La Voce dei Bambini – giugno 2012
Transcript
La Voce dei Bambini – giugno 2012
LA VOCE DEI BAMBINI LA VOCE DEI BAMBINI Anno III - N. 1 - Gennaio 2012 1 Le Scuole della Val Cedra e della Val Parma Anno III - Numero I1 Istituto Comprensivo di Corniglio Giugno 2012 BUONE VACANZE! Ai lettori, vi presentiamo, con piacere e soddisfazione, il 2° numero del nostro giornalino di quest’anno scolastico, realizzato con il contributo di tutte le scuole dell’Istituto. Approfittiamo per augurare agli studenti dell’ultimo anno impegnati nell’esame di stato un grosso “in bocca al lupo”! Buona lettura e... Buone Vacanze! La redazione Complimenti: I ragazzi di Tizzano alla grotta del vento Poesia di Samir Dobbiamo andare avanti in questo mondo. Io sto per volare ma il mio cuore continua a sanguinare. Simone Dagnese – III Sec. 1° gr Palanzano Ringraziamenti Un grazie sentito - alla Fondazione Mons. Bonani che ha reso possibile il viaggio di studio a Malta, il laboratorio linguistico a Corniglio; - alle amministrazioni comunali che, attente ai bisogni, hanno sostenuto le scuole con generosità, nonostante le ristrettezze dei loro bilanci; - alle Associazioni e agli “esperti” esterni che hanno arricchito l’offerta scolastica; - a tutti i lavoratori della scuola che hanno fatto del loro meglio per assicurare un servizio scolastico di qualità. Sommario: Dalla Scuole dell’Infanzia - pag. 2 - pag. 7 Dalle Scuole Primarie Dalle Scuole Sec. di 1° gr. - pag. 13 Un libro per amico pp. 2, 3, 4, 5 Scuol@Appennino Il nostro istituto ha avuto l’incarico dall’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna di coordinare questo importante progetto regionale. La scuola di Palanzano, in particolare, è stata inserita tra le 14 scuole di montagna della regione, due per provincia, per l’avvio della sperimentazione. Gli studenti e gli insegnanti lavoreranno, comunicheranno e collaboreranno tra loro anche tramite le tecnologie informatiche. Il progetto ha preso avvio a febbraio. Da alcuni mesi gli insegnanti stanno confrontandosi per preparare il terreno ai ragazzi che, a partire da settembre, li vedrà protagonisti in questa innovazione. In questa attività preparatoria stanno emergendo interessanti proposte. Si constata spesso che i problemi sono gli stessi ma che diverse sono le soluzioni adottate dagli insegnanti. Pochi sono stati gli incontri in presenza a Bologna tanti invece su Internet, la piazza virtuale dove però gli scambi di idee sono ben reali. Per saperne di più sul progetto invitiamo a consultare il sito www.scuolaer.it Vigili del fuoco pp. 2, 3 Festa della mamma pp. 10, 12 - alla scuola primaria di Tizzano che ha vinto ben 5 premi nel concorso letterario “L’usignolo” con i testi degli alunni: Riccardo Calugi, Suraj Kumar, Lara Pesci, e con i testi collettivi della pluriclasse di 4° e 5° e la Segnalazione speciale per la narrativa alla cl. 3°; - alla scuola sec. di 1° gr di Tizzano per lo spettacolo “diversamente uguali” che ha partecipato alle rassegne testrali “La Gabbianella Fortunata 2011/12” e al premio nazionale Giorgio Gaber - Alle scuole secondarie di 1° gr. di Corniglio, Monchio, Palanzano e Tizzano per la partecipazione al concorso AIDO; - al prof. Angelo Paganini, web master del sito dell’Istituto, premiato a Roma in occasione del Forum della Pubblica Ammnistrazione, vincitore nel concorso nazionale “A scuola di innovazione 2012” Avviso Al momento in cui andiamo in stampa non si è in grado di comunicare i vincitori del concorso di poesia Odi et amo Appuntamenti 23/05: a Tizzano festa conclusiva progetto “Un libro per amico” 25/05: a Tizzano, ore 18, spettacolo delle scuole 06/06: - ore 10, a Lagrimone, giochi e pranzo al centro sportivo - ore 14 a Monchio, concerto e recita 07/06: a Palanzano, intera giornata, festa dello sport per le scuole di Monchio e Palanzano 08/06: - ore 14,30, a Corniglio, scuola dell’infanzia, mostra e merenda - ore 15 - a Palanzano, mostra dei lavori con LIM, cena e spettacolo con i genitori; - ore 16,00 - a Corniglio, scuola dell’infanzia: mostra dei lavori e merenda - ore 16,30 - a Beduzzo, mostra dei lavori, coro e merenda multietnica; - ore 20,30 - a Corniglio, concerto finale Carnevale Gite pp. 6, 11 pp. 3, 7, 8, 9, 11, 12, 13, 14, 15, 16 LA VOCE DEI BAMBINI 2 Anno III - N. 1 - Gennaio 2012 Scuola dell’Infanzia di Beduzzo CAPPUCCETTO ROSSO I BAMBINI DELLA SCUOLA PRIMARIA CI RACCONTANO CON I BURATTINI LA FAVOLA DI CAPPUCCETTO ROSSO (IN VARIE VERSIONI). CONVERSIAMO SULLE NOSTRE PAURE: HO AVUTO PAURA DEGLI OCCHI CHE HO SOGNATO QUANDO AVEVO LA FEBBRE, DEL BUIO QUANDO VIENE SERA, DEL FULMINE, DELLO SQUALO CHE MI VUOLE MANGIARE, DELLA VIPERA, DELLA STREGA, DEL PAPA’ QUANDO FA LA FACCIA SCURA, DEI SOGNI BRUTTI, DEL LUPO E DELLA FACCIA DEL FANTASMA. COSTRUIAMO IL LIBRO DELLE PAURE. I VIGILI DEL FUOCO A SCUOLA SONO ARRIVATI A SCUOLA I VIGILI DEL FUOCO CON LA JEEP CON LA SIRENA ED IL CANE TEO CHE SALVA LE PERSONE CHE SONO SOTTO AL TERREMOTO E CHE SI PERDONO. I VIGILI DEL FUOCO HANNO L’ELICOTTERO E LE BARCHE, CI SONO I VIGILI SUBACQUEI CHE VANNO SOTTO AL MARE E QUANDO UNA BARCA SI INCENDIA PRENDONO L’ACQUA DEL MARE E LA BUTTANO SULLA BARCA….. POI TOLGONO IL GHIACCIO SUL TETTO E I CANDELOTTI, QUEST’INVERNO SONO VENUTI ANCHE NELLA NOSTRA SCUOLA. LA VOCE DEI BAMBINI Anno III - N. 1 - Gennaio 2012 3 Scuola dell’Infanzia di Corniglio UN LIBRO PER AMICO LEGGIAMO, RIELABORIAMO, DISEGNIAMO……. E RAPPRESENTIAMO LA FAVOLA DI BIANCANEVE E I SETTE NANI IN CON FRANCESCA, BIBLIOTECA LA BIBLIOTECA- A SCEGLIERE RIA, LEGGIAMO IL I LIBRI LIBRO “NELLA NOTTE BUIA” CON I BAMBINI DELLA CL. 1 DELLA PRIMARIA I LIBRICINI CHE ABBIAMO REALIZZATO CREIAMO STORIE E LIBRICINI A GENOVA CON I VIGILI DEL FUOCO PARLIAMO DI SICUREZZA A SCUOLA IN GITA ALL’A CQUARIO DI GENOVA - IL LABORATORIO DELLE BOLLE DI SAPONE 4 LA VOCE DEI BAMBINI Anno III - N. 1 - Gennaio 2012 Scuola dell’Infanzia di Lagrimone IN QUESTO MONDO DI LIBRI.... In biblioteca... ci sono tanti... tantissimi libri.... di favole, di storie, alcuni di cartone più spesso, di forme e dimensioni diverse, uno aveva la forma di una borsetta... .. c’era tanto spazio e si potevano guardare i libri sul tappetone, sul tavolo piccolo e sui tavoli grandi... E’ stato bello guardare e leggere tantilibri, sceglierli e prenderli in prestito, poi dopo qualche giorno si devono riportare. ... ci sono anche i libri per i “grandoni”.. 