Sì risicato all`iniziativa contro le case secondarie
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Sì risicato all`iniziativa contro le case secondarie
Anno 43 N.4, aprile 2012 Mensile degli Svizzeri in Italia con comunicazioni ufficiali delle Autorità svizzere e informazioni del Segretariato degli Svizzeri all’estero Internet: http://www.gazzettasvizzera.it Votazioni federali dell’11 marzo Passa di misura l’iniziativa sulle residenze secondarie Dopo l’iniziativa di Rothenturm (difesa delle secondarie” è passato. È un’iniziativa Consenso dal 50,6% dei votanti e dazioni 13,5 Cantoni zone umide) e quella delle Alpi (limitazione difficile da applicare, ma che evidenzia anche sicato all’iniziativa ro le case secondarie del traffico), ancora una volta un’iniziativa con scopi di protezione del paesaggio ha raccolto il consenso del popolo svizzero. Il risultato è molto stretto (50,6% di sì) e a pochi voti dal termine dello spoglio si temeva che non potesse ottenere la maggioranza dei cantoni (che sono stati 13,5 contro 12,5), invece il “basta con la costruzione sfrenata di abita- ci lso esti llese ori polare che one di abiccettata di toni: i «sì» elle prefeespressi a sizione di nto, cantoienti legahesi non è vincere la one. I fauattamente 16. iva “Basta di abitaziovantaggio ezza è duuto attensultati delper poter Ad accetprattutto i asta è sta% delle perurne hanotazione. Il che a Sciafampagna favorevoGinevra il nche i canistica non ccolto il teutori sono o esterno il hanno inn Vallese i ra il 73,8%. zzera cenaldo, con il ,1%. Hanhe Ticino e Lucerna ondazione ista Franz e cose, che n possano il 20% delcomune. Il ndere conquesta lirto dei co- Appello ai lettori “On-Line” una certa sfiducia verso le autorità federali e cantonali che hanno avviato un processo di rallentamento dell’espansione di residenze secondarie. Se questa votazione ha destato parecchia sorpresa, non così le altre: per la terza volta Cari Connazionali, il popolo ha detto di no alla facilitazione del ricome sempre ad Aprile arriva nelle vosparmio per l’alloggio. Ha inoltre chiaramente stre case il nostro giornale con allegato respinto (55,8% di no) l’iniziativa per “6 set-vere in infrastrutture un bollettino postale per il versamento trimenti dato che è lui il promotore del- Qui sopra Franz senza tuttavia ril’iniziativa, è Franz Weber. «Sono fiero edWeber, della cementifica-facoltativo. timane di vacanza per tutti” ha accettatosolvere il problema di un contributo promotore della Svizzera», ha affermato. L’ecolozione del paesaggio, afferma l’USAM. (87% dihasì) il decreto federale “disciplina-Per Economiesuisse Con questo prezioso contributo voi aiudell’iniziativa gista poi detto che era sicuro di vin- sul sarà importante con la sua cere: «sentivo la volontà della popoladefinire chiaramente la nozione di «remento dei giochi in denaro a favore dell’utilità tate la Gazzetta Svizzera, infatti solo fondazione zione». Secondo Weber sono gli spesidenza secondaria». Per la ConferenHelvetia Nostra. culatori ad essere colpiti dalla nuova za dei governi dei Cantoni alpini (CG-portare avanti la pubcosì possiamo pubblica”. norma, non i cantoni turistici. Questi CA) l’iniziativa compromette lo svilupblicazione in Svizmodo che voi possiate Più combattuta invece la “legge federale il villaggio sulpo economico ne trarranno al contrario beneficio: «In- A lato di una parte della vece di costruire nuove residenze se- di Grimentz zera che si aspetta ora di essere indenriceverla. prezzo fisso dei libri” che ha visto opporsi in Vallese. condarie, potranno rinnovare quelle nizzata. La CGCA – composta dai canIl numero Aprile arriva a tutti, lettori esistenti, migliorarle, fare qualcosa di romanda, contoni Uri, Obvaldo, Nidvaldo,di Glarona, la Svizzera tedesca a quella (key) bello. E ciò attira i turisti». Per Pro NaGrigioni, Ticino e Vallese – chiede an“Cartacei” e “On-Line”, a tutti chiediatura edi il WWF svizzeri si sono resi faceva seguitoche agli iniziativisti di rispettare le pro56,1% no.gli La votazione dila campagna. contribuire! La produzione del messe fattemo durante A tal conto della pressione esercitata sul al referendum decisione del Parla-proposito Thomas Egger, direttore del paesaggio. Le duecontro associazionila ammetgiornale, la relativa distribuzione in tutsvizzero per le regioni di montono poi di non aver creduto nell’acmento che introduceva il vincolo dei prezziGruppo taesige l’Italia e particolala presentazione via Internet tagna (SAB), soluzioni cettazione del testo. La maggioranza ri per le regioni strutturalmente debodella popolazione vuole recuperare il di vendita. comportano costi! Solo con il vostro soli: la casa famigliare di una persona «bene paesaggio» che appartiene a tutsiamo in grado di pubblicare la i.b.emigrata instegno città per lavoro non deve ti, ha affermato Hans-Peter Fricker, diad esempioGazzetta essere considerata residenrettore generale di WWF Svizzera. SodSvizzera nel futuro. disfatto anche il PS: la moltiplicazione za secondaria. Il PPD è dello stesso padelle residenze secondarie ha come efrere. Il partito inoltre che ven- sempre meno lettori Dachiede qualche anno fetto secondario l’aumento dei prezzi gano introdotte delle eccezioni al limiversando un contributo. delle abitazioni. Ciò obbliga gli indigete del 20%ci per sostengono le regioni economicamuni la quota di abitazioni secondanon è sufficiente per lottare contro la ni a trasferirsi. L’iniziativa permetterà mente sfavorite. Molto deluso è anche rie supera già il quinto della superficie cementificazione del paesaggio. QueSono perfettamente consapevole che i Congresso Collegamento Svizero in Italia di frenare questa evoluzione. il PLR: l’iniziativa rappresenta un danabitativa. Ciò è il caso nelledel zone turista obbliga i cantoni e i comuni ad tempie comprometterà sono difficili. Come tutti, anche no per il turismo stiche del Vallese, dei Grigioni, del Tiadottare misure per limitare il nume«Ora una legge chiara» l’autonomia dei comuni. Per l’UDC: «I cino, di Vaud e di Berna. Nelle Alpi sviz- ro di nuove case di vacanza e miglionoi abbiamo dovuto risparmiare il più L’Unione svizzera delle arti e mestieri cittadini hanno espresso la loro preoczere ci sono già più di 500.000 case di rarne il tasso di occupazione, ma lascia e siamo (USAM) ed Economiesuisse deploracupazionepossibile per l’uso dei terreni coltiva- riusciti a tenere anvacanza. loro ampio margine di manovra. no l’esito della votazione. Questo risulbili non edificati. occorrerà essereil contributo a € 24. Per la maggioranza della popolazione che Ora quest’anno Weber«: Fiero del Paese» tato rischia di creare nuove difficoltà ragionevoli e avere il senso della misula revisione della legge sulla pianificaPersonalmente Il più contento, e non poteva essere aleconomiche in molte zone rurali pora nell’applicare le nuove disposizioni». sono molto grato al zione del territorio, in vigore da luglio, piccolo gruppo - meno del 20% degli Svizzeri residenti in Italia - che versa Doris Leuthard INIZIATIVA Bocciata dal 55,8% – Favorevole il Ticino un contributo per la Gazzetta Svizzera! Il 74º Congresso del Collegamento Svizzero CHE COSA SONO LEHo “CASEgrandi SECONDARIE”? difficoltà a capire perché in Italia avrà luogo quest’anno dal 12 al 13 «I giuristi sono più all’opera» dell’80% dei nostri connazionali maggio a Sorrento. Il tema che verrà trattanon La partecipi! costruzione diNoi Svizzeri ci vantiamo to il sabato pomeriggio (la partecipazione è residenze se- interesse che ci lega delnuove nostro forte condarie sarà limitaaperta a tutti) è dedicato alla formazione per alla nostra patria, È proprio Gazzetta to da subito al 20%. i giovani in Svizzera: studi universitari - scuole Svizzera cheanin parte tiene vivo questo Occorre tuttavia cora definireEntrando quali professionali, apprendistato, lavoro. interesse. nelle nostre case ci alloggi saranno preporta importanti si di mira, ha com- notizie della ConfedeLe per BERNAconvocazioni (ATS) L’iniziativa popolare sul leLa assemblee proposta, sostenuta del dal centro dementato e delle Doris istituzioni elvetiche qui “risparmio per l’alloggio”, volta ad agestra, ma respinta dal Consiglio federarazione Collegamento di Gazzetta Svizzera, volare l’accesso alla casa dieproprietà Leuthard dopo l’aple, dalla sinistra e dalle organizzazioni in provazione Italia. dell’iniattraverso deduzioni fiscali, ègiorno, stata degli inquilini, non ha fatto breccia in con gli ordini del alla pagina 23. bocciata ieri in votazione popolare nel21 cantoni, con percentuali di pareri ziativa di Franz Weber. Infattiche l’iniziativa Credo questo valga in particolar la misura del 55,8%. Cinque i cantoni negativi che vanno dal 64,1% di Berna parla genericamente di «residenze seconmodo per nostri lettori “On-line”, procontrocorrente: tra questi il Ticino, che al 51,1% del Giura. Forte l’opposizione Il testo voleva favorire anche misure ecologiche. darie», senza definirle. Secondo lai miniha approvato la proposta con il 62,8% anche a Basilea Città (64%), Glarona stra dell’ambiente,prio si tratterà di veda anche parte loro mi aspetto un partidei voti. L’affluenza alle urne è stata del (62,2%), Zurigo (61,7%), Uri (61,1%) e 2005, ma tuttora in vigore in via provrificare la possibilità di applicare eccezio45%.● Obiettivo dell’iniziativa era di auSan Gallo (59,9%). Anche i Grigioni colare riconoscimento. visoria. pagina 2 ● pagina 8 ● pagina 14 ni. Nella campagna che ha preceduto la votorizzare i cantoni a defiscalizzare i ricontrari, ma con una percentuale più tazione, gli iniziativisti hanno lasciato inIl versamento può essere effettuato con sparmi Scudo destinati all’acquisto sulla stessa linea Nuovo voto il 17 giugno fiscale di una modesta (54,2%),Elezioni politiche La Comunità Svizzera tendere che i comuni strutturalmente deproprietà abitativa fino a un importo quindi di Neuchâtel (54%) e Friborgo Per i promotori dell’iniziativa non tutilesempio, bollettino postale allegato. Chi prefeboli potranno, per beneficiare di tasse in alcuni cantoni a Trieste infatti di tra ’700 e ’900 annuo die15nuove mila franchi – 30 mila per (pure 54%). I cantoni favorevoli sono to è perduto: il tema tornerà deroghe. Doris Leuthard detto che «i risce ha il pagamento tramite banca, trova Contributi alla Gazzetta Svizzera A Sorrento il 12-13 maggio No al risparmio per l’alloggio una coppia – per un periodo massimo di dieci anni. Deduzioni dal reddito imponibile per altri 5 mila franchi, sem● pagina 4 pre per un periodo di dieci anni, erano inoltre previste per il finanziamenDove presentare to di misure edilizie volte al risparmio energetico alla protezione dell’amla edomanda per l’AVS biente. nei Cantoni Iniziativa sulla costruzione di abitazioni secondarie stati cinque: in prima posizione il Tici- attualità il 17 giugno, quando si voterà giuristi sono all’opera per esplorare il marno (62,8%), davanti a Ginevra (53,5%), su un’iniziativa analoga, denominata a pagina 2 della Gazzetta Svizzera, nel gine di manovra» in questo settore. I perBasilea-Campagna (53,1%), Vallese “Accesso alla proprietà grazie al rispar● pagina 12 ● pagina 24 rettangolo in fondo le coordinate banmessi di costruzione già rilasciati resteran(51,1%) e Vaud (50,7%). Da notare che mio per l’alloggio”, lanciata dall’Assono validati, ha precisato È inveciazione svizzera dei proprietari fondia-dei sostenitori Basilea-Campagna che giàdel nel 1991 carieLeuthard. necessarie. Storia Collegio Elenco ce meno chiaro che ne sarà delle domanaveva introdotto un modello di defisca- ri (HEV). In caso di un secondo «no» Arwed G. Buechi de di costruzione in sospeso. Campalizzazione sul piano cantonale,di poiMilano di- popolare, il modello di Basilea Elvetico di Gazzetta Svizzera chiarato contrario al diritto federale nel gna sarà definitivamente fuorilegge. Presidente Iniziativa sul risparmio per l’alloggio Controprogetto sui giochi in Iniziativa sulle sei settimane denaro a favore dell’utilità pubblica di vacanza per tutti Legge federale su prezzo fisso dei libri 2 N. 4, aprile 2012 Il trattamento fiscale di cittadini esteri residenti in Italia Lo “scudo fiscale” e la nuova tassazione di beni all’estero Egregio Avvocato, sono un cittadino svizzero residente in Italia. Desidero sapere perchè la Svizzera non interviene in t utela dei propri concittadini residenti all’estero. Sono stato vessato prima dal precedente e ingiusto scudo fiscale in quanto per mia ignoranza non avevo dichiarato sul quadro RW del 740 il possesso di immobili in Svizzera. Faccio presente che dette proprietà scaturivano da eredità avute da genitori svizzeri e non da esportazione illecita di capitali ma il fisco italiano mi ha considerato un evasore offrendomi di regolarizzare la mia posizione aderendo ad una pesante tassa con lo scudo fiscale (anno 2009) Ora il l’agenzia delle entrate (forte della mia dichiarazione) mi impone nuovamente una tassa sugli importi scudati non rispettando gli impegni presi dal precedente governo. In Italia i cittadini svizzeri vengono additati da tutti come evasori e pertanto è ritenuto giusto espropriarli dei propri risparmi. La Svizzera dal canto suo non ha mosso una parola in difesa dei propri concittadini. Sono indignato. (G.B. – luogo non indicato) nella descrizione dello stesso. Riassumiamo, tuttavia, almeno gli aspetti salienti (ma anche curiosi) del c.d. scudo fiscale, sempre utili per comprendere la vera natura della questione e per rispondere al quesito. E tuttavia, le voglio anticipare da subito che l’atteggiamento polemico che traspare dalla Sua lettera, nei confronti dell’Italia ma soprattutto nei confronti della Svizzera mi paiono ingiustificati, o almeno eccessivi. Non è nemmeno ben chiaro, quale dovesse essere secondo Lei la reazione della Svizzera a tutela dei propri cittadini. Uno Stato sovrano nei rapporti con un altro Stato sovrano, in presenza dei presupposti, può ricorrere alla diplomazia e alla moral suasion ma non mi pare sia questo il caso. Oppure può proporre la stipula di accordi bilaterali ma, in tal caso, appunto, occorre essere in due e non mi pare che in questo momento la situazione sia così favorevole. Il suo, dunque, mi sembra più un grido di dolore, che una critica vera e propria, ma anche per questo meritevole di una risposta. Veniamo allora concretamente alla questione che Lei solleva. Risposta Gentile Lettore, ho scelto la sua lettera, perché il suo stato d’animo si sta diffondendo tra alcuni dei nostri compatrioti (ma non solo), soprattutto tra quelli residenti in Italia. Inoltre, il tema è certamente di grande attualità, proprio per gli Svizzeri residenti in Italia. Infatti, come risulta anche ai “non addetti ai lavori”, vi sono stati nei mesi scorsi innumerevoli articoli di stampa, i quali hanno riportato la notizia che l’Italia con il c.d. “Decreto Salva-Italia” avrebbe tassato nuovamente i patrimoni rientrati con il famoso (o famigerato) “scudo fiscale”. Anche la nostra Gazzetta Svizzera in passato ha affrontato spesso il tema dello scudo fiscale, pertanto non mi dilungherò eccessivamente 1. Lo “scudo fiscale” ed il quadro normativo Nella Sua lettera Lei si riferisce probabilmente alla Legge 3.10.2009 n. 141, la quale ha convertito con modifiche il D.L. 3.8.2009 n.103, rinnovando lo “scudo fiscale”. Si tratta del terzo scudo fiscale adottato in Italia, il cui iter parlamentare, con i suoi numerosi passaggi, è stato abbastanza ostico. Anche per questo motivo, ma soprattutto per l’utilizzo assai esteso della tecnica del rinvio ad altri provvedimenti legislativi, sono sorti non pochi problemi interpretativi. Infatti, le suddette disposizioni sono già correttive del D.L. “Anticrisi” del 1° Luglio 2009 n. 78, convertito con legge sempre del 3.8.2009 n. 102. L’operatività del c.d. “scudo-ter” è stata fissata Rubrica legale dell’Avv. Markus W. Wiget inizialmente dal 15.11.2009 al 15.12.2009. La possibilità di adesione al “nuovo” scudo è poi stata ulteriormente prorogata, anzi più correttamente, riaperta dal 30.12.09 al 30.4.2010, con aliquote più alte, in virtù del D.L. n. 104/2010 (c.d. “Mille-proroghe”). Il rimpatrio (fisico o “giuridico”) o la regolarizzazione di capitali ed attività illecitamente detenute all’estero alla data del 31.12.2008, infatti, avveniva realizzando alcune condizioni essenziali previste per legge. In particolare, occorreva innanzitutto soddisfare i seguenti requisiti: a) la presentazione di una c.d. dichiarazione riservata attraverso un intermediario autorizzato; b) l’effettivo pagamento dell’imposta. L’imposta prevista, lo ricordiamo, su attività detenute al 31.12.2008 ammontava originariamente al 5% per operazioni perfezionate sino al 15.12.2009, successivamente elevata al 6% (dal 30.12.2009 sino al 28.2.2010) ed al 7% (dal 1°3.2010 al 30.4.2010). Lo strumento aveva quindi lo scopo di far “emergere” e regolarizzare sia capitali frutto di alcune attività illecite (ma solo alcune), sia beni, mobili ed immobili, di origine lecita ma non noti allo Stato italiano, come richiesto dalle normative vigenti. E cioè, proprio, la fattispecie che sembra interessare a Lei. 2. Gli effetti estintivi penali ed extra-penali E sin qui abbiamo visto in sintesi il meccanismo e gli scopi. In conformità a quanto sopra, vi erano effetti penali ed amministrativo-tributari annessi all’adesione dello “scudo fiscale”. In proposito, rileva l’articolo 13-bis del D.L. n. 78/09 in virtù del quale il pagamento effettivo dell’imposta ”produce gli effetti di cui agli articoli 14 e 15 e rende applicabili le disposizioni di cui all’articolo 17 del decreto-Legge 25 settembre 2001, n. 350, convertito con modifica- Mensile degli svizzeri in Italia. Fondata nel 1968. Internet: www.gazzettasvizzera.it Editore: Associazione Gazzetta Svizzera CH-6963 Cureggia Gazzetta svizzera viene pubblicata 11 volte all’anno. Tiratura media mensile 24’078 copie. Redazione: Dott. Ignazio Bonoli CP 146, CH-6932 Breganzona Tel. +41 91 966 44 14, Fax +41 91 950 98 45 E-mail: [email protected] Gazzetta svizzera viene distribuita gratuitamente a tutti gli Svizzeri residenti in Italia a condizione che siano regolarmente immatricolati presso le rispettive rappresentanze consolari. Pubblicità: Mediavalue srl Via Domenichino, 19 – 20149 Milano (Italy) Tel. +39 028 945 97 63 – Fax +39 028 945 97 53 [email protected] – [email protected] www.mediavalue.it Testi e foto da inviare per e-mail a: [email protected] Cambiamento di indirizzo: Per gli Svizzeri immatricolati in Italia comunicare il cambiamento dell’indirizzo esclusivamente al Consolato. Introiti: Contributi volontari, la cui entità viene lasciata alla discrezione dei lettori. Dall’ltalia: versamento sul conto corrente postale italiano no. 325.60.203 intestato a «Associazione Gazzetta Svizzera, CH-6963 Cureggia». 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Tradotto in termini più chiari, la disciplina dello scudo non riguardava solo l’“evasione fiscale” nell’accezione comune del termine, ma un più ampio spettro di irregolarità. Infatti, l’art. 14 stabiliva vari effetti del rimpatrio. Innanzitutto esso precludeva nei confronti del soggetto dichiarante e dei soggetti solidalmente responsabili, ogni accertamento tributario e contributivo per i periodi di imposta per i quali non era ancora decorso il termine per l’azione di accertamento alla data di entrata in vigore del decreto, e tuttavia limitatamente agli imponibili rappresentati dalle somme o dalle altre attività costituite all’estero e oggetto del rimpatrio. Vi era poi, la previsione dell’estinzione di ogni sanzione amministrativa, tributaria, previdenziale, “e quelle previste dall’art. 5 del decreto-legge n. 167 del 1990, relativamente alla disponibilità delle attività finanziarie dichiarate”. Si tratta, in particolare, del c.d. “monitoraggio fiscale” notoriamente previsto dal D.L. 28.6.1990 n. 167 (convertito con modifiche in Legge 4.8.1990 n. 227 e successivamente modificato più volte) relativo alla “Rilevazione ai fini fiscali di taluni trasferimenti da e per l’estero di denaro, titoli e valori”, cui abbiamo fatto cenno già sopra. È questa normativa che impone ai soggetti che dispongano di beni all’estero o trasferimenti degli stessi (comunque superiori ad € 10.000) di renderli palesi nel quadro RW della propria Dichiarazione dei Redditi (740 o Unico, che dir si voglia). Ciò rileva (o meglio rilevava prima) ai soli fini della conoscenza delle disponibilità e del controllo. Oggi sembra essere diventato un boomerang, come vedremo. Quanto agli effetti penali, infine il discorso si fa un po’ più complesso, in quanto il mero rinvio all’articolo 14, data la previsione del comma 1, lettera c), D.L. n. 350/2001, determinava l’esclusione della punibilità unicamente per i reati di Infedele dichiarazione (art. 4) e di Omessa dichiarazione (art. 5) previsti dal D.Lgs. n. 74/2000 in materia di reati tributari. Successivamente, però, apparendo troppo esiguo il beneficio (viste anche le prassi in uso...), si è ritenuto necessario ampliare l’area della non punibilità anche ad altre fattispecie, che risultavano strumentali all’esportazione o alla costituzione di disponibilità illecite all’estero. A tal fine si è proceduto ad aggiungere al comma 4 dell’articolo 13-bis, la precisazione che “…l’effettivo pagamento dell’imposta comporta, in materia di esclusione della punibilità penale, limitatamente al rimpatrio ed alla regolarizzazione di cui al presente articolo, l’applicazione della disposizione di cui al già vigente articolo 8, comma 6, lettera c), della Legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni … .“ Il richiamo normativo era alla disciplina inerente l’Integrazione degli imponibili per gli anni pregressi prevista dalla Legge Finanziaria 2003 (L. n. 289/2002 e succ. modifiche), la quale sempre con riguardo agli effetti penali escludeva la punibilità “…per i reati tributari di cui agli articoli 2, 3, 4, 5 e 10 del decreto legislativo 10 marzo 200, n. 74; nonché … per i reati previsti dagli articoli 482, 483, 484, 485, 489, 490, 491bis e 492 del codice penale, nonché dagli articoli 2621, 2622 e 2623 del codice civile, quando tali reati siano stati commessi per eseguire od occultare i predetti reati tributari ovvero per conseguirne il profitto e siano riferiti alla stessa pendenza o situazione tributaria.” In altre parole, la non punibilità è stata estesa anche ai delitti di Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, di Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici e di Occultamento o distruzione di documenti contabili, oltrechè a tutta una serie di fattispecie di delitti di Falso materiale ed ideologico e reati di Falsi in bilancio. Ciò sempre che il contribuente non avesse già avuto formale conoscenza dell’esercizio dell’azione penale nei suoi confronti entro la data di presentazione della dichiarazione integrativa. Immagino che Lei avesse in mente costoro quando si riferiva agli evasori. Risulta evidente che grazie ad un palese difetto di coordinamento il semplice rinvio all’articolo 14 del D.L. 350/2001 avrebbe limitato l’esclusione della punibilità ai soli delitti di infedele ed omessa dichiarazione, se tale disposizione non fosse da ritenersi superata (e quindi, in tale parte, implicitamente abrogata) dal successivo e più specifico rinvio all’articolo 8, comma 6, lettera c), che ha ampliato il novero dei reati non punibili. Per quanto riguarda invece la parte extra-penale, che è quella che, come detto, La riguarda più da vicino, è ovvio che - a prescindere dalla commissione di reati, tributari e non - vi sono delle violazioni amministrative e tributarie che sono sanzionate comunque. Anche queste in realtà si estinguono. Ricordo che, già solo per la violazione del monitoraggio fiscale, le sanzioni sono rilevantissime e vanno dal 5% al 25% sino al 2009 e dal 10% al 50% (oltre alla confisca di beni per equivalente) per gli anni successivi, calcolate sul valore. E ciò per ogni singolo anno di omessa comunicazione, fatta salva la prescrizione.. In conclusione, “l’obolo” pagato con lo scudo oscillante tra il 5% ed il 7% tutto sommato non sembra gran cosa rispetto al vantaggio ottenuto, e ciò per tutti quelli che ne hanno beneficiato. 