COMUNE DI ALZANO LO MBA R DO

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COMUNE DI ALZANO LO MBA R DO
deliberazione giunta comunale n. 229 del 2 novembre 2015
COMUNE DI ALZANO LOMBARDO DOCUMENTO PROGRAMMATICO ASSESSORATO ALL’URBANISTICA E GESTIONE DEL TERRITORIO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO SOMMARIO SOMMARIO 1 Parchi del Luio, della roggia Morlana, della roggia Serio e di Montecchio 9 DECALOGO 2 Aree spondali del torrente Nesa 10 Governo del territorio, comunità e piano 2 Ambiti a elevata naturalità 10 Il decalogo del Piano 2 LA RESIDENZA 10 PREMESSA 3 CENTRI STORICI E FRAZIONI 11 LA DIMENSIONE SOVRACCOMUNALE 3 Centro Storico di Alzano Maggiore 11 PIANO DEI SERVIZI 3 Centro Storico di Nese 11 4 Centro Storico di Alzano di Sopra 12 5 Borgo di Olera 12 5 Borgo Burro 12 A) Criteri generali 6 Abitato di Monte di Nese 12 B) Obiettivi strategici 6 OPERE PUBBLICHE 12 C) Interventi nei centri storici 6 EDILIZIA SCOLASTICA 12 D) Auto elettriche e Sistemi innovativi 6 HOUSING SOCIALE 13 E) Mobilità ciclabile e pedonale 7 SISTEMA DELLA PRODUZIONE E DEL COMMERCIO 14 F) Tramvia Bergamo ‐ Albino 7 VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO E RETE MUSEALE 14 AREE ED EDIFICI INDUSTRIALI DISMESSI 8 ARCHITETTURA E QUALITÀ 14 VALORIZZAZIONE DEI LUOGHI DI ECCELLENZA 8 POLITICA ENERGETICA E SALVAGUARDIA AMBIENTALE 15 MONTECCHIO, CARILLO E VILLA PAGLIA 9 SMART CITY 15 SISTEMA DEL VERDE: AREE NATURALI, PARCHI E VERDE ATTREZZATO 9 CHIAREZZA E SEMPLIFICAZIONE 15 Analisi dei bisogni SOSTENIBILITA’ Piano della Mobilità Sostenibile Parco fluviale del Serio 9 1 DECALOGO GOVERNO DEL TERRITORIO, COMUNITÀ E PIANO Questo documento segnala la necessità per la comunità alzanese di un governo sapiente del territorio: persegue alcuni fondamentali obiettivi di miglioramento, possibili solo con la pazienza e la tenacia di una comunità coesa, capace di uno sguardo lungo. All’architetto è dato il compito di organizzare le scelte amministrative sul territorio, che assecondino tali necessità. Di conseguenza il percorso di formazione del nuovo PGT dovrà attivare procedure che coinvolgano nel processo di pianificazione comitati di quartiere, cittadini ed enti del territorio. IL DECALOGO DEL PIANO Si propongono sotto forma di decalogo alcuni passaggi chiave dei processi di trasformazione ed evoluzione del territorio. ALZANO (SI) RACCONTA – Alzano è una comunità con una sua storia. La trama delle relazioni sociali, attraverso l’occasione delle frazioni o l’accoglienza condivisa dei nuovi nati, va continuamente coltivata e raccontata, per rigenerare senso di appartenenza e consegnare ai cittadini un buon motivo per viverci. OPERE PUBBLICHE – Realizzate quando possibile attraverso un concorso di architettura, per chiamare professionalità ampie e diverse e che favoriscano processi di partecipazione della collettività. EDILIZIA SCOLASTICA – L’intero sistema dei servizi per la prima infanzia (0‐
3 anni), della scuola dell’infanzia e dell’obbligo e la sua distribuzione e collocazione territoriale, dovrà essere riconsiderato dal Piano dei Servizi in riferimento alle dinamiche demografiche. HOUSING SOCIALE – Preoccuparsi del tema dell’abitazione sociale significa utilizzare il Piano dei Servizi come infrastruttura di tutte le politiche urbane e dell’abitazione sociale, senza scordare il patrimonio d’edilizia popolare di proprietà e in gestione al Comune. Significa privilegiare le opportunità derivanti dal recupero e riuso abitativo dei centri storici, delle aree produttive dismesse, dei complessi edilizi invenduti o degradati; in una parola: rigenerazione urbana. EDIFICI E AREE INDUSTRIALI DISMESSE ‐ Parti di città così significative non possono essere osservate e trattate come oggetti estranei. Il nuovo P.G.T., con la partecipazione della gente attraverso i Comitati di quartiere e frazione, deve ripensare questi luoghi. VALORIZZAZIONE DEI LUOGHI DI ECCELLENZA ‐ Il sistema dei luoghi di eccellenza è una delle risorse del rilancio culturale, sociale ed economico della Comunità di Alzano che può aspirare a diventare un luogo attrattivo. MONTECCHIO, CARILLO E VILLA PAGLIA ‐ L’insieme di queste tre attrezzature costituisce un sistema di particolare prestigio in cui le funzioni sociali, culturali, sportive e ricreative si sovrappongono e si arricchiscono. Un luogo di grande valore aggregativo per la città. SISTEMA DEL VERDE: AREE NATURALI, PARCHI E VERDE ATTREZZATO ‐ Il PGT dovrà riconoscere e valorizzare il sistema del verde come un ‘tappeto’ sul quale si dispongono: i collegamenti pedonali e ciclopedonali, le piazze, i parcheggi, le aree a gioco, le attrezzature sportive, le scuole… MOBILITA’ SOSTENIBILE E VIABILITÀ ‐ Il Piano dovrà collocare le previsioni in un’analisi generale della viabilità dell’intero territorio di riferimento, che analizzi i problemi legati alla connessione con la città di Bergamo, all’attraversamento dei centri storici, alla sicurezza delle vie d’accesso alle Scuole e ai Servizi pubblici e ai relativi spazi d’accesso, alla realizzazione di un adeguato sistema di parcheggi e di spazi di sosta a servizio dei nuclei urbani e delle attività esistenti, allo sviluppo del trasporto pubblico locale e alle infrastrutture intermodali ad esso connesse. POLITICA ENERGETICA E SALVAGUARDIA AMBIENTALE ‐ Gli aspetti regolamentari del nuovo P.G.T. dovranno essere attenti all’incentivazione degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici: isolamento delle strutture murarie, realizzazione di impianti tecnologici efficienti e utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. 2 PREMESSA All’Urbanistica è assegnato il compito di organizzare le scelte amministrative sul territorio, di farle corrispondere ad un disegno di Città che rappresenti gli obiettivi della Collettività e nel quale la Città si riconosca. Nel Nuovo Piano di Governo del Territorio dovranno essere chiare le intenzioni con le quali l’Amministrazione vuole rispondere ai bisogni delle Persone e chiara la qualità con la quale vuole gestire i servizi, oltre che le intenzioni per la gestione, la conservazione e trasformazione del territorio. Il PGT dovrà cercare, pur con i limiti ormai riconosciuti della disciplina urbanistica, di prendere atto della volontà di questa Amministrazione di generare processi di crescita individuale e collettiva che si promuovono anche con l’attività organizzata delle Persone. Il PGT dovrà interpretare questa volontà esplicitandola sia nel disegno sia nel sistema di regole. Il percorso di formazione del nuovo PGT dovrà perciò privilegiare i momenti dedicati alla partecipazione, con l’attivazione di procedure che coinvolgano ragionevolmente nel processo di pianificazione tutti i Cittadini e tutti gli Enti che operano sul territorio. Nella consapevolezza che il processo di formazione del Piano e l’arricchimento che può stimolare non sono meno importanti del Piano stesso. LA DIMENSIONE SOVRACCOMUNALE Il PGT dovrà coordinare le proprie strategie con la pianificazione di area vasta, non limitandosi al riconoscimento delle indicazioni definite dalla pianificazione provinciale (affidata al PTCP), alla quale va attribuito il compito di definire i grandi indirizzi per lo sviluppo territoriale ed insediativo attraverso un quadro normativo strutturato, ma ricercando piuttosto nell’ambito dei differenti sistemi territoriali sovraccomunali a cui il territorio