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Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 CNS/CBPA-NA/129/08, valida dal 07/04/2008 - Mensile - Euro 0,10 Numero 2 Marzo-Aprile 2013 ISSN 2039-8964 IL Consulente DEL LAVORO Pubblicazione mensile dell’Ordine e dell’Ente di Previdenza dei Consulenti del Lavoro FIUGGI 20 - 22 GIUGNO 2013 NUMERO 2 ANNO XIV MARZO / APRILE 2013 mario som Chiuso in redazione il 10 aprile 2013 editoriale 2 Ripartiamo dal lavoro di Marina Calderone festival del lavoro 4 Il Festival del Lavoro arriva a Fiuggi Intervista a Carlo Martufi, Presidente del Comitato Organizzatore di Tommaso Siracusano intervista 8 Uno sguardo al passato per rilanciare il futuro Dal Presidente dell’Ancl SU, Francesco Longobardi, l’anteprima sul convegno di Rimini di Silvia Bradaschia caro onorevole 9 Come va? di Rosario De Luca enpacl 10 La modularità contributiva ENPACL Dall’Ente di Previdenza le novità sul contributivo aggiuntivo opinioni a confronto 12 cpo 14 Sud chiama Nord Le opinioni di due Presidenti di Consulta, Antonella Ricci e Giuseppe Buscema, sulla riforma Fornero di Paola Cogotti Assemblea cpo: le novita’ per la Categoria Il 24 e il 25 maggio l’incontro con i dirigenti territoriali dossier 15 Direttore Responsabile Marina Calderone Costo del lavoro: abbassarlo è possibile Come in Europa si affronta la crisi dell’occupazione leggi di lavoro 23 Il valore giuridico di un Ordine professionale Un estratto dell’editoriale del numero 2 di LdL di Luca De Compadri sportello reclami 24 Sportello reclami Inps Coordinatore Redazionale Rosario De Luca Coordinatore Editoriale Romano Benini Segretaria di redazione Sara Bardeggia Ufficio Stampa Silvia Bradaschia, Giuseppe Buscema, Paola Cogotti, Anna Maria Ermacora, Tommaso Siracusano, Vincenzo Summa Coeditore Teleconsul Editore Spa Via Nazionale delle Puglie, 25/bis faq 26 80013 Casalnuovo di Napoli (NA) Il tirocinio professionale dopo il D.P.R. 137 Dal Consiglio Nazionale una sintesi delle novità più importanti cno 28 Il Consiglio Nazionale a Torino Gli eventi organizzati in occasione del Consiglio Nazionale itinerante di Giuseppe Buscema Apprendisti: formazione e sanzioni Il punto sugli adempimenti giovani 32 Concessionario della pubblicità Via Cristoforo Colombo, 456 - 00145 Roma Tel: 06/5964901 Fax: 06/5405012 [email protected] Impaginazione grafica KStone srl Via Copenaghen, 40 - 00144 Roma [email protected] - www.kstone.it Stampa ArtiGrafiche Italo Cernia srl Sede Legale: Via Toledo, 106 - 80134 Napoli La comunicazione di ruolo Intervista ad Andrea Pozzatti di Enzo Summa sicurezza 34 E-mail: [email protected] Fondazione Studi apprendistato 30 Tel/fax 081/3176326 Ultima chiamata in materia di sicurezza sul lavoro Cosa cambia nella valutazione dei rischi con l’autocertificazione di Annamaria Ermacora Stabilimento: Via Capri, 67 - 80026 Casoria (Napoli) Registrazione del Tribunale di Roma n.00448/99 del 4/10/1999 Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 CNS/CBPA-NA/129/08, valida dal 07/04/2008 2 EDITORIALE Parlare e operare per promuovere il lavoro é un obbligo per i Consulenti del Lavoro che vivono quotidianamente al fianco di imprese e lavoratori. Il quadro economico in cui siamo costretti ad operare presenta criticità particolari. Più di mille imprese ed esercizi commerciali chiusi al giorno, la percentuale della disoccupazione (soprattutto quella giovanile che ha superato la soglia critica del 30%) sempre in incremento, risorse per far fronte alle crisi aziendali ormai quasi al termine, una macchina burocratica troppo lenta, il mondo politico distratto dalle beghe interne e da temi che non interessano ai più, decisori pubblici più concentrati sul quadro internazionale che sulle politiche di rilancio del Paese. Noi abbiamo il dovere di non assecondare questa deriva e di puntare sulla valorizzazione dei talenti e delle professionalità. Quindi su quella moltitudine di giovani che vogliono mettere le loro idee e le energie per far nascere imprese innovative o studi professionali super specializzati. Bisogna prendere ad esempio i molti lavoratori che hanno saputo reinventarsi, le giovani donne che cercano le strade giuste per diventare vere protagoniste dello sviluppo investendo su stesse. È su questa realtà, multiforme e sempre in movimento, che nasce il Festival del Lavoro 2013 che si terrà a Fiuggi dal 20 al 22 giugno. Un vero e proprio VILLAGGIO DEL LAVORO, dove, come per le passate edizioni, si alterneranno convegni, semi- MARINA CALDERONE, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e Presidente del Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali nari, incontri con i giovani e con gli autori di libri. E saremo tutti protagonisti, PERCENTUALE dai professionisti ai podisoccupazione giovanile litici, dai rappresentanti delle Istituzioni al mondo accademico, dai giovani ai semplici cittadini interessati a capire qualcosa di Ripartire dal lavoro non è uno slogan, ma una più del momento che sta attraversando l'Italia. Pernecessità del Paese, costretto in una situazione ché il lavoro sta alla base politica e istituzionale confusa e - per alcuni versi del benessere di chiunque imbarazzante. ed è la leva principale per + 30% IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 3 lo sviluppo del nostro Paese. IL LAVORO AL CENTRO DELLO SVILUPPO sarà il filo conduttore di tutti gli eventi inseriti nel Programma Scientifico della manifestazione. Non ha più senso parlare solo di contenimento dei costi quando il vero problema di molti italiani è il futuro, è far fronte alle tasse da pagare, è trovare le vie per conciliare esigenze di vita e familiari con la professione, è non avere la possibilità di investire su stessi. Dare le risposte a tutte queste criticità significa garantire uno sviluppo duraturo al Paese. I Consulenti del Lavoro proporranno azioni concrete e tecnicamente corrette. Gli elementi di analisi sono molteplici. L’abbassamento del costo del lavoro è essenziale per creare nuova e stabile occupazione. Snellire le procedure burocratiche significa poter attrarre più facilmente gli investimenti esteri sul territorio nazionale e rendere più veloce l’apertura di nuove aziende da parte di giovani investitori. Trovare un nuovo modello di welfare garantirebbe sostegno lungo tutto l’arco della vita lavorativa. Questi sono solo alcuni degli elementi di riflessione che verranno affrontati durante la tre giorni di lavori. Partecipare al Festival del Lavoro significa, inoltre, investire sulla propria formazione. Il programma scientifico è pensato anche per offrire convegni ed eventi che puntino a dare delle risposte a chi quotidianamente si muove nel mercato del lavoro dove le regole - anche quelle di recente emanazione - non sono del tutto chiare e semplici. E il primo intento del Festival non è quello di fornire nozioni ma quello di arricchire di informazioni utili tutti i partecipanti. L’utilità di partecipare alla manifestazione è legata anche al fatto che confrontarsi per tre giorni consentirà di rafforzare la rete tra i colleghi. Questo passaggio è fondamentale per affrontare in modo più produttivo il mercato, caratterizzato sempre da forte concorrenza. Il network è un mezzo indispensabile per non rimanere soli ad affrontare le difficoltà e le nuove esigenze dettate dalla professione. Un esempio in via di sperimentazione è 'Work Lab', la banca dati della mobilità professionale, pensata e realizzata per aiutare i 50 ore totali di diretta televisiva 400 relatori 160 eventi complessivi 150.000 150 accreditati accessi al sito 200 tra ospiti e personalita’ IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 Consulenti del Lavoro a scambiarsi offerte di collaborazione o proposte per rilevare gli studi professionali. La quarta edizione del Festival del Lavoro offrirà a tutti noi di entrare in contatto con gli altri protagonisti del mondo del lavoro e con i rappresentanti delle istituzioni. In una realtà lavorativa dove i rapporti umani sono stati sostituiti nella maggior parte dei casi da rapporti virtuali, sapersi di nuovo incontrare per parlare di lavoro nel senso più ampio della parola significa tornare a casa arricchiti e più formati. Tutto questo e molto altro sarà il FESTIVAL DEL LAVORO 2013. Vi aspetto tutti! FESTIVAL DEL LAVORO 4 Il Festival del Lavoro arriva a Fiuggi. La quarta edizione si svolgerà nella città delle acque la cui storia risale all’epoca preromana. Oggi la cittadina ha il centro storico arroccato sulla collina ed un moderno centro termale che si estende a valle immerso nel verde dei boschi di castagno. L’intervista al Presidente del Comitato Organizzatore del Festival a cura di Tommaso Siracusano FIUGGI 20 - 22 GIUGNO 2013 IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 FESTIVAL DEL LAVORO 5 Il Presidente del comitato organizzatore del Festival Carlo Martufi ha l’onere di consolidare il successo di una manifestazione che nelle prime tre edizioni ha visto la partecipazione di più di 10.000 spettatori e di oltre 300 relatori tra rappresentanti della politica, dell’industria, delle professioni e del mondo accademico. Presidente, che festival sarà? L’obbiettivo che ci poniamo è quello di far crescere ulteriormente la manifestazione. Farla crescere ampliandone il bacino dei potenziali fruitori attraverso un percorso che tocchi i vari temi del lavoro, ma che non sia dedicato esclusivamente a coloro che se ne occupano quotidianamente. Come si posiziona il lavoro in un momento di particolare difficoltà quale quello che stiamo attraversando? Per noi il lavoro è al centro dello sviluppo del Paese e sarà sicuramente questo il tema principale delle numerose tavole rotonde ed incontri che si susseguiranno nella tre giorni di dibattiti. È ovvio però che il lavoro è la conseguenza di un rilancio dell’attività imprenditoriale che passa per la ricostruzione della fiducia dei mercati, di un più facile accesso al credito, di una vera semplificazione della burocrazia e della riduzione del costo del lavoro (tema questo, sul quale la categoria si è più volte espressa con proposte concrete e tornerà a farlo anche in questa occasione). Quindi allargate a temi economi- @Festivallavoro http://www.facebook.com/festivaldellavoro #festivaldellavoro2013 ci, sociali e finanziari. Perché? Indubbiamente l’occupazione è il problema principale che il Governo, di qualsiasi estrazione politica sia, dovrà affrontare con urgenza perché è dal lavoro che si crea il benessere dei cittadini e del Paese. Ma come ho detto il lavoro non si crea dal nulla, è, invece, diretta conseguenza di una attività economico-imprenditoriale vivace. Attività che sempre di più deve vedere coinvolti i giovani. Perciò anche quest’anno il lavoro visto dai gio- IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 FESTIVAL DEL LAVORO 6 vani occuperà parte del programma scientifico della manifestazione. Dalle testimonianze di giovani che ce l’hanno fatta o di giovani che raccontano la propria generazione “in cerca di un sogno” si cercherà di creare una rete di esperienze, buone prassi e richieste puntuali per proporre una riforma del lavoro che guardi alle nuove esigenze di chi sarà il protagonista di domani. Si ma ci sono anche quelli che, non più giovani, un lavoro lo hanno perso e spesso hanno poche possibilità di rientrare nel ciclo produttivo. Come pensate di interessare questa fascia di popolazione? Abbassamento dei costi del lavoro, misure di welfare moderne, formazione e specializzazione lungo tutto l’arco della vita. Su questi argomenti ci confronteremo per avanzare proposte e trovare soluzioni. Minor costo per l’azienda legato ad esempio al travaso di conoscenze in possesso di chi ha alle spalle un percorso lavorativo significativo può creare la differenza e facilitare il reinserimento di queste risorse nel ciclo attivo del lavoro. Quindi sarà solo un momento di dibattito e proposte? Assolutamente no, io lo vedo come un’opportunità di crescita e confronto fra colleghi ma non solo. Nell’ambito del festival oltre al confronto con la politica, ci saranno momenti di grande rilievo scientifico, ma anche culturale con la presentazione di svariati libri. Una sezione è dedicata ai giovani, siano essi professionisti, aspiranti tali, imprenditori lavoratori dipendenti. Insomma una opportunità per ampliare le proprie conoscenze e relazioni personali. DTL-CPO A CONFRONTO Il momento di confronto tra il Ministero del Lavoro ed i Consulenti del Lavoro sulle criticità riscontrate dall’applicazione della Legge Fornero, tenutosi a Roma il 7 e 8 febbraio, ha suscitato un altissimo gradimento tanto da creare i presupposti per un possibile evento di proseguimento, da svolgersi durante il Festival del Lavoro. Il secondo tavolo tecnico, infatti, è stato programmato per il prossimo 21 giugno, nella seconda giornata della manifestazione, per portare gli esperti della Fondazione Studi e del Centro Studi Attività Ispettive a confrontarsi nuovamente sui profili operativi della Legge alla presenza dei responsabili di Dtl, Sil e dei Presidenti dei Consigli Provinciali dell’Ordine. Festival del lavoro 2013: I temi della 