Betoniera
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01.a Cambiare lavoro nella Cooperativa Le ragioni degli avvicendamenti del 2012 “Cambiare lavoro” all’interno dell’azienda è sempre un fatto positivo, anche quando non implica un passaggio ad un più alto livello di responsabilità. È un fatto positivo sia per la persona, che trova nuovi stimoli per la propria crescita professionale, sia per l’azienda, che viene a disporre di risorse con una preparazione e una visione più complessiva. 01 Quando una persona è ritenuta indispensabile in certe posizioni, proprio allora è opportuno passarla ad altre posizioni. Questa esigenza è particolarmente importante nelle prime linee. La nostra struttura, proprio per la sua natura cooperativa, ha bisogno di far emergere continuamente i gruppi dirigenti del futuro, dotandoli di una formazione ed una esperienza multisettoriale. 01.b in primo piano di Dario Foschini Il Budget e il Piano 01.a Un momento dell’assemblea. 01.b L’Amministratore Delegato Dario Foschini. 01.c Il Presidente Massimo Matteucci. Il 2012 non è stato un anno facile. Tuttavia, pur non raggiungendo i valori del budget, abbiamo conseguito ricavi per circa 900 milioni – in linea con l’anno precedente – ed un risultato ante imposte di circa 18 milioni. Abbiamo di fronte a noi un triennio critico, caratterizzato da un mercato italiano delle costruzioni in profonda crisi, in tutti i suoi settori, dagli appalti pubblici all’immobiliare. La fine della recessione viene prevista sempre più in là (2014?), l’auspicabile avvio di politiche di sviluppo non potrà comunque produrre effetti positivi a breve. in corso (350 milioni di Euro in Algeria, Sud Africa, Namibia, Cina e India) sono la premessa per portare le attività estere a circa il 60% dei ricavi complessivi. Il vincolo maggiore rispetto a questa crescita è determinato dalle risorse umane: abbiamo bisogno di persone disponibili a supportare questo cambiamento. I ritardi nei pagamenti da parte di alcuni committenti e le difficoltà nel perfezionamento di varianti e nella soluzione di riserve e contenziosi, principalmente in Italia, ma anche in qualche Paese estero, hanno appesantito la posizione finanziaria. Essa resta entro parametri sostenibili, ma nel 2013 e nel biennio successivo dovremo portarla a livelli più bassi degli attuali. Il budget finanziario ha definito le politiche da perseguire e gli obiettivi da raggiungere. Le posizioni del vertice operativo della cooperativa resteranno probabilmente invariate nei prossimi 4-5 anni, ma bisogna fin d’ora preparare gli avvicendamenti che avverranno successivamente, al fine di disporre in tempo utile di nostre risorse interne che assumano responsabilità sempre più ampie. I tanti ed importanti avvicendamenti del 2012, a volte innescati da cause contingenti, sono comunque funzionali al progetto di medio periodo. I passaggi da Divisione Costruzioni Italia a Divisione Costruzioni Estero e viceversa - che pur possono produrre qualche criticità sul breve periodo - hanno l’obiettivo di formare dirigenti di livello, con conoscenza di entrambi i settori. L’avvicendamento nella direzione della Divisione Africa Australe - parte preponderante della nostra attività all’estero - ha l’obiettivo di affrontare per tempo la sostituzione di un dirigente che ha fatto il successo dell’area, ma che si sta avvicinando al traguardo della pensione e che può dare un forte contributo all’espansione della Divisione Costruzioni Estero, nella nuova posizione di suo direttore. In Africa Australe andiamo a valorizzare una risorsa giovane, che potrà peraltro avvalersi di collaboratori di grande capacità ed esperienza. Si tratta di passaggi complessi, che non avvengono semplicemente tramite una Disposizione Organizzativa, ma che hanno bisogno di forte azione di indirizzo da parte del vertice aziendale e della massima collaborazione da parte dell’intera struttura. Nel 2013 verrà svolta una indagine sociale che coinvolgerà sostanzialmente il personale della struttura fissa. Il nostro portafoglio lavori in Italia, anche dopo la rescissione del contratto del Ponte di Messina, resta a livelli importanti (1,7 miliardi), dandoci quindi buone certezze sui volumi. Ma la redditività è difficile da ottenere e nelle nuove acquisizioni dobbiamo essere molto cauti per non pregiudicare i risultati futuri. Stiamo adottando politiche commerciali focalizzate sui territori (Milano e Roma) e su settori specialistici (lavori marittimi, servizi di manutenzione), piuttosto che su grandi appalti, ormai inesistenti, di grandi committenti centrali. Sul settore delle concessioni autostradali si stanno ripercuotendo le difficoltà delle banche, con continuo slittamento dei lavori. L’indagine avrà, tra gli altri, due temi importanti: 1) raccogliere l’opinione rispetto all’attuale crescita all’estero, resa necessaria dalle difficoltà del mercato in Italia e 2) cogliere le aspirazioni dei dipendenti rispetto alla loro posizione lavorativa ed il loro interesse a “cambiare lavoro” nella cooperativa. Tutti ci riconoscono un ottimo posizionamento sul mercato: presenza all’estero ed assenza di investimenti immobiliari. Con questi punti di forza e con un grande impegno per superare le criticità riusciremo certamente a mantenere le posizioni di leadership che abbiamo conquistato in questi anni. 01.c La scelta di crescere all’estero è inevitabile e le acquisizioni p.03 la Betoniera L’obiettivo è di ottenere la massima valorizzazione personale e professionale delle risorse perché esse costituiscono il fattore più importante del successo della nostra cooperativa. Dario Foschini Principali nuovi incarichi · Ing. Claudio Saccomandi Responsabile Servizio Approvigionamenti · Ing. Stefano Di Stefano Amministratore Delegato di Azimut Spa · Ing. Enrico Petelio Direttore Generale di Ged Spa · Ing. Roberto Leonardi Direttore Divisione Costruzioni Italia · Ing. Gianluca Menchini Direttore tecnico Divisione Costruzioni Estero · Rag. Claudio Conficoni Direttore Divisione Costruzioni Estero · Ing. Paolo Porcelli Direttore Divisione Africa Australe “Vai sul Sicuro 2012”: ecco i vincitori Premiati nel corso dell’assemblea dei soci del 3 marzo, i vincitori del concorso “Vai sul sicuro!”. I premiati sono stati scelti nel Settore Marittimo sono i comandanti dei mezzi M/P Dario, Opemar, Draga Teodora e il Mezzo marittimo Corsini per l’Italia. All’estero sono stati premiati i PM e gli HSE Manager dei lotti 926 e 927 della metropolitana di Singapore. Il 2 marzo, nel corso dell’assemblea, si è svolta la giornata della premiazione del corso aziendale “Vai sul sicuro!”. Per l’estero la consegna è avvenuta virtualmente in video conferenza con il cantiere di Singapore, dove sono stati premiati: Chris Hassell, PM C927 · Mr Madhavan Dharmarajan, Safety Coordinator C927 · John Heffernan, PM C926 · Muthukkaruppan Raja, Safety Coordinators C926. Per l’Italia hanno ricevuto il premio dalle mani del Presidente alcuni colleghi del settore marittimo: Vito Valenzano, Comandante M/P Corsini · Sergio Cavalieri, Comandante Draga Teodora · Maurizio Cavalieri, Comandante M/P Dario · Gianni Venturi, Comandante M/P Opemar (vedi foto). La scelta si è basata fondamentalmente su due criteri: il grado di conformità alle norme di sicurezza sul lavoro e l’andamento nell’anno degli infortuni di cantiere. Il grado di conformità è determinato attraverso l’esito delle verifiche a cui i mezzi sono soggetti puntualmente dalle autorità competenti. Nel corso del 2012 durante queste verifiche 02 non state riscontrate irregolarità avendo ottemperato a tutte le attività previste dalla specifica normativa marittima. Nel corso del 2012 sono state svolte, in Italia, 46 ispezioni, in aggiunta a quelle quotidianamente svolte dai servizi di prevenzione e protezione di cantiere. Sono state rilevate 58 irregolarità, di queste il 34% ha riguardato carenze sulla documentazione, il 9% anomalie degli impianti elettrici, il 12% anomalie sull’uso dei dispositivi di protezioni individuali, mentre il restante è relativo ad altre non conformità alle norme di legge. Nel 2012 rispetto all’anno precedente, registriamo un sostanziale mantenimento dei punteggi medi rispetto alle irregolarità rilevate, mentre la gravità media, essendo diminuita, è migliorata. L’andamento degli infortuni viene monitorato tenendo conto del numero degli stessi delle ore complessivamente lavorate e del numero di giornate di lavoro perse a causa degli eventi infortunistici occorsi ai lavoratori. Dal rapporto fra il numero di infortuni annui e le ore lavorate si ottiene un indice di frequenza (IF), mentre dal rapporto fra le giornate perse e le ore lavorate si ottiene quello di gravità (IG). Infine concludiamo dicendo che l’andamento degli infortuni dell’anno 2012 verranno esposti accuratamente all’interno delle riunioni periodiche in materi di sicurezza. Maurizio Didonè 02.a approfondimento di Federica Fusconi Il mondo di Cmc 02.a Federica Fusconi. Indagine su aspettative, opinioni e preferenze di soci e dipendenti Cmc. Cmc vanta una storia ultracentenaria: diverse generazioni di cooperatori si sono avvicendati alla guida della cooperativa. L’ultima ricerca sociale condotta dalla Cooperativa sulla propria base sociale e lavorativa risale al 2004, aveva l’intento di cogliere e interpretare le caratteristiche culturali, le aspirazioni, le aspettative e i problemi di una base sociale e lavorativa in trasformazione. Cosa è cambiato da allora? Guardarsi indietro a come eravamo 9 anni fa significa, necessariamente, indagare i cambiamenti che sono intervenuti: nelle “cose che facciamo”, nel “come le facciamo”, nel “con chi le facciamo”, in che modi ci confrontiamo su di esse e le comunichiamo all’interno e all’esterno della Cooperativa. Significa anche verificare quali cambiamenti sono intervenuti, sotto il profilo culturale, in azienda e in noi stessi e il grado di consapevolezza che abbiamo dei medesimi. Dal 2004 in poi un forte sviluppo ha portato Cmc, da un lato, a consolidarsi tra i principali competitors nazionali, dall’altro a spostare progressivamente il baricentro del proprio fatturato sempre più verso il versante estero facendo forza sulle proprie specializzazioni e radicamenti territoriali. A maggior ragione la crisi finanziaria internazionale, in atto dal 2009, ha favorito e reso maggiormente strategica l’espansione delle proprie attività nel mercato estero anche per sopperire alla contrazione del mercato domestico, in termini di fatturato e reddittività. In questo contesto diventa quanto mai opportuno analizzare i cambiamenti sociali ed economici intervenuti dentro e fuori alla nostra Cooperativa, ma soprattutto nella “risorsa uomo” nella sua doppia dimensione professionale e sociale. p.04 la Betoniera Che grado di consapevolezza e disponibilità c’è da parte di soci e dipendenti, ad impegnarsi e a condividere le strategie messe in campo dalla Cooperativa per i prossimi anni? L’ispirazione generale alla base di questa indagine è di fornire al vertice aziendale di Cmc un contributo utile a gestire un processo di cambiamento che coinvolge i lavoratori italiani e stranieri, il quale non potrà certamente essere esaustivo o risolutivo rispetto alle tematiche indagate, ma che auspichiamo possa fornire spunti, proposte e stimoli all’approfondimento anche ai fini di un rinnovato dibattito sociale. Per lo svolgimento di questa indagine Cmc si avvarrà del supporto dell’Ufficio Studi dell’Associazione Nazionale delle Cooperative di Produzione e Lavoro (ANCPL), che curerà la somministrazione, l’analisi e l’interpretazione dei dati raccolti e da ultimo la restituzione dei risultati tramite una prima analisi descrittiva ed un report conclusivo. La collaborazione con ANCPL garantirà l’imparzialità e la terziarietà in relazione alla raccolta dei dati ed alla loro interpretazione. L’indagine partirà nel prossimo mese di marzo e coinvolgerà tutti i soci e dipendenti dell’organico fisso, oltre ad un campione di dipendenti locali Italia, dipendenti di società controllate, collegate e consorzi ed italiani espatriati di Cmc, ai quali sarà distribuito un questionario da compilare in via telematica o in forma cartacea. Giuliano Poletti è il nuovo Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Lo ha eletto l’Assemblea, organismo composto da 90 rappresentanti delle tre organizzazioni cooperative -AGCI, Confcooperative e Legacoopche a gennaio di due anni fa hanno dato vita all’Alleanza delle Cooperative Italiane e rappresentano, insieme, oltre 43.000 cooperative, con 1.300.000 occupati, 140 miliardi di euro di fatturato ed oltre 12 milioni di soci. Poletti succede a Luigi Marino. “Sono ben consapevole” - ha detto Poletti “che le difficoltà dell’Italia non sono ancora superate e che anche le cooperative scontano i pesanti effetti della crisi. Ma proprio per questo credo che sia ancor più necessario proseguire sulla strada dell’unità, per fare del movimento cooperativo un protagonista di una nuova visione dell’economia: un’economia sociale e solidale dove cittadini e comunità siano soggetti attivi dello sviluppo, nel segno di una partecipazione responsabile alla crescita del Paese che garantisca diritti e maggiore equità sociale”. 