di Alzano appartiene (distretto scolastico, ambito ex Lege 328/2000, PLIS Naturslserio, Gate, ecc.) la realizzazione di scelte insediative “ottimali”, attente alla tutela ed alla sostenibilità delle risorse territoriali sovralocali Attraverso un nuovo processo strategico partecipativo che coinvolga le amministrazioni comunali dei ‘territori della prossimità’, si potranno condividere percorsi e strategie di pianificazione e di progettazione che, fatti propri dalla strumento urbanistico, consentiranno di instaurare nuove sinergie tra servizi pubblici, di valorizzare le emergenze ambientali e paesaggistiche, di mettere in campo politiche unitarie di incentivazione e recupero del patrimonio storico e di iniziare un processo di gestione condivisa della ‘cosa pubblica’. PIANO DEI SERVIZI Il Piano dei servizi dovrà essere lo strumento d’ordine dei tre documenti che formano il PGT. Sulla sua struttura dovranno organizzarsi non solo i servizi nel territorio (e del territorio) ma anche i principali temi del governo del territorio. Il nuovo P.G.T. dovrà quindi fondare e motivare le scelte di governo e di trasformazione sull’analisi dei bisogni e sul sistema dei servizi da fornire; il Piano dei Servizi dovrà essere lo strumento sul quale confrontare le scelte di pianificazione e organizzare la qualità delle risposte e le ipotesi di trasformazione. L’intero documento programmatico del Piano dei Servizi dovrà essere la dichiarazione del livello, della qualità e dell’opportunità della formazione di un sistema di servizi che attraversi il territorio in tutte le sue direzioni. Il Piano dei Servizi dovrà tradurre in un disegno articolato l’intenzione di questa Amministrazione di affidare ai servizi, e alla rete che questi generano nel rapporto fra loro, il ruolo di elemento d’ordine di tutte le scelte di Piano. Quindi il Piano dei Servizi dovrà essere lo strumento del PGT che prima di tutti interpreti e renda intellegibile i concetti di “Rete” e “Sistema” sui quali si fonda buona parte dell’attività di questa Amministrazione. La trama dei servizi esistenti e di progetto deve essere riconosciuta negli elementi che la costituiscono, anche funzionalmente (sistema degli impianti sportivi, sistema dell’istruzione, sistema dei servizi socio‐
assistenziali, …) senza dimenticare la complessità di quelle attività immateriali, spesso gestite da Associazioni, che non sono collocate 3 precisamente nello spazio ma che sono una parte significativa delle attività e dei servizi oggetto di programmazione. Le azioni e le previsioni del Piano dei Servizi dovranno stimolare e sostenere la costruzione di una “città dei Servizi” che si costituisca come lo scheletro (il sostegno) sia dell’attività di pianificazione del PGT nel suo complesso articolato sia della vita della città. Il Piano dei Servizi deve cioè organizzare in un ‘sistema’ edifici pubblici e di pubblica utilità, scuole di ogni ordine e grado, attrezzature sportive, strutture per servizi socio‐assistenziali, edilizia residenziale pubblica, ostelli, parchi, giardini, aree di pregio naturalistico, aree protette, edifici per il culto e strutture religiose, percorsi ciclabili e/o pedonali, sentieri, aree per la mobilità, TEB, strade, parcheggi…. e, dove possibile, verificare la natura e le potenzialità di tutte le aree di proprietà pubblica e promuovere la flessibilità d’uso degli spazi pubblici (la sala del Consiglio Comunale può essere uno spazio espositivo, le palestre scolastiche possono essere disponibili ad utilizzi diversi, il giardino municipale è un parco pubblico e così via) collocandoli in un contesto che tenga conto della possibilità e della necessità della plurifunzionalità. Al Piano dei Servizi, prima ancora che agli altri strumenti costitutivi del PGT, è affidato anche il compito di determinare e sostenere la necessaria visione unitaria della città, perché indirizzi in questa prospettiva tutti gli interventi. La Rete dei Servizi, il suo disegno, le relazioni fisiche che il Piano riconosce e prefigura fra Servizi diversi, insieme alle relazioni anche non ‘materiali’ (il movimento e l’esistenza delle Persone che si muovono nella Città) devono cioè contribuire a superare la frammentazione della Città in diversi ‘centri dei servizi’, pur nel rispetto dei luoghi d’identità. E deve contribuire a determinare situazioni e possibilità di vita e di quotidianità che arricchiscano l’esperienza della residenza, per scongiurare l’eventualità di uno svuotamento della Città e di un suo utilizzo parziale nel tempo e nello spazio. E, benché non sia esplicitamente oggetto della pianificazione e della programmazione affidate al Piano dei Servizi, non potrà non tenersi conto del sistema dei servizi del contesto territoriale di cui è parte Alzano Lombardo, non solo in virtù dell’appartenenza allo specifico Ambito stabilito dalla Legge 285/1997 ma anche, più semplicemente, della potenzialità e delle interferenze con il sistema dei servizi dei comuni contermini con i quali già si stanno avviando percorsi di condivisione delle scelte in materia territoriale. Il processo di partecipazione dovrà tenere in giusta considerazione l’esistenza e l’attività del tavolo di coordinamento istituito fra le Amministrazioni di Alzano Lombardo, Nembro, Albino, Ranica, Villa di Serio e Pradalunga. ANALISI DEI BISOGNI L’analisi sulla quale si fonderanno le scelte strategiche del PGT deve essere capace di interpretare i bisogni delle Persone in riferimento alle diverse componenti sociali che costruiscono il tessuto culturale, economico, relazionale. Deve, per quanto possibile, fornire elementi di conoscenza necessari a ri‐considerare la città in rapporto a diversi gruppi in funzione di diverse caratteristiche: fasce di età, nazionalità di provenienza, anni di residenza, sistemi di appartenenza (quartieri, oratori, scuole). E deve riconoscere e interpretare il movimento delle persone dentro e fuori la città (anche per la popolazione migrante sovranazionale), gli spazi di riferimento su cui gravitano per le pratiche quotidiane e il loro valore simbolico (sistema delle rappresentazioni). Perché le scelte di Piano non possono prescindere dalla conoscenza del rapporto fisico e simbolico che si è stabilito (e che si stabilisce in un processo di mutazione dei significati e della composizione della popolazione) fra persone e spazi di vita. Non ultimo, le analisi dovrebbero aiutare ed indirizzare scelte di Piano equilibrate perché rispondano contemporaneamente ai bisogni, non sempre coincidenti, delle diverse generazioni: bambini, giovani, adulti, anziani. Per la raccolta dei dati analitici (qualitativi e quantitativi) dovrà essere tenuta in giusta considerazione la presenza dei neo‐nati Comitati di Quartiere, perché il processo che determina maggiore conoscenza e consapevolezza di se, delle proprie abitudini, delle modalità di utilizzo degli spazi della Città, sia occasione di crescita e perché i Comitati possano formarsi diventando comune strumento di conoscenza, anche attraverso il coinvolgimento di figure di riferimento. 