine del 2013, e n.1000 farmacie affiliate entro la fine del 2014. med d wellness d 41 primo piano Molti dei lettori di questo articolo avranno già sentito parlare di chetogenesi e chetosi, senza però, spesso, ricevere delle definizioni coerenti e precise che spieghino il significato vero di queste parole e dei meccanismi biochimici che ci sono alla base. Sono termini che spesso vengono associati alle diete iperproteiche, generando confusione, poiché partono da principi sbagliati. La chetogenesi, tecnicamente, è la via metabolica che porta alla produzione di corpi chetonici a partire da una molecola, presente nel nostro organismo, che prende il nome di AcetilCoA. I corpi chetonici si producono quando la molecola di AcetilCoA viene a sua volta prodotta dalla beta-ossidazione degli acidi grassi. Così la molecola di AcetilCoA può entrare nel cosiddetto Ciclo di Krebs e consentire alla cellula di produrre energia, a lei essenziale per svolgere tutte le sue funzioni. In pratica, la chetogenesi, consente di bruciare grassi a scopo energetico, che è il principale fine di tutte le cellule del nostro corpo, per rimanere in vita. Dunque, la chetosi è legata specificatamente al metabolismo dei grassi e, non delle proteine. Per attuare una dieta chetogenica non occorre che ci siano tantissime proteine, ma servono invece tanti grassi (quelli del tessuto adiposo di un soggetto obeso) e soprattutto pochissimi carboidrati. Dal metabolismo proteico, infatti, possiamo ricavare energia dalla gluconeogenesi, cioè quel meccanismo che permette 42 d med d wellness di produrre glucosio a partire da precursori non saccaridici come il piruvato, il lattato, il glicerolo e, per l’appunto, gli amminoacidi di derivazione proteica. Il glucosio è così disponibile per quelle cellule che non sono in grado di utilizzare i corpi chetonici come fonte di energia (ad es. i globuli rossi). Perciò, queste diete sono veramente così pericolose come molti affermano? Oppure, tutto sommato, hanno una logica metabolica che le rende interessanti e, perlomeno, gestibili nella fase più delicata di un alimentazione volta al dimagrimento? è utile ricordare che, in tale filosofia alimentare, la scelta di zero carboidrati è da associare solo al primo periodo (da un minimo di 10 giorni ad un massimo di 21 giorni) perché poi subentra un graduale reinserimento di questi ultimi. Infatti, piuttosto che parlare di dieta, è più corretto riferirsi ad un insieme di metodi, che sono dei trattamenti alimentari, poiché sono pensati per essere intrapresi e poi abbandonati, ripetibili come dei cicli di cura. La sicurezza dei tre metodi di LIPOSUZIONE ALIMENTARE è, pertanto, assicurata da processi biochimici ben conosciuti, regolati da fattori ormonali (prevalentemente l’insulina) e mantenuti per breve tempo. med d wellness d 43 primo S asme piano 28° Aggiornamento Di Dermocosmetologia Medica E Chirurgica Un workshop completamente dedicato all’Aggiornamento di Cosmetologia Medica e Chirurgica quello del SASME, il cui programma evidenzia interessanti novità che spaziano dalla riabilitazione cardiovascolare alla tricologia, dalla cosmetologia pediatrica alla nutrizione. Ne abbiamo parlato con il Professor Florindo Lanzaro, Responsabile Scientifico dell’evento Professor Lanzaro quale ad oggi il panorama della cosmetologia e quali gli ultimi traguardi raggiunti? Partita nei primi anni Ottanta in Abruzzo con gli INCONTRI di MEDICINA ESTETICA presso l’Ospedale G. Bernabeo di Ortona, l’iniziativa che presentiamo si è avvalsa dei contributi scientifici di un omogeneo gruppo di clinici, docenti e ricercatori che nei circa trent’anni trascorsi ha mantenuto una serie di appuntamenti ed una fitta rete di collaborazioni nell’ambito del benessere individuale e collettivo, della salute nonché del ripristino e della correzione di malformazioni o patologie cutanee. Le branche specialistiche più direttamente coinvolte sono da sempre la dermatologia, la medicina termale, la chirurgia plastica, la flebolinfologia, la riabilitazione, la medicina legale, la medicina interna per gli aspetti nutrizionali-dismetabolici, la geriatria. Coagulatosi nel progetto internazionale SASME dopo le esperienze dei Corsi annuali con le Università “G. d’Annunzio” di Pescara/Chieti, l’Ateneo Aquilano e la Società Italiana di Medicina Estetica, ha avuto nel Master di MEDICINA TERMALE AD INDIRIZZO ESTETICO il suo primo compiuto ciclo universitario, che si intende ora allargare al mondo medico tramite un corso di approfondimento sulla Dermocosmetologia Medica, Chirurgica e Riabilitativa che conferirà 60 CFU agli iscritti. La dermocosmetologia costituisce un settore della scienza medica in continua evoluzione per la molteplicità delle soluzioni che di volta in volta vengono proposte al trattamento degli inestetismi e di alcune affezioni cutanee. 44 d med d wellness Importanti argomenti accompagnati da un rilevante parterre di relatori. Ci aggiorni riguardo il focus di novità emerse in ambito del workshop. L’evento dello scorso 12 – 13 giugno presso La Maison des Arts in Pescara ha illustrato quadri clinici di importanti affezioni come la psoriasi, le lesioni pigmentarie, la dermatite atopica, le microangiopatie, il linfedema nonché le relative soluzioni diagnostiche e terapeutiche. Ha interessato, oltre i cultori delle materie specialistiche di confine, i medici-chirurghi tutti per l’implementazione dei percorsi volti al recupero delle avversità dell’apparato tegumentario. Paradigmatico a questo fine è la caduta dei capelli che da sempre affligge una percentuale rilevante della popolazione maschile e non solo. La Tricologia, scienza che studia i fenomeni della fisiologia e della patologia del capello (e del pelo), negli ultimi anni supportata da tecniche di indagine specifiche come tricoscopia e microscopia e da un armamentario terapeutico più completo ed efficace, ha cambiato le non brillanti prospettive del passato. E’ stata in tal modo offerta al medico ed al dermatologo la giusta risposta per le patologie dei capelli e del cuoio capelluto che, pur non determinando sofferenza fisica, sono fonte di disagio per il paziente. Importantissime sono state poi le sedute sulla riabilitazione vascolare, sui relativi protocolli EBM, sulla fotoprotezione pediatrica, sui peelings, sugli aspetti nutrizionali dell’invecchiamento cutaneo, sulle smagliature, la biodermogenesi, sui trattamenti laser e fototerapici. _________________ Per il futuro sono previste sinergie con analoghi progetti di Università, Società ed Associazioni scientifiche allo scopo di offrire alle Aziende del settore cosmetico, farmaceutico e di strumentazioni possibilità di collaborazioni educazionali. Peeling combinati e sequenziali Florindo Lanzaro Indicazioni al peeling sono generalmente: Crono e foto invecchiamento, ringiovanimento pelli sensibili; melasma e iper-pigmentazioni (post infiammatorie, macchie senili ecc.); rosacea teleangectasica, trattamento pre/post laser - non ablativo, in abbinamento a trattamenti biorivitalizzanti/fillers. Si basano spesso sul concetto di utilizzare basse concentrazioni dei caustici impiegati, per una maggiore permanenza nei tessuti potenziando gli effetti batteriostatici (dell’acido mandelico nell’acne, ad esempio) con una minore aggressività degli altri acidi carrier. L’acido mandelico infatti permette di raggiungere una buona capacità esfoliante, utile nei danni cutanei da invecchiamento, ottenendo buoni risultati a livello di riparazione e riattivazione cutanea, senza procurare né bruciore, né dolore né eritemi. Non è fotosensibilizzante ed è quindi applicabile durante tutto l’anno, comprese primavera ed estate. L’acido lattobionico rappresenta l’ultima generazione degli alfa-idrossiacidi derivati dall’acido glicolico ed è costituito dall’acido gluconico, presente nelle cellule e da uno zucchero, il galattosio, componente naturale dei GAG che costituiscono la sostanza fondamentale del derma. Possiede un forte potere igroscopico, quindi è altamente idratante rendendo la pelle turgida e compatta. Ha notevole attivita’ riparativa, propria del galattosio nella sintesi e aggregazione del collagene e, contenendo al suo interno una molecola di poli-idrossiacido, favorisce l’esfoliazione e il rinnovamento cellulare, modulando il processo di cheratinizzazione. Tai i fattori che alterano la permeabilità endoteliale, soprattutto sul versante venulare–venoso, si ha per diapedesi eritrocitaria la deposizione di ferro nel derma, e spesso anche nell’ipoderma, sottoforma di emosiderina. Il Ferro (Fe +++) induce uno stress ossidativo e nitroossidativo evidente, ed una risposta melanocitica con iperpigmentazione dell’epidermide. Anche lo stravaso ematico indotto da terapie come la sclerosi clinica, il laser, la dermoabrasione possono condurre ad iperpigmentazione e fibrosi cutanea. La possibilità di ritardare l’accumulo progressivo del ferro emosiderinico a livello cutaneo mediante peeling è quindi un presidio utile a prevenire sia l’iperpigmentazione che la fibrosi. Per queste indicazioni, si può ricorrere a formulazioni a base di Acido tioglicolico, che è un chelante solubilizzante dell’emosiderina o di Acido azelaico. Infine, a proposito di peeling superficiali nel trattamento delle ipercromie, dell’acne lieve o papulopustolosa, del fotoaging va ricordata l’antica soluzione alcoolica di Kligman a base di ac. Salicilico al 25% e le numerose altre veicolazioni di questo acido, ritornato prepotentemente all’attenzione della dermocosmetologia. Le controindicazioni sono costituite come sempre dalle patologie connettivali, dalla tendenza alla formazione di lesioni viziate ipertrofiche o cheloidee, da infezioni in atto di ogni genere sia virali che micotiche o batteriche. Sindrome metabolica e psoriasi Maria Teresa Guagnano Alterazioni metaboliche multiple e disordini emodinamici (ridotta tolleranza glucidica o diabete tipo 2, resistenza insulinica, alterazioni del metabolismo lipidico, ipertensione arteriosa) sono stati raggruppati in un’unica sindrome denominata sindrome metabolica. Minimo comune med d wellness d 45 S asme piano primo 28° Aggiornamento Di Dermocosmetologia Medica E Chirurgica denominatore sembrerebbe essere un’aumentata produzione di insulina con conseguente iperinsulinemia ed insulinoresistenza. La sindrome metabolica riconosce una patologia multifattoriale: 1) Fattori genetici (in gran parte ignorati); 2) Fattori ambientali: bilancio energetico positivo per sedentarietà e abbondanza di cibi grassi; 3) Fattore età; 4) Fattore sesso; 5)Fattore etnico. Alla base di tutti i fattori favorenti i vari dismetabolismi sembra esserci anche un aumentato stress ossidativo, dovuto ad un’iperproduzione di radicali liberi, molecole altamente instabili e reattive. I radicali liberi, attraverso la perossidazione degli acidi grassi polinsaturi, provocano una ridotta fluidità di membrana e quindi, in ultima analisi, favoriscono tuti i processi di invecchiamento cellulare. La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica, ricorrente e debilitante che colpisce la cute, il cuoio capelluto e le articolazioni. L’esatta patogenesi della psoriasi è ancora in parte sconosciuta; ciò nonostante, evidenze fisiopatologiche suggeriscono che una iperproduzione di citochine proinfiammatorie sia alla base della malattia. Le molecole principalmente responsabili dell’induzione di uno stato di insulino- resistenza sono il Tumor Necrosis Factor-Alpha (TNF-) e l’interleuchina 6(IL-6). La prevalenza della sindrome metabolica è maggiore nei pazienti psoriasici rispetto alla popolazione generale. In particolare, da studi epidemiologici, si evince che l’associazione fra sindrome metabolica e psoriasi sembra essere più pronunciata nei pazienti: di sesso maschile;con età superiore ai 50 anni; con Body Mass Index > 25; con malattia di grado moderato-grave; con malattia di lungo corso; con esordio della malattia in età giovanile. Psoriasi ed artropatia visti dal dermatologo Concetto Paolo Agnusdei Nella relazione saranno discusse le più importanti modalità di approccio al paziente psoriasico che presenti un sospetto coinvolgimento artropatico, soprattutto quelle di comprovata utilità nell’aiutare il dermatologo ad elaborare questa diagnosi in un contesto routinario quotidiano. Dopo una breve disamina dei caratteri distintivi basilari delle artriti, si passerà a discutere delle forme più importanti e della loro diagnosi differenziale, fornendo , in sequenza , quadri sinottici inerenti la patogenesi, l’instaurazione e la progressione del danno articolare. È noto , infatti , quanto sia importante , attuale e necessario, per un approccio integrato e completo al paziente, la diagnosi precoce di artrite psoriasica. Infatti, solo migliorando la capacità diagnostica del dermatologo nei confronti di questa patologia si potrà, nei tempi brevi, recuperare un gap storico che ha provocato sicuramente, in passato, la migrazione di pazienti verso altre figure e competenze professionali. 46 d med d wellness Tutto ciò nel più ampio rispetto della corretta e necessaria collaborazione ed interdisciplinarità che caratterizzano un approccio adeguato, efficace e responsabile al paziente psoriasico affetto da comorbilità funzionali e fisiche importanti e psicologicamente molto impattanti. Introduzione e novità in tricologia Andrea Marliani Dapprima ci chiediamo quale è il perché dell’interesse umano per i capelli e perché il medico deve interessarsi i capelli. Il ciclo del capello è necessario per impedire che i capelli ed i peli crescano indefinitamente. Cioè per impedire che un individuo di 50 anni abbia i capelli lunghi 6 - 7 metri. In natura il taglio dei capelli non è previsto. La durata della fase anagen del capello è controllata dalla disponibilità di energia. Per mantenere l’anagen e le sintesi proteiche il follicolo ha bisogno di energia sotto forma di ATP questa energia è fornita dal metabolismo del glucosio: con la glicolisi e con la via alternativa (shunt) degli esosomonofostati che poi continuano nel ciclo di Krebs. Nella glicolisi si ha produzione di ATP nella via (shunt) degli esosomonofostati si produce NADPH. Il metabolismo del glucosio ha un interruttore: l’enzima adenilciclasi. Bloccando l’adenilciclasi si ferma la glicolisi, si ferma la via degli esosomonofosfati ed il ciclo di Kebs. Fermare il metabolismo del glucosio è chiudere l’energia e spengere l’anagen. Il ciclo è controllato da ormoni steroidi sessuali. ma non da ormoni circolati, piuttosto da ormoni prodotti in loco dal follicolo stesso. Il diidrotestosterone riduce l’attività della adenilciclasi. L’estrone incrementa l’attività della adenilciclasi. Il follicolo in anagen “cerca” fisiologicamente di arrivare al catagen (e poi al telogen). Perché il follicolo arrivi al catagen (e poi al telogen) è necessaria la 5 alfa riduzione. La 5 alfa riduzione consuma NADPH (prodotto nella via degli esosomonofosfati), cioè è NADPH dipendente. Il NADPH per la 5 alfa riduttasi (cioè per trasformare il testosterone in diidrotestosterone) si produce nella via degli esosomonofosfati. Dalla fine dell’anagen la glicolisi è bloccata e lo shunt esosomonofosfatico è bloccato. Dalla fine dell’anagen il NADPH non è più prodotto, la 5 alfa reduttasi è bloccata e tutte le vie metaboliche sono deviate verso l’aromatizzazione. L’estrone abbondantemente prodotto dopo la fine dell’anagen attiva l’adenilciclasi, la glicolisi riparte ed il ciclo riparte. Perchè l’anagen della donna è più lungo di quello del maschio? Nel maschio la via metabolica più facile è quella che da testosterone porta a diidrotestosterone. Nella donna la via metabolica più facile porta ad estrone. Così l’anagen del maschio dura 3 anni e quello della donna 6 anni. Nel maschio l’anagen è breve ed il ciclo è veloce, nella donna l’anagen è lungo ed il ciclo è lento. Ma anagen più corto significa ciclo più veloce, non significa involuzione del follicolo né miniaturizzazione del capello. Anagen più corto non significa calvizie. E’ ormai comunemente accettato che l’alopecia androgenetica maschile sia associata ad un incremento dell’attività della 5-alfa riduttasi che porta, su base genetica, ad un incremento locale della produzione di diidrotestosterone. Quando è carente la produzione di estrone per un difetto di aromatasi si ha invece una “ipotrichia” a capelli sottili che noi chiamiamo “estrone carenziale” Dal’inizio dell’anagen il capello metabolizza attivamente estrone ed idrocortisone. L’estrone incrementa l’attività della adenilciclasi mantenendo così le mitosi della matrice, la durata dell’anagen