Betoniera

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Betoniera
01.a
Cambiare lavoro
nella Cooperativa
Le ragioni degli avvicendamenti del 2012
“Cambiare lavoro” all’interno dell’azienda
è sempre un fatto positivo, anche quando
non implica un passaggio ad un più alto livello
di responsabilità. È un fatto positivo sia per
la persona, che trova nuovi stimoli per la propria
crescita professionale, sia per l’azienda,
che viene a disporre di risorse con
una preparazione e una visione più complessiva.
01
Quando una persona è ritenuta indispensabile
in certe posizioni, proprio allora è opportuno
passarla ad altre posizioni.
Questa esigenza è particolarmente importante
nelle prime linee.
La nostra struttura, proprio per la sua natura
cooperativa, ha bisogno di far emergere
continuamente i gruppi dirigenti del futuro,
dotandoli di una formazione ed una esperienza
multisettoriale.
01.b
in primo piano
di Dario Foschini
Il Budget e il Piano
01.a Un momento
dell’assemblea.
01.b L’Amministratore
Delegato Dario Foschini.
01.c Il Presidente
Massimo Matteucci.
Il 2012 non è stato un anno facile. Tuttavia, pur
non raggiungendo i valori del budget, abbiamo
conseguito ricavi per circa 900 milioni – in linea
con l’anno precedente – ed un risultato ante
imposte di circa 18 milioni.
Abbiamo di fronte a noi un triennio critico, caratterizzato
da un mercato italiano delle costruzioni in profonda
crisi, in tutti i suoi settori, dagli appalti pubblici
all’immobiliare.
La fine della recessione viene prevista sempre più in là
(2014?), l’auspicabile avvio di politiche di sviluppo
non potrà comunque produrre effetti positivi a breve.
in corso (350 milioni di Euro in Algeria, Sud Africa,
Namibia, Cina e India) sono la premessa per portare
le attività estere a circa il 60% dei ricavi complessivi.
Il vincolo maggiore rispetto a questa crescita
è determinato dalle risorse umane: abbiamo bisogno di
persone disponibili a supportare questo cambiamento.
I ritardi nei pagamenti da parte di alcuni committenti
e le difficoltà nel perfezionamento di varianti
e nella soluzione di riserve e contenziosi, principalmente
in Italia, ma anche in qualche Paese estero, hanno
appesantito la posizione finanziaria.
Essa resta entro parametri sostenibili, ma nel 2013
e nel biennio successivo dovremo portarla a livelli più
bassi degli attuali.
Il budget finanziario ha definito le politiche da perseguire
e gli obiettivi da raggiungere.
Le posizioni del vertice operativo della cooperativa
resteranno probabilmente invariate nei prossimi
4-5 anni, ma bisogna fin d’ora preparare
gli avvicendamenti che avverranno
successivamente, al fine di disporre in tempo
utile di nostre risorse interne che assumano
responsabilità sempre più ampie.
I tanti ed importanti avvicendamenti del 2012,
a volte innescati da cause contingenti, sono
comunque funzionali al progetto di medio periodo.
I passaggi da Divisione Costruzioni Italia
a Divisione Costruzioni Estero e viceversa - che
pur possono produrre qualche criticità sul breve
periodo - hanno l’obiettivo di formare dirigenti
di livello, con conoscenza di entrambi i settori.
L’avvicendamento nella direzione della Divisione
Africa Australe - parte preponderante della nostra
attività all’estero - ha l’obiettivo di affrontare
per tempo la sostituzione di un dirigente
che ha fatto il successo dell’area, ma che
si sta avvicinando al traguardo della pensione
e che può dare un forte contributo all’espansione
della Divisione Costruzioni Estero, nella nuova
posizione di suo direttore.
In Africa Australe andiamo a valorizzare
una risorsa giovane, che potrà peraltro avvalersi
di collaboratori di grande capacità ed esperienza.
Si tratta di passaggi complessi, che non
avvengono semplicemente tramite una
Disposizione Organizzativa, ma che hanno
bisogno di forte azione di indirizzo da parte
del vertice aziendale e della massima
collaborazione da parte dell’intera struttura.
Nel 2013 verrà svolta una indagine sociale
che coinvolgerà sostanzialmente il personale
della struttura fissa.
Il nostro portafoglio lavori in Italia, anche dopo
la rescissione del contratto del Ponte di Messina, resta
a livelli importanti (1,7 miliardi), dandoci quindi buone
certezze sui volumi.
Ma la redditività è difficile da ottenere e nelle nuove
acquisizioni dobbiamo essere molto cauti per
non pregiudicare i risultati futuri.
Stiamo adottando politiche commerciali focalizzate
sui territori (Milano e Roma) e su settori specialistici
(lavori marittimi, servizi di manutenzione), piuttosto
che su grandi appalti, ormai inesistenti, di grandi
committenti centrali.
Sul settore delle concessioni autostradali si stanno
ripercuotendo le difficoltà delle banche, con continuo
slittamento dei lavori.
L’indagine avrà, tra gli altri, due temi importanti:
1) raccogliere l’opinione rispetto all’attuale
crescita all’estero, resa necessaria dalle difficoltà
del mercato in Italia e 2) cogliere le aspirazioni
dei dipendenti rispetto alla loro posizione
lavorativa ed il loro interesse a “cambiare lavoro”
nella cooperativa.
Tutti ci riconoscono un ottimo posizionamento
sul mercato: presenza all’estero ed assenza
di investimenti immobiliari.
Con questi punti di forza e con un grande impegno
per superare le criticità riusciremo certamente
a mantenere le posizioni di leadership che abbiamo
conquistato in questi anni.
01.c
La scelta di crescere all’estero è inevitabile e le acquisizioni
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L’obiettivo è di ottenere la massima valorizzazione
personale e professionale delle risorse perché esse
costituiscono il fattore più importante del successo
della nostra cooperativa.
Dario Foschini
Principali nuovi incarichi
· Ing. Claudio Saccomandi Responsabile
Servizio Approvigionamenti
· Ing. Stefano Di Stefano Amministratore
Delegato di Azimut Spa
· Ing. Enrico Petelio Direttore Generale di Ged Spa
· Ing. Roberto Leonardi Direttore Divisione
Costruzioni Italia
· Ing. Gianluca Menchini Direttore tecnico
Divisione Costruzioni Estero
· Rag. Claudio Conficoni Direttore Divisione
Costruzioni Estero
· Ing. Paolo Porcelli Direttore Divisione
Africa Australe
“Vai sul Sicuro 2012”: ecco i vincitori
Premiati nel corso dell’assemblea dei soci del 3 marzo,
i vincitori del concorso “Vai sul sicuro!”. I premiati sono
stati scelti nel Settore Marittimo sono i comandanti
dei mezzi M/P Dario, Opemar, Draga Teodora e il Mezzo
marittimo Corsini per l’Italia. All’estero sono stati
premiati i PM e gli HSE Manager dei lotti 926 e 927
della metropolitana di Singapore.
Il 2 marzo, nel corso dell’assemblea, si è svolta la giornata
della premiazione del corso aziendale “Vai sul sicuro!”.
Per l’estero la consegna è avvenuta virtualmente
in video conferenza con il cantiere di Singapore,
dove sono stati premiati: Chris Hassell, PM C927 ·
Mr Madhavan Dharmarajan, Safety Coordinator C927
· John Heffernan, PM C926 · Muthukkaruppan Raja,
Safety Coordinators C926.
Per l’Italia hanno ricevuto il premio dalle mani
del Presidente alcuni colleghi del settore marittimo:
Vito Valenzano, Comandante M/P Corsini · Sergio
Cavalieri, Comandante Draga Teodora · Maurizio
Cavalieri, Comandante M/P Dario · Gianni Venturi,
Comandante M/P Opemar (vedi foto).
La scelta si è basata fondamentalmente su due criteri:
il grado di conformità alle norme di sicurezza sul lavoro
e l’andamento nell’anno degli infortuni di cantiere.
Il grado di conformità è determinato attraverso
l’esito delle verifiche a cui i mezzi sono soggetti
puntualmente dalle autorità competenti.
Nel corso del 2012 durante queste verifiche
02
non state riscontrate irregolarità avendo
ottemperato a tutte le attività previste dalla specifica
normativa marittima.
Nel corso del 2012 sono state svolte, in Italia,
46 ispezioni, in aggiunta a quelle quotidianamente
svolte dai servizi di prevenzione e protezione
di cantiere. Sono state rilevate 58 irregolarità,
di queste il 34% ha riguardato carenze sulla
documentazione, il 9% anomalie degli impianti
elettrici, il 12% anomalie sull’uso dei dispositivi
di protezioni individuali, mentre il restante è relativo
ad altre non conformità alle norme di legge.
Nel 2012 rispetto all’anno precedente, registriamo
un sostanziale mantenimento dei punteggi medi
rispetto alle irregolarità rilevate, mentre la gravità
media, essendo diminuita, è migliorata.
L’andamento degli infortuni viene monitorato
tenendo conto del numero degli stessi delle ore
complessivamente lavorate e del numero
di giornate di lavoro perse a causa degli eventi
infortunistici occorsi ai lavoratori. Dal rapporto
fra il numero di infortuni annui e le ore lavorate
si ottiene un indice di frequenza (IF), mentre
dal rapporto fra le giornate perse e le ore lavorate
si ottiene quello di gravità (IG).
Infine concludiamo dicendo che l’andamento
degli infortuni dell’anno 2012 verranno esposti
accuratamente all’interno delle riunioni periodiche
in materi di sicurezza.
Maurizio Didonè
02.a
approfondimento
di Federica Fusconi
Il mondo di Cmc
02.a Federica Fusconi.
Indagine su aspettative, opinioni e preferenze
di soci e dipendenti Cmc.
Cmc vanta una storia ultracentenaria: diverse
generazioni di cooperatori si sono avvicendati
alla guida della cooperativa.
L’ultima ricerca sociale condotta dalla Cooperativa
sulla propria base sociale e lavorativa risale al 2004,
aveva l’intento di cogliere e interpretare le caratteristiche
culturali, le aspirazioni, le aspettative e i problemi
di una base sociale e lavorativa in trasformazione.
Cosa è cambiato da allora? Guardarsi indietro a come
eravamo 9 anni fa significa, necessariamente,
indagare i cambiamenti che sono intervenuti:
nelle “cose che facciamo”, nel “come le facciamo”,
nel “con chi le facciamo”, in che modi ci confrontiamo
su di esse e le comunichiamo all’interno e all’esterno
della Cooperativa. Significa anche verificare quali
cambiamenti sono intervenuti, sotto il profilo culturale,
in azienda e in noi stessi e il grado di consapevolezza
che abbiamo dei medesimi.
Dal 2004 in poi un forte sviluppo ha portato Cmc, da un
lato, a consolidarsi tra i principali competitors nazionali,
dall’altro a spostare progressivamente il baricentro
del proprio fatturato sempre più verso il versante
estero facendo forza sulle proprie specializzazioni
e radicamenti territoriali. A maggior ragione la crisi
finanziaria internazionale, in atto dal 2009, ha favorito
e reso maggiormente strategica l’espansione delle
proprie attività nel mercato estero anche per sopperire
alla contrazione del mercato domestico, in termini
di fatturato e reddittività.
In questo contesto diventa quanto mai opportuno
analizzare i cambiamenti sociali ed economici intervenuti
dentro e fuori alla nostra Cooperativa, ma soprattutto
nella “risorsa uomo” nella sua doppia dimensione
professionale e sociale.
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Che grado di consapevolezza e disponibilità c’è da parte
di soci e dipendenti, ad impegnarsi e a condividere
le strategie messe in campo dalla Cooperativa per
i prossimi anni?
L’ispirazione generale alla base di questa indagine è
di fornire al vertice aziendale di Cmc un contributo utile
a gestire un processo di cambiamento che coinvolge
i lavoratori italiani e stranieri, il quale non potrà
certamente essere esaustivo o risolutivo rispetto
alle tematiche indagate, ma che auspichiamo possa
fornire spunti, proposte e stimoli all’approfondimento
anche ai fini di un rinnovato dibattito sociale.
Per lo svolgimento di questa indagine Cmc si avvarrà
del supporto dell’Ufficio Studi dell’Associazione
Nazionale delle Cooperative di Produzione e Lavoro
(ANCPL), che curerà la somministrazione, l’analisi
e l’interpretazione dei dati raccolti e da ultimo
la restituzione dei risultati tramite una prima analisi
descrittiva ed un report conclusivo.
La collaborazione con ANCPL garantirà l’imparzialità
e la terziarietà in relazione alla raccolta dei dati ed
alla loro interpretazione. L’indagine partirà nel prossimo
mese di marzo e coinvolgerà tutti i soci e dipendenti
dell’organico fisso, oltre ad un campione di dipendenti
locali Italia, dipendenti di società controllate, collegate
e consorzi ed italiani espatriati di Cmc, ai quali sarà
distribuito un questionario da compilare in via
telematica o in forma cartacea.
