La Voce dei Bambini – giugno 2012

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La Voce dei Bambini – giugno 2012
LA VOCE DEI BAMBINI
LA VOCE DEI BAMBINI
Anno III - N. 1 - Gennaio 2012
1
Le Scuole della Val Cedra e della Val Parma
Anno III - Numero I1
Istituto Comprensivo di Corniglio
Giugno 2012
BUONE VACANZE!
Ai lettori,
vi presentiamo, con piacere
e soddisfazione, il 2° numero del nostro giornalino di
quest’anno scolastico, realizzato con il contributo di
tutte le scuole dell’Istituto.
Approfittiamo per augurare
agli studenti dell’ultimo
anno impegnati nell’esame di stato un grosso “in
bocca al lupo”!
Buona lettura e...
Buone Vacanze!
La redazione
Complimenti:
I ragazzi di Tizzano alla grotta del vento
Poesia di Samir
Dobbiamo andare avanti in questo mondo.
Io sto per volare
ma il mio cuore continua a sanguinare.
Simone Dagnese – III Sec. 1° gr Palanzano
Ringraziamenti
Un grazie sentito
- alla Fondazione Mons. Bonani che
ha reso possibile il viaggio di studio
a Malta, il laboratorio linguistico a
Corniglio;
- alle amministrazioni comunali che,
attente ai bisogni, hanno sostenuto le
scuole con generosità, nonostante le
ristrettezze dei loro bilanci;
- alle Associazioni e agli “esperti”
esterni che hanno arricchito l’offerta
scolastica;
- a tutti i lavoratori della scuola che
hanno fatto del loro meglio per assicurare un servizio scolastico di qualità.
Sommario:
Dalla Scuole dell’Infanzia - pag. 2
- pag. 7
Dalle Scuole Primarie
Dalle Scuole Sec. di 1° gr. - pag. 13
Un libro per
amico
pp. 2, 3, 4, 5
Scuol@Appennino
Il nostro istituto ha avuto l’incarico
dall’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna di coordinare questo importante progetto regionale.
La scuola di Palanzano, in particolare, è
stata inserita tra le 14 scuole di montagna della regione, due per provincia, per
l’avvio della sperimentazione. Gli studenti
e gli insegnanti lavoreranno, comunicheranno e collaboreranno tra loro anche
tramite le tecnologie informatiche.
Il progetto ha preso avvio a febbraio. Da
alcuni mesi gli insegnanti stanno confrontandosi per preparare il terreno ai
ragazzi che, a partire da settembre, li vedrà protagonisti in questa innovazione. In
questa attività preparatoria stanno emergendo interessanti proposte. Si constata
spesso che i problemi sono gli stessi ma
che diverse sono le soluzioni adottate
dagli insegnanti. Pochi sono stati gli incontri in presenza a Bologna tanti invece
su Internet, la piazza virtuale dove però
gli scambi di idee sono ben reali.
Per saperne di più sul progetto invitiamo
a consultare il sito www.scuolaer.it
Vigili del fuoco
pp. 2, 3
Festa della
mamma
pp. 10, 12
- alla scuola primaria di Tizzano che ha vinto
ben 5 premi nel concorso letterario “L’usignolo”
con i testi degli alunni: Riccardo Calugi, Suraj
Kumar, Lara Pesci, e con i testi collettivi della pluriclasse di 4° e 5° e la
Segnalazione speciale per la narrativa alla cl. 3°;
- alla scuola sec. di 1° gr di Tizzano per lo
spettacolo “diversamente uguali” che ha partecipato alle rassegne testrali “La Gabbianella Fortunata 2011/12” e al premio nazionale Giorgio
Gaber
- Alle scuole secondarie di 1° gr. di Corniglio, Monchio, Palanzano e Tizzano per la
partecipazione al concorso AIDO;
- al prof. Angelo Paganini, web master del
sito dell’Istituto, premiato a Roma in occasione
del Forum della Pubblica Ammnistrazione, vincitore nel concorso nazionale “A scuola di innovazione
2012”
Avviso
Al momento in cui andiamo in stampa
non si è in grado di comunicare i vincitori del concorso di poesia Odi et amo
Appuntamenti
23/05: a Tizzano festa conclusiva progetto “Un
libro per amico”
25/05: a Tizzano, ore 18, spettacolo delle
scuole
06/06:
- ore 10, a Lagrimone, giochi e pranzo al centro sportivo
- ore 14 a Monchio, concerto e recita
07/06: a Palanzano, intera giornata, festa dello sport per le scuole di Monchio e Palanzano
08/06:
- ore 14,30, a Corniglio, scuola dell’infanzia,
mostra e merenda
- ore 15 - a Palanzano, mostra dei lavori con
LIM, cena e spettacolo con i genitori;
- ore 16,00 - a Corniglio, scuola dell’infanzia:
mostra dei lavori e merenda
- ore 16,30 - a Beduzzo, mostra dei lavori, coro
e merenda multietnica;
- ore 20,30 - a Corniglio, concerto finale
Carnevale
Gite
pp. 6, 11
pp. 3, 7, 8, 9, 11,
12, 13, 14, 15, 16
LA VOCE DEI BAMBINI
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Anno III - N. 1 - Gennaio 2012
Scuola dell’Infanzia di Beduzzo
CAPPUCCETTO
ROSSO
I BAMBINI DELLA
SCUOLA PRIMARIA
CI
RACCONTANO
CON I BURATTINI LA
FAVOLA DI CAPPUCCETTO ROSSO (IN
VARIE VERSIONI).
CONVERSIAMO SULLE NOSTRE PAURE:
HO AVUTO
PAURA DEGLI
OCCHI CHE
HO SOGNATO QUANDO
AVEVO LA
FEBBRE,
DEL BUIO
QUANDO VIENE SERA,
DEL FULMINE,
DELLO SQUALO
CHE MI VUOLE
MANGIARE,
DELLA VIPERA,
DELLA STREGA,
DEL PAPA’ QUANDO FA LA FACCIA
SCURA,
DEI SOGNI BRUTTI, DEL LUPO
E DELLA FACCIA DEL FANTASMA.
COSTRUIAMO IL LIBRO DELLE PAURE.
I VIGILI DEL FUOCO A SCUOLA
SONO ARRIVATI A SCUOLA I VIGILI DEL FUOCO CON LA JEEP CON LA SIRENA ED IL CANE TEO
CHE SALVA LE PERSONE CHE SONO SOTTO AL TERREMOTO E CHE SI PERDONO.
I VIGILI DEL FUOCO HANNO L’ELICOTTERO E LE BARCHE, CI SONO I VIGILI SUBACQUEI
CHE VANNO SOTTO AL
MARE E QUANDO UNA BARCA SI INCENDIA PRENDONO
L’ACQUA DEL MARE E LA
BUTTANO SULLA BARCA…..
POI TOLGONO IL GHIACCIO
SUL TETTO E I CANDELOTTI, QUEST’INVERNO SONO
VENUTI ANCHE NELLA NOSTRA SCUOLA.
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Anno III - N. 1 - Gennaio 2012
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Scuola dell’Infanzia di Corniglio
UN LIBRO PER AMICO
LEGGIAMO, RIELABORIAMO, DISEGNIAMO……. E RAPPRESENTIAMO LA FAVOLA DI BIANCANEVE E I SETTE NANI
IN
CON FRANCESCA,
BIBLIOTECA
LA BIBLIOTECA-
A SCEGLIERE
RIA, LEGGIAMO IL
I LIBRI
LIBRO
“NELLA NOTTE
BUIA”
CON I
BAMBINI
DELLA CL. 1
DELLA
PRIMARIA
I LIBRICINI
CHE ABBIAMO
REALIZZATO
CREIAMO
STORIE E
LIBRICINI
A GENOVA
CON I VIGILI
DEL FUOCO
PARLIAMO DI SICUREZZA A SCUOLA
IN GITA ALL’A CQUARIO DI GENOVA - IL LABORATORIO DELLE BOLLE DI SAPONE
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LA VOCE DEI BAMBINI
Anno III - N. 1 - Gennaio 2012
Scuola dell’Infanzia di Lagrimone
IN QUESTO MONDO DI LIBRI....
