Da Coco a Chanel Dall` anticonformismo della donna a emblema di
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Da Coco a Chanel Dall` anticonformismo della donna a emblema di
Teaser Da Coco a Chanel Dall’ anticonformismo della donna a emblema di conformismo moderno del marchio Svoltando l’angolo della famosa rue Cambon a Parigi la scritta luminosa CHANEL color oro quasi acceca gli occhi. Insegna destinata a non spegnersi mai, non solo nella capitale francese ma anche nel resto del mondo. “Che la mia leggenda faccia il suo corso, le auguro felice e lunga vita” diceva così la stilista in punto di morte, se fosse ancora viva sarebbe di sicuro soddisfatta. Dopotutto, quale donna non ha mai bramato di stringere tra le mani l’ultimo capo della famosa casa di moda? Di questi tempi la nota griffe della stilista parigina, emblema della haute couture, modello e fonte di ispirazione delle più famose firme, diviene fonte di omologazione nel mondo della moda. Se volgiamo lo sguardo all’originaria boutique di Gabrielle Coco Chanel, ci rendiamo conto di quanti passi avanti, di quanti cambiamenti essa abbia subito. Concepita come sconvolgimento totale dei paradigmi della moda della Belle Époque, come abbandono di quell’abbigliamento poco confortevole e pomposo, come tentativo di accompagnare alle seducenti qualità “dell’essere donna” la necessaria funzionalità del vestiario: “Chanel” nasceva come forma inevitabile di anticonformismo. Il coraggio di differenziarsi che era alla base del marchio iniziale diviene, però, col tempo, mezzo di massificazione che porta tutte le donne a ricercare un prodotto per essere etichettate come “donne Chanel”. L’evoluzione del marchio chiarisce come i singoli, dato loro un modello, lo imitino. Da sempre infatti la conformazione alle mode ha simboleggiato l’adesione a un progetto o a un modo di pensare approvato dalla società. Il valore delle cose dipende dalla valutazione che ne da il soggetto: la società tende a fornire un modello universale il cui scopo sia quello di ridurre l’individualità del singolo a mero esempio. Osiamo ora affermare che oggigiorno esistono numerosi “Coco Chanel” che, nel tentativo di diversificarsi dalla massa abbracciando mode nuove e originali, finiscono per diventare iniziatori di tendenze conformiste. Da queste sono maggiormente influenzati gli adolescenti che, essendo in fase di crescita, si affidano all’omologazione per nascondere paure, insicurezze e disagi poiché devono ancora consolidare certezze sul proprio “Io” e autostima. È risaputo che attualmente, qualora non ci si adegui a determinati canoni, si corre il rischio di essere derisi e/o isolati; le voci fuori dal coro sono “pericolose” e quindi necessitano di un coraggio che oggi manca. È il “coraggio dell’utopia” ad aver avuto la meglio quando Gabrielle decise di cambiare le carte in tavola nel campo della moda. Può esistere ancora oggi? Chiara Cerrito Laura Mancini Edoardo Trevisi