13 maggio “Festa della mamma” Tanti auguri mamma!!! I nostri librini E’ bello guardare i libri in girotondo C’era una volta... LA VOCE DEI BAMBINI Anno III - N. 1 - Gennaio 2012 5 Scuola dell’Infanzia di Monchio UN LIBRO PER AMICO E’ vero siamo un po’ fuori stagione ma… questo è il libro speciale che il Folletto Gigetto ci ha regalato per Natale. Ha dentro la musica e i personaggi si muovono. A noi è piaciuto molto . Ci piace molto guardare e ascoltare ciò che raccontano i libri. U n giorn o siamo andati su dai bambini grandi e il “Pressedore” (professore) Arturo ci ha letto la storia di Franco…valdo (Marcovaldo). Ci siamo divertiti e abbiamo fatto dei bei disegni coricati per terra!!! Con le maestre abbiamo provato (crediamo di esserci riusciti bene) a fare anche noi dei libri. Il primo, parla di un pupazzo di neve. Prima abbiamo ascoltato la storia e poi abbiamo disegnato gli ambienti, i personaggi e poi li abbiamo vestiti. Poi abbiamo fatto quello per la Giornata della Vita e l’abbiamo portato in chiesa. Ci siamo poi sbizzarriti con i ritagli e … con le macchie. Come il libro di Patatai L’ANGOLO DEL BUONUMORE INS.- Giacomo, come hai fatto a farti male? GIACOMO- Eh…correvo nella ghiaia, ho fermato una gamba e l’altra ha continuato ad andare … Così sono inciampato e sono caduto!!! INS.- Giacomo cosa c’è che non va? GIACOMO- Ho tanta fame che mastico la saliva!?! Anno III - N. 1 - Gennaio 2012 LA VOCE DEI BAMBINI 6 Scuola dell’infanzia di Tizzano E’ CARNEVALE… In occasione del carnevale i bambini e le bambine del Micronido, della Scuola dell’Infanzia e della Primaria di Tizzano hanno assistito alla rappresentazione di “Hansel e Gretel” al Centro Paglia con il Prof. Adriano Vermi… poi raccontata dai bambini… “C’era il taglialegna che era stanco di tagliare la legna, allora ha detto che avevano finito il pane da dare ai suoi bambini, che erano Hansel e Gretel. Poi arriva la notte e la matrigna dice al papà che domani li devono portare nel bosco e poi la matrigna ha detto: “FALLO! FALLO! FALLO!” Poi arriva la mattina e sono andati nel bosco e poi la matrigna ha detto che hanno acceso il fuoco e di mettersi a dormire, che sarebbero tornati con la legna, ma poi arrivò la notte dopo e non arrivava né la matrigna, né il papà……” FESTA DEL PAPA’ In occasione della Festa del Papà abbiamo preparato… “…l’orsetto Brunetto, un porta oggetti perfetto!!!” VENTO DI PASQUA Un bel venticello leggero e monello, soffiò sopra i fiori dai caldi colori. Alzate la testa, svegliatevi è festa! È Pasqua, vedete! Cantate, ridete! Su tulipano, dammi la mano. Giallo narciso regala un sorriso. Primula d’oro facciamo un bel coro: “Auguri di cuore! È risorto il Signore!” “L’ANGELO E LA COLOMBA” “…tutto ha ripreso a vivere!”, disse l’Angelo ridendo. “E’ un miracolo della primavera!”. Veramente non fu per la primavera, ma per la primissima PASQUA DEL SIGNORE GESÙ. Dal teatrino della gioia… “ADA E IL BRUCO GIGI” Quando noi crediamo che il bruco sia morto, in realtà aspetta solo il momento giusto per venir fuori in tutta la sua bellezza. Proprio come la primavera che sboccia dopo il lungo inverno… “Che meraviglia…la Creazione!” Anno III - N. 1 - Gennaio 2012 Scuola Primaria di Beduzzo LA VOCE DEI BAMBINI 7 8 LA VOCE DEI BAMBINI Scuola Primaria di Corniglio Al Bosco delle cose Dopo la visita la museo di Guatelli ad Ozzano, ognuno ha riferito ciò che l’ha stupito di più. Al museo c’erano le cose di un tempo: • Il bigoncio di legno dove si lavavano le lenzuola con sopra la cenere e l’acqua bollente • Il girello di legno che usavano i bambini per imparare a camminare • Dei fucili brutti appesi al soffitto • I ferri di cavalli, di asini e di muli: erano appesi al muro • La conchiglia grande che poteva “suonare”: era tutta marrone e dentro bianca • Il fuso, la spada, i giochi, il triciclo, i pupazzi dell’orchestra: le cose erano fatte anche di legno e ferro • La stanza dei giocattoli: una spada di legno era sul soffitto • La valigia dei pupazzi: chi non aveva un lavoro andava nelle piazze con questa valigia, faceva muovere i pupazzi con la musica così prendeva qualche soldino • La stanza dei girovaghi: gli uomini prendevano cuccioli di scimmia o di orso per addestrarli • Il teschio del caprone: poverino!... mi ha fatto un po’ impressione! (Tutti gli alunni) Una giornata sul Po Lunedì siamo andati a Mezzani vicino al Po e dopo abbiamo visitato l’acquario con due signore, Elisa e Sonia. I pesci erano molto belli e alcuni erano grossi. C’era anche un gambero di fiume. Questi pesci sono curati molto bene, danno loro da mangiare due volte alla settimana ed è un pescatore a fornire molti esemplari. Abiamo mangiare sotto un albero, ci hanno offerto la pasta, il pane e l’acqua (le posate erano imbustate). Dopo pranzo abbiamo fatto una passeggiata nel sentiero lungo la Parma Morta e abbiamo visto gli aironi cenerini dal capanno. Tornati all’acquario della riserva naturale con il bus siamo andati sul Po. Andare sul motoscafo è stato molto emozionante e per la prima volta abbiamo visto la foce del Parma e dell’Enza! Lungo un tratto del fiume Po, sul lato sinistro, si vedeva la Lombardia! Il viaggio sul Po è stato divertente e abbastanza lungo. Alla foce dell’Enza abbiamo fatto inversione di rotta e siamo tornati al porto, concludendo la bella giornata. (classi 4^ 5^) Anno III - N. 1 - Gennaio 2012 Il gregge di pecore cornigliesi (IN NUMERI) Nel gregge di 250 pecore c’era una pecora tutta marrone e 2 agnellini gemelli da 10 mesi con 4 cani che facevano la guardia. Poi c’erano 4 capre, che servono per guidare il gregge nelle strade brutte, perché le capre sono più coraggiose delle pecore! (A & A cl 3^) Fare il telaio • Mi è piaciuto molto perché era un lavoro di precisione e mi piaceva andare avanti e indietro • Mi piaceva quando passavo sopra e sotto i fili • Mi è piaciuto quando avevo completato tutto il telaio • Il filo era come un’onda che seguiva l’ago • Io ho scelto dei colori molto belli e accesi • Io ho formato un telo color arlecchino • Io ho tessuto un tramonto • Io regalerò il mio lavoro alla mamma (classe 1^) La Galleria Nazionale di Parma Un lunedì siamo andati alla galleria nazionale di Parma a vedere dei quadri. Il primo quadro visto rappresenta la famiglia Borboni. La mamma filava. I bambini facevano finta di litigare e la sorella più grande svolgeva tante attività: la pittura, la lettura, il canto e la musica. Il secondo quadro era fatto d’oro su legno. Rappresentava dei santi che leggevano la Bibbia e la Madonna con in braccio Gesù. A noi è piaciuto di più l’ultimo quadro che rappresentava l’angelo che stava lottando con il demonio e aveva una bilancina per pesare le anime delle persone per vedere se andavano all’inferno o in paradiso. (classi 3^ 4^ 5^) Anno III - N. 1 - Gennaio 2012 LA VOCE DEI BAMBINI Scuola Primaria di Lagrimone NONNA LINDA RACCONTA… Durante l’anno scolastico abbiamo intervistato i nostri nonni per farci raccontare come loro vivevano quando erano bambini. Abbiamo scoperto notizie davvero interessanti che raccoglieremo in un librone “Le cose belle e buone di una volta”. Così, in un bel pomeriggio di primavera, la signora Linda è venuta a farci visita per raccontarci la sua vita da fornaia. Linda è la nonna di Chiara, una nostra compagna, ha accolto il nostro invito e puntualissima è arrivata in classe col grembiule già pronta per