In biblioteca... ci sono tanti... tantissimi libri....
di favole, di storie, alcuni di cartone più spesso,
di forme e dimensioni diverse,
uno aveva
la forma di
una borsetta...
.. c’era tanto
spazio e si
potevano
guardare
i libri sul
tappetone,
sul tavolo
piccolo e sui tavoli
grandi...
E’ stato bello guardare e leggere tantilibri, sceglierli e prenderli in prestito, poi
dopo qualche giorno
si devono riportare.
... ci sono anche i
libri per i “grandoni”..
13 maggio
“Festa della mamma”
Tanti auguri mamma!!!
I nostri
librini
E’ bello guardare i libri in girotondo
C’era una volta...
LA VOCE DEI BAMBINI
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Scuola dell’Infanzia di Monchio
UN LIBRO PER AMICO
E’ vero siamo un po’ fuori stagione ma… questo è il libro speciale che il
Folletto Gigetto ci ha regalato per Natale.
Ha dentro la musica e i personaggi si muovono. A noi è piaciuto molto .
Ci piace molto guardare e ascoltare ciò che raccontano i libri.
U
n
giorn
o
siamo
andati
su dai
bambini grandi e il “Pressedore” (professore)
Arturo ci ha letto la storia di Franco…valdo
(Marcovaldo). Ci siamo divertiti e abbiamo fatto dei bei disegni coricati per terra!!!
Con le maestre abbiamo provato (crediamo di esserci riusciti bene) a
fare anche noi dei libri.
Il primo, parla di un pupazzo di neve. Prima abbiamo ascoltato la storia e poi abbiamo disegnato gli ambienti, i personaggi e poi li abbiamo
vestiti.
Poi abbiamo fatto quello per la Giornata della Vita e l’abbiamo portato
in chiesa.
Ci siamo poi sbizzarriti con i ritagli e … con le macchie.
Come il libro di Patatai
L’ANGOLO DEL BUONUMORE
INS.- Giacomo, come hai fatto a farti male?
GIACOMO- Eh…correvo nella ghiaia, ho fermato una gamba e l’altra ha continuato ad andare …
Così sono inciampato e sono caduto!!!
INS.- Giacomo cosa c’è che non va?
GIACOMO- Ho tanta fame che mastico la saliva!?!
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LA VOCE DEI BAMBINI
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Scuola dell’infanzia di Tizzano
E’ CARNEVALE…
In occasione del carnevale i bambini e le bambine del Micronido, della Scuola
dell’Infanzia e della Primaria di Tizzano hanno assistito alla rappresentazione di
“Hansel e Gretel” al Centro Paglia con
il Prof. Adriano Vermi… poi raccontata
dai bambini…
“C’era il taglialegna che era stanco di
tagliare la legna, allora ha detto che
avevano finito il pane da dare ai suoi
bambini, che erano Hansel e Gretel.
Poi arriva la notte e la matrigna dice
al papà che domani li devono portare
nel bosco e poi la matrigna ha detto: “FALLO! FALLO! FALLO!”
Poi arriva la mattina e sono andati nel bosco e poi la matrigna ha detto che hanno
acceso il fuoco e di mettersi a dormire, che sarebbero tornati con la legna, ma poi
arrivò la notte dopo e non arrivava né la matrigna, né il papà……”
FESTA DEL PAPA’
In occasione della Festa del Papà abbiamo preparato…
“…l’orsetto Brunetto, un porta oggetti perfetto!!!”
VENTO DI PASQUA
Un bel venticello leggero e monello,
soffiò sopra i fiori dai caldi colori.
Alzate la testa, svegliatevi è festa!
È Pasqua, vedete! Cantate, ridete!
Su tulipano, dammi la mano.
Giallo narciso regala un sorriso.
Primula d’oro facciamo un bel coro:
“Auguri di cuore! È risorto il Signore!”
“L’ANGELO E LA COLOMBA”
“…tutto ha ripreso a vivere!”, disse l’Angelo ridendo. “E’ un miracolo della
primavera!”. Veramente non fu per la primavera, ma per la primissima
PASQUA DEL SIGNORE GESÙ.
Dal teatrino della gioia…
“ADA E IL BRUCO GIGI”
Quando noi crediamo che il bruco sia morto, in realtà
aspetta solo il momento giusto per venir fuori in tutta la
sua bellezza. Proprio come la primavera che sboccia dopo
il lungo inverno…
“Che meraviglia…la Creazione!”
Anno III - N. 1 - Gennaio 2012
Scuola Primaria di Beduzzo
LA VOCE DEI BAMBINI
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LA VOCE DEI BAMBINI
Scuola Primaria di Corniglio
Al Bosco
delle cose
Dopo la visita la
museo di Guatelli
ad Ozzano, ognuno
ha riferito ciò che
l’ha stupito di più.
Al museo c’erano le
cose di un tempo:
• Il bigoncio di legno dove si lavavano le lenzuola con
sopra la cenere e
l’acqua bollente
• Il girello di legno
che usavano i bambini per imparare a camminare
• Dei fucili brutti appesi al soffitto
• I ferri di cavalli, di asini e di muli: erano appesi al muro
• La conchiglia grande che poteva “suonare”: era tutta marrone
e dentro bianca
• Il fuso, la spada, i giochi, il triciclo, i pupazzi dell’orchestra: le
cose erano fatte anche di legno e ferro
• La stanza dei giocattoli: una spada di legno era sul soffitto
• La valigia dei pupazzi: chi non aveva un lavoro andava nelle
piazze con questa valigia, faceva muovere i pupazzi con la musica così prendeva qualche soldino
• La stanza dei girovaghi: gli uomini prendevano cuccioli di scimmia o di orso per addestrarli
• Il teschio del caprone: poverino!... mi ha fatto un po’ impressione!
(Tutti gli alunni)
Una giornata sul Po
Lunedì
siamo
andati a
Mezzani
vicino
al Po e
dopo
abbiamo
visitato
l’acquario
con due
signore,
Elisa e
Sonia.
I pesci erano molto belli e alcuni erano grossi. C’era anche un
gambero di fiume.
Questi pesci sono curati molto bene, danno loro da mangiare due
volte alla settimana ed è un pescatore a fornire molti esemplari.
Abiamo mangiare sotto un albero, ci hanno offerto la pasta, il pane e
l’acqua (le posate erano imbustate).
Dopo pranzo abbiamo fatto una passeggiata nel sentiero lungo la Parma Morta e abbiamo visto gli aironi cenerini dal capanno.
Tornati all’acquario della riserva naturale con il bus siamo andati sul
Po.
Andare sul motoscafo è stato molto emozionante e per la prima volta
abbiamo visto la foce del Parma e dell’Enza!
Lungo un tratto del fiume Po, sul lato sinistro, si vedeva la Lombardia!
Il viaggio sul Po è stato divertente e abbastanza lungo.
Alla foce dell’Enza abbiamo fatto inversione di rotta e siamo tornati al
porto, concludendo la bella giornata.
(classi 4^ 5^)
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Il gregge di pecore cornigliesi
(IN NUMERI)
Nel gregge di 250 pecore c’era una pecora tutta
marrone e 2 agnellini gemelli da 10 mesi con 4
cani che facevano la guardia.
Poi c’erano 4 capre, che servono per guidare il
gregge nelle strade brutte, perché le capre sono
più coraggiose delle pecore!
(A & A cl 3^)
Fare il telaio
• Mi è piaciuto molto
perché era un lavoro di
precisione e mi piaceva
andare avanti e indietro
• Mi piaceva quando
passavo sopra e sotto
i fili
• Mi è piaciuto quando
avevo completato tutto
il telaio
• Il filo era come un’onda che seguiva l’ago
• Io ho scelto dei colori
molto belli e accesi
• Io ho formato un telo color arlecchino
• Io ho tessuto un tramonto
• Io regalerò il mio lavoro alla mamma
(classe 1^)
La Galleria Nazionale di Parma
Un lunedì siamo andati alla galleria nazionale di Parma
a vedere dei quadri.
