progetto formativo “girasole”
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progetto formativo “girasole”
PROGETTO FORMATIVO “GIRASOLE” Specialisti per l’Africa e altri Paesi in Via di Sviluppo (PVS) Associazioni e Specialisti promotori del progetto - MEDICI IN AFRICA, Genova G.O.A. - Genova: Ortopedia Per L’Africa PATOLOGI OLTRE FRONTIERA, Milano SMILE TRAIN ITALIA, Roma SURGERY FOR CHILDREN, Vicenza SPECIALISTI dell’Osp.le Parini di Aosta e dell’Osp.le di San Donato Milanese 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Introduzione Il perché di un coordinamento. La nascita del progetto, le associazioni promotrici e le specialità previste. Lo sviluppo del progetto La proposta formativa Il reclutamento del personale, l’organizzazione e la logistica. La presentazione del progetto in Italia e nei PVS. 1. Introduzione La realtà della Cooperazione Sanitaria nei paesi a basso e medio sviluppo è in fase di profondo cambiamento. Negli ultimi anni si è enormemente accresciuto il ruolo delle cure ospedaliere rispetto al passato, quando venivano considerati prioritari i progetti di “Primary Health Care” e la chirurgia era vista come pratica dispendiosa da riservare alle urgenze “salva-vita” e ai parti cesarei. E’ comune percezione che in molti PVS stiano emergendo esigenze e bisogni sanitari diversi, legati alla evoluzione dei contesti socio-economici e delle abitudini di vita della popolazione, in particolare di quella parte che vive nelle grandi città e ruota attorno ad ospedali di riferimento, dove vengono richieste cure più qualificate rispetto agli standard garantiti nei normali ospedali periferici. Non sono da trascurare neanche gli effetti della globalizzazione che in sanità, se da un lato consente più facilmente la conoscenza di modelli clinici ed organizzativi ben sperimentati e ne può favorire quindi la diffusione, dall’altro deve confrontarsi con l’applicazione nei PVS di nuove tecnologie i cui vantaggi non sempre corrispondono alle attese a causa dei problemi gestionali ad esse collegati (sostenibilità dei costi, accesso ai corsi di formazione per l’utilizzo degli strumenti, problemi di manutenzione legati alle difficoltà di assistenza, puntualità nei rifornimenti … etc.). E’ altresì evidente che le novità scientifiche e tecnologiche suscitano grande interesse in una buona parte dei medici e infermieri dei PVS che aspirano a migliorare le proprie capacità e la qualità delle cure prestate ai pazienti, e per questo desiderano collaborare con personale sanitario straniero. In questo scenario che sta così modificandosi, in Africa e nei PVS, l’attività dei Medici della Cooperazione non può continuare ad essere prevalentemente svolta sul territorio e/o in piccole o medie strutture ospedaliere, che necessitano principalmente di chirurgia ed ostetricia di base, con sporadiche esigenze di attività specialistiche. Il bisogno di specialisti (di area chirurgica ma anche medica) che possano effettuare in loco interventi complessi su pazienti selezionati, comincia ad emergere soprattutto presso i grandi ospedali di riferimento, dove nel contempo è anche possibile organizzare corsi e tutoraggi finalizzati a formare i loro medici fino al conseguimento di una reale autonomia operativa. Sono pochissimi, infatti, i chirurghi plastici, i chirurghi toracici o vascolari, i chirurghi pediatri, gli anatomopatologi, tanto per fare qualche esempio. E’ in un simile contesto che si inserisce il nostro progetto: organizzare missioni di specialisti italiani che per periodi di due o tre settimane, periodicamente ripetute, dimostrino concretamente quelle moderne tecniche diagnostiche e terapeutiche che meglio si adattano alle realtà locali, e che potranno poi essere attuate e diffuse tra i medici ed i chirurghi locali. Le missioni saranno indirizzate laddove già esista una struttura ospedaliera idonea, sufficientemente dotata dal punto di vista tecnico e con personale sanitario già con qualche esperienza nella disciplina o nel settore oggetto del ciclo formativo, ed il supporto andrà indirizzato anche alla formazione del personale infermieristico. Questo tipo di aiuto non può che essere offerto da professionisti di notevole e comprovata esperienza maturata nei nostri centri di eccellenza, universitari ed ospedalieri. 