Fondi BEI, dalla Banca Europea ancora disponibilità per
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Fondi BEI, dalla Banca Europea ancora disponibilità per
Fondi BEI, dalla Banca Europea ancora disponibilità per finanziamenti alle imprese Dala BEI - Banca Europea degli Investimenti, che è uno degli istituti bancari più importanti nell'Unione Europea, ancora fondi per l'aumento dei presiti da erogare alle imprese stesse per realizzare i loro progetti di investimento e sviluppo. Si tratta della concessione di finanziamenti alle Imprese destinati alla realizzazione di programmi di investimento con fondi messi a disposizione dalla BEI. Beneficiari sono le PMI (piccole imprese fino a 250 dipendenti), ma anche le MIDCAP (imprese fino a 3.000 dipendenti) operanti in tutti i settori, compresa anche l'agricoltura. Sono ammissibili tutti gli investimenti e spese in beni materiali e immateriali. scorte e capitale circolante, sostenuti nell'ambito di un coerente programma di sviluppo. Sono escluse le spese per l'acquisto di terreni non strumentali al programma di investimento e le pure transazioni finanziarie. La quota finanziabile è fino al 100% del programma di investimento e il tasso agevolato consiste in un fisso o variabile con un vantaggio finanziario per l'Impresa di almeno 50 punti base sul tasso applicato in base al rating. Inoltre è ammissibile, quando ne ricorrono i presupposti, il ricorso al fondo nazionale di garanzia che concede la garanzia fino al 80% del finanziamento concesso. Misura aperta, domande a sportello. Finanziamenti con fondi Banca Europea per gli Investimenti Descrizione La BEI (Banca Europea per gli investimenti) mette a disposizione di Istituti a medio termine linee di credito per finanziamenti a tasso ordinario a condizioni più vantaggiose dei fondi a tasso di mercato reperibili sul mercato domestico. La motivazione è data dal fatto che le condizioni di raccolta sui mercati obbligazionari da parte della BEI (che gode di un rating elevato) sono più vantaggiose di quelle delle Banche tradizionali. Il valore in termini di costo risulta particolarmente accentuato per quanto riguarda le quotazioni del tasso fisso. Un altro vantaggio del finanziamento con fondi BEI è dato dal fatto che il medesimo è esente dall'imposta sostitutiva (0,25%) che grava invece sui finanziamenti tradizionali oltre i 18 mesi. Proprio per le finalità per cui è stata costituita la BEI, i finanziamenti vengono concessi solo a fronte di programmi di investimento. Caratteristiche: le caratteristiche sono del tutto analoghe a quelle indicate al precedente punto 2.3, per i finanziamenti classici a medio/lungo termine, con le seguenti peculiarità: · Importo: pari al 50% di un programma di investimenti anche già avviato (retroattività 2 anni) ancorché non ancora concluso; · Erogazione: a stato avanzamento lavori, secondo procedure di accertamento degli investimenti non particolarmente rigide; · Destinatari: imprese (indipendenti) con n° addetti inferiore a 500 e immobilizzi inferiori a 75 ML di Euro; · Limitazioni e/o esclusioni: previsti per taluni settori ed espressamente stabiliti in apposita circolare (ad esempio alcuni settori dell'alimentare, siderurgia ed altri). Si consiglia di verificare il Guida ai servi finanziari Scheda 2.4 proprio settore di attività mediante il controllo del codice Istat prima di impostare una pratica di finanziamento BEI; Tasso d'interesse · Fisso: seppur non disponibili presso tutti gli Istituti a medio termine, le linee a tasso fisso risultano particolarmente convenienti; i tassi fissi ottenibili mediante provvista BEI sono mediamente più bassi di 0,25% - 0,30% rispetto ai tassi fissi ottenibili direttamente dalla Banca finanziatrice; · Variabile: l'ancoramento è il tasso variabile BEI, a sua volta condizionato dall'Euribor 3 mesi (con uno scarto negativo mediamente di 0,10%), che viene aggiornato a scadenze fisse il 15/03 – 15/06 – 15/09 – 15/12 di ciascun anno; · Ulteriori agevolazioni: premesso che il finanziamento con fondi BEI è compatibile con le diverse leggi di incentivazione sugli investimenti, la Regione Piemonte nel Docup 2001/2006 prevede un contributo a fondo perduto su programmi di investimento finanziati con fondi BEI. Costo effettivo Oltre al risparmio in termini di tasso, esposto al punto precedente, il finanziamento BEI consente di risparmiare l'imposta sostitutiva (0,25%) che grava sui finanziamenti oltre i 18 mesi. Su un finanziamento di 8 anni ammortizzato, il risparmio dello 0,25% si traduce in un risparmio su base annua quantificabile in 0,08% circa che va ad aggiungersi allo 0,10% mediamente risparmiato rispetto all'Euribor puro già citato. Consigli operativi · In presenza di programmi di investimento (anche oggetto di domande a valere su leggi agevolative quali L.488 - Patti Guida ai servi finanziari Scheda 2.4 Territoriali ed a maggior ragione le linee di intervento del DOCUP Regione Piemonte 2001-2006 che prevedono specifici contributi), può essere opportuno valutare la disponibilità di fondi BEI in alternativa alle forme classiche di finanziamento a medio termine per sfruttare i vantaggi in termini di minor costo segnalati al punto precedente; · È ovvio che trattandosi di un risparmio nell'ordine dei 15/20 centesimi annui, è interessante seguire la procedura richiesta dalla BEI (peraltro non particolarmente onerosa) per finanziamenti di almeno 500.000 €; · In ogni caso il finanziamento BEI è oltremodo interessante, qualora siano disponibili linee a tasso fisso, in quanto il risparmio su base annua, compresa l'incidenza dell'imposta sostitutiva, supera i 30 centesimi per anno. Inail, Bando Isi 2015: approvate le linee di indirizzo per la concessione di incentivi economici alle imprese che investono in sicurezza. L'Inail ha approvato le linee di indirizzo per la concessione di incentivi economici alle imprese che investono in sicurezza – Bandi ISI 2015 e bandi a valutazione FIPIT 2014. Il consiglio di indirizzo e vigilanz ha deliberato per i Bandi ISI 2015 di confermare le risorse economiche previste e di integrare le risorse economiche con i residui disponibili dei bandi ISI precedenti. Inoltre è stato disposto anche di incrementare le risorse economiche per un importo di 20 milioni di euro già preventivato per il bando a graduatoria 2015 riservato al settore del terziario, impegnando gli Organi di gestione a realizzare tale bando nel primo quadrimestre 2016 con oneri a carico delle risorse ISI 2016, di incrementare le risorse economiche con le economie del bando ISI 2014 derivanti dalla mancata presentazione delle domande di finanziamento da parte delle imprese ammesse, di verificare nel percorso di elaborazione del prossimo provvedimento di assestamento al Bilancio di previsione 2015 la possibilità di destinare, in via straordinaria, ulteriori risorse al bando ISI 2015, E stato anche deciso di confermare la percentuale del contributo in conto capitale, l’importo massimo erogabile, i criteri di assegnazione dei punteggi e la soglia per l’accesso alla selezione, previsti nel bando ISI 2014. Infine è previsto, in caso di mancata presentazione, entro 30 giorni dalla formale comunicazione degli esiti, della documentazione richiesta alle imprese ammesse alla erogazione del contributo, lo scorrimento delle graduatorie nei limiti delle risorse che si renderanno disponibili. Verrà predisposto inoltre un separato bando per il comparto agricoltura Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato promosso da Invitalia per l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità (per startup ed iniziative da realizzarsi nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). AREA GEOGRAFICA: Italia SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Agroindustria/Agroalimentare BENEFICIARI: PMI SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Avvio attività, Opere edili e impianti TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato DOTAZIONE FINANZIARIA: € 80.000.000 BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi Con un nuovo stanziamento da 80 milioni di euro complessivi, riaprono i bandi di Invitalia per la richiesta di incentivi destinati all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego. E' possibile quindi presentare nuove domande per l'ammissione alle agevolazioni a valere sul decreto legislativo 185/2000, che regola la concessione degli incentivi all'autoimprenditorialità (Titolo I) e all'autoimpiego (Titolo II). Per entrambi gli avvisi, sarà possibile presentare la domanda per iniziative da realizzarsi nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. INCENTIVI PER L'AUTOIMPRENDITORIALITÀ Beneficiari Nuove società o cooperative costituite in maggioranza, sia numerica che di capitali, da giovani di età tra i 18 e i 35 anni, residenti nei territori di applicazione della legge (aree svantaggiate e territori a squilibrio occupazionale), alla data del 1° gennaio 2000 o nei 6 mesi precedenti la data di ricevimento della domanda di agevolazione; società o cooperative già esistenti, economicamente e finanziariamente sane, che abbiano avviato l'attività da almeno 3 anni e che siano costituite in maggioranza, sia numerica che di capitali, da giovani in possesso dei suddetti requisiti di età e residenza alla data di ricevimento della domanda e nei due anni precedenti; giovani imprenditori agricoli subentranti nella conduzione dell'azienda agricola al familiare, che presentino progetti di sviluppo o consolidamento, residenti nei territori di applicazione alla data del subentro. Anche la sede legale e operativa dell'impresa deve rientrare nei territori agevolabili. Le dimensioni devono essere quelle della micro e della piccola impresa; fanno eccezione le cooperative sociali che possono essere anche di medie dimensioni. Sono escluse le ditte individuali, le società di fatto e le società aventi un unico socio. Alla data di presentazione della domanda, e per i 5 anni successivi, i soci non possono detenere quote di altre società già beneficiarie delle agevolazioni previste dalla presente legge. Iniziative Agevolabili Sono previste quattro forme d'intervento a favore: 1. della produzione di beni e servizi: sono ammesse le imprese che intendono operare nei settori della produzione di beni in agricoltura, industria e artigianato, oppure nella fornitura di servizi alle imprese. Escluse le attività di servizi alla persona e alle amministrazioni pubbliche, le attività socio-sanitarie e le attività di commercio e turismo, nonché i settori non finanziabili sulla base della normativa comunitaria ed i progetti in agricoltura non compatibili con le disposizioni dei POR e del PSR. L'importo massimo degli investimenti non può superare la somma di 2.582.000 euro (importo ridotto ad 1.032.000 euro nel caso di giovani imprenditori agricoli subentranti al familiare, ad 516.000 euro per nuove iniziative di cooperative sociali ed a 258.000 euro per i progetti di sviluppo e consolidamento delle cooperative sociali); 2. del settore dei servizi: sono ammesse le imprese che intendono operare nei settori della fruizione dei beni culturali (ad esclusione di quelli statali), del turismo, della manutenzione di opere civili e industriali (ad esclusione della manutenzione straordinaria), della tutela ambientale, dell'innovazione tecnologica, dell'agricoltura, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroindustriali. Non sono ammessi progetti di importo superiore ad 516.000 euro (resta fermo il limite di 258.000 per i progetti di sviluppo e consolidamento delle cooperative sociali); 3. delle spese di gestione, a copertura delle spese di funzionamento sostenute nella fase di avvio dell'iniziativa agevolata. Per il settore agricolo è prevista l'erogazione di un premio di primo insediamento; 4. della formazione e dell'assistenza tecnica; per favorire la crescita imprenditoriale dei giovani soci/imprenditori sono previsti contributi a parziale copertura delle spese di formazione generale e specialistica, per i settori diversi da quello agricolo. Per il settore agricolo sono previsti contributi a copertura totale delle spese di assistenza tecnica. Agevolazione Le agevolazioni per la realizzazione dei progetti d'impresa consistono in contributi a fondo perduto e mutui a tasso agevolato. Il mutuo agevolato, di durata variabile dai 5 ai 10 anni (elevabili a 15 per i progetti di produzione agricola), è rimborsabile in rate costanti