Sì risicato all`iniziativa contro le case secondarie

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Sì risicato all`iniziativa contro le case secondarie
Anno 43 N.4, aprile 2012
Mensile degli Svizzeri in Italia con comunicazioni ufficiali delle Autorità svizzere e informazioni del Segretariato degli Svizzeri all’estero Internet: http://www.gazzettasvizzera.it
Votazioni federali dell’11 marzo
Passa di misura l’iniziativa
sulle residenze secondarie
Dopo l’iniziativa di Rothenturm (difesa delle
secondarie” è passato. È un’iniziativa
Consenso
dal 50,6% dei votanti e dazioni
13,5
Cantoni
zone umide) e quella delle Alpi (limitazione
difficile da applicare, ma che evidenzia anche
sicato all’iniziativa
ro le case secondarie
del traffico), ancora una volta un’iniziativa con
scopi di protezione del paesaggio ha raccolto
il consenso del popolo svizzero. Il risultato
è molto stretto (50,6% di sì) e a pochi voti
dal termine dello spoglio si temeva che non
potesse ottenere la maggioranza dei cantoni
(che sono stati 13,5 contro 12,5), invece il
“basta con la costruzione sfrenata di abita-
ci
lso
esti
llese
ori
polare che
one di abiccettata di
toni: i «sì»
elle prefeespressi a
sizione di
nto, cantoienti legahesi non è
vincere la
one. I fauattamente
16.
iva “Basta
di abitaziovantaggio
ezza è duuto attensultati delper poter
Ad accetprattutto i
asta è sta% delle perurne hanotazione. Il
che a Sciafampagna
favorevoGinevra il
nche i canistica non
ccolto il teutori sono
o esterno il
hanno inn Vallese i
ra il 73,8%.
zzera cenaldo, con il
,1%. Hanhe Ticino
e Lucerna
ondazione
ista Franz
e cose, che
n possano
il 20% delcomune. Il
ndere conquesta lirto dei co-
Appello ai lettori “On-Line”
una certa sfiducia verso le autorità federali
e cantonali che hanno avviato un processo
di rallentamento dell’espansione di residenze
secondarie.
Se questa votazione ha destato parecchia
sorpresa, non così le altre: per la terza volta
Cari Connazionali,
il popolo ha detto di no alla facilitazione del ricome sempre ad Aprile arriva nelle vosparmio per l’alloggio. Ha inoltre chiaramente
stre case il nostro giornale con allegato
respinto
(55,8% di no) l’iniziativa per “6 set-vere in infrastrutture
un bollettino
postale
per il versamento
trimenti dato che è lui il promotore del- Qui sopra Franz
senza tuttavia
ril’iniziativa,
è Franz Weber.
«Sono
fiero edWeber,
della
cementifica-facoltativo.
timane
di vacanza
per
tutti”
ha accettatosolvere il problema
di
un
contributo
promotore
della Svizzera», ha affermato. L’ecolozione del paesaggio, afferma l’USAM.
(87%
dihasì)
il decreto
federale
“disciplina-Per Economiesuisse
Con questo
prezioso contributo voi aiudell’iniziativa
gista
poi detto
che era sicuro
di vin- sul
sarà importante
con la sua
cere: «sentivo la volontà della popoladefinire chiaramente la nozione di «remento
dei
giochi
in
denaro
a
favore
dell’utilità
tate la Gazzetta Svizzera, infatti solo
fondazione
zione». Secondo Weber sono gli spesidenza secondaria». Per la ConferenHelvetia Nostra.
culatori ad essere colpiti dalla nuova
za dei governi
dei Cantoni
alpini (CG-portare avanti la pubcosì
possiamo
pubblica”.
norma, non i cantoni turistici. Questi
CA) l’iniziativa compromette lo svilupblicazione
in Svizmodo che voi possiate
Più combattuta
invece
la “legge
federale
il villaggio sulpo economico
ne trarranno al contrario
beneficio:
«In- A lato
di una parte della
vece di costruire nuove residenze se- di Grimentz
zera che si aspetta
ora di essere indenriceverla.
prezzo
fisso
dei
libri”
che
ha
visto
opporsi
in Vallese.
condarie, potranno rinnovare quelle
nizzata. La CGCA – composta dai canIl numero
Aprile arriva a tutti, lettori
esistenti, migliorarle,
fare qualcosa
di romanda, contoni Uri, Obvaldo,
Nidvaldo,di
Glarona,
la Svizzera
tedesca
a quella
(key)
bello. E ciò attira i turisti». Per Pro NaGrigioni, Ticino
e Vallese – chiede
an“Cartacei”
e “On-Line”,
a tutti chiediatura edi
il WWF
svizzeri
si sono resi faceva seguitoche agli iniziativisti di rispettare le pro56,1%
no.gli La
votazione
dila campagna.
contribuire!
La produzione del
messe fattemo
durante
A tal
conto della pressione esercitata sul
al referendum
decisione del Parla-proposito Thomas
Egger, direttore
del
paesaggio. Le duecontro
associazionila
ammetgiornale,
la relativa
distribuzione in tutsvizzero per le regioni di montono poi di non aver creduto nell’acmento
che
introduceva
il
vincolo dei prezziGruppo
taesige
l’Italia
e particolala presentazione via Internet
tagna (SAB),
soluzioni
cettazione del testo. La maggioranza
ri per le regioni
strutturalmente debodella popolazione vuole recuperare il
di vendita.
comportano
costi! Solo con il vostro soli: la casa famigliare di una persona
«bene paesaggio» che appartiene a tutsiamo
in grado di pubblicare la
i.b.emigrata instegno
città per lavoro
non deve
ti, ha affermato Hans-Peter Fricker, diad esempioGazzetta
essere considerata
residenrettore generale di WWF Svizzera. SodSvizzera
nel futuro.
disfatto anche il PS: la moltiplicazione
za secondaria. Il PPD è dello stesso padelle residenze secondarie ha come efrere. Il partito
inoltre che
ven- sempre meno lettori
Dachiede
qualche
anno
fetto secondario l’aumento dei prezzi
gano introdotte delle eccezioni al limiversando un contributo.
delle abitazioni. Ciò obbliga gli indigete del 20%ci
per sostengono
le regioni economicamuni la quota di abitazioni secondanon è sufficiente per lottare contro la
ni a trasferirsi. L’iniziativa permetterà
mente sfavorite.
Molto
deluso è anche
rie supera già il quinto della superficie
cementificazione del paesaggio. QueSono
perfettamente
consapevole che i
Congresso
Collegamento
Svizero
in Italia
di frenare
questa evoluzione.
il PLR: l’iniziativa rappresenta un danabitativa.
Ciò è il caso nelledel
zone turista obbliga i cantoni e i comuni
ad
tempie comprometterà
sono difficili. Come tutti, anche
no per il turismo
stiche del Vallese, dei Grigioni, del Tiadottare misure per limitare il nume«Ora una legge chiara»
l’autonomia
dei comuni.
Per l’UDC:
«I
cino, di Vaud e di Berna. Nelle Alpi sviz- ro di nuove case di vacanza e miglionoi
abbiamo
dovuto
risparmiare il più
L’Unione svizzera delle arti e mestieri
cittadini hanno espresso la loro preoczere ci sono già più di 500.000 case di
rarne il tasso di occupazione, ma lascia
e siamo
(USAM) ed Economiesuisse deploracupazionepossibile
per l’uso dei terreni
coltiva- riusciti a tenere anvacanza.
loro ampio margine di manovra.
no l’esito della votazione. Questo risulbili non edificati.
occorrerà essereil contributo a € 24.
Per la maggioranza della popolazione
che Ora
quest’anno
Weber«: Fiero del Paese»
tato rischia di creare nuove difficoltà
ragionevoli e avere il senso della misula revisione della legge sulla pianificaPersonalmente
Il più contento, e non poteva essere aleconomiche in molte zone rurali pora nell’applicare
le nuove disposizioni». sono molto grato al
zione del territorio, in vigore da luglio,
piccolo gruppo - meno del 20% degli
Svizzeri residenti in Italia - che versa
Doris Leuthard
INIZIATIVA Bocciata dal 55,8% – Favorevole il Ticino
un contributo per la Gazzetta Svizzera!
Il 74º Congresso del Collegamento Svizzero
CHE COSA SONO LEHo
“CASEgrandi
SECONDARIE”?
difficoltà a capire perché
in Italia avrà luogo quest’anno dal 12 al 13
«I giuristi sono
più all’opera»
dell’80% dei nostri connazionali
maggio a Sorrento. Il tema che verrà trattanon
La partecipi!
costruzione diNoi Svizzeri ci vantiamo
to il sabato pomeriggio (la partecipazione è
residenze
se- interesse che ci lega
delnuove
nostro
forte
condarie sarà limitaaperta a tutti) è dedicato alla formazione per
alla
nostra patria, È proprio Gazzetta
to da subito al 20%.
i giovani in Svizzera: studi universitari - scuole
Svizzera
cheanin parte tiene vivo questo
Occorre tuttavia
cora definireEntrando
quali
professionali, apprendistato, lavoro.
interesse.
nelle nostre case ci
alloggi saranno preporta
importanti
si di mira,
ha com- notizie della ConfedeLe
per
BERNAconvocazioni
(ATS) L’iniziativa popolare
sul leLa assemblee
proposta, sostenuta del
dal centro dementato e delle
Doris istituzioni elvetiche qui
“risparmio per l’alloggio”, volta ad agestra, ma respinta dal Consiglio federarazione
Collegamento
di Gazzetta
Svizzera,
volare
l’accesso alla casa dieproprietà
Leuthard dopo l’aple, dalla sinistra
e dalle organizzazioni
in provazione
Italia. dell’iniattraverso
deduzioni
fiscali,
ègiorno,
stata
degli
inquilini,
non ha fatto
breccia in
con
gli
ordini
del
alla
pagina
23.
bocciata ieri in votazione popolare nel21 cantoni, con percentuali di pareri
ziativa di Franz Weber.
Infattiche
l’iniziativa
Credo
questo valga in particolar
la misura del 55,8%. Cinque i cantoni
negativi che vanno dal 64,1% di Berna
parla genericamente di «residenze seconmodo
per
nostri lettori “On-line”, procontrocorrente: tra questi il Ticino, che
al 51,1% del Giura. Forte l’opposizione Il testo voleva favorire anche misure ecologiche.
darie», senza definirle. Secondo lai miniha approvato la proposta con il 62,8%
anche a Basilea Città (64%), Glarona
stra dell’ambiente,prio
si tratterà
di veda anche
parte
loro mi aspetto un partidei voti. L’affluenza alle urne è stata del
(62,2%), Zurigo (61,7%), Uri (61,1%) e 2005, ma tuttora in vigore in via provrificare la possibilità di applicare eccezio45%.●
Obiettivo
dell’iniziativa
era
di
auSan
Gallo
(59,9%).
Anche
i
Grigioni
colare
riconoscimento.
visoria.
pagina
2
●
pagina
8
●
pagina
14
ni. Nella campagna che ha preceduto la votorizzare i cantoni a defiscalizzare i ricontrari, ma con una percentuale più
tazione, gli iniziativisti
hanno lasciato inIl versamento
può essere effettuato con
sparmi Scudo
destinati all’acquisto
sulla stessa
linea Nuovo voto il 17 giugno
fiscale di una modesta (54,2%),Elezioni
politiche
La Comunità Svizzera
tendere che i comuni strutturalmente deproprietà abitativa fino a un importo
quindi di Neuchâtel (54%) e Friborgo Per i promotori dell’iniziativa non tutilesempio,
bollettino
postale
allegato. Chi prefeboli
potranno,
per
beneficiare
di
tasse
in alcuni
cantoni
a Trieste
infatti di tra ’700 e ’900
annuo die15nuove
mila franchi
– 30 mila per
(pure 54%). I cantoni
favorevoli
sono to è perduto: il tema tornerà
deroghe. Doris Leuthard
detto che «i
risce ha
il pagamento
tramite banca, trova
Contributi alla
Gazzetta Svizzera
A Sorrento il 12-13 maggio
No al risparmio
per l’alloggio
una coppia – per un periodo massimo
di dieci anni. Deduzioni dal reddito imponibile per altri 5 mila franchi, sem● pagina 4
pre per un periodo di dieci anni, erano inoltre
previste
per il finanziamenDove
presentare
to di misure edilizie volte al risparmio
energetico
alla protezione
dell’amla edomanda
per
l’AVS
biente.
nei Cantoni
Iniziativa sulla costruzione
di abitazioni secondarie
stati cinque: in prima posizione il Tici- attualità il 17 giugno, quando si voterà
giuristi sono all’opera per esplorare il marno (62,8%), davanti a Ginevra (53,5%), su un’iniziativa analoga, denominata
a pagina 2 della Gazzetta Svizzera, nel
gine di manovra» in questo settore. I perBasilea-Campagna (53,1%), Vallese “Accesso alla proprietà grazie al rispar● pagina 12
● pagina 24
rettangolo
in fondo le coordinate banmessi di costruzione
già rilasciati resteran(51,1%) e Vaud (50,7%). Da notare che mio per l’alloggio”, lanciata dall’Assono validati, ha precisato
È inveciazione svizzera dei proprietari
fondia-dei sostenitori
Basilea-Campagna
che giàdel
nel 1991
carieLeuthard.
necessarie.
Storia
Collegio
Elenco
ce meno chiaro che ne sarà delle domanaveva introdotto un modello di defisca- ri (HEV). In caso di un secondo «no»
Arwed G. Buechi
de di costruzione in sospeso.
Campalizzazione sul piano
cantonale,di
poiMilano
di- popolare, il modello di Basilea
Elvetico
di Gazzetta
Svizzera
chiarato contrario al diritto federale nel gna sarà definitivamente fuorilegge.
Presidente
Iniziativa sul risparmio
per l’alloggio
Controprogetto sui giochi in
Iniziativa sulle sei settimane
denaro a favore dell’utilità pubblica
di vacanza per tutti
Legge federale su prezzo
fisso dei libri
2
N. 4, aprile 2012
Il trattamento fiscale di cittadini esteri residenti in Italia
Lo “scudo fiscale” e la nuova
tassazione di beni all’estero
Egregio Avvocato,
sono un cittadino svizzero residente in Italia.
Desidero sapere perchè la Svizzera non interviene in t utela dei propri concittadini residenti
all’estero.
Sono stato vessato prima dal precedente e
ingiusto scudo fiscale in quanto per mia ignoranza non avevo dichiarato sul quadro RW del
740 il possesso di immobili in Svizzera.
Faccio presente che dette proprietà scaturivano da eredità avute da genitori svizzeri e non da
esportazione illecita di capitali ma il fisco italiano mi ha considerato un evasore offrendomi di
regolarizzare la mia posizione aderendo ad una
pesante tassa con lo scudo fiscale (anno 2009)
Ora il l’agenzia delle entrate (forte della mia dichiarazione) mi impone nuovamente una tassa
sugli importi scudati non rispettando gli impegni presi dal precedente governo.
In Italia i cittadini svizzeri vengono additati da
tutti come evasori e pertanto è ritenuto giusto
espropriarli dei propri risparmi.
La Svizzera dal canto suo non ha mosso una
parola in difesa dei propri concittadini.
Sono indignato.
(G.B. – luogo non indicato)
nella descrizione dello stesso. Riassumiamo,
tuttavia, almeno gli aspetti salienti (ma anche
curiosi) del c.d. scudo fiscale, sempre utili per
comprendere la vera natura della questione e
per rispondere al quesito.
E tuttavia, le voglio anticipare da subito che l’atteggiamento polemico che traspare dalla Sua
lettera, nei confronti dell’Italia ma soprattutto
nei confronti della Svizzera mi paiono ingiustificati, o almeno eccessivi.
Non è nemmeno ben chiaro, quale dovesse
essere secondo Lei la reazione della Svizzera
a tutela dei propri cittadini. Uno Stato sovrano
nei rapporti con un altro Stato sovrano, in presenza dei presupposti, può ricorrere alla diplomazia e alla moral suasion ma non mi pare sia
questo il caso. Oppure può proporre la stipula
di accordi bilaterali ma, in tal caso, appunto,
occorre essere in due e non mi pare che in questo momento la situazione sia così favorevole.
Il suo, dunque, mi sembra più un grido di dolore, che una critica vera e propria, ma anche per
questo meritevole di una risposta.
Veniamo allora concretamente alla questione
che Lei solleva.
Risposta
Gentile Lettore,
ho scelto la sua lettera, perché il suo stato
d’animo si sta diffondendo tra alcuni dei nostri
compatrioti (ma non solo), soprattutto tra quelli
residenti in Italia.
Inoltre, il tema è certamente di grande attualità,
proprio per gli Svizzeri residenti in Italia. Infatti,
come risulta anche ai “non addetti ai lavori”, vi
sono stati nei mesi scorsi innumerevoli articoli
di stampa, i quali hanno riportato la notizia che
l’Italia con il c.d. “Decreto Salva-Italia” avrebbe
tassato nuovamente i patrimoni rientrati con il
famoso (o famigerato) “scudo fiscale”.
Anche la nostra Gazzetta Svizzera in passato
ha affrontato spesso il tema dello scudo fiscale, pertanto non mi dilungherò eccessivamente
1. Lo “scudo fiscale”
ed il quadro normativo
Nella Sua lettera Lei si riferisce probabilmente
alla Legge 3.10.2009 n. 141, la quale ha convertito con modifiche il D.L. 3.8.2009 n.103,
rinnovando lo “scudo fiscale”. Si tratta del terzo
scudo fiscale adottato in Italia, il cui iter parlamentare, con i suoi numerosi passaggi, è stato
abbastanza ostico.
Anche per questo motivo, ma soprattutto per
l’utilizzo assai esteso della tecnica del rinvio
ad altri provvedimenti legislativi, sono sorti non
pochi problemi interpretativi. Infatti, le suddette
disposizioni sono già correttive del D.L. “Anticrisi” del 1° Luglio 2009 n. 78, convertito con
legge sempre del 3.8.2009 n. 102.
L’operatività del c.d. “scudo-ter” è stata fissata
Rubrica
legale
dell’Avv.
Markus
W. Wiget
inizialmente dal 15.11.2009 al 15.12.2009.
La possibilità di adesione al “nuovo” scudo
è poi stata ulteriormente prorogata, anzi
più correttamente, riaperta dal 30.12.09 al
30.4.2010, con aliquote più alte, in virtù del
D.L. n. 104/2010 (c.d. “Mille-proroghe”).
Il rimpatrio (fisico o “giuridico”) o la regolarizzazione di capitali ed attività illecitamente
detenute all’estero alla data del 31.12.2008,
infatti, avveniva realizzando alcune condizioni
essenziali previste per legge. In particolare,
occorreva innanzitutto soddisfare i seguenti
requisiti:
a) la presentazione di una c.d. dichiarazione
riservata attraverso un intermediario autorizzato;
b) l’effettivo pagamento dell’imposta.
L’imposta prevista, lo ricordiamo, su attività
detenute al 31.12.2008 ammontava originariamente al 5% per operazioni perfezionate sino al
15.12.2009, successivamente elevata al 6%
(dal 30.12.2009 sino al 28.2.2010) ed al 7%
(dal 1°3.2010 al 30.4.2010).
Lo strumento aveva quindi lo scopo di far
“emergere” e regolarizzare sia capitali frutto
di alcune attività illecite (ma solo alcune), sia
beni, mobili ed immobili, di origine lecita ma
non noti allo Stato italiano, come richiesto dalle
normative vigenti. E cioè, proprio, la fattispecie
che sembra interessare a Lei.
2. Gli effetti estintivi penali
ed extra-penali
E sin qui abbiamo visto in sintesi il meccanismo
e gli scopi. In conformità a quanto sopra, vi
erano effetti penali ed amministrativo-tributari
annessi all’adesione dello “scudo fiscale”.
In proposito, rileva l’articolo 13-bis del D.L. n.
78/09 in virtù del quale il pagamento effettivo
dell’imposta ”produce gli effetti di cui agli articoli 14 e 15 e rende applicabili le disposizioni
di cui all’articolo 17 del decreto-Legge 25 settembre 2001, n. 350, convertito con modifica-
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3
N. 4, aprile 2012
zioni, dalla Legge 23 novembre 2001, n. 409,
e successive modificazioni”. Ne deriva che il
rinvio era, ed in parte è, alla disciplina del ‘‘vecchio’’ scudo fiscale.
Tradotto in termini più chiari, la disciplina dello
scudo non riguardava solo l’“evasione fiscale”
nell’accezione comune del termine, ma un più
ampio spettro di irregolarità. Infatti, l’art. 14
stabiliva vari effetti del rimpatrio.
Innanzitutto esso precludeva nei confronti del
soggetto dichiarante e dei soggetti solidalmente responsabili, ogni accertamento tributario e
contributivo per i periodi di imposta per i quali
non era ancora decorso il termine per l’azione
di accertamento alla data di entrata in vigore
del decreto, e tuttavia limitatamente agli imponibili rappresentati dalle somme o dalle altre
attività costituite all’estero e oggetto del rimpatrio.
Vi era poi, la previsione dell’estinzione di ogni
sanzione amministrativa, tributaria, previdenziale, “e quelle previste dall’art. 5 del decreto-legge n. 167 del 1990, relativamente alla
disponibilità delle attività finanziarie dichiarate”.
Si tratta, in particolare, del c.d. “monitoraggio fiscale” notoriamente previsto dal D.L.
28.6.1990 n. 167 (convertito con modifiche
in Legge 4.8.1990 n. 227 e successivamente
modificato più volte) relativo alla “Rilevazione ai
fini fiscali di taluni trasferimenti da e per l’estero di denaro, titoli e valori”, cui abbiamo fatto
cenno già sopra.
È questa normativa che impone ai soggetti che
dispongano di beni all’estero o trasferimenti degli stessi (comunque superiori ad € 10.000)
di renderli palesi nel quadro RW della propria
Dichiarazione dei Redditi (740 o Unico, che dir
si voglia). Ciò rileva (o meglio rilevava prima)
ai soli fini della conoscenza delle disponibilità
e del controllo. Oggi sembra essere diventato
un boomerang, come vedremo.
Quanto agli effetti penali, infine il discorso si fa
un po’ più complesso, in quanto il mero rinvio
all’articolo 14, data la previsione del comma
1, lettera c), D.L. n. 350/2001, determinava
l’esclusione della punibilità unicamente per i reati di Infedele dichiarazione (art. 4) e di Omessa dichiarazione (art. 5) previsti dal D.Lgs. n.
74/2000 in materia di reati tributari.
Successivamente, però, apparendo troppo esiguo il beneficio (viste anche le prassi in uso...),
si è ritenuto necessario ampliare l’area della
non punibilità anche ad altre fattispecie, che
risultavano strumentali all’esportazione o alla
costituzione di disponibilità illecite all’estero.
A tal fine si è proceduto ad aggiungere al
comma 4 dell’articolo 13-bis, la precisazione
che “…l’effettivo pagamento dell’imposta comporta, in materia di esclusione della punibilità
penale, limitatamente al rimpatrio ed alla regolarizzazione di cui al presente articolo, l’applicazione della disposizione di cui al già vigente
articolo 8, comma 6, lettera c), della Legge
27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni … .“
Il richiamo normativo era alla disciplina inerente
l’Integrazione degli imponibili per gli anni pregressi prevista dalla Legge Finanziaria 2003
(L. n. 289/2002 e succ. modifiche), la quale
sempre con riguardo agli effetti penali escludeva la punibilità “…per i reati tributari di cui agli
articoli 2, 3, 4, 5 e 10 del decreto legislativo 10
marzo 200, n. 74; nonché … per i reati previsti
dagli articoli 482, 483, 484, 485, 489, 490,
491bis e 492 del codice penale, nonché dagli
articoli 2621, 2622 e 2623 del codice civile, quando tali reati siano stati commessi per
eseguire od occultare i predetti reati tributari
ovvero per conseguirne il profitto e siano riferiti
alla stessa pendenza o situazione tributaria.”
In altre parole, la non punibilità è stata estesa anche ai delitti di Dichiarazione fraudolenta
mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, di Dichiarazione fraudolenta mediante
altri artifici e di Occultamento o distruzione di
documenti contabili, oltrechè a tutta una serie
di fattispecie di delitti di Falso materiale ed ideologico e reati di Falsi in bilancio.
Ciò sempre che il contribuente non avesse già
avuto formale conoscenza dell’esercizio dell’azione penale nei suoi confronti entro la data di
presentazione della dichiarazione integrativa.
Immagino che Lei avesse in mente costoro
quando si riferiva agli evasori. Risulta evidente
che grazie ad un palese difetto di coordinamento il semplice rinvio all’articolo 14 del D.L.
350/2001 avrebbe limitato l’esclusione della
punibilità ai soli delitti di infedele ed omessa
dichiarazione, se tale disposizione non fosse
da ritenersi superata (e quindi, in tale parte,
implicitamente abrogata) dal successivo e più
specifico rinvio all’articolo 8, comma 6, lettera c), che ha ampliato il novero dei reati non
punibili.
Per quanto riguarda invece la parte extra-penale, che è quella che, come detto, La riguarda
più da vicino, è ovvio che - a prescindere dalla
commissione di reati, tributari e non - vi sono delle violazioni amministrative e tributarie
che sono sanzionate comunque. Anche queste
in realtà si estinguono. Ricordo che, già solo
per la violazione del monitoraggio fiscale, le
sanzioni sono rilevantissime e vanno dal 5% al
25% sino al 2009 e dal 10% al 50% (oltre alla
confisca di beni per equivalente) per gli anni
successivi, calcolate sul valore. E ciò per ogni
singolo anno di omessa comunicazione, fatta
salva la prescrizione..
In conclusione, “l’obolo” pagato con lo scudo
oscillante tra il 5% ed il 7% tutto sommato
non sembra gran cosa rispetto al vantaggio
ottenuto, e ciò per tutti quelli che ne hanno
beneficiato.
3. Le Circolari interpretative ed
applicative dell’Agenzia delle Entrate
Attesa la specificità e la complessità della materia, vi sono stati vari provvedimenti emanati
dall’Agenzia delle Entrate, volti a chiarire la
portata della normativa, assai intricata, come
visto sopra.