Il primo quadro visto rappresenta la famiglia Borboni.
La mamma filava. I bambini facevano finta di litigare e la sorella più grande svolgeva tante attività: la pittura, la lettura,
il canto e la musica.
Il secondo quadro era fatto d’oro su legno. Rappresentava
dei santi che leggevano la Bibbia e la Madonna con in braccio
Gesù.
A noi è piaciuto di
più l’ultimo quadro
che rappresentava
l’angelo che stava
lottando con il demonio e aveva una
bilancina per pesare
le anime delle persone per vedere se
andavano all’inferno
o in paradiso.
(classi 3^ 4^ 5^)
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LA VOCE DEI BAMBINI
Scuola Primaria di Lagrimone
NONNA LINDA RACCONTA…
Durante l’anno scolastico abbiamo intervistato i nostri
nonni per farci raccontare come loro vivevano quando
erano bambini. Abbiamo scoperto notizie davvero interessanti che raccoglieremo in un librone “Le cose belle e
buone di una volta”.
Così, in un bel pomeriggio di primavera, la signora Linda
è venuta a farci visita per raccontarci la sua vita da fornaia.
Linda è la nonna di Chiara, una nostra compagna, ha
accolto il nostro invito e puntualissima è arrivata in classe
col grembiule già pronta per preparare il pane con noi
e insegnarci alcuni trucchi del mestiere che, insieme al
marito, ha svolto con grande pazienza.
Prima di aprire il forno a Lagrimone, Linda è emigrata in
Francia e mentre Benedetto, il marito, faceva il muratore
lei lavorava presso una famiglia nobile occupandosi delle
faccende domestiche. Dopo cinque anni ritornò e insieme
al marito, nel 1962, aprì il forno e per trenta anni condusse quell’attività così faticosa. Si alzava alle due di notte e
lavorava 16 ore al giorno: per fare l’impasto occorreva
tanto tempo perché la lievitazione era molto lunga. Alla
farina, che proveniva dal mulino di Capoponte, si aggiungeva lievito in cubetti, sale, acqua e olio di oliva, perché
quello di semi era vietato. Dopo cinque ore l’impasto
poteva essere lavorato: micche, focacce e pizze venivano
infornate per 50 minuti a 180° nel forno a gasolio. In un
giorno si producevano 90 Kg di pane che corrispondevano a 70-80 micche, d’estate si raggiungevano anche i 5
quintali.
Il pane più venduto era quello comune ma, nel forno della signora Linda, si poteva trovare anche quello integrale
e francese. Il pane costava 110 lire al Kg, se il contadino
portava la farina allora lo pagava, al Kg,10 centesimi.
E quando la signora Linda aveva finito col pane iniziava
con le torte; quella più richiesta era la torta “mille gusti”
che le fece vincere un premio in un concorso di torte.
Mentre lei pensava alla vendita nel forno, il marito con la
macchina partiva e vendeva il pane nei paesi circostanti,
dal suo baule usciva sempre un delizioso profumino di
pane, focacce e pizza. Non c’era tanto tempo per riposarsi, solo 5 giorni di ferie all’anno. E, adesso, quando la
signora Linda ripensa ai suoi 30 anni di lavoro si chiede
come abbia fatto; forse l’amore, la passione che metteva
nel suo lavoro e l’aiuto che riceveva dal marito e dalle figlie l’hanno aiutata a condurre la sua attività che in fondo
oggi le manca un pochino.
(Classe 4)
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RACCONTI DI SCUOLA….
NELLE ORE DI EDUCAZIONE MOTORIA OGNI GIOVEDI’
POMERIGGIO, INSIEME ALLA MAESTRA ROBERTA E AI
NOSTRI COMPAGNI DI CLASSE PRIMA, ANDIAMO IN PALESTRA PER FARE GINNASTICA.
PRIMA D’INIZIARE CI CAMBIAMO LE SCARPE E INDOSSIAMO QUELLE DA GINNASTICA. CI MUOVIAMO LIBERAMENTE E FACCIAMO TANTI ESERCIZI E GIOCHI PER ALLENARE
IL NOSTRO CORPO.
NEL MESE DI APRILE ABBIAMO CONOSCIUTO LUCIA,
L’EPERTO DI EDUCAZIONE MOTORIA, CHE CI HA INSEGNATO TANTI GIOCHI MOLTO DIVERTENTI. CI E’ PIACIUTO
GIOCARE ALLA STREGA ALBERO PERCHE’ POTEVAMO
CORRERE MA ANCHE FERMARCI VICINO A UN COMPAGNO
E PRENDERGLI UN BRACCIO.
CON LUCIA ABBIAMO SVOLTO IL PROGETTO CONI E CON
LEI CI SIAMO MOLTO DIVERTITI PERCHE’ ERA MOLTO BRAVA A SPIEGARCI GLI ESERCIZI E I GIOCHI CHE DOVEVAMO
ESEGUIRE.
(CLASSE 2)
Una giornata sul Po
Lunedì, noi di quinta di Lagrimone, insieme ai bambini di
5° e di 1° media di Tizzano e Corniglio, siamo andati in un
luogo naturale davvero straordinario. Il paese si chiama
Mezzani e si trova vicino a Parma. Qui è possibile visitare
un’area riservata dove la fauna e la flora sono protette e
l’ambiente non può essere modificato dall’uomo. Si tratta
di una specie di palude, ma dalla forma strana, infatti,
occupa un letto di un fiume: il Parma. Un tempo questo
fiume correva parallelamente al Po e, dopo essersi unito
all’Enza, insieme si gettavano nel fiume più lungo d’Italia.
In seguito il corso del Parma è stato deviato ed è rimasto l’antico
alveo del torrente occupato da
acqua stagnante: la
Parma morta. Qui
si trovano piante
e animali tipici di
una palude: salici,
sanguinella, pioppi
bianchi, ciliegi e
noccioli sui quali
si vedono volare
bellissimi aironi e
martin Pescatori.
Appena arrivati,
ci hanno accolto
due ragazze della cooperativa sociale “Il Ciottolo” che, dopo
averci spiegato che cosa avremmo visto in quella giornata, ci
hanno accompagnati in una casa colonica che ospita un acquario
didattico. In due stanze molto buie si trovano in diverse vasche
pesci e crostacei tipici del Po: tinca, carpa, luccio, pescegatto, il
persico e anche un gambero di fiume. Alla fine di questa prima
tappa abbiamo capito che ogni pesce ha delle caratteristiche
particolari in base al suo modo di comportarsi. Subito dopo siamo
andati a fare un’escursione sulle sponde della Parma Morta, lungo
il sentiero gli alberi e gli arbusti sembravano volerci abbracciare
e proteggere. È stato bellissimo ascoltare il canto degli uccellini e
odorare il profumo di erba appena tagliata, di fiori e di frutti. Nel
pomeriggio ci siamo recati al porto fluviale sul fiume Po e, su una
barca a motore, siamo andati a vedere la foce del fiume Parma
e quella dell’Enza. Il Po era torbido, ma soprattutto delimitato da
tantissimi pioppi che lasciavano cadere milioni di piumini. Questa
esperienza è stata molto interessante perché abbiamo avuto
la possibilità di vedere da vicino un fiume di cui avevamo solo
sentito parlare. È stato bello anche passare una giornata insieme
a bambini di altre scuole.
CLASSE 5^
10
Anno III - N. 1 - Gennaio 2012
LA VOCE DEI BAMBINI
Scuola Primaria di Monchio
Cinque anni di scuola
Festa della mamma
Dopo cinque anni stiamo per lasciare la scuola primaria. Noi di quinta siamo in quattro, una femmina e tre
maschi, Valon è arrivato quest’anno e, anche se subito eravamo un po’ diffidenti verso di lui, poi abbiamo
imparato a conoscerci e adesso siamo grandi amici.