preparare il pane con noi e insegnarci alcuni trucchi del mestiere che, insieme al marito, ha svolto con grande pazienza. Prima di aprire il forno a Lagrimone, Linda è emigrata in Francia e mentre Benedetto, il marito, faceva il muratore lei lavorava presso una famiglia nobile occupandosi delle faccende domestiche. Dopo cinque anni ritornò e insieme al marito, nel 1962, aprì il forno e per trenta anni condusse quell’attività così faticosa. Si alzava alle due di notte e lavorava 16 ore al giorno: per fare l’impasto occorreva tanto tempo perché la lievitazione era molto lunga. Alla farina, che proveniva dal mulino di Capoponte, si aggiungeva lievito in cubetti, sale, acqua e olio di oliva, perché quello di semi era vietato. Dopo cinque ore l’impasto poteva essere lavorato: micche, focacce e pizze venivano infornate per 50 minuti a 180° nel forno a gasolio. In un giorno si producevano 90 Kg di pane che corrispondevano a 70-80 micche, d’estate si raggiungevano anche i 5 quintali. Il pane più venduto era quello comune ma, nel forno della signora Linda, si poteva trovare anche quello integrale e francese. Il pane costava 110 lire al Kg, se il contadino portava la farina allora lo pagava, al Kg,10 centesimi. E quando la signora Linda aveva finito col pane iniziava con le torte; quella più richiesta era la torta “mille gusti” che le fece vincere un premio in un concorso di torte. Mentre lei pensava alla vendita nel forno, il marito con la macchina partiva e vendeva il pane nei paesi circostanti, dal suo baule usciva sempre un delizioso profumino di pane, focacce e pizza. Non c’era tanto tempo per riposarsi, solo 5 giorni di ferie all’anno. E, adesso, quando la signora Linda ripensa ai suoi 30 anni di lavoro si chiede come abbia fatto; forse l’amore, la passione che metteva nel suo lavoro e l’aiuto che riceveva dal marito e dalle figlie l’hanno aiutata a condurre la sua attività che in fondo oggi le manca un pochino. (Classe 4) 9 RACCONTI DI SCUOLA…. NELLE ORE DI EDUCAZIONE MOTORIA OGNI GIOVEDI’ POMERIGGIO, INSIEME ALLA MAESTRA ROBERTA E AI NOSTRI COMPAGNI DI CLASSE PRIMA, ANDIAMO IN PALESTRA PER FARE GINNASTICA. PRIMA D’INIZIARE CI CAMBIAMO LE SCARPE E INDOSSIAMO QUELLE DA GINNASTICA. CI MUOVIAMO LIBERAMENTE E FACCIAMO TANTI ESERCIZI E GIOCHI PER ALLENARE IL NOSTRO CORPO. NEL MESE DI APRILE ABBIAMO CONOSCIUTO LUCIA, L’EPERTO DI EDUCAZIONE MOTORIA, CHE CI HA INSEGNATO TANTI GIOCHI MOLTO DIVERTENTI. CI E’ PIACIUTO GIOCARE ALLA STREGA ALBERO PERCHE’ POTEVAMO CORRERE MA ANCHE FERMARCI VICINO A UN COMPAGNO E PRENDERGLI UN BRACCIO. CON LUCIA ABBIAMO SVOLTO IL PROGETTO CONI E CON LEI CI SIAMO MOLTO DIVERTITI PERCHE’ ERA MOLTO BRAVA A SPIEGARCI GLI ESERCIZI E I GIOCHI CHE DOVEVAMO ESEGUIRE. (CLASSE 2) Una giornata sul Po Lunedì, noi di quinta di Lagrimone, insieme ai bambini di 5° e di 1° media di Tizzano e Corniglio, siamo andati in un luogo naturale davvero straordinario. Il paese si chiama Mezzani e si trova vicino a Parma. Qui è possibile visitare un’area riservata dove la fauna e la flora sono protette e l’ambiente non può essere modificato dall’uomo. Si tratta di una specie di palude, ma dalla forma strana, infatti, occupa un letto di un fiume: il Parma. Un tempo questo fiume correva parallelamente al Po e, dopo essersi unito all’Enza, insieme si gettavano nel fiume più lungo d’Italia. In seguito il corso del Parma è stato deviato ed è rimasto l’antico alveo del torrente occupato da acqua stagnante: la Parma morta. Qui si trovano piante e animali tipici di una palude: salici, sanguinella, pioppi bianchi, ciliegi e noccioli sui quali si vedono volare bellissimi aironi e martin Pescatori. Appena arrivati, ci hanno accolto due ragazze della cooperativa sociale “Il Ciottolo” che, dopo averci spiegato che cosa avremmo visto in quella giornata, ci hanno accompagnati in una casa colonica che ospita un acquario didattico. In due stanze molto buie si trovano in diverse vasche pesci e crostacei tipici del Po: tinca, carpa, luccio, pescegatto, il persico e anche un gambero di fiume. Alla fine di questa prima tappa abbiamo capito che ogni pesce ha delle caratteristiche particolari in base al suo modo di comportarsi. Subito dopo siamo andati a fare un’escursione sulle sponde della Parma Morta, lungo il sentiero gli alberi e gli arbusti sembravano volerci abbracciare e proteggere. È stato bellissimo ascoltare il canto degli uccellini e odorare il profumo di erba appena tagliata, di fiori e di frutti. Nel pomeriggio ci siamo recati al porto fluviale sul fiume Po e, su una barca a motore, siamo andati a vedere la foce del fiume Parma e quella dell’Enza. Il Po era torbido, ma soprattutto delimitato da tantissimi pioppi che lasciavano cadere milioni di piumini. Questa esperienza è stata molto interessante perché abbiamo avuto la possibilità di vedere da vicino un fiume di cui avevamo solo sentito parlare. È stato bello anche passare una giornata insieme a bambini di altre scuole. CLASSE 5^ 10 Anno III - N. 1 - Gennaio 2012 LA VOCE DEI BAMBINI Scuola Primaria di Monchio Cinque anni di scuola Festa della mamma Dopo cinque anni stiamo per lasciare la scuola primaria. Noi di quinta siamo in quattro, una femmina e tre maschi, Valon è arrivato quest’anno e, anche se subito eravamo un po’ diffidenti verso di lui, poi abbiamo imparato a conoscerci e adesso siamo grandi amici. Siccome siamo pochi, siamo sempre stati in classe con altri bambini, alcuni sono ancora con noi, altri si sono trasferiti, ad esempio Cristian e Alessio. I ricordi sono tanti, da quando eravamo più piccoli e abbiamo faticato per imparare a leggere, a scrivere, a contare, a fare le operazioni e soprattutto a studiare, cosa che ci ha davvero impegnati perché le nostre maestre sono molto esigenti. A proposito di maestre, ne abbiamo cambiate tante di religione e di inglese; quelle che sono rimaste sempre con noi sono la Marzia che in palestra ci fa morire di fatica, la Loretta che è molto severa, ma che ci lascia un’impronta nel cuore, la Paola che quest’anno ci ha insegnato quasi tutte le materie, anche lei è severa, ma gentile. Ci ricorderemo sempre le recite che ci hanno molto divertito, anche se il palcoscenico fa battere il cuore a mille, le settimane bianche a Prato Spilla (..e peccato che se ne sia fatta solo una all’anno!), le uscite nei prati e nei boschi, le partite di calcio in cortile e le corse proibite lunghe il corridoio che ci hanno procurato tante sgridate dai nostri bidelli. L’anno prossimo forse cambieranno tante cose, ma, se soffriremo di malinconia, potremo sempre fare una capatina nella “porta accanto”! Abbiamo preparato un vaso di fiori per le nostre mamme. Prima abbiamo decorato con colori brillanti i vasi di coccio. Alcuni di noi, sul bordo, hanno scritto una dedica. La maestra lo ha verniciato con un prodotto trasparente. Abbiamo aspettato che asciugasse e poi nel cortile abbiamo