03.1.b 03.1 03.1.c 03.1.a 03.1.d gruppo di Cristiana Bolognesi Te la do io l’America! 03.1.a La nuova sede Lmh. 03.1.b Una veduta del porto di Boston. 03.1.c.e.g-h Alcuni lavori nella zona di Boston e a Puerto Rico. 03.1.d Michele Massari. 03.1.f Massimo Marino. Tempo di bilanci anche per Lmh, la società americana con sede a Boston nel Massachusetts acquistata da Cmc nell’aprile del 2011. Ne parliamo con Michele Massari, nel Consiglio di Amministrazione della società insieme a Roberto Macrì, Roberto Leonardi e Massimo Marino che ne è anche il CEO (chief executive officer, cioè l’amministratore delegato). Michele Massari, presidente della società, si occupa del coordinamento di tutte le attività fra Italia e Stati Uniti, del monitoraggio delle operazioni da un punto di vista amministrativo, societario, gestionale ed economico/ finanziario; Roberto Macrì decide le politiche societarie in materia di budget, partecipazioni a gare, politiche di bilancio e strategie di sviluppo delle attività sul territorio americano (sia di Lmh che delle attività in joint venture con Cmc Ravenna), Roberto Leonardi fino ad oggi ha invece effettuato una supervisione tecnica sulle attività di prequalifica, gara e sulla corretta esecuzione dei lavori. Qual è il bilancio di questi 2 anni di attività? Nella primavera del 2011 abbiamo rilevato Lmh in una situazione abbastanza critica, poiché colpita da una importante crisi finanziaria che è stata da noi risolta anche grazie ad un complesso accordo sia con le banche creditrici che con le bonding company (società di assicurazione garanti della buona esecuzione dei lavori). Siamo poi subito ripartiti mettendo a disposizione di Lmh la nostra competenza, organizzazione, esperienza, bagaglio tecnico, nuove linee di credito e una adeguata bonding capacity (garanzie assicurative per gare e buona esecuzione dei lavori). Già il 2011 si è chiuso con un risultato positivo, sopra le attese, di circa 500 mila dollari, mentre il 2012, pur avendo un budget molto ambizioso con circa 35 milioni di dollari di ricavi attesi, è stato ampiamente superato sia da un punto di vista del turnover (cioè i ricavi) che della marginalità. Prevediamo infatti di chiudere il consuntivo 2012 con circa 43 milioni di dollari di ricavi e un risultato positivo pari a circa 1 milione di dollari prima delle imposte. Abbiamo inoltre già provveduto a rimborsare quasi integralmente l’investimento iniziale effettuato da Cmc per l’acquisizione delle quote. Insomma, con un rischio mirato e minimale penso si sia ottenuto un ottimo risultato! Come siete arrivati a questo risultato? Questo risultato è stato raggiunto grazie a una notevole riorganizzazione societaria e a una corretta pianificazione delle attività di gara che hanno permesso l’acquisizione di numerose commesse che hanno dato i loro frutti già alla fine del 2011 e per tutto il 2012. Speriamo continui tutto così e si possa fare anche meglio! Adesso abbiamo come obiettivo prioritario quello di incrementare il portafoglio lavori 2013/2014 e stiamo valutando una serie di progetti e attività in maniera molto analitica. Tipicamente i lavori p.05 la Betoniera di Lmh non durano più di 1 anno, massimo 24 mesi, mentre le gare a cui stiamo partecipando hanno tempi di esecuzione più lunghi e potrebbero portare a una copertura del portafoglio di più esercizi. I lavori attualmente svolti da Lmh vanno infatti da 1 milione e mezzo a un massimo di 10/15 milioni di dollari. 03.1.e Qual è il core businnes di Lmh? Lmh svolge lavori infrastrutturali come costruzioni e/o riabilitazioni di strade, ponti, highway, linee ferroviarie, stazioni della metropolitana e ferroviarie, attività propedeutiche alla costruzione di centri commerciali e site development (fognature, allacciamenti, predisposizione dei site work); poi ci sono anche piccoli progetti alquanto remunerativi che vengono svolti nell’arco di 2/3 week end, ossia piccoli rifacimenti di ponti, strade e ferrovie che vengono chiusi per un brevissimo e poi completati con specifiche lavorazioni. A parte la commessa ultimata a Porto Rico, che deriva dal subappalto di un ente di Boston chiamato ACI che lavora per il governo americano, Lmh - anche per nostra volontà - oggi opera esclusivamente nel New England, e in particolare nella città di Boston e nello stato del Massachusetts. Oggi il mercato del New England è in notevole fermento, pertanto vogliamo e dobbiamo concentrarci principalmente in quella zona. 03.1.f Stiamo inoltre valutando una serie di progetti in joint venture con Cmc Ravenna che ha già costituito la branch americana e si è pre-qualificata presso gli enti di riferimento del settore (MBTA, MASS DOT etc.) per poter svolgere lavori di dimensioni più significative (dai 20 ai 50 milioni di dollari) che Lmh da sola non sarebbe in grado di completare. Tutto ciò al fine di aumentare il livello del volume di affari, differenziare la tipologia dei progetti, raggiungere una adeguata dimensione e una buona redditività. Cosa prevedete per il futuro della società? Le prospettive sono di aumentare le dimensioni della società tramite lavori acquisiti direttamente da Lmh o in joint venture con Cmc o altri partner locali. Stiamo infatti valutando una serie di progetti di complessità e dimensioni maggiori che vedono coinvolti anche gli uffici di sede di Cmc. Qualora si riuscisse ad acquisire tali tipologie di progetti, verrebbe intensificato anche il legame professionale e lo scambio di know-how e competenze con la casa madre permettendo ad entrambe le entità il completamento di importanti esperienze. Un ulteriore modalità di sviluppo che stiamo attualmente perseguendo è la partecipazione di Lmh, in Joint venture con la nostra controllata Cmc Usa, a gare finanziate dal Governo americano all’estero ma riservata alle sole imprese americane. Non escludiamo inoltre accordi/ joint venture di Cmc con anche con altre importanti società americane, in particolare dell’Illinois, California 03.1.g 03.1.h o della Florida, per entrare nel mercato americano delle grandi infrastrutture. Infine, stiamo valutando la possibilità incrementare la nostra presenza sul mercato anche mediante l’acquisizione di ulteriori quote di partecipazione in società americane operanti in mercati diversi dal New England come ad esempio lo stato di New York, del New Jersey o la Florida; riuscirci è una grande sfida, un gradino da scalare per raggiungere la dimensione di circa 100 milioni di dollari negli Stati Uniti che è il nostro obiettivo di medio-lungo periodo. Il personale di Lmh come vive il nuovo corso? Il personale impiegato attualmente conta circa 40 persone e a tutti gli effetti i dipendenti sono molto felici per il nuovo corso degli eventi e di essere diventati un po’ italiani, anche perché grazie agli accordi che abbiamo raggiunto con le banche e con le bonding company, siamo riusciti a salvare la società con un miglioramento delle condizioni lavorative e delle prospettive future. La soddisfazione dunque è reciproca! All’inizio del 2013, gli uffici di Lmh sono stati trasferiti da Westford, un’amena località a circa un’ora da Boston a Quincy, un sobborgo di Boston, più facile da raggiungere e distante solo 5 minuti dal centro della città; qui hanno sede anche Cmc Usa inc. e Cmc di Ravenna Usa branch. Questo mi viene confermato immediatamente da una videochiamata Skype di Massimo Marino, Ceo della società, alle cui spalle intravedo un panorama mozzafiato. Mi racconta, nel suo spiccato accento abruzzese, di quelli che sono i possibili sviluppi futuri per la società da lui fondata. Per quanto riguarda il mercato delle infrastrutture 03.2 03.2.a gruppo di Valentina Crociani Dall’altra parte del Mediterraneo Incontro Souhila Lilani, segretaria dell’ufficio di Cmc di Ravenna con sede ad Algeri. Classe 1977, Souhila ha cominciato a lavorare in Cmc nel 2005, con la mansione di segretaria a Tizi Ouzou, paese in cui è nata, nel corso di alcuni lavori subappaltati a Cmc dalla società canadese SNC Lavalin International relativi all’esecuzione di quattro tunnels per alimentazione di acqua potabile, dalla diga di Taksebt alla città di Algeri. Al termine del progetto, si è trasferita nella capitale, in cui oggi vive e lavora, e dove ci rincontriamo per prendere parte al SITP 2012, svoltosi dal 21 al 25 novembre. Come hai conosciuto Cmc di Ravenna? L’ho conosciuta a Tizi Ouzou, nell’ambito della costruzione dei tunnels per il progetto della diga di Taksebt. Ho inviato la candidatura e sono stata assunta. All’epoca, il responsabile amministrativo di commessa era il sig. Enzo Bortolotti, con cui ho lavorato e di cui ho un buonissimo ricordo. Cosa rappresenta, a tuo avviso, Cmc di Ravenna per gli algerini? Cmc rappresenta “expérience et savoir faire italiens en Algérie”. Si tratta di una realtà importante, forte anche della sua presenza qui dagli anni ’80. È molto conosciuta, ed è garanzia di competenza e serietà. Inoltre, costituisce un esempio tangibile e riconosciuto di collaborazione profonda tra Algeria e Italia. Cosa rappresenta per una ragazza algerina di 35 anni un impiego in Cmc di Ravenna? Per me rappresenta il meglio. Ho sempre voluto lavorare con gli italiani, e sono contenta di avere avuto questa occasione. In fondo, nonostante le differenze reciproche, siamo entrambi “del Mediterraneo”. Siamo popolazioni solari, guardiamo lo stesso mare, usiamo p.06 la Betoniera molto la gestualità nel rapportarci con gli altri. Lavorare per un’impresa straniera è un’opportunità grande per crescere sia professionalmente che umanamente; permette di ampliare i propri orizzonti. Quali sono i pregi e quali i difetti del tuo lavoro? Il pregio indiscusso è che si apprende moltissimo. È un lavoro che permette di conoscere persone di diverse nazionalità e culture e, quindi, arricchisce molto chi ha la fortuna di svolgerlo. Nel mio caso, avendo il ruolo di segretaria, mi interfaccio un po’ con tutte le realtà lavorative di Cmc in Algeria, dai colleghi che si occupano della parte amministrativa, a quelli che si occupano della parte tecnica o logistica. Inoltre, ho la possibilità di rapportarmi sia con diversi cantieri e colleghi in Algeria, che con i colleghi in Italia, e questo è estremamente interessante; mi permette di avere una visione d’insieme del lavoro che Cmc svolge nel mio Paese, nonché di comprendere meglio la realtà di sede. Un difetto – se di difetto si può parlare – è che, al termine delle otto ore lavorative, resta poco tempo libero. Devo comunque ammettere che, da quando non lavoriamo più il sabato mattina, durante le due giornate piene del week end riesco a fare più cose, come tornare a Tizi Ouzou dalla mia famiglia, fare sport o passeggiate con le amiche, andare al mare. A neppure 100 km da Algeri c’è un mare bellissimo. Umanamente, ritieni che il tuo lavoro ti abbia arricchita? Sì. Sicuramente mi ha offerto l’enorme opportunità di incontrare molte persone. C’è sempre qualcosa da imparare, da tutti. dei trasporti i nostri clienti principali sono l’MBTA, l’operatore del trasporto pubblico (autobus, metropolitana, treni pendolari e traghetti) della zona di Boston e del Massachusetts, MassDOT (Massachusetts Department of Transportation) tramite l’highway department e vari clienti privati. In particolare l’MBTA sta ampliando la linea ferroviaria di Boston di circa 30/40 km; questa linea prevede delle infrastrutture come stazioni, ferrovie, ponti ferroviari, viadotti. Adesso abbiamo pronta la gara per partecipare a 2 lotti: il primo è di circa 70 milioni e riguarda le ferrovie e la segnaletica; il secondo di 27 milioni prevede la costruzione della rimessa dei treni alla fine della linea. A queste gare, vista l’importanza degli importi, partecipiamo in jv con Cmc. Un’altra gara che ci sta a cuore è per l’aggiudicazione della Green line extencion, il prolungamento di 18 km della linea verde della metropolitana da Cambridge a Medford. Un altro settore importante che teniamo d’occhio è nella zona meridionale del Massachusetts che qui chiamiamo la south ghost, un’area che negli ultimi 30/40 anni non si è sviluppata e che adesso il nuovo governatore, Patrick Deval, ha intenzione di riqualificare con un investimento di circa 4 miliardi di dollari; siamo in attesa che escano a breve gli avvisi di gara. L’economia sta dando sintomi di miglioramento, quindi stanno partendo anche tanti lavori privati per nuovi insediamenti e shopping mall. Noi qui partecipiamo per la sola parte infrastrutturale in quanto non costruiamo edifici o case ne intendiamo farlo in futuro! Ringraziamo Massimo Max Marino e lo lasciamo alla frenetica attività di questo periodo con la promessa di sentirci presto, goodbye and good luck! 03.3.a 03.3 03.3.b 03.3.c 03.3.d gruppo di Mara Cavallari La casa romana di Cmc 03.2.a Da sinistra Souhila Lilani e Valentina Crociani al SITP 2012. 