semestrali posticipate ed è regolato ad un tasso pari al 36% del tasso di riferimento comunitario. A garanzia del mutuo verrà acquisito privilegio speciale e ipoteca di primo grado, da acquisire sui beni oggetto di finanziamento. Il valore cauzionale deve essere pari al 120% dell'importo del mutuo concesso e in caso di mancata capienza deve essere prevista ipoteca su altri beni della società o di terzi, o la prestazione di fideiussione bancaria. Modulando opportunamente l'ammontare del contributo a fondo perduto e del mutuo agevolato, la copertura finanziaria può arrivare fino al 60-70% dell'investimento, di cui il 10-15% a fondo perduto. Per il settore agricolo la copertura può arrivare fino al 40-50% dell'investimento. L'impresa è tenuta ad apportare mezzi propri (capitale sociale, finanziamento infruttifero dei soci, prestiti bancari non agevolati a medio/lungo termine) per un importo pari almeno al 25% delle agevolazioni concesse. Per le spese di gestione è previsto un contributo a fondo perduto entro il limite massimo di 100.000 euro, in regime de minimis. Per il settore agricolo l'importo massimo del premio di insediamento è fissato in 25.000 euro. Anche per le spese di formazione e/o assistenza tecnica è previsto un contributo a fondo perduto nel rispetto della soglia de minimis. L'ammontare della quota di contributo soggetta a rimborso non può essere inferiore al 50% dell'importo contributivo. Quindi il totale del contributo in c/gestione (o del premio per il primo insediamento dei giovani agricoltori), degli aiuti destinati alla formazione e/o assistenza tecnica e del contributo c/investimenti non può superare l'importo del mutuo agevolato. L'importo globale degli aiuti concessi ad una singola impresa non può superare 400.000 Euro erogati su un qualsiasi periodo di 3 esercizi o 500.000 Euro se l'azienda si trova nelle zone montane, zone caratterizzate da svantaggi naturali diverse dalle zone montane, aree Natura 2000. Spese Ammissibili I beni d'investimento devono essere nuovi di fabbrica e acquistati successivamente alla ricezione da parte di Sviluppo Italia della domanda di ammissione alle agevolazioni. I beni agevolati devono essere vincolati all'esercizio dell'attività finanziata per un periodo minimo di 5 anni a decorrere dalla data di inizio effettivo dell'attività d'impresa e, comunque, fino all'estinzione del mutuo. Le categorie di spesa agevolabili variano a seconda del settore economico di riferimento. Spese Produzione ammissibili agricola Studio di fattibilità Terreno Trasformazione di beni in agricoltura Produzione industriale Servizi alle imprese Fornitura di servizi Sì Sì Sì Sì Sì Sì No Sì No No Sì No No No No Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Opere agronomiche e di miglioramento fondiario Opere edilizie (incluse spese di progettazione e oneri di concessione) Allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature Altri beni a utilità Sì Sì Sì Sì Sì Sì No No No No pluriennale Acquisto di animali e piante I progetti di investimento devono essere ultimati entro 12 mesi dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni, elevabili a 24 nei casi di particolare complessità. Le spese di gestione ammissibili sono quelle sostenute per: 1. acquisto di materie prime 2. prestazioni di servizi 3. oneri finanziari (diversi da quelli relativi al muto agevolato). Le domande devono essere trasmesse ad Invitalia S.p.A. Sono state modificate le norme che regolano la concessione delle agevolazioni di cui al D. Lgs. 185/00 Titolo I (con Decreto Legge n.145/2013, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nr. 300 del 23.12.2013). Pertanto, per concedere le suddette agevolazioni, è necessario attendere l’emanazione del Regolamento di Attuazione, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, che indicherà anche le modalità di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni. Con l’avvenuta emanazione del Regolamento, sarà pubblicata, sul portale di Invitalia, la modulistica per la presentazione della domanda. INCENTIVI PER L’AUTOIMPIEGO Beneficiari Persone fisiche o società di nuova costituzione che intendono avviare un'attività di lavoro autonomo in forma di ditta individuale (Misura "Lavoro autonomo") o un'attività imprenditoriale in forma di S.n.c. o S.a.s. (Misura "Microimpresa") o persone fisiche o società (di persone o di capitali) di nuova costituzione che intendono avviare un'attività imprenditoriale in franchising, da realizzare con Franchisor convenzionati con l'Agenzia (Misura “Franchising”). I proponenti o almeno la metà dei soci, titolari di almeno la metà delle quote, devono essere in possesso di tutti i seguenti requisiti : maggiorenne alla data di presentazione della domanda non occupato alla data di presentazione della domanda residente nei territori di applicazione della normativa, alla data del 1° gennaio 2000 oppure nei 6 mesi precedenti la data di presentazione della domanda. Anche la sede legale e operativa dell'attività deve rientrare nei territori agevolabili. La ditta individuale deve essere costituita (attribuzione partita iva e iscrizione registro imprese) dopo la presentazione della domanda, le società devono essere già costituite ma inattive e lo statuto societario deve contenere una clausola che non consenta atti di trasferimento di quote che facciano venir meno le condizioni soggettive di disoccupazione e di residenza per almeno cinque anni dalla data di delibera di ammissione alle agevolazioni. Sono escluse le imprese costituite sotto forma di cooperativa, le società di fatto, le società di capitale, le società con unico socio. Per i limiti dimensionali si fa riferimento a quelli previsti per le microimprese e le piccole imprese. Iniziative Agevolabili La legge incentiva l'avvio di nuove attività. Le ditte individuali possono operare in qualsiasi settore (produzione di beni, fornitura di servizi, commercio) con un investimento complessivo non superiore a 25.823 euro IVA esclusa. Le iniziative delle società possono riguardare solo la produzione di beni e la fornitura di servizi (escluso quindi il commercio), con un investimento complessivo non superiore a 129.114 euro IVA esclusa. L'attività finanziata deve essere svolta per un periodo di almeno 5 anni a decorrere dalla data di delibera di ammissione alle agevolazioni. In tale periodo la ditta individuale non può trasformarsi in società, mentre nelle società è ammessa la sostituzione dei soci se aventi le caratteristiche. Agevolazione La legge prevede la copertura del 100% delle spese ammissibili tramite: mutuo a tasso agevolato per gli investimenti, pari al 50% del totale delle spese agevolabili (investimenti + spese di gestione), ad un tasso pari al 30% di quello di riferimento comunitario della durata di cinque anni (per le ditte individuali) o sette anni (per le società), e sdebitabile con rate trimestrali costanti posticipate. Sulla misura "Lavoro autonomo" l'importo del mutuo non può superare i 15.494 euro. Contributi a fondo perduto per gli investimenti e per le spese di gestione del primo anno, per un importo pari alla differenza tra gli investimenti ammissibili e l'importo del mutuo a tasso agevolato. Sulla misura "Lavoro autonomo" l'importo massimo di contributo è sempre fissato in 5.165 euro, indipendentemente dall'ammontare dell'investimento complessivo. Spese ammissibili Le spese, che devono essere sostenute dopo la data di ammissione alle agevolazioni (e non dopo la data di presentazione della domanda) ed ultimate entro 6 mesi dalla data di stipula del contratto con Sviluppo Italia, possono riguardare per l'investimento: macchinari e attrezzature; impianti e allacciamenti; beni immateriali a utilità pluriennale; ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti per la gestione (1° anno di attività) materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo; utenze e canoni di locazione per immobili; oneri finanziari (esclusi gli interessi del mutuo agevolato); prestazione di garanzie assicurative sui beni finanziati (la polizza è obbligatoria); (solo sulla Misura Microimprese anche pubblicità e commercialista) E' ammesso l'acquisto di beni usati così come l'acquisto di attività preesistenti. Le domande devono essere trasmesse ad Invitalia S.p.A. Contributo a fondo perduto promosso dal Mipaaf fino al 98% a sostegno dell'attività ittica Sulla GURI del 26.10.2015 è stato pubblicato il bando per la realizzazione di iniziative a sostegno dell'attività ittica nell'ambito del Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 20132015. I programmi, a pena di inammissibilita', non devono riguardare l'esecuzione di attivita' che costituiscano oggetto di progetti gia' completati o in corso di realizzazione e gia' finanziati a totale copertura da altri enti o dallo stesso Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali ed i contributi di cui al presente decreto non sono cumulabili con altre agevolazioni contributive o finanziarie pubbliche sulle stesse spese ammissibili. Soggetti beneficiari Possono accedere ai contributi i soggetti privati in possesso di adeguate conoscenze del settore ittico in relazione alla natura delle attivita' del progetto presentato. Non possono accedere al contributo soggetti che abbiano gia' ottenuto nella corrente annualita' la concessione di finanziamenti nell'ambito del Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 2013 - 2015. Puo' essere presentato, a pena di inammissibilita', un unico progetto da parte del medesimo soggetto. Entità e forma dell'agevolazione I progetti inseriti in graduatoria saranno ammessi a contributo, fino a concorrenza delle disponibilita' finanziarie, nella misura massima del 98% dell'importo di cui al piano finanziario presentato e ritenuto ammissibile, con un massimale di intervento pari ad € 44.000,00 per ciascun progetto. Scadenza Ciascun progetto dovra' pervenire presso entro e non oltre 15 giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, ovvero entro il 10.11.2015 . 50 M€ per le Imprese a partecipazione giovanile o femminile: al via le domande da metà Gennaio 2016 per richiedere finanziamenti a tasso ZERO Conto alla rovescia per le nuove agevolazioni alle imprese giovanili e femminili di micro e piccola dimensione. Con la circolare del 9 Ottobre 2015, n. 75445, sono state rese note le modalità e i termini di presentazione delle domande di agevolazione rivolte alle nuove imprese giovanili e femminili :a partire dal prossimo 13 gennaio 2016 infatti, sarà possibile compilare -esclusivamente per via elettronica - le domande. Le risorse finanziarie a disposizione sono pari a 50 milioni di euro. Imprese a partecipazione giovanile o femminile: finanziamento a tasso 0 per progetti fino ad 1,5 M€ Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale del 5 settembre 2015, il Decreto 30 luglio 2015 n. 140 con il regolamento – ai sensi di quanto previsto dall’articolo 24 del decreto legislativo n. 185/2000– contenente i criteri e le modalità per la concessione delle agevolazioni volte a sostenere nuova imprenditorialità, in tutto il territorio nazionale, attraverso la creazione di micro e piccole imprese competitive, a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile. Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese: costituite in forma societaria, ivi incluse le società cooperative; la cui compagine societaria è composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni ovvero da donne; costituite da non più di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione; di micro e piccola dimensione, secondo la classificazione contenuta nel regolamento GBER nonché nel decreto del Ministro delle attività produttive 18 aprile 2005. Ai fini dell’accesso alle agevolazioni le imprese devono: essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel Registro delle imprese; essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali; non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea. Il possesso dei requisiti deve essere dimostrato alla data di presentazione della domanda di agevolazione, nel caso di imprese già costituite alla predetta data, oppure entro 45 giorni dalla data della comunicazione nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche che intendano costituire una nuova società. Non sono ammesse agli aiuti le imprese controllate da soci controllanti imprese che abbiano cessato, nei dodici mesi precedenti la data di presentazione della richiesta, un’attività analoga a quella cui si riferisce la domanda di agevolazione. Iniziative ammissibili Sono ammesse alle agevolazioni le iniziative attivabili su tutto il territorio nazionale e promosse nei principali settori dell’economia quali: produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli; fornitura di servizi alle imprese e alle persone; commercio di beni e servizi; turismo. Sono stati individuati, inoltre, settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile e femminile, riguardanti: le attività turistico-culturali, intese come attività finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza; l’innovazione sociale, intesa come produzione di beni e fornitura di servizi che creano nuove relazioni sociali ovvero soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative. Spese ammissibili Sono ammissibili alle agevolazioni le spese necessarie alle finalità del programma di investimento sostenute dall’impresa a decorrere dalla data di presentazione della domanda oppure dalla data di costituzione della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche. Sono agevolabili, fatti salvi i divieti e le limitazioni stabiliti dal regolamento de minimis, le iniziative che prevedono programmi di investimento non superiori a 1.500.000,00 euro. Le spese ammissibili sono quelle relative all’acquisto di beni materiali e immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie: a) suolo aziendale; b) fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni; c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica; d) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa; e) brevetti, licenze e marchi; f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del progetto; g) consulenze specialistiche. Entità dell'agevolazione Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e assumono la forma di un finanziamento agevolato per gli investimenti, a un tasso pari a zero, della durata massima di 8 anni e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile. Presentazione domande a partire da metà gennaio 2016 Formazione: in arrivo 72 M€, domande a partire dal 10 dicembre 2015 Con l'Avviso n. 5/2015 vengono stanziati 72 milioni di europer il finanziamento di piani condivisi per la formazione dei lavoratori sui temi chiave per la competitività delle imprese aderenti: · · · · · · qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti, innovazione dell'organizzazione, digitalizzazione dei processi aziendali, commercio elettronico, contratti di rete, internazionalizzazione. Ciascun Piano formativo può interessare solo uno dei seguenti Ambiti: Ambito I-Territoriale, esclusivamente in una regione o provincia autonoma collocata all'interno delle Macro Aree Nord, Centro, Sud e Isole. Ambito II- Settoriale, di reti e di filiere produttive, su base multi regionale, per soddisfare fabbisogni formativi comuni alle aziende appartenenti alla stessa categoria merceologica o a reti e filiere organizzate secondo la logica del prodotto finale, sviluppando modelli e interventi integrati di formazione del personale, anche con azioni di tipo sperimentale o prototipale. Il Piano deve coinvolgere imprese appartenenti ad almeno due regioni o province autonome e la quota minima di aziende appartenenti alla regione o provincia autonoma meno coinvolta deve essere almeno pari al 30% del totale delle imprese partecipanti al Piano. Ambito III - Ad iniziativa aziendale, riguardante i Piani presentati da Soggetti proponenti costituiti prevalentemente da imprese già aderenti beneficiarie della formazione per i propri dipendenti (almeno cinque aziende nella compagine proponente), anche su base multi regionale. Requisito necessario è la sussistenza di fabbisogni ed obiettivi formativi comuni a tutte le imprese partecipanti, chiaramente evidenziati. Possono presentare la domanda di finanziamento e realizzare i Piani formativi, a pena di esclusione dalla procedura, esclusivamente i seguenti soggetti: · le imprese beneficiarie dell'attività di formazione oggetto del Piano per i propri dipendenti, aderenti a Fondimpresa alla data di presentazione della domanda di finanziamento e già registrate sull'«Area Associati» del sito web www.fondimpresa.it; · gli enti già iscritti, alla data di presentazione della domanda di finanziamento, nell'Elenco dei Soggetti Proponenti (pubblicato sul sito) qualificati da Fondimpresa. Amianto: in arrivo un credito d'imposta del 50% per interventi di bonifica. E' stato presentato, in Senato, un emendamento al collegato Ambientale che introduce un credito d'imposta del 50% delle spese sostenute, a favore delle imprese che effettuano, nel 2016/2018, interventi di bonifica d'amianto. Potranno accedere al beneficio interventi di importo superiore a €20.000,00. Il credito sarà ripartito e utilizzato in tre quote annuali di pari importo e non concorrerà alla formazione del reddito, nè alla base imponibile dell'imposta sulle attività produttive (IRAP) Finanziamento a tasso agevolato per la diffusione ed il rafforzamento dell'economia sociale Le agevolazioni di cui al presente decreto, al quale seguirà il bando, sono concesse, a fronte della realizzazione dei programmi di investimento nella forma di finanziamenti a tasso agevolato pari allo 0.5 per cento annuo e di una durata non superiore a 15 anni. Soggetti beneficiari: a) imprese sociali, costituite in forma di societa'; b) cooperative sociali, anche non aventi qualifica di imprese sociali, e relativi consorzi; c) societa' cooperative aventi qualifica di ONLUS. Tipologia di programmi ammissibili Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto i programmi di investimento finalizzati alla creazione o allo sviluppo delle imprese : a) compatibili con le rispettive finalita' statutarie; b) organici e funzionali all'attivita' esercitata; c) avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione. Per avvio del programma si intende la data di inizio dei lavori relativi all'investimento oppure la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l'investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima; d) che presentino spese ammissibili, al netto dell'IVA, non inferiori a euro 200.000,00 (duecentomila/00) e non superiori a euro 10.000.000,00 (diecimilioni/00). Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto le spese necessarie alle finalita' del programma di investimento, sostenute dall'impresa beneficiaria a partire dalla data di presentazione della domanda e relative all'acquisto di beni e servizi rientranti nelle seguenti categorie: a) suolo aziendale e sue sistemazioni; b) fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni; c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica; d) programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa; e) brevetti, licenze e marchi; f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell'impresa beneficiaria, funzionali alla realizzazione del progetto; g) consulenze specialistiche, quali studi di fattibilita' economico-finanziaria, progettazione e direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale; h) oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge; i) spese per l'ottenimento di certificazioni ambientali o di qualita'; l) spese generali inerenti allo svolgimento dell'attivita' d'impresa. Pronti i modelli per la riduzione del tasso Inail Le aziende che intendono effettuare, o che hanno già effettuato, degli interventi di miglioria delle condizioni di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, durante l'anno 2015, potranno richiedere la riduzione del tasso di premio applicato dall'Inail. I requisiti per poter beneficiare della riduzione: -essere in regola con gli obblighi contributivi, assicurativi e con le disposizioni obbligatorie in materia di prevenzione infortuni e di igiene del lavoro; -essere operative da almeno due anni; -aver eseguito, durante l'anno 2015, interventi per il miglioramento delle condizioni di igiene e sicurezza. Il termine ultimo per presentare le richieste, sia per le aziende che hanno già tutti i requisiti, sia per quelle che vogliono comunque presentare la domanda di riduzione, è fissato per il 2 marzo 2016. Brevetti +2: dal 6 ottobre sarà possibile presentare la domanda Le agevolazioni sono destinate alle imprse con sede legale e operativa in Italia, che possiedono almeno uno dei seguenti requisiti: - sono titolari o licenziatari di un brevetto rilasciato successivamente al 1° gennaio 2013 - hanno depositato una domanda di brevetto successivamente al 1° gennaio 2013 - sono in possesso di una opzione d'uso o di un accordo preliminare di acquisto o di acquisizione in licenza di un brevetto rilasciato successivamente al 1° gennaio 2013 - sono spin-off accademici ostituiti da meno di 12 mesi e titolari di un brevetto concesso successivamente al 1° gennaio 2012 Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto fino a un massimo di € 140.000 che non può superare l'80% dei costi ammissibili Per gli spin-off accademici, le agevolazioni possono arrivare al 100% dei costi ammissibili Contributo in c/impianti e finanziamento a tasso agevolato fino al 75% a favore di programmi di investimento finalizzati alla riqualificazione delle aree di crisi industriali. Soggetti beneficiari Sono ammissibili alle agevolazioni le imprese costituite in forma di società cooperative e le società consortili che, alla data di presentazione della doamnda di agevolazioni, siano in possesso dei seguenti requisiti: essere regolarmente costituite in forma societaria ed iscritte nel Registro delle imprese essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali non rientrare tra le societa' che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea non rientrare tra coloro che nei due anni precedenti abbiano chiuso la stessa o analoga attivita' nello spazio economico europeo o che abbiano concretamente in programma di cessare l'attivita' entro due anni dal completamento del programma di sviluppo proposto nella zona interessata. Le imprese ammissibili alle agevolazioni sono classificate in piccola, media o grande dimensione. Tipologia di progetti ammissibili Sono ammissibili alle agevolazioni previste dal decreto i programmi di investimento produttivo ed i programmi si investimento per la tutela ambientale. A completamento dei predetti programmi sono considerati ammissibili anche i progetti per l'innovazione dell'organizzazione, per un ammontare non superiore al 20% del totale degli investimenti ammissibili. I programmi di investimento produttivo devono essere diretti a: la realizzazione di nuove unità produttive tramite l'adozione di soluzioni tecniche, organizzaztive e/o produttive innovative rispetto al mercato di riferimento l'ampliamento e/o la riqualificazione di unità produttive esistenti tramite diversificazione della produzione in nuovi prodotti aggiuntivi o cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo la realizzazione di nuove unità produttive o l'ampliamento di unità produttive esistenti l'acquisizione di attivi di uno stabilimento I programmi di investimento devono riguardare le seguenti attività economiche: estrazione di minerali da cave e miniere attività manifatturiere produzione di energia attività di servizi alle imprese attività turistiche Tipologia di spese ammissibili Le spese ammissibili devono riferirsi all'acqusito e realizzazione di immobilizzazioni e devono riferirsi a: suolo aziendale e sue sistemazioni opere murarie e assimilate infrastrutture specifiche aziendali macchinari, impianti ed attrezzature programmi informatici e servizi per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) immobilizzazioni immateriali Per le sole PMI sono ammissibili anche le spese relative a consulenze connesse al programma di investimento produttivo. Entità e forma dell'agevolazione Ai fini dell'ammissibilità alle agevolazioni, i programmi e i progetti devono prevedere spese ammissibili complessive non inferiori a € 1.500.000,00 . Le agevoalzioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato. Quest'ultimo è pari al 50% degli investimenti ammissibili e ha una durata massima di 10 anni, il tasso agevolato di riferimento è pari al 20% del tasso di riferimento vigente alla data di concessione delle agevolazioni. Il contributo in conto impianti è determinato in relazione all'ammontare del finanziamento agevolato. La somma del finanziamento agevolato, del contributo in conto impianti e della eventuale