invasato piantine di begonia rosse e bianche. Auguri a tutte le mamme “Do,re,mi,fa,sol,si” Dentro una fiaba Cantare mi fa sentire la gioia. Quando canto con gli amici, mi sento senza pensieri, dimentico di non avere simpatia per qualcuno. Se sbaglio, sento l’altro bambino e mi correggo. A volte faccio fatica a seguire il ritmo veloce … perché io sono un po’ lento! Mi piace cantare “Vanità di vanità” perché il maestro Paolo ci trasmette un bel ritmo e mi fa venire voglia di cantare. Lui ci guida bene, è buffo e spiritoso e ci fa capire bene le tonalità. Non facciamo fatica a imparare a memoria i testi delle canzoni che sono poesie. A noi piace ascoltare la nostra voce. Alla fine dell’anno canteremo per i nostri genitori insieme ai bambini della materna e non vediamo l’ora che Paolo porti gli strumenti che suoneremo noi. Siamo andati nei prati e nei boschi. Abbiamo osservato erbe, fiori e alberi. La cosa più divertente è stato misurare l’altezza di un grande albero utilizzando … un bastoncino!!! Abbiamo letto la fiaba “Hansel e Gretel”, la conoscevamo già, ma ci piace sempre ascoltarla. La fiaba è un mondo speciale, ci è piaciuto scegliere i momenti a noi più cari. Abbiamo riflettuto sui personaggi, sui luoghi e ci siamo chiesti cosa volevano dire per ciascuno di noi. Il bosco è un luogo pieno di cose tristi e belle, nere e bianche, ma è sempre vita; nel bosco ti puoi stupire delle cose che vedi , è malinconico, non adatto per viverci perché è pieno di bestie feroci e spietate, c’ è il vento che muove violentemente gli alberi. E’ tutto buio e non trovo più la strada di casa, per fortuna c’è mio nonno! E’ fitto di alberi, alcuni animali fanno paura, ma non ci sono rumori fastidiosi. Ci sono la preda e il predatore, cose semplici e naturali, io ci vivrei per fare quello che voglio in libertà. Io invece non ci andrei perché non c’è niente da mangiare, solo qualche fragolina e potrei cadere da un precipizio. La strega è una vecchia bruttissima con un “bognolo” sul naso che mi fa venire la pelle d’oca! E’ piena di rancori, ma se si aprisse agli altri sarebbe meno cattiva. E’ la tristezza, la paura, la morte, il nero. Temo i suoi incantesimi e le sue trappole. Sta bene nel forno perché la paura bisogna sconfiggerla. Anno III - N. 1 - Gennaio 2012 LA VOCE DEI BAMBINI Scuola Primaria di Palanzano IL CARNEVALE In tutto il mondo si festeggia il Carnevale. balli, canti, carri e maschere animano le città. Anche a scuola si festeggia il Carnevale. Questa festa è proprio il momento ideale per allontanarci un po’ dai libri e vivere insieme ad amici e genitori attimi di allegria. Per tutti il Carnevale è un avvenimento piacevole, è possibile fare scherzi impensabili e tutti stanno al gioco perché a Carnevale “ogni scherzo vale”. Così è stata la festa che Martedì 21 Febbraio insieme ai nostri compagni e alle nostre maestre abbiamo organizzato. La mattina entrando a scuola abbiamo provato una strana sensazione: principesse, super eroi, contadini, fate, pirati, cowboy, danzatrici del ventre colmavano di allegria le scale della nostra scuola. Era come se un mago ci avesse proiettato in una favola di Walt Disney. Era finalmente arrivata l’ora di festeggiare il Carnevale. Eravamo felicissimi di poter salire quella scalinata, che solitamente ci lasciava sì una bella sensazione, ma allo stesso tempo timore per una verifica o un’ interrogazione che ci aspettava. Quella mattina invece tutto era diverso. La maestra ci ha accompagnato in classe, le bidelle ci hanno preparato una stanza ricca di deliziose prelibatezze: asprelle, tortelli, focacce, patatine, bibite e tanto altro ancora che i nostri genitori avevano generosamente portato la mattina. Nel frattempo nella classe accanto abbiamo ballato e fatto splendidi giochi insieme alle nostre maestre. Evviva la festa! La nostra classe era diventata una sala multicolore dove ognuno di noi aveva scelto il suo vestito per la sfilata, tutti si divertivano ed era impossibile che qualcuno rimanesse isolato in un angolo a pensare a chissà cosa. Il Carnevale, la festa, i suoni, i rumori ci avevano resi protagonisti di una bella favola che si avverava, e così abbiamo passato una splendida giornata senza paure o pensieri. Il carnevale è la festa di tutti, la gioia, la felicità, canti e suoni sono i suoi ingredienti principali. Basta poco per divertirsi, un’ abito vecchio, vestiti a brandelli e tanta fantasia. La nostra festa era una ricetta riuscita perfettamente! 11 LA CAPRA FORESTA Esiste una foresta abitata da animali… normali. Conigli con le corna, cerbiatti a sei zampe, serpenti con sei lingue. E chi è capo di questa foresta? La capra Foresta. La capra Foresta è una capra che ha sette palmi di corna in testa, un palmo è grande come una mano, uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette mani per un corno, uno due, tre, quattro, cinque, sei, sette, sette mani per l’altro corno, due corna enormi e la capra foresta è stufa, è stanca di vedere sempre quegli animali così banali, così normali. Questa è una favola speciale, ci sono tanti animali e tanti sentimenti. Ci sono lacapra, il leone, il rinoceronte e il grillo. Provano coraggio, timore e allegria. Tutti provano ad aiutare una vecchina e alla fine impareranno qualcosa gli uni dagli altri: che se si aiuta si riceve aiuto, se si accoglie si è accolti, se ci si fa carico dei problemi degli altri anche gli altri ci danno una mano. Questa favola ci insegna il rispetto per gli altri e l’importanza dell’accoglienza. Ci fa pensare che possiamo trovare nella diversità qualcosa che ci distingue dagli altri. Ognuno di noi è diverso da qualcun altro: per l’aspetto fisico, il comportamento, la famiglia, la religione. Queste differenze non devono dividerci, perché tante volte è proprio questo essere 14 maggio 2011: GITA AI BOSCHI DI CARREGA. La prima tappa è stata Villa Giarola dove due guide attendevano il nostro arrivo per presentare cosa avremmo visto di bello. Dopo una breve visita al museo, all’interno della villa, ci siamo diretti verso il Parco del Taro. Istituito nel 1988, il parco nasce con lo scopo di proteggere l’antico paesaggio fluviale. L’area protetta si estende lun- go il Fiume Taro, dalle sue rive coperte da una vegetazione a mosaico, si diramano i dieci sentieri che consentono la visita. Presenta una ricca varietà botanica, con oltre 700 specie floreali, mentre per quanto riguarda la fauna, gli uccelli sono senza dubbio l’elemento di maggior interesse e attrazione. Durante il tragitto le guide raccontavano così la storia del fiume. All’ora di pranzo tornammo alla Villa dove ci consegnarono il passaporto dei Parchi e dove ci attendevano i panini che erano stati gentilmente preparati pronti per il nostro arrivo. Una breve pausa per poi ripartire verso i boschi di Carrega. Un viale alberato in leggera salita ci portava direttamente nel bosco. Istituito