Siccome siamo pochi, siamo sempre stati in classe con
altri bambini, alcuni sono ancora con noi, altri si sono
trasferiti, ad esempio Cristian e Alessio. I ricordi sono
tanti, da quando eravamo più piccoli e abbiamo faticato
per imparare a leggere, a scrivere, a contare, a fare
le operazioni e soprattutto a studiare, cosa che ci ha
davvero impegnati perché le nostre maestre sono molto
esigenti. A proposito di maestre, ne abbiamo cambiate
tante di religione e di inglese; quelle che sono rimaste
sempre con noi sono la Marzia che in palestra ci fa morire di fatica, la Loretta che è molto severa, ma che ci
lascia un’impronta nel cuore, la Paola che quest’anno ci
ha insegnato quasi tutte le materie, anche lei è severa,
ma gentile. Ci ricorderemo sempre le recite che ci hanno molto divertito, anche se il palcoscenico fa battere
il cuore a mille, le settimane bianche a Prato Spilla (..e
peccato che se ne sia fatta solo una all’anno!), le uscite
nei prati e nei boschi, le partite di calcio in cortile e le
corse proibite lunghe il corridoio che ci hanno procurato
tante sgridate dai nostri bidelli. L’anno prossimo forse
cambieranno tante cose, ma, se soffriremo di malinconia, potremo sempre fare una capatina nella “porta
accanto”!
Abbiamo preparato un vaso di fiori per le nostre mamme. Prima
abbiamo decorato con colori brillanti i vasi di coccio. Alcuni di
noi, sul bordo, hanno scritto una dedica. La maestra lo ha verniciato con un prodotto trasparente. Abbiamo aspettato che asciugasse e poi nel
cortile abbiamo invasato
piantine
di
begonia rosse e bianche.
Auguri a tutte
le mamme
“Do,re,mi,fa,sol,si”
Dentro una fiaba
Cantare mi fa sentire la gioia. Quando canto con gli
amici, mi sento senza pensieri, dimentico di non avere
simpatia per qualcuno. Se sbaglio, sento l’altro bambino
e mi correggo. A volte faccio fatica a seguire il ritmo
veloce … perché io sono un po’ lento!
Mi piace cantare “Vanità di vanità” perché il maestro
Paolo ci trasmette un bel ritmo e mi fa venire voglia di
cantare. Lui ci guida bene, è buffo e spiritoso e ci fa
capire bene le tonalità. Non facciamo fatica a imparare
a memoria i testi delle canzoni che sono poesie. A noi
piace ascoltare la nostra voce. Alla fine dell’anno canteremo per i nostri genitori insieme ai bambini della materna e non vediamo l’ora che Paolo porti gli strumenti
che suoneremo noi.
Siamo andati nei prati e nei boschi. Abbiamo osservato erbe,
fiori e alberi. La cosa
più divertente è stato misurare l’altezza
di un grande albero
utilizzando … un bastoncino!!!
Abbiamo letto la fiaba “Hansel e Gretel”, la conoscevamo già,
ma ci piace sempre ascoltarla. La fiaba è un mondo speciale, ci
è piaciuto scegliere i momenti a noi più cari. Abbiamo riflettuto
sui personaggi, sui luoghi e ci siamo chiesti cosa volevano dire
per ciascuno di noi. Il bosco è un luogo pieno di cose tristi e
belle, nere e bianche, ma è sempre vita; nel bosco ti puoi stupire delle cose che vedi , è malinconico, non adatto per viverci
perché è pieno di bestie feroci e spietate, c’ è il vento che
muove violentemente gli alberi. E’ tutto buio e non trovo più
la strada di casa, per fortuna c’è mio nonno! E’ fitto di alberi,
alcuni animali fanno paura, ma non ci sono rumori fastidiosi. Ci
sono la preda e il predatore, cose semplici e naturali, io ci vivrei
per fare quello che voglio in libertà. Io invece non ci andrei perché non c’è niente da mangiare, solo qualche fragolina e potrei
cadere da un precipizio.
La strega è una vecchia bruttissima
con un “bognolo” sul naso che mi
fa venire la pelle d’oca! E’ piena di
rancori, ma se si aprisse agli altri sarebbe meno cattiva. E’ la tristezza, la
paura, la morte, il nero. Temo i suoi
incantesimi e le sue trappole. Sta
bene nel forno perché la paura bisogna sconfiggerla.
Anno III - N. 1 - Gennaio 2012
LA VOCE DEI BAMBINI
Scuola Primaria di Palanzano
IL CARNEVALE
In tutto il mondo si festeggia il Carnevale. balli, canti, carri e maschere animano le città.
Anche a scuola si festeggia il Carnevale. Questa festa è proprio il
momento ideale per allontanarci un po’ dai libri e vivere insieme ad amici e
genitori attimi di allegria. Per tutti il Carnevale è un avvenimento piacevole,
è possibile fare scherzi impensabili e tutti stanno al gioco perché a Carnevale
“ogni scherzo vale”. Così è stata la festa che Martedì 21 Febbraio insieme ai
nostri compagni e alle nostre maestre abbiamo organizzato.
La mattina entrando a scuola abbiamo provato una strana sensazione: principesse, super eroi, contadini, fate, pirati, cowboy, danzatrici del ventre colmavano di allegria le scale della nostra scuola. Era come se un mago ci
avesse proiettato in una favola di Walt Disney.
Era finalmente arrivata l’ora di festeggiare il Carnevale.
Eravamo felicissimi di poter salire quella scalinata, che solitamente ci lasciava sì una bella sensazione, ma allo stesso tempo timore per una verifica o
un’ interrogazione che ci aspettava.
Quella mattina invece tutto era diverso.
La maestra ci ha accompagnato in classe, le bidelle ci hanno preparato una
stanza ricca di deliziose prelibatezze: asprelle, tortelli, focacce, patatine, bibite e tanto altro ancora che i nostri genitori avevano generosamente portato
la mattina.
Nel frattempo nella classe accanto abbiamo ballato e fatto splendidi giochi insieme alle nostre maestre. Evviva la festa!
La nostra classe era diventata una
sala multicolore dove ognuno di noi
aveva scelto il suo vestito per la sfilata, tutti si divertivano ed era impossibile che qualcuno rimanesse isolato
in un angolo a pensare a chissà cosa.
Il Carnevale, la festa, i suoni, i rumori ci avevano resi protagonisti di una
bella favola che si avverava, e così abbiamo passato una splendida giornata
senza paure o pensieri.
Il carnevale è la festa di tutti, la gioia, la felicità, canti e suoni sono i suoi
ingredienti principali. Basta poco per
divertirsi, un’ abito vecchio, vestiti a
brandelli e tanta fantasia.
La nostra festa era una ricetta riuscita
perfettamente!
11
LA CAPRA FORESTA
Esiste una foresta abitata da animali… normali.
Conigli con le corna, cerbiatti a sei zampe, serpenti con sei lingue. E chi è capo di questa foresta?
La capra Foresta.
La capra Foresta
è una capra che
ha sette palmi
di corna in
testa, un palmo
è grande come
una mano,
uno, due, tre,
quattro, cinque,
sei, sette mani
per un corno,
uno due, tre,
quattro, cinque, sei, sette,
sette mani per
l’altro corno,
due corna
enormi e la capra foresta è stufa, è stanca di vedere sempre quegli animali così banali, così normali.
Questa è una favola speciale, ci sono tanti animali e tanti sentimenti. Ci sono lacapra, il leone, il rinoceronte e il grillo.
Provano coraggio, timore e allegria.
Tutti provano ad aiutare una vecchina e alla fine impareranno qualcosa gli uni dagli altri: che se si aiuta si riceve aiuto, se si accoglie si è accolti, se ci si fa carico dei
problemi degli altri anche gli altri ci danno una mano.
Questa favola ci insegna il rispetto per gli altri e l’importanza dell’accoglienza.