Giuliano Poletti è
il nuovo Presidente
dell’Alleanza delle
Cooperative Italiane
Lo ha eletto l’Assemblea, organismo composto
da 90 rappresentanti delle tre organizzazioni
cooperative -AGCI, Confcooperative e Legacoopche a gennaio di due anni fa hanno dato
vita all’Alleanza delle Cooperative Italiane
e rappresentano, insieme, oltre 43.000
cooperative, con 1.300.000 occupati, 140 miliardi
di euro di fatturato ed oltre 12 milioni di soci.
Poletti succede a Luigi Marino.
“Sono ben consapevole” - ha detto Poletti “che le difficoltà dell’Italia non sono ancora
superate e che anche le cooperative scontano
i pesanti effetti della crisi.
Ma proprio per questo credo che sia ancor più
necessario proseguire sulla strada dell’unità, per
fare del movimento cooperativo un protagonista
di una nuova visione dell’economia: un’economia
sociale e solidale dove cittadini e comunità siano
soggetti attivi dello sviluppo, nel segno di una
partecipazione responsabile alla crescita del Paese
che garantisca diritti e maggiore equità sociale”.
03.1.b
03.1
03.1.c
03.1.a
03.1.d
gruppo
di Cristiana Bolognesi
Te la do io l’America!
03.1.a La nuova sede Lmh.
03.1.b Una veduta del porto
di Boston.
03.1.c.e.g-h Alcuni lavori nella
zona di Boston e a Puerto Rico.
03.1.d Michele Massari.
03.1.f Massimo Marino.
Tempo di bilanci anche per Lmh, la società
americana con sede a Boston nel Massachusetts
acquistata da Cmc nell’aprile del 2011.
Ne parliamo con Michele Massari, nel Consiglio
di Amministrazione della società insieme
a Roberto Macrì, Roberto Leonardi e Massimo
Marino che ne è anche il CEO (chief executive
officer, cioè l’amministratore delegato).
Michele Massari, presidente della società, si occupa
del coordinamento di tutte le attività fra Italia
e Stati Uniti, del monitoraggio delle operazioni
da un punto di vista amministrativo, societario,
gestionale ed economico/ finanziario; Roberto
Macrì decide le politiche societarie in materia
di budget, partecipazioni a gare, politiche
di bilancio e strategie di sviluppo delle attività
sul territorio americano (sia di Lmh che delle
attività in joint venture con Cmc Ravenna), Roberto
Leonardi fino ad oggi ha invece effettuato una
supervisione tecnica sulle attività di prequalifica,
gara e sulla corretta esecuzione dei lavori.
Qual è il bilancio di questi 2 anni di attività?
Nella primavera del 2011 abbiamo rilevato Lmh
in una situazione abbastanza critica, poiché colpita
da una importante crisi finanziaria che è stata da noi
risolta anche grazie ad un complesso accordo sia con le
banche creditrici che con le bonding company (società di
assicurazione garanti della buona esecuzione dei lavori).
Siamo poi subito ripartiti mettendo a disposizione
di Lmh la nostra competenza, organizzazione,
esperienza, bagaglio tecnico, nuove linee di credito
e una adeguata bonding capacity (garanzie assicurative
per gare e buona esecuzione dei lavori).
Già il 2011 si è chiuso con un risultato positivo, sopra
le attese, di circa 500 mila dollari, mentre il 2012, pur
avendo un budget molto ambizioso con circa 35 milioni
di dollari di ricavi attesi, è stato ampiamente superato sia
da un punto di vista del turnover (cioè i ricavi) che della
marginalità. Prevediamo infatti di chiudere il consuntivo
2012 con circa 43 milioni di dollari di ricavi e un risultato
positivo pari a circa 1 milione di dollari prima delle
imposte. Abbiamo inoltre già provveduto a rimborsare
quasi integralmente l’investimento iniziale effettuato
da Cmc per l’acquisizione delle quote. Insomma,
con un rischio mirato e minimale penso si sia ottenuto
un ottimo risultato!
Come siete arrivati a questo risultato? Questo
risultato è stato raggiunto grazie a una notevole
riorganizzazione societaria e a una corretta
pianificazione delle attività di gara che hanno permesso
l’acquisizione di numerose commesse che hanno
dato i loro frutti già alla fine del 2011 e per tutto
il 2012. Speriamo continui tutto così e si possa fare
anche meglio! Adesso abbiamo come obiettivo
prioritario quello di incrementare il portafoglio lavori
2013/2014 e stiamo valutando una serie di progetti
e attività in maniera molto analitica. Tipicamente i lavori
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di Lmh non durano più di 1 anno, massimo 24 mesi,
mentre le gare a cui stiamo partecipando hanno tempi
di esecuzione più lunghi e potrebbero portare
a una copertura del portafoglio di più esercizi. I lavori
attualmente svolti da Lmh vanno infatti da 1 milione
e mezzo a un massimo di 10/15 milioni di dollari.
03.1.e
Qual è il core businnes di Lmh? Lmh svolge lavori
infrastrutturali come costruzioni e/o riabilitazioni
di strade, ponti, highway, linee ferroviarie, stazioni
della metropolitana e ferroviarie, attività propedeutiche
alla costruzione di centri commerciali e site development
(fognature, allacciamenti, predisposizione dei site work);
poi ci sono anche piccoli progetti alquanto remunerativi
che vengono svolti nell’arco di 2/3 week end,
ossia piccoli rifacimenti di ponti, strade e ferrovie
che vengono chiusi per un brevissimo e poi completati
con specifiche lavorazioni.
A parte la commessa ultimata a Porto Rico, che deriva
dal subappalto di un ente di Boston chiamato ACI
che lavora per il governo americano, Lmh - anche
per nostra volontà - oggi opera esclusivamente
nel New England, e in particolare nella città di Boston
e nello stato del Massachusetts. Oggi il mercato del New
England è in notevole fermento, pertanto vogliamo
e dobbiamo concentrarci principalmente in quella zona.
03.1.f
Stiamo inoltre valutando una serie di progetti in joint
venture con Cmc Ravenna che ha già costituito
la branch americana e si è pre-qualificata presso
gli enti di riferimento del settore (MBTA, MASS DOT
etc.) per poter svolgere lavori di dimensioni più
significative (dai 20 ai 50 milioni di dollari) che Lmh
da sola non sarebbe in grado di completare. Tutto ciò
al fine di aumentare il livello del volume di affari,
differenziare la tipologia dei progetti, raggiungere
una adeguata dimensione e una buona redditività.
Cosa prevedete per il futuro della società?
Le prospettive sono di aumentare le dimensioni
della società tramite lavori acquisiti direttamente da Lmh
o in joint venture con Cmc o altri partner locali. Stiamo
infatti valutando una serie di progetti di complessità
e dimensioni maggiori che vedono coinvolti anche
gli uffici di sede di Cmc. Qualora si riuscisse ad acquisire
tali tipologie di progetti, verrebbe intensificato anche
il legame professionale e lo scambio di know-how e
competenze con la casa madre permettendo ad entrambe
le entità il completamento di importanti esperienze.
Un ulteriore modalità di sviluppo che stiamo
attualmente perseguendo è la partecipazione di Lmh,
in Joint venture con la nostra controllata Cmc Usa,
a gare finanziate dal Governo americano all’estero
ma riservata alle sole imprese americane.
Non escludiamo inoltre accordi/ joint venture
di Cmc con anche con altre importanti società
americane, in particolare dell’Illinois, California
03.1.g
03.1.h
o della Florida, per entrare nel mercato americano
delle grandi infrastrutture.
Infine, stiamo valutando la possibilità incrementare
la nostra presenza sul mercato anche mediante
l’acquisizione di ulteriori quote di partecipazione
in società americane operanti in mercati diversi
dal New England come ad esempio lo stato di New York,
del New Jersey o la Florida; riuscirci è una grande sfida,
un gradino da scalare per raggiungere la dimensione
di circa 100 milioni di dollari negli Stati Uniti
che è il nostro obiettivo di medio-lungo periodo.
Il personale di Lmh come vive il nuovo corso?
Il personale impiegato attualmente conta circa 40
persone e a tutti gli effetti i dipendenti sono molto
felici per il nuovo corso degli eventi e di essere diventati
un po’ italiani, anche perché grazie agli accordi
che abbiamo raggiunto con le banche e con le bonding
company, siamo riusciti a salvare la società con
un miglioramento delle condizioni lavorative e delle
prospettive future. La soddisfazione dunque è reciproca!
All’inizio del 2013, gli uffici di Lmh sono stati trasferiti
da Westford, un’amena località a circa un’ora
da Boston a Quincy, un sobborgo di Boston, più facile
da raggiungere e distante solo 5 minuti dal centro
della città; qui hanno sede anche Cmc Usa inc.
e Cmc di Ravenna Usa branch.
Questo mi viene confermato immediatamente
da una videochiamata Skype di Massimo Marino,
Ceo della società, alle cui spalle intravedo un panorama
mozzafiato. Mi racconta, nel suo spiccato accento
abruzzese, di quelli che sono i possibili sviluppi futuri
per la società da lui fondata.
Per quanto riguarda il mercato delle infrastrutture
03.2
03.2.a
gruppo
di Valentina Crociani
Dall’altra parte
del Mediterraneo
Incontro Souhila Lilani, segretaria dell’ufficio
di Cmc di Ravenna con sede ad Algeri.
Classe 1977, Souhila ha cominciato a lavorare in Cmc
nel 2005, con la mansione di segretaria a Tizi Ouzou,
paese in cui è nata, nel corso di alcuni lavori
subappaltati a Cmc dalla società canadese SNC Lavalin
International relativi all’esecuzione di quattro tunnels
per alimentazione di acqua potabile, dalla diga
di Taksebt alla città di Algeri.
Al termine del progetto, si è trasferita nella capitale, in cui
oggi vive e lavora, e dove ci rincontriamo per prendere
parte al SITP 2012, svoltosi dal 21 al 25 novembre.
Come hai conosciuto Cmc di Ravenna?
L’ho conosciuta a Tizi Ouzou, nell’ambito della
costruzione dei tunnels per il progetto della diga
di Taksebt. Ho inviato la candidatura e sono stata
assunta. All’epoca, il responsabile amministrativo
di commessa era il sig. Enzo Bortolotti, con cui ho
lavorato e di cui ho un buonissimo ricordo.
Cosa rappresenta, a tuo avviso, Cmc di Ravenna
per gli algerini?
Cmc rappresenta “expérience et savoir faire italiens
en Algérie”. Si tratta di una realtà importante, forte
anche della sua presenza qui dagli anni ’80. È molto
conosciuta, ed è garanzia di competenza e serietà.
Inoltre, costituisce un esempio tangibile e riconosciuto
di collaborazione profonda tra Algeria e Italia.
Cosa rappresenta per una ragazza algerina di 35
anni un impiego in Cmc di Ravenna?
Per me rappresenta il meglio. Ho sempre voluto lavorare
con gli italiani, e sono contenta di avere avuto questa
occasione. In fondo, nonostante le differenze
reciproche, siamo entrambi “del Mediterraneo”. Siamo
popolazioni solari, guardiamo lo stesso mare, usiamo
p.06 la Betoniera
molto la gestualità nel rapportarci con gli altri.
Lavorare per un’impresa straniera è un’opportunità
grande per crescere sia professionalmente che
umanamente; permette di ampliare i propri orizzonti.
Quali sono i pregi e quali i difetti del tuo lavoro?
Il pregio indiscusso è che si apprende moltissimo.
È un lavoro che permette di conoscere persone
di diverse nazionalità e culture e, quindi, arricchisce
molto chi ha la fortuna di svolgerlo.
Nel mio caso, avendo il ruolo di segretaria, mi interfaccio
un po’ con tutte le realtà lavorative di Cmc in Algeria,
dai colleghi che si occupano della parte amministrativa,
a quelli che si occupano della parte tecnica o logistica.
Inoltre, ho la possibilità di rapportarmi sia con diversi
cantieri e colleghi in Algeria, che con i colleghi
in Italia, e questo è estremamente interessante; mi
permette di avere una visione d’insieme del lavoro che
Cmc svolge nel mio Paese, nonché di comprendere
meglio la realtà di sede.
Un difetto – se di difetto si può parlare – è che,
al termine delle otto ore lavorative, resta poco tempo
libero. Devo comunque ammettere che, da quando non
lavoriamo più il sabato mattina, durante le due giornate
piene del week end riesco a fare più cose, come
tornare a Tizi Ouzou dalla mia famiglia, fare sport
o passeggiate con le amiche, andare al mare.
A neppure 100 km da Algeri c’è un mare bellissimo.
Umanamente, ritieni che il tuo lavoro ti abbia
arricchita? Sì. Sicuramente mi ha offerto l’enorme
opportunità di incontrare molte persone. C’è sempre
qualcosa da imparare, da tutti.
dei trasporti i nostri clienti principali sono l’MBTA,
l’operatore del trasporto pubblico (autobus,
metropolitana, treni pendolari e traghetti) della zona
di Boston e del Massachusetts, MassDOT
(Massachusetts Department of Transportation)
tramite l’highway department e vari clienti privati.
In particolare l’MBTA sta ampliando la linea ferroviaria
di Boston di circa 30/40 km; questa linea prevede delle
infrastrutture come stazioni, ferrovie, ponti ferroviari,
viadotti. Adesso abbiamo pronta la gara per partecipare
a 2 lotti: il primo è di circa 70 milioni e riguarda le
ferrovie e la segnaletica; il secondo di 27 milioni prevede
la costruzione della rimessa dei treni alla fine della linea.