4 Più in specifico, le analisi, sia sulla struttura del territorio che sulle dinamiche socio‐economiche e demografiche, dovrebbero affrontare temi funzionali a:  individuazione delle dimensioni identitarie su cui si è costruito il luogo nel tempo al fine di utilizzarle, reinterpretandole, per lo sviluppo futuro e per la promozione;  individuazione della vocazione dei luoghi della Città attraverso l'identificazione di elementi architettonici ed urbanistici che si costituiscono o si possono costituire come fulcro per pratiche d'uso rinnovate e per nuove forme di socialità (elementi su cui innestare le progettualità dell'Amministrazione e della società civile);  progettare le strutture fondanti di un polo culturale articolato in diverse componenti che rispondano a bisogni diversi attraverso le loro specificità funzionali coordinate;  individuazione di spazi marginali e di risulta (un'immagine in negativo della città) che possano essere destinati alla progettazione dal basso;  individuazione di soluzioni urbanistiche (e possibilmente normative) che consentano di valorizzare il sistema industriale dismesso come patrimonio architettonico (leggibile in un percorso di senso storico/tematico) e di utilizzarlo come sistema diffuso di spazi culturali che integrano la struttura base costituita da Biblioteca/Montecchio/Nassiriya, ipotizzandone destinazioni specifiche e complementari;  promozione della porosità degli spazi urbani per un utilizzo plurifunzionale (cortili e spazi aperti delle scuole e degli edifici pubblici, corti…);  valorizzazione e tutela del patrimonio architettonico, artistico, storico, ambientale, perché diventi elemento centrale dell'azione politica per rifondare il benessere delle persone nel vivere comune. SOSTENIBILITA’ Le scelte strategiche del nuovo P.G.T. si dovranno fondare sui valori di sostenibilità ambientale e di sviluppo sostenibile, con l’obbiettivo dell’equità intergenerazionale, per garantire alle generazioni future gli stessi diritti e le stesse opportunità di quelle attuali. Questo non vuol dire che il nuovo PGT deve guardare le trasformazioni o il consumo di suolo con “pregiudizio”. Vuol dire invece che il P.G.T. deve considerare responsabilmente il fatto che il territorio è un bene finito e che le trasformazioni che l’uomo induce sono quasi sempre irreversibili. Vuol dire prevedere meccanismi in base ai quali sia garantito l’utilizzo responsabile delle risorse, perché il bene “territorio” non appartiene solo alla generazione che ha il compito di gestirlo, vuol dire prevedere meccanismi di garanzia che consentano di ‘misurare’ le scelte in relazione al beneficio collettivo che sono capaci di generare. Per questo motivo il PGT, attraverso una preliminare quantificazione del patrimonio edilizio inutilizzato o invenduto, dovrà proporre strategie e meccanismi che indirizzino e facciano convergere gli interessi degli operatori del settore verso il recupero del costruito, anche mediante iniziative di housing sociale, considerando con attenzione lo sviluppo in ambiti non ancora edificati. PIANO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE A supporto del nuovo P.G.T. deve essere redatto il Piano della Mobilità Sostenibile (PUMS), finalizzato al miglioramento dell’accessibilità dei centri storici, all’aumento della sicurezza della mobilità ciclopedonale, alla qualificazione dei centri storici e alla valorizzare e protezione delle attività commerciali. Ma anche, più semplicemente, alla verifica della funzionalità del sistema dei sensi unici e della circolazione. Il PGT deve consentire l’eliminazione degli ostacoli fonte di disagio o insicurezza per chi ha una mobilità ridotta o impedita in forma permanente o temporanea, estendendo il concetto di accessibilità e mobilità sicura ad una vasta porzione di popolazione: bambini, donne in gravidanza, anziani….. Il Piano della mobilità Sostenibile, insieme al PGT, devono prefigurare spazi urbani privi di barriere architettoniche ma anche privi di fonti di pericolo, di affaticamento, di disagio. Il Piano dovrà collocare le previsioni in un analisi generale della viabilità dell’intero territorio di riferimento, che analizzi i problemi legati alla connessione con la città di Bergamo (rondò delle valli e semaforo della 5 Martinella), all’attraversamento dei centri storici, alla sicurezza delle vie d’accesso alle Scuole e ai Servizi pubblici, alla realizzazione di un adeguato sistema di parcheggi e di spazi di sosta a servizio dei nuclei urbani e delle attività esistenti (commerciali, scolastiche, servizi, ecc.) allo sviluppo del trasporto pubblico locale (tram, autobus, ecc.) ed alle infrastrutture intermodali ad esso connesse. A) CRITERI GENERALI In riferimento al PUMS e agli aspetti di sostenibilità indicati dalla normativa europea andranno approfonditi anche i temi riferiti a: Sostenibilità economica Il migliore uso possibile delle risorse per massimizzare il bilancio benefici/costi di una data azione (principio dell’efficienza), considerando nei benefici e nei costi tutti gli effetti economici sulla società nel suo insieme. Sostenibilità sociale Garantire, nel modo più equo e diffuso possibile, anche ai soggetti più deboli, il pieno diritto ad una buona accessibilità alle funzioni della vita associata, con la realizzazione di una mobilità urbana di qualità, senza ostacoli e barriere. Sostenibilità ambientale Contenere gli impatti negativi della mobilità perseguendo tre obiettivi:  ridurre le emissioni dei gas serra;  ridurre le emissioni inquinanti;  minimizzare l’incidentalità stradale per vivere e spostarsi in sicurezza nella città. B) OBIETTIVI STRATEGICI Il Piano della Mobilità Sostenibile deve prefigurare un sistema che superi, per quanto possibile, il modello di sviluppo legato all’auto privata. Obiettivi generali del Piano della Mobilità Sostenibile e del PGT devono essere la mobilità sostenibile, lo sviluppo della dotazione e della qualità del trasporto pubblico, l’incentivazione dell’intermodalità, per garantire ai Cittadini migliore accessibilità al territorio comunale e al sistema provinciale. In relazione alla vicinanza con il capoluogo e con l’aeroporto di Orio al Serio, nonché alla presenza di poli attrattori per il turismo, il Piano della Mobilità Sostenibile dovrà porre particolare attenzione alle presenze turistiche e ai loro spostamenti, anche in virtù della nuova ricettività legata alla presenza dei due ostelli di Olera e di Monte di Nese e della rete di B&B che si sta strutturando sul territorio. C) INTERVENTI NEI CENTRI STORICI Il Piano deve dedicare una riflessione particolare al problema della mobilità nei Centri storici. Deve guidare la riflessione sulla possibilità di intervenire con proposte concrete che consentano l’adeguamento del sistema dei marciapiedi (troppo spesso insufficienti o assenti) la pedonalizzazione e la realizzazione di zone a traffico limitato con regolamentazione dell’accesso in fasce temporali e la riqualificazione dell’arredo stradale, al fine di garantire una maggiore fruibilità pedonale e la valorizzazione delle attività commerciali. D) AUTO ELETTRICHE E SISTEMI INNOVATIVI Il PGT e il Piano della Mobilità Sostenibile, in sintonia con quanto previsto dalle azioni del PAES ed attraverso gli strumenti di indirizzo e normativi che gli sono propri, dovranno prevedere l’apertura sul territorio di una o più stazioni per la ricarica di veicoli elettrici, e predisporre campagne di sensibilizzazione che, direttamente o indirettamente, incentivino i proprietari di autovetture alla sostituzione del proprio mezzo con uno maggiormente “eco‐friendly”. Tra gli aspetti innovativi che dovrebbero essere considerati nella redazione del Piano vi sono anche le nuove app. che sostengono