Scarica la guida - Archivio

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e-portfolio
Il raccoglitore
digitale
Scuola e ICT
Avvertenze legali
Editoreeduca.ch
Autore
Ralph Kugler, Alta scuola pedagogica San Gallo
Fotografie
büro z {grafik design}, Berna
© educa.ch
CC BY-NC-ND (creativecommons.org)
Maggio 2009, attualizzato novembre 2011
Definizione  5
Il termine  6
Definizione di portfolio  6
e-portfolio  7
Il processo del portfolio  8
Le funzioni di un portfolio  9
Cinque concetti di base  9
Cosa offre un e-portfolio?  12
Il valore aggiunto di un e-portfolio  14
Mettere in pratica le competenze informatiche  14
Meta-riflessione  15
Link verso le fasi della propria formazione  15
Dialogo tra discenti  16
Promozione dell’apprendimento cooperativo  16
Presentazione multimediale  17
Utilizzo a lungo termine dei contenuti  17
«tipografia attiva»  18
Apprendimento autoregolato  18
Gestione efficiente grazie ai Feed RSS Feed  19
Obiettivi di un e-portfolio  21
I più importanti obiettivi pedagogici  21
I più importanti obiettivi tecnici  22
Obiettivi tecnici specifici di una piattaforma di e-portfolio  22
Facilità d’uso/usabilità  22
Possibilità di personalizzare il sito Web  22
Possibilità di comunicazione  23
Controllo e accesso  23
Configurabilità, integrabilità e adattabilità  23
Soluzioni di e-portfolio alternative  24
educanet²-Blog  24
PHR – Portfolio di apprendimento con blog e cellulare  25
A questa guida corrisponde una pagina Internet di educa.ch, sulla quale trovate il file PDF
della guida stessa per la sua consultazione online e per raccogliere ulteriori informazioni
e link relativi a siti che propongono materiale pedagogico in tema. Queste informazioni e
questi link vengono aggiornati regolarmente. Le date di pubblicazione o di eventuali revisioni della guida sono indicate nel PDF.
 Sito web
Da anni docenti americani e canadesi utilizzano
­l’e-portfolio nel sistema educativo. Nel frattempo questo nuovo strumento si è affermato sempre più anche
nel sistema educativo europeo. Sono infatti sempre
più numerosi i docenti a impiegare l’e-portfolio nell’insegnamento. Questo però comporta una serie di quesiti: quale tipo di piattaforma scegliere per l’e-port­
folio? Quale modo di procedere bisogna adottare per
compilare un e-portfolio e per pubblicarlo in Internet?
Quali interrogativi di natura pedagogica si riscontrano? L’e-portfolio fornisce un aiuto ai discenti nel loro
impegno oppure serve al personale insegnante quale
strumento di valutazione?
4
Definizione
La varietà di termini legati ai portfolio lascia intuire
che le sue ­possibilità di impiego sono numerose e
quindi anche le definizioni sono diverse. Il gran numero di tipi diversi di port­folio anche nell’area di lingua
italiana fa sì che sotto il termine generico di portfolio
sono riuniti
concetti anche molto diversi tra loro, accrescendo la
confusione.
Portfolio didattico
Portfolio competenze
Portfolio lingue
Portfolio diplomi
Portfolio carriera
Portfolio presentazione
Portfolio sviluppo
Portfolio individuale
Portfolio processo
Portfolio media
Portfolio
Portfolio progetti
Portfolio lavori
Portfolio valutazione
e-portfolio
Portfolio showcase
Portfolio corso
Portfolio epoche
Portfolio artistico
Portfolio talenti
Portfolio candidatura
Illustrazione 1: termini legati ai portfolio
5
Il termine
Il termine portfolio ha acquisito una popolarità sempre
maggiore. Già da tempo si parla di una «mania dei
portfolio» e si sottolinea la poca chiarezza su cosa
si nasconda effettivamente dietro questa etichetta in
ambito pedagogico.1
Il termine portfolio è composto dalle parole latine
«portare» e «folium». Originariamente, quindi, il portfolio indicava una cartella per raccogliere documenti o
elaborati personali. Si è acquisito, ad esempio,
­l’utilizzo del termine da parte degli artisti per definire
la propria collezione di immagini o altre produzioni.