Ricordiamo le Circolari n. 6/E del 19.2.2010,
n. 3/E del 29.1.2010, n. 52/E del 2.12.2009,
n. 50/E del 30.11.2009, n. 49/E del
23.11.2009, n. 48/E del 17.11.2009, nonché
soprattutto la n. 43/E del 10.10.2009. Più recentemente ancora la Circ. 8.10.2010 sempre
in tema di scudo fiscale, e la Circ. 13.9.2010
n. 45 in tema di monitoraggio fiscale.
In realtà, il quadro si presenta forse un po’ più
complesso e meno chiaro di quanto uno potrebbe aspettarsi. Se per gli effetti penali l’interpretazione appare univoca, altrettanto non
può dirsi per quelli tributari.
Sotto il primo profilo la stessa Circolare n. 43/E
lo conferma: “Con riferimento agli effetti penali
delle operazioni di emersione, si evidenzia che
l’effettivo pagamento dell’imposta straordinaria
dovuta sulle attività rimpatriate o regolarizzate
rende non punibili i reati indicati nell’articolo 8,
comma 6, lettera c) della Legge 27 dicembre
2002 n. 289.”
Per quel che attiene invece ai profili tributari,
ad esempio, l’originaria interpretazione che si
poteva ricavare dalla Circ. n. 43/E del 2009
citata affermava: “In linea generale, è prevista
l’inibizione dei poteri di accertamento dei competenti uffici in materia tributaria e previdenziale, nonché l’estinzione delle sanzioni amministrative, tributarie e previdenziali relative alle
disponibilità delle attività emerse.
In particolare, limitatamente agli imponibili rappresentati dalle somme o altre attività costituite
all’estero e oggetto di rimpatrio e regolarizzazione, è inibita l’attività di accertamento tributario e contributivo relativa ai periodi d’imposta
che hanno termine al 31 dicembre 2008.
… Si precisa che la preclusione dell’attività di
accertamento si riferisce in ogni caso a presupposti verificatisi fino al 31 dicembre 2008.”
Ed ancora: “Gli accertamenti sono preclusi
anche con riferimento a tributi diversi dalle
imposte sui redditi, sempreché si tratti di accertamenti relativi ad “imponibili” che siano
riferibili alle attività oggetto di emersione. A tal
fine si precisa che la preclusione opera automaticamente, … in tutti i casi in cui sia possibile,
anche astrattamente, ricondurre gli imponibili
accertati alle somme o alle attività costituite
all’estero oggetto di rimpatrio. … l’effetto preclusivo può essere opposto, ad esempio, in
presenza di contestazioni basate su ricavi e
compensi occultati.”
La Circ. n. 3/E del 2010, invece affermava che,
a differenza del condono, lo scudo non inibisce
incondizionatamente l’attività di accertamento
da parte dell’Amministrazione finanziaria. Dice
testualmente il provvedimento: “Infatti, qualora
in sede di controllo vengano accertati maggiori imponibili non assoggettati a tassazione da
parte del contribuente, cui possono essere
riferite le attività oggetto di emersione, l’amministrazione procederà al relativo recupero, secondo le modalità ordinarie, della quota di detti
maggiori imponibili eventualmente eccedente
l’importo delle attività rimpatriate.”
Lascio a Lei ed ai nostri lettori ogni commento
sulla tecnica di redazione dei provvedimenti
legislativi di cui stiamo parlando, e sulla loro
interpretazione. I dubbi, anche applicativi, permangono anche a distanza di tempo.
4. Le novità del Decreto “Salva-Italia”
Osserva lei che a distanza di anni l’Italia rimette
in discussione un capitolo che sembrava chiuso, violando, secondo la sua interpretazione,
una sorta di patto tacito che si fondava sull’accordo: “tu paghi ed io chiudo un occhio e ti
fornisco un salvacondotto”.
Non è proprio così. È vero che con il D.L.
6.12.2011 n. 201 si è rimesso mano alla materia. Nel provvedimento sono infatti contenute
“Disposizioni in materia di bollo su conti correnti, titoli strumenti e prodotti finanziari nonché su
valori scudati e su attività finanziarie e immobili
detenuti all’estero” (art. 19).
segue a pagina 5
4
N. 4, aprile 2012
Si può rinviare l’inizio del pagamento della rendita
Dove presentare la domanda
di pensione AVS?
Gentile Dott. Engeler,
alla fine mi rivolgo a Lei, perché nessuno qui
mi poteva aiutare!
Sono svizzero residente in Italia dal 1977 e
ho sempre pagato la ‘Freiwillige AHV’. Ormai
da un po’ di tempo avrei diritto alla pensione,
perché sono nato nel 1945.
Dall’ufficio AVS mi è stato chiesto di mandare
“Ihr Leistungsgesuch beim zuständigen Sozialversicherungsträger Ihres Wohnsitzlandes”,
per fare il “Antrag auf Altersrente”.
Solo che qui all‘INPS nessuno sapeva di cosa
si tratta, anzi ritenevano addirittura che non
esiste detto modulo.
Ho interpellato anche l‘ufficio AVS a Ginevra
(per telefono e per lettera) per sapere come si
chiama detto modulo in italiano (lo sa, l‘INPS!),
ma non mi hanno risposto, anche se mi immagino che era facile per loro...
Infine mi sono rivolto anche al mio commercialista, che per mesi non ha combinato niente.
A questo punto mi sono deciso di disturbare
Lei. Siccome La conosco bene, come lettore
della Gazzetta Svizzera, La prego di indicarmi
qual’è sto benedetto modulo che devo chiedere all‘INPS.
Naturalmente sono disposto a compensare
eventuali costi per la Sua consulenza.
Grazie per il Suo aiuto e cordiali saluti.
H.V., F.
Risposta
Caro lettore,
Il principio sembrerebbe semplice:
t $IJ IB TPMP EJSJUUP BMMB SFOEJUB "74 QVÛ
richiederla direttamente alla Cassa di
Compensazione Svizzera, Avenue Edmond-Vaucher 18, CH-1211 Genève 28. Il
relativo modulo può essere scaricato dal
sito dell’AVS: http://www.ahv-iv.info/andere/00140/00142/index.html?lang=it&do
wnload=NHzLpZeg7,lnp6I0NTU042l2Z6ln
1ah2oZn4Z2qZpnO2Yuq2Z6gpJCDdHx3g
2ym162epYbg2c_JjKbNoKSn6A- -
Le video-risposte
di Robert Engeler sul sito:
gazzettasvizzera.it
Gazzetta Svizzera presenta i video di Robert Engeler con le risposte ad alcune delle domande più frequenti inviate dai lettori.
t $IJIBPBWSËEJSJUUPBEVOBQFOTJPOFJUBMJBna deve richiedere la rendita AVS presso la
sede territoriale competente dell’INPS (o di
altro ente previdenziale italiano al quale è
affiliato)
Le avrei dato il mio consueto consiglio di rivolgersi all’ufficio competente INPS dotato di
un ufficio per la richiesta delle pensioni estere
e che forniscono i moduli per l’AVS (tre) da
compilare e ripresentare allo stesso ufficio.
Visto che ha incontrato delle difficoltà nella
Sua città, ho voluto informarmi presso la INPS
stessa, il che ha prolungato la mia risposta.
Ecco l’informazione ottenuta:
La informiamo che I residenti in Italia devono
presentare la domanda di pensione alla Sede
Inps competente per territorio, anche nel caso venga richiesta la sola pensione estera.
Sarà cura di tale Sede trasmettere all’Ente
pensionistico estero la domanda.
Per la presentazione della domanda di pensione, per la richiesta di notizie e per ogni altra
eventuale necessità gli interessati possono
rivolgersi anche agli Enti di Patronato e di
assistenza sociale, riconosciuti dalla legge,
che sono abilitati ad assistere gratuitamente
i lavoratori nello svolgimento delle pratiche di
natura previdenziale e assistenziale.
Per agevolare l’istruttoria della domanda di
pensione, i residenti in Italia, devono allegare
un questionario (reperibile sulla “modulistica
online” del sito www.inps.it ovvero richiesto
presso alle Sedi Inps ovvero agli Enti di Patronato), sul quale devono essere indicate
tutte le notizie utili all’Organismo estero per
definire la pratica.
Sono entrato in un sacco e uscito in un baule. Vediamo purtroppo che già la prima frase
contiene un errore quando parla di “sola pensione estera”.
Il resto dice in forma gentile, ma non subito
comprensibile, che l’interessato può rivolgersi, per la presentazione della domanda (e naturalmente per il ritiro dei moduli) presso le
sedi dell’INPS o agli Enti di Patronato (ACLI,
sindacati). Purtroppo non aiuta lo scarico del
questionario dal sito dell’INPS, perché mancano poi altri due moduli.
Ritorniamo quindi al campo 1: Non Le resta
che recarsi all’ufficio INPS competente per la
Sua zona, trovare l’ufficio per le pensioni estere, farsi dare i moduli (e consigli per compilarli, perché non sono semplici) e consegnarli
all’INPS. Oppure, in alternativa, rivolgersi ad
un patronato seguendo la stessa procedura.
Le faccio presente che sarebbe forse ancora
in tempo rinviare l’inizio di pagamento della
Sua rendita; questo va fatto con una semplice lettera che deve arrivare alla Cassa di
AVS/AI
Assicurazioni
sociali
di Robert
Engeler
Compensazione Svizzera a Ginevra prima del
raggiungimento del 66° compleanno. Il rinvio
può essere fatto per un minimo di un anno ed
un massimo di cinque anni a partire dall’età
pensionabile. Un rinvio di un anno aumenta
la rendita mensile di ca. il 5%, il rinvio di 5
anni del 30% ca. Una volta chiesto il rinvio e
passato il 66° anno si può chiedere l’inizio di
pagamento della rendita ogni mese; la rendita
viene aumentata della percentuale corrispondente al periodo di rinvio. Se chiede il rinvio,
può anche rinviare il pellegrinaggio presso gli
uffici INPS, perché la domanda di pensione
AVS andrà presentata solo quando deciderà
di iniziare il pagamento della rendita!
Con cordiali saluti.
Robert Engeler
Sarei grato ai lettori che hanno recentemente chiesto la rendita AVS tramite
l’INPS – in seguito al mio consiglio o arrangiandosi da soli – di descrivermi la loro esperienza e possibilmente mandarmi
copia dei documenti.
Farsi curare in Svizzera
Residenti in Italia
con cassa malattia
svizzera:
novità importante
Dal 1° gennaio 2013 persone residenti
in Italia che contribuiscono ad una cassa
malattia in Svizzera potranno farsi curare, a scelta, sia in Italia che in Svizzera.
Finora queste persone, pur pagando i
premi in Svizzera, potevano solo farsi
curare in Italia, salvo casi urgenti.
La signora Thérèse Meyer-Kaelin, membro del comitato e fino a novembre
scorso deputata al Consiglio Nazionale,
aveva presentato, su richiesta del Collegamento Svizzero in Italia, una petizione
in tal senso al governo. Insistendo, ha
ottenuto il risultato desiderato da molte
persone da tempo, anche se dobbiamo
aspettare ancora alcuni mesi fino all’entrata in vigore.
Robert Engeler
5
N. 4, aprile 2012
Le istruzioni per chiedere il calcolo preventivo
Quale sarà la mia rendita AVS?
Meine AHV-Rente? Ma rente AVS?
Recentemente mi sono arrivate diverse richiesta per conoscere la futura rendita AVS, alle
quali potrei dare solo una risposta approssimativa – se avessi il tempo materiale di rispondere a ciascuno. Purtroppo non è cosi;
per questo motivo ripeto nelle tre lingue ufficiali svizzere le istruzioni per chiedere il calcolo preventivo direttamente all’AVS che potrà
rispondere con precisione, sempre però in
base alla situazione del momento.
Italiano
Ogni assicurato AVS ha il diritto di chiedere
una volta gratuitamente il precalcolo della
rendita futura AVS, ulteriori precalcoli sono
a pagamento, a tariffa molto alta. Si può
chiedere il modulo per il precalcolo a Ginevra
(indirizzo in fondo) oppure più semplicemente
scaricarlo dal sito web come segue.
t4JUP www.ahv.ch
t4DFHMJFSFiBTTJDVSB[JPOFWFDDIJBJBFTVQFSTUJUJw
t4DFHMJFSFiNPEVMJwTVMMBEFTUSB
t4DFHMJFSFi*OGPSNB[JPOJBHMJBTTJDVSBUJwTVMMB
sinistra)
t4DFHMJFSFi3JDIJFTUBEJDBMDPMPEJ
una rendita futura”, stamparla, compilarla e
spedirla a Ginevra (indirizzo in fondo). Tempo per la risposta circa 4-6 settimane.
Deutsch
Jeder AHV-Versicherte hat einmal das Recht,
gratis eine Rentenvorausberechnung zu verlangen. Weitere Vorausberechnungen werden
zu einem sehr hohen Tarif berechnet. Das
Gesuch für die Vorausberechnung kann in
Genf (Adresse unten) verlangt werden, oder
einfacher vom Internet wie folgt herunter geladen werden
t)PNFQBHFXXXBIWDI
ti"MUFST VOE )JOUFSCMJFCFOFOWFSTJDIFSVOHw
wählen
ti'PSNVMBSFwXÊIMFOSFDIUTBVGEFN#JMETDIJSN
ti"VTLàOGUFBOEJF7FSTJDIFSUFOwXÊIMFOMJOLT
auf dem Bildschirm)
t'PSNVMBSi"OUSBHGàSFJOF3FOUFOvorausberechnung” wählen, ausdrucken,
ausfüllen und nach Genf schicken (Adresse
unten). Antwort in ca. 4-6 Wochen.
Français
Chaque assuré AVS a le droit de demander
une fois gratuitement un précalcul de sa
rente. Des précalculs supplémentaires sont
à paiement à tarif très haut. Le formulaire de
demande peut être obtenu à Genève (adresse
au fond) ou plus simplement en Internet
comme suit:
t)PNFQBHFXXXBIWDI
t$IPJTJSj"TTVSBODFWJFJMMFTTFFUTVSWJWBOUTx
t$IPJTJSjGPSNVMBJSFTxËESPJUF
t$IPJTJSj*OGPSNBUJPOTBVYBTTVSÏTËHBVDIF
t0VWSJSjEFNBOEFEFDBMDVMEVOF
rente future», imprimer, remplir et envoyer
à Genève (adresse au fond). Temps pour la
réponse environ 4-6 semaines.
Indirizzo:
Cassa Svizzera di Compensazione
18, av. Edmond-Vaucher
CH-1211 Genève 28
Con cordiali saluti.
Robert Engeler
Il trattamento fiscale di cittadini esteri residenti in Italia
“Scudo” e beni all’estero
segue da pagina 3
Il decreto è stato convertito con L. 22.12.2011
n. 214, ed il citato articolo 19, nella sua formulazione vigente, prevede sì il versamento di un
importo ma a titolo diverso. Si stabilisce che
“Le attività finanziarie oggetto di emersione ai
sensi dell’articolo 13-bis del decreto-legge 1°
luglio 2009, n.78, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2009, n.102, e successive modificazioni, e degli articoli 12 e 15
del decreto-legge 25 settembre 2001, n.350,
convertito, con modificazioni, sono soggette
a un’imposta di bollo speciale annuale del 4
per mille. Per gli anni 2012 e 2013 l’aliquota è
stabilita, rispettivamente, nella misura del 10 e
del 13,5 per mille (comma 6).
In parole più semplici: i capitali e beni scudati scontano un’imposta sul bollo nella misura
suddetta.
L’imposta di cui al comma 6 è determinata al
netto dell’eventuale imposta di bollo pagato ai
sensi dei commi 2-bis e 2-ter dell’articolo 13
della tariffa del bollo di cui al DPR n.642/1972.
Tale imposta è pagata dagli intermediari attraverso i beni segregati, ed il mancato pagamento è segnalato all’autorità fiscale. La sanzione
prevista in tal caso è pari al valore dell’imposta
(e cioè si raddoppia l’importo).
Ma le brutte notizie non finiscono qua.
La stessa disposizione prevede che a partire
dal 2011 sia istituita un’imposta sul valore degli
immobili all’estero, a qualsiasi uso destinati dalle persone fisiche residenti in Italia. Essa è pari
allo 0,76 per cento del valore degli immobili
(commi 13-15).
Inoltre a decorrere dal 2011 è istituita un’imposta (1 per mille per il 2011 e 2012, e 1,5 per
mille a partire dal 2013) anche sul valore delle
attività finanziarie detenute all’estero da persone fisiche residenti in Italia, in proporzione alle
quote ed al periodo di detenzione (commi 18
e 19). Disponibilità facilmente verificabili dallo Stato italiano tramite il c.d. “monitoraggio
fiscale”.
Ora ciò è dovuto, come è evidente a tutti, a plu-
rime ragioni. La prima è, per così dire, “soggettiva”, ed riconducibile al conclamato bisogno
che aveva lo Stato italiano di denaro, il che non
è una giustificazione, ma una mera spiegazione
del comportamento del governo.
La seconda invece ha natura “obiettiva”, nel
senso che l’importo che lo Stato ha preteso
quale pagamento per concedere un “salvacondotto” amplissimo è stato molto esiguo se rapportato a quello applicato in altri Paesi (come
la Gran Bretagna e la Germania), il che non è
certamente una consolazione ma, di nuovo,
solo una spiegazione.
Allora, in conclusione del nostro discorso, è
sicuramente vero che non brilla per correttezza
e lungimiranza il provvedimento italiano, che
anzi in una certa misura dà ragione ai detrattori
(svizzeri ed italiani in egual misura) dello scudo
che hanno sempre sostenuto di non fidarsi.
E’ però altresì vero che il provvedimento applica un “balzello” diverso che va a colpire
anche altre fattispecie, e che si aggiunge ma
non modifica quello che era originariamente il
pagamento liberatorio dello scudo (pur sempre
modesto).
Piuttosto, mi pare assai più vessatoria la tassazione di immobili e disponibilità all’estero che
– come patrimoniale mascherata - si fonda di
fatto solo su un presupposto indimostrato di
maggior capacità contributiva da parte di soggetti anche stranieri ma fiscalmente residenti in
Italia (e magari solo temporaneamente), che in
realtà per necessità o legame affettivo hanno
beni nel proprio paese d’origine.
Per quanto riguarda la Svizzera, bè, mi pare
abbastanza evidente alla luce di tutto quanto
sopra, come la stessa non possa essere ritenuta responsabile di nulla. Né delle disattenzioni
dei suoi compatrioti, né delle più o meno legittime scelte (o imposizioni) di politica economica
e fiscale di altri Paesi. Spero che, se non l’ho
convinta, almeno possa ora sopportare un po’
più serenamente le vessazioni del fisco italiano.
Le assicuro che è in buona compagnia…
(Avv. Markus W. Wiget)
6
N. 4, aprile 2012
«Primo piano»
A cura di Annamaria Lorefice
www. gazzettasvizzera.it
Il 77% delle famiglie naviga da casa per i più svariati scopi. Resta da potenziare il “WiFi free”
Gli svizzeri tra i primi in Europa
ogni giorno sulle onde di Internet
Bellinzona – Da un’indagine dell’Ufficio federale di statistica, otto elvetici su dieci sono
navigatori abituali.
In Europa, accanto ai Paesi nordici, la Svizzera è una delle nazioni con la maggior presenza di connessioni e di utenti Internet.
In casa e al lavoro, è notevole la disponibilità di apparecchi terminali che consentono
l’accesso al web, quali PC, net e notebook,
smartphone e tablet. Internet è molto presente nelle scuole primarie fino all’Università.
Ma come è utilizzato il web? Per “farci di
tutto”: la corrispondenza e-mail al primo posto (90% dei collegamenti), leggere le news
(70%) e documentarsi per scopo personale,
professionale o di studio. Ma anche la spesa
alimentare, lo shopping in genere e la prenotazione delle vacanze. Seguono i consulti
medici (50%), il disbrigo di pratiche burocratiche e i pagamenti on line, oltre, ovviamente,
lo svago e le relazioni sui social network. Le
famiglie che fanno tutto questo sono il 77%
del popolo dei navigatori.
Nella comodità della propria casa, si chiacchiera col mondo e si risparmiano tempo e
denaro con pochi click.
Per i giovani e per le persone professionalmente attive, Internet rientra nel modo di
vivere quotidiano.
L’esperto in materia, Elio Del Biaggio, dal
suo osservatorio di Bellinzona ha il polso della situazione.
Dunque, il nostro Paese è tecnologicamente ben messo.
«Sì, ha una struttura di telecomunicazioni
all’avanguardia e una situazione economica
al momento ancora piuttosto favorevole rispetto ad altre realtà, anche a noi vicine, il
che facilita le cose. La Svizzera spicca per
una sensibilità particolare e per investimenti cospicui nei settori dell’educazione, della
ricerca e dell’innovazione. Molte aziende elvetiche sono, per tecnologia e innovazione,
un esempio nel mondo intero. Infine, vorrei
ricordare, soprattutto per gli Svizzeri all’estero, che grazie a Internet c’è la possibilità di
usufruire gratis dei programmi televisivi delle tre regioni linguistiche, italiano, tedesco e
francese, così da potersi informare e restare
in qualche modo vicini alle proprie origini rossocrociate (v. link sotto la foto a pag. 7 Ndr)».
La Svizzera ha propri motori di ricerca
nonostante sia un paese di piccole dimensioni?
«Ce ne sono alcuni, che però si basano sull’algoritmo più classico e conosciuto di Google,
Internet è molto presente nelle famiglie svizzere e anche nelle scuole primarie fino
all’Università. SWITCH, prestatore di servizi su Internet con sede a Zurigo, che nel 2012
festeggia il suo 25° anniversario, ha assegnato svariati premi durante l’ultimo Junior
Web Award alle classi scolastiche svizzere che brillano nel web (Foto fonte Switch).
indubbiamente leader mondiale del settore
in tutti i Paesi del mondo, in tutte le lingue.
Come motori di ricerca, “prettamente” elvetici, citiamo www.toot.ch e www.swissle.ch.
D’altra parte, troviamo anche alcuni siti web,
che vengono definiti motori di ricerca pur non
essendolo propriamente, ma che in realtà sono delle “directory”, ovvero degli elenchi, telefonici o di categoria (aziende, società), come www.search.ch o anche www.local.ch».
Nelle principali città elvetiche è sempre
più facile navigare gratis con il WiFi predisposto per i cittadini e per i turisti in
transito.
«Ci sono collegamenti WiFi gratuiti e liberamente disponibili in alcune principali città,
così come presso locali pubblici e strutture
istituzionali sparse sul territorio svizzero. Ma
tale diffusione non è ancora capillare e libera
come a prima vista potrebbe sembrare. Secondo me la Svizzera è in grado di fare molto
di più per offrire connessioni WiFi sull’intero
territorio, utili per chi si sposta per lavoro e
per i turisti, evitando costose connessioni a
pagamento: se proposta nel modo giusto,
questa potrebbe costituire una buona opportunità di marketing e di promozione, per la
soddisfazione di tutti, offerenti e utilizzatori
occasionali».
Tuttavia, è decisamente più facile navigare WiFi o con accesso free tramite
password in Svizzera che non in Italia:
è vero?
«Corrisponde al vero, se teniamo conto delle
possibilità di accesso WiFi offerte attraverso
alcune aziende per i loro ospiti e visitatori,
luoghi pubblici come biblioteche, ritrovi pubblici più innovativi come alcuni alberghi, bar
e ristoranti, catene di fast food... Mi auguro
che le difficoltà che comunque ci sono spesso anche in Svizzera, si possano superare
nel prossimo futuro con la maggior disponibilità di WiFi gratuito, anche se controllato da
password, sull’intero territorio e anche in tutti
gli altri Paesi».
Adesso il PC fisso se la contende, e forse
cede il passo, con Smartphone e Tablet:
qual è lo cyber scenario che si sta profilando?
«In effetti, sempre più utenti, li scelgono per
la loro comodità e per rapidità di utilizzo, e
sfruttano ormai solo Smartphone e Tablet
per accedere al web. La tendenza è segnata perciò il classico PC verrà sempre meno
utilizzato a vantaggio dei dispositivi mobili e
portatili. Teniamo però conto del fatto che in
questo momento gli svizzeri preferiscono in
ogni caso l’accesso al web ad alta velocità
7
N. 4, aprile 2012
L’esperto in Ticino Elio Del Biaggio,
ingegnere e consulente (www.eliodelbiaggio.ch), ricorda agli Svizzeri all’estero la possibilità di usufruire in maniera gratuita dei programmi televisivi
delle tre regioni linguistiche, italiano,
tedesco e francese, così da potersi
informare e restare in qualche modo
vicini alle proprie origini rossocrociate, attraverso siti come per esempio
www.zatoo.com, www.wilmaa.com o
www.teleboy.ch.
mediante connessioni classiche sulla rete fissa, mentre i sistemi mobili ancora ricoprono
un ruolo marginale, anche a causa dei costi
non sempre così accessibili a tutti».
La differenza di fuso orario nel globo
permette al sistema web di non andare
in tilt: se tutti nel mondo si navigasse
insieme, il web non reggerebbe. È vero?
«È ormai scontato che la rete mondiale sia
satura e che il web, così com’è stato pensato ed esiste oggi, difficilmente riuscirà a
reggere l’aumento di utenti dovuto ai Paesi
emergenti come la Cina e l’India. Il nuovo millennio è stato già consacrato come l’era del
digitale: dai social network alle pagine web
personali. L’informatica è ormai una materia
insegnata dall’asilo fino alle università della
terza età e le statistiche confermano che al
mondo ci sono oggi più o meno due miliardi
di navigatori, pressappoco una persona su
tre. È quindi chiaro come l’aumento esponenziale di utenti sulla rete, soprattutto a partire
dai Paesi asiatici, rischia di creare un vero
e proprio collasso. L’impiego diversificato
sull’arco delle 24 ore, grazie alle differenze
di fuso orario, riesce a calibrare i tempi di
utilizzo più massiccio e sicuramente aiuta
nell’evitare una repentina saturazione del
sistema».
Quando però si aggiungeranno altre centinaia di milioni di utenti da Brasile e Russia, il web potrebbe avere un crash?
«Questo corrisponde parzialmente alla realtà. Un aspetto conosciuto e per il quale,
prima del crollo totale, si stanno tentando soluzioni tecniche alternative che consentano
di moltiplicare in modo esponenziale le connessioni. Dai 4,3 miliardi di indirizzi assegnati
con l’attuale sistema IPv4 – nato nel 1981 e
ormai saturo – se ne potranno aggiungere
molti altri (circa 340mila miliardi di trilioni di
trilioni) attraverso un nuovo protocollo di comunicazione, denominato IPv6. Utilizzando
parole semplici, il procedimento è lo stesso
di quello applicato qualche decennio fa con
i numeri telefonici, anche se questa volta gli
utenti non dovranno affatto memorizzare i
nuovi indirizzi delle pagine preferite, poiché
tutto avverrà in maniera automatica».
