Fondi BEI, dalla Banca Europea ancora disponibilità per

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Fondi BEI, dalla Banca Europea ancora disponibilità per
Fondi BEI, dalla Banca Europea ancora disponibilità per finanziamenti alle imprese
Dala BEI - Banca Europea degli Investimenti, che è uno degli istituti bancari più importanti
nell'Unione Europea, ancora fondi per l'aumento dei presiti da erogare alle imprese stesse per
realizzare i loro progetti di investimento e sviluppo.
Si tratta della concessione di finanziamenti alle Imprese destinati alla realizzazione di programmi di
investimento con fondi messi a disposizione dalla BEI.
Beneficiari sono le PMI (piccole imprese fino a 250 dipendenti), ma anche le MIDCAP (imprese
fino a 3.000 dipendenti) operanti in tutti i settori, compresa anche l'agricoltura.
Sono ammissibili tutti gli investimenti e spese in beni materiali e immateriali. scorte e capitale
circolante, sostenuti nell'ambito di un coerente programma di sviluppo. Sono escluse le spese per
l'acquisto di terreni non strumentali al programma di investimento e le pure transazioni finanziarie.
La quota finanziabile è fino al 100% del programma di investimento e il tasso agevolato consiste in
un fisso o variabile con un vantaggio finanziario per l'Impresa di almeno 50 punti base sul tasso
applicato in base al rating. Inoltre è ammissibile, quando ne ricorrono i presupposti, il ricorso al
fondo nazionale di garanzia che concede la garanzia fino al 80% del finanziamento concesso.
Misura aperta, domande a sportello.
Finanziamenti con fondi Banca Europea per gli Investimenti Descrizione La BEI (Banca Europea
per gli investimenti) mette a disposizione di Istituti a medio termine linee di credito per
finanziamenti a tasso ordinario a condizioni più vantaggiose dei fondi a tasso di mercato reperibili
sul mercato domestico. La motivazione è data dal fatto che le condizioni di raccolta sui mercati
obbligazionari da parte della BEI (che gode di un rating elevato) sono più vantaggiose di quelle
delle Banche tradizionali. Il valore in termini di costo risulta particolarmente accentuato per quanto
riguarda le quotazioni del tasso fisso. Un altro vantaggio del finanziamento con fondi BEI è dato dal
fatto che il medesimo è esente dall'imposta sostitutiva (0,25%) che grava invece sui finanziamenti
tradizionali oltre i 18 mesi. Proprio per le finalità per cui è stata costituita la BEI, i finanziamenti
vengono concessi solo a fronte di programmi di investimento. Caratteristiche: le caratteristiche sono
del tutto analoghe a quelle indicate al precedente punto 2.3, per i finanziamenti classici a
medio/lungo termine, con le seguenti peculiarità: · Importo: pari al 50% di un programma di
investimenti anche già avviato (retroattività 2 anni) ancorché non ancora concluso; · Erogazione: a
stato avanzamento lavori, secondo procedure di accertamento degli investimenti non
particolarmente rigide; · Destinatari: imprese (indipendenti) con n° addetti inferiore a 500 e
immobilizzi inferiori a 75 ML di Euro; · Limitazioni e/o esclusioni: previsti per taluni settori ed
espressamente stabiliti in apposita circolare (ad esempio alcuni settori dell'alimentare, siderurgia ed
altri). Si consiglia di verificare il Guida ai servi finanziari Scheda 2.4 proprio settore di attività
mediante il controllo del codice Istat prima di impostare una pratica di finanziamento BEI; Tasso
d'interesse · Fisso: seppur non disponibili presso tutti gli Istituti a medio termine, le linee a tasso
fisso risultano particolarmente convenienti; i tassi fissi ottenibili mediante provvista BEI sono
mediamente più bassi di 0,25% - 0,30% rispetto ai tassi fissi ottenibili direttamente dalla Banca
finanziatrice; · Variabile: l'ancoramento è il tasso variabile BEI, a sua volta condizionato
dall'Euribor 3 mesi (con uno scarto negativo mediamente di 0,10%), che viene aggiornato a
scadenze fisse il 15/03 – 15/06 – 15/09 – 15/12 di ciascun anno; · Ulteriori agevolazioni: premesso
che il finanziamento con fondi BEI è compatibile con le diverse leggi di incentivazione sugli
investimenti, la Regione Piemonte nel Docup 2001/2006 prevede un contributo a fondo perduto su
programmi di investimento finanziati con fondi BEI. Costo effettivo Oltre al risparmio in termini di
tasso, esposto al punto precedente, il finanziamento BEI consente di risparmiare l'imposta
sostitutiva (0,25%) che grava sui finanziamenti oltre i 18 mesi. Su un finanziamento di 8 anni
ammortizzato, il risparmio dello 0,25% si traduce in un risparmio su base annua quantificabile in
0,08% circa che va ad aggiungersi allo 0,10% mediamente risparmiato rispetto all'Euribor puro già
citato. Consigli operativi · In presenza di programmi di investimento (anche oggetto di domande a
valere su leggi agevolative quali L.488 - Patti Guida ai servi finanziari Scheda 2.4 Territoriali ed a
maggior ragione le linee di intervento del DOCUP Regione Piemonte 2001-2006 che prevedono
specifici contributi), può essere opportuno valutare la disponibilità di fondi BEI in alternativa alle
forme classiche di finanziamento a medio termine per sfruttare i vantaggi in termini di minor costo
segnalati al punto precedente; · È ovvio che trattandosi di un risparmio nell'ordine dei 15/20
centesimi annui, è interessante seguire la procedura richiesta dalla BEI (peraltro non
particolarmente onerosa) per finanziamenti di almeno 500.000 €; · In ogni caso il finanziamento
BEI è oltremodo interessante, qualora siano disponibili linee a tasso fisso, in quanto il risparmio su
base annua, compresa l'incidenza dell'imposta sostitutiva, supera i 30 centesimi per anno.
Inail, Bando Isi 2015: approvate le linee di indirizzo per la concessione di incentivi
economici alle imprese che investono in sicurezza.
L'Inail ha approvato le linee di indirizzo per la concessione di incentivi economici alle
imprese che investono in sicurezza – Bandi ISI 2015 e bandi a valutazione FIPIT 2014.
Il consiglio di indirizzo e vigilanz ha deliberato per i Bandi ISI 2015 di confermare le risorse
economiche previste e di integrare le risorse economiche con i residui disponibili dei bandi
ISI precedenti.
Inoltre è stato disposto anche di incrementare le risorse economiche per un importo di 20
milioni di euro già preventivato per il bando a graduatoria 2015 riservato al settore del
terziario, impegnando gli Organi di gestione a realizzare tale bando nel primo
quadrimestre 2016 con oneri a carico delle risorse ISI 2016, di incrementare le risorse
economiche con le economie del bando ISI 2014 derivanti dalla mancata presentazione
delle domande di finanziamento da parte delle imprese ammesse, di verificare nel
percorso di elaborazione del prossimo provvedimento di assestamento al Bilancio di
previsione 2015 la possibilità di destinare, in via straordinaria, ulteriori risorse al bando ISI
2015,
E stato anche deciso di confermare la percentuale del contributo in conto capitale,
l’importo massimo erogabile, i criteri di assegnazione dei punteggi e la soglia per l’accesso
alla selezione, previsti nel bando ISI 2014.
Infine è previsto, in caso di mancata presentazione, entro 30 giorni dalla formale
comunicazione degli esiti, della documentazione richiesta alle imprese ammesse alla
erogazione del contributo, lo scorrimento delle graduatorie nei limiti delle risorse che si
renderanno disponibili. Verrà predisposto inoltre un separato bando per il comparto
agricoltura
Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato promosso da Invitalia per l’autoimpiego
e l’autoimprenditorialità (per startup ed iniziative da realizzarsi nelle regioni Abruzzo, Basilicata,
Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit,
Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Avvio attività, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 80.000.000
BANDO APERTO
| Fino ad esaurimento fondi
Con un nuovo stanziamento da 80 milioni di euro complessivi, riaprono i bandi di Invitalia per la
richiesta di incentivi destinati all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego.
E' possibile quindi presentare nuove domande per l'ammissione alle agevolazioni a valere sul decreto
legislativo 185/2000, che regola la concessione degli incentivi all'autoimprenditorialità (Titolo I) e
all'autoimpiego (Titolo II).
Per entrambi gli avvisi, sarà possibile presentare la domanda per iniziative da realizzarsi nelle
regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
INCENTIVI PER L'AUTOIMPRENDITORIALITÀ
Beneficiari

Nuove società o cooperative costituite in maggioranza, sia numerica che di capitali, da giovani di età
tra i 18 e i 35 anni, residenti nei territori di applicazione della legge (aree svantaggiate e territori a
squilibrio occupazionale), alla data del 1° gennaio 2000 o nei 6 mesi precedenti la data di ricevimento
della domanda di agevolazione;

società o cooperative già esistenti, economicamente e finanziariamente sane, che abbiano avviato
l'attività da almeno 3 anni e che siano costituite in maggioranza, sia numerica che di capitali, da
giovani in possesso dei suddetti requisiti di età e residenza alla data di ricevimento della domanda e
nei due anni precedenti;