In questo modo essi documentano i loro lavori, gli sviluppi, le tecniche o lo stile. Gli artisti e gli architetti
utilizzano ancora oggi questo tipo di cartelle personali
per le candidature.
Definizione di portfolio
Nel 1990 durante un seminario con gli specialisti di
portfolio Pearl e Leon Paulson è stata elaborata una
definizione di portfolio che è poi stata pubblicata nella
rivista Educational Leadership con il titolo di «What
makes a portfolio a portfolio?».
«Un portfolio è una raccolta finalizzata di lavoro
dello studente che dimostri i suoi sforzi, i progressi
e il raggiungimento di obiettivi in una o più aree.
La raccolta deve comprendere la partecipazione dello
studente nella scelta dei contenuti, i criteri di sele­
zione, i criteri di valutazione del merito e la prova del­
l’autoriflessione dello studente».2
1
2
6
 Häcker, T. (2003): Portfolio als Entwicklungsinstrument
P
aulson, F. L., Paulson, P. R., Meyer, C. A. (1991):
What makes a Portfolio a Portfolio?. Educational Leadership
La definizione ha il vantaggio di permettere diversi
tipi di realizzazione, senza però diventare troppo
vaga.
Un’altra definizione, relativa all’ambito didattico,
è la seguente: «Un portfolio è una raccolta dinamica,
mirata e sistematica di elaborati che testimonia e
­riflette gli sforzi, i progressi e le prestazioni dello studente in uno o più ambiti disciplinari».3
e-portfolio
La lettera «e» che precede la parola portfolio sta per
«elettronic» e indica il supporto su cui è il portfolio
è conservato o realizzato. L’e-portfolio, dunque, è un
raccoglitore digitale. L’esperta statunitense Helen
Barrett definisce il portfolio elettronico, in italiano
chiamato anche Portfolio digitale, nel modo seguente:
«Un portfolio elettronico sfrutta le tecnologie digi­
tali, permettendo al suo creatore di raccogliere e orga­
nizzare i documenti realizzati in diversi formati (audio,
video, immagini, testi). Un portfolio elettronico poggia
su banche dati e impiega link ipertestuali per organizzare i materiali in modo da connettere gli artifatti agli
standard e agli obiettivi appropriati».4
3
4
Wiedenhorn, T.: Das Portfolio-Konzept in der Sekundar­stufe, Individualisiertes Lernen organisieren. Verlag an der Ruhr
 Barrert, H. (2000): Create Your Own Electronic Portfolio.
Learning & Leading with Technology
7
Il processo del portfolio
Secondo Hilzensauer e Hornung-Prähauser, durante
il processo di creazione e cura di un e-portfolio si
­seguono cinque tappe (non necessariamente nella
­sequenza indicata) che, almeno nella fase iniziale,
­cominciano con la definizione degli obiettivi e del
contesto.5
Chiarimento, definizione
obiettivi e contesto per
il lavoro di e-portfolio
Giudicare e valutare
i processi
di apprendimento
Presentare (pubblicare)
gli artefatti
dell’e-portfolio
Raccogliere, selezionare e collegare gli
artefatti con gli obiettivi
di apprendimento
Riflettere e controllare
il processo
di apprendimento
Illustrazione 2: Il processo del porfolio
5
8
H
ilzensauer, W., Hornung-Prähauser, V.: ePortfolio – Methode
und Werkzeug für Kometenzbasiertes Lernen.
Salzburg Research Forschungsgesellschaft (PDF)
Le funzioni
di un portfolio
La varietà dei termini legati ai portfolio suscita sempre
discussioni di principio intorno alla questione sull’opportunità del termine. Il suo significato è determinato
in primo luogo dall’impiego e dalle conseguenti funzioni a cui deve adempiere. I diversi termini di port­
folio nel grafico (cfr. illustrazione 1) lasciano intuire in
parte quali dovrebbero essere i suoi compiti e le sue
funzioni (qualifica, cronologia, mezzo, periodo di tempo, forma d’insegnamento, ecc.).