4° edizione → riduzione dei costi del lavoro → misure di welfare moderno → occupazione e politiche di sviluppo → formazione e investimenti in italia → facilitazioni per l’ingresso dei giovani nel mondo lavorativo → buona flessibilita’ → semplificazione della burocrazia IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 → deontologia e professionalita’ → fisco e lavoro → misure di conciliazione → cronache di lavoro → leggi di lavoro live FESTIVAL DEL LAVORO 7 CONDIVIDI LE TUE FOTO DI LAVORO! Il lavoro è fatto anche di immagini. Fotografa il tuo posto di lavoro, i tuoi attrezzi di lavoro, inquadra il lavoro di chi gira intorno al tuo mondo e condividi le foto inserendo l’hashtag #Festivaldellavoro2013. Le foto più interessanti saranno pubblicate sulle pagine social del festival. Storie di lavoro: seconda edizione Per promuovere la cultura del lavoro con tutte le forme di comunicazione possibili, è stata istituita la 2° edizione del Premio “STORIE DI LAVORO: concorso video fotografico sul mondo del lavoro” diviso al suo interno in due sezioni: 1. CORTI DI LAVORO: concorso video sulle idee di lavoro che vogliono superare al crisi 2. ISTANTANEE DI LAVORO: le nuove vie del mondo del lavoro Il bando integrale su www.festivaldellavoro.it GLI HOTEL DEL FESTIVAL Per scoprire quali sono le strutture alberghiere convenzionate col il Festival del Lavoro 2013, visitate il sito www.festivaldellavoro.it IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 Fiuggi: la storia La storia di Fiuggi risale all’epoca preromana, durante la quale il piccolo villaggio di Felcia seguì le sorti della confederazione ernica che, dopo continui scontri e alleanze,si assoggettò definitivamente a Roma nel 367 a.C. Del periodo romano non si hanno molte notizie certe:si sa che Felcia era sulla via Prenestina e che, con il nome di “Fons Arilla”, erano già note le proprietà delle sue acque. Fu però nel Medioevo che la città si sviluppò e assunse maggiore importanza con il nome di Anticoli di Campagna, nome che conservò fino all’inizio di questo secolo. nel 1911 la modesta Anticoli di Campagna diventò Fiuggi, ed è questa data che segna lo spartiacque tra l’antico borgo pastorale e la moderna stazione turistica. Oggi Fiuggi è una cittadina di 10.000 abitanti, con il centro storico arroccato sulla collina e con il moderno centro termale che si estende a valle immerso nel verde dei boschi di castagno. INTERVISTA 8 L’INTERVISTA Francesco Longobardi anteprima sul convegno AnclSU di Rimini il prossimo 19 e 20 aprile a cura di Silvia Bradaschia Presidente, ci dia qualche anteprima sul convegno di Rimini il prossimo 19 e 20 aprile. Volentieri. Devo innanzitutto evidenziare che questa iniziativa era in cantiere da tempo. Volevamo realizzare un’occasione di rivisitazione storica del Sindacato e della nascita della Categoria, insieme ad una occasione importante di aggiornamento professionale. Nel 2013, infatti, l’Ancl festeggia i sessant’anni dalla sua costituzione e già lo scorso anno la nostra rivista Il Consulente Milleottantuno ha passato i 50 anni. Sono tutti eventi che non potevano rimanere trascurati, e che meritavano la giusta evidenza con una vera e propria chiamata a raccolta di tutti i Colleghi che intenderanno parteciparvi. Sarà l’occasione per rivivere momenti storici della nostra Categoria e del nostro Sindacato, ma anche l’occasione per discutere e confrontarsi sui temi a noi cari del lavoro, dell’economia e di questo particolare momento di incertezza che stiamo vivendo. In altre parole, il Consulente del Lavoro si guarda indietro per guardare avanti. E’ proprio questo il messaggio cui tengo in particolar modo debba emergere da questa iniziativa. Iniziativa maggiormente utile ai Colleghi più giovani, che oggi si ritrovano a far parte di una Categoria professionale che ha nella sua storia e nella sua evoluzione, un vanto ed un radicamento nello sviluppo sociale del Paese. Oggi le competenze del Consulente del Lavoro sono davvero moltiplicate rispetto a solo mezzo secolo fa. E ancora si moltiplicheranno. La gestione dei rapporti di lavoro non è solo una specialità professionale, ma ormai attiene alle strategie ed alle prospettive di sviluppo delle imprese. E come tali, facciamo parte di un nuovo e moderno sistema economico e giuridico che è la vera sfida per il futuro della nostra attività professionale. Se le venisse richiesto un solo punto da inserire nella agenda politica di Governo del Paese? Ne ho espressi diversi, ma se ci fosse spazio solo per un obiettivo, non esiterei a prediligere l’abbattimento del costo del lavoro. Non si è ancora compreso che si è arrivati a costi insostenibili, che scoraggiano nuove assunzioni, scorag- giano investimenti, scoraggiano la progettazione del futuro delle imprese, con evidente ripiegamento dell’economia su se stessa. Il rilancio dell’occupazione e della produttività non potrà mai verificarsi in modo concreto se i costi del lavoro rimangono quelli attuali: duole osservare – come si evince dalla recente riforma del lavoro – che invece si continua a marciare in senso contrario. Sono fiducioso che possa comprendersi che la priorità del Paese non è la cassa, ma il lavoro, giusto e dignitoso, per uomini e donne. A Rimini quindi con una rinnovata speranza di cambiamento. Mi auguro che le speranze dei Colleghi, le loro legittime aspettative professionali, possano realizzarsi in un Paese migliore. Il lavoro che l’Ancl svolge quotidianamente è mirato a questo obiettivo, sapendo di essere parte di un meccanismo socio-economico ben più complesso, ma nel quale si deve lavorare con convinzione, facendo la propria parte con la passione della nostra professione che ci contraddistingue. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 CARO ONOREVOLE 9 Caro Onorevole, di Rosario De Luca come va? Ma lo sa che quando ho visto la Sua foto sul giornale non ci volevo quasi credere. Il mio vicino di casa diventato parlamentare all’improvviso! È bellissima questa cosa perché da la dimensione di quanto chiunque possa realizzare un proprio sogno. Non é un sogno? Senza dubbio, è pura realtà! Ma é arrabbiato con me? Le ho fatto qualcosa? O è cambiato qualcosa tra di noi da quando é diventato Onorevole? Che faccia truce, come mai? Ah, non La devo chiamare più Onorevole. E perché mai? Perché Lei è un cittadino? Ma perché io non sono un cittadino? Non comprendo, mi scusi. Da che mondo è mondo, chi é eletto alla Camera dei Deputati diventa Onorevole. Lo dice anche la Costituzione Italiana. Ma non voi.... E come mai? Non lo sa? Ah, allora non comprendo. Comunque, complimenti vivissimi per la brillante elezione ma anche per il programma elettorale che sono sicuro seguirete pedissequamente. Dite tante cose giuste, ecco perché avete preso molti voti. Magari un po’ teoriche e retoriche, ma giuste, indubbiamente giuste. Tranne qualcuna, a dire il vero. Lo sa cosa ho sentito da un Suo collega di movimento , inter vistato in tv sulla ne c essità di amplia- mento dell’aeroporto di Fiumicino necessario per renderlo più adatto alle esigenze del traffico aereo di un grande Paese europeo come l’Italia? Ha detto che era contrario perché aumenta l’inquinamento. Giusto! E come risolvere il problema, allora? Risposta: con i dirigibili per i voli di corto raggio... Onorevole, anzi mi scuso, Cittadino, guardi che questa non é una mia battuta. L’ho sentita veramente con le mie orecchie. Non si meraviglia?!? Ah, no? È d’accordo???????? No, veramente non comprendo la logica di questa balzana idea. Comunque, lasciamo stare questo argomento se no ci scontriamo. Meglio parlare dei necessari tagli ai costi della politica. Su questo saremo certamente d’accordo, vero? Infatti, non dubitavo. É giusto tagliare gli sperperi che ci sono nelle Istituzioni, giusto? Esatto, non avevo dubbi. È giusto ridurre costi di Authority, partecipate, politica e quant’altro, giusto? Esatto, non avevo dubbi. È giusto ridurre i finanziamenti pubblici a soggetti privati, come ad esempio i patronati, giusto? Esatto, non avevo dubbi. È giusto ridurre il numero dei parlamentari, giusto? Cittadino, è giusto? Beh, ha perso la parola? La vedo annuire, non molto convinto, ma annuisce. Bene, non avevo dubbi. È giusto ridurre al minimo gli appannaggi e i benefits dei parlamentari, giusto? Cittadino, è giusto? Mi sente? Ah, deve andare via. La aspettano in Parlamento. Vabbé, mi faccia almeno un cenno con la testa se é d’accordo o no. Cittadino, dove scappa? Ah, Le dispiace far attendere l’autista dell’auto blu che Le hanno assegnato. Comprendo. Quello che é giusto é giusto..... IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 ENPACL 10 La modularità contributiva ENPACL Per molti la pensione è un evento ancora lontano nel tempo. Proprio per questo è necessaria una pianificazione adeguata: giungere sereni alla pensione è uno dei traguardi più importanti della nostra vita. Dobbiamo tener conto che mentre la nostra capacità di produrre entrate andrà via via diminuendo, la necessità di spesa rimarrà pressoché inalterata, anche se rivolta a esigenze diverse (spese sanitarie, tempo libero, ecc). In tal senso, un bilancio per la pensione è certamente importante. L’investimento di oggi, continuato nel tempo, deve essere vissuto come un vero e proprio differimento del consumo. Al fine di non dover subire drastiche riduzioni nella capacità di consumo è indi- La possibilità per gli iscritti di effettuare un contributo aggiuntivo per migliorare la pensione spensabile valutare in anticipo quali saranno i nostri bisogni di spesa futura. Nel processo di costruzione della pensione più adeguata alle proprie personali esigenze, ai Consulenti del Lavoro torna utile conoscere meglio l’istituto della modularità contributiva, al quale tutti gli iscritti all’ENPACL (con esclusione dei pensionati di vecchiaia e anzianità) possono aderire. Si tratta di una forma di contribuzione ulteriore a quella soggettiva ed integrativa, da versare ad adesione volontaria, attraverso la quale si realizza un incremento della pensione. Ti starai chiedendo se è veramente un vantaggio effettuare tali versamenti volontari. La risposta è: certamente sì. I vantaggi sono duplici. Da subito, hai un vantaggio fiscale che aumenta al crescere del reddito. Il contributo aggiuntivo versato, infatti, è integralmente deducibile dal reddito, senza alcun tetto massimo. Al momento del pensionamento, IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 avrai poi un vantaggio previdenziale, perché avrai diritto ad una maggior quota di pensione oltre quella di base. La misura della contribuzione viene scelta annualmente da ciascun iscritto e può essere pari a euro 500,00 oppure a multipli, come previsto dall’articolo 46 del nuovo Regolamento di previdenza e assistenza. La domanda di ammissione al versamento del contributo facoltativo aggiuntivo va presentata ogni anno e ogni anno potrai scegliere la misura più adeguata alla tua capacità di risparmio. Inoltre, a tua discrezione, potrai sospendere il versamento per uno o più anni. Garanzia di rendimento I contributi facoltativi che verserai, saranno capitalizzati ad un tasso annuo pari al 90% della media quinquennale dei tassi di rendimento netto del patrimonio investito dell’Ente, con un valore minimo garantito del 1,5%. Ti è possibile valutare la reale convenienza della modularità rispetto alla personale posizione pensionistica utilizzando l’apposito software messo a disposizione dall’Ente nel sito web www.enpacl.it, nello specifico portale che simula i piani pensionistici di ciascun iscritto, basati sulla reale ed aggiornata situazione contributiva. Libertà di versa- ENPACL 11 mento Dopo aver presentato domanda di ammissione on line, potrai versare il contributo aggiuntivo in qualsiasi momento dell’anno solare e ti sarà accreditato dall’Ente nella competenza di tale anno. Per il pagamento dovrai utilizzare gli appositi M.Av., messi a disposizione di ciascun iscritto nell’area riservata dei Servizi Enpacl on line. Nessuna spesa L’istituto non prevede a tuo carico alcuna spesa. Al contrario dei versamenti per la previdenza integrativa e complementare, non ti saranno addebitate commissioni in percentuale sui contributi versati, non verranno effettuati prelievi sul rendimento annuale, non ci saranno costi per la trasformazione della rendita in capitale né spese di gestione. Ciò è da tenere nella massima considerazione per valutare la convenienza di adesione alla modularità piuttosto che ad un fondo pensione o a un piano pensionistico personale. Il diritto alla quota di pensione modulare matura al raggiungimento dei requisiti di legge per la quota del trattamento pensionistico di base (vecchiaia, anzianità, invalidità, inabilità, indiretta). Ciò in quanto non è una prestazione previdenziale autonoma, bensì una quota di pensione che si aggiunge al trattamento di base. La somma dei versamenti e delle rivalutazioni, il cosiddetto “montante contributivo” viene convertito in rendita pensionistica aggiuntiva al I Ministri del Lavoro e dell’Economia hanno firmato il 22 marzo 2013 il decreto col quale viene approvato il nuovo Statuto dell’ENPACL, già deliberato