ed attiva le cellule staminali dalla fine del catagen all’inizio dell’anagen stesso. L’idrocortisone permette l’utilizzo del glicogeno e del glucosio. Si può così teorizzare una alopecia androgenetica vera, frequente nel maschio e rara nella donna, da conversione del testosterone in diidrotestosterone ed una alopecia carenziale da deficit di azione dell’estrone, frequente nella donna e più rara ma possibile anche nel maschio. Peculiarità cosmetiche in dermatologia pediatrica Leonardo Celleno - Teresa Sisto L’offerta di prodotti detergenti, idratanti, protettivi e di complemento terapeutico per la cura della cute è aumentata enormemente e oggi dermatologi e pediatri hanno a disposizione centinaia di cosmetici: orientarsi correttamente nella scelta di uno rispetto all’altro non è così semplice. I cosmetici sono “preparati destinati a essere applicati sulla superficie esterna del corpo o sui denti o sulle mucose della bocca, allo scopo, esclusivo o prevalente, di pulirli, profumarli, proteggerli e mantenerli in buono stato, modificarne l’aspetto, correggere gli odori corporei. I prodotti cosmetici non hanno finalità terapeutica e non possono vantare attività terapeutiche”. I cosmetici, nel bambino sano, hanno un ruolo importante per l’igiene corporea, l’idratazione cutanea e la fotoprotezione, mentre nel bambino con patologie dermatologiche sono di utile ausilio per attenuare la dermopatia o mascherarla in attesa di un trattamento non ancora effettuabile, come nel caso della laserterapia. Ad esempio l’uso costante degli emollienti nella dermatite atopica si è dimostrato capace non solo di ridurre la quantità di antinfiammatori necessaria a controllare la malattia ma anche di prevenire, almeno in parte, le manifestazioni infiammatorie. Data l’evoluzione della pediatria moderna e le possibili richieste da parte dei genitori, bisogna essere in grado di fornire chiarimenti e consigli sui cosmetici più adatti alle caratteristiche cutanee dei pazienti più piccoli. Bisogna infatti sapere cosa succede quando si prescrivono prodotti per la detersione cutanea in pediatria, il meccanismo d’azione dei vari detergenti solidi e liquidi, naturali e sintetici, ma anche ciò che significa consigliare a una mamma un emolliente funzionale , un protettore solare, o uno shampoo per bambini. E, vista la crescente precocità dei piccoli di oggi, anche quali sono i rischi che si corrono con i prodotti per make-up o profumi! med d wellness d 47 primo piano Nutrizione e invecchiamento cellulare M. Alessandra Gammone Lo stress ossidativo risulta implicato oltre all’invecchiamento, in molteplici situazioni patologiche age-related, quali ad esempio i disordini metabolici, l’aterosclerosi, i tumori e le patologie neurodegenerative, verosimilmente causate da un tenue grado di flogosi indotto dai radicali liberi, con aumento delle citochine pro infiammatorie (IL-1, IL-6 e TNF-alfa, codificati da geni attivati dal fattore trascrizionale NF-kB). È noto che l’invecchiamento è un complesso fenomeno biologico derivante dall’interazione tra fattori genetici ed ambientali. è un fenomeno plastico e, diversamente dalla longevità, non è rigidamente geneticamente determinato bensì riconducibile proprio agli aumentati livelli di tali radicali liberi (Harman et al.1956) ed alla presenza ed efficacia di sistemi di riparazione ed antiossidanti. Pur non essendo in sé una patologia, esso rende dunque l’organismo vulnerabile a molte malattie. Gli antiossidanti sono sostanze in grado di detossificare i radicali liberi in acqua ed ossigeno contrastando la perossidazione lipidica, prevenendo il danno cellulare. Indipendentemente dal meccanismo causale che determina la formazione dei radicali liberi, le nostre cellule hanno sviluppato dei sistemi di difesa in grado di ripristinare l’omeostasi cellulare, pertanto essenziali per la sopravvivenza della cellula. Alcuni di questi sono endogeni (Glutatione o GSH, Superossido dismutasi o SOD, Coenzima q10 o ubichinone o vitamina Q, Eme-ossigenasi-1), altri sono rappresentati da antiossidanti introdotti nell’organismo con la dieta. Molti cibi, soprattutto quelli di origine vegetale, contengono centinaia di sostanze con attività antiossidante più o meno marcata, in grado di neutralizzare i radicali liberi e proteggere l’organismo dalla loro azione negativa. Esistono i cosiddetti “chain breakers”, sostanze in grado di interrompere l’evoluzione della reazione a catena radicalica (alfa-tocoferolo o vitamina E, acido ascorbico o vitamina C, carotenoidi); 48 d med d wellness i cosiddetti “scavengers”, sostanze in grado di inattivare direttamente i ROS (come ad esempio il coenzima Q , che tuttavia agisce anche “rigenerando” la vitamina E ossidata rendendola così nuovamente attiva come “chain breaker”). Accanto a ciò è opportuno ricordare che altri agenti antiossidanti sono i cosiddetti “flavonoidi”, polifenoli ampiamente presenti nei vegetali. Le difese antiossidanti contro lo stress ossidativo includono dunque varie categorie di alimenti: frutta e verdura (principali fonti di vitamine), spezie (contenenti polifenoli) e pesce (principale fonte di Omega 3). L’ adeguata assunzione di antiossidanti risulta in un minor danno ossidativo perché sussiste una più efficiente riparazione del DNA, un miglior accoppiamento della respirazione mitocondriale, un’ aumento delle difese endogene. A tal proposito, il mondo marino rappresenta una riserva in gran parte inutilizzata di ingredienti bioattivi, ed esiste la possibilità di sfruttamento di questi composti bioattivi come ingredienti alimentari funzionali. Sostanze come omega tre, carotenoidi marini e peptidi d’origine algale forniscono una miriade di benefici per la salute, attività antitumorali e anti-infiammatorie, compresa la riduzione delle malattie cardiovascolari. Nuovi composti marini bioattivi, in particolare i carotenoidi marini Astaxantina e Fucoxantina, hanno recentemente guadagnato l’attenzione, in quanto potrebbero essere utili nella lotta contro le malattie infiammatorie croniche degenerative. Essi hanno mostrato una forte attività antiossidante e scavenging dei radicali liberi. L’astaxantina, che è il principale pigmento presente nelle alghe (l’alga Haematococcus pluvialis sembra accumulare la maggior quantità di astaxantina in natura) e negli animali acquatici (salmone, gamberetti, aragoste e uova di pesce), contiene due ulteriori gruppi ossigenati su ogni struttura ad anello rispetto ad altri carotenoidi, con conseguente più potente attività antiossidante. Le proprietà antiossidanti di tali composti sono state dimostrate in diversi studi: in alcuni casi, è emersa un’attività scavenging ancora più forte di vitamina E-carotene. Inoltre, essi proteggono dagli effetti dei raggi UV e promuove la risposta immunitaria a livello di fegato, rene, cuore, occhi e articolazioni. Promuovono la salute della prostata, proteggono fosfolipidi di membrana e altri lipidi dalla perossidazione, determinano cambiamenti nella risposta infiammatoria. Studi clinici hanno dimostrato una riduzione dei marcatori di rischio cardiovascolare di stress ossidativo e infiammazione. Grazie a queste proprietà antiossidanti e di conservazione della membrana, i carotenoidi marini hanno un potenziale notevole nella prevenzione e nel trattamento di vari disturbi infiammatori cronici, quali tumori, artrite, sindrome metabolica, diabete, nefropatia diabetica, disturbi epatici e gastrointestinali e neurodegenerativi, e potrebbero fornire benefici non solo per il sistema cardiovascolare, ma anche in altre malattie infiammatorie. Pertanto, il consumo giornaliero di essi potrebbe rivelarsi una strategia pratica e utile nella gestione della salute umana. med d wellness d 49 ph: Emanuela Gresolindo ph: Daniele Francavillese primo piano IRONMAN 70.3 ITALY villese le Franca ph: Danie ph: D aniel e Fra ph: E ncav nrico illese Calen tini l’epilogo di un grande evento sportivo Tutto molto bello. Parlare di perfezione sarebbe esagerato, ma bello sì, questa è la dimensione giusta per definire IRONMAN 70.3 ITALY a Pescara, terza edizione consecutiva. Tre anni fa, quando è partita questa fantastica avventura, pochi ne conoscevano il potenziale in termini di ritorno sul territorio. Oggi si può con più sicurezza affermare che IRONMAN è l’evento, non solo tra quelli sportivi, più grande nella nostra regione. Più grande per numero di atleti partecipanti, per numero di accompagnatori, per numero di stanze di albergo occupate nel raggio di 20 km, per numero di nazioni del mondo presenti. Ne beneficia economicamente l’intero territorio coinvolto. Ne beneficia l’immagine della nostra regione. È uno spot pubblicitario a livello mondiale con costi molto contenuti per le casse pubbliche. In gara le cose sono andate bene, sia dal punto di vista sportivo sia da quello organizzativo, senza contare lo splendido pubblico (circa 38.000 spettatori) che ha accompagnato i 1.562 atleti provenienti da 53 paesi del mondo, dal primo all’ultimo metro del triathlon. Quando vuole, Pescara sa essere imbattibile, se ne sono accorti anche i vertici del circuito mondiale del triathlon IRONMAN, presenti in città proprio per visionare che tutto procedesse al top. 50 d med d wellness E in effetti sono rimasti piacevolmente colpiti da una città che, forse, non è così conosciuta nel globo come potrebbe, ma che anche grazie a IRONMAN 70.3 ITALY potrebbe scalare le classifiche di gradimento. Il traffico? I divieti? I parcheggi? Certo, qualche disagio c’è stato e ci sarà, ma vogliamo mettere sul piatto della bilancia questi aspetti contro i vantaggi/benefici che un evento del genere porta ogni anno? Questione di cultura: l’impressione è che ora Pescara abbia accettato in toto gli aspetti positivi (tanti) e quelli negativi (pochi) di IRONMAN 70.3. La gara, poi, è stata appassionante, bella da seguire anche per chi non era esperto di sport di endurance e di triathlon in particolare. Wecan Sport Events ha già annunciato che anche nel 2014 la tappa italiana di IRONMAN 70.3 tornerà nella città di Pescara, a conferma dell’amore che ormai si è cementificato tra l’intero Abruzzo e il coloratissimo mondo del triathlon. Sport di alto livello, contorno di pubblico indescrivibile, si può ragionevolmente affermare che Pescara per qualche giorno è stata l’ombelico del mondo del triathlon e non solo. Tutte le novità di Sana 2013 che festeggia i suoi primi 25 anni di attività Sono venticinque le candeline sulla “torta di compleanno” spente quest’anno da SANA 2013, il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, l’unica manifestazione fieristica nel nostro paese dedicata esclusivamente al biologico certificato, che si è tenuta a Bologna dal 7 al 10 settembre. “Costruire un rapporto forte tra Sana e l’EXPO 2015”. Questo l’impegno lanciato da Maurizio Martina, sottosegretario alle Politiche agricole con la delega all’Expo milanese, in apertura della 25ma edizione del Salone Internazionale del Biologico e del Naturale. La manifestazione alla Fiera di Bologna è stata contrassegnata dalla presenza di Vandana Shiva, scienziata ed ecologista indiana, capofila di nuovi modi di produrre e consumare in un rapporto di rispetto con la natura e l’ambiente. “Il nostro obiettivo – ha detto il presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli – è essere il vettore che porterà il biologico nel cuore dell’EXPO 2015, che ha un tema importante: “Feeding the planet: energy for life” a cui l’industria del Biologico può contribuire in modo importante. Siamo convinti che da qui al 2015 potremo essere con SANA e con altre nostre manifestazioni come EIMA, il grande Salone delle Macchine agricole, e in collaborazione con le associazioni di categoria, la piattaforma per la promozione di quanto l’Italia dovrà dire al mondo nel campo della eco-agricoltura e della crescita ulteriore del comparto come una delle parti più interessanti di una nuova economia”. E Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio: “Insieme a BolognaFiere parte il percorso affinché SANA, che già rappresenta e promuove le eccellenze del biologico italiano, diventi anche la piattaforma per portare all’EXPO 2015 le esperienze internazionali del bio”. “Siamo a un anno e mezzo dal grande appuntamento dell’EXPO 2015 che non sarà una semplice fiera – ha risposto il sottosegretario Martina – Abbiamo per le mani la più importante piattaforma di discussione globale attorno ai temi del nuovo modello di sviluppo da qui ai prossimi 30 anni. Il biologico è una chiave di volta del settore e quindi dell’Expo. Abbiamo la necessità di costruire un rapporto forte tra Sana e l’EXPO 2015, ovvero tra quello che voi avete fatto qui per 25 anni e quello che si farà a Milano, dove sorgerà anche un parco della biodiversità. Sul grande tema della sfida alimentare e dello sviluppo sostenibile l’Italia ha da dire delle cose. EXPO 2015 è anche uno dei pochi grandi appuntamenti europei che l’Europa ha in casa propria con cui può dimostrare che un’altra Europa è possibile. La sfida della partecipazione all’EXPO con i 132 Paesi aderenti è stata vinta. Adesso bisogna vincere quella per farne una grande piattaforma di discussione a cui tramite Sana e l’impegno di BolognaFiere l’agricoltura biologica italiana può dare tanto”. Cerimonia di apertura, madrine di eccezione, Vandana Shiva e Serena Dandini “è una grande opportunità per Italia e l’Europa, – ha commentato Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo – con il cambiamento delle diete alimentari e l’aumento della disponibilità di risorse economiche e dei consumatori, che comportano maggiori consumi di acqua e di carne. La sostenibilità è un obbligo. A Milano abbiamo la possibilità di avere tutto il mondo che si interroga sui grandi temi dello spreco e dell’alimentazione sana contro gli squilibri alimentari”. med d wellness d 51 primo piano Profilo - plastica Le giuste proporzioni di un viso in armonia è tra le tecniche di chirurgia estetica combinata più richieste, il cui obiettivo è di correggere i punti-chiave del profilo (naso, bocca e mento), mettendoli armoniosamente in relazione tra loro. Che requisiti dovrebbe avere un bel viso? La regolarità dei lineamenti non è in realtà una risposta completa. Quel che più conta é invece la giusta proporzione ed armonia tra i tre piani che lo compongono: fronte-occhi, naso-guance, bocca-mento. Dunque l’obiettivo della profiloplastica - spiega il Professor Marco Gasparotti, Docente di Chirurgia Estetica in alcune delle più prestigiose Università italiane- non é solo quello di renadere esteticamente più gradevole il complesso naso-bocca-mento, ma soprattutto di dare al profilo un aspetto naturale che tenga conto di diversi fattori come le caratteristiche del viso, il sesso, l’età e anche la personalità del paziente”. L’intervento viene realizzato oggi con procedure che consentono tempi chirurgici minimi, il ritorno a casa in giornata ed un ritorno al sociale entro pochi giorni. Tra gli interventi di profiloplastica più frequenti c’è la mentoplastica, che corregge la sproporzione in eccesso o in difetto del mento. Il prognatismo, ovvero la mandibola inferiore sporgente, o la condizione contraria del mento sfuggente, vengono risolti praticando un’incisione a livello della mucosa interna del labbro inferiore attraverso la quale procedere alla riduzione ossea o all’inserimento di una protesi. Altro intervento riguarda il rimodellamento delle labbra: se sono troppo carnose si ricorre alla cheiloplastica; se sono invece troppo sottili e si desidera aumentarne lo spessore, si provvede ad infiltrazioni di fillers biocompatibili e riassorbibili. 