Progetto Valorizzazione delle differenze

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Progetto Valorizzazione delle differenze
Progetti Circolo
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PROGETTO VALORIZZAZIONE DELLE DIVERSITÁ
I progetti presentati di seguito rientrano tra le finalità del
P.O.F. in relazione all‟inclusione degli alunni disabili.
Progetto “Artisti in erba”
Attività laboratoriali su progetto
“Se creo qualcosa usando il cuore molto facilmente funzionerà … Il miglior riconoscimento per la fatica fatta,
non è l’oggetto che se ne ricava, ma ciò che si diventa grazie ad esso.”
(Marc Chagall)
Premessa
Quest‟anno scolastico, le insegnanti di sostegno del gruppo “Valorizzazione delle
diversità” hanno pensato di dare vita a un laboratorio di creatività da affiancare a quello di
cucina “Chef per un giorno” già sperimentato lo scorso anno.
I laboratori del “fare”: di cucina, di creatività, hanno come finalità principale l‟integrazione e
la socializzazione e si rivolgono agli alunni diversamente abili stimolati dai loro tutor (i
compagni di classe).
Finalità
Il laboratorio creativo vuole consentire agli alunni coinvolti di sviluppare la propria creatività
attraverso attività quali manipolare, fare miscugli, osservare, costruire, creare,
sperimentare, inventare. Le attività proposte intendono guidare all‟uso consapevole delle
MANI. Il laboratorio ha come vere protagoniste le mani che pasticciano, ritagliano (sotto
l‟occhio vigile dell‟insegnante), dipingono, modellano. Un girotondo di attività divertenti
colorate e fantasiose in cui lo stare insieme sarà reso più piacevole dal gusto di creare e
realizzare “piccoli capolavori”. Vorremmo far sentire il bambino protagonista, il “creatore
delle sue scoperte” e proporre cose da fare sotto forma di gioco, con spiegazioni più visive
che verbali. Inoltre lo stesso laboratorio è concepito come luogo di benessere per i
bambini : lavorare insieme stimola la capacità creativa, sviluppa un maggior interesse
verso gli altri, favorendo lo SPIRITO DI COLLABORAZIONE E AMICIZIA.
Con il “fare” si mira ad una maggiore integrazione all‟interno di un gruppo.
Il laboratorio creativo avrà anche lo scopo di far conoscere, toccare, sperimentare i vari
materiali di lavoro proposti con il senso del tatto, della vista, ecc.
Infine ultima finalità è quella di sfruttare lo spazio del laboratorio per far apprendere alcune
regole di pulizia e riordino dell‟ambiente e il rispetto per tutto ciò che all‟interno dello
spazio verrà utilizzato.
Obiettivi
Obiettivi generali
Sviluppare la creatività attraverso i sensi
manipolare materiale per ottenere forme e per migliorare il controllo delle
mani e delle dita
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avviarsi a realizzare composizioni piegando, tagliando, incollando carta e
cartoncino
stimolare la capacità di inventare
favorire la fiducia nelle proprie capacità che si accompagna al
raggiungimento di una maggior autostima.
Obiettivi specifici
Gli obiettivi specifici del seguente laboratorio riguarderanno prevalentemente le seguenti
aree:
AREA AFFETTIVO-RELAZIONALE
Alcune finalità per i compagni di classe (tutor) che parteciperanno alle attività laboratoriali
possono essere così sintetizzate:
aiutare i compagni in difficoltà
imparare ad esprimersi e comunicare anche con codici comunicativi diversi, es. con il
corpo, gesti per stabilire relazioni emotive ed affettive con gli altri
sviluppare il senso di responsabilità e la capacità di collaborare con gli altri
imparare a rapportarsi con il gruppo lavoro senza mettersi in competizione
Insomma, i tutor svolgono una piccola “esperienza sociale” finalizzata ad una crescita
interiore, imparano a conoscere meglio chi ha potenzialità diverse per apprezzarne anche
le qualità in un ambiente alternativo alla classe.
Per gli alunni diversamente abili una finalità sarà imparare a rapportarsi con gli altri
cercando di diminuire comportamenti indesiderabili assumendo man mano un maggior
autocontrollo e una maggiore autonomia.