dall’Assemblea dei Delegati il 27 settembre 2012. Ecco le principali novità: l’Ente potrà finanziare col 3% del gettito del contributo integrativo, attraverso un apposito Regolamento, ‘attività di sviluppo e sostegno all’esercizio della libera professione, con particolare riguardo ai giovani”. Finanzierà inoltre le provvidenze straordinarie col 5% delle entrate per contribuzione integrativa; il Consiglio di Amministrazione sarà composto da 7 membri (attualmente 9) che non potranno svolgere più di 2 mandati. Per essere candidati al Consiglio di Amministrazione saranno sufficienti 6 anni (attualmente 8) di anzianità di iscrizione; l’Assemblea dei Delegati sarà composta di un Delegato per ogni provincia. Nelle provincie con più di 300 iscritti (oggi 200), saranno eletti ulteriori Delegati ogni 300 iscritti o frazione di 200. Per essere candidati all’Assemblea dei Delegati saranno sufficienti 3 anni (oggi 5) di anzianità di iscrizione; il componente del Collegio dei Sindaci eletto dalla Categoria sarà rieleggibile una sola volta; le convocazioni degli organi collegiali saranno inviate tramite PEC. momento della liquidazione della pensione di vecchiaia, anzianità o inabilità. All’iscritto, infatti, viene liquidata d’ufficio, con la stessa decorrenza, la maggior quota di pensione cui ha diritto per aver effettuato versamenti di contribuzione aggiuntiva. Tale quota, calcolata con il metodo contributivo confluirà, assieme alla quota di pensione base e a quella integrativa, in un trattamento unitario che tale viene considerato anche sotto l’aspetto fiscale. Il valore della rendita aggiuntiva è determinato, quindi, dal montante contributivo accantonato e dall’età anagrafica al momento del pensionamento. E’ questo il motivo per cui più anziani si arriva al momento del pensionamento, maggiore sarà il valore della pensione. Non è possibile invece al momento la restituzione anticipata del capitale versato. Ciò in quanto si tratta di versamenti finalizzati esclu- IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 sivamente ad ottenere una maggior quota di pensione, erogata mensilmente, al pari della pensione di base. La quota di pensione è anch’essa reversibile ai superstiti, alle condizioni e nella misura della pensione base. Nel caso di decesso dell’iscritto prima del pensionamento, i superstiti che abbiano diritto alla pensione indiretta si vedranno liquidare dall’Ente anche la quota di pensione derivante dalla modularità. OPINIONI A CONFRONTO 12 Il confronto fra due Presidenti di Consulta regionale sulla riforma Fornero a cura di Paola Cogotti Sono passati oramai diversi mesi dall’entrata in vigore della Riforma del Mercato del lavoro, qual è il tuo giudizio? Ricci: Il mio giudizio non è positivo. La Legge Fornero ha rappresentato un passo indietro rispetto alle esigenze ed alle aspettative delle aziende che di certo non avevano bisogno di irrigidimenti ulteriori. Buscema: Purtroppo piacerebbe vedere il bicchiere mezzo pieno, sono un ottimista di natura, ma è veramente difficile in questo caso dare un giudizio positivo su una Riforma che a causa del necessario compromesso che ha dovuto registrare perché ne venisse consentita l'approvazione, presenta incertezze ed affronta il problema del lavoro ponendo troppi paletti e presunzioni di subordinazione. Puoi fare un bilancio della legge Fornero? Ricci: Il bilancio l’hanno fatto ben vedere le statistiche sull’andamento dell’occupazione assolutamente negativo. Buscema: E’ proprio il caso di dire: contano i numeri. Ed i numeri sono impietosi. Che impatto ha avuto sul fronte dell’occupazione? Ricci: Ha reso inutilizzabili figure create dalle normative precedenti per esigenze di flessibilità (vedi lavoro intermittente; a progetto ;a tempo determinato ecc) ed ha irrigidito le procedure di licenziamento per GMO e creato aggravi contributivi (aspi). Buscema: Irrigidendo le regole si è solo creata ulteriore disoccupazione. Si potrebbe sintetizzare che la flessibilità in entrata sia stato il prezzo pagato per cambiare le regole su quella in uscita. E sotto il profilo strettamente operativo, ha agevolato l’attività dei Consulenti del Lavoro nella gestione dei rapporti di lavoro? Ricci: Assolutamente no. Basti pensare agli ulteriori, inutili adempimenti per la chiamata dei lavoratori intermittenti, che di fatto hanno determinato l’inutilizzo di siffatta fattispecie, per non parlare poi dei paletti fissati per i lavoratori autonomi a partita iva. Buscema: Non è passato neanche un anno e le decine di circolari del Ministero del Lavoro, INPS, INAIL, Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, testimoniano quale sia il livello di incertezza. Antonella Ricci presiede la Consulta degli Ordini dell’Emilia Romagna IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 OPINIONI A CONFRONTO 13 Da questo numero, abbiamo deciso di avviare un confronto con il territorio, ascoltando le opinioni di due presidenti delle Consulte regionali degli Ordini dei Consulenti del Lavoro. Partiamo da due Regioni distanti non solo logisticamente ma anche per indici economici e tanto altro ancora. La crisi continua a mordere le imprese. Qual è la situazione nella tua Regione? Ricci: L’Emilia Romagna ha visto un’utilizzazione degli ammortizzatori declinati in ogni loro possibile impiego, in aziende di ogni dimensione: la crisi pur arrivata più in ritardo che altrove, oggi mostra tutta la sua aggressività senza contare il sisma che ci ha colpito duramente quasi un anno fa. Buscema: La Calabria è una regione che sembrava abituata alle situazioni di difficoltà che da sempre ha vissuto. Ma questa volta, la contrazione dei consumi, i pagamenti della pubblica amministrazione che registrano tempi biblici, il calo di investimenti, hanno messo in ginocchio il già asfittico tessuto economico della regione. Che interventi hanno fatto gli enti locali nella tua regione per affrontare e contrastare la crisi? Ricci: Al di là dei Tavoli di Crisi che hanno portato risultati positivi specie nell’agevolare gli incassi degli ammortizzatori attraverso anticipi concordati con le Banche, non risultano attualmente in atto iniziative in grado di portare vere e proprie azioni di contrasto alla crisi. Buscema: La Regione ha cercato di intervenire con qualche agevolazione in materia di lavoro, ma alle volte tempi e procedure mal si conciliano con esigenze di imprese e professionisti che hanno bisogno di rapidità e certezze. Secondo te quali sono le misure da intraprendere in materia di lavoro? Ricci: Flessibilità e semplificazione delle procedure, in particolare per l’accesso al lavoro, con l’eliminazione degli adempimenti inutili e poi rendere attive tutte quelle misure agevolative delle assunzioni che, pur se previste dall’ordinamento, non sono poi mai state rese operative, e tantomeno usufruibili (vedi assunzione donne di ogni età con sgravi contributivi). Buscema: Maggiore certezza normativa. Il legislatore interviene in maniera schizofrenica. E poi agevolazioni che superino la logica del tanto a pochi o per poco tempo per andare verso incentivi magari di meno elevato, ma più duraturi e che giungano alla contribuzione intera in maniera progressiva. E i professionisti come si trovano in tale contesto? I Consulenti del Lavoro cosa lamentano? Ricci: Completa incertezza del quadro di riferimento legislativo, da un lato in “perenne mutazione statica” e, dall’altro, senza alcun interlocutore istituzionale affidabile se non nelle intenzioni che purtroppo e troppo spesso rimangono inattuate. Buscema: L'attività materiale che ci viene catapultata dalla P.A. a costo zero è francamente eccessiva e va a discapito dell'attività intellettuale. È offensivo, poi, l'azzeramento del compenso per le trasmissioni telematiche in materia fiscale. Giuseppe Buscema presiede la Consulta degli Ordini della Calabria IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 14 Assemblea cpo: le novita’ per la categoria Il 24 e il 25 maggio si terrà il consueto incontro periodico tra i vertici dell’Ordine e i dirigenti territoriali Assemblea dei Consigli Provinciali, appuntamento a maggio. Lo Spazio Congressi di Roma Eventi – Piazza di Spagna, vedrà confluire ancora una volta i dirigenti in rappresentanza dei Consigli Provinciali di tutta Italia. Un incontro importante, che permette ai rappresentanti istituzionali della Categoria di confrontarsi periodicamente sui temi più attuali che riguardano il mondo della professione di Consulente del Lavoro, ma anche quello più generale delle professioni italiane. Il 24 e il 25 maggio verranno discusse, tra l’altro, le modifiche a due importanti regolamenti: il praticantato e la formazione continua obbligatoria. Massimo Iesu, Coordinatore della Commissione Università, Tirocinio e Specializzazioni e Monica Muscedere, Coordinatore della Commissione Formazione Continua Obbligatoria, illustreranno le riflessioni del Consiglio Nazionale su queste due importanti materie. Entrambi i regolamenti devono infatti tener conto delle nuove indicazioni normative. E se l’esperienza del passato biennio ha suggerito di apportare modifiche al sistema formativo in modo da migliorare ulteriormente la crescita culturale degli iscritti all’Ordine, allo stesso modo il regolamento sul praticantato recepisce le indicazioni del D.P.R. n. 137 che hanno cambiato il ASSEMBLEA CONSIGLI PROVINCIALI Spazio Roma Eventi – Piazza di Spagna Via Alibert 5 – Roma inizio lavori 24 maggio 2013 ore 11:00 fine lavori 25 maggio 2013 ore 13:30 volto del tirocinio. Dal 24 gennaio 2012, data di entrata in vigore dell’art. 9, comma 6, del D.L. 1/2012, il praticantato per l’accesso alla professione di Consulente del Lavoro ha una durata massima di 18 mesi. Durata che, secondo la circolare del Ministero di Grazia e Giustizia del 4 luglio scorso, si applica anche ai tirocini iniziati prima del 24 gennaio. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 Dossier COSTO DEL LAVORO: ABBASSARLO E’ POSSIBILE Dossier Come in Europa si affronta la crisi dell’occupazione far ripartire lo sviluppo del Paese Investire sulle politiche del lavoro per . Secondo i Consulenti del Lavoro è questo uno degli obiettivi primari che dovrà porsi al più presto il Legislatore. L’Italia, purtroppo, in questi anni ha saputo investire male i fondi sul lavoro riservando la percentuale più alta alle politiche passive per far fronte ad una ormai endemica crisi dell’occupazione a livello nazionale. Ed il tessuto economico ed occupazionale del Paese sta subendo in modo grave tutte el conseguenze dovute ad una crisi che dura da più di tre anni. 11%. Se poi si analizza la disoccupazione giovanile, i numeri sono ancora più preoccupanti: nella fascia di età 15-24 anni, il tasso di disoccupazione è pari al 37,1%. In dieci anni gli immatricolati sono scesi da 338.482 (anno accademico 2003-2004) a 280.144 (2011-2012), con un calo di 58.000 studenti (-17%). Il tasso di disoccupazione supera l’ 383.883 le imprese nate nel 2012 (il valore più basso degli ultimi otto anni e 7.427 in meno rispetto al 2011), a fronte delle quali 364.972 - mille ogni giorno - sono quelle costrette a chiudere (+24.000 unità rispetto all’anno precedente). Inoltre, dal 2008 al 2021, sono stati persi 50.000 titolari di impresa under 30 con un calo del 13,5%. Tutti dati che hanno avuto un impatto importante sull’occupazione. Sono Unione Europea Il confronto con gli alti Paesi membri dell’ dimostra come ogni Governo affronta in modo diverso l’emergenza lavoro, portando a diversi e significativi risultati. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 COSTO DEL LAVORO: ABBASSARLO E’ POSSIBILE 17 Germania 47 miliardi di euro, in assoluto la spesa totale più alta in Europa, anche se vi è stato un decremento di 4 miliardi rispetto al 2009. La Germania ha investito nel 2010 nelle politiche del lavoro La spesa complessiva per le politiche del lavoro per singolo disoccupato si attesta a: - - 11.300 euro per le politiche passive 4.700 euro per le politiche attive Importante la spesa pro disoccupato nei servizi pubblici per l’impiego: 3.182 euro. FOCUS Anche se nel corso del 2013 si prevede un mercato del lavoro immobile con un tasso di disoccu- pazione previsto intorno al 6,8%, la Germania sarà il Paese europeo con una perfomance ben superiore a quella della media europea (tasso medio di disoccupazione dei Paesi OCSE: 7,9%). (Riforma Hartz) hanno Le riforme del lavoro che hanno interessato il mercato del lavoro tedesco puntato principalmente a creare un collegamento funzionale tra politiche attive e politiche passive con lo scopo di incentivare la ricerca del lavoro o il reinserimento immediato nel mercato in caso di fuori uscita. La misura più significativa introdotta negli ultimi anni è sicuramente la sottoscrizione tra servizi per l’impiego e lavoratore beneficiario delle prestazioni sociali di un accordo di inserimento nel quale vengono definite in modo preciso le azioni che le parti si impegnano ad intraprendere nei successivi sei mesi per il reinserimento nel mercato del lavoro. Nell’accordo possono essere incluse anche iniziative di riqualificazione formativa e professionale. Gli impegni sottoscritti nell’accordo sono vincolanti e il loro rispetto è periodicamente verificato da specifici addetti degli uffici per l’impiego; in caso di inottemperanza, possono essere imposte sanzioni, fino alla sospensione di qualunque sostegno. Inoltre, è intervenuta una sostanziale modifica della definizione di “lavoro accettabile”, considerando tale anche un impiego non equivalente al precedente o con una minore qualificazione. A tali misure si aggiungono i sussidi per la promozione attiva del lavoro. Tra questi possono essere elencati: l’assegno destinato alla formazione professionale, le misure di integrazione per i disabili, il pagamento del sussidio di disoccupazione durante un percorso di formazione professionale, il compenso per un impiego a breve termine. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 Dossier Francia 45 miliardi. In Francia la spesa complessiva nel 2010 per le politiche del lavoro si attesta a La spesa complessiva per le politiche del lavoro per singolo disoccupato si attesta a: - - 10.650 euro per le politiche passive 6.100 euro per le politiche attive La spesa pro disoccupato nei servizi pubblici per l’impiego è stata di 2.217 euro. FOCUS Anche la Francia sta facendo fronte alla crisi occupazionale più importante dal dopo guerra ad oggi. I dati sulla 3 milioni di persone in cerca di lavoro. Dal 2008 sono stati disoccupazione hanno superato la soglia dei persi nel comparto industriale 280.000 posti di lavoro, corrispondente al quasi 10% della forza lavoro complessiva. Molto preoccupante risulta l’attuale situazione della disoccupazione giovanile che si attesta a fine 2012 al 9% 27% dei lavoratori in fascia di età 25-49 anni. contro il In Francia la gestione delle politiche passive è attribuita all’Assédic, ente di diritto privato, distinto dall’ANPE – Agence Nationale pour l’Emploi incaricato di gestire i servizi pubblici per l’impiego e di implementare le politiche attive finanziate dallo Stato per la qualificazione ed il reinserimento dei disoccupati. Il collegamento tra politiche attive e politiche passive è garantito dal Plan d’aide au retour à l’emploi (Piano di aiuto per il ritorno al lavoro) sottoscritto tra l’ANPE ed il lavoratore beneficiario di una prestazione sociale. Il Plan è caratterizzato dalla definizione di una serie di azioni personalizzate, definite sulla base di un colloquio tra il lavoratore e gli addetti dell’ANPE, con l’obiettivo unico e primario del reinserimento nel mercato del lavoro. Al lavoratore viene garantito il percepimento della prestazione sociale, in cambio del rispetto dei alcuni obblighi, compresa la partecipazione ai programmi di politica attiva proposti dagli uffici preposti. Inoltre, con la legge sulla formazione professionale (2004) sono state adottate importanti misure nel campo dell’apprendimento durante tutto il corso della vita lavorativa (anche in virtù delle azioni comunitarie di LifeLong Learning) con la previsione del “diritto individuale alla formazione” (DIF); con la legge di modernizzazione sociale, invece, è stato introdotto il diritto individuale per la convalida formale dell’acquisizione di conoscenze tramite esperienza (VAE). Secondo la nuova normativa tutte le persone impegnate nella vita attiva hanno il diritto di far riconoscere (valider) le competenze acquisite attraverso l’esperienza, in particolare a carattere professionale, al fine di acquisire un diploma, un titolo professionale, una qualifica, che figurino iscritti in uno specifico Repertorio nazionale. Infine, è stato introdotto il sistema dei voucher per gli impieghi domestici con la creazione di uno specifico ufficio di monitoraggio e controllo delle richieste. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 COSTO DEL LAVORO: ABBASSARLO E’ POSSIBILE 19 Spagna La Spagna, che ha visto negli ultimi anni un aumento esponenziale delle percentuali dei disoccupati, nel 2010 ha 40 miliardi di euro , 5 in più rispetto al 2009. investito La spesa complessiva per le politiche del lavoro per singolo disoccupato si attesta a: - 7.100 euro per le politiche passive 1.500 euro per le politiche attive - La spesa nei servizi pubblici per l’impiego è stata di soli 273 euro per disoccupato. FOCUS In Spagna l’emergenza lavoro è sicuramente il punto più critico ancora da risolvere. Il tasso di disoccupazione gene- 25% e un giovane su due è senza lavoro. rale si attesta intorno al Con una legge del 2003, anche in Spagna, viene riformato il sistema di prestazioni sociali a favore dei lavoratori disoccupati, stabilendo il coordinamento delle politiche attive con i benefici economici di disoccupazione. Con la legge di riforma sono stati introdotti le indennità di licenziamento meno care per gli imprenditori (33 giorni per anno invece dei precedenti 45), un nuovo contratto a tempo indeterminato per autonomi e PMI con meno di 50 dipendenti, incentivi fiscali per l’assunzione di giovani sotto i 30 anni e di disoccupati di lungo periodo. Inoltre, sono state introdotte misure per facilitare la flessibilità interna alle aziende per rendere il licenziamento l’ultima soluzione. “contratto d’aiuto agli imprenditori” , utilizzaÈ stato inserito, inoltre, il nuovo bile nelle aziende con meno di 50 dipendenti. Tale tipologia di contratto a tempo indeterminato prevede un periodo di prova di un anno e deduzioni fiscali importanti per l’assunzione di giovani e disoccupati di lungo periodo. La riforma ha modificato la normativa su orario di lavoro e part time con lo scopo di evitare i licenziamenti in caso di crisi aziendale; sono stati semplificati i procedimenti per la riduzione dell’orario di lavoro o la sospensione del contratto come meccanismo di adattamento temporaneo in situazioni di diminuzione della domanda. È stato, 50% delle quote previdenziali dei lavoratori soggetti inoltre, introdotto un bonus del a sospensione o riduzione di orario, con una durata massima di 240 giorni. Infine, sono stati modificati i termini del contratto di formazione e di apprendistato. L’età massima per accedere a queste tipologie di contratti è stata alzata da 25 a 30 anni e le aziende che usufruiscono di questi contratti hanno diritto ad una riduzione dei contributi a carico del datore di lavoro del 250 dipendenti, del 75% se il numero dei dipendenti è superiore. 100% se hanno in organico meno di IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 Dossier Gran Bretagna FOCUS 21,9% Anche nel Regno Unito la disoccupazione è a livelli record con un tasso di disoccupazione arrivato al . Il Governo britannico ha dovuto adottare nuove misure per far fronte alla crisi occupazionale del Paese, accelerando sul fronte delle politiche attive all’interno del sistema di welfare to work. Questo sistema si basa su precise misure di sostegno al reddito dei lavoratori disoccupati monitorate attentamente ed in modo severo per ridurre al minimo la dipendenza passiva di detti soggetti. Il sostegno al reddito è strettamente collegato a misure attive volte ad incoraggiare e supportare l’ingresso o il ritorno dei lavoratori nel mercato del lavoro. La gestione ed il sostegno alla complementarietà tra politiche attive e passive all’interno del sistema sono state affidate al Jobcentre Plus. to work welfare La ricerca attiva di un’occupazione è presupposto essenziale per l’ottenimento e la conservazione della prestazione sociale di disoccupazione. Sono, inoltre, previsti per i beneficiari di prestazioni sociali colloqui periodici con il Personal Advisor con il preciso scopo di programmare un percorso per il ritorno al lavoro. Accanto a queste misure si affiancano interventi di tipo fiscale, come ad esempio gli sgravi per i lavoratori che rientra- Employment on Trial no nel mercato del lavoro. Per favorire il ritorno al lavoro è stato creato l’ che permetta al lavoratore che beneficia del sussidio e che abbia accettato un lavoro diverso da quello precedentemente svolto di poter recedere volontariamente dal contratto di lavoro dopo 4-12 settimane, mantenendo il diritto alla prestazione sociale. (New Deal) con l’obiettivo di facilitare il ritorno dei disoccupati nel mercato del lavoro offrendo servizi tailor made Infine, per i disoccupati di lunga durata sono state introdotte nuove misure di politica attiva (“su misura”) mirati principalmente alle categorie più vulnerabili. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 COSTO DEL LAVORO: ABBASSARLO E’ POSSIBILE 21 Italia 27 miliardi di euro: 4,8 miliardi di euro per politiche attive e 22,2 miliardi di euro per politiche La spesa complessiva per le politiche del lavoro nel 2012 è stata di passive. La spesa per le politiche del lavoro ha inciso l’1,8% sul PIL nazionale, mentre per singolo disoccupato si è attestata a: - - 10.750 euro per le politiche passive 2.600 euro per le politiche attive I servizi pubblici per l’impiego in Italia, purtroppo, presentato strutturale ed irrisolte criticità. Per singolo disoccu- 213 euro , sottolineando così un sostanziale distacco tra il bacino dei disoccupato sono stati investiti solo pati ed il sistema dei servizi pubblici, gestiti dalle Province secondo le linee guida redatte dalle Regioni attraverso specifici masterplane. Nel 2010 la percentuale di spesa per tipologia di intervento si è così suddivisa: politiche attive - 18,6%, politiche passive - 81,4%. I salari in Italia: il peso del costo del lavoro Nella classifica “salari” l’Italia si piazza al dodicesimo posto nell’Ue a 27, sotto la media della zona euro, ma leggermente sopra quella dell’intera Unione Europea . E’ quanto emerge da un recente report dell’Istat, secondo cui la retribuzione oraria lorda a ottobre 2010, espressa in termini nominali (senza tener conto del potere di acquisto), è inferiore di circa il 14,6% a confronto con quella della Germania, del 13% nel paragone con il Regno Unito e dell’11% con la Francia; risulta invece superiore del 25,9% rispetto alla Spagna. Il confronto è relativo alla retribuzione oraria del mese di ottobre dei dipendenti che hanno un contratto a tempo pieno ed esclude gli apprendisti. Nel dettaglio, l’Italia, con 14,5 euro, si colloca più in basso a confronto con la media dell’Unione monetaria, ma risulta superiore a quella della Ue a 27. Infatti, la retribuzione oraria, sempre a ottobre 2010, è pari a 14,0 euro per ora retribuita nell’intera Unione e a 15,2 euro in zona Euro. In generale nella graduatoria europea, i valori più elevati si registrano in Danimarca (27,09 euro), Irlanda (22,23 euro) e Lussemburgo (21,95 euro), quelli più bassi in Bulgaria (2,04 euro), Romania (2,67 euro), Lettonia e Lituania (rispettivamente 3,78 euro e 3,44 euro). Inoltre, i dipendenti con almeno 15 anni di anzianità aziendale percepiscono una retribuzione annua superiore del 61,4% rispetto a quella dei dipendenti che sono stati assunti da meno di 5 anni’’. L’analisi fa riferimento a imprese e istituzioni con almeno 10 dipendenti nell’industria e nei servizi (escluse le attività della Pa in senso stretto). Si passa, infatti, dai 36.247 dei dipendenti con almeno 15 anni di anzianità ai 22.461 euro di coloro che hanno preso servizio da meno di 5 anni. Il divario, anche se più contenuto, resta anche considerando la retribuzione lorda annua per ora retribuita: chi lavora in azienda da meno di 5 anni percepisce 13,7 euro, mentre chi risulta occupato da almeno 15 anni viene remunerato mediamente con 19,9 euro. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 Leggi di lavoro la vera essenza del lavoro Leggi di Lavoro è «la rivista giuridica bimestrale dei Consulenti del lavoro», uno strumento indispensabile e insostituibile per gli operatori del diritto del lavoro. Teorica ma concreta, scientifica ma pratica, giuridica ma anche tecnica: insomma, una rivista unica nel suo genere. Nasce così Leggi di lavoro, un titolo volutamente equivoco e accattivante che vuole rappresentare la vera essenza del diritto del lavoro. Quello applicato, quello che parte dal divenire quotidiano per giungere ai massimi livelli della teoria giuridica, quello vissuto dai professionisti che più di ogni altro soggetto spaziano nei dettagli teorici e pratici del diritto applicato. Leggi di Lavoro è stata inserita recentemente nell’elenco delle riviste valide ai fini delle pubblicazioni accademiche. Per abbonarti o consultare lo store vai al sito www.consulentidellavoro.it Abbonamento cartaceo bimestrale € 40,00 (6 numeri) per un anno* Abbonamento iPhone/iPad bimestrale € 27,99 (6 numeri) per un anno* Abbonamento cartaceo + iPhone/iPad bimestrale € 50,99 (6 numeri) per un anno* * iva inclusa LEGGI DI LAVORO 23 Perché esistono i Consulenti del Lavoro Un estratto dell’editoriale di Luca De Compadri, Coordinatore scientifico e redazionale di “Leggi di Lavoro”, pubblicato integralmente sul numero 2 della rivista giuridica di Luca De Compadri Il senso dell’esistenza dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro risiede nella tutela del bene giuridico, costituzionalmente garantito, del lavoro, dell’assistenza e della solidarietà, che richiede una imprescindibile valorizzazione della tutela della buona fede del cittadino rispetto alla gestione dei diritti soggettivi e degli interessi legittimi direttamente collegati a quel bene giuridico. Giova, sul punto, volgere l’attenzione sul concetto di bene giuridico di cui all’art. 348 c.p., il quale tutela il normale funzionamento della p.a., inteso come complesso organizzativo di norme che regolano le professioni, al fine di riservare il loro esercizio solo a soggetti in possesso di speciale abilitazione. Infatti, non va dimenticato che l’acquisizione del titolo professionale fornisce una garanzia “presuntiva”, ma necessaria, in merito alla sussistenza di requisiti non solo professionali ma anche morali, rispondendo all’esigenza «di tutelare il cittadino dalla possibilità di imbattersi in soggetti inesperti nell’esercizio della professione, o che possano esercitare in modo indegno». Problemi interpretativi sono sorti con l’entrata in vigore della nuova legge regolatrice della disciplina dell’ordinamento della professione forense. Credo che tale legge, in un contesto di lettura sistematica del sistema professionale, vada letta in un’ottica di coesistenza rispetto agli altri ordinamenti professionali, sebbene l’art. 2, comma 6, legge 31 dicembre 2012, n. 247, possa lasciare intendere, in una prima lettura , un allargamento delle competenze forensi verso un indefinito complesso di attività stragiudiziali professionali. In realtà, tale articolo non va inteso in senso invasivo, ma va circoscritto nel senso difensivo dell’attività di avvocato. Esso, infatti, limita l’esclusiva dell’avvocato nell’ambito dell’assistenza legale stragiudiziale alle sole ipotesi nelle quali tale stragiudizialità sia connessa con l’attività giurisdizionale Ulteriore conferma dell’attuale forza giuridica alla legge 12/79 viene riconosciuta da una recentissima pronuncia della Corte di Cassazione. La sentenza 9725/13 della Suprema Corte, confermando una precedente sentenza della Corte d’Appello di Firenze, delinea in modo netto l’ambito applicativo dell’art. 1 comma 4 della legge 12/79 (“Le imprese considerate artigiane ai sensi della legge 25 luglio 1956, n. 860, nonché le altre piccole imprese anche in forma cooperativa, possono affidare l’esecuzione degli adempimenti di cui al primo comma a servizi istituiti dalle rispettive associazioni di categoria. Tali servizi possono essere organizzati a mezzo dei Consulenti del Lavoro, anche se dipendenti dalle predette associazioni”), dichiarando, contestualmente, inammissibile per infondatezza dei motivi il ricorso proposto avverso alla menzionata sentenza della Corte d’Appello di Firenze. La facoltà di esecuzione degli adempimenti di cui al comma 1 dell’art. 1 della legge 12/79, prevista al comma 4 del medesimo articolo, va inquadrata in un ambito di eccezionalità assolutamente non delegabile a terzi né in via diretta né in via indiretta. Del tutto corretto, quindi, il principio, riaffermato in sentenza, secondo cui la condizione indefettibile per la operatività del comma 4 dell’art. 1, l. 12/1979, va individuata nel fatto che gli adempimenti lavoristici, previdenziali e assistenziali dei lavoratori delle imprese associate, debbano essere in ogni caso curati da dipendenti della associazione di categoria stessa, salva la possibilità di volere affidare tali adempimenti a Consulenti del Lavoro. Al di fuori di tali confini si realizza una ipotesi di reato qualificabile come esercizio abusivo della professione di Consulente del Lavoro. Il modo migliore per ascoltare la Web Radio? Il desktop player, completamente personalizzato. E consente di ascoltare la radio con un click senza connettersi al sito dedicato. Realizzato sia per Windows che per Mac . http://webradio.consulentidellavoro.it/ IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 SPORTELLO RECLAMI 24 Sportello reclami Inps: Prima sintesi delle segnalazioni ricevute dallo Sportello Reclami Lo Sportello reclami, gestito dalla Fondazione Studi, fornisce al Consiglio Nazionale le segnalazioni delle criticità nell’interlocuzione con l’Inps, a cui vengono presentate nelle riunioni periodiche dalla Commissione Consiliare coordinata dal Vice Presidente Vincenzo Silvestri. E ora l’iniziativa è stata estesa anche ad Agenzia delle Entrate ed Equitalia. alcune segnalazioni ... Organizzazione interna delle sedi. Con la nuova organizzazione i processi di produzione sono stati segmentati. Ciò comporta che una anomalia, quale nota di rettifica, insoluto, ecc, anche se risolta impone poi la conseguente lavorazione di ulteriori processi che in atto vengono attribuiti in capo a più persone (semafori, Durc, recupero crediti, ecc). Questo comporta che lo stesso processo o non si definisce proprio o si conclude dopo svariati interventi sulla stessa pratica. Si chiede di intervenire per ripensare a una possibile riorganizzazione che recuperi ad unità i singoli processi. La stessa persona che prende in carico la pratica deve avere la responsabilità di completare tutti i processi dipendenti e conseguenti. Riscontro cassetto bidirezionale Si riscontrano spesso mancate risposte, o inadeguate perché senza commento (“OK” e “KO”, spesso è l’unica risposta) e comunque senza l’indicazione del funzionario responsabile. Sedi in particolare sofferenza Si segnalano le sedi provinciali dove risultano le maggiori sofferenze in termini di definizione delle pratiche e nei rapporti con l’utenza: Catania, Caserta, Rimini, Foggia, Taranto. Agenda appuntamenti Diverse sedi non sono in grado di rilasciare appuntamenti per mancanza di giorni disponibili, oppure con appuntamenti a 30 giorni. Tali tempi non sono compatibili con la necessità di disbrigo delle pratiche. Accesso alle sedi La spinta sulla telematica, la chiusura di ogni rapporto di tipo telefonico, l’istituzione dei tornelli, la problematica gestione dell’agenda appuntamenti, l’eccessiva burocratizzazione nel rilascio dei pass, ha di fatto chiuso le sedi al contatto umano. Così si è perso il ruolo di utenza privilegiata che fino a qualche tempo fa aveva la categoria. In proposito dobbiamo ricordare che la categoria si è dotata di un documento di riconoscimento denominato “DUI” che identifica non solo il collega iscritto al proprio ordine, ma è nello stesso tempo certificato di ruolo. Perché non prevedere una sorta di preaccreditamento dei Consulenti iscritti, che in occasione dell’appuntamento presenteranno solo il DUI alla vigilanza? TFR e fondo di tesoreria La richiesta di riemissione dell’emens per tutti i mesi e per tutti i lavoratori interessati per il 2007 e 2008, si rileva di problematica attuazione. Spesso, infatti, non potendo accedere ai dati dei propri programmi software, visto il lungo lasso di tempo, per aderire alla richiesta si dovrebbe accedere ai dati dal sito dell’INPS. Ciò comporterebbe una digitazione manuale di tutti gli emens corrispondenti con evidenti ricadute di tempo e, soprattutto, rischi nel mantenimento della fedeltà dei dati a suo tempo trasmessi. Si ritiene che la trasmissione dei soli dati mancanti mediante la compilazione di un’apposita maschera implementata nel sito dell’istituto, possa essere lo strumento che compendi le opposte esigenze. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 SPORTELLO RECLAMI 25 Reingegnerizzazione Si segnala che diverse sedi lanciano messaggi di impossibilità ad annullare note di rettifica in quanto i relativi programmi sarebbero bloccati a livello nazionale per la reingegnerizzazione del Dm virtuale, addirittura fino all’estate del 2013 (sede di Biella). L’uso della telematica è di grande aiuto, ma determina una dipendenza che non prevede alternative. Ciò imporrebbe che i software dell’istituto funzionino sempre e bene. Essendo ciò impossibile, sarebbe opportuno curare al meglio la comunicazione per permettere di preavvisare la categoria sui possibili disagi e sulle azione correttive che si possono mettere in campo. Reingegnerizzazione La DG Inps ha fornito il messaggio interno n. 2614 dell’11.2.2013, in allegato, con cui ha inteso evitare che la reingegnerizzazione di alcuni sistemi dell’istituto possa influire negativamente sulle varie procedure, tra le quali il rilascio Organizzazione interna delle sedi. del Durc. Secondo la DG INPS, in atto, le sedi sarebbero in Su questo punto è stato osservato come in effetti la circo- condizione di operare nei vari casi, nonostante la reingegnelare n. 113/11 avesse già tentato di risolvere il problema di rizzazione non sia completata. riportare ad unicità i processi di lavorazione. ... e alcune risposte Ricalcolo indennità di malattia L’Istituto ha confermato che gli accertamenti devono avvenire in prima battuta utilizzando i certificati già in possesso dell’Inps e possono essere richiesti unicamente quelli mancanti ed in ogni caso ritenendo valida e sufficiente dell’invio di una copia a mezzo e-mail. TFR e fondo di tesoreria La maggior parte degli errori pare che derivi dalla mancata o errata indicazione della scelta di destinazione del TFR. Si invitano i colleghi a verificare la congruità sulle scelte di destinazione del TFR e provvedere all’inoltro con l’Uniemens del mese in corso. Tra un paio di mesi ci sarà un’ulteriore verifica con l’Inps per monitorare quante posizioni resteranno in piedi e valutare il tipo di collaborazione successiva con l’Istituto. in breve ... Voucher Sul sito dell’Inps è stata istituita una sezione informativa su come utilizzare i voucher nella quale sono presenti anche gli indirizzi e-mail ai quali si possono formulare quesiti specifici o richieste di consulenza ( [email protected], dove regione sta per il nome della stessa, es. [email protected]). E’ stata emanata la Circolare Inps n. 49/13 che riepiloga tutta la normativa, alla luce delle novità della legge Fornero. Sul sito dell’Inps è inoltre possibile la visibilità, in base al CF dei prestatori occasionali, del livello di reddito raggiunto da ciascuno. E’ sempre comunque necessario richiedere l’autocertificazione del prestatore per i redditi complessivi, in quanto i dati esposti sul sito INPS, potrebbero non essere aggiornati. Agevolazioni contributive per lavoratori assunti dalle liste di mobilità ex legge 236/93 Fermo restando che non è possibile fruire delle agevolazioni per le assunzioni effettuate nel 2013, l’Inps non ha ancora preso definitiva posizione sulla possibilità di continuare a fruire delle stesse agevolazioni per le assunzioni effettuate in anni precedenti, per le proroghe e le trasformazioni. Pagamento avviso di addebito Ad oggi non è ancora presente la procedura per lo sgravio dell’avviso di addebito pagato. Si verifica spesso che l’avviso di addebito venga pagato in F24, anziché all’esattoria. In mancanza dello sgravio, occorre procedere nel seguente modo: 1) pagare integralmente l’avviso, comprensivo delle sanzioni e poi richiedere la sospensione. Successivamente, appena la procedura lo permetterà, verrà effettuato lo sgravio; 2) se il pagamento è stato parziale (per es. solo le ritenute previdenziali) e si intende dilazionare la differenza, la relativa richiesta andrà effettuata all’esattoria ma per l’intero debito, comprensivo della parte già pagata. Appena ricevuto lo sgravio, l’esattoria effettuerà il calcolo per riposizionare la rata all’effettivo importa. L’istituto ha assicurato che la procedure per lo sgravio dell’avviso è di prossima emanazione. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 FAQ 26 Il tirocinio professionale dopo il D.P.R. 7 agosto 2012, n.137 PRATICANTATO: LE FAQ Dal Consiglio Nazionale una pratica sintesi delle modifiche più importanti intervenute in materia di praticantato, a partire dalla durata massima di 18 mesi. 1 4 fatto che si può svolgere prima della laurea. La norma che riguarda il tirocinio dei Consulenti del Lavoro è solo quella di cui all’art. 6 del D.P.R 137/2012? No, per quanto non disposto dall’art. 6 del suddetto D.P.R. si applica il D.M. 20 giugno 2011. Si può continuare il tirocinio dopo il compimento dei diciotto mesi? No, Il tirocinio termina alla scadenza dei diciotto mesi. 7 5 2 Da quando è entrata in vigore la norma sulla durata massima di diciotto mesi? Dal 24 gennaio 2012, data di entrata in vigore dell’art. 9, comma 6 del D.L. 1/2012. Il tirocinio può essere svolto prima della laurea? Si, i primi sei mesi, in concomitanza dell’ultimo anno di studi e in presenza di specifica convenzione quadro tra il Consiglio Nazionale dell’Ordine, il Ministero dell’Istruzione, università e ricerca e il Ministero Vigilante. 3 A quali tirocini si applica la norma sulla durata massima? Secondo la circolare del Ministero di Grazia e Giustizia 4 luglio 2012 anche a quelli iniziati prima del 24 gennaio 2012. 6 Quest’ultima forma di tirocinio è particolare o ordinaria? Non differisce in nulla dal tirocinio ordinario, se non per il E’ stata modificata la normativa sulla continuità della pratica? Si essa può essere interrotta per un periodo massimo di tre mesi senza giustificato motivo, quando ricorre un giustificato motivo l’interruzione può avere una durata massima di nove mesi fermo l’effettivo completamento dell’intero periodo previsto. 