partecipazione al capitale non può essere superiore al 75% degli investimenti ammissibili. Finanziamento a tasso agevolato fino al 75% promosso da Invitalia per nuove imprese A breve verrà attivato il nuovo strumento agevolativo di INVITALIA, Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa SpA, che mette a disposizione delle nuove imprese finanziamenti a tasso zero per promuovere la creazione di nuove società. Sono finanziabili le iniziative di start-up nei seguenti settori: Produzione di beni in agricoltura, industria e artigianato; Fornitura di servizi alle imprese (non sono finanziabili i servizi alle amministrazioni pubbliche); Commercio. Soggetti beneficiari I soggetti beneficiari sono le imprese di micro e piccola dimensione con sede nell’intero territorio nazionale, costituite sotto forma disocietà (comprese cooperative) da non più di 12 mesi alla data di presentazione della domanda. La domanda di agevolazione potrà essere presentata anche da persone fisiche che intendano provvedere alla costituzione di una nuova società. È rivolta alle imprese composte in maggioranza - dei soci e dei capitali da giovani tra i 18 e i 35 anni su tutto il territorio nazionale. Qualora la compagine sia femminile scompare il vincolo di età. Non sono ammissibili Newco con un unico Socio. Sono ammissibili tutte le forme di Società, anche di persone. Tipologia spese ammissibili Suolo aziendale; Fabbricati, opere edili / murarie, comprese le ristrutturazioni (nella misura del 30% del finanziamento in caso di produzione, 20% in caso di servizi); Macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica; Programmi informatici e servizi per l’Information and Communication Technologies (ICT); Brevetti, licenze e marchi; Formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del progetto; Consulenze specialistiche. Dal 30 giugno si potranno presentare le domande per il Bando Efficienza energetica D.M. 24 aprile 2015 Con decreto direttoriale 1 giugno 2015 sono stati definiti il termine e le modalità di presentazione delle domande ai fini dell’ accesso alle agevolazioni. La domanda di agevolazioni e la documentazione indicata, firmate digitalmente, devono essere presentate, pena l’invalidità, a partire dalle ore 10.00 del 30 giugno 2015 attraverso un’apposita procedura informatica. La chiusura dello sportello per la presentazione delle domande è disposta con provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese e comunicata in questo sito e nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Il nuovo bando prosegue e rafforza l’azione di sostegno attivata con il bando efficienza energetica 2013, sostenendo la crescita e il rilancio competitivo delle imprese attraverso l’attuazione di investimenti funzionali ad un uso più razionale e sostenibile dell’energia all’interno dei processi produttivi. LE RISORSE A DISPOSIZIONE La dotazione complessiva prevista è di 120 milioni di euro. CHI PUO’ ACCEDERE Imprese con unità produttive localizzate nelle Regioni eleggibili alle azioni del POI Energia (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia) regolarmente costituite da almeno un anno, iscritte come attive al registro imprese e operanti in regime di contabilità ordinaria. Le imprese destinatarie di un decreto di concessione delle agevolazioni a valere sul decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 5 dicembre 2013 - Bando Efficienza Energetica (fatta eccezione per quelle che, alla data del presente decreto, abbiano formalizzato la rinuncia alle agevolazioni) non potranno beneficiare delle agevolazioni. SOGGETTI BENEFICIARI Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto le imprese che, alla data di presentazione della domanda, sono in possesso dei seguenti requisiti: a) essere regolarmente costituite da almeno un anno e iscritte come attive nel Registro delle imprese; b) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali; c) trovarsi in regime di contabilità ordinaria; d) non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea; e) essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi; f) essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero; g) non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel Regolamento GBER. COME OTTENERE I FONDI Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione. I termini e le modalità per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni saranno definiti con un apposito decreto della Direzione per gli incentivi alle imprese. COSA FINANZIA I programmi d’investimento finanziabili devono prevedere spese non inferiori a euro 30.000,00 (trentamila) e conseguire la realizzazione di interventi funzionali alla riduzione nominale dei consumi di energia primaria all’interno di un’unità produttiva esistente. Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento avviati successivamente al 17 maggio 2014 e non completati alla data di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, con spese sostenute non superiori al 70 per cento del costo totale dell’investimento proposto, nonché nuovi programmi da avviare alla data di presentazione della domanda. INTERVENTI AMMESSI Le tipologie di intervento che possono essere finanziate sono: isolamento termico degli edifici (es. rivestimenti, pavimentazioni, infissi, isolanti, materiali per l’eco-edilizia, coibentazioni compatibili con i processi produttivi, etc.); razionalizzazione, efficientamento e/o sostituzione dei sistemi di riscaldamento, condizionamento, alimentazione elettrica, forza motrice ed illuminazione (es. building automation, motori a basso consumo, rifasamento elettrico dei motori, installazione di inverter, sistemi per la gestione ed il monitoraggio dei consumi energetici, etc.); impianti ed attrezzature funzionali al contenimento dei consumi energetici; installazione, per sola finalità di autoconsumo con potenza non superiore a 500 KW elettrici, di impianti per la produzione e la distribuzione dell’energia termica ed elettrica. INTERVENTI NON AMMESSI Non sono ammissibili alle agevolazioni gli interventi aventi ad oggetto la mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature, spese di funzionamento, spese notarili, acquisto di beni usati e/o di beni acquisiti attraverso il sistema della locazione finanziaria. SPESE AMMISSIBILI Sono ammissibili le spese che riguardano l’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali che rientrano nelle seguenti categorie: a. opere murarie e assimilate (max 40% dell’investimento complessivo ammesso)*; b. macchinari, impianti e attrezzature (nuovi); c. programmi informatici funzionali al monitoraggio dei consumi energetici; d. Servizi di consulenza nel limite del 10% per cento del totale dei costi ammissibili di cui alle lettere precedenti (diagnosi energetiche, progettazione esecutiva, direzione dei lavori, collaudo degli interventi da realizzare). *tale limitazione non si applica ai casi in cui le opere murarie siano funzionali alla realizzazione di interventi di isolamento termico degli edifici. LE AGEVOLAZIONI Le agevolazioni sono concesse nel rispetto dei limiti previsti all’articolo 3, comma 2 del Regolamento de minimis e secondo le seguenti forme alternative: a. per i soli programmi di importo inferiore o uguale a euro 400.000,00, nella forma di contributo in conto impianti, per una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 50%. I programmi che presentano un costo complessivo superiore a euro 100.000,00 devono avere sostenuto alla data di presentazione della domanda e comunque successivamente al 17 maggio 2014, spese almeno pari al 30% del costo complessivo proposto. I programmi di investimento per i quali le agevolazioni sono richieste nella forma del contributo in c/impianti debbono essere completati entro il 31 dicembre 2015; b. finanziamento agevolato privo di interessi passivi per una percentuale nominale delle spese ammissibili complessive pari al 75 per cento. L’importo dell’aiuto corrisponde all’Equivalente Sovvenzione Lordo. I programmi di investimento per i quali le agevolazioni sono richieste nella forma del finanziamento agevolato debbono essere completati entro il 31 dicembre 2016. SETTORI DI ATTIVITA’ AMMESSI Sono ammessi i settori di attività identificati in base alla classificazione ATECO 2007 ad esclusione dei settori di cui all’articolo 1, comma 1 del Regolamento de-minimis. Inoltre, non sono ammissibili alle agevolazioni i programmi d'investimento riguardanti le seguenti attività economiche inserite nella classificazione ATECO 2007 alle categorie: A.2 Silvicoltura ed utilizzo di aree forestali F Costruzioni (ad eccezione delle attività di cui al codice 41.1 “sviluppo di progetti immobiliari”) H Trasporto e magazzinaggio (ad eccezione delle attività di cui al codice 52 “magazzinaggio ed attività di supporto ai trasporti”) K Attività finanziarie ed assicurative L Attività immobiliari O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria Agevolazioni per le fonti rinnovabili non fotovoltaiche. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.268/2014 il decreto 6 novembre 2014 del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente, che dà il via ai nuovi incentivi per gli impianti da fonti rinnovabili non Fotovoltalche (FER elettriche) ammessi dalla rimodulazione. Il DM regola la rimodulazione volontaria degli incentivi alle fonti rinnovabili elettriche diverse dal Fotovoltaico prevista dal Decreto “Destinazione Italia”. La rimodulazione viene applicata agli esercenti degli impianti che optano per l’estensione del periodo di incentivazione di 7 anni con una conseguente riduzione, dell’erogazione annua. Sono previste due possibilità di intervento : § Continuare ad usufruire del regime incentivante spettante per il periodo di diritto residiuo, perdendo la possibilità di accedere ad ulteriori strumenti incentivanti per gli interventi di qualunque tipo realizzati sullo stesso sito, per 10 anni a partire dal termine del periodo di diritto al regime incentivante. § Scegliere la rimodulazione dell'incentivo spettante, in tal caso il produttore accederà ad un incentivo ridotto di una certa percentuale specifica per ciascuna tipologia di impianto da applicarsi per un periodo rinnovato di incentivazione, pari al periodo residuo dell’incentivazione spettante alla medesima data incrementato di 7 anni. Soggetti beneficiari Il provvedimento si rivolge ai produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili, titolari di impianti che beneficiano di certificati verdi, tariffe onnicomprensive o tariffe premio, stabilendo le modalità di determinazione dei nuovi incentivi riconosciuti sull’energia elettrica prodotta dagli impianti a fonti rinnovabili esistenti, diversi da quelli fotovoltaici. Tipologia di progetti ammissibili Nel caso in cui si scelga di esercitare l’opzione di rimodulazione, fino al termine del nuovo periodo di incentivazione, in caso di interventi realizzati sullo stesso sito dell’impianto, non si avrà diritto di accesso ad ulteriori strumenti incentivanti, anche qualora l’esercente rinunci all’incentivo rimodulato, a parte il ritiro dedicato e lo scambio sul posto, se compatibili con il proprio meccanismo incentivante. Per quanto riguarda gli stessi impianti da rinnovabili non fotovoltaiche ammessi dalla rimodulazione, è possibile accedere ad ulteriori strumenti incentivanti previsti dalla normativa vigente in caso di: § interventi di potenziamento; § interventi di integrale ricostruzione, effettuati a partire dal quinto anno successivo al termine del periodo residuo di diritto di godimento all’incentivo originario; interventi di rifacimento totale degli impianti a biomasse di potenza non superiore a 1 MW, se effettuati a partire dal quinto anno successivo al termine del periodo residuo di diritto di godimento all’incentivo originario. Contributi alle imprese che assumono dottori di ricerca: proroga al 31/12/2015 Nell’ambito delle misure di intervento previste dal programma FIxO “Scuola&Università” è aperto un avviso pubblico che ha l’obiettivo di incentivare l’assunzione a tempo pieno di dottori di ricerca, di età compresa tra i 30 e i 35 anni non compiuti, attraverso contributi alle imprese per la stipula di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato (almeno 12 mesi) o a tempo indeterminato: Soggetti beneficiari Possono presentare domanda di contributo i datori di lavoro privati che assumano a tempo pieno dottori di ricerca di età compresa