2. Il perché di un coordinamento. Il panorama degli aiuti umanitari e della cooperazione è quanto mai diversificato e variegato. Un progetto che unisca forze, personale e risorse economiche, può permettere un risultato migliore, soprattutto quando si associano professionisti di estrazione omogenea, con obiettivi comuni, interessati alla riuscita del progetto collettivo piuttosto che al solo raggiungimento dei risultati delle singole Organizzazioni di appartenenza. Scopo del coordinamento è quello di garantire e certificare una elevata formazione scientifica a Medici e Infermieri dei PVS e al tempo stesso creare accordi locali per meglio inserirsi nei programmi formativi, reciprocamente ed ufficialmente riconosciuti. In questo ambito, importante potrà essere il ruolo dell’Università. Il Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università di Genova (DISC), che riunisce circa settanta docenti di discipline diverse, è a disposizione per una più ampia collaborazione nella valutazione e selezione degli specialisti. L’obiettivo è quello di riuscire a coinvolgere, attorno al nucleo iniziale, il maggior numero possibile di associazioni e di professionisti interessati ad offrire il proprio contributo alla cooperazione sanitaria internazionale attraverso il presente progetto. 3. La nascita del progetto, le associazioni promotrici e le specialità previste. Il “l PROGETTO FORMATIVO “GIRASOLE “ nasce con una riunione espressamente dedicata e organizzata dall’Associazione”Medici in Africa”. Tale primo incontro si è tenuto il 24 settembre 2012, presso l’Hotel Cenobio dei Dogi di Camogli (Genova). Le associazioni presenti a questa prima riunione, e promotrici del progetto sono state: Medici in Africa, G.O.A.- Ortopedia per l’Africa, Smile Train Italia, Surgery for Children, Patologi Oltre Frontiera, Ospedale Parini di Aosta, Ospedale San Donato Milanese. Una breve relazione descrittiva di ciascuna è disponibile in allegato al presente documento. Dalla riunione è emerso che gli ambiti specialistici da considerare dovrebbero riguardare le seguenti specialità: - Anatomia Patologica - Anestesia e Rianimazione - Cardiologia (Aritmologia, Emodinamica) - Chirurgia Generale di Alta Complessità: (Esofago, Pancreas, Fegato..) - Chirurgia Oculistica (Cataratta, Glaucoma, Pterigio) - Chirurgia Ortopedica (Chirurgia traumatologica e protesica, trattamento ernie discali) - Chirurgia O.R.L. (Neoplasie, malformazioni) - Chirurgia Ostetrico-Ginecologica (Neoplasie app. genitale femminile) - Chirurgia Pediatrica (Chirurgia ricostruttiva per malformazioni congenite e Neoplasie) - Chirurgia Plastica (Chirurgia ricostruttiva e trattamento ustioni) - Chirurgia Toracica (Neoplasie polmonari e mediastiniche) - Chirurgia Urologica (Neoplasie app. genitale maschile e vie urinarie) - Chirurgia Vascolare (interventi di rivascolarizzazione) - Endoscopia Digestiva e Interventistica (E.G.D.Scopia, Colonscopia, Sclerosi Endoscopica Lesioni Esofagee e Gastriche, Polipectomia Endoscopica) - Laboratorio di Analisi Cliniche - Medicina d’Urgenza (Urgenze extraospedaliere e Intraospedaliere, Triage Infermieristico, Rianimazione Cardiopolmonare, Osservazione Breve Intensiva) - Radiologia - Scienze Infermieristiche per Infermieri di reparto e di area intensiva 4. Lo sviluppo del progetto. Sono state individuate diverse fasi operative: A) Dopo la condivisione del presente comune documento tra le Associazioni promotrici, e dopo il parere favorevole della Direzione della Cooperazione del Ministero degli