preghiera d`inizio
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preghiera d`inizio
PREGHIERA D’INIZIO Guida: Iniziamo questo nostro “viaggio” verso l'Altro così sconosciuto ai nostri occhi,così diverso da noi ma con una storia profonda e meravigliosa tanto quanto la nostra. Un viaggio che ci condurrà fino alle spiagge deserte del suo cuore, dove poggeremo i nostri piedi e costruiremo la nostra tenda, la dimora in cui danzeremo il convivio di ogni differenza! DAL VANGELO SECONDO MARCO 6, 45-52 Ordinò poi ai discepoli di salire sulla barca e precederlo sull'altra riva, verso Betsàida, mentre egli avrebbe licenziato la folla. Appena li ebbe congedati, salì sul monte a pregare. Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli solo a terra. Vedendoli però tutti affaticati nel remare, poiché avevano il vento contrario, già verso l'ultima parte della notte andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma», e cominciarono a gridare, perché tutti lo avevano visto ed erano rimasti turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse: «Coraggio, sono io, non temete!». Quindi salì con loro sulla barca e il vento cessò. Ed erano enormemente stupiti in se stessi, perché non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito. [Che cosa dice a noi oggi questo brano del Vangelo?] PREGHIERA Dammi il supremo coraggio dell'Amore, questa è la mia preghiera, coraggio di parlare, di agire, di soffrire, di lasciare tutte le cose, o di essere lasciato solo. Temperami con incarichi rischiosi, onorami con il dolore, e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò. Dammi la suprema certezza nell'amore, e dell'amore, questa è la mia preghiera, la certezza che appartiene alla vita nella morte, alla vittoria nella sconfitta, alla potenza nascosta nella più fragile bellezza, a quella dignità nel dolore, che accetta l'offesa, ma disdegna di ripagarla con l'offesa. Dammi la forza di amare sempre e ad ogni costo. Tagore 1 1° giorno - PREGHIERA DEL MATTINO Guida: Dopo essere scesi dalla barca e aver toccato terra ferma,iniziamo il nostro cammino con lo sguardo rivolto verso i monti,da dove ci verrà l'aiuto,animati dalla speranza. Il percorso è certamente in salita ma questo è il tempo provvidenziale per liberarci da tanti pesi fastidiosi e inutili e rimettere a nuovo tutta la nostra vita. Leggiamo un brano del Corano dove si invita il credente ad accogliere chiunque si incontri lungo il proprio cammino. Sura IV, 94 O voi che credete! Quando percorrete le vie del mondo per testimoniare Dio, vigilate, e non dite ad alcuno che vi offra il suo saluto: "Tu non fai parte della schiera dei credenti!"; non agognate i beni caduchi di questa vita: solo presso Dio i profitti ed il bottino saranno abbondanti. Anche voi eravate così, fin quando Dio non vi ha accordato la sua grazia: perciò, siate vigili. Perché Dio vede tutto quello che voi fate. [Quale messaggio per noi giovani nell’oggi dell’Italia?] PREGHIERA Lode sia a Dio, Signore dell'Universo, Clemente e misericordioso, Padrone del Giorno della Ricompensa! Te adoriamo ed a Te ci rivolgiamo chiedendoTi aiuto. Guidaci sulla retta via la via di coloro che Tu hai favorito, con i quali non sei in collera, che non sono perduti! "Crediamo in Dio, ed alla rivelazione che è stata fatta a noi, ed a quella data a tutti i Profeti dal loro Signore: non abbiamo alcuna preferenza per l'uno o l'altro di loro: e ci inchiniamo dinanzi a Dio" (Sura Il, V. 136). PADRE NOSTRO 2 1° giorno - PREGHIERA DELLA SERA Guida: A termine di questa giornata, dopo aver provato a vestire i panni degli ultimi, dei poveri, e a spogliarci di noi stessi, mettiamo ai piedi della croce tutte le nostre paure e tiepidezze che ancora ci impediscono di librare leggeri nell'aria. [scriviamo le nostre paure su un foglio e poniamole ai piedi di Cristo] DALLA SECONDA LETTERA AI CORINZI 12, 7-10 Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne,un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. A causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: "Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza". Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte. PREGHIERA Ho paura di dire di si, o Signore. Dove mi condurrai? Ho paura di avventurarmi, di firmare in bianco, ho paura del sì che reclama altri sì. Eppure non sono in pace: mi insegui, o Signore, sei in agguato da ogni parte. Cerco il rumore perché temo di sentirti, ma ti infiltri in un silenzio. Signore, mi hai afferrato e non ho potuto resisterti. Sono corso a lungo, ma tu mi inseguivi. Mi hai raggiunto. Mi sono dibattuto, hai vinto. I miei dubbi sono spazzati, i miei timori svaniscono. Perché Ti ho riconosciuto senza vederTi, Ti ho sentito senza toccarTi, ti ho compreso senza udirTi PADRE NOSTRO 3 VEGLIA DI PREGHIERA INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO Spirito di Dio, vieni ad aprire sull’infinito le porte del nostro cuore. Aprile definitivamente e non permettere che noi tentiamo di richiuderle. Aprile al mistero di Dio e all’immensità dell’universo. Apri il nostro modo di pensare perché sia pronto ad accogliere i molteplici punti di vista diversi dai nostri. Apri la nostra simpatia alla diversità dei temperamenti e delle personalità che ci circondano. Apri il nostro affetto a tutti quelli che sono privi di amore, a quanti chiedono conforto. Apri la nostra carità ai problemi del mondo, a tutti i bisogni dell’umanità. Apri la nostra mente alla collaborazione con tutti coloro che si adoperano per il Regno di Dio. Amen. PREGHIERA "Ti chiedo scusa Signore. Mi accorgo che non ho il diritto di parlarti così. Ma devi anche capirmi. Ero venuto in cerca di te, dopo aver percorso quasi duemila anni a ritroso, nella certezza che mi avresti potuto suggerire i rimedi adatti contro un male oscuro che sta travagliando la civiltà da cui provengo. Ha un nome terribile, esotico tra l'altro e quindi intriso di mistero, che faccio fatica a pronunciare. Un nome che, purtroppo, è adoperato solo per indicare un sintomo, sia pur grave e preoccupante, mentre dovrebbe essere usato per designare il male in tutta la sua tragica globalità patologica: "apartheid". No. non voglio riferirmi unicamente a quella incredibile politica di "separatezza" che, nella zona più a sud del paese di Cam, discrimina un manipolo di bianchi da una selva di neri. Sarebbe ipocrisia o ingenuità indignarsi contro questa assurda segregazione sociale, economica, e perfino territoriale, tra razze in Sudafrica, e non prendere atto che l'"apartheid" è un tumore maligno che rischia di andare in metastasi attaccando i tessuti vitali dell’intero organismo planetario. In quale quadro clinico infatti, se non nella sintomatologia dell'" apartheid", va letta la febbre dei blocchi che, dopo aver separato per decenni l' Est dall’ Ovest, rischia ora di far impazzire il termometro con temperature di fuoco, discriminando tutti i sud della terra ? (...) Quale nome dare alla logica del rifiuto nei confronti del marocchino ? Quale diagnosi emettere su quella sindrome dell’' intolleranza nei confronti del diverso ? Come chiamare la ghettizzazione dei siero positivi, l'accanimento punitivo contro i tossici, il sospetto emarginante nei 4 confronti dei folli, degli ex-carcerati e di tutti gli irriducibili alla nostra normalità ? In fondo, al di là della comprensibile paura del ladro, non sono segno dello stesso latente malessere, quei deboli anticorpi espressi dalle cancellate attorno alle nostre ville, dai sistemi di sicurezza attorno alle nostre"privacy" ? Non c' è che dire. Tempi duri per gli aneliti di comunione. A livello pubblico e privato. Precipitano le difese immunitarie della convivenza. E, nonostante il gran parlare, alla borsa dei valori le quotazioni della solidarietà sono quelle più in ribasso. E' per questo, Signore, che son venuto con fiducia da te. I profeti ti hanno descritto come il grande radunatore che raccoglie dai quattro venti i popoli dispersi, come la chioccia che chiama i pulcini sotto le sue ali, e come il re che invita a mensa i figli della diaspora. Mi accorgo, però, di averti incontrato nel posto sbagliato. Perché, a quanto pare, se hai scelto la tovaglia rugosa di questo allucinante deserto, forse i tuoi pani di comunione son diventati pietre, e sono svaniti a uno a uno i tuoi sogni conviviali." don Tonino Bello DAL VANGELO DI GESÙ SECONDO LUCA 24,13-35 Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto».Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». 5 E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone». Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Quale la delusione della vostra speranza infranta? La nostra speranza era parte del disegno/progetto di Dio? Oppure parte di un disegno di potere e di riuscita umana? Lo “straniero” è con noi discepolo, oggi? Gli permettiamo di esserlo? Con chi spezzi il tuo pane? [Dopo ogni condivisione ci si toglie la scarpa destra e la si pone al centro (al termine per chi non ha condiviso). Alla fine ciascuno di noi prenderà una scarpa a caso e la indosserà] PADRE NOSTRO PREGHIERA Donaci, Signore, occhi nuovi, per guardare l’altro non più come nemico ma come fratello. Donaci di fidarci di te, e della tua Parola, anche quando ci invita ad accogliere chi credevamo essere soltanto una minaccia per la nostra sicurezza e la nostra pace. Donaci di riconoscere che tu puoi compiere grandi cose nella vita di ciascuno, trasformando chi era persecutore in apostolo, strumento eletto per portare il tuo nome a tutti i popoli. Amen 6 2° giorno - PREGHIERA DEL MATTINO Guida: Accogliere i fratelli,significa amarli così come sono,così come pensano,così come vivono,così come amano,e per far questo occorre annullarsi umilmente come Gesù ha fatto vivendo la devastante esperienza della croce. La croce ci insegna l'accoglienza di tutto e di tutti,per una piena comunione di fede. DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI 15,5-11 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli. Come il Padre mi ha amato, così anch'io ho amato voi; dimorate nel mio amore. Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa. PREGHIERA Dio, tu mi conduci nel deserto, dove la vita è difficile, dove domina il dubbio, dove regna l'oscurità, dove manchi Tu. Il deserto è un passaggio per chi Ti ha scelto, un passaggio per chi Ti ama, un passaggio necessario alla vita, un passaggio che mette alla prova. Tu mi dai la prova ma anche la forza di superarla, mi dai il deserto ma anche la forza di proseguire. Ho paura del deserto, ho paura di mancare, ho paura di abbandonarti. E' facile sentirti nella gioia, è semplice scoprirti nella natura, è difficile amarti nel deserto. Nella notte del dolore, nell'oscurità del dubbio, nel deserto della vita non farmi dubitare di Te. Non Ti chiedo di liberarmi dal deserto, ma aiutami a comunicare con Te, non Ti prego di togliermi il deserto, ma fammi camminare verso di Te. 7 2° giorno - PREGHIERA DELLA SERA INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA Morire di frontiera. Accade da vent'anni lungo i confini dell'Europa. Sono soprattutto naufragi, ma non mancano incidenti stradali, morti di stenti nel deserto come tra le nevi dei valichi montuosi, piuttosto che uccisi da un'esplosione negli ultimi campi minati in Grecia, dagli spari dell'esercito turco o dalle violenze della polizia in Libia. i dati sono stati forniti da Fortress Europe, una rassegna stampa che dal 1988 ad oggi fa memoria delle vittime della frontiera: 14.661 morti documentate, tra cui si contano 6.327 dispersi. Nel Mar Mediterraneo e nell'Oceano Atlantico verso le Canarie sono annegate 10.699 persone. Metà delle salme (6.327) non sono mai state recuperate. Nel Canale di Sicilia tra la Libia, l'Egitto, la Tunisia, Malta e l'Italia le vittime sono 4.099, tra cui 2.982 dispersi. Altre 126 persone sono morte navigando dall'Algeria verso la Sardegna. Lungo le rotte che vanno dal Marocco, dall'Algeria, dal Sahara occidentale, dalla Mauritania e dal Senegal alla Spagna, puntando verso le isole Canarie o attraversando lo stretto di Gibilterra, sono morte almeno 4.424 persone di cui 2.252 risultano