Ottobre2016 - CNA Livorno
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Ottobre2016 - CNA Livorno
Cna anche su Facebook Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale -70% - DCB Livorno cna.livorno Aiutiamo anche le imprese: IBAN IT18W03127050 11000000001105 In questo numero: www.cnalivorno.it Pag. Notizie CNA - Periodico trimestrale della CNA · Associazione Provinciale di Livorno N.3 Ottobre 2016 - Registrato presso il Tribunale di Livorno al nr. 261 il 27/6/1971 Direttore Responsabile: Alessandro Longobardi • Redazione: via M.L. King 15 57128 Livorno Impaginazione e stampa: Media Print srl - via G. Gozzano, 7 - Livorno • Di questo numero sono state stampate 2.000 copie Pag. 3 CNA per le imprese in CCIAA Pag. 4 ZTL a Livorno: i no della CNA Pag. 5 Prezzo TIR: rivalsa di CNA Pag. 7-8 Gli obblighi formativi 9-10-11 Nuove Convenzioni Notizie Azione CNA Sisma, raccolta di fondi per contribuire alla ripresa del sistema produttivo La CNA Nazionale invita tutte le sue strutture, i gruppi dirigenti, gli imprenditori e il personale a far pervenire il proprio contributo per aiutare gli attori del sistema produttivo e della CNA, messi in ginocchio dal terribile terremoto che ha colpito l’Italia centrale. A tal fine ha aperto un conto corrente bancario sul quale far convergere i contributi economici per aiutare le sedi locali della Confederazione e l’intero sistema delle imprese iscritte nelle province terremotate del Lazio, delle Marche, dell’Umbria e dell’Abruzzo. Il conto corrente, intestato a CNA NAZIONALE, è il numero 1105, aperto presso Unipol Banca – Filiale 157 Roma – IBAN IT18W0312705011000000001105 – con causale “Emergenza imprese terremoto 2016”. Nel frattempo CNA Nazionale ha attivato contatti con i gruppi dirigenti locali per far sentire concretamente la propria solidarietà, intervenendo nelle sedi istituzionali per ottenere ogni forma di sospensione e di agevolazione, e per consentire un intervento a favore di lavoratori e imprese. CNA saluta il Presidente Ciampi Fu un sostenitore del modello concertativo e dello storico Protocollo del ’93 per il welfare Con Carlo Azeglio Ciampi scompare un’autentica risorsa per il Paese. Uomo della coesione nazionale, è stato grande sostenitore del modello concertativo, permettendo la firma dello storico Protocollo del 23 luglio 1993 che disegnò un welfare più adatto alle esigenze, e alle possibilità, di un Paese sull’orlo del baratro economico e sociale. Un servitore delle istituzioni che non ha mai fatto mancare il proprio impegno e la propria abnegazione nei momenti 2 in cui l’Italia ha avuto bisogno della sua competenza, del suo equilibrio, della sua rettitudine, della stima di cui godeva a livello internazionale. Il Presidente Ciampi mancherà agli artigiani e ai piccoli imprenditori. Mancherà a tutti gli Italiani ed ai livornesi in particolare. In occasione del lutto cittadino anche le bandiere della sede Provinciale di Cna sono state poste a mezz’asta. Notizie Editoriale Nasce la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno Il Presidente della CNA di Grosseto alla guida del nuovo ente camerale Il primo settembre il nuovo Consiglio Camerale ha eletto per acclamazione Riccardo Breda Presidente della CCIAA della Maremma e del Tirreno il primo Ente in Toscana e tra i primi in Italia nato tra l’accorpamento delle rispettive CCIAA di Livorno e Grosseto in ottemperanza alla Riforma del Sistema Camerale. Se da una parte dobbiamo un plauso alla dinamicità delle due CCIAA per aver adempiuto in maniera rapida a quanto la riforma richiede, dall’altra rimane la nostra forte preoccupazione per come il Governo Centrale sta affrontando questa “trasformazione” sul ruolo e compiti delle Camere di Commercio. Lo schema preliminare del Decreto Legislativo varato dal Consiglio dei Ministri in pieno Agosto lascia intendere che sarà difficile prevedere quale utilità potranno avere le imprese dai nuovi compiti e dalle risorse che il Sistema Camerale potrà dedicare a loro. Da una parte sicuramente le imprese usufruiranno della riduzione del diritto annuale ma dall’altra la forte preoccupazione che le risorse, storicamente dedicate tramite bandi pubblici proprio al sistema delle Imprese, subiranno notevoli abbattimenti. La Riforma e gli atti successivi non colgono il valore anche di merito del lavoro sviluppato da diverse CCIAA che, forse questo a qualcuno non piace, è rimasto l’unico Ente dove le Imprese e i Sistemi Associativi sono autonomi dal mondo della politica. Al nuovo Consiglio Camerale della Maremma e del Tirreno e alla sua Giunta spetterà un arduo compito: • riorganizzare la nuova Camera; • individuare le risorse economiche da dedicare alle Imprese; • individuare i nuovi servizi tra quelli previsti dallo schema preliminare del Dlgs. In poche parole rendere la CCIAA ancora più utile al mondo delle Imprese. La CNA ha colto questa sfida presentando un proprio candidato alla guida, già Presidente della CCIAA di Grosseto, inserendo (forte dei dati di rappresentanza) nel totale di 24 membri riservati alle rappresentanze Associative 4 propri rappresentanti. Per quanto riguarda la nostra Provincia la conferma dei due membri già presenti in Giunta Camerale di Livorno. Si tratta di Diego Nocenti e Serini Maurizio rispettivamente Presidente e Vicepresidente Provinciale. Per la Cna un risultato storico con la conquista, con Nocenti, anche del seggio in giunta in rappresentanza del settore industria sulla scorta della ormai nutrita rappresentanza di imprese del settore che si riconoscono nell’operato della Cna: l’associazione è da anni impegnata nella tutela degli interessi non solo dell’artigianato, ma di tutta la piccola e media impresa, compreso quella del settore industriale; l’impegno di Cna in giunta, oltre che sull’artigianato con Serini, sarà proprio quello di dar voce nel settore industria non più solo alle big ma anche alle tante pmi storicamente radicate nel territorio che danno lavoro a moltissimi addetti. Si apre comunque una nuova sfida per un Ente che complessivamente con le oltre 76.000 Imprese rappresenta oggi la seconda Camera di Commercio della Toscana. Al Consiglio Camerale e ai nuovi membri di Giunta vanno i nostri migliori Auguri per un buon lavoro assicurando loro e alle