Una linea rossa dall`America all`Oriente Una linea rossa dall

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Una linea rossa dall`America all`Oriente Una linea rossa dall
INTERVISTE
INTERVISTE
SALVATORE BORDONARO, TITOLARE DI B.B.F.
B.B.F. PRESENTA RED LINE,
derci del materiale e delle consulenze (bisogna ricordare che, specialmente per l’asiatico, inizialmente
non esisteva alcuna documentazione). Il passo per diventare dei grossisti è stato breve, così come l’ampliamento della nostra sede e la trasformazione della nostra struttura. Si è
trattato di un “cambiamento di pelle” strutturale: non abbiamo solo allargato il nostro business, ma abbiamo incrementato le nostre competenze e ottimizzato le procedure (la
certificazione ISO: 9001 è stata un
passaggio naturale per la nostra crescita, tanto per fare un esempio).
Per quanto riguarda Red Line, mi
piace sottolineare che si tratta di un
marchio che abbiamo registrato già
nel 1988, ma solo lo scorso anno abbiamo deciso di investirci: prima volevamo avere la garanzia di offrire
prodotti di qualità con una copertura
completa del circolante, risultato
che oggi abbiamo centrato in pieno.
UNA GAMMA DI RICAMBI
PER AUTO ASIATICHE, INGLESI
E AMERICANE CON UN'OFFERTA
CHE INCLUDE MECCANICA,
ELETTRICO, CARROZZERIA
E ACCESSORI.ABBIAMO
INCONTRATO SALVATORE
BORDONARO, TITOLARE
DELL'AZIENDA.
Una linea rossa
dall’America all’Oriente
TOMMASO CARAVANI
30 Notiziario Motoristico
lancio della linea Red Line: 1.750
pagine di cataloghi (senza immagini, “non c’entravano”) per quella
che Salvatore Bordonaro definisce
la “bibbia” del ricambio asiatico.
Effettivamente, a guardare la merceologia proposta, si spazia dalla
meccanica (comprese le parti per la
rettifica) all’elettrico, con un’ampia
offerta di accessori (per lo più destinati ai fuoristrada) e la particolarità
dei ricambi di carrozzeria; non un
semplice complemento, ma una vera e propria linea completa di parafanghi, cofani, fiancate e vetri, insomma, tutte quelle che comunemente vengono chiamate “parti visibili”.
Cerchiamo allora di capire come nasce B.B.F. e perché il mercato delle
auto asiatiche non può più essere
sottovalutato al giorno d’oggi.
Come nasce B.B.F. e perché avete
sentito l’esigenza di lanciare il
marchio Red Line?
B.B.F. è nata ufficialmente nel marzo del 1981. La prima attività, tuttavia, era molto differente da quella di
oggi: siamo nati come un negozio di
ricambi, e ci siamo presto specializzati nei ricambi asiatici e per auto
americane e inglesi. La nostra specializzazione ci ha portato a farci conoscere dagli altri ricambisti, che
piano piano hanno iniziato a richie-
La vostra realtà è un po’ atipica:
oltre alla meccanica e all’elettrico
trattate anche la carrozzeria; credete che ci sarà una fusione tra gli
operatori di questi due settori?
Non crediamo che, a breve termine,
meccanici e carrozzieri diventino
un’unica figura. Nel caso, poi, credo
Time line
L
e carrozzerie punteranno
sempre più sulla meccanica,
mentre specializzarsi sulle
auto asiatiche sarà sempre più difficile, per questo serviranno partner
competenti e in grado di risolvere i
problemi. Con queste parole Salvatore Bordonaro sintetizza la situazione di un mercato particolare:
quello delle auto di importazione e
della relativa riparazione e manutenzione. B.B.F., azienda nata nel
1981, neanche a farlo apposta, in
questo settore c’è da sempre: prima
come semplice ricambista, poi, con
il crescere della richiesta, è passato
alla dimensione di distributore, fino
ad arrivare ai giorni nostri, con il
che sarà la carrozzeria a inserire la
lavorazione meccanica e non viceversa. In questo senso abbiamo avuto già qualche segnale dal mercato.
Oggi la carrozzeria ha almeno due
vantaggi a lavorare la meccanica: da
una parte gli spazi, che per le carrozzerie sono molto più ampi che in
un’officina meccanica, dall’altra una
mentalità già abituata a una serie di
problematiche; basti pensare che le
carrozzerie devono rispettare numerose leggi sull’inquinamento e la sicurezza del luogo di lavoro. Le carrozzerie, insomma, tendono a somigliare sempre più a piccoli “concessionari” piuttosto che alle botteghe
cui eravamo abituati in passato.