52 d med d wellness L’intervento di correzione del profilo più richiesto resta comunque la rinoplastica, oggi realizzata senza rivoluzionare troppo la struttura del naso. “Si interviene solo sulle irregolarità, riportando se necessario le giuste proporzioni”, sostiene il Professor Gasparotti “il risultato estetico non dà l’idea di artificiosità come avveniva un tempo: al contrario il profilo acquista un’immagine di naturalità e di complessiva armonia”. i risultati La correzione combinata del profilo ha un’elevata resa estetica sotto tutti i punti di vista. Intervendo a livello delle mucose interne, l’intervento di profiloplastica non dà luogo a cicatrici visibili. è tuttavia molto importante una attenta valutazione preoperatoria, insieme al paziente ,del risultato che si desidera ottenere, al fine di ‘rimodellare’il volto in un profilo armonico, senza però “stravolgere” in alcun modo alcune caratteristiche che sono spesso anche legate alla personalità di chi si rivolge a noi. l’intervento chirurgico A seconda dei casi l’intervento si esegue in day hospital o con un giorno di degenza in Clinica. Si interviene in anestesia locale con sedazione profonda, per un maggiore comfort del paziente, oppure in anestesia generale. Se la nostra (od il nostro, vista la notevole percentuale di pazienti di sesso maschile che si rivolgono a noi per questo tipo di intervento), paziente desidera rimodellare l’intero profilo del viso (naso, bocca e mento), si comincia in questo caso con il rimodellamento del naso, realizzato dall’interno delle narici attraverso delle piccoli incisioni. Viene quindi adeguatamente modificata la cartilagine alare e triangolare e l’osso proprio del naso. L’intervento di rinoplastica termina con l’applicazione di alcuni punti di sutura e la collocazione di tamponi nasali (da rimuoversi dopo 48-72 ore ore) e di un piccolo gesso da tenere per circa una settimana. Si procede dunque alla correzione del mento, correggendone la sproporzione in eccesso o in difetto. Anche in questo caso si interviene all’interno della mucosa, a livello endo-orale (all’interno della bocca), praticando una minuscola incisione. A questo punto due sono le vie da percorrere: aumentare il volume del mento (attraverso l’inserimento di una protesi in silicone), o diminuirlo con la riduzione ossea. Le medicazioni dopo l’intervento di mentoplastica sono minime: alcuni minuscoli punti di sutura, ed una fasciatura compressiva da portare per qualche qualche giorno. Al fine di un rimodellamento ottimale del profilo, viene preso infine in considerazione lo spessore delle labbra. Se sono troppo sottili o asimmetriche, si provvede ad ottenerne le dimensioni ideali praticando delle micro-infiltrazioni con fillers riassorbibili. Professor Marco Gasparotti Docente di Chirurgia Estetica Università di Siena Clinica Ars Medica - Roma med d wellness d 53 primo piano SIDeMaST 88° Congresso della Società Italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse Svoltosi nella prestigiosa cornice del Palazzo del Casinò del Lido di Venezia, l’88° Congresso Nazionale della SIDeMaST si è articolato in un ricco programma di lavori, tra corsi teoricopratici, meeting pre-congressuali e simposi. Molti i temi specifici approfonditi nel corso dei quattro giorni dell’evento, alcuni di essi molto interessanti per la loro attualità come gli aspetti nutrizionali in dermatologia e i progressi della terapia medica delle più frequenti neoplasie cutanee come cheratosi solari, carcinoma basocellulare e melanoma. Altri hanno riguardato patologie di grande rilevanza clinica ed epidemiologica come l’apparentemente semplice gestione clinica del paziente psoriasico paucisintomatico o quella del paziente con artropatia psoriasica. Di particolare significato, inoltre, la tavola rotonda sulle prospettive future dell’insegnamento e dell’organizzazione assistenziale nella disciplina in questione, soprattutto in considerazione dell’attuale situazione economica e organizzativa dell’Università e del Sistema Sanitario Nazionale in Italia. Il coronamento dell’intero programma, poi, un tema di grande richiamo con la tradizionale sessione “Cosa c’è di nuovo” nei diversi ambiti ultraspecialistici della ricerca e degli aspetti clinico-terapeutici in Dermatologia, accompagnata dalla consueta premiazione dei lavori più significativi. I disturbi del comportamento alimentare e il dermatologo Renata Strumia Dermatologa, Ferrara I disturbi del comportamento alimentare (DCA) comprendono l’anoressia nervosa (AN), la bulimia nervosa (BN) e i DCA non altrimenti specificati. Sono patologie psichiatriche con gravi complicazioni mediche. I principali fattori di rischio per l’insorgenza di AN e BN comprendono una predisposizione familiare e peculiari caratteristiche di personalità fra cui l’insoddisfazione per l’aspetto fisico e un incontrollabile desiderio di essere magro. Le manifestazioni cutanee sono la conseguenza del digiuno, del vomito, dell’abuso di farmaci come lassativi e diuretici assunti per ridurre il peso e della comorbilità psichiatrica. Comprendono xerosi, lanugo-like body hair, telogen effluvium, carotenodermia, acne, iperpigmentazione, dermatite seborroica, acrocianosi, perniosi, petecchie, livedo reticularis, intertrigo interdigitale, paronichia, striae distensae. Il segno più caratteristico del vomito autoindotto è il segno di Russell (callosità del dorso delle mani). I sintomi da uso-abuso di lassativi e diuretici comprendono eventuali reazioni avverse. I sintomi legati alla patologia psichiatrica concomitante sono rappresentati da artefatti conseguenti a lesioni autoinflitte. Il ruolo del dermatologo in questo campo consiste nel sospettare precocemente la presenza di un disturbo alimentare in pazienti che tendono a nascondere la loro patologia. 54 d med d wellness Le vitamine in dermatologia Paolo Gisondi Dipartimento di Medicina, Sezione di Dermatologia, Università di Verona. Le vitamine sono un gruppo eterogeneo di sostanze chimiche necessarie per i fabbisogni dell’organismo, nel quale regolano una serie di reazioni metaboliche, spesso funzionando come coenzimi. La carenza di vitamine, che è solitamente definita ipovitaminosi, ha sintomi specifici a seconda del tipo di vitamina. L’ipovitaminosi può dipendere da una insufficiente assunzione di vitamina con gli alimenti, da un aumentato fabbisogno, come avviene ad esempio in gravidanza, o dalla presenza di alterazioni intestinali che ne impediscono l’assorbimento, come nel caso di alcune patologie o di alcolismo cronico. Considerando la loro solubilità si distinguono e classificano in vitamine liposolubili, cioè solubili nei grassi (vitamina A, D, E, K, F) e vitamine idrosolubili, cioè solubili in acqua (C, B1, alcuni tumori (mammella, colon, prostata, ovaio e alcuni linfomi), per le patologie cardiovascolari e per alcune malattie immunomediate, incluse alcune malattie della cute quali la psoriasi, la dermatite atopica e la vitiligine. La correzione del deficit di vitamina D riduce significativamente il rischio di cadute e di fratture. Il trattamento topico con derivati della vitamina D è efficace nella psoriasi. Non è noto se la supplementazione orale di vitamina D possa avere un ruolo nel trattamento delle malattie della cute. Epidemiologia e fattori di rischio B2, B5, B6, PP, B12, H). Recentemente molte attenzioni ha ottenuto la vitamina D. La vitamina D include un gruppo di pro-ormoni liposolubili costituito da 5 diverse vitamine: vitamina D1, D2, D3, D4 e D5. Le due forme principali sono la vitamina D2 (ergocalciferolo) e la vitamina D3 (colecalciferolo). Queste vengono idrossilate nella forma biologicamente attiva, il calcitriolo. La sorgente alimentare di vitamina D è assai scarsa. Pochi cibi infatti contengono vitamina D e in quantità limitate, tanto da provvedere al 10 % del fabbisogno. I cibi con presenza di vitamina D sono il pesce grasso (salmone e pesce azzurro); quantità molto più basse si trovano nei derivati del latte intero e nelle uova. A causa dello scarso contenuto di vitamina D nei cibi, negli Stati Uniti e in nord Europa il latte e i suoi derivati sono addizionati di vitamina D. La maggior parte della vitamina D circolante deriva dall’esposizione cutanea alla luce solare. La mancanza di esposizione alla luce solare è il fattore più rilevante di una sempre più diffusa carenza di vitamina D. Dati recenti indicano che il 70-80% della popolazione italiana di età superiore ai 69 anni sia carenti di vitamina D. Il ruolo principale comunemente attribuito alla vitamina D è quello di fattore regolatorio del metabolismo osseo e dell’omeostasi di calcio e fosforo, in stretta relazione con l’ormone paratiroideo. Tuttavia, le funzioni extrascheletriche della vitamina D sono altrettanto importanti. Il deficit di vitamina D nel bambino causa rachitismo e nell’adulto si associa ad un’aumentata incidenza di caduta e di fratture ossee. Il deficit di vitamina D è un fattore di rischio per Antonietta D’Antuono Centro MTS – Dermatologia – Università di Bologna L’infezione genitale da HPV rappresenta una delle più comuni infezioni sessualmente trasmesse ed ha la caratteristica di essere “transitoria” nella maggioranza dei casi. I dati di incidenza sono difficili da raccogliere, trattandosi di un’infezione virale, mentre i dati di prevalenza mostrano significative differenze, condizionate dal sesso, dall’età, dalle metodiche di laboratorio utilizzate e dalla tipologia di popolazione esaminate. Una stima precisa dei casi non è quindi possibile, poiché le forme asintomatiche e subcliniche prevalgono su quelle clinicamente evidenti; le infezioni da HPV, inoltre, non compaiono tra quelle notificabili. In generale, si stima che oltre il 70% degli adulti sessualmente attivi sia venuto a contatto con almeno un tipo di HPV e almeno una volta nella vita. Nella popolazione femminile la prevalenza va dal 2% al 44%; tali differenze dipendono da un lato dalle metodiche diagnostiche utilizzate, dall’altro dalle fasce di età considerate. Le infezioni da HPV sono infatti maggiormente prevalenti nelle donne giovani. Nell’uomo, l’epidemiologia è meno nota; dai pochi dati disponibili, non esistendo studi estesi e specifici, emerge che si tratta di un’infezione comunemente diffusa, il più delle volte asintomatica o inapparente. La prevalenza è inferiore rispetto a quella femminile nelle stesse fasce di età, probabilmente per la minore incidenza, o per la più breve durata dell’infezione. Recenti dati confermano la rilevanza epidemiologica dell’infezione da HPV tra gli uomini omosessuali (MSM), tra cui prevale l’HPV 16, che può associarsi allo sviluppo del carcinoma anale. Esiste inoltre una variabilità geografica nella distribuzione dei diversi tipi di HPV. Tra i fat- tori di rischio associati all’infezione da HPV appaiono rilevanti: la giovane età, l’esordio precoce dell’attività sessuale, il numero dei partner sessuali (recenti e nella vita), la promiscuità dei partner, la presenza di condilomi nei partner, la presenza di altre MTS, il fumo, l’immunodepressione. Meno definiti sono i fattori protettivi, che comprendono soprattutto l’uso del condom e la circoncisione maschile. med d wellness d 55 primo piano SIME Xxxiv Congresso Nazionale Della Società Italiana Di Medicina Estetica Viii Congresso Nazionale Dell’accademia Italiana Di Medicina Anti-Aging (Aimaa) Pillow face: rimodellamento tridimensionale del volto Barbara Lorenzin. Scuola Internazionale di Medicina Estetica della Fondazione Internazionale Fatebenefratelli, FIF, Roma È un trattamento medico che porta ad avere zigomi leggermente prominenti ma non eccessivi, l’area sotto agli occhi (rappresentata dalle occhiaie) liscia stirata e priva di borse, ed una fronte, non solo liscia, ma anche curva e imbottita. Un altro aspetto importante dell’invecchiamento è la perdita di volume e pienezza sotto la pelle. Con l’età perdiamo grasso vitale sul viso, prima sparisce quello intorno agli occhi, poi quello sugli zigomi, quindi intorno alla bocca e sotto le linee nasogeniene e, infine, sulla fronte e sui lati del viso. Abbiamo poi anche un riassorbimento della matrice ossea, con una conseguente diminuzione dei volumi importanti e delle rotondità che si apprezzano in un viso giovane. Tutti possiamo riguardare le foto di quando eravamo ragazzini ed accorgerci di quanto è diminuito il volume del nostro viso con l’avanzare dell’età, ma sicuramente oggi possiamo immaginare di ripristinare con notevole soddisfazione il perduto aspetto giovanile. La proporzione ideale di un volto femminile giovane è un triangolo rovesciato, con guance piene e fronte polposa, che Rinofiller: l’innovazione portata dalla rinoplastica non chirurgica Luigi Di Vito Francesco, Milena Di Vito Francesco. Firenze Gli Autori presentano la loro casistica di dieci anni di rinoplastica non chirurgica con metodica denominata rinofiller che consiste nel rimodellamento estetico del naso con l’uso di un filler. Materiali e metodi: Dopo aver preso in considerazione i vari filler, la loro scelta è andata su un filler non riassorbibile: la polialchilimmide che, oltre ad un’ottima tollerabilità, ha la peculiarità di evocare la formazione di una sottilissima capsula da parte dell’organismo ospite che ne impedisce la migrazione e consente, in caso di necessità, i poter rimuovere il filler iniettato, anche a distanza di anni, penetrando con un ago da siringa nel sito di impianto. La metodica offredegli indubbi vantaggi rispetto all’intervento chirurgico tradizionale: si tratta di una tecnica ambulatoriale, non traumatica, di veloce attuazione, con la possibilità di ritorno immediato del paziente alla vita sociale. I candidati a questa tecnica non chirurgica sono i nasi non voluminosi e con una gibbosità e una punta non grosse, oltre alle correzioni post-chirurgiche. Risultati e conclusioni: I risultati oltre che estetici sono di grande naturalezza e si mantengono inalterati nel tempo. 56 d med d wellness culmina in un viso a forma di cuore. Quando invecchiamo, accade il contrario: perdiamo le nostre guance polpose e accumuliamo volume intorno al men to e al collo e in un viso giovane la pienezza è negli zigomi, mentre invecchiando si concentra sul mento. La perdita di questo grasso può iniziare già verso la fine dei 20 anni, dipende dallo stile di vita. Ma è dai 30 che lo svuotamento delle guance inizia a farsi evidente, specialmente nel le persone che fanno molte diete e troppo sport.Questi trattamenti riescono a regalare l’illusione dell’eterna giovinezza modellando guance, arrotondandole e riempiendo solchi e rughe. Non solo: con il trattamento gonfia-zigomi la pelle sul mento si rialza automaticamente e le linee naso-bocca diminuiscono. Aumento delle labbra con nuova protesi in silicone Domenico Riitano, Pierluca Venturino, Aurelio Maria Cardaci. Ospedale Israelitico Roma, Domimedica Roma - Catania L’uso delle protesi in silicone per rimodellare il viso è da molto tempo un pilastro della chirurgia plastica. Gli impianti hanno avuto un’evoluzione nel corso degli ultimi anni, permettendo la creazione di protesi sempre più biocompatibili, morbide e dalla superficie liscia che riduce al minimo le reazioni capsulari. Scopo della relazione è mostrare il ruolo delle protesi nella che loplastica d’aumento. Materiali e metodi: Introduciamo l’utilizzo di una nuova protesi in silicone dalle caratteristiche ideali per effettuare cheiloplastiche d’aumento sia in pazienti giovani che a causa di una ipotrofia vogliono aumentare il volume delle proprie labbra, sia in pazienti che per fenomeni di aging face vedono le proprie labbra assottigliarsi e perdere in tono. Abbiamo sviluppato degli strumenti appositi per questo intervento, che realizzato in anestesia locale, si è dimostrato sicuro e con ottimi tassi di soddisfazione da parte dei pazienti. Risultati: Queste protesi dimostrano un’ottima stabilità nel tempo, con tassi d’infezione e di contrattura capsulare inferiori all’1%. Conclusioni: In un’epoca in cui i filler riassorbibili a base di acido ialuronico sono i più comuni device per rimodellare le labbra l’utilizzo della protesi in silicone trova, talvolta in associazione con filler, un ruolo importante per realizzare delle cheiloplastiche d’aumento stabili e durature nel tempo. Nuova tecnologia e trattamento per le lassità cutanee Dvora Ancona. Docente Università degli Studi di Pavia, Direttore Centro Medico Juva, Milano - New York Tiroide ed invecchiamento Francesco Romanelli, Maria Rosaria De Giorgio, Giorgio Fattorini, Donatella Lallo, Francesco Saverio Intrieri, Carlo Tosti Croce, Andrea Lenzi. Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Fisiopatologia Medica, Scienza dell’Alimentazione ed Endocrinologia L’aumento dell’età media ha determinato l’espansione di quella componente della popolazione indicata come «terza età» ed ha reso particolarmente urgenti le problematiche sociosanitarie concernenti l’anziano, del quale una moderna medicina, conforme agli aggiornati dettami dell’OMS, dovrebbe preservare (il più a lungo possibile) il benessere psico-fisico. L’invecchiamento si associa alla graduale riduzione funzionale di vari organi, tra cui alcune ghiandole endocrine, quali la tiroide. Le condizioni cliniche derivanti da tali modificazioni lentamente progressive possono risultare difficili da inquadrare, per la frequente presentazione di segni e sintomi sfumati, non univoci, il più delle volte interpretati come parte del fisiologico processo di invecchiamento e la cui decifrazione può essere minata dalla coesistenza di fattori confondenti, quali malattie acute o croniche e farmaci. Un esempio potrebbe essere rappresentato dagli aspetti clinici in corso di ipotiroidismo subclinico, in cui l’aumento ponderale e la fragilità delle strutture pilifere potrebbero essere erroneamente imputati ai processi fisiologici che caratterizzano l’avanzamento dell’età. Le patologie tiroidee sono altamente prevalenti nella popolazione anziana e presentano delle peculiarità; nello specifico meritano particolare attenzione le disfunzioni tiroidee subcliniche, i cui criteri diagnostici, basati soprattutto sulla determinazione dei livelli ormonali circolanti, ma soprattutto terapeutici sono tuttora oggetto di discussione nella comunità scientifica. Le patologie neoplastiche della tiroide, in particolare il carcinoma differenziato della tiroide nelle sue varianti più comuni papillare e follicolare, sono estremamente diffuse nella popolazione anziana e rappresentano la neoplasia endocrina più comune in tale fascia di età. Il trattamento delle lassità cutanee è oggetto di numerose proposte terapeutiche che possono essere o troppo aggressive e necessitano di un lungo periodo di recupero, o troppo «soft», per cui richiedono molte sedute prima di poter ottenere un risultato. In entrambi i casi con pochi o scarsi risultati, comunque non durevoli nel tempo. Il trattamento «Golden Lift» utilizza una nuo va tecnologia, basata su un sistema a radiofrequenza frazionata, che crea microfori nell’epidermide tramite l’applicazione di uno speciale manipolo, posto sulla cute da trattare. Si ottiene così un effetto di tensione e compattizzazione della parte trattata, senza potenziali rischi termici. I risultati sono nettamente superiori alle tecnologie di precedente generazione. • A cosa serve il Golden Lift? Per trattare tutte quelle aree di lassità cutanea dove oggettivamente sono presenti delle difficoltà caratteristiche della cute e sensibilità dell’area. • Come si svolge il trattamento? Il paziente viene preparato, applicando uno strato di crema anestetica nella zona interessata, dopodiché viene posizionata la speciale punta del manipolo direttamente sulla pelle. • Quante sedute sono necessarie? Da 3/4 sedute con un intervallo di 3/4 settimane. • Quali sono i tempi di recupero? Immediatamente c’è un rossore che permane circa 12-24 ore e possibili ematomi, la pelle in superficie sarà legge mente ruvida al tatto per circa una settimana. med d wellness d 57 primo piano SIME Xxxiv Congresso Nazionale Della Società Italiana Di Medicina Estetica Viii Congresso Nazionale Dell’accademia Italiana di Medicina Anti-Aging (Aimaa) La valutazione del benessere psicofisico nella cura del tumore Paola Pacetti, Laura Bertagnini, Annalisa Beatini, Roberta Tartarini, Andrea Mambrini, Maurizio Cantore. ASL1 di Massa Carrara Sono documentati, nei pazienti oncologici, effettivi benefici terapeutici per chi trascorre tempo in mezzo al verde. Gli Healing Gardens nascono negli USA, dove sono centinaia gli ospedali con giardino. In Italia esistono solo recenti esempi di giardino-terapia: Carrara (Dipartimento Oncologico), Milano (Ospedale Niguarda), Roma (Istituto Regina Elena). A differenza dei giardini citati sopra, in cui i pazienti si rilassano dopo la terapia, il nostrom studio valuta l’influenza del giardino sul benessere del paziente durante la chemioterapia. Materiali e metodi: Da agosto ad ottobre 2012, presso il Day Hospital Oncologico di Fivizzano, due gruppi di 50 pazienti hanno ricevuto chemioterapia, uno all’interno della struttura e in giardino; l’altro solo all’interno. A ciascuno è stato consegnato un questionario di autovalutazione (A.De.Ss.O Test) di alcune variabili psicologiche. Congiuntamente, sono stati misurati parametri fisici: frequenza cardiaca, pressione arteriosa, saturazione dell’ossigeno. Risultati: Ansia e frequenza cardiaca diminuiscono in entrambi i gruppi di pazienti, maggiormente in chi fa chemioterapia fuori; depressione, sintomi somatici e saturazione dell’ossigeno restano costanti. La pressione arteriosa aumenta quando i pazienti sono all’interno e diminuisce quando sono all’esterno. Conclusioni: I risultati, se confermati, fanno pensare ad un’influenza del giardino sulle dimensioni psicologiche e somatiche dei pazienti. L’inquinamento e la pelle Maria Concetta Romano. Vicepresidente Skineco, Associazione Internazionale di Ecodermatologia, Docente di Terapie Speciali Dermatologiche, Università degli Studi di Roma «Tor Vergata» Per la sua qualità di barriera esterna del corpo, la pelle è direttamente esposta agli inquinanti atmosferici, ai quali offre una superficie media di due metri quadrati, superiore a quella di qualsiasi altro nostro organo. Anche nella sua integrità funzionale, la barriera costituita dalla pelle non è impenetrabile. Pur senza considerare lesioni o microlesioni, i bulbi piliferi distribuiti su tutta la sua superficie rappresentano delle soluzioni di continuità della b arriera, punti di penetrazione per le sostanze cui la pelle è esposta, e dai quali queste sostanze possono poi diffondersi e raggiungere l’organismo intero. Non a caso, la cute viene anche utilizzata per veicolare farmaci vari, strutturati, per esempio, sotto forma di «cerotti» (ormoni, cardioprotettori, analgesici). La maggior parte degli studi sugli inquinanti ambientali è concentrata sull’effetto che possono avere a carico dell’apparato respiratorio e digestivo, utilizzando modelli animali e composti singoli isolati dal complesso degli IPA. Studi epidemiologici che correlano la presenza di inquinanti atmosferici con l’insorgenza di patologie cutanee sono disponibili nella letteratura scientifica, purtroppo in quantità limitata e con obiettivi molto specifici. Già ne risulta comunque che la quasi totalità di questi inquinanti provoca danni alla pelle: dall’invecchiamento a risposte di tipo allergicoinfiammatorio, a disturbi del ricambio cellulare, fino allo sviluppo di tumori. Poco o nulla si sa sui meccanismi cellulari, molecolari e biochimici attraverso i quali gli inquinanti atmosferici 58 d med d wellness inducono danni alla pelle, compresa l’eventualità di effetti di accumulo o sinergici dei singoli inquinanti tra loro. Il particolato atmosferico, per esempio, è costituito da una miscela di composti liquidi e solidi di dimensioni microscopiche originati da sorgenti sia naturali sia legate a modificazioni ambientali. Funge da veicolo nel nostro organismo dei contaminanti aerodispersi. Numerosi composti, tra i quali gli Idrocarburi Policiclici Aromatici «IPA» possiedono, infatti, una riconosciuta capacità genotossica e cancerogena.Ma anche la presenza di sostanze altamente tossiche e dannose, sempre più viene segnalata nei tessuti o nelle scarpe che indossiamo (compresi i bambini). Sappiamo bene che molte aziende, brand di altissimo livello, svolgono la loro produzione in Paesi con scarso o nullo controllo sui materiali utilizzati (Cina, Malesia, Filippine), pur di avere una mano d’opera a prezzi straccia È con questo intento che Skineco, Associazione Scientifica di Ecodermatologia, promuove due studi scientifici di altissimo livello e rigore: - la valutazione del danno ambientale sulla cute; - la valutazione della tossicità cutanea da tessuti inquinati. Entrambi gli argomenti, a tutt’oggi, hanno scarsissime testimonianze scientifiche con lavori e pubblicazioni dedicate. I partner di ricerca individuati sono: CNR di Roma, Università di Bari, Facoltà di Chimica,Centrocot di Busto Arsizio (Varese). Sindrome dell’ovaio policistico: terapia ormonale Stefano Lello, Paolo Piazza. Ist. Dermopatico dell’immacolata-IRCCS La sindrome dell’ovaio policistico rappresenta l’endocrinopatia più frequente nel campo della ginecologia endocrinologica, ed è una delle cause di discomfort più importanti dal punto di vista dell’impatto sulla qualità della vita. Dal punto di vista dermatologico, tale condizione, essendo caratterizzata da uno stato di iperandrogenismo, si associa a situazioni di seborrea, acne, irsutismo ed alopecia androgenetica. Dal punto di vista clinico, un trattamento integrato di tipo ormonale e dermatologico appare essere l’approccio più razionale, sfruttando le sinergie possibili tra i due tipi di trattamento, al fine di migliorare in un tempo più breve, rispetto ai trattamenti considerati singolarmente. In particolare, dal punto di vista ormonale, le strategie terapeutiche si basano sull’uso di estroprogestinici ad attività antiandrogenica e, nei casi in cui si associ iperinsulinemia, sull’uso di insulinosensibilizzanti. Rimodellamento delle adiposità localizzate con plasma lipo: è una reale alternativa? Alessandro Casadei. Mestre (Venezia) Una nuova apparecchiatura, già impiegata in neurochirurgia, basata su emissione di luce al plasma è stata applicata su un campione di pazienti per trattare i segni dell’invecchiamento. Si tratta di un dispositivo che, attraverso una fibra, effonde un raggio a bassa emissione di Watt che agisce non a fascio diretto ma a 360°, provocando in pochi decimi di secondo un riscaldamento massimo di 63-65°, sufficiente a denaturare il collagene e favorire l’effetto di retrazione della cute. I pazienti, di età tra i 46 e i 57 anni, presentavano vari gradi di rilassamento cutaneo con alterazioni di volume della regione addominale, interno cosce, trocanterica e interno ginocchio, oltre ad altri pazienti considerati per rilassamenti cutanei facciali. Negavano di sottoporsi a chirurgia tradizionale. Mediante piccole incisioni cutanee, in anestesia locale assistita, è stata inserita nel sottocutaneo superficiale una cannula 18 G contenente la fibra, per trattamento al plasma a 15 W per un totale di circa 1500 J per area. Tale passaggio era seguito da aspirazione del tessuto adiposo e infine da ulteriore trattamento al plasma a 18 W per un totale di circa 2000 J per area. A tre mesi si osserva un buon rimodellamento volumetrico del corpo e del volto con un certo grado di retrazione cutanea e di maggiore definizione. Non complicazioni gravi qua li lesioni cutanee da calore o necrosi tessutali, né ondulazioni e irregolarità della superficie cutanea. In tutti un certo grado di edema, senso di tensione, ecchimosi, dolore transitorio e indurimento temporaneo. Queste esperienze permettono di sostenere che la procedura proposta presenta sicurezza non solo per tutta una serie di parametri insiti nell’apparecchiatura, ma anche per l’assenza, nel medio periodo, di complicazioni gravi. Inoltre in base al grado di soddisfazione e al riscontro obiettivo dei risultati ne possiamo sostenere l’efficacia. Saranno comunque necessari ulteriori studi e controlli più prolungati nel tempo, per meglio indagare il reale potenziale di tale tecnologia nel rimodellamento delle adiposità e lassità cutanea. modella: Milena Ratti foto scattate a Lipari e a Vulcano (Isole Eolie) Gabriele Ardemagni: fotografo professionista. Classe ‘73 dopo Liceo Artistico e 4 anni di Scuola del Fumetto coltivo la conoscenza di architettura ed anatomia umana applicandola nelle fotografie che scatto, cercando sempre di fondere l’elemento umano con l’ambiente e le sue ombre e luci. Fotografo qualsiasi cosa sia visibile ad occhio umano e mi sono specializzato negli ultimi anni sul fashion e sul glamour. Ho uno studio fotografico a Milano dove realizzo servizi e book, sia per modelle/i che per ragazze/i alle prime armi che vogliono presentarsi come si deve in questo ambiente di moda e spettacolo. ____ New Era World Studio - Milano [email protected] www.ardemagnigabriele.wix.com/hard-1 med d wellness Ratti Milena: modella e indossatrice professionista, modeling coach, insegnante di portamento e coreografa di sfilate. Matura la sua preparazione tecnica a Milano per poi dedicarsi a esperienze internazionali su piazze importanti come America, Messico, Germania, Austria, Medio Oriente e Spagna. info: [email protected] d 59 primo SIME piano Xxxiv Congresso Nazionale Della Società Italiana Di Medicina Estetica Viii Congresso Nazionale Dell’accademia Italiana di Medicina Anti-Aging (Aimaa) Atopia e le dermatiti del volto Antonio Garcovich. Centro Europeo Ricerche e Studi in Dermatologia di Roma La dermatite atopica è una condizione infiammatoria cutanea cronica, intensamente pruriginosa, risultante di una complessa l’interazione tra deficit della barriera cutanea, per una disregolazione dei geni che codificano le proteine (filaggrina e loricrina) dello strato corneo (envelope), difetti dell’immunità innata ed un’esagerata risposta immunologica ad allergeni e antigeni microbici. Il deficit della barriera cutanea è caratterizzato da riduzione dei livelli di ceramidi dello strato corneo, aumento degli enzimi proteolitici endogeni ed aumento della perdita di acqua trans-cutanea (trans-epidermal water loss - TEWL). A livello del volto la dermatite atopica si presenta sia in età infantile che adulta con manifestazioni eritematose-essudative o xerotichelichenificate alle palpebre, alle labbra, in sede periorale, al collo. L’uso di saponi, detergenti schi mogeni, riduce l’idratazione dello strato corneo e il livello di ceramidi, aumenta il pH incrementando l’attività delle proteasi endogene con conseguente ulteriore danno della barriera epidermica. La barriera epidermica può essere danneggiata anche dall’esposizione a proteasi esogene di origine La ridensificazione dermica Patrizia Piersini, Giuseppe Sito. Torino - Docente della Scuola Superiore di Medicina Estetica dell’Agorà di Milano Molti sono i fenomeni che caratterizzano l’invecchiamento cutaneo e tra questi particolarmente l’alterazione della trama, la riduzione della fotoluminescenza e la perdita di compattezza. Scopo di questo lavoro è lo studio di un nuovo preparato in grado di ridonare alla pelle un aspetto più giovane e di rallentarne i processi di invecchiamento. Materiali e metodi Gli Autori prendono in considerazione un nuovo composto iniettabile, con ottime capacità di diffusione, costituito da 15 mg/g di acido mialuronico non stabilizzato e da un complesso dermoristrutturante a base di aminoacidi, sostanze antiossidanti, 60 d med d wellness microbica come acari e Staphylococcus aureus. La disfunzione della barriera epidermica favorisce sia penetrazione di allergeni che la colonizzazione microbica. Poiché la via di sensibilizzazione cutanea, rispetto a quella aerogena, risulta in una più elevata risposta immuno-allergica, il deficit della barriera epidermica agisce come sede di sensibilizzazione allergica (Dermatite Allergica da Contatto-DAC) e predispone allo sviluppo di allergia respiratoria. Gli allergeni (apteni) coinvolti nelle DAC del volto nei soggetti atopici provengono da prodotti per l’igiene personale, cosmetici (creme facciali, rossetti, mascara, ombretti), profumi, farmaci per uso topico e più raramente aerotrasmessi durante particolari attività lavorative (areosol). La terapia delle dermatiti del volto sia atopiche che con sensibilizzazione da contatto richiede un approccio graduale: ripristino della barrieracutanea, controllo dell’infiammazione, identificazione e allontanamento degli al lergeni. Per il ripristino strutturale della barriera cutanea si utilizzano preparati per uso topico con lipidi fisiologici (ceramidi, colesterolo, fosfolipidi), umettanti (glicerolo, urea, NMF). Per il controllo dell’infiammazione sono da escludere l’applicazione sul volto di steroidi topici a media ed elevata potenza per l’elevato rischio di sviluppo di dermatite periorale e rosacea steroidea, si preferisce invece l’impiego degli inibitori topici della calcineurina (tacrolimo e pimecrolimo). Nei casi resistenti e cronicizzati la terapia sistemica prevede come farmaco di prima scelta la ciclosporina per via orale; gli steroidi sistemici sono stati abbandonati perché presentano il fenomeno del rebound alla sospensione. L’identificazione degli eventuali allergeni richiede un’accurata anamnesi personale e merceologica e l’esecuzione delle prove allergometriche epicutanee mediante il patch test. Per la prevenzione delle dermatiti del volto in soggetti atopici è consigliabile l’uso di prodotti per l’igiene privi di tensioattivi e nichel e l’utilizzo di cosmetici formulati con lipidi fisiologici. minerali e vitamine. La combinazione dei diversi principi attivi, somministrati secondo le tecniche di biostimolazione, consente di contrastare con efficacia il rilassamento della cute e di migliorarne idratazione e luminosità. Le sostanze attive sono combinate con lidocaina per rendere più elevata la compliance dei pazienti al trattamento. Gli Autori hanno trattato 50 pazienti, di