sistemi di mobilità a minor impatto ambientale. La diffusione e lo sviluppo degli smartphone e delle relative app. ha portato negli ultimissimi anni ad un forte sviluppo dei sistemi innovativi come car sharing (condivisione di auto pubbliche), car pooling (condivisione di auto private) e bike sharing (condivisione di bici pubbliche) che hanno ampiamente superato le previsioni delle pianificazioni per la mobilità. Per quanto riguarda il car sharing, il nuovo sviluppo che si sta imponendo è il sevizio free floating (senza l’obbligo di postazioni fisse), anche con l’utilizzo di auto elettriche (vedi sharen’go a Milano) da sviluppare al livello d’area metropolitana (comuni serviti dalla rete urbana ATB). Il car sharing, che nel 2012 con 6 postazioni fisse aveva poche migliaia di utenti in tutt’Italia, nel 2013, con l’avvento del free floating, ha raggiunto quota 130.000 iscritti, nel 2014 ha superato i 400.000 utenti e oggi si sono già superati i 500.000. E) MOBILITÀ CICLABILE E PEDONALE Il PGT e il Piano della Mobilità Sostenibile devono porsi l’obiettivo della realizzazione di una rete di percorsi sicuri e protetti. Partendo dai numerosi percorsi già realizzati nel territorio comunale, il Piano dovrà disegnare una rete facilmente fruibile e riconoscibile che metta in comunicazione e in relazione i servizi e le varie frazioni, compatibilmente con i limiti imposti dalla natura del territorio, anche risolvendo il problema degli attraversamenti, soprattutto in corrispondenza delle strade di maggiore traffico. Prioritariamente si dovrà intervenire a completamento dell’asta principale della ciclovia delle rogge che mette in connessione con i comuni confinanti e lega i tre centri storici di Alzano Sopra, Alzano centro e Nese. Quindi intervenire sulla rete trasversale di connessione sia in direzione della ciclopedonale del Serio sia verso la collina e le frazioni. Di seguito, solo a titolo esemplificativo, alcuni obiettivi specifici:  completamento del collegamento ciclabile tra via Paleocapa e Via Mearoli (attraversamento Via Europa);  completamento della ciclabile lungo la roggia Serio tra Via Paleocapa e Via Europa sino a Via Isonzo in comune di Ranica;  miglioramento della ciclabile lungo la roggia Serio in Via Ponchielli;  percorso pedonale della Nesa;  connessioni pedonali e ciclopedonali, trasversali alle direttive principali esistenti, al servizio di tutti i punti nevralgici dei principali servizi, come nodi principali di una rete connettiva. F) TRAMVIA BERGAMO ‐ ALBINO La Tramvia Elettrica Bergamasca rappresenta una grande occasione per la Città di Alzano. Non solo per gli effetti positivi sul traffico ma per la capacità che un’infrastruttura di tale rilevanza territoriale può avere nell’indurre la trasformazione del territorio attraversato. Dal punto di vista urbanistico la Tramvia deve diventare l’occasione per riorganizzare in modo condiviso e partecipato il territorio attraversato; non solo le attuali fermate e gli spazi pubblici che su queste si affacciano, ma l’intero sistema lineare che, proprio in virtù dell’idea di Città allungata che il suo passaggio conferma e in virtù della presenza dell’infrastruttura e della rete di attività e servizi, possono diventare ‘nuovi centri’, possono stimolare investimenti e riqualificazione territoriale. In questo quadro il processo di riqualificazione di aree dismesse così fortemente infrastrutturate può anche divenire opportunità di rilancio sul territorio di nuove forme di lavoro e di ricchezza. Un processo nel quale Alzano Lombardo deve svolgere un ruolo centrale, per promuovere un percorso di gestione territoriale che coinvolga tutti gli attori. Da questo punto di vista il contesto stazione TEB di Alzano Centro e piazza Nassiriya sono la dimostrazione di un errore di programmazione, sono la testimonianza di un’occasione persa e dell’incapacità di comprendere la portata di un evento. PGT e Piano della Mobilità Sostenibile devono prefigurare la riqualificazione dell’intero contesto della piazza dell’Auditorium Nassirya, perché diventi la porta d’ingresso della Città, uno spazio di accoglienza per i cittadini di Alzano e per chi proviene da Bergamo e dalla valle. Un luogo determinato nella sua natura dalla presenza e dalla funzione degli edifici e degli spazi pubblici (Auditorium, ex Stazione…. ma anche Municipio , sede ASL, sistema dei parcheggi…..): la cerniera fra il nucleo del centro di Alzano, i margini del tessuto edificato e il vicino Parco Fluviale con la ciclovia della Valle Seriana. PGT e Piano della Mobilità Sostenibile devono anche affrontare il problema del sottoutilizzo dei parcheggi in zona stazioni della tramvia, il sottoutilizzo dell’auditorium ipogeo e la connessione con le attività commerciali. Dal punto di vista del servizio di trasporto pubblico è invece fondamentale creare un sistema di connessioni tra i servizi pubblici del territorio comunale, da e per le stazioni di fermata del tram, al fine di consentire collegamenti credibili e puntuali in termini temporali. Il Piano dovrà anche prevedere di intensificare ed attrezzare gli spazi di sosta per gli autoveicoli, con un adeguata e ragionevole politica della sosta, che non metta ulteriormente in difficoltà il Comune di Alzano qualora diventasse un potenziale terminale di arrivo delle autovetture provenienti dalla valle Seriana. 7 Pur non essendo materia esclusivamente urbanistica, deve essere ricordata la necessità del potenziamento della linea 26 (collegamento frazioni/centro/TEB) a servizio dei Cittadini e dei flussi turistici (ostelli, sentieri, emergenze artistiche e ambientali), con particolare attenzione all’integrazione con il trasporto ciclabile e sollecitando ATB ad ammettere la possibilità di trasporto biciclette, oggi vietato nel regolamento generale ATB. Il Piano potrebbe anche prefigurare o prevedere spazi, da convenzionare con ATB, per promuovere l'installazione e l'utilizzo delle stazioni "BIGI Bike Sharing". AREE ED EDIFICI INDUSTRIALI DISMESSI Nel territorio di Alzano esistono complessi industriali dimessi di grandi dimensioni (Zerowatt, Manzoni, Italcementi, Pigna, Rilecart, ecc.) degradati e inutilizzati. Il PGT deve immaginare la riqualificazione di queste aree promuovendo progetti strategici capaci di interpretarne la destinazione d’uso in modo innovativo e sperimentale, rispettando le potenzialità e la vocazione dei luoghi e consentendo nuovi processi di dialogo con le proprietà. Le aree dismesse della città devono assumere un ruolo fondamentale nelle previsioni del PGT. Ne devono diventare in qualche modo un’intelaiatura non meno importante di quella costituita dal sistema dei servizi e fortemente connessa al tessuto urbanistico dei centri storici. Parti di Città così significative, per dimensione e per significato, nella storia e per la posizione rispetto agli abitati nei quali sono inserite, non possono essere osservate e trattate come oggetti estranei alla Città. Il nuovo P.G.T., con la partecipazione della gente attraverso i Comitati di quartiere, deve ripensare i luoghi del lavoro perché diventino un occasione di rinnovamento e di vantaggio per tutti, nella garanzia dell’interesse del privato. Questi spazi dovranno assumere un ruolo fondamentale nel ridisegno del PGT: da questi spazi la Città ha il diritto di aspettarsi una definizione innovativa del sistema di spazi pubblici, così come questi spazi