3. Le Circolari interpretative ed applicative dell’Agenzia delle Entrate Attesa la specificità e la complessità della materia, vi sono stati vari provvedimenti emanati dall’Agenzia delle Entrate, volti a chiarire la portata della normativa, assai intricata, come visto sopra. Ricordiamo le Circolari n. 6/E del 19.2.2010, n. 3/E del 29.1.2010, n. 52/E del 2.12.2009, n. 50/E del 30.11.2009, n. 49/E del 23.11.2009, n. 48/E del 17.11.2009, nonché soprattutto la n. 43/E del 10.10.2009. Più recentemente ancora la Circ. 8.10.2010 sempre in tema di scudo fiscale, e la Circ. 13.9.2010 n. 45 in tema di monitoraggio fiscale. In realtà, il quadro si presenta forse un po’ più complesso e meno chiaro di quanto uno potrebbe aspettarsi. Se per gli effetti penali l’interpretazione appare univoca, altrettanto non può dirsi per quelli tributari. Sotto il primo profilo la stessa Circolare n. 43/E lo conferma: “Con riferimento agli effetti penali delle operazioni di emersione, si evidenzia che l’effettivo pagamento dell’imposta straordinaria dovuta sulle attività rimpatriate o regolarizzate rende non punibili i reati indicati nell’articolo 8, comma 6, lettera c) della Legge 27 dicembre 2002 n. 289.” Per quel che attiene invece ai profili tributari, ad esempio, l’originaria interpretazione che si poteva ricavare dalla Circ. n. 43/E del 2009 citata affermava: “In linea generale, è prevista l’inibizione dei poteri di accertamento dei competenti uffici in materia tributaria e previdenziale, nonché l’estinzione delle sanzioni amministrative, tributarie e previdenziali relative alle disponibilità delle attività emerse. In particolare, limitatamente agli imponibili rappresentati dalle somme o altre attività costituite all’estero e oggetto di rimpatrio e regolarizzazione, è inibita l’attività di accertamento tributario e contributivo relativa ai periodi d’imposta che hanno termine al 31 dicembre 2008. … Si precisa che la preclusione dell’attività di accertamento si riferisce in ogni caso a presupposti verificatisi fino al 31 dicembre 2008.” Ed ancora: “Gli accertamenti sono preclusi anche con riferimento a tributi diversi dalle imposte sui redditi, sempreché si tratti di accertamenti relativi ad “imponibili” che siano riferibili alle attività oggetto di emersione. A tal fine si precisa che la preclusione opera automaticamente, … in tutti i casi in cui sia possibile, anche astrattamente, ricondurre gli imponibili accertati alle somme o alle attività costituite all’estero oggetto di rimpatrio. … l’effetto preclusivo può essere opposto, ad esempio, in presenza di contestazioni basate su ricavi e compensi occultati.” La Circ. n. 3/E del 2010, invece affermava che, a differenza del condono, lo scudo non inibisce incondizionatamente l’attività di accertamento da parte dell’Amministrazione finanziaria. Dice testualmente il provvedimento: “Infatti, qualora in sede di controllo vengano accertati maggiori imponibili non assoggettati a tassazione da parte del contribuente, cui possono essere riferite le attività oggetto di emersione, l’amministrazione procederà al relativo recupero, secondo le modalità ordinarie, della quota di detti maggiori imponibili eventualmente eccedente l’importo delle attività rimpatriate.” Lascio a Lei ed ai nostri lettori ogni commento sulla tecnica di redazione dei provvedimenti legislativi di cui stiamo parlando, e sulla loro interpretazione. I dubbi, anche applicativi, permangono anche a distanza di tempo. 4. Le novità del Decreto “Salva-Italia” Osserva lei che a distanza di anni l’Italia rimette in discussione un capitolo che sembrava chiuso, violando, secondo la sua interpretazione, una sorta di patto tacito che si fondava sull’accordo: “tu paghi ed io chiudo un occhio e ti fornisco un salvacondotto”. Non è proprio così. È vero che con il D.L. 6.12.2011 n. 201 si è rimesso mano alla materia. Nel provvedimento sono infatti contenute “Disposizioni in materia di bollo su conti correnti, titoli strumenti e prodotti finanziari nonché su valori scudati e su attività finanziarie e immobili detenuti all’estero” (art. 19). segue a pagina 5 4 N. 4, aprile 2012 Si può rinviare l’inizio del pagamento della rendita Dove presentare la domanda di pensione AVS? Gentile Dott. Engeler, alla fine mi rivolgo a Lei, perché nessuno qui mi poteva aiutare! Sono svizzero residente in Italia dal 1977 e ho sempre pagato la ‘Freiwillige AHV’. Ormai da un po’ di tempo avrei diritto alla pensione, perché sono nato nel 1945. Dall’ufficio AVS mi è stato chiesto di mandare “Ihr Leistungsgesuch beim zuständigen Sozialversicherungsträger Ihres Wohnsitzlandes”, per fare il “Antrag auf Altersrente”. Solo che qui all‘INPS nessuno sapeva di cosa si tratta, anzi ritenevano addirittura che non esiste detto modulo. Ho interpellato anche l‘ufficio AVS a Ginevra (per telefono e per lettera) per sapere come si chiama detto modulo in italiano (lo sa, l‘INPS!), ma non mi hanno risposto, anche se mi immagino che era facile per loro... Infine mi sono rivolto anche al mio commercialista, che per mesi non ha combinato niente. A questo punto mi sono deciso di disturbare Lei. Siccome La conosco bene, come lettore della Gazzetta Svizzera, La prego di indicarmi qual’è sto benedetto modulo che devo chiedere all‘INPS. Naturalmente sono disposto a compensare eventuali costi per la Sua consulenza. Grazie per il Suo aiuto e cordiali saluti. H.V., F. Risposta Caro lettore, Il principio sembrerebbe semplice: t $IJ IB TPMP EJSJUUP BMMB SFOEJUB "74 QVÛ richiederla direttamente alla Cassa di Compensazione Svizzera, Avenue Edmond-Vaucher 18, CH-1211 Genève 28. Il relativo modulo può essere scaricato dal sito dell’AVS: http://www.ahv-iv.info/andere/00140/00142/index.html?lang=it&do wnload=NHzLpZeg7,lnp6I0NTU042l2Z6ln 1ah2oZn4Z2qZpnO2Yuq2Z6gpJCDdHx3g 2ym162epYbg2c_JjKbNoKSn6A- - Le video-risposte di Robert Engeler sul sito: gazzettasvizzera.it Gazzetta Svizzera presenta i video di Robert Engeler con le risposte ad alcune delle domande più frequenti inviate dai lettori. t $IJIBPBWSËEJSJUUPBEVOBQFOTJPOFJUBMJBna deve richiedere la rendita AVS presso la sede territoriale competente dell’INPS (o di altro ente previdenziale italiano al quale è affiliato) Le avrei dato il mio consueto consiglio di rivolgersi all’ufficio competente INPS dotato di un ufficio per la richiesta delle pensioni estere e che forniscono i moduli per l’AVS (tre) da compilare e ripresentare allo stesso ufficio. Visto che ha incontrato delle difficoltà nella Sua città, ho voluto informarmi presso la INPS stessa, il che ha prolungato la mia risposta. Ecco l’informazione ottenuta: La informiamo che I residenti in Italia devono presentare la domanda di pensione alla Sede Inps competente per territorio, anche nel caso venga richiesta la sola pensione estera. Sarà cura di tale Sede trasmettere all’Ente pensionistico estero la domanda. Per la presentazione della domanda di pensione, per la richiesta di notizie e per ogni altra eventuale necessità gli interessati possono rivolgersi anche agli Enti di Patronato e di assistenza sociale, riconosciuti dalla legge, che sono abilitati ad assistere gratuitamente i lavoratori nello svolgimento delle pratiche di natura previdenziale e assistenziale. Per agevolare l’istruttoria della domanda di pensione, i residenti in Italia, devono allegare un questionario (reperibile sulla “modulistica online” del sito www.inps.it ovvero richiesto presso alle Sedi Inps ovvero agli Enti di Patronato), sul quale devono essere indicate tutte le notizie utili all’Organismo estero per definire la pratica. Sono entrato in un sacco e uscito in un baule. Vediamo purtroppo che già la prima frase contiene un errore quando parla di “sola pensione estera”. Il resto dice in forma gentile, ma non subito comprensibile, che l’interessato può rivolgersi, per la presentazione della domanda (e naturalmente per il ritiro dei moduli) presso le sedi dell’INPS o agli Enti di Patronato (ACLI, sindacati). Purtroppo non aiuta lo scarico del questionario dal sito dell’INPS, perché mancano poi altri due moduli. Ritorniamo quindi al campo 1: Non Le resta che recarsi all’ufficio INPS competente per la Sua zona, trovare l’ufficio per le pensioni estere, farsi dare i moduli (e consigli per compilarli, perché non sono semplici) e consegnarli all’INPS. Oppure, in alternativa, rivolgersi ad un patronato seguendo la stessa procedura. Le faccio presente che sarebbe forse ancora in tempo rinviare l’inizio di pagamento della Sua rendita; questo va fatto con una semplice lettera che deve arrivare alla Cassa di AVS/AI Assicurazioni sociali di Robert Engeler Compensazione Svizzera a Ginevra prima del raggiungimento del 66° compleanno. Il rinvio può essere fatto per un minimo di un anno ed un massimo di cinque anni a partire dall’età pensionabile. Un rinvio di un anno aumenta la rendita mensile di ca. il 5%, il rinvio di 5 anni del 30% ca. Una volta chiesto il rinvio e passato il 66° anno si può chiedere l’inizio di pagamento della rendita ogni mese; la rendita viene aumentata della percentuale corrispondente al periodo di rinvio. Se chiede il rinvio, può anche rinviare il pellegrinaggio presso gli uffici INPS, perché la domanda di pensione AVS andrà presentata solo quando deciderà di iniziare il pagamento della rendita! Con cordiali saluti. Robert Engeler Sarei grato ai lettori che hanno recentemente chiesto la rendita AVS tramite l’INPS – in seguito al mio consiglio o arrangiandosi da soli – di descrivermi la loro esperienza e possibilmente mandarmi copia dei documenti. Farsi curare in Svizzera Residenti in Italia con cassa malattia svizzera: novità importante Dal 1° gennaio 2013 persone residenti in Italia che contribuiscono ad una cassa malattia in Svizzera potranno farsi curare, a scelta, sia in Italia che in Svizzera. Finora queste persone, pur pagando i premi in Svizzera, potevano solo farsi curare in Italia, salvo casi urgenti. La signora Thérèse Meyer-Kaelin, membro del comitato e fino a novembre scorso deputata al Consiglio Nazionale, aveva presentato, su richiesta del Collegamento Svizzero in Italia, una petizione in tal senso al governo. Insistendo, ha ottenuto il risultato desiderato da molte persone da tempo, anche se dobbiamo aspettare ancora alcuni mesi fino all’entrata in vigore. Robert Engeler 5 N. 4, aprile 2012 Le istruzioni per chiedere il calcolo preventivo Quale sarà la mia rendita AVS? Meine AHV-Rente? Ma rente AVS? Recentemente mi sono arrivate diverse richiesta per conoscere la futura rendita AVS, alle quali potrei dare solo una risposta approssimativa – se avessi il tempo materiale di rispondere a ciascuno. Purtroppo non è cosi; per questo motivo ripeto nelle tre lingue ufficiali svizzere le istruzioni per chiedere il calcolo preventivo direttamente all’AVS che potrà rispondere con precisione, sempre però in base alla situazione del momento. Italiano Ogni assicurato AVS ha il diritto di chiedere una volta gratuitamente il precalcolo della rendita futura AVS, ulteriori precalcoli sono a pagamento, a tariffa molto alta. Si può chiedere il modulo per il precalcolo a Ginevra (indirizzo in fondo) oppure più semplicemente scaricarlo dal sito web come segue. t4JUP www.ahv.ch t4DFHMJFSFiBTTJDVSB[JPOFWFDDIJBJBFTVQFSTUJUJw t4DFHMJFSFiNPEVMJwTVMMBEFTUSB t4DFHMJFSFi*OGPSNB[JPOJBHMJBTTJDVSBUJwTVMMB sinistra) t4DFHMJFSFi3JDIJFTUBEJDBMDPMPEJ una rendita futura”, stamparla, compilarla e spedirla a Ginevra (indirizzo in fondo). Tempo per la risposta circa 4-6 settimane. Deutsch Jeder AHV-Versicherte hat einmal das Recht, gratis eine Rentenvorausberechnung zu verlangen. Weitere Vorausberechnungen werden zu einem sehr hohen Tarif berechnet. Das Gesuch für die Vorausberechnung kann in Genf (Adresse unten) verlangt werden, oder einfacher vom Internet wie folgt herunter geladen werden t)PNFQBHFXXXBIWDI ti"MUFST VOE )JOUFSCMJFCFOFOWFSTJDIFSVOHw wählen ti'PSNVMBSFwXÊIMFOSFDIUTBVGEFN#JMETDIJSN ti"VTLàOGUFBOEJF7FSTJDIFSUFOwXÊIMFOMJOLT auf dem Bildschirm) t'PSNVMBSi"OUSBHGàSFJOF3FOUFOvorausberechnung” wählen, ausdrucken, ausfüllen und nach Genf schicken (Adresse unten). Antwort in ca. 4-6 Wochen. Français Chaque assuré AVS a le droit de demander une fois gratuitement un précalcul de sa rente. Des précalculs supplémentaires sont à paiement à tarif très haut. Le formulaire de demande peut être obtenu à Genève (adresse au fond) ou plus simplement en Internet comme suit: t)PNFQBHFXXXBIWDI t$IPJTJSj"TTVSBODFWJFJMMFTTFFUTVSWJWBOUTx t$IPJTJSjGPSNVMBJSFTxËESPJUF t$IPJTJSj*OGPSNBUJPOTBVYBTTVSÏTËHBVDIF t0VWSJSjEFNBOEFEFDBMDVMEVOF rente future», imprimer, remplir et envoyer à Genève (adresse au fond). Temps pour la réponse environ 4-6 semaines. Indirizzo: Cassa Svizzera di Compensazione 18, av. Edmond-Vaucher CH-1211 Genève 28 Con cordiali saluti. Robert Engeler Il trattamento fiscale di cittadini esteri residenti in Italia “Scudo” e beni all’estero segue da pagina 3 Il decreto è stato convertito con L. 22.12.2011 n. 214, ed il citato articolo 19, nella sua formulazione vigente, prevede sì il versamento di un importo ma a titolo diverso. Si stabilisce che “Le attività finanziarie oggetto di emersione ai sensi dell’articolo 13-bis del decreto-legge 1° luglio 2009, n.78, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2009, n.102, e successive modificazioni, e degli articoli 12 e 15 del decreto-legge 25 settembre 2001, n.350, convertito, con modificazioni, sono soggette a un’imposta di bollo speciale annuale del 4 per mille. Per gli anni 2012 e 2013 l’aliquota è stabilita, rispettivamente, nella misura del 10 e del 13,5 per mille (comma 6). In parole più semplici: i capitali e beni scudati scontano un’imposta sul bollo nella misura suddetta. L’imposta di cui al comma 6 è determinata al netto dell’eventuale imposta di bollo pagato ai sensi dei commi 2-bis e 2-ter dell’articolo 13 della tariffa del bollo di cui al DPR n.642/1972. Tale imposta è pagata dagli intermediari attraverso i beni segregati, ed il mancato pagamento è segnalato all’autorità fiscale. La sanzione prevista in tal caso è pari al valore dell’imposta (e cioè si raddoppia l’importo). Ma le brutte notizie non finiscono qua. La stessa disposizione prevede che a partire dal 2011 sia istituita un’imposta sul valore degli immobili all’estero, a qualsiasi uso destinati dalle persone fisiche residenti in Italia. Essa è pari allo 0,76 per cento del valore degli immobili (commi 13-15). Inoltre a decorrere dal 2011 è istituita un’imposta (1 per mille per il 2011 e 2012, e 1,5 per mille a partire dal 2013) anche sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero da persone fisiche residenti in Italia, in proporzione alle quote ed al periodo di detenzione (commi 18 e 19). Disponibilità facilmente verificabili dallo Stato italiano tramite il c.d. “monitoraggio fiscale”. Ora ciò è dovuto, come è evidente a tutti, a plu- rime ragioni. La prima è, per così dire, “soggettiva”, ed riconducibile al conclamato bisogno che aveva lo Stato italiano di denaro, il che non è una giustificazione, ma una mera spiegazione del comportamento del governo. La seconda invece ha natura “obiettiva”, nel senso che l’importo che lo Stato ha preteso quale pagamento per concedere un “salvacondotto” amplissimo è stato molto esiguo se rapportato a quello applicato in altri Paesi (come la Gran Bretagna e la Germania), il che non è certamente una consolazione ma, di nuovo, solo una spiegazione. Allora, in conclusione del nostro discorso, è sicuramente vero che non brilla per correttezza e lungimiranza il provvedimento italiano, che anzi in una certa misura dà ragione ai detrattori (svizzeri ed italiani in egual misura) dello scudo che hanno sempre sostenuto di non fidarsi. E’ però altresì vero che il provvedimento applica un “balzello” diverso che va a colpire anche altre fattispecie, e che si aggiunge ma non modifica quello che era originariamente il pagamento liberatorio dello scudo (pur sempre modesto). Piuttosto, mi pare assai più vessatoria la tassazione di immobili e disponibilità all’estero che – come patrimoniale mascherata - si fonda di fatto solo su un presupposto indimostrato di maggior capacità contributiva da parte di soggetti anche stranieri ma fiscalmente residenti in Italia (e magari solo temporaneamente), che in realtà per necessità o legame affettivo hanno beni nel proprio paese d’origine. Per quanto riguarda la Svizzera, bè, mi pare abbastanza evidente alla luce di tutto quanto sopra, come la stessa non possa essere ritenuta responsabile di nulla. Né delle disattenzioni dei suoi compatrioti, né delle più o meno legittime scelte (o imposizioni) di politica economica e fiscale di altri Paesi. Spero che, se non l’ho convinta, almeno possa ora sopportare un po’ più serenamente le vessazioni del fisco italiano. Le assicuro che è in buona compagnia… (Avv. Markus W. Wiget) 6 N. 4, aprile 2012 «Primo piano» A cura di Annamaria Lorefice www. gazzettasvizzera.it Il 77% delle famiglie naviga da casa per i più svariati scopi. Resta da potenziare il “WiFi free” Gli svizzeri tra i primi in Europa ogni giorno sulle onde di Internet Bellinzona – Da un’indagine dell’Ufficio federale di statistica, otto elvetici su dieci sono navigatori abituali. In Europa, accanto ai Paesi nordici, la Svizzera è una delle nazioni con la maggior presenza di connessioni e di utenti Internet. In casa e al lavoro, è notevole la disponibilità di apparecchi terminali che consentono l’accesso al web, quali PC, net e notebook, smartphone e tablet. Internet è molto presente nelle scuole primarie fino all’Università. Ma come è utilizzato il web? Per “farci di tutto”: la corrispondenza e-mail al primo posto (90% dei collegamenti), leggere le news (70%) e documentarsi per scopo personale, professionale o di studio. Ma anche la spesa alimentare, lo shopping in genere e la prenotazione delle vacanze. Seguono i consulti medici (50%), il disbrigo di pratiche burocratiche e i pagamenti on line, oltre, ovviamente, lo svago e le relazioni sui social network. Le famiglie che fanno tutto questo sono il 77% del popolo dei navigatori. Nella comodità della propria casa, si chiacchiera col mondo e si risparmiano tempo e denaro con pochi click. Per i giovani e per le persone professionalmente attive, Internet rientra nel modo di vivere quotidiano. L’esperto in materia, Elio Del Biaggio, dal suo osservatorio di Bellinzona ha il polso della situazione. Dunque, il nostro Paese è tecnologicamente ben messo. «Sì, ha una struttura di telecomunicazioni all’avanguardia e una situazione economica al momento ancora piuttosto favorevole rispetto ad altre realtà, anche a noi vicine, il che facilita le cose. La Svizzera spicca per una sensibilità particolare e per investimenti cospicui nei settori dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione. Molte aziende elvetiche sono, per tecnologia e innovazione, un esempio nel mondo intero. Infine, vorrei ricordare, soprattutto per gli Svizzeri all’estero, che grazie a Internet c’è la possibilità di usufruire gratis dei programmi televisivi delle tre regioni linguistiche, italiano, tedesco e francese, così da potersi informare e restare in qualche modo vicini alle proprie origini rossocrociate (v. link sotto la foto a pag. 7 Ndr)». La Svizzera ha propri motori di ricerca nonostante sia un paese di piccole dimensioni? «Ce ne sono alcuni, che però si basano sull’algoritmo più classico e conosciuto di Google, Internet è molto presente nelle famiglie svizzere e anche nelle scuole primarie fino all’Università. SWITCH, prestatore di servizi su Internet con sede a Zurigo, che nel 2012 festeggia il suo 25° anniversario, ha assegnato svariati premi durante l’ultimo Junior Web Award alle classi scolastiche svizzere che brillano nel web (Foto fonte Switch). indubbiamente leader mondiale del settore in tutti i Paesi del mondo, in tutte le lingue. Come motori di ricerca, “prettamente” elvetici, citiamo www.toot.ch e www.swissle.ch. D’altra parte, troviamo anche alcuni siti web, che vengono definiti motori di ricerca pur non essendolo propriamente, ma che in realtà sono delle “directory”, ovvero degli elenchi, telefonici o di categoria (aziende, società), come www.search.ch o anche www.local.ch». Nelle principali città elvetiche è sempre più facile navigare gratis con il WiFi predisposto per i cittadini e per i turisti in transito. «Ci sono collegamenti WiFi gratuiti e liberamente disponibili in alcune principali città, così come presso locali pubblici e strutture istituzionali sparse sul territorio svizzero. Ma tale diffusione non è ancora capillare e libera come a prima vista potrebbe sembrare. Secondo me la Svizzera è in grado di fare molto di più per offrire connessioni WiFi sull’intero territorio, utili per chi si sposta per lavoro e per i turisti, evitando costose connessioni a pagamento: se proposta nel modo giusto, questa potrebbe costituire una buona opportunità di marketing e di promozione, per la soddisfazione di tutti, offerenti e utilizzatori occasionali». Tuttavia, è decisamente più facile navigare WiFi o con accesso free tramite password in Svizzera che non in Italia: è vero? «Corrisponde al vero, se teniamo conto delle possibilità di accesso WiFi offerte attraverso alcune aziende per i loro ospiti e visitatori, luoghi pubblici come biblioteche, ritrovi pubblici più innovativi come alcuni alberghi, bar e ristoranti, catene di fast food... Mi auguro che le difficoltà che comunque ci sono spesso anche in Svizzera, si possano superare nel prossimo futuro con la maggior disponibilità di WiFi gratuito, anche se controllato da password, sull’intero territorio e anche in tutti gli altri Paesi». Adesso il PC fisso se la contende, e forse cede il passo, con Smartphone e Tablet: qual è lo cyber scenario che si sta profilando? «In effetti, sempre più utenti, li scelgono per la loro comodità e per rapidità di utilizzo, e sfruttano ormai solo Smartphone e Tablet per accedere al web. La tendenza è segnata perciò il classico PC verrà sempre meno utilizzato a vantaggio dei dispositivi mobili e portatili. Teniamo però conto del fatto che in questo momento gli svizzeri preferiscono in ogni caso l’accesso al web ad alta velocità 7 N. 4, aprile 2012 L’esperto in Ticino Elio Del Biaggio, ingegnere e consulente (www.eliodelbiaggio.ch), ricorda agli Svizzeri all’estero la possibilità di usufruire in maniera gratuita dei programmi televisivi delle tre regioni linguistiche, italiano, tedesco e francese, così da potersi informare e restare in qualche modo vicini alle proprie origini rossocrociate, attraverso siti come per esempio www.zatoo.com, www.wilmaa.com