Le nuove alternative della comunicazione: i giovani e gli adulti di

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Le nuove alternative della comunicazione: i giovani e gli adulti di
Le nuove alternative della
comunicazione: i giovani e gli
adulti di fronte alle tecnologie di
comunicazione di massa
Dott.ssa Marta Mion
Comunicare… secondo il dizionario
1 v.tr., render comune, far partecipi altri di qcs.: c. un’idea; c. la propria gioia, i
propri progetti; gli ho comunicato le mie intenzioni | far conoscere, far sapere,
confidare: c. una notizia, c. un segreto a qcn. | diffondere, divulgare: c. un
avviso
2 v.tr., trasmettere per contagio: c. l’infezione
3 v.tr. OB mettere in comune qcs.; dividere
4 v.tr. TS relig., amministrare il sacramento della comunione: c. i fedeli
5a v.intr. (avere) CO di luoghi, elementi ecc., essere in comunicazione, in
collegamento: la sala da pranzo comunica con lo studio; i vasi linfatici
comunicano tra loro
5b v.intr. (avere) CO essere in relazione scritta o verbale con qcn.: c. a
voce, per telefono, potevano c. solo per lettera | ass., conversare,
discorrere: abbiamo poche occasioni di c.; condividere sentimenti,
idee con qcn.: riuscire, non riuscire a c.; avere facilità, difficoltà a c.; è
un ragazzo incapace di c.
http://www.demauroparavia.it
COMUNICARE fare in modo che due o più “entità” o
“soggetti” acquistino qualcosa in comune
…entità fisiche una stufa comunica calore, il terremoto
comunica paura…
…soggetti esseri umani, animali
La comunicazione è solitamente un atto volontario e
avviene attraverso l’uso di linguaggi diversi
Mimica
Lingua parlata
Lingua scritta
Emissione di suoni/rumori/odori
Gestualità
Abbigliamento
Cibo
Oggetti
Immagini
Comunicare secondo la sociologia
…è creare, grazie alla collaborazione degli attori
sociali, una serie di significati che possono poi
essere decodificati/interpretati sia dai partecipanti
al processo (di comunicazione), sia da altri soggetti
non direttamente coinvolti ma che possono
collocarli in ambiti di significati più ampi.
Es.: quando parlo con una persona, l’esito della
conversazione può essere modificato dalla risposta del
mio interlocutore con gesti, parole, mimica …E chi ne
verrà a conoscenza, contribuirà con le sue reazioni, alla
creazione del processo di comunicazione.
La comunicazione NON subisce interruzioni perché
“rimbalza” da una situazione/soggetto all’altra/o
L’etimologia di “Comunicazione”
Comunicazione deriva dal latino "communicàre" e cioè "render
comune".
Attraverso la terminazione -atio, indica l'azione nella sua forma
astratta e determina la parola "communicatio", che può essere intesa
come "messa in comune", "partecipazione".
Le influenze del greco antico il termine "koinomia" che designa la
comunità, venne assorbito dal latino attraverso la parola "communio",
che indicava a sua volta la "comunità", intesa come società.
L'aggettivo latino "communis" è a sua volta alla base del verbo
"communicare", che quindi risulta composta dalla preposizione "cum"
e dall'aggettivo "munis", il cui iniziale significato originario era
"condivisione di una carica".
Il valore fondamentale che sembra, dunque, aver accompagnato la
voce communis sin dall’inizio è rintracciabile in una precisa idea di
reciprocità
La COMUNICAZIONE
-
è scoperta e costruzione di significati diversi
-
è COSTRUZIONE SOCIALE permette di
stabilire regole e definire i rapporti tra i diversi
attori sociali (individuali o collettivi)
-
rappresenta la RELAZIONE SOCIALE
-
è un groviglio di significati e pratiche sociali che
esprime la volontà di “mettersi in contatto/in
relazione con qualcuno”
Le componenti della comunicazione
C’è COMUNICAZIONE quando
un EMITTENTE trasmette un MESSAGGIO a un RICEVENTE
- attraverso un CANALE (aria per la voce, onde elettromagnetiche per la
radio, …) che funge da supporto per il trasferimento
- e mediante un MEZZO (apparecchio radiofonico/telefonico/apparato
fonatorio).