Imprese il sostegno della nostra Organizzazione. Operativo il nuovo patronato Epasa Itaco E’ già operativo in tutte le sedi Cna il nuovo Patronato Epasa Itaco cittadini e imprese per rispondere alle tue necessità e accompagnarti verso un futuro migliore. Ti aiuteremo a far rispettare i tuoi diritti sociali e ti informeremo, in un mondo che cambia ogni giorno, su tutte le opportunità che le leggi ti consentono di avere. Ecco i principali servizi, erogati gratuitamente a tutti i cittadini: • Pensione Anzianità, Vecchiaia, Invalidità, Inabilità, Reversibilità • Pensione ai superstiti Marco Valtriani - Direttore CNA Livorno • Supplementi • Pensioni Sociali • Maggiorazioni sociali • Infortuni sul lavoro • Rendite INAIL • Malattie professionali • Indennità di Accompagnamento • Riconoscimento invalidità civile (©Ansa) Un’immagine aerea dell’alluvione in Sardegna CNA e Confesercenti hanno quindi unito le proprie decennali esperienze nell’attività di patronato per dare vita ad un nuovo ente ancor più capillare sul territorio e vicino ai cittadini. 3 Azione CNA Permessi ZTL e ZSC dal Comune di Livorno uno schiaffo alle Imprese Ancora una volta la logica di far cassa è stata la stella polare delle decisioni di questa Amministrazione, senza nessuna volontà di capire cosa ci sta dietro ogni euro che viene tolto dalle casse già ben spremute delle imprese. Stupiti, sorpresi, offesi, amareggiati, indignati. Queste le sensazioni degli operatori economici sulla triste vicenda dei permessi per l’accesso alla ZTL e le ZSC che abbiamo trasmesso a più riprese all’Assessore al traffico e allo stesso Sindaco. I sospetti che da mesi avevamo hanno avuto purtroppo conferma: l’amministrazione comunale con la riformulazione dei permessi ZTL/ZSC ha avuto il solo obiettivo di fare cassa l’amministrazione non ha la ben più minima comprensione per ciò che gli atti prodotti dal Comune significano per le categorie coinvolte. l’amministrazione con superficialità ed arroganza ha scientificamente scelto di non confrontarsi con alcune delle categorie economiche che questa città la tengono a galla. Dispiace dover rappresentare questa situazione, ma ci siamo trovati davanti ad un muro di incomprensione e di rigidità che sinceramente fa male vedere in una Amministrazione Comunale. Fino a che questo sarà il modo in cui l’Ente tiene in considerazione le imprese del territorio, poco spazio ci sarà per un dialogo costruttivo che permetta a questa città di ricreare le condizioni minime di sviluppo e crescita. I contorni di questa amaro percorso hanno davvero del grottesco. Prima il Comune produce un atto di giunta dove si indicano gli importi dei nuovi permessi (+ 300%) senza dare una disciplina organica della circolazione. Poi l’Assessore competente prende impegni con le categorie che poi sistematicamente non fa seguire da atti concreti. Si attende ancora l’ultimo giorno utile, dopo settimane di pressioni e richieste incessanti, per far slittare termini di pagamento dei nuovi permessi al 31 Agosto, come se un mese cambiasse davvero le cose. Infine si discute in una commissione consiliare solamente con alcune categorie economiche e professionali non della sostanza del provvedimento ma solo degli aspetti più superflui che ci stanno attorno. Davvero un brutto esempio di come si gestisce un processo interno ad un Ente tanto importante. Ma la Cna non smetterà certo di chiedere con forza di rivedere l’applicazione di questo scempio dai profili davvero poco chiari, aprire una discussione con tutte le categorie interessate e produrre una disciplina che sia logica ed utile a tutta la città. Una amministrazione che considera chi lavora un pollo da spennare a piacimento rischia di lanciare dei messaggi che suonano molto rischiosi per la compattezza di questa città e CNA si metterà sempre in contrapposizione e metterà in luce queste gravi e pericolose derive. Continueremo a rivolgerci al Sindaco e all’Assessore Vece affinché su questa partita tornino indietro e considerino il bene dell’economia della città e di chi tutti i giorni lavora per sostenerla. Gli atti di forza non servono, è necessario condividere strategie e percorsi per cambiare in meglio anche la vivibilità della nostra città senza però caricare sempre le spalle di artigiani commercianti e piccoli imprenditori. Dario Talini Responsabile Sindacale Cna 4 Notizie Finita la stagione CNA balneatori torna all’attacco del Governo e dei Comuni L’attività di CNA Balneatori in realtà non si è mai fermata, neppura durante la stagione estiva, ma adesso è il momento di tornare con forza all’attacco del Governo e dei Comuni per la tutela del futuro delle migliaia di imprese che operano nel settore. Abbiamo rivolto alcune domande a Cristiano Tomei, coordinatore nazionale CNA Balneatori dopo gli incontri che ha avuto con il premier Renzi e con il sottosegretario alla presidenza del consiglio Lotti. Qual è la reale importanza di questi incontri? Ritengo che l’importanza di queste iniziative stia nel fatto che hanno inserito a pieno titolo la questione balneare italiana nell’agenda politica del governo. Ritengo che l’attenzione riservata alle nostre problematiche sia positiva perché consente di iniziare un confronto che tenti di trovare una soluzione valida e sostenibile, che tuteli e salvaguardi il lavoro di 30 mila imprese e, allo stesso tempo, l’economia turistica costiera italiana. Per CNA Balneatori, tutto ciò si traduce nella proposta di riconoscere il legittimo affidamento delle attuali imprese e l’apertura al doppio binario, sistema di assegnazione delle aree demaniali marittime per finalità turistico-ricreative che prevede procedure comparative solo per le nuove concessioni e per gli arenili ancora ampiamente disponibili, al netto delle spiagge lasciate alla libera fruizione o destinate a riserve e ad aree marine protette. La sentenza UE del 14 luglio come incide nel confronto con il governo? La sentenza della Corte di Giustizia apre positivamente a due importanti punti della piattaforma sindacale di CNA Balneatori: legittimo affidamento e sovrabbondanza della risorsa spiaggia. Su queste premesse noi chiediamo di costruire, attraverso il confronto con il Governo, una normativa che riconosca il diritto di esistere delle 30 mila attuali imprese