età compresa tra i 34 ed i 63 anni. Il protocollo ha pre visto l’inoculazione intradermica con aghi 30 G 13 mm, aghi 32 G 4 mm o microcannule flessibili a punta smussa 27 Gauge -25 mm, in un ciclo di 3 sedute da ripetere ogni 3 settimane. Risultati Gli Autori, adattando la terapia al grado di aging del paziente, riferiscono la loro esperienza, le particolari tecniche di inoculazione ed il grado di soddisfazione del medico e dei pazienti nell’utilizzo di questo nuovo preparato. Conclusioni La semplicità d’uso, l’assenza di effetti collaterali degni di nota e l’ottima compliance dei pazienti spingono ad annoverare questa esperienza tra le possibili ed efficaci terapie nel miglioramento del turgore, dell’idratazione e dell’idratazione cutanea. Il programma dietetico globale: un metodo semplice, sicuro ed efficace nel trattamento dell’obesità, del sovrappeso e delle adiposità localizzate Roberto Maugeri, Gilles F. Terracoll. Varese -Genola (Cuneo) Le diete ipocaloriche classiche il più delle volte non sono sufficienti a garantire i risultati desiderati in quanto nei soggetti obesi o in sovrappeso sono spesso presenti alterazioni funzionali, a vario livello, in grado d’interferire con i meccanismi dell’omeostasi energetica. Negli ultimi trent’anni la Very Low Calorie Diet (VLCD) ha acquisito un ruolo di primo piano nel trattamento dei pazienti obesi e in sovrappeso, in quanto si è dimostrata in grado di conciliare e risolvere buona parte dei problemi presenti in altri tipi di dieta. Oggigiorno, attraverso la VLCD, il medico prescrittore ha la possibilità d’utilizzare un protocollo dietetico a carattere transitorio, con un ampio background scientifico, efficace e di facile applicazione che ha consentito a molti medici di sviluppare all’interno della propria attività ambulatoriale un’utile e proficua possibilità d’intervento per contrastare le patologie legate all’obesità ed i problemi medico-estetici legati alle adiposità localizzate. Il programma dietetico globale è un protocollo medico che consente d’ottenere dei buoni risultati nel trattamento dell’obesità e del sovrappeso in assenza di fame e in pieno benessere attraverso una dieta a contenuto calorico molto basso. L’apporto di amminoacidi essenziali quali la tirosina ed il triptofano garantisce il corretto funzionamento degli assi catecolaminico ed indolaminico, utile a contrastare gli eventuali disturbi dell’umore e del comportamento alimentare. La particolare attenzione posta all’apporto proteico, alla complementazione micronutrizionale ed antiossidante permette di ottenere un dimagrimento costante e corretto, salvaguardando l’integrità strutturale e funzionale della massa magra, l’elasticità cutanea ed il tono muscolare. Aging cutaneo: importanza dell’alimentazione e dell’apporto proteico in preparati Maria Gabriella Di Russo, Magda Belmontesi. Formia (Latina) Per la cura dell’aging cutaneo è importante sostenere il metabolismo e le attività biochimiche della pelle assicurando un corretto apporto di nutrienti e sostanze ad attività antiossidante, trofica per permettere un fisiologico rinnovamento dei suoi diversi componenti e per mantenere la funzionalità dei differenti enzimi e delle strutture connettive dermiche. La pelle deve essere aiutata sia per via sistemica che per via topica. La cute deve poter disporre dei «mattoni» indispensabili per il mantenimento dell’integrità del tessuto connettivale e dei vasi sanguigni e per poter sostenere la neosintesi collagenica successiva ai vari trattamenti estetici. Si coniuga così la conoscenza della pelle e delle sue problematiche con i principi basilari della nutrizione. La proposta antiaging consiste nella cura completa della pelle, che deve avvenire con un apporto adeguato dall’interno. Tutti i nutrienti che troviamo negli alimenti sono utilizzati dall’organismo per garantire il funzionamento del nostro corpo attraverso una serie di trasformazioni biochimiche. Un’integrazione alimentare diventa utile quando ciò che mangiamo non è in grado di soddisfare il fabbisogno di alcuni nutrienti specifici necessari all’organismo per poter funzionare regolarmente. Le preparazioni alimentari non sono altro che i normali nutrienti, comunemente presenti nel cibo che consumiamo, selezionati e concentrati industrialmente allo scopo di consentire più facilmente la copertura del fabbisogno giornaliero. Abbiamo preso in considerazione una linea di preparazioni alimentari ad elevato contenuto proteico, a base di proteine selezionate per il loro alto valore biologico (contengono tutti gli aminoacidi essenziali) e di alta qualità nutrizionale stabilita tramite precisi indici chimici, estratte dal latte, soia non transgenica, piselli e dal bianco d’uovo. med d wellness d 61 primo SIDeMaST SIME piano Xxxiv Congresso Nazionale Della Società Italiana Di Medicina Estetica Viii Congresso Nazionale Dell’accademia Italiana di Medicina Anti-Aging (Aimaa) Vene reticolari... laser transdermico e fibre Francesco Zini. Chirurgia Generale e Vascolare Casa di cura Città di Parma In alternativa alla scleroterapia chimica tradizionale (in liquido o schiuma) ed in combinazione alla usuale terapia transdermica con laser 532 o 808 nm abbiamo valutato l’efficacia di un nuovo laser 808 con microfibra ottica per il trattamento endoperivenose di vene reticolari e teleangectasie di diverso colore: blu, viola e rosse. La peculiarità del trattamento è legata alle caratteristiche intrinseche della lunghezza d’onda 808 nm che grazie anche alla forma della punta delle microfibre (di calibro variabile 100, 150 e 200 micron) causano un’efficace fototermocoagulazione della parete vasale. Materiali e metodi: A partire da marzo 2009 circa 200 pazienti (90% donne 10% uomini) affetti da varici reticolari e teleangectasie sono stati trattati con laser 808 nm. Dopo applicazione di crioanestesia cutanea uno speciale kit composto da fibre ottiche di 100, 150 o 200 micron fiber to fiber è stato impiegato per fotocoagulare i vasi ectasici con metodica endoperivenosa utilizzando contestualmente diversi sistemi criogenici combinati Complicanze legate all’uso del silicone liquido Maria Giuseppina Onesti, Sara Carella, Valentina Sorvillo, A. Romanzi, Nicolò Scuderi. Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, Sapienza Università di Roma Il silicone liquido iniettabile negli anni passati è stato ampiamente utilizzato per il trattamento estetico del volto e per il rimodellamento corporeo. Anche a distanza di molti anni sono state descri te complicanze relative al suo utilizzo, quali reazioni da corpo estraneo (iniziale flogosi e successiva formazione di granuloma), migrazione per gravità, infiltrazione del materiale nei tessuti sani circostanti e, infine, compromissione del drenaggio linfovascolare fino, in caso di infiltrazione massiva, all’exitus del paziente. È stato spesso necessario intervenire chirurgicamente per rimuovere il corpo estraneo e l’area flogistica circostante provocando alterazioni cicatriziali permanenti. L’osservazione dell’incremento del numero dei pazienti affetti da queste patologie ci ha spinto all’apertura, presso il nostro ambulatorio di Chirurgia Plastica dell’Università Sapienza di Roma, di un centro di riferimento dedicato al trattamento delle complicanze da filler. Nei 15 anni di attività di questo ambulatorio abbiamo potuto fare alcune considerazioni. Spesso i pazienti si avvicinano a questi trattamenti con estrema superficialità, non considerandoli procedure mediche associate a possibili complicanze. In molti casi, i pazienti non sono a conoscenza del materiale iniettato e non sono stati in grado di contattare il professionista che ha eseguito il trattamento. Oltre a questo in alcune categorie di pazienti hanno riferito di utilizzare materiali e ambienti non idonei fino a ricorrere all’auto-inoculazione. Vengono riportati alcuni dei casi giunti alla nostra osservazione. 62 d med d wellness prima, durante e dopo il trattamento. Si evidenziano due diverse tipologie di procedure: 1. Vene reticolari (da 1 a 3 mm di calibro) e teleangectasie da 0,5 mm a 1 mm (di colore blu o viola). È stato impiegato per il trattamento uno speciale introduttore per aghi 25G (FZR) per inserire agilmente la microfibra laser all’interno dell’ago. La temperatura cutanea è controllata facilmente tramite palpazione. La microfibra laser fiber to fiber è spinta fino all’origine del reflusso grazie all’effetto transilluminante regolabile del raggio pilota rosso a 635 nm. Una volta raggiunto il punto di reflusso si procede alla delicata retrazione con velocità variabile a seconda del settaggio laser impostato. L’end point è la fotocoagulazione del contenuto ematico e della parete venosa notando un immediato effetto shrinking al contatto tra la fibra emittente e la parete vasale. Il trattamento di tali vasi è ben tollerato, e richiede un’elastocompressione dedicata. 2. Teleangectasie di calibro inferiore a 0,5 mm (di colore rosso e porpora). In questo caso è stato utilizzato l’effetto fototermico dell’impatto transcutaneo della microfibra ottica Acne e nutrizione: cosa sappiamo? Lara Tripo, Tommaso Tanini, Ilaria Ghersetich. Università degli Studi di Firenze, Dermatologia L’acne è la malattia della pelle più comune. Nei Paesi occidentali colpisce quasi tutti i soggetti di età compresa tra gli 11 e i 17 anni. L’esordio tardivo si verifica più frequentemente nelle donne sopra i 25 anni. È oramai noto che l’acne sia una malattia dell’unità pilo-sebacea, in particolare delle ghiandole sebacee associate ai follicoli piliferi cutanei. È noto altresì che l’acne sia influenzata dalla predisposizione genetica, ma che l’insorgenza della malattia sia mediata da fattori ambientali, come gli ormoni endogeni ed esogeni, la dieta e il fumo. Il rapporto esistente tra dieta e insorgenza dell’acne è sempre stato un argomento controverso nel corso degli anni. Tutte le revisioni precedenti al 2007 infatti non hanno evidenziato alcuna correlazione significativa tra acne e dieta. Recentemente è stata riportata in auge la possibile associazione tra alcuni nutrienti e l’acne. In particolare risulta interessante il fatto che l’introduzione nella dieta di alcuni alimenti, come i latticini e prodotti ad alto indice glicemico, possa esacerbare l’acne. Nonostante il fatto che siano necessari ulteriori studi prospettici per risolvere tali incertezze, il dermatologo non può completamente respingere l’associazione tra acne e dieta. Consigliare ai pazienti di ridurre l’introduzione di alimenti ad alto indice glicemico e di prodotti caseari potrebbe quindi essere di aiuto nella gestione della malattia. «nuda». L’emissione laser 808 nm ci permette di oltrepassare la cute penetrando la struttura parietale del vaso causandone un danno fototermico connesso anche ai circostanti vasa vasorum. Il raffreddamento epicutaneo è sempre consigliato. L’immediato effetto sbiancante del vaso è seguito da microustioni del calibro di 200/300 micron che guariscono in 14/21 giorni applicando una crema lenitiva. Non sono registrati casi di cicatrici/depressioni cutanee o pigmentazioni a seguito della procedura. Conclusioni Il trattamento endoperivenoso con laser 808 nm è efficace nelle vene reticolari e nelle teleangectasie grazie all’effetto di fototermolisi selettiva sulle emoglobine intravenose e grazie al contatto diretto sulla parete creante una sclerosi ulteriore dei vasa vasorum avventiziali. Gli e fetti collaterali sono più che accettabili. A differenza della scleroterapia chimica non sono riportati casi di pigmentazioni post-trattamento e non vi sono restrizioni quantitative nel numero di vasi trattabili per ogni seduta. Il trattamento è «cost effective» grazie all’economicità delle innovative microfibre «disposable» per uso ambulatoriale. Disturbi del sonno, stress e stato di nutrizione Hellas Cena, Federica Grandi, Luana Ochner. Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense, Sezione di Scienze dell’Alimentazione I disturbi del sonno e lo stress sono le maggiori cause di disordini sempre più comuni nella nostra popolazione. In particolare, soggetti in sovrappeso o obesi riferiscono di dormire meno nell’arco della settimana rispetto ai soggetti normopeso. Le cause all’origine di questi disturbi sono molteplici e la patogenesi sembra avere le sue radici nel periodo che intercorre tra l’adolescenza e l’età adulta. In generale, i fattori che influiscono negativamente sulla durata e sulla qualità del sonno determinano un’alterazione del ritmo circadiano, inibendo la liberazione di serotonina, un neur trasmettitore che regola il tono dell’umore e dell’appetito. Quando ai disturbi del sonno si associano disturbi dell’umore e dell’alimentazione si parla di NES (Night Eating Syndrome), caratterizzata da iperfagia serale, spuntini notturni e anoressia mattutina. È stato inoltre dimostrato che i soggetti che possiedono abitudini alimentari scorrette e svolgono un lavoro con turni giorno/notte o orari di lavoro notturni hanno un rischio maggiore di incorrere in patologie cardiovascolari, obesità e disordini metabolici. Tutto questo è ampliato da fattori extra alimentari come lo stress psicosociale, il ritmo circadiano interrotto e l’insufficiente tempo per il riposo. Questo non determina solamente un incremento ponderale, ma può dare luogo anche a ipoalimentazione con possibile conseguente mal nutrizione calorico–proteica e all’insorgenza di stati di ansia dovuti ad un’inadeguata qualità del sonno. med d wellness d 63 primo piano universo bimbi Le vaccinazioni in età pediatrica, uno strumento indispensabile di prevenzione di Alessia Addari Il sostegno alle vaccinazioni nei bambini: un obiettivo che la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) intende continuare a perseguire. 64 d med d wellness “Le vaccinazioni rappresentano uno degli interventi più efficaci e sicuri a disposizione della Sanità Pubblica per la prevenzione delle malattie infettive - sottolinea il Professor Gianni Bona, Direttore della Clinica Pediatrica dell’Università del Piemonte Orientale presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità di Novara e vicepresidente SIPPS – e con l’eccezione della potabilizzazione dell’acqua, nessun trattamento ha permesso una riduzione della mortalità così significativa. Grazie ai vaccini, infatti, si sono raggiunti risultati fondamentali come la scomparsa del Vaiolo dal 1980 o l’eradicazione della Poliomielite nella Regione Europea dell’OMS dal 2002”. Ceca, il Regno Unito e in Olanda. I dati di sorveglianza hanno mostrato che il 35% dei casi riguardava bambini che non erano stati vaccinati, il 34% aveva ricevuto una dose e il 26% aveva ricevuto almeno due dosi. I vaccini hanno certamente cambiato la storia degli ultimi 200 anni della medicina e si sono affermati sia come strumento fondamentale per l’eradicazione di alcune patologie, sia come fattore di riduzione della mortalità e morbosità di altre, modificandone profondamente l’epidemiologia; tuttavia a livello europeo, ancora oggi, gravi casi di infezioni prevenibili continuano a manifestarsi. Ne è un esempio l’epidemia di morbillo verificatasi recentemente nell’area della città di Swansea, una contea del Galles meridionale, per la quale le autorità sanitarie inglesi hanno dovuto predisporre un piano di emergenza. Nel corso del tempo si era ridotta la protezione di massa proprio nelle fasce d’età più a rischio a causa delle paure, ampiamente diffuse e successivamente dimostrate infondate, circa un presunto legame tra vaccino e rischio di autismo. “L’impegno per eliminare il morbillo e la rosolia entro il 2015, non sarà raggiunto se interventi efficaci per aumentare la copertura vaccinale, non vengono raggiunti dai diversi Stati membri - afferma la Dottoressa Luciana Nicolosi, Responsabile Gruppo di Lavoro Vaccini e Vaccinazioni della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale – e non bisogna sottovalutare che le coperture non ottimali con il vaccino del morbillo, parotite e rosolia possono portare a tasche di individui suscettibili e successivi focolai di infezione, tra cui l’infezione da rosolia congenita”. In generale, è pur vero che la maggior parte delle altre malattie prevenibili con i vaccini hanno continuato a mostrare una tendenza in calo come segnalato dall’incidenza dei casi confermati: Nel 2010, 14 casi di difterite sono stati segnalati in tutta l’UE, con un tasso di notifica inferiore a 0,01 per 100.000 abitanti. La maggior parte dei casi sono stati segnalati in donne di età superiore ai 45 anni. La difterite, quasi completamente eradicata in