COMPONENTI:
– EMITTENTE-sorgente d’informazione: chi/cosa trasmette il messaggio
– CODIFICA: trasformazione del messaggio in una simbologia che può
essere trasmessa
– SEGNALE: trasmissione di un messaggio utilizzando un particolare media
– DECODIFICA: interpretazione della simbologia del messaggio per capirne
il significato
– RICEVENTE: l’individuo o l’organizzazione che riceve il messaggio
– RUMORE: elemento/i di distorsione del processo di comunicazione
– FEEDBACK: risposta del ricevente alla fonte che ha inviato il messaggio
Perchè ci sia COMUNICAZIONE
ciò che si trasmette deve essere recepito e
compreso dal ricevente
uso di CODICI / LINGUAGGIO CONDIVISO
dalle parti
il SIGNIFICATO attribuito dall’emittente deve
essere compreso e condiviso
PROBLEMATICHE: RUMORI che impediscono
la corretta ricezione del messaggio
SOLUZIONE RIDONDANZA emissione di
più messaggi
I tre significati della comunicazione (1/2)
1.
Comunicazione come possibilità di
INFORMARE e TRASMETTERE NOTIZIE,
•
AUMENTARE CONOSCENZE su determinati
soggetti e problemi. E’ una delle principali funzioni
che svolgono i mass media o new media.
•
L’informazione circola in grande quantità e dunque
INFORMARE = mettere a disposizione di tutti CODICI che
vanno condivisi per permettere la comprensione dei
contenuti dell’informazione stessa.
INFORMARE = creare una forma condivisa, un linguaggio
comune, UNIFORMARE i modi di espressione di concetti
I tre significati della comunicazione (2/2)
2.
POTERE DI CONVINCERE della correttezza
dell’informazione
La comunicazione che convince ha il potere di creare
valori comuni, rendendoli omogenei e permettendo a
ciascun individuo di ridefinire i propri giudizi e valori
attorno a nuove convinzioni e credenze.
3.
Comunicazione = processo di andata e ritorno dove
alla trasmissione corrisponde una re-azione, risposta
(verbale, gestuale, ecc)
Il pubblico NON è passivo (come si è creduto per molti
anni) ma è un INTERLOCUTORE: gli individui
reagiscono reinterpretando i messaggi trasmessi,
elaborando giudizi, assumendo posizioni e
comportamenti di “accettazione” o “rifiuto”, con
conseguenti repliche da parte dell’emittente
Lo studio della comunicazione
Discipline diverse si occupano dello studio
della/sulla comunicazione, tra queste:
Sociologia
Psicologia
Semiotica
Linguistica
Comunicazione aziendale
Nella società moderna con “comunicazione”
si fa solitamente riferimento a quelle
relazioni comunicative che sono rese
possibili dall’utilizzo di un MEZZO che
connette emittente e ricevente
COMUNICAZIONE MEDIATA
Comunicazione mediata
Si ha quando vi sono dei mezzi che “mediano” la comunicazione allo
scopo di rendere possibile la trasmissione a distanza del
messaggio/informazione
NON è più necessaria la compresenza dei soggetti il significato di
“comunicazione” si indebolisce trasformandosi in ”semplice” possibilità di
contatto tra due punti (e non più tra due individui)
È tipica della società moderna in cui la connessione tra emittente e
ricevente è istantanea
Capacità di alimentare COMPORTAMENTI COLLETTIVI
Capacità di CREARE CODICI COMUNI che rappresentano una “lingua”
condivisa dai soggetti
Capacità di DIFFUSIONE di VALORI COMUNI:NON è OMOLOGAZIONE
ma DIVERSIFICAZIONE da una base “comune” e “condivisa” si creano le
condizioni di differenziazione interna al gruppo e trasformazione sociale
AUMENTA la complessità sociale
Comunicazione mediata
Nuove e molteplici informazioni
l’ampliamento dell’orizzonte delle conoscenze spinge al
CONFRONTO con altre situazioni/culture,ambiente,
ovvero…con ciò che è “diverso”
accadimenti e situazioni “lontane” dal nostro quotidiano entrano
a far parte della nostra esperienza
La società in cui viviamo è
* più ampia – più informazioni, più conoscenze in circolazione
MA contemporaneamente
* più piccola perché ogni luogo,individuo,situazione è
raggiungibile