o www.teleboy.ch. mediante connessioni classiche sulla rete fissa, mentre i sistemi mobili ancora ricoprono un ruolo marginale, anche a causa dei costi non sempre così accessibili a tutti». La differenza di fuso orario nel globo permette al sistema web di non andare in tilt: se tutti nel mondo si navigasse insieme, il web non reggerebbe. È vero? «È ormai scontato che la rete mondiale sia satura e che il web, così com’è stato pensato ed esiste oggi, difficilmente riuscirà a reggere l’aumento di utenti dovuto ai Paesi emergenti come la Cina e l’India. Il nuovo millennio è stato già consacrato come l’era del digitale: dai social network alle pagine web personali. L’informatica è ormai una materia insegnata dall’asilo fino alle università della terza età e le statistiche confermano che al mondo ci sono oggi più o meno due miliardi di navigatori, pressappoco una persona su tre. È quindi chiaro come l’aumento esponenziale di utenti sulla rete, soprattutto a partire dai Paesi asiatici, rischia di creare un vero e proprio collasso. L’impiego diversificato sull’arco delle 24 ore, grazie alle differenze di fuso orario, riesce a calibrare i tempi di utilizzo più massiccio e sicuramente aiuta nell’evitare una repentina saturazione del sistema». Quando però si aggiungeranno altre centinaia di milioni di utenti da Brasile e Russia, il web potrebbe avere un crash? «Questo corrisponde parzialmente alla realtà. Un aspetto conosciuto e per il quale, prima del crollo totale, si stanno tentando soluzioni tecniche alternative che consentano di moltiplicare in modo esponenziale le connessioni. Dai 4,3 miliardi di indirizzi assegnati con l’attuale sistema IPv4 – nato nel 1981 e ormai saturo – se ne potranno aggiungere molti altri (circa 340mila miliardi di trilioni di trilioni) attraverso un nuovo protocollo di comunicazione, denominato IPv6. Utilizzando parole semplici, il procedimento è lo stesso di quello applicato qualche decennio fa con i numeri telefonici, anche se questa volta gli utenti non dovranno affatto memorizzare i nuovi indirizzi delle pagine preferite, poiché tutto avverrà in maniera automatica». Secondo lei, chi si rifiuta di navigare e di utilizzare le nuove tecnologie, avrà vita facile in futuro nell’adoperare anche un semplice telefonino o un qualsiasi apparecchio innovativo? «Vita facile sicuramente no, anche perché la tecnologia e la multimedialità la fanno ormai sempre più da padrone in ogni ambito della nostra vita quotidiana. Non avere dimestichezza con le nuove tecnologie significa rischiare di essere “tagliati fuori” da innumerevoli servizi e strumenti che in ogni caso rimangono necessari, dall’informazione ai servizi. D’altronde, abbiamo però raggiunto un livello di sofisticazione talmente estremo, che siamo al punto che un telefono mobile fa tutto fuorché il telefono, e la stessa cosa vale per tanti altri congegni e apparecchi, troppo complessi, complicati e non sempre veramente e davvero utili, funzionali e facilmente utilizzabili. Ma questo è solo una mia opinione personale». [email protected] 8 COSTRUZIONI Consenso dal 50,6% dei votanti e da 13,5 Cantoni Sì risicato all’iniziativa Avanzano Liberali contro le Verdi case secondarie N. 4, aprile 2012 Elezioni in alcuni cantoni i borghesi e i socialisti Nei cantoni turistici i «no» hanno prevalso nettamente. Tra questi Ticino (54,0%) e Vallese In concomitanza (con un perentoriocon le votazioni federali, alcuni cantoni hanno rinnovato i propri governi 73,8%). Gli oppositori e parlamenti. Nel canton Vaud sono stati conchiedono ora fermati i quattro consiglieri di Stato uscenti, un’applicazione mentre si dovrà ricorrere al secondo turno ragionevole. per i tre nuovi da eleggere. Si confermerà Votazioni federali Svizzera divisa due volte in due trimenti dato che è lui il promotore del- Qui sopra Franz vere in infrastrutture senza tuttavia ril’iniziativa, è Franz Weber. «Sono fiero Weber, solvere il problema della cementificadella Svizzera», ha affermato. L’ecolopromotore zione del paesaggio, afferma l’USAM. guarda alla geografia dellosaràscorso gista ha poi detto che era sicuro diSe vin- si dell’iniziativa Per Economiesuisse importante cere: «sentivo la volontà della popolacon la sua definire chiaramente la nozione di «resi può chiaramente rilevare una zione». Secondo Weber sono gli11 spe-marzo, fondazione sidenza secondaria». Per la Conferenculatori ad essere colpiti dalla nuova Helvetia Nostra. za Dapprima dei governi dei Cantoni alpini (CGdoppia spaccatura. il classico ve ne ha lasciati agli avversarinorma, 16, tutti persituristici. Questi CA) l’iniziativa compromette lo svilupnon i cantoni “Röstigraben” tra Svizzera tedesca e della Svizpo economico di una parte Svizne trarranno al contrario beneficio: «In- A lato il villaggio nelle sue roccaforti di San gallovece (-6), Svitto nuove (-6) residenze se- di Grimentz zera che si aspetta ora di essere indendi costruire zera romanda delLaprezzo unicodai del in Vallese. sul tema nizzata. CGCA – composta cancondarie, potranno rinnovare quelle e Uri (-4). Solo a Friburgo (+3)esistenti, e Vaud (+1) è toni Uri, Nidvaldo, Glarona, migliorarle, fare qualcosa di Non era un tema libro. diObvaldo, grande portata, (key) bello. E ciò attira i turisti». Per Pro NaGrigioni, Ticino e Vallese – chiede anriuscita a incrementare il suo bottino. Si è così ma tesi della libertà che agli la iniziativisti di rispettare le protura e il WWF gli svizzeri si sono resi metteva a confronto interrotta un’ascesa che duravaconto da della quasi due esercitatadisulcommercio dei libri messe fatte durante la campagna. A pressione (che ha vinto) controtal proposito Thomas Egger, direttore del Le due associazioni ammetdecenni, non da ultimo a causapaesaggio. della scissiosvizzerodel per lecommerregioni di montono poi di non aver creduto nell’acla difesa dell’aspettoGruppo culturale tagna (SAB), esige soluzioni particolacettazione del testo. La maggioranza probabilmente una leggera maggioranza del ne da cui è nato nel 2008 il Partito borghese cioil dei libri, tradotto instrutturalmente difesa delle BERNA (ATS) L’iniziativa popolare che della popolazione vuole recuperare ri perperò le regioni debochiede di limitare la costruzione di abi«bene paesaggio» che appartienepiccole a tutli: la casa famigliare di una persona centro destra. democratico (PBD). librerie. tazioni secondarie è stata accettata di emigrata in città per lavoro non deve ti, ha affermato Hans-Peter Fricker, diAmisura Svitto il Partito socialista ha dovuto ceIl Partito popolare democratico, che ha diperieri da popolo e cantoni: i «sì» ad esempio essere considerata residenrettore generale WWF Svizzera.Più Sod- importante, e anche con conseguenze hanno raggiunto il 50,6% delle prefeza secondaria. Il PPD è dello stesso padisfatto anche il PS: la moltiplicazione dere il proprio so tre seggi alle federali, ha dovuto cedere piùef-profonde, la seconda spaccatura: quella renze. I cantoni che si sonoposto espressi ain governo all’UDC. rere. Il partito chiede inoltre che vendelle residenze secondarie ha come favore sono 13,5. L’opposizione di introdotte delle eccezioni al limifetto secondario l’aumento dei prezzi tra i cantoni alpini e igano cantoni dell’altopiano e IlConsiglio nuovo governo si compone perciò di tre 11 seggi complessivi a Friburgo, San Gallo federale, Parlamento, cantote del 20% per le regioni economicadelle abitazioni. Ciò obbliga gli indigemuni la quota di abitazioni secondanon è sufficiente per lottare contro la di città (che ha puremente vintosfavorite. di stretta misura) ni, settoredue economico, lega-PLR. Molto deluso è anche a trasferirsi. rie supera già il quinto della superficie cementificazione paesaggio. UDC, PDCambienti e due Dopo 16 anni e Uri, mentre a del Svitto haQuefatto nimarcia sulL’iniziativa po- permetterà ti al turismo e partiti borghesi non è il PLR: l’iniziativa rappresenta un dandi frenare questa evoluzione. abitativa. Ciò è il caso nelle zone turista obbliga i cantoni e i comuni ad sul problema delle case vacanza. In realtorna in governo anche L’UDC sto.adottare Solo misure a Vaud è riuscito dunque bastata per convincere la una no perdi il turismo e comprometterà stiche donna. del Vallese, dei Grigioni, del Tiper limitare il nume-a conquistare un «Ora una legge chiara» tà si è trattato di una maggioranza della popolazione. I faul’autonomia dei comuni. Per l’UDC: «I cino, di Vaud e di Berna. Nelle Alpi sviz- ro di nuove case di vacanza e miglioriedizione del fossato perde 6 seggi in Parlamento a favore del seggio, che porta a 472 il suo totale. Anche L’Unione svizzera delle arti e mestieri tori sono infatti stati esattamente cittadini hanno espresso la loro preoczere ci sono già più di 500.000 case di rarne il tasso di occupazione, ma lascia “città-campagna” che si eraper già manifestato (USAM) Economiesuisse deplora1.151.967, i contrari cupazione l’uso dei terreni coltivaampio margine di manovra. PLR (+2), del1.123.516. PS (+1) e divacanza. 3 senza partito. per loro il Partito liberale radicale (-5 alleedfederali) no l’esito della votazione. Questo risulSebbene i fautori all’iniziativa “Basta bili non edificati. Ora occorrerà essere Per la maggioranza della popolazione in precedenti occasioni. Weber«: Fiero del Paese» tato rischia di creare nuove difficoltà con la costruzione sfrenata di abitazioragionevoli e avere il senso della misula revisione della legge sulla pianificaNel canton Uri sono stati confermati i quattro il bilancio non è entusiasmante, ma il partito di Il più contento, e non poteva essere aleconomiche in molte zone rurali ni secondarie!” siano stati in vantaggio disposizioni». zione del territorio, in vigore da luglio, Apodetta di molti peròra nell’applicare l’iniziativale nuove per limitare uscenti in governo è stato eletto il PDC Pelli non può lamentarsi: ha perso sette seggi tutto il pomeriggio, l’incertezzaed è dule residenze secondarie è troppo rigida e rata a lungo. Si è infatti dovuto attenBeat Jörg. Un secondo turno sarà necessario complessivi a Friburgo, Vaud e San Gallo, ma Doris Leuthard dere la pubblicazione dei risultati delINIZIATIVA suscita già problemi di applicazione pratil’ultimo cantone –due. Berna –Anche per poternel canton Uri l’UDC per gli altri ne ha guadagnati cinque tra Uri e Svitto. Il PLR decretare la vittoria del «sì». Ad accetca, soprattutto in situazioni in cui il numeCHE COSA SONO LE “CASE SECONDARIE”? tare l’iniziativa sono stati i perde 4 seggi asoprattutto vantaggio del PLR (+2), dei ha attualmente 551 seggi. ro di residenze di superfici cantoni urbani. Il più entusiasta è sta«I secondarie giuristi sonoe all’opera» PS / Verdi (+1) e delle probabilmente di un PDC I Verdi, dopo anni di successi, hanno dovuto to Basilea Città, dove il 62,1% perutilizzate è già ben oltre il limite del 20% sone che si sono recate alle urne hanLa costruzione di ancora da eleggere. incassare un’amara sconfitta alle federali, in no approvato l’oggetto in votazione. Il previsto. nuove residenze se«sì» è statonel molto elevato anche a SciafInfine canton Friburgo, il nuovo consigliecui hanno perso 5 dei 20 seggi che avevano. condarie sarà limitaL’esito dello scrutinio è perciò visto dai fusa (57,3%) e Basilea Campagna to da subito al 20%. (56,7%). Nel canton ZurigoBerset i favorevo-è stato sostituito dal re federale Alain Anche a livello cantonale il bilancio è negativo: cantoni interessati come una Occorre specie di “pututtavia anli sono stati il 52,5%, a Ginevra il presidente PSAnche svizzero Christian Levrat al sei deputati in meno tra Vaud e Uri, per uno coraurbanizzate definire quali nizione” da parte delle regioni 56,0% e a Soletta ildel 56,2%. i canalloggi saranno pretoni rurali dove l’attività turistica non Consiglio degli Stati. soloLainproposta, più a sostenuta San Gallo. che però vogliono continuaresiadigodere dei mira, ha comBERNA (ATS) L’iniziativa popolare sul dal centro deè molto sviluppata hanno accolto il tementato e Doris “risparmio per l’alloggio”, volta ad agestra, mavoti respinta Consiglio federa-soprattutto il parsto di Weber. Nel Giura fautori sono delle piaceri delle vacanze in montagna con Tracciando un ibilancio ultime elezioni A rubare aidal Verdi è stato Leuthard dopo l’aple, dalla sinistra e dalle organizzazioni stati il 53,9%, ad Appenzello esterno il volare l’accesso alla casa di proprietà un territorio meno costruito. In poco conto cantonali si constata che attraverso l’UDC èdeduzioni ancora il è stata tito degli dei inquilini, Verdi non Liberali. Passati da 3 a 12 alle fiscali, ha fatto breccia in 56,0%. provazione dell’ini21 cantoni, con percentuali di pareri Nei cantoni turistici i «no» hanno in- bocciata ieri in votazione popolare nelziativa di Franz Weber. Infatti l’iniziativa sembra essereparla stato tenuto invece l’aspetpartito più rappresentato nei legislativi can- i cantoni ultime federali, guadagnato 13 seggi misura del 55,8%. Cinque negativi che vannohanno dal 64,1% di Berna vece prevalso nettamente. In Vallese i la genericamente di «residenze seconvoleva favorire anche misure controcorrente: tra questiha il Ticino, che al 51,1% del Giura. Forte l’opposizione contrari sono addirittura il 73,8%. to ecologiche. economico,darie», gli investimenti e i posti di senza definirle. Secondo la minitonali constati552 seggi. Il Partito socialista complessivi a Friburgo, Vaud Iletesto San Gallo e anche a Basilea Città (64%), Glarona Seguono i cantoni della Svizzera cen- ha approvato la proposta con il 62,8% stra dell’ambiente, si tratterà anche di velavoro creati nelle regioni turistiche, talvolta L’affluenza alle urne (61,7%), Urinei (61,1%) e 2005, ma trale: Uri, con il 61,4%, con il dei voti. tuttora in vigore in via provguadagnato in Obvaldo, tutti i cantoni, racimolando 13è stata del sono(62,2%), ora Zurigo a quota 64 legislativi cantonali. rificare la possibilità di applicare eccezioSan Gallo (59,9%). Anche i Grigioni visoria. 58,6%, e Nidvaldo, con il 58,1%. Han- 45%. Obiettivo dell’iniziativa era di auni. Nella campagna cheuna ha preceduto voindispensabili per mantenere certalaatseggi complessivi. a quota 458 nei Anche il PBD, nel Consiglio Nazionale torizzare i cantoni a defiscalizzare i ricontrari, ma conentrato una percentuale più no respinto il testo ancheSale Ticinocosì tazione, gli iniziativisti hanno lasciato inmodesta (54,2%), sulla stessa linea Nuovo voto il 17 giugno tività ed evitare (54,0%) Grigioni (57,3%) e Lucerna sparmi destinati all’acquisto di una un ulteriore spopolamento. tendere che i comuni strutturalmente de25 Parlamenti. In Appenzello Interno le divisiocon quindi 9 deputati, si (54%) è confermato nei successivi i promotori dell’iniziativa non tutproprietà abitativa fino a un importo di Neuchâtel e Friborgo Per (52,7%). boli che potranno, per esempio, beneficiare di Sarà questi aspetti tornino è perduto: il tema e tornerà infatti di necessario annuo di 15 mila franchi – 30 mila per 54%). cantoni favorevoli sono to L’iniziativa – lanciata dalla fondazione ni politiche sono poco significative. test,(pure con 4 I seggi guadagnati tra Friburgo deroghe. Doris Leuthard ha detto che «i stati cinque: in prima posizione il Tici- attualità il 17 giugno, quando si voterà Helvetia Nostra dell’ecologista Franz una coppia – per un periodo massimo ad essere considerati nella legge d’appligiuristi sono all’opera per esplorare il marun’iniziativa analoga, denominata Deduzioni dal (62,8%),Ildavanti a Ginevra (53,5%), Weber – prevede, fra le altre cose,invece che di dieci Evoluzione opposta peranni. l’Unione de-reddito imSanno Gallo. partito ha 79 seggisunei Parlamenti gine di manovra» in questo settore. I percazione. Basilea-Campagna (53,1%), Vallese “Accesso alla proprietà grazie al risparquesto tipo di residenze non possano ponibile per altri 5 mila franchi, semmessi di costruzione già rilasciati Bonoli resteranIgnazio mocratica ditotale, centro: dopo 8 seggi cantonali. pre perperso un periodo di dieci anni, era(51,1%) e Vaud (50,7%). Da notare che mio per l’alloggio”, lanciata dall’Assosuperare il 20% del né il 20% del- aver no validati, ha precisato Leuthard. È inveBasilea-Campagna che già nel 1991 ciazione svizzera dei proprietari fondiala superficie abitativa di un comune. Il no inoltre previste per il finanziamenalle federali, nelle elezioni cantonali successice meno chiaro che ne sarà delle domanaveva introdotto un modello di defisca- ri (HEV). In caso di un secondo «no» testo obbliga i comuni a rendere con- to di misure edilizie volte al risparmio de di costruzione in sospeso. lizzazione sul piano cantonale, poi di- popolare, il modello di Basilea Campato ogni anno del rispetto di questa li- energetico e alla protezione dell’amchiarato contrario al diritto federale nel gna sarà definitivamente fuorilegge. mitazione. In circa un quarto dei co- biente. Bocciata dal 55,8% – Favorevole il Ticino No al risparmio per l’alloggio il voto nei Cantoni Icosì risultati delle votazioni federali nei Cantoni Iniziativa sulla costruzione di abitazioni secondarie SI ZURIGO BERNA LUCERNA URI SVITTO OBWALDO NIDWALDO GLARONA ZUGO FRIBORGO SOLETTA BASILEA CITTÀ BASILEA CAMPAGNA SCIAFFUSA APPENZELLO ESTERNO APPENZELLO INTERNO SAN GALLO GRIGIONI ARGOVIA TURGOVIA TICINO VAUD VALLESE NEUCHÂTEL GINEVRA GIURA SVIZZERA % NO 192’685 52.50 174’421 158’710 54.90 130’407 55’272 47.30 61’693 4’895 38.60 7’775 21’230 42.80 28’357 5’535 41.40 7’819 6’000 42.00 8’302 4’008 48.40 4’270 15’773 44.90 19’392 44’908 50.80 43’490 38’715 56.20 30’144 30’857 62.20 18’788 45’213 56.70 34’466 16’973 57.30 12’655 9’207 56.00 7’242 1’901 46.80 2’161 72’404 51.70 67’743 25’017 42.70 33’619 78’444 50.60 76’575 31’076 52.60 27’965 43’370 46.00 50’889 110’157 52.60 99’175 31’909 26.20 90’087 27’236 55.30 21’980 69’209 56.00 54’472 11’263 53.90 9’635 1’151’967 50.60 1’123’522 Iniziativa sul risparmio per l’alloggio % SI 47.50 45.10 52.70 61.40 57.20 58.60 58.00 51.60 55.10 49.20 43.80 37.80 43.30 42.70 44.00 53.20 48.30 57.30 49.40 47.40 54.00 47.40 73.80 44.70 44.00 46.10 49.40 137’748 101’841 46’385 4’721 21’258 5’294 5’820 3’076 14’817 38’797 29’033 17’463 41’840 13’416 6’996 1’600 58’823 25’457 66’442 23’382 56’999 103’100 59’854 21’853 64’246 9’681 979’942 % NO 38.30 222’183 35.90 182’139 40.60 67’815 38.80 7’456 43.50 27’572 41.40 7’482 41.70 8’149 37.80 5’063 43.10 19’527 46.00 45’466 42.90 38’709 36.00 30’987 53.00 37’091 46.60 15’351 43.40 9’127 40.10 2’387 42.80 78’561 45.80 30’097 43.80 85’160 40.40 34’524 62.80 33’771 50.70 100’212 51.10 57’274 46.00 25’614 53.50 55’745 48.50 10’266 44.20 1’237’728 Controprogetto sui giochi in Iniziativa sulle sei settimane denaro a favore dell’utilità pubblica di vacanza per tutti % SI % 61.70 64.10 59.40 61.20 56.50 58.60 58.30 62.20 56.90 54.00 57.10 64.00 47.00 53.40 56.60 59.90 57.20 54.20 56.20 59.60 37.20 49.30 48.90 54.00 46.50 51.50 55.80 124’967 91’673 31’656 3’406 11’065 2’851 3’137 2’188 9’186 33’190 21’396 19’786 25’308 9’716 4’290 732 40’811 15’670 46’706 15’805 43’730 86’735 37’045 20’328 59’838 10’527 771’742 33.60 31.50 26.70 26.00 22.00 20.90 21.60 26.10 25.80 37.10 30.90 39.30 31.20 31.80 25.80 17.80 28.60 26.60 29.70 26.50 45.90 41.10 30.30 40.90 47.40 49.30 33.50 NO % 247’287 66.40 199’633 68.50 86’789 73.30 9’672 74.00 39’333 78.00 10’805 79.10 11’379 78.40 6’184 73.90 26’403 74.20 56’362 62.90 47’781 69.10 30’599 60.70 55’832 68.80 20’854 68.20 12’321 74.20 3’372 82.20 101’741 71.40 43’280 73.40 110’759 70.30 43’914 73.50 51’634 54.10 124’193 58.90 85’016 69.70 29’369 59.10 66’314 52.60 10’809 50.70 1’531’635 66.50 SI % 312’042 246’129 96’823 9’318 37’633 10’519 11’698 6’934 28’882 74’293 56’347 42’332 67’213 22’324 13’601 3’231 114’822 45’622 126’421 48’609 79’499 192’749 98’427 42’479 109’206 17’697 1’914’850 87.8 87.1 85.5 78.3 78.3 82.7 84.3 85.6 84.9 87.9 84.9 88 86.9 81.6 85.6 82.2 84.8 84.9 84.2 85 87.7 94.2 83.3 89.2 91.7 88.2 87 NO 43’176 36’367 16’452 2’578 10’439 2’197 2’186 1’163 5’153 10’269 10’004 5’767 10’120 5’043 2’297 702 20’544 8’136 23’706 8’565 11’193 11’854 19’664 5’151 9’911 2’371 285’008 % 12.2 12.9 14.5 21.7 21.7 17.3 15.7 14.4 15.1 12.1 15.1 12 13.1 18.4 14.4 17.8 15.2 15.1 15.8 15 12.3 5.8 16.7 10.8 8.3 11.8 13 Legge federale su prezzo fisso dei libri SI % NO 133’616 37.50 222’532 116’059 41.20 165’815 41’801 37.00 71’075 3’269 27.20 8’760 13’890 29.00 34’056 5’161 40.10 7’716 5’530 39.80 8’372 3’156 38.80 4’975 10’993 32.20 23’183 48’738 57.50 36’048 23’714 35.20 43’612 21’159 44.10 26’825 26’775 34.80 50’249 9’855 35.00 18’313 5’586 35.40 10’211 1’516 38.30 2’443 46’626 34.40 88’773 23’883 43.80 30’627 48’441 32.10 102’462 20’427 35.60 36’924 42’874 46.70 48’960 120’128 60.60 77’973 68’150 57.70 49’992 30’024 63.00 17’656 80’667 66.60 40’428 14’538 71.20 5’889 966’576 43.90 1’233’869 % part. 62.50 58.80 63.00 72.80 71.00 59.90 60.20 61.20 67.80 42.50 64.80 55.90 65.20 65.00 64.60 61.70 65.60 56.20 67.90 64.40 53.30 39.40 42.30 37.00 33.40 28.80 56.10 43.10 40.60 46.10 50.80 51.30 55.10 48.20 32.30 49.60 48.70 40.10 44.20 43.20 61.10 44.30 36.80 46.00 42.90 39.20 37.50 45.50 51.90 60.30 45.80 53.80 42.80 43.10 9 N. 4, aprile 2012 Riflessioni per il tempo pasquale “Non temere, io sono il primo e l’ultimo” Festeggiamo la Pasqua tradizionalmente a metà primavera. Il periodo in cui dopo la tranquillità dell’inverno erompe di nuovo la vita nella natura. La creazione si fa vedere in tutta la sua magnificenza del nascere e del crescere. La luce del giorno diventa più potente delle tenebre della notte. Ma, nello stesso momento, ogni anno, mi ricordo dell’ aprile di 26 anni fa quando ci fu il disastro nucleare di Cernobyl. Da un momento all’altro per me si offuscò il mondo, nonostante splendesse il sole in quella giornata Via Marco De Marchi, 9 - 20121 Milano MM3 Turati – Tram 1 – Bus 94 CULTI RIFORMATI mensili Die nächsten Termine/le prossime date Chiesa Cristiana Protestante in Milano Reformierte Gottesdienste in Mailand/a Milano Culti Riformati Venerdì Santo 6 aprile domenica 15 aprile domenica 13 maggio presentazione dei confermandi alla casa di riposo svizzera Fondazione “La Residenza” Via Lazzari, 25 – 21046 Malnate tel. 0332 42 61 01 sempre alle ore 10.00 di mattina aperti a tutti Particolarmente e cordialmente sono invitati tutti i riformati della zona a partecipare. I culti sono tenuti la domenica alle ore 17.00. Le prossime date sono le seguenti: domenica 15 aprile 2012 domenica 13 maggio 2012 domenica 17 gugno 2012 Benvenuti Il vostro pastore riformato Robert Maier Pastore riformato primaverile. Che cosa può significare per noi, dopo un quarto di secolo? Le tenebre della disgrazia di allora sono sparite. Ma poi, un anno fa, sono improvvisamente tornate: un terremoto e lo tsunami successivo e, per finire, un nuovo disastro nucleare, questa volta in Giappone, in un paese dall’alta tecnologia esemplare. Di nuovo un “venerdì santo globa- Originaria di Stampa, in val Bregaglia L’ultima de Castelmur deceduta a 102 anni Lo scorso 30 novembre è deceduta, all’età di 102 anni, Anna Biancardi de Castelmur, da sempre fedele lettrice di Gazzetta Svizzera. Ce lo comunica il figlio, Giorgio Biancardi. La signora Anna era l’ultima discendente in linea diretta della famiglia de Castelmur, originaria di Stampa, in val Bregaglia, dove si trova oggi il Palazzo di famiglia adibito a Museo. Uno degli antenati della famiglia, di nome Giovanni, ebbe da Napoleone III il titolo di barone per le molte iniziative filantropiche a favore dei poveri nella città di Marsiglia, dove svolgeva le sue attività imprenditoriali. Egli mise in at- to queste iniziative assistenziali in vari modi, anche in Val Bregaglia, terra di origine sua e anche della di lui moglie. Fra le sue iniziative figura anche l’ospedale del vicino paese di Soglio, nonché la costruzione del ponte sopra il fiume Maira, lo stanziamento di sussidi per l’accesso alle scuole superiori ai figli dei contadini della valle. Una famiglia che, in tempi lontani, ha dato molto alla propria valle, come ricordano pubblicazioni locali e lo stesso Palazzo, oggi proprietà del Circolo della Bregaglia, aperto nei mesi estivi ai visitatori. Robert Maier Piazzale Susa, 14 – 20133 Milano Tel. 02 73 37 51 – Cell. 339 146 62 68 E-mail: [email protected] le”, a dimostrarci quanto mettiamo in gioco con la nostra fede nelle tecnologie non sempre controllabili. Con Gesù, Dio aveva aperto la porta alla “luce del mondo” a Betlemme. Ma sulla croce gli esseri umani l’hanno sbattuta e l’hanno di nuovo sigillata con i chiodi. Ne seguiva la notte più scura, com’era la notte prima della creazione del mondo. La creazione giovane, il “paradiso” oggi è una cosa passata. Utilizziamo il nostro mondo in modo tutt’altro che saggio. Ma la promessa di Dio di accompagnarci nonostante tutto vale fino ad oggi. Ci sarà sempre un nuovo inizio, se siamo pronti a cambiare il nostro modo di pensare e di agire. Se siamo pronti ad aprire la porta alla vita e alla luce che splende. Se impariamo dal passato. In questo si trova il messaggio dell’alba di Pasqua, anche e particolarmente oggi. Perché, la mattina di Pasqua, Dio ha superato la morte. In questo senso possiamo celebrare Pasqua secondo la “parola del giorno” della Domenica di Pasqua: “Non temere, io sono il primo e l’ultimo, e il vivente. Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e del soggiorno dei morti.” (Apc 1,18). Robert Maier, pastore riformato, Chiesa Cristiana Protestante, Milano 10 N. 4, aprile 2012 Alla premiazione delle più belle maschere vincono “I pirati” Gran Veglione di carnevale alla Società Svizzera di Milano “Calòs Hedoné” valeas qui legerit: assibus singulis hic bibitur, dupundium – si dederis – meliora bibes, quartum assem, si dederis, vina Falerna bibes”1 Pompei: iscrizione sulla porta di una taverna Pubblico delle grandi occasioni alla Società Svizzera di Milano il 23 dello scorso mese di febbraio. La Sala Meili, per l’occasione riccamente allestita da un’infaticabile Sara, sin dall’inizio della serata offriva un colpo d’occhio di grande effetto: un grande tavolo al centro e gli altri, tutti attorno a fargli corona, tutti finemente apparecchiati, tutti opportunamente forniti di cappellini, maschere, stelle filanti e piccole cerbottane convenientemente corredate da innocui proiettili cartacei. Sin dall’imbrunire, alcuni in abiti borghesi, altri in maschera, il gran pubblico presente, convenuto nell’atrio del terzo piano, iniziava a gustare il ricco aperitivo che imbandiva le tavole illuminate dalla bellissima luce del tramonto milanese, che proveniva dalle ampie vetrate. I saluti di benvenuto e di ben ritrovato che si udivano nella sala, si facevano viepiù caldi aiutati da un ottimo prosecco e sostenuti da un buffet di piccole sfoglie, di mini-croissants farciti, di pizzette e da un fritto misto di verdure pastellate di sempre universale successo. La Sig.na Sara Fraticelli, in giustificata assenza delle più alte cariche sociali, si è – come sempre – dimostrata un’eccellente quanto squisita padrona di casa, dall’occhio attento e dall’ineguagliabile capacità di essere insostituibile maestra di cerimonie : presente e non pressante, inappuntabile e non ingombrante, precisa ma non rigida, affidabile ma non affannata, servizievole, ma mai servile. In una parola, degna di un più valido riconoscimento istituzionale che tutti noi dovremmo tributarle, per quel suo esserci sempre e comunque: sempre sorridente e comunque à la page. Dopo l’apprezzato ed abbondante aperitivo, i soci e gli amici convenuti hanno cominciato a prender posto, mentre sul palco si notavano, già pronti ed in bell’ordine gli strumenti dei già apprezzati, ma anche in questo caso più che appropriati, “Coriandoli” che lasciavano ottimamente sperare per il buon esito della serata. La cena è iniziata con un riso agli asparagi dalla perfetta cottura e dalla vellutata mantecatura cui faceva contrappunto la piacevole resistenza dei piccoli asparagi che punteggiavano di un bel verde pallido, il candore perlaceo del risotto. Veniva poi servita una fesa di vitella definita “giambonata”, che per sconosciute ragioni si pensava di veder avvolta nel roseo abbraccio di un fasciante prosciutto, quasi il frutto di un ardito connubio fra la tenera vitella ed un sottile ed avvolgente roseo velo ad esaltarne le tenere virtù. Al contrario, era la morbidissima vitella a racchiudere nel suo interno un gustoso quanto fondente cuore di saporose carni del roseo animale. E come in un insolito caleidoscopio, questo, per forma e colore, mutava di fetta in fetta vieppiù esaltato dalla leggera salsa frutto di un’attenta e lenta cottura à demi-feu. A fianco, quasi morbido cuscino per quella singolare culinaria unione, era stata adagiata una piccola quanto leggermente grigliata “rosetta duchesse” dalla serica superficie e dal vellutato cuore. Il vino umbro2 dai rossi riflessi di rubino antico, ma dal leggero gusto di recenti vendemmie, faceva splendido supporto a quelle carni ed a quel contorno che per leggerezza e raffinata scelta, ha lasciato nei commensali il desiderio di un secondo e più consapevole assaggio. Vanigliate frittelle e sottilissime chiacchiere hanno contrappuntato poi il caffè subito servito, caldo per il rapido servizio e profumato di lontane ed esotiche tostature. Così sullo sfumar di quell’esotico aroma e quasi in sua prosecuzione, i Coriandoli hanno dato il via a caraibici ritmi che invitavano alle danze ed alle flessuose movenze di un mambo prima e di una salsa poi cui non faceva difetto la piena partecipazione di quasi tutti i presenti. In un tourbillon di eleganti abiti e di variopinti costumi carnevaleschi, le musiche e le danze sono proseguite sino all’estrazione dell’attesa lotteria con i conosciuti, ma non per questo meno ambiti premi che – come noto – vanno dalle graziose spilline “Suisse”, agli ambitissimi biglietti delle Ferrovie Retiche, passando per le cartine geopolitiche della nostra Patria. E subito dopo, l’inappuntabile Sig.na Sara ha dato il via all’attesissimo rito del Veglione di Carnevale: la sfilata e la premiazione delle più belle maschere della serata. In realtà: un riconoscimento per tutti e per tutti cinque minuti di celebrità avendo – tutte – indistintamente suscitato interesse ed ammirazione. Così abbiamo visto volteggiare sulla pista da ballo: una vedova allegra dalla piumata capigliatura, una caramellaia dal ricco paniere, una nera dama dal raffinato pizzo, una giaguara dal temibile artiglio, un dinosauro dalla giallo-verde livrea, una befana o “stria” sulla volante scopa, una coppia di creoli dalla floreale camicia, un uomo in frac con la sua dama, un pirata e piratessa dal nero mantello ed infine un diavolo con la sua ballerina dalla sulfurea andatura. Il compito della giuria, fra i cui membri spiccavano il giovane Federico De Gennaro Colonna, le più che attente Patrizia Cometta ed Angela Ciseri, il più che accorto Marco marito della prima, il varesino Fabio Pomi ed ancora il vigile Andrea Bertolini e le precise Lia Sacerdote e Elena Mordasini, è stato arduo e difficile in quanto l’originalità delle maschere, la loro accattivante presentazione e la simpatia dei partecipanti, hanno reso difficile e complessa l’assegnazione dei premi, tanto da dover attendere una decina di minuti prima di conoscere l’atteso verdetto. Al termine di una gara al cui esito – mi si dice – si è pervenuti dopo l’ultima curva e sul filo di lana, tutte le maschere hanno ottenuto una speciale menzione ed è appunto per questo che è stato arduo attribuire la vittoria, graduare i risultati ed assegnare i premi. Così vincitrice è risultata la coppia di pirati, conquistando l’ambito biglietto delle Ferrovie Retiche, a seguire il dinosauro che se ne è andato con la sua bottiglia di Fendant, poi la coppia in frac con il libro sul Risorgimento ed ancora la coppia di creoli con i tre volumi della storia del teatro svizzero, la moglie del giaguaro con un altro bel volume ed infine la Bella Caramellaia che ha conquistato una bella bottiglia termica. E poi, di nuovo alle danze ed alle ambite carole cui non si è sottratta neppure la nostra attiva ed elegantissima socia Patrizia Cometta che si è esibita in un classico ritmo con un’impostazione di non comune bravura ed invidiabile stile. Poi, ancora i Coriandoli con i loro trascinati successi e i loro invitanti brani, ben calibrati per selezione, scelta, ordine e stile di esecuzione, con un alternanza di valzer, ritmi caraibici, sonorità italiane, “disco-music” ed altri attenti e misurati arrangiamenti. Veramente bravi! Mentre la serata volgeva al termine, sempre accompagnati ed allietati dalla musica degli instancabili Coriandoli, sono cominciati i saluti, le riflessioni sull’inverno che ci sta lasciando e sulla primavera che già… “brilla N. 4, aprile 2012 le vette e i dirupi, e piante e animali, quante ne nutre la scura terra, (dormono) le belve che vivon sui monti e la stirpe (tutta) delle e i mostri negli abissi del mare di porpora11 e sale; dormono le piume d’uccelli dalle ali distese".4 Ed allora cari amici, soci e compatrioti: che la serata vi sia stata lieta nell’aria e per li campi esulta”3, sul Carnevale che qua a Milano dura un po’ di più che altrove, sulla serata che è “andata via liscia liscia”, sulla gradita cena, sulla prossima cena nella stube il cui programma ha già riscontrato un così ampio successo tanto da dover “aprire un overbooking”. Poi, in lento avvicinamento verso l’atrio ancora saluti, un’altra sosta ed altre quattro chiacchiere presso la porta. Ancora un’altra piccola fermata con qualche battuta nei pressi dell’ascensore e poi il cortile ed infine l’uscita. Ma ogni volta, ad ogni sosta altri amici, nuovo gruppo, nuovi saluti e scambi di felici impressioni per la serata che si vorrebbe prolungare nei saluti e nelle impressioni degli altri. Fuori uno splendido cielo punteggiato di stelle e falciato di luna, pronto per un’altra Note: notte nel cui silenzio dormire ed ancora una appena trascorso piacevole, la cena gradita e lieve e che questa notte 1. Sull’insegna della Taverna “Bellagioia” a volta riposare, come il gaudente e mai sariposo e completo ristoro …………“ di ali distese”. Pompei nella strada degli Augustali: “(Taverzio Alcmane che in un’altra lontana notte di Avv.con Niccolò na) “Bellagioia” Salute a chi legge, un’as- G. Cise mille e mille anni fa, dopo una buona cena e se a testa qui si beve, se ne darai due, berrai migliori comuni bevute,______ cantava … meglio, se ne sborserai quattro berrai vino ”dormono le cime dei monti e le gole, 1. Sull’insegna della Taverna “Bellagioia” a Pompei nella strada degli Augustali: “(Taverna) “Bellagioia” Sa Falerno” le vette e i dirupi, e piante e animali, quante un’asse a testa qui si beve, se ne darai due, berrai meglio, se ne sborserai quattro berrai vino Falerno” 2. Vino: rosso Cadetto Umbria Lungarotti ne nutre la scura terra, (dormono) le belve 2009 che vivon sui monti e 2. laVino: stirpe (tutta) delle apiLungarotti rosso Cadetto Umbria 2009 3. Giacomo Leopardi (1798-1837): da “Il pase i mostri negli abissi del mare di porpora 3. Giacomo Leopardi (1798-1837) : da “Il passero solitario” (1831-1834) sero solitario” (1831-1834) e sale; dormono le piume d’uccelli dalle ali 4. Alcmane: (Sparta VII sec. a.C.) (fr.89P) distese”.4 4.Alcmane : (Sparta VII sec. a.C.) (fr.89P) Ed allora cari amici, soci e compatrioti: che ′ la serata vi sia stata lieta, il Carnevale appena trascorso piacevole, la cena gradita e ′ ′ lieve e che questa notte vi dia sereno riposo ′ e completo ristoro …………“ di ali distese”. ′ ′ . Avv. Niccolò G. Ciseri Alla Sala Meili a Milano La Provincia di Rimini colpita dal maltempo invernale Il carnevale dei bambini 3,50 metri di neve nella Valmarecchia Giovedì 16 febbraio ci siamo ritrovati nella Sala Meili per festeggiare il carnevale dei bambini, che pur non essendo numerosi, hanno partecipato con grande entusiasmo e voglia di divertirsi. Con il prezioso aiuto di Grace, una ragazza molto carina e carismatica, tutti i partecipanti, hanno giocato e ballato per 3 ore, ridendo, saltando e lanciandosi stelle filanti. Naturalmente non è mancata la tradizionale sfilata di tutte le maschere che prevedeva anche delle prove di abilità e di recitazione: Tutti, grandi e piccini non si sono tirati in dietro ed hanno dimostrato la voglia di partecipare e gareggiare. Grazie all’ora della merenda, con chiacchiere, tortelli e patatine, i bambini si sono rifocillati e riposati per riprendere con ancor più brio i balli, coinvolgendo anche i genitori ed i nonni, e la sfilata finale sul palco per poter ammirare i bellissimi abiti e conoscerne le loro sfumature o curiosità. I bambini, dai più piccoli ai più grandi sono stati sapientemente animati e coinvolti nella festa da Grace, nessuno è stato escluso. Sicuramente è stato un bel pomeriggio, dove si sono viste tante maschere di ogni foggia e fantasia. Ringraziamo Grace e la Società Svizzera di Milano per l’organizzazione e speriamo di ritrovarci tutti, più numerosi che mai al prossimo carnevale. Daniela Mannina A fine Gennaio e per tutta la quindicina di Febbraio c.a. un’“incubo bianco” ha colpito in particolar modo la Valmarecchia (provincia di Rimini). La vallata messa in ginocchio da uno straordinario e grave evento. Totalmente isolata dagli altri centri abitati. E noi, in quello che in Primavera ed Estate è uno degli angoli più suggestivi della zona, in quei giorni però _________________________ 4 sepolto da oltre 3,50 metri di neve, siamo rimasti bloccati nella nostra abitazione, isolati ed anche senz’acqua, per oltre dieci giorni. Ora è tornato il sole e la gente conta i danni e le sue vittime. Breve cronaca di un «non breve» incubo bianco, da superare ma non facile da dimenticare. Marco e Santina Peytrignet 12 N. 4, aprile 2012 Era destinato alla formazione dei futuri sacerdoti svizzeri Il Collegio Elvetico di Milano ospitò il Senato nel periodo napoleonico Non sempre i nomi delle strade rendono ragione della storia. Transitando a Milano, sulla cerchia ormai ricoperta dei navigli, ad un certo punto ci si imbatte in una via denominata “Senato”. Un elegante palazzo dalla facciata seicentesca, oggi sede dell’Archivio di Stato, ne spiega l’intitolazione. In realtà quel palazzo ospitò il Senato del Regno d’Italia napoleonico, che a Milano aveva la sua capitale, soltanto per sette anni: dal 1808 al 1815. Dalla sua fondazione invece, e per ben due secoli, quello fu il Collegio Elvetico. Ma di cosa si trattava? La vicenda del Collegio Elvetico è emblematica di un legame storico e culturale di grande spessore tra la Confederazione e la Lombardia. Tutto trae origine dal Concilio di Trento e dai suoi provvedimenti di riforma della Chiesa cattolica anche in risposta alla diffusione del protestantesimo, una serie di atti che prendono il nome di “controriforma”. La diocesi di Milano ebbe un ruolo fondamentale in questo processo di rinnovamento soprattutto grazie all’attivismo del suo arcivescovo Carlo Borromeo (1538-1584): san Carlo. Tra questi provvedimenti, particolare importanza ebbero quelli volti a preparare adeguatamente il clero fino a quegli anni, soprattutto nelle campagne poco istruito e non sempre adeguato sotto il profilo della condotta morale. Venne così individuato nel seminario, un luogo di vita comune e di istruzione, l’ambito nel quale ordinariamente chi aspirava all’ordinazione sacerdotale avrebbe dovuto prepararsi. La novità riguardava tutta la Chiesa ma a livello locale ognuno si mosse come meglio potè. I Cantoni cattolici, già nel 1556 tramite un’ambasceria avevano posto a papa Paolo IV il problema di come formare il clero svizzero. Il papa per tutta risposta promise di accogliere a sue spese 20 studenti presso il Collegio Germanico che era stato fondato a Roma 4 anni prima proprio per accogliere i seminaristi di lingua tedesca. Negli anni seguenti a Roma, altre sarebbero state le istituzioni di questo genere, tra cui il Collegio Ungarico, ma l’istituzione di seminari “nazionali” sarebbe proseguita fino ai nostri giorni, sebbene attualmente i collegi pontifici romani siano finalizzati non tanto alla formazione dei futuri sacerdoti quanto alla loro specializzazione post ordinazione. Per quanto riguarda la Svizzera invece la cosa avrebbe preso una piega differente. Diventando papa nel 1560 il milanese Pio IV, questi nominava il giovanissimo cardinale “nipote” Carlo Borromeo, Protettore della nazione svizzera il 12 marzo dello stesso anno. Con lo zelo che lo contraddistingueva il prelato si fece carico delle istanze che dalla Svizzera provenivano, nonché delle difficoltà frapposte dai cantoni ad inviare fino a Roma gli studenti. Divenuto poi arcivescovo di Milano, nel 1566 allorché si insediò preso la sua diocesi, propose che gli aspiranti sacerdoti elvetici venissero accolti nei seminari lombardi che proprio in quagli anni venivano fondati. Nello specifico: Milano ne avrebbe accolti 6, Cremona 4, Pavia 3 e altri 6 sarebbero andati in Emilia rispettivamente metà a Parma e gli altri a Modena. Ma anche questa era soluzione transitoria. Il Borromeo ottenne così dal nuovo papa Pio V di poter ospitare nei seminari milanesi quanti più seminaristi gli fosse stato possibile provenienti dalla Svizzera e dai Grigioni. Si noti bene, non stiamo parlando soltanto di quella che era la porzione ticinese della diocesi di Milano, la pieve delle tre valli (Leventina, Riviera e Blenio), la Capriasca e Brissago, che andrà poi a costituire con la porzione comasca nel 1884 la diocesi di Lugano. Per questi seminaristi san Carlo volle un seminario minore a Pollegio, che verrà poi eretto canonicamente dal cugino e successore Federico Borromeo il 6 giugno 1622 e che rimarrà in funzione fino al 1919. L’intenzione di Carlo Borromeo era quella di istituire un luogo di istruzione e formazione del clero che avrebbe poi svolto funzione dirigente al proprio ritorno in patria sul modello dei collegi romani ma a Milano. L’operazione prese il via quando finalmente l’arcivescovo trovò una dotazione patrimoniale da destinare al mantenimento della struttura il 27 settembre 1579 data in cui venne emanata la bolla “Ad amplas Helvetiorum et Rethiorum popolorumque eius subditorum provincias”. Presi il via i corsi nell’autunno dello stesso 1579, dopo qualche anno di sistemazione provvisoria, nel 1608 l’architetto Fabio Mangoni ricevette l’incarico di costruire il palazzo che avrebbe dovuto ospitare il collegio. I lavori proseguirono a lungo, anche per gli ampliamenti che periodicamente vennero realizzati con l’apporto di altri artisti sempre di primordine, come il Richini e il Pollack. Basti pensare che la chiesa dedicata proprio a san Carlo, di cui esiste ancora la facciata sulla via, verrà terminata nel 1674. A seguito delle soppressioni, operate prima da Giuseppe II e poi da Napoleone, il palazzo del Collegio Elvetico divenne un edificio pubblico, adibito dal 1865 a sede dell’Archivio di Stato. Non cessò però il legame tra le diocesi svizzere e il seminario milanese che prese ad ospitare, con la restaurazione, i seminaristi e il clero già ordinato che frequentava le pontificie facoltà milanesi presso le proprie sedi: prima quella del Seminario Maggiore di corso di Porta Venezia a Milano e, dall’anno scolastico 1930/31, il nuovo Seminario Arcivescovile di Venegono Inferiore in provincia di Varese. In particolare a Venegono esiste un ala del seminario teologico denominata “svizzera” perché destinata alle camere dei seminaristi elvetici. La presenza di questi studenti nei seminari milanesi durò fino all’epoca del Concilio Vaticano II ma il ricordo della loro secolare presenza è tuttora vivo nella documentazione conservata presso l’Archivio Storico di Venegono sotto la denominazione “Helvetia Mediolanensis”. Parecchi vescovi ed illustri ecclesiastici svizzeri dal secolo XVI al XX si formarono proprio a Milano. Nelle foto: il Collegio Elvetico di Milano nei secoli: da Seminario ad Archivio. 