A queste gare, vista l’importanza degli importi,
partecipiamo in jv con Cmc. Un’altra gara che ci sta a
cuore è per l’aggiudicazione della Green line extencion,
il prolungamento di 18 km della linea verde
della metropolitana da Cambridge a Medford.
Un altro settore importante che teniamo d’occhio
è nella zona meridionale del Massachusetts che
qui chiamiamo la south ghost, un’area che negli ultimi
30/40 anni non si è sviluppata e che adesso
il nuovo governatore, Patrick Deval, ha intenzione
di riqualificare con un investimento di circa 4 miliardi di
dollari; siamo in attesa che escano a breve gli avvisi di gara.
L’economia sta dando sintomi di miglioramento, quindi
stanno partendo anche tanti lavori privati per nuovi
insediamenti e shopping mall. Noi qui partecipiamo per
la sola parte infrastrutturale in quanto non costruiamo
edifici o case ne intendiamo farlo in futuro!
Ringraziamo Massimo Max Marino e lo lasciamo
alla frenetica attività di questo periodo con la promessa
di sentirci presto, goodbye and good luck!
03.3.a
03.3
03.3.b
03.3.c
03.3.d
gruppo
di Mara Cavallari
La casa romana di Cmc
03.2.a Da sinistra Souhila Lilani
e Valentina Crociani al SITP 2012.
03.3.a Da sinistra Paola Settimi
e Daniela Cinquanta.
03.3.b Alessandro Cardellini,
La prima cosa che mi colpisce quando entro
è l’eleganza del lungo corridoio, pavimento in
graniglia anni ’50, pareti bianche a fare contrasto
con gli infissi scuri, piante e tanta luce.
Siamo nella sede romana di Cmc, da quasi due anni
trasferita al settimo piano di un’elegante palazzina
in via Bissolati, a due passi da via Veneto.
responsabile commerciale
della sede romana.
03.3.c-d Immagini dei
ritrovamenti archeologici
nel cantiere dell’ospedale
dei Castelli Romani.
03.3.e L’ingresso della sede
Ad accogliermi Paola e Daniela le due “storiche”
segretarie “tuttofare” che da oltre due decenni hanno
accompagnato Cmc nelle varie sedi della capitale.
Daniela Cinquanta è in Cmc dal 1988 e con qualche
intervallo in cantiere è la veterana dell’ufficio.
Paola Settimi è arrivata poco dopo, nel 1990, così come
Roberta Conidi (che arriverà solo nel pomeriggio)
assunta nel 1992.
romana di Cmc.
Anche Roberta ha lavorato per un periodo fuori sede
nell’amministrazione del cantiere SARC a Polla ed alcuni
mesi del 2005 presso l’ufficio fornitori a Ravenna.
Sono loro il primo volto di Cmc per i tanti ospiti che nella
sede romana incontrano i dirigenti della cooperativa.
Lontane dalla sede centrale hanno tuttavia lavorato
negli ultimi 25 anni a stretto contatto con tutti
i dirigenti che si sono avvicendati alla guida di Cmc.
Non aspettatevi, però, da loro alcun aneddoto
o giudizio. “Cambiare spesso le persone con le quali
si lavora – dicono all’unisono – è certamente faticoso
perché significa mettersi continuamente in discussione.
Ma ha anche il suo lato positivo, non si corre certo
il rischio di annoiarsi”.
Nella sua lunga storia, Cmc ha quasi sempre avuto
un ufficio di rappresentanza nella capitale.
L’obiettivo di oggi è più ambizioso e punta a fare
dell’ufficio romano anche una importante sede
commerciale del gruppo.
“Certo i nostri uffici – dice Alessandro Cardellini,
responsabile commerciale della sede di Roma – restano
un punto di rappresentanza e di incontro con le altre
imprese, con le sedi centrali di molti committenti, con
le rappresentanze di paesi stranieri. Tuttavia, non vanno
sottovalutate anche le potenzialità di questo territorio.
La crisi del mercato immobiliare e dell’edilizia, il patto
di stabilità hanno certamente rallentato anche qui
gli investimenti pubblici e privati. A Roma c’è però
un patrimonio immobiliare davvero ingente e
di conseguenza un enorme potenzialità per quanto
riguarda, ad esempio, gli interventi di ristrutturazione
e di riqualificazione energetica che, grazie ai benefici
che vengono dall’innalzamento della classe energetica
di un fabbricato, permettono un veloce rientro
dell’investimento. Entrato in crisi in Italia il mercato
delle grandi opere credo che questo per Cmc
possa essere, per il futuro, un settore sul quale investire
risorse e competenze”.
L’ing. Cardellini, una laurea in ingegneria civile,
viene da Ancona ed è in Cmc dal 1999. Il suo primo
p.07 la Betoniera
lavoro è stato proprio a Roma nel cantiere per
il Cargo City a Fiumicino.
“C’è un enorme rispetto per Cmc da parte delle altre
imprese e dei committenti. Questa reputazione nasce
dal buon ricordo che la nostra azienda ha lasciato
dovunque ha lavorato. Il nostro lavoro commerciale
è facilitato dalla credibilità, dalla solidità finanziaria,
dalla riconosciuta serietà di Cmc”.
“Proprio al settore delle ristrutturazioni - continua
Alessandro - sono legati due dei cantieri attualmente
operativi a Roma. Il primo riguarda la ristrutturazione
di un palazzo di 7 piani ai Parioli destinato a residenza
per studenti. Il secondo, in fase di avvio, prevede
la ristrutturazione pesante di un fabbricato dei primi
decenni del ‘900 per un importo a base d’asta di 97
milioni. A causa delle note vicissitudini politiche e delle
difficoltà dei finanziamenti prosegue, invece, a ritmo
rallentato, il cantiere per il nuovo ospedale dei castelli
romani. Infine, la crisi della nautica e le difficoltà
finanziarie ci hanno consigliato di congelare per
il momento l’ambizioso progetto per l’ampliamento
del porto turistico di Ostia, un progetto autopromosso
del valore di circa 100 milioni.”
03.3.e
Alessandro è socio della cooperativa, partecipa alle
assemblee, al consiglio dei delegati, alle attività sociali
e di formazione della sede centrale.
Paola e Daniela, invece, confessano di essere venute
a Ravenna in pochissime occasioni, molti anni fa.
“Il nuovo sistema di videoconferenza - dicono ha contribuito ad accorciare un po’ questa distanza
ma certamente mancano, soprattutto sul versante
della formazione, le occasioni per un confronto
e un supporto al nostro lavoro”.
È grazie agli strumenti di comunicazione dell’azienda
che riescono a seguire la vita complessiva di Cmc.
Il Ponte, la Betoniera, la rassegna stampa sono
gli strumenti maggiormente seguiti e apprezzati.
Il campanello suona ad annunciare un nuovo ospite
che deve incontrare l’Amministratore Delegato
di Cmc, Dario Foschini.
Qualcuno ricorda che è quasi l’ora di recarsi
all’ambasciata del Mozambico per alcune pratiche
burocratiche.
È il segnale che il tempo per la nostra breve
chiacchierata è giunto al termine. Fuori fa capolino
un timido sole. È ora di tornare alla casa di Ravenna.
04.1.a
04.1.b
04.1
04.1.c
04.1.d
04.1.e
ambiente
di Valda Miani
L’impatto ambientale nelle grandi opere:
un complesso sistema di relazioni e procedure
04.1.a Sportello di accesso
ai comandi di un generatore.
04.1.b.g Panoramica SS 640.
04.1.c Water Supply
Quelimane, Mozambico.
Stesura geotessuto.
04.1.d Vasca di contenimento
per eventuale fuoriuscita
di gasolio.
04.1.e Cassonetto
per la raccolta di specifici
rifiuti della fuoriuscita
di sostanze chimiche.
Prosegue il nostro viaggio nelle complesse
problematiche che governano la relazione
ambientale tra opera e territorio. Il tema che ci sta
a cuore è come raggiungere un obiettivo comune
tra l’azienda che realizza l’opera, l’amministrazione
pubblica che l’acquisirà e l’ambiente in cui l’opera
verrà eseguita, affinchè il territorio ne risulti
arricchito e l’impatto sia ambientalmente sostenibile.
preliminare assieme allo studio di impatto ambientale
(SIA) con il quale si analizza l’ambiente e i vari aspetti
che l’opera prevede. La Commissione valuta il progetto
ed emette un parere di compatibilità, quasi sempre
accompagnato, anche quando positivo, da ulteriori
prescrizioni. Segue una progettazione successiva che
sarà sottoposta ad una ulteriore valutazione, alla quale
seguiranno sopralluoghi e varie attività di confronto.
In questo numero del giornale intervistiamo il prof.
Antonio Amadio, che fa parte della commissione
del Ministero dell’Ambiente che ha il compito
di valutare la compatibilità ambientale delle opere
presentate, ed il prof. Claudio Lamberti, che
si occupa di Protezione dell’ambiente, Valutazione
di Impatto Ambientale, Monitoraggi Ambientali,
Infrastrutture di Trasporto, Strutture. Due esperti
in materia ai quali abbiamo chiesto, anzitutto,
cosa significa per loro e per il ruolo che svolgono
la parola “ambiente”, evocatrice per ciascuno
di noi di istanze culturali molto diverse.
Il Responsabile ambientale e la Commissione del ministero
si confrontano su tali mezzi e verificano che quanto
concordato effettivamente raggiunga l’obiettivo di
rendere l’opera e la sua realizzazione compatibili con il
territorio nella quale deve essere realizzata minimizzando
gli impatti dell’infrastruttura e della cantierizzazione.
Molti dunque i momenti di confronto, che vanno
dall’analisi ambientale generale, al progetto di impatto
ambientale dell’opera, alla verifica di compatibilità
ambientale e verifica che le prescrizioni del ministero
siano state recepite e vengano ottemperate nei successivi
gradi progettuali e nel corso della realizzazione dell’opera.
Infine l’opera può partire. Naturalmente tutto non finisce
col cantiere ma viene esercitata una continua azione
di controllo durante tutta la realizzazione dell’opera.
ll prof. Amadio ci parla di ambiente come di un sistema
complesso, fatto di molteplici componenti, nel quale
l’individuo vive e si relaziona. L’incarico che il professore
svolge lo porta a considerare l’ambiente a partire
dall’insieme di norme che riguardano molteplici aspetti:
l’atmosfera, il rumore, le risorse idriche, la flora, la fauna,
dal suolo e sottosuolo, la geologia, il paesaggio, in
sostanza il complesso dell’ecosistema. Nella realizzazione
delle opere la valutazione è a 360° su tutti gli aspetti di cui
il sistema è composto, mentre nell’immaginario comune
ci si limita spesso a considerare i soli aspetti paesaggistici.
La Commissione ministeriale riceve il progetto
Il prof. Lamberti affronta il tema ambiente parlandoci
della Legge obiettivo 443 del 2001, la legge cui si fa
riferimento nelle valutazioni di impatto ambientale
per opere strategiche. È la legge che ha introdotto
per la prima volta nel nostro paese le verifiche
ambientali in corso d’opera durante la realizzazione
di grandi opere. Diversamente dalle opere non
considerate strategiche, per le quali la valutazione
termina con gli studi di impatto ambientale.
Cmc è impegnata su progetti di entrambi i tipi.
Concluso il progetto, la verifica dell’impatto ambientale
avviene attraverso due strumenti.
Il primo è il monitoraggio ambientale, con misurazioni
concordate con l’andamento dei lavori.
Il secondo è un vero e proprio calendario delle misurazioni
dei progetti ad impatto ambientale, individuando
sia le misure che i tempi. I dati vengono raccolti e sono
consultabili a vari livelli.
In cantiere il responsabile ambientale coordina queste
attività interfacciandosi con le varie strutture di
riferimento. Il monitoraggio è simile a quello del controllo
della qualità e prevede la stesura di manuali, delle
procedure previste e ritenute obbligatorie in relazione
alla norma, le istruzioni per il controllo operativo da
utilizzare in tutte le fasi delle lavorazioni, una check list per
tutti gli operatori e l’individuazione di tutte le procedure
sanzionatorie in caso di mancato rispetto delle norme.
Questo è il sistema che Cmc adotta, che comporta una
complessa attività di raccolta dati con report mensili,
trimestrali e semestrali da presentare alla commissione.
Tutto questo diventa la traccia di cui si compone la storia
del cantiere, di quel che si è fatto, di come si è proceduto.
p.08 la Betoniera
Abbiamo chiesto ad entrambi i professori un confronto
tra la direttiva italiana ed europea.
Il prof. Amadio ci riferisce che le procedure italiane
fanno riferimento alle direttive europee. L’approccio
dunque è molto simile. Una situazione particolare
in cui ci si trova ad operare è rappresentata da opere
che gravitano in località di confine tra due paesi,
dove le procedure devono necessariamente tenere
conto della legislazione di entrambi gli stati.
Una problematica chiave dell’ambiente è
la comunicazione, visto che le opere hanno delle
concrete ricadute sulla vita dei cittadini. Ci incuriosiva
sapere il punto di vista dei nostri professori.