Comunicazione telematica
Ulteriore sviluppo della comunicazione mediata: è una
forma di comunicazione mediata dal computer si ha
connessione attraverso strumenti informatici di punti
lontani tra loro senza la presenza di rapporti gerarchici
(struttura a rete, spazio di relazione tra punti)
Tutto è contemporaneo e “presente”, senza alcun limite
di “spazio” e “tempo”
Si possono conoscere gli eventi mentre accadono,
vivendoli “da dentro” manca però il “distacco” e quindi
è difficile dare giudizi oggettivi si determina
insicurezza
Sistema di comunicazione che mette tutto a portata di
tutti, in qualsiasi momento
Comunicazione telematica
Tre categorie:
Immenso serbatoio di informazioni (web e banche dati)
Spazio immateriale che permette agli individui di
“incontrarsi” e instaurare “relazioni” (chat, forum, blog…)
Strumento che permette l’invio di messaggi in modo
istantaneo (e-mail)
Stile comunicativo con forme multimediali computer come
mezzo di comunicazione sempre più importante e
presente che permette un continuo aggiornamento delle
stesse informazioni trasmesse dagli altri media
Comunicazione di massa
È una forma di comunicazione mediata in cui vi è una
sorgente che emette messaggi e molti individui che
li ricevono
ulteriore indebolimento del significato della
comunicazione
mancanza di condivisione
presenza di asimmetria informativa (emittente
più autorevole del ricevente)
Comunicazione di massa
mezzi di comunicazione di massa = mass media
Mass+Media
Media è il plurale di medium che significa
MEZZO
Interpretazione tecnologica
Strumento per trasferire
informazione
Comunicazione uno-molti
Interpretazione culturale
Meccanismo di
mediazione tra uomo ed
ambiente
Mancanza di capacità di
moltiplicazione dello
stesso messaggio
Mass+Media
MASSA
Aggregato non stabile, mutevole e ampio
di individui anonimi
Aggregato che si costituisce grazie alla
condivisione di determinate esperienze
È priva di identità ma caratterizzata da
interessi comuni
Massa media: ieri e oggi
Cosa sono i mass media?
Sono mezzi/strumenti
che attivano processi di mediazione simbolica in una comunità
che permettono la diffusione della conoscenza a una pluralità di soggetti
indistinti, ovvero ad una massa di individui.
IERI
Il corpo gesti e suoni
La pietrail primo medium esterno usato dall’uomo per comunicare
(graffiti)
La voce la tradizione orale che ha permesso di tramandare
conoscenze, credenze usi e costumi di interi popoli e civiltà
La scrittura dal papiro ai codici medievali, ai testi stampati, all’ipertesto
OGGI
Evoluzione e il progresso tecnologico e scientifico diffusione
dell’informazione in modo veloce, immediato, senza vincoli di tempo
(di trasmissione) e di spazio
I mass media…ovvero i mezzi di
comunicazione di massa
I mass media sono un sistema complesso e
variegato classificabile in :
Mezzi di stampa (libri, giornali, riviste, ...)
Mezzi Elettrici (telefono, cinema, radio, televisione, …)
Mezzi Elettronici e telematici (Internet, …)
La comunicazione di massa ha usato in maniera
trasversale tutti i mass media, seguendo
l’evoluzione del tempo: dalla stampa alla radio, dal
cinema alla TV, dal telefono ad internet
L’evoluzione della
comunicazione di massa
I primi giornali permettono di mettere in relazione gli
individui con parti del mondo lontane dal loro quotidiano,
rendendoli partecipi ed informati di fatti e luoghi prima
sconosciuti che diventano ora ACCESSIBILI alla massa
Limiti:
•mancanza di contemporaneità tra “evento” e “informazione”
•necessità di supporto fisico (carta)
Radio (prima) e TV (dopo) annullamento del tempo
richiesto alla trasmissione della notiziamodifica e rottura
del binomio spazio-temporale MONDIALIZZAZIONE degli
eventi la comunità locale si confronta con l’esterno
L’evoluzione della
comunicazione di massa
Il POTERE delle immagini…la TV permette di viaggiare senza muoversi
dalla poltrona!