tra i 30 e i 35 anni non compiuti Soggetti destinatari delle azioni di inserimento lavorativo incentivato Dottori di ricerca di età compresa tra i 30 e i 35 anni non compiuti Risorse finanziarie 1 milione di euro Importo del bonus assunzionale Le imprese riceveranno un contributo pari a: 8 mila euro per ogni soggetto assunto con contratto di lavoro subordinato full time (a tempo indeterminato o determinato per almeno 12 mesi), più un eventuale contributo fino a 2 mila euro per le attività di assistenza didattica individuale. BANDO AMBIENTE 2015: a disposizione 4,5 milioni di euro per la prevenzione dei rischi ambientali nelle aree naturali protette del Mezzogiorno La Fondazione CON IL SUD invita le organizzazioni di terzo settore e del volontariato diBasilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia a presentare progetti esemplari per la prevenzione e riduzione dei rischi ambientali all’interno delle aree naturali protette del Sud. Il Bando mette a disposizione 4,5 milioni di euro. Il nostro Mezzogiorno è straordinariamente ricco di bellezze naturalistiche e paesaggistiche. Un patrimonio dal grande valore anche culturale ed economico, minacciato ogni anno da rischi di natura idrogeologica, geologica, di perdita di superficie boschiva e di biodiversità. Sono oltre 200 le aree naturali protette presenti nelle regioni meridionali. Nel dettaglio, si tratta di 11 parchi nazionali e 29 regionali, 19 aree marine, 45 riserve naturali statali e 95 riserve regionali, a cui si aggiungono 17 altre aree protette (14 statali e 3 regionali). La Sicilia è la regione del Mezzogiorno con il maggior numero di aree tutelate (88), seguita dalla Puglia (39), dalla Campania (30), dalla Calabria (23), dalla Sardegna (19) e dalla Basilicata (17) . Gli interventi dovranno essere proposti da partnership costituite da almeno tre soggetti: oltre al terzo settore e al volontariato potranno essere coinvolte le istituzioni, le università, la ricerca e il mondo economico. Fondamentale nell’elaborazione e nella valutazione delle proposte sarà l’impegno degli Organi di gestione delle aree protette in cui si svolgeranno i progetti ad accompagnare e sostenere attivamente gli interventi avviati per garantirne la piena realizzazione e l’effettiva continuità nel tempo. Le proposte di progetto dovranno essere presentate esclusivamente online, entro il 14 aprile 2015 per i parchi nazionali e regionali ed entro il 17 aprile per tutte le altre aree protette. “Come nei dei due precedenti bandi, anche quest’anno vogliamo affrontare il tema ambientale partendo dalle comunità, immaginando la cura del bene comune come un’opportunità concreta di sviluppo locale oltre che come un dovere nei confronti delle future generazioni – sottolinea Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione CON IL SUD. Sarà premiata la capacità di fare rete, di costruire rapporti eterogenei in grado di rafforzare la coesione sociale e di avere un forte impatto sul territorio”. Potranno essere selezionati e finanziati progetti che prevedano principalmente attività quali, ad esempio, l’avvio di presidi territoriali svolti dalle comunità locali; l’educazione dei cittadini alla cura e manutenzione del territorio e alla gestione di situazioni di emergenza ambientale; lo sviluppo di sistemi di controllo e monitoraggio dei fenomeni che possono destabilizzare le condizioni di equilibrio territoriale; le opere di conservazione delle specie animali o vegetali. Le proposte di progetto potranno, inoltre, prevedere interventi di valorizzazione e capaci di favorire la fruibilità delle Aree protette. Con le precedenti edizioni del Bando la Fondazione ha sostenuto 31 progetti (10 nel 2008, per la salvaguardia dei Parchi meridionali contro il rischio incendi, e 21 nel 2012, per interventi finalizzati alla riduzione della produzione dei rifiuti), per un’erogazione complessiva di oltre 5,2 milioni di euro. BANDO FIXO - "SCUOLA & UNIVERSITA'. Contributo a fondo perduto fino a 10.000,00 € per l'assunzione di dottori di ricerca. AREA GEOGRAFICA: Italia/UE SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Micro Impresa SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.000.000 BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2015 Nell’ambito delle misure di intervento previste dal programma FIxO “Scuola&Università” è aperto un avviso pubblico che ha l’obiettivo di incentivare l’assunzione a tempo pieno di dottori di ricerca, di età compresa tra i 30 e i 35 anni non compiuti, attraverso contributi alle imprese per la stipula di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato (almeno 12 mesi) o a tempo indeterminato. Soggetti beneficiari Possono presentare domanda di contributo i datori di lavoro privati che assumano a tempo pieno dottori di ricerca di età compresa tra i 30 e i 35 anni non compiuti. Tipologia di interventi ammissibili Il presente avviso prevede la stipula di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato (per almeno 12 mesi) o a tempo indeterminato. Entità e forma del contributo Le imprese riceveranno un contributo pari a 8 mila euro per ogni soggetto assunto con contratto di lavoro subordinato full time (a tempo indeterminato o determinato per almeno 12 mesi), più un eventuale contributo fino a 2 mila euro per le attività di assistenza didattica individuale. Scadenza La domanda di contributo potrà essere presentata fino al 31/12/2015. H2020-WIPRIZE-2015. EU Prize for Women Innovators. Contributo a fondo perduto fino a 100.000,00 € per premiare le donne imprenditrici innovatrici. AREA GEOGRAFICA: Italia/UE SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura BENEFICIARI: Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto DOTAZIONE FINANZIARIA: € 180.000 BANDO APERTO | Scadenza il 20/10/2015 Il Premio europeo per le donne innovatrici riconosce e celebra le donne che hanno beneficiato di finanziamenti europei legati alla ricerca e all’innovazione e che hanno unito la loro eccellenza scientifica con l’attitudine al business, creando imprese innovative. Soggetti beneficiari Il premio per le donne innovatrici è rivolto ad imprenditrici che abbiano introdotto importanti innovazioni sul mercato grazie ai loro progetti di ricerca. Possono presentare la propria candidatura le donne che: risiedono stabilmente in uno degli Stati membri dell’UE o nei Paesi associati al Programma Horizon 2020; sono fondatrici o co-fondatrici di una società esistente, attiva, creata prima del 1 gennaio 2013 ed il cui fatturato annuo sia stato di almeno € 100.000,00 nel 2013 o nel 2014; l’imprenditrice o la società cui fa riferimento devono, inoltre, aver beneficiato (o stare beneficiando) di finanziamenti europei nell’ambito di Horizon 2020, dei Programmi Quadro dell’Ue per la Ricerca, del Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione (CIP) o dei Fondi strutturali e di Investimento europei. Tipologie di interventi ammissibili La premiazione avverrà sulla base dei seguenti criteri: originalità e commerciabilità dei prodotti o servizi sviluppati; impatto economico e sociale dell’innovazione per l’Europa; contenuto scientifico dell’innovazione. Entità e forma dell’agevolazione Tra le varie domande pervenute, il budget di € 180.000,00 andrà a ricompensare i 3 progetti ritenuti dalla giuria più innovativi, con premi così suddivisi: primo premio: € 100.000,00 secondo premio: € 50.000,00; terzo premio: € 30.000,00. Scadenza Le domande di candidatura dovranno essere presentate entro le ore 12.00 del 20 ottobre 2015. Avvisi 2/15 e 3/15. Contributo a fondo perduto promosso dal Fondo For.Te a sostegno della formazione continua dei dipendenti. AREA GEOGRAFICA: Italia SETTORI DI ATTIVITÀ: Commercio, Servizi/No Profit, Turismo BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto DOTAZIONE FINANZIARIA: € 60.000.000 PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione For.Te. è il più importante tra i Fondi interprofessionali per la formazione continua, per numero di aziende che lo hanno scelto; è rappresentativo dei diversi settori economici e del tessuto imprenditoriale italiano, fatto di piccole, medie, grandi aziende. For.Te. è il Fondo paritetico per la formazione continua dei dipendenti dei datori di lavoro aderenti al Fondo, che operano nel settore terziario: commercio–turismo–servizi, logistica–spedizioni–trasporto. Al Fondo possono altresì aderire i datori di lavoro di altri settori economici. For.Te. non ha fini di lucro ed opera a favore delle imprese aderenti al Fondo e dei relativi dipendenti, in una logica di relazioni sindacali ispirate alla qualificazione professionale, allo sviluppo occupazionale ed alla competitività imprenditoriale nel quadro delle politiche stabilite dai contratti collettivi sottoscritti. For.te ha varato due nuovi avvisi 2/15 e 3/15. Avviso di sistema 2/15 riservato alla partecipazione delle aziende aderenti afferenti il Comparto CTS e ASE. Per il funzionamento dell’Avviso, vengono stanziati complessivi € 55.886.664,00, di cui: € 47.366.664,00 per il Comparto CTS € 6.520.000,00 per il Comparto ASE € 2.000.000,00 destinati al finanziamento dei Piani settoriali nazionali CTS. Fissate due scadenze per la presentazione dei Piani formativi: 31 luglio 2015 e 27 novembre 2015. Avviso 3/15 riservato alla partecipazione delle aziende aderenti afferenti il Comparto LST; stanziati complessivi € 4.113.336. Fissate due scadenze per la presentazione dei Piani formativi: 31 luglio 2015 e 30 ottobre 2015. Il Consiglio di Amministrazione nella stessa seduta ha deliberato lo stanziamento di complessivi € 5.000.000,00, per l’Avviso dedicato al finanziamento dei Voucher che sarà emanato in autunno 2015. Piano Made in Italy. Contributo a fondo perduto promosso dal MISE a sostegno dell'internazionalizzazione. AREA GEOGRAFICA: Italia SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa SPESE FINANZIATE: Promozione/Export TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto DOTAZIONE FINANZIARIA: € 260.000.000 PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione I principali obiettivi del Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia per il quale sono stati stanziati 260 milioni di euro e il cui decreto di attuazione è stato appena firmato dal Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi sono : Valorizzare l’immagine del Made in Italy nel mondo. Ampliare il numero delle imprese, in particolare le Pmi, che operano sul mercato globale. Espandere le quote italiane del commercio internazionale che hanno visto la bilancia commerciale chiudersi l’anno scorso con un avanzo record di 42,9 miliardi di euro (il miglior risultato in Europa dopo la Germania). Sostenere le iniziative di attrazione degli investimenti esteri in Italia. Obiettivi del piano Incrementare il volume dell’export, espandendo la presenza internazionale, in particolare nei Paesi in cui il potenziale è maggiore. Si punta ad incrementare i flussi di export di beni e servizi di circa 50 miliardi di euro entro il triennio. Aumentare il numero complessivo delle imprese esportatrici, trasformando le aziende potenzialmente esportatrici in esportatrici abituali. Negli ultimi anni il numero medio di imprese che operano con l’estero si è aggirato intorno alle 200.000: nell’ambito di tale numero, si ritiene che potrebbe crescere di circa 20.000 unità il numero delle imprese stabilmente esportatrici (tra le 70.000 circa che ne hanno le potenzialità). Cogliere le opportunità legate alla crescita della domanda globale e all’incremento della classe media nei mercati emergenti, sempre più orientata verso modelli di consumo più vicini al modello di specializzazione produttiva dell’export italiano. Si stima una crescita della classe media mondiale di circa 800 milioni di persone nei prossimi 15 anni. Accrescere la capacità di intercettare investimenti esteri; si punta ad ottenere 20 miliardi di dollari di flussi aggiuntivi Linee d'iniziativa A. Iniziative di supporto alle PMI o o o o 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Potenziamento grandi eventi fieristici nazionali, per valorizzarne sia la funzione di vetrina del Made in Italy, sia l’efficacia nella finalizzazione di business. Piano di promozione in collaborazione con le principali catene distributive mondiali per sostenere l’ingresso dei prodotti italiani senza brand internazionale Comunicazione Strategia d’attacco per i mercati prioritari con una campagna intensiva di sensibilizzazione e di advertising tramite i media tradizionali e quelli più innovativi (social network e blog) Segno distintivo unico dell’agroalimentare italiano e altri interventi in occasione di Expo 2015 Piano di valorizzazione delle produzioni di eccellenza Attività promozionali ad ampio raggio, soprattutto in favore delle produzioni agricole ed agroalimentari, anche a tutela dei marchi e delle certificazioni di qualità ed origine. Piano di comunicazione contro l’Italian Sounding in sinergia con i consorzi di tutela e le associazioni di produttori agroalimentari e vitivinicoli DOP ed IGP. Roadshow per contribuire – in collaborazione con le associazioni imprenditoriali e le Camere di commercio - alla conoscenza degli strumenti a sostegno dell’internazionalizzazione, anche predisponendo specifici percorsi formativi per stimolare le capacità d’internazionalizzazione delle PMI, con particolare attenzione a quelle che, potenzialmente idonee, non hanno ancora affrontato la competizione internazionale. Formazione e utilizzo di Temporary Export Manager per favorire l’acquisizione di competenze manageriali internazionali da parte delle PMI. Supporto all’ e-commerce per favorire l’accesso alle piattaforme digitali e promuovere ecommerce quale nuovo canale di penetrazione commerciale. B. Attrazione degli investimenti esteri ed assistenza agli investitori Roadshow specificamente mirati alla presentazione delle opportunità Paese, all’assistenza tecnica all’operatore estero e al suo radicamento sul territorio. 