Esteri, si procederà ad una promozione della iniziativa presso tutte le associazioni italiane che potrebbero essere interessate. B) Individuazione di grandi Ospedali od Università africane e/o di altri PVS che richiedono supporto nello sviluppo di attività specialistiche e che hanno le caratteristiche e l’organizzazione adeguata per sostenere una collaborazione in questo ambito. C) Incentivazione delle Collaborazioni con Istituzioni pubbliche e private, italiane e di paesi stranieri, che possono essere interessati ad aiutare e sostenere il nostro progetto. D) Costituzione di una segreteria comune. E) Realizzazione di una banca dati che riunisca tutti gli specialisti disponibili alla realizzazione del progetto, e che fanno parte o sono collegati alle diverse associazioni partecipanti. Verrà preparata una speciale scheda per la raccolta e l’archiviazione dei dati più importanti di ogni specialista (caratteristiche personali di ogni figura sanitaria, specialità, lingua/e conosciute, esperienze pregresse, periodi di disponibilità, etc. ..) F) Costituzione di una ristretta Commissione di Coordinamento per: • valutazione e selezione dei progetti • valutazione e selezione dei diversi specialisti rispetto al singolo impegno formativo (in collaborazione con l’Università di Genova) . 5. La proposta formativa Il progetto prevede l’effettuazione di interventi chirurgici programmati collegati a Corsi Teorico Pratici della durata di due o tre settimane, eseguiti preferibilmente da più docenti contemporaneamente; verranno effettuate lezioni teoriche ed incontri individuali tra docenti e discenti in modo da rendere il più proficuo possibile il corso formativo. Sono previste anche attività pratiche come la partecipazione dei discenti a interventi chirurgici preordinati, che in alcuni casi vedranno come primi operatori i discenti. 6. Il reclutamento del Personale, l’Organizzazione e la Logistica I Docenti (Professionisti Volontari) potranno essere individuati nel modo più appropriato attraverso il costituendo database che verrà realizzato con questo fine. Coloro che si renderanno disponibili per una specifica missione, e che presenteranno le caratteristiche richieste, potranno partecipare eventualmente accompagnati da uno o più collaboratori di propria scelta. Al Capo Missione e agli eventuali Collaboratori verrà offerto vitto e alloggio dalle strutture ospitanti, ma presteranno la loro opera del tutto gratuitamente; dovranno inoltre farsi carico delle spese di viaggio, tranne nel caso in cui si trovi uno sponsor. La scelta delle strutture ospedaliere ove svolgere l’attività specialistica oggetto del progetto sarà attentamente valutata caso per caso, tenendo conto dei seguenti elementi: - Tipo di richiesta pervenuta dalla struttura ospedaliera africana o da altre organizzazioni internazionali ivi operanti - - - Adeguatezza della struttura in termini di risposta dei requisiti indispensabili all’attività da svolgere (Sale Operatorie, Laboratorio, Radiologia, Rianimazione, Protesi, Farmaci etc.) Possibilità di successo del progetto per i rapporti già consolidati sul posto tra le istituzioni (Ambasciata d’Italia, ONG, ONLUS, Società italiane operanti in Africa) e le realtà locali (Ministero della Sanità, Direzione Ospedaliera o Universitaria etc. ) Stabilità (o almeno relativa stabilità) delle condizioni politico sanitarie, che possano garantire la progressione del progetto nel tempo necessario 7. Presentazione del Progetto in Italia e nei PVS Il progetto “GIRASOLE” verrà presentato alle Istituzioni Pubbliche: al Ministero degli Affari Esteri e a quello della Cooperazione Internazionale e dell’Integrazione, alla Direzione Generale per la Cooperazione e lo Sviluppo, alle Ambasciate Italiane nei PVS alle Associazioni Lions e Rotary in Italia e nei PVS , nonchè alle Strutture Sanitarie di Istituzioni Religiose. Breve presentazione delle Associazioni