Tempo vissuto come “continuo”, senza interruzioni i ritagli di tempo
sono riempiti con masse di informazioni a flusso ininterrotto,
costantemente aggiornate
Gli eventi diventano parte del “vissuto” quotidiano, sembrano “reali” e
tangibili
Mix di tempo “personale” e tempo teletrasmesso
Tempo e spazio NON sono più vincolanti
Il tempo può essere “fermato”, “memorizzato” e “riprodotto”
presentificazione perdita di significato di “passato” (continuamente
sostituito dal “nuovo” che avanza) e “futuro” (aspetti a lunga scadenza,
indefiniti e continuamente anticipati)
Spazio senza confini globalizzazione
Tempo instabile e flessibile in base alle ns. esigenze: sembrano
annullate le caratteristiche di rigidità e irreversibilità
L’evoluzione della
comunicazione di massa
TV …e radio
incarnano il bisogno di partecipazione collettiva della massa e
la possibilità/necessità di poter essere raggiunti ovunque da
qualsiasi informazione (necessaria o superflua)
Determinano trasformazioni nei comportamenti dei singoli e
della collettività, nelle relazioni di gruppo,nelle relazioni
familiari, nelle organizzazioni lavorative
indebolimento del carattere comunitario
spinta verso l’individualismo
società verso la frammentazione
apprendimento per immagini “individui spettatori”!
Meno coscienze critiche, meno interpretazione e più percezione del mondo
Trasformazioni socialimodifica dell’organizzazione degli spazi
e degli stili di vita la cultura di riferimento NON è più
assoluta, ma diventa “relativa”
L’evoluzione della
comunicazione di massa
L’evoluzione tecnologica con la comunicazione
telematica
ASPAZIALITA’ e ISTANTANEITA’ di comunicazione e
relazioni tempo e spazio sembrano estendibili
all’infinito
Compressione spazio-temporale (Harvey): tempo NON
più misuratore di distanza e non più vincolo; spazio
ampio
Disaggregazione nel tempo e nello spazio (Giddens):
sono “sganciati” e “autonomi” l’uno rispetto all’altro,
ricomponibili e/o rielaborabili secondo le necessità degli
individui
L’evoluzione della
comunicazione di massa
Internetcollegamenti istantanei a distanza com. “da molti a molti”
Accumulo e aggiornamento di informazioni e conoscenze libreria
di parole, immagini, suoni in cui posso cercare, comporre e
ricomporre “pezzi”, come in un puzzle
Circolazione di comunicazione in modo immediato e-mail, sms
continuo scambio del ruolo di emittente e ricevente
Trasformazione della comunità che diventa “virtuale”, priva di
territorio spazio aperto a tutti, creazione di legami “temporanei”,
relazioni “aperte” all’esterno possibilità di assumere ruoli, identità
diverse possibilità di esprimersi senza vincoli o timori chat,
forum, blog
rottura dei legami di relazione diretta (comunicazione face to face)
ulteriore accentuazione dell’individualismo
isolamento degli individui
L’evoluzione della
comunicazione di massa
Gioco a dama con un francese,converso in chat con l’amica
che sta studiando in USA e invio una mail alla coppia che
ho conosciuto in viaggi di nozze per chiedergli "come va?”,
messaggio con mia cugina che dovrei vedere domani sera
Aprire e chiudere finestre, passare da una pagina
web/chat/mail all’altra…secondo alcuni studiosi determina
“distruzione della logica argomentativa e dell’articolazione
del discorso secondo le regole della narrazione”
Comunicazione di massa e telematica
Comunicazione di massa:
Comunicazione telematica:
“Massa”
Pluralità
di persone che vive e
partecipa alle stesse
esperienze proposte a “tutti” dai
media
Non c’è