03.3.a Da sinistra Paola Settimi e Daniela Cinquanta. 03.3.b Alessandro Cardellini, La prima cosa che mi colpisce quando entro è l’eleganza del lungo corridoio, pavimento in graniglia anni ’50, pareti bianche a fare contrasto con gli infissi scuri, piante e tanta luce. Siamo nella sede romana di Cmc, da quasi due anni trasferita al settimo piano di un’elegante palazzina in via Bissolati, a due passi da via Veneto. responsabile commerciale della sede romana. 03.3.c-d Immagini dei ritrovamenti archeologici nel cantiere dell’ospedale dei Castelli Romani. 03.3.e L’ingresso della sede Ad accogliermi Paola e Daniela le due “storiche” segretarie “tuttofare” che da oltre due decenni hanno accompagnato Cmc nelle varie sedi della capitale. Daniela Cinquanta è in Cmc dal 1988 e con qualche intervallo in cantiere è la veterana dell’ufficio. Paola Settimi è arrivata poco dopo, nel 1990, così come Roberta Conidi (che arriverà solo nel pomeriggio) assunta nel 1992. romana di Cmc. Anche Roberta ha lavorato per un periodo fuori sede nell’amministrazione del cantiere SARC a Polla ed alcuni mesi del 2005 presso l’ufficio fornitori a Ravenna. Sono loro il primo volto di Cmc per i tanti ospiti che nella sede romana incontrano i dirigenti della cooperativa. Lontane dalla sede centrale hanno tuttavia lavorato negli ultimi 25 anni a stretto contatto con tutti i dirigenti che si sono avvicendati alla guida di Cmc. Non aspettatevi, però, da loro alcun aneddoto o giudizio. “Cambiare spesso le persone con le quali si lavora – dicono all’unisono – è certamente faticoso perché significa mettersi continuamente in discussione. Ma ha anche il suo lato positivo, non si corre certo il rischio di annoiarsi”. Nella sua lunga storia, Cmc ha quasi sempre avuto un ufficio di rappresentanza nella capitale. L’obiettivo di oggi è più ambizioso e punta a fare dell’ufficio romano anche una importante sede commerciale del gruppo. “Certo i nostri uffici – dice Alessandro Cardellini, responsabile commerciale della sede di Roma – restano un punto di rappresentanza e di incontro con le altre imprese, con le sedi centrali di molti committenti, con le rappresentanze di paesi stranieri. Tuttavia, non vanno sottovalutate anche le potenzialità di questo territorio. La crisi del mercato immobiliare e dell’edilizia, il patto di stabilità hanno certamente rallentato anche qui gli investimenti pubblici e privati. A Roma c’è però un patrimonio immobiliare davvero ingente e di conseguenza un enorme potenzialità per quanto riguarda, ad esempio, gli interventi di ristrutturazione e di riqualificazione energetica che, grazie ai benefici che vengono dall’innalzamento della classe energetica di un fabbricato, permettono un veloce rientro dell’investimento. Entrato in crisi in Italia il mercato delle grandi opere credo che questo per Cmc possa essere, per il futuro, un settore sul quale investire risorse e competenze”. L’ing. Cardellini, una laurea in ingegneria civile, viene da Ancona ed è in Cmc dal 1999. Il suo primo p.07 la Betoniera lavoro è stato proprio a Roma nel cantiere per il Cargo City a Fiumicino. “C’è un enorme rispetto per Cmc da parte delle altre imprese e dei committenti. Questa reputazione nasce dal buon ricordo che la nostra azienda ha lasciato dovunque ha lavorato. Il nostro lavoro commerciale è facilitato dalla credibilità, dalla solidità finanziaria, dalla riconosciuta serietà di Cmc”. “Proprio al settore delle ristrutturazioni - continua Alessandro - sono legati due dei cantieri attualmente operativi a Roma. Il primo riguarda la ristrutturazione di un palazzo di 7 piani ai Parioli destinato a residenza per studenti. Il secondo, in fase di avvio, prevede la ristrutturazione pesante di un fabbricato dei primi decenni del ‘900 per un importo a base d’asta di 97 milioni. A causa delle note vicissitudini politiche e delle difficoltà dei finanziamenti prosegue, invece, a ritmo rallentato, il cantiere per il nuovo ospedale dei castelli romani. Infine, la crisi della nautica e le difficoltà finanziarie ci hanno consigliato di congelare per il momento l’ambizioso progetto per l’ampliamento del porto turistico di Ostia, un progetto autopromosso del valore di circa 100 milioni.” 03.3.e Alessandro è socio della cooperativa, partecipa alle assemblee, al consiglio dei delegati, alle attività sociali e di formazione della sede centrale. Paola e Daniela, invece, confessano di essere venute a Ravenna in pochissime occasioni, molti anni fa. “Il nuovo sistema di videoconferenza - dicono ha contribuito ad accorciare un po’ questa distanza ma certamente mancano, soprattutto sul versante della formazione, le occasioni per un confronto e un supporto al nostro lavoro”. È grazie agli strumenti di comunicazione dell’azienda che riescono a seguire la vita complessiva di Cmc. Il Ponte, la Betoniera, la rassegna stampa sono gli strumenti maggiormente seguiti e apprezzati. Il campanello suona ad annunciare un nuovo ospite che deve incontrare l’Amministratore Delegato di Cmc, Dario Foschini. Qualcuno ricorda che è quasi l’ora di recarsi all’ambasciata del Mozambico per alcune pratiche burocratiche. È il segnale che il tempo per la nostra breve chiacchierata è giunto al termine. Fuori fa capolino un timido sole. È ora di tornare alla casa di Ravenna. 04.1.a 04.1.b 04.1 04.1.c 04.1.d 04.1.e ambiente di Valda Miani L’impatto ambientale nelle grandi opere: un complesso sistema di relazioni e procedure 04.1.a Sportello di accesso ai comandi di un generatore. 04.1.b.g Panoramica SS 640. 04.1.c Water Supply Quelimane, Mozambico. Stesura geotessuto. 04.1.d Vasca di contenimento per eventuale fuoriuscita di gasolio. 04.1.e Cassonetto per la raccolta di specifici rifiuti della fuoriuscita di sostanze chimiche. Prosegue il nostro viaggio nelle complesse problematiche che governano la relazione ambientale tra opera e territorio. Il tema che ci sta a cuore è come raggiungere un obiettivo comune tra l’azienda che realizza l’opera, l’amministrazione pubblica che l’acquisirà e l’ambiente in cui l’opera verrà eseguita, affinchè il territorio ne risulti arricchito e l’impatto sia ambientalmente sostenibile. preliminare assieme allo studio di impatto ambientale (SIA) con il quale si analizza l’ambiente e i vari aspetti che l’opera prevede. La Commissione valuta il progetto ed emette un parere di compatibilità, quasi sempre accompagnato, anche quando positivo, da ulteriori prescrizioni. Segue una progettazione successiva che sarà sottoposta ad una ulteriore valutazione, alla quale seguiranno sopralluoghi e varie attività di confronto. In questo numero del giornale intervistiamo il prof. Antonio Amadio, che fa parte della commissione del Ministero dell’Ambiente che ha il compito di valutare la compatibilità ambientale delle opere presentate, ed il prof. Claudio Lamberti, che si occupa di Protezione dell’ambiente, Valutazione di Impatto Ambientale, Monitoraggi Ambientali, Infrastrutture di Trasporto, Strutture. Due esperti in materia ai quali abbiamo chiesto, anzitutto, cosa significa per loro e per il ruolo che svolgono la parola “ambiente”, evocatrice per ciascuno di noi di istanze culturali molto diverse. Il Responsabile ambientale e la Commissione del ministero si confrontano su tali mezzi e verificano che quanto concordato effettivamente raggiunga l’obiettivo di rendere l’opera e la sua realizzazione compatibili con il territorio nella quale deve essere realizzata minimizzando gli impatti dell’infrastruttura e della cantierizzazione. Molti dunque i momenti di confronto, che vanno dall’analisi ambientale generale, al progetto di impatto ambientale dell’opera, alla verifica di compatibilità ambientale e verifica che le prescrizioni del ministero siano state recepite e vengano ottemperate nei successivi gradi progettuali e nel corso della realizzazione dell’opera. Infine l’opera può partire. Naturalmente tutto non finisce col cantiere ma viene esercitata una continua azione di controllo durante tutta la realizzazione dell’opera. ll prof. Amadio ci parla di ambiente come di un sistema complesso, fatto di molteplici componenti, nel quale l’individuo vive e si relaziona. L’incarico che il professore svolge lo porta a considerare l’ambiente a partire dall’insieme di norme che riguardano molteplici aspetti: l’atmosfera, il rumore, le risorse idriche, la flora, la fauna, dal suolo e sottosuolo, la geologia, il paesaggio, in sostanza il complesso dell’ecosistema. Nella realizzazione delle opere la valutazione è a 360° su tutti gli aspetti di cui il sistema è composto, mentre nell’immaginario comune ci si limita spesso a considerare i soli aspetti paesaggistici. La Commissione ministeriale riceve il progetto Il prof. Lamberti affronta il tema ambiente parlandoci della Legge obiettivo 443 del 2001, la legge cui si fa riferimento nelle valutazioni di impatto ambientale per opere strategiche. È la legge che ha introdotto per la prima volta nel nostro paese le verifiche ambientali in corso d’opera durante la realizzazione di grandi opere. Diversamente dalle opere non considerate strategiche, per le quali la valutazione termina con gli studi di impatto ambientale. Cmc è impegnata su progetti di entrambi i tipi. Concluso il progetto, la verifica dell’impatto ambientale avviene attraverso due strumenti. Il primo è il monitoraggio ambientale, con misurazioni concordate con l’andamento dei lavori. Il secondo è un vero e proprio calendario delle misurazioni dei progetti ad impatto ambientale, individuando sia le misure che i tempi. I dati vengono raccolti e sono consultabili a vari livelli. In cantiere il responsabile ambientale coordina queste attività interfacciandosi con le varie strutture di riferimento. Il monitoraggio è simile a quello del controllo della qualità e prevede la stesura di manuali, delle procedure previste e ritenute obbligatorie in relazione alla norma, le istruzioni per il controllo operativo da utilizzare in tutte le fasi delle lavorazioni, una check list per tutti gli operatori e l’individuazione di tutte le procedure sanzionatorie in caso di mancato rispetto delle norme. Questo è il sistema che Cmc adotta, che comporta una complessa attività di raccolta dati con report mensili, trimestrali e semestrali da presentare alla commissione. Tutto questo diventa la traccia di cui si compone la storia del cantiere, di quel che si è fatto, di come si è proceduto. p.08 la Betoniera Abbiamo chiesto ad entrambi i professori un confronto tra la direttiva italiana ed europea. Il prof. Amadio ci riferisce che le procedure italiane fanno riferimento alle direttive europee. L’approccio dunque è molto simile. Una situazione particolare in cui ci si trova ad operare è rappresentata da opere che gravitano in località