Europa, rimane prevalente nell’Ucraina e in Russia ma episodi occasionali appaiono ancora in tutto il mondo. Dal 1988, il numero di casi di poliomielite è diminuito di oltre il 99%, così come indicato nell’ambito di un’iniziativa mondiale guidata da Oms, Rotary International, Cdc e Unicef. La Regione Europea dell’OMS è stata dichiarata “polio free” nel 2002 nonostante un focolaio di poliomielite sia stato registrato in Tagikistan nel 2010. Sacche persistenti di trasmissione di poliovirus selvaggio e di tipo vaccinale sono state segnalate in diversi paesi africani e asiatici nel 2011, pertanto i casi di importazione rimangono ancora una minaccia per la popolazione europea non vaccinata. Il tetano è una malattia rara in tutti i paesi dell’UE, grazie alla vaccinazione universale efficace e a buoni standard di salute e di igiene pubblica. Il tasso generale rimane molto basso (0,02 per 100.000 abitanti). La maggior parte dei casi sono stati segnalati in donne anziane (65 anni o più). Ulteriori sforzi dovrebbero essere fatti al fine di migliorare lo stato di immunizzazione dell’adulto e della popolazione anziana. La contaminazione di ferite con spore di tetano in persone non immuni può causare la malattia e talvolta la morte. Il tetano è incluso nel programma di vaccinazione primaria di tutti Paesi dell’Unione europea, e la vaccinazione periodica in età adulta è richiesta per mantenere l’immunità a valori efficaci. Nonostante la disponibilità di vaccini efficaci, alcuni casi di pertosse sono stati osservati in diversi Paesi, in particolare tra gli anziani, bambini, adolescenti e adulti. Il tasso complessivo di casi confermati nel 2010 è stato di 3,87 per 100 000 abitanti. La pertosse può “I gravi avvenimenti accaduti in Galles - osserva il Dottor Piercarlo Salari, Pediatra di Consultorio a Milano e componente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) - ci inducono ad inevitabili riflessioni: da un lato è necessario informare costantemente i genitori sulle possibili conseguenze e complicazioni di infezioni come il morbillo, per le quali è inaccettabile oggi dover assistere ancora a casi gravemente invalidanti se non addirittura fatali; dall’altro non bisogna sottovalutare l’impatto che informazioni scientificamente non autorevoli e opportunamente strumentalizzate possono avere sui genitori, instillando in loro dubbi, timori e preconcetti nei confronti delle vaccinazioni e ostacolando il raggiungimento dell’eradicazione degli agenti patogeni, obiettivo finale a cui guardano le istituzioni sanitarie”. Nonostante negli ultimi anni, in Europa, siano stati compiuti grandi progressi verso l’eliminazione di morbillo, parotite e rosolia, diversi sono i Paesi che ancora riportano focolai di queste malattie. Per esempio, nel 2010 si è verificato un focolaio di morbillo in Bulgaria e nel 2011 è stato riportato un aumento di casi in generale in diversi Paesi dell›Unione. I dati sulla rosolia, inoltre, raccolti in 26 Paesi dell’Ue (Unione Europea) e del SEE (Spazio Economico Europeo), indicano che tra il 1 marzo 2012 e il 28 febbraio 2013, sono stati segnalati 21.549 casi. Di questi, il 99% è stato rilevato in Romania (11.020 casi, 514,6 casi/ milione di abitanti) e in Polonia (10.326, 270,3 casi/milione). Anche le epidemie di parotite continuano a essere motivo di preoccupazione per la salute pubblica: nel 2010, il tasso di casi confermati è stato dell’1.98 per 100 000 abitanti. Come negli anni precedenti, la fascia di età più colpita è stata quella tra i soggetti di 15-24 anni di età. I tassi più elevati sono stati riportati nella Repubblica med d wellness d 65 primo piano universo bimbi Non abbassare la guardia sulla copertura vaccinale e continuare a sostenere la prevenzione attraverso un dialogo aperto e costruttivo con i genitori. Questo è il monito lanciato dai pediatri della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) per ribadire ancora una volta l’importanza delle vaccinazioni in età pediatrica, quale strumento fondamentale per la prevenzione primaria delle malattie infettive e delle loro complicanze. presentarsi come una malattia lieve ed è spesso non diagnosticata. I bambini di età inferiore ai 2 mesi, troppo piccoli per essere vaccinati e nei quali la malattia può assumere un decorso molto severo, possono essere infettati da fratelli, genitori, nonni e operatori sanitari che possono non essere consapevoli di avere la malattia. Riguardo le malattie invasive da Haemophilus influenzae, infine, i dati 2012 ne confermano il buon controllo, mentre sono ancora presenti molti casi da pneumococco e meningococco che potrebbero essere evitati con un uso più esteso della vaccinazione. “La malattia meningococcica – evidenzia il prof. Bona - è una della infezioni più gravi, con una letalità del 7-14 % a dispetto di un appropriato trattamento antibiotico. I bambini al di sotto dell’anno di vita rappresentano la popolazione a più alto rischio di infezione, con un’incidenza pari a 16,98/100,000, seguita dai bambini di 1-4 anni (7,07/100,000). In Europa, in particola- 66 d med d wellness re, il sierogruppo B causa circa l’80% delle meningiti meningococciche in età pediatrica. La disponibilità di un vaccino meningococcico di gruppo B, approvato in questi giorni dall’AIFA, rappresenta l’ultima frontiera per la prevenzione della meningite batterica nell’infanzia”. Dunque, le vaccinazioni comportano benefici, non soltanto per effetto diretto sui soggetti vaccinati, ma anche in modo indiretto, poiché inducono protezione anche ai soggetti non vaccinati: infatti, quando si raggiunge un tasso di copertura vaccinale superiore all’85-90% della popolazione (herd immunity) si verifica il blocco della circolazione degli agenti patogeni. In Italia, le malattie per le quali sono state condotte vaccinazioni di massa sono pressoché scomparse (Difterite, Poliomielite) o ridotte ad un’incidenza molto bassa (Tetano, Epatite B, Haemophilus influenzae tipo b); per altre malattie, tipiche dell’infanzia, si è pervenuti ad una veloce e costante diminu- zione dell’incidenza, grazie all’aumento della copertura vaccinale (Pertosse, Morbillo, Rosolia, Parotite). Per altre ancora (infezioni invasive da Pneumococco o Meningococco) ci si sta avviando verso campagne diffuse di immunizzazione. Tutte queste vaccinazioni sono inserite nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e previste dal piano nazionale vaccini 2012-2014 come offerta attiva gratuita in tutte le Regioni. “In tale contesto - conclude Bona - spetta al pediatra, vero consigliere della famiglia, il compito di una informazione obiettiva nei confronti dei genitori, affinché il loro consenso, non di rado richiesto per l’esecuzione di un vaccino raccomandato, sia realmente e autenticamente informato e quando vi sia un rifiuto a far vaccinare il bambino, questo venga espresso per iscritto come dissenso informato, quale chiara espressione di responsabilità della scelta dei genitori”. med d wellness d 67 primo piano universo bimbi Postura corretta fin dai banchi di scuola: ecco come fare Occorre prevenire il problema e sensibilizzare bambini e adulti all’adozione della giusta postura sin dai banchi di scuola. Come? Adottando strumenti di prevenzione che inducono a un portamento eretto, osservando dalla giusta distanza la tv o lo schermo del pc, utilizzando fonti luminose laterali che non affaticano la vista, rilassando gli occhi ogni 10 minuti spesi davanti al computer, dedicandosi ad attività fisica e mantenendo una sana alimentazione. Tutte pratiche veicolate dall’Associazione P.E.A.S. nella sua campagna per la postura corretta e la scuola sicura. è un tema sempre più attuale, quello della postura corretta. Fortunatamente sempre più professionisti legati al mondo della medicina, della formazione e dell’istruzione ne parlano, sensibilizzando l’opinione pubblica all’adozione di posture corrette già dall’età scolare. Le problematiche legate al prolungarsi di posture incongrue sono purtroppo molteplici e anche se non si evidenziano subito nell’organismo umano gettano le premesse per patologie vertebrali e visive che peggiorano con l’incedere dell’età. Mantenere per molte ore al giorno la schiena in una posizione sbagliata fa sì che questa assuma una forma non naturale e non riesca più a svolgere i necessari compiti che richiede il corpo umano. La capacità di una posizione eretta, il camminare, il piegarsi, l’esecuzione dei movimenti quotidiani dipendono infatti dalla schiena e dalla tonicità dei muscoli della fascia lombare e dorsale. 68 d med d wellness I disturbi che possono insorgere a causa di posture sbagliate, già da bambini (intorno ai 6-7 anni), sono l’ipercifosi (o dorso curvo, ovvero l’accentuazione della normale curvatura del rachide, che si presenta nella parte superiore della colonna vertebrale) e l’iperlordosi (eccessivo inarcamento del tratto inferiore della colonna con conseguente spostamento in avanti dell’addome). Questi disturbi se non riconosciuti e trattati subito possono anche peggiorare portando a patologie ben più gravi, oltre a rappresentare la base per un mal di schiena cronico. Anche la vista risente di comportamenti posturali sbagliati: una concentrazione prolungata allo schermo del computer, posto a una distanza tra i 35 e gli 80 cm, con continui salti da un’immagine all’altra, Si comincia con una leggera deformazione della colonna vertebrale (scoliosi) oppure con l’incurvamento dorsale (ipercifosi) durante l’età dello sviluppo. C’è anche chi accusa indebolimento della vista (miopia), mal di testa e lacrimazione degli occhi (ipermetropia). I danni da posture scorrette prolungate nel tempo si manifestano molto lentamente, quando visibili sono però già conclamati. mette a dura prova il sistema visivo che deve regolare continuamente la messa a fuoco e spostare gli occhi in modo veloce. Analogo l’affaticamento visivo prodotto dal prolungarsi delle ore dinanzi alla tv, spesso a distanza troppo ravvicinata e non supportato da luci indirette atte a ridurre i riflessi sullo schermo. Miopia, ipermetropia e astigmatismo sono i principali difetti visivi individuati nei ragazzi con problemi di postura incongrua, spesso identificabili da sintomi quali facile stancabilità, mal di testa frontale, bruciore e lacrimazione degli occhi. Molti medici dentisti puntano a loro volta l’attenzione sull’apparato scheletrico e masticatorio rilevando una correlazione diretta tra mala postura e malocclusione mandibolare: si sostiene che una distorsione anche leggera della colonna vertebrale possa intervenire su una non corretta conformazione della dentatura, con eventuali problemi di masticazione che possono portare nel tempo a problematiche digestive, accumulo di peso, ritenzione idrica e cellulite ecc. L’obiezione che si pone a questo punto è: come si fa a mantenere la schiena eretta se il testo di lettura o il notebook non viene inclinato e rimane piatto sul banco o sulla scrivania? P.E.A.S – Associazione no profit nata nel 2002 – fornisce una guida illustrata di educazione sanitaria per la difesa della colonna vertebrale e della vista. Nelle sue pagine si evidenzia l’utilità del leggìo come strumento atto a ridurre le posture scorrette. Questa invenzione, seppure millenaria, apporta tutt’oggi i suoi benefici sui banchi di scuola, sulle scrivanie degli uffici, sulle console del trucco delle signore, nei momenti di svago dedicati alla lettura o al videogioco. Pediatri, fisioterapisti, ortopedici, oculisti, dentisti e optometristi caldeggiano l’impiego del piano inclinato in quanto capace di ridurre l’affaticamento della vista e del collo, e di stimolare un portamento eretto. Altrettanto utile è alternare la vita sedentaria con pause di movimento, anche brevi, in cui praticare sport e attività ricreative. L’attività motoria migliora, infatti, la condizione dei muscoli che governano il movimento della colonna vertebrale, rendendoli più forti ed elastici. Quando ci si rilassa davanti alla tv è bene osservarla da una distanza pari a 7 volte l’ampiezza dello schermo, stando seduti correttamente e con la stanza ben illuminata da luci indirette, che non provocano riflessi sullo schermo. Quando si scrive è bene tenere la penna o la matita a circa 2 cm dalla punta per poterla vedere e farla scorrere senza inclinare di lato la testa o il busto. Quando si mantiene una concentrazione prolungata allo schermo del computer invece è bene osservare pause di 5 minuti ogni mezzora di lavoro per permettere al sistema visivo di rilassarsi e mantenere la flessibilità. med d wellness d 69 primo spa & piano resort Heritage le Telfair Golf &Spa Resort Seven Colours Spa Millesime Collection Serenità, lusso e benessere in un paradiso di tranquillità rotto soltanto dagli spruzzi d’acqua. La Seven Colours Spa segue le esigenze specifiche di ciascun ospite con trattamenti benessere personalizzati, prodotti ed esperienze ispirate all’ambiente naturale circostante, alla cultura e alle conoscenze mediche originarie di Mauritius per ritrovare energia e nuova armonia di corpo e anima. L’Heritage Le Telfair Golf & Spa Resort si trova nel cuore del ‘Domaine de Bel Ombre’, sulla costa sud delle Mauritius. Prende il nome da Charles Telfair, il famoso naturalista che visse qui nel 19esimo secolo. L’ambiente, elegante e raffinato si ispira all’architettura coloniale si apre su un magnifico giardino tropicale attraversato dal fiume Citronniers. Come un viaggio a ritroso nel tempo, l’Heritage Le Telfair Golf & Spa Resort avvolge i suoi ospiti in un’atmosfera molto speciale, piena di fascino e di romanticismo... Sistemazioni: 158 camere e suite, 20 ville - Superior Room (54-62 m²) – 128, 62 delle quali con vista mare e 16 fronte spiaggia. - Suite Junior (81 m²) – 20, 16 delle quali con vista mare. Dotate di zona salotto a forma esagonale, un grande letto e una grande vasca di antiquariato al centro del bagno. Servizio di maggiordomo. Capienza: 2 adulti e 1 neonato. - Suite Senior (102 m²) – 8, 6 delle quali con vista mare. Dispongono di un salottino e una sala da pranzo con arredamento di antiquariato, ampio letto a baldacchino, bagno spazioso e ampio camerino. Servizio di maggiordomo. Capienza: 2 adulti e 1 bambino sotto i 12 anni o 1 ragazzo sotto i 17 anni o 3 adulti - Ocean Suite (104 m²) – 2, con spaziosa veranda affacciata sull’Oceano Indiano, ampio letto a baldacchino, zona soggiorno e sala da pranzo separata, toilette separata per gli ospiti. Servizio di maggiordomo. Capienza: 2 adulti e 1 bambino sotto i 12 anni o 1 ragazzo sotto i 17 anni o 3 adulti. Per le suite: servizio maggiordomo 24/24 ore, docking station per iPod e macchina per caffè espresso. www.lavithotels.com 70 d med d wellness Servizi: - 2000 m² nel cuore dei giardini tropicali - 9 cabine trattamenti, ciascuna dotata di bagno e aperta su un piccolo giardino privato: - 3 cabine trattamenti singole - 3 cabine trattamenti doppie - 2 ‘Outdoor Suites’ - 1 ‘Couple Suite’ doppia, un rifugio intimo con piscina privata e area relax - 1 parrucchiere - 1 salone manicure & pedicure - 1 hammam e 1 sauna, entrambi disponibili su appuntamento; separate per donne e uomini - 1 piscina Vitality con lettini rilassanti, getti idromassaggio e docce deluxe. Trattamenti Signature: - The Vitality Hydropool - The Couple Spa Suite Experience - Trattamento viso Skin Renew - Trattamento signature per il corpo - Esperienza benessere “Arte del relax” Son Brull Spa Son Brull Spa Speciale nel design d’avanguardia e nel servizio di altissima qualità, Son Brull Spa coniuga le ricchezze naturali dell’isola di Maiorca con la moderna concezione di confort e relax. Fedele alle radici isolane, utilizza unicamente prodotti locali per i propri trattamenti. In questo antico monastero sulle colline a nord di Maiorca, era quasi d’obbligo riproporre una certa forma di ascetismo estetico nelle linee e nei decori. E così il bianco delle pareti risplende puro sullo sfondo blu intenso del cielo e la Spa è un paradiso di acqua e tek. Ovunque, dalla lussuosa piscina, alle camere con vasca idromassaggio, la vista si apre sugli uliveti e sulla Baia di Pollença e la sensazione è quella della totale fusione con la natura dell’isola. Son Brull Spa Maiorca - www.sonbrull.com Location 55 km dall’Aeroporto Internazionale di Palma di Maiorca. Sistemazione - Junior Suite King Bed Terrace: Camera spaziosa di ca. 50 mq dal design contemporaneo e con un terrazzo di ca. 15 mq con Jacuzzi. Dotata di Possibilità di aggiungere un letto per bambino o adulto. - Junior Suite King Bed: Camera spaziosa di ca. 45 mq dal design contemporaneo. Possibilità