8 E’ stata modificata la norma sul professionista affidatario? Si, deve avere almeno 5 anni di anzianità di iscrizione all’Ordine e non può ammettere più di tre praticanti. In caso di ammissione presso gli altri professionisti di cui all’art.1, L.12/79 questi oltre a quanto previsto per i CDL devono aver effettuato la comunicazione alla Dtl da almeno tre anni. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 FAQ 27 formativo redatto tra il professionista affidatario e il tirocinante. 9 Quali sono le modalità di svolgimento del tirocinio diverse dalla frequenza dello studio o in concomitanza dell’ultimo anno di studi? a) All’estero per un periodo massimo di sei mesi presso enti o professionisti con titolo equivalente e abilitati alla professione b) Frequenza per un periodo non superiore a sei mesi di specifici corsi di formazione professionale organizzati dall’Ordine , autorizzati dal Consiglio Nazionale. c) Presso pubbliche amministrazioni, previa convenzione CNO Ministro P. Amministrazione. 12 E’ compatibile il tirocinio con il rapporto di impiego pubblico o privato? Si, purché le relative discipline prevedano modalità e orari di lavoro idonei a consentirne l’effettivo svolgimento. Compete al tirocinante un compenso? Si sotto forma di rimborso forfettario delle spese dopo i primi sei mesi art. art. 9, comma 6 D.L. 1/2012. 11 Come si quantifica il rimborso spese forfettario? Deve essere definito nel patto 16 I certificati di compiuta pratica relativi a tirocini iniziati prima del 16 di agosto 2012 hanno durata limitata nel tempo? No, la limitazione di efficacia quinquennale dei certificati di compiuta pratica si applica ai tirocini iniziati dal 16 agosto 2012, pertanto i certificati relativi ai tirocini iniziati precedentemente a tale data non hanno limitazioni di tempo. 17 13 Il tirocinio determina un rapporto li lavoro subordinato? No, non determina l’instaurazione di rapporto di lavoro subordinato anche occasionale. 10 tempo? Si, cinque anni dal rilascio, dopo i quali perde efficacia. 14 Quando il CPO deve rilasciare il certificato di compiuta pratica? Al compimento dei diciotto mesi. 15 Il certificato di compiuta pratica ha una durata limitata nel Cosa deve fare il CPO quando il certificato perde efficacia? Deve cancellare il praticante dal registro. 18 Il praticante cancellato può essere reiscritto nel registro? Si. 19 Si applica il Codice deontologico ai praticanti? Si, i praticanti osservano gli stessi doveri e norme deontologiche dei professionisti. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 28 Il Consiglio Nazionale a Torino a cura di Giuseppe Buscema La due giorni dei vertici della Categoria nel capoluogo piemontese Consiglio Nazionale itinerante a Torino. La riunione mensile dei vertici di Categoria a marzo si è spostata in Piemonte, con una serie di incontri mirati. Sia il Consiglio Provinciale (presieduto da Cristoforo Re), sia la Consulta Regionale degli Ordini (presieduta da Luca Caratti) hanno partecipato a riunioni di confronto con la dirigenza nazionale. Mentre la mattina del 21 marzo si è tenuto un convegno di aggiornamento su Aspi, Legge Fornero e Stp con la partecipazione del Consiglio Nazionale, il pomeriggio il Presidente Calderone ha incontrato i giovani Colleghi per un vivace dibattito sulla figura del Consulente del Lavoro e del professionista all’interno del mondo del lavoro. Per cominciare un evento di aggiornamento ... Aggiornamento professionale con i vertici di Categoria. Il 21 marzo, presso il Centro Congressi To Incontra, si è tenuto il convegno organizzato dal Consiglio Provinciale di Torino che ha visto la partecipazione del Consiglio Nazionale. Un’intensa mattinata di formazione e dibattito su: “I PROFILI (IN) COSTITUZIONALI DELLA LEGGE 92/2012” Giovanni Marcantonio – Consigliere Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino “LE SOCIETA’ FRA PROFESSIONISTI: RILIEVI CIVILISTICI, FISCALI E PREVIDENZIALI” Massimiliano Fico – Consigliere Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino “ASPI...QUANTO MI COSTI?” Luca Caratti – Presidente Ordine dei Consulenti del Lavoro di Vercelli Hanno detto ... Siamo veramente lieti di aver ospitato per la prima volta il Consiglio Nazionale nella nostra città: un’utile esperienza di confronto. Cristoforo Re, Presidente del CPO di Torino Il contatto diretto con i vertici nazionale del proprio Ordine permette di creare una rete sempre più stretta con i Colleghi. Luca Caratti, Coordinatore Consulta Piemonte IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 29 ... infine a confronto con i CUP territoriali Qual è, oggi, il ruolo degli Ordini Professionali? Questo il tema al centro del dibattito dell’incontro tra Marina Calderone, Presidente del CUP, e i CUP territoriali della Regione Piemonte, coordinati da Claudio Geda. ... Poi, l'incontro con i giovani ... Un contatto diretto per parlare del futuro, ma anche del presente della Categoria. La tavola rotonda organizzata dall’associazione Giovani Consulenti del lavoro di Torino per confrontarsi con il Presidente dell’Ordine Nazionale dei Consulenti del Lavoro Marina Calderone su argomenti quali il ruolo dei giovani professionisti nell’ odierno contesto sociale, il lavoro ed il mondo professionale in generale, ha suscitato entusiasmo e viva partecipa- zione tra i giovani Colleghi presenti. Uno spazio di riflessione eterogeneo, in cui sono stati affrontati alcuni dei temi più importanti per la professione: dalla competenza professionale all’esigenza di specializzazione all’interno della Categoria, dall’analisi della situazione politica attuale alla verifica delle potenziali agevolazioni per i nuovi Consulenti, dall’immagine del consulente del lavoro in relazione con il mercato esterno alla giusta comunicazione sociale. Presenti all’incontro i presidenti degli ordini locali di consulenti del lavoro, architetti, chimici, avvocati, veterinari e infermieri. Il coordinatore Geda, presidente dell’Ordine dei chimici, ha sottolineato il pieno appoggio alle politiche e iniziative intraprese a livello nazionale, chiedendo un maggior raccordo con i Cup territoriali per attualizzare in modo puntuale nelle diverse province i brillanti risultati ottenuti nei rapporti con ministeri, politica e istituzioni. La presidente Calderone ha comunicato ai colleghi che a breve sarà organizzata l’Assemblea nazionale dei Cup territoriali, anche in virtù di quanto disposto dal Regolamento della Conferenza dei Cup territoriali approvato lo scorso anno, proprio per rilanciare la rete nazionale dei professionisti. Questa rete ha permesso il successo della seconda edizione del «Professional day - La Giornata dei professionisti» che ha avuto tra i protagonisti anche i Cup del Piemonte tra le oltre 100 sedi territoriali collegate all’evento centrale di Roma. AGGIORNAMENTO SERVER, PARAMETRI ACCOUNT DA CONTROLLARE E’ stato effettuato un aggiornamento del DNS del servizio email del dominio @consulentidellavoro. it resosi necessario sia per il cambiamento di hardware, sia per poter garantire nuovi servizi che saranno resi disponibili da subito. Ricordiamo che il pop3 server (server in entrata) deve essere mail.consulentidellavoro.it ed invitiamo pertanto chi avesse utilizzato l’indirizzo IP statico a modificare la propria impostazione, poiché il mail server ha subito una variazione di IP. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 APPRENDISTATO 30 Apprendisti: formazione e sanzioni Facciamo il punto sugli adempimenti a seguito della circolare n. 5/2013 del Ministero del Lavoro. Gli schemi completi su www.consulentidellavoro.it A seguito dell’entrata in vigore del nuovo testo unico sull’apprendistato e con il nuovo riparto di competenze fra Stato e Regioni, il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato la circolare n. 5 del 21 gennaio 2013, nella quale impartisce al pro- prio personale ispettivo le direttive atte a verificare l’erogazione della formazione erogata ai lavoratori assunti con contratto di apprendistato e le eventuali responsabilità ravvisabili in capo al datore di lavoro. Nelle schede proposte sono sintetizzate e puntua- lizzate alcune casistiche in base alle possibili previsioni regionali e contrattuali, per fornire uno strumento operativo utile a verificare i singoli rapporti di apprendistato, siano questi già in essere o ancora da stipulare. Check-list svolgimento formazione Formazione trasversale o di base (massimo 120 ore nel triennio – disciplinata dalle Regioni). a) Contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere ex. D.Lgs. 167/2011 b) La Regione ha disciplinato percorsi formativi? b.1 Si ☐ → b.1.1 verifico se la formazione è : Obbligatoria ☐ → b.1.2 Ho aderito alla formazione obbligatoria? Si ☐ → b.1.3 La Regione ha attivato i corsi di formazione? Si ☐ → Il lavoratore ha partecipato? Si ☐ → in caso di ispezione non si applica la disposizione. No ☐ → in caso di ispezione si applica la disposizione. No ☐ → in caso di ispezione non si applica la disposizione. No ☐ → in caso di ispezione si applica la disposizione. Facoltativa ☐ → il Ccnl prevede l’obbligo formativo in capo al datore di lavoro? No ☐ → in caso di ispezione non si applica la disposizione. Si ☐ → verifico il monte ore di formazione effettuato. b.2 No ☐ → il Ccnl prevede l’obbligo formativo in capo al datore di lavoro? No ☐ → in caso di ispezione non si applica la disposizione. Si ☐ → verifico il monte ore di formazione effettuato. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 APPRENDISTATO 31 Formazione professionalizzante o di mestiere (stabilita dal Ccnl di riferimento). Verifico cosa prevede il Ccnl in termini di quantità e qualità della formazione degli apprendisti. → In base alle ore totali di formazione svolta (formazione trasversale/di base e formazione professionalizzante o di mestiere) verifico, attraverso la tabella, se ho svolto correttamente la formazione: 1° anno È stata svolta formazione formale? Si ☐ → in caso di ispezione non si applica la disposizione. Durata periodo formativo: 3 anni 2° anno 3° anno È stata svolta formazione formale per almeno il 40% delle ore previste (somma delle ore di formazione effettuate il primo anno + quota parte delle ore di formazione svolte il secondo anno, fino alla data dell’ispezione)? È stata svolta formazione formale per almeno il 60% delle ore previste (somma delle ore di formazione effettuate il primo anno e il secondo anno + quota parte delle ore di formazione svolte il terzo anno, fino alla data dell’ispezione)? No ☐ → devo provvedere ad erogare la formazione in base a quanto stabilito da Ccnl e Isfol o in caso di ispezione si applica Si ☐ → in caso di ispezione non si applica la la disposizione. disposizione No ☐ → devo provvedere ad erogare la formazione in base a quanto stabilito da Ccnl e Isfol o in caso di ispezione si applica la disposizione. 1° anno Si ☐ → in caso di ispezione non si applica la disposizione No ☐ → devo provvedere ad erogare la formazione in base a quanto stabilito da Ccnl e Isfol o in caso di ispezione si applica la disposizione. Durata del periodo formativo: 5 anni 2° anno 3° anno 4° anno È stata svolta formazione formale per almeno il 40% delle Si ☐ → in caso di ore previste (somma ispezione non si applica delle ore di formazione la disposizione. effettuate il primo anno + quota parte delle ore No ☐ → devo provvedere di formazione svolte il ad erogare la formazione secondo anno, fino alla in base a quanto data dell’ispezione)? stabilito da Ccnl e Isfol o in caso di ispezione si Si ☐ → in caso di applica la disposizione. ispezione non si applica È stata svolta formazione formale? la disposizione. No ☐ → devo provvedere ad erogare la formazione in base a quanto stabilito da Ccnl e Isfol o in caso di ispezione si applica la disposizione. È stata svolta formazione formale per almeno il 50% delle ore previste (somma delle ore di formazione effettuate il primo anno e il secondo anno + quota parte delle ore di formazione svolte il terzo anno, fino alla data dell’ispezione)? È stata svolta formazione formale per almeno il 60% delle ore previste (somma delle ore di formazione effettuate il primo, il secondo e il terzo anno + quota parte delle ore di formazione svolte il quarto anno, fino alla data dell’ispezione)? Si ☐ → in caso di ispezione non si applica la disposizione. Si ☐ → in caso di ispezione non si applica la disposizione. No ☐ → devo provvedere ad erogare la formazione in base a quanto stabilito da Ccnl e Isfol o in caso di ispezione si applica la disposizione. No ☐ devo provvedere ad erogare la formazione in base a quanto stabilito da Ccnl e Isfol o → in caso di ispezione si applica la disposizione. 