nel 1982, è stato il primo Parco della regione Emilia Romagna. Si trova sui terrazzi tra il fiume Taro e il torrente Baganza. Il bosco è caratterizzato da querci misti, castagneti e da un’ antica faggeta. Grazie alla varietà di ambienti anche la fauna è molto ricca e comprende oltre al capriolo, l’animale più diffuso, anche il cinghiale e altri carnivori come la volpe e la faina. Tra gli uccelli sono presenti il picchio verde e il picchio rosso maggiore e numerose cince. Ci siamo infine spostati verso il “Casino dei boschi” che nel 1815 era la residenza estiva di Maria Luigia d’Austria, moglie di Napoleone e casino di caccia. Era giunto il momento di tornare a casa, siamo ritornati al pullman che ci attendeva. È stata una bella esperienza. Ci siamo non solo informati su nuove cose ma anche divertiti. Anno III - N. 1 - Gennaio 2012 LA VOCE DEI BAMBINI 12 La torta al cioccolato Scuola Primaria di Tizzano Super Mamma In cucina con la mamma di Valentina Agazzi Sei una super mamma. Alcune volte mi fai arrabbiare e quando facciam pace mi sembra di volare. Con te mi piace cucinare, e poi insieme mangiare. Invitiamo anche papà. Alcune volte scherzate e capisco che vi amate. Mi piace cucinare ma qualche volta vorrei giocare. Mi piace nascondino accendi la radio conto in un angolino ti nascondi nell’armadio. Ma ti trovo lo stesso. Perché non farlo più spesso? Hai la pelle che profuma di Aurora Zanchetta Mi chiami alla mattina, hai la pelle che profuma. Andiamo in cucina e già il tè fuma. Ci dai un bacino e vai a lavorare, ma ti sento vicino, potrai presto tornare. di Andrea Rozzi È sabato mattina stiamo insieme in cucina. Facciamo un tiramisù con la ricetta che sai tu. La pasta al pesto e un bell’arrosto. Risotto alla milanese sono felice per un mese. Pasta alle vongole ritorna il sole… Le crepes prepariamo e insieme mangiamo. Per te cucinare è un modo di amare. Vicino al camino di Ramanpreet Kaur La nebbia sale morbida come una carezza di mamma, ma l’aria tutta intorbida. Nel camino vedo la fiamma. È bello stare al caldino con un po’ di focaccia vicino al camino che ti scalda la faccia. di Elyas Del Sante La mia torta preferita e la sola che mangio è quella della mamma, al cioccolato. Capisco subito che la mamma prepara la torta dal rumore dello sbattitore elettrico che monta gli albumi a neve. Quando la torta è in forno, il profumo si sente in tutta la cucina. Mi viene l’acquolina perfino agli occhi e se ne mangio una fetta, ne rivorrei un’altra. Lo zucchero a velo che c’è sopra le dà un giusto gusto di dolcezza, come piace a me. Mi piace perché è morbida dentro e croccante fuori, si chiama “cioccolatina”. Maestro Ligabue Antonio Ligabue amava dipingere animali esotici, ma anche animali dei nostri boschi. Abbiamo preso ispirazione da alcuni suoi quadri ed abbiamo tentato di riprodurli. Gita allo zoo safari di Bussolengo di Giada Lazzari Raduno davanti a scuola alle 6:30. Siamo arrivati a Bussolengo alle 9:30 circa. Le maestre hanno dato un biglietto a tutti per entrare. Prima siamo andati, con una guida, a vedere gli animali del nostro territorio. Il primo animale è stato il bisonte europeo. La guida ci ha detto cose molto interessanti. Poi ci ha fatto vedere una cassa di legno grande dove caricavano i bisonti per trasportarli e ci ha spiegato che, quando liberano un bisonte, gli mettono un collare per vederne gli spostamenti. Vicino ai bisonti c’era il recinto dell’avvoltoio e dell’ibis. Più avanti abbiamo incontrato il montone ed il daino. Il daino era un po’ nascosto, ma la guida ci ha fatto vedere i suoi palchi e ci ha spiegato come sono, quando crescono e come diventano. Ci ha fatto vedere anche l’impronta del montone. Siamo passati al recinto dei lupi. La guida ci ha spiegato che i branchi di lupi hanno una organizzazione gerarchica: c’è sempre un lupo un po’ più sfortunato che subisce i dispetti degli altri. Tra il lupo e il montone c’era un grande recinto vuoto perché sennò i montoni si sarebbero agitati e stressati troppo. La guida ci ha fatto vedere l’ impronta del lupo. Anche se stava arrampicata molto in alto su un albero, siamo riusciti a vedere la lince e, nel recinto successivo, il gatto selvatico. La guida ci ha mostrato le loro impronte. Ci siamo fermati a fare un gioco con la guida e poi abbiamo proseguito la visita con le nostre maestre. Abbiamo visto il terrario con serpenti, boa e pesci ecc. Dopo abbiamo visto i gorilla, i leoni bianchi, gli ippopotami, i rinoceronti. Ma non abbiamo fatto in tempo a finire tutto il giro perché eravamo in ritardo e dovevamo andare a mangiare. Un souvenir però l’abbiamo preso. Dopo pranzo siamo ritornati allo zoo safari e abbiamo visto: tante antilopi diverse, lo struzzo, il bue dei Watussi, il potamocero, le giraffe, le zebre, i buoi, il lemure rosso e quello bianco e nero. Questi erano erbivori. Poi siamo passati ai carnivori c’erano: la iena maculata, il leone e il ghepardo. Alle 16:00 circa, siamo partiti per ritornare a casa. Ci siamo fermati in autogrill per fare merenda. C’era un parco giochi ed abbiamo giocato un po’. Le maestre ci hanno anche offerto il gelato. Infine, via, verso casa. Questa è stata la gita in cui mi sono divertita di più. Winners! La rassegna Padus Amoenus si svolge a Sissa da ben 17 anni e comprende vari concorsi. Tra questi il Premio letterario Nazionale per le Scuole: L’Usignolo. 14 alunni della scuola di Tizzano hanno partecipato al concorso ed hanno vinto 5 premi: 1. 1° premio narrativa per la classe 5°: Riccardo Calugi con il racconto Sciabotin Ciuff Ciuff 2. 2° premio narrativa per la cl. 5°: Suraj Kumar con tre episodi de L’ippodrago 3. 1° premio narrativa per la cl. 4°: Lara Pesci con il racconto Un cigolio 4. 3° premio per tutta la pluriclasse di 4° e 5° con il racconto: Cappuccetto Nero 5.Segnalazione speciale per la narrativa alla cl. 3° per i racconti: Le scarpe nuove, La cuoca “mangia tutto”, Il lupo cantante, La lucciola gigantesca. Li potete leggere tutti, insieme a tanti altri, nel nostro blog: http://unascuolasuimonti. wordpress.com. LA VOCE DEI BAMBINI Anno III - N. 1 - Gennaio 2012 13 Scuola Secondaria di 1° grado di Corniglio M AL TA : U no s pl e n di d o viag g io Ecco, finalmente questo giorno è arrivato. Dopo una lunga attesa, venerdì mattina siamo partiti per l’aeroporto di Linate, presso Milano, per partire dall’Italia e andare a Malta. Eravamo tutti molto agitati dato che andare in aereo, per noi, era una grossa novità. Dopo l’imbarco e un’ora e mezza di volo, passato ad osservare la vista mozzafiato che da quell’altezza si poteva ammirare, siamo giunti in territorio maltese. Di quest’isola ci ha colpiti immediatamente il clima che rispetto al nostro è molto più caldo e afoso. Appena arrivati ci siamo immediatamente diretti all’albergo con un tipico pulmino avente la guida a destra. Dopo esserci sistemati presso il nostro albergo