Ci sono molti strumenti attraverso i quali i cittadini
possono conoscere l’andamento del cantiere, le
problematiche che si affrontano, le soluzioni che
vengono adottate. Il problema principale è che spesso si
tratta di informazioni tecniche di difficile comprensione,
visto che sono fornite da addetti ai lavori e spesso
comprensibili dai soli addetti ai lavori. È pur vero
che il pubblico è oggi è particolarmente attento
ma la maggior parte della popolazione si accorge
del disagio che un’opera comporta quando è già in fase
di realizzazione e quando accade qualche situazione
particolare. Per questo si finisce per ricevere segnalazioni
prevalentemente negative, quando ci sono dei problemi
o delle difficoltà di vario genere.
Lo sforzo al contrario dovrebbe essere quello di curare
l’informazione sul territorio rendendola comprensibile
alla gente comune ed anche quello di divulgare
maggiormente gli aspetti positivi della realizzazione,
creando anche una collaborazione più puntuale tra gli
addetti ai lavori e gli ambientalisti dei luoghi in cui si opera.
Il prof. Lamberti ci porta un esempio, per testimoniare
come proprio l’alta attenzione ai temi ambientali può
rendere evidenti problematiche non conosciute.
È quello che è successo nel cantiere della Ss 640 in Sicilia
quando si sono individuate alcune discariche abusive.
In quel caso ci si è sostituiti agli enti territoriali e si sono
sostenuti costi elevati per opere di compensazione
ambientale all’inizio non previste. E sono proprio queste
le compensazioni che le amministrazioni chiedono
sempre di più. Anche per il secondo lotto della
Empedocle buona parte delle compensazioni andrà
ad interventi di carattere ambientale.
Conclude il prof. Amadio rilevando come il continuo
controllo e le verifiche che intervengono in cantiere
permettono oggi di seguire lo sviluppo della
compatibilità ambientale tramite una documentazione
molto curata. L’ambiente è oggi protagonista nella vita
del cantiere, cosa che non avveniva in passato, quando
veniva relegato alle semplici autorizzazioni ministeriali.
Questo patrimonio di conoscenze porta ad una
tracciabilità che responsabilizza fortemente le imprese
sulla storia del cantiere.
04.1.g
04.2
Chi è il responsabile
ambiente e sicurezza
ambiente
di V. M.
La figura dell’esperto ambientale si occupa
di una corretta gestione delle problematiche
tecniche, giuridiche e amministrative
di imprese e pubbliche amministrazioni.
L’esperto necessita di una formazione
interdisciplinare e di un aggiornamento
costante alla luce del “testo unico ambientale”
(D. Lgs. 152/06) e delle sue numerose
rettifiche e modifiche, nonché del recente
recepimento della direttiva 2008/99/CE
sulle responsabilità ambientali.
Non si smette mai di studiare
Si è svolto nel novembre scorso a Bologna un corso
per esperto ambientale al quale ha partecipato
Maurizio Didonè, addetto Servizio Prevenzione,
Protezione e Ambiente, al quale abbiamo
fatto alcune domande cercando di capire di cosa
si discute tra gli esperti in materia.
Qual’era il tema rilevante del corso?
Tema centrale del corso era l’aggiornamento in materia,
per quelle figure che nelle aziende sono chiamate
a gestire problematiche tecniche giuridiche
e amministrative, alla luce delle modifiche al
“Testo Unico Ambientale”nonché al recepimento
della direttiva europea in materia di responsabilità
ambientale. L’ambiente è infatti un bene che viene
acquisito come valore a metà degli anni 80
a seguito di incidenti avvenuti in Germania e negli Stati
Uniti. Una sentenza famosa del 1983 interpreta
in tal senso gli articoli 9 e 32 della costituzione che,
pur non essendo espliciti in materia, assieme possono
essere i punti di riferimento principali del diritto
ambientale. Qualora le azioni che si compiono non siano
a norma si è perseguibili con sanzioni amministrative
per arrivare fino al reato penale.
Un esempio?
Prendiamo un tema scottante, il trasporto dei rifiuti.
Quando parliamo di ambiente per noi si parla di norme,
di disposizioni di legge e di decreti legislativi ma anche di
abrogazioni. E dunque occorre sempre essere in grado di
capire l’iter legislativo, per capire cosa deve essere fatto.
Non solo. Occorre conoscere un complesso di norme,
04.1.f
da quelle di valenza locale a quelle extra nazionali: ma
la complessità aumenta in quanto i regolamenti europei
applicati in tutti gli stati membri hanno limiti individuati nel
fatto che il regolamento europeo non può dare sanzioni.
E dunque, prima di portare un rifiuto all’estero, come
lo identifico? devo conoscere bene i regolamenti europei
in quanto vige la sua supremazia sulla normativa locale.
Seguire l’iter non è facile perché vi si aggiungono decreti
correttivi, circolari più o meno attuative che permettono
di dare alle interpretazioni la forma più concreta rispetto
all’informazione in esse contenute. Un esempio
pratico quotidiano è vedere come lo stesso rifiuto
che produciamo a casa, ad esempio un normalissimo
pezzo di carta, se prodotto all’interno di una attività
economica ovvero un’azienda, un negozio
o uno studio, viene considerato un rifiuto speciale
ed a seconda di dove viene prodotto deve seguire
un iter per la propria eliminazione. A casa si butta
in un cassonetto, nelle altre realtà l’iter è diverso, di qui
l’importanza di conoscere il percorso esatto da seguire.
E per quanto riguarda le responsabilità?
Anche questo risulta essere un argomento complesso,
che riguarda vari soggetti. Il reato che si commette
va dalla responsabilità amministrativa a quella penale,
mettendo dunque in gioco sia le responsabilità personali
che quelle delle aziende.
È un tema complesso di cui molto si è discusso
nel corso e che pone specifiche particolarità
per chi tratta le tematiche ambientali, rispetto ai temi
della sicurezza, a seguito dell’introduzione dei reati
ambientali all’interno della responsabilità sociale,
meglio conosciuta come 231.
04.1.f Motopontone Dario
nel porto di Molfetta.
Sistema di gestione
ambientale, processi
e documentazione
La domanda è sempre la stessa, sia per chi gestisce
un cantiere sia per chi opera nei mezzi marittimi:
chi fa cosa? E poiché la normativa risulta essere
diversa la risposta richiedeva di essere trattata
in maniera specifica con gli operatori.
Parliamo di come gestire le problematiche
ambientali e smaltire i rifiuti che vengono prodotti
nei cantieri, trattato in uno specifico corso
di aggiornamento svoltosi il 22 febbraio
con gli operatori del settore marittimo di Cmc
tenuto da Maurizio Didonè e Sabina Cipollini,
responsabile dell’ufficio legale Dci.
Quando si cerca di individuare le complesse
regolamentazioni della materia sono le parole
a definire significati ed azioni, in particolare 5:
precauzione, prevenzione, sostenibilità,
responsabilizzazione e cooperazione.
Oggi che il tema dell’impatto ambientale
è tanto sentito a livello di cittadinanza fa piacere
trovare tra le parole che connotano il tema
proprio la necessità di una prassi cooperativa
che, seppur definisca precise responsabilità,
richiama tutto il complesso processo
produttivo a comportamenti corretti.
Parlando di impatto ambientale si parla di spazio
(di responsabilità) e tempo (di regolamentazione).
E il nome non lo deve avere solamente
il responsabile ma anche il prodotto (rifiuto),
al quale viene attribuito un codice identificativo
ben preciso (codice CER).
L’incontro di aggiornamento si è soffermato
in particolare sulla distinzione tra la gestione dei
rifiuti nei cantieri edili e marittimi, in particolare
sulla responsabilità delle figure preposte.
“Il mio contributo al corso - ha detto Sabina
Cipollini - è finalizzato a rimarcare le responsabilità
assunte dai direttori e responsabili di cantiere
a fronte di una delega di funzioni con la quale
si attribuiscono ad essi poteri organizzativi,
di verifica e controllo. Il tema correlato a questa
delega è quello abientale, dove il rispetto
della normativa e quindi la corretta gestione
del cantiere è fondamentale perchè non
si concretizzino illeciti di carattere anche penale.
Il fine è quello di farvi comprendere l’importanza
della legittimità e correttezza del vostro operato
onde evitare sanzioni all’impresa ed a voi stessi”.
p.09 la Betoniera
05
05.a
personale
di Davide Casadio
Valutazioni professionali 2011-2012
05.a Davide Casadio,
Il processo di Valutazione Professionale
Responsabile Servizio
Sviluppo e Formazione
Direzione Personale Cmc.
A partire dal maggio scorso è stato avviato un nuovo ciclo di valutazioni professionali
biennali, analogamente a quanto già avvenne nel 2010.
Le schede distribuite, riguardanti le categorie di quadri, impiegati ed operai, sono
state 600 e 559 quelle restituiteci (93,2 %).
Come nell’edizione precedente è stato quindi incluso nel processo, non solo
personale di struttura fissa ma anche alcuni Locali, Esteri e TCN d’interesse.
Ha fatto seguito, a partire da ottobre, un’attenta fase di analisi ed elaborazione dei
dati finalizzata ad un riesame conclusivo che a coinvolto le direzioni aziendali durante
il mese di gennaio e febbraio.
Lo strumento: la scheda di valutazione
Come nell’edizione precedente lo strumento utilizzato consiste in una scheda
dedicata, che permette, per forma e contenuti una gestione strutturata
ed organica degli elementi di valutazione. La scheda, edita in italiano ed in inglese,
ha rappresentato la base per i colloqui di feedback tra valutatori e valutati.
La prima parte della scheda viene compilata dal valutatore e si articolata in:
analisi del ruolo, del potenziale, delle competenze e delle prestazioni del lavoratore
ed è accompagnata dalle proposte di azioni di sviluppo e di analisi dell’efficacia
della formazione intrapresa.
La seconda parte è stata riservata allo stesso lavoratore affinché potesse esprimersi
in termini di: soddisfazione lavorativa, richieste di sviluppo professionale e percezione
dell’attenzione aziendale su temi chiave quali sicurezza sul lavoro e formazione.
La parte finale è riservata al responsabile gerarchico del valutatore per eventuali
note, commenti ed integrazioni.
Analisi della prestazione (figura 3)
A differenza dell’edizione precedente, questo campo è stato lasciato totalmente
libero al fine di favorire la miglior espressione ed integrazione da parte del capo del
valutatore. In precedenza invece, come ricorderete, ci si limitava solo a due domande
specifiche riguardanti eventuali adeguamenti retributivi o passaggi di qualifica.
Anche i dati relativi alla performance lavorativa del personale Cmc risultano positivi:
prestazioni di livello (ottimo e buono) si rilevano nei 2/3 dei casi e solo l’0,9% dei casi
si mostra come palesemente inadeguato. Su livelli di mera sufficienza si attesta il
22,5% della popolazione.
Analisi del ruolo, potenziale e soddisfazione lavorativa (figure 1 e 2)
Rispetto al biennio precedente il dato risulta sostanzialmente analogo, riducendosi nei
valori estremi ottimo (-3,5%) e scarso (-0,9%) ed incrementandosi nei valori
intermedi: buono (+ 2,1%) e sufficiente (+ 1,3%).
Per quanto riguarda l’analisi del ruolo il potenziale e la soddisfazione lavorativa
i dati emersi sono molto confortanti e non solo confermano ma in alcuni casi
addirittura migliorano, i rilievi di due anni fa.
Nello specifico l’analisi del ruolo ci mostra come i lavoratori siano ritenuti adeguati
rispetto al ruolo assegnato nel 97% dei casi (eravamo al 98% nel 2010).
Di particolare interesse i dati che emergono in relazione al potenziale informazioni
strategiche, per un’azienda capace di guardare oltre al contingente, coltivando,
passo-passo, il suo futuro e la sua proiezione nel tempo.
Secondo i valutatori quasi la metà, il 47% (eravamo al 48% nel 2010) della
popolazione “esprime potenzialità per un più elevato livello di responsabilità”
mentre più di un terzo, il 38% (+ 5% rispetto al 33% di due anni fa) “esprime
potenzialità per un ruolo diverso da quello occupato”, valore che si eleva al 43%
se la domanda sulle “potenzialità per un ruolo diverso da quello occupato”
viene rivolta direttamente al lavoratore.
Profilo delle Competenze (figura 4)
Si noti (anche per evitare possibili equivoci nella comparazione dei dati) che
in merito al “ruolo diverso” nell’edizione passata il quesito rivolto al lavoratore era:
“ritieni che le tue potenzialità o la tua professionalità sarebbero più adeguati
nello svolgimento di un’attività lavorativa diversa da quella che svolgi?” quesito
più incline a rilevare una preferenza per un ruolo altro piuttosto che un mera
disponibilità/potenzialità. Tant’è che, allora, rispose affermativamente solo il 20%.
Attualmente invece la domanda è la stessa sia per il valutatore che per il lavoratore
che, è interessante notarlo, esprimono percentuali molto più simili ed allineate
(38 contro 43) di allora quando furono chiamati a confrontarsi con quesiti difformi.