Ci fa pensare che possiamo trovare nella diversità qualcosa che ci distingue dagli altri. Ognuno di noi è diverso
da qualcun altro: per l’aspetto fisico, il comportamento,
la famiglia, la religione. Queste differenze non devono
dividerci, perché tante volte è proprio questo essere
14 maggio 2011:
GITA AI BOSCHI DI CARREGA.
La prima tappa è stata Villa Giarola dove due guide attendevano il
nostro arrivo per presentare cosa avremmo visto di bello. Dopo una
breve visita al museo, all’interno della villa, ci siamo diretti verso il
Parco del Taro. Istituito nel 1988, il parco nasce con lo scopo di
proteggere l’antico paesaggio fluviale. L’area protetta si estende lun-
go il Fiume Taro, dalle sue rive coperte da una vegetazione a mosaico, si
diramano i dieci sentieri che consentono la visita. Presenta una ricca varietà botanica, con oltre 700 specie floreali, mentre per quanto riguarda
la fauna, gli uccelli sono senza dubbio l’elemento di maggior interesse e
attrazione. Durante il tragitto le guide raccontavano così la storia del fiume.
All’ora di pranzo tornammo alla Villa dove ci consegnarono il passaporto dei
Parchi e dove ci attendevano i panini che erano stati gentilmente preparati
pronti per il nostro arrivo. Una breve pausa per poi ripartire verso i boschi di
Carrega. Un viale alberato in leggera salita ci portava direttamente nel bosco. Istituito nel 1982, è stato il primo Parco della regione
Emilia Romagna. Si trova sui terrazzi tra il fiume Taro e il torrente Baganza.
Il bosco è caratterizzato da querci misti, castagneti e da un’ antica faggeta. Grazie alla varietà di ambienti anche la fauna è molto
ricca e comprende oltre al capriolo, l’animale più diffuso, anche il cinghiale e altri carnivori come la volpe e la faina. Tra gli uccelli
sono presenti il picchio verde e il picchio rosso maggiore e numerose cince.
Ci siamo infine spostati verso il “Casino dei boschi” che nel 1815 era la residenza estiva di Maria Luigia d’Austria, moglie di Napoleone e casino di caccia.
Era giunto il momento di tornare a casa, siamo ritornati al pullman che ci attendeva.
È stata una bella esperienza. Ci siamo non solo informati su nuove cose ma anche divertiti.
Anno III - N. 1 - Gennaio 2012
LA VOCE DEI BAMBINI
12
La torta al cioccolato
Scuola Primaria di Tizzano
Super Mamma
In cucina con la mamma
di Valentina Agazzi
Sei una super mamma.
Alcune volte mi fai arrabbiare
e quando facciam pace mi sembra di volare.
Con te mi piace cucinare,
e poi insieme mangiare.
Invitiamo anche papà.
Alcune volte scherzate
e capisco che vi amate.
Mi piace cucinare
ma qualche volta vorrei giocare.
Mi piace nascondino
accendi la radio
conto in un angolino
ti nascondi nell’armadio.
Ma ti trovo lo stesso.
Perché non farlo più spesso?
Hai la pelle che profuma
di Aurora Zanchetta
Mi chiami alla mattina,
hai la pelle che profuma.
Andiamo in cucina
e già il tè fuma.
Ci dai un bacino
e vai a lavorare,
ma ti sento vicino,
potrai presto tornare.
di Andrea Rozzi
È sabato mattina
stiamo insieme in cucina.
Facciamo un tiramisù
con la ricetta che sai tu.
La pasta al pesto
e un bell’arrosto.
Risotto alla milanese
sono felice per un mese.
Pasta alle vongole
ritorna il sole…
Le crepes prepariamo
e insieme mangiamo.
Per te cucinare è un modo di amare.
Vicino al camino
di Ramanpreet Kaur
La nebbia sale morbida
come una carezza di mamma,
ma l’aria tutta intorbida.
Nel camino vedo la fiamma.
È bello stare al caldino
con un po’ di focaccia
vicino al camino
che ti scalda la faccia.
di Elyas Del Sante
La mia torta preferita e la sola che
mangio è quella della mamma, al cioccolato.
Capisco subito che la mamma prepara la torta dal rumore dello sbattitore
elettrico che monta gli albumi a neve.
Quando la torta è in forno, il profumo
si sente in tutta la cucina. Mi viene l’acquolina perfino agli occhi e se ne mangio una fetta, ne rivorrei un’altra.
Lo zucchero a velo che c’è sopra le
dà un giusto gusto di dolcezza, come
piace a me. Mi piace perché è morbida dentro e croccante fuori, si chiama
“cioccolatina”.
Maestro Ligabue
Antonio Ligabue amava dipingere animali esotici, ma anche animali dei nostri boschi. Abbiamo preso ispirazione
da alcuni suoi quadri ed abbiamo tentato di riprodurli.
Gita allo zoo safari di Bussolengo
di Giada Lazzari
Raduno davanti a scuola alle 6:30. Siamo arrivati a Bussolengo alle 9:30 circa.
Le maestre hanno dato un biglietto a tutti per entrare.
Prima siamo andati, con una guida, a vedere gli animali del nostro territorio.
Il primo animale è stato il bisonte europeo. La guida ci ha detto cose molto interessanti.
Poi ci ha fatto vedere una cassa di legno grande dove caricavano i bisonti per trasportarli
e ci ha spiegato che, quando liberano un bisonte, gli mettono un collare per vederne gli
spostamenti. Vicino ai bisonti c’era il recinto dell’avvoltoio e dell’ibis.
Più avanti abbiamo incontrato il montone ed il daino. Il daino era un po’ nascosto, ma
la guida ci ha fatto vedere i suoi palchi e ci ha spiegato come sono, quando crescono e
come diventano. Ci ha fatto vedere anche l’impronta del montone.
Siamo passati al recinto dei lupi. La guida ci ha spiegato che i branchi di lupi hanno una
organizzazione gerarchica: c’è sempre un lupo un po’ più sfortunato che subisce i dispetti
degli altri. Tra il lupo e il montone c’era un grande recinto vuoto perché sennò i montoni
si sarebbero agitati e stressati troppo. La guida ci ha fatto vedere l’ impronta del lupo.
Anche se stava arrampicata molto in alto su un albero, siamo riusciti a vedere la lince e,
nel recinto successivo, il gatto selvatico. La guida ci ha mostrato le loro impronte.
Ci siamo fermati a fare un gioco con la guida e poi abbiamo proseguito la visita con le
nostre maestre. Abbiamo visto il terrario con serpenti, boa e pesci ecc. Dopo abbiamo
visto i gorilla, i leoni bianchi, gli ippopotami, i rinoceronti. Ma non abbiamo fatto in tempo a finire tutto il giro perché eravamo in ritardo e dovevamo andare a mangiare. Un
souvenir però l’abbiamo preso.
Dopo pranzo siamo ritornati allo zoo safari e abbiamo visto: tante antilopi diverse, lo
struzzo, il bue dei Watussi, il potamocero,
le giraffe, le zebre, i buoi, il lemure rosso e quello bianco e nero. Questi erano
erbivori.
Poi siamo passati ai carnivori c’erano: la
iena maculata, il leone e il ghepardo.
Alle 16:00 circa, siamo partiti per ritornare a casa. Ci siamo fermati in autogrill
per fare merenda. C’era un parco giochi
ed abbiamo giocato un po’. Le maestre ci
hanno anche offerto il gelato. Infine, via,
verso casa.
Questa è stata la gita in cui mi sono divertita di più.
Winners!
La rassegna Padus Amoenus si svolge a Sissa
da ben 17 anni e comprende vari concorsi.
Tra questi il Premio letterario Nazionale per le
Scuole: L’Usignolo.
14 alunni della scuola di Tizzano hanno partecipato al concorso ed hanno vinto 5 premi:
1. 1° premio narrativa per la classe 5°: Riccardo Calugi con il racconto Sciabotin Ciuff
Ciuff
2. 2° premio narrativa per la cl. 5°: Suraj Kumar con tre episodi de L’ippodrago
3. 1° premio narrativa per la cl. 4°: Lara Pesci
con il racconto Un cigolio
4. 3° premio per tutta la pluriclasse di 4° e 5°
con il racconto: Cappuccetto Nero
5.Segnalazione speciale per la narrativa alla
cl. 3° per i racconti: Le scarpe nuove, La cuoca “mangia tutto”, Il lupo cantante, La lucciola gigantesca.
