Bx, 31 GENNAIO 2013 - IIS - Istituto d`Istruzione Secondaria di

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Bx, 31 GENNAIO 2013 - IIS - Istituto d`Istruzione Secondaria di
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the Voice
Bx, 31 GENNAIO 2013
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THE VOICE
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di Matthias Piscedda
di Elena Bruni
di Psyco
di Luca Facen
di Valentina Girardi
di Olivia Bettella
di Raz
di Luca Facen
di Daniela Capaldo
di Valentina Girardi
di Olivia Bettella
di Matthias Piscedda
di Elena Bruni
di Anonimo
LICEO "DANTE ALIGHIERI" & ITE "FALCONE E BORSELLINO" DI BRESSANONE
31 | 01 | 2014
The Voice
ANNO #2, NR. 3
31 GENNAIO 2014
layout e ricerca iconografica: VIVIAN A. PERNA
Capodanno: i riti per
propiziarsi la fortuna
I
l 2013 si è appena concluso. In un
turbinio di botti, feste e fuochi
d’artificio abbiamo dato il benvenuto al
2014. In televisione si alternano astrologi
e politici, per dimostrarci che i prossimi dodici
mesi sono in qualche modo già nelle nostre
mani. Ma come tradizione vuole, nella speranza
di un anno migliore, ci siamo lasciati irretire
dai soliti gesti di natura benaugurante.
Scaramantici oppure no, abbiamo sentito la
necessità di lasciarci alle spalle un anno forse
non facile e abbiamo abbracciato con
entusiasmo e soprattutto speranza questo
nuovo anno. I più, volenti o nolenti, hanno
ricorso a scelte di natura scaramantica, a
partire dall’abbigliamento. Nell’ultima notte
dell’anno è consuetudine indossare qualcosa di
nuovo, meglio se rosso, simbolo di buona sorte e
prosperità secondo il simbolismo cinese. Questa
tradizione, tuttavia, risale all’Antica Roma:
abiti rossi venivano indossati come buon
auspicio per la guarigione o per risolvere
vicende di natura personale. Altra tradizione
di Capodanno è quella di gettare dalla finestra,
dopo la mezzanotte, oggetti vecchi o inutilizzati,
quasi a cancellare le brutte esperienze
dell’anno appena trascorso. In Giappone, ad
esempio, si è soliti pulire la casa da cima a
fondo proprio per liberare la casa dalle
“incrostazioni del passato” e per lasciare spazio
al futuro. I cinesi, invece, appendono due
strisce di carta alla porta di casa: la prima con
gli aspetti positivi dell’anno trascorso, la
seconda con i progetti per il
nuovo.
Tra
i
cibi
portafortuna ricordiamo le
lenticchie (portatrici di
denaro), il maiale, lo
zampone,
il
cotechino
(ricchezza e progresso) e la
melagrana
(nel
Medioriente è il frutto della
salute). Ottimi anche i cibi circolari come
arance o ciambelle che, quasi a collegare un
anno all’altro, sono sinonimo di longevità.
Ovviamente le tradizioni differiscono da cultura
a cultura, da paese a paese. Complice la
globalizzazione, tuttavia, non c’è da stupirsi se
sono sempre più frequenti le cene di Capodanno
in cui vengono serviti dodici acini d’uva, da
inghiottire rigorosamente entro la fine del
dodicesimo rintocco, come fanno in Spagna.
Secondo la tradizione scozzese, invece, il
brindisi deve essere fatto con un beverone, una
curiosa mescolanza a base di birra, frutta secca,
spezie e miele. E, infine, non possono mancare
botti (a partire dal tappo dello spumante) e
fuochi d’artificio: rumori forti e colori vivaci
scaccerebbero
gli
spiriti
maligni.
Che dire: continuate a stilare le liste di buoni
propositi nella speranza di un anno ricco di
felicità e successi. Buon 2014 a tutti!
Matthias Piscedda
The voice__Our voice
la­voce­degli­[email protected]
thevoicebx.blogspot.it
the­voiice.tumblr.com
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Scambiato per un barbone,
muore dal freddo
È
successo nel quartiere Rivarolo, a Genova. L’ecuadoriano 44enne Roberto Melendrez
Montenegro è morto davanti al portone di casa a
causa di un malore e del freddo pungente.