di confine tra due paesi, dove le procedure devono necessariamente tenere conto della legislazione di entrambi gli stati. Una problematica chiave dell’ambiente è la comunicazione, visto che le opere hanno delle concrete ricadute sulla vita dei cittadini. Ci incuriosiva sapere il punto di vista dei nostri professori. Ci sono molti strumenti attraverso i quali i cittadini possono conoscere l’andamento del cantiere, le problematiche che si affrontano, le soluzioni che vengono adottate. Il problema principale è che spesso si tratta di informazioni tecniche di difficile comprensione, visto che sono fornite da addetti ai lavori e spesso comprensibili dai soli addetti ai lavori. È pur vero che il pubblico è oggi è particolarmente attento ma la maggior parte della popolazione si accorge del disagio che un’opera comporta quando è già in fase di realizzazione e quando accade qualche situazione particolare. Per questo si finisce per ricevere segnalazioni prevalentemente negative, quando ci sono dei problemi o delle difficoltà di vario genere. Lo sforzo al contrario dovrebbe essere quello di curare l’informazione sul territorio rendendola comprensibile alla gente comune ed anche quello di divulgare maggiormente gli aspetti positivi della realizzazione, creando anche una collaborazione più puntuale tra gli addetti ai lavori e gli ambientalisti dei luoghi in cui si opera. Il prof. Lamberti ci porta un esempio, per testimoniare come proprio l’alta attenzione ai temi ambientali può rendere evidenti problematiche non conosciute. È quello che è successo nel cantiere della Ss 640 in Sicilia quando si sono individuate alcune discariche abusive. In quel caso ci si è sostituiti agli enti territoriali e si sono sostenuti costi elevati per opere di compensazione ambientale all’inizio non previste. E sono proprio queste le compensazioni che le amministrazioni chiedono sempre di più. Anche per il secondo lotto della Empedocle buona parte delle compensazioni andrà ad interventi di carattere ambientale. Conclude il prof. Amadio rilevando come il continuo controllo e le verifiche che intervengono in cantiere permettono oggi di seguire lo sviluppo della compatibilità ambientale tramite una documentazione molto curata. L’ambiente è oggi protagonista nella vita del cantiere, cosa che non avveniva in passato, quando veniva relegato alle semplici autorizzazioni ministeriali. Questo patrimonio di conoscenze porta ad una tracciabilità che responsabilizza fortemente le imprese sulla storia del cantiere. 04.1.g 04.2 Chi è il responsabile ambiente e sicurezza ambiente di V. M. La figura dell’esperto ambientale si occupa di una corretta gestione delle problematiche tecniche, giuridiche e amministrative di imprese e pubbliche amministrazioni. L’esperto necessita di una formazione interdisciplinare e di un aggiornamento costante alla luce del “testo unico ambientale” (D. Lgs. 152/06) e delle sue numerose rettifiche e modifiche, nonché del recente recepimento della direttiva 2008/99/CE sulle responsabilità ambientali. Non si smette mai di studiare Si è svolto nel novembre scorso a Bologna un corso per esperto ambientale al quale ha partecipato Maurizio Didonè, addetto Servizio Prevenzione, Protezione e Ambiente, al quale abbiamo fatto alcune domande cercando di capire di cosa si discute tra gli esperti in materia. Qual’era il tema rilevante del corso? Tema centrale del corso era l’aggiornamento in materia, per quelle figure che nelle aziende sono chiamate a gestire problematiche tecniche giuridiche e amministrative, alla luce delle modifiche al “Testo Unico Ambientale”nonché al recepimento della direttiva europea in materia di responsabilità ambientale. L’ambiente è infatti un bene che viene acquisito come valore a metà degli anni 80 a seguito di incidenti avvenuti in Germania e negli Stati Uniti. Una sentenza famosa del 1983 interpreta in tal senso gli articoli 9 e 32 della costituzione che, pur non essendo espliciti in materia, assieme possono essere i punti di riferimento principali del diritto ambientale. Qualora le azioni che si compiono non siano a norma si è perseguibili con sanzioni amministrative per arrivare fino al reato penale. Un esempio? Prendiamo un tema scottante, il trasporto dei rifiuti. Quando parliamo di ambiente per noi si parla di norme, di disposizioni di legge e di decreti legislativi ma anche di abrogazioni. E dunque occorre sempre essere in grado di capire l’iter legislativo, per capire cosa deve essere fatto. Non solo. Occorre conoscere un complesso di norme, 04.1.f da quelle di valenza locale a quelle extra nazionali: ma la complessità aumenta in quanto i regolamenti europei applicati in tutti gli stati membri hanno limiti individuati nel fatto che il regolamento europeo non può dare sanzioni. E dunque, prima di portare un rifiuto all’estero, come lo identifico? devo conoscere bene i regolamenti europei in quanto vige la sua supremazia sulla normativa locale. Seguire l’iter non è facile perché vi si aggiungono decreti correttivi, circolari più o meno attuative che permettono di dare alle interpretazioni la forma più concreta rispetto all’informazione in esse contenute. Un esempio pratico quotidiano è vedere come lo stesso rifiuto che produciamo a casa, ad esempio un normalissimo pezzo di carta, se prodotto all’interno di una attività economica ovvero un’azienda, un negozio o uno studio, viene considerato un rifiuto speciale ed a seconda di dove viene prodotto deve seguire un iter per la propria eliminazione. A casa si butta in un cassonetto, nelle altre realtà l’iter è diverso, di qui l’importanza di conoscere il percorso esatto da seguire. E per quanto riguarda le responsabilità? Anche questo risulta essere un argomento complesso, che riguarda vari soggetti. Il reato che si commette va dalla responsabilità amministrativa a quella penale, mettendo dunque in gioco sia le responsabilità personali che quelle delle aziende. È un tema complesso di cui molto si è discusso nel corso e che pone specifiche particolarità per chi tratta le tematiche ambientali, rispetto ai temi della sicurezza, a seguito dell’introduzione dei reati ambientali all’interno della responsabilità sociale, meglio conosciuta come 231. 04.1.f Motopontone Dario nel porto di Molfetta. Sistema di gestione ambientale, processi e documentazione La domanda è sempre la stessa, sia per chi gestisce un cantiere sia per chi opera nei mezzi marittimi: chi fa cosa? E poiché la normativa risulta essere diversa la risposta richiedeva di essere trattata in maniera specifica con gli operatori. Parliamo di come gestire le problematiche ambientali e smaltire i rifiuti che vengono prodotti nei cantieri, trattato in uno specifico corso di aggiornamento svoltosi il 22 febbraio con gli operatori del settore marittimo di Cmc tenuto da Maurizio Didonè e Sabina Cipollini, responsabile dell’ufficio legale Dci. Quando si cerca di individuare le complesse regolamentazioni della materia sono le parole a definire significati ed azioni, in particolare 5: precauzione, prevenzione, sostenibilità, responsabilizzazione e cooperazione. Oggi che il tema dell’impatto ambientale è tanto sentito a livello di cittadinanza fa piacere trovare tra le parole che connotano il tema proprio la necessità di una prassi cooperativa che, seppur definisca precise responsabilità, richiama tutto il complesso processo produttivo a comportamenti corretti. Parlando di impatto ambientale si parla di spazio (di responsabilità) e tempo (di regolamentazione). E il nome non lo deve avere solamente il responsabile ma anche il prodotto (rifiuto), al quale viene attribuito un codice identificativo ben preciso (codice CER). L’incontro di aggiornamento si è soffermato in particolare sulla distinzione tra la gestione dei rifiuti nei cantieri edili e marittimi, in particolare sulla responsabilità delle figure preposte. “Il mio contributo al corso - ha detto Sabina Cipollini - è finalizzato a rimarcare le responsabilità assunte dai direttori e responsabili di cantiere a fronte di una delega di funzioni con la quale si attribuiscono ad essi poteri organizzativi, di verifica e controllo. Il tema correlato a questa delega è quello abientale, dove il rispetto della normativa e quindi la corretta gestione del cantiere è fondamentale perchè non si concretizzino illeciti di carattere anche penale. Il fine è quello di farvi comprendere l’importanza della legittimità e correttezza del vostro operato onde evitare sanzioni all’impresa ed a voi stessi”. p.09 la Betoniera 05 05.a personale di Davide Casadio Valutazioni professionali 2011-2012 05.a Davide Casadio, Il processo di Valutazione Professionale Responsabile Servizio Sviluppo e Formazione Direzione Personale Cmc. A partire dal maggio scorso è stato avviato un nuovo ciclo di valutazioni professionali biennali, analogamente a quanto già avvenne nel 2010. Le schede distribuite, riguardanti le categorie di quadri, impiegati ed operai, sono state 600 e 559 quelle restituiteci (93,2 %). Come nell’edizione precedente è stato quindi incluso nel processo, non solo personale di struttura fissa ma anche alcuni Locali, Esteri e TCN d’interesse. Ha fatto seguito, a partire da ottobre, un’attenta fase di analisi ed elaborazione dei dati finalizzata ad un riesame conclusivo che a coinvolto le direzioni aziendali durante il mese di gennaio e febbraio. Lo strumento: la scheda di valutazione Come nell’edizione precedente lo strumento utilizzato consiste in una scheda dedicata, che permette, per forma e contenuti una gestione strutturata ed organica degli elementi di valutazione. La scheda, edita in italiano ed in inglese, ha rappresentato la base per i colloqui di feedback tra valutatori e valutati. La prima parte della scheda viene compilata dal valutatore e si articolata in: analisi del ruolo, del potenziale, delle competenze e delle prestazioni del lavoratore ed è accompagnata dalle proposte di azioni di sviluppo e di analisi dell’efficacia della formazione intrapresa. La seconda parte è stata riservata allo stesso lavoratore affinché potesse esprimersi in termini di: soddisfazione lavorativa, richieste di sviluppo professionale e percezione dell’attenzione aziendale su temi chiave quali sicurezza sul lavoro e formazione. La parte finale è riservata al responsabile gerarchico del valutatore per eventuali note, commenti ed integrazioni. Analisi della prestazione (figura 3) A differenza dell’edizione precedente, questo campo è stato lasciato totalmente libero al fine di favorire la miglior espressione ed integrazione da parte del capo del valutatore. In precedenza invece, come ricorderete, ci si limitava solo a due domande specifiche riguardanti eventuali adeguamenti retributivi o passaggi di qualifica. Anche i dati relativi alla performance lavorativa del personale Cmc risultano positivi: prestazioni di livello (ottimo e buono) si rilevano nei 2/3 dei casi e solo l’0,9% dei casi si mostra come palesemente inadeguato. Su livelli di mera sufficienza si attesta il 22,5% della popolazione. Analisi del ruolo, potenziale e soddisfazione lavorativa (figure 1 e 2) Rispetto al biennio precedente il dato risulta sostanzialmente analogo, riducendosi nei valori estremi ottimo (-3,5%) e scarso (-0,9%) ed incrementandosi nei valori intermedi: buono (+ 2,1%) e sufficiente (+ 1,3%). Per quanto riguarda l’analisi del ruolo il potenziale e la soddisfazione lavorativa i dati emersi sono molto confortanti e non solo confermano ma in alcuni casi addirittura migliorano, i rilievi di due anni fa. Nello specifico l’analisi del ruolo ci mostra come i lavoratori siano ritenuti adeguati rispetto al ruolo assegnato nel 97% dei casi (eravamo al 98% nel 2010). Di particolare interesse i dati che emergono in relazione al potenziale informazioni strategiche, per un’azienda capace di guardare oltre al contingente, coltivando, passo-passo, il suo futuro e la sua proiezione nel tempo. Secondo i valutatori quasi la metà, il 47% (eravamo al 48% nel 2010) della popolazione “esprime potenzialità per un più elevato livello di responsabilità” mentre più di un terzo, il 38% (+ 5% rispetto al 33% di due anni fa) “esprime potenzialità per un ruolo diverso da quello occupato”, valore che si eleva al 43% se la domanda sulle “potenzialità