abbiamo fatto una passeggiata per il lungo mare dove abbiamo organizzato, con gli uomini del posto, le gite di tutta la settimana attraverso i luoghi più suggestivi e pittoreschi che in quest’isola si possono trovare. La cosa che più ci ha colpito di questo fantastico posto è il fatto di poter trovare nello stesso luogo, persone di etnie diverse, come: arabi, inglesi, francesi e italiani che coesistono senza litigare e senza nessun segno di razzismo. Un’altra cosa che molto ci ha colpito sono gli edifici in stile orientale, molto colorati e sfarzosi. Il primo giorno di questa straordinaria gita lo abbiamo dedicato all’esplorazione di malta attraverso i suoi luoghi più suggestivi, come chiese o enormi costruzioni in stile arabico. Il secondo giorno, invece, lo abbiamo dedicato all’esplorazione di Gozo, una straordinaria e pittoresca isola ricca di chiese e belle spiagge. Lunedì, martedì e mercoledì mattina siamo andati a scuola dove un maestro di madre lingua ci ha fatto dialogare in lingua inglese. Negli ultimi tre pomeriggi siamo andati al mare e abbiamo visitato La Valletta, la capitale di malta, circondata da mura e coperta di chiese e edifici antichi. Purtroppo però questi sei giorni sono passati in fretta e, dopo il ritorno in aereo, questo viaggio è finito, ma ci ricorderemo per sempre di questa meravigliosa esperienza. In conclusione vogliamo ringraziare l’associazione Monsignor Bonani e tutte le persone che hanno reso possibile questa straordinaria esperienza. Le serate a Malta For School Magazine The Trip to Malta … Unforgettable!! Il mare dell’isola di Gozo (sopra) La spiaggia della dea Calipso When I was in Malta, I had a really great time. Malta was wonderful, but the sea of two beaches where we went, was very dirty. The boys there weren’t beautiful. The mates in my room were so pleasant. When I went to Valletta I saw the S. Johan’s Cathedral, inside there are the Caravaggio’s Pictures. I love Caravaggio because he was really realistic. Always in Valletta, I did shopping for my parents and my sister. In Gozo I went on a double-decker bus and in the afternoon I went to the beach, but for a short time. At English School, I learnt English pronunciation and some grammar rules. The only people that I missed were my best friends: Alessia and Alessandra. Sofia Malta is an island full of interesting things: museums, shops, stores, and trips on boat. In Malta there are UNESCO Heritage Centres and many cultural sites. Malta is fantastic and is a very beautiful island. Luca LA VOCE DEI BAMBINI 14 La Scuola Racconta... Scuola Secondaria di 1° grado di Monchio La nostra gita: dall’Appennino alla Laguna… Alle 6:00 del 18 aprile, noi della scuola secondaria di Monchio, siamo saliti sul pullman e immediatamente abbiamo cominciato ad urlare dalla felicità salutando i nostri genitori. Poi ci siamo messi comodi, in attesa dell’arrivo dei ragazzi di Palanzano. Arrivati a Palanzano, sono saliti tutti i ragazzi e da quel momento è iniziato il caos!!! Abbiamo fatto alcune soste durante il viaggio. Quando siamo arrivati a Padova i proff. ci hanno lasciato andare a fare compere per i negozi in attesa che arrivasse l’ora dell’appuntamento con la guida che, quando è arrivata, ci ha mostrato la Basilica di Sant’Antonio: era molto bella! All’interno c’erano varie sculture ma quello che mi ha colpito di più sono stati i denti e la lingua di Sant’Antonio posti in teche di vetro. Siamo ripartiti per andare in albergo. L’albergo era abbastanza carino, i proprietari non tanto!!! Alla sera, dopo mangiato, siamo andati tutti a fare una passeggiata a Chioggia ma noi eravamo già tutti concentrati sulla confusione che avremmo fatto di notte, infatti, si sono venuti a lamentare diverse volte! Al mattino, dopo aver fatto colazione, ci siamo diretti a Venezia dove la guida non era molto simpatica: parlava di un argomento e subito dopo di un altro mentre noi ci guardavamo intorno o ci sedevamo per terra stremati. Abbiamo visto Piazza San Marco, il ponte dei Sospiri e il ponte di Rialto. Più tardi, senza guida, siamo stati a Murano, ci siamo andati in traghetto. Per un po’ di tempo il traghettista ha fatto sedere accanto a sé un ragazzo di Palanzano facendogli mettere le mani sul timone. Siamo andati a vedere come si soffiava il vetro. L’artigiano che ci ha illustrato come si faceva ha costruito il cavallo della Ferrari in po- chissimi minuti! Era stupendo! Poi quando ha finito di farci vedere come si lavorava il vetro ci ha portato in una stanza dove si potevano comprare oggetti in vetro costruiti da loro... Finito di fare le compere siamo ritornati in albergo, ci siamo preparati per andare a mangiare e subito dopo i nostri proff. ci avevano organizzato una festa privata sotto a un gazebo riscaldato dove abbiamo ballato e mangiato. Lì ci siamo divertiti un sacco!!! Questa era l’ultima sera che saremmo stati in albergo, allora ci siamo divertiti facendo sì che i proprietari si lamentassero ancora di più. Quella sera la prof. di Inglese ha praticamente dormito in corridoio! La mattina dopo ci siamo diretti, invece, a Verona dove abbiamo visto la casa di Giulietta, le mura, i ponti, il castello e l’ Arena anche all’interno, molto bella! Siamo saliti fino in cima alle gradinate per fare una foto... All’ora di pranzo i proff. ci hanno lasciato girare per fare spese, noi ragazze, come sempre, siamo andate per negozi! Al pomeriggio siamo dovuti partire per ritornare a casa! Quando siamo arrivati a Mantova, ci siamo fermati in un outlet molto carino! Poi siamo ripartiti per casa e siamo arrivati verso le 10 di sera. Mi è dispiaciuto molto essere ritornata a casa! Se la gita fosse durata qualche giorno in più sarebbe stata ancora più bella!!! English Corner REBUS 3+7=10 LETTERS Anno III - N. 1 - Gennaio 2012 Federica Priori La nostra Piccola Antologia è stata pubblicata Durante quest’anno scolastico, a scuola nelle ore di antologia, abbiamo realizzato numerosi racconti rispettando vari generi letterari (Horror, avventura, giallo, etc). E’ stato divertente. Così abbiamo poi pensato di farne una raccolta, una piccola antologia. La richiesta è stata fatta al Comune di Monchio, che l’ha accettata con entusiasmo. Il sindaco, Claudio Moretti, è stato contento e ha detto che noi siamo “il futuro di Monchio”. Così il nostro libro è stato pubblicato e il 17 maggio è stata fatta la presentazione presso la nostra scuola. Erano presenti il nostro Preside, l’assessore comunale, tanti genitori e i nostri compagni della Primaria e dell’Infanzia. Abbiamo realizzato anche la versione e-book, che è scaricabile dal sito dell’Istituto. Valentina Lazzari Questa è la nostra copertina!!!! Quanti scrittori... Sei nuovi Tablet a Monchio Quest’anno noi alunni della seconda media abbiamo partecipato ad un consiglio comunale di Monchio, dove abbiamo chiesto 6 tablet e abbiamo spiegato in che modo