5° anno È stata svolta formazione formale per almeno il 70% delle ore previste (somma delle ore di formazione effettuate il primo, il secondo, il terzo e il quarto anno + quota parte delle ore di formazione svolte il quinto anno, fino alla data dell’ispezione)? Si ☐ → in caso di ispezione non si applica la disposizione. No ☐ devo provvedere ad erogare la formazione in base a quanto stabilito da Ccnl e Isfol o → in caso di ispezione si applica la disposizione. Per formazione formale è da intendersi l’apprendimento erogato in un contesto organizzato e strutturato, appositamente progettato come tale, in termini di obiettivi di apprendimento e tempi o risorse per l’apprendimento. L’apprendimento formale è intenzionale dal punto di vista del discente. Di norma si conclude in una convalida e in una certificazione. (Conferenza Stato – Regioni 19.04.2012) Se l’attivazione dei percorsi formativi regionali avviene successivamente all’instaurazione del rapporto di apprendistato, l’obbligo di recupero formativo per il periodo precedente non è disposto automaticamente dall’ispettore, ferma restando la possibilità per le Regioni, di prevedere precisi obblighi formativi in merito. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 GIOVANI 32 La comunicazione di ruolo l’INTERVISTA Andrea Pozzatti, esperto e docente del corso di “Comunicazione, tecniche di giornalismo e deontologia professionale” per i giovani consulenti del lavoro di Enzo Summa Dott. Pozzatti, la categoria è riuscita in questi anni a comunicare con efficacia e autorevolezza la propria professionalità, valorizzando il proprio ruolo all’interno della società civile. Come cercate di tramandare questo messaggio a chi si avvicina oggi alla vostra professione? I Consulenti del lavoro ed il Consiglio Nazionale hanno investito da tempo nella valorizzazione della professionalità della categoria e nella comunicazione del ruolo che un professionista del lavoro può offrire al cliente ed al Paese. Questa scelta lungimirante ha manifestato tutta la propria efficacia proprio in questi anni in cui la “crisi” ha reso evidente il cambio di paradigma che il mondo economico sta vivendo, chiamando i vari attori ad una rapida rilettura ed attualizzazione del proprio agire professionale. Anche la continua messa in discussione della sopravvivenza degli Ordini e la conseguente incertezza che a gradi di intensità variabile ha interessato i professionisti negli ultimi anni, si è potuta affrontare più concretamente grazie alla maggiore presenza e visibilità che CNO e CUP hanno saputo mettere in campo. È importante che ogni giovane collega abbia coscienza della complessità nella quale ha scelto di operare, ma anche del sistema IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 forte e rappresentativo che la Categoria ha saputo creare e sviluppare per garantire servizi ed opportunità fondamentali per aggiornare e completare la competenza professionale dei Consulenti del lavoro e la loro capacità di interfacciarsi efficacemente con il mercato e con la comunità nella quale operano. Come è nata l’idea di investire nella comunicazione rendendola una materia valida ai fini della formazione continua obbligatoria? La comunicazione rappresenta per un professionista serio e preparato una dimensione imprescindibile della propria competenza, poiché gli permette di rappresentare la qualità ed il valore che egli è in grado di offrire al proprio cliente, nel pieno rispetto dei riferimenti deontologici e valoriali, che rappresentano uno dei punti di forza della nostra categoria. Come si sviluppa que- GIOVANI 33 sto corso di comunicazione per i giovani consulenti del lavoro? Come pensate di coinvolgere i più giovani nel prossimo festival del lavoro? Avete qualche attività particolare in programma per loro? Si tratta di un momento di incontro e di condivisione dei temi della comunicazione di ruolo ed interpersonale, che si pone come ideale collegamento tra il Congresso Straordinario 2013 e la IV edizione del Festival del lavoro. Il Congresso ha creato molte aspettative, soprattutto tra i giovani colleghi, e il Consiglio Nazionale ha ritenuto importante creare occasioni di incontro e di confronto che ha messo a disposizione di circa 150 giovani CdL. Si tratta di un modo ulteriore per vivere la categoria e la professione, che avrà una tappa importante al festival del lavoro nell’ambito del quale i giovani saranno protagonisti e gestiranno in autonomia alcuni specifici spazi della programmazione. Quali possono essere i suggerimenti da dare oggi ai giovani per farli diventare i dirigenti di domani? Vivere con competenza ed orgoglio il lavoro e la categoria, sviluppare una efficace rete di contatti professionali e di relazioni con il contesto in cui vivono, organizzare efficacemente il proprio studio e gestire con saggezza il tempo, non rinunciare a porsi obiettivi sfidanti, anche in questo periodo complesso. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE Il calendario dei corsi di maggio Per informazioni su costi, sede e orari www.consulentidellavoro.it Tecniche di riscossione e diritto di difesa. Il contenzioso con Equitalia. La riscossione dei tributi La cartella di pagamento La riscossione coattiva Riscossione e crediti previdenziali Contenzioso tributario: procedimento e forme. Analisi. Giurisdizione e organi della giurisdizione tributaria Le parti del processo - Il ricorso Le difese dell’ufficio L’onere della prova Il procedimento La tutela cautelare Le vicende anomale: sospensione, interruzione, estinzione La conciliazione giudiziale La sentenza: comunicazione, notificazione, deposito Le impugnazioni - Appello Ricorso per cassazione L’esecuzione delle sentenze SPAZIO ALL’E-LEARNING Disponibili 3 nuovi corsi di Fondazione Studi in e-learning su: Aspi Docente: Massimiliano Fico Introduzione alla disciplina sulla sicurezza sul lavoro Docente: Massimiliano Di Pace Responsabilità solidale sugli appalti Docente: Francesco Capaccio. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 La responsabilitá penale nella gestione dei rapporti di lavoro, contabili e fiscali L’estorsione del datore di lavoro in danno del lavoratore dipendente. La responsabilità penale del professionista a titolo di concorso nelle condotte illecite poste in essere dall’imprenditore o dall’amministratore di una società che versi in uno stato di dissesto. Il reato di omesso versamento dei contributi previdenziali. La responsabilità penale nel caso di impiego di lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno. Gli obblighi dei professionisti in materia di antiriclaggio. Strumenti deflattivi del contenzioso tributario. Dall’accertamento con adesione alla mediazione tributaria. Prevenzione - Interpello Ravvedimento - Autotutela Soluzioni alternative alla controversia - Adesione ai PVC Adesione agli inviti al contraddittorio - Adesione alle comunicazioni di irregolarità Accertamento con adesione Imposte dirette, IVA, imposte indirette - Acquiescenza La nuova conciliazione tributaria 34 Ultima chiamata in materia di sicurezza sul lavoro Aziende da 1 a 10 dipendenti: Ad integrazione di quanto disposto dalla Legge di Stabilità 2013, l’opportunità per le piccole imprese (fino a 10 dipendenti) di poter effettuare la valutazione dei rischi tramite l’autocertificazione termina il 31/05/2013. In alternativa gli stessi datori di lavoro, potranno redigere il DVR utilizzando le procedure standardizzate, previste nel decreto interministeriale del 30/11/2012 ed utilizzabili a partire dal 05/02/2013. In sintesi le principali novità in base alle dimensioni aziendali sono: • utilizzo dell’autocertificazione del DVR fino al 31 maggio 2013 (così come disposto dall’art. 1 c. 288 L.24/12/12 n. 288 Legge di Stabilità 2013). • dal 1° giugno 2013 valutazione del rischio utilizzando le procedure standardizzate o predisposizione del DVR per mezzo di procedure anche non corrispondenti a quelle standardizzate, ma con l’obbligo di dimostrare di avere rispettato integralmente le disposizioni in materia di valutazione dei rischi di cui agli articoli 17, 28 e 29 del D. Lgs. n. 81/2008. LAVORO Dal 1° giugno 2013 l’autocertificazione in materia di sicurezza per le piccole aziende non sarà più ritenuta valida e adeguata alla normativa vigente. a cura di Annamaria Ermacora Qualora una azienda con meno di dieci lavoratori abbia già un proprio DVR (in quanto ha deciso di non avvalersi della facoltà di autocertificare la valutazione dei rischi, ma di preparare comunque un DVR pur non essendovi obbligata), tale documento non dovrà essere necessariamente rielaborato secondo le indicazioni delle procedure standardizzate, fermi restando gli obblighi di aggiornamento legati alla natura “dinamica” del DVR. Sanzioni Per i Datori di Lavoro che non provvederanno all’elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi Standard entro la data del 31.05.2013 è prevista, in fase ispettiva, una sanzione penale che prevede • l’arresto da tre a sei mesi o l’ammenda da € 2.500 a € 6.400 nel caso di assenza di qualsiasi documento di valutazione; • solo ammenda da 2.000 a 4.000 Euro se è stato predisposto un documento di valutazione dei rischi IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 privo degli elementi previsti dalla legge. Benefici per le aziende in regola con gli adempimenti Non solo obblighi penalmente sanzionati ma anche vantaggi e alleggerimento del costo del lavoro per le imprese virtuose: • possibilità di accedere ad incentivi economici oppure a semplificazioni o sgravi contributivi e fiscali; • fruizione degli sconti previsti dall’INAIL sui premi annui; • rispetto di requisiti sempre più stringenti richiesti delle aziende leader e dalle gare d’appalto Ulteriori adempimenti datore di lavoro Per essere in regola con la sicurezza da non dimenticare l’individuazione e la formazione: • delle figure aziendali per la sicurezza e la nomina: • dell’eventuale responsabile del servizio di prevenzione e protezione dei rischi; • del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; • degli addetti alle emergenze (pronto soccorso e antincendio); • del Medico competente nei casi previsti dalla normativa vigente. Utili strumenti di consultazione che supportano l’applicazione delle normative nazionali Pubblicazioni di taglio pratico sugli argomenti più attuali e di maggiore interesse per gli operatori del mondo del lavoro, pensate per essere d’ausilio in modo completo ed esaustivo attraverso schemi, esempi e applicazione puntuale ai casi completi: dal codice delle riforme con tutte le modifiche apportate al mercato del lavoro dalle ultime manovre al lavoro a chiamata, dal lavoro domestico alla procedura per le dimissioni, dall’AspI ai voucher. Di prossima pubblicazione la detassazione per il 2013. ASPI, MINI ASPI E COSTO DEL LAVORO 2013 CODICE RIFORME AGGIORNATO edizione aggiornata al 23 marzo 2013 edizione aggiornata al 20 marzo 2013 ASpI, mini-ASpI e nuovo costo del lavoro nel 2013. Tra le novità entrate in vigore nel 2013, a seguito della riforma Fornero (Legge n. 92/2013), la revisione degli ammortizzatori sociali e del loro finanziamento ricopre un ruolo di sicuro rilievo. La guida offre 61 pagine per analizzare in modo puntuale la nuova indennità ASpI (assicurazione sociale per l’impiego), che, a decorrere da gennaio 2013, sostituisce la vecchia indennità di disoccupazione. La seconda parte del manuale risulterà di fondamentale importanza per il Consulente del Lavoro, stante l’approfondita analisi dei tre canali di finanziamento in capo ai datori di lavoro: finanziamento generalizzato, contribuzione ad hoc per i lavoratori a tempo determinato e contributo per le singole cessazioni. Tabelle ed esempi per una rapida consultazione completano la guida. Testo aggiornato con circolare Inps n.44/13. Guida aggiornate delle ultime manovre. Dall’apprendistato al part-time, dalle proroghe degli ammortizzatori sociali, alla rivoluzione nel sistema pensionistico, dall’impulso all’occupazione femminile, alle restrizioni per i tirocini formativi, dalla semplificazione al collocamento obbligatorio e agli extracomunitari, all’ampliamento dei canali per promuovere l’occupazione, dalla stretta alle sanzioni per l’intermediazione illecita fino alla soppressione di alcuni Enti. Tutte le modifiche apportate al mercato del lavoro dalla normativa del 2011 (legge di stabilità, manovre di ferragosto e di natale) e del 2012 (mille proroghe e dl semplificazioni, riforma Fornero, decreto sviluppo, decreto sviluppo 2.0 e legge di stabilità per il 2013) sono state sintetizzate nell’utile tabella che pubblichiamo divisa per argomento, al fine di consentire la rapida ricerca delle novità intervenute. Un testo periodicamente aggiornato con i nuovi provvedimenti che interesseranno la materia del lavoro. OPENJOBMETIS SpA Openjobmetis è una società attiva da oltre 10 anni nel panorama italiano della somministrazione di lavoro, operativa su tutto il territorio nazionale attraverso una rete di 125 filiali e 6 Divisioni Specializzate, la cui expertise si focalizza su specifici settori: dall’industria alla sanità, passando per la grande distribuzione organizzata, la finanza, l’universo IT. Openjobmetis mette a disposizione di aziende e candidati un know-how consolidato, una profonda conoscenza del territorio e professionisti costantemente aggiornati sulle evoluzioni del mercato del lavoro italiano. Nel 2012 è stata raggiunta una media di 14.000 somministrati/mese e il fatturato complessivo ha superato i 340 milioni di euro. Professionalmente. Personalmente. L’ACCORDO L’accordo biennale di collaborazione tra Openjobmetis, Fondazione Studi del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e