Il quadro seguente è di sicuro interesse per tutti coloro che vogliano farsi un’idea
più approfondita sulla nostra cooperativa, quali siano le sue competenze
e quale sia quindi il “Profilo Cmc”.
Ognuna delle competenze indicate nel grafico poteva essere classificata dal valutatore
come “sovra standard”, “standard” o “sotto standard”. Il grafico che riportiamo
si limita a mettere in evidenza i dati relativi ai “sovra standard” (in blu) ed i “sotto
standard” (in rosso) delineando quindi la “silhouette” della nostra cooperativa.
Ottimi i dati riguardanti la soddisfazione lavorativa che complessivamente supera il
92% migliorando il dato già estremamente positivo del 2010 (86%). Tra questi quasi il
23% ritiene “molto soddisfacente l’attività lavorativa svolta” (+2,4% rispetto al 2010).
Potremmo quindi descrivere Cmc come un’organizzazione dotata di uno spiccato
senso di appartenenza, orientata al risultato, capace di discernere ed orientarsi
alle priorità e con un forte spirito di collaborazione. Vi riconoscete?
È interessante inoltre notare il consistente aumento (+ 8,7%) dei dati pervenuti nelle
valutazioni ricevute: nel 2010 infatti, il 7,9% dei valutati non aveva fatto il colloquio
ed lo 0,8% aveva sì fatto il colloquio ma non aveva risposto a questa domanda.
I sottostandard (che comunque si attestano su percentuali abbastanza limitate)
indicano gli ambiti su cui lavorare per colmare i gap rispetto alle competenze
lavorativa richieste. Le aree di miglioramento più in evidenza sono quindi:
le lingue, la comunicazione e problem solving.
Attualmente l’entità di chi pur valutato, non ha fatto il colloquio o facendolo non
ha risposto, si è più che dimezzata, riducendosi al 3,8%. Questo dato è una conferma
importante di come si stia progressivamente estendendo la cultura del colloquio,
del feedback e della valutazione.
p.10 la Betoniera
Rispetto al biennio precedente le differenze sono minimali e comunque permettono
di notare miglioramenti in: valutazioni, rispetto delle procedure, appartenenza
e collaborazione.
che conferma come la mole di formazione svolta sia mirata e capace di produrre
concreti effetti sul miglioramento delle competenze dei lavoratori coinvolti.
Attenzione aziendale percepita sui temi della Formazione e della Sicurezza
(figure 7, 8, e 9)
Nella parte della scheda dedicata al lavoratore tre domande sono focalizzate su come
sia percepita l’attenzione aziendale sui temi della Formazione e della Sicurezza.
Anche da questi dati emerge un gradimento diffuso: la formazione sfiora quota 85%
(era 78,9 % nel 2010), sicurezza salute ed ambiente raggiungono un gradimento
pari al 94,1 (era 88,8%) mentre la formazione informazione, sempre in materia
di sicurezza, il 90,2% (era l’86,4% due anni fa).
Vedere crescere valori già eccellenti, riguardanti tematiche così importanti è
sicuramente gratificante. In particolare lo è trattando di Sicurezza e Salute sul lavoro,
tematiche centralissime per una cooperativa come la nostra che ogni giorno si
confronta coi rischi delle lavorazioni in cantiere. Un impegno quotidiano che non si
limita ad essere una mera risposta ad obblighi di legge ma una vera propria volontà di
diffondere dei valori ed una cultura. Non a caso questa edizione del processo di
valutazione conferma, oltre ai quesiti rivolti al lavoratore, anche i due specifici item
valutativi del “rispetto delle norme e procedure in tema di sicurezza e tutela
ambientale” e del “corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale”. Item sui
quali ogni capo è chiamato a riflettere nel vagliare l’adeguatezza dei comportamenti
dei lavoratori affidatigli. Così come dovrà riflettervi ogni lavoratore.
Se i sistemi di valutazione sono tipicamente una delle leve più efficaci per diffondere i
valori di una organizzazione, non è quindi un caso che il nostro mantenga questa
forte connotazione.
Azioni di Sviluppo (figura 5)
Come da prassi il valutatore è stato chiamato ad indicare quali azioni di sviluppo
ritenesse opportune per i propri collaboratori in termini di: formazione,
addestramento o affiancamento.
Il lavoratore stesso, a sua volta, poteva indicare quali “interventi formativi ritenesse
necessari ai fini della sua formazione professionale”.
Emerge un’elevata propensione allo sviluppo ed al miglioramento delle
competenze (che rafforza nettamente il già promettente quadro di due anni fa)
sia come consapevolezza nei lavoratori sia come sensibilità dei valutatori. Propensione
che si sposa benissimo con l’ampio “potenziale di sviluppo” rilevato dai valutatori.
Un ulteriore decisivo “indice di potenziale” si evidenzia nelle proposte d’inserimento
nel progetto Cmc University: 19,6% del personale risulta candidabile per
i programmi di sviluppo manageriale previsti dalla cooperativa. Il dato mostra,
complessivamente, un incremento percentuale rispetto al 2010 del 2,8% dovuto
ad un incremento dei potenziali a medio lungo termine (+4%) che compensa
abbondantemente il fisiologico ed atteso calo (-1.2%) di quelli a breve (che sono
stati ovviamente la priorità dei primi anni del programma).
Efficacia della formazione (figura 6)
Un apposito capitolo della scheda è stato dedicato alla valutazione dell’efficacia
dei corsi di formazione frequentati. Nella scheda di ogni lavoratore viene riportato
l’elenco dei corsi frequentati ed il responsabile è chiamato a valutarne “l’incidenza
sul miglioramento delle competenze del lavoratore” optando tra: ottima, buona,
discreta, sufficiente e insufficiente.
Analogamente a due anni fa emerge un quadro complessivamente positivo (figura 6)
p.11 la Betoniera
Ringraziamenti
Se in queste righe abbiamo potuto riflettere su quel “Noi” che è Cmc è merito di tutti
coloro che, valutanti o valutati, sono stati coinvolti e si sono impegnati in questo processo.
“Li omini boni” diceva il Da Vinci “naturalmente desiderano di sapere”.
06.1.a
06.1.b
06.1
06.1.c
06.1.d
lavori in corso
Entra l’acqua nel bacino del porto
di Marina di Pisa!
06.1.a-e Alcuni momenti
dell’inaugurazione.
Una giornata storica, non solo per il litorale,
ma anche per Pisa e tutta la Regione.
Sabato 16 febbraio il bacino del porto di Marina
di Pisa ha iniziato ad allagarsi quando il sindaco
Marco Filippeschi alle 10,50 ha ufficialmente
aperto le pompe dopo il suono della sirena
storica della costa pisana. Una cerimonia a cui
hanno assistito circa 3mila persone, desiderose
di vedere la struttura che sarà inaugurata
ufficialmente a primavera con l’ingresso
delle prime barche. Per Cmc ha partecipato
l’amministratore delegato Dario Foschini.
L’evento, organizzato per mostrare agli armatori
e alla cittadinanza le strutture del porto realizzate
e presto sommerse, ha avuto una grande eco
richiamando una folla di migliaia di persone.
L’opera, realizzata quasi per intero in meno di tre anni
(mancano soltanto le pavimentazioni dei pontili,
delle banchine ed altre rifiniture secondarie) da Cmc,
ha ricevuto unanime apprezzamento e un particolare
plauso dai rappresentanti delle istituzioni presenti,
a cominciare dal Governatore della Toscana Enrico
Rossi e dal sindaco di Pisa Marco Filippeschi.
Giudizi molto lusinghieri sono venuti anche dal mondo
della nautica che ha visto l’ormai imminente apertura
del porto di Boccadarno come una risposta forte
e positiva alla crisi in un difficile periodo. Il porto pisano
ha un particolare appeal, al centro del più grande Parco
Naturale della Toscana, attiguo allo storico paese
di Marina di Pisa e a pochi chilometri dal centro di Pisa
e dalla Versilia, ed una posizione invidiabile a solo
10 minuti dall’aeroporto internazionale Galileo Galilei.
Bellissima, e per molti una vera sorpresa, anche
la grande passeggiata panoramica sul Molo Nord,
che costeggia la foce dell’Arno e si addentra in mare
per 450 metri. Il presidente di Assonat Luciano Serra in
occasione della visita di sabato 16 febbraio ha dichiarato
alla stampa che “quello di Boccadarno sarà uno dei
più porti più belli del Mediterraneo, capace di attrarre
una clientela internazionale e di alto livello”.
Analogo il commento di Roberto Perocchio, presidente
di Assomarinas anche lui intervenuto all’evento pisano.
“Il porto di Marina di Pisa sarà importantissimo
per il turismo ma anche per la cantieristica, un vero
e proprio fiore all’occhiello dell’area - ha sottolineato
il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi,
p.12 la Betoniera
presente alla cerimonia - questi due aspetti si fondono
e avranno un impatto immediato sull’occupazione
e sul lavoro, di cui abbiamo tanto bisogno”. Poi Rossi
ha rilasciato anche una battuta sull’integrazione
degli aeroporti di Firenze e Pisa: “Firenze da sola perde
e perderà anche Pisa”.
Grande soddisfazione espressa dal primo cittadino
Marco Filippeschi che ha ringraziato il suo predecessore
Paolo Fontanelli, che ha lavorato affinché si arrivasse
a tutto questo. “La giornata di oggi è la prova che
ce la possiamo fare - ha sottolineato il sindaco - la prima
pietra l’abbiamo posata il 26 aprile 2010, oggi dopo
nemmeno tre anni siamo qui ad aprire il bacino,
in così poco tempo siamo riusciti a creare un’opera
di questa portata. Al governatore Rossi dico che questa
realizzazione, così come ad esempio la riqualificazione
di Calambrone, unico caso in Italia, ci dà la forza per
andare avanti e che quando arriveranno i fondi europei
presenteremo alla Regione progetti, perchè abbiamo
idee, ma abbiamo bisogno di avere l’ente regionale
al nostro fianco”. Immediata e confortante la risposta
di Enrico Rossi: “Mi complimento con il sindaco
e gli rispondo che la Regione guarda con interesse
e attenzione progetti che arrivano da Pisa e dalla costa”.
Presente alla cerimonia anche il presidente della
Provincia di Pisa Andrea Pieroni. “L’acqua torna
in un porto a Pisa e questo ci riporta idealmente ad
un passato glorioso ed è il punto di partenza per uno
06.1.e
sviluppo economico che mette a sistema nautica,
cantieristica e turismo. Siamo davanti ad una svolta ha evidenziato Pieroni - si va completando il disegno
strategico volto a costruire una rete delle vie d’acqua,
elemento distintivo e unico in Toscana, tra il fiume Arno,
il canale Navicelli e il costruendo porto, in connessione
con le infrastrutture aeree di Pisa e portuali di Livorno.
Dal punto di vista turistico, in particolare grazie alla
possibilità di raggiungere dal porto la città, attraverso
l’Arno, si prospettano novità ed opportunità fino ad oggi
inesplorate e sarà necessario investire per creare politiche
di attrazione capaci di valorizzare questa nuova risorsa”.
Super affollata la passeggiata panoramica aperta per
l’occasione (che poi sarà di nuovo chiusa per permettere
il proseguimento dei lavori): tante famiglie non
hanno voluto perdere l’importante appuntamento,
approfittando anche della bellissima giornata di sole.
Presenti gli alunni delle scuole elementari e medie del
litorale, accompagnati dalla dirigente scolastica Maria
Paola Ciccone. “Oggi partecipiamo ad un evento che
farà la storia del litorale - ha detto Ciccone - non so
se i ragazzi se ne rendono conto”.
L’acqua continuerà a scorrere, visto che ci vorrà circa
una decina di giorni per il completo riempimento
della vasca. I lavori andranno avanti per permettere
a maggio di segnare un’altra tappa importante,
con il porto che entrerà nel pieno delle sue funzioni:
giusto in tempo per l’inizio della stagione estiva!
06.2.a
06.2.b
Portafoglio
Sud Africa
Cmc si è aggiudicata un nuovo appalto in Sud
Africa per un importo di circa 16 milioni di Euro.
Il progetto, finanziato dal Governo sudafricano,
riguarda l’ammodernamento di un tratto
della strada nazionale R61.
In particolare, il progetto è localizzato nella
cittadina di Ngcobo che si trova a circa 80 km
dalla città principale Mthatha nella provincia
dell’Esdtern Cape.
La prima fase del progetto prevede il rifacimento
della fondazione stradale e la realizzazione
di un tappetino di usura su 10,2 km di strada
ad un’unica carreggiata per la quale è previsto
anche l’allargamento dai 9,2 m attuali ai 13 m
di larghezza finali. I lavori comprendono tra
l’altro anche la realizzazione di 10 nuovi tombini
scatolari in cls di 2,4 m per 2,4 m sia a singola
che a doppia canna, la realizzazione di marciapiedi
e canalette di drenaggio in cls, la frantumazione
di materiale per la realizzazione, in fase 2,
dell’adiacente lotto per altri 10 km, il rifacimento
di un ulteriore chilometro di strada a doppia
carreggiata, largo 20 m, all’interno di Ngcobo
con inclusa anche la nuova illuminazione stradale.