AREA PSICOMOTORIA
manipolare i materiali proposti
utilizzare gli strumenti: forbici, pennelli ecc..
incollare
infilare perle, pasta
incollare carta o altro materiale su vari supporti
piegare fogli e cartoncini
Contenuti
Attraverso l‟uso dei materiali proposti verranno suggeriti semplici lavoretti manuali per
esempio con l‟uso della:
PLASTICA: fiori di plastica con l‟utilizzo di bottiglie d‟acqua;
CARTA/CARTONE: maschere di carnevale, oggetti di decoupage (salvadanai, scatole di
varia grandezza per contenere oggetti, segnalibri , portafoto, buste, biglietti augurali ecc..)
BARATTOLI DI LATTA: portapenne
PERLINE: braccialetti, collane, portachiavi
Una cosa da non fare mai è disperdere il lavoro del bambino. Quindi dopo aver realizzato
un lavoro occorre dare una destinazione all‟oggetto creato. Può essere una decorazione
da appendere all‟aula, all‟albero di Natale, un biglietto augurale da destinare
a un compleanno ecc. Non importa se al momento il bambino sembra non dare
importanza alla cosa. SIAMO NOI CHE DOBBIAMO COSTRUIRE QUESTA
IMPORTANZA PER CIO‟ CHE LUI FA E PER CIO‟ CHE LUI E‟, AGLI OCCHI SUOI E DEI
SUOI COMPAGNI.
Fra le diverse attività previste si potrebbe anche allestire uno spettacolino teatrale di
burattini animati dai bambini, visto che a scuola disponiamo dei materiali necessari.
Inventare una storia a tema potrebbe diventare un momento per un percorso
educativo/formativo, che partendo dal gioco, andrà gradualmente a stimolare la capacità
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creativa e a sviluppare un maggior interesse verso gli altri, favorendo lo spirito di
collaborazione e di amicizia.
Destinatari
Alunni certificati e alcuni alunni tutor (compagni di classe). Questo per favorire l‟inclusione
e l‟integrazione, nonché la sensibilizzazione alla disabilità.
Responsabili del Progetto
Le insegnanti referenti di Circolo: Bertani S. Malagoli A
Docenti coinvolti
Gli insegnanti di sostegno e le educatrici socio-assistenziali che operano nelle scuole del
1^ Circolo
Tempi d’attuazione
Il progetto di svolgerà da novembre 2014 a maggio 2015, con cadenza quindicinale.
Verifica del progetto
Per ogni alunno con diverse potenzialità verranno considerati, tramite l‟osservazione
sistematica del lavoro svolto i seguenti elementi di verifica:
- interesse , partecipazione, coinvolgimento, tempi di attenzione
- miglioramento della manualità fine
- valutazione del grado di autonomia operativa
- capacità di lavorare in gruppo e di autocontrollo nei rapporti relazionali
Progetto “ I FANTASTICI 4 : TERRA FUOCO ARIA ACQUA-PICCOLI SCIENZIATI AL
LAVORO”
Premessa
Il presente laboratorio intende riprendere
il precedente progetto “chef per un
giorno” che si è concluso nel primo quadrimestre. Si vuole utilizzare la cucina per
“costruire storie” e sperimentare con i 4 elementi: terra, acqua, aria, fuoco
Finalità
Il laboratorio I fantastici 4 ha come finalità principale lo sviluppo e
consapevolezza di sé e del proprio corpo attraverso l‟osservazione e
manipolazione dell‟ambiente esterno. Si vuole inoltre favorire miglioramento
della percezione utilizzando la vista, il tatto, l‟udito per esplorare l‟ambiente. Si
intende inoltre promuovere la cooperazione e la collaborazione tra gli alunni coinvolti
attraverso il lavoro in gruppo il rispetto delle regole.
Si vuole in sintesi che i bambini sappiano: rielaborare le esperienze vissute
attraverso il gioco; favorire la crescita individuale attraverso la collaborazione e la
condivisione di un‟esperienza; rielaborare le esperienze vissute
tramite l‟attività
espressiva; verbalizzare un‟esperienza fatta con l‟aiuto dei pecs e della comunicazione
aumentativa.
Obiettivi e contenuti
• Primo incontro: la scoperta del fuoco
- Il fuoco
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Lettura della fiaba: il pipistrello vanitoso, favola brasiliana. Costruzione delle piume del
pipistrello con la pasta di sale.
- Costruire un vulcano che erutta.
Costruzione del vulcano con materiali di recupero e farlo eruttare. Decorarlo poi con la
pasta di sale colorata.