Secondo lei, chi si rifiuta di navigare e di
utilizzare le nuove tecnologie, avrà vita
facile in futuro nell’adoperare anche un
semplice telefonino o un qualsiasi apparecchio innovativo?
«Vita facile sicuramente no, anche perché
la tecnologia e la multimedialità la fanno ormai sempre più da padrone in ogni ambito
della nostra vita quotidiana. Non avere dimestichezza con le nuove tecnologie significa
rischiare di essere “tagliati fuori” da innumerevoli servizi e strumenti che in ogni caso
rimangono necessari, dall’informazione ai
servizi. D’altronde, abbiamo però raggiunto
un livello di sofisticazione talmente estremo,
che siamo al punto che un telefono mobile
fa tutto fuorché il telefono, e la stessa cosa
vale per tanti altri congegni e apparecchi,
troppo complessi, complicati e non sempre
veramente e davvero utili, funzionali e facilmente utilizzabili. Ma questo è solo una mia
opinione personale».
[email protected]
8
COSTRUZIONI
Consenso dal 50,6% dei votanti e da 13,5 Cantoni
Sì risicato all’iniziativa
Avanzano
Liberali
contro le Verdi
case secondarie
N. 4, aprile 2012
Elezioni in alcuni cantoni
i borghesi e i socialisti
Nei cantoni turistici
i «no» hanno prevalso
nettamente. Tra questi
Ticino (54,0%) e Vallese
In
concomitanza
(con
un perentoriocon le votazioni federali, alcuni cantoni hanno rinnovato i propri governi
73,8%). Gli oppositori
e parlamenti. Nel canton Vaud sono stati conchiedono ora
fermati i quattro consiglieri di Stato uscenti,
un’applicazione
mentre
si dovrà ricorrere al secondo turno
ragionevole.
per
i tre nuovi da eleggere. Si confermerà
Votazioni federali
Svizzera divisa
due volte in due
trimenti dato che è lui il promotore del- Qui sopra Franz
vere in infrastrutture senza tuttavia ril’iniziativa, è Franz Weber. «Sono fiero
Weber,
solvere il problema della cementificadella Svizzera», ha affermato. L’ecolopromotore
zione del paesaggio, afferma l’USAM.
guarda alla geografia
dellosaràscorso
gista ha poi detto che era sicuro diSe
vin- si dell’iniziativa
Per Economiesuisse
importante
cere: «sentivo la volontà della popolacon la sua
definire chiaramente la nozione di «resi può chiaramente
rilevare
una
zione». Secondo Weber sono gli11
spe-marzo,
fondazione
sidenza secondaria».
Per la Conferenculatori ad essere colpiti dalla nuova
Helvetia
Nostra.
za Dapprima
dei governi dei Cantoni
alpini (CGdoppia
spaccatura.
il
classico
ve ne ha lasciati agli avversarinorma,
16, tutti
persituristici. Questi
CA) l’iniziativa compromette lo svilupnon i cantoni
“Röstigraben”
tra Svizzera
tedesca
e della
Svizpo economico
di una parte
Svizne trarranno al contrario beneficio:
«In- A lato il villaggio
nelle sue roccaforti di San gallovece
(-6),
Svitto nuove
(-6) residenze se- di Grimentz
zera che si aspetta ora di essere indendi costruire
zera romanda
delLaprezzo
unicodai
del
in Vallese. sul tema
nizzata.
CGCA
–
composta
cancondarie,
potranno
rinnovare
quelle
e Uri (-4). Solo a Friburgo (+3)esistenti,
e Vaud
(+1) è
toni Uri,
Nidvaldo,
Glarona,
migliorarle, fare qualcosa
di Non era un tema
libro.
diObvaldo,
grande
portata,
(key)
bello.
E
ciò
attira
i
turisti».
Per
Pro
NaGrigioni,
Ticino
e
Vallese
–
chiede
anriuscita a incrementare il suo bottino. Si è così
ma
tesi della
libertà
che agli la
iniziativisti
di rispettare
le protura e il WWF gli svizzeri si sono
resi metteva a confronto
interrotta un’ascesa che duravaconto
da della
quasi
due esercitatadisulcommercio dei libri
messe
fatte
durante
la
campagna.
A
pressione
(che ha vinto) controtal
proposito Thomas Egger, direttore del
Le due associazioni ammetdecenni, non da ultimo a causapaesaggio.
della
scissiosvizzerodel
per lecommerregioni di montono poi di non aver creduto nell’acla difesa dell’aspettoGruppo
culturale
tagna (SAB), esige soluzioni particolacettazione
del testo. La maggioranza
probabilmente
una leggera maggioranza del
ne da cui è nato nel 2008 il Partito
borghese
cioil dei libri, tradotto
instrutturalmente
difesa delle
BERNA (ATS) L’iniziativa popolare che
della popolazione vuole recuperare
ri perperò
le regioni
debochiede di limitare
la costruzione di abi«bene paesaggio» che appartienepiccole
a tutli: la casa famigliare di una persona
centro
destra.
democratico (PBD).
librerie.
tazioni secondarie è stata accettata di
emigrata in città per lavoro non deve
ti, ha affermato Hans-Peter Fricker, diAmisura
Svitto
il Partito
socialista
ha dovuto ceIl Partito popolare democratico,
che
ha diperieri da popolo
e cantoni:
i «sì»
ad esempio
essere
considerata residenrettore
generale
WWF Svizzera.Più
Sod- importante, e anche
con
conseguenze
hanno raggiunto il 50,6% delle prefeza secondaria. Il PPD è dello stesso padisfatto anche il PS: la moltiplicazione
dere
il proprio
so tre seggi alle federali, ha dovuto
cedere
piùef-profonde, la seconda
spaccatura:
quella
renze. I cantoni
che si sonoposto
espressi ain governo all’UDC.
rere. Il partito
chiede inoltre
che vendelle residenze
secondarie ha come
favore
sono 13,5.
L’opposizione
di
introdotte
delle eccezioni al limifetto secondario
l’aumento dei prezzi
tra i cantoni alpini e igano
cantoni
dell’altopiano
e
IlConsiglio
nuovo
governo
si compone
perciò di tre
11 seggi
complessivi a Friburgo,
San Gallo
federale, Parlamento, cantote del 20% per le regioni economicadelle abitazioni. Ciò obbliga gli indigemuni la quota di abitazioni secondanon è sufficiente per lottare contro la
di città (che ha puremente
vintosfavorite.
di stretta
misura)
ni, settoredue
economico,
lega-PLR.
Molto deluso
è anche
a trasferirsi.
rie supera
già il quinto
della superficie
cementificazione
paesaggio.
UDC,
PDCambienti
e due
Dopo
16 anni
e Uri,
mentre a del
Svitto
haQuefatto nimarcia
sulL’iniziativa
po- permetterà
ti al turismo e partiti borghesi non è
il PLR: l’iniziativa rappresenta un dandi frenare questa evoluzione.
abitativa. Ciò è il caso nelle zone turista obbliga i cantoni e i comuni ad
sul problema delle case
vacanza.
In realtorna
in governo
anche
L’UDC
sto.adottare
Solo misure
a Vaud
è riuscito
dunque bastata
per convincere
la una
no perdi
il turismo
e comprometterà
stiche donna.
del Vallese, dei
Grigioni, del Tiper limitare
il nume-a conquistare un
«Ora una legge chiara» tà si è trattato di una
maggioranza della popolazione. I faul’autonomia
dei comuni.
Per l’UDC: «I
cino, di Vaud e di Berna. Nelle Alpi sviz- ro di nuove case di vacanza e miglioriedizione
del fossato
perde
6
seggi
in
Parlamento
a
favore
del
seggio,
che
porta
a
472
il
suo
totale.
Anche
L’Unione svizzera delle arti e mestieri
tori sono infatti stati esattamente
cittadini hanno espresso la loro preoczere ci sono già più di 500.000 case di
rarne il tasso di occupazione, ma lascia
“città-campagna” che
si eraper
già
manifestato
(USAM)
Economiesuisse deplora1.151.967,
i contrari
cupazione
l’uso
dei terreni coltivaampio margine
di manovra.
PLR
(+2),
del1.123.516.
PS (+1) e divacanza.
3 senza partito.
per loro
il Partito
liberale
radicale (-5
alleedfederali)
no l’esito della votazione. Questo risulSebbene i fautori all’iniziativa “Basta
bili non edificati. Ora occorrerà essere
Per la maggioranza della popolazione
in
precedenti
occasioni.
Weber«:
Fiero
del
Paese»
tato
rischia
di
creare
nuove
difficoltà
con
la
costruzione
sfrenata
di
abitazioragionevoli
e
avere
il
senso della misula
revisione
della
legge
sulla
pianificaNel canton Uri sono stati confermati i quattro
il bilancio non è entusiasmante, ma il partito di
Il più contento, e non poteva essere aleconomiche in molte zone rurali
ni secondarie!” siano stati in vantaggio
disposizioni».
zione del territorio, in vigore da luglio,
Apodetta di molti peròra nell’applicare
l’iniziativale nuove
per limitare
uscenti
in governo
è stato eletto il PDC
Pelli non può lamentarsi: ha perso sette seggi
tutto il pomeriggio,
l’incertezzaed
è dule residenze secondarie è troppo rigida e
rata a lungo. Si è infatti dovuto attenBeat
Jörg. Un secondo
turno
sarà necessario
complessivi a Friburgo, Vaud e San Gallo, ma
Doris Leuthard
dere la pubblicazione
dei risultati delINIZIATIVA
suscita già problemi
di applicazione pratil’ultimo
cantone
–due.
Berna –Anche
per poternel canton Uri l’UDC
per
gli
altri
ne
ha
guadagnati
cinque
tra
Uri
e
Svitto.
Il
PLR
decretare la vittoria del «sì». Ad accetca, soprattutto in situazioni in cui il numeCHE COSA SONO LE “CASE SECONDARIE”?
tare l’iniziativa
sono stati
i
perde
4 seggi
asoprattutto
vantaggio
del PLR (+2), dei
ha attualmente 551 seggi.
ro di residenze
di superfici
cantoni urbani. Il più entusiasta è sta«I secondarie
giuristi sonoe all’opera»
PS
/ Verdi
(+1)
e delle
probabilmente
di un PDC
I Verdi, dopo anni di successi, hanno dovuto
to Basilea
Città, dove
il 62,1%
perutilizzate
è
già
ben
oltre
il
limite
del 20%
sone che si sono recate alle urne hanLa costruzione di
ancora
da eleggere.
incassare un’amara sconfitta alle federali, in
no approvato l’oggetto in votazione. Il
previsto.
nuove
residenze
se«sì» è statonel
molto
elevato anche
a SciafInfine
canton
Friburgo,
il nuovo consigliecui hanno perso 5 dei 20 seggi che avevano.
condarie
sarà limitaL’esito dello scrutinio è perciò
visto
dai
fusa (57,3%) e Basilea Campagna
to
da
subito
al
20%.
(56,7%).
Nel canton
ZurigoBerset
i favorevo-è stato sostituito dal
re
federale
Alain
Anche a livello cantonale il bilancio è negativo:
cantoni interessati come una Occorre
specie
di “pututtavia
anli sono stati il 52,5%, a Ginevra il
presidente
PSAnche
svizzero
Christian Levrat al
sei deputati in meno tra Vaud e Uri, per uno
coraurbanizzate
definire quali
nizione” da parte delle regioni
56,0% e a Soletta ildel
56,2%.
i canalloggi saranno pretoni rurali dove l’attività turistica non
Consiglio
degli Stati.
soloLainproposta,
più a sostenuta
San Gallo.
che però vogliono continuaresiadigodere
dei
mira, ha comBERNA (ATS) L’iniziativa popolare sul
dal centro deè molto sviluppata hanno accolto il tementato e Doris
“risparmio
per l’alloggio”,
volta ad agestra, mavoti
respinta
Consiglio
federa-soprattutto il parsto di Weber. Nel Giura
fautori sono delle
piaceri delle vacanze in montagna
con
Tracciando
un ibilancio
ultime
elezioni
A rubare
aidal
Verdi
è stato
Leuthard dopo l’aple, dalla sinistra e dalle organizzazioni
stati il 53,9%, ad Appenzello esterno il volare l’accesso alla casa di proprietà
un territorio meno costruito. In
poco conto
cantonali
si constata che attraverso
l’UDC èdeduzioni
ancora
il è stata
tito degli
dei inquilini,
Verdi non
Liberali.
Passati
da 3 a 12 alle
fiscali,
ha fatto breccia
in
56,0%.
provazione
dell’ini21 cantoni, con percentuali di pareri
Nei cantoni turistici i «no» hanno in- bocciata ieri in votazione popolare nelziativa
di
Franz
Weber.
Infatti l’iniziativa
sembra essereparla
stato
tenuto
invece
l’aspetpartito
più
rappresentato
nei
legislativi
can- i cantoni
ultime
federali,
guadagnato
13 seggi
misura
del 55,8%. Cinque
negativi
che vannohanno
dal 64,1% di
Berna
vece prevalso
nettamente.
In Vallese i la
genericamente di «residenze seconvoleva favorire anche misure
controcorrente:
tra questiha
il Ticino, che
al 51,1% del Giura.
Forte l’opposizione
contrari sono
addirittura
il 73,8%.
to ecologiche.
economico,darie»,
gli investimenti
e i posti
di
senza definirle. Secondo
la minitonali
constati552
seggi.
Il Partito
socialista
complessivi
a Friburgo,
Vaud Iletesto
San
Gallo e
anche a Basilea Città (64%), Glarona
Seguono i cantoni della Svizzera cen- ha approvato la proposta con il 62,8%
stra dell’ambiente, si tratterà anche di velavoro creati nelle
regioni turistiche, talvolta
L’affluenza alle urne
(61,7%),
Urinei
(61,1%)
e 2005, ma
trale: Uri, con il 61,4%,
con il dei voti.
tuttora in vigore in via provguadagnato
in Obvaldo,
tutti i cantoni,
racimolando
13è stata del
sono(62,2%),
ora Zurigo
a quota
64
legislativi
cantonali.
rificare la possibilità di applicare eccezioSan Gallo (59,9%). Anche i Grigioni visoria.
58,6%, e Nidvaldo, con il 58,1%. Han- 45%. Obiettivo dell’iniziativa era di auni. Nella
campagna cheuna
ha preceduto
voindispensabili per
mantenere
certalaatseggi
complessivi.
a quota
458
nei
Anche
il PBD,
nel Consiglio
Nazionale
torizzare
i cantoni
a defiscalizzare
i ricontrari,
ma conentrato
una percentuale
più
no respinto
il testo ancheSale
Ticinocosì
tazione, gli iniziativisti hanno lasciato inmodesta (54,2%), sulla stessa linea Nuovo voto il 17 giugno tività ed evitare
(54,0%) Grigioni (57,3%) e Lucerna sparmi destinati all’acquisto di una
un
ulteriore
spopolamento.
tendere
che
i
comuni
strutturalmente
de25
Parlamenti. In Appenzello
Interno
le divisiocon quindi
9 deputati,
si (54%)
è confermato
nei
successivi
i promotori
dell’iniziativa non tutproprietà
abitativa
fino a un importo
di Neuchâtel
e Friborgo Per
(52,7%).
boli che
potranno,
per esempio,
beneficiare
di
Sarà
questi
aspetti
tornino
è perduto:
il tema e
tornerà infatti
di necessario
annuo di 15 mila franchi – 30 mila per
54%).
cantoni favorevoli
sono to
L’iniziativa
– lanciata
dalla fondazione
ni
politiche
sono
poco significative.
test,(pure
con
4 I seggi
guadagnati
tra
Friburgo
deroghe. Doris Leuthard ha detto che «i
stati cinque: in prima posizione il Tici- attualità il 17 giugno, quando si voterà
Helvetia Nostra dell’ecologista Franz una coppia – per un periodo massimo
ad
essere
considerati
nella
legge
d’appligiuristi
sono
all’opera
per
esplorare
il
marun’iniziativa
analoga, denominata
Deduzioni dal
(62,8%),Ildavanti
a Ginevra
(53,5%),
Weber – prevede, fra
le altre cose,invece
che di dieci
Evoluzione
opposta
peranni.
l’Unione
de-reddito imSanno
Gallo.
partito
ha 79
seggisunei
Parlamenti
gine di manovra» in questo settore. I percazione.
Basilea-Campagna (53,1%), Vallese “Accesso alla proprietà grazie al risparquesto tipo di residenze non possano ponibile per altri 5 mila franchi, semmessi di costruzione già
rilasciati Bonoli
resteranIgnazio
mocratica
ditotale,
centro:
dopo
8 seggi
cantonali.
pre perperso
un periodo
di dieci anni, era(51,1%) e Vaud (50,7%). Da notare che mio per l’alloggio”, lanciata dall’Assosuperare il 20% del
né il 20%
del- aver
no validati, ha precisato Leuthard. È inveBasilea-Campagna che già nel 1991 ciazione svizzera dei proprietari fondiala superficie abitativa di un comune. Il no inoltre previste per il finanziamenalle
federali,
nelle
elezioni
cantonali
successice meno chiaro che ne sarà delle domanaveva introdotto un modello di defisca- ri (HEV). In caso di un secondo «no»
testo obbliga i comuni a rendere con- to di misure edilizie volte al risparmio
de di costruzione in sospeso.
lizzazione sul piano cantonale, poi di- popolare, il modello di Basilea Campato ogni anno del rispetto di questa li- energetico e alla protezione dell’amchiarato contrario al diritto federale nel gna sarà definitivamente fuorilegge.
mitazione. In circa un quarto dei co- biente.
Bocciata dal 55,8% – Favorevole il Ticino
No al risparmio
per l’alloggio
il voto nei
Cantoni
Icosì
risultati
delle
votazioni federali nei Cantoni
Iniziativa sulla costruzione
di abitazioni secondarie
SI
ZURIGO
BERNA
LUCERNA
URI
SVITTO
OBWALDO
NIDWALDO
GLARONA
ZUGO
FRIBORGO
SOLETTA
BASILEA CITTÀ
BASILEA CAMPAGNA
SCIAFFUSA
APPENZELLO ESTERNO
APPENZELLO INTERNO
SAN GALLO
GRIGIONI
ARGOVIA
TURGOVIA
TICINO
VAUD
VALLESE
NEUCHÂTEL
GINEVRA
GIURA
SVIZZERA
%
NO
192’685 52.50
174’421
158’710 54.90
130’407
55’272 47.30
61’693
4’895 38.60
7’775
21’230 42.80
28’357
5’535 41.40
7’819
6’000 42.00
8’302
4’008 48.40
4’270
15’773 44.90
19’392
44’908 50.80
43’490
38’715 56.20
30’144
30’857 62.20
18’788
45’213 56.70
34’466
16’973 57.30
12’655
9’207 56.00
7’242
1’901 46.80
2’161
72’404 51.70
67’743
25’017 42.70
33’619
78’444 50.60
76’575
31’076 52.60
27’965
43’370 46.00
50’889
110’157 52.60
99’175
31’909 26.20
90’087
27’236 55.30
21’980
69’209 56.00
54’472
11’263 53.90
9’635
1’151’967 50.60 1’123’522
Iniziativa sul risparmio
per l’alloggio
%
SI
47.50
45.10
52.70
61.40
57.20
58.60
58.00
51.60
55.10
49.20
43.80
37.80
43.30
42.70
44.00
53.20
48.30
57.30
49.40
47.40
54.00
47.40
73.80
44.70
44.00
46.10
49.40
137’748
101’841
46’385
4’721
21’258
5’294
5’820
3’076
14’817
38’797
29’033
17’463
41’840
13’416
6’996
1’600
58’823
25’457
66’442
23’382
56’999
103’100
59’854
21’853
64’246
9’681
979’942
%
NO
38.30
222’183
35.90
182’139
40.60
67’815
38.80
7’456
43.50
27’572
41.40
7’482
41.70
8’149
37.80
5’063
43.10
19’527
46.00
45’466
42.90
38’709
36.00
30’987
53.00
37’091
46.60
15’351
43.40
9’127
40.10
2’387
42.80
78’561
45.80
30’097
43.80
85’160
40.40
34’524
62.80
33’771
50.70
100’212
51.10
57’274
46.00
25’614
53.50
55’745
48.50
10’266
44.20 1’237’728
Controprogetto sui giochi in
Iniziativa sulle sei settimane
denaro a favore dell’utilità pubblica
di vacanza per tutti
%
SI
%
61.70
64.10
59.40
61.20
56.50
58.60
58.30
62.20
56.90
54.00
57.10
64.00
47.00
53.40
56.60
59.90
57.20
54.20
56.20
59.60
37.20
49.30
48.90
54.00
46.50
51.50
55.80
124’967
91’673
31’656
3’406
11’065
2’851
3’137
2’188
9’186
33’190
21’396
19’786
25’308
9’716
4’290
732
40’811
15’670
46’706
15’805
43’730
86’735
37’045
20’328
59’838
10’527
771’742
33.60
31.50
26.70
26.00
22.00
20.90
21.60
26.10
25.80
37.10
30.90
39.30
31.20
31.80
25.80
17.80
28.60
26.60
29.70
26.50
45.90
41.10
30.30
40.90
47.40
49.30
33.50
NO
%
247’287 66.40
199’633 68.50
86’789 73.30
9’672 74.00
39’333 78.00
10’805 79.10
11’379 78.40
6’184 73.90
26’403 74.20
56’362 62.90
47’781 69.10
30’599 60.70
55’832 68.80
20’854 68.20
12’321 74.20
3’372 82.20
101’741 71.40
43’280 73.40
110’759 70.30
43’914 73.50
51’634 54.10
124’193 58.90
85’016 69.70
29’369 59.10
66’314 52.60
10’809 50.70
1’531’635 66.50
SI
%
312’042
246’129
96’823
9’318
37’633
10’519
11’698
6’934
28’882
74’293
56’347
42’332
67’213
22’324
13’601
3’231
114’822
45’622
126’421
48’609
79’499
192’749
98’427
42’479
109’206
17’697
1’914’850
87.8
87.1
85.5
78.3
78.3
82.7
84.3
85.6
84.9
87.9
84.9
88
86.9
81.6
85.6
82.2
84.8
84.9
84.2
85
87.7
94.2
83.3
89.2
91.7
88.2
87
NO
43’176
36’367
16’452
2’578
10’439
2’197
2’186
1’163
5’153
10’269
10’004
5’767
10’120
5’043
2’297
702
20’544
8’136
23’706
8’565
11’193
11’854
19’664
5’151
9’911
2’371
285’008
%
12.2
12.9
14.5
21.7
21.7
17.3
15.7
14.4
15.1
12.1
15.1
12
13.1
18.4
14.4
17.8
15.2
15.1
15.8
15
12.3
5.8
16.7
10.8
8.3
11.8
13
Legge federale su prezzo
fisso dei libri
SI
%
NO
133’616 37.50
222’532
116’059 41.20
165’815
41’801 37.00
71’075
3’269 27.20
8’760
13’890 29.00
34’056
5’161 40.10
7’716
5’530 39.80
8’372
3’156 38.80
4’975
10’993 32.20
23’183
48’738 57.50
36’048
23’714 35.20
43’612
21’159 44.10
26’825
26’775 34.80
50’249
9’855 35.00
18’313
5’586 35.40
10’211
1’516 38.30
2’443
46’626 34.40
88’773
23’883 43.80
30’627
48’441 32.10
102’462
20’427 35.60
36’924
42’874 46.70
48’960
120’128 60.60
77’973
68’150 57.70
49’992
30’024 63.00
17’656
80’667 66.60
40’428
14’538 71.20
5’889
966’576 43.90 1’233’869
%
part.
62.50
58.80
63.00
72.80
71.00
59.90
60.20
61.20
67.80
42.50
64.80
55.90
65.20
65.00
64.60
61.70
65.60
56.20
67.90
64.40
53.30
39.40
42.30
37.00
33.40
28.80
56.10
43.10
40.60
46.10
50.80
51.30
55.10
48.20
32.30
49.60
48.70
40.10
44.20
43.20
61.10
44.30
36.80
46.00
42.90
39.20
37.50
45.50
51.90
60.30
45.80
53.80
42.80
43.10
9
N. 4, aprile 2012
Riflessioni per il tempo pasquale
“Non temere, io sono il primo e l’ultimo”
Festeggiamo la Pasqua tradizionalmente a metà primavera. Il periodo in cui dopo la tranquillità dell’inverno erompe di nuovo la vita nella
natura. La creazione si fa vedere in tutta la
sua magnificenza del nascere e del crescere.
La luce del giorno diventa più potente delle
tenebre della notte.
Ma, nello stesso momento, ogni anno, mi ricordo dell’ aprile di 26 anni fa quando ci fu il
disastro nucleare di Cernobyl. Da un momento all’altro per me si offuscò il mondo, nonostante splendesse il sole in quella giornata
Via Marco De Marchi, 9 - 20121 Milano
MM3 Turati – Tram 1 – Bus 94
CULTI RIFORMATI
mensili
Die nächsten Termine/le prossime date
Chiesa Cristiana
Protestante in Milano
Reformierte
Gottesdienste
in Mailand/a Milano
Culti Riformati
Venerdì Santo 6 aprile
domenica
15 aprile
domenica
13 maggio
presentazione
dei confermandi
alla casa di riposo svizzera
Fondazione “La Residenza”
Via Lazzari, 25 – 21046 Malnate
tel. 0332 42 61 01
sempre alle ore 10.00 di mattina
aperti a tutti
Particolarmente e cordialmente sono
invitati tutti i riformati della zona
a partecipare.
I culti sono tenuti la domenica
alle ore 17.00.
Le prossime date sono le seguenti:
domenica 15 aprile 2012
domenica 13 maggio 2012
domenica 17 gugno 2012
Benvenuti
Il vostro pastore riformato Robert Maier
Pastore riformato
primaverile. Che cosa può significare per noi,
dopo un quarto di secolo? Le tenebre della
disgrazia di allora sono sparite. Ma poi, un
anno fa, sono improvvisamente tornate: un
terremoto e lo tsunami successivo e, per finire, un nuovo disastro nucleare, questa volta
in Giappone, in un paese dall’alta tecnologia
esemplare. Di nuovo un “venerdì santo globa-
Originaria di Stampa, in val Bregaglia
L’ultima de Castelmur
deceduta a 102 anni
Lo scorso 30 novembre è deceduta, all’età
di 102 anni, Anna Biancardi de Castelmur, da
sempre fedele lettrice di Gazzetta Svizzera.