giovani imprenditori agricoli subentranti nella conduzione dell'azienda agricola al familiare, che
presentino progetti di sviluppo o consolidamento, residenti nei territori di applicazione alla data del
subentro.
Anche la sede legale e operativa dell'impresa deve rientrare nei territori agevolabili. Le dimensioni
devono essere quelle della micro e della piccola impresa; fanno eccezione le cooperative sociali che
possono essere anche di medie dimensioni. Sono escluse le ditte individuali, le società di fatto e le
società aventi un unico socio. Alla data di presentazione della domanda, e per i 5 anni successivi, i soci
non possono detenere quote di altre società già beneficiarie delle agevolazioni previste dalla presente
legge.
Iniziative Agevolabili
Sono previste quattro forme d'intervento a favore:
1. della produzione di beni e servizi: sono ammesse le imprese che intendono operare nei settori della
produzione di beni in agricoltura, industria e artigianato, oppure nella fornitura di servizi alle imprese.
Escluse le attività di servizi alla persona e alle amministrazioni pubbliche, le attività socio-sanitarie e
le attività di commercio e turismo, nonché i settori non finanziabili sulla base della normativa
comunitaria ed i progetti in agricoltura non compatibili con le disposizioni dei POR e del PSR.
L'importo massimo degli investimenti non può superare la somma di 2.582.000 euro (importo ridotto
ad 1.032.000 euro nel caso di giovani imprenditori agricoli subentranti al familiare, ad 516.000 euro
per nuove iniziative di cooperative sociali ed a 258.000 euro per i progetti di sviluppo e
consolidamento delle cooperative sociali);
2. del settore dei servizi: sono ammesse le imprese che intendono operare nei settori della fruizione dei
beni culturali (ad esclusione di quelli statali), del turismo, della manutenzione di opere civili e
industriali (ad esclusione della manutenzione straordinaria), della tutela ambientale, dell'innovazione
tecnologica, dell'agricoltura, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroindustriali. Non
sono ammessi progetti di importo superiore ad 516.000 euro (resta fermo il limite di 258.000 per i
progetti di sviluppo e consolidamento delle cooperative sociali);
3. delle spese di gestione, a copertura delle spese di funzionamento sostenute nella fase di avvio
dell'iniziativa agevolata. Per il settore agricolo è prevista l'erogazione di un premio di primo
insediamento;
4. della formazione e dell'assistenza tecnica; per favorire la crescita imprenditoriale dei giovani
soci/imprenditori sono previsti contributi a parziale copertura delle spese di formazione generale e
specialistica, per i settori diversi da quello agricolo. Per il settore agricolo sono previsti contributi a
copertura totale delle spese di assistenza tecnica.
Agevolazione
Le agevolazioni per la realizzazione dei progetti d'impresa consistono in contributi a fondo perduto e
mutui a tasso agevolato. Il mutuo agevolato, di durata variabile dai 5 ai 10 anni (elevabili a 15 per i
progetti di produzione agricola), è rimborsabile in rate costanti semestrali posticipate ed è regolato ad un
tasso pari al 36% del tasso di riferimento comunitario.
A garanzia del mutuo verrà acquisito privilegio speciale e ipoteca di primo grado, da acquisire sui beni
oggetto di finanziamento. Il valore cauzionale deve essere pari al 120% dell'importo del mutuo concesso
e in caso di mancata capienza deve essere prevista ipoteca su altri beni della società o di terzi, o la
prestazione di fideiussione bancaria.
Modulando opportunamente l'ammontare del contributo a fondo perduto e del mutuo agevolato, la
copertura finanziaria può arrivare fino al 60-70% dell'investimento, di cui il 10-15% a fondo perduto.
Per il settore agricolo la copertura può arrivare fino al 40-50% dell'investimento. L'impresa è tenuta ad
apportare mezzi propri (capitale sociale, finanziamento infruttifero dei soci, prestiti bancari non
agevolati a medio/lungo termine) per un importo pari almeno al 25% delle agevolazioni concesse. Per le
spese di gestione è previsto un contributo a fondo perduto entro il limite massimo di 100.000 euro, in
regime de minimis. Per il settore agricolo l'importo massimo del premio di insediamento è fissato in
25.000 euro.
Anche per le spese di formazione e/o assistenza tecnica è previsto un contributo a fondo perduto nel
rispetto della soglia de minimis. L'ammontare della quota di contributo soggetta a rimborso non può
essere inferiore al 50% dell'importo contributivo. Quindi il totale del contributo in c/gestione (o del
premio per il primo insediamento dei giovani agricoltori), degli aiuti destinati alla formazione e/o
assistenza tecnica e del contributo c/investimenti non può superare l'importo del mutuo agevolato.
L'importo globale degli aiuti concessi ad una singola impresa non può superare 400.000 Euro erogati su
un qualsiasi periodo di 3 esercizi o 500.000 Euro se l'azienda si trova nelle zone montane, zone
caratterizzate da svantaggi naturali diverse dalle zone montane, aree Natura 2000.
Spese Ammissibili
I beni d'investimento devono essere nuovi di fabbrica e acquistati successivamente alla ricezione da
parte di Sviluppo Italia della domanda di ammissione alle agevolazioni. I beni agevolati devono essere
vincolati all'esercizio dell'attività finanziata per un periodo minimo di 5 anni a decorrere dalla data di
inizio effettivo dell'attività d'impresa e, comunque, fino all'estinzione del mutuo. Le categorie di spesa
agevolabili variano a seconda del settore economico di riferimento.
Spese
Produzione
ammissibili
agricola
Studio di
fattibilità
Terreno
Trasformazione
di beni in
agricoltura
Produzione
industriale
Servizi
alle
imprese
Fornitura
di servizi
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
No
Sì
No
No
Sì
No
No
No
No
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Opere
agronomiche
e di
miglioramento
fondiario
Opere edilizie
(incluse spese
di
progettazione
e oneri di
concessione)
Allacciamenti,
impianti,
macchinari e
attrezzature
Altri beni a
utilità
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
No
No
No
No
pluriennale
Acquisto di
animali e
piante
I progetti di investimento devono essere ultimati entro 12 mesi dalla data della delibera di ammissione
alle agevolazioni, elevabili a 24 nei casi di particolare complessità. Le spese di gestione ammissibili
sono quelle sostenute per:
1. acquisto di materie prime
2. prestazioni di servizi
3. oneri finanziari (diversi da quelli relativi al muto agevolato).
Le domande devono essere trasmesse ad Invitalia S.p.A.
Sono state modificate le norme che regolano la concessione delle agevolazioni di cui al D. Lgs.
185/00 Titolo I (con Decreto Legge n.145/2013, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nr. 300 del
23.12.2013).
Pertanto, per concedere le suddette agevolazioni, è necessario attendere l’emanazione del
Regolamento di Attuazione, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, che indicherà
anche le modalità di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni. Con
l’avvenuta emanazione del Regolamento, sarà pubblicata, sul portale di Invitalia, la modulistica
per la presentazione della domanda.
INCENTIVI PER L’AUTOIMPIEGO
Beneficiari
Persone fisiche o società di nuova costituzione che intendono avviare un'attività di lavoro autonomo in
forma di ditta individuale (Misura "Lavoro autonomo") o un'attività imprenditoriale in forma di S.n.c. o
S.a.s. (Misura "Microimpresa") o persone fisiche o società (di persone o di capitali) di nuova
costituzione che intendono avviare un'attività imprenditoriale in franchising, da realizzare con
Franchisor convenzionati con l'Agenzia (Misura “Franchising”). I proponenti o almeno la metà dei soci,
titolari di almeno la metà delle quote, devono essere in possesso di tutti i seguenti requisiti :

maggiorenne alla data di presentazione della domanda

non occupato alla data di presentazione della domanda

residente nei territori di applicazione della normativa, alla data del 1° gennaio 2000 oppure nei 6 mesi
precedenti la data di presentazione della domanda.
Anche la sede legale e operativa dell'attività deve rientrare nei territori agevolabili.
La ditta individuale deve essere costituita (attribuzione partita iva e iscrizione registro imprese) dopo la
presentazione della domanda, le società devono essere già costituite ma inattive e lo statuto societario
deve contenere una clausola che non consenta atti di trasferimento di quote che facciano venir meno le
condizioni soggettive di disoccupazione e di residenza per almeno cinque anni dalla data di delibera di
ammissione alle agevolazioni. Sono escluse le imprese costituite sotto forma di cooperativa, le società di
fatto, le società di capitale, le società con unico socio. Per i limiti dimensionali si fa riferimento a quelli
previsti per le microimprese e le piccole imprese.
Iniziative Agevolabili
La legge incentiva l'avvio di nuove attività.
Le ditte individuali possono operare in qualsiasi settore (produzione di beni, fornitura di servizi,
commercio) con un investimento complessivo non superiore a 25.823 euro IVA esclusa. Le iniziative
delle società possono riguardare solo la produzione di beni e la fornitura di servizi (escluso quindi il
commercio), con un investimento complessivo non superiore a 129.114 euro IVA esclusa. L'attività
finanziata deve essere svolta per un periodo di almeno 5 anni a decorrere dalla data di delibera di
ammissione alle agevolazioni. In tale periodo la ditta individuale non può trasformarsi in società, mentre
nelle società è ammessa la sostituzione dei soci se aventi le caratteristiche.
Agevolazione
La legge prevede la copertura del 100% delle spese ammissibili tramite:

mutuo a tasso agevolato per gli investimenti, pari al 50% del totale delle spese agevolabili
(investimenti + spese di gestione), ad un tasso pari al 30% di quello di riferimento comunitario della
durata di cinque anni (per le ditte individuali) o sette anni (per le società), e sdebitabile con rate
trimestrali costanti posticipate. Sulla misura "Lavoro autonomo" l'importo del mutuo non può
superare i 15.494 euro.

Contributi a fondo perduto per gli investimenti e per le spese di gestione del primo anno, per un
importo pari alla differenza tra gli investimenti ammissibili e l'importo del mutuo a tasso agevolato.
Sulla misura "Lavoro autonomo" l'importo massimo di contributo è sempre fissato in 5.165 euro,
indipendentemente dall'ammontare dell'investimento complessivo.
Spese ammissibili
Le spese, che devono essere sostenute dopo la data di ammissione alle agevolazioni (e non dopo la data
di presentazione della domanda) ed ultimate entro 6 mesi dalla data di stipula del contratto con Sviluppo
Italia, possono riguardare per l'investimento:

macchinari e attrezzature;

impianti e allacciamenti;

beni immateriali a utilità pluriennale;

ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti per la
gestione (1° anno di attività)

materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo;

utenze e canoni di locazione per immobili;

oneri finanziari (esclusi gli interessi del mutuo agevolato);

prestazione di garanzie assicurative sui beni finanziati (la polizza è obbligatoria);

(solo sulla Misura Microimprese anche pubblicità e commercialista)
E' ammesso l'acquisto di beni usati così come l'acquisto di attività preesistenti.
Le domande devono essere trasmesse ad Invitalia S.p.A.
Contributo a fondo perduto promosso dal Mipaaf fino al 98% a sostegno dell'attività ittica
Sulla GURI del 26.10.2015 è stato pubblicato il bando per la realizzazione di iniziative a sostegno
dell'attività ittica nell'ambito del Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 20132015.
I programmi, a pena di inammissibilita', non devono riguardare l'esecuzione di attivita' che costituiscano
oggetto di progetti gia' completati o in corso di realizzazione e gia' finanziati a totale copertura da altri
enti o dallo stesso Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali ed i contributi di cui al
presente decreto non sono cumulabili con altre agevolazioni contributive o finanziarie pubbliche sulle
stesse spese ammissibili.
Soggetti beneficiari
Possono accedere ai contributi i soggetti privati in possesso di adeguate conoscenze del settore ittico in
relazione alla natura delle attivita' del progetto presentato.
Non possono accedere al contributo soggetti che abbiano gia' ottenuto nella corrente annualita' la
concessione di finanziamenti nell'ambito del Programma nazionale triennale della pesca e
dell'acquacoltura 2013 - 2015. Puo' essere presentato, a pena di inammissibilita', un unico progetto da
parte del medesimo soggetto.
Entità e forma dell'agevolazione
I progetti inseriti in graduatoria saranno ammessi a contributo, fino a concorrenza delle disponibilita'
finanziarie, nella misura massima del 98% dell'importo di cui al piano finanziario presentato e ritenuto
ammissibile, con un massimale di intervento pari ad € 44.000,00 per ciascun progetto.
Scadenza
Ciascun progetto dovra' pervenire presso entro e non oltre 15 giorni dalla data di pubblicazione del
presente decreto sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, ovvero entro il 10.11.2015 .
50 M€ per le Imprese a partecipazione giovanile o femminile: al via le domande da
metà Gennaio 2016 per richiedere finanziamenti a tasso ZERO
Conto alla rovescia per le nuove agevolazioni alle imprese giovanili e femminili di micro e piccola
dimensione.
Con la circolare del 9 Ottobre 2015, n. 75445, sono state rese note le modalità e i termini di presentazione
delle domande di agevolazione rivolte alle nuove imprese giovanili e femminili :a partire dal prossimo 13
gennaio 2016 infatti, sarà possibile compilare -esclusivamente per via elettronica - le domande.
Le risorse finanziarie a disposizione sono pari a 50 milioni di euro.
Imprese a partecipazione giovanile o femminile: finanziamento a tasso 0 per progetti
fino ad 1,5 M€
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale del 5 settembre 2015, il Decreto
30 luglio 2015 n. 140 con il regolamento – ai sensi di quanto previsto dall’articolo 24 del decreto legislativo
n. 185/2000– contenente i criteri e le modalità per la concessione delle agevolazioni volte a
sostenere nuova imprenditorialità, in tutto il territorio nazionale, attraverso la creazione di micro e
piccole imprese competitive, a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile.
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese:

costituite in forma societaria, ivi incluse le società cooperative;

la cui compagine societaria è composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione,
da soggetti di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni ovvero da donne;

costituite da non più di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;

di micro e piccola dimensione, secondo la classificazione contenuta nel regolamento GBER nonché nel
decreto del Ministro delle attività produttive 18 aprile 2005.