13 N. 4, aprile 2012 Con una colazione comunitaria di primavera sana e genuina Primavera alla Scuola Svizzera di Milano al Campus di Caslino Le porte della Scuola Svizzera a Caslino sono rimaste aperte anche sabato, 17 marzo per i bambini della scuola materna ed i loro genitori. Nell’ambito dell’argomento trattato e l’imminente cambio di stagione, si è svolta una colazione di primavera comunitaria molto genuina e sana. La settimana precedente all’evento, le educatrici hanno distribuito a tutti i bambini dei biglietti illustranti i vari componenti per una sana colazione, p.es. latte, frutta, pane, cereali ecc. Ogni nucleo familiare ha quindi provveduto all’acquisto di tale alimento da portare a scuola il giorno stabilito per la colazione. Si è così creato un ricco e coloratissimo Buffet. C’era veramente un po’ per tutti! Ognuno si è servito, trovato il proprio posto e gustato il cibo insieme agli altri commensali. I genitori hanno potuto scambiarsi reciprocamente idee ed opinioni ed i bambini si sono divertiti a giocare e “scorrazzare” fra le aule ben conosciute e fuori in giardino. Nel giro di un’ora Il momento di gustare le pietanze preparate dalle famiglie. SCHWEIZER SCHULESCHWEIZER MAILAND il buffet è stato completamente ripulito e tutti SCHULE MAILAND sembravano essere sazi e felici. Wir suchen auf den 1. August 2012 Per portare ulteriore brio nella mattinata, i bambini hanno fatto una piccola esibizione Wir suchen auf den 1. August Deutschlehrkraft für 2012 die davanti ai loro genitori. Accompagnati dalla Primarschule chitarra hanno cantato: “… arriva sempre una Deutschlehrkraftin fürMailand die Primarschule in Mailand Assistentin für Kindergarten in Cadorago (Co) primavera, arriva sempre marzo…. Assistentin fürden den Kindergarnuova portando nuova luce nei nostri cuori…” tenWirinerwarten Cadorago (Co) Per un bel po’ tutti sono rimasti ancora insieUnterrichtserfahrung auf der jeweiligen Schulstufe Schweizer Bürger(in), Muttersprache Deutsch Wir erwarten Bereitschaft zu hohem schulischem und ausserschulischem Einsatz t6OUFSSJDIUTFSGBISVOHBVGEFSKFXFJMJHFO Schulstufe Wir bieten t4DIXFJ[FS#àSHFSJO .VUUFSTQSBDIF Circolo Svizzero Sondrio e alto Internationales Umfeld Deutsch Mitarbeit in einem kleinen motivierten Team Anstellung in der Schweiz; schweizerische Sozialversicherungen t#FSFJUTDIBGU[VIPIFNTDIVMJTDIFN und asserschulischem Einsatz me, alcuni genitori hanno colorato con i propri bambini sui tavolini piccoli, altri hanno aiutato le educatrici a riordinare, altri ancora hanno riso in compagnia davanti ad un caffè. Piano, piano la mattinata si è volta alla fine e, come la primavera, ha portato luce in tutti i cuori! Mirjam Toteff Lario Assemblea annuale 29.4.12 vollständige Bewerbung mit Foto richten Sie bis am 20. April an Christina WirIhre bieten Urech, Direktorin der Schweizer Schule Mailand, Via Appiani 21, I-20121 Milano, Et*OUFSOBUJPOBMFT6NGFME Mail: [email protected] t.JUBSCFJUJOFJOFNLMFJOFONPUJWJFSUFO Weitere Informationen über unsere Schule finden Sie unter www.scuolasvizzera.it Team t"OTUFMMVOHJOEFS4DIXFJ[TDIXFJ[FSJsche Sozialversicherungen Ihre vollständige Bewerbung mit Foto richten Sie bis am 20. April an Christina Urech, Direktorin der Schweizer Schule Mailand, Via Appiani 21, I-20121 Milano. E-mail: [email protected] Weitere Informationen über unsere Schule finden Sie unter www.scuolasvizzera.it Partenza: ore 8.00 di domenica 29 aprile 2012 nel piazzale della stazione ferroviaria di Chiavenna, viaggio in pullman con destinazione nella suggestiva località valtellinese di Teglio. Visita guidata: ore 9.30 alle cantine vinicole Nino Negri a Chiuro. Visita guidata: ore 11.00 Palazzo Besta a Teglio. Pranzo: ore 13,00 presso l’Hotel Ristorante Combolo in Teglio con un menu classico Valtellinese. Dopo il pranzo si terrà l’assemblea. Ritorno: ore 17.00 partenza con pullman destinazione Chiavenna. Costi per partecipante Pullman: € 10. Visita guidata Cantine Nino Negri gratuita. Visita guidata Palazzo Besta € 3. Menu pranzo (compreso ¼ di vino Valgella ½ minerale e caffè) € 29. La gita verrà effettuata in qualsiasi condizione di tempo. Confermare partecipazione entro il 15 aprile a Margrit tel. 346 37 23 214 oppure all’indirizzo e-mail: [email protected] 14 N. 4, aprile 2012 Patrimonio storico della città mitteleuropea Comunità svizzera a Trieste ’700 - ’900 in una mostra a Palazzo Costanzi Come annunciato nel calendario degli eventi del mese di marzo pubblicato dall’Ambasciata di Svizzera a Roma, mercoledì 29 febbraio 2012, alle ore 18, è stata inaugurata a Trieste nell’affollata sala di esposizione di Palazzo Costanzi la mostra su La Comunità svizzera a Trieste dal ’700 al ’900, realizzata dal Circolo svizzero di Trieste, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, e con il patrocinio del Consolato generale di Svizzera a Milano. Per l’occasione sono intervenuti il prof. Bernardino Croci Maspoli, direttore del Museo del Malcantone, e il dott. Davide Tarallo, addetto all’ufficio stampa del Circolo svizzero di Firenze. L’evento è stato organizzato con il contributo di: Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali, Prohelvetia, Chiesa Evangelica Riformata di Confessione Elvetica di Trieste, Giuliana Bunkeraggi Spa, Camera di Commercio I.A.A. di Trieste, Ocean Marine Srl, Nautec Mare Srl, Soci del Circolo svizzero di Trieste, Associazione di volontariato Cittaviva. Curata da Annemarie Graf Reina, autrice dell’omonimo libro assieme al Console Giulio Cattaneo e a Giuseppe Reina, la mostra intende ripercorrere la storia della Comunità elvetica triestina, che, con le altre diverse comunità etniche e religiose (greca, serba, ebraica, armena…) ha contribuito, tra Settecento e Novecento, allo sviluppo economico della città, un tempo fiorente porto dell’Impero asburgico. Simbolicamente esposti nel palazzo Costanzi, progettato dall’architetto ticinese Pietro Nobile, si troveranno ritratti, documenti e progetti architettonici accompagnati da suggestivi ingrandimenti fotografici con i luoghi degli svizzeri a Trieste. In uno spazio-video è inoltre proiettato un bel documentario sulla storia degli svizzeri a Trieste ideato dai coniugi Reina e realizzato per l’occasione dal fotografo Massimo Goina. Il libro è frutto delle accurate ricerche svolte dagli autori confluite nel libro La Comunità svizzera a Trieste tra ’700 e ’900, pubblicato dalle Edizioni Italo Svevo di Trieste e presentato in occasione dell’inaugurazione. Come le altre comunità (ebraica, serba, greca, armena ecc.) anche quella svizzera si forma grazie al richiamo esercitato sui commercianti dai vantaggi economici L’Assessore alla offerti dallo status Cultura Mariani. di Porto franco con- Nella foto da sinistra il prof Gino Pavan, il presidente del Circolo svizzero di Trieste Giuseppe Reina in piedi, Annemarie Graf Reina, il Console generale Baggi e l’arch. Marina Merson presidente della Società Elvetica bi Beneficenza di Trieste. cesso alla città di Trieste dall’imperatore Carlo VI nel 1719 per favorire il lancio dell’emporio commerciale. I primi svizzeri a raggiungere la città adriatica alla metà del ’700 sono grigionesi, che si impiegano soprattutto nel campo del caffè aprendo caffetterie di cui qualcuna ancora oggi attiva. Principalmente mercanti, gli svizzeri a Trieste raggiungono presto posizioni di alto livello nei diversi campi della vita economica e politica della città, distinguendosi anche nel campo della beneficenza (Fondazione Antonio Caccia e Maria Burlo Garofalo che dispone di centinaia di appartamenti ad affitto agevolato, Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi). Il più importante contributo alla città da parte della Comunità elvetica è legato all’architettura: molti dei principali palazzi triestini sono stati progettati da architetti svizzeri, che hanno contribuito ampiamente a ridisegnare il volto della città nei secoli più gloriosi della sua storia. Di Pietro Nobile e dei molti altri architetti e capomastri svizzeri a Trieste si è parlato martedì 6 marzo 2012 alle ore 17 nell’Auditorium del Civico Museo Revoltella a Trieste in una apposita conferenza gremita di pubblico dal titolo Pietro Nobile e gli architetti ticinesi a Trieste cui ha presenziato anche il Console generale di Svizzera a Milano Massimo Baggi, che, dopo il saluto di benvenuto del presidente Giuseppe Reina e dell’Assessore alla Cultura del Comu- ne di Trieste Andrea Mariani, ha consegnato all’architetto prof. Gino Pavan l’Attestato di riconoscimento al merito quale insigne studioso di Pietro Nobile. Quindi è seguita la conferenza tenuta dall’architetto Gino Pavan e dalla dott. ssa Rossella Fabiani della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia. La giornata si è felicemente conclusa con la cena in onore del Console generale Massimo Baggi con una folta partecipazione dei soci del Circlolo svizzero in una gioiosa atmosfera di ritrovata unione, nel corso della quale il prof. Pavan è stato eletto socio onorario ed è stato acclamato il nuovo logo del Circolo svizzero. Così, dopo le mostre e le pubblicazioni realizzate a Trieste negli ultimi anni sulle diverse Comunità (armena, ebraica, greca, serba, il Circolo Svizzero di Trieste, consapevole del contributo apportato allo sviluppo della città mitteleuropea, non è mancato all’appuntamento del recupero della memoria storica di questa città, a cui la Comunità svizzera, specie con i suoi architetti ticinesi, ha dato un’indelebile impronta urbanistica e sociale. Con l’auspicio che quell’atmosfera d’interculturalità e d’integrazione feconda che spirava nell’ottocento riprenda a soffiare su Trieste forte coma la bora. Giuseppe Reina, Presidente del Circolo Svizzero di Trieste 15 N. 4, aprile 2012 Circolo Svizzero di Firenze Riunione di un centinaio di ex-allievi della Scuola Svizzera di Firenze Il 4 marzo si è svolta nei locali sociali del Circolo Svizzero di Firenze una straordinaria riunione degli ex allievi della Scuola svizzera, che ha chiuso i battenti nel 1983. L’evento, decisamente ben riuscito, ha visto la partecipazione di un centinaio di persone, inclusi alcuni ex-insegnanti. Molti si sono rivisti per la prima volta dopo decenni, altri erano rimasti in contatto fra di loro, ma ritrovarsi tutti insieme, e per giunta nelle vecchie classi del “villino” della scuola, è stata un’emozione oltre che una grande gioia. Erano rappresentate quasi tutte le generazioni che si sono susseguite nella storia della scuola e all’indomani di questo bell’appuntamento già si stanno studiando altre iniziative, con l’aiuto della pagina di Facebook dedicata al gruppo Scuola svizzera di Firenze, che ha facilitato enormemente i contatti, senza nulla togliere all’efficienza e all’entusiasmo degli organizzatori. Nel 2013 ricorrerà il trentennale della chiusura della scuola e già si pensa di commemorare questo evento (peraltro triste) con un altro raduno, da fare magari nella bella stagione, per poter permettere l’uso del cortile, in previsione di una partecipazione altrettanto massiccia. In effetti i soli locali del circolo si sono dimostrati un po’... strettini per tutti gli intervenuti. C’è da sperare che qualcosa possa essere organizzato anche prima di quella data, magari già all’inizio dell’estate di quest’anno. Assemblea generale ordinaria La sera del 9 marzo si è tenuta l’annuale assemblea generale ordinaria del Circolo svizzero di Firenze. Il presidente del circolo, Luciano Defilla, all’inizio del proprio intervento, ha volu- to commemorare con queste parole le socie purtroppo scomparse fra il 2011 e il 2012: “devo iniziare il mio consueto resoconto annuale con un doveroso omaggio a tutti i nostri amici soci che in questo anno ci hanno lasciato. Ricordiamo che in giugno è scomparsa la Signora Janny Gorham-Bruggisser che, come ricorderete, fu una delle sostenitrici della nostra iniziativa relativa alla storia dell’industria della paglia in Firenze, con un serie notevole di contributi storici riportati nel volume che venne presentato all’Accademia dei Georgofili. Sempre in giugno anche la signora Mila Borgatti ci ha dato l’estremo saluto: la ricorderemo sempre per la sua gentilezza e simpatia, per l’interesse che dimostrava per tutte le nostre iniziative e per il suo amabile sorriso. Il 13 dicembre è giunta anche la notizia improvvisa della scomparsa di Ketty Uehlinger Panichi, che è stata per anni una insostituibile giovane colonna del nostro comitato col quale ha lavorato con la sua approfondita preparazione in campo culturale divenendo di grande aiuto alla nostra associazione. Infine, come dimenticare che in gennaio ci ha lasciati anche Dora Isler, l’amata consorte dell’indimenticabile Paolo, nostro penultimo presidente? Ormai in età avanzata il male non le ha voluto risparmiare sofferenze inutili: la ricorderemo sempre serena e sorridente”. Luciano Defilla, insieme a tutto il comitato, è stato riconfermato per la stagione 2012-2013: a lui e a tutti i membri della dirigenza vanno gli auguri di un buon lavoro, sulla scia di tutto ciò che è stato realizzato anche nell’ultimo anno; durante la stagione 2011-2012 sono stati organizzati ben 23 eventi, così suddivisi: 10 conferenze ed incontri culturali, 7 cene sociali e di rappresentanza, 3 visite guidate fuori sede e 3 mostre, a testimonianza di una vitalità non comune del circolo fiorentino, che oltretutto ha chiuso l’anno contabile con un felice avanzo. Per sabato 21 aprile è stata programmata una visita a Villa Bellosguardo a Lastra a Signa per visitare la dimora ed il museo dedicato al famoso tenore Enrico Caruso e il parco. Per maggio sono inoltre previste due interessanti visite, una alla Società dantesca italiana, l’altra all’Accademia della Crusca. David Tarallo 16 N. 4, aprile 2012 Bernardino Regazzoni ne ha parlato in una serata tenuta a Lugano I rapporti fra Svizzera e Italia visti dall’Ambasciatore a Roma L’ambasciatore di Svizzera in Italia Bernardino Regazzoni era a Lugano la sera del 9 marzo per parlare dei rapporti fra Svizzera e Italia, davanti a una folta rappresentanza dei Lions Club ticinesi. La conferenza è stata seguita con molta attenzione, poiché il tema in Ticino è di particolare attualità. Come noto il canton Ticino ha rifiutato di versare la parte concordata (38,8%) delle imposte dei frontalieri (oggi quasi 54’000) ai comuni italiani confinanti. Questo perché l’Italia continua a rifiutare la discussione su un nuovo accordo di doppia imposizione, pratica il sistema delle “liste nere” e continua ad ostacolare l’attività di operatori svizzeri in Italia. Regazzoni ha affrontato anche questa tematica dicendo però che la Svizzera deve rispettare gli accordi conclusi con l’Italia. Si tratta quindi di una questione da risolvere e da affrontare nella discussione globale sui rapporti fiscali, ma non si può sperare che l’Italia accetti un accordo come quello concluso, ma non ancora ratificato, con la Germania e la Gran Bretagna. Quello della storica amicizia, delle affinità culturali e dei reciproci interessi è stato il filo conduttore dell’esauriente esposto fatto dall’ambasciatore. In molti campi i due paesi sono infatti complementari: dagli scambi commerciali (35 miliardi di franchi e in crescita), a quello dell’energia, a quello degli investimenti diretti (80’000 posti di lavoro creati con partecipazioni svizzere in Italia), a quello dei trasporti. Quest’ultimo è pure un tema delicato a causa delle incertezze che ancora permangono circa il prolungamento della linea ferroviaria di base in Italia. Un primo passo concreto è però la decisione di collegare l’aeroporto di Malpensa al Ticino. Sono però numerose e altrettanto importanti le ragioni che uniscono la Svizzera all’Italia. Intanto Berna, dopo Londra, è stata una delle prime a riconoscere il nuovo Stato italiano, 150 anni fa, 13 giorni soltanto dopo la sua costituzione. Ci accomuna anche una analoga esperienza migratoria. Mezzo milione di italiani vivono in Svizzera e 50’000 svizzeri in Italia. Un contributo notevole alla conoscenza della storia dell’emigrazione in Italia la stanno dando le pubblicazioni curate da Giorgio Mollisi per l’editrice Ticino Management (l’ultima è quella su Torino). I rapporti culturali sono sempre intensi, anche perché la Svizzera è l’unico altro paese al mondo che pratica l’italiano come lingua ufficiale. Di conseguenza le potenzialità di sviluppi positivi delle reciproche relazioni ci sono. Un’occasione d’oro può essere l’Expo Mondiale del 2015 a Milano. Parecchio lavoro resta però da fare se, come rilevato da un recente studio pubblicato dalla rivista “Limes”, il 65% degli italiani percepiscono la Svizzera in modo meno positivo rispetto ad altri paesi. Regazzoni auspica perciò che si possa estendere il dialogo a tutta la sfera pubblica (come nell’incontro di Lugano) e non solo limitandolo ai resoconti e ai commenti dei media. i.b. ;^go^gnmbP^e\hf^;b^go^gn^Pbeedhff^g BeOB<MHKB:Ze[^k`hkhfZgh]bIKBFBLLBF: <E:LL> <hlmknbmhg^e*122NgZg`heh]bjnb^m^g^e\^gmkhlmh& kb\h%Z__Z\\bZmhlneIZk\h]bObeeZ;hk`a^l^%Z]n^iZllb ]ZObZO^g^mh^]Zee^ob^ib_Zfhl^i^keh¿lahiibg`À <hgibZ\^k^ObikhihgbZfheÍZmfhl_^kZ]^eghlmkh KBLMHK:GM>;>EBL:KBHeZlnZ\n\bgZ\eZllb\ZbmZebZgZ% e^li^\bZebmkhfZg^EZ<NEMNK:=>B OBGBBM:EB:GB ^lik^llZbgngZ\ZkmZ[^gl^e^sbhgZmZ%\hfihlmZ lhikZmmnmmh]Z¿;>LM;NRLÀBeOB<ÍL;:K %ibZ\^ohe^ ingmh]Íbg\hgmkh%be`bZk]bghi^glbe^LHIK:BIBGB%;:K >KBLMHK:GM>%khfZgmb\hkbmkhoh^lmboh%\hfie^mZgh beohlmkhbg]bf^gmb\Z[be^lh``bhkghZkhfZ K'A'Pbkma A'Anghe]!@^g'F`k'" ObZ<ZfiZgbZ-* hh*10KhfZ!BmZer" bg_h9ahm^eob\mhkbZkhfZ'\hf ppp'ahm^eob\mhkbZkhfZ'\hf M^ehh,2h/-+,0h* ?Zqhh,2h/-10*12h 17 N. 4, aprile 2012 Incontro con insegnanti e allievi della Scuola Svizzera di Catania Il Console Mauro Gobbo in visita agli Svizzeri di Catania e Sicilia Orientale L’8 Marzo u.s. le Istituzioni svizzere a Catania hanno ricevuto la gradita visita del Console di Svizzera a Roma, Signor Mauro Gobbo. Egli ha dapprima trascorso la mattinata presso la Scuola Svizzera Catania. Accolto da una delegazione del Comitato della Scuola formata dal Presidente, Paolo Brodbeck, e dalle Consigliere Signore Lucia Inguscio e Raffaella Caflisch e accompagnato dal Console Onorario per la Sicilia, Signora Sandra Brodbeck, ha visitato tutte le classi e sezioni, mostrando grande interesse per le attività svolte da tutti gli alunni e intrattenendosi con loro. Durante la ricreazione ha inoltre incontrato tutto il corpo insegnante, scambiando informazioni e dettagli sull’insegnamento svolto. Infine ha spiegato in maniera molto esauriena a te agli alunni di 4 e 5 Elementare e della Scuola Media come si intraprende la carriera di Console, le funzioni di un Consolato e la differenza tra Ambasciata e Consolato. L’interesse degli alunni è stato grandissimo e vivaci e pertinenti sono state le domande degli alunni poste al Signor Gobbo, anche sulla sua persona e sulla sua vita trascorsa in diversi paesi del mondo. La stessa sera il Console è stato accolto dalla comunità elvetica della Sicilia orientale presso i locali del Circolo Svizzero Catania. Anche durante questo incontro è stato evidente l’interesse dei presenti, che hanno posto diverse domande di tipo pratico e burocratico. Al termine è seguito un rinfresco organizzato dal presidente Giuseppe Basile e l’incontro è proseguito in un clima di grande cordialità. La serata si è conclusa con un sentito grazie per la visita e, si spera, un arrivederci a presto. Loretta Brodbeck Incontro il 6 maggio a Scano Montiferro/Cuglieri I 20 anni del Circolo Svizzero di Sardegna Carissimi Lettori, a nome del Comitato Direttivo del Circolo Svizzero della Sardegna Vi rendo noto e quindi Vi invito a prendere parte al Raduno Regionale degli Svizzeri residenti sull’Isola che si tiene ogni anno in Sardegna. Questo sarà il XX incontro e tale compleanno, a cifra tonda, sarà opportunamente onorato domenica 6 maggio 2012 a Scano Montiferro/ Cuglieri. Il programma, che nella sua interezza verrà illustrato agli interessati direttamente dai referenti/organizzatori dell’evento, prevede il ritrovo di tutti i partecipanti alle ore 10.00 al Parco degli Uccelli in territorio del Comune di Scano Montiferro, in prov. di Oristano, in posizione mediana, facilmente raggiungibile dai quattro angoli dell’Isola, per una visita guidata della durata di un’ora e mezza. Si proseguirà poi sulla strada verso Cuglieri fino all’Azienda Agrituristica Pittinuri dei F.lli Càsule per conoscere le specialità culinarie locali e fare il pieno di prelibatezze caserecce; occasione ghiotta, da non perdere, per consolidare e/o sviluppare proficui rapporti tra i Soci del Circolo, gli appartenenti alla 5ª Svizzera, gli amici e tutti i simpatizzanti sardi e italiani continentali. Per dettagliate informazioni e prenotazioni si può fare riferimento a: Monica Carboni. Presidente del Circolo Svizzero della Sardegna. E-mail: [email protected] Cell: +39349 326 75 27 Maddalena Schelbert Tel: 070 37 16 04 Sei una nuova Azienda? Cerchi nuovi Clienti? FATTI “SPAZIO” SULLA Il Mensile che con una tiratura di 25.000 copie raggiunge 49.000 svizzeri residenti in Italia. Cogli l’occasione, prenota il tuo spazio! Per informazioni e prenotazioni via Domenichino, 19 - 20149 Milano Tel. +39 02 8945 9763 - Fax +39 02 8945 9753 [email protected] - [email protected] www.mediavalue.it/gazzetta-svizzera 18 N. 4, aprile 2012 Al Cineforum del Circolo Svizzero di Roma Animata discussione attorno al film svizzero “Cannabis” La lunga tradizione del Circolo Svizzero Roma, che proprio quest’anno compie 125 anni, propone attività ed eventi socio-culturali per gli svizzeri domiciliati nel Lazio. L’obiettivo è di consentire una più approfondita conoscenza fra i Soci, per una migliore integrazione in Italia, mantenere sempre vive le relazioni con il Paese di origine e conservare le tradizioni. Con questo spirito la Casa Svizzera di Roma ha nuovamente ospitato il Cineforum con film svizzeri, non visionabili nelle sale romane. Questa volta è stato proposto il film “Cannabis - Probieren geht über Regieren” del regista svizzero Niklaus Hilber, commedia del 2006. Il lungometraggio interpretato da Hanspeter Müller-Drossaart, Joel Basman, Deleila Piasko, Jean-Pierre Cornu, Lilian Steffen, Samir Klipic, Annina Euling, Viviana Aliberti, Max Rüdlinger è stato presentato al Festival del film svizzero di Soletta nel 2007 ed è inserito negli elenchi di Swissfilms, l’agenzia per la promozione del cinema svizzero. Questa attività, il Cineforum, ha una duplice funzione: oltre a promuovere artisti e prodotti elvetici, ha lo scopo di animare un dibattito ed ampliare le conoscenze di ciascuno di noi sugli argomenti proposti ed, in piccola parte, della visione del mondo di coloro che frequentano la nostra comunità. In quest’ottica vengono proposte attività di vario genere: dai Concerti al Nikolaus, dalla Raclette alle visite culturali, dal Brockenhaus al Cineforum e molto altro ancora. Ognuna di queste attività ha lo scopo di perseguire i propositi che si prefigge il Circolo come comunità di riferimento. L’interesse generale ha entusiasticamente animato il dibattito di questa proiezione che come la maggior parte dei lavori cinematografici, trattasi di una commedia e come tale licenza artistica, come già in molte altre forme di comunicazione è successo, la concretezza scientifica non sempre è rispettata. Il nodo focale è che suscita interessi con scambi di argomentazioni e punti vista su temi generali ed attuali; questo è lo scopo anche di questa attività culturale che da una posizione passiva rende partecipe il convenuto rendendolo attore e permettendo, con la dovuta tolleranza, che i risultati che ne derivano in ciascuno di noi, quali siano, permettano di interagire e accrescere di “quel piccolo po’” la nostra comprensione del prossimo e del mondo che ci circonda. E questo film, forse meglio degli altri nella sua apparente semplicità ma complessità di merito per i vari attuali argomenti esposti in una trama narrata in modo anche divertente che ne ha reso piacevole la visione, ha suscitato un maggiore interesse permettendo, per chi era presente, un ampio momento di riflessione in un lungo e proficuo dibattito. Come Associazione degli Svizzeri a Roma, siamo felici che le nostre attività siano oggetto di considerazioni di così gran rilevanza. Proprio grazie al contributo della Comunità attiva, ci è consentito, ancora di più, di poter illustrare a quanti, non si sono ancora soffermati a conoscerci, il nostro modo di porci ed interagire con i cittadini svizzeri del Lazio e non solo. Grazie alla trama del film, a contorno della storia principale vengono analizzate oltre alle droghe illegali leggere, attraverso altri personaggi, diversi tipi di dipendenze, quali alcool, psicofarmaci in abuso, etc. e ne vengono esasperate le varie funzioni, sottoli- neando il contrasto, con lo scopo di mettere lo spettatore in condizione di riflettere sul come sia possibile condizionare la propria mente, per permettere, inoltre, di ragionare sui confini della dipendenza, sui confini della terapia, del bisogno, della necessità, di come si possa modificare le proprie convinzione, nel bene e nel male, a seconda di come le stesse ci possono essere proposte. Tutto ciò ha animato la discussione. Dal confronto è emerso che le “dipendenze”, di qualsiasi tipo, sono una alterazione del comportamento che da semplice e comune abitudine può diventare una ricerca esagerata e patologica del piacere attraverso mezzi o sostanze o comportamenti che sfociano nella condizione patologica, per cui la persona dipendente perde ogni possibilità di controllo sull’abitudine. L’utilità di questo incontro che favorisce il dialogo ed il confronto ha stigmatizzato che questo è il rischio che non vogliamo correre, che il non parlarne, faccia credere, anche ai nostri giovani, certamente non “ingenui e sprovveduti”, che non esista. Possiamo ritenerci molto soddisfatti per l’andamento del pomeriggio di incontro con il Cineforum e con il film presentato su un tema, quello della dipendenza, “troppo importante ed attuale perché lo si possa sminuire” e riteniamo sia stato affrontato in maniera concreta discutendone con la nostra comunità, che possiamo dire con orgoglio, anche grazie a queste attività, vanta ad oggi un bel numero di associati. Ci auguriamo che questa