Fondazione Consulenti per il Lavoro nasce per approfondire le prospettive e le nuove opportunità del mercato, nell’ottica di fornire ai Consulenti del lavoro la possibilità di proporre la somministrazione di lavoro temporaneo come alternativa ad altre forme di assunzione, nel rispetto dell’attuale normativa e delle direttive europee e alla luce delle novità introdotte dalla Riforma Fornero. Attraverso una conoscenza più dettagliata dell’attuale quadro legislativo, infatti, i Consulenti potranno dotarsi di tutti gli strumenti utili a cogliere nuove opportunità ed offrire un servizio ancora più efficiente e completo. Per i prossimi due anni verranno organizzate una serie di iniziative congiunte come convegni e workshop, volti ad un continuo aggiornamento e confronto sui diversi temi legati al mondo del lavoro e alla gestione delle risorse umane. Per info: [email protected] Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro I 106 Consigli Provinciali Consiglio Nazionale 2011-2014 Presidente Marina Elvira Calderone (Cagliari) Vice Presidente Vincenzo Silvestri (Palermo) Segretario Sergio Giorgini (Pesaro) Tesoriere Pietro Panzetta (Taranto) Consiglieri Mauro Capitanio (Brescia) Alfio Catalano (Bergamo) Rosario De Luca (Reggio Calabria) Francesco Duraccio (Napoli) Vincenzo Germinara (Pistoia) Annamaria Giacomin (Treviso) Massimo Iesu (Trieste) Teodoro Lateana (Potenza) Monica Muscedere (Latina) Davide Siravo (Campobasso) Sergio Stelitano (Bologna) Collegio dei Revisori Presidente Marcello De Carolis (L’Aquila) Componenti Roberto Bracco (Imperia) Patrizia Gagliardi (Reggio Calabria) Agrigento Pres. Enrico Vetrano Via Lombardia Villaggio Mose’ 24/A 92100 Agrigento (AG) Tel. 0922 651667 - Fax 0922 652332 Caserta Pres. stefano Scialdone Via m. forgione 12 81100 Caserta (CE) Tel. 0823 329211 - Fax 0823 456791 La spezia Pres. armando Benvenuti Piazzale kennedy27 19124 La spezia (SP) Tel. 0187 500598 - Fax 0187 284443 Parma Pres. stefano Ronchini Viale dei mille 140 43125 Parma (PR) Tel. 0521 941428 - Fax 0521 952721 Savona Pres. giovanni Gherzi Via paleocapa 18/28 17100 Savona (SV) Tel. 019 8401197 - Fax 019 814927 Alessandria Pres. Lorenzo Lombardi Via legnano 23 15100 Alessandria (AL) Tel. 0131 265298 - Fax 0131 232087 Catania Pres. salvatore Musumeci Piazza galatea 7 95129 Catania (CT) Tel. 095 536977 - Fax 095 530363 Latina Pres. lanfranco Principi Via eroi del lavoro 12 04100 Latina (LT) Tel. 0773 484354 - Fax 0773 414254 Pavia Pres. stelvio Lanati Via bernardino da feltre 4 27100 Pavia (PV) Tel. 0382 28286 - Fax 0382 28286 Siena Pres. paolo Stufetti Viale curtatone 12 53100 Siena (SI) Tel. 0577 49439 - Fax 0577 564611 Lecce Pres. antonio Lezzi Via cicolella cond. palaz. di vetro 73100 Lecce (LE) Tel. 0832 343765 - Fax 0832 343765 Perugia Pres. stefano Ansideri Via sicilia sc. f 27 06128 Perugia (PG) Tel. 075 5004566 - Fax 075 5055338 Siracusa Pres. emanuele Monterosso Viale s. panagia 218 96100 Siracusa (SR) Tel. 0931 494100 - Fax 0931 490365 Lecco Pres. giulio Corno Via parini 29 23900 Lecco (LC) Tel. 0341 282904 - Fax 0341 283442 Pesaro Pres. alba Pazzaglini c.p. 108 Via picciola 6 61121 Pesaro (PU) Tel. 0721 33638 - Fax 0721 377112 Sondrio Pres. giovanni Besio Via mazzini 9 23100 Sondrio (SO) Tel. 0342 214354 - Fax 0342 519687 Livorno Pres. gloria Cappagli Piazza attias 37 57121 Livorno (LI) Tel. 0586 892358 - Fax 0586 894482 Pescara Pres. laura D’angelo Via chieti 5 65121 Pescara (PE) Tel. 085 4216911 - Fax 085 4213347 Taranto Pres. giovanni a. Prudenzano Viale magna grecia 100 74100 Taranto (TA) Tel. 099 7304897 - Fax 099 7360162 Lodi Pres. luigi Tortora C/o appl via massimo d’azeglio 20 26900 Lodi (LO) Tel. 0371 432350 - Fax 0371 432296 Piacenza Pres. alessandro Lupi Corso vittorio emanuele 243 29100 Piacenza (PC) Tel. 0523 334160 - Fax 0523 334160 Teramo Pres. bruno Santori Via trento e trieste 24 64100 Teramo (TE) Tel. 0861 247393 - Fax 0861 247393 Lucca Pres. luciana Conti Via s. croce 64 55100 Lucca (LU) Tel. 0583 582220 - Fax 0583 319081 Pisa Pres. fulvio Morelli Piazza vittorio emanuele ii 2 56125 Pisa (PI) Tel. 050 500420 - Fax 050 500420 Terni Pres. franco Lagomarsini Corso del popolo 63 05100 Terni (TR) Tel. 0744 423827 - Fax 0744 423827 Macerata Pres. riccardo Russo Via ignazio silone 37 62100 Macerata (MC) Tel. 0733 35040 - Fax 0733 35040 Pistoia Pres. antonio Orsi Via panciatichi 11 51100 Pistoia (PT) Tel. 0573 367010 - Fax 0573 367010 Torino Pres. cristoforo Re Via della consolata 1/bis 10122 Torino (TO) Tel. 011 5216426 - Fax 0115216363 Mantova Pres. luca De compadri Via bartolomeo grazioli 4 46100 Mantova (MN) Tel. 0376 362625 - Fax 0376 379695 Pordenone Pres. pier luigi Giol Largo s. giorgio cond. elena 7 33170 Pordenone (PN) Tel. 0434 524266 - Fax 0434 524266 Trapani Pres. leonardo Giacalone Via libica 2 91100 Trapani (TP) Tel. 0923 21120 - Fax 0923 21120 Massa carrara Pres. Annalisa Luchini Via 7 luglio 16/bis 54033 Carrara (MS) Tel. 0585 777082 - Fax 0585 777082 Potenza Pres. giovanna Manca Via del gallitello 56 85100 Potenza (PZ) Tel. 0971 52013 - Fax 0971 52013 Trento Pres. gabriella Santolini Via maccani 211 38100 Trento (TN) Tel. 0461 825890 - Fax 0461 429147 Matera Pres. serafino Di sanza Via lucana 167 75100 Matera (MT) Tel. 0835 331061 - Fax 0835 331061 Prato Pres. alessandro Bensi Via pugliesi 26 59100 Prato (PO) Tel. 0574 30489 - Fax 0574 401928 Treviso Pres. stefano De vallier Viale orleans 22 31100 Treviso (TV) Tel. 0422 582345 - Fax 0422 410521 Messina Pres. carlo Maletta Via sicilia 14 98100 Messina (ME) Tel. 090 2982339 - Fax 090 2931244 Ragusa Pres. rosario Cassarino Via ponchielli 7 97100 Ragusa (RG) Tel. 0932 624324 - Fax 0932 683912 Trieste Pres. erika Damiani Via roma 17 34132 Trieste (TS) Tel. 334 5365138 - Fax 040 369049 Milano Pres. giovanni Zingales Via aurispa 7 20122 Milano (MI) Tel. 02 58308188 - Fax 02 58310605 Ravenna Pres. tiziana Nanni Via antica zecca 6 48100 Ravenna (RA) Tel. 0544 31330 - Fax 0544 31330 Udine Pres. stefano Sassara Via calzolai 4 33100 Udine (UD) Tel. 0432 295892 - Fax 0432 295892 Modena Pres. roberta Sighinolfi Via campanella 23 41100 Modena (MO) Tel. 059 222844 - Fax 059 223666 Reggio calabria Pres. paolo Chirico Viale calabria 68/i 89133 Reggio calabria (RC) Tel. 0965 894866 - Fax 0965 884296 V. c. o. Pres. luca Rognoni Vicolo visconti b.go mediovale 28805 Vogogna (VB) Tel. 0324 87433 - Fax 0324 87433 Ancona Pres. roberto Di iulio Via degli orefici 2 60121 Ancona (AN) Tel. 071 2075014 - Fax 071 2081867 Aosta Pres. renato virginio Marchiando Via torino 25 11100 Aosta (AO) Tel. 0125 807143 - Fax 0125 804322 Arezzo Pres. marco Polci Via madonna del prato 77 52100 Arezzo (AR) Tel. 0575 354740 - Fax 0575 298633 Ascoli piceno Pres. marco Assenti Corso trento e trieste 115 63100 Ascoli piceno (AP) Tel. 0736 397932 - Fax 0736 252246 Asti Pres. fausto Cantore Via bigatti 14 14100 Asti (AT) Tel. 0141 530232 - Fax 0141 530232 Avellino Pres. carlo Cardinale Via annarumma 69 83100 Avellino (AV) Tel. 0825 37953 - Fax 0825 37953 Bari Pres. francesco Sette Via de bellis vitantonio 37 70126 Bari (BA) Tel. 080 5562044 - Fax 080 5475604 Bat Pres. Angela Eugenia Losito Via liberta’ 9 76121 Barletta (BT) Tel. 0883 955526 - Fax 0883 955525 Belluno Pres. Innocenzo Megali c.p. 3 Via mezzaterra 18 32100 Belluno (BL) Tel. 0437 942966 - Fax 0437 942966 Benevento Pres. Giovanni Montefusco Piazza Orsini 14 82100 Benevento (BN) Tel. 0824 21485 - Fax 0824 21485 Bergamo Pres. adriana Regonesi Viale vittorio emanuele ii 44 24121 Bergamo (BG) Tel. 035 217400 - Fax 035 217016 Biella Pres. manuela Maffiotti Via vialardi di verrone 14 13900 Biella (BI) Tel. 015 8486350 - Fax 015 8486360 Catanzaro Pres. giuseppe Buscema Via murano 9 88063 Catanzaro lido (CZ) Tel. 0961 360372 - Fax 0961 360372 Chieti Pres. paola Mammarella Via d.spezioli 16 66100 Chieti (CH) Tel. 0871 411569 - Fax 0871 404561 Como Pres. paolo Frigerio Via giulini 10 22100 Como (CO) Tel. 031 270384 - Fax 031 261013 Cosenza Pres. giovanni Genise c.p. 266 Via felice migliori 1 87100 Cosenza (CS) Tel. 0984 72554 - Fax 0984 794777 Cremona Pres. giovanni battista Centenari Via palestro 66 26100 Cremona (CR) Tel. 0372 535411 - Fax 0372 457934 Crotone Pres. giuseppe Tropiano c.p. 98 Via panella 39 88900 Crotone (KR) Tel. 0962 24814 - Fax 0962 24814 Cuneo Pres. giovanni Trombetta Via roma 14 12100 Cuneo (CN) Tel. 0171 65570 - Fax 0171 488500 Enna Pres. vincenzo Messina Piazza ing. panvini 14 94100 Enna (EN) Tel. 0935 531493 - Fax 1782245986 Fermo Pres. bruno Del gatto Via xxv aprile 26 63023 Fermo (FM) Tel. 0734 622173 - Fax 0734 622173 Ferrara Pres. stefano Tonegutti Via del turco 29 44100 Ferrara (FE) Tel. 0532 247066 - Fax 0532 247066 Firenze Pres. moreno Panchetti Via ricasoli 32 50121 Firenze (FI) Tel. 055 281786 - Fax 055 281787 Foggia Pres. massimiliano Fabozzi Via vincenzo della rocca 38 71100 Foggia (FG) Tel. 0881 709662 - Fax 0881 709662 Forli’ Pres. claudio Rigoni Via torelli 2 47100 Forli’ (FO) Tel. 0543 31201 - Fax 0543 31201 Bologna Pres. antonella Ricci Via fratelli cairoli 7 40121 Bologna (BO) Tel. 051 255768 - Fax 051 244711 Frosinone Pres. carlo Martufi Via marcello mastroianni 301 03100 Frosinone (FR) Tel. 0775 871855 - Fax 0775 822081 Monza brianza Pres. matteo Colombo Via carlo prina 22 20900 Monza (MB) Tel. 039 3902994 - Fax 039 2147586 Reggio emilia Pres. domenico Renna Via ernesto che guevara 4 42100 Reggio emilia (RE) Tel. 0522 294703 - Fax 0522 794439 Varese Pres. vera lucia Stigliano Via bernascone 14 21100 Varese (VA) Tel. 0332 239360 - Fax 0332 238479 Bolzano Pres. loris De bernardo Via lancia 8/a 39100 Bolzano (BZ) Tel. 0471 265975 - Fax 0471 265998 Genova Pres. luigia Dellepiane Via ilva 4/3 16128 Genova (GE) Tel. 010 562389 - Fax 010 562389 Napoli Pres. edmondo Duraccio Via alcide de gasperi 55 80133 Napoli (NA) Tel. 081 5518566 - Fax 081 5524076 Rieti Pres. Gigliardo Farina Via giuseppe pennesi 11 02100 Rieti (RI) Tel. 0746 274796 - Fax 0746 274796 Venezia Pres. antonio Vegna Galleria matteotti 6/2 30174 Mestre (VE) Tel. 041 5041677 - Fax 041 2394467 Brescia Pres. alberto Pelizzari Via salgari 43/b 25125 Brescia (BS) Tel. 030 2427788 - Fax 030 2428157 Gorizia Pres. sandro Benigni Via carlo morelli19/a 34170 Gorizia (GO) Tel. 0481 30325 - Fax 0481 30325 Novara Pres. bartolomeo La porta Viale roma 12 28100 Novara (NO) Tel. 0321 611805 - Fax 0321 394584 Rimini Pres. carlo Dall’ara Via anghera’ 29 47900 Rimini (RN) Tel. 0541 448267 - Fax 0541 28451 Vercelli Pres. luca Caratti Corso magenta 1 13100 Vercelli (VC) Tel. 0161 256256 - Fax 0161 256156 Brindisi Pres. dario Montanaro Via dalmazia 21/a 72100 Brindisi (BR) Tel. 0831 726420 - Fax 0831 728074 Grosseto Pres. angiolo Mainardi Corso carducci 90 58100 Grosseto (GR) Tel. 0564 25786 - Fax 0564 25786 Nuoro Pres. cecilia Mannia Via dessanay 121 08100 Nuoro (NU) Tel. 0784 203393 - Fax 0784 203393 Roma Pres. Adalberto Bertucci Via Cristoforo colombo 456 00145 Roma (RM) Tel. 06 89670177 - Fax 06 86763924 Verona Pres. alfonsino Albarello Corso porta nuova 107 37122 Verona (VR) Tel. 045 8005065 - Fax 045 8068960 Cagliari Pres. marco Fenza Via sonnino 37 09125 Cagliari (CA) Tel. 070 665773 - Fax 070 665804 Imperia Pres. francesco Cerqueti Via xxv aprile 67 18100 Imperia (IM) Tel. 0183 710269 - Fax 0183 710269 Oristano Pres. giorgio g. battista Sanna Viale diaz 87 09170 Oristano (OR) Tel. 0783 73285 - Fax 0783 73285 Rovigo Pres. Massimo Braghin Via nino bedendo 3 45100 Rovigo (RO) Tel. 0425 21506 - Fax 0425 464454 Vibo valentia Pres. rosario Rubino Via giovanni xxiii74 89900 Vibo valentia (VV) Tel. 0963 93524 - Fax 0963 93524 Caltanissetta Pres. rosalia Lo brutto Via cimabue S.n.c. 93100 Caltanissetta (CL) Tel. 0934 552055 - Fax 0934 542319 Isernia Pres. carmine Di vincenzo c.p. 153 Via xxiv maggio 95 86170 Isernia (IS) Tel. 0865 411538 - Fax 0865 411538 Padova Pres. stefano Dalla mutta Via degli zabarella 95 35121 Padova (PD) Tel. 049 663660 - Fax 049 660524 Salerno Pres. alberico Capaldo Via s. alfonso m. de’ liguori 2 84135 Salerno (SA) Tel. 089 481003 - Fax 089 481068 Vicenza Pres. elvira D’alessandro Corso ss. felice e fortunato 62 36100 Vicenza (VI) Tel. 0444 322028 - Fax 0444 323682 Campobasso Pres. galileo Casimiro Via tiberio 92/a 86100 Campobasso (CB) Tel. 0874 481495 - Fax 0874 62238 L’aquila Pres. Francesco Blasini Viale a. de gasperi 60 67100 L’aquila (AQ) Tel. 0862 412307 - Fax 0862 421849 Palermo Pres. vincenzo Barbaro Via redipuglia 6 90144 Palermo (PA) Tel. 091 346433 - Fax 091 347031 Sassari Pres. giuseppe Oggiano Via milano 7 07100 Sassari (SS) Tel. 079 276790 - Fax 079 278745 Viterbo Pres. bruno Barghini Via genova 17 01100 Viterbo (VT) Tel. 0761 226960 - Fax 0761 322168 Via Cristoforo Colombo, 456 - 00145 Roma Tel. 06/549361 - Fax 06/5408282 e-mail [email protected] www.teleconsul.it [email protected] tc WEB sviluppo siti web professionali e dinamici teleconsul editore s.p.a. via vinicio cortese 147/f 00128 roma – tutti i diritti riservati. il tuo sito web complEto, convEniEntE e sempre aggiornato scegli il format che preferisci su WWW.tElEconsul.it/tcWEB