e questi luoghi (e il privato proprietario) devono aspettarsi dalla Città le risposte che garantiscano l’attuazione di interventi di trasformazione. Il PGT deve anche consentire l’avvio di un ripensamento serio ed approfondito sulle scelte strategiche che hanno condotto alla formazione del CRP Pigna, uno strumento che mostra, oltre che potenzialità, limiti procedurali ed operativi significativi. VALORIZZAZIONE DEI LUOGHI DI ECCELLENZA Il sistema dei luoghi di eccellenza di Alzano Lombardo è una delle risorse del rilancio culturale, sociale ed economico della Comunità di Alzano e deve avere parte significativa nella revisione del P.G.T. Compito del nuovo PGT (Piano dei Servizi) deve essere quello di collocarli in un “sistema” (in una rete), di disegnare la superficie, il territorio sul quale si appoggiano, in modo che le emergenze siano in relazione fra loro e con il contesto, in modo che tutte insieme si costituiscano come un’unica risorsa diffusa. Un elenco non esauriente delle emergenze che devono trovare, nella relazione fra loro e con il territorio, nuovo slancio:  Montecchio (parco, auditorium, biblioteca,…);  Villa Paglia;  Stadio Carillo  Parco del Fiume Serio;  PLIS NaturalSerio e rete delle rogge;  Centri storici e Piazze;  Basilica e Museo delle Sagrestie;  Spazio espositivo presso l’Ex Italcementi (oggi Arte Lavoro e Territorio);  Ex Italcementi;  Tramvia delle Valli;  Auditorium Nassyria;  Palazzetto dello Sport;  Ospedale Pesenti Fenaroli;  Ex Pigna;  Ex Zerowat;  Palazzo Pelandi; 8  Palazzo Comunale;  Liceo scientifico Amaldi;  Rete sentieristica – Via Mercatorum. MONTECCHIO, CARILLO E VILLA PAGLIA Il Parco di Montecchio (l’auditorium, la biblioteca, le aree giochi, gli spazi sportivi del tennis, il bar, il bocciodromo, la sala polifunzionale/centro anziani, la casa di riposo,….) deve, insieme al limitrofo Stadio “Carillo” ed a Villa Paglia con il suo parco, diventare un unico grande servizio a scala territoriale; un importante centro culturale, sportivo e di servizi. L’insieme di queste tre attrezzature costituisce un sistema di particolare prestigio in cui le funzioni sociali, culturali, sportive e ricreative si sovrappongono e si arricchiscono. Un luogo di grande valore aggregativo, il luogo fondamentale della Città per la socializzazione, l’inclusione sociale, la crescita personale e comunitaria. Ma anche un luogo nel quale destinazioni e vocazioni diverse (sportiva, ricreativa, culturale, assistenziale) rischiano di configgere e che deve per questo essere oggetto particolare attenzione. Il PGT deve, fra i suoi obbiettivi prioritari, porsi quello del riconoscimento e della valorizzazione delle particolarità e delle potenzialità di questa articolazione territoriale, anche riconsiderando la viabilità d’accesso e di attraversamento, che non può essere ostacolo alla percezione unitaria dell’articolazione di spazi. Nel sistema Villa Paglia‐Montecchio‐Carillo deve trovare posto un modello in cui la biblioteca sia inserita in un centro culturale e sociale articolato, partecipato e vivo, in grado di guardare al futuro. In questo senso il PGT dovrà prefigurare e consentire trasformazioni capaci di generare spazi per l’incontro e l’apprendimento, oltre che soluzioni per risolvere il problema degli spazi della biblioteca (stoccaggio, sale dedicate ad utenti specifici, back office, emeroteca) valutando anche soluzioni che si articolano fuori dal corpo dell'edificio attuale. SISTEMA DEL VERDE: AREE NATURALI, PARCHI E VERDE ATTREZZATO Il P.G.T. dovrà disegnare e prefigurare la riqualificazione e la rivitalizzazione degli spazi pubblici a verde, anche con la creazione di un ‘sistema’ e di una rete di connessione ciclopedonale; il PGT deve disegnare una trama verde a sostegno di tutto l’abitato, in grado di mettere in connessione il fondovalle con i versanti, evidenziando i corsi d’acqua e le forme del paesaggio naturale ed urbano. Il PGT dovrà riconoscere e valorizzare il sistema del verde come un ‘tappeto’ sul quale si dispongono tutte le strutture pubbliche: i collegamenti ciclopedonali, le piazze, i parcheggi, le aree a gioco, le attrezzature sportive, le scuole e tutti gli spazi con una funzione pubblica, collettiva e formativa. Dovrà esaltarne la natura composita, come patrimonio storico/paesaggistico non solo naturalistico ed ecologico. Inoltre, a sostegno delle scelte di Piano, sarà indispensabile uno studio agronomico di dettaglio delle aree agricole e rurali che, riconoscendo e valorizzando gli elementi significativi degli ambiti esterni al tessuto urbano consolidato, consenta di fornire indicazioni di tutela e conservazione dei complessi vegetazionali significativi, di salvaguardia degli aspetti connotativi delle aree collinari e di valorizzazione delle colture della tradizione PARCO FLUVIALE DEL SERIO Il PGT dovrà considerare l’ampia area come una struttura diffusa e trovare elementi di connessione e relazione con i centri storici di Alzano Maggiore e di Alzano Sopra e con il sistema più generale dei servizi. PARCHI DEL LUIO, DELLA ROGGIA MORLANA, DELLA ROGGIA SERIO E DI MONTECCHIO Nei pressi del confine con Nembro, lungo il torrente Luio, il PGT dovrà recuperare in un disegno unitario i reliquati frutto delle recenti opere di infrastrutturazione stradale per finalizzarli alla costituzione di una trama verde di connessione tra le pendici boscose della Valle del Luio, le rogge ed il fiume, per migliorare la fruibilità di un territorio pesantemente urbanizzato e per collegare Alzano Sopra, grazie ad un’idonea rete 9 pedonale, alla ciclovia di fondovalle e con quella che corre lungo la Roggia Serio attraverso il parco di Alzano Sopra. AREE SPONDALI DEL TORRENTE NESA Il PGT deve prevedere la riqualificazione delle arre spondali del torrente Nesa, riconoscendo la specificità di ogni luogo, sia nei suoi elementi naturali, sia nelle funzioni d’uso che lo rendono significativo per la comunità che lo abita, avendo rispetto della ‘distinzione’ e della natura nascosta che alcuni luoghi hanno come spazi di vita. Nel territorio di Alzano il torrente è ospitato quasi nella sua interezza, dalla sorgente alla foce; oggi il paesaggio si presenta composito e frammentato, nel tempo l’intelligenza delle persone ha vissuto, riconosciuto e interpretato la natura dei frammenti attribuendo loro un significato d’uso, (ad esempio l’uso dell’area area spondale adiacente la scuola primaria come laboratorio all’aperto di scienze). Gli spazi verdi lungo il torrente potrebbero costituirsi come elemento di collegamento fra il Centro di Alzano, attraverso il Parco di Montecchio, con il territorio di Ranica e le zone di via Ripa. Verso nord il sistema potrebbe articolarsi in spazi di aree verdi collegate da una rete pedonale che sfrutti in parte anche percorsi e marciapiedi esistenti. In sponda destra il sistema del verde può servire il verde pubblico esistente di via Meer, l’area ex Zerowatt e il parco Grumasone. AMBITI A ELEVATA NATURALITÀ Il territorio di Alzano Lombardo è ricco di aree di elevata naturalità che meritano di essere sottoposte a salvaguardia ed a processi e iniziative di valorizzazione. Fra queste, luoghi di particolare eccellenza sono l’area Monte di Nese ‐ Filaressa e le buche della Nesa ‐ Val Formica. Nel merito si dovrà continuare e incrementare il lavoro di recupero e segnaletica della rete sentieristica, nonché la sua manutenzione e pulizia