Ce lo comunica il figlio, Giorgio Biancardi. La
signora Anna era l’ultima discendente in linea
diretta della famiglia de Castelmur, originaria
di Stampa, in val Bregaglia, dove si trova oggi
il Palazzo di famiglia adibito a Museo. Uno degli antenati della famiglia, di nome Giovanni,
ebbe da Napoleone III il titolo di barone per
le molte iniziative filantropiche a favore dei
poveri nella città di Marsiglia, dove svolgeva
le sue attività imprenditoriali. Egli mise in at-
to queste iniziative assistenziali in vari modi,
anche in Val Bregaglia, terra di origine sua e
anche della di lui moglie.
Fra le sue iniziative figura anche l’ospedale
del vicino paese di Soglio, nonché la costruzione del ponte sopra il fiume Maira, lo stanziamento di sussidi per l’accesso alle scuole
superiori ai figli dei contadini della valle. Una
famiglia che, in tempi lontani, ha dato molto
alla propria valle, come ricordano pubblicazioni locali e lo stesso Palazzo, oggi proprietà
del Circolo della Bregaglia, aperto nei mesi
estivi ai visitatori.
Robert Maier
Piazzale Susa, 14 – 20133 Milano
Tel. 02 73 37 51 – Cell. 339 146 62 68
E-mail: [email protected]
le”, a dimostrarci quanto mettiamo in gioco
con la nostra fede nelle tecnologie non sempre controllabili.
Con Gesù, Dio aveva aperto la porta alla “luce
del mondo” a Betlemme. Ma sulla croce gli esseri umani l’hanno sbattuta e l’hanno di nuovo
sigillata con i chiodi. Ne seguiva la notte più
scura, com’era la notte prima della creazione
del mondo.
La creazione giovane, il “paradiso” oggi è una
cosa passata. Utilizziamo il nostro mondo in
modo tutt’altro che saggio.
Ma la promessa di Dio di accompagnarci nonostante tutto vale fino ad oggi. Ci sarà sempre un nuovo inizio, se siamo pronti a cambiare il nostro modo di pensare e di agire. Se
siamo pronti ad aprire la porta alla vita e alla
luce che splende. Se impariamo dal passato.
In questo si trova il messaggio dell’alba di
Pasqua, anche e particolarmente oggi. Perché, la mattina di Pasqua, Dio ha superato la
morte. In questo senso possiamo celebrare
Pasqua secondo la “parola del giorno” della
Domenica di Pasqua: “Non temere, io sono il
primo e l’ultimo, e il vivente. Ero morto, ma
ecco sono vivo per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e del soggiorno dei
morti.” (Apc 1,18).
Robert Maier, pastore riformato,
Chiesa Cristiana Protestante, Milano
10
N. 4, aprile 2012
Alla premiazione delle più belle maschere vincono “I pirati”
Gran Veglione di carnevale
alla Società Svizzera di Milano
“Calòs Hedoné” valeas qui legerit: assibus singulis hic bibitur, dupundium – si dederis – meliora
bibes, quartum assem, si dederis, vina Falerna bibes”1
Pompei: iscrizione sulla porta di una taverna
Pubblico delle grandi occasioni alla Società
Svizzera di Milano il 23 dello scorso mese
di febbraio.
La Sala Meili, per l’occasione riccamente
allestita da un’infaticabile Sara, sin dall’inizio della serata offriva un colpo d’occhio di
grande effetto: un grande tavolo al centro e
gli altri, tutti attorno a fargli corona, tutti finemente apparecchiati, tutti opportunamente
forniti di cappellini, maschere, stelle filanti e
piccole cerbottane convenientemente corredate da innocui proiettili cartacei.
Sin dall’imbrunire, alcuni in abiti borghesi,
altri in maschera, il gran pubblico presente,
convenuto nell’atrio del terzo piano, iniziava
a gustare il ricco aperitivo che imbandiva
le tavole illuminate dalla bellissima luce del
tramonto milanese, che proveniva dalle ampie vetrate.
I saluti di benvenuto e di ben ritrovato che si
udivano nella sala, si facevano viepiù caldi
aiutati da un ottimo prosecco e sostenuti
da un buffet di piccole sfoglie, di mini-croissants farciti, di pizzette e da un fritto misto
di verdure pastellate di sempre universale
successo.
La Sig.na Sara Fraticelli, in giustificata assenza delle più alte cariche sociali, si è –
come sempre – dimostrata un’eccellente
quanto squisita padrona di casa, dall’occhio
attento e dall’ineguagliabile capacità di essere insostituibile maestra di cerimonie :
presente e non pressante, inappuntabile e
non ingombrante, precisa ma non rigida, affidabile ma non affannata, servizievole, ma
mai servile. In una parola, degna di un più
valido riconoscimento istituzionale che tutti
noi dovremmo tributarle, per quel suo esserci sempre e comunque: sempre sorridente
e comunque à la page.
Dopo l’apprezzato ed abbondante aperitivo,
i soci e gli amici convenuti hanno cominciato
a prender posto, mentre sul palco si notavano, già pronti ed in bell’ordine gli strumenti
dei già apprezzati, ma anche in questo caso
più che appropriati, “Coriandoli” che lasciavano ottimamente sperare per il buon esito
della serata.
La cena è iniziata con un riso agli asparagi
dalla perfetta cottura e dalla vellutata mantecatura cui faceva contrappunto la piacevole
resistenza dei piccoli asparagi che punteggiavano di un bel verde pallido, il candore
perlaceo del risotto.
Veniva poi servita una fesa di vitella definita
“giambonata”, che per sconosciute ragioni
si pensava di veder avvolta nel roseo abbraccio di un fasciante prosciutto, quasi il frutto
di un ardito connubio fra la tenera vitella ed
un sottile ed avvolgente roseo velo ad esaltarne le tenere virtù.
Al contrario, era la morbidissima vitella
a racchiudere nel suo interno un gustoso
quanto fondente cuore di saporose carni del
roseo animale. E come in un insolito caleidoscopio, questo, per forma e colore, mutava
di fetta in fetta vieppiù esaltato dalla leggera
salsa frutto di un’attenta e lenta cottura à
demi-feu.
A fianco, quasi morbido cuscino per quella
singolare culinaria unione, era stata adagiata una piccola quanto leggermente grigliata
“rosetta duchesse” dalla serica superficie e
dal vellutato cuore.
Il vino umbro2 dai rossi riflessi di rubino antico, ma dal leggero gusto di recenti vendemmie, faceva splendido supporto a quelle
carni ed a quel contorno che per leggerezza
e raffinata scelta, ha lasciato nei commensali il desiderio di un secondo e più consapevole assaggio.
Vanigliate frittelle e sottilissime chiacchiere
hanno contrappuntato poi il caffè subito servito, caldo per il rapido servizio e profumato
di lontane ed esotiche tostature.
Così sullo sfumar di quell’esotico aroma e
quasi in sua prosecuzione, i Coriandoli hanno
dato il via a caraibici ritmi che invitavano alle
danze ed alle flessuose movenze di un mambo prima e di una salsa poi cui non faceva
difetto la piena partecipazione di quasi tutti
i presenti.
In un tourbillon di eleganti abiti e di variopinti
costumi carnevaleschi, le musiche e le danze
sono proseguite sino all’estrazione dell’attesa
lotteria con i conosciuti, ma non per questo
meno ambiti premi che – come noto – vanno
dalle graziose spilline “Suisse”, agli ambitissimi biglietti delle Ferrovie Retiche, passando
per le cartine geopolitiche della nostra Patria.
E subito dopo, l’inappuntabile Sig.na Sara ha
dato il via all’attesissimo rito del Veglione di
Carnevale: la sfilata e la premiazione delle
più belle maschere della serata.
In realtà: un riconoscimento per tutti e per
tutti cinque minuti di celebrità avendo – tutte – indistintamente suscitato interesse ed
ammirazione.
Così abbiamo visto volteggiare sulla pista
da ballo: una vedova allegra dalla piumata
capigliatura, una caramellaia dal ricco paniere, una nera dama dal raffinato pizzo, una
giaguara dal temibile artiglio, un dinosauro
dalla giallo-verde livrea, una befana o “stria”
sulla volante scopa, una coppia di creoli
dalla floreale camicia, un uomo in frac con
la sua dama, un pirata e piratessa dal nero
mantello ed infine un diavolo con la sua ballerina dalla sulfurea andatura.
Il compito della giuria, fra i cui membri spiccavano il giovane Federico De Gennaro Colonna, le più che attente Patrizia Cometta
ed Angela Ciseri, il più che accorto Marco
marito della prima, il varesino Fabio Pomi ed
ancora il vigile Andrea Bertolini e le precise
Lia Sacerdote e Elena Mordasini, è stato
arduo e difficile in quanto l’originalità delle
maschere, la loro accattivante presentazione e la simpatia dei partecipanti, hanno reso
difficile e complessa l’assegnazione dei premi, tanto da dover attendere una decina di
minuti prima di conoscere l’atteso verdetto.
Al termine di una gara al cui esito – mi si
dice – si è pervenuti dopo l’ultima curva e
sul filo di lana, tutte le maschere hanno ottenuto una speciale menzione ed è appunto
per questo che è stato arduo attribuire la
vittoria, graduare i risultati ed assegnare i
premi.
Così vincitrice è risultata la coppia di pirati,
conquistando l’ambito biglietto delle Ferrovie Retiche, a seguire il dinosauro che se ne
è andato con la sua bottiglia di Fendant, poi
la coppia in frac con il libro sul Risorgimento
ed ancora la coppia di creoli con i tre volumi
della storia del teatro svizzero, la moglie del
giaguaro con un altro bel volume ed infine
la Bella Caramellaia che ha conquistato una
bella bottiglia termica.
E poi, di nuovo alle danze ed alle ambite carole cui non si è sottratta neppure la nostra
attiva ed elegantissima socia Patrizia Cometta che si è esibita in un classico ritmo con
un’impostazione di non comune bravura ed
invidiabile stile.
Poi, ancora i Coriandoli con i loro trascinati
successi e i loro invitanti brani, ben calibrati
per selezione, scelta, ordine e stile di esecuzione, con un alternanza di valzer, ritmi
caraibici, sonorità italiane, “disco-music” ed
altri attenti e misurati arrangiamenti.
Veramente bravi!
Mentre la serata volgeva al termine, sempre accompagnati ed allietati dalla musica
degli instancabili Coriandoli, sono cominciati
i saluti, le riflessioni sull’inverno che ci sta
lasciando e sulla primavera che già… “brilla
N. 4, aprile 2012
le vette e i dirupi,
e piante e animali, quante ne nutre la scura terra,
(dormono) le belve che vivon sui monti e la stirpe (tutta) delle
e i mostri negli abissi del mare di porpora11
e sale;
dormono le piume d’uccelli dalle ali distese".4
Ed allora cari amici, soci e compatrioti: che la serata vi sia stata lieta
nell’aria e per li campi esulta”3, sul Carnevale che qua a Milano dura un po’ di più che
altrove, sulla serata che è “andata via liscia
liscia”, sulla gradita cena, sulla prossima
cena nella stube il cui programma ha già riscontrato un così ampio successo tanto da
dover “aprire un overbooking”.
Poi, in lento avvicinamento verso l’atrio ancora saluti, un’altra sosta ed altre quattro
chiacchiere presso la porta. Ancora un’altra
piccola fermata con qualche battuta nei
pressi dell’ascensore e poi il cortile ed infine l’uscita. Ma ogni volta, ad ogni sosta altri
amici, nuovo gruppo, nuovi saluti e scambi di
felici impressioni per la serata che si vorrebbe prolungare nei saluti e nelle impressioni
degli altri.
Fuori uno splendido cielo punteggiato di
stelle e falciato di luna, pronto per un’altra
Note:
notte nel cui silenzio dormire ed ancora una
appena trascorso piacevole,
la cena gradita e lieve e che questa notte
1. Sull’insegna della Taverna “Bellagioia” a
volta riposare, come il gaudente e mai sariposo
e
completo
ristoro
…………“
di ali distese”.
Pompei nella strada
degli Augustali: “(Taverzio Alcmane che in un’altra lontana notte di
Avv.con
Niccolò
na) “Bellagioia” Salute a chi legge,
un’as- G. Cise
mille e mille anni fa, dopo una buona cena e
se a testa qui si beve, se ne darai due, berrai
migliori comuni bevute,______
cantava …
meglio, se ne sborserai quattro berrai vino
”dormono le cime dei monti e le gole,
1. Sull’insegna della Taverna “Bellagioia” a Pompei nella strada degli Augustali: “(Taverna) “Bellagioia” Sa
Falerno”
le vette e i dirupi, e piante
e animali, quante
un’asse a testa qui si beve, se ne darai due, berrai meglio, se ne sborserai quattro berrai vino Falerno”
2. Vino: rosso Cadetto Umbria Lungarotti
ne nutre la scura terra, (dormono) le belve
2009
che vivon sui monti e 2.
laVino:
stirpe
(tutta)
delle
apiLungarotti
rosso
Cadetto
Umbria
2009
3. Giacomo Leopardi (1798-1837): da “Il pase i mostri negli abissi del mare di porpora
3. Giacomo Leopardi (1798-1837) : da “Il passero solitario” (1831-1834)
sero solitario” (1831-1834)
e sale; dormono le piume d’uccelli dalle ali
4. Alcmane: (Sparta VII sec. a.C.) (fr.89P)
distese”.4
4.Alcmane : (Sparta VII sec. a.C.) (fr.89P)
Ed allora cari amici, soci e compatrioti: che
′
la serata vi sia stata lieta, il Carnevale appena trascorso piacevole, la cena gradita e
′
′
lieve e che questa notte vi dia sereno riposo
′
e completo ristoro …………“ di ali distese”.
′
′
.
Avv. Niccolò G. Ciseri
Alla Sala Meili a Milano
La Provincia di Rimini colpita dal maltempo invernale
Il carnevale
dei bambini
3,50 metri di neve
nella Valmarecchia
Giovedì 16 febbraio ci siamo ritrovati nella Sala Meili per festeggiare il carnevale dei bambini, che pur non essendo numerosi, hanno
partecipato con grande entusiasmo e voglia
di divertirsi.
Con il prezioso aiuto di Grace, una ragazza
molto carina e carismatica, tutti i partecipanti, hanno giocato e ballato per 3 ore, ridendo,
saltando e lanciandosi stelle filanti.
Naturalmente non è mancata la tradizionale
sfilata di tutte le maschere che prevedeva anche delle prove di abilità e di recitazione: Tutti,
grandi e piccini non si sono tirati in dietro ed
hanno dimostrato la voglia di partecipare e
gareggiare.
Grazie all’ora della merenda, con chiacchiere,
tortelli e patatine, i bambini si sono rifocillati
e riposati per riprendere con ancor più brio i
balli, coinvolgendo anche i genitori ed i nonni,
e la sfilata finale sul palco per poter ammirare
i bellissimi abiti e conoscerne le loro sfumature o curiosità.
I bambini, dai più piccoli ai più grandi sono
stati sapientemente animati e coinvolti nella
festa da Grace, nessuno è stato escluso.
Sicuramente è stato un bel pomeriggio, dove
si sono viste tante maschere di ogni foggia
e fantasia.
Ringraziamo Grace e la Società Svizzera di
Milano per l’organizzazione e speriamo di
ritrovarci tutti, più numerosi che mai al prossimo carnevale.
Daniela Mannina
A fine Gennaio e per tutta la quindicina di
Febbraio c.a. un’“incubo bianco” ha colpito in
particolar modo la Valmarecchia (provincia di
Rimini). La vallata messa in ginocchio da uno
straordinario e grave evento. Totalmente isolata dagli altri centri abitati. E noi, in quello
che in Primavera ed Estate è uno degli angoli
più suggestivi della zona, in quei giorni però
_________________________
4
sepolto da oltre 3,50 metri di neve, siamo
rimasti bloccati nella nostra abitazione, isolati
ed anche senz’acqua, per oltre dieci giorni.
Ora è tornato il sole e la gente conta i danni
e le sue vittime. Breve cronaca di un «non
breve» incubo bianco, da superare ma non
facile da dimenticare.
Marco e Santina Peytrignet
12
N. 4, aprile 2012
Era destinato alla formazione dei futuri sacerdoti svizzeri
Il Collegio Elvetico di Milano ospitò
il Senato nel periodo napoleonico
Non sempre i nomi delle strade rendono ragione della storia. Transitando a Milano, sulla cerchia
ormai ricoperta dei navigli, ad un certo punto ci si imbatte in una via denominata “Senato”. Un
elegante palazzo dalla facciata seicentesca, oggi sede dell’Archivio di Stato, ne spiega l’intitolazione. In realtà quel palazzo ospitò il Senato del Regno d’Italia napoleonico, che a Milano
aveva la sua capitale, soltanto per sette anni: dal 1808 al 1815. Dalla sua fondazione invece, e
per ben due secoli, quello fu il Collegio Elvetico. Ma di cosa si trattava? La vicenda del Collegio
Elvetico è emblematica di un legame storico e culturale di grande spessore tra la Confederazione e la Lombardia.
Tutto trae origine dal Concilio di Trento e dai
suoi provvedimenti di riforma della Chiesa
cattolica anche in risposta alla diffusione del
protestantesimo, una serie di atti che prendono il nome di “controriforma”. La diocesi di
Milano ebbe un ruolo fondamentale in questo
processo di rinnovamento soprattutto grazie
all’attivismo del suo arcivescovo Carlo Borromeo (1538-1584): san Carlo.
Tra questi provvedimenti, particolare importanza ebbero quelli volti a preparare adeguatamente il clero fino a quegli anni, soprattutto
nelle campagne poco istruito e non sempre
adeguato sotto il profilo della condotta morale. Venne così individuato nel seminario, un
luogo di vita comune e di istruzione, l’ambito
nel quale ordinariamente chi aspirava all’ordinazione sacerdotale avrebbe dovuto prepararsi. La novità riguardava tutta la Chiesa ma
a livello locale ognuno si mosse come meglio
potè. I Cantoni cattolici, già nel 1556 tramite
un’ambasceria avevano posto a papa Paolo IV
il problema di come formare il clero svizzero.
Il papa per tutta risposta promise di accogliere a sue spese 20 studenti presso il Collegio
Germanico che era stato fondato a Roma 4
anni prima proprio per accogliere i seminaristi di lingua tedesca. Negli anni seguenti a
Roma, altre sarebbero state le istituzioni di
questo genere, tra cui il Collegio Ungarico,
ma l’istituzione di seminari “nazionali” sarebbe proseguita fino ai nostri giorni, sebbene
attualmente i collegi pontifici romani siano
finalizzati non tanto alla formazione dei futuri
sacerdoti quanto alla loro specializzazione
post ordinazione.
Per quanto riguarda la Svizzera invece la
cosa avrebbe preso una piega differente.
Diventando papa nel 1560 il milanese Pio
IV, questi nominava il giovanissimo cardinale “nipote” Carlo Borromeo, Protettore della
nazione svizzera il 12 marzo dello stesso anno. Con lo zelo che lo contraddistingueva il
prelato si fece carico delle istanze che dalla
Svizzera provenivano, nonché delle difficoltà
frapposte dai cantoni ad inviare fino a Roma
gli studenti. Divenuto poi arcivescovo di Milano, nel 1566 allorché si insediò preso la sua
diocesi, propose che gli aspiranti sacerdoti
elvetici venissero accolti nei seminari lombardi che proprio in quagli anni venivano fondati.
Nello specifico: Milano ne avrebbe accolti 6,
Cremona 4, Pavia 3 e altri 6 sarebbero andati
in Emilia rispettivamente metà a Parma e gli
altri a Modena. Ma anche questa era soluzione transitoria. Il Borromeo ottenne così dal
nuovo papa Pio V di poter ospitare nei seminari milanesi quanti più seminaristi gli fosse
stato possibile provenienti dalla Svizzera e dai
Grigioni. Si noti bene, non stiamo parlando
soltanto di quella che era la porzione ticinese
della diocesi di Milano, la pieve delle tre valli
(Leventina, Riviera e Blenio), la Capriasca e
Brissago, che andrà poi a costituire con la
porzione comasca nel 1884 la diocesi di Lugano. Per questi seminaristi san Carlo volle
un seminario minore a Pollegio, che verrà poi
eretto canonicamente dal cugino e successore Federico Borromeo il 6 giugno 1622 e
che rimarrà in funzione fino al 1919. L’intenzione di Carlo Borromeo era quella di istituire
un luogo di istruzione e formazione del clero
che avrebbe poi svolto funzione dirigente al
proprio ritorno in patria sul modello dei collegi romani ma a Milano. L’operazione prese il
via quando finalmente l’arcivescovo trovò una
dotazione patrimoniale da destinare al mantenimento della struttura il 27 settembre 1579
data in cui venne emanata la bolla “Ad amplas
Helvetiorum et Rethiorum popolorumque eius
subditorum provincias”.
Presi il via i corsi nell’autunno dello stesso
1579, dopo qualche anno di sistemazione
provvisoria, nel 1608 l’architetto Fabio Mangoni ricevette l’incarico di costruire il palazzo che avrebbe dovuto ospitare il collegio.
I lavori proseguirono a lungo, anche per gli
ampliamenti che periodicamente vennero realizzati con l’apporto di altri artisti sempre di
primordine, come il Richini e il Pollack. Basti
pensare che la chiesa dedicata proprio a san
Carlo, di cui esiste ancora la facciata sulla via,
verrà terminata nel 1674.
A seguito delle soppressioni, operate prima
da Giuseppe II e poi da Napoleone, il palazzo
del Collegio Elvetico divenne un edificio pubblico, adibito dal 1865 a sede dell’Archivio di
Stato. Non cessò però il legame tra le diocesi
svizzere e il seminario milanese che prese
ad ospitare, con la restaurazione, i seminaristi e il clero già ordinato che frequentava le
pontificie facoltà milanesi presso le proprie
sedi: prima quella del Seminario Maggiore di
corso di Porta Venezia a Milano e, dall’anno
scolastico 1930/31, il nuovo Seminario Arcivescovile di Venegono Inferiore in provincia di
Varese. In particolare a Venegono esiste un
ala del seminario teologico denominata “svizzera” perché destinata alle camere dei seminaristi elvetici. La presenza di questi studenti
nei seminari milanesi durò fino all’epoca del
Concilio Vaticano II ma il ricordo della loro secolare presenza è tuttora vivo nella documentazione conservata presso l’Archivio Storico
di Venegono sotto la denominazione “Helvetia
Mediolanensis”. Parecchi vescovi ed illustri
ecclesiastici svizzeri dal secolo XVI al XX si
formarono proprio a Milano.
Nelle foto: il Collegio Elvetico di Milano
nei secoli: da Seminario ad Archivio.
13
N. 4, aprile 2012
Con una colazione comunitaria di primavera sana e genuina
Primavera alla Scuola Svizzera
di Milano al Campus di Caslino
Le porte della Scuola Svizzera a Caslino sono
rimaste aperte anche sabato, 17 marzo per i
bambini della scuola materna ed i loro genitori.
Nell’ambito dell’argomento trattato e l’imminente cambio di stagione, si è svolta una colazione
di primavera comunitaria molto genuina e sana.
La settimana precedente all’evento, le educatrici hanno distribuito a tutti i bambini dei
biglietti illustranti i vari componenti per una
sana colazione, p.es. latte, frutta, pane, cereali ecc. Ogni nucleo familiare ha quindi provveduto all’acquisto di tale alimento da portare
a scuola il giorno stabilito per la colazione. Si
è così creato un ricco e coloratissimo Buffet.
C’era veramente un po’ per tutti! Ognuno si
è servito, trovato il proprio posto e gustato
il cibo insieme agli altri commensali. I genitori hanno potuto scambiarsi reciprocamente
idee ed opinioni ed i bambini si sono divertiti
a giocare e “scorrazzare” fra le aule ben conosciute e fuori in giardino. Nel giro di un’ora
Il momento di gustare le pietanze preparate dalle famiglie.
SCHWEIZER
SCHULESCHWEIZER
MAILAND
il buffet
è stato completamente ripulito e tutti
SCHULE
MAILAND
sembravano essere sazi e felici.
Wir suchen auf den 1. August 2012
Per portare ulteriore brio nella mattinata, i
bambini hanno fatto una piccola esibizione
Wir suchen auf den 1. August
Deutschlehrkraft
für 2012
die
davanti ai loro genitori. Accompagnati dalla
Primarschule
chitarra hanno cantato: “… arriva sempre una
Deutschlehrkraftin
fürMailand
die Primarschule in Mailand
Assistentin für
Kindergarten
in Cadorago
(Co) primavera, arriva sempre marzo….
Assistentin
fürden
den
Kindergarnuova
portando
nuova luce nei nostri cuori…”
tenWirinerwarten
Cadorago (Co)
Per un bel po’ tutti sono rimasti ancora insieUnterrichtserfahrung auf der jeweiligen Schulstufe
Schweizer Bürger(in), Muttersprache Deutsch
Wir erwarten
Bereitschaft zu hohem schulischem und ausserschulischem Einsatz
t6OUFSSJDIUTFSGBISVOHBVGEFSKFXFJMJHFO
Schulstufe
Wir bieten
t4DIXFJ[FS#àSHFSJO
.VUUFSTQSBDIF
Circolo Svizzero Sondrio e alto
Internationales Umfeld
Deutsch Mitarbeit in einem kleinen motivierten Team
Anstellung in der Schweiz; schweizerische Sozialversicherungen
t#FSFJUTDIBGU[VIPIFNTDIVMJTDIFN
und asserschulischem Einsatz
me, alcuni genitori hanno colorato con i propri
bambini sui tavolini piccoli, altri hanno aiutato
le educatrici a riordinare, altri ancora hanno
riso in compagnia davanti ad un caffè.
Piano, piano la mattinata si è volta alla fine
e, come la primavera, ha portato luce in tutti
i cuori!