Cinque concetti di base
Se si tenta di definire in modo più preciso il termine
portfolio, considerate le sue numerose varianti e i tanti
termini correlati, evidentemente non si può fare altro
che individuare alcuni concetti di base comuni ai vari
tipi di portfolio, senza però limitare inutilmente gli
aspetti positivi del concetto, come la sua flessibilità.6
Di seguito sono precisati cinque concetti fondamentali:
6
äcker, T. (2004): Portfolio – Ein Entwicklungsinstrument
H
für selbstbestimmtes Lernen. Eine explorative Studie zur
Arbeit mit Portfolios in der Sekundarstufe 1. Heidelberg: Unver­
öffentlichte Habilitationsschrift
9
La rappresentazione delle competenze
I portfolio contengono elaborati, pensieri e opinioni
che i discenti ritengono presentabili. Le proprie capacità sono rappresentate tramite i prodotti selezionati
delle proprie prestazioni. Diversamente dai controlli
tramandati delle prestazioni, i discenti sono in grado
di decidere autonomamente cosa presentare e possono quindi rappresentare attivamente le proprie competenze.
La riflessione
Attraverso la retrospettiva, i discenti riflettono sui successi, i percorsi, i problemi e gli obiettivi di apprendimento. Grazie ai regolari bilanci intermedi, è possibile
eventualmente correggere il percorso successivo. Di
conseguenza, si potrebbe parlare anche di (auto)valutazione formativa.
Il processo di apprendimento
Con la raccolta mirata, si forma una sequenza cronologica di riflessioni, elaborati o pareri. Questi permettono ai discenti e agli assistenti di esaminare e valutare insieme i prodotti e il processo di apprendimento. Il
processo acquisisce un’importanza maggiore rispetto
al prodotto dell’apprendimento e permette tra l’altro
la valutazione delle prestazioni per un processo di apprendimento in corso.
10
La valutazione delle prestazioni
Come già menzionato al punto «Il processo di apprendimento», il portfolio permette di esaminare il processo di apprendimento e di includerlo nella valutazione
delle prestazioni, consentendo così una valutazione
più appropriata delle prestazioni. Attraverso la scelta
autonoma degli elaborati presentati nel portfolio, si
crea un clima che agevola l’apprendimento grazie al
maggiore orientamento per studenti. Il portfolio può
essere inteso come strumento di valutazione alterna­
tivo o come metodo complementare, visto che viene
messa in evidenza un’altra competenza di base, come
l’autonomia.
L’individualizzazione
Grazie all’ampia partecipazione nella scelta dei contenuti, il lavoro di portfolio lascia molto spazio all’individualità. In questo modo si acquisisce la capacità di
controllo autonomo dell’apprendimento. I discenti
così hanno la possibilità di scegliere individualmente il
­percorso di apprendimento, di pianificare i propri processi, oltre che controllarli autonomamente e riflettere
su di essi. Questo concetto, quindi, si adatta perfettamente alla nuova cultura didattica e d’insegnamento
dell’apprendimento autonomo, delle lezioni aperte,
del ritmo di apprendimento individuale e dell’indipendenza del singolo discente dal tempo e in parte dal
luogo.
11
Cosa offre
un e-portfolio?