06.2.c
06.2
06.2.d
lavori in corso
di Salvatore Picone
Sigonella
Cmc è prima in graduatoria nella gara per
la Progettazione Esecutiva e la realizzazione
dei lavori di completamento ‘Hangar velivoli
Atlantic’ - Aeroporto di Sigonella (CT).
L’importo complessivo di aggiudicazione
provvisoria ammonta ad Euro 6.004.386,00.
C’è una strada in Sicilia
06.2.a Il viadotto Serra
Cazzola in costruzione.
06.2.b-e Immagini
della SS 640.
C’è una strada, in Sicilia, che si fa sempre più sicura
e più efficiente. Un itinerario che collega due
province importanti, Agrigento e Caltanissetta.
Una strada a scorrimento veloce prima e ora invece
ammodernata a doppio senso di marcia. È la
SS 640 i cui lavori, curati dal Contraente generale
“Empedocle” sono iniziati nel marzo del 2009.
Quattro anni dopo la posa della prima pietra, la 640
non è più quella “strada della morte” – a causa dei tanti
incidenti mortali che si sono verificati nel passato –
ma una strada al passo coi tempi e “ben fatta”,
come hanno spesso ribadito alcuni sindaci dei comuni
interessati, da Marco Zambuto di Agrigento a Vincenzo
Corbo di Canicattì.
I lavori nel primo lotto della “Agrigento – Caltanissetta”
stanno per concludersi. Manca poco. Su 34 chilometri
ne restano da consegnare solo otto.
Un’infrastruttura che continua a far discutere anche
per le tante Opere d’arte, tra cui il viadotto Serra
Cazzola le cui operazioni di spinta sincronizzata
continuano e sono già in fase di conclusione.
La presenza dell’Empedocle e della Cmc, in questo
cuore di Sicilia, ha dato buoni frutti anche
per l’occupazione. Per non parlare della vicinanza
alle più note e lodevoli iniziative culturali del territorio.
Al termine dei lavori del primo lotto – cui mancano
da concludere gli svincoli, il rettilineo di Racalmuto,
il viadotto e la galleria Serra Cazzola e una parte del
ponte Rocca Daniele – si avrà una sezione stradale molto
06.2.e
più ampia che consentirà di viaggiare con maggiore
sicurezza e di abbattere i tempi di percorrenza, come
tiene a precisare l’ing. Pierfrancesco Paglini, project
manager dell’Empedocle, che adesso sta accelerando
i lavori anche nel cantiere del secondo lotto della statale.
Dal 16 aprile dell’anno scorso le attività proseguono
- nel rispetto dei protocolli antimafia - nel tratto
che va dal chilometro 44 fino allo svincolo con
l’autostrada A19 “Palermo-Catania”. Sul tratto nisseno,
i cui lavori saranno consegnati nel 2016, si attende l’arrivo
della fresa Tbm che scaverà la “galleria Caltanissetta”.
Per quanto riguarda invece le altre opere di Cmc
in Sicilia, da registrare la firma del protocollo d’intesa
per l’ammodernamento del tratto Bolognetta-Lercara,
della strada statale “Palermo-Agrigento”, anche
questa ritenuta una delle strade più pericolose d’Italia.
Il protocollo è stato siglato a gennaio tra “Bolognetta
scpa” (società costituita da Cmc di Ravenna, Ccc Società
Cooperativa e Tecnis Spa), e le organizzazioni
sindacali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil e disciplina
il sistema delle relazioni sindacali, il contratto
di lavoro, l’organizzazione e la sicurezza, la prevenzione
e più in generale la prevenzione dai tentativi
di infiltrazione della criminalità organizzata.
Presentato il progetto che fa parte del corridoio
plurimodale tirrenico - nord Europa, itinerario Palermo Agrigento (SS 121 - SS 189): tre anni la durata
dei lavori, dalla rotatoria Bolognetta allo svincolo
Manganaro, per un tracciato di circa 35 chilometri.
Cina
Cmc torna a lavorare in una delle sue Province
cinesi di elezione, la Provincia dello Shanxi,
nell’Alta Cina, ove ha appena acquisito una nuova
commessa in Tbm per un importo, solo parte
Cmc, di circa EUR 43 milioni (valore complessivo
EUR 60 milioni).
Il progetto consiste nella realizzazione di un tunnel
in Tbm da roccia, doppioscudata, diametro
di scavo 4,1 mt; la lunghezza del tunnel è di km
23,6, da ricoprirsi con segmenti prefabbricati.
Su questo progetto Cmc utilizzerà una Tbm
Seli “Universale” che, come noto, presenta
le caratteristiche innovative, rispetto ad una Tbm
tradizionale, di avere una forma conica e di essere
piu’ corta; ciò al fine di migliorare la capacità della
macchina di sopravanzare tratti di galleria con
materiale spingente. Il socio locale, “Sinohydro
Engineering Bureau N. 4”, si occuperà della
produzione dei segmenti prefabbricati e
dell’esecuzione di alcuni tratti in tradizionale.
Cmc eseguirà le installazioni di sua spettanza
ed altrettanto farà il partner locale. Il Cliente
è lo “Shanxi Water Resources”, Branch provinciale
del Water Resources Ministry Cinese. Il periodo
di esecuzione è di 45 mesi ad iniziare dall’Ordine
Inizio Lavori, più un anno di Periodo di Garanzia
per eventuali difetti costruttivi dell’opera.
“Venti chilometri
di cultura”: progetto
della Regione Sicilia
“Questi 20 chilometri sono rappresentati
dalla cultura e dagli scrittori”.
Parla della strada statale 640 l’assessore regionale
ai beni culturali Antonio Zichichi che sta lavorando
ad un percorso turistico-letterario nei luoghi
di Andrea Camilleri e Luigi Pirandello, tra Porto
Empedocle e Agrigento, e a Racalmuto, il paese
di Leonardo Sciascia.
Venti chilometri di cultura, il nome del progetto,
che potrà prendere corpo grazie anche al buon
collegamento tra Porto Empedocle e Racalmuto
rappresentato dalla statale già in gran parte
aperta e funzionante.
p.13 la Betoniera
06.3
06.3.a
06.3.b
lavori in corso
Algeria, continuano i lavori
di Tabellout
Continuano a ritmo serrato in Algeria i lavori
per la costruzione della diga di Tabellout
e della galleria per il trasferimento dell’acqua,
contratto per un importo di oltre 170 milioni.
Attualmente i lavori sono concentrati sullo scavo di fondo
vallata dove sono iniziati i lavori di consolidamento a
cura del subappaltatore Sefi e quelli di completamento
della rimozione della frana in spalla sinistra.
Al termine saranno posate le prime condotte
dell’elettromeccanico da parte di Calzoni Hydro
e quindi, verso la fine del mese di marzo, inizieranno
06.4
i getti del corpo di diga in R.C.C. (Calcestruzzo
Rullato Compatto).
06.3.a-b Gallerie nel cantiere
La diga sorge a 30 km a sud di Jijel, alla confluenza
dei fiumi Djen Djen e Rha e fa parte del progetto
per alimentare di acqua potabile e da irrigazione
l’altopiano semidesertico di Setif.
06.5.a-b Foto del Polo
Algerino.
Scolastico di Villamarina
di Cesenatico.
Sull’alto versante, quello del tunnel di 13 chilometri,
la Tbm Herrenknech, dopo essere stata sbloccata dallo
stritolamento della roccia che ne ha causato l’arresto
per 5 mesi, sta ora scavando regolarmente alla media di
circa 20 metri/giorno con punte fino a 43 metri/giorno.
06.4.a
06.6.a
lavori in corso
Una Tbm di oltre 13 metri
per Savona
Sono partiti a Savona i lavori per la costruzione
della variante alla strada statale 1 Aurelia,
nel tratto tra Savona (torrente Letimbro)
e Albisola Superiore.
La costruzione di questa variante consentirà di
alleggerire sensibilmente i flussi di traffico sul tratto
della statale 1 Aurelia nei Comuni di Albissola Marina
e Savona e migliorerà l’accesso al porto di Savona.
La variante ha origine nel Comune di Albisola Superiore,
in corrispondenza del torrente Sansobbia e si sviluppa
per una lunghezza di 5,2 km, sino all’ innesto con Corso
Ricci, nel Comune di Savona, con una successione
continua di gallerie e viadotti. Nel breve ma impegnativo
tratto saranno, infatti, realizzate 4 gallerie naturali,
per una lunghezza complessiva di circa 3,9 km,
06.4.b
alle quali si aggiungono anche 3 importanti viadotti.
Oltre allo svincolo iniziale di Albisola Superiore, con due
rotatorie a raso poste a cavallo del torrente Sansobbia,
e a quello terminale di Savona, con due rampe
di raccordo alla viabilità locale, è previsto lo svincolo
intermedio di Miramare che consente il collegamento
con il porto di Savona.
Le gallerie verranno scavate per mezzo di una fresa
a piena sezione (Tbm scudata).
In Germania si stanno realizzando i test di collaudo
e accettazione della Tbm che verrà utilizzata
(del diametro di 13,64m) che consentirà di scavare
e contestualmente rivestire con continuità la galleria,
riducendo l’impatto delle operazioni sia in termini
di sicurezza che di disturbo dell’ ambiente circostante.
06.4.c
p.14 la Betoniera
06.4.a-c La Tbm che sarà
utilizzata nel cantiere di Savona.
06.6.a-c Momenti della
cerimonia di inaugurazione
in Laos.
06.6.b
06.5
06.5.a
06.5.a
lavori in corso
Al via i lavori per il Polo
Scolastico di Cesenatico
Continuano i lavori
a Piombino
Attualmente il cantiere è in fase di avanzamento
da mare e da terra.
I mezzi marittimi di Cmc sono impegnati
nell’infissione della parete principale di banchina
costituita da palancole combinate HZ+AZ
lunghezza 34 m, mentre da terra si procede
con il riempimento con materiale arido
delle aree retrostanti il banchinamento.
Ad oggi, con la firma del 3° Sal, l’opera
è realizzata per il 30% e per il mese di aprile
è previsto l’inizio della realizzazione della trave
di banchina e l’installazione dei tiranti,
attività che dureranno per tutto il periodo estivo.
06.6
06.2.d
È partito, nelle scorse settimane, il cantiere
per la realizzazione del nuovo Polo Scolastico
a Villamarina di Cesenatico.
Ad oggi, come si vede dalle foto, le fondazioni sono
terminate e si sta procedendo con la messa
in opera della carpenteria metallica che è la parte
portante di tutto l’edificio.
Ricordiamo che il nuovo plesso scolastico, realizzato
mediante locazione Finanziaria ‘leasing Costruendo’
per un importo di 10.787.567 €, sorgerà su un’area
del comune di 18.300 mq e ospiterà 8 sezioni di scuola
materna, un micro-nido e 15 aule delle scuole
06.6.c
lavori in corso
Theun-Hinboun Expansion
Project in Laos
Il Theun-Hinboun Expansion Project è stato
ufficialmente inaugurato lo scorso 11 gennaio
aumentando così la produzione di energia
elettrica del Laos.
Il Vice Primo Ministro del Paese Somsavath Lengsavath
ha acceso la nuova turbina da 220-MW alla presenza
dei leader del Laos, dei partner del progetto,
degli ospiti internazionali, tra cui l’amministratore
delegato di Cmc Dario Foschini, e del personale
del Theun-Hinboun Power Company (Thpc).
Mr. Khammany Inthirath, Vice Ministro dell’Energia
e delle Miniere, ha definito il progetto un esempio
di grande successo “che ci permette di aumentare
la produzione di beni e di trasformare i metodi
di produzione, contribuendo così attivamente
a migliorare le condizioni di vita e ridurre la povertà
per il nostro popolo”.
Ricordiamo che Il Theun Hinboun Expansion Project
(THXP) è l’ultimo dei grandi progetti idroelettrici
completati da Cmc nell’ultimo decennio. Il contratto
da 258 milioni di USD interamente assegnato a Cmc
prevedeva la costruzione di una nuova centrale
idroelettrica di TH3 (220MW) accanto alla esistente
centrale TH1-2, un tunnel da 5 km scavato in Tbm
ed una nuova opera di presa nella esistente diga allo
scopo di raddoppiare la potenza generata dall’esistente
impianto. Inoltre comprendeva la costruzione di una
nuova diga in RCC (Calcestruzzo Rullato e Compattato)
di Nam Gnouang (NG) da 360000m3 con annessa
centrale idroelettrica con due turbine da 30 MW.
Cmc ha coordinato il pool di progettisti incaricati
per la progettazione delle opere civili ed idromeccaniche
(Coyne-et-Bellier, Lombardi, ATB) e ne ha realizzato
la costruzione sia direttamente che in subappalto.
La costruzione è iniziata nell’ottobre 2008 ed è stata
terminata secondo i tempi previsti il 31 gennaio 2012
(NG dam e powerhouse) ed il 28 Febbraio 2012 (TH3).
Primo alzabandiera
al Dal Din
Venerdì 1 marzo, nella piazza antistante al Building #24,
l’edificio che ospiterà il quartier generale della caserma
Dal Din, alla presenza delle forze Armate Italiane
e degli Stati Uniti d’America, delle autorità della Usarmy
Usag Vicenza, Usarmy Imcom Europe, è avvenuta
la prima cerimonia ufficiale dell’alzabandiera
con l’accompagnamento dei rispettivi inni nazionali.