disperse. Nell'Egeo invece, tra la Turchia e la Grecia, ma anche dall'Egitto alla Grecia, hanno perso la vita 1.308 migranti, tra i quali si contano 820 dispersi. Infine, nel Mare Adriatico, tra l'Albania, il Montenegro e l'Italia, negli anni passati sono morte 603 persone, delle quali 220 sono disperse. Inoltre, almeno 624 migranti sono annegati sulle rotte per l'isola francese di Mayotte, nell'oceano Indiano. Il mare non si attraversa soltanto su imbarcazioni di fortuna, ma anche su traghetti e mercantili, dove spesso viaggiano molti migranti, nascosti nella stiva o in qualche container, ad esempio tra la Grecia e l'Italia. Ma anche qui le condizioni di sicurezza restano bassissime: 153 le morti accertate per soffocamento o annegamento. Per chi viaggia da sud il Sahara è un pericoloso passaggio obbligato per arrivare al mare. Il grande deserto separa l'Africa occidentale e il Corno d'Africa dal Mediterraneo. Si attraversa sui camion e sui fuoristrada che battono le piste tra Sudan, Chad, Niger e Mali da un lato e Libia e Algeria dall'altro. Qui dal 1996 sono morte almeno 1.691 persone. Ma stando alle testimonianze dei sopravvissuti, quasi ogni viaggio conta i suoi morti. Pertanto le vittime censite sulla stampa potrebbero essere solo una sottostima. Tra i morti si contano anche le vittime delle deportazioni collettive praticate dai governi di Tripoli, Algeri e Rabat, abituati da anni ad abbandonare a se stessi gruppi di centinaia di persone in zone frontaliere in pieno deserto. In Libia si registrano gravi episodi di violenze contro i migranti. Non esistono dati sulla cronaca nera. Nel 2006 Human rights watch e Afvic hanno accusato Tripoli di arresti arbitrari e torture nei centri di detenzione per stranieri, tre dei quali sarebbero stati finanziati dall'Italia. Nel settembre 2000 a Zawiyah, nel nord-ovest del Paese, vennero uccisi almeno 560 migranti nel corso di sommosse razziste. Viaggiando nascosti nei tir hanno perso la vita in seguito ad incidenti stradali, per soffocamento o schiacciati dal peso delle merci 352 persone. E almeno 208 migranti sono annegati attraversando i fiumi frontalieri: la maggior parte nell'Oder8 Neisse tra Polonia e Germania, nell'Evros tra Turchia e Grecia, nel Sava tra Bosnia e Croazia e nel Morava, tra Slovacchia e Repubblica Ceka. Altre 112 persone sono invece morte di freddo percorrendo a piedi i valichi della frontiera, soprattutto in Turchia e Grecia. In Grecia, al confine nord-orientale con la Turchia, nella provincia di Evros, esistono ancora i campi minati. Qui, tentando di attraversare a piedi il confine, sono rimaste uccise 92 persone. Sotto gli spari della polizia di frontiera, sono morti ammazzati 209 migranti, di cui 37 soltanto a Ceuta e Melilla, le due enclaves spagnole in Marocco, 50 in Gambia, 56 in Egitto, di cui 30 alla frontiera con Israele, e altri 32 lungo il confine turco con l'Iran e l'Iraq. Ma ad uccidere sono anche le procedure di espulsione in Francia, Belgio, Germania, Spagna, Svizzera e l'esternalizzazione dei controlli delle frontiere in Marocco e Libia. Infine 41 persone sono morte assiderate, viaggiando nascoste nel vano carrello di aerei diretti negli scali europei. E altre 29 hanno perso la vita tentando di raggiungere l'Inghilterra da Calais, nascosti nei camion o sotto i treni che attraversano il tunnel della Manica, oltre a 12 morti investiti dai treni in altre frontiere e 3 annegati nel Canale della Manica. [MOMENTO DI SILENZIO] DAL VANGELO SECONDO MATTEO 25,31-40 In quel tempo Gesù disse: quando il Figlio dell`uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l`avete fatto a me”. PREGHIERA Adotta la famiglia umana! Qualunque sia la tua condizione di vita, pensa a te e ai tuoi cari, ma non lasciarti imprigionare nell'angustia cerchia della tua piccola famiglia. Una volta per tutte adotta la famiglia umana! 