ordinaria, anche tramite il coinvolgimento dell'associazionismo locale. Altra iniziativa da perseguire è quella legata all'individuazione e promozione di percorsi tematici all'interno della progettualità sovra comunale dell'Ecomuseo Litico. I territori di naturalità della pianura sono invece stati compromessi dall’attività edilizia. Per questo motivo il PLIS del fiume Serio deve diventare, anche attraverso l’ampliamento con nuove aree di tutela ed un approfondimento della disciplina normativa, strumento per consentire di sottoporre questa parte di territorio ad un’adeguata attenzione, anche finalizzata all’individuazione di ambiti a maggiore protezione da distinguere da quelli a maggiore fruibilità. LA RESIDENZA I principi dettati dalla Legge regionale 12/2005, profondamente innovati con la Legge regionale 31/2014 che ha dettato puntuali disposizioni “affinché gli strumenti di governo del territorio, nel rispetto dei criteri di sostenibilità e di minimizzazione del consumo di suolo, orientino gli interventi edilizi prioritariamente verso le aree già urbanizzate, degradate o dismesse .... sottoutilizzate da riqualificare o rigenerare, anche al fine di promuovere e non compromettere l'ambiente, il paesaggio, nonché l'attività agricola”, impongono una significativa rinnovazione delle norme e delle strategie urbanistiche di Piano. Il nuovo Piano di Governo del Territorio dovrà pertanto definire una normativa che, in risposta alle necessità abitative che emergeranno sia dalle indagini propedeutiche condotte in ambito sociale e demografico sia dalla partecipazione della cittadinanza, ammetta una ragionevole densificazione dell’abitato, anche finalizzata al soddisfacimento di bisogni abitativi familiari. Per questo motivo dovrà essere data particolare attenzione alle potenzialità edificatorie derivanti dalle norme correlate al recupero dei sottotetti, ai sopralzi ed alla definizione dei limiti di altezza nell’intento di contemperare da un lato le esigenze di nuova residenza e dall’altro la volontà di contenere il consumo di suolo Non da ultimo il Piano valuterà approfonditamente gli aspetti di tutela e valorizzazione di quelle porzioni di territorio edificato che rivestono un particolare pregio (nuclei di antica formazione, residenze storiche, ambiti collinari) attraverso l’individuazione di nuove disposizioni normative che, pur non rinunciando alla prioritaria volontà di protezione del contesto, 10 consentiranno tuttavia di non mortificare quelle situazioni ritenute frutto di una progettazione e una pianificazione virtuosa. CENTRI STORICI E FRAZIONI Il nuovo P.G.T. dovrà prevedere misure finalizzate a migliorare la vivibilità e la vitalità dei Centri storici di ognuno degli abitati e di ognuna delle frazioni che articolano il territorio del comune di Alzano. Il nuovo P.G.T. dovrà promuovere, con la struttura pianificatoria e con il sistema di regole, interventi finalizzati a:  valorizzazione di quelle particolarità che garantiscono la riconoscibilità delle Persone nei luoghi;  miglioramento della qualità complessiva;  permanenza della residenza e delle attività commerciali;  riqualificazione del tessuto edilizio e interventi di rinnovamento;  miglioramento della qualità e della vivibilità degli spazi pubblici. Rispetto ad ognuno dei Centri storici e ad ognuno dei centri abitati che formano il territorio di Alzano, il Piano di Governo del Territorio dovrà individuare e valorizzare i luoghi del vivere collettivo e riconoscere i processi di appropriazione delle persone, il nascere di spazi di significato diversi da quelli consolidati, la loro vocazione, per promuoverne l’abilitazione (o la riabilitazione) ad un uso collettivo. In quest’ottica si dovrà anche collocare la verifica della possibilità di introdurre, anche a vantaggio delle attività commerciali, con la necessaria attenzione e gradualità e con partecipazione adeguata, zone a traffico limitato. Il nuovo P.G.T., al fine di arginare il fenomeno d’abbandono delle aree storiche e di facilitare l’avvio di politiche di riuso, dovrà contenere indicazioni strategiche che consentano l’attivazione di provvedimenti finalizzati all’introduzione di adeguate incentivazioni del recupero edilizio del patrimonio esistente con:  articolata e coerente proposta di riduzione degli oneri per le ristrutturazioni e/o per i restauri;  agevolazioni su costi di urbanizzazione primaria e secondaria. In riferimento alle frazioni il nuovo PGT dovrà e riconoscerne la ricchezza umana, architettonica e testimoniale. Dovrà elaborare un disegno organico, che consenta di strutturare una rete urbana in grado di garantire pari qualità di vita a tutti i Cittadini e che consenta al centro cittadino di essere il riferimento del sistema formato da centri minori, capaci di una loro autonomia. Per ognuno dei centri storici e delle frazioni il nuovo Piano di Governo del Territorio dovrà affrontare temi e progetti necessari alla riqualificazione, senza limitarsi all’elenco che segue, che corrisponde solo ad una prima indicazione schematica e che l’approfondimento analitico dovrà implementare e strutturare in modo articolato. CENTRO STORICO DI ALZANO MAGGIORE  Migliorare la qualità complessiva degli spazi pubblici (strade, piazze, vie commerciali, servizi) al fine di ricostruire un “sistema” articolato che superi la frammentazione in luoghi distinti;  ripensare il ruolo del ‘Viale’ e restituirgli il significato di luogo pubblico che gli è appartenuto nel tempo, anche in virtù della funzione di collegamento fra il centro storico di Alzano Maggiore e quello di Alzano di Sopra, della presenza della TEB e della presenza di elementi di rilevanza;  riqualificare e restituire vitalità al sistema di spazi pubblici che da Piazza Italia conduce all’Oratorio attraverso piazzetta Partigiani;  migliorare le soluzioni per la mobilità (anche veicolare) perché sia possibile immaginare, nel tempo, l’adeguamento del sistema dei marciapiedi e dei percorsi ciclo‐pedonali;  migliorare l’organizzazione del sistema della sosta a servizio e protezione del borgo storico. CENTRO STORICO DI NESE  Migliorare gli spazi dell’attuale parcheggio di piazza Berizzi, perché gli sia restituito il decoro di una piazza, in corretto rapporto con l’adiacente piazza della chiesa, in modo che l’insieme degli spazi si configuri come un ”sistema articolato” di luoghi in relazione fra loro, inizio o fine del lungo borgo di via Marconi; 11  riqualificare il borgo di via Marconi, anche con l’individuazione di luoghi disponibili per vocazione, posizione e dimensione a divenire episodi di interruzione e di arricchimento;  migliorare e completare il collegamento pedonale di via Marconi e di via Grumasone con via Europa e con via Meer;  migliorare le soluzioni della mobilità (anche veicolare) perché sia possibile immaginare, nel tempo, l’adeguamento del sistema dei marciapiedi e dei percorsi ciclo‐pedonali;  migliorare l’organizzazione del sistema della sosta a servizio e protezione del borgo storico. CENTRO STORICO DI ALZANO DI SOPRA  Migliorare la qualità complessiva degli spazi pubblici (strade, piazze, vie commerciali, servizi);  riconoscere gli spazi dell’ex cementeria come parte di un sistema urbano che ha il suo riferimento proprio nel “Centro Storico” di Alzano Sopra;  migliorare gli spazi di percorrenza da e per la fermata della Tramvia;  verificare la destinazione di casa