interessante occasione sia stata una ulteriore spinta alla partecipazione alle nostre attività. Fabio Trebbi [email protected] Conferenza dell’addetto militare in Italia Peter Wanner Informazioni sull’Esercito Svizzero e sul servizio militare in Svizzera Grande interesse e partecipazione ha suscitato l’incontro organizzato dal Circolo Svizzero Roma sul tema “Informazioni sull’Esercito Svizzero e sul servizio militare in Svizzera”. Tema molto interessante che ha coinvolto non solo i giovani ma anche le famiglie che alla ricerca di notizie hanno con attenzione ascoltato il Generale di Brigata Peter Wan- ner, Addetto militare in Italia ed Israele – Ambasciata Svizzera. Sono state date notizie sull’Esercito, il Reclutamento e le modalità di arruolamento per i cittadini Svizzeri residenti in Italia. Accanto al compito istituzionale sulla Sicurezza del territorio e la sua difesa sono state date informazioni circa i contributi al sostegno internazionale alla pace e alla gestione delle crisi e gli impieghi sussidiari per la prevenzione e la gestione dei pericoli esistenziali. In una scala di probabilità sono stati analizzati vari aspetti che potrebbero implicare la Svizzera quali conflitti extraeuropei, catastrofi naturali e tecnologiche, conflitti armati in Europa, estremismo violento, terrorismo, la guerra dell’informazione, conse- 19 N. 4, aprile 2012 Prossime proposte per partecipare agli eventi è necessario essere Soci ed é gradito un cenno di prenotazione presso la Scuola Svizzera 06 440 21 09 oppure [email protected]: L’addetto militare svizzero in Italia si rivolge ai numerosi giovani presenti. guenze della proliferazione, disordini interni, il primo gennaio dell’anno in cui si compiono ricorso alla forza nello spazio aereo ed infine i diciotto anni (Ordinanza sull’obbligo di prela stessa aggressione militare. È stato inolstare servizio militare degli Svizzeri all’estero tre affrontato il tema sugli Impieghi sussidiari e delle persone con doppia cittadinanza; Ord di sicurezza: protezione di persone, opera511.13 del 24 settembre 2004). Il pomerigzioni di rimpatrio e la protezione di eventi. gio poi è continuato con molte informazioni Sono state illustrate poi tutti le prove che che il Console Mauro Gobbo ed il suo staff conducono al reclutamento e la normativa hanno esposto alla attenta platea: dalle comper poter accedere al servizio anche come petenze consolari alle raccomandazioni agli svizzero o doppio nazionale residente estero iscritti nei Consolati per le notizie importanti argomento che ha provocato molte domande da fornire quali, oltre all’immatricolazione, i ed interesse per la sua complessità di pervari recapiti per poter essere prontamente corso. Infatti è stato ricordato che in tempo rintracciati in caso di necessità, alle spiedi pace, gli Svizzeri en all’estero esentati à domicile gazioni sui vari adempimenti che si devono Stockage Suissesono ou livraison dal reclutamento e dall’obbligo di prestare svolgere nel caso di richieste di documenti servizio militare, però possono presentarsi o certificazioni. È stato inoltre ricordata l’imvolontariamente al reclutamento e prestare portanza del Diritto di voto che ogni cittadino il servizio militare a condizione di conoscere svizzero possiede. Una rapida informazione una lingua nazionale. La Convenzione tra la anche sulle opportunità di studio e di lavoro in Confederazione Svizzera e la Repubblica ItaSvizzera, vista la grande presenza di giovani, liana relativa al servizio militare dei doppi citha concluso la serata dando a tutti appuntatadini, 0.141.145.42; del 1 settembre 2008, mento per una più approfondita informazione presuppone che tale scelta venga manifestasulla formazione dei giovani in Svizzera, al ta entro sei mesi dal compimento dei diciotto Congresso del Collegamento 2012. in derdella Schweiz oderMilitare Lieferung nach Hause anni Lagerung presso il Centro Regione Fabio Trebbi dell’Esercito Italiano se si è residenti in Italia [email protected] Am 17.4.2012 um 14.00 im Auditorium des Goethe-Instituts, Vortrag: “Russland – 12 Jahre unter Wladimir W. Putin” (Arbeitstitel) von Max Schmid, ehemaliger langjähriger Korrespondent von Schweizer Radio DRS in Moskau. Anschliessend werden die Schülerinnen und Schüler der 3. bis 5. Gymnasialklasse in selbständig vorbereiteten und durchgeführten Workshops Themen vertiefen wie: „Menschenrechte und Medienfreiheit in Russland?“ oder „20 Jahre nach dem Ende der Sowjetunion: Kontinuitäten autoritärer Herrschaft?“. Die Workshops münden in eine Schlussdiskussion mit Max Schmid. Der Vortrag steht den Mitgliedern des VR sowie den interessierten Eltern der genannten Schülerinnen und Schüler und den Mitgliedern des Circolo Svizzero offen. Die gesamte Veranstaltung findet in deutscher Sprache statt! (Michel Charrière, Lehrer für Deutsch und Geschichte am Gymnasium der Schweizer Schule, Mitglied des Circolo Svizzero Roma). Domenica 22 aprile 2012 dalle ore 16.00 alle ore 18.00 Appuntamento alla Casa Svizzera di Roma – via Marcello Malpighi, n. 14. ci incontriamo per uno «zvieri» e scambiare quattro chiacchiere. Verrà allestito un “Tauschen - Flohmarkt”: chi lo desidera può portare oggetti propri e scambiarli con altri, rinnovando l’usanza del baratto (scambio di oggetti senza denaro). Sarà gradito l’apporto di stuzzichini, torte e dolci da parte dei singoli partecipanti. Ulteriori informazioni su: www.circolosvizzeroroma.It Conservazione in Svizzera o consegno a domicilio Premunirsi perfettamente – con Soliswiss Assicurazioni vita e malattia, costituzione di patrimoni, protezione contro il rischio politico Desidera una consulenza personale? www.soliswiss.ch, T +41 31 380 70 30 Storage in Switzerland or home delivery 20 N. 4, aprile 2012 Lettori che scrivono “L’importanza di essere Svizzera” L’intervista della nostra collaboratrice Annamaria Lorefice al direttore della rivista “Limes” Lucio Caracciolo sul servizio dedicato alla Svizzera (vedi Gazzetta Svizzera “Primo piano”, febbraio 2012) ha suscitato alcuni commenti fra i nostri lettori. In qualche caso le dichiarazioni dell’intervistato hanno destato qualche sorpresa. Il fascicolo raccoglie testimonianze di personalità svizzere della politica, dell’economia e della cultura che descrivono i vari aspetti del nostro paese, con un bilancio complessivamente positivo. Il signor Daniel Vonrufs ci ha mandato la lettera che pubblichiamo, alla quale facciamo seguire una presa di posizione dell’intervistato. Lettera del lettore Sono un cittadino svizzero residente a Bergamo. Ho letto con interesse l’articolo apparso sulla Gazzetta Svizzera n. 2 del febbraio 2012 in occasione della pubblicazione del volume “L’Importanza di essere Svizzera”. Sono, invece, rimasto assai perplesso dell’intervista al Sig. Caracciolo. In particolare, la risposta dell’autore del volume all’ultima domanda che Lei gli ha rivolto (“... cosa apprezza e cosa non ammira di questa nazione”) credo non possa e non debba passare inosservata. Le considerazioni che il Sig. Caracciolo esprime sulla diversità della Sviz- zera, oltre a denotare una scarsa conoscenza della mia patria (e ciò potrebbe anche passare) diventano intollerabili nel momento in cui tale diversità viene associata a concetti quali “chiusura e xenofobia”. Mi chiedo a quali chiusure il Sig. Caracciolo si riferisca. Quelle che, inevitabilmente, sono presenti in qualsiasi nazione? O forse intendeva riferirsi a questioni di immigrazione e di integrazione degli stranieri che vivono in Svizzera? Forse non sa che la Svizzera vanta - tra i paesi dell’area europea e non solo - uno tra i più alti tassi di stranieri residenti nel paese (se non erro, ca. il 25%). E tali stranieri risultano anche ben integrati. Ma ciò che è peggio è l’evocare concetti quali la xenofobia. A quali episodi xenofobi occorsi in Svizzera il Sig. Caracciolo fa riferimento? O, peggio ancora, ritiene che l’asserita chiusura degli svizzeri porti ad una xenofobia generalizzata? Mi spiace molto che l’intervista al Sig. Caracciolo si sia chiusa con tali affermazioni. Mi rendo conto che la gestione degli spazi all’interno di un periodico è sempre problematica, ma in questo caso sarebbe stato opportuno quantomeno chiedere al Sig. Caracciolo di circostanziare le sue affermazioni. Mi auguro, se non addirittura mi aspetto, che la redazione della Gazzetta Svizzera chieda al Sig. Caracciolo di ritornare sulle sue affermazioni e cercare di motivarle. Non dovesse riuscirci, credo che le scuse sulle sue parole sarebbero quantomeno un atto dovuto nei confronti di un paese che sicuramente ha tanti difetti, ma non quello di essere chiuso e pervaso da sentimenti di xenofobia. Cordiali saluti. Daniel Vonrufs Risposta dell’autore La mia frase mi pare piuttosto banale quanto chiara: io non apprezzo la chiusura e tantomeno la xenofobia. Ce n’è in ogni paese, Italia e Svizzera incluse, altrimenti saremmo in Paradiso. Se servono esempi specifici, rimando al nostro quaderno “L’importanza di essere Svizzera”, in particolare alle analisi di alcuni articoli come quello di Roberto Roveda “Il Muro di Chiasso” (pp. 193-199), con tanto di manifesto dell’Unione Democratica di Centro Ticino raffigurante tre grossi topi con tricolore e bandiera europea mentre azzannano il formaggio o rosolano l’elveticissimo orsetto Berni. D’altronde il titolo della campagna – Balairatt, vediwww.balairatt.ch – dice tutto. Sul tema esiste inoltre una vasta letteratura. E lo stesso governo svizzero dispone di un’agenzia deputata alla segnalazione di manifestazioni xenofobe e razziste. Infine, se vuole che indichi un paio di nomi noti di personalità espressive di tale “chiusura o peggio xenofobia”, citerei Christoph Blocher e Giuliano Bignasca. Lucio Caracciolo Il Film Svizzero proiettato al Circolo Svizzero di Roma “Cannabis – Probieren geht über Regieren» Sono un cittadino doppio nazionale regolarmente iscritto presso la locale rappresentativa consolare dalla quale mi pervengono periodicamente utili e-mail informative. Con grande stupore e l’incredulità, invece, ricevo oggi una newsletter integrativa dell’Ambasciata di Svizzera in Italia che mi segnala il film in programma domenica 11 Marzo alle ore 17.00 presso la Casa Svizzera di Roma e che ha per titolo: “Cannabis – Probieren geht über Regieren». Evinco dalla trama descritta nella mail e da una breve ricerca da me effettuata su Internet che si tratta di una commedia (Filmkomödie) svizzera del 2006 nella quale viene presentata la «salutare guarigione del reazionario Consigliere federale svizzero Alois Mumentaler», grazie appunto all’uso della cannabis, che lo porterà a dover «rivedere molte delle sue posizioni» originarie sulla questione. Premettendo di non conoscere il film e di sperare sinceramente che si tratti appunto di una commedia portatrice di una morale finale differente da quella che potrebbe apparire in prima istanza, mi chiedo se tra tanti film disponibili (svizzeri o no) fosse proprio il caso di scegliere questo. Davvero pensiamo che sia educativo scherzare su un tema così importante come quello della tossicodipendenza? Eppure la triste esperienza della Platzspitz di Zurigo, conclusasi proprio 20 anni fa, dovrebbe aver insegnato qualcosa. Davvero pensiamo che la cannabis, in fondo, sia solo uno «spinello» e non la possibile anticamera di un uso disinvolto di droghe sempre più pesanti? Davvero pensiamo che non vi saranno giovani ingenui o sprovveduti che, vedendo il film, ne escano poi confortati e tranquillizzati sull’uso della cannabis, ritenendola un›abitudine non solo da evitare o peggio ancora da proibire ma addirittura da diffondere? Davvero pensiamo che si debba consigliare ad un paziente di fumare marijuana per curare il glaucoma, dimenticando che tale uso terapeutico della cannabis, benché noto da decenni, non è mai stato approvato dalla FDA e in generale dalla comunità scientifica internazionale a causa dei numerosi e gravi effetti collaterali? Da medico oculista quale sono credo proprio di no, specie in presenza di tante opportunità farmaceutiche, queste sì testate e controllate. In conclusione, ritengo che il tema della tossicodipendenza, dalla marijuana all’eroina 21 N. 4, aprile 2012 passando per il tabacco (ebbene sì, anche le normali sigarette danno effetti tossici e di dipendenza!) sia troppo importante ed attuale perché lo si possa sminuire, anche solo per una serata, con una commedia. Cristiano Giusti, Roma Posizione dell’Ambasciata «La Newsletter dell’Ambasciata di Svizzera propone informazioni relative a eventi legati alla Svizzera o che sono promossi da istituzioni e organizzazioni svizzere in Italia. Il film “Cannabis - Probieren geht über Regieren” del regista svizzero Niklaus Hilber (commedia, 2006), è stato segnalato all’Ambasciata dal Circolo svizzero di Roma nell’ambito di una presentazione di film svizzeri. Il lungometraggio di Hilber è stato presentato al Festival del film svizzero di Soletta nel 2007 ed è inserito negli elenchi di Swissfilms, l’agenzia per la promozione del cinema svizzero». Grazie presidente Avrei piacere che questo ringraziamento venisse pubblicato... troppo poco vengono considerato gli sforzi dei presidenti dei vari circoli svizzeri... noi a Roma siamo fortunati di avere persone che cercano di offrire ai membri del circolo sempre delle novità che sicuramente non sono apprezzate da tutti nello stesso modo... ma si dice... che il mondo è bello perchè variato... specialmente il cineforum è anche un’occasione di conoscerci tra i vari membri… dove ognuno esprime il proprio pensiero... ringrazio FABIO TREBBI... per il suo... non facile compito... che svolge. Baldi Caterina Interessante dibattito Volevo portare a conoscenza dei lettori la simpatica iniziativa del cineforum che si svolge presso il Circolo Svizzero di Roma. In particolare l’ultima proiezione ha riguardato un film-commedia la cui realizzazione effettivamente tiene oltremodo alta la considerazione di essere noi svizzeri. La trama, legata dal filo conduttore dell’uso della cannabis, esplorando le molte sfaccettature di un società politica arrivista, ne ironizza gli usi e costumi. Subito dopo la visione è iniziato un interessante dibattito ed è proprio questa l’essenza del cineforum, che, come tutte le attività del Circolo, permette l’incontro e lo scambio di idee tra i soci presenti. Per cui auspico che tali iniziative culturali si possano moltiplicare così da aumentare l’interesse ed il numero dei partecipanti. Paolo Paolillo Sul tema del film svizzero “Cannabis – Probieren geht über Regieren» vedi anche la cronaca del Circolo Svizzero di Roma a pagina 18. Ospitò anche il Collegamento nel 1999, con visita al “Parco del Gran Paradiso” 20 anni del Circolo Svizzero Valle d’Aosta L’emozione e la gioia erano evidenti tra tutti i membri del Circolo Svizzero della Valle d’Aosta partecipanti il 30 ottobre alla festa del primo ventennale, che la foto riprodotta ritrae. Il presidente Sergio Fumasoli è stato fulmineo nel ricordare il percorso – iniziato negli anni ‘80 da un coraggioso nucleo, e che portava alla fondazione del Circolo nel dicembre ’91 – costellato di iniziative di successo, escursioni turistiche e visite culturali nella Confederazione, accoglienza di nuovi concittadini, amicizie instaurate, scambi con altri circoli, e sempre all’insegna del piacevole stare insieme; ma senza dimenticare la presenza ed il conforto portati in occasioni più delicate. Grazie ad un notevole archivio fotografico proiettato in sala, sono state riproposte immagini degli innumerevoli incontri e feste avvenute nei vent’anni, ove si son visti bimbi diventare... genitori, minigonne trasformarsi in tailleur, adulti trasfigurati in saggi; ci si è soffermati anche sugli scorci delle bellissime località italiane dove sono avvenuti gli annuali “Collegamento” e ai quali osservatori valdostani non son mai mancati. Il presidente ha anche rievocato, con fierezza, le gradite visite in Valle degli Ambasciatori, dei Consoli e Vice Consoli Generali (queste sia ufficiali che simpaticamente amichevoli), e rammentato come – già nel ’99 – il giovane Circolo / VdA avesse avuto la forza di organizzare l’evento annuale del Collegamento in Aosta e l’originalità di promuovere quel’appendice di turismo – con la visita ecologica nel “Parco del Gran Paradiso” – che suscitò grande interesse. lg 22 N. 4, aprile 2012 È stata presidente della Società Elvetica di Beneficenza Elisabetta Sassu-Liechti ci ha lasciati Fu molto attiva nelle opere caritatevoli Ci piace tanto ricordarla ai tempi della presidenza della Società Elvetica di Beneficenza. Era una donna piena di vita, molto colta e con una disposizione naturale per le attività caritatevoli. Era consueto vederla entrare all’Istituto Gris di Mogliano Veneto dove andava ad accudire quelle povere creature subnormali accolte in quell’antica istituzione. Quando il vecchio Presidente Moser rientrò con la famiglia in Svizzera, le passò il testimone della Beneficenza certo di averla affidata nelle mani migliori e cosi fu. L’istituzione risale all’800 ed ancor oggi esiste guidata dalla Signora Verena Sertorio. “Quello che manca sono i poveri svizzeri” da assistere diceva lei tra il serio ed il faceto. Infatti trovare uno svizzero povero è proprio una rarità, ma ce ne è sempre qualcuno “nascosto e vergognoso”, ma bisognoso di attenzione. L’amore per il marito fu preceduto da quello per l’Italia ed in particolare per Firenze dove “bevve” la lingua del gran padre Dante e sviluppò una invidiabile cultura rinascimentale. Il marito, Giovanni, lo conobbe successivamente nell’ambiente studentesco dato che si stava laureando in chimica. Si trasferirono e si sposarono a Zurigo dove lui divenne as- sistente. Fu li che lui acquisì delle capacità metodologiche molto innovative di chimica industriale carenti in Italia e fu raggiunto dalla Montedison che gli fece un’offerta di lavoro molto allettante, ma lui non era molto propenso ad accettare. Fu Elisabetta, appena saputo che la sede era Venezia, a convincere il marito. Si costruirono una bella villetta a Mogliano Veneto dove nacque la Luisa, graziosa intelligente e studiosa. Dopo la maturità scelse la facoltà di odontoiatria appena costituita appoggiata in questo da me, sempre considerato uno zio “putativo”. La Elisabetta non me lo perdonò mai secondo lei avrebbe duvuto fare il notaio per le sue doti di precisione e per la sua perspicacia. Ma le cose andarono cosi e dovette rassegnarsi. Quando i nostri figli andavano alle elementari fu lei, trascinandoci anche mia moglie, a proporre l’insegnamento dell’inglese, materia che allora s’incominciava a studiare, e male, solo alle medie. Naturalmente gratis sia ben chiaro, ma certamente molto apprezzate. Quando passavano per strada parlando il loro svizzero tedesco, la gente commentava che “son le professoresse d’inglese del la scuola Saba ecco perché e parlan inglese tra di lori” A Natale esplodeva la preparazione dei sacchetti che portava San Niklaus. Se io dovevo fare quella parte (che sudata sotto quel barbone bianco di ovatta) allora venivo ripagato con un sacchetto anche io ammesso e non concesso che ne avanzasse uno. Purtroppo negli ultimi anni la salute non le è stata favorevole. Costretta all’infermità passò il testimone della Beneficenza alla Signora Verena Sertorio. Tuttavia la sua casa era sempre piena di libri, si ascoltava la TV di più paesi si leggeva almeno due giornali quotidiani. Si leggeva anche con piacere la Gazzetta Svizzera ed è giusto ricordarla proprio qui essendo stata una svizzera all’estero che ha segnato, con la sua opera, un punto a favore della Comunità. Ciao Elisabetta, grazie di tutto ti terremo nel cuore. Penso che ti sarai ricongiunta con il tuo Giovanni che ti ha aspettato per fare tanti viaggi come voi due amavate fare. Alla Luisa, al caro marito giurista e Professore Universitario Marco Giacomelli, alle due splendide e bravissime nipotine studentesse esemplari Cristina ed Eleonora, le più sentite condoglianze della Comunità Svizzera del Veneto. Lucio Feri Riunita a Mondolfo ha discusso delle nuove proposte di attività L’Assemblea annuale 2012 del Circolo Svizzero delle Marche I soci del Circolo Svizzero delle Marche si sono ritrovati domenica 12 marzo nel ristorante i 7 Archi di Mondolfo per dar seguito all’an- nuale assemblea. Dopo il resoconto delle attività svolte l’anno precedente, si sono rinnovati il Consiglio Direttivo ed il Collegio dei Revisori, si è infine approvato il Bilancio 2011 e confermati gli importi delle quote d’iscrizione. A conclusione dell’incontro si sono avanzate proposte per le nuove attività del 2012 che riguardano una visita alla Comunità di San Patrignano, e a breve una mostra di pittura a San Marino e Rimini. Oltre alle gite nel Riminese si terrà una serie di escursioni montane, organizzate e curate con grande passione e conoscenza del terri- torio dalla nostra socia Annamaria Spichtig; e questa attività escursionistica in particolare già negli anni passati ha riscosso un notevole successo. Al termine dell’assemblea, dopo il rinnovo delle tessere, gli iscritti hanno partecipato al tradizionale pranzo e goduto di una splendida giornata di sole foriera di buoni auspici per un nuovo ed intenso anno di attività. Erika Schneider Persona da contattare Per il Circolo Svizzero delle Marche, la persona da contattare sarà Stefano Verri, segretario. E-mail: [email protected] cell: 3383115632 Tel: 071 66 02 31 23 N. 4, aprile 2012 Collegamento Svizzero in Italia Invito all’Assemblea Generale ordinaria Vi prego intervenire all’Assemblea Generale Ordinaria del Collegamento che avrà luogo sabato 12 maggio 2012 alle ore 10.30, alla sala congressi dell’hotel “La Residenza”. Via Rota 1, Sorrento con il seguente Ordine del Giorno 1. Nomina del segretario e degli scrutatori 2. Approvazione del verbale dell’assemblea del 21 maggio 2011 a Tirrenia (Pisa) (spedito in precedenza) 3. Relazione del Presidente del Collegamento (spedita separatamente) 4. Bilancio al 31 dicembre 2011 e rapporto dei revisori dei conti 5. Preventivo 2012 6. Contributo anno 2012 per le istituzioni membri 7. Varie Seguirà L’Assemblea Generale dell’Associazione Gazzetta Svizzera. Vi ricordo gli articoli dello statuto che regolano la partecipazione all’assemblea: “Ciascun’associata, indipendentemente dal numero dei soci, dispone di un solo voto; tale voto deve essere espresso a mezzo di un delegato appositamente designato, purché questi sia di nazionalità svizzera e socio di un sodalizio facente parte del Collegamento. Ogni delegato può rappresentare al massimo tre associate. I presidenti sono automaticamente considerati delegati designati; se un’associazione delega invece un’altra persona, questa richiede di delega scritta del presidente o di chi ne fa le veci”. L’ambasciatore, i consoli generali, consoli di carriera ed onorari, i rappresentanti del DFAE e dell’ASO sono cordialmente invitati a partecipare (senza diritto di voto). Vi ringrazio in anticipo della Vostra presenza. Collegamento Svizzero in Italia: Irène Beutler-Fauguel Associazione Gazzetta Svizzera Convocazione all’Assemblea generale L’Assemblea generale è convocata per sabato, 12 maggio 2012 alle ore 11.15, all’hotel “La Residenza”, Via Rota 1, 80067 Sorrento. Ordine del Giorno 1. 2. 3. 4. 5. 