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni le imprese devono:

essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel Registro delle imprese;

essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere
sottoposte a procedure concorsuali;

non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato
in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.
Il possesso dei requisiti deve essere dimostrato alla data di presentazione della domanda di agevolazione,
nel caso di imprese già costituite alla predetta data, oppure entro 45 giorni dalla data della comunicazione
nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche che intendano costituire una nuova società.
Non sono ammesse agli aiuti le imprese controllate da soci controllanti imprese che abbiano cessato, nei
dodici mesi precedenti la data di presentazione della richiesta,
un’attività analoga a quella cui si riferisce la domanda di agevolazione.
Iniziative ammissibili
Sono ammesse alle agevolazioni le iniziative attivabili su tutto il territorio nazionale e promosse nei principali
settori dell’economia quali:
produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli;
fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
commercio di beni e servizi;
turismo.
Sono stati individuati, inoltre, settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile e
femminile, riguardanti:
le attività turistico-culturali, intese come attività finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio
culturale, ambientale e paesaggistico, nonché al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza;
l’innovazione sociale, intesa come produzione di beni e fornitura di servizi che creano nuove relazioni sociali
ovvero soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative.
Spese ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese necessarie alle finalità del programma di
investimento sostenute dall’impresa a decorrere dalla data di presentazione della domanda oppure dalla
data di costituzione della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche. Sono
agevolabili, fatti salvi i divieti e le limitazioni stabiliti dal regolamento de minimis, le iniziative che prevedono
programmi di investimento non superiori a 1.500.000,00 euro.
Le spese ammissibili sono quelle relative all’acquisto di beni
materiali e immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
a) suolo aziendale;
b) fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni;
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
d) programmi informatici e servizi per le tecnologie
dell’informazione e della comunicazione (TIC) commisurati alle esigenze produttive e gestionali
dell’impresa;
e) brevetti, licenze e marchi;
f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione
del progetto;
g) consulenze specialistiche.
Entità dell'agevolazione
Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e assumono la forma di un
finanziamento agevolato per gli investimenti, a un tasso pari a zero, della durata massima di 8 anni e di
importo non superiore al 75% della spesa ammissibile.
Presentazione domande a partire da metà gennaio 2016
Formazione: in arrivo 72 M€, domande a partire dal 10
dicembre 2015
Con l'Avviso n. 5/2015 vengono stanziati 72 milioni di europer il finanziamento di piani condivisi per la
formazione dei lavoratori sui temi chiave per la competitività delle imprese aderenti:
·
·
·
·
·
·
qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti,
innovazione dell'organizzazione,
digitalizzazione dei processi aziendali,
commercio elettronico,
contratti di rete,
internazionalizzazione.
Ciascun Piano formativo può interessare solo uno dei seguenti Ambiti:
Ambito I-Territoriale, esclusivamente in una regione o provincia autonoma collocata all'interno delle Macro
Aree Nord, Centro, Sud e Isole.
Ambito II- Settoriale, di reti e di filiere produttive, su base multi regionale, per soddisfare fabbisogni
formativi comuni alle aziende appartenenti alla stessa categoria merceologica o a reti e filiere organizzate
secondo la logica del prodotto finale, sviluppando modelli e interventi integrati di formazione del personale,
anche con azioni di tipo sperimentale o prototipale. Il Piano deve coinvolgere imprese appartenenti ad
almeno due regioni o province autonome e la quota minima di aziende appartenenti alla regione o provincia
autonoma meno coinvolta deve essere almeno pari al 30% del totale delle imprese partecipanti al Piano.
Ambito III - Ad iniziativa aziendale, riguardante i Piani presentati da Soggetti proponenti costituiti
prevalentemente da imprese già aderenti beneficiarie della formazione per i propri dipendenti (almeno
cinque aziende nella compagine proponente), anche su base multi regionale. Requisito necessario è la
sussistenza di fabbisogni ed obiettivi formativi comuni a tutte le imprese partecipanti, chiaramente
evidenziati.
Possono presentare la domanda di finanziamento e realizzare i Piani formativi, a pena di esclusione dalla
procedura, esclusivamente i seguenti soggetti:
·
le imprese beneficiarie dell'attività di formazione oggetto del Piano per i propri dipendenti, aderenti a
Fondimpresa alla data di presentazione della domanda di finanziamento e già registrate sull'«Area
Associati» del sito web www.fondimpresa.it;
·
gli enti già iscritti, alla data di presentazione della domanda di finanziamento, nell'Elenco dei Soggetti
Proponenti (pubblicato sul sito) qualificati da Fondimpresa.
Amianto: in arrivo un credito d'imposta del 50% per
interventi di bonifica.
E' stato presentato, in Senato, un emendamento al collegato Ambientale che introduce un credito d'imposta
del 50% delle spese sostenute, a favore delle imprese che effettuano, nel 2016/2018, interventi di bonifica
d'amianto.
Potranno accedere al beneficio interventi di importo superiore a €20.000,00.
Il credito sarà ripartito e utilizzato in tre quote annuali di pari importo e non concorrerà alla formazione del
reddito, nè alla base imponibile dell'imposta sulle attività produttive (IRAP)
Finanziamento a tasso agevolato per la diffusione ed il
rafforzamento dell'economia sociale
Le agevolazioni di cui al presente decreto, al quale seguirà il bando, sono concesse, a fronte della
realizzazione dei programmi di investimento nella forma di finanziamenti a tasso agevolato pari allo 0.5
per cento annuo e di una durata non superiore a 15 anni.
Soggetti beneficiari:
a) imprese sociali, costituite in forma di societa';
b) cooperative sociali, anche non aventi qualifica di imprese sociali, e relativi consorzi;
c) societa' cooperative aventi qualifica di ONLUS.
Tipologia di programmi ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto i programmi di investimento finalizzati alla
creazione o allo sviluppo delle imprese :
a) compatibili con le rispettive finalita' statutarie;
b) organici e funzionali all'attivita' esercitata;
c) avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione. Per avvio del programma
si intende la data di inizio dei lavori relativi all'investimento oppure la data del primo impegno
giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile
l'investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima;
d) che presentino spese ammissibili, al netto dell'IVA, non inferiori a euro 200.000,00
(duecentomila/00) e non superiori a euro 10.000.000,00 (diecimilioni/00).
Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto le spese necessarie alle finalita' del
programma di investimento, sostenute dall'impresa beneficiaria a partire dalla data di presentazione
della domanda e relative all'acquisto di beni e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
a) suolo aziendale e sue sistemazioni;
b) fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni;
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
d) programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa;
e) brevetti, licenze e marchi;
f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell'impresa beneficiaria, funzionali alla
realizzazione del progetto;
g) consulenze specialistiche, quali studi di fattibilita' economico-finanziaria, progettazione e direzione
lavori, studi di valutazione di impatto ambientale;
h) oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge;
i) spese per l'ottenimento di certificazioni ambientali o di qualita';
l) spese generali inerenti allo svolgimento dell'attivita' d'impresa.
Pronti i modelli per la riduzione del tasso Inail
Le aziende che intendono effettuare, o che hanno già effettuato, degli interventi di miglioria delle condizioni
di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, durante l'anno 2015, potranno richiedere la riduzione del tasso di
premio applicato dall'Inail.
I requisiti per poter beneficiare della riduzione:
-essere in regola con gli obblighi contributivi, assicurativi e con le disposizioni obbligatorie in materia di
prevenzione infortuni e di igiene del lavoro;
-essere operative da almeno due anni;
-aver eseguito, durante l'anno 2015, interventi per il miglioramento delle condizioni di igiene e sicurezza.
Il termine ultimo per presentare le richieste, sia per le aziende che hanno già tutti i requisiti, sia per quelle
che vogliono comunque presentare la domanda di riduzione, è fissato per il 2 marzo 2016.
Brevetti +2: dal 6 ottobre sarà possibile presentare la
domanda
Le agevolazioni sono destinate alle imprse con sede legale e operativa in Italia, che possiedono almeno uno
dei seguenti requisiti:
- sono titolari o licenziatari di un brevetto rilasciato successivamente al 1° gennaio 2013
- hanno depositato una domanda di brevetto successivamente al 1° gennaio 2013
- sono in possesso di una opzione d'uso o di un accordo preliminare di acquisto o di acquisizione in licenza
di un brevetto rilasciato successivamente al 1° gennaio 2013
- sono spin-off accademici ostituiti da meno di 12 mesi e titolari di un brevetto concesso successivamente al
1° gennaio 2012
Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto fino a un massimo di € 140.000 che non può
superare l'80% dei costi ammissibili
Per gli spin-off accademici, le agevolazioni possono arrivare al 100% dei costi ammissibili
Contributo in c/impianti e finanziamento a tasso agevolato
fino al 75% a favore di programmi di investimento finalizzati
alla riqualificazione delle aree di crisi industriali.
Soggetti beneficiari
Sono ammissibili alle agevolazioni le imprese costituite in forma di società cooperative e le società
consortili che, alla data di presentazione della doamnda di agevolazioni, siano in possesso dei seguenti
requisiti:

essere regolarmente costituite in forma societaria ed iscritte nel Registro delle imprese

essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non essere in liquidazione volontaria e non
essere sottoposte a procedure concorsuali

non rientrare tra le societa' che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un
conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea

non rientrare tra coloro che nei due anni precedenti abbiano chiuso la stessa o analoga attivita' nello
spazio economico europeo o che abbiano concretamente in programma di cessare l'attivita' entro due
anni dal completamento del programma di sviluppo proposto nella zona interessata.
Le imprese ammissibili alle agevolazioni sono classificate in piccola, media o grande dimensione.
Tipologia di progetti ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni previste dal decreto i programmi di investimento produttivo ed i
programmi si investimento per la tutela ambientale. A completamento dei predetti programmi sono
considerati ammissibili anche i progetti per l'innovazione dell'organizzazione, per un ammontare non
superiore al 20% del totale degli investimenti ammissibili.
I programmi di investimento produttivo devono essere diretti a:

la realizzazione di nuove unità produttive tramite l'adozione di soluzioni tecniche, organizzaztive e/o
produttive innovative rispetto al mercato di riferimento

l'ampliamento e/o la riqualificazione di unità produttive esistenti tramite diversificazione della
produzione in nuovi prodotti aggiuntivi o cambiamento fondamentale del processo produttivo
complessivo

la realizzazione di nuove unità produttive o l'ampliamento di unità produttive esistenti

l'acquisizione di attivi di uno stabilimento
I programmi di investimento devono riguardare le seguenti attività economiche:

estrazione di minerali da cave e miniere

attività manifatturiere

produzione di energia

attività di servizi alle imprese

attività turistiche
Tipologia di spese ammissibili
Le spese ammissibili devono riferirsi all'acqusito e realizzazione di immobilizzazioni e devono riferirsi
a:

suolo aziendale e sue sistemazioni

opere murarie e assimilate infrastrutture specifiche aziendali

macchinari, impianti ed attrezzature

programmi informatici e servizi per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC)

immobilizzazioni immateriali
Per le sole PMI sono ammissibili anche le spese relative a consulenze connesse al programma di
investimento produttivo.
Entità e forma dell'agevolazione
Ai fini dell'ammissibilità alle agevolazioni, i programmi e i progetti devono prevedere spese ammissibili
complessive non inferiori a € 1.500.000,00 .
Le agevoalzioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento
agevolato. Quest'ultimo è pari al 50% degli investimenti ammissibili e ha una durata massima di 10
anni, il tasso agevolato di riferimento è pari al 20% del tasso di riferimento vigente alla data di
concessione delle agevolazioni. Il contributo in conto impianti è determinato in relazione all'ammontare
del finanziamento agevolato.
La somma del finanziamento agevolato, del contributo in conto impianti e della eventuale
partecipazione al capitale non può essere superiore al 75% degli investimenti ammissibili.
Finanziamento a tasso agevolato fino al 75% promosso da
Invitalia per nuove imprese
A breve verrà attivato il nuovo strumento agevolativo di INVITALIA, Agenzia nazionale
per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa SpA, che mette a disposizione
delle nuove imprese finanziamenti a tasso zero per promuovere la creazione di nuove
società.
Sono finanziabili le iniziative di start-up nei seguenti settori:

Produzione di beni in agricoltura, industria e artigianato;

Fornitura di servizi alle imprese (non sono finanziabili i servizi alle amministrazioni
pubbliche);

Commercio.
Soggetti beneficiari
I soggetti beneficiari sono le imprese di micro e piccola dimensione con sede nell’intero
territorio nazionale, costituite sotto forma disocietà (comprese cooperative) da non più
di 12 mesi alla data di presentazione della domanda. La domanda di agevolazione
potrà essere presentata anche da persone fisiche che intendano provvedere alla costituzione
di una nuova società. È rivolta alle imprese composte in maggioranza - dei soci e dei capitali da giovani tra i 18 e i 35 anni su tutto il territorio nazionale. Qualora la compagine sia
femminile scompare il vincolo di età. Non sono ammissibili Newco con un unico Socio. Sono
ammissibili tutte le forme di Società, anche di persone.
Tipologia spese ammissibili

Suolo aziendale;

Fabbricati, opere edili / murarie, comprese le ristrutturazioni (nella misura del 30% del
finanziamento in caso di produzione, 20% in caso di servizi);

Macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;

Programmi informatici e servizi per l’Information and Communication Technologies (ICT);

Brevetti, licenze e marchi;

Formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla
realizzazione del progetto;

Consulenze specialistiche.
Dal 30 giugno si potranno presentare le domande per il
Bando Efficienza energetica D.M. 24 aprile 2015
Con decreto direttoriale 1 giugno 2015 sono stati definiti il termine e le modalità di presentazione delle domande
ai fini dell’ accesso alle agevolazioni.
La domanda di agevolazioni e la documentazione indicata, firmate digitalmente, devono essere presentate, pena
l’invalidità, a partire dalle ore 10.00 del 30 giugno 2015 attraverso un’apposita procedura informatica.
La chiusura dello sportello per la presentazione delle domande è disposta con provvedimento del Direttore
generale per gli incentivi alle imprese e comunicata in questo sito e nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
Il nuovo bando prosegue e rafforza l’azione di sostegno attivata con il bando efficienza energetica 2013,
sostenendo la crescita e il rilancio competitivo delle imprese attraverso l’attuazione di investimenti funzionali
ad un uso più razionale e sostenibile dell’energia all’interno dei processi produttivi.
LE RISORSE A DISPOSIZIONE
La dotazione complessiva prevista è di 120 milioni di euro.
CHI PUO’ ACCEDERE
Imprese con unità produttive localizzate nelle Regioni eleggibili alle azioni del POI Energia (Calabria,
Campania, Puglia, Sicilia) regolarmente costituite da almeno un anno, iscritte come attive al registro imprese
e operanti in regime di contabilità ordinaria.
Le imprese destinatarie di un decreto di concessione delle agevolazioni a valere sul decreto del Ministro
dello Sviluppo Economico 5 dicembre 2013 - Bando Efficienza Energetica (fatta eccezione per quelle che,
alla data del presente decreto, abbiano formalizzato la rinuncia alle agevolazioni) non potranno beneficiare
delle agevolazioni.
SOGGETTI BENEFICIARI
Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto le imprese che, alla data di presentazione
della domanda, sono in possesso dei seguenti requisiti:
a) essere regolarmente costituite da almeno un anno e iscritte come attive nel Registro delle imprese;
b) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere
sottoposte a procedure concorsuali;
c) trovarsi in regime di contabilità ordinaria;
d) non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un
conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
e) essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della
prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi;
f) essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti
di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
g) non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel Regolamento
GBER.
COME OTTENERE I FONDI
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello nel
rispetto dell’ordine cronologico di presentazione. I termini e le modalità per la presentazione delle domande
di accesso alle agevolazioni saranno definiti con un apposito decreto della Direzione per gli incentivi alle
imprese.
COSA FINANZIA
I programmi d’investimento finanziabili devono prevedere spese non inferiori a euro 30.000,00 (trentamila) e
conseguire la realizzazione di interventi funzionali alla riduzione nominale dei consumi di energia primaria
all’interno di un’unità produttiva esistente. Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento
avviati successivamente al 17 maggio 2014 e non completati alla data di presentazione della domanda di
accesso alle agevolazioni, con spese sostenute non superiori al 70 per cento del costo totale
dell’investimento proposto, nonché nuovi programmi da avviare alla data di presentazione della domanda.
INTERVENTI AMMESSI
Le tipologie di intervento che possono essere finanziate sono:
 isolamento termico degli edifici (es. rivestimenti, pavimentazioni, infissi, isolanti, materiali per l’eco-edilizia,
coibentazioni compatibili con i processi produttivi, etc.);
 razionalizzazione, efficientamento e/o sostituzione dei sistemi di riscaldamento, condizionamento,
alimentazione elettrica, forza motrice ed illuminazione (es.
building automation, motori a basso consumo, rifasamento elettrico dei motori, installazione di inverter,
sistemi per la gestione ed il monitoraggio dei consumi
energetici, etc.);
 impianti ed attrezzature funzionali al contenimento dei consumi energetici;
 installazione, per sola finalità di autoconsumo con potenza non superiore a 500 KW elettrici, di impianti per
la produzione e la distribuzione dell’energia termica ed elettrica.
INTERVENTI NON AMMESSI
Non sono ammissibili alle agevolazioni gli interventi aventi ad oggetto la mera sostituzione di impianti,
macchinari e attrezzature, spese di funzionamento, spese notarili, acquisto di beni usati e/o di beni acquisiti
attraverso il sistema della locazione finanziaria.
SPESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili le spese che riguardano l’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali che
rientrano nelle seguenti categorie:
a. opere murarie e assimilate (max 40% dell’investimento complessivo ammesso)*;
b. macchinari, impianti e attrezzature (nuovi);
c. programmi informatici funzionali al monitoraggio dei consumi energetici;
d. Servizi di consulenza nel limite del 10% per cento del totale dei costi ammissibili di cui alle lettere
precedenti (diagnosi energetiche, progettazione esecutiva, direzione dei lavori, collaudo degli interventi da
realizzare).
*tale limitazione non si applica ai casi in cui le opere murarie siano funzionali alla realizzazione di interventi
di isolamento termico degli edifici.
LE AGEVOLAZIONI
Le agevolazioni sono concesse nel rispetto dei limiti previsti all’articolo 3, comma 2 del Regolamento de
minimis e secondo le seguenti forme alternative:
a. per i soli programmi di importo inferiore o uguale a euro 400.000,00, nella forma di contributo in conto
impianti, per una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 50%. I programmi che
presentano un costo complessivo superiore a euro 100.000,00 devono avere sostenuto alla data di
presentazione
della domanda e comunque successivamente al 17 maggio 2014, spese almeno pari al 30% del costo
complessivo proposto.
I programmi di investimento per i quali le agevolazioni sono richieste nella forma del contributo in
c/impianti debbono essere completati entro il 31 dicembre 2015;
b. finanziamento agevolato privo di interessi passivi per una percentuale nominale delle spese ammissibili
complessive pari al 75 per cento. L’importo dell’aiuto
corrisponde all’Equivalente Sovvenzione Lordo.
I programmi di investimento per i quali le agevolazioni sono richieste nella forma del finanziamento
agevolato debbono essere completati entro il 31 dicembre 2016.
SETTORI DI ATTIVITA’ AMMESSI
Sono ammessi i settori di attività identificati in base alla classificazione ATECO 2007 ad esclusione dei
settori di cui all’articolo 1, comma 1 del Regolamento de-minimis. Inoltre, non sono ammissibili alle
agevolazioni i programmi d'investimento riguardanti le seguenti attività economiche inserite nella
classificazione ATECO 2007 alle categorie:
A.2 Silvicoltura ed utilizzo di aree forestali
F Costruzioni (ad eccezione delle attività di cui al codice 41.1 “sviluppo di progetti
immobiliari”)
H Trasporto e magazzinaggio (ad eccezione delle attività di cui al codice 52 “magazzinaggio
ed attività di supporto ai trasporti”)
K Attività finanziarie ed assicurative
L Attività immobiliari
O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria
Agevolazioni per le fonti rinnovabili non fotovoltaiche.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.268/2014 il decreto 6 novembre 2014 del Ministero dello Sviluppo
Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente, che dà il via ai nuovi incentivi per gli impianti da fonti
rinnovabili non Fotovoltalche (FER elettriche) ammessi dalla rimodulazione. Il DM regola la rimodulazione
volontaria degli incentivi alle fonti rinnovabili elettriche diverse dal Fotovoltaico prevista dal Decreto
“Destinazione Italia”. La rimodulazione viene applicata agli esercenti degli impianti che optano per
l’estensione del periodo di incentivazione di 7 anni con una conseguente riduzione, dell’erogazione annua.
Sono previste due possibilità di intervento :
§ Continuare ad usufruire del regime incentivante spettante per il periodo di diritto residiuo, perdendo la
possibilità di accedere ad ulteriori strumenti incentivanti per gli interventi di qualunque tipo realizzati sullo
stesso sito, per 10 anni a partire dal termine del periodo di diritto al regime incentivante.
§ Scegliere la rimodulazione dell'incentivo spettante, in tal caso il produttore accederà ad un incentivo
ridotto di una certa percentuale specifica per ciascuna tipologia di impianto da applicarsi per un periodo
rinnovato di incentivazione, pari al periodo residuo dell’incentivazione spettante alla medesima data
incrementato di 7 anni.
Soggetti beneficiari
Il provvedimento si rivolge ai produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili, titolari di impianti che
beneficiano di certificati verdi, tariffe onnicomprensive o tariffe premio, stabilendo le modalità di
determinazione dei nuovi incentivi riconosciuti sull’energia elettrica prodotta dagli impianti a fonti rinnovabili
esistenti, diversi da quelli fotovoltaici.
Tipologia di progetti ammissibili
Nel caso in cui si scelga di esercitare l’opzione di rimodulazione, fino al termine del nuovo periodo di
incentivazione, in caso di interventi realizzati sullo stesso sito dell’impianto, non si avrà diritto di accesso ad
ulteriori strumenti incentivanti, anche qualora l’esercente rinunci all’incentivo rimodulato, a parte il ritiro
dedicato e lo scambio sul posto, se compatibili con il proprio meccanismo incentivante. Per quanto riguarda
gli stessi impianti da rinnovabili non fotovoltaiche ammessi dalla rimodulazione, è possibile accedere ad
ulteriori strumenti incentivanti previsti dalla normativa vigente in caso di:
§ interventi di potenziamento;
§ interventi di integrale ricostruzione, effettuati a partire dal quinto anno successivo al termine del periodo
residuo di diritto di godimento all’incentivo originario;
interventi di rifacimento totale degli impianti a biomasse di potenza non superiore a 1 MW, se effettuati a
partire dal quinto anno successivo al termine del periodo residuo di diritto di godimento all’incentivo
originario.
Contributi alle imprese che assumono dottori di ricerca:
proroga al 31/12/2015
Nell’ambito
delle
misure
di
intervento
previste
dal
programma FIxO
“Scuola&Università” è
aperto
un avviso
pubblico che
ha
l’obiettivo
di
incentivare l’assunzione a tempo pieno di dottori di ricerca, di età compresa tra i 30 e
i 35 anni non compiuti, attraverso contributi alle imprese per la stipula di contratti di
lavoro subordinato a tempo determinato (almeno 12 mesi) o a tempo indeterminato:
Soggetti
beneficiari
Possono presentare domanda di contributo i datori di lavoro privati che assumano a
tempo pieno dottori di ricerca di età compresa tra i 30 e i 35 anni non compiuti
Soggetti destinatari delle azioni di inserimento lavorativo incentivato
Dottori di ricerca di età compresa tra i 30 e i 35 anni non compiuti
Risorse
finanziarie
1
milione
di
euro
Importo
del
bonus
assunzionale
Le imprese riceveranno un contributo pari a:

8 mila euro per ogni soggetto assunto con contratto di lavoro subordinato full time (a tempo
indeterminato o determinato per almeno 12 mesi), più un eventuale contributo fino a 2 mila
euro per le attività di assistenza didattica individuale.
BANDO AMBIENTE 2015: a disposizione 4,5 milioni di euro
per la prevenzione dei rischi ambientali nelle aree naturali
protette del Mezzogiorno
La Fondazione CON IL SUD invita le organizzazioni di terzo settore e del volontariato diBasilicata, Calabria,
Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia a presentare progetti esemplari per la prevenzione e riduzione dei rischi
ambientali all’interno delle aree naturali protette del Sud. Il Bando mette a disposizione 4,5 milioni di euro.
Il nostro Mezzogiorno è straordinariamente ricco di bellezze naturalistiche e paesaggistiche. Un patrimonio dal grande
valore anche culturale ed economico, minacciato ogni anno da rischi di natura idrogeologica, geologica, di perdita di
superficie boschiva e di biodiversità.
Sono oltre 200 le aree naturali protette presenti nelle regioni meridionali. Nel dettaglio, si tratta di 11 parchi
nazionali e 29 regionali, 19 aree marine, 45 riserve naturali statali e 95 riserve regionali, a cui si aggiungono 17 altre
aree protette (14 statali e 3 regionali). La Sicilia è la regione del Mezzogiorno con il maggior numero di aree tutelate
(88), seguita dalla Puglia (39), dalla Campania (30), dalla Calabria (23), dalla Sardegna (19) e dalla Basilicata (17) .
Gli interventi dovranno essere proposti da partnership costituite da almeno tre soggetti: oltre al terzo settore e al
volontariato potranno essere coinvolte le istituzioni, le università, la ricerca e il mondo economico. Fondamentale
nell’elaborazione e nella valutazione delle proposte sarà l’impegno degli Organi di gestione delle aree protette in cui
si svolgeranno i progetti ad accompagnare e sostenere attivamente gli interventi avviati per garantirne la piena
realizzazione e l’effettiva continuità nel tempo.
Le proposte di progetto dovranno essere presentate esclusivamente online, entro il 14 aprile 2015 per i parchi
nazionali e regionali ed entro il 17 aprile per tutte le altre aree protette.
“Come nei dei due precedenti bandi, anche quest’anno vogliamo affrontare il tema ambientale partendo dalle
comunità, immaginando la cura del bene comune come un’opportunità concreta di sviluppo locale oltre che come un
dovere nei confronti delle future generazioni – sottolinea Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione CON IL SUD.
Sarà premiata la capacità di fare rete, di costruire rapporti eterogenei in grado di rafforzare la coesione sociale e di
avere un forte impatto sul territorio”.
Potranno essere selezionati e finanziati progetti che prevedano principalmente attività quali, ad esempio, l’avvio di
presidi territoriali svolti dalle comunità locali; l’educazione dei cittadini alla cura e manutenzione del territorio e alla
gestione di situazioni di emergenza ambientale; lo sviluppo di sistemi di controllo e monitoraggio dei fenomeni che
possono destabilizzare le condizioni di equilibrio territoriale; le opere di conservazione delle specie animali o
vegetali. Le proposte di progetto potranno, inoltre, prevedere interventi di valorizzazione e capaci di favorire la
fruibilità delle Aree protette.
Con le precedenti edizioni del Bando la Fondazione ha sostenuto 31 progetti (10 nel 2008, per la salvaguardia dei
Parchi meridionali contro il rischio incendi, e 21 nel 2012, per interventi finalizzati alla riduzione della produzione dei
rifiuti), per un’erogazione complessiva di oltre 5,2 milioni di euro.
BANDO FIXO - "SCUOLA & UNIVERSITA'. Contributo a fondo
perduto fino a 10.000,00 € per l'assunzione di dottori di ricerca.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2015
Nell’ambito delle misure di intervento previste dal programma FIxO “Scuola&Università” è aperto un
avviso pubblico che ha l’obiettivo di incentivare l’assunzione a tempo pieno di dottori di ricerca, di età
compresa tra i 30 e i 35 anni non compiuti, attraverso contributi alle imprese per la stipula di contratti di
lavoro subordinato a tempo determinato (almeno 12 mesi) o a tempo indeterminato.
Soggetti beneficiari
Possono presentare domanda di contributo i datori di lavoro privati che assumano a tempo pieno dottori
di ricerca di età compresa tra i 30 e i 35 anni non compiuti.
Tipologia di interventi ammissibili
Il presente avviso prevede la stipula di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato (per almeno
12 mesi) o a tempo indeterminato.
Entità e forma del contributo
Le imprese riceveranno un contributo pari a 8 mila euro per ogni soggetto assunto con contratto di
lavoro subordinato full time (a tempo indeterminato o determinato per almeno 12 mesi), più un
eventuale contributo fino a 2 mila euro per le attività di assistenza didattica individuale.
Scadenza
La domanda di contributo potrà essere presentata fino al 31/12/2015.
H2020-WIPRIZE-2015. EU Prize for Women Innovators. Contributo
a fondo perduto fino a 100.000,00 € per premiare le donne
imprenditrici innovatrici.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo,
Cultura
BENEFICIARI: Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 180.000
BANDO APERTO
| Scadenza il 20/10/2015
Il Premio europeo per le donne innovatrici riconosce e celebra le donne che hanno beneficiato di
finanziamenti europei legati alla ricerca e all’innovazione e che hanno unito la loro eccellenza
scientifica con l’attitudine al business, creando imprese innovative.
Soggetti beneficiari
Il premio per le donne innovatrici è rivolto ad imprenditrici che abbiano introdotto importanti
innovazioni sul mercato grazie ai loro progetti di ricerca.
Possono presentare la propria candidatura le donne che:

risiedono stabilmente in uno degli Stati membri dell’UE o nei Paesi associati al Programma Horizon
2020;

sono fondatrici o co-fondatrici di una società esistente, attiva, creata prima del 1 gennaio 2013 ed il
cui fatturato annuo sia stato di almeno € 100.000,00 nel 2013 o nel 2014;

l’imprenditrice o la società cui fa riferimento devono, inoltre, aver beneficiato (o stare beneficiando)
di finanziamenti europei nell’ambito di Horizon 2020, dei Programmi Quadro dell’Ue per la Ricerca,
del Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione (CIP) o dei Fondi strutturali e di
Investimento europei.
Tipologie di interventi ammissibili
La premiazione avverrà sulla base dei seguenti criteri:

originalità e commerciabilità dei prodotti o servizi sviluppati;

impatto economico e sociale dell’innovazione per l’Europa;

contenuto scientifico dell’innovazione.
Entità e forma dell’agevolazione
Tra le varie domande pervenute, il budget di € 180.000,00 andrà a ricompensare i 3 progetti ritenuti
dalla giuria più innovativi, con premi così suddivisi:

primo premio: € 100.000,00

secondo premio: € 50.000,00;

terzo premio: € 30.000,00.
Scadenza
Le domande di candidatura dovranno essere presentate entro le ore 12.00 del 20 ottobre 2015.
Avvisi 2/15 e 3/15. Contributo a fondo perduto promosso dal Fondo
For.Te a sostegno della formazione continua dei dipendenti.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Commercio, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 60.000.000
PROSSIMA APERTURA | In
fase di attivazione
For.Te. è il più importante tra i Fondi interprofessionali per la formazione continua, per numero di
aziende che lo hanno scelto; è rappresentativo dei diversi settori economici e del tessuto imprenditoriale
italiano, fatto di piccole, medie, grandi aziende.
For.Te. è il Fondo paritetico per la formazione continua dei dipendenti dei datori di lavoro aderenti al
Fondo, che operano nel settore terziario:

commercio–turismo–servizi,

logistica–spedizioni–trasporto.
Al Fondo possono altresì aderire i datori di lavoro di altri settori economici.
For.Te. non ha fini di lucro ed opera a favore delle imprese aderenti al Fondo e dei relativi dipendenti, in
una logica di relazioni sindacali ispirate alla qualificazione professionale, allo sviluppo occupazionale
ed alla competitività imprenditoriale nel quadro delle politiche stabilite dai contratti collettivi
sottoscritti.
For.te ha varato due nuovi avvisi 2/15 e 3/15.

Avviso di sistema 2/15 riservato alla partecipazione delle aziende aderenti afferenti il Comparto CTS
e ASE. Per il funzionamento dell’Avviso, vengono stanziati complessivi € 55.886.664,00, di cui:

€ 47.366.664,00 per il Comparto CTS

€ 6.520.000,00 per il Comparto ASE

€ 2.000.000,00 destinati al finanziamento dei Piani settoriali nazionali CTS.
Fissate due scadenze per la presentazione dei Piani formativi: 31 luglio 2015 e 27 novembre 2015.

Avviso 3/15 riservato alla partecipazione delle aziende aderenti afferenti il Comparto LST; stanziati
complessivi € 4.113.336.
Fissate due scadenze per la presentazione dei Piani formativi: 31 luglio 2015 e 30 ottobre 2015.
Il Consiglio di Amministrazione nella stessa seduta ha deliberato lo stanziamento di complessivi €
5.000.000,00, per l’Avviso dedicato al finanziamento dei Voucher che sarà emanato in autunno 2015.
Piano Made in Italy. Contributo a fondo perduto promosso dal MISE
a sostegno dell'internazionalizzazione.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 260.000.000
PROSSIMA APERTURA
| In fase di attivazione
I principali obiettivi del Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l’attrazione degli
investimenti in Italia per il quale sono stati stanziati 260 milioni di euro e il cui decreto di attuazione è stato appena
firmato dal Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi sono :

Valorizzare l’immagine del Made in Italy nel mondo.

Ampliare il numero delle imprese, in particolare le Pmi, che operano sul mercato globale.

Espandere le quote italiane del commercio internazionale che hanno visto la bilancia commerciale chiudersi l’anno
scorso con un avanzo record di 42,9 miliardi di euro (il miglior risultato in Europa dopo la Germania).