2. Rafforzamento della struttura dedicata all’interno dell’ICE Agenzia con la creazione di: un sistema di Customer Relationship Management per gli investitori esteri; una piattaforma di condivisione delle informazioni sulle opportunità di investimento in Italia; un Database degli investitori internazionali; formazione del personale. 3. Costituzione dei “desk” investimenti e organizzazione del primo Roadshow globale "Invest in Italy" in raccordo con il MAECI, che tocchi le più importanti piazze finanziarie più importanti del mondo. 1. Paesi focus Nel triennio 2015 – 2017 le attività saranno concentrate nei seguenti Paesi focus, verso cui s’indirizzeranno prevalentemente le missioni istituzionali ed imprenditoriali: USA e Canada Cina Giappone i Paesi del Golfo Africa sub sahariana: Congo, Etiopia, Mozambico, Angola e dell’Asia centrale: Azerbaijan, Kazakistan Paesi dell’Alleanza del Pacifico: Messico, Colombia, Perù e Cile Cuba il sud est asiatico: Vietnam, Malesia e Indonesia. Bando "Think for Social". Contributo a fondo perduto fino a € 30.000,00 promosso dalla Fondazione Vodafone Italia a sostegno di progetti di sviluppo sociale. AREA GEOGRAFICA: Italia SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.000.000 BANDO APERTO | Scadenza il 30/04/2015 Think for Social è un’iniziativa promossa da Fondazione Vodafone Italia e realizzata con la collaborazione di PoliHub, incubatore del Politecnico di Milano gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano. Think for Social intende intercettare e supportare i migliori progetti di sviluppo sociale in grado di tradurre le potenzialità offerte dalle tecnologie in risposte efficaci e sostenibili ai bisogni sociali. I migliori progetti, fino ad un massimo di 10, riceveranno un seed grant fino a 30.000 Euro da utilizzarsi per sviluppare concretamente il proprio progetto e avranno accesso ad un programma di accelerazione coordinato da PoliHub. Soggetti beneficiari I soggetti eleggibili a partecipare si dividono nelle seguenti categorie: 1) NO PROFIT Organizzazioni No Profit laiche o religiose; Team di persone (fino a 5), tutte necessariamente maggiorenni; 2) STUDENTI Studenti universitari organizzati in team di progetto (massimo 5 studenti per ogni team), i quali dovranno fornire copia del certificato di frequenza che attesti la regolare iscrizione presso l’Università; Studenti della Scuola Secondaria di Secondo Grado (Scuola Superiore) organizzati in team di progetto (massimo 5 studenti per ogni team) coordinati da un docente della Scuola di appartenenza, il quale sarà il responsabile del progetto ed incaricato a rappresentare il team medesimo nei confronti dell’organizzazione dell’iniziativa Think for Social; 3) ALLEANZE/PARTNERSHIP NO PROFIT/FOR PROFIT Saranno ammesse partnership tra organizzazioni no profit e società for profit (Micro, piccole, medie e grandi imprese di tutti i settori) messe in atto attraverso le seguenti forme: Associazione temporanea d’impresa (ATI), già costituita o da costituire entro 30 giorni dall’assegnazione del finanziamento, il cui soggetto mandatario e titolare della proprietà dei risultati del progetto coincide con uno o più soggetti; Micro, piccole, medie e grandi imprese di tutti i settori, che si impegnano a costituire entro 30 giorni dall’assegnazione del finanziamento uno spinoff aziendale No Profit appartenente ad una delle forme giuridiche ammissibili; Cofinanziamento allo sviluppo del progetto da parte di società for profit con risorse in cash e/o in kind a titolo di erogazione liberale e attestata mediante lettera di impegno da parte della/e società for profit in cui si forniscono i dettagli delle risorse messe a disposizione e/o l’entità del contributo. Tipologia di progetti ammissibili I progetti dovranno mostrare di poter generare un impatto sociale sul territorio italiano e dovranno afferire, a titolo preferenziale, ai seguenti ambiti di applicazione: Salute e benessere: Progetti e servizi alla persona per la promozione della salute e del benessere, miglioramento delle condizioni di vita delle fasce deboli (anziani, disabili, etc.), sviluppo e sostegno dell’e-Health e dell’active ageing, etc. Cultura e istruzione: progetti di formazione, smart cultural heritage, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, turismo sostenibile, etc. Agricoltura, alimentazione e ambiente: Innovazione e sostenibilità nei processi e prodotti alimentari (trasformazione, conservazione e consumo), promozione e tutela della biodiversità, utilizzo sostenibile delle risorse ambientali, etc. Saranno presi in considerazione progetti al di fuori di tali ambiti purché presentino un forte potenziale di impatto sociale (killing ideas). Entità e forma dell'agevolazione La Fondazione Vodafone Italia mette a disposizione una dotazione complessiva massima di 1 Milione di Euro per finanziare il lancio e lo sviluppo dei progetti. I progetti selezionati: Riceveranno un “seed grant” equity free fino a 30.000 euro che dovrà essere interamente destinato allo sviluppo del progetto; Un programma di accelerazione di 4 mesi coordinato da PoliHub, l’incubatore del Politecnico di Milano, che prevede il supporto da parte di mentor esperti in ambito tech and social business. Il programma di accelerazione consentirà di potenziare le competenze e le attitudini imprenditoriali e supportare concretamente i partecipanti nello sviluppo del proprio progetto. Ciascun team selezionato sarà affiancato da un mentor messo a disposizione da PoliHub. Scadenza Per partecipare occorre presentare la propria candidatura entro e non oltre il 30 aprile 2015. Finanziamento a tasso agevolato fino al 60% promosso dal MISE per progetti di ricerca e sviluppo nel campo dell'industria sostenibile e nei settori ICT. AREA GEOGRAFICA: Italia SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Agroindustria/Agroalimentare BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato DOTAZIONE FINANZIARIA: € 400.000.000 PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione Il presente decreto disciplina di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, le procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore di progetti di ricerca e sviluppo: di rilevanti dimensioni; che perseguono un obiettivo di crescita sostenibile, per promuovere un’economia efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva; contenuti nel numero ma altamente efficaci nel contribuire concretamente e celermente ad elevare la prestazione del Paese sul piano dell’innovazione e dell’avanzamento tecnologico; in grado di esercitare un significativo impatto sullo sviluppo del sistema produttivo e dell’economia del Paese, avvalendosi dell’impiego di specifiche tecnologie abilitanti fondamentali, così come definite nell’ambito del Programma Orizzonte 2020; che si sviluppano nell’ambito di specifiche tematiche rilevanti, caratterizzate da maggiore contenuto tecnologico, più rapido impatto sulla competitività e più immediate applicazioni industriali. Soggetti beneficiari Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto i seguenti soggetti, purché presentino un progetto ammissibile: a) le imprese; b) le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale; d) i centri di ricerca con personalità giuridica; e)imprese start-up innovative. Tipologia di progetti ammissibili I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione nel territorio italiano di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali e che si sviluppano nell’ambito delle tematiche rilevanti. Al fine di garantire la necessaria selettività degli interventi, il Ministero, su proposta del Comitato, può circoscrivere gli interventi stessi solo ad alcune delle tematiche rilevanti, individuate tenendo conto delle specializzazioni manifatturiere nazionali, degli scenari tecnologici europei e delle esigenze di conseguire applicazioni industriali nel breve-medio termine. Il Ministero provvede a comunicare gli eventuali aggiornamenti delle tematiche rilevanti tramite pubblicazione nel proprio sito Internet. Tipologia di spese ammissibili Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto le spese e i costi relativi a: il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono escluse le spese del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali; gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il periodo di utilizzo per il progetto degli strumenti e delle attrezzature sia inferiore all’intera vita utile del bene, sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto di ricerca e sviluppo; i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato; le spese generali derivanti direttamente dal progetto di ricerca e sviluppo, imputate con calcolo prorata sulla base del rapporto tra il valore complessivo delle spese generali e il valore complessivo delle spese del personale dell’impresa. Le predette spese devono essere calcolate con riferimento ai bilanci di esercizio del periodo di svolgimento del progetto e, comunque, non possono essere imputate in misura superiore al 50 per cento delle spese per il personale; i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto. Entità e forma dell'agevolazione Le agevolazioni sono concesse nella forma del finanziamento agevolato per una percentuale nominale delle spese ammissibili complessive articolata, in relazione alla dimensione di impresa, come segue: a) 60% per le imprese di piccola e media dimensione; b) 50% per le imprese di grande dimensione. Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni i progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese ammissibili non inferiori a euro 5.000.000,00 e non superiori a euro 40.000.000,00. Il contributo diretto alla spesa è concesso fino al 15% per le piccole e medie imprese e al 10% pe ele grandi imprese, con una maggiorazione del 5% se c'è la partecipazione di un organismo di ricerca o una partnership internazionale. Per la piena operatività dell'intervento occorre attendere un successivo provvedimento del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese con il quale saranno definiti gli schemi delle istanze preliminari di accesso alle agevolazioni, e modalità di applicazione dei criteri di valutazione indicati nel bando e stabiliti i termini per la presentazione delle istanze stesse. Contributo a fondo perduto per le fonti rinnovabili non fotovoltaiche. AREA GEOGRAFICA: Italia SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.268/2014 il decreto 6 novembre 2014 del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente, che dà il via ai nuovi incentiviper gli impianti da fonti rinnovabili non Fotovoltalche(FER elettriche) ammessi dalla rimodulazione. Il DM che regola la rimodulazione volontaria degli incentivi alle fonti rinnovabilielettriche diverse dal Fotovoltaico prevista dal Decreto “Destinazione Italia”. La rimodulazione viene applicata agli esercenti degli impianti che optano per l’estensione del periodo di incentivazione di 7 anni con una conseguente riduzione, dell’erogazione annua. Sono previste due possibilità di intervento : Continuare ad usufruire del regime incentivante spettante per il periodo di diritto residiuo, perdendo la possibilità di accedere ad ulteriori strumenti incentivanti per gli interventi di qualunque tipo realizzati sullo stesso sito, per 10 anni a partire dal termine del periodo di diritto al regime incentivante. Scegliere la rimodulazione dell'incentivospettante, in tal caso il produttore accederà ad un incentivo ridotto di una certa percentuale specifica per ciascuna tipologia di impianto da applicarsi per un periodo rinnovato di incentivazione, pari al periodo residuo dell’incentivazione spettante alla medesima data incrementato di 7 anni. Soggetti beneficiari Il provvedimento si rivolge ai produttori di energiaelettrica da fonti rinnovabili, titolari di impianti che beneficiano di certificati verdi, tariffe onnicomprensive o tariffe premio, stabilendo le modalità di determinazione dei nuovi incentivi riconosciuti sull’energia elettrica prodotta dagli impianti a fonti rinnovabili esistenti, diversi da quelli fotovoltaici. Tipologia di progetti ammissibili Nel caso in cui si scelga di esercitare l’opzione di rimodulazione, fino al termine del nuovo periodo di incentivazione, in caso di interventi realizzati sullo stesso sito dell’impiantonon si avrà diritto di accesso ad ulteriori strumenti incentivanti, anche qualora l’esercente rinunci all’incentivo rimodulato, a parte il ritiro dedicato e lo scambio sul posto, se compatibili con il proprio meccanismo incentivante. Per quanto riguarda gli stessi impianti da rinnovabili non fotovoltaiche ammessi dalla rimodulazione, è possibile accedere ad ulteriori strumenti incentivanti previsti dalla normativa vigente in caso di: interventi di potenziamento; interventi di integrale ricostruzione, effettuati a partire dal quinto anno successivo al termine del periodo residuo di diritto di godimento all’incentivo originario; interventi di rifacimento totale degli impianti a biomasse di potenza non superiore a 1 MW, se effettuati a partire dal quinto anno successivo al termine del periodo residuo di diritto di godimento all’incentivo originario. Scadenza I titolari di impianti da fonti rinnovabili non fotovoltaiche dovranno che vogliano esercitare l’opzione per il regime di incentivazione, devono inoltrare la richiesta entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del DM 6 novembre 2014, quindi entro il 17 febbraio 2015, secondo modalità che dovranno essere definite e pubblicate dal GSE entro il 19 dicembre 2014. Avviso 02/14. Contributo a fondo perduto fino al 60% promosso da Fondoprofessioni per interventi di formazione individuale. AREA GEOGRAFICA: Italia SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit BENEFICIARI: PMI SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.000.000 BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi Il presente Avviso intende favorire un tipo di formazione che sia specializzata, flessibile e di qualità, incoraggiando la partecipazione dei dipendenti ad interventi di formazione individuale, accessibili attraverso percorsi formativi presenti all’interno di cataloghi accreditati dal Fondo. Soggetti beneficiari Il Proponente è il datore di lavoro e/o il lavoratore del singolo Studio e/o Azienda in cui si applica il CCNL di riferimento, che compila la "domanda di finanziamento" per richiedere la partecipazione del proprio dipendente ad iniziative formative presenti nei cataloghi accreditati dal Fondo. Tale domanda dovrà essere sottoscritta dal Legale Rappresentante dello studio /azienda e dal beneficiario partecipante. I beneficiari dell’attività formativa sono le lavoratrici e i lavoratori dipendenti per i quali gli studi professionali e/o le aziende collegate sono già in regola con l’adesione certificabile attraverso la onsultazione del cassetto previdenziale alla voce "dati complementari" e con il versamento a Fondoprofessioni avvenuto prima dell’avvio dell’attività formativa. Sono considerati beneficiari ammissibili anche gli apprendisti, per i quali è stata effettuata regolare adesione e versamento al Fondo. Tipologie di spese ammissibili Il seguente bando intende finanziare iniziative formative finalizzate al consolidamento e allo sviluppo delle competenze delle lavoratrici e dei lavoratori aderenti al Fondo, per rispondere alle esigenze di occupabilità, adattabilità e capacità competitiva degli studi professionali e delle aziende collegate. Entità e forma dell'agevolazione Allo scopo di sostenere e finanziare la partecipazione ad attività formative a catalogo accreditati, il Fondo intende destinare un importo complessivo di euro 1.000.000,00 per un avviso a sportello aperto fino ad esaurimento delle risorse con approvazioni indicativamente a cadenza mensile. Ogni Studio/Azienda può partecipare a più di un’attività formativa individuale a catalogo, per un contributo pari al 60% dell’imponibile I.V.A. di ogni singola iniziativa, fino ad un valore complessivo massimo di € 1.200,00 di contributo. La restante copertura rimane a carico del proponente. Scadenza Presentazione delle domande a partire dal 3 settembre 2014. Saranno finanziate quelle domande ammissibili e che, in base all’ordine cronologico di arrivo, troveranno la disponibilità di risorse. LEGGE 23 DICEMBRE 2000 N. 388. Detassazione del reddito di impresa per investimenti ambientali. AREA GEOGRAFICA: Italia SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare BENEFICIARI: PMI SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista Legge 388/2000 art. 6 commi dal 13 al 19: DETASSAZIONE DEL REDDITO DI IMPRESA PER INVESTIMENTI AMBIENTALI. Comma 13: “ La quota di reddito delle piccole e medie imprese destinata a investimenti ambientali, come definiti al comma 15, non concorre a formare il reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito.” La detassazione del reddito di impresa si applica con riferimento agli investimenti ambientali che presentano le seguenti caratteristiche: Gli investimenti per essere definiti ambientali devono PREVENIRE, RIDURRE o RIPARARE DANNI CAUSATI all’AMBIENTE; Beni materiali oggetto di acquisizione. Sono ammissibili, anche, beni acquistati in leasing: in tal caso si farà riferimento al costo di acquisto sostenuto dal concedente; Si tengono in considerazione esclusivamente i beni materiali contabilizzati nel bilancio alla voce IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI; Non sono ammissibili investimenti che rispondano ad adeguamenti previsti da obblighi di legge. Soggetti beneficiari I beneficiari sono esclusivamente le PMI il cui reddito è determinato in CONTABILITA’ ORDINARIA. Tipologia di investimenti ammissibili Gli investimenti ambientali agevolabili sono tutti quegli interventi che hanno come finalità PREVENIRE, RIDURRE o RIPARARE i danni causati all’ambiente dall’attività dell’Azienda. Sono agevolabili gli investimenti realizzati fino al 25/06/2012. Si riporta, qui di seguito, un elenco (non completo) esemplificativo degli interventi beneficiabili: impianti fotovoltaici; smaltimento ethernit; impianti/macchinari che portino un risparmio energetico oltre che ad un miglioramento ambientale; impianto aspirazione fumi; impianti per abbattimento riduzione scarti inquinanti; impianti per trattamento acque; impianti depurazione; cabine di verniciature; impianti eolici; biomasse; cogenerazione; rigenerazione; geotermia; solare termico; altro in possesso dei requisiti precedenti. Entità e forma dell'agevolazione L’ammontare della deduzione si calcola con riferimento all’approccio incrementale: (+) Costo investimento (-) Costo investimento confrontabile privo di impatto ambientale (-/ +) Profitti operativi / Costi operativi (+/-) Eventuali produzioni accessorie ___________________________________________________ COMPONENTE AMBIENTALE volta all’abbattimento della base imponibile Il BENEFICIO FISCALE è derivato dal risparmio fiscale ottenuto. PON “Ricerca e competitività”. Contributo a fondo perduto fino al 35% per lo startup e la nascita di nuove imprese nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. AREA GEOGRAFICA: Italia SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare BENEFICIARI: PMI SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Avvio attività TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto DOTAZIONE FINANZIARIA: € 190.000.000 BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi Con decreto 6 marzo 2013, pubblicato sul sito del Ministero dello Sviluppo economico, è stato istituito un nuovo regime di aiuto finalizzato alla promozione della nascita di nuove imprese nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, in attuazione del PON “Ricerca e competitività” FESR 2007-2013. La dotazione finanziaria è pari a 190.000.000,00 €. Sono previste due tipologie d’intervento: aiuti in favore delle piccole imprese di nuova costituzione (Titolo II) riservato alle imprese con sede legale e operativa in Calabria, Campania, Puglia, e Sicilia e nelle zone 107, 3, c di Sardegna e Basilicata, sostegno ai programmi di investimento effettuati da nuove imprese digitali e/o a contenuto tecnologico (Titolo III) riservato alle imprese con sede legale e operativa nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Soggetti beneficiari Possono presentare istanza le imprese di piccola dimensione costituite in forma societaria da non più di 6 mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione, nonché le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa. Per le piccole imprese di nuova costituzione è concesso un contributo, nel limite massimo di 200.000 euro, a parziale copertura dei costi sostenuti dall’impresa nei primi 4 anni, dalla data di presentazione della domanda di agevolazione, sostenuti per la realizzazione di un piano di impresa finalizzato a: l’introduzione di nuove soluzioni organizzative o produttive l’ampliamento del target di utenza del prodotto o servizio offerto Tipologia di spese ammissibili Sono ammesse le spese relative a: interessi sui finanziamenti esterni concessi all’impresa costi (spese di affitto, canoni di leasing e/o quote di ammortamento) relativi all’acquisto della disponibilità di impianti, macchinari e attrezzature tecnologici necessari all’attività di impresa costi salariali relativi al nuovo personale dipendente assunto dall’impresa Per le nuove imprese digitali e/o a contenuto tecnologico è concesso un contributo in de minimis affiancato da un servizio di tutoring tecnico-gestionale a sostegno della fase di avvio. Sono ammissibili le seguenti spese: impianti, macchinari e attrezzature tecnologici componenti hardware e software brevetti e licenze certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche funzionali al progetto di investimento, nonché relativi interventi correttivi e adeguativi Entità e forma dell'agevolazione L'importo annuo massimo del contributo concedibile in favore di ciascuna impresa beneficiaria è pari a euro 50.000,00, per un ammontare di agevolazione complessivamente concedibile in favore di ciascuna impresa pari a euro 200.000,00 nell'arco di 4 anni dalla data di presentazione della domanda. L'intensità dell'aiuto concesso a ciascuna impresa beneficiaria è pari: a) per i primi 3 anni dalla data di presentazione della domanda: 35% dei costi ammissibili 25% dei costi ammissibili , per le imprese ubicate nelle aree ammesse a norma dell'articolo 107.3.c) b) per il successivo anno: 15% dei costi ammissibili Le domande di agevolazione, corredate dei piani di impresa, possono essere presentate a partire dal giorno 4 settembre 2013 ore 12.00. Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato fino al 50% promosso dal MIPAAF per sviluppare i contratti di filiera e di distretto. AREA GEOGRAFICA: Italia SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Commercio, Agroindustria/Agroalimentare BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Consulenze/Servizi TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha pubblicato la circolare recante le caratteristiche, le modalità e le forme di presentazione delle domande di accesso ai contratti di filiera e di distretto. Soggetti beneficiari I contratti di filiera e di distretto possono essere proposti da: cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi, da consorzi di piccole e medie imprese, che operano nel settore agricolo, agroalimentare e agroenergetico. Ai fini dell'ammissibilità alle agevolazioni previste dal presente decreto, i consorzi devono avere quale oggetto sociale la gestione di servizi comuni, di natura non meramente amministrativa, ivi compresi programmi specifici di supporto destinati all'insieme delle imprese consorziate. Inoltre, alla data di presentazione della domanda, la maggioranza dei soci aventi diritti al voto del consorzio proponente deve essere costituita da consorziati con la qualifica di imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi o di organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente; società costituite tra soggetti che esercitano l'attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51 per cento del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente; associazioni temporanee di impresa già costituite all’atto della presentazione della domanda di accesso; rappresentanze di distretti rurali e agro-alimentari Sono soggetti beneficiari dei contratti di filiera e di distretto: le piccole e medie imprese, anche in forma consortile, le imprese intermedie e le cooperative a mutualità prevalente e loro consorzi che operano nel settore agricolo ed agroalimentare; le organizzazioni di produttori agricoli riconosciute ai sensi della normativa vigente; le società costituite tra soggetti che esercitano l'attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51 per cento del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente. Il capitale delle predette società può essere posseduto, in misura non superiore al 10%, anche da grandi imprese, agricole o commerciali; i consorzi di tutela riconosciuti dalla normativa vigente. Tipologia di spese ammissibili Investimenti nelle aziende agricole Investimenti nel settore della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli Investimenti per promuovere la produzione e la commercializzazione di prodotti agricoli di qualità Prestazioni di assistenza tecnica nel settore agricolo Investimenti per la pubblicità dei prodotti agricoli di qualità Investimenti nel settore della ricerca e dello sviluppo L’importo complessivo degli investimenti ammissibili deve essere compreso tra i 5 ed i 50 milioni di euro. Entità e forma dell'agevolazione Investimenti materiali Conto capitale: fino al 25% dell'investimento Finanziamento agevolato (FRI): almeno il 25% dell investimento e fino al 50% Investimenti immateriali Conto capitale: fino al 50% dell'investimento Finanziamento agevolato: fino al 40% dell investimento Le domande per l’accesso ai contratti di filiera e di distretto possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 15 luglio 2013. Brevetti+. Contributo a fondo perduto fino all'80% promosso dal MISE per la valorizzazione economica dei brevetti. AREA GEOGRAFICA: Italia SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit BENEFICIARI: PMI SPESE FINANZIATE: Promozione/Export TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi Il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), intende utilizzare i diritti di proprietà industriale, ed in particolare i brevetti, come strumento privilegiato per realizzare politiche industriali a favore della capacità innovativa e competitiva delle imprese italiane. In tale ottica, ha destinato 30,5 milioni di Euro agli interventi a favore di micro, piccole e medie imprese finalizzati ad individuare strategie per lo sviluppo di progetti innovativi basati sui brevetti. La misura si pone l’obiettivo di incrementare il numero delle domande di brevetto, tutelare la proprietà industriale, favorire la valorizzazione economica dei brevetti delle micro, piccole e medie imprese, favorendo lo sviluppo di una strategia brevettuale e l’accrescimento della loro capacità competitiva. Soggetti beneficiari Micro, piccole e medie imprese, anche di nuova costituzione, aventi sede legale ed operativa in Italia. Le imprese proponenti devono trovarsi in una delle seguenti condizioni: sono titolari di uno o più brevetti; hanno depositato una o più domande di brevetto (europeo e/o internazionale); sono in possesso di una opzione o di un accordo preliminare di acquisto o di acquisizione in licenza di uno o più brevetti, con un soggetto anche estero che ne detiene la titolarità. Tipologia di spese ammissibili Il contributo è finalizzato all’acquisto di servizi specialistici, funzionali all’implementazione del brevetto all’interno del ciclo produttivo con diretta ricaduta sulla competitività del sistema economico nazionale, o alla sua valorizzazione sul mercato. Sono ammissibili i seguenti servizi, distinti per tipologia e da intendersi come esemplificativi e non esaustivi rispetto alla gamma di servizi richiedibili: industrializzazione e ingegnerizzazione (servizi specialistici finalizzati alla progettazione produttiva, alla prototipazione, all’ingegnerizzazione, ai test di produzione, alla certificazione di prodotti e processi); organizzazione e sviluppo (progettazione organizzativa, IT governance, studi e analisi per il lancio di nuovi prodotti, studi e analisi per lo sviluppo di nuovi mercati); trasferimento tecnologico (proof of concept, due diligence tecnologica, predisposizione degli accordi di cessione in licenza del brevetto, predisposizione degli accordi di segretezza). Non possono essere ammessi alle agevolazioni quei servizi le cui spese siano state fatturate, anche parzialmente, in data pari o antecedente alla data di invio telematico della domanda di ammissione. L’impresa beneficiaria ed i fornitori di servizi per i quali è richiesta l’agevolazione non devono avere alcun tipo di partecipazione reciproca a livello societario. Non sono ammissibili i servizi specialistici erogati da: amministratori, soci e dipendenti dell’impresa beneficiaria o dai loro prossimi congiunti; società nella cui compagine siano presenti i soci o gli amministratori dell’impresa beneficiaria o i loro prossimi congiunti. Entità e forma dell'agevolazione E’ prevista la concessione di un’agevolazione in conto capitale nell’ambito del de minimis del valore massimo di € 70.000. Tale agevolazione non può essere superiore all’80% dei costi ammissibili. L’agevolazione non è cumulabile con altri incentivi pubblici concessi a titolo di aiuti di stato aventi ad oggetto le stesse spese. Le domande possono essere presentate a partire dal 2 novembre 2011 a Invitalia, fino ad esaurimento delle risorse. Contratto di Sviluppo. Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato fino al 25% promosso da Invitalia per la realizzazione di investimenti di rilevanti dimensioni. AREA GEOGRAFICA: Italia SETTORI DI ATTIVITÀ: Commercio, Industria, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione Il Contratto di Sviluppo favorisce la realizzazione di investimenti di rilevanti dimensioni, proposti da imprese italiane ed estere. Soggetti beneficiari Il Contratto di Sviluppo è rivolto alle piccole, medie e grandi imprese, italiane ed estere. Queste ultime, per poter richiedere gli incentivi, devono avere una sede stabile in Italia. In particolare, i destinatari delle agevolazioni sono: l’impresa “proponente”, che promuove l’iniziativa imprenditoriale ed è responsabile della coerenza tecnica ed economica del Contratto di Sviluppo le eventuali imprese “aderenti”, che realizzano progetti di investimento nell’ambito del suddetto Contratto di Sviluppo L’impresa proponente è l’interlocutore formale nei confronti di Invitalia, anche per conto delle aziende aderenti. Tipologia di investimenti ammissibili Il Programma di sviluppo oggetto del Contratto può essere di tipo industriale, turistico o commerciale. È composto da uno o più progetti di investimento e da eventuali progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connessi e funzionali tra loro. Può prevedere anche la realizzazione di infrastrutture di pubblico interesse. In particolare il Contratto di Sviluppo finanzia progetti: nei settori manifatturiero, estrattivo e della fornitura di energia (salvo i divieti e le limitazioni previste dalle normative UE) nella quasi totalità dei settori commercio, alloggio e ristorazione, informazione e comunicazione in alcune attività di trasporto, magazzinaggio e di servizio, come call center, vigilanza privata, servizi delle agenzie di viaggio ecc. Importo minimo degli investimenti, in milioni di euro Tipologia di Programma di sviluppo Programma nel suo complesso Industriale Progetto d’investimento dell’impresa proponente Ciascun progetto d’investimento delle altre imprese aderenti 30 15 1,5 7,5 3 1,5 22,5 12 1,5 30 13 1,5 Industriale esclusivamente per attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli Turistico Commerciale Entità e forma dell'agevolazione Il Contratto di Sviluppo prevede le seguenti agevolazioni: contributo a fondo perduto in conto impianti contributo a fondo perduto alla spesa finanziamento agevolato contributo in conto interessi. Il finanziamento agevolato non può superare il 25% delle spese ammissibili.Le imprese che richiedono le agevolazioni sono tenute ad apportare un contributo finanziario pari almeno al 25% del totale delle spese ammissibili.Le agevolazioni possono essere concesse anche per sostenere investimenti realizzati con il sistema della locazione finanziaria (leasing). Progetti Progetti di investimento di ricerca e sviluppo Settori diversi Attività di dalla trasformazione trasformazione e commercializzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli dei prodotti agricoli Dimensione Progetti Progetti di ricerca di sviluppo industriale sperimentale dell'impresa Carta degli Altre Aiuti aree Carta degli Altre Intero territorio aree nazionale aiuti da 40 a Piccole da 30 a 50% imprese ESL Medie da 20 a imprese 4O% ESL Imprese non non intermedie applicabile applicabile Grandi da 0 a 30% non imprese ESL agevolabili 20% ESL 50% 40% ESL 70% ESL 45% ESL 40% ESL 60% ESL 35% ESL 50% ESL 25% ESL 50% ESL 25% ESL ESL da 40 a 10% ESL 50% ESL da 0 a 30% ESL non agevolabili da 20 a 30% 20% ESL ESL Si precisa che al momento non sono disponibili risorse finanziarie per investimenti previsti in regioni che non rientrano nell’Obiettivo Convergenza. Legge 100/90. Incentivi per l’espansione internazionale delle imprese attraverso la partecipazione della Simest nelle aziende . AREA GEOGRAFICA: Italia SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo BENEFICIARI: PMI SPESE FINANZIATE: Avvio attività, Promozione/Export, Consulenze/Servizi TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi La partecipazione di SIMEST al capitale delle imprese estere consente di condividere il rischio potenziale della nuova iniziativa con un partner istituzionale che immette capitali propri, e mette a disposizione la propria esperienza pluriennale sui mercati esteri basata sulla partecipazione a centinaia di progetti in tutto il mondo. L' obiettivo è supportare la realizzazione del programma di investimento attraverso la partecipazione diretta al capitale della società estera. La partecipazione della SIMEST in un investimento realizzato da un'impresa italiana in un mercato extra UE, è il presupposto per l'erogazione di contributi agli interessi a fronte di un finanziamento concesso all'impresa italiana da soggetti, italiani o esteri, autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria. La SIMEST, inoltre, affianca le imprese italiane nella identificazione ed eventuale reperimento di ulteriori coperture finanziarie. Soggetti beneficiari SIMEST può valutare proposte di partecipazione provenienti da società di capitali, società di persone, cooperative, consorzi, associazioni di imprese. Gli interventi SIMEST vengono accordati prioritariamente a PMI e loro consorzi. L’intervento SIMEST avviene, preferenzialmente, in imprese estere attive nello stesso settore di attività dell’impresa italiana richiedente, o in settori situati a monte o a valle del processo produttivo nell’ambito del concetto di "filiera"; non vi sono preclusioni settoriali e, pertanto, sono inclusi, oltre al manifatturiero, i settori commerciale e servizi. Entità e forma dell'agevolazione Partecipazione fino al 49% del capitale sociale delle imprese estere; di norma la partecipazione SIMEST risulta commisurata rispetto a quella dei partners. La durata della partecipazione è di massimo 8 anni, entro i quali viene concordato con i partners italiani il periodo di riacquisto della quota SIMEST.