per un ruolo diverso da quello occupato” viene rivolta direttamente al lavoratore. Profilo delle Competenze (figura 4) Si noti (anche per evitare possibili equivoci nella comparazione dei dati) che in merito al “ruolo diverso” nell’edizione passata il quesito rivolto al lavoratore era: “ritieni che le tue potenzialità o la tua professionalità sarebbero più adeguati nello svolgimento di un’attività lavorativa diversa da quella che svolgi?” quesito più incline a rilevare una preferenza per un ruolo altro piuttosto che un mera disponibilità/potenzialità. Tant’è che, allora, rispose affermativamente solo il 20%. Attualmente invece la domanda è la stessa sia per il valutatore che per il lavoratore che, è interessante notarlo, esprimono percentuali molto più simili ed allineate (38 contro 43) di allora quando furono chiamati a confrontarsi con quesiti difformi. Il quadro seguente è di sicuro interesse per tutti coloro che vogliano farsi un’idea più approfondita sulla nostra cooperativa, quali siano le sue competenze e quale sia quindi il “Profilo Cmc”. Ognuna delle competenze indicate nel grafico poteva essere classificata dal valutatore come “sovra standard”, “standard” o “sotto standard”. Il grafico che riportiamo si limita a mettere in evidenza i dati relativi ai “sovra standard” (in blu) ed i “sotto standard” (in rosso) delineando quindi la “silhouette” della nostra cooperativa. Ottimi i dati riguardanti la soddisfazione lavorativa che complessivamente supera il 92% migliorando il dato già estremamente positivo del 2010 (86%). Tra questi quasi il 23% ritiene “molto soddisfacente l’attività lavorativa svolta” (+2,4% rispetto al 2010). Potremmo quindi descrivere Cmc come un’organizzazione dotata di uno spiccato senso di appartenenza, orientata al risultato, capace di discernere ed orientarsi alle priorità e con un forte spirito di collaborazione. Vi riconoscete? È interessante inoltre notare il consistente aumento (+ 8,7%) dei dati pervenuti nelle valutazioni ricevute: nel 2010 infatti, il 7,9% dei valutati non aveva fatto il colloquio ed lo 0,8% aveva sì fatto il colloquio ma non aveva risposto a questa domanda. I sottostandard (che comunque si attestano su percentuali abbastanza limitate) indicano gli ambiti su cui lavorare per colmare i gap rispetto alle competenze lavorativa richieste. Le aree di miglioramento più in evidenza sono quindi: le lingue, la comunicazione e problem solving. Attualmente l’entità di chi pur valutato, non ha fatto il colloquio o facendolo non ha risposto, si è più che dimezzata, riducendosi al 3,8%. Questo dato è una conferma importante di come si stia progressivamente estendendo la cultura del colloquio, del feedback e della valutazione. p.10 la Betoniera Rispetto al biennio precedente le differenze sono minimali e comunque permettono di notare miglioramenti in: valutazioni, rispetto delle procedure, appartenenza e collaborazione. che conferma come la mole di formazione svolta sia mirata e capace di produrre concreti effetti sul miglioramento delle competenze dei lavoratori coinvolti. Attenzione aziendale percepita sui temi della Formazione e della Sicurezza (figure 7, 8, e 9) Nella parte della scheda dedicata al lavoratore tre domande sono focalizzate su come sia percepita l’attenzione aziendale sui temi della Formazione e della Sicurezza. Anche da questi dati emerge un gradimento diffuso: la formazione sfiora quota 85% (era 78,9 % nel 2010), sicurezza salute ed ambiente raggiungono un gradimento pari al 94,1 (era 88,8%) mentre la formazione informazione, sempre in materia di sicurezza, il 90,2% (era l’86,4% due anni fa). Vedere crescere valori già eccellenti, riguardanti tematiche così importanti è sicuramente gratificante. In particolare lo è trattando di Sicurezza e Salute sul lavoro, tematiche centralissime per una cooperativa come la nostra che ogni giorno si confronta coi rischi delle lavorazioni in cantiere. Un impegno quotidiano che non si limita ad essere una mera risposta ad obblighi di legge ma una vera propria volontà di diffondere dei valori ed una cultura. Non a caso questa edizione del processo di valutazione conferma, oltre ai quesiti rivolti al lavoratore, anche i due specifici item valutativi del “rispetto delle norme e procedure in tema di sicurezza e tutela ambientale” e del “corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale”. Item sui quali ogni capo è chiamato a riflettere nel vagliare l’adeguatezza dei comportamenti dei lavoratori affidatigli. Così come dovrà riflettervi ogni lavoratore. Se i sistemi di valutazione sono tipicamente una delle leve più efficaci per diffondere i valori di una organizzazione, non è quindi un caso che il nostro mantenga questa forte connotazione. Azioni di Sviluppo (figura 5) Come da prassi il valutatore è stato chiamato ad indicare quali azioni di sviluppo ritenesse opportune per i propri collaboratori in termini di: formazione, addestramento o affiancamento. Il lavoratore stesso, a sua volta, poteva indicare quali “interventi formativi ritenesse necessari ai fini della sua formazione professionale”. Emerge un’elevata propensione allo sviluppo ed al miglioramento delle competenze (che rafforza nettamente il già promettente quadro di due anni fa) sia come consapevolezza nei lavoratori sia come sensibilità dei valutatori. Propensione che si sposa benissimo con l’ampio “potenziale di sviluppo” rilevato dai valutatori. Un ulteriore decisivo “indice di potenziale” si evidenzia nelle proposte d’inserimento nel progetto Cmc University: 19,6% del personale risulta candidabile per i programmi di sviluppo manageriale previsti dalla cooperativa. Il dato mostra, complessivamente, un incremento percentuale rispetto al 2010 del 2,8% dovuto ad un incremento dei potenziali a medio lungo termine (+4%) che compensa abbondantemente il fisiologico ed atteso calo (-1.2%) di quelli a breve (che sono stati ovviamente la priorità dei primi anni del programma). Efficacia della formazione (figura 6) Un apposito capitolo della scheda è stato dedicato alla valutazione dell’efficacia dei corsi di formazione frequentati. Nella scheda di ogni lavoratore viene riportato l’elenco dei corsi frequentati ed il responsabile è chiamato a valutarne “l’incidenza sul miglioramento delle competenze del lavoratore” optando tra: ottima, buona, discreta, sufficiente e insufficiente. Analogamente a due anni fa emerge un quadro complessivamente positivo (figura 6) p.11 la Betoniera Ringraziamenti Se in queste righe abbiamo potuto riflettere su quel “Noi” che è Cmc è merito di tutti coloro che, valutanti o valutati, sono stati coinvolti e si sono impegnati in questo processo. “Li omini boni” diceva il Da Vinci “naturalmente desiderano di sapere”. 06.1.a 06.1.b 06.1 06.1.c 06.1.d lavori in corso Entra l’acqua nel bacino del porto di Marina di Pisa! 06.1.a-e Alcuni momenti dell’inaugurazione. Una giornata storica, non solo per il litorale, ma anche per Pisa e tutta la Regione. Sabato 16 febbraio il bacino del porto di Marina di Pisa ha iniziato ad allagarsi quando il sindaco Marco Filippeschi alle 10,50 ha ufficialmente aperto le pompe dopo il suono della sirena storica della costa pisana. Una cerimonia a cui hanno assistito circa 3mila persone, desiderose di vedere la struttura che sarà inaugurata ufficialmente a primavera con l’ingresso delle prime barche. Per Cmc ha partecipato l’amministratore delegato Dario Foschini. L’evento, organizzato per mostrare agli armatori e alla cittadinanza le strutture del porto realizzate e presto sommerse, ha avuto una grande eco richiamando una folla di migliaia di persone. L’opera, realizzata quasi per intero in meno di tre anni (mancano soltanto le pavimentazioni dei pontili, delle banchine ed altre rifiniture secondarie) da Cmc, ha ricevuto unanime apprezzamento e un particolare plauso dai rappresentanti delle istituzioni presenti, a cominciare dal Governatore della Toscana Enrico Rossi e dal sindaco di Pisa Marco Filippeschi. Giudizi molto lusinghieri sono venuti anche dal mondo della nautica che ha visto l’ormai imminente apertura del porto di Boccadarno come una risposta forte e positiva alla crisi in un difficile periodo. Il porto pisano ha un particolare appeal, al centro del più grande Parco Naturale della Toscana, attiguo allo storico paese di Marina di Pisa e a pochi chilometri dal centro di Pisa e dalla Versilia, ed una posizione invidiabile a solo 10 minuti dall’aeroporto internazionale Galileo Galilei. Bellissima, e per molti una vera sorpresa, anche la grande passeggiata panoramica sul Molo Nord, che costeggia la foce dell’Arno e si addentra in mare per 450 metri. Il presidente di Assonat Luciano Serra in occasione della visita di sabato 16 febbraio ha dichiarato alla stampa che “quello di Boccadarno sarà uno dei più porti più belli del Mediterraneo, capace di attrarre una clientela internazionale e di alto livello”. Analogo il commento di Roberto Perocchio, presidente di Assomarinas anche lui intervenuto all’evento pisano. “Il porto di Marina di Pisa sarà importantissimo per il turismo ma anche per la cantieristica, un vero e proprio fiore all’occhiello dell’area - ha sottolineato il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi, p.12 la Betoniera presente alla cerimonia - questi due aspetti si fondono e avranno un impatto immediato sull’occupazione e sul lavoro, di cui abbiamo tanto bisogno”. Poi Rossi ha rilasciato anche una battuta sull’integrazione degli aeroporti di Firenze e Pisa: “Firenze da sola perde e perderà anche Pisa”. Grande soddisfazione espressa dal primo cittadino Marco Filippeschi che ha ringraziato il suo predecessore Paolo Fontanelli, che ha lavorato affinché si arrivasse a tutto questo. “La giornata di oggi è la prova che ce la possiamo fare - ha sottolineato il sindaco - la prima pietra l’abbiamo posata il 26 aprile 2010, oggi dopo nemmeno tre anni siamo qui ad aprire il bacino, in così poco tempo siamo riusciti a creare un’opera di questa portata. Al governatore Rossi dico che questa realizzazione, così come ad esempio la riqualificazione di Calambrone, unico caso in Italia, ci dà la forza per andare avanti e che quando arriveranno i fondi europei presenteremo alla Regione progetti, perchè abbiamo idee, ma abbiamo bisogno di avere l’ente regionale al nostro fianco”. Immediata e confortante la risposta di Enrico Rossi: “Mi complimento con il sindaco e gli rispondo che la Regione guarda con interesse e attenzione progetti che arrivano da Pisa e dalla costa”. Presente alla cerimonia anche il presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni. “L’acqua torna in un porto a Pisa e questo ci riporta idealmente ad un passato glorioso ed è il punto di partenza per uno 06.1.e sviluppo economico che mette a sistema nautica, cantieristica e turismo. Siamo davanti ad una svolta ha evidenziato Pieroni - si va completando il disegno strategico volto a costruire una rete delle vie d’acqua, elemento distintivo e unico in Toscana, tra il fiume Arno, il canale Navicelli e il costruendo porto, in connessione con le infrastrutture aeree di Pisa e portuali di Livorno. Dal punto di vista turistico, in particolare grazie alla possibilità di raggiungere dal porto la città, attraverso l’Arno, si prospettano novità ed opportunità fino ad oggi inesplorate e sarà necessario investire per creare politiche di attrazione capaci di valorizzare questa nuova risorsa”. Super affollata la passeggiata panoramica aperta per l’occasione (che poi sarà di nuovo chiusa per permettere il proseguimento dei lavori): tante famiglie non hanno voluto perdere l’importante appuntamento, approfittando anche della bellissima giornata di sole. Presenti gli alunni delle scuole elementari e medie del litorale, accompagnati dalla dirigente scolastica Maria Paola Ciccone. “Oggi partecipiamo ad un evento che farà la storia del litorale - ha detto Ciccone - non so se i ragazzi se ne rendono conto”. L’acqua continuerà a scorrere, visto che ci vorrà circa una decina di giorni per il completo riempimento della vasca. I lavori andranno avanti per permettere a maggio di segnare un’altra tappa importante, con il porto che entrerà nel pieno delle sue funzioni: giusto in tempo per l’inizio della stagione estiva! 