Sostenere le iniziative di attrazione degli investimenti esteri in Italia.
Obiettivi del piano
Incrementare il volume dell’export, espandendo la presenza internazionale, in particolare nei Paesi
in cui il potenziale è maggiore. Si punta ad incrementare i flussi di export di beni e servizi di circa
50 miliardi di euro entro il triennio.
Aumentare il numero complessivo delle imprese esportatrici, trasformando le aziende
potenzialmente esportatrici in esportatrici abituali. Negli ultimi anni il numero medio di imprese che
operano con l’estero si è aggirato intorno alle 200.000: nell’ambito di tale numero, si ritiene che
potrebbe crescere di circa 20.000 unità il numero delle imprese stabilmente esportatrici (tra le
70.000 circa che ne hanno le potenzialità).
Cogliere le opportunità legate alla crescita della domanda globale e all’incremento della classe
media nei mercati emergenti, sempre più orientata verso modelli di consumo più vicini al modello
di specializzazione produttiva dell’export italiano. Si stima una crescita della classe media
mondiale di circa 800 milioni di persone nei prossimi 15 anni.
Accrescere la capacità di intercettare investimenti esteri; si punta ad ottenere 20 miliardi di dollari
di flussi aggiuntivi
Linee d'iniziativa
A. Iniziative di supporto alle PMI
o
o
o
o
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Potenziamento grandi eventi fieristici nazionali, per valorizzarne sia la funzione di vetrina del
Made in Italy, sia l’efficacia nella finalizzazione di business.
Piano di promozione in collaborazione con le principali catene distributive mondiali per
sostenere l’ingresso dei prodotti italiani senza brand internazionale
Comunicazione
Strategia d’attacco per i mercati prioritari con una campagna intensiva di sensibilizzazione e di
advertising tramite i media tradizionali e quelli più innovativi (social network e blog)
Segno distintivo unico dell’agroalimentare italiano e altri interventi in occasione di Expo 2015
Piano di valorizzazione delle produzioni di eccellenza
Attività promozionali ad ampio raggio, soprattutto in favore delle produzioni agricole ed
agroalimentari, anche a tutela dei marchi e delle certificazioni di qualità ed origine.
Piano di comunicazione contro l’Italian Sounding in sinergia con i consorzi di tutela e le
associazioni di produttori agroalimentari e vitivinicoli DOP ed IGP.
Roadshow per contribuire – in collaborazione con le associazioni imprenditoriali e le Camere di
commercio - alla conoscenza degli strumenti a sostegno dell’internazionalizzazione, anche
predisponendo specifici percorsi formativi per stimolare le capacità d’internazionalizzazione
delle PMI, con particolare attenzione a quelle che, potenzialmente idonee, non hanno ancora
affrontato la competizione internazionale.
Formazione e utilizzo di Temporary Export Manager per favorire l’acquisizione di competenze
manageriali internazionali da parte delle PMI.
Supporto all’ e-commerce per favorire l’accesso alle piattaforme digitali e promuovere ecommerce quale nuovo canale di penetrazione commerciale.
B. Attrazione degli investimenti esteri ed assistenza agli investitori
Roadshow specificamente mirati alla presentazione delle opportunità Paese, all’assistenza
tecnica all’operatore estero e al suo radicamento sul territorio.
2. Rafforzamento della struttura dedicata all’interno dell’ICE Agenzia con la creazione di: un
sistema di Customer Relationship Management per gli investitori esteri; una piattaforma di
condivisione delle informazioni sulle opportunità di investimento in Italia; un Database degli
investitori internazionali; formazione del personale.
3. Costituzione dei “desk” investimenti e organizzazione del primo Roadshow globale "Invest in
Italy" in raccordo con il MAECI, che tocchi le più importanti piazze finanziarie più importanti del
mondo.
1.
Paesi focus
Nel triennio 2015 – 2017 le attività saranno concentrate nei seguenti Paesi focus, verso
cui s’indirizzeranno prevalentemente le missioni istituzionali ed imprenditoriali:

USA e Canada

Cina

Giappone

i Paesi del Golfo

Africa sub sahariana: Congo, Etiopia, Mozambico, Angola e dell’Asia centrale: Azerbaijan,
Kazakistan

Paesi dell’Alleanza del Pacifico: Messico, Colombia, Perù e Cile

Cuba

il sud est asiatico: Vietnam, Malesia e Indonesia.
Bando "Think for Social". Contributo a fondo perduto fino a €
30.000,00 promosso dalla Fondazione Vodafone Italia a sostegno di
progetti di sviluppo sociale.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo,
Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 30/04/2015
Think for Social è un’iniziativa promossa da Fondazione Vodafone Italia e realizzata con la
collaborazione di PoliHub, incubatore del Politecnico di Milano gestito dalla Fondazione Politecnico di
Milano. Think for Social intende intercettare e supportare i migliori progetti di sviluppo sociale in grado
di tradurre le potenzialità offerte dalle tecnologie in risposte efficaci e sostenibili ai bisogni sociali.
I migliori progetti, fino ad un massimo di 10, riceveranno un seed grant fino a 30.000 Euro da utilizzarsi
per sviluppare concretamente il proprio progetto e avranno accesso ad un programma di accelerazione
coordinato da PoliHub.
Soggetti beneficiari
I soggetti eleggibili a partecipare si dividono nelle seguenti categorie:


1) NO PROFIT

Organizzazioni No Profit laiche o religiose;

Team di persone (fino a 5), tutte necessariamente maggiorenni;
2) STUDENTI

Studenti universitari organizzati in team di progetto (massimo 5 studenti per ogni team), i quali
dovranno fornire copia del certificato di frequenza che attesti la regolare iscrizione presso
l’Università;

Studenti della Scuola Secondaria di Secondo Grado (Scuola Superiore) organizzati in team di
progetto (massimo 5 studenti per ogni team) coordinati da un docente della Scuola di appartenenza,
il quale sarà il responsabile del progetto ed incaricato a rappresentare il team medesimo nei
confronti dell’organizzazione dell’iniziativa Think for Social;

3) ALLEANZE/PARTNERSHIP NO PROFIT/FOR PROFIT
Saranno ammesse partnership tra organizzazioni no profit e società for profit (Micro, piccole,
medie e grandi imprese di tutti i settori) messe in atto attraverso le seguenti forme:
Associazione temporanea d’impresa (ATI), già costituita o da costituire entro 30 giorni
dall’assegnazione del finanziamento, il cui soggetto mandatario e titolare della proprietà dei
risultati del progetto coincide con uno o più soggetti;

Micro, piccole, medie e grandi imprese di tutti i settori, che si impegnano a costituire entro 30
giorni dall’assegnazione del finanziamento uno spinoff aziendale No Profit appartenente ad una
delle forme giuridiche ammissibili;

Cofinanziamento allo sviluppo del progetto da parte di società for profit con risorse in cash e/o in
kind a titolo di erogazione liberale e attestata mediante lettera di impegno da parte della/e società
for profit in cui si forniscono i dettagli delle risorse messe a disposizione e/o l’entità del contributo.
Tipologia di progetti ammissibili
I progetti dovranno mostrare di poter generare un impatto sociale sul territorio italiano e dovranno
afferire, a titolo preferenziale, ai seguenti ambiti di applicazione:

Salute e benessere: Progetti e servizi alla persona per la promozione della salute e del benessere,
miglioramento delle condizioni di vita delle fasce deboli (anziani, disabili, etc.), sviluppo e sostegno
dell’e-Health e dell’active ageing, etc.

Cultura e istruzione: progetti di formazione, smart cultural heritage, tutela e valorizzazione del
patrimonio culturale, turismo sostenibile, etc.

Agricoltura, alimentazione e ambiente: Innovazione e sostenibilità nei processi e prodotti alimentari
(trasformazione, conservazione e consumo), promozione e tutela della biodiversità, utilizzo
sostenibile delle risorse ambientali, etc. Saranno presi in considerazione progetti al di fuori di tali
ambiti purché presentino un forte potenziale di impatto sociale (killing ideas).
Entità e forma dell'agevolazione
La Fondazione Vodafone Italia mette a disposizione una dotazione complessiva massima di 1 Milione di
Euro per finanziare il lancio e lo sviluppo dei progetti.
I progetti selezionati:

Riceveranno un “seed grant” equity free fino a 30.000 euro che dovrà essere interamente destinato
allo sviluppo del progetto;

Un programma di accelerazione di 4 mesi coordinato da PoliHub, l’incubatore del Politecnico di
Milano, che prevede il supporto da parte di mentor esperti in ambito tech and social business. Il
programma di accelerazione consentirà di potenziare le competenze e le attitudini imprenditoriali e
supportare concretamente i partecipanti nello sviluppo del proprio progetto. Ciascun team selezionato
sarà affiancato da un mentor messo a disposizione da PoliHub.
Scadenza
Per partecipare occorre presentare la propria candidatura entro e non oltre il 30 aprile 2015.
Finanziamento a tasso agevolato fino al 60% promosso dal MISE per
progetti di ricerca e sviluppo nel campo dell'industria sostenibile e nei
settori ICT.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit,
Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 400.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il presente decreto disciplina di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, le procedure per
la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore di progetti di ricerca e sviluppo:

di rilevanti dimensioni;

che perseguono un obiettivo di crescita sostenibile, per promuovere un’economia efficiente sotto il
profilo delle risorse, più verde e più competitiva;

contenuti nel numero ma altamente efficaci nel contribuire concretamente e celermente ad elevare la
prestazione del Paese sul piano dell’innovazione e dell’avanzamento tecnologico;

in grado di esercitare un significativo impatto sullo sviluppo del sistema produttivo e dell’economia
del Paese, avvalendosi dell’impiego di specifiche tecnologie abilitanti fondamentali, così come
definite nell’ambito del Programma Orizzonte 2020;

che si sviluppano nell’ambito di specifiche tematiche rilevanti, caratterizzate da maggiore contenuto
tecnologico, più rapido impatto sulla competitività e più immediate applicazioni industriali.
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto i seguenti soggetti, purché presentino
un progetto ammissibile:
a) le imprese;
b) le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
d) i centri di ricerca con personalità giuridica;
e)imprese start-up innovative.
Tipologia di progetti ammissibili
I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione nel territorio italiano di
attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione
all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al
notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie
abilitanti fondamentali e che si sviluppano nell’ambito delle tematiche rilevanti.
Al fine di garantire la necessaria selettività degli interventi, il Ministero, su proposta del Comitato, può
circoscrivere gli interventi stessi solo ad alcune delle tematiche rilevanti, individuate tenendo conto
delle specializzazioni manifatturiere nazionali, degli scenari tecnologici europei e delle esigenze di
conseguire applicazioni industriali nel breve-medio termine. Il Ministero provvede a comunicare gli
eventuali aggiornamenti delle tematiche rilevanti tramite pubblicazione nel proprio sito Internet.
Tipologia di spese ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto le spese e i costi relativi a:

il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con contratto a
progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca,
limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati
nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono escluse le spese del personale con
mansioni amministrative, contabili e commerciali;

gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono
utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il periodo di utilizzo per il progetto degli
strumenti e delle attrezzature sia inferiore all’intera vita utile del bene, sono ammissibili solo le quote
di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto di ricerca e
sviluppo;

i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo,
inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how,
tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;

le spese generali derivanti direttamente dal progetto di ricerca e sviluppo, imputate con calcolo prorata sulla base del rapporto tra il valore complessivo delle spese generali e il valore complessivo delle
spese del personale dell’impresa. Le predette spese devono essere calcolate con riferimento ai bilanci
di esercizio del periodo di svolgimento del progetto e, comunque, non possono essere imputate in
misura superiore al 50 per cento delle spese per il personale;

i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
Entità e forma dell'agevolazione
Le agevolazioni sono concesse nella forma del finanziamento agevolato per una percentuale nominale
delle spese ammissibili complessive articolata, in relazione alla dimensione di impresa, come segue:
a) 60% per le imprese di piccola e media dimensione;
b) 50% per le imprese di grande dimensione.
Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni i progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese
ammissibili non inferiori a euro 5.000.000,00 e non superiori a euro 40.000.000,00.
Il contributo diretto alla spesa è concesso fino al 15% per le piccole e medie imprese e al 10% pe ele
grandi imprese, con una maggiorazione del 5% se c'è la partecipazione di un organismo di ricerca o una
partnership internazionale.
Per la piena operatività dell'intervento occorre attendere un successivo provvedimento del Direttore Generale
per gli incentivi alle imprese con il quale saranno definiti gli schemi delle istanze preliminari di accesso alle
agevolazioni, e modalità di applicazione dei criteri di valutazione indicati nel bando e stabiliti i termini per la
presentazione delle istanze stesse.
Contributo a fondo perduto per le fonti rinnovabili non fotovoltaiche.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.268/2014 il decreto 6 novembre 2014 del Ministero dello Sviluppo
Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente, che dà il via ai nuovi incentiviper gli impianti
da fonti rinnovabili non Fotovoltalche(FER elettriche) ammessi dalla rimodulazione. Il DM che regola
la rimodulazione volontaria degli incentivi alle fonti rinnovabilielettriche diverse dal Fotovoltaico
prevista dal Decreto “Destinazione Italia”. La rimodulazione viene applicata agli esercenti degli
impianti che optano per l’estensione del periodo di incentivazione di 7 anni con una conseguente
riduzione, dell’erogazione annua.
Sono previste due possibilità di intervento :
Continuare ad usufruire del regime incentivante spettante per il periodo di diritto residiuo, perdendo la
possibilità di accedere ad ulteriori strumenti incentivanti per gli interventi di qualunque tipo realizzati
sullo stesso sito, per 10 anni a partire dal termine del periodo di diritto al regime incentivante.

