PROFUMI MASCHILI: I CLASSICI

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PROFUMI MASCHILI: I CLASSICI
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PROFUMI MASCHILI: I CLASSICI
Per ché continuano a esser e un gr ande successo
Knize Ten, Knize
di Eleonor a Gionchi
P
erché ancora oggi fragranze nate a inizio Novecento sono attuali? I l segreto del successo
di 14 grandi classici, secondo I con.
Blenheim Bouquet di Penhaligon’s, 1902
Perché: per la sua formula olfattiva senza tempo. I n oltre 100 anni le sue note fresche, con il
limone si mixa alla lavanda, ma anche quelle più sensuali e calde, hanno convinto molti
uomini a indossarlo ottenendo consensi anche nell’universo femminile.
Per chi: per un uomo contemporaneo, dal gusto classico ma che ama sedurre.
La nota in più: I l nome deriva da Blenheim Palace, residenza del duca di Marlborough a cui il
profumo è dedicato ed è tra i preferiti dell’attore Pierce Brosnan e degli stilisti Tom For d e
Christpher Bailey.
Colonia di Acqua di Par ma, 1916
Perché: è la prima colonia italiana, è stata creata durante la Grande Guerra ed è diventata
presto un classico. È fresca ma al contempo calda, ideale per essere indossata sempre.
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29/11/2013
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Per chi: per l’amante di un profumo intramontabile, che piace anche a lei.
La nota in più: la storicità della fragranza. L’attuale flacone risale agli anni Tr enta ed è
d’ispirazione Art Dèco, negli anni Cinquanta molti attori hollywoodiani lo scoprirono in I talia
e lo esportano negli Usa facendolo diventare uno dei simboli del Made in I taly.
Knize Ten di Knize, 1925
Perché: per la sua personalità molto forte ed estremamente differente rispetto ai profumi
maschili dell’epoca, grazie anche alla sua nota di cuoio che l’ha reso innovativo per l’epoca.
Per chi: per un uomo dalla personalità ben definita e marcata.
La nota in più: Citato nel libro I l Gentleman di Bernhard Roetzel come una fragranza
“eterna”, sempre perfetta in ogni epoca e in ogni occasione.
Eight&Bob, 1934
Perché: per la storia che nasconde. Creato nel 1934 da Albert Fouquet, una fialetta fu poi
regalata a un giovanissimo John Fitzger ald K ennedy il quale poi ne commissionò otto per
sé e uno per il fratello Bob. Da qui il nome Eight&Bob.
Per chi: per l’amante di profumi ricercati e curiosi, vista anche la produzione limitata della
fragranza.
La nota in più: alla morte di Albert Fouquet nel 1939, fu il fedele maggiordomo e assistente a
continuare la produzione di Eight&Bob che, ancora oggi, segue pedissequamente la formula
di un tempo.
Pour un H om m e de Car on di Car on, 1934
Perché: appena uscito sul mercato, conquistò immediatamente la clientela maschile grazie
anche alle note di lavanda contenute all’interno a cui il pubblico maschile era particolarmente
affezionato.
Per chi: per l’uomo che, una volta trovata la sua fragranza, le resta fedele.
La nota in più: il flacone è squadrato, semplice e minimale, pensato per essere discreto ma al
contempo mascolino proprio come il profumo stesso.
Pour M onsieur di Chanel, 1955
Perché: mentre Marilyn Monroe dichiarava il suo amore al N°5, Chanel pensava agli uomini
creando Pour Monsieur firmato da Henri Robert.
Per chi: per un uomo elegante e attento ai piccoli gesti
La nota in più: dal 1955 a oggi la formula è invariata. Esiste anche una versione “concentrée”
creata nel 1991 da Jacques Polge.
Eau Sauvage di Chr istian Dior , 1966
Perché: ha racchiuso fin da subito il fermento di un’epoca. Non un profumo ma una Colonia
estremamente intensa, non da spruzzare solo sul collo ma su tutto il corpo, non più pensata
per i padri ma per i figli e creata per sedurre.