Scambiato per un barbone o per un ubriaco, non è
stato soccorso ed è morto sotto gli occhi di tutti. Tutto questo è
accaduto per l’indifferenza, la discriminazione e i pregiudizi
che ormai sono caratteristiche comuni in gran parte delle
persone. Se solo qualcuno avesse messo da parte i propri
preconcetti e avesse chiesto a quell’uomo se avesse qualche
problema, oggi Roberto Melendrez sarebbe ancora vivo!
La vittima non aveva precedenti penali, nè aveva mai avuto
diverbi con i vicini: dunque non era una persona da evitare.
Se l’uomo non aveva mai recato danno a nessuno, perché
nessuno lo ha aiutato? Se anche fosse stato un clochard,
perché nessuno gli ha chiesto se avesse bisogno di qualcosa?
Certo spesso evitiamo di interessarci al prossimo che vive per
strada per paura di andare incontro a falsi senzatetto che
cercano invece di derubarci. Ma la vittima non si trovava in un
luogo nascosto, anzi, era davanti alla propria casa e tutti,
inclusi i vicini, gli hanno camminato accanto senza fare nulla.
Per colpa di queste nostre paure, a causa della nostra
indifferenza, una persona innocente è morta. Si spera almeno
che questa vicenda ci renda più sensibili e faccia capire che non sempre evitare l’altro è un bene.
Elena Bruni
Siamo come l'acqua
Siamo come l'acqua, acqua come quello specchio di gocce, di
lacrime e di sofferenza in cui, vidi il viso di quei bambini,
bambini che non avevano nessuna colpa se non quella di
essere nati. A volte mi fermo, mi fermo a pensare, come
possa l'uomo arrivare a tanto, e mi convinco sempre
di più che forse siamo noi le bestie, che il cuore
serva solo a pompare sangue, che non ci siano
sentimenti in noi. Gli uomini sono come acqua, alcuni
sono come vapore, fatti di emozioni, altri sono come
ghiaccio, freddi, duri e chiusi. Ma come il vapore e il
ghiaccio, in fondo sono acqua anche noi umani
siamo tutti uguali, non esistono razze, etnie,
religioni, che ci possono separare, come
non si possono separare due gocce
d'acqua. Siamo come l'acqua.
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Psyco
I sogni segreti di Walter Mitty
"Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare"
G
ià reduce da precedenti lavori come
“Zoolander” e “Tropic Thunder”, Ben
Stiller torna come regista in un film di
grande spessore e dal forte impatto
emotivo
e
visivo.
Walter Mitty (Ben Stiller) lavora come comune
editor fotografico in uno dei più famosi
magazine americani: Life. La sua vita è noiosa e
banale. La sua unica via di fuga da un'esistenza
altrimenti priva di
avventure sono i suoi
“sogni
ad
occhi
aperti”. Ogni tanto
Walter rimane fermo
e la sua mente dà il
via a un mondo di
fantasie caratterizzate
da atti di eroismo,
appassionanti
relazioni amorose e
situazioni di estremo
pericolo
(per
chi
conosce la sit­com
Scrubs
sarà
impossibile
non
pensare
al
suo
protagonista
J.D).
La vita di Walter
verrà però stravolta
quando lui e la sua
collega Cheryl Melhoff
(Kristen Wiig), di cui
è
segretamente
innamorato, rischiano
di perdere il lavoro. Al
fine di recuperare uno
scatto
fotografico
andato perduto del
più abile fotografo al
mondo,
Sean
O'Connel,Walter deciderà di intraprendere un
grande viaggio che lo porterà finalmente ad
agire e a prendere piena coscienza di sé.
La sceneggiatura è ispirata al racconto “The
secret life of Walter Mitty” di James Thurber,
ma Stiller è riuscito a caratterizzare e a
personalizzare la storia, senza però snaturarla.
E il risultato è certamente da lodare. La grande
forza di questo film è sicuramente Walter Mitty.
Un uomo comune che, come sua unica arma
contro il mondo, ha una grande fantasia e la
forza dei suoi sogni. Chi di noi non si è mai
fermato a sognare? Mentre guardiamo il film,
noi siamo Walter Mitty. Riusciamo a
comprenderlo perfettamente e proviamo una
profonda
empatia
per
il
personaggio.
Speriamo che i suoi sogni si realizzino perché,
semplicemente,
ci
ricorda noi stessi.
Altro tema centrale
del film è il viaggio.