promotrici del progetto: MEDICI IN AFRICA, Genova . Circa una decina d’anni fa, da un gruppo di medici genovesi con importanti esperienze in Africa, nasce l’idea di organizzare un corso di aggiornamento per i medici italiani interessati ad esperienze di volontariato. Il notevole successo dell’iniziativa obbliga a replicare il corso negli anni successivi, e a far fronte alle richieste di partenza dei medici ed infermieri coinvolti, coordinandole con le crescenti richieste di personale da parte di missioni ed ospedali africani. Nel 2007 si sente l’esigenza di strutturare tale attività, e viene costituita, dall’Università di Genova e dall’Ordine dei Medici, la Onlus Medici in Africa. Le attività principali dell’organizzazione sono: a) Progetti di Volontariato nei seguenti Paesi in Burkina Faso, Burundi, Camerun, Capo Verde, Congo (Brazzaville), Eritrea, Ghana, Kenya, Madagascar, Mali, Mozambico, Somalia, Sud Sudan, Togo. b) Progetto “Mamma Sicura” in Congo (Brazzaville), Togo, Zambia c) Corsi di Aggiornamento in Italia: 1. Corso di base "Medici in Africa", giunto ormai alla sua undicesima edizione 2. Corso di Perfezionamento Interfacoltà sulla "Cooperazione medico sanitaria, economica, sociale ed ambientale con i Paesi in via di sviluppo". Questo Corso (primo ed unico in Italia) ha visto interagire numerose facoltà dell'Ateneo Genovese: Economia, Scienze Politiche, Lettere, Scienze Ambientali, Ingegneria, Farmacia e Medicina, offrendo così ai futuri cooperandi una autentica preparazione multidisciplinare consentendo loro di affrontare con nozioni adeguate le diverse problematiche sociali, economiche, mediche, ambientali, presenti nei Paesi Emergenti nei quali si troveranno ad operare. d) Convegno SPeRA (Solidarietà Progetti e Risorse per l’Africa) Medici in Africa, in collaborazione col Ministero degli Affari Esteri e con l’Università di Genova si è resa promotrice delle tre edizioni del Convegno SPeRA (Solidarietà Progetti e Risorse per l’Africa), che si sono svolte a Genova nel 2010, 2011 e 2012. Il Convegno SPeRA, rivolto a tutti gli operatori delle Ong, delle Onlus, delle Fondazioni e delle Associazioni di volontariato che hanno progetti di solidarietà rivolti all’Africa sub-sahariana e che ha visto la partecipazione di centocinquanta organizzazioni con centosessanta progetti. G.O.A. - Genova: Ortopedia Per L’Africa Nel 1984, in Kenya, fu avviato un servizio volontario da parte di un gruppo di chirurghi ortopedici, provenienti dall’Istituto G.Gaslini di Genova, per il recupero chirurgico ortopedico della popolazione infantile colpita da gravi lesioni motorie: esiti di poliomielite, cerebropatie spastiche, deformità congenite (tra cui in primo piano, il piede torto), tumori ed estese infezioni dello scheletro, postumi di traumi. Nel 1996 venne costituita dal Prof. Silvano Mastragostino, l’Associazione di Volontariato G.O.A., un gruppo di collaboratori e amici, organizzati per consolidare l’iniziativa e conferirle un carattere di ufficialità. A seguito della prematura scomparsa del Prof. Mastragostino, avvenuta nel Febbraio 1998, ed in suo nome, l’Associazione acquisì il 17 Giugno dello stesso anno, l’attuale denominazione, assumendo altresì la qualifica di O.N.L.U.S. Ogni anno, numerosi professionisti, tra cui ortopedici, anestesisti, radiologi, fisiatri, fisioterapisti e tecnici, trascorrono due periodi della durata variabile da 15 a 40 giorni in Kenia, contribuendo così, ad un autentico volontariato, senza alcuna retribuzione per il lavoro svolto, impegnativo ed intenso, spesso disagevole, ma sempre gratificante. Unico rimborso le spese di viaggio. L’attività è svolta presso le “disabled children’s home”, due missioni cattoliche, in cui sono degenti 250 tra bambini e adolescenti. Vengono eseguiti ogni anno interventi chirurgici e visitati pazienti provenienti dalle varie regioni del Kenya, fin dai lontani confini con l’Etiopia e