La scelta tra un portfolio elettronico e uno cartaceo
dipende dall’uso previsto. Esistono buoni motivi anche per l’impiego di un portfolio convenzionale. Nel­
l’articolo «E-Portfolio, Methode und Werkzeuge für
kompetenzbasiertes Lernen»7, sono elencate le pos­
sibilità che un portfolio cartaceo non è in grado di
­offrire:
– la presentazione delle conoscenze e delle fasi di
sviluppo attraverso tutti i mezzi espressivi multi­
mediali e dunque la possibilità di coinvolgere tutti
i canali sensoriali (testi, audio, immagini, video,
­animazioni)
– il collegamento dei contenuti dell’e-portfolio con gli
obiettivi di apprendimento o i criteri di valutazione
(tramite link ipertestuali)
– le ampie possibilità di memorizzazione, protezione
e riproducibilità
– l’inclusione di colloqui di feedback indipendenti dal
luogo e dal tempo sugli obiettivi raggiunti o sulle
fasi intermedie con assistenti istituzionali di port­
folio, ma anche con compagni, amici/amiche e gli
esercenti la patria podestà (tramite strumenti di
­comunicazione)
– la realizzazione autonoma dei discenti di e-portfolio
con le nuove tecnologie Web, che favorisce sia
l’utilizzo responsabile delle informazioni e del copyright nel Web e sia l’importante capacità di pubblicare contenuti multimediali sul Web (media literacy)
7
12
H
ilzensauer, W., Hornung-Prähauser, V.: ePortfolio – Methode
und Werkzeug für Kometenzbasiertes Lernen.
Salzburg Research Forschungsgesellschaft (PDF)
Il valore aggiunto
di un e-portfolio
Con tutte le nuove conquiste portate da Internet e in
generale dalla tecnologia, si può o si deve poter porre
la domanda: qual è il valore aggiunto di queste innovazioni? Cosa posso fare ora che non potevo fare
­anche prima? La questione del rapporto tra costi e
benefici non è più limitata solo alle imprese, ma si
pone sempre più spesso anche negli istituti di formazione. Di seguito sono elencati i principali vantaggi
di un portfolio elettronico rispetto a uno cartaceo.8
Mettere in pratica le competenze informatiche
Come già menzionato nel capitolo «Le funzioni di un
e-portfolio», con la realizzazione di un portfolio elettronico è possibile esercitare le competenze informatiche. Questo apprendimento incidentale (casuale),
specialmente nella scuola pubblica, non deve essere
sottovalutato, poiché in molti Cantoni le competenze
mediali devono essere esercitate in maniera integra­
tiva nell’ambito delle lezioni regolari. Per i/le discenti
nell’apprendimento continuo, inoltre, si tratta però di
riconoscere il diario di apprendimento e in particolare
l’e-portfolio come un valido strumento di apprendimento che potrebbe accompagnarli nel loro percorso
formativo futuro.
8
14
ugler, R.: Mehrwert eines ePortfolios, Projektarbeit im
K
Nachdiplomkurs eLearning des Instituts für Kommunikations­
forschung, IKF Luzern, Schweiz
Meta-riflessione
Attraverso l’impiego di un e-portfolio, può essere favorito il confronto personale con i contenuti e gli obbiettivi di apprendimento a un livello che nelle lezioni
superficiali incentrate sul docente è solo difficilmente
raggiungibile. Il portfolio è particolarmente adatto
quando si tratta di confrontarsi criticamente con le
proprie esperienze e i propri atteggiamenti e di riflettere sul proprio processo di apprendimento. Semplificando, il principio didattico potrebbe essere definito
come «from Teaching to Learning» ossia dall’insegnamento all’apprendimento. Il vantaggio di un e-port­
folio rispetto a uno cartaceo è che il processo di apprendimento può essere analizzato per un lungo
periodo di tempo. I processi di apprendimento possono essere documentati e analizzati per tutta la durata
di uno o più anni scolastici. Questo permette una
­prospettiva che supera l’estensione di un portfolio
convenzionale.
Link verso le fasi della propria formazione
Inoltre, la struttura di rimandi ipermediali consente
l’inserimento di link al proprio sviluppo. Grazie a questa tecnica ipertestuale, che in questa forma è possibile solo con l’e-portfolio, il discente può creare dei
link verso se stesso. Egli può creare facilmente collegamenti a note precedenti, problemi, conoscenze,
elaborati e obiettivi ed effettuare così la riflessione su
l’intera formazione o periodo scolastico. La disposizione dei contributi rimane in sequenza cronologica
(ordine), mentre la creazione di link permette una ricerca retrospettiva non sequenziale o addirittura un
metodo di lavoro non sequenziale.