Quel
viaggio
che
Walter si decide di
compiere, ma anche
quello
che
noi
facciamo con lui. Un
viaggio che andrà a
cambiarlo
profondamente e che
lo spingerà a mettersi
in gioco. Se nella
prima parte del film
sono
frequenti
le
incursioni dei sogni,
nella seconda vanno
via via scemando e
diminuiscono
radicalmente. Questo
perché
Walter
acquista sicurezza e
coraggio e si ritrova a
compiere un viaggio
più meraviglioso di
quanto
avrebbe
potuto
mai
immaginare.
Ben Stiller, svestito
dai suoi usuali abiti
comici, è stato molto capace nel portare sullo
schermo un personaggio reale e genuino.
Familiare ma anche di grande spessore
psicologico, Walter Mitty ci insegna a sognare,
ma anche a credere in noi stessi e in ciò di cui
siamo
capaci.
Un plauso va soprattutto a Sean Penn che
interpreta il fotografo Sean O'Connel.
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Groenlandia o dell'Islanda.
Una piccola critica va fatta al marketing
pubblicitario che definiva la pellicola come “il
nuovo Forrest Gump”. Penso che questo sia
stato un grave errore. Non perché il film non sia
pregevole, anzi, ma perché la filosofia che
permea le due pellicole è molto differente.
“I sogni segreti di Walter Mitty” è un film
davvero unico. Maturo e profondo riesce a
intrattenere lo spettatore e a farlo ragionare.
Una ultima piacevole sorpresa di questo 2013.
Nonostante non compaia per più di dieci minuti
è il personaggio che più si ricorda all'uscita
dalla sala. Filosofico e intrigante, con poche
battute riesce a non farsi dimenticare. Merito
soprattutto dell'attore americano che riesce a
centrare il segno grazie alla sua grande
espressività e al suo talento.
Tecnicamente parlando Stiller è stato molto
abile
nella
regia.
Ogni
inquadratura,
specialmente nella seconda parte del film, tende
a far rimanere a bocca aperta inquadrando
paesaggi
maestosi
come
quelli
della
Luca Facen
La suora neomamma
L
a suora salvadoregna di 32 anni che ha messo al mondo un bimbo di tre chili e mezzo, al
quale ha imposto il nome di Francesco Sandrino, potrebbe essere rimasta incinta durante
la permanenza nel Paese del centro America. E non è neppure da escludere che sulla
giovane sorella sia stata esercitata violenza. Sul punto, la Curia però non si sbilancia e
adopera la massima cautela possibile, rimandando ogni valutazione a quanto tutta la vicenda
assumerà contorni più chiari. «Dovremo ascoltarla ­ spiega il portavoce del vescovo, Massimo
Casciani ­ per capire se il bimbo sia frutto di una violenza o di un rapporto consenziente». La giovane
suora, da parte di chi la conosce bene, viene descritta come «solare, generosa e al tempo stesso
ingenua. Una donna che a 32 anni ha mantenuto il candore innocente di una ragazza di 15 anni». Un
candore e un entusiasmo di vivere messo in questi giorni a dura prova, tanto da indurla a rifiutare,
al momento, qualsiasi contatto con il mondo esterno. La religiosa non ha incontrato nessuno e
nessuno vuole vedere. «Mi sono recato questa mattina
nel reparto di ostetricia, ho benedetto i bambini e ho
provato ad incontrare la suora ma non vuole vedere
nessuno», spiega don Cesare Silvi, cappellano
dell’ospedale de Lellis di Rieti. «Sono stato molto
discreto ­ ha aggiunto il cappellano ­ ho provato a
vedere se aveva bisogno di qualche cosa o mi voleva
ricevere ma la sorella al momento ha detto che non
vuole vedere nessuno. Confermo che sta bene ed è
ancora ricoverata e sta ricevendo grandissima
solidarietà dalle altre mamme che si trovano nello
stesso reparto». A rinforzare il cordone di riservatezza,
al de Lellis ha stabilmente stazionato anche una
pattuglia della squadra Volante della Questura. La
religiosa, presumibilmente, resterà all’interno della
struttura fino a quando non sarà trovata una
sistemazione adeguata a lei e al neonato, dando quasi per certo che non farà ritorno nel convento di
Campomoro. Ma dove sarà accolta, dove troverà ospitalità con suo figlio? «Come Caritas diocesana ­
dice don Benedetto Falcetti, direttore della struttura di Rieti e parroco di San Michele Arcangelo, la
parrocchia frequentata dalla suora ­ ci stiamo muovendo per trasferire la nostra consorella in una
struttura per ragazze madri gestita da noi e lontano da Rieti. Non vogliamo giudicare, ha peccato ma
noi seguiamo la via del perdono». «Di certo ­ aggiunge don Fabrizio Borrello, parroco di Regina Pacis
­ anche se ha sbagliato non la lasceremo sola. La nostra Diocesi si occuperà di trovare una
sistemazione degna per mamma e figlio. Capisco le reazioni a caldo di suor Erminia, la madre
superiore delle Piccole discepole di Gesù, ma sono altrettanto certo che, se ce ne fosse bisogno,
l’accoglieranno a braccia aperte».