6. La gara d’addio di Didier Cuche Vestiti d’epoca e vecchi sci per l’addio Con l’addio di Didier Cuche, i 28 atleti che nel 1998 conclusero la seconda manche della discesa di Kitzbühel ora sono tutti in pensione. Era il 23 gennaio: il neocastellano per la prima volta vinse sulla Streif, una gara in quel giorno spezzata in due per le cattive condizioni meteo. E Cuche vinse. L’unico superstite di quella generazione è riuscito a sopravvivere all’avanzata della “nouvelle vague”, e meglio ancora a mettersela alle spalle. Perché la sua è una carriera che è migliorata con il passare degli anni. Un trascorrere del tempo inesorabile rappresentato dai vestiti d’epoca che Cuche ha indossato nella seconda manche del gigante. «Von Grünigen aveva fatto lo stesso a Kvitfjell, dieci anni fa. Volevo far rendere conto alla gente dell’evoluzione del materiale in nemmeno mezzo secolo». Già, il materiale, vero cruccio di Didier Cuche durante tutto l’arco della sua carriera. Una meticolosità al limite dell’estremo, che ha permesso tuttavia al neocastellano di scalare le gerarchie e di non cadere mai a terra, in pratica, negli ultimi 10 anni. Fatta eccezione, ovviamente, a Schladming sabato. Un fuori pista che stavolta non ha lasciato conseguenze. Addirittura Cuche ha trovato il tempo di andare ad abbracciare Hujara. E sappiamo tutti che tra i due non corre buon sangue. «La vita va avanti comunque, giocherò a golf o andrò a fare windsurf. Mi ci vorrà un qualche giorno per realizzare quanto mi sta accadendo. Al termine di ogni stagione ho un po’ di nostalgia, lo stesso vale oggi. Mi mancheranno i compagni, quello spirito di competizione che allo stesso tempo non mi spingerà più a rischiare sempre. Va bene l’adrenalina, ma dimostrare di essere i migliori alla lunga è logorante». Di Cuche serberemo con grande affetto le emozioni che ha saputo regalarci. Nomina del segretario e degli scrutatori Approvazione del verbale dell’assemblea del 21 maggio 2011 a Tirrenia, Pisa Relazione del Presidente dell’Associazione Gazzetta Svizzera Bilancio al 31dicembre 2011 e rapporto dei revisori dei conti Preventivo 2012 Varie Possono partecipare all’Assemblea: t $POEJSJUUPEJWPUPJTPDJPSEJOBSJJTUJUV[JPOJTWJ[[FSFJO*UBMJBSBQQSFTFOUBUFEBM1SFTJEFOUF o da persona da esso delegata per iscritto purché di nazionalità svizzera). Ciascuna istituzione ha un voto, nessuno può rappresentare più di tre istituzioni. t 4FO[BEJSJUUPEJWPUPJTPDJTJNQBUJ[[BOUJMFUUPSJBWFOUJQBHBUPVODPOUSJCVUPOFM i membri del comitato e revisori dei conti, le rappresentanze diplomatiche e consolari svizzere in Italia, i membri dell’OSE e del SSE nonché i rappresentanti del DFAE. Con il piacere di incontrarVi a Sorrento. Il Presidente: Arwed G. Buechi Didier Cuche ha dato l’addio alle competizioni con un ultima discesa in abiti d’epoca e con vecchi sci di legno. 24 N. 4, aprile 2012 L’elenco dei sostenitori 2° semestre 2011 Un sentito Grazie ai nostri sostenitori! 292 persone hanno versato nel 2° semestre dell’anno scorso un contributo come socio sostenitore di € 50 e più. Di seguito ne pubblichiamo l’elenco. L’anno scorso è stato un anno di lavoro impegnativo per la Gazzetta Svizzera. Noi della Gazzetta abbiamo affrontato notevoli difficoltà, abbiamo cercato nuove soluzioni e abbiamo prima di tutto cercato di risparmiare dappertutto. Il vostro contributo è prezioso e ci serve come motivazione per andare avanti e fare sì che tutti i nostri connazionali in Italia ricevano la Gazzetta Svizzera. 11 volte l’anno arrivano nelle vostre case notizie importanti dalla Svizzera a dalle varie istituzioni svizzere in Italia. Siamo un caso unico, infatti solo in Italia esiste la Gazzetta Svizzera – un giornale esclusivamente per gli Svizzeri in Italia. Solo con l’aiuto di tutti possiamo continuare a pubblicarla, e per questo Vi ringrazio sentitamente. Arwed G. Buechi Presidente HÜRZELER W./MANCINI N. OETIKER HEINRICH ROMA GINELLA CLAUDIO VENEZIA BLUMENTHAL ORESTE MONCALIERI MAURER ROLANDO NIGGELER HANS WILLY STEINHAUSLIN JEAN LEON FIRENZE TANGARI FILIPPO SORRENTO MARTIN KARL VARESE BINAGHI ANGELO CERNOBBIO SCHIAVELLO LUIGI VACCHIANI NADINE FRAZ. AVILLA-BUJA ENGELER ROBERT ABRAMENT SHIMON MILANO DELLA CASA EMILIO MILANO KUNZ REINHARD PORLEZZA PFENNINGER RUDOLF ORVIETO RICCI ELSA CESENA SALA PAOLO TORINO MARFURT FRANCO BOTTICINO MIGLIORE MATTEO MILANO ANDREY DOMINIQUE BAVIERA MARTHA SARMEDE BRUSCO GIUSEPPE GENOVA BURGINNER GIUSEPPE MONTAIONE BURGISSER COSTANZA CAVARGNA BONTOSI FEDERICO BUSSOLENGO CISERI NICCOLO’ MILANO CONSOLINI ROBERTO TORRI DEL BENACO CUORAD ADOLFO PIACENZA FUSETTI UMBERTO GILARDI ITALO GSELL ANGELA LIDO DI OSTIA ROMA HERZOG LAURA ROMA HUBER MAX BORGOMANERO JUNOD ERSILIA VIGNONE KESSELRING WILLY KOECHLIN ZANETTE IRENE VITTORIO VENETO MARCOLI GIAN ROMA NICOLAUS BRUNO MONZA NOCENTINI URSULA FIRENZE NYFFENEGGER CORRADO PAPETTI IN DERBITZIN HELENA MILANO PARILLO CARMINE MESENZANA PERUCCA GERTRUD MILANO PIANI ARIANE LIVORNO POLLET ROSETTA COURMAYEUR RAIS T./RENÉ G. RIMOLDI ANTOGNAZZA MARIARITA TRADATE RIZZO EMMA VARESE ROTHLISBERGER HANS ROTOLONI AGNES ROTSCHI HANS STUBER PIERA TONELLI TULLIA VENCO MARIA LUISA VILLA ALESSANDRO VOGELE LILIANE VON ARX ENRICO WAGER AUGUST KAMAL SARHANK FOUAD ALLOATTI SANDRO CARATSCH ROSEMARIE ZACHMANN NICO CIRCOLO SVIZZERO ABRUZZESE DEFILLA LUCIANO FILIPPIN THERESIA LEGLER GIAN CARLO MARCONI SAXER BAGGI GUALTIERO BAUERT PETER BORTINI DANIELA ASTUTO LILIANE BALLABIO BRUNA BECHSTEIN CRISTIAN BURTONE ELISABETH DEL GRANDE IRENE FRANCO JEANETTE KNECHTLE BERNHARD OTTIGER DELMIRA PELLEGRINO GIUSEPPE RIZZI ANTONIO PENSAVECCHIO RAPHAËL FABBRI EDITH HASENBOHLER ELFRIEDE SEMPRINI SOLINDO VERZAR CORAL MONIKA VON FALKENSTEIN DR.,R. ELSASSER FRITZ MOLTENI DORIS ITEN ALBERT AURICCHIO GAETANO BERETTA ROSA CORVI LUCA DE GIACOMI FRANCESCO DUBAIL JEAN CLAUDE FURRER A./RIZZOLI P.M. GIANNINI PIETRO KNOEPFEL HEINZ MERSON MIRELLA 500 400 300 200 200 200 200 200 174 150 150 148 125 124 124 124 124 124 124 120 120 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 GOLFO ARANCI FOLIGNO VIESTE 100 100 100 100 LOC.NAVENE-MALCESINE 100 VARESE 100 MILANO 100 TRIESTE 100 NAPOLI 100 100 VERONA 90 83 83 83 PESCARA 80 FIRENZE 80 LAVIS 80 BERGAMO 80 ORIOLO ROMANO 76 CUNEO 75 MILANO 75 75 LICODIA EUBEA 74 MILANO 74 CUSAGO 74 UDINE 74 PESARO 74 GRADISCA D’ISONZO 74 PALAIA 74 GEMONA DEL FRIULI 74 BOISSANO 74 SAN QUIRINO 74 72 FIRENZE 70 NOVARA 70 GABICCE MARE 70 TRIESTE 70 67 CASTAGNETO CARDUCCI 65 CORIANO 65 VICENZA 64 NAPOLI 60 VARESE 60 MILANO 60 60 BRACCIANO 60 60 BERGAMO 60 FRASCATI 60 60 MOESCH EUGENIO MONTEVENTI CARLA VESPA FRANZ TRONCI ADELHEID SENNHAUSER ROBERTO AGUGGIA MARCO FONTANA DE AGOSTINI LILIANA GUILLET SUSANA MERCKENS JULIANE SCHERRER JURG RIVA HEIDI ACQUESTA GABRIELLA AGLIETTA LUIS ALBISETTI HENZE ELISABETH ANDREATTA SILVIA ANDREOLA AVE ANKER BARTOLOMEA ANSERMET JEAN BALDINI ELSBETH BALMELLI SILVANA BAMONTE PIETRO BARCO ALICE BARTOLINI GINO BATELLO MARCO BATTAGLIA MARIO BECHSTEIN ERNESTO BERGER HORST BETTEGA TAMARA BIANCHETTI MARIA BICKEL JACQUELINE BISSIG ANNA MARIA BLANC MARIA BLATTNER RETO BOENZLI PIETRO BOFFA GISELE BONI MARGARETA BONIFALZI FLAVIO BORDATO IRIS BORELLI MARIE JEANNE BORINGHIERI ANDREA BOSONE ANNA BOVI LILIA BRAGUGLIA MARISA BRANDLE FERDINANDO BRANDLY LISELOTTE BRAZZOLA FLORIANO BRENNA MATTIA BROGGI BLUETTE BRUNNSCHWEILER KARL BULLONI-SERRA CARLO BUOGO ADRIANA CALDANA ADRIENNE CANESSA CLAUDIA SUSANNE CANGINI IRMA CARABELLI DANILO CARMINE DANIELA CARRA CARLO CARRUPT ANNA MARIA CASTELLI LARA CATTANEO PATRICK CAVADINI LUIGI CAVARGNA BONT PIERLUIGI CERRI AMALIA CIOCCARI RENATO CIOINI NINNON CODARIN CHARLOTTE COLOMBO ANACLETA COMBE VITTORIO CONTANGELO PIETRO CORRIERI YVONNE CORSINI MARINA COSTA BRUNA D’AQUINO DI CARAMANI NICCOLÒ 60 60 60 55 54 PASTURANA 54 ROMA 54 ROMA 54 LAVENO MOMBELLO 54 BELGIOIOSO 54 COMO 52 PADOVA 50 50 SARZANA 50 PADERNO DEL GRAPPA 50 VENEZIA 50 VENARIA REALE 50 MILANO 50 MOSCIANO SANT’ANGELO 50 CERVINARA 50 BERGAMO 50 VENEGONO INFERIORE 50 CEPPALONI 50 MILANO 50 BERGAMO 50 MILANO 50 MATERA 50 50 MILANO 50 FIRENZE 50 PONTINIA 50 MILANO 50 50 CARAMAGNA PIEMONTE 50 CAMPIONE D’ITALIA 50 MODENA 50 CITTADELLA 50 STRIGNO 50 PISA 50 MONCALIERI 50 MILANO 50 CAIRO MONTENOTTE 50 ROMA 50 TRESCORE CREMASCO 50 MONTE SAN SAVINO 50 MILANO 50 PARABIAGO 50 CANTELLO 50 GORIZIA 50 PARMA 50 TORINO 50 TRENTO 50 GAIOLE IN CHIANTI 50 RIMINI 50 SOLBIATE ARNO 50 TRAREGO VIGGIONA 50 TORINO 50 AOSTA 50 CASTEL BOLOGNESE 50 SOMMA LOMBARDO 50 VEDANO AL LAMBRO 50 BUSSOLENO 50 MILANO 50 MILANO 50 CERNOBBIO 50 RAPALLO 50 LIMONE PIEMONTE 50 MONZA 50 NOVA SIRI 50 CAMPORGIANO 50 BOVEGNO 50 MILANO 50 MILANO 50 VIGNOLA CAGLIARI MILANO 25 N. 4, aprile 2012 D’AURELIO MARIE-LOUISE DECKELMANN EMILIO DEMO ELISABETH DENTE B./PEDUZZI CH. DI CRISTOFANO ARLETTE DI FATTA SUSANNA DI STASI GASSER LIVIA DIETRICH RICCARDO DOCCI DANIELE EBRILLE RENATA EGLOFF CARLO EICHHOLZER CARLO FAGANELLO MARTHA FASOLA GIUSEPPE FERRELI DONATELLA FERRI MICHELINE FISCHER GERTRUD FOSSATI GIUSEPPE FOSSATI RITA FRANCIONI ENRICO FRIGERIO ALBERTO FRITZ PIA FURLAN YVONNE GAINI ENRICA GALLI FLAVIA GALVANI FULVIO GANIS BRUNO GATONDI LUIGI GAY LUIGI GAZZELLA ROBERTO GIANNOCCARO PIERA GIRODAT LORENZO GIULIETTI CLAUDIO GMUR GIUSEPPE GRANDJEAN RENEE GRAZIANI MARIA CHRISTINA GRECO GEORGETTE GREINER HANS GRISOSTOMI EMIDIO GUYOT ELISA CUTROFIANO MASSA LOMBARDA VICENZA 50 50 50 50 RAPALLO 50 ZAGAROLO 50 50 MILANO 50 RIMINI 50 SAN REMO 50 PADOVA 50 PIASCO 50 PIAVON 50 COMO 50 TORTOLI 50 LORETO APRUTINO 50 RIVA LIGURE 50 MILANO 50 MARCHIROLO 50 BRESCIA 50 50 ISPRA 50 REMANZACCO 50 FRANCAVILLA AL MARE 50 CATANIA 50 TRIESTE 50 TOLMEZZO 50 MILANO 50 MILANO 50 ROMA 50 COMO 50 50 FERMO 50 BERGAMO 50 COMO 50 SPELLO 50 TARANTO 50 TRONZANO LAGO MAGG. 50 FERMO 50 CARATE BRIANZA 50 GYSIN DENIS HAECHLER ARNALDO HANDSCHIN HUGO HERZOG ANNAMARIA HOPLI BIANCA HUDRITSCH PETER INDERKUM PAPA ELSABETH ISELI HILDA JEANNOTAT MONIQUE JENTER HANS KARL JENTGEN GILBERT E REGULA KUNG DISTEFANO IRENE LAI PIERRETTE LAMARI IGNAZIO LANCINI PATRICIA LANG CATERINA LAZZAROTTO NATALE LEONE DORA LIBISZEWSKI JEAN SERGE LOSSO FEDERICA LYNER RUDOLF MACI FLUCKIGER ELENA MAGGIONI GIOVANNI MALETTI KATHE MARCOLIN HILDA MARCOLIN SILVIA MARGARIA LUCIANO MATTIOLI BARBARA MERCALDI MARIE LISE MORLACCHI NELLY MULLER DOMINIK NAPOLEONI EMANUELE PADUANO ALFREDO PALLOTTA MARLISE PAMPURO GIULIO PERAZZA AGATA PETTINARI QUINTO PIZZETTI CLAUDIO PONTANARI ALBERTO PONTANARI SONJA OCCHIEPPO INFERIORE PONTE LAMBRO MILANO MONTICELLI BRUSATI MILANO BORDIGHERA BARI MAGLIE PANTELLERIA GRAMMICHELE MILANO LORO CIUFFENNA ADRO VIGEVANO VALSTAGNA MARCONIA AGAZZANO FIRENZE VIDRACCO CAMPI SALENTINA MILANO MILANO PORDENONE ALBIOLO CUNEO MILANO OPERA S.GIULIANO MILANESE MILANO TERNI PALERMO MIGLIARINO MILANO OVARO TRESTINA MILANO PESCARA 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 POPP OTHMAR QUATTROPANI MADDALENA RAGAZZINI ANNE KUHN RAMONI CHRISTIANE REALI IVANO RETORNAZ RENATA RICCI DAVID RICCIARDI CARLO RIVIER FRANCOIS RUTSCHE BRIGITTA SANTIN URSULA SANTINELLI ROSMARIE SCHENKER ELISABETH SCHNEIDER THEO SCOPESI ANNA PIA SERENA MARIA SERRI ROSITA SERVADIO GILBERTE SGATTONI MARA SIMIONATO MARGRIT SIMONETTO AIMEE SOCAL LAURENT ROBERTO STANCA COSIMO STEULLET MADELEINE STREIT LYDIA SUTTER OLIVA TAVERNA ROBERTO TODDE ROSE MARIE TRAVISANI ANNAMARIE TRINCARD MICHEL TSCHUDI PATRICK VAN OLST DOROTHEA VILLA ANGELO VON FELTEN OSKAR WALCHLI SONJA WARTENWEILER THERESA ZAFFARNI SUSANNA ZANONI VITTORINA ZUCCHINI ELISABETH MILANO MILANO FIRENZE GHIFFA STRADA IN CHIANTI CEMBRA FIRENZE NOVI LIGURE ROMA LONDA CONEGLIANO CITTA’ DI CASTELLO BOLOGNETTA PERGINE VALSUGANA GENOVA CALENDASCO COMO - PONTE CHIASSO RIPE MILANO RONCHIS CUASSO AL MONTE PARABITA ARSIE MILANO CERVIGNANO D/FRIULI GATTICO BOSA CESENATICO MILANO GROSSETO VILLA D’ADDA MILANO PARMA S.ANDREA GARIGLIANO MEZZEGRA BISUSCHIO CANTU’ VERUCCHIO 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 In concomitanza con le votazioni federali dell’11 marzo Votazioni Cantonali in Svizzera COIRA Rumantsch Grischun... KO A cinque anni dalla sua introduzione il Comune di Val Monastero (Val Müstair) ha deciso di bandire dalla scuola la lingua standard unificata grigionese per tornare all’idioma locale, il Vallader (bassoengadinese). Un’iniziativa popolare in questo senso è stata accolta con 597 voti contro 317, con una partecipazione pari al 77%. L’ultima parola potrebbe però essere detta in tribunale: i sostenitori del Rumantsch Grischun avevano annunciato che avrebbero impugnato la decisione. LUCERNA E APPENZELLO ESTERNO Forfait fiscali in difficoltà Nel canton Lucerna i forfait fiscali di cui godono i ricchi stranieri saranno mantenuti, ma le condizioni per la loro concessione saranno più severe. Così ha deciso la popolazione, bocciando con il 52% dei voti un’iniziativa dei Verdi e accogliendo con il 51,5% il controprogetto del Governo. Con la nuova legge, il numero di beneficiari dovrebbe calare da 160 a 25. I forfait fiscali spariranno invece, dopo Zurigo e Sciaffusa, anche in Appenzello Esterno, dove è stata approvata l’iniziativa del PS. GINEVRA Manifestazioni controllate In caso di incidenti o mancate autorizzazioni, gli organizzatori di manifestazioni potranno essere sanzionati più severamente. Lo ha deciso il popolo ginevrino, approvando una legge in quanto ritenuta “liberticida”. BASILEA CAMPAGNA No ai sussidi per l’asilo nido Un progetto governativo, che preconizzava la concessione di sussidi (in funzione del reddito) a genitori che ricorrono a un asilo nido per i propri figli, è stato bocciato dal 51,3% dei votanti a Basilea Campagna. Il Cantone avrebbe pagato il 30% dei costi, i Comuni il resto. ARGOVIA Elementari: un anno in più Il Ticino è rimasto l’unico Cantone che prevede 5 anni di elementari e 4 di scuola media. Argovia ha infatti deciso di prolungare di un anno le prime e di accorciare di uno le seconde. La riforma è stata accettata dal 78,6% dei votanti, tre anni dopo il «no» a una prima versione. Argovia rimane però contraria ad Harmos. ZUGO Note già al secondo anno Gli scolari del Canton Zugo riceveranno note già a partire dal secondo anno e non soltanto dal quarto. Lo ha deciso il 51,75% dei votanti, accogliendo la proposta di un comitato composto soprattutto da esponenti del PPD e del PLR. Una proposta dell’UDC, più radicale, è stata invece respinta. SCIAFFUSA Istituti “senza” direttore Sciaffusa rimarrà, insieme ad Appenzello Esterno, l’unico Cantone a non avere un direttore in ogni istituto scolastico. La nuova legge, che prevedeva questa carica, è stata infatti respinta. 26 Da Palazzo Federale N. 4, aprile 2012 In Europa, nell’Asia del Sud e nell’America del Sud Nuovi centri consolari regionali aperti dal Dipartimento Affari Esteri Come annunciato nel numero dello scorso luglio di Gazzetta Svizzera, il Dipartimento Federale degli Affari Esteri (DFAE) ha aperto nel 2011 otto centri consolari regionali (CCR) a Bucarest, L’Aja, Pristina, Pretoria, Riga, Santo Domingo, Stoccolma e Vienna. Forte di questa esperienza, il DFAE ha deciso di aprire quattro altri centri nella primavera 2012. ◆ Penisola iberica: Madrid per la Spagna (senza Barcellona) e il Portogallo ◆ Londra per il Regno Unito e l’Irlanda ◆ Asia del Sud-Est: Bangkok per la Thailandia, la Cambogia, il Myanmar, il Laos e la Malaysia ◆ Buenos Aires per l’Argentina, l’Uruguay e il Paraguay. Le seguenti divisioni consolari delle ambasciate sono quindi state chiuse: ◆ Lisbona ◆ Dublino ◆ Kuala Lumpur ◆ Monte Video ◆ Asunción. L’agenda dettagliata dell’apertura dei CC-R e delle corrispondenti chiusure non era ancora stata fissata prima della chiusura di redazione. Gli Svizzeri all’estero interessati saranno informati direttamente dalla rappresentanza di loro competenza. Il DFAE è cosciente che il raggruppamento dei servizi nell’ambito di un centro regionale avrà per effetto di aumentare le distanze da percorrere per una parte della clientela. Per questo facciamo in modo che un minimo di persone sia interessato. In totale i CC-R servono circa il 4% della comunità degli Svizzeri all’estero. Oggi molti affari consolari possono essere sbrigati per posta o per posta elettronica e abbiamo potuto constatare, in questi ultimi anni, che i nostri concittadini utilizzano sempre più questi mezzi per mettersi in contatto con le nostre rappresentanze. Soltanto alcuni affari, come la ripresa di dati biometrici per carte d’identità, richiedono la presenza di persona. A complemento dei CC-R il DFAE adotta le seguenti misure d’accompagnamento: Introduzione di una Helpline consolare a Berna, che sarà raggiungibile 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, a partire dal 1.maggio 2012 (tel. +41 800 24-7-365) ◆ Possibilità di far riprendere i dati biometrici per carte d’identità in ogni rappresentanza, compresi i CC-R, o in ogni ufficio cantonale incaricato della ripresa dei dati (la richiesta di carte d’identità deve essere rivolta alla rappresentanza competente) ◆ Nell’ambito di manifestazioni all’estero che riuniscano una comunità importante (per esempio giornate di consultazioni consolari, conferenze regionali dell’OSE, ecc.), è possibile utilizzare apparecchi mobili di ripresa dei dati biometrici, tenendo conto delle condizioni locali ◆ Il DFAE collabora con altri Stati membri dello Spazio di Schengen nel campo dei visti ed è regolarmente in contatto con altri Ministeri degli Esteri che si interessano pure ai CC-R. Grazie a questa ristrutturazione e alle misure complementari, gli Svizzeri all’estero trovano in ogni momento un interlocutore competente. Gli argomenti in votazione il 17 giugno 2012 Iniziative popolari Il Consiglio federale In occasione della seduta del 1º febbraio 2012, il Consiglio federale ha deciso di sottoporre a votazione popolare, il prossimo 17 giugno 2012, i seguenti progetti: ◆ Iniziativa popolare del 23 gennaio 2009 “Accesso alla proprietà grazie al risparmio-alloggio” ◆ Iniziativa dell’11 agosto 2009 “Per rinforzare i diritti popolari nella politica estera (accordi internazionali: la parola al popolo!)” ◆ Modifica del 30 settembre 2011 della Legge federale sull’assicurazione malattia (LAMal) (Managed Care o Reti di cure). Dall’ultima edizione delle pagine informative da Palazzo federale e fino alla chiusura redazionale di questo numero, sono state presentate le seguenti iniziative popolari (termine per la raccolta delle firme fra parentesi): ◆ “Fluidificare il traffico, diminuire le code (iniziativa sui motocicli e gli scooters)” (07.08.2013) ◆ “Sì al controllo dei voti” (31.07.2013) ◆ “Ricompensare la partecipazione alle elezioni e votazioni con una deduzione fiscale” (29.05.2013) La lista completa è disponibile sul sito web della Cancelleria federale www.bk.admin.ch sotto la rubrica Attualità/Elezioni e votazioni/ Iniziative in sospeso. Responsabile delle pagine d’informazione ufficiali del DFAE: Jean-François Lichtenstern, Relazioni con gli Svizzeri all’estero, Bundesgasse 32, CH-3003 Berna Telefono: +41 800 24 7 365 www.eda.admin.ch/asd e-mail: [email protected] Su richiesta della presidente della Confederazione Eveline Widmer-Schlumpf, la fotografia ufficiale del Consiglio federale è stata presa quest’anno davanti al grande quadro “Primavera” della serie “Le quattro stagioni” dell’artista Franz Gertsch. Questo sfondo vuol simboleggiare l’inizio della nuova legislatura e il rinnovamento. A destra, la Cancelliera della Confederazione Corina Casanova e il nuovo consigliere federale Alain Berset. Dall’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE) 27 N. 4, aprile 2012 Il mondo intero riunito in un unico luogo Le avventure di un campo escursionistico organizzato dal Servizio dei giovani Nell’agosto del 1978, Alphonso Berger, che allora aveva 24 anni, è l’accompagnatore di un campo escursionistico organizzato dal Servizio dei giovani. Da 30 a 40 giovani svizzeri dell’estero, fra i 14 e i 18 anni, partecipano a questo viaggio che li condurrà, durante 10 giorni, dalla Gruyère al lago di Thun. Il campo inizia nella gioia e nel buon umore, ma non proprio come Alphonso l’aveva previsto. Il giorno dell’arrivo egli riceve alla stazione di Berna 3 giovani tedeschi dell’Est, entusiasti, e li invita a bere una coca cola. Dopo parecchi giri i tre tedeschi si accorgono d’un tratto di aver speso tutti i loro risparmi. In occasione del viaggio, che inizia il gior- Immagini del campo del 1978. Qualcuno si riconosce su queste foto? In questo caso non esiti a contattarci! [email protected] no dopo, il gruppo utilizza un furgoncino VW dell’esercito ed è accompagnato da due cuoche. La squadra di cucina si reca sempre prima in bus sul luogo del pernottamento, in modo da preparare tutto per il benessere dei partecipanti durante la serata. Il gruppo poteva dormire in aule scolastiche, in ostelli della gioventù oppure in tenda. Alphonso si ricorda ancora stupito che, durante questo campo, alcuni dei suoi protetti hanno scoperto la neve per la prima volta nella loro vita. È stato pure marcato dal fatto che, benché molto diversi gli uni dagli altri, a causa della loro storia e della loro regione d’origine, questi giovani Svizzeri dell’estero si sentivano perfettamente svizzeri. “Realizzare che si può essere svizzeri e pertanto così diversi gli uni dagli altri. Scoprire che ognuno affonda le proprie radici in Svizzera, pur non conoscendo il paese e non parlando lo svizzero-tedesco… Questo offriva al viaggio una nota comica e interessante”, commenta Alphonso. “Sono rimasto impressionato dalla storia dell’emigrazione delle loro famiglie, ma anche non meno affascinato dal fatto che queste persone, nonostante una patria comune, non si sarebbero mai incontrate, se non ci fosse stato questo campo”. Molti hanno trovato molto dure queste escursioni. Quando nevicava o pioveva si poteva sentirli bestemmiare o reclamare e gli accompagnatori dovevano quindi rivolgersi a loro con calma e incoraggiarli. Durante le tappe di montagna nascevano difficoltà quando alcuni giovani non erano in possesso dell’equipaggiamento adeguato. Per esempio quelli che facevano roccia “calzando scarpe basse e vestiti elegantemente”. Certamente, all’arrivo, tutti erano fieri dell’impresa compiuta. I giovani Svizzeri dell’estero sono rimasti particolarmente impressionati dallo Stockhorn o dalla Schynige-Platte. “Come tutti i turisti”, aggiunge Alphonso. Il pranzo di mezzogiorno riservava sempre una bella sorpresa ai partecipanti. Ogni giorno, infatti, due partecipanti definivano il menu. Veniva consegnato loro il denaro per le spese, ma talvolta il cuore aveva il sopravvento sulla ragione: “Gli australiani preparavano soltanto carne, mentre altri servivano quantità impressionanti di cioccolata”. Alphonso aveva trovato il posto di accompagnatore leggendo l’annuncio nel giornale: “Cerchiamo guida!” “Avevo appena terminato una formazione di guida alpina e avevo appena lasciato la funzione di responsabile dell’ostello della gioventù di Grindelwald. Volevo partire per la seconda volta per un viaggio in Hanspeter Alphonso Berger è nato il 21 novembre 1954. La madre era originaria di Mund, in Vallese, il padre della regione di Thun e uno dei suoi nonni era spagnolo. Dapprima al servizio sociale della città di Berna e guida, ha in seguito studiato medicina cinese in Cina e in Giappone. Cina di alcune settimane. Prima di ciò avevo quindi la possibilità di impegnarmi in un progetto di breve durata”. Oggi Alphonso non sa che cosa siano diventati gli Svizzeri all’estero incontrati in occasione di questo campo. Sa però che durante il soggiorno si erano formate un paio di coppie. Si è trattato di rapporti durevoli? Il dubbio è d’obbligo quando si conoscano le difficoltà di vivere un amore a così grandi distanze. Simone Riner Escursionisti di oggi La fondazione organizza ancora oggi campi escursionistici per giovani Svizzeri all’estero, come i campi “Schweizer Reise” oppure “Avventura nell’Oberland bernese”. I soggiorni sono molto simili, anche se le scalate figurano spesso nel programma. Le esigenze e le aspettative dei partecipanti rimangono molto diverse, ma tutti sono per finire entusiasti di vivere insieme e di condividere buoni momenti. 