15
Dialogo tra discenti
Il collegamento tramite link, però, può anche essere
sfruttato per rimandare a Internet e quindi ad altri
compagni di scuola. Questo consente un dialogo
tra discenti che nei portfolio cartacei non è possibile,
visto che questi normalmente non sono letti o commentati dagli altri. Gli articoli hanno quindi un effetto
immediato. Possono essere condotte discussioni sugli argomenti quando questi sono ancora «freschi» e
attuali. Nella parte pubblica dell’e-portfolio, analogamente a un blog, possono anche essere poste domande ai/alle compagni/e e agli insegnati. Le risposte
ed eventualmente le soluzioni proposte sono conservate in forma digitale e possono anche essere messe
a disposizione di altri. Il trasferimento delle conoscenze avviene dunque in una classe intera o semestre
e l’e-portfolio di ogni singolo si somma in un’area di
conoscenze virtuale.
Promozione dell’apprendimento cooperativo
L’e-portfolio è dunque una forma di apprendimento
che consente e favorisce l’apprendimento coopera­
tivo. La comunicazione e lo scambio con gli altri su
processi di apprendimento, difficoltà, esperienze,
(auto)critica e proposte di miglioramento, così come
su considerazioni personali, sono richieste e favorite.
La discussione con gli insegnanti, gli esperti e i compagni sul processo di apprendimento e dell’acquisizione delle conoscenze è un elemento centrale del­
l’approccio costruttivista. Impegnarsi come esperto,
apprendere da e con gli altri in gruppi variabili, la possibilità di poter commettere errori e fare deviazioni,
osservare il proprio apprendimento sono aspetti che
in questo approccio di apprendimento il discente può
e anzi deve fare.
16
Presentazione multimediale
L’e-portfolio consente di presentare le proprie conoscenze e le proprie fasi di sviluppo con tutti i mezzi
espressivi multimediali. La tecnologia multimediale
ossia la digitalizzazione è l’elemento centrale di tutte
le tecnologie mediali e comunicative. «La digitalizzazione permette di elaborare qualsiasi informazione
mediale in un unico sistema: si creano sistemi multimediali e nuovi media interattivi che evidenziano in
modo particolare la fusione tra le tecnologie mediali,
informatiche e comunicative».9 I tipi di dati mediali
come le immagini, l’audio, la grafica e il video possono documentare le esecuzioni effettive e gli elaborati
in un modo impossibile per i portfolio testuali.
Utilizzo a lungo termine dei contenuti
La messa a disposizione degli artefatti in forma digi­
tale favorisce l’utilizzo a lungo termine dei contenuti.
Inoltre, i documenti digitalizzati possono essere trasportati più facilmente. Così l’intero e-portfolio può
essere importato in un nuovo portfolio elettronico di
un’altra istituzione. Questa possibilità di trasforma­
zione è, tra l’altro, un criterio importante nella scelta
della piattaforma dell’e-portfolio. I requisiti tecnici
di una tale piattaforma dovrebbero mettere a disposizione un’interfaccia che sia supportata anche da altre
piattaforme. Per la candidatura alla fine del periodo
scolastico o dello studio, i documenti possono essere
raccolti per esempio in una cartella di candidatura,
implementando singoli artefatti nel sistema succes­
sivo.
9
K
erres, M. (2001): Multimediale und telemediale
Lernumgebungen
17
«Tipografia attiva»
Le opere stampate digitalizzate nell’e-portfolio non
sono prodotti tipografici passivi, al contrario vanno
­intese come oggetti manipolabili. L’interattività e la responsività orientate agli oggetti si uniscono in un concetto che Keil-Slawki10 definiscono «tipografia attiva».