balneari, al fine di escluderle da procedure comparative. Molte categorie economiche sono a rischio a causa della direttiva Bolkestein. Lei ritiene che possa esistere una soluzione unitaria di questi problemi? Va anzitutto precisato che ogni categoria deve risolvere il proprio problema con norme specifiche che lo interpretino e lo risolvano. E’ peraltro vero che la Direttiva Servizi – la Bolkestein – assume una funzione di minimo comune denominatore per le sue ricadute negative sui settori e sulle categorie che ne sono interessate. Ribadiamo quanto abbiamo sempre sostenuto: in Europa, a suo tempo, non ci si è preoccupati di affrontare con la dovuta attenzione gli effetti negativi dovuti al recepimento e all’applicazione di una direttiva europea che rischia di mandare in liquidazione più di 300 mila imprese italiane. Se questo non fosse vero queste imprese non avrebbero motivo di lamentarsi, di protestare, di temere la perdita del lavoro di una vita. Ecco perché i concessionari aderenti a CNA Balneatori sono assolutamente vicini e pienamente solidali con le imprese di altri settori le quali, a causa della Direttiva Servizi, rischiano di vedere svanire i risultati di ogni loro fatica e sacrificio. Azione CNA Notizie Cantieristica e Nuovo Pignone: il porto di Piombino adesso pensa in grande Nasce a Piombino in poco più di un anno, il primo polo di eccellenza nazionale per la demolizione, il refitting e la realizzazione di navi. Venerdì 9 settembre presso la Regione toscana, è stato infatti sottoscritto l’atto di concessione delle nuove aree portuali alla società PIM (Piombino Industrie Marittime – composta dal cantiere genovese San Giorgio del Porto e dalla livornese Fratelli Neri). L’investimento è da 14 milioni di euro, sarà inaugurato per la seconda meta del 2017 e sarà l’unico centro portuale in tutto il Mediterraneo che farà lo smantellamento delle navi secondo i principi eco compatibili del riciclo stabiliti dalle normative dell’Unione Europea. Troppe navi sono avviate allo smaltimento nei paesi del sud est asiatico con la pericolosa e altamente inquinante tecnica dello “spiaggiamento”, mentre il regolamento della UE 1257/2013 impone agli stati membri di utilizzare impianti di riciclaggio e demolizione che usano metodi e procedure sicuri e ambientalmente compatibili. A regime, si dovrebbero contare circa 200 persone individuate nell’ampio bacino di piccole e medie imprese del comprensorio che a pieno regime, dovrebbero trovare lavoro. Un tassello per riconvertire l’economia della Val di Cornia alle nuove esigenze del mercato navale marittimo. Un nuovo tentativo di far ripartire l’occupazione non solo della città, ma in tutta la zona. Le aree oggetto dell’accordo, che verranno concesse a PIM per 40 anni, hanno una superficie totale di 103.295 mq di cui 80.922 già realizzati e altri 22.373 che dovrebbero essere terminati entro 12 mesi. La nuova infrastruttura partirà con l’attività garantita dal Ministero della Difesa e dalla Marina per lo smantellamento di navi militari secondo l’accordo di programma per l’area di crisi industriale complessa. Proseguirà con la ricerca di contatti con il mercato armatoriale privato per assicurarsi altre commesse. PIM potrà già iniziare da adesso a costruire i capannoni e installare i macchinari per fare decollare l’attività di demolizione industriale delle navi. Dopo Piombino Industrie Marittime anche la Nuova Pignone srl, società appartenente al gruppo General Electric ed alla sua divisione Oil & Gas, ha richiesto la concessione di circa 200 mila mq di aree portuali per operazioni di logistica industriale. Un investimento che porterà a Piombino dal 2018, circa 250 posti di lavoro. La Nuova Pignone, insedierà un impianto che farà assemblaggio, montaggio e collaudo di apparecchiature meccaniche, elettriche, strumentali alla fabbricazione di macchine rotanti (turbine a gas, compressori) e di soluzioni modulari per la compressione del gas e per la produzione di energia elettrica. L’attività industriale/logistica di General Electric Oil & Gas, potrà garantire la crescita e lo sviluppo di realtà dall’alto profilo tecnologico ed il coinvolgimento delle imprese specializzate del territorio, dei servizi portuali e di logistica, di carpenteria in ferro e legno, manutenzione meccaniche, elettriche e strumentali e del sollevamento. L’autorità portuale di Piombino Elba, è fortemente impegnata a garantire il completamento delle infrastrutture previste nei tempi, peraltro molto stretti, necessari all’investimento. Tutto questo non sarebbe stato possibile, senza il rilevante contributo della Regione Toscana, che ha investito molto sull’ammodernamento del porto: 114 milioni nell’accordo di programma del 2013 ai quali si aggiungono ulteriori 70 milioni a supporto della reindustrializzazione con l’accordo di programma del 2014. L’app potrà finanziare i lavori di completamento dell’area e delle banchine per la Nuovo Pignone srl, oltre che con risorse proprie , anche con un mutuo assistito da un contributo regionale di 3 milioni per 20 anni con cui far fronte alle rate di ammortamento. SS 398: annunciato il reperimento dei 50 milioni per il primo lotto Il viceministro alle infrastrutture e trasporti Riccardo Nencini ha annunciato al sindaco di Piombino Massimo Giuliani che sono stati trovati i 50 milioni necessari per la realizzazione del primo lotto della 398. Nel piano pluriennale Ministero dei Trasporti – Anas 20162020 sono stati inseriti 25 milioni da parte del Mit e altri 25 milioni da parte della Presidenza del Consiglio; i primi immediatamente disponibili, gli altri saranno fruibili nel 2018. In base al nuovo codice degli appalti occorrerà che il progetto venga trasformato in definitivo, successivamente ci sarà il passaggio in conferenza dei servizi per l’approvazione, si esprimerà il Cipe e infine la Corte dei Conti. Per tale percorso autorizzativo servirà circa un anno. Contemporaneamente, l’APP con le risorse residue provenienti dai ribassi sulle aste dei lavori effettuati, realizzerà la bretella di collegamento dal Capezzòlo sino alle nuove banchine del porto. Per la città di Piombino un grande passo in avanti sull’annosa vicenda della realizzazione della 398 reso possibile dalla determinazione e sinergia tra i vari attori presenti sul territorio. Più volte Cna ha sottolineato la strategicità di questo asse viario per lo sviluppo dell’economia locale. 