• Secondo incontro
- Le bolle di sapone.
Creare delle bolle di sapone e soffiare per fare le bolle.
- L‟aria c‟è ma non si vede, si sente!
Giochiamo spontaneamente con l'aria lasciandoci investire, allargando
le braccia
(con il ventilatore) soffiando dentro un palloncino, facendo le bolle
di
sapone,
soffiando dentro la cannuccia in una bacinella d'acqua.
- Costruire girandole e aquiloni.
• Terzo incontro
- L‟acqua : “prezioso come l‟acqua” . Ascolto della canzone da “le mele canterine” oppure
“La grande avventura di goccia”- video RAI
- Piccoli sperimentatori :la pelle dell‟acqua.
Versiamo del borotalco in una bacinella piena d‟acqua: vedremo che il borotalco rimane in
superficie e non si bagna. Le dita rimangono asciutte e se muoviamo l‟acqua si muove
anche il borotalco. Anche le mani restano asciutte. Successivamente bagneremo le dita
con del sapone ora le dita si bagneranno nell‟acqua e attraverseranno il borotalco.
Oppure: il galleggiamento: l‟ago galleggiante; la pressione .
- Esperimenti sonori: la pioggia, il tubo della pioggia: costruzione.
 Quarto incontro: la terra.
Colorare gli oggetti con i colori della terra: marrore, ocra, rossatro, verdastro, nero etc.
Dipingere le pietre e le rocce con variopinte terre colorate come gli uomini primitivi. Imitare
le pitture rupestri.
Utilizzando materiale diverso come sassi, foglie, polistirolo, colla d‟amido si realizzano
disegni che ricordano l‟arte dell‟uomo primitivo.
Momento finale di esposizione e condivisione dei lavori svolti.
Destinatari
Partecipanti: alunni certificati delle classi coinvolte ed a rotazione due o più alunni delle
rispettive classi.
Momento finale di esposizione e condivisione dei lavori svolti.
Responsabili del Progetto
Le insegnanti referenti di Circolo :Bertani S. Malagoli A
Docenti coinvolti
Gli insegnanti di sostegno e le educatrici socio-assistenziali che operano nelle scuole del
1^ Circolo.
Tempi d’attuazione
Il progetto si svolgerà nel corso dell‟ a.s. 2014- 15.
Quattro incontri di due ore ciascuno a cadenza bisettimanale.
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Verifica del progetto
Osservazione diretta, riprese, foto e mostra dei lavori attraverso una istallazione che si
formerà in itinere
Progetto “Punto di ascolto”
Percorso di integrazione e mediazione per genitori con figli in situazione di difficoltà e
docenti: genitori in dialogo per conoscersi e condividere vissuti, risorse e stili educativi .
Premessa
L‟idea di aprire, di dare vita a un „punto di ascolto‟ (in via sperimentale) è nata da noi
insegnanti di sostegno del Circolo per offrire ai genitori di alunni certificati un momento di
condivisione delle loro problematiche, perché si sentano maggiormente valorizzati,
coinvolti e meno soli nel loro difficile ruolo.
Non si è mai ribadito abbastanza quanto la famiglia sia una fonte di informazioni
indispensabile. Molte volte noi insegnanti ci siamo trovati davanti ad un complesso
„romanzo‟ della famiglia per cui è di fondamentale importanza anche una conoscenza più
attenta delle relazioni che ruotano intorno al bambino che seguiamo.
E‟ qui che deve entrare in gioco la nostra capacità di ascolto, di empatia professionale,
personale e di mediazione.
Altro nostro obiettivo, sempre attraverso un dialogo aperto e sincero, è quello di avviare i
genitori ad acquisire quelle conoscenze e quegli strumenti (di cui spesso sono sprovvisti)
che li mettano in grado di assumere atteggiamenti di fiducia, di disponibilità costruttiva sia
verso noi insegnanti che verso i loro figli, in modo da poter compiere insieme interventi
concreti e graduati per il processo formativo.
Altro obiettivo, è quello di informare i genitori su eventuali iniziative ricreative fatte in città
(laboratori….) dove poter portare il bambino a trovare un momento di socializzazione.
Scambiarsi idee, trovarsi insieme, aiuta a trovare momenti di serenità.