«La tipografia attiva identifica quindi una qualità mediale nuova, perché al contrario dei media analogici
per la prima volta nella storia della nostra cultura
­l’oggetto della nostra percezione è allo stesso tempo
anche l’oggetto della manipolazione resa accessibile
dalla tecnologia. Un aspetto ancora più importante,
però, è che tale manipolazione può avvenire in modo
diffuso e collaborativo, consentendo un’interazione
diretta tra autore e lettore grazie all’annullamento
­delle discontinuità mediali necessariamente presenti
nei media analogici»11.
Apprendimento autoregolato
Anche le comunità di apprendimento virtuali vivono
di rapporti umani. A volte, quindi, si pone la questione
di come i gruppi di apprendimento possano continuare e completare la loro attività in rete. Una piattaforma
di e-portfolio potrebbe raccogliere e ordinare i documenti in cartelle. Lo spazio così diventa un luogo di
raccolta che offre agli insegnanti una possibilità sem-
10
11
18
K
erres, M. & Keil-Slawik, R. (Hrsg.): Hochschulen im
digitalen Zeitalter: Innovationspotenziale und Strukturwandel.
education quality forum 2004. Waxmann: Münster, 2005,
S. 13–28 (PDF)
Berntzen, D., Gehl, M., Hempel, M.: Zukunftswerkstatt Lehrer­
bildung. ZfL-Verlang (S. 16)
plice di strutturare le informazioni destinate al gruppo
di cui occupano. Nell’ambito pubblico l’e-portfolio
potrebbe svolgere anche la funzione di una biblioteca,
di una banca dati e, con l’aggiunta degli strumenti necessari, sarebbe anche un forum e un punto d’incontro. Servirebbe a riunire i discenti e potrebbe coordinare la comunicazione in un gruppo di discenti.
La combinazione tra l’apprendimento frontale e
quello nello spazio virtuale è definito blended learning,
che in italiano equivale al termine apprendimento
­misto. Che la combinazione di entrambe le possibilità
sia più efficiente e che quindi si crei un valore aggiunto rispetto a un portfolio normale, può essere solo
supposto. La disponibilità dello spazio virtuale, offerta
in questo caso dall’e-portfolio, oltre all’apprendi­mento
sincrono in aula, permette ai discenti anche di sfruttare in modo asincrono uno spazio di apprendimento
in una classe virtuale. La rottura dell’apprendimento
con ritmo uniformato tramite la possibilità dello spazio
virtuale viene incontro alla caratteristica dell’apprendimento autoregolato. Il processo di apprendimento attivo, organizzato individualmente è favorito dall’indipendenza dal luogo e dal tempo, dal ritmo individuale
di apprendimento e dalle abitudini di studio personali.
Gestione efficiente grazie ai Feed RSS Feed
Con la funzione di un feed RSS, l’insegnante può ricevere comunicazioni generate automaticamente che lo
informano di nuovi contenuti e commenti senza dovere richiamare le pagine. Questo permette la gestione
efficiente di diversi e-portfolio contemporaneamente.
Secondo Farmer/Barlett-Bragg, l’introduzione di RSS
negli e-portfolio o nei weblog è un’innovazione fondamentale: «RSS has allowed for the instruction of an
entirely new mode of communication and interaction
19
with information artefacts»12 (RSS ha consentito un
­salto di qualità all’istruzione grazie a un metodo di
­comunicazione completamente nuovo e l’interazione
con artefatti d’informazione). Poiché l’autore può
­decidere da sé quali informazioni devono essere trasmesse tramite il feed, il discente (autore) e il docente
hanno il controllo sul processo di scambio. Questo
­facilita notevolmente la comunicazione. Secondo Farmer/Bartlett-Bragg, il successo dei blog nel sistema
educativo sarebbe dovuto in parte al RSS.
12
20
F
armer, J., Barlett-Bragg, A.: Blogs@Anywhere:
High fidelity online communication
Obiettivi di un
e-portfolio
Nell’ambito del progetto di  e-portfolio canadese è
stato elaborato nel 2002 un elenco, sul proprio sito
Web, che contempla gli obiettivi pedagogici e tecnici
di un portfolio elettronico con scopi didattici.