5 Notizie Azione CNA L’indotto aspetta con ansia Decine di autotrasportatori livornesi vittime del il rilancio della siderurgia “Cartello dei TIR” Azione collettiva promossa da CNA per recuperare centinaia di migliaia di euro Il territorio della Val di Cornia sta vivendo una crisi che non ha precedenti. Le piccole e medie imprese ormai da alcuni anni versano in una situazione di estrema difficoltà e di difficile tenuta occupazionale. Gli ammortizzatori a disposizione sono ormai pressoché esauriti e la recente notizia dei 500 euro al mese per 12 mesi che interessa i licenziati dell’indotto rimasti senza indennità, rappresenta una misura di assistenza temporanea che momentaneamente può dare una risposta in attesa di nuove e concrete prospetti ve. Oggi queste prospettive ci sono e sono rappresentate da futuri investimenti di Aferpi e degli soggetti economici che sono interessati al nostro territorio . Entro la fine dell’anno si prevede che Aferpi concluda la fase di studio e con l’anno nuovo dia l’avvio alla fase di realizzazione. Inoltre, a breve, verrà avviata la procedura di valutazione elaborata da soggetti terzo sul piano industriale, sugli impianti esistenti, sul progetto del nuovo forno elettrico e in generale sulle possibilità di successo della riconversione della acciaieria dal ciclo integrale con altoforno e cokeria ad un impianto più moderno ( due diligence) . Con una valutazione positiva, risulterà piu facile che l’azienda riesca ad ottenere finanziamenti dalle banche necessari ad avviare la costruzione del forno elettrico e dei nuovi laminatoi. Nel frattempo , è stata manifestata nell’incontro al MISe del 12 settembre, la volontà da parte dell’azienda Aferpi di estendere i contratti di solidarietà ai 719 lavoratori che dovrebbero entrare in fabbrica entro il 6 novembre, pur sottolineando le difficoltà di applicazione in quanto in questo momento si parla di attività produttiva ridotta e in alcuni reparti chiusi. In parallelo, risulta cruciale il ruolo della formazione e della rotazione, considerando che molti dei lavoratori in cig hanno solo esperienze nell’area a caldo, mentre dovrebbero essere impiegati in sicurezza e con competenza tecnica nei reparti di laminazione. Qui, l’impegno della Regione a sostenere il percorso formativo. La rotazione invece, sarà necessaria al fine di permettere a tutti i lavoratori di svolgere il monte ore utile per rientrare nel contratto di solidarietà. Fondamentale sarà l’incontro del 26 settembre al mise , nel quale verrà presentato il nuovo crono programma degli investimenti e il piano industriale . Si è aperto in questi giorni la fase preliminare di informazione sui contenuti della Variante Aferpi, organizzata dal Comune di Piombino con l’assessore all’urbanistica Carla maestrini, per aprire un confronto partecipativo con tutti i soggetti interessati, al via in questi giorni dopo la conferenza dei servizi regionale del 8 agosto. La variante, che verrà portata in adozione in consiglio comunale a circa metà ottobre, recepisce le necessità emerse da parte dell’azienda per l’attuazione del piano industriale. La nostra associazione richiede, tempi rapidi e certi, affinchè anche gli strumenti urbanistici si possano allineare con le esigenze e i fabbisogni imprenditoriali di tutti quei soggetti che si stanno affacciando nel nostro territorio e che possono pertanto dare opportunità lavorative a tutte le nostre piccole medie imprese artigiane. 6 “Stimiamo – afferma il responsabile sindacale CNA Dario Talini - che siano circa un centinaio gli autotrasportatori livornesi rimasti vittime del cosiddetto “Cartello dei TIR”, cioè l’accordo sui prezzi di vendita fra le principali case costruttrici di mezzi pesanti, recentemente sanzionato dalla Commissione Europea con una multa di quasi 3 miliardi di euro; CNA Fita è stata tra le prime in Europa, e sinora l’unica in Italia, a promuovere un’azione collettiva a favore degli autotrasportatori che hanno acquistato, preso in leasing o noleggiato a lungo termine camion nuovi o usati di medie (da 6 a 16 tonnellate) o grandi dimensioni (oltre 16 tonnellate) delle marche DAF, Daimler/ Mercedes-Benz, Iveco, MAN, Volvo/Renault e Scania, immatricolati tra il 1997 al 2011. Sono tempi durissimi per le imprese dell’autotrasporto della nostra provincia ed i mezzi sono la loro vita; oltre ad aver subito una ingiustizia, il peso economico della stessa è estremamente rilevante: Cna farà loro da scudo e da ariete”. L’azione collettiva di Cna ha appunto come obbiettivo facilitare l’accesso alla giustizia delle piccole e medie aziende ed in particolare di quelle artigiane, che potrebbero non avere le competenze e/o le risorse per agire individualmente in un giudizio complesso per il risarcimento dei danni derivanti dalla violazione delle norme antitrust, e nella protezione da eventuali comportamenti ritorsivi da parte delle imprese responsabili dell’illecito anticoncorrenziale, che hanno una forza economica molto maggiore rispetto ai singoli autotrasportatori. “L’azione è aperta a tutte le imprese – spiega Talini - e gli associati di CNA Fita possono partecipare senza anticipare alcun costo; inoltre in caso di soccombenza, nessun costo sarà da loro sostenuto. L’entità del risarcimento spettante a ciascun acquirente di autocarri non può essere allo stato esattamente quantificata, ma si stima che il sovraprezzo medio causato dai cartelli si aggiri intorno al 20% del prezzo del camion acquistato nel periodo di vigenza dell’accordo illecito. Nella liquidazione del danno si dovrà tener conto anche di interessi e rivalutazione monetaria a partire dal momento dell’acquisto. Molti mezzi superano abbondantemente ciascuno i 100-130mila euro, quindi si fa presto a fare due conti del danno subito. I tempi saranno i più rapidi possibile: l’azione collettiva del nostro studio legale è già pronta per partire”. Gli interessati possono contattare gli uffici Cna. Notizie Formazione Formazione FER · Fonti Energie Rinnovabili Obbligo entro il 31 dicembre 2016 Il D.LGS. 28/2011 e la deliberazione della regione Toscana 781/2016 dispongono la formazione obbligatoria