di aggiungere un letto per bambino o adulto. - Double Deluxe King Bed Terrace: Camera spaziosa di ca. 40 mq dal design contemporaneo e con una terrazza di circa 10 mq. Possibilità di aggiungere un letto per bambino o adulto. - Double Deluxe King Bed: Camera spaziosa di ca. 40 mq, dal design contemporaneo. Possibilità di aggiungere un letto supplementare per bambino o adulto. - Double Superior King bed: Camera spaziosa di ca. 35 mq dal design contemporaneo. Letto supplementare non disponibile. Altri servizi - Escursionismo - Tour in bici - Tennis - Corsi di cucina - Degustazione di vini - Piscina - Campo da golf Alcanada - Campo da golf Pollença Trattamenti - Massaggi e trattamenti corpo - Trattamenti e attivtà all’aperto (yoga e vital balance) - Terapie e trattamenti all’olio extra-vergine d’oliva - Trattamenti viso e programmi olistici Oliveda - Trattamenti di bellezza med d wellness d 71 spa & piano resort primo MONIKA The Wellbeing Hotel in the Dolomites Sulle Dolomiti, un eco-hotel dal design su misura per ogni ospite Non solo la cura per il design e per i servizi caratterizza l’hotel Monika di Sesto, in Alta Pusteria: l’attenzione per l’ambiente è un punto fondamentale della filosofia di questo hotel situato in mezzo alle Dolomiti, completamente ristrutturato nel 2009 seguendo i canoni ecologici. Incominciando dall’impianto di riscaldamento: una voce che pesa non solo nel bilancio degli hotel ma anche, a livello di inquinamento, sull’ambiente. L’hotel Monika si avvale del teleriscaldamento: la centrale di Sesto, funzionante con i trucioli di legno, riscalda in modo ecologico case e hotel della zona, mantenendo l’aria del territorio salubre e priva di sostanze nocive. Anche la spa rispetta la natura (e la pelle degli ospiti): i prodotti sono naturali, si utilizzano prevalentemente prodotti al pino mugo, privi di ingredienti chimici. Per i massaggi, olio di sesamo e olio ai fiori di montagna coccolano gli ospiti. Anche le camere sono state arredate con tessuti naturali e con mobili in legno. In particolare le camere della tipologia “Pinus” sono arredate con il cirmolo, un legno dal profumo particolare, che combatte l’insonnia grazie agli effetti rilassanti. Le linee minimaliste e originali del letto a “baldacchino futuristico” di cirmolo regalano alla stanza un’atmosfera unica. Gli ospiti possono scegliere tra 14 stili diversi di tipologie di camere; da quella eccentrica a quella classica, ogni ospite può optare per il suo genere preferito e trascorrere la vacanza sentendosi “nella camera dei suoi sogni”. A completare l’offerta: una spa di 800 m² dalla linea essenziale e pulita, una grande sala ristorante inondata di luce naturale con vetrate a tutt’altezza, una tradizionale ed accogliente stube con la tipica stufa di maiolica alimentata a legna, una sala con camino, una sala 72 d med d wellness lettura con pianoforte a coda, terrazze e giardini dalle figure geometriche e perfette nella loro linearità. Ecologia, funzionalità e design si incrociano negli eleganti ambienti dell’hotel Monika, rendendolo un luogo particolare dove riposarsi e fare il pieno di energia. Design Wellness Hotel Monika ****s Famiglia Egarter Via del Parco 2 39030 Sesto - Alto Adige www.monika.it Vacanze a i l g i m a f in wellness e divertimento per i più piccoli Best Wellness Hotels Austria - Innsbruck www.bestwellnesshotels.at La proposta wellness, beauty & fun dei Best Wellness Hotels Austria è ricca e variegata: parchi acquatici, piste per pattinare sul ghiaccio e wellness per famiglie. Per soddisfare i piccoli clienti, il team della spa del Best Wellness Andreus di San Leonardo in Passiria, Alto Adige, ha pensato a golosi massaggi con mousse di cioccolato o olio al cocco, con tanto di relax su lettino sospeso e consulenza make-up per le signorine. Un 5 stelle che è un autentico paradiso per le famiglie con una spa di 7.000 metri quadrati, l’area sauna di 2.000 metri quadri, il programma fitness quotidiano, le lezioni di yoga e meditazione, nordic walking, animazione per i bambini tutti i giorni e inoltre corso di canoying per esplorare i dintorni e possibilità di andare a cavallo nel maneggio all’interno dell’hotel. Wellness versione “mignon“ anche per il Best Wellness Hotel Austria Krallerhof a Leogang, nel Salisburghese, che dedica a mamma e figlia e/o papà e figlio, due pacchetti ad hoc per loro: per la mamma un massaggio al corpo, mentre per la figlia un trattamento beauty viso, con camera principesca “Fürstenhof de Luxe” mentre per papà e figlio rispettivamente un massaggio sportivo e un trattamento specifico per “giovanotti”. Una grande spa con piscina sia indoor che outdoor e un programma intenso di attività sportive, rendono la vacanza entusiasmante per tutti. _____________________________________ Il Best Wellness Hotel Dilly nell’Alta Austria mette alla prova il coraggio dei piccoli ospiti con uno scivolo lungo 92 metri, per gli intrepidi bambini che non hanno paura della velocità. Il tema estivo per vacanze bagnate come al mare, ma immersi nel paesaggio austriaco, è l’acqua: l’hotel infatti ha 2 piscine interne per bambini e bebé, una piscina esterna per famiglie con whirlpool, sauna per famiglie, parco giochi acquatico e un laghetto naturale. Al Best Wellness Hotel Übergossene Alm, nel Salisburghese, ruscelli, mulini ad acqua, cascatelle, un tappeto magico volante, un trampolino e tante piccole casette, sono il paradiso dei bambini. In questo villaggio incantato ci sono minilaboratori dove sperimentare tanti giochi: qui si può giocare ai piccoli cuochi, ai falegnami e tanto altro. __________________________ Un ricco programma di attività divertenti dedicate ai bambini a partire dai 4 anni è la proposta del Best Wellness Hotel Austria Stock di Finkenberg, in Tirolo: cinque giorni a settimana sono dedicati a nuoto, grigliate, rafting, canyoning, karaoke con discoteca per bambini, giochi all’aperto, bricolage, party in piscina con pop corn, sfilate di moda, pattinaggio su ghiaccio nella pista all’interno dell’hotel e riservata agli ospiti. Il reparto benessere dispone di una sauna per famiglie con piscine per i più piccoli e pavimenti antiscivolo. Il nuovo parco giochi all’aperto è un regno incantato in cui le vacanze passano in un batter d’occhio. Anche i teenagers possono divertirsi durante le vacanze tra la Players Lounge con biliardo, flipper, Nintendo 64, Sony PlayStation, Xbox, Game Cube e freccette. Un grande spazio - palestra è a disposizione per i ragazzi che vogliono fare sport come pallavolo, basket e altri giochi di squadra. Il Cybar propone due postazioni internet e un cinema che proietta regolarmente film entusiasmanti. med d wellness d 73 primo piano vetrina prodotti Urgo Afte distribuito in Italia da Qualifarma srl è un cerotto liquido pronto all’uso con tecnologia Filmogel per il trattamento delle afte e delle piccole ferite della bocca. Con la sua applicazione si avrà un film protettivo sottile ed elastico che protegge isolando da cibo e saliva, allevia il dolore e favorisce la cicatrizzazione. In vendita in farmacia a Euro 12,90 www.urgoafte.it Bioscalin con Sincrobiogenina di Giuliani spa è il nuovo integratore alimentare adatto a uomini e donne di ogni età consigliato nel caso di capelli deboli e fragili con tendenza a cadere. Grazie alla tecnologia R-plus tutti gli attivi arrivano intatti nell’intestino dove vengono rilasciati gradualmente così da favorirne un ottimale assorbimento. Confezione da 30 compresse. Euro 26,30, venduta in farmacia. www.bioscalin.it Saugella You Fresh La linea di detergenti Saugella si arricchisce di una nuova referenza dedicata a tutte le donne in età fertile ed in particolare alle più giovani: Saugella You Fresh, che associa ad una azione rinfrescante delicata e protratta nel tempo, una protezione efficace grazie all’attività del Thymus vulgaris, una detersione emolliente ed idratante per la presenza dell’estratto di Calendula officinalis e di tensioattivi delicati con proprietà seborestitutive. Flacone da 200 ml Prezzo al pubblico: Euro 6,90. In vendita in farmacia. www.saugella.it Biolù Casa è l’unica linea di detersivi eco-biologici certificati venduta in Italia solo alla spina. Il miglior modo per eliminare i rifiuti è non generarli, l’acquisto sfuso da vita a al circolo virtuoso del riutilizzo del flacone che riduce a zero i rifiuti di plastica e diminuisce del 44% il CO2 emesso rispetto ai detersivi confezionati. La linea Biolù Casa è prodotta solo con materie prime naturali e vegetali da agricoltura biologica dall’efficacia garantita e completamente reintegrabili nei cicli biologici naturali. Tutti i prodotti sono certificati ECO BIO da AIAB e VEGAN OK. I prodotti sono dermatologicamente testati, privi di: derivati animali, derivati petrolchimici, peg, parabeni, laureth, sles, edta, fosfati, ogm, coloranti, siliconi, profumi sintetici e sostanze che si accumulano nell’organismo e sono causa di allergie e dermatiti. biolù è prodotta da nivel srl, azienda toscana che formula, nei propri laboratori, eco detergenza e bio cosmesi certificata. www.biolu.it Detersivi Ipoallergenici USE amici del pulito ma anche della pelle. Gli Ipoallergenici USE sono il risultato di un meticoloso lavoro nella ricerca di materie prime particolari e nel monitoraggio dei formulati finali, al fine di salvaguardare la salute della pelle. Certificati (dall’I.S.P.E.) “Ipoallergenici”, “Non irritanti” e “Nickel tested”, questi amici del 74 d med d wellness Glimpse® Luminescence Collection Luminescence Repair (color oro) e Luminescence Brighten (colore rosso), Glimpse® Luminescence Collection è un prezioso fluido di bellezza che sprigiona la forza vitale e le proprietà antiossidanti del mangostano in un’essenza altamente concentrata. Ricco di xantoni gialli molto attivi, il siero Repair (Olio di Pericarpo di Mangostano) rende la pelle più tonica, più luminosa, più sana. Il siero Brighten presenta la più alta concentrazione di antiossidanti color rubino del mangostano. Come suggerisce il suo nome, questa ricca essenza aiuta a dare luminosità alla pelle e e a uniformarne la texture, riducendo in maniera significativa la presenza di macchie di età, pigmentazione e discromie. www.xango.it pulito, ma anche della pelle, permettono una gestione sicura delle normali operazioni di igiene della casa e del bucato. La linea comprende detersivi e ammorbidenti per lavatrice, ma anche prodotti da utilizzare a mani nude, senza il rischio di incorrere in fastidiose reazioni allergiche, per lavare piatti, fare il bucato a mano, o detergere mobili di legno, divani di pelle, superfici metalliche o in ceramica. Gli Ipoallergenici USE sono consigliati dai migliori dermatologi italiani, soprattutto alle persone che tendono a sviluppare, a causa dei lavori domestici, reazioni irritative o allergiche, soprattutto alle mani. www.use.it Linea Naturalia, una linea di stampo spagnolo e completamente al naturale, con prodotti a base di ingredienti naturali come l’Aloe Vera, le foglie di olivo e gli acidi della frutta.SHOP ONLINE: www.hmscare.it T: 0332732068 Dermafresh Silver Crema deodorante con argento colloidale Dermafresh silver assicura un’azione deodorante efficace grazie all’attività antimicrobica ad ampio spettro dell’argento colloidale. Controlla l’alcalinizzazione del pH della pelle, causa del cattivo odore, grazie alla pectina (polisaccaride derivato dalla scorza di agrumi). Garantisce un’azione a lunga durata grazie alla presenza di un polimero resistente all’acqua ma non occlusivo. Senza alluminio cloridrato Pelli sensibili. Confezione: ml 40. Prezzo al pubblico: Euro 8,00. Cosmetico venduto in farmacia. www.dermafresh.it Galderma presenta Kelo-cote®, una gamma di dispositivi medici, tra cui un gel a base di siliconi con fattore di protezione 30, volti alla prevenzione e al trattamento delle cicatrici ipertrofiche o cheloidee. Kelo-cote® UV: Il gel con fattore di protezione solare SPF 30 è stato appositamente studiato per proteggere le cicatrici recenti e di vecchia data dagli effetti nocivi del sole. L’elevata protezione solare e la tecnologia a base siliconica brevettata garantiscono un ottimo trattamento preventivo e curativo delle cicatrici, nonché un risultato estetico visibile. Il prodotto è ideale per viso, collo, mani, torace e per tutte le altre parti del corpo che più facilmente vengono esposte al sole. Prezzo consigliato (15gr): Euro 42,00 in farmacia. www.galderma.com L’Erbolario, crema per il Viso all’olio di Baobab e al burro di Caffè, assicura un’epidermide giovane, fresca, elastica, vitale, protetta e molto idratata. 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La formula è stata creata per inibire gli enzimi che scompongono l’acido ialuronico, il collagene e l’elastina della pelle. La sua struttura reticolare web 3D consente la penetrazione dell’aria, ma non del liquido; aderisce perfettamente alla pelle e crea una seconda pelle anche nota come “tessuto seconda pelle. Tra le maschere Bio-Cellulari presentate da Alta Care Laboratoires possiamo trovare anche la maschera Dermastir Bio-Cellulare ad effetto sbiancante: un dispositivo medico che al suo interno contiene acido ellagico, un ingrediente sbiancante che riduce la pigmentazione scura sulla cute donando alla pelle un aspetto più luminoso e radioso. La combinazione di acido ellagico e glicirizzina nella maschera è molto efficace per combattere la pigmentazione cutanea. La maschera Dermastir Bio-Cellulare con azione sbiancante è consigliata per tutte le forme di pigmentazione della pelle e melasma. Per idratare la pelle nel post-operazione, Alta Care Laboratoires consiglia la maschera Ristrutturante del tessuto cutaneo e la maschera invisibile Dermastir Post-Operazione con acido ialuronico, un dispositivo medico usato da dermatologi e chirurghi estetici dopo le operazioni come botox, filler, blefaroplastica, peeling, needling e laser. La sua formula unica produce una barriera protettiva e stimola la produzione di collagene. Alta Care Laboratoires Piazza di Spagna, 6 - 00187 Roma Tel: 0039 0669380852 -email: [email protected] www.altacare.com med d wellness d 75 primo piano vetrina prodotti - baby Alce Nero baby. Generazione Bio La nuova linea di babyfood biologica, 100% italiana. Frutto di oltre un anno di lavoro su materie prime, ricette e packaging comprende: omogeneizzati di frutta, carne, pesce e verdura senza glutine, creme di farro e di riso Baldo, pastine di grano Senatore Cappelli e di farro, biscotti di farro, olio extra vergine d’oliva fruttato leggero e camomilla setacciata, tutti con ingredienti rigorosamente italiani, senza OGM, aromi, coloranti e conservanti aggiunti. Prodotti presentati in anteprima al SANA 2013, in distribuzione presso i migliori negozi di alimentazione biologica come NaturaSì, CuoreBio e negozi indipendenti e prossimamente nei grandi supermercati e ipermercati della grande distribuzione. www.alcenerobaby.com Tau Marin Dentifricio gel Baby Smile, per educare all’igiene orale quotidiana divertendosi... ad un prezzo speciale! 50 ml, coloratissimo e simpaticissimo, è il dentifricio in gel per l’igiene e la cura dei denti dei più piccoli, che con la giusta dose di fluoro (500 ppm) aiuta la rimineralizzazione dello smalto dei denti contribuendo a proteggerli e rafforzarli. Baby smile, inoltre, garantisce un effetto rinfrescante e lenitivo delle gengive irritate nella fase di dentizione. In farmacia, Spazzolino+Dentifricio Tau Marin al prezzo speciale di Euro 4,50. www. taumarin.it d med d wellness NARHINEL aspiratore nasale soft. Per il nasino chiuso del tuo bambino prova il metodo Narhinel delicato come una carezza: usato in combinazione con la soluzione fisiologica consente di aspirare il muco in eccesso. Il Metodo Narhinel facilita una buona respirazione favorendo il momento della pappa e consentendo un sonno tranquillo. www.bimbinsalute.it Isomar Spray allergie Previene e combatte i sintomi di raffreddore e allergie. Congestione nasale, starnuti continui, attacchi asmatici e difficoltà respiratorie, sono solo alcuni dei sintomi di raffreddori e allergie stagionali. Isomar Spray Allergie possiede proprietà lenitive ed idratanti, agisce grazie all’azione sinergica dei suoi componenti: l’acqua Biorepair junior 0-13 anni L’unico dentifricio con microRepair che rafforza e remineralizza i denti dei bambini. Da oggi l’innovativa tecnologia di Biorepair è anche per i più piccoli! Il dentifricio Biorepair Junior 0-13 anni è l’unico dentifricio per bambini a base di microRepair per denti sani e forti! La speciale formulazione di Biorepair Junior lo rende il dentifricio ideale per proteggere i denti dalla carie grazie alla presenza e all’azione di microRepair e all’assenza di Fluoro. Punto di forza della formulazione di Biorepair Junior è la presenza di microRepair: micro particelle biomimetiche composte 76 Mister Zzz Un aiuto efficace contro punture o reazioni allergiche arriva dai Cerotti anti zanzara Mister Zzz, adatti anche ai più piccoli perché non si applicano direttamente sul corpo, ma sulla carrozzina, i vestitini, o lo zainetto, diventando quindi un compagno ideale lungo tutto l’arco della giornata. I cerotti anti-zanzara sono a base di ingredienti naturali quali le essenze di citronella, eucalipto e geranio - piante anticamente note per essere sgradite alle zanzare. 