Li potete leggere tutti, insieme a tanti altri,
nel nostro blog: http://unascuolasuimonti.
wordpress.com.
LA VOCE DEI BAMBINI
Anno III - N. 1 - Gennaio 2012
13
Scuola Secondaria di 1° grado di Corniglio
M AL TA : U no s pl e n di d o viag g io
Ecco, finalmente questo giorno è arrivato. Dopo una lunga attesa, venerdì mattina
siamo partiti per l’aeroporto di Linate, presso Milano, per partire dall’Italia e andare a Malta. Eravamo tutti molto agitati dato che andare in aereo, per noi, era una
grossa novità. Dopo l’imbarco e un’ora e mezza di volo, passato ad osservare la
vista mozzafiato che da quell’altezza si poteva ammirare, siamo giunti in territorio
maltese. Di quest’isola ci ha colpiti immediatamente il clima che rispetto al nostro è
molto più caldo e afoso. Appena arrivati ci siamo immediatamente diretti all’albergo con un tipico pulmino avente la guida a destra. Dopo esserci sistemati presso
il nostro albergo abbiamo fatto una passeggiata per il lungo mare dove abbiamo
organizzato, con gli uomini del posto, le gite di tutta la settimana attraverso i luoghi
più suggestivi e pittoreschi che in quest’isola si possono trovare. La cosa che più ci
ha colpito di questo fantastico posto è il fatto di poter trovare nello stesso luogo,
persone di etnie diverse, come: arabi, inglesi, francesi e italiani che coesistono
senza litigare e senza nessun segno di razzismo. Un’altra cosa che molto ci ha
colpito sono gli edifici in stile orientale, molto colorati e sfarzosi.
Il primo giorno di questa straordinaria gita lo abbiamo dedicato all’esplorazione di
malta attraverso i suoi luoghi più suggestivi, come chiese o enormi costruzioni in
stile arabico.
Il secondo giorno, invece, lo abbiamo dedicato all’esplorazione di Gozo, una straordinaria e pittoresca isola ricca di chiese e belle spiagge.
Lunedì, martedì e mercoledì mattina siamo andati a scuola dove un maestro di
madre lingua ci ha fatto dialogare in lingua inglese.
Negli ultimi tre pomeriggi siamo andati al mare e abbiamo visitato La Valletta, la
capitale di malta, circondata da mura e coperta di chiese e edifici antichi.
Purtroppo però questi sei giorni sono passati in fretta e, dopo il ritorno in aereo,
questo viaggio è finito, ma ci ricorderemo per sempre di questa meravigliosa esperienza.
In conclusione
vogliamo
ringraziare
l’associazione
Monsignor Bonani e tutte
le persone che hanno reso
possibile questa straordinaria esperienza.
Le serate a Malta
For School Magazine
The Trip to Malta … Unforgettable!!
Il mare dell’isola di
Gozo (sopra)
La spiaggia della dea
Calipso
When I was in Malta, I had a really great time. Malta was
wonderful, but the sea of two beaches where we went,
was very dirty. The boys there weren’t beautiful. The
mates in my room were so pleasant. When I went to Valletta I saw the S. Johan’s Cathedral, inside there are the
Caravaggio’s Pictures. I love Caravaggio because he was
really realistic. Always in Valletta, I did shopping for my
parents and my sister. In Gozo I went on a double-decker
bus and in the afternoon I went to the beach, but for a
short time. At English School, I learnt English pronunciation and some grammar rules. The only people that I
missed were my best friends: Alessia and Alessandra.
Sofia
Malta is an island full of interesting things: museums,
shops, stores, and trips on boat. In Malta there are UNESCO Heritage Centres and many cultural sites. Malta is
fantastic and is a very beautiful island.
Luca
LA VOCE DEI BAMBINI
14
La Scuola Racconta...
Scuola Secondaria di 1° grado di Monchio
La nostra gita: dall’Appennino alla Laguna…
Alle 6:00 del
18 aprile, noi della
scuola
secondaria
di Monchio, siamo
saliti sul pullman e
immediatamente abbiamo cominciato ad
urlare dalla felicità
salutando i nostri
genitori. Poi ci siamo
messi comodi, in attesa dell’arrivo dei
ragazzi di Palanzano.
Arrivati a Palanzano, sono saliti
tutti i ragazzi e da
quel momento è iniziato il caos!!! Abbiamo fatto alcune soste durante il viaggio.
Quando siamo arrivati a Padova i proff.
ci hanno lasciato andare a fare compere
per i negozi in attesa che arrivasse l’ora
dell’appuntamento con la guida che, quando è arrivata, ci ha mostrato la Basilica di
Sant’Antonio: era molto bella! All’interno
c’erano varie sculture ma quello che mi ha
colpito di più sono stati i denti e la lingua
di Sant’Antonio posti in teche di vetro.
Siamo ripartiti per andare in albergo. L’albergo era abbastanza carino, i proprietari non tanto!!! Alla sera, dopo mangiato,
siamo andati tutti a fare una passeggiata
a Chioggia ma noi eravamo già tutti concentrati sulla confusione che avremmo
fatto di notte, infatti, si sono venuti a
lamentare diverse volte! Al mattino, dopo
aver fatto colazione, ci siamo diretti a
Venezia dove la guida non era molto simpatica: parlava di un argomento e subito
dopo di un altro mentre noi ci guardavamo
intorno o ci sedevamo per terra stremati.
Abbiamo visto Piazza San Marco, il ponte
dei Sospiri e il ponte di Rialto. Più tardi,
senza guida, siamo stati a Murano, ci siamo andati in traghetto. Per un po’ di tempo il traghettista ha fatto sedere accanto a sé un ragazzo di Palanzano facendogli
mettere le mani sul timone. Siamo andati
a vedere come si soffiava il vetro. L’artigiano che ci ha illustrato come si faceva
ha costruito il cavallo della Ferrari in po-
chissimi minuti! Era stupendo! Poi quando
ha finito di farci vedere come si lavorava
il vetro ci ha portato in una stanza dove
si potevano comprare oggetti in vetro costruiti da loro... Finito di fare le compere
siamo ritornati in albergo, ci siamo preparati per andare a mangiare e subito dopo
i nostri proff. ci avevano organizzato una
festa privata sotto a un gazebo riscaldato dove abbiamo ballato e mangiato. Lì ci
siamo divertiti un sacco!!! Questa era l’ultima sera che saremmo stati in albergo,
allora ci siamo divertiti facendo sì che i
proprietari si lamentassero ancora di più.
Quella sera la prof. di Inglese ha praticamente dormito in corridoio! La mattina
dopo ci siamo diretti, invece, a Verona
dove abbiamo visto la casa di Giulietta, le
mura, i ponti, il castello e l’ Arena anche
all’interno, molto bella! Siamo saliti fino
in cima alle gradinate per fare una foto...
All’ora di pranzo i proff. ci hanno lasciato girare per fare spese, noi ragazze,
come sempre, siamo andate per negozi!
Al pomeriggio siamo dovuti partire per
ritornare a casa! Quando siamo arrivati
a Mantova, ci siamo fermati in un outlet
molto carino! Poi siamo ripartiti per casa
e siamo arrivati verso le 10 di sera. Mi è
dispiaciuto molto essere ritornata a casa!
Se la gita fosse durata qualche giorno in
più sarebbe stata ancora più bella!!!