per i responsabili tecnici delle imprese di installazione e manutenzione straordinaria di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili da svolgere entro il 31/12/2016. Si tratta evidentemente di un ulteriore impegno per le imprese, già sottoposte a molte e complesse normative, che comunque puntano a promuovere imprese più qualificate ed aprono a nuove possibilità di lavoro in un mercato, quello delle FER, tra i pochi in crescita. Quali imprese sono coinvolte? Tutte le imprese iscritte in Camera di Commercio alle “lettere”: A (impianti elettrici); C (impianti di riscaldamento e condizionamento) Chi deve essere qualificato? I Responsabili Tecnici: le modalità di mantenimento dell’abilitazione, al fine di continuare o iniziare ad operare anche sugli impianti FER, potranno essere diverse a seconda della data in cui ha assunto la carica di responsabile tecnico e del requisito tecnico-professionale di cui è in possesso. Senza questo riconoscimento non potrà essere rilasciata dall’impresa la dichiarazione di conformità per gli interventi su impianti energetici alimentati da fonti di energia rinnovabili. Quali sono le tecnologie FER interessate dalla normativa? Biomasse “termoidraulica” Pompe di calore “termoidraulica” Sistemi solari termici “termoidraulica” Sistemi fotovoltaici “elettrica” I corsi di formazione consentiranno il mantenimento dell’abilitazione, con due tipi di percorso: Corso di aggiornamento di 16 ore, con validità triennale; Corso base abilitante (80 ore). I corsi di aggiornamento di 16 ore Chi deve frequentare il corso di aggiornamento? Tutte le imprese che al 3 agosto 2013 erano già operanti ed in possesso delle necessarie abilitazioni ai sensi del DM 37/08. La formazione riguarda i responsabili tecnici che, senza questa formazione, non potranno più rilasciare la dichiarazione di conformità per impianti FER. Com’è strutturato il corso di aggiornamento? Il percorso formativo ha una durata di 16 ore ed è costituito da 2 moduli: • Teorico, comune alle diverse tecnologie, della durata di 8 ore; • Tecnico-pratico, specifico per macro-topologia (termoidraulica o elettrica), della durata di 8 ore. La frequenza del corso è obbligatoria al 100%; a termine del percorso l’ente formativo rilascia un attestato di competenza per la macro-tipologia scelta. Si potranno conseguire nelle 16 ore entrambe le attestazioni (termoidraulica ed elettrica). Corso base (80 ore) Chi deve frequentare il corso base? Tutte le imprese i cui responsabili tecnici sono abilitati ai sensi della lettera C, art. 4, DM 37/08 (formazione professionale + almeno 4 anni esperienza lavorativa), con decorrenza 4 agosto 2013. Le attività Formative che Cna promuove si svolgeranno in tutti i territori della Provincia a partire dal prossimo autunno. Scadenza dei corsi RSPP (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione) per datori di lavoro D. Lgs. 81/08 A gennaio scadranno i corsi effettuati prima del 2012 dai datori di lavoro che ricoprono il ruolo di RSPP per la sicurezza sul lavoro all’interno della propria azienda. Diventa quindi obbligatorio provvedere all’aggiornamento del corso, di durata variabile da 6 a 14 ore a seconda della classificazione di rischio aziendale. CNA Servizi organizza, a partire da ottobre, i corsi di aggiornamento su tutto il territorio. Per informazioni e iscrizioni contattare Cecilia Nieri al n. 0586/815245 o [email protected] 7 Formazione Notizie La tua azienda è in regola con gli obblighi sulla sicurezza? Per maggiori informazioni e iscrizioni contattare: a Livorno Cecilia Nier · tel. 0586-815245 · mail: [email protected] a Cecina Letizia Romani · tel. 0586-682800 · mail: [email protected] a Piombino Chiara Tonazzini · tel. 0565-222022 · mail: [email protected] a Portoferraio Monica Damato · tel. 0565-917485 · mail [email protected] 8 Convenzioni Notizie L’utilizzo “a tappo” del fido affligge le imprese in crisi di liquidità. Rischi altissimi di blocco ma come uscire da questa spirale perversa? In un momento storico come questo, in cui i tempi di incasso sono allungati in maniera sproporzionata e il rischio di subire perdite su crediti è aumentato in modo spaventoso, il normale ciclo produttivo è diventato molto costoso e rischioso. Difatti, a seconda dei giorni che vengono concessi per il pagamento delle fatture, le aziende spesso si trovano con un buco di cassa “strutturale”, derivante dal fatto che prima devono investire soldi per produrre i beni o erogare i servizi, e poi incassano i soldi dai propri clienti. “Al fine di pagare le spese di gestione dell’azienda – spiega Valentina Di Pede della JTD società specializzata in consulenza nel credit management - questa mancanza di liquidità finanziaria, inevitabilmente, sfocia nella necessità di utilizzare, maggiormente, il denaro preso in prestito dalla banca, comportando, inesorabilmente, un ritardo, se non un’ insolvenza nel pagamento delle obbligazioni bancarie contratte (mutui, finanziamenti e competenze trimestrali) e delle tasse e tributi correnti. L’utilizzo “a tappo” del fido di cassa è l’errore più grosso che si possa commettere nella gestione delle proprie linee di credito, poiché porta il correntista, nel medio periodo, ad un aumento considerevole del costo del finanziamento e al conseguente azzeramento dei margini di guadagno della sua attività. Da qui in poi il fido di cassa viene movimentato sempre meno e per un periodo di tempo prolungato il saldo del conto corrente rimane costantemente a debito, che aumenta di trimestre in trimestre. Il conto “in rosso” matura interessi e spese che ogni tre mesi vengono addebitate e che indirizzano il saldo del conto corrente in una situazione degenerativa. Difatti, ogni addebito trimestrale fa andare il saldo fuori fido, aumentando, considerevolmente, i costi. Ma non solo, in occasione della revisione delle linee di credito la banca si rende conto dell’anomalia nell’andamento del fido di cassa e inizia a valutare, questa posizione, come particolarmente rischiosa. In pratica la scarsa movimentazione del fido è un segnale, per la banca, che c’è qualcosa che non funziona nel modello di business dell’azienda e che, per di più, questa situazione non è risolvibile”. Quali sono i rischi per il cliente/correntista? Riduzione