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Valentina Girardi
Carolina Kostner:
South Tyrol’s figure skating legend
C
arolina Kostner, a local girl from the
Gardena Valley, is one the biggest
stars in the world of professional
figure skating. She has earned many
gold medals throughout her career, but it
certainly hasn't been easy!
Ever since she started participating in
international competitions in 2003, all eyes
have been on her. She was extraordinarily
graceful on the ice and everybody thought she
had great potential from a young age. Sadly,
this eight time Italian Championship and five
time European Championship winner’s career
hasn’t been all silver and gold medals.
In January 2006 she placed third at the
European Championships in Lione and after
that amazing performance, she was nominated
as flag­holder for Italy at her first Winter
Olympics (in Turin) where she placed ninth.
After falling many times during her
performance, she was given a new nickname:
“Cadolina”. However, in 2007 she placed first at
the European Championship and sixth at the
World Championships. In the following years,
up to the 2010 Olympics, she earned many
bronze, silver and gold medals, but at the
Olympics she got a low technical score and
placed, embarrassingly, sixteenth. People
started to worry and thought that maybe she
couldn’t handle the pressure of these big
competitions. Many of her followers
started to loose interest and respect for
her, but she didn't give up. She kept
training and never lost hope; and in
2012 her hard work finally paid
off! She won gold medals at the
Cup of China, Gran Prix
Finals, European and World
Championships.
Carolina
was back and taking the
world by storm! After her
huge success at the World
Championships,
she
participated at the well­
acclaimed “Opera on Ice” and
has been a star in it ever since.
Many people thought that after the honor of
holding the title of World Champion at the age
of 25 she would retire.
However, after
discussing it with her family and trainer, she
decided to keep training for the 2014 Sochi
Winter Olympics and probably retire from
professional skating afterwards. On February
6th the Olympic Games will start.
Will
Carolina end her run in triumph and win the
one medal that has eluded her, or will she fail?
All I know is that when she steps on the ice I,
and many others, will cheer her on and enjoy
the experience of witnessing her magic one
more time.
Olivia Bettella
7
Mens sana in corpore sano
T
tutte le classi
ra le diverse proposte extrascolastiche offerte nel nostro istituto, il gruppo sportivo è
sicuramente una delle favorite. Nel corso degli anni, il numero degli studenti partecipanti
ai corsi di arrampicata sportiva, atletica leggera, calcio, sci, snowboard e volley è aumentato
e il mitico prof. "Prudenz" ne è più che soddisfatto.
Le attività più amate sembrano essere l’arrampicata sportiva (boulder compreso) e gli sport
invernali, ecco perchè in questo numero desideriamo portare l'attenzione su queste due discipline...
!
il corso durante
l'anno scolastico
2011­2012 è stato
svolto in orario
curricolare con la
collaborazione
del Comando
Truppe Alpine
!
2009­2010
compresorio sciistico:
Alpe di Siusi
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SENZA DIO
Nella casa d'ogni Dio c'è un mare di fedeli
Che protratto verso terra, in ginocchio sta pregando.
Nella casa che è chiusa c'è una donna senza veli
Che protratta verso terra, in ginocchio sta fellando.
Nella casa d'ogni Dio i fedeli son corrotti
E nella loro testa domina il Dio Denaro.
Nel bordello c'è una donna che ha quattro denti rotti
E piange sconsolata: il padrone è avaro.
Nella casa d'ogni Dio i fedeli fanno riti;
Dentro rimangono empi, bestemmiando con le azioni.
Al bordello invece sono tutti sodomiti,
Però lei ha poca scelta: sono quelle le mansioni.
Nella casa d'ogni Dio i fedeli fanno finta
D'affidarsi alla fede mentre hanno il ventre pieno.
Nella casa senza Dio una donna è senza grinta:
Abita dentro una stalla e si ciba di fieno.