English Corner
REBUS
3+7=10 LETTERS
Anno III - N. 1 - Gennaio 2012
Federica Priori
La nostra Piccola Antologia
è stata pubblicata
Durante quest’anno scolastico, a scuola nelle ore di antologia, abbiamo realizzato numerosi racconti rispettando vari
generi letterari (Horror, avventura, giallo, etc). E’ stato divertente. Così abbiamo
poi pensato di farne una raccolta, una piccola antologia. La richiesta è stata fatta
al Comune di Monchio, che l’ha accettata
con entusiasmo. Il sindaco, Claudio Moretti, è stato contento e ha detto che noi
siamo “il futuro di Monchio”. Così il nostro libro è stato pubblicato e il 17 maggio è stata fatta la presentazione presso
la nostra scuola. Erano presenti il nostro
Preside, l’assessore comunale, tanti genitori e i nostri compagni della Primaria e
dell’Infanzia. Abbiamo realizzato anche
la versione e-book, che è scaricabile dal
sito dell’Istituto.
Valentina Lazzari
Questa è la nostra copertina!!!!
Quanti scrittori...
Sei nuovi Tablet
a Monchio
Quest’anno noi alunni della seconda
media abbiamo partecipato ad un consiglio comunale di Monchio, dove abbiamo
chiesto 6 tablet e abbiamo spiegato in
che modo essi sono molto utili nelle lezioni, ad esempio visionando video o filmati
direttamente dal posto.
Il comune ha risposto affermativamente alla richiesta. Poi ci è arrivata un’
altra bella notizia: i tablet ci arriveranno
entro quest’anno scolastico. Questi tablet verranno acquistati con il contributo della “GAZZETTA di PARMA”, che ci
regalerà anche l’abbonamento al giornale
on line. Così leggeremo le notizie riguardanti il nostro territorio, come abbiamo
fatto con Repubblica tutti i mercoledì di
quest’anno. Speriamo che arrivino al più
presto.
Andrea Ferrari
Solution: Sun-glasses
LA VOCE DEI BAMBINI
Anno III - N. 1 - Gennaio 2012
15
Scuola Secondaria di 1°grado di Palanzano
Tutti in gita!
La scoperta e il divertimento tra gli
splendori storico-artistici di Padova,
Venezia e Verona.
Tra il 18 ed il 20 Aprile siamo andati in gita a Padova, Venezia e Verona.
A Padova, oltre alla bellezza della Chiesa di
Sant’Antonio e di Piazza delle Erbe, mi ha colpito
il rituale della goliardia: molti neolaureati, festeggiati con travestimenti e scherzi, erano costretti
a fare quanto veniva ordinato loro da amici e parenti. Il risultato finale era divertentissimo!
Il giorno successivo siamo andati a Venezia. Mi è piaciuto molto poter ammirare chiese ed
edifici meravigliosi dal traghetto… e poi le gondole, Piazza San Marco, migliaia di persone e
una girandola di emozioni. Nel pomeriggio, abbiamo potuto assistere con interesse alla lavorazione del vetro in una bottega di Murano,
dove un artigiano è riuscito miracolosamente a far nascere un elegante cavallo da una palla incandescente. L’ultima tappa della gita è
stata Verona dove abbiamo svolto la prima parte del tour in autobus, con una bravissima guida che ci ha descritto la storia della cinta
muraria e di altri edifici. Una volta scesi, abbiamo proseguito la visita a piedi recandoci alla casa di Romeo e Giulietta e all’Arena, molto
simile al Colosseo di Roma. Dopo aver pranzato, abbiamo riso tantissimo grazie lo spettacolo
di un’artista di strada che, travestita da bambina,
cantava e raccontava storie esilaranti.
Per tutta la durata della gita, abbiamo dormito in
un albergo di Chioggia, un bel paese sul mare che
abbiamo esplorato in una passeggiata serale con
i nostri professori.
In definitiva, posso sostenere di aver gradito
moltissimo questa gita, soprattutto perché mi
ha dato la possibilità di esplorare bellissime città
e di conoscere nuove persone, cioè le ragazze
dell’Istituto di Monchio che spero di rincontrare
al più presto.
C’è una “macchina del tempo” a Palanzano:
un viaggio nel passato o nel futuro e tante storie emozionanti da raccontare.
L’incontro con una tribù della Foresta Amazzonica
Era una fresca mattinata d’Agosto e la mia
famiglia decise di andare ad un Museo di
Scienze Naturali. Appena giunti, iniziammo
a girare per la struttura e incontrammo i
miei migliori amici: Thomas ed Emanuele.
Andammo nella sala delle invenzioni e ci fermammo presso una macchina molto strana:
era la famosa macchina del tempo! Curiosissimi ed eccitati, mentre i nostri genitori erano intenti ad osservare uno dei primi elicotteri, ci sedemmo su un largo sedile e, tirata
una leva rossa, iniziammo a girare vorticosamente. Dopo pochi secondi ci ritrovammo
in una fitta foresta con alberi altissimi, foglie
gigantesche e strani insetti: era la Foresta
Amazzonica. Dopo due ore di cammino, ci
imbattemmo in una tribù di indigeni. Da una
capanna uscì un omone gigante con una
brocca d’acqua, un dono per dissetarci dopo
tanta strada. Ci invitò ad entrare in una tenda ornata di teste di tigre, con il pavimento
foderato di pellicce animali: un servo ci mise
sul capo degli strani cappelli e iniziarono dei
rituali con danze, canti e voci incomprensibili. Nonostante non capissimo le parole
dell’omone e degli altri membri della tribù,
apprezzammo moltissimo la sua ospitalità.
Giunta la sera, tornammo al museo impostando la data giusta e tirando la leva rossa.
Riabbracciammo i nostri genitori, portando
scolpito nel cuore un ricordo memorabile.
(Mattia Bortolin – I Media)
La sacra principessa
del mondo
21/06/210021: il giorno del mio comple-
anno. Sono la sacra principessa del mondo e
oggi si svolgerà una festa per i miei 18 anni. È
mattina: mi alzo dal “letto”. Mi piace chiamarlo
come facevano secoli fa; in realtà è formato da
due calamite con pali opposti che mi tengono
sospesa in aria, fluttuante. I miei servi mi portano la colazione; poi scendo al piano inferiore,
dove mi aspettano i miei genitori. In mattinata, ho lezione di ballo e canto. Per questo sono
costretta a svegliarmi presto! Finite le lezioni,
pranzo: arrosto di anatra con contorno di purè.
Nel pomeriggio incontro le mie amiche con le
quali allestisco una specie di centro di bellezza
per la festa di stasera. Inizia la festa… musica
ad alto volume e tutti i miei amici. Io indosso un
paio di pantaloni grigi con una camicetta molto
carina, collezione estate di Jean Pierre Le Flan,
noto stilista francese. Mi diverto molto. Ad un
certo punto, sbucano dai muri quattro schermi
al plasma su cui compaiono milioni di persone
di tutto il mondo che festeggiano per me.
D’un tratto, odo una voce - ”Signorina, si svegli!” - è la mia dama di compagnia. Si trattava
solo di un sogno, ahimè! La mia festa deve ancora iniziare e sarà il solito noiosissimo galà fra
nobili..era troppo bello per essere vero. Il brutto
di essere nobili consiste nella totale mancanza
di libertà: mi piacerebbe tanto essere una normale ragazza diciottenne per poter gironzolare
tranquillamente tutto il giorno con i miei amici.
(Elena Agnesini – I Media)
Un sergente canadese
durante lo sbarco in
Normandia
Un giorno mi recai in un vecchio stabilimento industriale e, in un capannone
abbandonato, trovai una sedia d’oro
massiccio con centinaia di orologi; essendo curioso, decisi di sedermi. Subito
scattò un congegno e una cintura mi
assicurò al trono. Dopo qualche giro
su me stesso, mi ritrovai su una nave
canadese che stava attraccando in Normandia: ero un sergente di I classe e
il mio nome era John Callard. Mentre
mi dirigevo con la mia squadra verso la
prima linea difensiva tedesca, un colpo
di cannone affondò la nostra barca. Io
e i miei uomini raggiungemmo la riva
a nuoto con un grande dispendio di
energie: appena giunti sulla spiaggia,
iniziò la controffensiva Alpha 4. Ci dirigemmo verso una postazione mortaio
nemica, ma quando arrivammo ad una
decina di metri di distanza, sbucò un
corazzato che iniziò a far fuoco. Due
dei nostri rimasero feriti, mentre io e il
soldato Huxley piazzammo una carica
sul mezzo che subito esplose. Le perdite furono tantissime da entrambe le
parti: morirono circa ventimila dei centocinquantamila soldati presenti quel
giorno…ma finalmente avevamo vinto
il D-Day. (Davide Ferrari – I Media).