comunicazione diretta
con l’emittente né con gli “altri”
soggetti che partecipano alla
comunicazione
Si
determina somiglianza di
atteggiamenti e risposte
È basata sulla
narrazione (di
storie, accadimenti, …)
Mantiene
legame con la vita
quotidiana, con l’ambiente e i
contesti in cui i soggetti vivono
di singoli individui che
decidono di comunicare in
funzione dei loro bisogni
Non c’è
più il pubblico ma ci
sono tanti “singoli soggetti” che
interagiscono con l’emittente
utilizzando modalità diverse
Si
determina somiglianza di
atteggiamenti e risposte
Libertà
tempo
da vincoli di spazio e
Comunicazione mediata e di massa
Capacità di diffusione e ripetizione, in forma standardizzata,
a “molti”, “ovunque”, in “qualsiasi momento”
Mass media che rispondono all’esigenze della ns. società:
individualismo, necessità continua di news/conoscenze non
approfondite…i media diventano un supporto fisico per
rispondere a queste esigenze rendono visibili e
amplificano processi già in atto, locali, ancora sconosciuti ai
“molti” che diventano poi e che diventano degni di legittimità e
attenzione
I mass media, soprattutto i new media, rendono ancora più
espliciti i processi di mutamento culturale e sociale
Si innesca un “processo a spirale dove elementi di
trasformazione sociale acquisirebbero rilevanza, anche
quantitativa, grazie alla comunicazione, dando vita a nuove
forme che, a loro volta, costituirebbero modelli capaci di
influenzare successive trasformazioni”
Per poter essere considerati “parte della collettività”
il REQUISITO minimo ed essenziale è
ESSERE INFORMATI e costantemente AGGIORNATI
sul mondo esterno
DIPENDENZA DAI MASS MEDIA
INSTABILITA’ delle conoscenze e dei temi di interesse
ALLARGAMENTO e non approfondimento delle conoscenze
Isolamento psicologico
Ostacolo alla creazione di aggregazioni sociali
(“svuotamento” dei centri dediti all’aggregazione sociale,
giovanile…)
Perdita delle relazioni comunitarie
MA...l’uso dei moderni mass media agevola il mantenimento
di molte relazioni con persone conosciute ma non presenti
e permette di allargare anche la cerchia dei propri contatti
Comunicazione di massa e mass media diventano per bambini,
giovani e adulti
STRUMENTI di SOCIALIZZAZIONE PRECOCE e
FORMAZIONE PERMANENTE che promuovono valori, norme
e stili di stili di comportamento ALTERNATIVI, affiancando e
sostituendo le tradizionali agenzie incaricate di svolgere tali
funzioni (scuola e famiglia) che rinunciano al loro ruolo
Ma…la comunicazione di massa è anche memoria storica e i
mass media permettono una raccolta “integrata” di
scritti, suoni, immagini degli avvenimenti
GIOVANI E MEDIA
Fotografia dei rapporto dei giovani coi media: il Terzo
Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione in Italia
(2003)
Importante porre l’attenzione agli interessi, alle
aspettative, alle posizioni dei giovani anche rispetto al
mondo della comunicazione e dei mass media
È necessario comprendere i giovani per evitare che la
distanza tra le generazioni diventi frattura
Le scelte di consumo permettono di definire una mappa
della gerarchia dei valori e degli stili di vita dei soggetti,
ma anche delle tendenze culturali dei gruppi
Giovani e media
I consumi, soprattutto mediali, comunicano le
coordinate di appartenenza di un individuo e la
sua inclusione o esclusione da gruppi e
sottogruppi sociali…e la nuova generazione ha
imparato ad usare i media come “mezzo” per
distinguersi dagli adulti…codici comunicativi
riconoscibili (marche, gadget specifici, ..)