Nella casa d'ogni Dio i fedeli hanno grazia,
Sono benedetti per il loro credo raro.
In ogni casa chiusa c'è una prostituta sazia
Di essere stuprata dai fedeli per denaro.
Ora mi domando: dove sta il vero Dio?
Tutti i fedeli forse sbagliano indirizzo.
Non mi accusate, ma questo è il parere mio:
È lì dove si soffre e dove si paga il pizzo.
Raz
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Top Ten Film 2013
L'anno è finito e così vi propongo la mia personale Top Ten dei film usciti in questo ricco 2013:
Django Unchained (Quentin Tarantino)
Oblivion (Joseph Kosinski)
Lincoln (Steven Spielberg)
Now You See Me (Louis Leterrier)
La grande bellezza (Paolo Sorrentino)
Gravity (Alfonso Cuaròn)
Rush (Ron Howard)
Lo Hobbit: La desolazione di Smaug (Peter Jackson)
Il lato positivo (David O.Russel)
The Impossible (Juan Antonio Bayona)
Luca Facen
Cani anti­stress contro
l'ansia da volo
D
a oggi il cane non è più solo il migliore
amico dell'uomo, ma anche un valido
rimedio per diminuire lo stress in
aeroporto. Nello scalo di San Francisco, infatti,
durante il periodo natalizio, sono stati ingaggiati
i cani della 'Wag Brigade' (letteralmente la
'Brigata Scodinzolante') per distendere i nervi
dei passeggeri costretti a interminabili file ai
check­in o a lunghe attese prima di imbarcarsi.
Ai cani viene fatto indossare un gilet grigio con
scritto: «accarezzami», con accanto una targhetta
in cui si spiega che fanno parte della 'Wag
Brigade'. L'idea è che una breve interazione con
un cane docile e amichevole aiuti le persone a
rilassarsi prima del volo.
Da Toby, un Goldendoodle ­ metà barboncino e
metà golden retriever ­ di 3 anni, a Jenna, un
piccolo fagotto bianco di riccioli, a Donner, un
labrador nero, sono otto i cani 'terapeuticì che si
aggirano in aeroporto dall'inizio della stagione di
Natale. «Andare all'aeroporto è come trascorrere
un giorno alla spa. Riceve tutte le attenzioni.
Tutti lo accarezzano, è perfetto per lui», ha detto
il proprietario di Toby, Shari Marks. «I
passeggeri la coccolano e Jenna li fa sorridere»,
ha aggiunto il padrone di Jenna, l'agente
immobiliare Fabio Giuntarelli, ricordando che le
persone gli raccontano quanto gli mancano i loro
animali
e
quanto
si
sentano
bene
nell'accarezzare i cani.
Gli otto animali hanno cappottini e taglie
diverse, ma uno stesso obiettivo: diminuire lo
stress dei viaggiatori. «Non c'è nulla che faccia
passare lo stress come accarezzare un bel cane»,
ha commentato il portavoce dell'aeroporto Doug
Yakel, ricordando che i passeggeri sono invitati
ad avvicinarsi agli animali e ad accarezzarli.
Insieme ai loro accampagnatori, i cani passano
attraverso la folla almeno una volta al giorno e
hanno dimostrato un tale successo che
l'aeroporto
ha
intenzione
di
continuare
il
programma
anche
dopo le vacanze. Addestrati
dal
servizio
per
la
protezione degli animali
di San Francisco, gli
animali hanno già una va
sta esperienza come cani da
terapia, hanno visitato ospedali,
case per anziani e scuole.
Anche negli aeroporti di Los
Angeles,
Miami
e
Fort
Lauderdale ci sono iniziative
del genere. Nel primo caso si
tratta del programma Pup ­ Pets
Unstressing Passengers e conta su 19 cani. Sul
sito del Pup si possono trovare le loro foto, i nomi
e le caratteristiche. Tiffany e Mikey sono invece
alcuni dei sei cani impegnati a Fort Lauderdale,
mentre Casey, un golden retriever di 5 anni,
'lavora' a Miami dal febbraio del 2012.
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Valentina Girardi
Meme Time
Prima “Carrie” e ora “Devil’s Due”,
New York non sa più cosa aspettarsi
I
n un piccolo bar a New
York
una
ragazza
infuriata solleva un uomo
e sposta tavoli con soli gesti, i
clienti
spaventatissimi
scappano abbandonando il
locale;
in
seguito
verrà
pubblicato un video, dove
viene dimostrato che tutto (dal
bar ai libri che cadono dagli
scaffali) era una messa in
scena per pubblicizzare il film
“Carrie”. Una mossa geniale (e
completamente originale) per
la promozione di questo film e
che spinge molti ad andare a
vederlo.