essi sono molto utili nelle lezioni, ad esempio visionando video o filmati direttamente dal posto. Il comune ha risposto affermativamente alla richiesta. Poi ci è arrivata un’ altra bella notizia: i tablet ci arriveranno entro quest’anno scolastico. Questi tablet verranno acquistati con il contributo della “GAZZETTA di PARMA”, che ci regalerà anche l’abbonamento al giornale on line. Così leggeremo le notizie riguardanti il nostro territorio, come abbiamo fatto con Repubblica tutti i mercoledì di quest’anno. Speriamo che arrivino al più presto. Andrea Ferrari Solution: Sun-glasses LA VOCE DEI BAMBINI Anno III - N. 1 - Gennaio 2012 15 Scuola Secondaria di 1°grado di Palanzano Tutti in gita! La scoperta e il divertimento tra gli splendori storico-artistici di Padova, Venezia e Verona. Tra il 18 ed il 20 Aprile siamo andati in gita a Padova, Venezia e Verona. A Padova, oltre alla bellezza della Chiesa di Sant’Antonio e di Piazza delle Erbe, mi ha colpito il rituale della goliardia: molti neolaureati, festeggiati con travestimenti e scherzi, erano costretti a fare quanto veniva ordinato loro da amici e parenti. Il risultato finale era divertentissimo! Il giorno successivo siamo andati a Venezia. Mi è piaciuto molto poter ammirare chiese ed edifici meravigliosi dal traghetto… e poi le gondole, Piazza San Marco, migliaia di persone e una girandola di emozioni. Nel pomeriggio, abbiamo potuto assistere con interesse alla lavorazione del vetro in una bottega di Murano, dove un artigiano è riuscito miracolosamente a far nascere un elegante cavallo da una palla incandescente. L’ultima tappa della gita è stata Verona dove abbiamo svolto la prima parte del tour in autobus, con una bravissima guida che ci ha descritto la storia della cinta muraria e di altri edifici. Una volta scesi, abbiamo proseguito la visita a piedi recandoci alla casa di Romeo e Giulietta e all’Arena, molto simile al Colosseo di Roma. Dopo aver pranzato, abbiamo riso tantissimo grazie lo spettacolo di un’artista di strada che, travestita da bambina, cantava e raccontava storie esilaranti. Per tutta la durata della gita, abbiamo dormito in un albergo di Chioggia, un bel paese sul mare che abbiamo esplorato in una passeggiata serale con i nostri professori. In definitiva, posso sostenere di aver gradito moltissimo questa gita, soprattutto perché mi ha dato la possibilità di esplorare bellissime città e di conoscere nuove persone, cioè le ragazze dell’Istituto di Monchio che spero di rincontrare al più presto. C’è una “macchina del tempo” a Palanzano: un viaggio nel passato o nel futuro e tante storie emozionanti da raccontare. L’incontro con una tribù della Foresta Amazzonica Era una fresca mattinata d’Agosto e la mia famiglia decise di andare ad un Museo di Scienze Naturali. Appena giunti, iniziammo a girare per la struttura e incontrammo i miei migliori amici: Thomas ed Emanuele. Andammo nella sala delle invenzioni e ci fermammo presso una macchina molto strana: era la famosa macchina del tempo! Curiosissimi ed eccitati, mentre i nostri genitori erano intenti ad osservare uno dei primi elicotteri, ci sedemmo su un largo sedile e, tirata una leva rossa, iniziammo a girare vorticosamente. Dopo pochi secondi ci ritrovammo in una fitta foresta con alberi altissimi, foglie gigantesche e strani insetti: era la Foresta Amazzonica. Dopo due ore di cammino, ci imbattemmo in una tribù di indigeni. Da una capanna uscì un omone gigante con una brocca d’acqua, un dono per dissetarci dopo tanta strada. Ci invitò ad entrare in una tenda ornata di teste di tigre, con il pavimento foderato di pellicce animali: un servo ci mise sul capo degli strani cappelli e iniziarono dei rituali con danze, canti e voci incomprensibili. Nonostante non capissimo le parole dell’omone e degli altri membri della tribù, apprezzammo moltissimo la sua ospitalità. Giunta la sera, tornammo al museo impostando la data giusta e tirando la leva rossa. Riabbracciammo i nostri genitori, portando scolpito nel cuore un ricordo memorabile. (Mattia Bortolin – I Media) La sacra principessa del mondo 21/06/210021: il giorno del mio comple- anno. Sono la sacra principessa del mondo e oggi si svolgerà una festa per i miei 18 anni. È mattina: mi alzo dal “letto”. Mi piace chiamarlo come facevano secoli fa; in realtà è formato da due calamite con pali opposti che mi tengono sospesa in aria, fluttuante. I miei servi mi portano la colazione; poi scendo al piano inferiore, dove mi aspettano i miei genitori. In mattinata, ho lezione di ballo e canto. Per questo sono costretta a svegliarmi presto! Finite le lezioni, pranzo: arrosto di anatra con contorno di purè. Nel pomeriggio incontro le mie amiche con le quali allestisco una specie di centro di bellezza per la festa di stasera. Inizia la festa… musica ad alto volume e tutti i miei amici. Io indosso un paio di pantaloni grigi con una camicetta molto carina, collezione estate di Jean Pierre Le Flan, noto stilista francese. Mi diverto molto. Ad un certo punto, sbucano dai muri quattro schermi al plasma su cui compaiono milioni di persone di tutto il mondo che festeggiano per me. D’un tratto, odo una voce - ”Signorina, si svegli!” - è la mia dama di compagnia. Si trattava solo di un sogno, ahimè! La mia festa deve ancora iniziare e sarà il solito noiosissimo galà fra nobili..era troppo bello per essere vero. Il brutto di essere nobili consiste nella totale mancanza di libertà: mi piacerebbe tanto essere una normale ragazza diciottenne per poter gironzolare tranquillamente tutto il giorno con i miei amici. (Elena Agnesini – I Media) Un sergente canadese durante lo sbarco in Normandia Un giorno mi recai in un vecchio stabilimento industriale e, in un capannone abbandonato, trovai una sedia d’oro massiccio con centinaia di orologi; essendo curioso, decisi di sedermi. Subito scattò un congegno e una cintura mi assicurò al trono. Dopo qualche giro su me stesso, mi ritrovai su una nave canadese che stava attraccando in Normandia: ero un sergente di I classe e il mio nome era John Callard. Mentre mi dirigevo con la mia squadra verso la prima linea difensiva tedesca, un colpo di cannone affondò la nostra barca. Io e i miei uomini raggiungemmo la riva a nuoto con un grande dispendio di energie: appena giunti sulla spiaggia, iniziò la controffensiva Alpha 4. Ci dirigemmo verso una postazione mortaio nemica, ma quando arrivammo ad una decina di metri di distanza, sbucò un corazzato che iniziò a far fuoco. Due dei nostri rimasero feriti, mentre io e il soldato Huxley piazzammo una carica sul mezzo che subito esplose. Le perdite furono tantissime da entrambe le parti: morirono circa ventimila dei centocinquantamila soldati presenti quel giorno…ma finalmente avevamo vinto il D-Day. (Davide Ferrari – I Media). 