Consumi culturali=elemento di costruzione
dell’identità giovanile
Consumi mediali come modello e modalità di
appartenenza Consumare per comunicare
qualcosa duplice f(x):
chiave d’accesso al gruppo
Strumenti per definire l’identità adulta
Giovani e media
Giovani grandi consumatori di media …ma molto diffidenti! Il mondo dei
media è molto affollato e i giovani sono critici e selttividieta mediale
ricca e articolata
Si ha COMUNICAZIONE “quando si entra in contatto con gli altri su di
un piano di parità”
C’è differenza tra mezzo e mezzo di com. di massa:
scambio tra pari condivisione (internet, cellulare)
trasmissione di informazioni (radio, TV, giornali)
MEZZO DI COMUNICAZIONE
Medium come “connessione”
“flusso comunicativo” discontinuo, con contenuti non predeterminati
ma generati dai soggetti che attivano il processo comunicativo
DIALOGO tra pari
rapporto diretto tra i soggetti che partecipano alla comunicazione
(cellulare)
Mezzo di comunicazione di massa
strumento che trasmette INFORMAZIONE e conoscenza
aspetto utilitaristico dello strumento serve per ottenere qualcosa di
utile
“flusso comunicativo” continuo e costante
contenuti predeterminati
rapporto verticale e monodirezionale (dall’emittente che decide cosa
comunicare al ricevente che può solo fruire di quel che viene trasmesso
senza possibilità di intervenire rapporto impersonale
relazione “anonima” tra mezzo e utilizzatore
comunicazione interpretata come “volontà di condizionamento” del
ricevente
Mezzi di comunicazione di massa per i giovani: TV, radio, internet, giornali
Media = agenzia informativa a cui i giovani riconoscono il “diritto” di
trasferirgli conoscenze e informazioni
I giovani apprezzano i mezzi di comunicazione quanto più viene loro
permesso di deciderne i contenuti
I media appaiono di “breve durata”, ovvero destinati ad essere superati
da nuovi media
I giovani preferiscono i media in cui domina la dimensione sensoriale
esperienza della visione più che analitica e fondata sulla lettura
la “tecnologia” permette l’immedesimazione in quel che viene
comunicato perché comprime lo spazio e il tempo: tutto è avvicinabile e
immediato
I giovani vedono i media come i “sostituti” delle tradizionali agenzie di
socializzazione (insegnano,fanno compagnia, …)
Uso dei media = attivazione di emozioni
possibilità di essere protagonisti di ogni evento nel momento in cui
si realizza essere “al centro” delle cose
possibilità di confronto con situazioni impensabili, con persone e
luoghi “diversi”
Permettono di fare esperienza senza troppa fatica! E senza
rischiare!
Mezzi di comunicazione come strumenti di fuga:
Dalla realtà: uso dei media per motivi ludici per
fuggire dal mondo reale
Nella realtà: immersione nelle informazioni, nei
problemi sociali o politici che i media veicolano,
ma senza troppo coinvolgimento
abdicazione dalle proprie responsabilità
“…ci portano a conoscere cose che sono fuori da noi, a partecipare e
ci portano a conoscenza di nuovi eventi, perché altrimenti
vivremmo fuori dal mondo…aprono una finestra sul mondo
esterno” (studentessa universitaria, Trevi)
tratto da “Terzo rapporto sulla comunicazione in Italia”
Giovani e consumo dei media
rispetto al mondo adulto
Gerarchia di consumo: TV (94,6%), cellulare (93,7%),
radio (82,3%) i più usati perché permettono un uso
diretto, disimpegnato, personale e interattivo.
Seguono i libri e quotidiani (66,1 e 60,6%) internet
(58,7%)…senza troppe differenze tra uso abituale e
occasionale
(Si veda Tab.1–
Tab.1– Il rapporto dei giovani coi media (val.%) , tratto da “Terzo rapporto sulla comunicazione in Italia”
Italia”)
Differenze tra giovani e adulti, non di gerarchia d’uso, ma di
intensità di consumo:
internet
e cellulare molto più usati dai giovani;
contrariamente a quanto si pensa, anche nella lettura i
giovani superano gli adulti (seppure alla lettura non venga
comunque data molta importanza)
gli adulti guardano più TV, ma ascoltano anche molto la
radio
(Si veda Tab.2 –Quote di penetrazione nelle fasce d’
d’età
età giovanili e adulte (val. %), tratto da “Terzo rapporto sulla
comunicazione In Italia”
Italia”)
Quali motivazioni per l’uso
Ricerca di SVAGO: motivazione forte per l’uso di
qualsiasi media
Necessitàvale solo per cellulare e internet
Passione alla base della lettura dei libri e radio,
mentre l’interesse vale per quotidiani e periodici
L’abitudine non è ancora una motivazione molto forte
(Si veda Tab.6 – Le motivazioni che spingono i giovani a scegliere i media (val. %), tratto da “Terzo rapporto sulla
comunicazione in Italia”
Italia”)
Cellulare: necessità (67,1%) e abitudine, ma anche molto per svago
e compagnia è mezzo di comunicazione completo e non solo uno
strumento giovani innamorati del cellulare e considerato il media
più “vicino”, soprattutto tra i più giovani che lo usano principalmente
per motivi ludici e relazionali (sms molto più usati tra i giovanissimi,
assieme allo “squillino”)
cellulare: per i giovani protesi tecnologica indispensabile, anche se c’è
impressione di dipendenza e subordinazione ad esso; per gli adulti è
uno strumenti utile
Internet è necessario, ma anche divertente (svago) e molto più
adatto allo stile di vita dei giovani rispetto alla carta stampata!