Franzi/Tombini, al fine di definire nel tempo la fattibilità di un intervento a favore della socialità di Alzano e Alzano Sopra;  individuare uno spazio pubblico multifunzionale e stabile dedicato alle attività del quartiere;  migliorare le soluzioni per la mobilità (anche veicolare) perché sia possibile immaginare, nel tempo, l’adeguamento del sistema dei marciapiedi e dei percorsi ciclo‐pedonali;  migliorare l’organizzazione del sistema della sosta a servizio e protezione del borgo storico. BORGO DI OLERA A fronte delle peculiarità storiche ed urbanistiche del borgo dovrà essere obbiettivo prioritario del PGT la definizione di un piano di riqualificazione e tutela del Borgo, dei suoi spazi pubblici e della viabilità pedonale per la sua valorizzazione complessiva, che affronti il tema delle modalità di intervento anche con la necessaria attenzione all’interramento delle reti tecnologiche. BORGO BURRO La frazione di Burro non ha adeguate strutture o spazi pubblici; il nuovo PGT dovrà immaginare soluzioni e prospettive che restituiscano unitarietà e riconoscibilità al Borgo e dovrà trovare soluzione alla necessità di un’area attrezzata per la sosta ed il gioco, oltre che a quella della riqualificazione dello spazio pubblico della piazza antistante la chiesa. ABITATO DI MONTE DI NESE Il PGT dovrà riconoscerne la natura di ‘borgo diffuso’ ed organizzarne la salvaguardia e lo sviluppo. Dovrà prevedere meccanismi e programmi per la riqualificazione della piazza e per l’ampliamento dell’area giochi come spazio connettivo tra il campo sportivo e il cimitero. E dovrà cercare di prefigurare un sistema di Servizi nei quali il nuovo Ostello, pur separato dall’abitato, possa avere un ruolo nel sistema delle attrezzature del Borgo in riferimento ai suoi possibili sviluppi. OPERE PUBBLICHE Per quanto attiene la progettazione delle opere pubbliche il nuovo P.G.T., per quanto possibile in riferimento al tipo di strumento, dovrà promuovere o suggerire il ricorso a due strumenti fondamentali:  concorso di architettura, per chiamare professionalità ampie e diverse a rispondere con soluzioni diversificate al medesimo problema e arricchire di contenuto e risorse i progetti amministrativi;  processi di partecipazione della Collettività, perché la progettazione di un’opera pubblica diventi momento di crescita collettivo. EDILIZIA SCOLASTICA Il nuovo PGT dovrà assecondare le trasformazioni demografiche e rispondere con previsioni adeguate alle necessità degli istituti. L’intero sistema della scuola dell’infanzia (0‐6 anni) e dell’obbligo e la sua 12 distribuzione e collocazione territoriale, dovrà essere riconsiderato dal Piano dei Servizi in riferimento alle dinamiche demografiche. Verificati gli andamenti demografici e le necessità degli istituti, la priorità del PGT, dovrà essere quella di individuare aree o possibilità di trasformazioni complesse, che consentano l’ammodernamento o la ricollocazione dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia, per prefigurare la possibilità di realizzare un unico spazio 0‐6 anni adeguato ad una proposta educativa integrata e ad una migliore erogazione del servizio, puntando contestualmente ad ottenere delle economie di scala nella gestione del servizio. Alla soluzione del problema della scuola dell’infanzia il P.G.T. deve dedicare ampio spazio, perché nel processo di formazione e nei percorsi partecipati, siano valutate le reali possibilità e trovata una soluzione concreta e condivisa, anche considerando complessivamente l’offerta sul territorio delle scuole private e gli spazi a questa destinati nel tempo ed eventualmente dismessi e disponibili. Il PGT dovrà inoltre prefigurare, per quanto possibile alla scala del disegno che è propria dello strumento urbanistico:  rinnovamento dello spazio antistante la scuola primaria di Alzano centro, pensando ad una nuova fruibilità e, più in generale, rinnovamento degli spazi antistanti tutte le scuole della città;  ottimizzazione del sistema dei servizi scolastici;  ipotesi di intervento sulla mobilità scolastica. Per il liceo scientifico Amaldi, inserito nel tessuto urbanistico del centro storico il PGT potrebbe tentare di valutare soluzioni possibili che, oltre a permetterne l’ammodernamento, lo ricollochino adeguatamente. Ad Alzano Sopra il PGT dovrà invece verificare la fattibilità e la necessità, anche in riferimento alle dinamiche demografiche, di una soluzione funzionale e condivisa per realizzare una palestra per la scuola elementare, rispondente ai bisogni della scuola e di tutta la cittadinanza del quartiere. HOUSING SOCIALE La Legge Urbanistica di Regione Lombardia colloca il tema dell’abitazione sociale fra gli argomenti del Piano dei Servizi, mettendo in capo alle Amministrazioni una responsabilità nuova: lo stesso “disegno” di città dove si dispongono scuole, parchi, municipio, ospedali, campi sportivi, mobilità, parcheggi, servizi,… deve considerare il sistema e gli interventi di edilizia sociale. Le Amministrazioni sono chiamate a disegnare la città intorno ai bisogni delle persone, in collaborazione con tutti gli attori e tutti gli operatori. E fra questi bisogni la Legge chiede di annoverare quello della residenza sociale. Il PGT deve quindi interpretare il tema dell’housing sociale come occasione di rinnovamento e collaborazione fra pubblico, privato e Comunità. Deve promuovere azioni che facilitino la convergenza di iniziative e investimenti sul patrimonio invenduto e sul patrimonio dei centri storici da recuperare. L’Housing Sociale potrebbe essere, in un periodo non lontano (forse in parte lo è già) non più un “obbligo” ma una fetta di mercato importante al fine del rilancio e della riqualificazione del territorio. Preoccuparsi del tema dell’abitazione sociale, farne uno degli elementi portanti della pianificazione, significa utilizzare il Piano dei Servizi come infrastruttura di tutte le politiche urbane e delle politiche dell’abitazione sociale. Significa privilegiare sia come indirizzo sia con meccanismi normativi, le opportunità del recupero e del riuso abitativo dei centri storici, delle aree produttive dismesse, dei complessi edilizi invenduti o degradati. Nel concreto il PGT dovrà:  verificare il fabbisogno e definire le priorità di intervento;  promuovere l’offerta di alloggi in locazione;  promuovere modelli di gestione degli alloggi che favoriscano l’integrazione e la coesione sociale, la responsabilizzazione degli abitanti e la conservazione della qualità del patrimonio;  favorire l’integrazione delle competenze fra operatori pubblici, privati e del terzo settore;  favorire il reperimento di finanziamenti pubblici e privati e favorire il concorso degli operatori del settore; 13  riconsiderare il valore e il ruolo del patrimonio edilizio pubblico e di quello dell'ALER, anche in un'ottica di attivazione di processi di coesione sociale. SISTEMA DELLA PRODUZIONE E DEL COMMERCIO Per quanto attiene lo sviluppo produttivo‐industriale, alla pianificazione urbanistica è affidato il compito, attraverso la collaborazione e il dialogo con gli attori economici (imprenditori, organizzazioni sindacali,…) di creare le condizioni per favorire il mantenimento delle attività presenti e per attrarne di nuove. Anche con strumenti innovativi e sperimentali, che favoriscano la semplificazione delle procedure e la contaminazione di discipline diverse, capaci di riconsiderare