16 LA VOCE DEI BAMBINI Scuola Secondaria di 1° grado di Tizzano LA GITA A GROSSETO Quest’anno, noi ragazzi della media di Tizzano dal 15 al 18 maggio abbiamo fatto una gita a Grosseto. Il viaggio è stato lungo e anche divertente, perché abbiamo fatto soste davvero molto interessanti: le Grotte del Vento, le spiagge toscane e, infine, la magnifica cittadina di Volterra. A Volterra abbiamo visitato la bottega dell’alabastro, una pietra nella cui lavorazione sono specializzati gli artigiani di che viene lavorata solo a Volterra. La sede del nostro soggiorno era ad Arcidosso, dentro l’albergo che ospitava la rassegna teatrale “Giorgio Gaber”, a cui la nostra scuola partecipava per il secondo anno consecutivo. In hotel appena arrivati eravamo tutti un po’ agitati, un po’ perché ci sentivamo spaesati lì, soli e lontani da casa, ma soprattutto perché eravamo preoccupati per lo spettacolo che dovevamo mettere in scena. E tanta era l’ansia che la prima notte abbiamo dormito poco o nulla. Poi piano piano la tensione si è sciolta e ci siamo divertiti un mondo, anche con ragazzi conosciuti nell’albergo provenienti da altre scuole d’Italia. Nell’albergo di Arcidosso abbiamo visto tre spettacoli: il primo era incentrato sulla favola “Lo schiaccianoci”; il secondo era un montaggio di scene che avevano per filo conduttore la risata; l’ultimo spettacolo a cui abbiamo assistito, infine, raccontava la dipendenza dei ragazzi di oggi da alcune cose non propriamente salutari: il fumo, i videogiochi e i vestiti firmati. A completamento dell’attività teatrale io e alcuni dei miei compagni abbiamo partecipato a un dibattito insieme ad altre due scuole, sostenendo una discussione dove i ragazzi mettevano a confronto gli spettacoli cui avevano partecipato e assistito. Nel viaggio di ritorno ci siamo divertiti come pazzi, soprattutto perché Matteo e Christian raccontavano barzellette che facevano sbellicare dalle risate. La sera, arrivati a Tizzano, eravamo stanchi morti, ma contenti della grande esperienza di questa lunga e indimenticabile gita. L’ESPERIENZA TEATRALE Già l’anno scorso, noi ex delle elementari di Lagrimone, abbiamo provato l’esperienza del teatro, ma era molto diversa a confronto di quella fatta quest’anno. Infatti lo scorso anno non avevamo un copione e ci limitavamo ad eseguire una serie di semplici gesti, mentre quest’anno abbiamo recitato, scritto e imparato a memoria i testi che noi stessi avevamo scritti. Insomma abbiamo lavorato come piccoli ma veri attori/autori. A inizio anno il lavoro è cominciato con una serie di esercizî fisici e vocali dai quali è poi nato lo spettacolo finale. Alle elementari il lavoro di preparazione era poco faticoso, alle medie invece per ottenere buoni risultati ed entrare nel vivo della parte abbiamo dovuto faticare e mettere tutto il nostro impegno. La cosa più noiosa è stata provare e riprovare, aspettando scalzi e in piedi per lungo tempo all’interno del centro Paglia. Come già detto lo spettacolo a cui abbiamo lavorato quest’anno è stato il primo contatto degli alunni di prima media con il teatro vero e proprio. Quindi per noi nuovi erano anche le regole e la disciplina severa del lavoro di preparazione; così come nuova è stata anche l’esperienza dell’esibizione su un palco vero e proprio. Il palco del Teatro al parco a Parma, ad esempio, era simile a quelli che si vedono in televisione, pieni di riflettori appesi da ogni parte e con i tanti sacchi sospesi e penzolanti sopra le nostre teste. Recitare in quel luogo è stato molto emozionante: sia per la platea che avevamo davanti, piena di genitori e parenti, sia per il palco tanto ampio e difficile da gestire. Noi ragazzi avevamo tutti paura di sbagliare ma alla fine, con tutte quelle luci puntate contro i nostri occhi, quasi non vedevamo il pubblico sotto di noi e l’emozione si è un poco attenuata. Va detto che anche pronunciare frasi scritte da noi è stato molto bello e gratificante, ma in fondo la più grande soddisfazione viene dai complimenti degli spettatori che, pur non conoscendoci, alla fine dello spettacolo ci avvicinavano per congratularsi con noi. I nostri stati d’animo quando eravamo sul palco: Benedetta: prima di salire sul palco ero molto tesa e agitata, però, quando è cominciata la musica d’inizio, la tensione si è sciolta e al suo posto è emerso il coraggio e la voglia di recitare le parti a me assegnate. Ma l’agitazione non era scomparsa del tutto, infatti avevo molto caldo e sudavo molto prima, durante e dopo lo spettacolo (e certo non solo per colpa delle luci…) Florin: già sul pulmino ero un po’ agitato. Arrivato sul palco ero molto teso e arrabbiato con me stesso perché avevo paura di sbagliare. Ma alla fine è andato tutto bene. Anno III - N. 1 - Gennaio 2012 Rassegna stampa estera da The Economist 24-3-’12 Le riforme in Italia Il groviglio del diritto del lavoro per Monti . Il governo di Mario Monti sta portando avanti le riforme del lavoro contro le obiezioni sindacali e le minacce di scioperi. QUALCOSA di non italiano è accaduto ultimamente il 20 marzo. Mario Monti, il primo ministro, stava cercando di convincere i datori di lavoro e i sindacati ad accettare le riforme del mercato del lavoro. In passato, il risultato solito sarebbe stato colloqui per tutta la notte che terminavano con un documento vuoto di contenuti. Questa volta, quando è diventato chiaro che l’unanimità era impossibile, il sig. Monti ha dichiarato chiuse le trattative e ha detto che il suo governo avrebbe portato avanti le cose comunque. Un ultimo disperato incontro è stato previsto per il 22 marzo, ma le probabilità di ottenere che la più grande federazione sindacale di Italia, la CGIL, si dichiari d’accordo sembrano trascurabili. In effetti, la CGIL ora minaccia una giornata di sciopero nazionale e altre 8 ore di assemblee di disturbo. Le sue lamentele sono sulle modifiche alla legge sul licenziamento. Oggi le imprese con più di 15 dipendenti non riescono a liberarsi dei lavoratori, anche in una crisi, senza rischiare procedimenti legali che possono durare anni. Se un giudice decide poi che l’azienda ha agito ingiustamente, può essere costretta a riassumere il lavoratore e pagargli i mancati guadagni. I datori di lavoro dicono che questo è un deterrente colossale per l’assunzione quando i tempi sono buoni, e aiuta a spiegare perché un terzo dei giovani italiani sono disoccupati. (…..........) Monti, che progetta un viaggio promozionale per promuovere l’Italia, ha detto che l’ultima riforma sgombra gli ultimi ostacoli agli investimenti esteri. Questa è un’esagerazione. Lasciando da parte disincentivi come la corruzione dilagante, la burocrazia esasperante e la criminalità organizzata, si pone la questione se i piani del governo per il mercato del lavoro faranno abbastanza per stimolare quella crescita nella cui creazione l’Italia ha così tristemente fallito. (..............) Tondelli Francesca, Del Rio Alessia, Ollari Martina, Zammarchi Andrea IIIA