L’uso di Internet divide i giovani: c’è chi lo ama e chi no! Ma tutti lo
apprezzano perché è veloce e interattivo. (usato abitualmente dal
38,7% contro il 20% degli occasionali). Sono le donne ad usarlo
meno che navigano per necessità (studio e lavoro), mentre gli
uomini ricercano informazioni e…testi, musiche, film da scaricare!
Internet è considerato un mezzo di svago, di relazione e di
informazione. E’ sinonimo di LIBERTA’.
Tv e radio utilizzate soprattutto per svago
TV sempre all’apice della piramide dei consumi mediali
giovanili anche se è calato un po’ l’interesse nei suoi
confronti i giovani non si riconoscono nelle modalità
linguistiche usate dalla TV…ci sono alcuni canali in cui i
giovani si riconoscono di più e d altri che sono “fuori”
dalla loro dieta televisiva
Radio sempre radicata nei consumi giovanili perché ha
uno stile comunicativo e utilizza linguaggi vicini ai
giovanistrumento che ha dimostrato di più di altri
capacità di adattamento e trasformazionecrescente
convergenza multimediale. La radio inoltre non richiede
consumo esclusivo,ma permette LIBERTÀ di azione e
movimento!
Giovani e media
Differenze anche in base all’età dei giovani (14-18 anni,
19-24 anni, 25-30 anni):
TV, cellulare, radio, libri = media più usati dai
giovanissimi
Quotidiani, internet e periodici = media più usati dai
25-30enni
(Si veda Tab. 7 La percentuale di prossimità
prossimità/tolleranza espressa dai giovani nei confronti dei media (val. %)
%) tratto da “Terzo rapporto sulla comunicazione in Italia”
Italia”
Ricerca di svago e divertimento per i giovanissimi
Ricerca di informazione e conoscenza con l’aumentare
dell’età, avvicinandosi così ai bisogni degli adulti
(Si veda Tab. 20 - Cosa cercano i giovani nei media, per fasce d'età
d'età e per genere”
genere” tratto da “Terzo rapporto sulla
comunicazione in Italia”
Italia”)
Come dovrebbero essere i media
Per il 91,8% dei giovani l’importante è che i media
offrano molte opportunità di scelta all’interno delle quali i
giovani possano costruire propri percorsi di fruizione
personali
Nell’86,3% dei casi i media devono lasciare l’opportunità
di approfondire le notizie che interessano perchè ai
giovani piace essere aggiornati (79,8%)
Complessivamente i giovani preferiscono i media che
non richiedono attenzione costante (58%), anche se il
60,7% si dichiara disponibile a mantenere una
concentrazione prolungata se emotivamente coinvolto
Cercano media seri ed autorevoli (72,5%), ma hanno
anche bisogno di una guida per destreggiarsi dentro il
dedalo della rete, piena di sollecitazioni e proposte tra le
quali a volte è difficile orientarsi
( si veda Tab. 30 - Come dovrebbero essere i media secondo i giovani, per fasce d'et
d'età e genere tratto da “Terzo
rapporto sulla comunicazione in Italia”
Italia”)
Pubblicità Progresso
La Fondazione Pubblicità Progresso è un organismo istituzionale
senza fini di lucro.
Il suo scopo è di contribuire alla soluzione di problemi morali, civili ed
educativi della comunità, ponendo la comunicazione al servizio della
collettività.
dà vita a campagne di comunicazione di pubblico interesse, stimolando la
coscienza civile ad agire per il bene comune
facilita il confronto sui temi della comunicazione sociale,
promuove la cultura della comunicazione sociale, organizzando eventi
nazionali e internazionali, momenti formativi anche in collaborazione con altre
Fondazioni, Enti Pubblici e Locali, Università
affianca le Organizzazioni Non Profit offrendo il proprio patrocinio alla loro
comunicazione
si mette a disposizione degli Enti Pubblici per collaborare nella realizzazione
delle campagne sociali
http://www.pubbliprogresso.it/
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Mario Morcellini) Roma, Bulzoni, 2005.
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