06.2.a 06.2.b Portafoglio Sud Africa Cmc si è aggiudicata un nuovo appalto in Sud Africa per un importo di circa 16 milioni di Euro. Il progetto, finanziato dal Governo sudafricano, riguarda l’ammodernamento di un tratto della strada nazionale R61. In particolare, il progetto è localizzato nella cittadina di Ngcobo che si trova a circa 80 km dalla città principale Mthatha nella provincia dell’Esdtern Cape. La prima fase del progetto prevede il rifacimento della fondazione stradale e la realizzazione di un tappetino di usura su 10,2 km di strada ad un’unica carreggiata per la quale è previsto anche l’allargamento dai 9,2 m attuali ai 13 m di larghezza finali. I lavori comprendono tra l’altro anche la realizzazione di 10 nuovi tombini scatolari in cls di 2,4 m per 2,4 m sia a singola che a doppia canna, la realizzazione di marciapiedi e canalette di drenaggio in cls, la frantumazione di materiale per la realizzazione, in fase 2, dell’adiacente lotto per altri 10 km, il rifacimento di un ulteriore chilometro di strada a doppia carreggiata, largo 20 m, all’interno di Ngcobo con inclusa anche la nuova illuminazione stradale. 06.2.c 06.2 06.2.d lavori in corso di Salvatore Picone Sigonella Cmc è prima in graduatoria nella gara per la Progettazione Esecutiva e la realizzazione dei lavori di completamento ‘Hangar velivoli Atlantic’ - Aeroporto di Sigonella (CT). L’importo complessivo di aggiudicazione provvisoria ammonta ad Euro 6.004.386,00. C’è una strada in Sicilia 06.2.a Il viadotto Serra Cazzola in costruzione. 06.2.b-e Immagini della SS 640. C’è una strada, in Sicilia, che si fa sempre più sicura e più efficiente. Un itinerario che collega due province importanti, Agrigento e Caltanissetta. Una strada a scorrimento veloce prima e ora invece ammodernata a doppio senso di marcia. È la SS 640 i cui lavori, curati dal Contraente generale “Empedocle” sono iniziati nel marzo del 2009. Quattro anni dopo la posa della prima pietra, la 640 non è più quella “strada della morte” – a causa dei tanti incidenti mortali che si sono verificati nel passato – ma una strada al passo coi tempi e “ben fatta”, come hanno spesso ribadito alcuni sindaci dei comuni interessati, da Marco Zambuto di Agrigento a Vincenzo Corbo di Canicattì. I lavori nel primo lotto della “Agrigento – Caltanissetta” stanno per concludersi. Manca poco. Su 34 chilometri ne restano da consegnare solo otto. Un’infrastruttura che continua a far discutere anche per le tante Opere d’arte, tra cui il viadotto Serra Cazzola le cui operazioni di spinta sincronizzata continuano e sono già in fase di conclusione. La presenza dell’Empedocle e della Cmc, in questo cuore di Sicilia, ha dato buoni frutti anche per l’occupazione. Per non parlare della vicinanza alle più note e lodevoli iniziative culturali del territorio. Al termine dei lavori del primo lotto – cui mancano da concludere gli svincoli, il rettilineo di Racalmuto, il viadotto e la galleria Serra Cazzola e una parte del ponte Rocca Daniele – si avrà una sezione stradale molto 06.2.e più ampia che consentirà di viaggiare con maggiore sicurezza e di abbattere i tempi di percorrenza, come tiene a precisare l’ing. Pierfrancesco Paglini, project manager dell’Empedocle, che adesso sta accelerando i lavori anche nel cantiere del secondo lotto della statale. Dal 16 aprile dell’anno scorso le attività proseguono - nel rispetto dei protocolli antimafia - nel tratto che va dal chilometro 44 fino allo svincolo con l’autostrada A19 “Palermo-Catania”. Sul tratto nisseno, i cui lavori saranno consegnati nel 2016, si attende l’arrivo della fresa Tbm che scaverà la “galleria Caltanissetta”. Per quanto riguarda invece le altre opere di Cmc in Sicilia, da registrare la firma del protocollo d’intesa per l’ammodernamento del tratto Bolognetta-Lercara, della strada statale “Palermo-Agrigento”, anche questa ritenuta una delle strade più pericolose d’Italia. Il protocollo è stato siglato a gennaio tra “Bolognetta scpa” (società costituita da Cmc di Ravenna, Ccc Società Cooperativa e Tecnis Spa), e le organizzazioni sindacali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil e disciplina il sistema delle relazioni sindacali, il contratto di lavoro, l’organizzazione e la sicurezza, la prevenzione e più in generale la prevenzione dai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata. Presentato il progetto che fa parte del corridoio plurimodale tirrenico - nord Europa, itinerario Palermo Agrigento (SS 121 - SS 189): tre anni la durata dei lavori, dalla rotatoria Bolognetta allo svincolo Manganaro, per un tracciato di circa 35 chilometri. Cina Cmc torna a lavorare in una delle sue Province cinesi di elezione, la Provincia dello Shanxi, nell’Alta Cina, ove ha appena acquisito una nuova commessa in Tbm per un importo, solo parte Cmc, di circa EUR 43 milioni (valore complessivo EUR 60 milioni). Il progetto consiste nella realizzazione di un tunnel in Tbm da roccia, doppioscudata, diametro di scavo 4,1 mt; la lunghezza del tunnel è di km 23,6, da ricoprirsi con segmenti prefabbricati. Su questo progetto Cmc utilizzerà una Tbm Seli “Universale” che, come noto, presenta le caratteristiche innovative, rispetto ad una Tbm tradizionale, di avere una forma conica e di essere piu’ corta; ciò al fine di migliorare la capacità della macchina di sopravanzare tratti di galleria con materiale spingente. Il socio locale, “Sinohydro Engineering Bureau N. 4”, si occuperà della produzione dei segmenti prefabbricati e dell’esecuzione di alcuni tratti in tradizionale. Cmc eseguirà le installazioni di sua spettanza ed altrettanto farà il partner locale. Il Cliente è lo “Shanxi Water Resources”, Branch provinciale del Water Resources Ministry Cinese. Il periodo di esecuzione è di 45 mesi ad iniziare dall’Ordine Inizio Lavori, più un anno di Periodo di Garanzia per eventuali difetti costruttivi dell’opera. “Venti chilometri di cultura”: progetto della Regione Sicilia “Questi 20 chilometri sono rappresentati dalla cultura e dagli scrittori”. Parla della strada statale 640 l’assessore regionale ai beni culturali Antonio Zichichi che sta lavorando ad un percorso turistico-letterario nei luoghi di Andrea Camilleri e Luigi Pirandello, tra Porto Empedocle e Agrigento, e a Racalmuto, il paese di Leonardo Sciascia. Venti chilometri di cultura, il nome del progetto, che potrà prendere corpo grazie anche al buon collegamento tra Porto Empedocle e Racalmuto rappresentato dalla statale già in gran parte aperta e funzionante. p.13 la Betoniera 06.3 06.3.a 06.3.b lavori in corso Algeria, continuano i lavori di Tabellout Continuano a ritmo serrato in Algeria i lavori per la costruzione della diga di Tabellout e della galleria per il trasferimento dell’acqua, contratto per un importo di oltre 170 milioni. Attualmente i lavori sono concentrati sullo scavo di fondo vallata dove sono iniziati i lavori di consolidamento a cura del subappaltatore Sefi e quelli di completamento della rimozione della frana in spalla sinistra. Al termine saranno posate le prime condotte dell’elettromeccanico da parte di Calzoni Hydro e quindi, verso la fine del mese di marzo, inizieranno 06.4 i getti del corpo di diga in R.C.C. (Calcestruzzo Rullato Compatto). 06.3.a-b Gallerie nel cantiere La diga sorge a 30 km a sud di Jijel, alla confluenza dei fiumi Djen Djen e Rha e fa parte del progetto per alimentare di acqua potabile e da irrigazione l’altopiano semidesertico di Setif. 06.5.a-b Foto del Polo Algerino. Scolastico di Villamarina di Cesenatico. Sull’alto versante, quello del tunnel di 13 chilometri, la Tbm Herrenknech, dopo essere stata sbloccata dallo stritolamento della roccia che ne ha causato l’arresto per 5 mesi, sta ora scavando regolarmente alla media di circa 20 metri/giorno con punte fino a 43 metri/giorno. 06.4.a 06.6.a lavori in corso Una Tbm di oltre 13 metri per Savona Sono partiti a Savona i lavori per la costruzione della variante alla strada statale 1 Aurelia, nel tratto tra Savona (torrente Letimbro) e Albisola Superiore. La costruzione di questa variante consentirà di alleggerire sensibilmente i flussi di traffico sul tratto della statale 1 Aurelia nei Comuni di Albissola Marina e Savona e migliorerà l’accesso al porto di Savona. La variante ha origine nel Comune di Albisola Superiore, in corrispondenza del torrente Sansobbia e si sviluppa per una lunghezza di 5,2 km, sino all’ innesto con Corso Ricci, nel Comune di Savona, con una successione continua di gallerie e viadotti. Nel breve ma impegnativo tratto saranno, infatti, realizzate 4 gallerie naturali, per una lunghezza complessiva di circa 3,9 km, 06.4.b alle quali si aggiungono anche 3 importanti viadotti. Oltre allo svincolo iniziale di Albisola Superiore, con due rotatorie a raso poste a cavallo del torrente Sansobbia, e a quello terminale di Savona, con due rampe di raccordo alla viabilità locale, è previsto lo svincolo intermedio di Miramare che consente il collegamento con il porto di Savona. Le gallerie verranno scavate per mezzo di una fresa a piena sezione (Tbm scudata). In Germania si stanno realizzando i test di collaudo e accettazione della Tbm che verrà utilizzata (del diametro di 13,64m) che consentirà di scavare e contestualmente rivestire con continuità la galleria, riducendo l’impatto delle operazioni sia in termini di sicurezza che di disturbo dell’ ambiente circostante. 06.4.c p.14 la Betoniera 06.4.a-c La Tbm che sarà utilizzata nel cantiere di Savona. 06.6.a-c Momenti della cerimonia di inaugurazione in Laos. 06.6.b 06.5 06.5.a 06.5.a lavori in corso Al via i lavori per il Polo Scolastico di Cesenatico Continuano i lavori a Piombino Attualmente il cantiere è in fase di avanzamento da mare e da terra. I mezzi marittimi di Cmc sono impegnati nell’infissione della parete principale di banchina costituita da palancole combinate HZ+AZ lunghezza 34 m, mentre da terra si procede con il riempimento con materiale arido delle aree retrostanti il banchinamento. Ad oggi, con la firma del 3° Sal, l’opera è realizzata per il 30% e per il mese di aprile è previsto l’inizio della realizzazione della trave di banchina e l’installazione dei tiranti, attività che dureranno per tutto il periodo estivo. 06.6 06.2.d È partito, nelle scorse settimane, il cantiere per la realizzazione del nuovo Polo Scolastico a Villamarina di Cesenatico. Ad oggi, come si vede dalle foto, le fondazioni sono terminate e si sta procedendo con la messa in opera della carpenteria metallica che è la parte portante di tutto l’edificio. Ricordiamo che il nuovo plesso scolastico, realizzato mediante locazione Finanziaria ‘leasing Costruendo’ per un importo di 10.787.567 €, sorgerà su un’area del comune di 18.300 mq e ospiterà 8 sezioni di scuola materna, un micro-nido e 15 aule delle scuole 06.6.c lavori in corso Theun-Hinboun Expansion Project in Laos Il Theun-Hinboun Expansion Project è stato ufficialmente inaugurato lo scorso 11 gennaio aumentando così la produzione di energia elettrica del Laos. Il Vice Primo Ministro del Paese Somsavath Lengsavath ha acceso la nuova turbina da 220-MW alla presenza dei leader del Laos, dei partner del progetto, degli ospiti internazionali, tra cui l’amministratore delegato di Cmc Dario Foschini, e del personale del Theun-Hinboun Power Company (Thpc). Mr. Khammany Inthirath, Vice Ministro dell’Energia e delle Miniere, ha definito il progetto un esempio di grande successo “che ci permette di aumentare la produzione di beni e di trasformare i metodi di produzione, contribuendo così attivamente a migliorare le condizioni di vita e ridurre la povertà per il nostro popolo”. Ricordiamo che Il Theun Hinboun Expansion Project (THXP) è l’ultimo dei grandi progetti idroelettrici completati da Cmc nell’ultimo decennio. Il contratto da 258 milioni di USD interamente assegnato a Cmc prevedeva la costruzione di una nuova centrale idroelettrica di TH3 (220MW) accanto alla esistente centrale TH1-2, un tunnel da 5 km scavato in Tbm ed una nuova opera di presa nella esistente diga allo scopo di raddoppiare la potenza generata dall’esistente impianto. Inoltre comprendeva la costruzione di una nuova diga in RCC (Calcestruzzo Rullato e Compattato) di Nam Gnouang (NG) da 360000m3 con annessa centrale idroelettrica con due turbine da 30 MW. Cmc