Scegliere la rimodulazione dell'incentivospettante, in tal caso il produttore accederà ad un incentivo
ridotto di una certa percentuale specifica per ciascuna tipologia di impianto da applicarsi per un
periodo rinnovato di incentivazione, pari al periodo residuo dell’incentivazione spettante alla
medesima data incrementato di 7 anni.
Soggetti beneficiari
Il provvedimento si rivolge ai produttori di energiaelettrica da fonti rinnovabili, titolari di impianti che
beneficiano di certificati verdi, tariffe onnicomprensive o tariffe premio, stabilendo le modalità di
determinazione dei nuovi incentivi riconosciuti sull’energia elettrica prodotta dagli impianti a fonti
rinnovabili esistenti, diversi da quelli fotovoltaici.
Tipologia di progetti ammissibili
Nel caso in cui si scelga di esercitare l’opzione di rimodulazione, fino al termine del nuovo periodo di
incentivazione, in caso di interventi realizzati sullo stesso sito dell’impiantonon si avrà diritto di accesso
ad ulteriori strumenti incentivanti, anche qualora l’esercente rinunci all’incentivo rimodulato, a parte il
ritiro dedicato e lo scambio sul posto, se compatibili con il proprio meccanismo incentivante. Per quanto
riguarda gli stessi impianti da rinnovabili non fotovoltaiche ammessi dalla rimodulazione, è possibile
accedere ad ulteriori strumenti incentivanti previsti dalla normativa vigente in caso di:

interventi di potenziamento;

interventi di integrale ricostruzione, effettuati a partire dal quinto anno successivo al termine del
periodo residuo di diritto di godimento all’incentivo originario;
interventi di rifacimento totale degli impianti a biomasse di potenza non superiore a 1 MW, se effettuati
a partire dal quinto anno successivo al termine del periodo residuo di diritto di godimento all’incentivo
originario.
Scadenza
I titolari di impianti da fonti rinnovabili non fotovoltaiche dovranno che vogliano esercitare l’opzione
per il regime di incentivazione, devono inoltrare la richiesta entro 90 giorni dalla data di entrata in
vigore del DM 6 novembre 2014, quindi entro il 17 febbraio 2015, secondo modalità che dovranno
essere definite e pubblicate dal GSE entro il 19 dicembre 2014.
Avviso 02/14. Contributo a fondo perduto fino al 60% promosso da
Fondoprofessioni per interventi di formazione individuale.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il presente Avviso intende favorire un tipo di formazione che sia specializzata, flessibile e di qualità,
incoraggiando la partecipazione dei dipendenti ad interventi di formazione individuale, accessibili attraverso
percorsi formativi presenti all’interno di cataloghi accreditati dal Fondo.
Soggetti beneficiari
Il Proponente è il datore di lavoro e/o il lavoratore del singolo Studio e/o Azienda in cui
si applica il CCNL di riferimento, che compila la "domanda di finanziamento" per
richiedere la partecipazione del proprio dipendente ad iniziative formative presenti nei
cataloghi accreditati dal Fondo. Tale domanda dovrà essere sottoscritta dal Legale
Rappresentante dello studio /azienda e dal beneficiario partecipante.
I beneficiari dell’attività formativa sono le lavoratrici e i lavoratori dipendenti per i quali
gli studi professionali e/o le aziende collegate sono già in regola con l’adesione
certificabile attraverso la onsultazione del cassetto previdenziale alla voce "dati
complementari" e con il versamento a Fondoprofessioni avvenuto prima dell’avvio
dell’attività formativa. Sono considerati beneficiari ammissibili anche gli apprendisti,
per i quali è stata effettuata regolare adesione e versamento al Fondo.
Tipologie di spese ammissibili
Il seguente bando intende finanziare iniziative formative finalizzate al consolidamento
e allo sviluppo delle competenze delle lavoratrici e dei lavoratori aderenti al Fondo, per
rispondere alle esigenze di occupabilità, adattabilità e capacità competitiva degli studi
professionali e delle aziende collegate.
Entità e forma dell'agevolazione
Allo scopo di sostenere e finanziare la partecipazione ad attività formative a catalogo
accreditati, il Fondo intende destinare un importo complessivo di euro 1.000.000,00 per
un avviso a sportello aperto fino ad esaurimento delle risorse con approvazioni
indicativamente a cadenza mensile.
Ogni Studio/Azienda può partecipare a più di un’attività formativa individuale a
catalogo, per un contributo pari al 60% dell’imponibile I.V.A. di ogni singola iniziativa,
fino ad un valore complessivo massimo di € 1.200,00 di contributo. La restante
copertura rimane a carico del proponente.
Scadenza
Presentazione delle domande a partire dal 3 settembre 2014.
Saranno finanziate quelle domande ammissibili e che, in base all’ordine cronologico di
arrivo, troveranno la disponibilità di risorse.
LEGGE 23 DICEMBRE 2000 N. 388. Detassazione del reddito di
impresa per investimenti ambientali.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit,
Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Legge 388/2000 art. 6 commi dal 13 al 19: DETASSAZIONE DEL REDDITO DI IMPRESA PER
INVESTIMENTI AMBIENTALI.
Comma 13: “ La quota di reddito delle piccole e medie imprese destinata a investimenti ambientali,
come definiti al comma 15, non concorre a formare il reddito imponibile ai fini delle imposte sul
reddito.”
La detassazione del reddito di impresa si applica con riferimento agli investimenti ambientali che
presentano le seguenti caratteristiche:

Gli investimenti per essere definiti ambientali devono PREVENIRE, RIDURRE o RIPARARE
DANNI CAUSATI all’AMBIENTE;

Beni materiali oggetto di acquisizione. Sono ammissibili, anche, beni acquistati in leasing: in tal caso
si farà riferimento al costo di acquisto sostenuto dal concedente;

Si tengono in considerazione esclusivamente i beni materiali contabilizzati nel bilancio alla voce
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI;

Non sono ammissibili investimenti che rispondano ad adeguamenti previsti da obblighi di legge.
Soggetti beneficiari
I beneficiari sono esclusivamente le PMI il cui reddito è determinato in CONTABILITA’ ORDINARIA.
Tipologia di investimenti ammissibili
Gli investimenti ambientali agevolabili sono tutti quegli interventi che hanno come finalità
PREVENIRE, RIDURRE o RIPARARE i danni causati all’ambiente dall’attività dell’Azienda.
Sono agevolabili gli investimenti realizzati fino al 25/06/2012.
Si riporta, qui di seguito, un elenco (non completo) esemplificativo degli interventi beneficiabili:

impianti fotovoltaici;

smaltimento ethernit;

impianti/macchinari che portino un risparmio energetico oltre che ad un miglioramento ambientale;

impianto aspirazione fumi;

impianti per abbattimento riduzione scarti inquinanti;

impianti per trattamento acque;

impianti depurazione;

cabine di verniciature;

impianti eolici;

biomasse;

cogenerazione;

rigenerazione;

geotermia;

solare termico;

altro in possesso dei requisiti precedenti.
Entità e forma dell'agevolazione
L’ammontare della deduzione si calcola con riferimento all’approccio incrementale:

(+) Costo investimento

(-) Costo investimento confrontabile privo di impatto ambientale

(-/ +) Profitti operativi / Costi operativi

(+/-) Eventuali produzioni accessorie
___________________________________________________

COMPONENTE AMBIENTALE volta all’abbattimento della base imponibile
Il BENEFICIO FISCALE è derivato dal risparmio fiscale ottenuto.
PON “Ricerca e competitività”. Contributo a fondo perduto fino al
35% per lo startup e la nascita di nuove imprese nelle regioni
Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo,
Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Avvio attività
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 190.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Con decreto 6 marzo 2013, pubblicato sul sito del Ministero dello Sviluppo economico, è stato istituito
un nuovo regime di aiuto finalizzato alla promozione della nascita di nuove imprese
nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, in attuazione del PON “Ricerca
e competitività” FESR 2007-2013.
La dotazione finanziaria è pari a 190.000.000,00 €.
Sono previste due tipologie d’intervento:

aiuti in favore delle piccole imprese di nuova costituzione (Titolo II) riservato alle imprese con sede
legale e operativa in Calabria, Campania, Puglia, e Sicilia e nelle zone 107, 3, c di Sardegna e
Basilicata,

sostegno ai programmi di investimento effettuati da nuove imprese digitali e/o a contenuto
tecnologico (Titolo III) riservato alle imprese con sede legale e operativa nelle regioni Calabria,
Campania, Puglia e Sicilia.
Soggetti beneficiari
Possono presentare istanza le imprese di piccola dimensione costituite in forma societaria da non più di
6 mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione, nonché le persone fisiche che
intendono costituire una nuova impresa.
Per le piccole imprese di nuova costituzione è concesso un contributo, nel limite massimo di 200.000
euro, a parziale copertura dei costi sostenuti dall’impresa nei primi 4 anni, dalla data di presentazione
della domanda di agevolazione, sostenuti per la realizzazione di un piano di impresa finalizzato a:


l’introduzione di nuove soluzioni organizzative o produttive
l’ampliamento del target di utenza del prodotto o servizio offerto
Tipologia di spese ammissibili
Sono ammesse le spese relative a:

interessi sui finanziamenti esterni concessi all’impresa

costi (spese di affitto, canoni di leasing e/o quote di ammortamento) relativi all’acquisto della
disponibilità di impianti, macchinari e attrezzature tecnologici necessari all’attività di impresa

costi salariali relativi al nuovo personale dipendente assunto dall’impresa
Per le nuove imprese digitali e/o a contenuto tecnologico è concesso un contributo in de minimis
affiancato da un servizio di tutoring tecnico-gestionale a sostegno della fase di avvio. Sono ammissibili
le seguenti spese:

impianti, macchinari e attrezzature tecnologici

componenti hardware e software

brevetti e licenze

certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, purché direttamente correlate
alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa

progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di
impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche funzionali al progetto di
investimento, nonché relativi interventi correttivi e adeguativi
Entità e forma dell'agevolazione
L'importo annuo massimo del contributo concedibile in favore di ciascuna impresa beneficiaria è pari a
euro 50.000,00, per un ammontare di agevolazione complessivamente concedibile in favore di ciascuna
impresa pari a euro 200.000,00 nell'arco di 4 anni dalla data di presentazione della domanda.
L'intensità dell'aiuto concesso a ciascuna impresa beneficiaria è pari:
a) per i primi 3 anni dalla data di presentazione della domanda:

35% dei costi ammissibili

25% dei costi ammissibili , per le imprese ubicate nelle aree ammesse a norma dell'articolo 107.3.c)
b) per il successivo anno:

15% dei costi ammissibili
Le domande di agevolazione, corredate dei piani di impresa, possono essere presentate a partire dal
giorno 4 settembre 2013 ore 12.00.
Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato fino al
50% promosso dal MIPAAF per sviluppare i contratti di filiera e di
distretto.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Commercio, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export,
Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento
fondi
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha pubblicato la circolare recante le
caratteristiche, le modalità e le forme di presentazione delle domande di accesso ai contratti di filiera e
di distretto.
Soggetti beneficiari
I contratti di filiera e di distretto possono essere proposti da:

cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi, da consorzi di piccole e medie imprese,
che operano nel settore agricolo, agroalimentare e agroenergetico. Ai fini dell'ammissibilità alle
agevolazioni previste dal presente decreto, i consorzi devono avere quale oggetto sociale la gestione
di servizi comuni, di natura non meramente amministrativa, ivi compresi programmi specifici di
supporto destinati all'insieme delle imprese consorziate. Inoltre, alla data di presentazione della
domanda, la maggioranza dei soci aventi diritti al voto del consorzio proponente deve essere
costituita da consorziati con la qualifica di imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità
prevalente e loro consorzi o di organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa
vigente;

società costituite tra soggetti che esercitano l'attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali
e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51 per cento del capitale sociale sia posseduto da
imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi o da organizzazioni
di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente;

associazioni temporanee di impresa già costituite all’atto della presentazione della domanda di
accesso;

rappresentanze di distretti rurali e agro-alimentari
Sono soggetti beneficiari dei contratti di filiera e di distretto:

le piccole e medie imprese, anche in forma consortile, le imprese intermedie e le cooperative a
mutualità prevalente e loro consorzi che operano nel settore agricolo ed agroalimentare;

le organizzazioni di produttori agricoli riconosciute ai sensi della normativa vigente;

le società costituite tra soggetti che esercitano l'attività agricola e le imprese commerciali e/o
industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51 per cento del capitale sociale sia
posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi o da
organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente. Il capitale delle predette
società può essere posseduto, in misura non superiore al 10%, anche da grandi imprese, agricole o
commerciali;

i consorzi di tutela riconosciuti dalla normativa vigente.
Tipologia di spese ammissibili

Investimenti nelle aziende agricole

Investimenti nel settore della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli

Investimenti per promuovere la produzione e la commercializzazione di prodotti agricoli di qualità

Prestazioni di assistenza tecnica nel settore agricolo

Investimenti per la pubblicità dei prodotti agricoli di qualità

Investimenti nel settore della ricerca e dello sviluppo
L’importo complessivo degli investimenti ammissibili deve essere compreso tra i 5 ed i 50 milioni di
euro.
Entità e forma dell'agevolazione
Investimenti materiali
Conto capitale: fino al 25% dell'investimento
Finanziamento agevolato (FRI): almeno il 25% dell investimento e fino al 50%
Investimenti immateriali
Conto capitale: fino al 50% dell'investimento
Finanziamento agevolato: fino al 40% dell investimento
Le domande per l’accesso ai contratti di filiera e di distretto possono essere presentate a partire dalle ore
12:00 del 15 luglio 2013.
Brevetti+. Contributo a fondo perduto fino all'80% promosso dal MISE per
la valorizzazione economica dei brevetti.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino
ad esaurimento fondi
Il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), intende utilizzare i diritti di proprietà industriale, ed in
particolare i brevetti, come strumento privilegiato per realizzare politiche industriali a favore della
capacità innovativa e competitiva delle imprese italiane.
In tale ottica, ha destinato 30,5 milioni di Euro agli interventi a favore di micro, piccole e medie imprese
finalizzati ad individuare strategie per lo sviluppo di progetti innovativi basati sui brevetti.
La misura si pone l’obiettivo di incrementare il numero delle domande di brevetto, tutelare la proprietà
industriale, favorire la valorizzazione economica dei brevetti delle micro, piccole e medie imprese,
favorendo lo sviluppo di una strategia brevettuale e l’accrescimento della loro capacità competitiva.
Soggetti beneficiari
Micro, piccole e medie imprese, anche di nuova costituzione, aventi sede legale ed operativa in Italia.
Le imprese proponenti devono trovarsi in una delle seguenti condizioni:

sono titolari di uno o più brevetti;

hanno depositato una o più domande di brevetto (europeo e/o internazionale);

sono in possesso di una opzione o di un accordo preliminare di acquisto o di acquisizione in licenza
di uno o più brevetti, con un soggetto anche estero che ne detiene la titolarità.
Tipologia di spese ammissibili
Il contributo è finalizzato all’acquisto di servizi specialistici, funzionali all’implementazione del
brevetto all’interno del ciclo produttivo con diretta ricaduta sulla competitività del sistema economico
nazionale, o alla sua valorizzazione sul mercato.
Sono ammissibili i seguenti servizi, distinti per tipologia e da intendersi come esemplificativi e non
esaustivi rispetto alla gamma di servizi richiedibili:

industrializzazione e ingegnerizzazione (servizi specialistici finalizzati alla progettazione produttiva,
alla prototipazione, all’ingegnerizzazione, ai test di produzione, alla certificazione di prodotti e
processi);

organizzazione e sviluppo (progettazione organizzativa, IT governance, studi e analisi per il lancio di
nuovi prodotti, studi e analisi per lo sviluppo di nuovi mercati);

trasferimento tecnologico (proof of concept, due diligence tecnologica, predisposizione degli accordi
di cessione in licenza del brevetto, predisposizione degli accordi di segretezza).
Non possono essere ammessi alle agevolazioni quei servizi le cui spese siano state fatturate, anche
parzialmente, in data pari o antecedente alla data di invio telematico della domanda di ammissione.
L’impresa beneficiaria ed i fornitori di servizi per i quali è richiesta l’agevolazione non devono avere
alcun tipo di partecipazione reciproca a livello societario.
Non sono ammissibili i servizi specialistici erogati da:

amministratori, soci e dipendenti dell’impresa beneficiaria o dai loro prossimi congiunti;

società nella cui compagine siano presenti i soci o gli amministratori dell’impresa beneficiaria o i
loro prossimi congiunti.
Entità e forma dell'agevolazione
E’ prevista la concessione di un’agevolazione in conto capitale nell’ambito del de minimis del valore
massimo di € 70.000. Tale agevolazione non può essere superiore all’80% dei costi ammissibili.
L’agevolazione non è cumulabile con altri incentivi pubblici concessi a titolo di aiuti di stato aventi ad
oggetto le stesse spese.
Le domande possono essere presentate a partire dal 2 novembre 2011 a Invitalia, fino ad esaurimento
delle risorse.
Contratto di Sviluppo. Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso
agevolato fino al 25% promosso da Invitalia per la realizzazione di investimenti
di rilevanti dimensioni.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Commercio, Industria, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
PROSSIMA APERTURA
| In fase di attivazione
Il Contratto di Sviluppo favorisce la realizzazione di investimenti di rilevanti dimensioni, proposti da
imprese italiane ed estere.
Soggetti beneficiari
Il Contratto di Sviluppo è rivolto alle piccole, medie e grandi imprese, italiane ed estere. Queste ultime,
per poter richiedere gli incentivi, devono avere una sede stabile in Italia.
In particolare, i destinatari delle agevolazioni sono:

l’impresa “proponente”, che promuove l’iniziativa imprenditoriale ed è responsabile della coerenza
tecnica ed economica del Contratto di Sviluppo

le eventuali imprese “aderenti”, che realizzano progetti di investimento nell’ambito del suddetto
Contratto di Sviluppo
L’impresa proponente è l’interlocutore formale nei confronti di Invitalia, anche per conto delle aziende
aderenti.
Tipologia di investimenti ammissibili
Il Programma di sviluppo oggetto del Contratto può essere di tipo industriale, turistico o commerciale.
È composto da uno o più progetti di investimento e da eventuali progetti di ricerca industriale e sviluppo
sperimentale, strettamente connessi e funzionali tra loro.
Può prevedere anche la realizzazione di infrastrutture di pubblico interesse.
In particolare il Contratto di Sviluppo finanzia progetti:

nei settori manifatturiero, estrattivo e della fornitura di energia (salvo i divieti e le limitazioni previste
dalle normative UE)

nella quasi totalità dei settori commercio, alloggio e ristorazione, informazione e comunicazione

in alcune attività di trasporto, magazzinaggio e di servizio, come call center, vigilanza privata, servizi
delle agenzie di viaggio ecc.
Importo minimo degli investimenti, in milioni di euro
Tipologia di
Programma di sviluppo
Programma
nel suo
complesso
Industriale
Progetto
d’investimento
dell’impresa
proponente
Ciascun progetto
d’investimento
delle altre
imprese
aderenti
30
15
1,5
7,5
3
1,5
22,5
12
1,5
30
13
1,5
Industriale
esclusivamente per attività
di trasformazione e
commercializzazione
di prodotti agricoli
Turistico
Commerciale
Entità e forma dell'agevolazione
Il Contratto di Sviluppo prevede le seguenti agevolazioni:

contributo a fondo perduto in conto impianti

contributo a fondo perduto alla spesa

finanziamento agevolato

contributo in conto interessi.
Il finanziamento agevolato non può superare il 25% delle spese ammissibili.Le imprese che richiedono
le agevolazioni sono tenute ad apportare un contributo finanziario pari almeno al 25% del totale delle
spese ammissibili.Le agevolazioni possono essere concesse anche per sostenere investimenti realizzati
con il sistema della locazione finanziaria (leasing).
Progetti
Progetti
di investimento
di ricerca e sviluppo
Settori diversi
Attività di
dalla trasformazione
trasformazione
e commercializzazione
e commercializzazione
dei prodotti agricoli
dei prodotti agricoli
Dimensione
Progetti
Progetti
di ricerca
di sviluppo
industriale
sperimentale
dell'impresa
Carta degli
Altre
Aiuti
aree
Carta
degli
Altre
Intero territorio
aree
nazionale
aiuti
da 40 a
Piccole
da 30 a 50%
imprese
ESL
Medie
da 20 a
imprese
4O% ESL
Imprese
non
non
intermedie
applicabile
applicabile
Grandi
da 0 a 30%
non
imprese
ESL
agevolabili
20% ESL
50%
40% ESL
70% ESL
45% ESL
40% ESL
60% ESL
35% ESL
50% ESL
25% ESL
50% ESL
25% ESL
ESL
da 40 a
10% ESL
50%
ESL
da 0 a
30%
ESL
non
agevolabili
da 20 a
30%
20% ESL
ESL
Si precisa che al momento non sono disponibili risorse finanziarie per investimenti previsti in regioni
che non rientrano nell’Obiettivo Convergenza.
Legge 100/90. Incentivi per l’espansione internazionale delle imprese attraverso la partecipazione della
Simest nelle aziende
.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Avvio attività, Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La partecipazione di SIMEST al capitale delle imprese estere consente di condividere il rischio
potenziale della nuova iniziativa con un partner istituzionale che immette capitali propri, e mette a
disposizione la propria esperienza pluriennale sui mercati esteri basata sulla partecipazione a centinaia
di progetti in tutto il mondo.
L' obiettivo è supportare la realizzazione del programma di investimento attraverso la partecipazione
diretta al capitale della società estera. La partecipazione della SIMEST in un investimento realizzato da
un'impresa italiana in un mercato extra UE, è il presupposto per l'erogazione di contributi agli interessi a
fronte di un finanziamento concesso all'impresa italiana da soggetti, italiani o esteri, autorizzati
all'esercizio dell'attività bancaria.
La SIMEST, inoltre, affianca le imprese italiane nella identificazione ed eventuale reperimento di
ulteriori coperture finanziarie.
Soggetti beneficiari
SIMEST può valutare proposte di partecipazione provenienti da società di capitali, società di persone,
cooperative, consorzi, associazioni di imprese. Gli interventi SIMEST vengono accordati
prioritariamente a PMI e loro consorzi.
L’intervento SIMEST avviene, preferenzialmente, in imprese estere attive nello stesso settore di attività
dell’impresa italiana richiedente, o in settori situati a monte o a valle del processo produttivo
nell’ambito del concetto di "filiera"; non vi sono preclusioni settoriali e, pertanto, sono inclusi, oltre al
manifatturiero, i settori commerciale e servizi.
Entità e forma dell'agevolazione
Partecipazione fino al 49% del capitale sociale delle imprese estere; di norma la partecipazione SIMEST
risulta commisurata rispetto a quella dei partners.
La durata della partecipazione è di massimo 8 anni, entro i quali viene concordato con i partners italiani
il periodo di riacquisto della quota SIMEST.