Mirjam Toteff
Lario
Assemblea annuale 29.4.12
vollständige Bewerbung mit Foto richten Sie bis am 20. April an Christina
WirIhre
bieten
Urech, Direktorin der Schweizer Schule Mailand, Via Appiani 21, I-20121 Milano, Et*OUFSOBUJPOBMFT6NGFME
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finden Sie unter www.scuolasvizzera.it
Partenza: ore 8.00 di domenica 29 aprile
2012 nel piazzale della stazione ferroviaria di
Chiavenna, viaggio in pullman con destinazione
nella suggestiva località valtellinese di Teglio.
Visita guidata: ore 9.30 alle cantine vinicole
Nino Negri a Chiuro. Visita guidata: ore 11.00
Palazzo Besta a Teglio. Pranzo: ore 13,00
presso l’Hotel Ristorante Combolo in Teglio
con un menu classico Valtellinese.
Dopo il pranzo si terrà l’assemblea.
Ritorno: ore 17.00 partenza con pullman
destinazione Chiavenna.
Costi per partecipante
Pullman: € 10. Visita guidata Cantine Nino Negri gratuita. Visita guidata Palazzo Besta € 3.
Menu pranzo (compreso ¼ di vino Valgella ½
minerale e caffè) € 29.
La gita verrà effettuata in qualsiasi condizione
di tempo. Confermare partecipazione entro il
15 aprile a Margrit tel. 346 37 23 214 oppure
all’indirizzo e-mail: [email protected]
14
N. 4, aprile 2012
Patrimonio storico della città mitteleuropea
Comunità svizzera a Trieste ’700 - ’900
in una mostra a Palazzo Costanzi
Come annunciato nel calendario degli eventi del
mese di marzo pubblicato dall’Ambasciata di
Svizzera a Roma, mercoledì 29 febbraio 2012,
alle ore 18, è stata inaugurata a Trieste nell’affollata sala di esposizione di Palazzo Costanzi
la mostra su La Comunità svizzera a Trieste dal
’700 al ’900, realizzata dal Circolo svizzero di
Trieste, in collaborazione con l’Assessorato alla
Cultura del Comune di Trieste, e con il patrocinio
del Consolato generale di Svizzera a Milano.
Per l’occasione sono intervenuti il prof. Bernardino Croci Maspoli, direttore del Museo del
Malcantone, e il dott. Davide Tarallo, addetto
all’ufficio stampa del Circolo svizzero di Firenze.
L’evento è stato organizzato con il contributo
di: Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali, Prohelvetia, Chiesa Evangelica Riformata di
Confessione Elvetica di Trieste, Giuliana Bunkeraggi Spa, Camera di Commercio I.A.A. di Trieste, Ocean Marine Srl, Nautec Mare Srl, Soci
del Circolo svizzero di Trieste, Associazione di
volontariato Cittaviva.
Curata da Annemarie Graf Reina, autrice dell’omonimo libro assieme al Console Giulio Cattaneo e a Giuseppe Reina, la mostra intende ripercorrere la storia della Comunità elvetica triestina, che, con le altre diverse comunità etniche
e religiose (greca, serba, ebraica, armena…)
ha contribuito, tra Settecento e Novecento, allo
sviluppo economico della città, un tempo fiorente porto dell’Impero asburgico.
Simbolicamente esposti nel palazzo Costanzi,
progettato dall’architetto ticinese Pietro Nobile,
si troveranno ritratti, documenti e progetti architettonici accompagnati da suggestivi ingrandimenti fotografici con i luoghi degli svizzeri a
Trieste.
In uno spazio-video è inoltre proiettato un bel
documentario sulla storia degli svizzeri a Trieste
ideato dai coniugi Reina e realizzato per l’occasione dal fotografo Massimo Goina.
Il libro è frutto delle accurate ricerche svolte dagli autori confluite nel libro La Comunità svizzera
a Trieste tra ’700 e
’900, pubblicato dalle
Edizioni Italo Svevo di
Trieste e presentato
in occasione dell’inaugurazione.
Come le altre comunità (ebraica, serba,
greca, armena ecc.)
anche quella svizzera si forma grazie al
richiamo esercitato
sui commercianti dai
vantaggi economici
L’Assessore alla
offerti dallo status
Cultura Mariani.
di Porto franco con-
Nella foto da sinistra il prof Gino Pavan, il presidente del Circolo svizzero di Trieste
Giuseppe Reina in piedi, Annemarie Graf Reina, il Console generale Baggi e l’arch.
Marina Merson presidente della Società Elvetica bi Beneficenza di Trieste.
cesso alla città di Trieste dall’imperatore Carlo
VI nel 1719 per favorire il lancio dell’emporio
commerciale.
I primi svizzeri a raggiungere la città adriatica
alla metà del ’700 sono grigionesi, che si impiegano soprattutto nel campo del caffè aprendo
caffetterie di cui qualcuna ancora oggi attiva.
Principalmente mercanti, gli svizzeri a Trieste
raggiungono presto posizioni di alto livello nei
diversi campi della vita economica e politica
della città, distinguendosi anche nel campo
della beneficenza (Fondazione Antonio Caccia
e Maria Burlo Garofalo che dispone di centinaia di appartamenti ad affitto agevolato, Istituto
Regionale Rittmeyer per i Ciechi).
Il più importante contributo alla città da parte
della Comunità elvetica è legato all’architettura:
molti dei principali palazzi triestini sono stati
progettati da architetti svizzeri, che hanno contribuito ampiamente a ridisegnare il volto della
città nei secoli più gloriosi della sua storia.
Di Pietro Nobile e dei molti altri architetti e capomastri svizzeri a Trieste si è parlato martedì
6 marzo 2012 alle ore 17 nell’Auditorium del
Civico Museo Revoltella a Trieste in una apposita conferenza gremita di pubblico dal titolo
Pietro Nobile e gli architetti ticinesi a Trieste
cui ha presenziato anche il Console generale
di Svizzera a Milano Massimo Baggi, che, dopo
il saluto di benvenuto del presidente Giuseppe
Reina e dell’Assessore alla Cultura del Comu-
ne di Trieste Andrea Mariani, ha consegnato
all’architetto prof. Gino Pavan l’Attestato di riconoscimento al merito quale insigne studioso
di Pietro Nobile. Quindi è seguita la conferenza
tenuta dall’architetto Gino Pavan e dalla dott.
ssa Rossella Fabiani della Soprintendenza per
i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del
Friuli Venezia Giulia.
La giornata si è felicemente conclusa con la
cena in onore del Console generale Massimo
Baggi con una folta partecipazione dei soci del
Circlolo svizzero in una gioiosa atmosfera di
ritrovata unione, nel corso della quale il prof.
Pavan è stato eletto socio onorario ed è stato
acclamato il nuovo logo del Circolo svizzero.
Così, dopo le mostre e le pubblicazioni realizzate a Trieste negli ultimi anni sulle diverse Comunità (armena, ebraica, greca, serba, il Circolo
Svizzero di Trieste, consapevole del contributo
apportato allo sviluppo della città mitteleuropea, non è mancato all’appuntamento del recupero della memoria storica di questa città,
a cui la Comunità svizzera, specie con i suoi
architetti ticinesi, ha dato un’indelebile impronta
urbanistica e sociale.
Con l’auspicio che quell’atmosfera d’interculturalità e d’integrazione feconda che spirava
nell’ottocento riprenda a soffiare su Trieste forte
coma la bora.
Giuseppe Reina,
Presidente del Circolo Svizzero di Trieste
15
N. 4, aprile 2012
Circolo Svizzero di Firenze
Riunione di un centinaio di ex-allievi
della Scuola Svizzera di Firenze
Il 4 marzo si è svolta nei locali sociali del
Circolo Svizzero di Firenze una straordinaria
riunione degli ex allievi della Scuola svizzera,
che ha chiuso i battenti nel 1983. L’evento, decisamente ben riuscito, ha visto la partecipazione di un centinaio di persone, inclusi alcuni
ex-insegnanti. Molti si sono rivisti per la prima
volta dopo decenni, altri erano rimasti in contatto fra di loro, ma ritrovarsi tutti insieme, e
per giunta nelle vecchie classi del “villino” della
scuola, è stata un’emozione oltre che una grande gioia. Erano rappresentate quasi tutte le
generazioni che si sono susseguite nella storia
della scuola e all’indomani di questo bell’appuntamento già si stanno studiando altre iniziative,
con l’aiuto della pagina di Facebook dedicata
al gruppo Scuola svizzera di Firenze, che ha
facilitato enormemente i contatti, senza nulla
togliere all’efficienza e all’entusiasmo degli organizzatori. Nel 2013 ricorrerà il trentennale
della chiusura della scuola e già si pensa di
commemorare questo evento (peraltro triste)
con un altro raduno, da fare magari nella bella
stagione, per poter permettere l’uso del cortile, in previsione di una partecipazione altrettanto massiccia. In effetti i soli locali del circolo
si sono dimostrati un po’... strettini per tutti gli
intervenuti. C’è da sperare che qualcosa possa
essere organizzato anche prima di quella data,
magari già all’inizio dell’estate di quest’anno.
Assemblea generale ordinaria
La sera del 9 marzo si è tenuta l’annuale assemblea generale ordinaria del Circolo svizzero di Firenze. Il presidente del circolo, Luciano
Defilla, all’inizio del proprio intervento, ha volu-
to commemorare con queste parole le socie
purtroppo scomparse fra il 2011 e il 2012:
“devo iniziare il mio consueto resoconto annuale con un doveroso omaggio a tutti i nostri amici soci che in questo anno ci hanno lasciato.
Ricordiamo che in giugno è scomparsa la Signora Janny Gorham-Bruggisser che, come
ricorderete, fu una delle sostenitrici della nostra iniziativa relativa alla storia dell’industria
della paglia in Firenze, con un serie notevole di
contributi storici riportati nel volume che venne
presentato all’Accademia dei Georgofili.
Sempre in giugno anche la signora Mila Borgatti ci ha dato l’estremo saluto: la ricorderemo
sempre per la sua gentilezza e simpatia, per
l’interesse che dimostrava per tutte le nostre
iniziative e per il suo amabile sorriso.
Il 13 dicembre è giunta anche la notizia improvvisa della scomparsa di Ketty Uehlinger
Panichi, che è stata per anni una insostituibile
giovane colonna del nostro comitato col quale
ha lavorato con la sua approfondita preparazione in campo culturale divenendo di grande
aiuto alla nostra associazione. Infine, come
dimenticare che in gennaio ci ha lasciati anche Dora Isler, l’amata consorte dell’indimenticabile Paolo, nostro penultimo presidente?
Ormai in età avanzata il male non le ha voluto
risparmiare sofferenze inutili: la ricorderemo
sempre serena e sorridente”. Luciano Defilla,
insieme a tutto il comitato, è stato riconfermato per la stagione 2012-2013: a lui e a tutti i
membri della dirigenza vanno gli auguri di un
buon lavoro, sulla scia di tutto ciò che è stato realizzato anche nell’ultimo anno; durante
la stagione 2011-2012 sono stati organizzati
ben 23 eventi, così suddivisi: 10 conferenze
ed incontri culturali, 7 cene sociali e di rappresentanza, 3 visite guidate fuori sede e 3
mostre, a testimonianza di una vitalità non comune del circolo fiorentino, che oltretutto ha
chiuso l’anno contabile con un felice avanzo.
Per sabato 21 aprile è stata programmata
una visita a Villa Bellosguardo a Lastra a Signa
per visitare la dimora ed il museo dedicato al
famoso tenore Enrico Caruso e il parco. Per
maggio sono inoltre previste due interessanti
visite, una alla Società dantesca italiana, l’altra
all’Accademia della Crusca.
David Tarallo
16
N. 4, aprile 2012
Bernardino Regazzoni ne ha parlato in una serata tenuta a Lugano
I rapporti fra Svizzera e Italia
visti dall’Ambasciatore a Roma
L’ambasciatore di Svizzera in Italia Bernardino Regazzoni era a Lugano la sera del 9
marzo per parlare dei rapporti fra Svizzera
e Italia, davanti a una folta rappresentanza dei Lions Club ticinesi. La conferenza è
stata seguita con molta attenzione, poiché
il tema in Ticino è di particolare attualità.
Come noto il canton Ticino ha rifiutato di versare la parte concordata (38,8%) delle imposte
dei frontalieri (oggi quasi 54’000) ai comuni italiani confinanti. Questo perché l’Italia continua
a rifiutare la discussione su un nuovo accordo
di doppia imposizione, pratica il sistema delle
“liste nere” e continua ad ostacolare l’attività di
operatori svizzeri in Italia.
Regazzoni ha affrontato anche questa tematica
dicendo però che la Svizzera deve rispettare gli
accordi conclusi con l’Italia. Si tratta quindi di
una questione da risolvere e da affrontare nella
discussione globale sui rapporti fiscali, ma non
si può sperare che l’Italia accetti un accordo come quello concluso, ma non ancora ratificato,
con la Germania e la Gran Bretagna.
Quello della storica amicizia, delle affinità
culturali e dei reciproci interessi è stato il filo conduttore dell’esauriente esposto fatto
dall’ambasciatore. In molti campi i due paesi
sono infatti complementari: dagli scambi commerciali (35 miliardi di franchi e in crescita), a
quello dell’energia, a quello degli investimenti
diretti (80’000 posti di lavoro creati con partecipazioni svizzere in Italia), a quello dei trasporti.
Quest’ultimo è pure un tema delicato a causa
delle incertezze che ancora permangono circa
il prolungamento della linea ferroviaria di base
in Italia. Un primo passo concreto è però la
decisione di collegare l’aeroporto di Malpensa
al Ticino.
Sono però numerose e altrettanto importanti
le ragioni che uniscono la Svizzera all’Italia.
Intanto Berna, dopo Londra, è stata una delle prime a riconoscere il nuovo Stato italiano,
150 anni fa, 13 giorni soltanto dopo la sua
costituzione. Ci accomuna anche una analoga
esperienza migratoria. Mezzo milione di italiani
vivono in Svizzera e 50’000 svizzeri in Italia.
Un contributo notevole alla conoscenza della
storia dell’emigrazione in Italia la stanno dando
le pubblicazioni curate da Giorgio Mollisi per
l’editrice Ticino Management (l’ultima è quella
su Torino). I rapporti culturali sono sempre intensi, anche perché la Svizzera è l’unico altro
paese al mondo che pratica l’italiano come
lingua ufficiale. Di conseguenza le potenzialità
di sviluppi positivi delle reciproche relazioni ci
sono. Un’occasione d’oro può essere l’Expo
Mondiale del 2015 a Milano. Parecchio lavoro resta però da fare se, come rilevato da un
recente studio pubblicato dalla rivista “Limes”,
il 65% degli italiani percepiscono la Svizzera
in modo meno positivo rispetto ad altri paesi.
Regazzoni auspica perciò che si possa estendere il dialogo a tutta la sfera pubblica (come
nell’incontro di Lugano) e non solo limitandolo
ai resoconti e ai commenti dei media.
i.b.
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17
N. 4, aprile 2012
Incontro con insegnanti e allievi della Scuola Svizzera di Catania
Il Console Mauro Gobbo in visita
agli Svizzeri di Catania e Sicilia Orientale
L’8 Marzo u.s. le Istituzioni svizzere a Catania
hanno ricevuto la gradita visita del Console
di Svizzera a Roma, Signor Mauro Gobbo.
Egli ha dapprima trascorso la mattinata presso la Scuola Svizzera Catania. Accolto da
una delegazione del Comitato della Scuola
formata dal Presidente, Paolo Brodbeck, e
dalle Consigliere Signore Lucia Inguscio e
Raffaella Caflisch e accompagnato dal Console Onorario per la Sicilia, Signora Sandra
Brodbeck, ha visitato tutte le classi e sezioni, mostrando grande interesse per le attività
svolte da tutti gli alunni e intrattenendosi con
loro.
Durante la ricreazione ha inoltre incontrato
tutto il corpo insegnante, scambiando informazioni e dettagli sull’insegnamento svolto.
Infine ha spiegato in maniera molto esauriena
a
te agli alunni di 4 e 5 Elementare e della
Scuola Media come si intraprende la carriera di Console, le funzioni di un Consolato
e la differenza tra Ambasciata e Consolato.
L’interesse degli alunni è stato grandissimo
e vivaci e pertinenti sono state le domande
degli alunni poste al Signor Gobbo, anche
sulla sua persona e sulla sua vita trascorsa
in diversi paesi del mondo.
La stessa sera il Console è stato accolto
dalla comunità elvetica della Sicilia orientale
presso i locali del Circolo Svizzero Catania.
Anche durante questo incontro è stato evidente l’interesse dei presenti, che hanno
posto diverse domande di tipo pratico e burocratico. Al termine è seguito un rinfresco
organizzato dal presidente Giuseppe Basile
e l’incontro è proseguito in un clima di grande cordialità.
La serata si è conclusa con un sentito grazie per la visita e, si spera, un arrivederci
a presto.
Loretta Brodbeck
Incontro il 6 maggio a Scano Montiferro/Cuglieri
I 20 anni del Circolo
Svizzero di Sardegna
Carissimi Lettori,
a nome del Comitato Direttivo del Circolo Svizzero della Sardegna Vi
rendo noto e quindi Vi invito a prendere parte al Raduno Regionale degli
Svizzeri residenti sull’Isola che si tiene ogni anno in Sardegna.
Questo sarà il XX incontro e tale compleanno, a cifra tonda, sarà opportunamente onorato domenica 6 maggio 2012 a Scano Montiferro/
Cuglieri. Il programma, che nella sua interezza verrà illustrato agli interessati direttamente dai referenti/organizzatori dell’evento, prevede
il ritrovo di tutti i partecipanti alle ore 10.00 al Parco degli Uccelli in
territorio del Comune di Scano Montiferro, in prov. di Oristano, in posizione mediana, facilmente raggiungibile dai quattro angoli dell’Isola, per
una visita guidata della durata di un’ora e mezza. Si proseguirà poi sulla
strada verso Cuglieri fino all’Azienda Agrituristica Pittinuri dei F.lli Càsule
per conoscere le specialità culinarie locali e fare il pieno di prelibatezze
caserecce; occasione ghiotta, da non perdere, per consolidare e/o
sviluppare proficui rapporti tra i Soci del Circolo, gli appartenenti alla 5ª
Svizzera, gli amici e tutti i simpatizzanti sardi e italiani continentali. Per
dettagliate informazioni e prenotazioni si può fare riferimento a: Monica
Carboni. Presidente del Circolo Svizzero della Sardegna.
E-mail: [email protected]
Cell: +39349 326 75 27
Maddalena Schelbert
Tel: 070 37 16 04
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[email protected] - [email protected]
www.mediavalue.it/gazzetta-svizzera
18
N. 4, aprile 2012
Al Cineforum del Circolo Svizzero di Roma
Animata discussione attorno
al film svizzero “Cannabis”
La lunga tradizione del Circolo Svizzero Roma, che proprio quest’anno compie 125 anni,
propone attività ed eventi socio-culturali per
gli svizzeri domiciliati nel Lazio. L’obiettivo è
di consentire una più approfondita conoscenza fra i Soci, per una migliore integrazione in
Italia, mantenere sempre vive le relazioni con
il Paese di origine e conservare le tradizioni.
Con questo spirito la Casa Svizzera di Roma
ha nuovamente ospitato il Cineforum con
film svizzeri, non visionabili nelle sale romane. Questa volta è stato proposto il film “Cannabis - Probieren geht über Regieren” del
regista svizzero Niklaus Hilber, commedia
del 2006. Il lungometraggio interpretato da
Hanspeter Müller-Drossaart, Joel Basman,
Deleila Piasko, Jean-Pierre Cornu, Lilian
Steffen, Samir Klipic, Annina Euling, Viviana
Aliberti, Max Rüdlinger è stato presentato al
Festival del film svizzero di Soletta nel 2007
ed è inserito negli elenchi di Swissfilms, l’agenzia per la promozione del cinema svizzero. Questa attività, il Cineforum, ha una
duplice funzione: oltre a promuovere artisti
e prodotti elvetici, ha lo scopo di animare
un dibattito ed ampliare le conoscenze di
ciascuno di noi sugli argomenti proposti ed,
in piccola parte, della visione del mondo di
coloro che frequentano la nostra comunità.
In quest’ottica vengono proposte attività di
vario genere: dai Concerti al Nikolaus, dalla
Raclette alle visite culturali, dal Brockenhaus
al Cineforum e molto altro ancora. Ognuna
di queste attività ha lo scopo di perseguire
i propositi che si prefigge il Circolo come
comunità di riferimento. L’interesse generale ha entusiasticamente animato il dibattito
di questa proiezione che come la maggior
parte dei lavori cinematografici, trattasi di
una commedia e come tale licenza artistica,
come già in molte altre forme di comunicazione è successo, la concretezza scientifica
non sempre è rispettata.
Il nodo focale è che suscita interessi con
scambi di argomentazioni e punti vista su
temi generali ed attuali; questo è lo scopo
anche di questa attività culturale che da una
posizione passiva rende partecipe il convenuto rendendolo attore e permettendo, con
la dovuta tolleranza, che i risultati che ne
derivano in ciascuno di noi, quali siano, permettano di interagire e accrescere di “quel
piccolo po’” la nostra comprensione del
prossimo e del mondo che ci circonda. E
questo film, forse meglio degli altri nella sua
apparente semplicità ma complessità di merito per i vari attuali argomenti esposti in una
trama narrata in modo anche divertente che
ne ha reso piacevole la visione, ha suscitato
un maggiore interesse permettendo, per chi
era presente, un ampio momento di riflessione in un lungo e proficuo dibattito. Come
Associazione degli Svizzeri a Roma, siamo
felici che le nostre attività siano oggetto di
considerazioni di così gran rilevanza. Proprio
grazie al contributo della Comunità attiva, ci
è consentito, ancora di più, di poter illustrare
a quanti, non si sono ancora soffermati a
conoscerci, il nostro modo di porci ed interagire con i cittadini svizzeri del Lazio e non
solo. Grazie alla trama del film, a contorno
della storia principale vengono analizzate
oltre alle droghe illegali leggere, attraverso
altri personaggi, diversi tipi di dipendenze,
quali alcool, psicofarmaci in abuso, etc. e ne
vengono esasperate le varie funzioni, sottoli-
neando il contrasto, con lo scopo di mettere
lo spettatore in condizione di riflettere sul
come sia possibile condizionare la propria
mente, per permettere, inoltre, di ragionare
sui confini della dipendenza, sui confini della
terapia, del bisogno, della necessità, di come si possa modificare le proprie convinzione, nel bene e nel male, a seconda di come
le stesse ci possono essere proposte. Tutto
ciò ha animato la discussione. Dal confronto
è emerso che le “dipendenze”, di qualsiasi
tipo, sono una alterazione del comportamento che da semplice e comune abitudine può
diventare una ricerca esagerata e patologica
del piacere attraverso mezzi o sostanze o
comportamenti che sfociano nella condizione patologica, per cui la persona dipendente
perde ogni possibilità di controllo sull’abitudine. L’utilità di questo incontro che favorisce il
dialogo ed il confronto ha stigmatizzato che
questo è il rischio che non vogliamo correre,
che il non parlarne, faccia credere, anche
ai nostri giovani, certamente non “ingenui
e sprovveduti”, che non esista. Possiamo
ritenerci molto soddisfatti per l’andamento
del pomeriggio di incontro con il Cineforum
e con il film presentato su un tema, quello
della dipendenza, “troppo importante ed attuale perché lo si possa sminuire” e riteniamo sia stato affrontato in maniera concreta
discutendone con la nostra comunità, che
possiamo dire con orgoglio, anche grazie a
queste attività, vanta ad oggi un bel numero
di associati. Ci auguriamo che questa interessante occasione sia stata una ulteriore
spinta alla partecipazione alle nostre attività.
Fabio Trebbi
[email protected]
Conferenza dell’addetto militare in Italia Peter Wanner
Informazioni sull’Esercito Svizzero
e sul servizio militare in Svizzera
Grande interesse e partecipazione ha suscitato l’incontro organizzato dal Circolo Svizzero Roma sul tema “Informazioni sull’Esercito
Svizzero e sul servizio militare in Svizzera”.
Tema molto interessante che ha coinvolto
non solo i giovani ma anche le famiglie che
alla ricerca di notizie hanno con attenzione
ascoltato il Generale di Brigata Peter Wan-
ner, Addetto militare in Italia ed Israele – Ambasciata Svizzera. Sono state date notizie
sull’Esercito, il Reclutamento e le modalità
di arruolamento per i cittadini Svizzeri residenti in Italia. Accanto al compito istituzionale
sulla Sicurezza del territorio e la sua difesa
sono state date informazioni circa i contributi al sostegno internazionale alla pace e alla
gestione delle crisi e gli impieghi sussidiari
per la prevenzione e la gestione dei pericoli
esistenziali. In una scala di probabilità sono
stati analizzati vari aspetti che potrebbero
implicare la Svizzera quali conflitti extraeuropei, catastrofi naturali e tecnologiche, conflitti
armati in Europa, estremismo violento, terrorismo, la guerra dell’informazione, conse-
19
N. 4, aprile 2012
Prossime proposte
per partecipare agli eventi è necessario essere Soci ed é gradito un cenno di prenotazione
presso la Scuola Svizzera 06 440 21 09 oppure [email protected]:
L’addetto militare svizzero in Italia si rivolge ai numerosi giovani presenti.
guenze della proliferazione, disordini interni,
il primo gennaio dell’anno in cui si compiono
ricorso alla forza nello spazio aereo ed infine
i diciotto anni (Ordinanza sull’obbligo di prela stessa aggressione militare. È stato inolstare servizio militare degli Svizzeri all’estero
tre affrontato il tema sugli Impieghi sussidiari
e delle persone con doppia cittadinanza; Ord
di sicurezza: protezione di persone, opera511.13 del 24 settembre 2004). Il pomerigzioni di rimpatrio e la protezione di eventi.
gio poi è continuato con molte informazioni
Sono state illustrate poi tutti le prove che
che il Console Mauro Gobbo ed il suo staff
conducono al reclutamento e la normativa
hanno esposto alla attenta platea: dalle comper poter accedere al servizio anche come
petenze consolari alle raccomandazioni agli
svizzero o doppio nazionale residente estero
iscritti nei Consolati per le notizie importanti
argomento che ha provocato molte domande
da fornire quali, oltre all’immatricolazione, i
ed interesse per la sua complessità di pervari recapiti per poter essere prontamente
corso. Infatti è stato ricordato che in tempo
rintracciati in caso di necessità, alle spiedi pace, gli
Svizzeri en
all’estero
esentati à domicile
gazioni sui vari adempimenti che si devono
Stockage
Suissesono
ou livraison
dal reclutamento e dall’obbligo di prestare
svolgere nel caso di richieste di documenti
servizio militare, però possono presentarsi
o certificazioni. È stato inoltre ricordata l’imvolontariamente al reclutamento e prestare
portanza del Diritto di voto che ogni cittadino
il servizio militare a condizione di conoscere
svizzero possiede. Una rapida informazione
una lingua nazionale. La Convenzione tra la
anche sulle opportunità di studio e di lavoro in
Confederazione Svizzera e la Repubblica ItaSvizzera, vista la grande presenza di giovani,
liana relativa al servizio militare dei doppi citha concluso la serata dando a tutti appuntatadini, 0.141.145.42; del 1 settembre 2008,
mento per una più approfondita informazione
presuppone che tale scelta venga manifestasulla formazione dei giovani in Svizzera, al
ta entro sei mesi dal compimento dei diciotto
Congresso del Collegamento 2012.
in derdella
Schweiz
oderMilitare
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anni Lagerung
presso il Centro
Regione
Fabio Trebbi
dell’Esercito Italiano se si è residenti in Italia
[email protected]
Am 17.4.2012 um 14.00 im
Auditorium des Goethe-Instituts,
Vortrag: “Russland – 12 Jahre unter Wladimir
W. Putin” (Arbeitstitel)
von Max Schmid, ehemaliger langjähriger
Korrespondent von Schweizer Radio DRS in
Moskau.