L’evento era preliminare all’effettivo arrivo dei primi 200
soldati che stanno prendendo possesso dei loro alloggi
nel barrack #3 del Al Din.
A tutti gli effetti da lunedì 4 marzo il sito è passato
p.15 la Betoniera
definitivamente sotto il controllo delle forze Armate
Italiane e Statunitensi.
Al momento sono in dotazione e a diposizione
del governo degli Stati Uniti le zone ACP (Access
Control Point), i POV (parcking), il Dial Center Office
(Telecomunication) il BLDG#3 (barrack), il BLDG
#11(fire station) il BLDG 27# (AFES-Army force
exchange Service).
Contininuano le fasi di TAB e Commissionig
propedeutici alla consegna in tutti i restanti
edifici della base.
elementari, per totale di 217 bambini di scuola
materna e 400 alunni di scuola elementare.
L’edificio avrà al suo interno anche una mensa
scolastica, una biblioteca, laboratori, palestra e spazi
polivalenti per le attività del quartiere.
L’edificio è stato progettato per ridurre al minimo i
consumi energetici, e raggiungere la certificazione
energetica di Classe A.
La conclusione dei lavori è prevista per la tarda
primavera del 2014. I lavori sono realizzati dalla società
Consortile Villamarina Scarl, costituita tra la Cmc
al 51% e la Iter di Lugo al 49%.
Rinnovo certificazione
qualità sicurezza
e ambiente con
Sgs Singapore
Nel dicembre scorso si è svolta la verifica Ispettiva
(nell’accezione Inglese “Audit”) di rinnovo
delle certificazioni del Sistema di gestione
Qualità, Sicurezza ed Ambiente rilasciate
da Sgs Singapore tre anni fa.
Tutti vi chiederete, come mai abbiamo certificato
per i tre Sistemi di gestione (Qualità – Sicurezza
– Ambiente) con Sgs di Singapore?
Il motivo è molto semplice, senza la certificazione
asseverata da un Ente di Certificazione accreditato
a Singapore, la Cmc non avrebbe potuto ottenere
la registrazione all’albo locale dei costruttori
denominato Bca “Building Construction
Authority” con la conseguenza che Cmc non
avrebbe potuto partecipare alle gare d’appalto
per i lavori più importanti e di importi elevati.
La verifica ispettiva ci ha visto impegnati per una
settimana, dal 3 al 7 dicembre ed ha coinvolto
il nostro Servizio Qualità Sicurezza ed Ambiente,
vari servizi aziendali di sede e alcuni cantieri:
Servizio Gestione Contrattuale Estero, Ufficio Gare
Estero, Ufficio Personale, Servizio Formazione e
Sviluppo e il Servizio Approvvigionamenti; mentre
i cantieri interessati dall’Audit sono stati quelli
dell’EXPO 2015 - Rho (Milano), il Porto di Piombino,
le opere di collegamento tra via dei Cosmonauti
SS16 ed ex-SS 71 Bis relativamente al solo
processo di progettazione e infine la verifica si è
conclusa nei giorni 12 e 13 dicembre con la visita
presso le due commesse di Singapore, dove Cmc
sta realizzando due lotti della metropolitana.
Inoltre al fine di ottimizzare le tempistiche
è stato concordato con i due Enti di Certificazione
Sgs Italia e Sgs Singapore di eseguire
in contemporaneità, con Sgs Italia, la visita
di sorveglianza annuale sempre sui tre Sistemi
di gestione; così il gruppo di verifica era formato
da un ispettore di Singapore e tre ispettori Italiani.
Questo ci ha consentito di evitare una ulteriore
verifica a fine Gennaio 2013 che ci avrebbe visto
impegnati per un’altra settimana. L’Audit
si è concluso positivamente con la conferma
della certificazione ottenuta da Sgs di Singapore;
i nuovi certificati saranno disponibili dalle 4, 6
settimane dalla fine della verifica. Un particolare
ringraziamento al personale coinvolto dall’Audit
per aver contribuito al buon esito della verifica.
Riccardo Falletti
07
noi e voi
Noi e voi
» Premio Salvatore Fazio
Si è riunita nelle scorse settimane a Catania la
commissione per la selezione delle 27 tesi di laurea che
partecipano al Premio nazionale di Laurea alla memoria
dell’Ing. Salvatore Fazio, organizzato dall’Università
di Catania in collaborazione con la Cmc di Ravenna.
La Commissione, costituita dal professore di Geotecnica
più anziano nel ruolo, dal Direttore del Dipartimento,
dal Responsabile della Sezione Geotecnica del
Dipartimento, dalla vedova dell’Ingegner Fazio
e dall’Ing. Pierfrancesco Paglini, rappresentante
della Cmc di Ravenna, si è riunita per esaminare
i lavori dei candidati. La geotecnica, l’argomento
delle tesi presentate, discusse dal 2010 al 2012.
All’autore della tesi vincitrice andrà un premio in denaro
di 2 mila euro e sarà consegnato in occasione
della cerimonia di premiazione della prima edizione
del premio che si terrà a fine marzo presso
il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale
dell’Università catanese. Ben 27 dunque le tesi
presentate. Un successo per l’Università e la Cmc,
attenta non solo a ricordare la memoria dell’Ing. Fazio,
ma a sostenere lo studio e la ricerca dei giovani siciliani.
» Ravenna Festival 2013
di Verdi in forma di concerto. Ricco il programma
sinfonico, dal valzer nel grande repertorio sinfonico
a Secondo Casadei, a cui verrà dedicato un grande
concerto. Gli altri protagonisti saranno Steve Vai,
considerato tra i massimi chitarristi rock al mondo
e un grandissimo songwriter come Burt Bacharach
con l’Orchestra Giovanile dell’Opera di Roma.
Presenze straordinarie, nell’ambito cameristico,
saranno poi quelle della pianista argentina Martha
Argerich, con un programma dedicato al tango,
e del violoncellista Yo-Yo Ma, accompagnato
dalla pianista Kathryn Stott, come il recital bachiano
del pianista iraniano Ramin Bahrami.
I consueti appuntamenti nelle basiliche bizantine,
tra concerti di musiche sacre e liturgie domenicali,
sono interamente incentrati sul tema del rapporto
tra musiche di tradizione popolare e musica colta.
Il concerto della fratellanza si svolgerà a Mirandola
diretto dal maestro Riccardo Muti con la ‘Cherubini’,
coro e solisti, dedicato alle popolazioni vittime
del sisma con un programma di arie tratte dalle
più note opere di Giuseppe Verdi.E tanto altro ancora,
fino ad arrivare al prossimo novembre col progetto
della “Trilogia d’Autunno” che con l’ideazione,
la regia ed il coordinamento artistico di Cristina
Mazzavillani Muti, chiude le celebrazioni per
il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi allestendo
i tre capolavori nati dal suo incontro con le opere
di William Shakespeare: Macbeth, Otello e Falstaff.
Ufficio stampa: tel. 0544 249237
[email protected] · www.ravennafestival.org
» Settimana Rosa
XXIV edizione del Ravenna Festival. Dopo l’anteprima
con i Momix col debutto in prima mondiale
al Teatro Alighieri, da maggio a luglio arriva il ‘corpo
centrale’ del Festival per terminare a novembre
con la “Trilogia d’Autunno”.
Il tema centrale del Festival 2013 sarà il “popolare”
in musica, dalle trascrizioni di Verdi per strumenti
diversissimi (dal pianoforte ai più “umili” fisarmonica
o ocarina) e per le bande, rendendo possibile l’incrocio
tra la musica classica e l’“identità” romagnola,
in particolare la nostra musica da ballo.
Sarà un Festival all’insegna del liscio “contaminato”
con altre tradizioni musicali quali quella delle brass
band balcaniche, il jazz, la musica klezmer ecc.
Il maestro Riccardo Muti dedicherà a Verdi due concerti
accompagnato dalla Cherubini e con l’Orchestra
e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma con il Nabucco
p.16 la Betoniera
Terza edizione della Settimana Rosa, progetto promosso
da Cmc, Teodora Pallavolo Ravenna e Linea Rosa con
l’obiettivo di aumentare la sensibilità attorno al delicato
e attuale tema della violenza sulle donne.
Fra le altre iniziative, si è tenuta il 4 marzo presso la sede
di Cmc, la proiezione del cortometraggio “il corpo delle
donne” di Lorella Zanardo. Un’occasione per riflettere
sull’uso distorto fatto dalla televisione e dalla pubblicità
del corpo delle donne e dell’immagine femminile.
Cmc, premiata come Azienda
solidale anche nel 2012
C’era anche Cmc a dicembre, in municipio a Ravenna, a ricevere l’attestato
di “Azienda solidale” consegnato alle undici imprese locali che
hanno”adottato” venti progetti di volontariato, devolvendo oltre 50mila euro.
La seconda edizione della campagna di solidarietà “Adotta un progetto sociale
diventa un’azienda solidale” si rivela una iniziativa in crescita, dal momento
che alla prima edizione le imprese partecipanti erano state sette e i progetti
adottati dodici, per un valore di circa 30mila euro.
A ricevere dalle mani del sindaco Fabrizio Matteucci il riconoscimento
di “Azienda solidale”, come si diceva, 11 imprese ravennati: Cmc, Bcc, Camera
di Commercio, assicurazione Sara, Le Dune del Delta, Fondazione Cassa
di Risparmio, Sapir, Itway, consorzio Ciro Menotti, Consar e Cral del Comune.
I progetti finanziati riguardano l’ambito sociale, socio sanitario e culturale.
Cmc ha partecipato “adottando” due progetti fra i tanti e meritevoli presentati.
Il primo, chiamato “Uomo a-mare” è stato presentato dall’associazione
A.M.A. la Vita, un’associazione con la quale Cmc collabora da tempo,
nata come gruppo di auto-aiuto nell’ambito del disagio mentale.
Il secondo progetto adottato da Cmc è stato presentato dall’associazione
sportiva dilettantistica C.S.T. Judo Ravenna. Si tratta della manifestazione
“Le giornate dello sport come integrazione” in programma a Ravenna
nel prossimo mese di maggio.
La manifestazione, sponsorizzata da Cmc anche negli anni scorsi (nelle foto
alcune immagini dell’edizione 2012), ha l’obiettivo di costruire un momento
di integrazione ed internazionalità per le persone disabili.
08.1
08.1.a
08.1.b
08.1.a Il professore
Emanuele Bassetti.
attività sociali
di Emanuele Bassetti
08.1.b Il presidente Massimo
Matteucci.
08.1.c Un momento della
giornata.
08.1.d Foto di gruppo
dei ragazzi premiati.
Consegna incentivi
agli studi 2013
Tra social network e siti di recruiting, i giovani
affrontano una riflessione sui contesti digitali
e sull’attuale mercato del lavoro.
Domenica 23 gennaio presso la sala corsi di Cmc
si è tenuta l’annuale consegna delle borse di studio
ai figli di soci e dipendenti che si sono distinti per meriti
scolastici e universitari. Oltre all’intervento introduttivo
del Presidente Massimo Matteucci, l’incontro
ha ospitato un approfondimento di Emanuele Bassetti
(sociologo ed esperto di comunicazione - Università
di Bologna) sul modo in cui Internet può essere
uno strumento efficace nella ricerca di lavoro.
Partendo dall’incremento repentino di popolarità
dimostrato dai social network a livello internazionale
negli ultimi dieci anni, si è sottolineato come anche
il mondo aziendale italiano sfrutti l’online per interagire
con il proprio target e per la ricerca di personale
(dati eCircle 2012). Ciò secondo una duplice accezione:
i datori di lavoro ricorrono all’online per individuare
i possibili candidati, ma anche (e questo è spesso
sottovalutato) per verificare l’esistenza di informazioni
che sconsiglino un’eventuale assunzione.
Si sono poi approfonditi i tre social network
maggiormente utilizzati per il recruiting online
aziendale. Innanzitutto Facebook, con la sua ampia
base di utenza, la gratuità, la possibilità di promuoversi
attraverso contenuti multimediali, potendo diventare
anche “amici” delle aziende di nostro interesse quando
anch’esse dotate di un profilo Facebook. Il secondo
social network affrontato è stato Linkedin: dedicato
esclusivamente al mondo del lavoro, esso consente
all’utente di pubblicare online un curriculum vitae
sempre aggiornato, entrando in contatto con
professionisti e aziende, anche attraverso strumenti
avanzati (a pagamento). Il terzo social analizzato è stato
Twitter (recentemente alla ribalta in Italia per l’apertura
di account da parte di noti esponenti religiosi e politici),
estremamente sintetico con i suoi post di massimo
08.1.c
08.1.d
p.17 la Betoniera
140 caratteri e con la possibilità di monitorare ciò
che viene scritto su un determinato argomento tramite
gli hashtag (parole precedute dal segno # e su cui basta
cliccare per visionare tutte le discussioni in merito).