dei fidi fino alla totale revoca delle linee di credito concesse con conseguente segnalazione in Centrale Rischi come posizione “ad incaglio” o “a sofferenza” creando una situazione di allarme anche per gli altri Istituti di Credito con i quali l’azienda lavora. Quindi: totale “ingessamento” e blocco dell’azienda. Cosa fare? Quando l’azienda si trova nella situazione suesposta può, senza dubbio, uscirne o meglio ancora cercare di evitarla. Fondamentale a questo scopo è attivare una puntuale e strutturata gestione e recupero dei crediti insoluti e dei flussi di cassa. Nel caso queste condizioni non fossero sufficienti e applicabili, l’estrema soluzione è quella di attivarsi nei confronti della banca, al fine di prevenire o contrastare un’azione di rientro da parte della stessa. Chi è la JTD e quali servizi offre agli associati CNA La JTD Srl è una struttura di professionisti e legali che assistono e supportano realtà di ogni dimensione, dalla piccola impresa, all’azienda strutturata, sempre con grande attenzione alle scelte strategiche e soluzioni suggerite ai clienti. Analisti finanziari e contabili, esperti di risk e credit management, avvocati specializzati in diritto bancario, tributario e fallimentare forniscono assistenza in tutti gli aspetti documentali ed in tutte le fasi di analisi, di valutazione, di calcoli, di stesura di relazioni, di perizie, di piani e di atti stragiudiziali e/o giudiziali. Cartelle esattoriali toscana, usura banca toscana, sconfinamento di conto corrente, scoperto di conto corrente bancario, fermo amministrativo veicoli aziendali, pignoramento veicoli aziendali, revoca fido bancario, revoca affidamento bancario, analisi cartelle esattoriali, segnalazione centrale rischi, cancellare segnalazione centrale rischi, rottamazione auto con fermo amministrativo, usura su conto corrente, analisi usura e anatocismo su conto corrente, analisi anatocismo bancario, capitalizzazione degli interessi, analisi interessi bancari non dovuti, analisi usura bancaria, superamento tasso soglia, ipoteca giudiziale della banca, consolidamento del debito, riconoscimento del debito, anatocismo su mutuo bancario, analisi anatocismo su mutuo bancario, decreto ingiuntivo banca. Per informazioni rivolgersi agli uffici CNA 9 Convenzioni Notizie Buoni Pasto: “buoni” sia per le aziende che per i lavoratori Tra i benefit restano i più amati dai lavoratori italiani. Ora si aggiunge il vantaggio fiscale con il chip. La normativa ha alzato la quota di detassazione giornaliera dei buoni pasto elettronici, portandola da €5,29 a € 7,00. Per gli associati CNA ulteriori vantaggi. Le ricerche sui benefit più amati dai dipendenti collocano i buoni pasto costantemente ai primissimi posti, a dimostrazione di come sia possibile favorire la formazione di un clima costruttivo in azienda senza la necessità di ideare sistemi complessi. Anche il legislatore sembra consapevole dei vantaggi, infatti, la Legge di Stabilità 2015 ha alzato la quota di detassazione giornaliera per chi usa i buoni elettronici, da €5,29 (ancora valido per i buoni cartacei) a €7,00. I nuovi strumenti funzionano esattamente come i buoni cartacei, con i buoni del dipendente ricaricati su una card provvista di microchip, la cui lettura avviene tramite pos, così come quando si utilizza un comune bancomat o carta di credito. Infatti il terminale si collega in automatico al server della società che ha emesso i buoni e registra l'ammontare della spesa, scalando l'importo dal saldo a disposizione del dipendente. Questo strumento fa felici anche gli imprenditori che, a differenza di altri incentivi, sanno che il costo per i buoni pasto è identico al beneficio che arriva ai lavoratori, mentre 100 euro in più di retribuzione al mese costerebbero al lordo 200 euro, se non addirittura 250. Gli associati CNA hanno anche dei vantaggi ulteriori grazie alla convenzione stipulata con CIR food detentrice del marchio Bluticket. Chi è Cir Food? La nostra storia – spiega Elisa Pasella Re- 10 sponsabile Commerciale Area Nord-Est di Bluticket - inizia nel 1977 quando nascevano le tre cooperative che nel 1992 sarebbero confluite in CIR food, dando vita a una delle maggiori aziende italiane ed europee attive nella ristorazione collettiva, commerciale e nei buoni pasto. Oggi produciamo circa 80 milioni di pasti grazie al lavoro di oltre 11.000 persone, la vera forza dell’impresa. Da sempre, la nostra filosofia aziendale poggia su due pilastri: la massima soddisfazione del cliente e la promozione di una corretta cultura dell’alimentazione. Bluticket è la Divisione del Gruppo CIR food che opera nel settore dei servizi sostitutivi di mensa a mezzo buono pasto cartaceo e elettronico. Nel 2015 ha erogato oltre 12 milioni di Buoni Pasto di cui il 50% in formato elettronico. Che servizi offre CIR e quali sono i vantaggi fiscali? I servizi offerti dalla Divisione vanno dal buono pasto cartaceo, defiscalizzato fino a €5,29 e con IVA al 4% completamente detraibile (rispetto all'indennità in busta paga si risparmia oltre il 70%). È spendibile in migliaia di locali convenzionati: bar, ristoranti, pizzerie, supermercati, ecc. Grazie alla nuova normativa che lo defiscalizza fino a €7,00, aumenta l’interesse per il buono pasto elettronico, che viene speso presso i locali affiliati con le stesse modalità dei buoni cartacei. Un’ altra possibilità è la mensa diffusa, dove l’importo del pasto è sempre completamente defiscalizzato. La mensa diffusa garantisce l’accesso al servizio secondo modalità regolamentate: l’azienda può stabilire giorni, orari e importi di spesa ben definiti, come un vero e proprio servizio mensa ma utilizzando i pubblici esercizi presenti sul territorio. Il servizio è completamente tracciato e la fatturazione avviene a consuntivo. È inoltre possibile stipulare delle Conven- zioni dirette con i nostri 4 self service, presenti nella città di Livorno. Chi può attivare il servizio e con quali vantaggi fiscali? Qualsiasi azienda, di qualunque dimensione e tipologia. I buoni pasto sono erogabili anche a dipendenti part-time e a collaboratori con i quali sussiste un rapporto di collaborazione, anche non subordinato. Non va infine dimenticato che vi sono benefici fiscali anche per i liberi professionisti e per