la Somalia. SMILE TRAIN ITALIA, Roma Smile Train Italia Onlus è l'Organizzazione umanitaria Italiana che in cinque anni ha operato più di 1865 bambini affetti da malformazioni del volto coinvolgendo oltre 200 medici e infermieri volontari in più di 20 paesi nel mondo. Nell'ambito delle missioni chirurgiche sono inoltre stati realizzati corsi di formazione e di aggiornamento a cui hanno partecipato più di 200 medici ed infermieri dei paesi visitati. Al mondo migliaia di bambini non possono sorridere a causa della labio-palatoschisi, una malformazione che nei paesi più disagiati colpisce circa un bambino ogni 300 nati. La labio-palatoschisi è una deformità del labbro e del palato che deturpa completamente il volto dei bambini che ne sono affetti, comportando inoltre difficoltà nella nutrizione, problemi di logopedia, e spesso anche un grave disagio sociale causato dall’isolamento ed emarginazione a cui le culture locali condannano questi piccoli. L’intervento chirurgico per correggere il labbro leporino dura circa 45 minuti; questa piccola operazione non rappresenta per un bambino solo la soluzione definitiva ad una patologia, ma anche e soprattutto la speranza di poter vivere un nuovo avvenire. Smile Train Italia Onlus nasce proprio con l’intento di operare bambini affetti da labio-palatoschisi nei paesi disagiati, per donare loro il sorriso e la possibilità di godere di un futuro migliore. L’Associazione è costituita da volontari: medici specialisti in chirurgia plastica, maxillo-facciale, anestesia, pediatria, infermieri ed esperti logisti. Il lavoro dei volontari consiste nella realizzazione di missioni chirurgiche nei paesi dove l’incidenza di tali patologie è estremamente elevata e dove è molto limitata la presenza di chirurghi plastici locali in grado di intervenire chirurgicamente su questa particolare malformazione. SURGERY FOR CHILDREN, Vicenza “Surgery forChildren” (SFC) è una Associazione di chirurghi pediatri, anestesisti, ed infermieri volontari che svolgono chirurgia ricostruttiva per malformazioni congenite a bambini che vivono in “paesi poveri” e che trovano difficoltà a ricevere in loco le cure necessarie. L’associazione nasce nell’Ospedale S. Bortolo di Vicenza nel settembre 2005 sulla base di precedenti esperienze di Cooperazione Sanitaria iniziate nel 1995, ma i volontari coinvolti ( circa 50) provengono da diversi ospedali ed Università Italiane e straniere. Su richiesta di medici od istituzioni di paesi con “scarse risorse” vengono svolte, presso ospedali governativi di 2°- 3° livello, “missioni chirurgiche” nelle quali sono eseguiti gratuitamente interventi programmati di chirurgia ricostruttiva per gravi malformazioni, soprattutto dell’apparato uro-genitale e gastro-intestinale, o per esiti invalidanti di traumi ed ustioni. Le equipe, formate in genere da 7-10 volontari che utilizzano le proprie ferie per missioni di 3-4 settimane, si integrano con i colleghi degli ospedali locali, con l’obiettivo da un lato di migliorare qualità di vita e restituire “dignità” ai bambini, dall’altro di realizzare formazione “sul campo” del personale locale, in ambito clinico ed organizzativo. In parallelo alle missioni, poi, a seconda del paese, i medici e gli infermieri di SFC sono coinvolti come docenti in convegni, corsi di aggiornamento (per i medici e gli infermieri locali appositamente organizzati) e lezioni universitarie agli studenti di medicina. Aspetto centrale di tutte le attività dell’associazione è quello di voler contribuire a far emergere il peso delle malformazioni congenite per la salute pubblica dei paesi “poveri”. Fino ad ottobre 2012 sono stati effettuati 16 missioni ed oltre 1600 interventi chirurgici in vari paesi : 2 Ecuador, 6 in Uganda, 6 in Venezuela e 2 in Repubblica Dominicana I progetti del 2009 e 2010 in Uganda sono stati riconosciuti e parzialmente finanziati dalla Regione Veneto. Altri Partners