Apposita sezione dell’incontro è stata dedicata
ai siti di recruiting (tra i quali Infojobs, Monster,
Trovolavoro, Miojob, Kijiji), che si rivolgono tanto
a coloro che sono in cerca di una nuova
occupazione quanto alle imprese impegnate
nella selezione di nuovo personale. Essi mettono
a disposizione strumenti avanzati di ricerca che
consentono di focalizzarsi sulle offerte di lavoro
rispondenti alle proprie esigenze.
Attenzione è stata posta a riguardo sulla creazione
del profilo personale come mezzo indispensabile
e strategico per massimizzare le proprie possibilità
di assunzione rispetto ai competitor.
Tra i consigli finali condivisi con gli studenti presenti
si è infine suggerito di non trascurare come spesso
accade l’apertura di un account LinkedIn, di evitare
la partecipazione a gruppi dedicati a stili di vita
suscettibili di critiche, così come la creazione di post
discriminatori, o la pubblicazione di foto che ci
potrebbero in futuro mettere in difficoltà. Attenzione
dovrebbe essere anche posta nell’essere presenti
sui social network delle aziende a cui si è interessati,
aggiornando costantemente i propri profili online, senza
cadere nella trappola del comunicare troppo e male:
come nella vita quotidiana i propri interventi dovrebbero
infatti essere sufficientemente succinti, plausibili
e sinceri, sensati e interessanti, non esplicitamente
persuasivi né smaccatamente pubblicitari.
A conclusione dell’incontro la consegna delle borse
di studio da parte del Presidente Massimo Matteucci
con la collaborazione di Giorgio Giordani, che hanno
premiato 56 giovani con un ammontare complessivo
di incentivi pari a € 18.000, valorizzandone il merito
e la costanza negli studi.
Convenzioni
Rinnovo convenzione con Amaparco
È rinnovata la convenzione tra Cmc e il circuito
Amaparco di Atlantide, per l’anno 2013.
I dipendenti/soci della cooperativa hanno diritto a:
- ingresso ridotto al possessore della tessera
di riconoscimento Cmc + 1 accompagnatore.
08.2
Le strutture comprese nel circuito, convenzionate
per il 2013, sono le seguenti (per informazioni
www.amaparco.net):
· Provincia di Ferrara: Museo del Territorio
di Ostellato - Anse Vallive di Porto Bacino di Bando
- Delizia Estense del Verginese.
· Provincia di Ravenna: Museo NatuRa
di Sant’Alberto - Centro Visite Salina di Cervia Centro Visite Cubo Magico Bevanella di Savio CerviAvventura di Milano Marittima Casa delle Farfalle & Co. di Milano Marittima Rocca di Riolo Terme.
· Provincia di Forlì-Cesena: Idro Ecomuseo
delle Acque di Ridracoli.
· Provincia di Rimini: Osservatorio Naturalistico
Valmarecchia di Torriana.
09.1.c
attività sociali
di Maurizio Cazzanti
Nelle strutture i bambini sotto 1 metro di altezza
entrano gratis, e da 1 metro fino a 12 anni ridotto.
Maxi tour, la Scozia
Amici Bikers, come avevamo anticipato in chiusura
stagione 2012, quest’anno ci apprestiamo ad affrontare
un tour di tutto rispetto e mitico per gli amanti
delle due ruote fino ad oltre il 58° parallelo... la Scozia!
A qualcuno potrà sembrare prematuro parlarne, ma
preferiamo già fin d’ora richiamare l’attenzione
degli interessati affinchè abbiano il tempo necessario
per tutte le valutazioni del caso, mentre l’organizzazione
è già al lavoro per vagliare una serie di itinerari possibili.
Non stiamo a soffermarci sulla spettacolarità del tour
e dei luoghi attraversati, ma indicativamente dovrebbe
08.a-g Momenti felici
avere un durata di circa 8 gg da individuarsi tra la fine
di maggio e metà giugno 2013.
Esiste già una bozza di programma ed alcune tappe
certe, ma la definizione ultima verrà effettuata
una volta stabilito il numero dei partecipanti,
che potranno ovviamente essere singoli quanto
in coppia (ammessi ospiti), sia in moto che maxiscooter,
ovviamente adeguati al viaggio.
Nel frattempo siamo a completa disposizione
dei richiedenti per anteprime o informazioni
sull’argomento e contiamo sulle vostre adesioni.
08.a
Nuova convenzione con il centro dentistico 3B
Il centro dentistico 3B in via Fiume Abbandonato
221 a Ravenna tel 0544 30304 offre a soci,
dipendenti e pensionati Cmc lo sconto del 30% su
tutti i servizi del Centro. www.centrodentistico3b.it
Convenzione con la Macelleria Comacar
La Macelleria Comacar ha chiuso il punto vendita
di Ravenna in viale Cilla 37; pertanto lo sconto del
5% (esclusi prodotti in promozione) resta valido per
il solo punto vendita di Voltana, via Fiumazzo 773.
Confermata la convenzione con Pezzoli
Cmc conferma anche per il 2013 la convenzione
con Pezzoli srl, negozio all’ingrosso e al dettaglio
di biancheria e arredo casa, posto a Russi
in via G.di Vittorio 1.
La convezione prevede per soci e dipendenti
Cmc uno sconto del 25% su tutti gli articoli
(copriletti, lenzuola, piumoni, tovaglie da tavola,
asciugamani ecc.) esclusi tendaggi, tessuti
arredo/telerie, ferramenta e articoli già
in promozione.
Per avere diritto allo sconto è necessario esibire
alla cassa prima della emissione dello scontrino,
il bagde di riconoscimento.
Pezzoli è aperto dal lunedì al sabato, dalle ore 9
alle 12,30 e dalle ore 15 alle 19,30
08.d
del concerto di Natale
e della Befana Cmc.
09.2.a
08.b
p.18 la Betoniera
08.c
08.e
08.3
08.4
attività sociali
attività sociali
Nuovi arrivi
nella Biblioteca Cmc
In ricordo
di Gamberini
Nuovi acquisti vi aspettano nella biblioteca Cmc,
ogni venerdì dalle 14.15 alle 15.30!
Da poco scomparso, Giuseppe Gamberini, ancora
poco tempo fa, si trovava tra noi in una visita
che periodicamente faceva in segreteria sociale
per informarsi sulle ultime novità della cooperativa.
Katherine Boo, Belle per sempre
Un romanzo-reportage di straordinaria presa emotiva
che parla con la voce degli ultimi, ambientato fra
le baracche che bordeggiano l’aeroporto di Mumbai,
ammiccante giostra dantesca impazzita di progresso.
Premiato in Usa con il National Book Awards.
Aldo Busi, El especialista de Barcelona
Una specie di romanzo gotico con tanto
di travestimenti, porte proibite e colpi di scena,
e insieme il ritratto ambizioso e stratificato dell’umanità
così come si è ridotta a vivere ai nostri giorni.
Maurizio De Giovanni, Vipera
L’ultima avventura del Commissario Ricciardi.
Maurizio De Giovanni, Il metodo coccodrillo
Napoli, così, non l’avevamo vista mai. Una città
borghese, inospitale e caotica, cupa e distratta,
dove ognuno sembra preso dai propri affari e pronto
a defilarsi. È esattamente questo che permette
a un killer freddo e metodico di agire indisturbato,
di mischiarsi alla folla come fosse invisibile.
Orlando Figes, Qualcosa di più dell’amore
Una storia d’amore che attraversa il tempo, la storia
e persino la scienza, il commovente ritratto di due vite
separate e travolte dagli eventi della seconda guerra
mondiale in uno stato come l’Unione Sovietica
in cui nulla è scontato e facile da raggiungere.
08.f
Elena Ferrante, L’amica geniale
L’autrice scava nella natura complessa dell’amicizia
tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne,
seguendo passo passo la loro crescita individuale,
il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni
e i cattivi sentimenti che nutrono in decenni
di rapporto vero e robusto.
Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono
il rione, Napoli, l’Italia, in più di un cinquantennio,
trasformando le amiche e il loro legame.
Elena Ferrante, Storia del nuovo cognome
Seconda parte - dopo L’amica geniale - di una trilogia
firmata dalla misteriosa scrittrice napoletana che è
riuscita a mantenere segreta, negli anni, la sua identità.
J.R.R. Tolkien, Lo hobbit
Il libro con cui Tolkien ha presentato per la prima volta,
nel 1937, il foltissimo mondo mitologico del Signore
degli Anelli.
Tracy Chevalier, L’ultima fuggitiva
Nell’America del 1850, divisa tra schiavismo
e abolizionismo, la storia di una passione inespressa
e di un amore impossibile.
J.K. Rowling, Il seggio vacante
Dopo Harry Potter un romanzo sulla società
contemporanea, una commedia sulla nozione
di impegno e responsabilità.
Claudia Pineiro, Betibù
Un giallo agile e appassionante, una commedia nera
tesa e divertente, una sottile critica alla società
argentina, un romanzo che conferma tutto il talento
dell’autrice.
In più sono arrivate alcune donazioni da parte dei nostri
utenti:
Gianrico Carofiglio, Il silenzio dell’onda
Una donna in fuga dal suo passato, un bambino in fuga
dalla realtà, tra gli incubi del giorno e le minacce della
notte. Un uomo inchiodato a una colpa remota. Due
vite adulte spezzate, il passaggio crudele dell’infanzia.
Irene Dische, La nonna vuota il sacco
Quando Elisabeth, giovane tedesca dalle origini nobili,
decise di sposare Karl, un ebreo, tutta la sua famiglia
l’accusò e suo fratello Otto non volle più parlarle. Ma
Elisabeth amava il suo sposo ebreo, e quando i nazisti
arrivarono al potere, scappò in America mentre i suoi
fratelli diventavano gerarchi del regime.
Silvia Avallone, Acciaio
Un romanzo d’esordio che parla di un’adolescenza mai
vissuta, vinta, arresa, fusa come l’acciaio a 1538 gradi.
Che parla dell’età dell’entropia e del caos, quando i
legami, anche quelli più forti, si spezzano e nell’aria, a
ricoprire l’Elba, resta solo una densa nube rossastra.
Melania G. Mazzucco, Lei così amata
Scrittrice, archeologa, fotografa, giornalista,
viaggiatrice, Annemarie è una donna sempre in attesa,
sempre in fuga dal suo inquietante paradiso perduto.
Una donna che non smette mai di cercare.
p.19 la Betoniera
Era particolarmente orgoglioso di aver dato vita
alla braciolata in anni lontani e ricordava benissimo
tutti i momenti difficili ed entusiasmanti in cui aveva
avuto un ruolo di primo piano.
“Lo ricordiamo, dice Matteucci, tra i soci fondatori
della scuola edile di Ravenna, segretario della camera
del lavoro provinciale, indimenticato presidente della
nostra cooperativa... con lui abbiamo condiviso, uniti nei
comuni valori cooperativi, fatiche e difficoltà, ma anche
successi e tanti momenti che vale la pena ricordare”.
Gita a Verona e lago
di Garda per soci e
dipendenti Cmc e Csc
Sabato 20 aprile 2013
Il programma
Daniel Pennac, Storia di un corpo
La voce narrante, un francese nato negli anni ‘30,
decide di lasciare alla propria figlia Lison il diario della
propria vita, raccontata dal punto di vista del corpo.
Lisa Ballantyne, Il colpevole
Un ragazzino dalla faccia d’angelo. Un bambino ucciso
con efferata violenza. Un giovane avvocato che difende
il giovane sospettato e rivive, attraverso di lui, i ricordi
della sua infanzia infelice. Sono gli ingredienti di questo
thriller psicologico.
08.g
Ci proponeva momenti salienti della sua presidenza
(era stato presidente dal 1960 al 1967).
· 6,00 Ritrovo dei partecipanti presso la sede Cmc
e partenza con pullman G.T.
· 9,00 Arrivo a Verona e incontro con le guide,
giro delle mura in pullman e inizio
passeggiata per il centro storico (Piazza
delle Erbe, Piazza dei signori, Arche scaligere...
e naturalmente casa di Giulietta).
· 12,00 Si parte per Peschiera del Garda,
pranzo al ristorante “Al Fiore” con menù tipico.
· 14,30 Partenza con battello per Gardone Riviera,
incontro con le guide e visita al Vittoriale degli
italiani, la residenza di Gabriele D’Annunzio.
· 18,00 partenza per Ravenna e arrivo previsto
per le 21 circa.
Le quote:
· Il costo della gita 95 euro
· Soci sconto di € 45,00
· Familiari sconto di € 25,00
· Ridotto ragazzi con meno di 12 anni
sconto di € 45,00
Le quote comprendono:
· trasporto in pullman g.t atm, lva, pedaggi
e parcheggi
· Pranzo, ingressi e visite guidate
· Assicurazione medico/sanitaria
Le quote non comprendono:
· tutto quanto non espressamente menzionato
alla voce “le quote comprendono”
Prenotazione
occorre prenotarsi telefonando ad uno
dei seguenti soci:
· Leoni Guido (335 7205943),
· Rossi Raffaello (349 7745885),
· Montanari Mauro (0544 428551)
Entro il 22 marzo 2013 occorre confermare
la propria partecipazione versando l’intero
importo indicato presso l’ufficio soci Cmc, Csc
(Raffaella Pollini int.8286).
I soci pensionati Cmc in collaborazione con Csc.