9 Bada a non sentirti estraneo in nessuna parte del mondo. Sii un uomo in mezzo agli altri. Nessun problema, di qualsiasi popolo, ti sia indifferente. Vibra con le gioie e le speranze di ogni gruppo umano. Fa' tue le sofferenze e le umiliazioni dei tuoi fratelli nell'umanità. Vivi a scala mondiale o, meglio ancora, a scala universale. Cancella dal tuo vocabolario le parole: nemico, inimicizia, odio, risentimento, rancore… Nei tuoi pensieri, nei tuoi desideri e nelle tue azioni sforzati di essere ma di essere veramente, magnanimo! Hélder Câmara [PASSAGGIO IN SILENZIO SOTTO LA PORTA D’EUROPA] PADRE NOSTRO 2° giorno - PREGHIERA DELLA NOTTE Guida: Interiorizziamo tutto ciò che abbiamo visto, ascoltato e meditato oggi, facciamone tesoro così che al nostro ritorno possano rivelarsi strumenti per vivere l'accoglienza vera con ogni fratello che incontreremo. PREGHIERA Possano tutti gli esseri ottenere la felicità e la sua causa. Possano tutti gli esseri eliminare la sofferenza e la sua causa. Possano tutti gli esseri dimorare nell'equanimità, liberi da avversione e brama. Possano tutti gli esseri ottenere la gioia pura dell'illuminazione. Possa io essere il mezzo per fare ciò. Sutra PREGHIERE SPONTANEE PADRE NOSTRO 10 3° giorno - PREGHIERA DEL MATTINO Guida: Alla fine del nostro percorso forse ci rendiamo conto che in noi non è cambiato molto,che forse non siamo ancora riusciti a guardare la vita da un altro punto di vista,che l'accoglienza che prevede il nostro annullamento è una cosa ancora troppo difficile da vivere. O forse,invece,sentiamo che qualcosa si muove dentro,come una fiamma che inizia a crescere, nè sentiamo il calore ma non sappiamo se resisterà a lungo oppure il primo soffio la spegnerà. Forse,quindi è il momento per tutti noi di custodire questo piccolo tesoro e far si che cresca sempre più,diventando così ricchezza per coloro che incroceremo lungo la via. DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI 15, 12-17 «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. Nessuno ha amore più grande di quello di dar la sua vita per i suoi amici. Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando. Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio. Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri». PER RIFLETTERE Un grande re ricevette in omaggio due pulcini di falco e si affrettò a consegnarli al Maestro di Falconeria perché li addestrasse. Dopo qualche mese, il maestro comunicò al re che uno dei due falchi era perfettamente addestrato. “E l’altro?”chiese il re. “Mi dispiace, sire, ma l’altro falco si comporta stranamente;forse è stato colpito da una malattia rara, che non siamo in grado di curare. Nessuno riesce a smuoverlo dal ramo dell’albero su cui è stato posato il primo giorno. Un inserviente deve arrampicarsi ogni giorno per portargli cibo”. Il re convocò veterinari e guaritori ed esperti di ogni tipo, ma nessuno riuscì a far volare il falco. Incaricò del compito i membri della corte, i generali, i consiglieri più saggi, ma nessuno poté schiodare il falco dal suo ramo. Dalla finestra del suo appartamento, il monarca poteva vedere il falco immobile sull’albero, giorno e notte. Un giorno fece proclamare un editto in cui chiedeva ai suoi sudditi un aiuto per il problema. 11 Il mattino seguente, il re spalancò la finestra e, con grande stupore, vide il falco che volava superbamente tra gli alberi del giardino. “Portatemi l’autore di questo miracolo” ordinò. Poco dopo gli presentarono un giovane contadino. “Tu hai fatto volare il falco? Come hai fatto? Sei un mago, per caso?” gli chiese il re. Intimidito e felice, il giovane spiegò: “Non è stato difficile, maestà. Io ho semplicemente tagliato il ramo. Il falco si è reso conto di avere le ali ed ha incominciato a volare“. Bruno Ferrero Talvolta, Dio permette a qualcuno di tagliare il ramo a cui siamo tenacemente attaccati, affinché ci rendiamo conto… di avere le ali. [preghiere spontanee] PADRE NOSTRO PREGHIERA del viaggiatore irlandese di San Patrizio Sia la strada al tuo fianco, il vento sempre alle tue spalle, che il sole splenda caldo sul tuo viso, e la pioggia cada dolce nei campi attorno e, finché non ci incontreremo di nuovo, possa Dio proteggerti nel palmo della sua mano. 12