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La formula innovativa e delicata di Biorepair Junior contiene il principio attivo in quantità pari a quella presente nei dentifrici per adulti ma, solo per i bambini, è disponibile al piacevole gusto di fragola contiene la stessa quantità di principio attivo (15%). Tubo da 50ml. Prezzo: Euro 3,00. www.biorepair.i Vivia Bio - Prodotti da forno biologici e biodinamici. ViviaBio è un marchio della Ditta Falco Srl di Alife (CE ), produttrice di prodotti sostituitivi del pane, biologici e biodinamici. I prodotti ViviaBio sono tutti senza sale, senza lievito e soprattutto ricchi in fibre e proteine vegetali. Sono disponibili in diversi gusti e realizzati con diversi tipi di farine: Pane Azimo di Farro e Pane azimo di Kamut; Petali con farina Senatore Cappelli; Focaccette al Farro e Focaccette al Farro e farina di Lupini ; Gallette croccanti Farro e Avena; Crackers Frumento e Spinaci, Frumento e Carote, Frumento e Barbabietole. Molto attenta all’ambiente, la Falco utilizza confezioni realizzate con materiale interamente riciclato e riciclabile, stampato con inchiostri vegetali. Canali Distributivi: GDO e Specializzati. www.falcofoods.it Super Arancia® favorisce le naturali difese con la fragranza di arance fresche spremute al momento. Ideale per tutte le persone che vogliono affrontare ogni stagione con le difese giuste, prevenendo le malattie da raffreddamento; è arricchito con Vitamina C da fonti naturali, Zinco e TR3chinacea (3 varietà di Echinacea). Super Acqua di Cocco® reintegra il Potassio e il Magnesio come una noce di cocco appena aperta, arricchita con Creatina. Ideale per tutte le persone che praticano attività fisica, affaticate dagli impegni di ogni giorno (al lavoro e nel tempo libero), che soffrono disagi dovuti al caldo e alla sudorazione, anziani che si trovano in uno stato di disidratazione frequente o temporanea.I primi integratori alimentari della Linea functional food www.zuccari.com Pasta di riso intergrale Felicia Bio Il gluten free per l’intestino pigro. Il riso aiuta a risolvere i problemi legati alla stipsi. La pasta biologica Felicia con riso integrale esclusivamente di alta qualità, è una grande fonte di fibre. Ottima per chi vuole migliorare la forma fisica, beneficiando delle proprietà dell’integrale. Per chi ama mangiare con gusto e integrale. Migliora la forma fisica. Altamente digeribile grazie alla leggerezza del riso integrale. www.molinoandriani.com Le tre diverse selezioni di Olio Flaminio della Società Agricola Trevi “Il Frantoio” DOP Umbria, fruttato e delicato sono ora disponibili anche nel piccolo formato da 250 ml. Un originale e gustoso regalo o un utile e pratico alleato perché facilmente trasportabile durante grigliate e pic-nic all’aria aperta. In vendita nelle migliori drogherie, winebar e gastronomie specializzate DOP a € 5,80 fruttato e delicato a Euro 4,80. www.olioflaminio.it Wafer alla nocciola Senza Glutine CÉRÉAL Per tutti quei momenti della giornata in cui si ha voglia di fare una pausa o di regalarsi un piccolo piacere, CÉRÉAL propone i Wafer alla nocciola Senza Glutine CÉRÉAL, perfetti per un break all’insegna della dolcezza, adatti ad ogni momento della giornata, friabili e fragranti, irresistibili ma allo stesso tempo leggeri, sono pensati anche per chi soffre di intolleranza al glutine. Per la prima colazione, per accompagnare un tè nel pomeriggio, per uno spuntino, farciti con crema alla nocciola, Wafer alla nocciola Senza Glutine CÉRÉAL sono una vera tentazione alla quale tutti possono lasciarsi andare, perché privi di glutine e molto delicati. confezione da 45 g. Euro 1,00 www.prodotticereal.it Menta Fabbri nella nuovissima variante Bio. Menta Bio, non solo agricoltura biologica (nessun OGM, concime o pesticida di origine chimica) ma anche minore impatto ambientale: la bottiglia in PET anziché in vetro, come per tutti gli sciroppi Fabbri, è meno pesante (il consumo di CO2 per il trasporto è tre volte inferiore), è completamente recuperabile e richiede imballi di protezione ridotti (il PET è infrangibile). Il gusto, poi, resta quello inimitabile di Menta Fabbri. E in più Menta Bio è gluten free. Gli utilizzi? Non solo in acqua (liscia o gassata). Menta Bio rende irresistibile un bicchiere di latte ben freddo, aromatizza yogurt e semifreddi, e scatena la fantasia nella preparazione dei cocktail più diversi. Provate ad aggiungerla a rhum, magari biologico, con ghiaccio a cubi (2 cl di sciroppo ogni 5 cl di rhum): all’ora dell’aperitivo saranno scintille di gusto. Euro 5,25 www.fabbriperlambiente.com med d wellness d 77 primo piano vetrina prodotti - PARFUM Bond No. 9 Perfumista Avenue è stato creato per donne di tutto il mondo che mostrano uno stato mentale tipico di New York. Modernizza la rosa, ultra femminile e incredibilmente fresca (la rosa è il fiore ufficiale dello Stato di New York). Qui, la rosa è immediatamente percepita come punto di partenza, accompagnata da prugna gustosa e succulenta. Questi sentori fanno spazio a una serie di note animali apertamente seducenti: miele e muschio, con ambra muschiata e terroso patchouli. L’effetto complessivo è intossicazione di alta qualità. www.bondno9.com Andrea Maack “Coal” Produce profumi di nicchia islandesi. Il concetto base dell’azienda è preso dall’arte visiva di Andrea Maack ed è un’estensione delle sue esposizioni d’arte. “Coal, come il nome suggerisce, si basa sui miei disegni a carboncino. All’inizio, Coal rimanda molto al carboncino e aumenta d’intensità non appena incontra la nota di carta. La base è un misto di tipi di legno e cuoio che ne aumenta l’intensità e le conferisce quella forza puramente minerale che stavo cercando”. www.andreamaack.com Eight&BoB Vegetable Wax Candle 190 g È pura e concentrata l’essenza di questa vegetable wax candle Eight&Bob, il profumo tanto amato da John Fitzgerald Kennedy e dal suo entourage di celebrità. Nell’elegante bicchiere la fiamma arde serena e intrigante, vestendo l’atmosfera con classe e discrezione. 190 g di buone letture, amicizie colte e brillanti conversazioni. www.eightandbob.com Nasomatto - PARDON Questa bottiglia di profumo fa parte del progetto Nasomatto. La fragranza mira ad evocare l’aura suadente del fascino e dell’eleganza maschile. Anche Extrait de Parfum 30ml Nasomatto - BLACK AFGANO è parte del progetto Nasomatto. La fragranza mira ad e vocare la migliore qualità di Hashish. è il risultato di un processo di ricerca per suscitare un effetto di beatitudine temporale. www.nasomatto.com 78 d med d wellness Acqua di Stresa, con le sue fragranze, propone una nuova Dolce Vita, legata a tradizioni di eleganza e raffinatezza. Acqua di Stresa Verbena Absoluta è una fragranza unisex, fiorita ed agrumata, estremamente fresca ed elegante, con finale musk e legnoso. Adatta alla stagione primaverile e estiva, si ispira a sensazioni di prati verdi e roridi di rugiade. A fresche brezze serali. A fruscii tra le foglie. Una vertigine in verde. Scorze di agrumi e note fiorite completano il bouquet lasciando spazio in chiusura ad accordi muschiati e legnosi. La linea Acqua di Stresa è disponibile anche per profumare l’ambiente. www.acqua-di-stresa.com Eight&Bob Travel Case Box vapo cylinder + due 20 ml refill phials. L’essenza dello stile Eight&Bob ci accompagna anche in viaggio. Il Box Travel Case è un sobrio cofanetto che cela al suo interno un raffinato astuccio cilindrico rivestito in ecopelle, impreziosito da una fascia argentea logata e due fiale di essenza da 20 ml per avere sempre con sé il profumo di JFK, la cui ricetta era andata perduta e che Celso Fadelli ha restituito ai viaggi... nella storia. Un regalo originale da fare a un amico un po’ dandy, o a se stessi. www.eightandbob.com med d wellness d 79 med d wellness ehGIRelart ehGIRelart psicoalimentazione Come fare per dimagrire in maniera naturale senza l’ossessione della bilancia, né delle calorie? Si tratta di recuperare una dimensione alimentare ormai dimenticata che ci porterà in modo semplice verso il raggiungimento del peso forma. Il problema del sovrappeso, nella nostra civiltà occidentale, sta raggiungendo dimensioni notevoli e di questo ce ne rendiamo conto ogni giorno. Quante volte, guardandoci allo specchio diciamo: “Ora basta, da domani mi metterò a dieta!”. La buona volontà però spesso non basta, bisogna imparare a cambiare le abitudini e a stare bene dentro al cambiamento. Il programma proposto da questo volume prevede un “corso” di 7 settimane (suddivise in giorni), durante le quali si scivolerà senza fatica verso il proprio peso forma. In ogni settimana si dovranno mettere in pratica nuove idee più, naturalmente, quelle dei periodi precedenti. Editore: Tecniche Nuove Prezzo: 12,90 euro L’autore: Marilù Mengoni ehGIRelart La presenza di un animale da compagnia all’interno delle nostre case ha raggiunto ultimamente livelli prima inimmaginabili. L’ animale è in grado spesso di supplire ai vuoti interiori e alle esigenze di contatto emotivo e affettivo intimo, sempre più difficili nel mondo di oggi. Diversi studi hanno dimostrato che basta la sola presenza di un animale in una stanza, che si presenti tranquillo e rilassato, magari intento a sonnecchiare o a lisciarsi il pelo, per innescare nelle persone una molteplicità di reazioni fisiologiche. Nell’ambito delle terapie assistite si può lavorare con diversi animali: cani, gatti, cavalli, piccoli roditori, conigli, uccelli da voliera, pesci e perfino rettili, stando attenti però a scegliere l’animale giusto in funzione degli obiettivi che ci si prefigge. Sovera Edizioni Prezzo: 9,00 euro L’autore: Salvatore La Fata Dimagrisci con la traleRIGhe d traleRIGhe 80 Le terapie assistite dall’animale domestico traleRIGhe L’autore: Jean Michel Lecerf – Bernadette Reagot PET - THERAPY traleRIGhe Conciliare piacere, educazione e salute Come evitare l’obesità dei bambini? Come accorgersi delle allergie alimentari? Come diversificare l’alimentazione dei più piccoli? Quale alimentazione adeguata ai bambini riesce anche ad associare piacere e salute? Questa guida risponde alle numerose domande che si pongono i genitori e gli educatori riguardo alla nutrizione dei bambini: gli Autori propongono, partendo da argomenti scientifici, un’alimentazione equilibrata che assicuri la salute dei bambini e il loro benessere. Leggendo questo volume, il lettore troverà idee e suggerimenti per apprendere l’educazione alimentare ed essere in grado di realizzare pasti adatti ai più piccoli, oltre a consigli attraverso cui adattare l’alimentazione al gusto e alle specificità del bambino. Armando editore Prezzo: 19.00 euro ehGIRelart ehGIRelart Come migliorare l’alimentazione di mio figlio ehGIRelart primo piano traleRIGhe L’autore: Silvia Pastore traleRIGhe Cosa ci si aspetta da un personaggio famoso quando gli si chiede di aderire a una campagna che ha come scopo una raccolta fondi? Che presti il suo volto, il suo sorriso, la sua voce al servizio di una buona causa. Questo progetto chiederà ad alcuni di loro qualcosa di più e di diverso. Li renderà protagonisti in un modo nuovo, li inviterà a esporsi in un’altra accezione del termine. Calciatori, atleti, scrittori o attrici abituati a stare dall’altra parte dell’obiettivo, a posare, dovranno per una volta cambiare il proprio punto di vista. Non saranno semplici testimonial, ma parte attiva del progetto, protagonisti di un’avventura creativa che vedrà come mezzo di espressione la fotografia. A ogni celebrità è stato chiesto di fornire una personale interpretazione del concetto di gravità scelto attraverso uno scatto, un’immagine unica. A guidarli la professionalità e il talento di una fotografa come Silvia Pastore che aggiungerà i suoi scatti a quelli di coloro che hanno aderito al progetto. Il libro verrà accompagnato da una mostra itinerante. Il libro esce in collaborazione con la Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport onlus che nasce a Torino per volontà di Gianluca Vialli, Massimo Mauro e Cristina Grande Stevens, soci fondatori. Dal 2004 la fondazione porta avanti la sua attività di raccolta fondi, attraverso l’organizzazione di eventie iniziative benefiche, mantenendo salda la sinergia con realtà che rappresentano l’eccellenza nel campo della ricerca scientifica sul Cancro e sulla SclerosiLaterale Amiotrofica. AddEditore A cura di Silvia Pastore Prezzo 28 euro ehGIRelart ehGIRelart gravità ehGIRelart In assenza di traleRIGhe SUPER CIBI PER LA MENTE Lacrime di fragola Lacrime di fragola è la storia di Chiara, un’allegra bambina che però ha il difetto di piangere... lacrime di fragola, scatenando la fantasia dei suoi compagni che non vedono l’ora di farle piangere quel nettare dolcissimo. Chiara è disperata, tra scherzi e dispetti ce l’hanno tutti con lei finché una notte la Fatina delle lacrime facili compie la magia. Dal giorno dopo le lacrime di Chiara non saranno più al sapore di fragola ma a quello di... pupù. Non ci vorrà molto a cambiare le abitudini dei suoi dipettosi amici che capiranno che non è bello far piangere le bambine come Chiara. Quando a Chiara le lacrime torneranno normali, la Fatina delle lacrime facili avrà compiuto la sua missione e nessuno finalmente vorrà più veder piangere Chiara. Una favola per i bambini dai 4 anni in su, scritta da Nicola Savino per aiutare l’Airett, l’associazione che si occupa di sovvenzionare la ricerca contro la sindrome di Rett, www.airett.it. Un libro per sorridere e per dare un aiuto concreto. AddEditore Prezzo: 12,90 euro L’autore: Nicola Savino - Marta Monelli Edizione italiana a cura di Luciana Baroni Uno dei più autorevoli medici americani propone un programma innovativo, efficace e semplice da mettere in pratica, che rinforzala memoria e protegge il cervello; ideale per ogni età e per chi è attento alla propria salute e all’ambiente, e che vuole prendersi cura insieme di corpo e mente. «Il dottor Barnard ha scritto un libro fondamentale su una problematica di forte interesse pubblico» Colin Campbell, coautore di The China Study. Una corretta alimentazione favorisce la salute generale, ma è importante sapere che alcuni cibi - i super cibi possono proteggere il cervello e farlo funzionare al meglio fino a età avanzata. Il dottor Barnard, ricercatore impegnato nel campo della medicina preventiva, ha raccolto qui i risultati degli studi più recenti e ideato un programma rivoluzionario in 3 passi che può rafforzare la memoria e proteggere il cervello dalle malattie che possono colpirlo. L’autore insegna quali cibi privilegiare nella dieta e quali invece eliminare; descrive esercizi, fisici e mentali, e altre semplici scelte che rinforzano la memoria. Leggendo questo libro, non solo è possibile imparare come migliorare il funzionamento del proprio cervello e garantire una memoria d’acciaio, ma anche come mantenerlo in salute, riducendo il rischio di diventare una delle molte vittime della demenza di Alzheimer, dell’ictus cerebrale e di altre condizioni che possono interferire con la vita di relazione. Edizioni Sonda Prezzo 18,00 euro L’autore: Neal D. Barnard traleRIGhe med d wellness d 81 primo piano Roma, Palazzo dei Congressi 24 - 25 - 26 gennaio 2014 82 d med d wellness eventra.it | adv Questo è Sensor ® Uno speciale sensore digitale posto sul manipolo AkSensor® in grado di riconoscere le zone da trattare ed applicare il trattamento anticellulite con maggiore efficacia e precisione nelle parti più interessate. La metodica EndoSphères Therapy® personalizzata al tuo corpo con il nuovo dispositivo AkSensor® a Microvibrazione Compressiva® CHIEDILA NEL TUO CENTRO ESTETICO! M I C R O V I B R A Z I O N E C O M P R E S S I V A® INNOVATIVO Trattamento Anticellulite 800-13.60.71 Numero Verde CHIAMA IL NUMERO VERDE O VISITA IL SITO WWW.FENIXGROUP.IT PER AVERE MAGGIORI INFORMAZIONI 83 med d wellness d