Per chi: per gli uomini consapevoli della loro virilità.
La nota in più: la primissima pubblicità era stata disegnata da Renè Gr uau, grande amico di
Dior, e l’uomo di Eau Sauvage era disinibito, nudo in mezzo alla stanza da bagno. Oggi è
incarnato da un giovane Alain Delon che esce dalla piscina in una scena di La Piscine.
Paco Rabanne Pour H om m e di Paco Rabanne, 1973
Perché: lo stilista ha voluto dedicare la fragranza al vero uomo, quello virile ma al contempo
tenero, elegante ma leggermente rude. Un profumo corposo e con una formula più intensa
rispetto alle altre fragranze maschili presenti sul mercato all'epoca.
Per chi: per l'uomo sicuro e consapevole di se stesso.
La nota in più: il flacone ricorda quello della fiaschetta di whisky.
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Obsession for m en di Calvin Klein, 1986
Perché: Calvin Klein è sempre rimasto affascinato dalla determinazione degli uomini nel
vivere la vita. È così che è nato Obsession for men, una fragranza forte e provocante.
Per chi: per l'uomo che ama provocare.
La nota in più: l'anno prima il marchio americano aveva lanciato Obsession pensato per le
donne, anche loro forti e indipendenti, piene di passione.
Fahr enheit di Dior , 1988
Perché: Creato in un momento in cui i profumi maschili erano prettamente aromatici,
Fahrenheit è caratterizzato da un bouquet fiorito del tutto inedito.
Per chi: per l’uomo audace e impertinente, che osa con un profumo le cui prime note sono
caprifoglio e biancospino.
La nota in più: il flacone tondeggiante, la formula innovativa e “mai sentita prima” hanno
trasformato questo profumo di D ior in un classico.
Ck One di Calvin Klein, 1994
Perché: tra i primi profumi unisex, pensato per lui ma anche per lei. I l mondo stava
cambiando, la moda imponeva uno stile più androgino e Ck One rifletteva perfettamente i
tempi.
Per chi: per l’uomo che non ha mai avuto paura di osare e vuole uscire dai soliti schemi.
La nota in più: la libertà di indossarne quanto se ne vuole; il flacone è grande e capiente, si
ispira a una bottiglia di rum e incoraggia l’uso abbondante anche se può bastarne una sola
spruzzata.
Égoïste di Chanel, 1990
Perché: per la composizione inedita e assolutamente forte che mescola il mandarino al
coriandolo e alla rosa concludendo col sandalo.
Per chi: per l’uomo a cui si ispira, egoista, indipendente, inafferrabile eppure estremamente
affascinante.
La nota in più: negli anni Novanta la pubblicità era diventata quasi un tormentone con
schiere di donne che urlavano Égoïste all’uomo imprendibile.
Le M âle di Jean Paul Gaultier , 1995
Perché: per l’impertinenza dello stilista francese. Non il classico profumo da uomo ma
un’idea, tradotta in fragranza, della sensualità di un nudo maschile e della giocosità di essere
se stessi tradotta poi con la menta piperita e la lavanda.
Per chi: per l’uomo che non ha paura, anche di osare.
La nota in più: è tra i primissimi profumi creati dal naso Fr ancis Kur kdjian, allora poco
più che ventenne, e oggi considerato tra i migliori creatori di profumi.
Acqua di Giò di Gior gio Ar mani, 1996
Perché: omaggio all’isola di Pantelleria, rifugio dello stilista, il dio greco Apollo è l’ispirazione
dietro alla fragranza, l’emblema dell’uomo ideale e perfetto che indossa questa fragranza.
Per chi: per l’uomo che ha voglia di indossare un profumo fresco e senza tempo.
La nota in più: che cosa significa Giò? Chi si nasconde dietro a Giò? Lo stesso stilista non ha
mai dato una risposta definitiva, è sempre stato evasivo ed ermetico su questo argomento.
© Ripr oduzione r iser vata
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