Anschliessend werden die Schülerinnen
und Schüler der 3. bis 5. Gymnasialklasse
in selbständig vorbereiteten und durchgeführten Workshops Themen vertiefen wie:
„Menschenrechte und Medienfreiheit in
Russland?“ oder „20 Jahre nach dem Ende
der Sowjetunion: Kontinuitäten autoritärer
Herrschaft?“.
Die Workshops münden in eine Schlussdiskussion mit Max Schmid.
Der Vortrag steht den Mitgliedern des VR
sowie den interessierten Eltern der genannten Schülerinnen und Schüler und den
Mitgliedern des Circolo Svizzero offen. Die
gesamte Veranstaltung findet in deutscher
Sprache statt! (Michel Charrière, Lehrer für
Deutsch und Geschichte am Gymnasium der
Schweizer Schule, Mitglied des Circolo Svizzero Roma).
Domenica 22 aprile 2012
dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Appuntamento alla Casa Svizzera di Roma –
via Marcello Malpighi, n. 14.
ci incontriamo per uno «zvieri» e scambiare quattro chiacchiere. Verrà allestito un
“Tauschen - Flohmarkt”: chi lo desidera può
portare oggetti propri e scambiarli con altri,
rinnovando l’usanza del baratto (scambio di
oggetti senza denaro).
Sarà gradito l’apporto di stuzzichini, torte e
dolci da parte dei singoli partecipanti.
Ulteriori informazioni su:
www.circolosvizzeroroma.It
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20
N. 4, aprile 2012
Lettori che scrivono
“L’importanza di essere Svizzera”
L’intervista della nostra collaboratrice Annamaria Lorefice al direttore della rivista “Limes” Lucio Caracciolo sul servizio dedicato
alla Svizzera (vedi Gazzetta Svizzera “Primo
piano”, febbraio 2012) ha suscitato alcuni
commenti fra i nostri lettori. In qualche caso
le dichiarazioni dell’intervistato hanno destato qualche sorpresa. Il fascicolo raccoglie
testimonianze di personalità svizzere della
politica, dell’economia e della cultura che descrivono i vari aspetti del nostro paese, con
un bilancio complessivamente positivo.
Il signor Daniel Vonrufs ci ha mandato la lettera che pubblichiamo, alla quale facciamo seguire una presa di posizione dell’intervistato.
Lettera del lettore
Sono un cittadino svizzero residente a Bergamo. Ho letto con interesse l’articolo apparso sulla Gazzetta Svizzera n. 2 del febbraio
2012 in occasione della pubblicazione del
volume “L’Importanza di essere Svizzera”.
Sono, invece, rimasto assai perplesso dell’intervista al Sig. Caracciolo. In particolare,
la risposta dell’autore del volume all’ultima
domanda che Lei gli ha rivolto (“... cosa apprezza e cosa non ammira di questa nazione”) credo non possa e non debba passare
inosservata. Le considerazioni che il Sig.
Caracciolo esprime sulla diversità della Sviz-
zera, oltre a denotare una scarsa conoscenza
della mia patria (e ciò potrebbe anche passare) diventano intollerabili nel momento in cui
tale diversità viene associata a concetti quali
“chiusura e xenofobia”. Mi chiedo a quali chiusure il Sig. Caracciolo si riferisca. Quelle che,
inevitabilmente, sono presenti in qualsiasi nazione? O forse intendeva riferirsi a questioni di
immigrazione e di integrazione degli stranieri
che vivono in Svizzera? Forse non sa che la
Svizzera vanta - tra i paesi dell’area europea
e non solo - uno tra i più alti tassi di stranieri
residenti nel paese (se non erro, ca. il 25%). E
tali stranieri risultano anche ben integrati. Ma
ciò che è peggio è l’evocare concetti quali la
xenofobia. A quali episodi xenofobi occorsi in
Svizzera il Sig. Caracciolo fa riferimento? O,
peggio ancora, ritiene che l’asserita chiusura
degli svizzeri porti ad una xenofobia generalizzata?
Mi spiace molto che l’intervista al Sig. Caracciolo si sia chiusa con tali affermazioni. Mi
rendo conto che la gestione degli spazi all’interno di un periodico è sempre problematica,
ma in questo caso sarebbe stato opportuno
quantomeno chiedere al Sig. Caracciolo di
circostanziare le sue affermazioni.
Mi auguro, se non addirittura mi aspetto, che
la redazione della Gazzetta Svizzera chieda
al Sig. Caracciolo di ritornare sulle sue affermazioni e cercare di motivarle. Non dovesse
riuscirci, credo che le scuse sulle sue parole
sarebbero quantomeno un atto dovuto nei
confronti di un paese che sicuramente ha
tanti difetti, ma non quello di essere chiuso e
pervaso da sentimenti di xenofobia.
Cordiali saluti.
Daniel Vonrufs
Risposta dell’autore
La mia frase mi pare piuttosto banale quanto
chiara: io non apprezzo la chiusura e tantomeno la xenofobia. Ce n’è in ogni paese, Italia
e Svizzera incluse, altrimenti saremmo in Paradiso. Se servono esempi specifici, rimando
al nostro quaderno “L’importanza di essere
Svizzera”, in particolare alle analisi di alcuni articoli come quello di Roberto Roveda “Il
Muro di Chiasso” (pp. 193-199), con tanto di
manifesto dell’Unione Democratica di Centro
Ticino raffigurante tre grossi topi con tricolore e bandiera europea mentre azzannano il
formaggio o rosolano l’elveticissimo orsetto
Berni. D’altronde il titolo della campagna –
Balairatt, vediwww.balairatt.ch – dice tutto.
Sul tema esiste inoltre una vasta letteratura.
E lo stesso governo svizzero dispone di un’agenzia deputata alla segnalazione di manifestazioni xenofobe e razziste. Infine, se vuole
che indichi un paio di nomi noti di personalità
espressive di tale “chiusura o peggio xenofobia”, citerei Christoph Blocher e Giuliano
Bignasca.
Lucio Caracciolo
Il Film Svizzero proiettato al Circolo Svizzero di Roma
“Cannabis – Probieren geht über Regieren»
Sono un cittadino doppio nazionale regolarmente iscritto presso la locale rappresentativa consolare dalla quale mi pervengono
periodicamente utili e-mail informative.
Con grande stupore e l’incredulità, invece, ricevo oggi una newsletter integrativa dell’Ambasciata di Svizzera in Italia che mi segnala
il film in programma domenica 11 Marzo alle
ore 17.00 presso la Casa Svizzera di Roma
e che ha per titolo: “Cannabis – Probieren
geht über Regieren».
Evinco dalla trama descritta nella mail e da
una breve ricerca da me effettuata su Internet
che si tratta di una commedia (Filmkomödie)
svizzera del 2006 nella quale viene presentata la «salutare guarigione del reazionario
Consigliere federale svizzero Alois Mumentaler», grazie appunto all’uso della cannabis,
che lo porterà a dover «rivedere molte delle
sue posizioni» originarie sulla questione.
Premettendo di non conoscere il film e di
sperare sinceramente che si tratti appunto
di una commedia portatrice di una morale
finale differente da quella che potrebbe apparire in prima istanza, mi chiedo se tra tanti
film disponibili (svizzeri o no) fosse proprio il
caso di scegliere questo.
Davvero pensiamo che sia educativo scherzare su un tema così importante come quello
della tossicodipendenza?
Eppure la triste esperienza della Platzspitz
di Zurigo, conclusasi proprio 20 anni fa,
dovrebbe aver insegnato qualcosa. Davvero
pensiamo che la cannabis, in fondo, sia solo
uno «spinello» e non la possibile anticamera
di un uso disinvolto di droghe sempre più
pesanti?
Davvero pensiamo che non vi saranno giovani
ingenui o sprovveduti che, vedendo il film, ne
escano poi confortati e tranquillizzati sull’uso della cannabis, ritenendola un›abitudine
non solo da evitare o peggio ancora da proibire ma addirittura da diffondere?
Davvero pensiamo che si debba consigliare ad un paziente di fumare marijuana per
curare il glaucoma, dimenticando che tale
uso terapeutico della cannabis, benché noto
da decenni, non è mai stato approvato dalla
FDA e in generale dalla comunità scientifica
internazionale a causa dei numerosi e gravi
effetti collaterali?
Da medico oculista quale sono credo proprio
di no, specie in presenza di tante opportunità
farmaceutiche, queste sì testate e controllate.
In conclusione, ritengo che il tema della tossicodipendenza, dalla marijuana all’eroina
21
N. 4, aprile 2012
passando per il tabacco (ebbene sì, anche
le normali sigarette danno effetti tossici e di
dipendenza!) sia troppo importante ed attuale perché lo si possa sminuire, anche solo
per una serata, con una commedia.
Cristiano Giusti, Roma
Posizione
dell’Ambasciata
«La Newsletter dell’Ambasciata di Svizzera
propone informazioni relative a eventi legati
alla Svizzera o che sono promossi da istituzioni e organizzazioni svizzere in Italia. Il film
“Cannabis - Probieren geht über Regieren” del
regista svizzero Niklaus Hilber (commedia,
2006), è stato segnalato all’Ambasciata dal
Circolo svizzero di Roma nell’ambito di una
presentazione di film svizzeri. Il lungometraggio di Hilber è stato presentato al Festival del
film svizzero di Soletta nel 2007 ed è inserito
negli elenchi di Swissfilms, l’agenzia per la
promozione del cinema svizzero».
Grazie presidente
Avrei piacere che questo ringraziamento venisse pubblicato... troppo poco vengono considerato gli sforzi dei presidenti dei vari circoli
svizzeri... noi a Roma siamo fortunati di avere
persone che cercano di offrire ai membri del
circolo sempre delle novità che sicuramente non sono apprezzate da tutti nello stesso
modo... ma si dice... che il mondo è bello
perchè variato... specialmente il cineforum è
anche un’occasione di conoscerci tra i vari
membri… dove ognuno esprime il proprio
pensiero... ringrazio FABIO TREBBI... per il
suo... non facile compito... che svolge.
Baldi Caterina
Interessante
dibattito
Volevo portare a conoscenza dei lettori la
simpatica iniziativa del cineforum che si svolge presso il Circolo Svizzero di Roma.
In particolare l’ultima proiezione ha riguardato un film-commedia la cui realizzazione
effettivamente tiene oltremodo alta la considerazione di essere noi svizzeri. La trama,
legata dal filo conduttore dell’uso della cannabis, esplorando le molte sfaccettature di
un società politica arrivista, ne ironizza gli
usi e costumi.
Subito dopo la visione è iniziato un interessante dibattito ed è proprio questa l’essenza
del cineforum, che, come tutte le attività del
Circolo, permette l’incontro e lo scambio di
idee tra i soci presenti. Per cui auspico che
tali iniziative culturali si possano moltiplicare
così da aumentare l’interesse ed il numero
dei partecipanti.
Paolo Paolillo
Sul tema del film svizzero “Cannabis – Probieren geht über Regieren»
vedi anche la cronaca del Circolo
Svizzero di Roma a pagina 18.
Ospitò anche il Collegamento nel 1999, con visita al “Parco del Gran Paradiso”
20 anni del Circolo Svizzero Valle d’Aosta
L’emozione e la gioia erano evidenti tra tutti
i membri del Circolo Svizzero della Valle d’Aosta partecipanti il 30 ottobre alla festa del
primo ventennale, che la foto riprodotta ritrae.
Il presidente Sergio Fumasoli è stato fulmineo
nel ricordare il percorso – iniziato negli anni
‘80 da un coraggioso nucleo, e che portava
alla fondazione del Circolo nel dicembre ’91 –
costellato di iniziative di successo, escursioni
turistiche e visite culturali nella Confederazione, accoglienza di nuovi concittadini, amicizie
instaurate, scambi con altri circoli, e sempre
all’insegna del piacevole stare insieme; ma
senza dimenticare la presenza ed il conforto
portati in occasioni più delicate.
Grazie ad un notevole archivio fotografico proiettato in sala, sono state riproposte immagini
degli innumerevoli incontri e feste avvenute nei
vent’anni, ove si son visti bimbi diventare... genitori, minigonne trasformarsi in tailleur, adulti
trasfigurati in saggi; ci si è soffermati anche
sugli scorci delle bellissime località italiane dove sono avvenuti gli annuali “Collegamento”
e ai quali osservatori valdostani non son mai
mancati. Il presidente ha anche rievocato, con
fierezza, le gradite visite in Valle degli Ambasciatori, dei Consoli e Vice Consoli Generali
(queste sia ufficiali che simpaticamente amichevoli), e rammentato come – già nel ’99 – il
giovane Circolo / VdA avesse avuto la forza
di organizzare l’evento annuale del Collegamento in Aosta e l’originalità di promuovere
quel’appendice di turismo – con la visita ecologica nel “Parco del Gran Paradiso” – che
suscitò grande interesse.
lg
22
N. 4, aprile 2012
È stata presidente della Società Elvetica di Beneficenza
Elisabetta Sassu-Liechti ci ha lasciati
Fu molto attiva nelle opere caritatevoli
Ci piace tanto ricordarla ai tempi della presidenza della Società Elvetica di Beneficenza.
Era una donna piena di vita, molto colta e con
una disposizione naturale per le attività caritatevoli. Era consueto vederla entrare all’Istituto Gris di Mogliano Veneto dove andava ad
accudire quelle povere creature subnormali
accolte in quell’antica istituzione.
Quando il vecchio Presidente Moser rientrò
con la famiglia in Svizzera, le passò il testimone della Beneficenza certo di averla affidata
nelle mani migliori e cosi fu. L’istituzione risale all’800 ed ancor oggi esiste guidata dalla
Signora Verena Sertorio. “Quello che manca
sono i poveri svizzeri” da assistere diceva lei
tra il serio ed il faceto. Infatti trovare uno svizzero povero è proprio una rarità, ma ce ne è
sempre qualcuno “nascosto e vergognoso”,
ma bisognoso di attenzione.
L’amore per il marito fu preceduto da quello
per l’Italia ed in particolare per Firenze dove
“bevve” la lingua del gran padre Dante e sviluppò una invidiabile cultura rinascimentale.
Il marito, Giovanni, lo conobbe successivamente nell’ambiente studentesco dato che si
stava laureando in chimica. Si trasferirono e
si sposarono a Zurigo dove lui divenne as-
sistente. Fu li che lui acquisì delle capacità
metodologiche molto innovative di chimica
industriale carenti in Italia e fu raggiunto dalla
Montedison che gli fece un’offerta di lavoro
molto allettante, ma lui non era molto propenso ad accettare. Fu Elisabetta, appena
saputo che la sede era Venezia, a convincere
il marito. Si costruirono una bella villetta a Mogliano Veneto dove nacque la Luisa, graziosa
intelligente e studiosa. Dopo la maturità scelse la facoltà di odontoiatria appena costituita
appoggiata in questo da me, sempre considerato uno zio “putativo”. La Elisabetta non me
lo perdonò mai secondo lei avrebbe duvuto
fare il notaio per le sue doti di precisione e per
la sua perspicacia. Ma le cose andarono cosi
e dovette rassegnarsi. Quando i nostri figli
andavano alle elementari fu lei, trascinandoci
anche mia moglie, a proporre l’insegnamento
dell’inglese, materia che allora s’incominciava
a studiare, e male, solo alle medie. Naturalmente gratis sia ben chiaro, ma certamente
molto apprezzate. Quando passavano per
strada parlando il loro svizzero tedesco, la
gente commentava che “son le professoresse d’inglese del la scuola Saba ecco perché
e parlan inglese tra di lori”
A Natale esplodeva la preparazione dei
sacchetti che portava San Niklaus. Se io
dovevo fare quella parte (che sudata sotto
quel barbone bianco di ovatta) allora venivo
ripagato con un sacchetto anche io ammesso e non concesso che ne avanzasse uno.
Purtroppo negli ultimi anni la salute non le è
stata favorevole. Costretta all’infermità passò il testimone della Beneficenza alla Signora Verena Sertorio. Tuttavia la sua casa era
sempre piena di libri, si ascoltava la TV di più
paesi si leggeva almeno due giornali quotidiani. Si leggeva anche con piacere la Gazzetta
Svizzera ed è giusto ricordarla proprio qui
essendo stata una svizzera all’estero che ha
segnato, con la sua opera, un punto a favore
della Comunità.
Ciao Elisabetta, grazie di tutto ti terremo nel
cuore. Penso che ti sarai ricongiunta con il
tuo Giovanni che ti ha aspettato per fare tanti
viaggi come voi due amavate fare. Alla Luisa,
al caro marito giurista e Professore Universitario Marco Giacomelli, alle due splendide
e bravissime nipotine studentesse esemplari
Cristina ed Eleonora, le più sentite condoglianze della Comunità Svizzera del Veneto.
Lucio Feri
Riunita a Mondolfo ha discusso delle nuove proposte di attività
L’Assemblea annuale 2012
del Circolo Svizzero delle Marche
I soci del Circolo Svizzero delle Marche si sono ritrovati domenica 12 marzo nel ristorante
i 7 Archi di Mondolfo per dar seguito all’an-
nuale assemblea. Dopo il resoconto delle attività svolte
l’anno precedente, si sono
rinnovati il Consiglio Direttivo
ed il Collegio dei Revisori, si
è infine approvato il Bilancio
2011 e confermati gli importi delle quote d’iscrizione.
A conclusione dell’incontro si
sono avanzate proposte per
le nuove attività del 2012
che riguardano una visita alla
Comunità di San Patrignano,
e a breve una mostra di pittura a San Marino e Rimini.
Oltre alle gite nel Riminese si terrà una serie
di escursioni montane, organizzate e curate
con grande passione e conoscenza del terri-
torio dalla nostra socia Annamaria Spichtig;
e questa attività escursionistica in particolare
già negli anni passati ha riscosso un notevole
successo. Al termine dell’assemblea, dopo il
rinnovo delle tessere, gli iscritti hanno partecipato al tradizionale pranzo e goduto di una
splendida giornata di sole foriera di buoni auspici per un nuovo ed intenso anno di attività.
Erika Schneider
Persona da contattare
Per il Circolo Svizzero delle Marche, la persona da contattare sarà Stefano Verri, segretario.
E-mail: [email protected]
cell: 3383115632
Tel: 071 66 02 31
23
N. 4, aprile 2012
Collegamento Svizzero in Italia
Invito
all’Assemblea Generale ordinaria
Vi prego intervenire all’Assemblea Generale Ordinaria del Collegamento che avrà luogo
sabato 12 maggio 2012 alle ore 10.30, alla sala congressi dell’hotel “La Residenza”. Via Rota 1, Sorrento con il seguente
Ordine del Giorno
1. Nomina del segretario e degli scrutatori
2. Approvazione del verbale dell’assemblea del 21 maggio 2011 a Tirrenia (Pisa)
(spedito in precedenza)
3. Relazione del Presidente del Collegamento (spedita separatamente)
4. Bilancio al 31 dicembre 2011 e rapporto dei revisori dei conti
5. Preventivo 2012
6. Contributo anno 2012 per le istituzioni membri
7. Varie
Seguirà L’Assemblea Generale dell’Associazione Gazzetta Svizzera.
Vi ricordo gli articoli dello statuto che regolano la partecipazione all’assemblea:
“Ciascun’associata, indipendentemente dal numero dei soci, dispone di un solo voto; tale
voto deve essere espresso a mezzo di un delegato appositamente designato, purché questi sia di nazionalità svizzera e socio di un sodalizio facente parte del Collegamento. Ogni
delegato può rappresentare al massimo tre associate. I presidenti sono automaticamente
considerati delegati designati; se un’associazione delega invece un’altra persona, questa
richiede di delega scritta del presidente o di chi ne fa le veci”.
L’ambasciatore, i consoli generali, consoli di carriera ed onorari, i rappresentanti del DFAE
e dell’ASO sono cordialmente invitati a partecipare (senza diritto di voto).
Vi ringrazio in anticipo della Vostra presenza.
Collegamento Svizzero in Italia: Irène Beutler-Fauguel
Associazione Gazzetta Svizzera
Convocazione
all’Assemblea generale
L’Assemblea generale è convocata per sabato, 12 maggio 2012 alle ore 11.15, all’hotel “La Residenza”, Via Rota 1, 80067 Sorrento.
Ordine del Giorno
1.
2.
3.
4.
5.
6.
La gara d’addio di Didier Cuche
Vestiti d’epoca
e vecchi sci
per l’addio
Con l’addio di Didier Cuche, i 28 atleti che nel
1998 conclusero la seconda manche della discesa di Kitzbühel ora sono tutti in pensione.
Era il 23 gennaio: il neocastellano per la prima volta vinse sulla Streif, una gara in quel
giorno spezzata in due per le cattive condizioni meteo. E Cuche vinse. L’unico superstite di
quella generazione è riuscito a sopravvivere
all’avanzata della “nouvelle vague”, e meglio
ancora a mettersela alle spalle. Perché la sua
è una carriera che è migliorata con il passare
degli anni. Un trascorrere del tempo inesorabile rappresentato dai vestiti d’epoca che Cuche ha indossato nella seconda manche del
gigante. «Von Grünigen aveva fatto lo stesso
a Kvitfjell, dieci anni fa. Volevo far rendere
conto alla gente dell’evoluzione del materiale
in nemmeno mezzo secolo». Già, il materiale,
vero cruccio di Didier Cuche durante tutto l’arco della sua carriera. Una meticolosità al limite dell’estremo, che ha permesso tuttavia al
neocastellano di scalare le gerarchie e di non
cadere mai a terra, in pratica, negli ultimi 10
anni. Fatta eccezione, ovviamente, a Schladming sabato. Un fuori pista che stavolta non
ha lasciato conseguenze. Addirittura Cuche
ha trovato il tempo di andare ad abbracciare
Hujara. E sappiamo tutti che tra i due non corre buon sangue. «La vita va avanti comunque,
giocherò a golf o andrò a fare windsurf. Mi ci
vorrà un qualche giorno per realizzare quanto
mi sta accadendo. Al termine di ogni stagione
ho un po’ di nostalgia, lo stesso vale oggi.
Mi mancheranno i compagni, quello spirito di
competizione che allo stesso tempo non mi
spingerà più a rischiare sempre. Va bene l’adrenalina, ma dimostrare di essere i migliori
alla lunga è logorante». Di Cuche serberemo
con grande affetto le emozioni che ha saputo
regalarci.
Nomina del segretario e degli scrutatori
Approvazione del verbale dell’assemblea del 21 maggio 2011 a Tirrenia, Pisa
Relazione del Presidente dell’Associazione Gazzetta Svizzera
Bilancio al 31dicembre 2011 e rapporto dei revisori dei conti
Preventivo 2012
Varie
Possono partecipare all’Assemblea:
t $POEJSJUUPEJWPUPJTPDJPSEJOBSJJTUJUV[JPOJTWJ[[FSFJO*UBMJBSBQQSFTFOUBUFEBM1SFTJEFOUF
o da persona da esso delegata per iscritto purché di nazionalità svizzera). Ciascuna
istituzione ha un voto, nessuno può rappresentare più di tre istituzioni.
t 4FO[BEJSJUUPEJWPUPJTPDJTJNQBUJ[[BOUJMFUUPSJBWFOUJQBHBUPVODPOUSJCVUPOFM
i membri del comitato e revisori dei conti, le rappresentanze diplomatiche e consolari
svizzere in Italia, i membri dell’OSE e del SSE nonché i rappresentanti del DFAE.
Con il piacere di incontrarVi a Sorrento.
Il Presidente: Arwed G. Buechi
Didier Cuche ha dato l’addio alle competizioni con un ultima discesa in abiti
d’epoca e con vecchi sci di legno.
24
N. 4, aprile 2012
L’elenco dei sostenitori 2° semestre 2011
Un sentito Grazie
ai nostri sostenitori!
292 persone hanno versato nel 2° semestre
dell’anno scorso un contributo come socio
sostenitore di € 50 e più. Di seguito ne pubblichiamo l’elenco.
L’anno scorso è stato un anno di lavoro
impegnativo per la Gazzetta Svizzera. Noi
della Gazzetta abbiamo affrontato notevoli
difficoltà, abbiamo cercato nuove soluzioni e
abbiamo prima di tutto cercato di risparmiare
dappertutto.
Il vostro contributo è prezioso e ci serve come motivazione per andare avanti e fare sì
che tutti i nostri connazionali in Italia ricevano
la Gazzetta Svizzera. 11 volte l’anno arrivano nelle vostre case notizie importanti dalla
Svizzera a dalle varie istituzioni svizzere in
Italia. Siamo un caso unico, infatti solo in Italia esiste la Gazzetta Svizzera – un giornale
esclusivamente per gli Svizzeri in Italia.
Solo con l’aiuto di tutti possiamo continuare
a pubblicarla, e per questo Vi ringrazio sentitamente.
Arwed G. Buechi
Presidente
HÜRZELER W./MANCINI N.