Istituzionali sono stati: In Uganda: - Fondazione Corti di Milano, St. Mary’s Hospital di Lacor, Università di Gulu, Università Federico II di Napoli. In Venezuela : - Governazione dello Stato di Barinas, Società Venezuelana di Chir. Pediatrica, Ospedali - Materno-Infantil “Maldonado” ed Ospedale Universitario “L. Razzetti” di Barinas, Ospedale Universitario Alfredo Van Grieken di Coro. In Repubblica Dominicana: Associazione “SOS Bambino International Adoptions” di Vicenza, CONANI (Consiglio Nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza) della Repubblica Dominicana, Università UTESA di Santiago de los Caballeros, Ospedale Materno-Infantile “San Lorenzo de los Mina” di Santo Domingo. Nel giugno 2012 all’Associazione è stata assegnata dal Presidente Napolitano, l’Onorificenza della “Stella d’Italia”, Riconoscimento concesso per aver contribuito al prestigio dell’Italia all’estero, ed in particolare per l’attività svolta in Venezuela. PATOLOGI OLTRE FRONTIERA, Pavia Patologi Oltre Frontiera è una ONG fondata a Venezia nel 1999 con lo scopo di realizzare progetti finalizzati allo sviluppo dell'Anatomia Patologica e della diagnostica oncologica nel Sud del mondo. Nata per iniziativa di un gruppo di anatomopatologi appartenenti al Comitato attività internazionali della SIAPEC (Società Italiana di Anatomia Patologica e Citologica Diagnostica), inizia la sua attività nello stesso anno, aderendo ad un progetto di creazione di un Servizio di Anatomia Patologica in Tanzania, proposto dall' "Associazione Cultura e solidarietà Vittorio Tisòn". Nel 2001 Patologi Oltre Frontiera è stata ufficialmente riconosciuta come ONLUS, mentre nel 2006, in seguito al riconoscimento del Ministero degli Affari Esteri, è stata inserita nell'elenco delle Organizzazioni Non Governative Idonee. Nel corso di un decennio di attività, Patologi Oltre Frontiera ha realizzato progetti in Africa, America Latina, Europa e Medio Oriente. In questi anni ha, inoltre, sottoscritto accordi di partnership con diverse realtà istituzionali ed associative, sia nazionali che territoriali, italiane ed estere. Realizzazione di progetti finalizzati allo sviluppo dell'Anatomia Patologica e della diagnostica oncologica in Paesi in via di sviluppo, in collaborazione con Organismi non Governativi, Società Scientifiche, Associazioni e Organizzazioni Internazionali. Mission: 1) Collaborazione con organismi locali per l'introduzione di attività di screening citologici, in particolare pap-test e citologia agoaspirativa per la prevenzione oncologica. 2) Invio di volontari medici anatomo patologi, biologi o tecnici di laboratorio biomedico, soci dell'Associazione, nei Paesi in via di sviluppo nei quali l'Associazione abbia avviato rapporti di solidarietà o intenda sviluppare progetti di cooperazione. 3) Divulgazione, formazione e informazione attraverso le pubblicazioni scientifiche del settore, delle attività proprie dell'associazione, allo scopo di diffondere una cultura di solidarietà verso i Paesi in via di sviluppo. 4) Realizzazione di una rete di raccolta di attrezzature "fuori uso", libri inerenti al settore e materiale di consumo da destinare a progetti di cooperazione in atto e curarne l'invio. 5) Ideazione e realizzazione di progetti di ricerca scientifica su patologie di particolare e peculiare importanza proprie delle aree geografiche interessate da progetti di cooperazione. 6) Promozione, con l'istituzione di corsi e incontri, di momenti formativi per la preparazione di medici patologi, tecnici, biologi idonei ad intervenire nell' ambito di programmi specifici. 7) Organizzazione di stages residenziali in Istituti o Servizi di Anatomia Patologica italiani per medici o tecnici provenienti da strutture sanitarie di Paesi in via di sviluppo coinvolte in progetti di cooperazione. 