16
LA VOCE DEI BAMBINI
Scuola Secondaria di 1° grado di Tizzano
LA GITA A GROSSETO
Quest’anno, noi ragazzi della media di Tizzano dal 15 al 18 maggio abbiamo fatto una gita
a Grosseto.
Il viaggio è stato lungo e anche divertente, perché abbiamo fatto soste davvero molto interessanti: le Grotte del Vento, le spiagge toscane e, infine, la magnifica cittadina di Volterra.
A Volterra abbiamo visitato la bottega dell’alabastro, una pietra nella cui lavorazione sono
specializzati gli artigiani di che viene lavorata solo a Volterra.
La sede del nostro soggiorno era ad Arcidosso, dentro l’albergo che ospitava la rassegna
teatrale “Giorgio Gaber”, a cui la nostra scuola partecipava per il secondo anno consecutivo. In hotel appena arrivati eravamo tutti un po’ agitati, un po’ perché ci sentivamo spaesati lì, soli e lontani da casa, ma soprattutto perché eravamo preoccupati per lo spettacolo
che dovevamo mettere in scena. E tanta era l’ansia che la prima notte abbiamo dormito
poco o nulla.
Poi piano piano la tensione si è sciolta e ci siamo divertiti un mondo, anche con ragazzi
conosciuti nell’albergo provenienti da altre scuole d’Italia.
Nell’albergo di Arcidosso abbiamo visto tre spettacoli: il primo era incentrato sulla favola
“Lo schiaccianoci”; il secondo era un montaggio di scene che avevano per filo conduttore
la risata; l’ultimo spettacolo a cui abbiamo assistito, infine, raccontava la dipendenza dei
ragazzi di oggi da alcune cose non propriamente salutari: il fumo, i videogiochi e i vestiti
firmati.
A completamento dell’attività teatrale io e alcuni dei miei compagni abbiamo partecipato a un
dibattito insieme ad altre due scuole, sostenendo una discussione dove i ragazzi mettevano a
confronto gli spettacoli cui avevano partecipato
e assistito.
Nel viaggio di ritorno ci siamo divertiti come pazzi, soprattutto perché Matteo e Christian raccontavano barzellette che facevano sbellicare dalle
risate. La sera, arrivati a Tizzano, eravamo stanchi morti, ma contenti della grande esperienza di
questa lunga e indimenticabile gita.
L’ESPERIENZA TEATRALE
Già l’anno scorso, noi ex delle elementari di Lagrimone, abbiamo provato l’esperienza del teatro, ma era
molto diversa a confronto di quella fatta quest’anno.
Infatti lo scorso anno non avevamo un copione e
ci limitavamo ad eseguire una serie di semplici gesti, mentre quest’anno abbiamo recitato, scritto e
imparato a memoria i testi che noi stessi avevamo
scritti. Insomma abbiamo lavorato come piccoli ma
veri attori/autori. A inizio anno il lavoro è cominciato
con una serie di esercizî fisici e vocali dai quali è poi
nato lo spettacolo finale. Alle elementari il lavoro di
preparazione era poco faticoso, alle medie invece per ottenere buoni risultati ed entrare
nel vivo della parte abbiamo dovuto faticare e mettere tutto il nostro impegno. La cosa più
noiosa è stata provare e riprovare, aspettando scalzi e in piedi per lungo tempo all’interno
del centro Paglia. Come già detto lo spettacolo a cui abbiamo lavorato quest’anno è stato il
primo contatto degli alunni di prima media con il teatro vero e proprio. Quindi per noi nuovi
erano anche le regole e la disciplina severa del lavoro di preparazione; così come nuova
è stata anche l’esperienza dell’esibizione su un palco vero e proprio. Il palco del Teatro al
parco a Parma, ad esempio, era simile a quelli che si vedono in televisione, pieni di riflettori
appesi da ogni parte e con i tanti sacchi sospesi e penzolanti sopra le nostre teste. Recitare
in quel luogo è stato molto emozionante: sia per la platea che avevamo davanti, piena di
genitori e parenti, sia per il palco tanto ampio e difficile da gestire. Noi ragazzi avevamo
tutti paura di sbagliare ma alla fine, con tutte quelle luci puntate contro i nostri occhi, quasi
non vedevamo il pubblico sotto di noi e l’emozione si è un poco attenuata. Va detto che
anche pronunciare frasi scritte da noi è stato molto bello e gratificante, ma in fondo la più
grande soddisfazione viene dai complimenti degli spettatori che, pur non conoscendoci,
alla fine dello spettacolo ci avvicinavano per congratularsi con noi. I nostri stati d’animo
quando eravamo sul palco:
Benedetta: prima di salire sul palco ero molto tesa e agitata, però, quando è cominciata
la musica d’inizio, la tensione si è sciolta e al suo posto è emerso il coraggio e la voglia di
recitare le parti a me assegnate. Ma l’agitazione non era scomparsa del tutto, infatti avevo
molto caldo e sudavo molto prima, durante e dopo lo spettacolo (e certo non solo per colpa
delle luci…)
Florin: già sul pulmino ero un po’ agitato. Arrivato sul palco ero molto teso e arrabbiato con
me stesso perché avevo paura di sbagliare. Ma alla fine è andato tutto bene.
Anno III - N. 1 - Gennaio 2012
Rassegna stampa estera
da The Economist 24-3-’12
Le riforme in Italia
Il groviglio del diritto del lavoro per Monti .
Il governo di Mario Monti sta portando
avanti le riforme del lavoro contro le
obiezioni sindacali e le minacce di scioperi.
QUALCOSA di non italiano è accaduto
ultimamente il 20 marzo. Mario Monti, il
primo ministro, stava cercando di convincere i datori di lavoro e i sindacati ad
accettare le riforme del mercato del
lavoro. In passato, il risultato solito sarebbe stato colloqui per tutta la notte che
terminavano con un documento vuoto di
contenuti. Questa volta, quando è diventato chiaro che l’unanimità era impossibile, il sig. Monti ha dichiarato chiuse
le trattative e ha detto che il suo governo
avrebbe portato avanti le cose comunque.
Un ultimo disperato incontro è stato previsto per il 22 marzo, ma le probabilità di
ottenere che la più grande federazione
sindacale di Italia, la CGIL, si dichiari
d’accordo sembrano trascurabili. In
effetti, la CGIL ora minaccia una giornata di sciopero nazionale e altre 8 ore
di assemblee di disturbo. Le sue lamentele sono sulle modifiche alla legge sul
licenziamento. Oggi le imprese con più
di 15 dipendenti non riescono a liberarsi dei lavoratori, anche in una crisi, senza
rischiare procedimenti legali che possono
durare anni. Se un giudice decide poi
che l’azienda ha agito ingiustamente, può
essere costretta a riassumere il lavoratore e pagargli i mancati guadagni. I datori
di lavoro dicono che questo è un deterrente colossale per l’assunzione quando i
tempi sono buoni, e aiuta a spiegare perché un terzo dei giovani italiani sono disoccupati. (…..........)
Monti, che progetta un viaggio promozionale per promuovere l’Italia, ha detto
che l’ultima riforma sgombra gli ultimi
ostacoli agli investimenti esteri. Questa
è un’esagerazione. Lasciando da parte
disincentivi come la corruzione dilagante,
la burocrazia esasperante e la criminalità organizzata, si pone la questione se i
piani del governo per il mercato del lavoro
faranno abbastanza per stimolare quella
crescita nella cui creazione l’Italia ha così
tristemente fallito. (..............)
Tondelli Francesca, Del Rio Alessia, Ollari
Martina, Zammarchi Andrea IIIA