I più importanti obiettivi pedagogici
– consentire all’allievo la possibilità di documentare
il suo percorso scolastico con l’aiuto di un documento;
– fornire all’allievo un sostegno nell’elaborazione
di quanto appreso;
– sostenere l’allievo nell’utilizzazione delle nuove
­tecnologie;
– consentire all’allievo periodi di time out in cui egli
possa analizzare quanto ha appreso e vedere
i propri punti forti e quelli deboli in un’ottica sociale
e tecnica;
– assegnare all’allievo le sue responsabilità per
­stimolare in questo modo la sua autonomia;
– facilitare, ad un allievo iscritto ad un programma
tecnico, la ricerca di un’attività lavorativa;
– andare incontro alle crescenti esigenze delle
­università circa la realizzazione e la gestione di un
portfolio;
– realizzare spazi virtuali nei quali siano esposti gli
elaborati degli allievi e dove sia consentito di
­effettuare, in comune, una ricerca in aree di attività
conosciute.
21
I più importanti obiettivi tecnici
– fornire al personale docente ed agli allievi tutte
le condizioni operative, di natura tecnica e infrastrutturale, necessarie alla loro attività;
– sviluppare una struttura di telecomunicazione adeguata – nel senso di autonomia finanziaria e economica – alla scuola in cui si opera;
– garantire ad allievi di altre istituzioni l’accesso,
via Internet, al portfolio.
Obiettivi tecnici specifici di una piattaforma
di e-portfolio
Il seguente elenco è un ampliamento dei possibili requisiti di una piattaforma di e-portfolio e non ha la
pretesa di essere completa. I requisiti possono essere
dedotti dallo scopo d’impiego e aumentano a seconda della valutazione del tipo di scambio comunicativo
tra l’autore e il lettore oppure, per esempio, a seconda dell’integrità dei contenuti multimediali. Nel supplemento  Piattaforme di e-portfolio sul sito web
della guida sono presentati vari sistemi.
Facilità d’uso/usabilità
– Il sistema deve essere intuitivo (come valutano
i discenti la facilità d’uso del sistema?)
– Sono disponibili funzioni di ricerca e testi di guida
Possibilità di personalizzare il sito Web
– È disponibile un editor WYSIWYG
– Agli articoli possono essere allegati file
(p. es. pdf o doc)
– Possono essere create delle categorie da
­assegnare agli articoli
22
Possibilità di comunicazione
–
–
–
–
È possibile commentare e valutare gli articoli
È possibile creare permalink
È integrato un feed RSS
È implementata una chat come mezzo
­comunicativo aggiuntivo
Controllo e accesso
– Il sito che ospita il Portfolio deve garantire un ser­
vizio continuativo, in modo che i dati siano sempre
a disposizione. Le condizioni per l’hosting devono
essere chiarite prima di iniziare a popolare il Port­
folio elettronico!
– Per un weblog possono essere registrati diversi
autori
– Ogni autore può gestire i propri dati e personalizzare il proprio spazio (multitenancy)
– È implementato un sistema di filtraggio degli
articoli e dei commenti indesiderati
– Gli spammer possono essere esclusi
Configurabilità, integrabilità e adattabilità
– Gli strumenti possono essere configurati anche
senza la conoscenza di linguaggi di programma­
zione
– Possono essere installati plug-in aggiuntivi
– Il sistema supporta i modelli, corporate design
23
Soluzioni di e-portfolio
alternative
Oltre alle piattaforme di e-portfolio discusse finora,
esistono anche altre possibilità per la realizzazione di
e-portfolio. Le soluzioni possono essere sia su piattaforme di lavoro e di apprendimento – tramite blog
o wiki – sia con apparecchi mobili, come ad esempio
i telefoni cellulari.