OETIKER HEINRICH
ROMA
GINELLA CLAUDIO
VENEZIA
BLUMENTHAL ORESTE
MONCALIERI
MAURER ROLANDO
NIGGELER HANS WILLY
STEINHAUSLIN JEAN LEON
FIRENZE
TANGARI FILIPPO
SORRENTO
MARTIN KARL
VARESE
BINAGHI ANGELO
CERNOBBIO
SCHIAVELLO LUIGI
VACCHIANI NADINE
FRAZ. AVILLA-BUJA
ENGELER ROBERT
ABRAMENT SHIMON
MILANO
DELLA CASA EMILIO
MILANO
KUNZ REINHARD
PORLEZZA
PFENNINGER RUDOLF
ORVIETO
RICCI ELSA
CESENA
SALA PAOLO
TORINO
MARFURT FRANCO
BOTTICINO
MIGLIORE MATTEO
MILANO
ANDREY DOMINIQUE
BAVIERA MARTHA
SARMEDE
BRUSCO GIUSEPPE
GENOVA
BURGINNER GIUSEPPE
MONTAIONE
BURGISSER COSTANZA
CAVARGNA BONTOSI FEDERICO BUSSOLENGO
CISERI NICCOLO’
MILANO
CONSOLINI ROBERTO
TORRI DEL BENACO
CUORAD ADOLFO
PIACENZA
FUSETTI UMBERTO
GILARDI ITALO
GSELL ANGELA
LIDO DI OSTIA ROMA
HERZOG LAURA
ROMA
HUBER MAX
BORGOMANERO
JUNOD ERSILIA
VIGNONE
KESSELRING WILLY
KOECHLIN ZANETTE IRENE
VITTORIO VENETO
MARCOLI GIAN
ROMA
NICOLAUS BRUNO
MONZA
NOCENTINI URSULA
FIRENZE
NYFFENEGGER CORRADO
PAPETTI IN DERBITZIN HELENA MILANO
PARILLO CARMINE
MESENZANA
PERUCCA GERTRUD
MILANO
PIANI ARIANE
LIVORNO
POLLET ROSETTA
COURMAYEUR
RAIS T./RENÉ G.
RIMOLDI ANTOGNAZZA MARIARITA TRADATE
RIZZO EMMA
VARESE
ROTHLISBERGER HANS
ROTOLONI AGNES
ROTSCHI HANS
STUBER PIERA
TONELLI TULLIA
VENCO MARIA LUISA
VILLA ALESSANDRO
VOGELE LILIANE
VON ARX ENRICO
WAGER AUGUST
KAMAL SARHANK FOUAD
ALLOATTI SANDRO
CARATSCH ROSEMARIE
ZACHMANN NICO
CIRCOLO SVIZZERO ABRUZZESE
DEFILLA LUCIANO
FILIPPIN THERESIA
LEGLER GIAN CARLO
MARCONI SAXER
BAGGI GUALTIERO
BAUERT PETER
BORTINI DANIELA
ASTUTO LILIANE
BALLABIO BRUNA
BECHSTEIN CRISTIAN
BURTONE ELISABETH
DEL GRANDE IRENE
FRANCO JEANETTE
KNECHTLE BERNHARD
OTTIGER DELMIRA
PELLEGRINO GIUSEPPE
RIZZI ANTONIO
PENSAVECCHIO RAPHAËL
FABBRI EDITH
HASENBOHLER ELFRIEDE
SEMPRINI SOLINDO
VERZAR CORAL MONIKA
VON FALKENSTEIN DR.,R.
ELSASSER FRITZ
MOLTENI DORIS
ITEN ALBERT
AURICCHIO GAETANO
BERETTA ROSA
CORVI LUCA
DE GIACOMI FRANCESCO
DUBAIL JEAN CLAUDE
FURRER A./RIZZOLI P.M.
GIANNINI PIETRO
KNOEPFEL HEINZ
MERSON MIRELLA
500
400
300
200
200
200
200
200
174
150
150
148
125
124
124
124
124
124
124
120
120
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
GOLFO ARANCI
FOLIGNO
VIESTE
100
100
100
100
LOC.NAVENE-MALCESINE 100
VARESE
100
MILANO
100
TRIESTE
100
NAPOLI
100
100
VERONA
90
83
83
83
PESCARA
80
FIRENZE
80
LAVIS
80
BERGAMO
80
ORIOLO ROMANO
76
CUNEO
75
MILANO
75
75
LICODIA EUBEA
74
MILANO
74
CUSAGO
74
UDINE
74
PESARO
74
GRADISCA D’ISONZO
74
PALAIA
74
GEMONA DEL FRIULI
74
BOISSANO
74
SAN QUIRINO
74
72
FIRENZE
70
NOVARA
70
GABICCE MARE
70
TRIESTE
70
67
CASTAGNETO CARDUCCI 65
CORIANO
65
VICENZA
64
NAPOLI
60
VARESE
60
MILANO
60
60
BRACCIANO
60
60
BERGAMO
60
FRASCATI
60
60
MOESCH EUGENIO
MONTEVENTI CARLA
VESPA FRANZ
TRONCI ADELHEID
SENNHAUSER ROBERTO
AGUGGIA MARCO
FONTANA DE AGOSTINI LILIANA
GUILLET SUSANA
MERCKENS JULIANE
SCHERRER JURG
RIVA HEIDI
ACQUESTA GABRIELLA
AGLIETTA LUIS
ALBISETTI HENZE ELISABETH
ANDREATTA SILVIA
ANDREOLA AVE
ANKER BARTOLOMEA
ANSERMET JEAN
BALDINI ELSBETH
BALMELLI SILVANA
BAMONTE PIETRO
BARCO ALICE
BARTOLINI GINO
BATELLO MARCO
BATTAGLIA MARIO
BECHSTEIN ERNESTO
BERGER HORST
BETTEGA TAMARA
BIANCHETTI MARIA
BICKEL JACQUELINE
BISSIG ANNA MARIA
BLANC MARIA
BLATTNER RETO
BOENZLI PIETRO
BOFFA GISELE
BONI MARGARETA
BONIFALZI FLAVIO
BORDATO IRIS
BORELLI MARIE JEANNE
BORINGHIERI ANDREA
BOSONE ANNA
BOVI LILIA
BRAGUGLIA MARISA
BRANDLE FERDINANDO
BRANDLY LISELOTTE
BRAZZOLA FLORIANO
BRENNA MATTIA
BROGGI BLUETTE
BRUNNSCHWEILER KARL
BULLONI-SERRA CARLO
BUOGO ADRIANA
CALDANA ADRIENNE
CANESSA CLAUDIA SUSANNE
CANGINI IRMA
CARABELLI DANILO
CARMINE DANIELA
CARRA CARLO
CARRUPT ANNA MARIA
CASTELLI LARA
CATTANEO PATRICK
CAVADINI LUIGI
CAVARGNA BONT PIERLUIGI
CERRI AMALIA
CIOCCARI RENATO
CIOINI NINNON
CODARIN CHARLOTTE
COLOMBO ANACLETA
COMBE VITTORIO
CONTANGELO PIETRO
CORRIERI YVONNE
CORSINI MARINA
COSTA BRUNA
D’AQUINO DI CARAMANI NICCOLÒ
60
60
60
55
54
PASTURANA
54
ROMA
54
ROMA
54
LAVENO MOMBELLO
54
BELGIOIOSO
54
COMO
52
PADOVA
50
50
SARZANA
50
PADERNO DEL GRAPPA 50
VENEZIA
50
VENARIA REALE
50
MILANO
50
MOSCIANO SANT’ANGELO 50
CERVINARA
50
BERGAMO
50
VENEGONO INFERIORE 50
CEPPALONI
50
MILANO
50
BERGAMO
50
MILANO
50
MATERA
50
50
MILANO
50
FIRENZE
50
PONTINIA
50
MILANO
50
50
CARAMAGNA PIEMONTE 50
CAMPIONE D’ITALIA
50
MODENA
50
CITTADELLA
50
STRIGNO
50
PISA
50
MONCALIERI
50
MILANO
50
CAIRO MONTENOTTE
50
ROMA
50
TRESCORE CREMASCO 50
MONTE SAN SAVINO
50
MILANO
50
PARABIAGO
50
CANTELLO
50
GORIZIA
50
PARMA
50
TORINO
50
TRENTO
50
GAIOLE IN CHIANTI
50
RIMINI
50
SOLBIATE ARNO
50
TRAREGO VIGGIONA
50
TORINO
50
AOSTA
50
CASTEL BOLOGNESE
50
SOMMA LOMBARDO
50
VEDANO AL LAMBRO
50
BUSSOLENO
50
MILANO
50
MILANO
50
CERNOBBIO
50
RAPALLO
50
LIMONE PIEMONTE
50
MONZA
50
NOVA SIRI
50
CAMPORGIANO
50
BOVEGNO
50
MILANO
50
MILANO
50
VIGNOLA
CAGLIARI
MILANO
25
N. 4, aprile 2012
D’AURELIO MARIE-LOUISE
DECKELMANN EMILIO
DEMO ELISABETH
DENTE B./PEDUZZI CH.
DI CRISTOFANO ARLETTE
DI FATTA SUSANNA
DI STASI GASSER LIVIA
DIETRICH RICCARDO
DOCCI DANIELE
EBRILLE RENATA
EGLOFF CARLO
EICHHOLZER CARLO
FAGANELLO MARTHA
FASOLA GIUSEPPE
FERRELI DONATELLA
FERRI MICHELINE
FISCHER GERTRUD
FOSSATI GIUSEPPE
FOSSATI RITA
FRANCIONI ENRICO
FRIGERIO ALBERTO
FRITZ PIA
FURLAN YVONNE
GAINI ENRICA
GALLI FLAVIA
GALVANI FULVIO
GANIS BRUNO
GATONDI LUIGI
GAY LUIGI
GAZZELLA ROBERTO
GIANNOCCARO PIERA
GIRODAT LORENZO
GIULIETTI CLAUDIO
GMUR GIUSEPPE
GRANDJEAN RENEE
GRAZIANI MARIA CHRISTINA
GRECO GEORGETTE
GREINER HANS
GRISOSTOMI EMIDIO
GUYOT ELISA
CUTROFIANO
MASSA LOMBARDA
VICENZA
50
50
50
50
RAPALLO
50
ZAGAROLO
50
50
MILANO
50
RIMINI
50
SAN REMO
50
PADOVA
50
PIASCO
50
PIAVON
50
COMO
50
TORTOLI
50
LORETO APRUTINO
50
RIVA LIGURE
50
MILANO
50
MARCHIROLO
50
BRESCIA
50
50
ISPRA
50
REMANZACCO
50
FRANCAVILLA AL MARE 50
CATANIA
50
TRIESTE
50
TOLMEZZO
50
MILANO
50
MILANO
50
ROMA
50
COMO
50
50
FERMO
50
BERGAMO
50
COMO
50
SPELLO
50
TARANTO
50
TRONZANO LAGO MAGG. 50
FERMO
50
CARATE BRIANZA
50
GYSIN DENIS
HAECHLER ARNALDO
HANDSCHIN HUGO
HERZOG ANNAMARIA
HOPLI BIANCA
HUDRITSCH PETER
INDERKUM PAPA ELSABETH
ISELI HILDA
JEANNOTAT MONIQUE
JENTER HANS KARL
JENTGEN GILBERT E REGULA
KUNG DISTEFANO IRENE
LAI PIERRETTE
LAMARI IGNAZIO
LANCINI PATRICIA
LANG CATERINA
LAZZAROTTO NATALE
LEONE DORA
LIBISZEWSKI JEAN SERGE
LOSSO FEDERICA
LYNER RUDOLF
MACI FLUCKIGER ELENA
MAGGIONI GIOVANNI
MALETTI KATHE
MARCOLIN HILDA
MARCOLIN SILVIA
MARGARIA LUCIANO
MATTIOLI BARBARA
MERCALDI MARIE LISE
MORLACCHI NELLY
MULLER DOMINIK
NAPOLEONI EMANUELE
PADUANO ALFREDO
PALLOTTA MARLISE
PAMPURO GIULIO
PERAZZA AGATA
PETTINARI QUINTO
PIZZETTI CLAUDIO
PONTANARI ALBERTO
PONTANARI SONJA
OCCHIEPPO INFERIORE
PONTE LAMBRO
MILANO
MONTICELLI BRUSATI
MILANO
BORDIGHERA
BARI
MAGLIE
PANTELLERIA
GRAMMICHELE
MILANO
LORO CIUFFENNA
ADRO
VIGEVANO
VALSTAGNA
MARCONIA
AGAZZANO
FIRENZE
VIDRACCO
CAMPI SALENTINA
MILANO
MILANO
PORDENONE
ALBIOLO
CUNEO
MILANO
OPERA
S.GIULIANO MILANESE
MILANO
TERNI
PALERMO
MIGLIARINO
MILANO
OVARO
TRESTINA
MILANO
PESCARA
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
POPP OTHMAR
QUATTROPANI MADDALENA
RAGAZZINI ANNE KUHN
RAMONI CHRISTIANE
REALI IVANO
RETORNAZ RENATA
RICCI DAVID
RICCIARDI CARLO
RIVIER FRANCOIS
RUTSCHE BRIGITTA
SANTIN URSULA
SANTINELLI ROSMARIE
SCHENKER ELISABETH
SCHNEIDER THEO
SCOPESI ANNA PIA
SERENA MARIA
SERRI ROSITA
SERVADIO GILBERTE
SGATTONI MARA
SIMIONATO MARGRIT
SIMONETTO AIMEE
SOCAL LAURENT ROBERTO
STANCA COSIMO
STEULLET MADELEINE
STREIT LYDIA
SUTTER OLIVA
TAVERNA ROBERTO
TODDE ROSE MARIE
TRAVISANI ANNAMARIE
TRINCARD MICHEL
TSCHUDI PATRICK
VAN OLST DOROTHEA
VILLA ANGELO
VON FELTEN OSKAR
WALCHLI SONJA
WARTENWEILER THERESA
ZAFFARNI SUSANNA
ZANONI VITTORINA
ZUCCHINI ELISABETH
MILANO
MILANO
FIRENZE
GHIFFA
STRADA IN CHIANTI
CEMBRA
FIRENZE
NOVI LIGURE
ROMA
LONDA
CONEGLIANO
CITTA’ DI CASTELLO
BOLOGNETTA
PERGINE VALSUGANA
GENOVA
CALENDASCO
COMO - PONTE CHIASSO
RIPE
MILANO
RONCHIS
CUASSO AL MONTE
PARABITA
ARSIE
MILANO
CERVIGNANO D/FRIULI
GATTICO
BOSA
CESENATICO
MILANO
GROSSETO
VILLA D’ADDA
MILANO
PARMA
S.ANDREA GARIGLIANO
MEZZEGRA
BISUSCHIO
CANTU’
VERUCCHIO
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
In concomitanza con le votazioni federali dell’11 marzo
Votazioni Cantonali in Svizzera
COIRA
Rumantsch Grischun... KO
A cinque anni dalla sua introduzione il Comune
di Val Monastero (Val Müstair) ha deciso di
bandire dalla scuola la lingua standard unificata grigionese per tornare all’idioma locale,
il Vallader (bassoengadinese). Un’iniziativa
popolare in questo senso è stata accolta con
597 voti contro 317, con una partecipazione
pari al 77%. L’ultima parola potrebbe però
essere detta in tribunale: i sostenitori del Rumantsch Grischun avevano annunciato che
avrebbero impugnato la decisione.
LUCERNA E APPENZELLO ESTERNO
Forfait fiscali in difficoltà
Nel canton Lucerna i forfait fiscali di cui godono i ricchi stranieri saranno mantenuti, ma
le condizioni per la loro concessione saranno
più severe. Così ha deciso la popolazione,
bocciando con il 52% dei voti un’iniziativa dei
Verdi e accogliendo con il 51,5% il controprogetto del Governo. Con la nuova legge, il
numero di beneficiari dovrebbe calare da 160
a 25. I forfait fiscali spariranno invece, dopo
Zurigo e Sciaffusa, anche in Appenzello Esterno, dove è stata approvata l’iniziativa del PS.
GINEVRA
Manifestazioni controllate
In caso di incidenti o mancate autorizzazioni,
gli organizzatori di manifestazioni potranno essere sanzionati più severamente. Lo ha deciso
il popolo ginevrino, approvando una legge in
quanto ritenuta “liberticida”.
BASILEA CAMPAGNA
No ai sussidi per l’asilo nido
Un progetto governativo, che preconizzava la
concessione di sussidi (in funzione del reddito) a genitori che ricorrono a un asilo nido per
i propri figli, è stato bocciato dal 51,3% dei
votanti a Basilea Campagna. Il Cantone avrebbe pagato il 30% dei costi, i Comuni il resto.
ARGOVIA
Elementari: un anno in più
Il Ticino è rimasto l’unico Cantone che prevede
5 anni di elementari e 4 di scuola media. Argovia ha infatti deciso di prolungare di un anno
le prime e di accorciare di uno le seconde. La
riforma è stata accettata dal 78,6% dei votanti,
tre anni dopo il «no» a una prima versione. Argovia rimane però contraria ad Harmos.
ZUGO
Note già al secondo anno
Gli scolari del Canton Zugo riceveranno note
già a partire dal secondo anno e non soltanto
dal quarto. Lo ha deciso il 51,75% dei votanti,
accogliendo la proposta di un comitato composto soprattutto da esponenti del PPD e del
PLR. Una proposta dell’UDC, più radicale, è
stata invece respinta.
SCIAFFUSA
Istituti “senza” direttore
Sciaffusa rimarrà, insieme ad Appenzello
Esterno, l’unico Cantone a non avere un direttore in ogni istituto scolastico. La nuova
legge, che prevedeva questa carica, è stata
infatti respinta.
26
Da Palazzo Federale
N. 4, aprile 2012
In Europa, nell’Asia del Sud e nell’America del Sud
Nuovi centri consolari regionali
aperti dal Dipartimento Affari Esteri
Come annunciato nel numero dello scorso
luglio di Gazzetta Svizzera, il Dipartimento
Federale degli Affari Esteri (DFAE) ha aperto
nel 2011 otto centri consolari regionali (CCR) a Bucarest, L’Aja, Pristina, Pretoria, Riga,
Santo Domingo, Stoccolma e Vienna. Forte
di questa esperienza, il DFAE ha deciso di
aprire quattro altri centri nella primavera
2012.
◆ Penisola iberica: Madrid per la Spagna
(senza Barcellona) e il Portogallo
◆ Londra per il Regno Unito e l’Irlanda
◆ Asia del Sud-Est: Bangkok per la Thailandia, la Cambogia, il Myanmar, il Laos e
la Malaysia
◆ Buenos Aires per l’Argentina, l’Uruguay e
il Paraguay.
Le seguenti divisioni consolari delle ambasciate sono quindi state chiuse:
◆ Lisbona
◆ Dublino
◆ Kuala Lumpur
◆ Monte Video
◆ Asunción.
L’agenda dettagliata dell’apertura dei CC-R e
delle corrispondenti chiusure non era ancora
stata fissata prima della chiusura di redazione. Gli Svizzeri all’estero interessati saranno
informati direttamente dalla rappresentanza
di loro competenza.
Il DFAE è cosciente che il raggruppamento
dei servizi nell’ambito di un centro regionale
avrà per effetto di aumentare le distanze da
percorrere per una parte della clientela. Per
questo facciamo in modo che un minimo di
persone sia interessato. In totale i CC-R servono circa il 4% della comunità degli Svizzeri
all’estero. Oggi molti affari consolari possono
essere sbrigati per posta o per posta elettronica e abbiamo potuto constatare, in questi
ultimi anni, che i nostri concittadini utilizzano
sempre più questi mezzi per mettersi in contatto con le nostre rappresentanze. Soltanto
alcuni affari, come la ripresa di dati biometrici
per carte d’identità, richiedono la presenza
di persona. A complemento dei CC-R il DFAE
adotta le seguenti misure d’accompagnamento:
Introduzione di una Helpline consolare a Berna, che sarà raggiungibile 365 giorni all’anno,
24 ore su 24, a partire dal 1.maggio 2012
(tel. +41 800 24-7-365)
◆ Possibilità di far riprendere i dati biometrici per carte d’identità in ogni rappresentanza, compresi i CC-R, o in ogni
ufficio cantonale incaricato della ripresa
dei dati (la richiesta di carte d’identità
deve essere rivolta alla rappresentanza
competente)
◆ Nell’ambito di manifestazioni all’estero
che riuniscano una comunità importante
(per esempio giornate di consultazioni
consolari, conferenze regionali dell’OSE,
ecc.), è possibile utilizzare apparecchi
mobili di ripresa dei dati biometrici, tenendo conto delle condizioni locali
◆ Il DFAE collabora con altri Stati membri
dello Spazio di Schengen nel campo dei
visti ed è regolarmente in contatto con
altri Ministeri degli Esteri che si interessano pure ai CC-R.
Grazie a questa ristrutturazione e alle misure complementari, gli Svizzeri all’estero
trovano in ogni momento un interlocutore
competente.
Gli argomenti
in votazione il
17 giugno 2012
Iniziative
popolari
Il Consiglio
federale
In occasione della seduta del 1º febbraio
2012, il Consiglio federale ha deciso di sottoporre a votazione popolare, il prossimo
17 giugno 2012, i seguenti progetti:
◆ Iniziativa popolare del 23 gennaio
2009 “Accesso alla proprietà grazie
al risparmio-alloggio”
◆ Iniziativa dell’11 agosto 2009 “Per
rinforzare i diritti popolari nella politica estera (accordi internazionali:
la parola al popolo!)”
◆ Modifica del 30 settembre 2011 della Legge federale sull’assicurazione
malattia (LAMal) (Managed Care o
Reti di cure).
Dall’ultima edizione delle pagine informative
da Palazzo federale e fino alla chiusura redazionale di questo numero, sono state presentate le seguenti iniziative popolari (termine
per la raccolta delle firme fra parentesi):
◆ “Fluidificare il traffico, diminuire le code (iniziativa sui motocicli e gli scooters)” (07.08.2013)
◆ “Sì al controllo dei voti” (31.07.2013)
◆ “Ricompensare la partecipazione alle elezioni e votazioni con una deduzione fiscale”
(29.05.2013)
La lista completa è disponibile sul sito web
della Cancelleria federale www.bk.admin.ch
sotto la rubrica Attualità/Elezioni e votazioni/
Iniziative in sospeso.
Responsabile delle pagine
d’informazione ufficiali del DFAE:
Jean-François Lichtenstern,
Relazioni con gli Svizzeri all’estero,
Bundesgasse 32, CH-3003 Berna
Telefono: +41 800 24 7 365
www.eda.admin.ch/asd
e-mail: [email protected]
Su richiesta della presidente della Confederazione Eveline Widmer-Schlumpf, la fotografia
ufficiale del Consiglio federale è stata presa
quest’anno davanti al grande quadro “Primavera” della serie “Le quattro stagioni” dell’artista Franz Gertsch. Questo sfondo vuol simboleggiare l’inizio della nuova legislatura e il
rinnovamento. A destra, la Cancelliera della
Confederazione Corina Casanova e il nuovo
consigliere federale Alain Berset.
Dall’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE)
27
N. 4, aprile 2012
Il mondo intero riunito in un unico luogo
Le avventure di un campo escursionistico
organizzato dal Servizio dei giovani
Nell’agosto del 1978, Alphonso Berger, che
allora aveva 24 anni, è l’accompagnatore
di un campo escursionistico organizzato
dal Servizio dei giovani. Da 30 a 40 giovani
svizzeri dell’estero, fra i 14 e i 18 anni, partecipano a questo viaggio che li condurrà,
durante 10 giorni, dalla Gruyère al lago di
Thun.
Il campo inizia nella gioia e nel buon umore,
ma non proprio come Alphonso l’aveva previsto. Il giorno dell’arrivo egli riceve alla stazione di Berna 3 giovani tedeschi dell’Est,
entusiasti, e li invita a bere una coca cola.
Dopo parecchi giri i tre tedeschi si accorgono d’un tratto di aver speso tutti i loro
risparmi.
In occasione del viaggio, che inizia il gior-
Immagini del campo del 1978. Qualcuno si riconosce su queste foto? In
questo caso non esiti a contattarci!
[email protected]
no dopo, il gruppo utilizza un furgoncino VW
dell’esercito ed è accompagnato da due
cuoche. La squadra di cucina si reca sempre
prima in bus sul luogo del pernottamento, in
modo da preparare tutto per il benessere dei
partecipanti durante la serata. Il gruppo poteva dormire in aule scolastiche, in ostelli della
gioventù oppure in tenda.
Alphonso si ricorda ancora stupito che, durante questo campo, alcuni dei suoi protetti
hanno scoperto la neve per la prima volta
nella loro vita. È stato pure marcato dal fatto
che, benché molto diversi gli uni dagli altri, a
causa della loro storia e della loro regione d’origine, questi giovani Svizzeri dell’estero si
sentivano perfettamente svizzeri. “Realizzare
che si può essere svizzeri e pertanto così
diversi gli uni dagli altri. Scoprire che ognuno affonda le proprie radici in Svizzera, pur
non conoscendo il paese e non parlando lo
svizzero-tedesco… Questo offriva al viaggio
una nota comica e interessante”, commenta
Alphonso. “Sono rimasto impressionato dalla
storia dell’emigrazione delle loro famiglie, ma
anche non meno affascinato dal fatto che queste persone, nonostante una patria comune,
non si sarebbero mai incontrate, se non ci
fosse stato questo campo”.
Molti hanno trovato molto dure queste escursioni. Quando nevicava o pioveva si poteva
sentirli bestemmiare o reclamare e gli accompagnatori dovevano quindi rivolgersi a loro
con calma e incoraggiarli. Durante le tappe di
montagna nascevano difficoltà quando alcuni
giovani non erano in possesso dell’equipaggiamento adeguato. Per esempio quelli che
facevano roccia “calzando scarpe basse e
vestiti elegantemente”. Certamente, all’arrivo, tutti erano fieri dell’impresa compiuta. I
giovani Svizzeri dell’estero sono rimasti particolarmente impressionati dallo Stockhorn
o dalla Schynige-Platte. “Come tutti i turisti”,
aggiunge Alphonso.
Il pranzo di mezzogiorno riservava sempre
una bella sorpresa ai partecipanti. Ogni giorno, infatti, due partecipanti definivano il menu.