Finalità
Aumentare il senso di appartenenza delle famiglie, con la presenza di bambini disabili, alla
scuola, sostenendo la genitorialità mettendo a confronto stili educativi e modalità di
relazione con i figli, creando spazi e occasioni per conoscersi, raccontarsi, condividere
competenze e risorse.
Obiettivi
Ridurre la distanza delle famiglie dalla scuola, fornendo gli strumenti per migliorare
le comunicazioni scuola-famiglia;
fornire informazioni sul funzionamento della scuola (regolamenti, modalità e criteri
di valutazione, modalità di colloquio con insegnanti, segreteria, dirigenza),
informare su iniziative e offerte del territorio;
aumentare le conoscenze degli insegnanti rispetto a stili educativi di genitori con
figli in situazione di difficoltà, per comprendere meglio le aspettative delle famiglie
rispetto all‟insegnamento e al sistema scolastico;
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creare occasioni
per confrontare modelli e stili educativi e aumentare la
competenza e la sensibilità di genitori rispetto alle proprie aspettative, alle proprie
paure, ai propri bisogni;
far emergere le competenze e le risorse già esistenti, valorizzando le differenze e le
ricchezze di ogni individuo;
costruire ed implementare una rete con le realtà presenti nel territorio e impegnate
in attività a favore dei minori e delle famiglie, promuovendo un approccio comune di
intervento e sinergie tra le diverse attività.
Organizzazione e contenuti
Il progetto presenta due fasi:
FASE 1: prima analisi dei bisogni, progettazione e diffusione dell'iniziativa
Questa fase prevede la promozione e divulgazione del progetto utilizzando le seguenti
modalità:
n. 3 incontri ( di n. 2 ore cad.) tra le insegnanti del progetto per concretizzare la
realizzazione del punto di ascolto.
volantino d‟invito da distribuire alle famiglie con bambini con bisogni speciali
n. 1 incontro preliminare condotto dagli insegnanti di sostegno del progetto e/o dagli
insegnanti interessati con i genitori resisi disponibili per effettuare una prima analisi dei
bisogni dei genitori stessi
FASE 2: il dialogo
Questa fase prevede la realizzazione di n. 7 incontri di due ore ciascuno (comprese in
una fascia oraria che va dalle 17:00 alle 19:00) con genitori con bambini disabili, docenti di
sostegno che hanno ideato il progetto ed eventuali docenti interessati ed educatori.
Gli incontri verranno svolti trattando i seguenti contenuti e utilizzando le seguenti
metodologie e strumenti:
Se volete ne parliamo..
Presentazione dei partecipanti e dichiarazione di aspettative e desideri relativi a questi
incontri
Presentazione del percorso e degli obiettivi e delle finalità che esso si propone
Un primo dialogo in merito a:
1. Bisogni informativi.
2. Bisogni educativi.
3. Proposte operative.
Alla scuola chiedo informazioni su....
Cara scuola volevo dirti che...
Sarebbe bello se...
Metodologie e strumenti
Attività di racconto in prima persona
confronto in gruppo mediato dalle docenti di sostegno
visualizzazione dei bisogni e delle proposte emerse mediante, ad esempio lavagna o
cartelloni.
Verbalizzazione degli incontri
Ogni incontro partirà dalle riflessioni emerse nell‟incontro precedente per enucleare ruoli e
compiti delle famiglie e della scuola nell‟educazione dei figli e sarà utile per:
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analisi, spiegazione e semplificazione dei principali documenti riguardanti
l‟organizzazione ed il regolamento della scuola
proposta di strumenti per favorire il dialogo e rendere più fluido il rapporto scuolafamiglia
condivisione di proposte significative per creare altri momenti di scambio e
condivisione materiale informativo su iniziative del territorio modenese e non.
Destinatari
Genitori interessati, docenti di sostegno e docenti curricolari interessati, educatori.
Responsabili del Progetto
Le insegnanti referenti di Circolo: Bertani S. Malagoli A
Gli insegnanti di sostegno e le educatrici socio-assistenziali che operano nelle scuole del
1^ Circolo.
Tempi d’attuazione e spazi
Il progetto si realizzerà nel corso dell‟a.s. 2014-15
Gli incontri si svolgeranno presso il Plesso di Buon Pastore in quanto è la scuola con il
maggior numero di presenze di alunni certificati e di insegnanti di sostegno; inoltre è la
sede più conosciuta e facilmente raggiungibile, oltre che sede dotata di spazi adatti allo
scopo.