educanet²-Blog
 educanet² è una piattaforma per l’informazione, la
comunicazione e la cooperazione nell’ambito di diversi scenari di insegnamento e apprendimento all’interno di una sola istituzione oppure tra varie istituzioni
­educative reali o virtuali. La piattaforma riunisce numerose istituzioni e scuole che operano autonomamente nel’ambito di un’unica grande comunità di apprendimento e insegnamento. Inoltre la piattaforma
offre un’ampia gamma di strumenti (wiki, generatore
di pagine web,
blog, corsi online, scambio di file, ecc.) che possono
essere messi a disposizione nel loro complesso o
in una specifica selezione dall’amministratore della
nostra istituzione.13
La funzione di blog di educanet² può essere impiegata per la realizzazione di un portfolio per allieve e
allievi, in modo da rendere possibile lo scambio di un
e-port­folio tra loro o tra gruppi in uno spazio protetto
da password.14
13
14
24
H
ofmann, M., Kugler, R.: E-Learning Konzept.
Pädagogische Hochschule St. Gallen (PDF)
 educanet²-Blogue in francese (PDF)
Il portfolio elettronico nella formazione
degli insegnanti
Formatori presso l’Alta Scuola pedagogica di Losanna
(HEP Vaud), Christian Fantoli e Josiane Chevalley-Roy
hanno introdotto la pratica del portfolio a livello di
­valutazione nell’ambito dell’integrazione dei media e
delle tecnologie nella pratica professionale degli insegnanti in formazione.15 Hanno scelto lo strumento
blog di educanet² quale supporto e hanno cercato di
evidenziare i vantaggi di questo tipo di processo di
valutazione rispetto alla valutazione tradizionale. Il
rapporto qui presentato, da scaricare, descrive questa sperimentazione e mette l’accento sul lato pratico
del procedimento.
PHR – Portfolio di apprendimento
con blog e cellulare
Nel 2006 all’Alta scuola pedagogica di San Gallo
PHSG, l’ex PHR, è stata condotta una prova: gli studenti del primo semestre dovevano tenere un diario di
apprendimento e riassumere in un portfolio i progressi
e le esperienze fatte durante la formazione.
In una classe sperimentale si è esaminato l’utilità
delle moderne applicazioni web per la formazione degli insegnanti. 12 studenti su 24 hanno tenuto un portfolio elettronico con un blog della ditta Kaywa che
può essere utilizzato sia per ­Internet che tramite il telefono cellulare. Sei studenti del gruppo «Mobile»
hanno lavorato anche con il cellulare. Come gruppo di
riferimento, gli altri dodici studenti hanno tenuto il loro
portfolio di apprendimento in modo convenzionale su
supporto cartaceo. «I partecipanti al blog si sono presentati spontaneamente
e non dovevano essere appassionati di informatica»,
afferma il capo progetto Martin Hofmann, che ha condotto lo studio insieme a due docenti.
15
F
antoli, C., Chevalley-Roy, J.: Portfolio électronique
en formation d’enseignants. HEP Vaud (PDF)
25
Favorire l’apprendimento autonomo
Attualmente i lavori sono valutati dalla docente del
PHSG Andrea Christen. I risultati non sono ancora
noti. Tuttavia è stato possibile osservare costantemente i blog degli studenti e Christen è soddisfatta
della loro qualità.
L’ampliamento della conoscenza si baserebbe sulla
ripetizione dei contenuti e la loro riformulazione in
­parole proprie; questo nei blog avviene in modo intensivo, sostiene Christen. Non sarebbe stato constatato
alcun deterioramento della lingua causato dall’utilizzo
dei blog. I telefoni cellulari e Internet, grazie alla mobilità, ampliano lo spazio di apprendimento, afferma
Martin Hofmann. Secondo lui, così si favorisce l’apprendimento autonomo. La gestione di un blog, tuttavia, dovrebbe comunque rimanere solo uno strumento
integrativo.16
16
26
C
hristen, A., Hofmann, M.: Portfolioarbeit.
Pädagogische Hochschule Rorschach
educa.ch
Istituto svizzero dei media per la formazione e la cultura
Erlachstrasse 21 | Casella postale 612 | CH-3000 Berna 9
Telefono: +41 (0)31 300 55 00
[email protected] | www.educa.ch