Dopo il grandioso successo di
questa scenetta, gli stessi
scenografi ritornano con un
bebè indemoniato che girovaga
per le strade di New York: un
passeggino abbandonato con al
suo interno un infante in
lacrime spinge i passanti a
dare un occhiata, ma appena
si avvicinano il bambino si
alza
e,
con
occhi
fiammeggianti, urla e recita
riti satanici lasciandoli a bocca
aperta
terrorizzati.
Addirittura
vediamo
il
bambino mostrare il dito
medio e gridare davanti ad
un’auto della polizia, tutto per
pubblicizzare
l’uscita
del
nuovo film horror “Devil’s
Due”.
Oramai i cittadini di New
York aspettano con ansia
l’uscita di un nuovo thriller,
vediamo cosa s’inventeranno i
produttori questa volta!
Olivia Bettella
Etimologicamente parlando:
l’origine e la storia delle parole
L'
etimologia è la
scienza
che
studia
l’origine
delle parole che
compongono la nostra lingua.
Questa analisi spesso presenta
dei risvolti interessanti, che ci
aiutano a comprendere meglio
il significato del linguaggio
che
utilizziamo
quotidianamente.
Questa
rubrica si prefigge di
“scavare” nel profondo
significato dei termini,
per far tornare alle luce
gli splendori di tutte le
parole che ci attraggono.
Il
termine
che
analizziamo in questa
edizione è Ciao. Il saluto
più utilizzato sembra
derivare
dal
veneziano
schiao
(da leggere s­ciao)
che significava proprio
“schiavo”: con, sottinteso,
“sono il tuo”, “sono il
vostro”. Un saluto più
informale, Salve, ha invece
radici latine e prende il
significato di “Salute a voi”.
L’etimologia
del
termine
Amore, invece, va ricercata
nel sanscrito kama inteso
come desiderio e attrazione.
Un’altra interpretazione è
quella che fa risalire
questo termine al verbo
greco mao (desidero),
da cui il latino amor
che
indica
un'attrazione
perlopiù
12
esteriore.
Una
diversa,
improbabile
ma
curiosa interpretazione
etimologica della parola
amore è quella individuata dal
latino a­mors, con il significato
di “senza morte” quasi a
sottolineare
l'eternità
del
sentimento. Alla prossima!
Matthias Piscedda
Lo sapevi che...?
1
…in Svezia e in Finlandia la scuola
dona premi in denaro agli studenti
che vanno bene a scuola?
3
…se applichi un po’ di
zucchero su un taglio, esso
aiuta
la
ferita
a
rimarginarsi e fermerà il
flusso di sangue?
…non tutti amano andare
a scuola, ma molti ragazzi
accusano dei problemi a
causa
di
essa.
La
didascaleinofobia, infatti, è la
paura di andare a scuola.
Elena Bruni
La
biblioteca ha la
possibilità
di
organizzare per gli studenti,
con il supporto della Formazione
Professionale,
un
corso
pomeridiano gratuito di circa 18 ore
sulla gestione delle immagini e
sull'impaginazione. Il corso, tenuto
da un grafico, è aperto ad un max di
14
alunni.
S'invitano
gli
interessati a comunicare alla
bibliotecaria la propria
adesione entro il 9 di
febbraio.
"V
2
4
...potresti
usare
la
maionese per i capelli?
Proprio come balsamo!
Annunci
La
scuola ha un nuovo
sito www.iis­bressanone.it.
Per renderlo più simpatico avremmo
bisogno anche delle vostre foto! Se avete
immagini
che
vi
piacerebbe
veder
pubblicate, speditele o portatele alla
bibliotecaria. Importante il formato: deve
essere JPG misura 940x180px, ciò significa
immagini lunghe, per cui vanno bene
anche collage fotografici.
Grazie dell'attenzione! Laura.
Sondaggio
iaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa,
mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato." (Edgar Allan Poe)
Una scuola piena di futuri viaggiatori! Ecco i risultati del sondaggio di questo mese:
Qual è il luogo che vorresti visitare prima di morire?
#1 Amsterdam
#2 Londra
#3 il Sole
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