il sistema della produzione nel contemporaneo quadro di continuo mutamento, che mette spesso l’imprenditoria in condizioni di ulteriore incertezza e difficoltà nel rapporto con un quadro normativo rigidamente strutturato. Il nuovo PGT dovrà anche, nel creare condizioni ed opportunità per favorire il mantenimento e la crescita delle attività produttive, garantire il miglioramento delle condizioni ambientali. In riferimento agli aspetti connessi alle attività commerciali, le scelte del Piano dovranno favorire il mantenimento delle attività di prossimità in una logica di equilibrio che favorisca la socialità e il presidio del territorio e con questi la qualità dell’abitare e del vivere i luoghi del Paese, senza per questo pregiudicare l’avvio di nuove attività, anche collocate marginalmente ai centri storici, che possano costituirsi come occasione di arricchimento del sistema dei servizi. Il PGT deve però anche stimolare un ripensamento che interpreti la destinazione d’uso in modo innovativo e sperimentale, rispettando le potenzialità e la vocazione produttive e consentendo nuovi processi. Nella consapevolezza dell’importanza e del ruolo che questo settore può svolgere nel rilancio complessivo della Città, il PGT dovrà operare affinché negozi e botteghe diventino complementari allo spazio urbano che li accoglie, che si arricchisce della loro presenza, promuovendo i centri storici come centri commerciali naturali basati sul concetto di shopping ricreativo. VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO E RETE MUSEALE Il PGT deve saper considerare le risorse che Alzano possiede (nuclei architettonici, opere artistiche, musei, contesti naturalistici collinari e montani, ambiti fluviali, … elementi di pregio a volte ancora nascosti e sconosciuti) come un'unica “offerta diffusa”, anche in riferimento alle iniziative di Strade d’Arte, Gate e Museo Litico. Con le modalità che gli sono proprie, il PGT e il Piano dei Servizi dovranno riconoscere e qualificare differenti “itinerari”, che consentano alla Città di Alzano di diventare componente attiva del sistema turistico provinciale:  quello artistico/culturale (museo Parrocchiale/Sacrestie e Basilica di S. Martino, ALT, chiese della Pace, di S. Pietro, di S. Giorgio a Nese, di S. Lorenzo a Alzano Sopra, di S. Bartolomeo ed il suo Polittico di Cima da Conegliano, S. Rocco ad Olera);  quello naturalistico (la valle del torrente Nesa, fino alla Filaressa);  quello architettonico/residenziale (palazzi del centro storico di Alzano),  quello del lavoro industriale (architettura industriale, ex Italcementi e Pigna, con la “storia” della produzione rispettivamente del cemento e della carta) e della cultura del lavoro;  quello del lavoro agricolo. La strategie di tutela e valorizzazione del patrimonio potrebbero declinarsi sia attraverso la localizzazione di nuove semplici strutture sia attraverso la valorizzazione di quelle esistenti, anche con logiche “aziendali” che consentano benefici economici: (costruzione del “prodotto culturale”, accoglienza turistica, marketing territoriale,...). ARCHITETTURA E QUALITÀ Il nuovo PGT dovrà stabilire un sistema di regole in grado di promuovere atteggiamenti virtuosi finalizzati al miglioramento della qualità dell’architettura e delle forme urbane, sia negli interventi di edilizia contemporanea sia negli interventi di recupero del patrimonio storico. Anche per questo, là dove si rende possibile e senza pregiudizio delle necessarie garanzie, sarà importante il tentativo del superamento della barriera del limite numerico e l’introduzione di forme diverse di istruzioni per la composizione dei progetti e di controllo della qualità. Il criterio 14 ordinatore del nuovo PGT dovrà essere anche quello della ricerca della “qualità” dal punto di vista del vantaggio amministrativo e della Collettività. POLITICA ENERGETICA E SALVAGUARDIA AMBIENTALE In rapporto alle azioni correlate alle politiche energetiche e di tutela dell’ambiente, il Comune di Alzano, aderendo all’iniziativa Patto dei Sindaci ‐ Covenant of Mayors è chiamato a raccogliere la sfida della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio, mediante la programmazione e l'attuazione concreta di misure ed azioni che coinvolgono la comunità nelle sue espressioni politiche, economiche, sociali e culturali. Per questo motivo anche gli aspetti regolamentari del nuovo P.G.T. dovranno essere attenti all’incentivazione degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici: isolamento delle strutture murarie, realizzazione di impianti tecnologici efficienti e utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Per quanto possibile il PGT dovrà prevedere politiche di gestione che favoriscano:  utilizzo di fonti di energia rinnovabile: energia solare, geotermica, fotovoltaico,…;  realizzazione di edilizia a maggiore efficienza energetica;  utilizzo più razionale delle risorse energetiche;  installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica su abitazioni private, su aziende industriali e commerciali e su edifici pubblici;  razionalizzazione e ammodernamento dell’illuminazione pubblica con utilizzo di tecnologie illuminanti a led e pannelli fotovoltaici;  creazione di più punti per la distribuzione dell’acqua “Fontana del Sindaco”, per stimolare la riduzione del consumo di acqua in bottiglie di plastica;  creazione di punti per la raccolta di bottiglie di plastica;  autoproduzione energetica con fonti rinnovabili e con piccoli impianti diffusi sul territorio. SMART CITY Per una Città Intelligente è necessario sviluppare le strategie di pianificazione urbanistica volte all'innovazione dei servizi pubblici mediante l'impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell'ambiente e dell'efficienza energetica. Obbiettivo è il miglioramento della qualità della vita a vantaggio dei cittadini e delle imprese. È quindi di basilare importanza lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione con un occhio di riguardo alla sostenibilità ecologica ed energetica, ottimizzando le soluzioni per la mobilità e la sicurezza. In questa ottica vanno inseriti gli interventi per una maggiore copertura wi‐fi, creando hot‐spot nei luoghi pubblici di maggiore frequentazione, e tutte quelle iniziative volte al superamento del digital divide. In questo ambito vanno inserite anche tutta quella serie di iniziative volte alla diffusione e potenziamento della rete di videocamere finalizzato ad una migliore sicurezza dei cittadini. CHIAREZZA E SEMPLIFICAZIONE Gli aspetti regolamentari del nuovo PGT dovranno essere scritti in modo inequivocabile. La necessità della certezza del diritto impone che le norme siano scritte in modo chiaro, senza bisogno di interpretazioni successive, senza dubbio. L’impianto normativo del nuovo P.G.T. dovrà inoltre introdurre tutti i possibili elementi di semplificazione delle procedure e confrontarsi con il quadro di difficoltà nel quale si muovono le attività imprenditoriali. Questa Amministrazione vuole anche tentare il difficile superamento del limite, non sempre ragionevole, del “numero”, là dove costituisce una barriera insormontabile in inutile conflitto con obiettivi ragionevoli dell’Amministrazione o con le aspettative del privato. Dove la gestione del processo può essere affidata a presupposti diversi, che assumono il tema della qualità del risultato come elemento di confronto. 15