28 Dall’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE) N. 4, aprile 2012 I consigli dell’OSE Gli Svizzeri all’estero possono assicurarsi in Svizzera contro le malattie? Il contenuto del testo che segue è applicabile soltanto a Svizzeri che risiedono in un paese situato al di fuori dell’Unione Europa o dell’Associazione Europea di Libero Scambio. L’assicurazione obbligatoria in Svizzera contro le malattie in principio è riservata soltanto alle persone che sono domiciliate in Svizzera, o vi lavorano. Si tratta dell’applicazione del principio di territorialità, secondo il quale le leggi si applicano a un determinato territorio. Questo significa che gli Svizzeri all’estero non possono generalmente assicurarsi obbligatoriamente in Svizzera. Le casse malati hanno tuttavia la possibilità (ma non l’obbligo) di prevedere un’offerta di assicurazione malattia per gli Svizzeri all’estero. Se la cassa malati propone questo tipo di prodotto, l’assicurazione viene conclusa su base privata. Perciò le altre possibilità che si aprono agli Svizzeri all’e- stero sono sia di assicurarsi nel paese di residenza, sia di concludere un contratto d’assicurazione internazionale. L’Organizzazione degli Svizzeri all’estero dispone di un elenco di assicuratori che offrono prestazioni per gli Svizzeri all’estero. Questo elenco può essere consultato sul sito internet dell’OSE (vedi link qui sotto), oppure può essere richiesto all’OSE stessa. Sono possibili eccezioni per le persone che lavorano per conto di un datore di lavoro svizzero all’estero (personale distaccato) e che, per principio, restano assoggettati al regime delle assicurazioni sociali svizzero. Per le persone domiciliate in un paese dell’UE / AELS, l’accordo sulla libera circolazione delle persone regola la questione dello Stato competente in materia di assicurazione malattia nell’UE / AELS. Sarah Mastantuoni Responsabile Servizio Giuridico Link: www.aso.ch > rubrica Consigli > Vivere all’estero > Assicurazioni sociali > Assicurazione malattia > Assicurazione malattia fuori UE/ AELS oppure Assicurazione malattia nell’UE/ AELS Il servizio giuridico dell’OSE fornisce informazioni generali sul diritto svizzero nei settori che concernono in modo specifico gli Svizzeri all’estero. Esso non offre informazioni sul diritto estero e non interviene nei contenziosi che oppongono parti private. Nei campi di vacanza per giovani dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero Vacanze personalizzate e istruttive in Vallese e nell’Oberland bernese Distrazioni, avventure e piacere, ecco che cosa vi riserva questa estate nei campi di vacanza per i giovani dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE) in Vallese e nell’Oberland bernese. L’OSE propone ai giovani Svizzeri all’estero vacanze didattiche personalizzate, tanto interessanti, quanto istruttive. L’OSE attende oltre 120 giovani solo per il campo estivo alla Lenk. Il servizio dei giovani organizzerà vacanze attive che riuniranno giovani provenienti da oltre 30 paesi. La squadra dell’OSE offrirà loro la possibilità di iniziarsi a nuovi sport o di progredire in una disciplina particolare. La direzione del campo proporrà pure alternative per coloro che non provano un gran bisogno di muoversi. Per la quarta volta, il campo di utilità pubblica di Saas Balen (VS) permetterà ai giovani Svizzeri dell’estero di partecipare a lavori di manutenzione nel comune. Il progetto “Viaggio Avventura” nell’Oberland bernese si rivolge ai partecipanti che desiderano contribuire all’organizzazione del campo e acquisire così nuove conoscenze. Esso permette ai giovani di vivere un’esperienza all’aria aperta, particolarmente intensa e inedita. Viaggi scoperta L’OSE ha creato una nuova offerta sotto forma di un soggiorno di due settimane in una famiglia ospitante svizzera, accompagnata da un progetto personalizzato per i partecipanti. Essa propone loro un programma che comprende varie escursioni tematiche. I giovani potranno per esempio scoprire la diversità della Svizzera, effettuando di propria iniziativa alcuni viaggi, per esempio sul tema dell’acqua, dell’architettura o del traffico e pubblicando in seguito il loro diario di bordo su internet. Questo soggiorno può pure essere combinato con i punti del programma del sistema di formazione in Svizzera. L’OSE offre consigli e un accompagnamento personalizzato ai giovani interessati. Imparare una lingua con facilità Gli Svizzeri all’estero possono imparare il francese o il tedesco nel quadro di corsi linguistici di due settimane. Mentre il mattino è riservato all’insegnamento, l’OSE propone escursioni e un programma quadro distribuito su parecchi pomeriggi. Per finire, in agosto, prepareremo pure i giovani per il Congresso degli Svizzeri all’estero a Losanna, che avrà per tema nel 2012 “Mobilità e innovazione: la Svizzera al momento delle sfide internazionali”. Speriamo che i giovani Svizzeri all’estero approfitteranno numerosi delle nostre offerte nel 2012! Per più ampie informazioni sulle offerte rivolgetevi a: Organizzazione degli Svizzeri all’estero, Servizio dei giovani, tel. +41(0)31 356 61 00. [email protected] – www.aso.ch Dall’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE) 29 N. 4, aprile 2012 Consigli, sostegno e assistenza offerti dall’AJAS Un aiuto per risolvere le questioni sulla formazione in Svizzera Il sistema svizzero di insegnamento gode di una buona reputazione. Le formazioni sono però esigenti e chiedono spesso un forte investimento personale, tanto per la formazione professionale classica, quanto per le alte scuole specializzate e le università. L’AJAS, l’Associazione per l’incoraggiamento dell’istruzione di giovani Svizzeri all’estero, offre consigli, sostegno e assistenza. sione. Se decidono di venire in Svizzera, l’AJAS li aiuta sul posto, soprattutto nelle procedure amministrative. L’esperienza dimostra che la maggior parte degli studenti creano presto legami e non tardano a organizzarsi da soli. Se siete domiciliati all’estero e siete interessati a una formazione in Svizzera, non esitate a contattarci. Noi (Silvia Hirsig e Fiona Scheidegger) vi forniremo volentieri informazioni e consigli che vi faciliteranno la decisione. Per raggiungerci: Il numero di studenti esteri iscritti nelle università svizzere continua ad aumentare. E questo per una buona ragione: la loro formazione è considerata di qualità molto buona. L’AJAS vorrebbe che anche le giovani e i giovani Svizzeri all’estero possano conoscere le possibilità di formazione nel loro paese d’origine e trarne profitto. Gli Svizzeri all’estero sono spesso più facilitati rispetto agli studenti esteri, in particolare per la lingua, il permesso di soggiorno, l’accettazione da parte della popolazione e anche le borse di studio. Nonostante tutto, vivere in Svizzera, cercare un alloggio o una formazione, contat- tare le autorità, ecc., possono creare problemi ai giovani provenienti dall’estero. L’AJAS opera da 50 anni per la formazione dei giovani Svizzeri all’estero. Ogni anno offriamo consigli a oltre 650 persone provenienti dai vari continenti. L’ideale è che i giovani e i loro genitori entrino in contatto il più presto possibile con l’AJAS, affinché possiamo fornire loro informazioni sulle varie possibilità di formazione in Svizzera. Presentiamo loro i vantaggi, ma anche le difficoltà che possono incontrare. Lo scopo dell’AJAS è quello di fornire ai giovani Svizzeri all’estero e ai loro genitori le informazioni più complete possibili, prima della deci- Due settimane in luglio e agosto Dal 17 al 19 agosto 2012 a Losanna Colonie di vacanza per giovani dagli 8 ai 14 anni Nei mesi di luglio e agosto 2012, colonie di vacanza di due settimane saranno l’occasione, per giovani Svizzeri all’estero, di condividere momenti formidabili con 30-50 giovani del mondo intero, nonché scoprire la Svizzera e la sua cultura. Ci sono ancora parecchi posti liberi nelle nostre colonie di vacanza. Informazioni particolareggiate, nonché il formulario d’iscrizione, sono disponibili su www.sjas. ch >Nostre prossime attività. Su richiesta spediamo volentieri, per posta, la nostra pubblicazione informativa con la nostra offerta completa. La Fondazione per i giovani Svizzeri all’estero spera di poter offrire a ogni giovane Svizzero all’estero la possibilità di scoprire la Svizzera almeno una volta in questo modo. Ci è quindi possibile, in casi giustificati, concedere una riduzione delle tariffe. Ci teniamo a vostra disposizione per ogni informazione complementare. Fondazione per i giovani Svizzeri all’estero (FGSE) Alpenstrasse 26 CH-3006 Berna Tel: +41 31 356 61 16 Fax: +41 31 356 61 01 [email protected] – www.sjas.ch AJAS, Alpenstrasse 26, CH-3006 Berna Silvia Hirsig, collaboratrice Tel. +41 (0) 31 356 61 04 / Fiona Scheidegger, directtrice amministrativa +41 (0) 31 356 61 22 – [email protected] Saremo presenti al Congresso degli Svizzeri all’estero che si terrà a Losanna dal 17 al 19 agosto 2012. 90mo Congresso degli Svizzeri all’estero Il 90mo Congresso degli Svizzeri all’estero avrà luogo a Losanna. I partecipanti discuteranno della mobilità e dell’innovazione: la Svizzera al momento delle sfide internazionali. Per saperne di più su questo tema e sulle ultime informazioni concernenti il congresso 2012, appuntamento su http://www.aso.ch/it/offerte/congresso-degli-svizzeri-all-estero. Riservate fin da oggi le date del congresso nella vostra agenda. Vi aspettiamo nel Palais de Beaulieu a Losanna. 90mo Congresso degli Svizzeri all’estero, 17/19 agosto, a Losanna Vogliate inviarmi nella primavera 2012 i documenti d’iscrizione al 90mo Congresso degli Svizzeri all’estero (dal 17 al 19 agosto, a Losanna). Nome/Cognome Indirizzo Paese/NAP/Luogo E-mail: Scrivere in modo leggibile e a carattere stampatello. Vogliate inviare il formulario compilato a: Organizzazione degli Svizzeri all’estero, Comunicazione & Marketing, Alpenstrasse 26, CH-3006 Berna, Fax: +41 (0)31 356 61 01 oppure inviate una e-mail a [email protected].. 30 N. 4, aprile 2012 A U S L A N D S C H W E I Z E R - O R G A N I S AT I O N «Die Internet-Plattform SwissCommunity vernetzt Schweizer weltweit» Ursula Deplazes Forscherin Bündnerin in Rom «Ein Netzwerk unter Auslandschweizern aufzubauen spielt eine wichtige Rolle – sowohl privat wie auch beruflich.» Daniel Keller Manager Zürcher in Hanoi «Als internationaler Berater sind die lokalen Erfahrungen von Schweizern sehr wertvoll.» Urs Steiner Direktor Schweizer Schule Berner in Peru «Andere Auslandschweizer kennenlernen, gute Adressen austauschen, mich über die Schweiz informieren – das kann ich alles auf SwissCommunity!» Vernetzen Sie sich mit anderen Auslandschweizern Bleiben Sie informiert über relevante News und Events Finden Sie eine Wohnung — oder das beste Fondue in der Stadt Entdecken Sie die Schweiz Jetzt gratis anmelden! www.swisscommunity.org SwissCommunity Partner 31 N. 4, aprile 2012 Si salvano solo il “vecchio” Cuche e il giovane Feuz Una stagione in chiaroscuro per lo sci svizzero di competizione Iniziata con ottime premesse, la stagione 2011/12 dello sci svizzero è terminata con qualche delusione. Almeno due primi posti sono stati mancati per poco tra gli uomini, mentre le donne sono finite molto lontane nelle classifiche, a causa degli incidenti subiti dalle due migliori atlete del momento. Di conseguenza, anche la classifica per nazioni non ha dato i risultati sperati e la Svizzera si è vista superata, in ogni caso, dall’Austria, che ha vinto la classifica generale con Marcel Hirscher, quella della discesa con Klaus Kröll, quella del gigante, ancora con Hirscher, tra gli uomini, nonché la coppa dello slalom speciale tra le donne con Marlies Schild. Proprio le grandi delusioni fra le donne hanno fatto perdere alla Svizzera anche il secondo posto fra le nazioni, superata dall’Italia (più di mille punti in meno fra le donne, sui 400 del distacco totale). Tra le donne va rilevata la prestazione eccezionale dell’americana Lindsey Vonn, che ha vinto la generale, la coppa della discesa, quella del Super G e si è classificata seconda nel gigante. Agli Svizzeri sono quindi toccati soltanto alcuni posti d’onore. Due uomini si sono messi particolarmente in evidenza: l’eterno Didier Cuche (6° nella generale, 3° nella discesa, 2° nel Super G). Ma la nota più positiva è sicuramente data dal giovane Beat Feuz, prima partecipazione completa alla Coppa del mondo, che si è classificato secondo nella “generale”, a pochi punti (25 su 1’355) da Hirscher, secondo nella discesa, terzo nel Super G. Una prestazione di tutto rilievo, se si considera che gli altri svizzeri Il giovane Beat Feuz, con Cuche il migliore degli svizzeri. sono finiti oltre il centesimo posto, salvo Reto Schmidiger, 49° nello slalom speciale, dove i concorrenti sono molto meno e Didier Defago (18° nella generale e 13° nella discesa). Come già accennato, per le donne è stato un vero disastro. Basti dire che la migliore è stata ancora la ticinese Lara Gut (quattordicesima nella generale) , pur reduce da un incidente e non nella forma ideale. Nella discesa la migliore è stata Dominique Gisin (12°), nel Super G Fabienne Suter (5°), nel gigante Lara Gut (17°), mentre nello speciale non c’ è nemmeno una svizzera nei primi trenta. L’addio di Cuche toglie sicuramente un protagonista delle gare sciistiche mondiali degli ultimi anni e un valoroso alfiere dei colori svizzeri. L’arrivo impetuoso di Beat Feuz su questa stessa scena mondiale lascia ben sperare per il futuro dei rossocrociati in uno sport in cui hanno spesso primeggiato. Vince la Coppa del mondo per la terza volta Stagione da incorniciare per Dario Cologna nel fondo Per la terza volta la Coppa del mondo è finita nelle mani di Dario Cologna. L’engadinese lo sapeva da un pezzo, ma ha sollevato il trofeo solo nel weekend dopo la disputa delle ultime prove stagionali a Falun. Dario ci teneva a chiudere in bellezza e nella mecca svedese del fondo ha lasciato una bella impronta firmando anche il cosiddetto Mini-Tour nordico, composto da quattro competizioni. Il suo sigillo è stato posto nella 3. tappa, una 15 km classica con partenza in linea, nella quale ha preceduto allo sprint il norvegese Eldar Rönning e il canadese Len Valjas. Poi si è limitato ad amministrare la situazione concludendo in 18.posizione, a 1’07’’2 dal vincitore, il russo Petr Sedov. Il nostro atleta di punta ha chiuso la stagione con 2216 punti, un vero e proprio primato nell’ambito del fondo. Quello che più impressiona è il distacco sul secondo classificato, Devon Kershaw: il canadese ha finito a quasi 800 punti. In 32 gare alle quali ha preso parte, Cologna è salito 22 volte sul podio. Al MiniTour nordico, che ha vinto per la seconda volta dopo il 2009, Dario teneva moltissimo. Ha tra l’altro potuto assaporare il suo 10.successo in carriera e, pertanto, anche un bonus di 41’000 franchi. Tanti applausi per il nostro atleta, che già viene paragonato ai grandi assi del passato, leggendari scandinavi come il norvegese Björn Dählie (6 volte vincitore della Coppa del mondo) e lo svedese Gunde Svan (5 volte). 32 N. 4, aprile 2012 Indirizzi delle rappresentanze Svizzere in Italia Circolo Svizzero dell’Alto Tirreno Ambasciata a Roma ✂ Come rinunciare a ricevere «Gazzetta Svizzera» Modifiche rispetto all’elenco pubblicato in febbraio 2012 Numerosi lettori ci scrivono o telefonano annunciando di voler rinunciare a ricevere uno o più esemplari per famiglia di “Gazzetta Svizzera”. Siamo molto contenti che ci aiutiate ad evitare sprechi. Prima di radiare il Suo nominativo dall’indirizzario, Le devo far presente che la Gazzetta Cosentino e dintorni Lettere al Svizzera è l’unico mezzo di informazione svizzero che si riceve automaticamente e senza obbligo di pagamento non appena ci si immatricola presso la rappresentanza svizzera. Ogni cittadino svizzero ha diritto al Suo proprio esemplare. Difatti, in caso di contestazione, uno Svizzero all’estero non può far valere di non essere a conoscenza di un atto normativo o di una scadenza che lo concernono e che sono stati pubblicati nella Gazzetta Svizzera. Per questo motivo, il Suo nome può essere solamente radiato dall’indirizzario della Gazzetta Svizzera se lo richiede espressamente, personalmente e per iscritto. Se Lei quindi non desidera più ricevere la Gazzetta Svizzera, La invito a restituire alla Sua rappresentanza svizzera il tagliando allegato segnando con una crocetta una delle caselle sottostante, compilato in ogni sua parte, datato e munito della Sua firma. ❍ Confermo di aver preso conoscenza della comunicazione della rappresentanza svizzera circa l’invio della Gazzetta Svizzera e con cognizione di causa rinuncio a ricevere ca, malacologica, curate in Il vocabolo “la la pubblicazione. modo da della rappresentare vari svizcamente indic ❍ Confermo di aver preso conoscenza della comunicazione rappresentanza ecosistemi, locali e mondiali, polare”, senz zera circa l’invio della Gazzetta Svizzera e con cognizione di causa rinuncio a ricevere in tutta la loro complessità la pubblicazione a mio nome perché posso leggere la Gazzetta Svizzera di eun mio di un suo ev familiare. in dimensioni reali. La guida, religioso, vie responsabile Bloise e la alla Se dovessi cambiare idea potrò in qualsiasi momento comunicareSig. la mia decisione na largament rappresentanza svizzera dalla quale dipendo e riceveresua di nuovo personalmente la Gazzetta collaboratrice ci hanno la nozione di Svizzera. spiegato in modo esauriente senso di “no Ringraziamo per la collaborazione. le diverse sezioni. Dopo la Gita con visita di Morano Calabro Laic e del museo naturalistico «Il Nibbio» sino Via Barnaba Oriani 61 00197 ROMA Tel.: 06 809 571 (Centralino unico) Fax: 06 808 85 10 (Ambasciata) Fax: 06 808 08 71 (Consolato) Fax: 06 808 14 79 (Ufficio dell’ambasciatore) E-mail: [email protected] Sito: www.eda.admin.ch/roma Circoscrizione consolare: Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, CamIn questaUmbria, occasione il nostro “CIRCOLO pania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia SVIZZERO DELL'ALTO TIRRENO COSENTIe Sardegna nonchésilaèRepubblica Sana Marino NO E DINTORNI” recato in di gita Moe di Malta rano Calabro in provincia di Cosenza un bel grande paese che si trova fra uno dei Consolato Generale a Milano luoghi più belli dell'Italia: il Parco Nazionale del Pollino. Prima di proseguire con la devia Palestro 2 scrizione della giornata mi volevo soffer20121 MILANO Tel.: 02 777 91 qualche 61 mare a scrivere parola sul paese Fax: ci 02ha7601 4296così da far conoscere che ospitato ilE-mail: [email protected] ai lettori della Gazzetta Svizzera. Sito internet: Morano è un www.eda.admin.ch/milano paese molto antico infatti le Circondario consolare: Emilia Romagna, Friuprime notizie dell'esistenza del paese rili-Venezia Giulia, Lombardia, Trentino-Alto Adisalgono al II secolo AC attestando ge, Veneto, Valle d’Aosta, Liguria e l'antica Piemonte origine romana del paese. A quest'epoca Consolato a FIRENZE vengono fatti risalire i resti di un antico forte che sorge in telefonico: cima al colle su cui si trova Nuovo numero Morano Tel. 055Calabro. 222 431Il paese visto da lontano sembra un presepio davvero molto caratConsolato a NAPOLI teristico e a guardarlo si resta incantati tanto bello. E' davvero uno dei borghi più Nuovoè indirizzo: belli d'Italia. Certamente Via Consalvo Carelli 7 c'è da dire ancora molto altro sul 80128 NAPOLIpaese non basterebbe una intera pagina del giornale, comunque per Consolato a TORINO togliervi ogni curiosità andate a Morano Calabro. Nuovo indirizzo e-mail: La giornata è trascorsa come sempre d'alE-mail: torino@ honrep.ch stesso ateism visita alle varie sezioni del benemerito is ___________________________________________________________________________ museo ci siamo riuniti nel sociale (cfr. l 21 marzo 20 viderci in due gruppi uno che La recente co si accingeva ad effettuare un Rinuncio all’invio della Gazzetta Svizzera dical-socialist tronde piacevolmente l'incontro è avvenuto picnic avendo portato ognuno una prelibamondo cattol verso il castello di Morano Calabro, dopo tezza da mettere insieme per poi gustarla, al matrimonio i saluti e i vari racconti che ognuno face- l'altro invece ha preferito gustare i prodotti umana in gen va all'altro incominciavamo ad effettuare e la cucina tipica del posto recandosi Incollare qui l’etichetta della «Gazzetta Svizzera» il programma della gita, infatti ci incam- a mangiare nell'osteria “La Cantina” gu- medioevalista con il proprio Nomei tipici e Indirizzo minavamo verso il museo naturalistico “Il stando prodotti che offre il posto terrebbe con Nibbio”. Il Nibbio è un centro studi natura- ben presentati dai responsabili dell'oste- mento di cost listico del Pollino allocato in antiche abita- ria “La Cantina”. A fine pasto ci siamo di mondo nel co zioni, ristrutturate in modo da rispettare nuovo riuniti per i saluti e per mettersi Dobbiamo allo gli antichi canoni dell'architettura origina- d'accordo sul nuovo appuntamento che esseri coscie ___________________________________________________________________ ria delLUOGO: posto. Ogni unità abitativa accoglie è la festa del primo agosto e nel mentre di un universo una sezione______________________________ espositiva, mammologica, abbiamo gustato la torta fatta dalla nostra estremament DATA: FIRMA: ________________________________ nostra stessa ornitologica, entomologica, paleontologi- segretera Maja Domanico. F. Talarico za misteriosa Al Consolato Svizzero di: Laissez une trace, faites quelque chose pour nos compatriotes de l’étranger ! En désignant un légataire ou un héritier, vous déterminez au-delà de votre décès le sort de votre argent, vos immeubles ou vos biens*. L’Organisation des Suisses de l’étranger engage l’intégralité des ressources héritées en faveur des Suisses de l'étranger, conformément à la volonté du testateur. En faisant un legs à l’OSE ou en l’instituant héritière, vous témoignez durablement de votre solidarité avec nos compatriotes de l’étranger. *A cet effet, il est nécessaire que vous rédigiez un testament. Une feuille d’information facilement compréhensible vous explique comment procéder. Si vous souhaitez l’obtenir, l’OSE se fera un plaisir de vous l’envoyer: Service juridique de l’OSE, Alpenstrasse 26, CH-3006 Berne. [email protected] Aidez-nous à aider! ❍ Roma giardino del Nibbio per poi di❍ Milano ❍ Genova La lettera del Ministero sui contributi per l’as Spezialisiert auf das Steuerrecht in der Schweiz (insbesondere Graubünden), in Liechtenstein und international. CH-Kontaktadresse und Vertretung für international Steuerpflichtige, Steuerberatung und Steuererklärungen für Privatpersonen, Beratung und Steuerservice für Expatriates, Steuergutachten und Steuerrulings.