i titolari e soci dell’azienda stessa. È possibile scaricare dalla dichiarazione dei redditi il 75% delle spese e integralmente l'Iva al 10%, fino al massimo importo pari al 2% del fatturato. Convenzioni Notizie Quante piccole e grandi ingiustizie per il cittadino/consumatore CNA si allea con l’associazione Forum per aiutare gli associati a tutelarsi Il tuo gestore telefonico non rispetta il contratto? Hai problemi con la tua assicurazione o la banca? Hai subito un incidente o un infortunio e vuoi essere tutelato? Hai comprato qualcosa con dei difetti e non vogliono ripararlo o sostituirlo? Hai problemi relativi al matrimonio, alla convivenza o all’eredità? Hanno maltrattato una persona o un animale domestico e vuoi aiutarli? Ti occorre assistenza nella mediazione obbligatoria e non? Hai preso una multa ingiusta?, La tua vacanza è stata rovinata? La pubblica amministrazione non ti ascolta?..... Quante volte ci siamo trovati come cittadini in una di questa situazioni od in tante altre simili e ci siamo sentiti soli o nella quasi impossibilità di fare qualcosa a tutela dei nostri diritti per lo strapotere reale o percepito sia di grandi gruppi industriali o commerciali o della pubblica amministrazione! Per questo Cna ha pensato fra le varie opportunità da offrire ai propri associati, sia imprenditori che pensionati o cittadini ed ai loro familiari, di stipulare un accordo con una associazione legalmente riconosciuta per la promozione sociale e la difesa dei diritti civili. La convenzione è stata siglata con l’associazione senza fini di lucro Forum che a Livorno ha sede in via Cogorano 25 presso lo studio legale dell’avvocato Michele Rondinelli. L’associazione Forum assiste gli aderenti in qualità di consumatori o utenti di servizi pubblici affinché usufruiscano degli stessi in misura adeguata ed effettiva e senza pregiudizio alcuno, stando al fianco del singolo, ma a vantaggio di tutti. I principali ambiti di interveto riguardano quindi i rapporti fra il singolo e: Pubblica Amministrazione - Assicurazioni - Banche Compagnie telefoniche - Settore immobiliare - Equitalia - Fisco e Tasse - Stalking e molestie - Animali e ambiente - Infrazioni al codice della strada Per saperne di più ed entrare in contatto con l’associazione Forum tramite CNA scrivere a Gianluca Bibolino (gianluca. [email protected]) o telefonargli al 348 3418130. 11 Notizie News Nuova etichetta nutrizionale Dal 13 dicembre 2016 diventa obbligatoria la dichiarazione nutrizionale per tutti i prodotti alimentari preimballati (ex preconfezionati), ai sensi del Regolamento UE 1169/11. L’etichetta è uno strumento essenziale per l’informazione e la tutela del consumatore e le informazioni nutrizionali possono aiutare nella scelta di alimenti appropriati per comporre una dieta varia, completa ed equilibrata. La dichiarazione nutrizionale deve essere redatta in maniera semplice e comprensibile e tutti i valori devono essere riportati sul medesimo campo visivo e possono essere rappresentati in formato tabellare o, in caso di spazio insufficiente, in formato lineare. I produttori alimentari dovranno fornire informazioni obbligatorie sul valore energetico e su sei nutrienti: grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale in quest’ordine ed espressi per 100 g o 100 ml di prodotto. È consentito inserire nella dichiarazione nutrizionale anche le assunzioni giornaliere di riferimento e l’espressione “per porzione” a condizione che siano riportate la quantità ed il numero di porzioni. Oltre alle sostanze nutritive citate in precedenza, possono essere inseriti altri elementi nutritivi come gli acidi grassi mono o polinsaturi, i polioli, l’amido, le fibre. Le vitamine ed i sali minerali devono essere elencati se presenti in misura significativa, cioè almeno il 15% della razione giornaliera raccomandata (RDA). Il Regolamento UE 1169/11 prevede che NON sia obbligatorio fornire le informazioni nutrizionali per alcune categorie di prodotti. Tra le categorie più rilevanti ESCLUSE dall’obbligo troviamo: bevande con contenuto alcolico superiore a 1.2% vol. – prodotti non trasformati con un solo ingrediente o una sola categoria di ingredienti – prodotti trasformati sottoposti unicamente a maturazione con un solo ingrediente o una sola categoria di ingredienti – alimenti non preimballati e quindi sfusi – piante aromatiche, spezie e loro miscele – estratti e di caffè – infusioni di erbe, frutta, tè – alimenti con- fezionati in imballaggi e contenitori la cui superficie maggiore misura meno di 25 cm2. Tra le esenzioni vengono ricompresi anche gli alimenti confezionati in maniera artigianale, forniti direttamente dal fabbricante di piccole quantità al consumatore finale o a strutture locali di vendita al dettaglio che forniscono direttamente il consumatore finale. alispa.it ALI S.p.A. HR Business Partner è il punto di riferimento tuto italiano per il mondo HR. ALI per gli A ssoci Solu ati C zion NA i van Tari t a g g f i f ose e de Cons dica ulen te za e supp or to Tuta la consulenza necessaria in ogni setore delle Risorse Umane: Somministrazione di Lavoro Consulenza nelle Risorse Umane Ricerca e Selezione Permanent Outplacement Consulenza di Carriera Formazione Politiche Ative del Lavoro Welfare Aziendale 14 filiali solo! in Toscana 12 Se assumi un giovane tra i 15 e i 29 anni che ha partecipato a un tirocinio atraverso Garanzia Giovani*, potrai otenere Super Bonus fino a 12.000 euro! Vieni a trovarci in filiale a Livorno! via Firenze, 112/114 t. +39 0586 402670 [email protected] ANDREA CANTINI Responsabile Sviluppo Toscana t. + 39 345 3609978 [email protected] BARBARA CANTINI Responsabile Filiale Pontedera t. +39 349 2494570 [email protected] ELENA DONATI Responsabile Filiale Livorno e Grosseto t. +39 345 7614070 [email protected] *Il tirocinio deve essere stato ativato entro il 31 gennaio 2016 e l’assunzione deve essere successiva al 1 marzo 2016 Vita CNA Notizie Tipografia Rossi: dal 1926 ad oggi, 90 anni di storia tra cinque generazioni Nel 1926 nasce a Piombino la Tipografia Rossi: oggi alla quinta generazione, si appresta a festeggiare i suoi primi 90 anni di attività. La tipografia viene aperta da Raffaello Rossi e battezzata “Fratelli Rossi” perché pensata per i suoi tre figli: Francesco, Luigi e Furio. I tre fratelli continuano l’attività familiare, alla loro morte, l’attività passa nelle mani di Renato, figlio di Francesco. Renato è solo un bambino ma sotto la tutela di mamma Elsa e con l’aiuto del tipografo fiorentino Armando Bicci riesce a portare avanti l’azienda di famiglia. E’ la figlia di Renato, Elena Rossi, ad inaugurare la quarta generazione che ha l’importante compito di rinnovare la tipografia. Dai caratteri mobili e le composizioni manuali si passa all’utilizzo di tecniche moderne, frutto di un’intuizione che ha permesso di continuare a fornire servizi e prodotti qualificati. Così, l’acquisto del primo Mac apriva le porte alle nuove tecnologie che hanno consentito l’incremento della produttività e del fatturato fino al 2008 pur mantenendo le caratteristiche ed il pregio delle attività artigianali. Molti i clienti nonché aziende storiche di Piombino che la famiglia Rossi ha rifornito e continua a servire. Purtroppo dal 2008 la crisi fa sentire i suoi effetti: il volume di affari dell’azienda di Via Roma si ridimensiona sensibilmente. “Pur non essendo il polo siderurgico un cliente – afferma Elena Rossi – le sue vicissitudini si ripercuotono a cascata sul tessuto economico locale”. La signora Elena si vede costretta a licenziare l’operaio che coopera e l’attività torna ad essere svolta esclusivamente a livello familiare. Dal 2005 si affianca ad Elena la figlia Francesca, apportando novità ed una visione giovane. Ed è proprio lei che si fa carico di programmare un’interessante iniziativa. Per i 90 anni di attività, che si compiranno il 13 ottobre 2016, ha pensato bene di allestire una mostra in tipografia che si terrà il 28, 29 e 30 aprile 2017. Tre giorni di apertura al pubblico per ospitare “L’evoluzione della scrittura e della stampa”, con l’esposizione di macchinari e la proiezione di video sulla loro evoluzione: dalle tecniche utilizzate dal tipografo tedesco Gutenberg a quelle dei giorni nostri. Attraverso le immagini e i documenti in loro possesso sarà possibile ripercorrere la storia di Piombino dal 1926 ad oggi. Nei manifesti e nelle locandine curate dalla tipografia si ritroveranno eventi cittadini, come gli scioperi operai o il cambio di sede della Coop. Un’azienda che si basa sulla passione per questo mestiere artigianale come confermano Elena e Francesca: entrambe diplomate come ragioniere non hanno minimamente pensato a cercare un altro lavoro. “Da piccolina giocavo in tipografia – sottolinea Elena Rossi - mi piaceva dare una mano aiutando nei lavori più semplici. C’è un grande legame affettivo per questo mestiere, l’ho fatto volentieri da subito”. Le fa eco la figlia: “Non mi piacciono i lavori ripetitivi e qui è sempre diverso – aggiunge Francesca Carducci - C’è spazio per la creatività”. Per il futuro non ci sono dubbi. Andare avanti con la grande sfida delle nuove tecnologie per chi ha fatto del cartaceo il proprio punto di forza. “Stiamo spingendo sulla personalizzazione – ribadisce Elena Rossi - ad esempio forniamo le partecipazioni ai matrimoni con foto o immagini particolari.” Sempre su idea di Francesca sono stati creati quaderni a agende con la copertina personalizzata e l’uso di materiali nuovi. “Vogliamo rimanere un’attività artigianale – conclude Elena Rossi - puntando sulla personalizzazione e adottando tecniche sempre più all’avanguardia, senza però perdere il core-business dell’attività rappresentato dalla carta”. 13 Notizie News E’ morto Franco Cadelago, figura storica dell’imprenditoria piombinese Si è spento all’età di 89 anni il noto imprenditore piombinese Franco Cadelago, che da dipendente delle ferrovie di stato opta in giovane età per una tipologia di lavoro ben più rischiosa, ma per questo più avvincente: l’impresa. Facendosi guidare dal suo intuito, che non gli è mai mancato e dalla voglia di mettersi in gioco, ha intrapreso negli anni cinquanta il suo primo lavoro edile ed a portare la sua firma è la strada che da Pratoranieri arriva fino al centro di Follonica. Nasce così la sua prima azienda la “ Cadelago Franco & C Sas”. Un’ avventura imprenditoriale che durerà per sessanta anni e che vede al suo fianco costantemente la presenza dei familiari, dalle due sorelle alle figlie Cristina e Flavia, al genero David Meucci, e ai due nipoti Giacomo e Lorenzo, i quali da famiglia già ben “addestrata” nel lavoro, proseguiranno il percorso da lui tracciato. Gli anni in cui nasce l’azienda sono quelli del boom economico e l’imprenditore Cadelago vuole essere partecipe attivamente dei progetti di ricostruzione. L’esperienza della neo impresa edile si rivela ben presto così positiva da spronarlo non soltanto a continuare l’attività intrapresa, ma, anche, a diversificarla nel corso degli anni dando vita ad altre due aziende: la ICA Impianti e la ICA Cave. La prima opera nel settore dei lavori industriali, autotrasporto ed edilizia industriale, la seconda rilancia l’estrazione del marmo nella Cava di Monte Peloso a Suvereto. Oggi, nel territorio della Val di Cornia è una realtà imprenditoriale importante che ha contribuito alla sua crescita e con la quale Franco Cadelago è divenuto protagonista indiscusso del tessuto economico. Sempre presente nelle sue imprese, in particolare nella cava di Suvereto, dove si era recato anche pochi giorni prima del decesso. CNA ricorda quindi con stima Cadelago come un imprenditore animato da un grande amore per le sue aziende, instancabile lavoratore, con lo sguardo costantemente rivolto al futuro. SCOPRI LA NUOVA AREA CLIENTE DI LUCE E GAS Grazie a ENEGAN MIA puoi: ᅛconsultare i DETTAGLI della tua fornitura di luce e/o gas ᅛrichiedere interventi di ASSISTENZA e seguirne lo stato di avanzamento ᅛconsultare l'archivio delle tue FATTURE di luce e/o gas ᅛmonitorare i CONSUMI reali della tua fornitura di energia OBI>QFS>>II>K>DO>ȳ@>AFIR@BBLD>P ᅛcomunicare i dati delle tue AUTOLETTURE ᅛscaricare la MODULISTICA 14 ENEGAN SOSTIENE: Notizie Vita CNA 15 Notiziie 20/21 OTTOBRE COME FARE A Livorno 3 fra i massimi esperti del mondo dei digital media ALESSANDRA FARABEGOLI ROBI VELTRONI ENRICO MARCHETTO SEDE PROVINCIALE CNA LIVORNO Via M.L. King, 15 - Livorno (LI) ONLINE BOOKING WWW.ABDIGITAL.IT Per maggiori informazioni [email protected] | tel. 0586 267111 16