Quali consigli dà a chi vede arrivare un’auto asiatica nella propria
officina?
Il primo consiglio che do riguarda i
fuoristrada, siano essi asiatici, inglesi o americani: è chiaro che l’officina che si vede arrivare un cliente con
un fuoristrada immagina subito di
poter tradurre tale cliente in facili
guadagni; è difficile resistere alla
tentazione. Eppure oggi i clienti sono più attenti, e molti fuoristrada sono utilizzati come le autovetture,
quindi ci si aspetta di essere trattati
allo stesso modo. Per quanto riguar-
da invece le vetture, diciamo che ancora oggi è difficile reperire informazioni sui modelli asiatici, anche
se noi pensiamo di aver dato un
grande contributo su questo tema.
Un’attenzione particolare è stata dedicata alla cura maniacale nell’inserimento per ogni articolo di note riguardanti misure, caratteristiche e
descrizioni dettagliate (ben diverse
dalle note standard), in grado di far
riconoscere all’operatore l’articolo
ricercato con più sicurezza; tutto ciò
è stato possibile grazie alla grande
esperienza maturata in quasi
trent’anni di operatività nel settore
asiatico.
In particolare, crediamo molto nel
nostro catalogo, che riteniamo essere
una risorsa unica per il ricambista,
perché grazie a esso riesce a muoversi agilmente nel mondo dei ricambi
asiatici. Ancor di più il nostro sito internet, dove il ricambista ha la possibilità di vedere anche le foto del prodotto. A questo proposito, voglio sottolineare che abbiamo dato una grande importanza alle immagini, perché
potessero davvero rappresentare un
valore aggiunto e un utile strumento
di ricerca e corretta identificazione
del prodotto. Proprio per questo non
ci siamo rivolti a un fotografo generico, ma abbiamo deciso di svolgere
1981
1988
1997
2003
2004
2010
negozio ricambi auto
distribuzione ai
ricambisti della zona
trasferimento da Collegno a Torino
trasformazione in grossista
acquisto nuova sede
trasferimento
nuova sede
lancio gamma
Red Line
Notiziario Motoristico 31
INTERVISTE
internamente questo compito e abbiamo incaricato un nostro dipendente, con oltre vent’anni di esperienza
nel settore, di fare le foto. Grazie alla
sua competenza specifica, infatti,
egli conosce le difficoltà che può
avere un ricambista o un meccanico a
identificare il pezzo di fronte a una
foto generica e nelle immagini sa
perciò evidenziare quel dettaglio che
può fare la differenza. Si tratta di un
lavoro molto lungo, ma, tanto per dare qualche numero, abbiamo già caricato 9.000 immagini.
Eppure anche per le auto asiatiche
i codici stanno esplodendo...
I nostri addetti aggiornano continuamente il catalogo, anche ascoltando i vari feedback che ci arrivano
dal mercato. Certo, l’esplosione dei
codici è un fatto incontrovertibile,
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per questo noi ci siamo specializzati solo in questa nicchia di mercato e
non abbiamo intenzione di allargarci ad altri settori. Per noi la questione non è ingestibile, anche se, chiaramente, ci crea dei problemi, non
tanto per la meccanica, quanto per la
carrozzeria, che ha un ingombro notevole: basti pensare che ogni anno
vengono presentati nuovi modelli e
con dimensioni non solo da utilitaria
come la Hyundai IX35.
Nell’ottica di dare un buon servizio al cliente, comunque, non ci
fermiamo certamente con gli investimenti: attualmente qui abbiamo
3.000 mq di magazzino oltre ai 900
mq della vecchia sede, mentre stiamo acquistando una serie di magazzini verticali automatici, per liberare circa un migliaio di metri di
magazzino. In questo modo do-
vremmo essere ancora più competitivi nei prossimi anni.
Attualmente come avviene la distribuzione dei vostri prodotti?
Da quattro anni a questa parte abbiamo iniziato a creare una rete di nostri
distributori regionali e oggi possiamo
dire di aver superato il 50% della copertura. Non si tratta di un lavoro
semplice, perché i nostri distributori
sono divisi per merceologia di prodotto. Non tutti quelli che trattano
meccanica vogliono inserire la carrozzeria o le altre linee e viceversa,
quindi il lavoro è piuttosto complesso. Inoltre, dobbiamo aggiungere che
cerchiamo sempre partner seri e affidabili e questo complica ancor di più
le cose. Tuttavia notiamo un buon interesse per il marchio Red Line e siamo molto fiduciosi per il futuro. ■