Veniva consegnato loro il denaro per le spese,
ma talvolta il cuore aveva il sopravvento sulla
ragione: “Gli australiani preparavano soltanto
carne, mentre altri servivano quantità impressionanti di cioccolata”.
Alphonso aveva trovato il posto di accompagnatore leggendo l’annuncio nel giornale:
“Cerchiamo guida!” “Avevo appena terminato
una formazione di guida alpina e avevo appena lasciato la funzione di responsabile dell’ostello della gioventù di Grindelwald. Volevo
partire per la seconda volta per un viaggio in
Hanspeter Alphonso Berger è nato
il 21 novembre 1954. La madre era
originaria di Mund, in Vallese, il padre della regione di Thun e uno dei
suoi nonni era spagnolo. Dapprima al
servizio sociale della città di Berna e
guida, ha in seguito studiato medicina
cinese in Cina e in Giappone.
Cina di alcune settimane. Prima di ciò avevo quindi la possibilità di impegnarmi in un
progetto di breve durata”.
Oggi Alphonso non sa che cosa siano diventati gli Svizzeri all’estero incontrati in occasione di questo campo. Sa però che durante il soggiorno si erano formate un paio di
coppie. Si è trattato di rapporti durevoli? Il
dubbio è d’obbligo quando si conoscano le
difficoltà di vivere un amore a così grandi
distanze.
Simone Riner
Escursionisti di oggi
La fondazione organizza ancora oggi
campi escursionistici per giovani Svizzeri all’estero, come i campi “Schweizer
Reise” oppure “Avventura nell’Oberland
bernese”. I soggiorni sono molto simili,
anche se le scalate figurano spesso nel
programma. Le esigenze e le aspettative dei partecipanti rimangono molto diverse, ma tutti sono per finire entusiasti
di vivere insieme e di condividere buoni
momenti.
28
Dall’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE)
N. 4, aprile 2012
I consigli dell’OSE
Gli Svizzeri all’estero possono assicurarsi
in Svizzera contro le malattie?
Il contenuto del testo che segue è applicabile soltanto a Svizzeri che risiedono in
un paese situato al di fuori dell’Unione Europa o dell’Associazione Europea di Libero
Scambio.
L’assicurazione obbligatoria in Svizzera
contro le malattie in principio è riservata
soltanto alle persone che sono domiciliate
in Svizzera, o vi lavorano. Si tratta dell’applicazione del principio di territorialità, secondo il quale le leggi si applicano a un
determinato territorio. Questo significa che
gli Svizzeri all’estero non possono generalmente assicurarsi obbligatoriamente in
Svizzera.
Le casse malati hanno tuttavia la possibilità
(ma non l’obbligo) di prevedere un’offerta
di assicurazione malattia per gli Svizzeri
all’estero. Se la cassa malati propone questo tipo di prodotto, l’assicurazione viene
conclusa su base privata. Perciò le altre
possibilità che si aprono agli Svizzeri all’e-
stero sono sia di assicurarsi nel paese di residenza, sia di concludere un contratto d’assicurazione internazionale. L’Organizzazione
degli Svizzeri all’estero dispone di un elenco
di assicuratori che offrono prestazioni per gli
Svizzeri all’estero. Questo elenco può essere consultato sul sito internet dell’OSE (vedi
link qui sotto), oppure può essere richiesto
all’OSE stessa.
Sono possibili eccezioni per le persone che
lavorano per conto di un datore di lavoro
svizzero all’estero (personale distaccato) e
che, per principio, restano assoggettati al
regime delle assicurazioni sociali svizzero. Per le persone domiciliate in un paese
dell’UE / AELS, l’accordo sulla libera circolazione delle persone regola la questione dello
Stato competente in materia di assicurazione malattia nell’UE / AELS.
Sarah Mastantuoni
Responsabile Servizio Giuridico
Link: www.aso.ch > rubrica Consigli > Vivere
all’estero > Assicurazioni sociali > Assicurazione malattia > Assicurazione malattia fuori UE/
AELS oppure Assicurazione malattia nell’UE/
AELS
Il servizio giuridico dell’OSE fornisce
informazioni generali sul diritto svizzero nei settori che concernono in modo
specifico gli Svizzeri all’estero. Esso non
offre informazioni sul diritto estero e non
interviene nei contenziosi che oppongono parti private.
Nei campi di vacanza per giovani dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero
Vacanze personalizzate e istruttive
in Vallese e nell’Oberland bernese
Distrazioni, avventure e piacere, ecco che
cosa vi riserva questa estate nei campi di
vacanza per i giovani dell’Organizzazione
degli Svizzeri all’estero (OSE) in Vallese e
nell’Oberland bernese. L’OSE propone ai
giovani Svizzeri all’estero vacanze didattiche personalizzate, tanto interessanti,
quanto istruttive.
L’OSE attende oltre 120 giovani solo per il
campo estivo alla Lenk. Il servizio dei giovani organizzerà vacanze attive che riuniranno giovani provenienti da oltre 30 paesi. La
squadra dell’OSE offrirà loro la possibilità di
iniziarsi a nuovi sport o di progredire in una
disciplina particolare. La direzione del campo proporrà pure alternative per coloro che
non provano un gran bisogno di muoversi.
Per la quarta volta, il campo di utilità pubblica di Saas Balen (VS) permetterà ai giovani
Svizzeri dell’estero di partecipare a lavori di
manutenzione nel comune.
Il progetto “Viaggio Avventura” nell’Oberland bernese si rivolge ai partecipanti che
desiderano contribuire all’organizzazione del
campo e acquisire così nuove conoscenze.
Esso permette ai giovani di vivere un’esperienza all’aria aperta, particolarmente intensa
e inedita.
Viaggi scoperta
L’OSE ha creato una nuova offerta sotto forma di un soggiorno di due settimane in una famiglia ospitante svizzera, accompagnata da
un progetto personalizzato per i partecipanti.
Essa propone loro un programma che comprende varie escursioni tematiche. I giovani
potranno per esempio scoprire la diversità
della Svizzera, effettuando di propria iniziativa alcuni viaggi, per esempio sul tema
dell’acqua, dell’architettura o del traffico e
pubblicando in seguito il loro diario di bordo
su internet.
Questo soggiorno può pure essere combinato con i punti del programma del sistema di
formazione in Svizzera.
L’OSE offre consigli e un accompagnamento
personalizzato ai giovani interessati.
Imparare una lingua con facilità
Gli Svizzeri all’estero possono imparare il
francese o il tedesco nel quadro di corsi
linguistici di due settimane.
Mentre il mattino è riservato all’insegnamento, l’OSE propone escursioni e un
programma quadro distribuito su parecchi
pomeriggi.
Per finire, in agosto, prepareremo pure
i giovani per il Congresso degli Svizzeri
all’estero a Losanna, che avrà per tema nel
2012 “Mobilità e innovazione: la Svizzera al
momento delle sfide internazionali”.
Speriamo che i giovani Svizzeri all’estero approfitteranno numerosi delle nostre offerte
nel 2012!
Per più ampie informazioni sulle offerte rivolgetevi a: Organizzazione degli Svizzeri all’estero, Servizio dei giovani, tel. +41(0)31
356 61 00.
[email protected] – www.aso.ch
Dall’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE)
29
N. 4, aprile 2012
Consigli, sostegno e assistenza offerti dall’AJAS
Un aiuto per risolvere le questioni
sulla formazione in Svizzera
Il sistema svizzero di insegnamento gode di una buona reputazione. Le formazioni
sono però esigenti e chiedono spesso un forte investimento personale, tanto per
la formazione professionale classica, quanto per le alte scuole specializzate e le
università. L’AJAS, l’Associazione per l’incoraggiamento dell’istruzione di giovani
Svizzeri all’estero, offre consigli, sostegno e assistenza.
sione. Se decidono di venire in Svizzera, l’AJAS
li aiuta sul posto, soprattutto nelle procedure
amministrative. L’esperienza dimostra che la
maggior parte degli studenti creano presto
legami e non tardano a organizzarsi da soli.
Se siete domiciliati all’estero e siete interessati a una formazione in Svizzera, non esitate
a contattarci. Noi (Silvia Hirsig e Fiona Scheidegger) vi forniremo volentieri informazioni e
consigli che vi faciliteranno la decisione. Per
raggiungerci:
Il numero di studenti esteri iscritti nelle università svizzere continua ad aumentare. E
questo per una buona ragione: la loro formazione è considerata di qualità molto buona.
L’AJAS vorrebbe che anche le giovani e i giovani Svizzeri all’estero possano conoscere
le possibilità di formazione nel loro paese
d’origine e trarne profitto. Gli Svizzeri all’estero sono spesso più facilitati rispetto agli
studenti esteri, in particolare per la lingua,
il permesso di soggiorno, l’accettazione da
parte della popolazione e anche le borse di
studio. Nonostante tutto, vivere in Svizzera,
cercare un alloggio o una formazione, contat-
tare le autorità, ecc., possono creare problemi
ai giovani provenienti dall’estero.
L’AJAS opera da 50 anni per la formazione dei
giovani Svizzeri all’estero. Ogni anno offriamo
consigli a oltre 650 persone provenienti dai
vari continenti. L’ideale è che i giovani e i loro
genitori entrino in contatto il più presto possibile con l’AJAS, affinché possiamo fornire loro
informazioni sulle varie possibilità di formazione in Svizzera. Presentiamo loro i vantaggi, ma
anche le difficoltà che possono incontrare. Lo
scopo dell’AJAS è quello di fornire ai giovani
Svizzeri all’estero e ai loro genitori le informazioni più complete possibili, prima della deci-
Due settimane in luglio e agosto
Dal 17 al 19 agosto 2012 a Losanna
Colonie di vacanza
per giovani
dagli 8 ai 14 anni
Nei mesi di luglio e agosto 2012, colonie
di vacanza di due settimane saranno l’occasione, per giovani Svizzeri all’estero, di
condividere momenti formidabili con 30-50
giovani del mondo intero, nonché scoprire
la Svizzera e la sua cultura.
Ci sono ancora parecchi posti liberi nelle
nostre colonie di vacanza. Informazioni
particolareggiate, nonché il formulario d’iscrizione, sono disponibili su www.sjas.
ch >Nostre prossime attività. Su richiesta
spediamo volentieri, per posta, la nostra
pubblicazione informativa con la nostra offerta completa. La Fondazione per i giovani
Svizzeri all’estero spera di poter offrire a
ogni giovane Svizzero all’estero la possibilità di scoprire la Svizzera almeno una volta
in questo modo. Ci è quindi possibile, in casi giustificati, concedere una riduzione delle
tariffe. Ci teniamo a vostra disposizione per
ogni informazione complementare.
Fondazione per i giovani Svizzeri all’estero
(FGSE)
Alpenstrasse 26
CH-3006 Berna
Tel: +41 31 356 61 16
Fax: +41 31 356 61 01
[email protected] – www.sjas.ch
AJAS, Alpenstrasse 26, CH-3006 Berna
Silvia Hirsig, collaboratrice
Tel. +41 (0) 31 356 61 04 / Fiona Scheidegger, directtrice amministrativa
+41 (0) 31 356 61 22 – [email protected]
Saremo presenti al Congresso degli Svizzeri
all’estero che si terrà a Losanna dal 17 al 19
agosto 2012.
90mo Congresso degli Svizzeri all’estero
Il 90mo Congresso degli Svizzeri all’estero
avrà luogo a Losanna. I partecipanti discuteranno della mobilità e dell’innovazione:
la Svizzera al momento delle sfide internazionali. Per saperne di più su questo tema
e sulle ultime informazioni concernenti il
congresso 2012, appuntamento su
http://www.aso.ch/it/offerte/congresso-degli-svizzeri-all-estero.
Riservate fin da oggi le date del congresso nella vostra agenda. Vi aspettiamo nel
Palais de Beaulieu a Losanna.
90mo Congresso degli Svizzeri all’estero, 17/19 agosto, a Losanna
Vogliate inviarmi nella primavera 2012 i documenti d’iscrizione al 90mo Congresso degli Svizzeri all’estero (dal 17 al 19 agosto, a Losanna).
Nome/Cognome
Indirizzo
Paese/NAP/Luogo
E-mail:
Scrivere in modo leggibile e a carattere stampatello.
Vogliate inviare il formulario compilato a: Organizzazione degli Svizzeri all’estero, Comunicazione & Marketing, Alpenstrasse 26, CH-3006 Berna, Fax: +41 (0)31 356 61 01 oppure
inviate una e-mail a [email protected]..
30
N. 4, aprile 2012
A U S L A N D S C H W E I Z E R - O R G A N I S AT I O N
«Die Internet-Plattform SwissCommunity
vernetzt Schweizer weltweit»
Ursula Deplazes
Forscherin
Bündnerin in Rom
«Ein Netzwerk unter
Auslandschweizern
aufzubauen spielt eine
wichtige Rolle – sowohl
privat wie auch beruflich.»
Daniel Keller
Manager
Zürcher in Hanoi
«Als internationaler
Berater sind die lokalen
Erfahrungen von Schweizern sehr wertvoll.»
Urs Steiner
Direktor Schweizer Schule
Berner in Peru
«Andere Auslandschweizer kennenlernen, gute
Adressen austauschen,
mich über die Schweiz
informieren – das kann
ich alles auf SwissCommunity!»
Vernetzen Sie sich mit anderen Auslandschweizern
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31
N. 4, aprile 2012
Si salvano solo il “vecchio” Cuche e il giovane Feuz
Una stagione in chiaroscuro
per lo sci svizzero di competizione
Iniziata con ottime premesse, la stagione
2011/12 dello sci svizzero è terminata con
qualche delusione. Almeno due primi posti
sono stati mancati per poco tra gli uomini,
mentre le donne sono finite molto lontane
nelle classifiche, a causa degli incidenti subiti
dalle due migliori atlete del momento. Di conseguenza, anche la classifica per nazioni non
ha dato i risultati sperati e la Svizzera si è vista
superata, in ogni caso, dall’Austria, che ha vinto la classifica generale con Marcel Hirscher,
quella della discesa con Klaus Kröll, quella del
gigante, ancora con Hirscher, tra gli uomini,
nonché la coppa dello slalom speciale tra le
donne con Marlies Schild.
Proprio le grandi delusioni fra le donne hanno
fatto perdere alla Svizzera anche il secondo
posto fra le nazioni, superata dall’Italia (più di
mille punti in meno fra le donne, sui 400 del
distacco totale). Tra le donne va rilevata la prestazione eccezionale dell’americana Lindsey
Vonn, che ha vinto la generale, la coppa della
discesa, quella del Super G e si è classificata
seconda nel gigante.
Agli Svizzeri sono quindi toccati soltanto alcuni
posti d’onore. Due uomini si sono messi particolarmente in evidenza: l’eterno Didier Cuche
(6° nella generale, 3° nella discesa, 2° nel Super G). Ma la nota più positiva è sicuramente
data dal giovane Beat Feuz, prima partecipazione completa alla Coppa del mondo, che si è
classificato secondo nella “generale”, a pochi
punti (25 su 1’355) da Hirscher, secondo nella
discesa, terzo nel Super G. Una prestazione di
tutto rilievo, se si considera che gli altri svizzeri
Il giovane Beat Feuz, con Cuche il migliore degli svizzeri.
sono finiti oltre il centesimo posto, salvo Reto
Schmidiger, 49° nello slalom speciale, dove i
concorrenti sono molto meno e Didier Defago
(18° nella generale e 13° nella discesa).
Come già accennato, per le donne è stato un
vero disastro. Basti dire che la migliore è stata
ancora la ticinese Lara Gut (quattordicesima
nella generale) , pur reduce da un incidente e
non nella forma ideale. Nella discesa la migliore è stata Dominique Gisin (12°), nel Super G
Fabienne Suter (5°), nel gigante Lara Gut (17°),
mentre nello speciale non c’ è nemmeno una
svizzera nei primi trenta.
L’addio di Cuche toglie sicuramente un protagonista delle gare sciistiche mondiali degli
ultimi anni e un valoroso alfiere dei colori svizzeri. L’arrivo impetuoso di Beat Feuz su questa
stessa scena mondiale lascia ben sperare per
il futuro dei rossocrociati in uno sport in cui
hanno spesso primeggiato.
Vince la Coppa del mondo per la terza volta
Stagione da incorniciare
per Dario Cologna nel fondo
Per la terza volta la Coppa del mondo è finita
nelle mani di Dario Cologna. L’engadinese lo
sapeva da un pezzo, ma ha sollevato il trofeo
solo nel weekend dopo la disputa delle ultime prove stagionali a Falun. Dario ci teneva
a chiudere in bellezza e nella mecca svedese del fondo ha lasciato una bella impronta
firmando anche il cosiddetto Mini-Tour nordico, composto da quattro competizioni. Il
suo sigillo è stato posto nella 3. tappa, una
15 km classica con partenza in linea, nella
quale ha preceduto allo sprint il norvegese
Eldar Rönning e il canadese Len Valjas. Poi
si è limitato ad amministrare la situazione
concludendo in 18.posizione, a 1’07’’2 dal
vincitore, il russo Petr Sedov. Il nostro atleta di punta ha chiuso la stagione con 2216
punti, un vero e proprio primato nell’ambito
del fondo. Quello che più impressiona è il
distacco sul secondo classificato, Devon
Kershaw: il canadese ha finito a quasi 800
punti. In 32 gare alle quali ha preso parte,
Cologna è salito 22 volte sul podio. Al MiniTour nordico, che ha vinto per la seconda
volta dopo il 2009, Dario teneva moltissimo. Ha tra l’altro potuto assaporare il suo
10.successo in carriera e, pertanto, anche
un bonus di 41’000 franchi. Tanti applausi
per il nostro atleta, che già viene paragonato ai grandi assi del passato, leggendari
scandinavi come il norvegese Björn Dählie (6
volte vincitore della Coppa del mondo) e lo
svedese Gunde Svan (5 volte).
32
N. 4, aprile 2012
Indirizzi delle rappresentanze
Svizzere in Italia
Circolo Svizzero dell’Alto Tirreno
Ambasciata a Roma
✂
Come rinunciare
a ricevere «Gazzetta Svizzera»
Modifiche
rispetto all’elenco
pubblicato
in febbraio 2012
Numerosi lettori ci scrivono o telefonano annunciando di voler rinunciare a ricevere uno
o più esemplari per famiglia di “Gazzetta Svizzera”. Siamo molto contenti che ci aiutiate
ad evitare sprechi.
Prima di radiare il Suo nominativo dall’indirizzario, Le devo far presente che la Gazzetta
Cosentino
e dintorni
Lettere al
Svizzera è l’unico
mezzo di informazione svizzero che si riceve automaticamente e senza
obbligo di pagamento non appena ci si immatricola presso la rappresentanza svizzera.
Ogni cittadino svizzero ha diritto al Suo proprio esemplare. Difatti, in caso di contestazione,
uno Svizzero all’estero non può far valere di non essere a conoscenza di un atto normativo
o di una scadenza che lo concernono e che sono stati pubblicati nella Gazzetta Svizzera.
Per questo motivo, il Suo nome può essere solamente radiato dall’indirizzario della Gazzetta Svizzera se lo richiede espressamente, personalmente e per iscritto. Se Lei quindi non
desidera più ricevere la Gazzetta Svizzera, La invito a restituire alla Sua rappresentanza
svizzera il tagliando allegato segnando con una crocetta una delle caselle sottostante,
compilato in ogni sua parte, datato e munito della Sua firma.
❍ Confermo di aver preso conoscenza della comunicazione della rappresentanza svizzera circa l’invio della Gazzetta Svizzera e con cognizione di causa rinuncio a ricevere
ca, malacologica, curate in Il vocabolo “la
la pubblicazione.
modo da della
rappresentare
vari svizcamente indic
❍ Confermo di aver preso conoscenza della comunicazione
rappresentanza
ecosistemi,
locali
e
mondiali,
polare”, senz
zera circa l’invio della Gazzetta Svizzera e con cognizione di causa rinuncio a ricevere
in tutta
la loro complessità
la pubblicazione a mio nome perché posso leggere
la Gazzetta
Svizzera di eun mio
di un suo ev
familiare.
in dimensioni reali. La guida, religioso, vie
responsabile
Bloise
e la alla
Se dovessi cambiare idea potrò in qualsiasi momento
comunicareSig.
la mia
decisione
na largament
rappresentanza svizzera dalla quale dipendo e riceveresua
di nuovo
personalmente
la Gazzetta
collaboratrice
ci hanno
la nozione di
Svizzera.
spiegato in modo esauriente senso di “no
Ringraziamo per la collaborazione.
le diverse sezioni. Dopo la
Gita con visita di Morano Calabro
Laic
e del museo naturalistico «Il Nibbio» sino
Via Barnaba Oriani 61
00197 ROMA
Tel.: 06 809 571 (Centralino unico)
Fax: 06 808 85 10 (Ambasciata)
Fax: 06 808 08 71 (Consolato)
Fax: 06 808 14 79 (Ufficio dell’ambasciatore)
E-mail: [email protected]
Sito: www.eda.admin.ch/roma
Circoscrizione consolare:
Toscana,
Marche,
Lazio, Abruzzo,
CamIn
questaUmbria,
occasione
il nostro
“CIRCOLO
pania, Molise,
Puglia, Basilicata,
Calabria,
Sicilia
SVIZZERO
DELL'ALTO
TIRRENO
COSENTIe Sardegna
nonchésilaèRepubblica
Sana Marino
NO
E DINTORNI”
recato in di
gita
Moe di Malta
rano Calabro in provincia di Cosenza un
bel grande paese che si trova fra uno dei
Consolato Generale a Milano
luoghi più belli dell'Italia: il Parco Nazionale
del
Pollino. Prima
di proseguire con la devia Palestro
2
scrizione
della giornata mi volevo soffer20121 MILANO
Tel.: 02
777 91 qualche
61
mare
a scrivere
parola sul paese
Fax: ci
02ha7601
4296così da far conoscere
che
ospitato
ilE-mail:
[email protected]
ai lettori della Gazzetta Svizzera.
Sito internet:
Morano
è un www.eda.admin.ch/milano
paese molto antico infatti le
Circondario consolare: Emilia Romagna, Friuprime
notizie
dell'esistenza del paese rili-Venezia Giulia, Lombardia, Trentino-Alto Adisalgono
al
II
secolo
AC attestando
ge, Veneto, Valle d’Aosta,
Liguria e l'antica
Piemonte
origine romana del paese. A quest'epoca
Consolato
a FIRENZE
vengono
fatti risalire
i resti di un antico forte
che sorge
in telefonico:
cima al colle su cui si trova
Nuovo
numero
Morano
Tel. 055Calabro.
222 431Il paese visto da lontano
sembra un presepio davvero molto caratConsolato
a NAPOLI
teristico
e a guardarlo
si resta incantati
tanto
bello. E' davvero uno dei borghi più
Nuovoè indirizzo:
belli
d'Italia. Certamente
Via Consalvo
Carelli 7 c'è da dire ancora
molto
altro
sul
80128 NAPOLIpaese non basterebbe una
intera pagina del giornale, comunque per
Consolato
a TORINO
togliervi
ogni curiosità
andate a Morano
Calabro.
Nuovo indirizzo e-mail:
La
giornata
è trascorsa
come sempre d'alE-mail:
torino@
honrep.ch
stesso ateism
visita alle varie sezioni del benemerito is
___________________________________________________________________________
museo ci siamo riuniti nel
sociale (cfr. l
21 marzo 20
viderci in due gruppi uno che
La recente co
si accingeva ad effettuare un
Rinuncio all’invio della Gazzetta Svizzera
dical-socialist
tronde piacevolmente l'incontro è avvenuto picnic avendo portato ognuno una prelibamondo cattol
verso il castello di Morano Calabro, dopo tezza da mettere insieme per poi gustarla,
al matrimonio
i saluti e i vari racconti che ognuno face- l'altro invece ha preferito gustare i prodotti
umana in gen
va all'altro incominciavamo ad effettuare e la cucina tipica del posto recandosi
Incollare qui l’etichetta della «Gazzetta Svizzera»
il programma della gita, infatti ci incam- a mangiare nell'osteria “La Cantina” gu- medioevalista
con il proprio
Nomei tipici
e Indirizzo
minavamo verso il museo naturalistico
“Il stando
prodotti che offre il posto terrebbe con
Nibbio”. Il Nibbio è un centro studi natura- ben presentati dai responsabili dell'oste- mento di cost
listico del Pollino allocato in antiche abita- ria “La Cantina”. A fine pasto ci siamo di mondo nel co
zioni, ristrutturate in modo da rispettare nuovo riuniti per i saluti e per mettersi Dobbiamo allo
gli antichi canoni dell'architettura origina- d'accordo sul nuovo appuntamento che esseri coscie
___________________________________________________________________
ria delLUOGO:
posto. Ogni
unità abitativa accoglie è la festa del primo agosto e nel mentre di un universo
una sezione______________________________
espositiva, mammologica, abbiamo gustato
la torta fatta dalla nostra estremament
DATA:
FIRMA: ________________________________
nostra stessa
ornitologica, entomologica, paleontologi- segretera Maja Domanico.
F. Talarico za misteriosa
Al Consolato Svizzero di:
Laissez une trace,
faites quelque chose pour nos
compatriotes de l’étranger !
En désignant un légataire ou un héritier, vous déterminez au-delà de votre
décès le sort de votre argent, vos immeubles ou vos biens*. L’Organisation
des Suisses de l’étranger engage l’intégralité des ressources héritées en faveur des Suisses de l'étranger, conformément à la volonté du testateur. En
faisant un legs à l’OSE ou en l’instituant héritière, vous témoignez durablement de votre solidarité avec nos compatriotes de l’étranger.
*A cet effet, il est nécessaire que vous rédigiez un testament. Une feuille d’information facilement
compréhensible vous explique comment procéder. Si vous souhaitez l’obtenir, l’OSE se fera un plaisir de vous l’envoyer: Service juridique de l’OSE, Alpenstrasse 26, CH-3006 Berne. [email protected]
Aidez-nous à aider!
❍ Roma
giardino del
Nibbio per poi di❍ Milano
❍ Genova
La lettera del Ministero
sui contributi per l’as
Spezialisiert auf das Steuerrecht in der Schweiz (insbesondere Graubünden),
in Liechtenstein und international.
CH-Kontaktadresse und Vertretung für international Steuerpflichtige,
Steuerberatung und Steuererklärungen für Privatpersonen,
Beratung und Steuerservice für Expatriates,
Steuergutachten und Steuerrulings.