8) Realizzazione di laboratori di Anatomia Patologica, con il contributo delle ditte del settore, curandone l'aspetto organizzativo e logistico, nell' ambito di specifici progetti, in collaborazione con enti locali. 9) Cura dell'aspetto formativo e didattico del personale medico e tecnico locale, nei progetti proposti e realizzati, allo scopo di renderlo pienamente operativo e autonomo sul piano professionale. 10) Utilizzo della telepatologia come strumento per sopperire alla tragica mancanza di specialisti e per favorire la formazione e l'aggiornamento dei pochi presenti. Singoli specialisti: Dott. Marco Sarboraria dall’Ospedale Parini di Aosta e Prof. Domenico Tealdi dall’Ospedale di San Donato Milanese, che hanno aderito al progetto a titolo personale, tutti i medici con consolidata esperienza professionale (anche di docenza) in campo di cooperazione sanitaria internazionale. Il Prof. Domenico G. Tealdi è nato a Torino il 20/08/1939, ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia il 4 marzo 1964 presso l’Università di Torino: specialista in Angiologia e Chirurgia Vascolare, Chirurgia e Chirurgia d’urgenza. Ha prestato servizio dal 1.04.1968 presso la Clinica Chirurgica diretta Prof. E. Malan fino alla sua scomparsa. Professore Associato di Semeiotica Chirurgica nel 1984, nel 1991 Professore Associato di Chirurgia Vascolare. Dal 2002 Professore Ordinario di Chirurgia Vascolare presso l’Università di Milano. Dal 1° Novembre 1978 ha assunto la Direzione dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Vascolare dell’I.R.C.C.S. Policlinico San Donato, che ha mantenuto fino al 1 dicembre 2010. Dal 2004 ricopre l’incarico di Direttore del Centro Cardiovascolare E. Malan dell’ I.R.C.C.S. Policlinico San Donato e Senior Consultant di Chirurgia Vascolare. Durante la sua carriera chirurgica ha eseguito personalmente oltre 7000 interventi di chirurgia vascolare e generale ed ha pubblicato più di 300 lavori su riviste nazionali e internazionali. Dott. Sarboraria Marco nato a Torino 09/03/1963 1989: laurea in medicina e chirurgia; 1989/90: S.ten. medico resp. nucleo di P.S. Aeronautica militare italiana Istrana (TV); 1990/95: assistente di chirurgia C. C. S. Giuseppe Asti; 1995/96: MET 118 Osp. S. Spirito Bra (CN); 1996/2004: anestesia e rianimazione Osp. S. Lazzaro Alba (CN); 2001: passaggio in ruolo; 1999: specializzazione in chirurgia d’urgenza e pronto soccorso; 2004/tuttora: anestesia e rianimazione Aosta Osp. Regionale. Missioni umanitarie: 1. 05/1992 ZAIRE NORD KIVU Lukanga-Kyondo (Catholic mission).GP; 2. 11/1994 ITALIA CRI Asti inondazione GP; 3. 03/2002PERU’ CHACAS HUARAZ OMG Hosp. MAMA ASHU GP; 4. 04-06/2003 RDC Goma, Bunia, Shabunda MSF-H anestesista; 5. 08-10/2005 NIGER Zinder Emergenza nutrizionale pediatrica nutrizionista/intensivista MSF-CH; 6. 12/2005-01/2006 MADAGASCAR Vohipeno Coop.Osp. reg. Aosta anestesista; 7. 03-05/2006 RCA Kabo HEALTH ACCESS IN INSECURITY ENVIRONMENT MSF-E field doctor; 8. 03-04/2007 HAITI Port au Prince CHOSCAL Hosp. CITE’ SOLEIL MSF-B anestesista; 9. 11/2008-11/2009 responsabile medico MSF-I; 10. 11/2009-03/2012 consulente anestesia/chirurgia (Medical operational support team of Rome) MSF-I; 11. 02/2009 KENYA Nakuru Hosp. BURNT UNIT anestesista MSF-B; 12. 08/2009 ITALIA Lampedusa Missione Italia MSF-B migrants assistance field doctor; 13. 01/2010 Haiti Port au Prince Choscal Hosp. Earthquake emergency anestesista MSF-B; 14. 12/2010 Haiti Port au Prince Sarthe Hosp. anestesista MSF-B; 15. 11/2011 Afghanistan Kunduz trauma center anestesista MSF-B. Per MEDICI IN AFRICA Prof. Edoardo Berti Riboli Per SMILE TRAIN Dott. Abenavoli Fabio Massimo Per SURGERY FOR CHILDREN Dott. Sergio D’Agostino Per A.P.O.F. Dott. Faravelli Agostino Adamoli Sergio Arcidiacono Filippo Brera Silvio Dato Domenico Dighero Diego Giusto Franco Hesse Alberto Santi Pierluigi Setti Loredana Zanna Mauro Santolini Federico Abenavoli Fabio Massimo Faravelli Agostino Ceppa Paola Sarboraria Marco Tealdi Domenico