ha coordinato il pool di progettisti incaricati per la progettazione delle opere civili ed idromeccaniche (Coyne-et-Bellier, Lombardi, ATB) e ne ha realizzato la costruzione sia direttamente che in subappalto. La costruzione è iniziata nell’ottobre 2008 ed è stata terminata secondo i tempi previsti il 31 gennaio 2012 (NG dam e powerhouse) ed il 28 Febbraio 2012 (TH3). Primo alzabandiera al Dal Din Venerdì 1 marzo, nella piazza antistante al Building #24, l’edificio che ospiterà il quartier generale della caserma Dal Din, alla presenza delle forze Armate Italiane e degli Stati Uniti d’America, delle autorità della Usarmy Usag Vicenza, Usarmy Imcom Europe, è avvenuta la prima cerimonia ufficiale dell’alzabandiera con l’accompagnamento dei rispettivi inni nazionali. L’evento era preliminare all’effettivo arrivo dei primi 200 soldati che stanno prendendo possesso dei loro alloggi nel barrack #3 del Al Din. A tutti gli effetti da lunedì 4 marzo il sito è passato p.15 la Betoniera definitivamente sotto il controllo delle forze Armate Italiane e Statunitensi. Al momento sono in dotazione e a diposizione del governo degli Stati Uniti le zone ACP (Access Control Point), i POV (parcking), il Dial Center Office (Telecomunication) il BLDG#3 (barrack), il BLDG #11(fire station) il BLDG 27# (AFES-Army force exchange Service). Contininuano le fasi di TAB e Commissionig propedeutici alla consegna in tutti i restanti edifici della base. elementari, per totale di 217 bambini di scuola materna e 400 alunni di scuola elementare. L’edificio avrà al suo interno anche una mensa scolastica, una biblioteca, laboratori, palestra e spazi polivalenti per le attività del quartiere. L’edificio è stato progettato per ridurre al minimo i consumi energetici, e raggiungere la certificazione energetica di Classe A. La conclusione dei lavori è prevista per la tarda primavera del 2014. I lavori sono realizzati dalla società Consortile Villamarina Scarl, costituita tra la Cmc al 51% e la Iter di Lugo al 49%. Rinnovo certificazione qualità sicurezza e ambiente con Sgs Singapore Nel dicembre scorso si è svolta la verifica Ispettiva (nell’accezione Inglese “Audit”) di rinnovo delle certificazioni del Sistema di gestione Qualità, Sicurezza ed Ambiente rilasciate da Sgs Singapore tre anni fa. Tutti vi chiederete, come mai abbiamo certificato per i tre Sistemi di gestione (Qualità – Sicurezza – Ambiente) con Sgs di Singapore? Il motivo è molto semplice, senza la certificazione asseverata da un Ente di Certificazione accreditato a Singapore, la Cmc non avrebbe potuto ottenere la registrazione all’albo locale dei costruttori denominato Bca “Building Construction Authority” con la conseguenza che Cmc non avrebbe potuto partecipare alle gare d’appalto per i lavori più importanti e di importi elevati. La verifica ispettiva ci ha visto impegnati per una settimana, dal 3 al 7 dicembre ed ha coinvolto il nostro Servizio Qualità Sicurezza ed Ambiente, vari servizi aziendali di sede e alcuni cantieri: Servizio Gestione Contrattuale Estero, Ufficio Gare Estero, Ufficio Personale, Servizio Formazione e Sviluppo e il Servizio Approvvigionamenti; mentre i cantieri interessati dall’Audit sono stati quelli dell’EXPO 2015 - Rho (Milano), il Porto di Piombino, le opere di collegamento tra via dei Cosmonauti SS16 ed ex-SS 71 Bis relativamente al solo processo di progettazione e infine la verifica si è conclusa nei giorni 12 e 13 dicembre con la visita presso le due commesse di Singapore, dove Cmc sta realizzando due lotti della metropolitana. Inoltre al fine di ottimizzare le tempistiche è stato concordato con i due Enti di Certificazione Sgs Italia e Sgs Singapore di eseguire in contemporaneità, con Sgs Italia, la visita di sorveglianza annuale sempre sui tre Sistemi di gestione; così il gruppo di verifica era formato da un ispettore di Singapore e tre ispettori Italiani. Questo ci ha consentito di evitare una ulteriore verifica a fine Gennaio 2013 che ci avrebbe visto impegnati per un’altra settimana. L’Audit si è concluso positivamente con la conferma della certificazione ottenuta da Sgs di Singapore; i nuovi certificati saranno disponibili dalle 4, 6 settimane dalla fine della verifica. Un particolare ringraziamento al personale coinvolto dall’Audit per aver contribuito al buon esito della verifica. Riccardo Falletti 07 noi e voi Noi e voi » Premio Salvatore Fazio Si è riunita nelle scorse settimane a Catania la commissione per la selezione delle 27 tesi di laurea che partecipano al Premio nazionale di Laurea alla memoria dell’Ing. Salvatore Fazio, organizzato dall’Università di Catania in collaborazione con la Cmc di Ravenna. La Commissione, costituita dal professore di Geotecnica più anziano nel ruolo, dal Direttore del Dipartimento, dal Responsabile della Sezione Geotecnica del Dipartimento, dalla vedova dell’Ingegner Fazio e dall’Ing. Pierfrancesco Paglini, rappresentante della Cmc di Ravenna, si è riunita per esaminare i lavori dei candidati. La geotecnica, l’argomento delle tesi presentate, discusse dal 2010 al 2012. All’autore della tesi vincitrice andrà un premio in denaro di 2 mila euro e sarà consegnato in occasione della cerimonia di premiazione della prima edizione del premio che si terrà a fine marzo presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università catanese. Ben 27 dunque le tesi presentate. Un successo per l’Università e la Cmc, attenta non solo a ricordare la memoria dell’Ing. Fazio, ma a sostenere lo studio e la ricerca dei giovani siciliani. » Ravenna Festival 2013 di Verdi in forma di concerto. Ricco il programma sinfonico, dal valzer nel grande repertorio sinfonico a Secondo Casadei, a cui verrà dedicato un grande concerto. Gli altri protagonisti saranno Steve Vai, considerato tra i massimi chitarristi rock al mondo e un grandissimo songwriter come Burt Bacharach con l’Orchestra Giovanile dell’Opera di Roma. Presenze straordinarie, nell’ambito cameristico, saranno poi quelle della pianista argentina Martha Argerich, con un programma dedicato al tango, e del violoncellista Yo-Yo Ma, accompagnato dalla pianista Kathryn Stott, come il recital bachiano del pianista iraniano Ramin Bahrami. I consueti appuntamenti nelle basiliche bizantine, tra concerti di musiche sacre e liturgie domenicali, sono interamente incentrati sul tema del rapporto tra musiche di tradizione popolare e musica colta. Il concerto della fratellanza si svolgerà a Mirandola diretto dal maestro Riccardo Muti con la ‘Cherubini’, coro e solisti, dedicato alle popolazioni vittime del sisma con un programma di arie tratte dalle più note opere di Giuseppe Verdi.E tanto altro ancora, fino ad arrivare al prossimo novembre col progetto della “Trilogia d’Autunno” che con l’ideazione, la regia ed il coordinamento artistico di Cristina Mazzavillani Muti, chiude le celebrazioni per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi allestendo i tre capolavori nati dal suo incontro con le opere di William Shakespeare: Macbeth, Otello e Falstaff. Ufficio stampa: tel. 0544 249237 [email protected] · www.ravennafestival.org » Settimana Rosa XXIV edizione del Ravenna Festival. Dopo l’anteprima con i Momix col debutto in prima mondiale al Teatro Alighieri, da maggio a luglio arriva il ‘corpo centrale’ del Festival per terminare a novembre con la “Trilogia d’Autunno”. Il tema centrale del Festival 2013 sarà il “popolare” in musica, dalle trascrizioni di Verdi per strumenti diversissimi (dal pianoforte ai più “umili” fisarmonica o ocarina) e per le bande, rendendo possibile l’incrocio tra la musica classica e l’“identità” romagnola, in particolare la nostra musica da ballo. Sarà un Festival all’insegna del liscio “contaminato” con altre tradizioni musicali quali quella delle brass band balcaniche, il jazz, la musica klezmer ecc. Il maestro Riccardo Muti dedicherà a Verdi due concerti accompagnato dalla Cherubini e con l’Orchestra e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma con il Nabucco p.16 la Betoniera Terza edizione della Settimana Rosa, progetto promosso da Cmc, Teodora Pallavolo Ravenna e Linea Rosa con l’obiettivo di aumentare la sensibilità attorno al delicato e attuale tema della violenza sulle donne. Fra le altre iniziative, si è tenuta il 4 marzo presso la sede di Cmc, la proiezione del cortometraggio “il corpo delle donne” di Lorella Zanardo. Un’occasione per riflettere sull’uso distorto fatto dalla televisione e dalla pubblicità del corpo delle donne e dell’immagine femminile. Cmc, premiata come Azienda solidale anche nel 2012 C’era anche Cmc a dicembre, in municipio a Ravenna, a ricevere l’attestato di “Azienda solidale” consegnato alle undici imprese locali che hanno”adottato” venti progetti di volontariato, devolvendo oltre 50mila euro. La seconda edizione della campagna di solidarietà “Adotta un progetto sociale diventa un’azienda solidale” si rivela una iniziativa in crescita, dal momento che alla prima edizione le imprese partecipanti erano state sette e i progetti adottati dodici, per un valore di circa 30mila euro. A ricevere dalle mani del sindaco Fabrizio Matteucci il riconoscimento di “Azienda solidale”, come si diceva, 11 imprese ravennati: Cmc, Bcc, Camera di Commercio, assicurazione Sara, Le Dune del Delta, Fondazione Cassa di Risparmio, Sapir, Itway, consorzio Ciro Menotti, Consar e Cral del Comune. I progetti finanziati riguardano l’ambito sociale, socio sanitario e culturale. Cmc ha partecipato “adottando” due progetti fra i tanti e meritevoli presentati. Il primo, chiamato “Uomo a-mare” è stato presentato dall’associazione A.M.A. la Vita, un’associazione con la quale Cmc collabora da tempo, nata come gruppo di auto-aiuto nell’ambito del disagio mentale. Il secondo progetto adottato da Cmc è stato presentato dall’associazione sportiva dilettantistica C.S.T. Judo Ravenna. Si tratta della manifestazione “Le giornate dello sport come integrazione” in programma a Ravenna nel prossimo mese di maggio. La manifestazione, sponsorizzata da Cmc anche negli anni scorsi (nelle foto alcune immagini dell’edizione 2012), ha l’obiettivo di costruire un momento di integrazione ed internazionalità per le persone disabili. 08.1 08.1.a 08.1.b 08.1.a Il professore Emanuele Bassetti. attività sociali di Emanuele Bassetti 08.1.b Il presidente Massimo Matteucci. 08.1.c Un momento della giornata. 08.1.d Foto di gruppo dei ragazzi premiati. Consegna incentivi agli studi 2013 Tra social network e siti di recruiting, i giovani affrontano una riflessione sui contesti digitali e sull’attuale mercato del lavoro. Domenica 23 gennaio presso la sala corsi di Cmc si è tenuta l’annuale consegna delle borse di studio ai figli di soci e dipendenti che si sono distinti per meriti scolastici e universitari. Oltre all’intervento introduttivo del Presidente Massimo Matteucci, l’incontro ha ospitato un approfondimento di Emanuele Bassetti (sociologo ed esperto di comunicazione - Università di Bologna) sul modo in cui Internet può essere uno strumento efficace nella ricerca di lavoro. Partendo dall’incremento repentino di popolarità dimostrato dai social network a livello internazionale negli ultimi dieci anni, si è sottolineato come anche il mondo aziendale italiano sfrutti l’online per interagire con il proprio target e per la ricerca di personale (dati eCircle 2012). Ciò secondo una duplice accezione: i datori di lavoro ricorrono all’online per individuare i possibili candidati, ma anche (e questo è spesso sottovalutato) per verificare l’esistenza di informazioni che sconsiglino un’eventuale assunzione. Si sono poi approfonditi i tre social network maggiormente utilizzati per il recruiting online aziendale. Innanzitutto Facebook, con la sua ampia base di utenza, la gratuità, la possibilità di promuoversi attraverso contenuti multimediali, potendo diventare anche “amici” delle aziende di nostro interesse quando anch’esse dotate di un profilo Facebook. Il secondo social network affrontato è stato Linkedin: dedicato esclusivamente al mondo del lavoro, esso consente all’utente di pubblicare online un curriculum vitae sempre aggiornato, entrando in contatto con professionisti e aziende, anche attraverso strumenti avanzati (a pagamento). Il terzo social analizzato è stato Twitter (recentemente alla ribalta in Italia per l’apertura di account da parte di noti esponenti religiosi e politici), estremamente sintetico con i suoi post di massimo 08.1.c 08.1.d p.17 la Betoniera 140 caratteri e con la possibilità di monitorare ciò che viene scritto su un determinato argomento tramite gli hashtag (parole precedute dal segno # e su cui basta cliccare per visionare tutte le discussioni in merito). Apposita sezione dell’incontro è stata dedicata ai siti di recruiting (tra i quali Infojobs, Monster, Trovolavoro, Miojob, Kijiji), che si rivolgono tanto a coloro che sono in cerca di una nuova occupazione quanto alle imprese impegnate nella selezione di nuovo personale. Essi mettono a disposizione strumenti avanzati di ricerca che consentono di focalizzarsi sulle offerte di lavoro rispondenti alle proprie esigenze. Attenzione è stata posta a riguardo sulla creazione del profilo personale come mezzo indispensabile e strategico per massimizzare le proprie possibilità di assunzione rispetto ai competitor. Tra i consigli finali condivisi con gli studenti presenti si è infine suggerito di non trascurare come spesso accade l’apertura di un account LinkedIn, di evitare la partecipazione a gruppi dedicati a stili di vita suscettibili di critiche, così come la creazione di post discriminatori, o la pubblicazione di foto che ci potrebbero in futuro mettere in difficoltà. Attenzione dovrebbe essere anche posta nell’essere presenti sui social network delle aziende a cui si è interessati, aggiornando costantemente i propri profili online, senza cadere nella trappola del comunicare troppo e male: come nella vita quotidiana i propri interventi dovrebbero infatti essere sufficientemente succinti, plausibili e sinceri, sensati e interessanti, non esplicitamente persuasivi né smaccatamente pubblicitari. A conclusione dell’incontro la consegna delle borse di studio da parte del Presidente Massimo Matteucci con la collaborazione di Giorgio Giordani, che hanno premiato 56 giovani con un ammontare complessivo di incentivi pari a € 18.000, valorizzandone il merito e la costanza negli studi. Convenzioni Rinnovo convenzione con Amaparco È rinnovata la convenzione tra Cmc e il circuito Amaparco di Atlantide, per l’anno 2013. I dipendenti/soci della cooperativa hanno diritto a: - ingresso ridotto al possessore della tessera di riconoscimento Cmc + 1 accompagnatore. 08.2 Le strutture comprese nel circuito, convenzionate per il 2013, sono le seguenti (per informazioni www.amaparco.net): · Provincia di Ferrara: Museo del Territorio di Ostellato - Anse Vallive di Porto Bacino di Bando - Delizia Estense del Verginese. · Provincia di Ravenna: Museo NatuRa di Sant’Alberto - Centro Visite Salina di Cervia Centro Visite Cubo Magico Bevanella di Savio CerviAvventura di Milano Marittima Casa delle Farfalle & Co. di Milano Marittima Rocca di Riolo Terme. · Provincia di Forlì-Cesena: Idro Ecomuseo delle Acque di Ridracoli. · Provincia di Rimini: Osservatorio Naturalistico Valmarecchia di Torriana. 09.1.c attività sociali di Maurizio Cazzanti Nelle strutture i bambini sotto 1 metro di altezza entrano gratis, e da 1 metro fino a 12 anni ridotto. Maxi tour, la Scozia Amici Bikers, come avevamo anticipato in chiusura stagione 2012, quest’anno ci apprestiamo ad affrontare un tour di tutto rispetto e mitico per gli amanti delle due ruote fino ad oltre il 58° parallelo... la Scozia! A qualcuno potrà sembrare prematuro parlarne, ma preferiamo già fin d’ora richiamare l’attenzione degli interessati affinchè abbiano il tempo necessario per tutte le valutazioni del caso, mentre l’organizzazione è già al lavoro per vagliare una serie di itinerari possibili. Non stiamo a soffermarci sulla spettacolarità del tour e dei luoghi attraversati, ma indicativamente dovrebbe 08.a-g Momenti felici avere un durata di circa 8 gg da individuarsi tra la fine di maggio e metà giugno 2013. Esiste già una bozza di programma ed alcune tappe certe, ma la definizione ultima verrà effettuata una volta stabilito il numero dei partecipanti, che potranno ovviamente essere singoli quanto in coppia (ammessi ospiti), sia in moto che maxiscooter, ovviamente adeguati al viaggio. Nel frattempo siamo a completa disposizione dei richiedenti per anteprime o informazioni sull’argomento e contiamo sulle vostre adesioni. 08.a Nuova convenzione con il centro dentistico 3B Il centro dentistico 3B in via Fiume Abbandonato 221 a Ravenna tel 0544 30304 offre a soci, dipendenti e pensionati Cmc lo sconto del 30% su tutti i servizi del Centro. www.centrodentistico3b.it Convenzione con la Macelleria Comacar La Macelleria Comacar ha chiuso il punto vendita di Ravenna in viale Cilla 37; pertanto lo sconto del 5% (esclusi prodotti in promozione) resta valido per il solo punto vendita di Voltana, via Fiumazzo 773. Confermata la convenzione con Pezzoli Cmc conferma anche per il 2013 la convenzione con Pezzoli srl, negozio all’ingrosso e al dettaglio di biancheria e arredo casa, posto a Russi in via G.di Vittorio 1. La convezione prevede per soci e dipendenti Cmc uno sconto del 25% su tutti gli articoli (copriletti, lenzuola, piumoni, tovaglie da tavola, asciugamani ecc.) esclusi tendaggi, tessuti arredo/telerie, ferramenta e articoli già in promozione. Per avere diritto allo sconto è necessario esibire alla cassa prima della emissione dello scontrino, il bagde di riconoscimento. Pezzoli è aperto dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle 12,30 e dalle ore 15 alle 19,30 08.d del concerto di Natale e della Befana Cmc. 09.2.a 08.b p.18 la Betoniera 08.c 08.e 08.3 08.4 attività sociali attività sociali Nuovi arrivi nella Biblioteca Cmc In ricordo di Gamberini Nuovi acquisti vi aspettano nella biblioteca Cmc, ogni venerdì dalle 14.15 alle 15.30! Da poco scomparso, Giuseppe Gamberini, ancora poco tempo fa, si trovava tra noi in una visita che periodicamente faceva in segreteria sociale per informarsi sulle ultime novità della cooperativa. Katherine Boo, Belle per sempre Un romanzo-reportage di straordinaria presa emotiva che parla con la voce degli ultimi, ambientato fra le baracche che bordeggiano l’aeroporto di Mumbai, ammiccante giostra dantesca impazzita di progresso. Premiato in Usa con il National Book Awards. Aldo Busi, El especialista de Barcelona Una specie di romanzo gotico con tanto di travestimenti, porte proibite e colpi di scena, e insieme il ritratto ambizioso e stratificato dell’umanità così come si è ridotta a vivere ai nostri giorni. Maurizio De Giovanni, Vipera L’ultima avventura del Commissario Ricciardi. Maurizio De Giovanni, Il metodo coccodrillo Napoli, così, non l’avevamo vista mai. Una città borghese, inospitale e caotica, cupa e distratta, dove ognuno sembra preso dai propri affari e pronto a defilarsi. È esattamente questo che permette a un killer freddo e metodico di agire indisturbato, di mischiarsi alla folla come fosse invisibile. Orlando Figes, Qualcosa di più dell’amore Una storia d’amore che attraversa il tempo, la storia e persino la scienza, il commovente ritratto di due vite separate e travolte dagli eventi della seconda guerra mondiale in uno stato come l’Unione Sovietica in cui nulla è scontato e facile da raggiungere. 08.f Elena Ferrante, L’amica geniale L’autrice scava nella natura complessa dell’amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo passo passo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono in decenni di rapporto vero e robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l’Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. Elena Ferrante, Storia del nuovo cognome Seconda parte - dopo L’amica geniale - di una trilogia firmata dalla misteriosa scrittrice napoletana che è riuscita a mantenere segreta, negli anni, la sua identità. J.R.R. Tolkien, Lo hobbit Il libro con cui Tolkien ha presentato per la prima volta, nel 1937, il foltissimo mondo mitologico del Signore degli Anelli. Tracy Chevalier, L’ultima fuggitiva Nell’America del 1850, divisa tra schiavismo e abolizionismo, la storia di una passione inespressa e di un amore impossibile. J.K. Rowling, Il seggio vacante Dopo Harry Potter un romanzo sulla società contemporanea, una commedia sulla nozione di impegno e responsabilità. Claudia Pineiro, Betibù Un giallo agile e appassionante, una commedia nera tesa e divertente, una sottile critica alla società argentina, un romanzo che conferma tutto il talento dell’autrice. In più sono arrivate alcune donazioni da parte dei nostri utenti: Gianrico Carofiglio, Il silenzio dell’onda Una donna in fuga dal suo passato, un bambino in fuga dalla realtà, tra gli incubi del giorno e le minacce della notte. Un uomo inchiodato a una colpa remota. Due vite adulte spezzate, il passaggio crudele dell’infanzia. Irene Dische, La nonna vuota il sacco Quando Elisabeth, giovane tedesca dalle origini nobili, decise di sposare Karl, un ebreo, tutta la sua famiglia l’accusò e suo fratello Otto non volle più parlarle. Ma Elisabeth amava il suo sposo ebreo, e quando i nazisti arrivarono al potere, scappò in America mentre i suoi fratelli diventavano gerarchi del regime. Silvia Avallone, Acciaio Un romanzo d’esordio che parla di un’adolescenza mai vissuta, vinta, arresa, fusa come l’acciaio a 1538 gradi. Che parla dell’età dell’entropia e del caos, quando i legami, anche quelli più forti, si spezzano e nell’aria, a ricoprire l’Elba, resta solo una densa nube rossastra. Melania G. Mazzucco, Lei così amata Scrittrice, archeologa, fotografa, giornalista, viaggiatrice, Annemarie è una donna sempre in attesa, sempre in fuga dal suo inquietante paradiso perduto. Una donna che non smette mai di cercare. p.19 la Betoniera Era particolarmente orgoglioso di aver dato vita alla braciolata in anni lontani e ricordava benissimo tutti i momenti difficili ed entusiasmanti in cui aveva avuto un ruolo di primo piano. “Lo ricordiamo, dice Matteucci, tra i soci fondatori della scuola edile di Ravenna, segretario della camera del lavoro provinciale, indimenticato presidente della nostra cooperativa... con lui abbiamo condiviso, uniti nei comuni valori cooperativi, fatiche e difficoltà, ma anche successi e tanti momenti che vale la pena ricordare”. Gita a Verona e lago di Garda per soci e dipendenti Cmc e Csc Sabato 20 aprile 2013 Il programma Daniel Pennac, Storia di un corpo La voce narrante, un francese nato negli anni ‘30, decide di lasciare alla propria figlia Lison il diario della propria vita, raccontata dal punto di vista del corpo. Lisa Ballantyne, Il colpevole Un ragazzino dalla faccia d’angelo. Un bambino ucciso con efferata violenza. Un giovane avvocato che difende il giovane sospettato e rivive, attraverso di lui, i ricordi della sua infanzia infelice. Sono gli ingredienti di questo thriller psicologico. 08.g Ci proponeva momenti salienti della sua presidenza (era stato presidente dal 1960 al 1967). · 6,00 Ritrovo dei partecipanti presso la sede Cmc e partenza con pullman G.T. · 9,00 Arrivo a Verona e incontro con le guide, giro delle mura in pullman e inizio passeggiata per il centro storico (Piazza delle Erbe, Piazza dei signori, Arche scaligere... e naturalmente casa di Giulietta). · 12,00 Si parte per Peschiera del Garda, pranzo al ristorante “Al Fiore” con menù tipico. · 14,30 Partenza con battello per Gardone Riviera, incontro con le guide e visita al Vittoriale degli italiani, la residenza di Gabriele D’Annunzio. · 18,00 partenza per Ravenna e arrivo previsto per le 21 circa. Le quote: · Il costo della gita 95 euro · Soci sconto di € 45,00 · Familiari sconto di € 25,00 · Ridotto ragazzi con meno di 12 anni sconto di € 45,00 Le quote comprendono: · trasporto in pullman g.t atm, lva, pedaggi e parcheggi · Pranzo, ingressi e visite guidate · Assicurazione medico/sanitaria Le quote non comprendono: · tutto quanto non espressamente menzionato alla voce “le quote comprendono” Prenotazione occorre prenotarsi telefonando ad uno dei seguenti soci: · Leoni Guido (335 7205943), · Rossi Raffaello (349 7745885), · Montanari Mauro (0544 428551) Entro il 22 marzo 2013 occorre confermare la propria partecipazione versando l’intero importo indicato presso l’ufficio soci Cmc, Csc (Raffaella Pollini int.8286). I soci pensionati Cmc in collaborazione con Csc.