Poesia d`amore per una ragazza

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Poesia d`amore per una ragazza
Mensile redatto dagli studenti del Liceo Classico “Leoniano”
Anno IV Numero 2 - Febbraio 2010
Direttore Gabriele Russo Russo
Vicedirettrice Silvia Loppa
Caporedattore Danilo Bucciarelli
FONDATO DA MARCO CECILI E FRANCESCO CARLETTI
www.redazioneathenaeum.com
Poesia d’amore per una ragazza
Meraviglioso scritto del nostro Direttore Onorario
Ecco l’ennesima perla della rubrica “Zabaione”
Francesco Carletti
Ecco, uno si guarda le scarpe
un attimo e, diamine, ha il
lampo originale.
Sta lì lì per fare, per dirla tutta
e poi, quella musica disossata
gli toglie le forze! Che insana
meraviglia calamita le ottime
intenzioni e le fagocita, con
quale ardore vorace ci ruba i
moti e ci costringe al carezzevole immoto del desiderio. E in
quella beata inattività mi
rendo conto che la natura
tutta opera, versa sague e
muore per null'altro che la
vana bellezza, maestra splendida.
A cos'altro saremmo devoti, in
un cosmo ideale, se non a lei,
alla poesia inattiva, al canto,
alla morte? Un tenero fiore
sboccia nell'incavo terroso di
una roccia alpina, a mille metri
d'altezza, dove nessuno potrà
mai compiacersi della sua bellezza innocente, del suo timido
profumo; tra le ondine di un
lago nuota un'anatra, s'immerge, e quando riviene alla
luce piccole gocce intrappolate
tra le morbide piume, infinitamente piccole, brillano, in
ognuna di esse risplende il
sole; sulla testa di un bambino
seduto sulla sabbia crescono
inarrestabili morbidi capelli,
biondi, biondi come il grano,
come l'oro che dorme nelle viscere della terra! Di fronte a
questo ogni altro desiderio mi
sembra vile, ogni calcolo una
bestemmia, ogni parola un rumore atroce!
Se c'è una cosa più adorabile
della musica è il silenzio che
viene dopo, quegli attimi che
appartengono
ancora
al
sogno, in cui pare di vacillare
come sonnambuli sui lembi di
un cielo stellato, poco prima di
ricadere nella buca.
Ah!
Via Rotabile S. Francesco - 03012 Anagni (FR)
Via Aldo Moro, 415 - 03100 Frosinone
Sanremo 2010:
vince Scanu!
Mattia Fedele
Anche la sessantesima edizione
del Festival della musica italiana
si è conclusa.
Ad aggiudicarsi l'ambito “Leone
d'Oro” è stato il cantante sardo
Valerio Scanu, proveniente dal
talent show "Amici", con la canzone "Per tutte le volte che"
scritta da un concorrente dell'attuale edizione di Amici, Pierdavide Carone. (...)
Segue a pagina 7
Terremoto in Cile
Più di 700 vittime
A PAGINA 5
Ennesima catastrofe naturale.
Ad essere colpito questa
volta il Cile, con città rase
al suolo da una scossa devastante e dalle onde anomale che sono seguite.
Finalmente
Athenaeum!
Della Redazione
Ci scusiamo con tutti Voi
lettori per il ritardo con cui
è uscito questo numero di
Febbraio.
Speriamo di riuscire a
farci perdonare nei prossimi mesi, grazie alla Vostra collaborazione!
2
Scuola
Febbraio 2010
Ritor no a scuola...da gior nalista!
Il Direttore Onorario Marco Cecili ha tenuto il corso di giornalismo nella Settimana della Creatività della Scuola Media
Al termine del corso è stato pubblicato come sempre “Bonifacio VIII News”
Marco Cecili
(Da “Bonifacio VIII News” 2010)
Fantasticavo qualche mese fa sulla possibilità di poter aiutare a realizzare la "Settimana della Creatività". Tutto è successo
velocemente e ringrazio tutti per la possibilità datami, in primis don Agostino e fa
professoressa Claudia Fantini.
Far appassionare dei ragazzi al giornalismo non è cosa facile ma la sfida era intrigante e l'ho subito accettata. Mi è
sembrato di tornare a un po' di anni fa
quando con passione iniziai l'avventura di
Athenaeum. Questi ragazzi mi hanno
fatto capire l'importanza della passione e
della novità che rompe la "monotonia",
malattia della nostra società. La bellezza
dei dubbi su cose che ormai automatiche
e meccaniche mi fanno capire la bellezza
di dubitare di noi stessi. Mi hanno dato
nuovi stimoli per poter affrontare le sfide
che la vita mi porrà davanti. Spero di aver
lasciato anch'io qualcosa dentro di loro.
Ringrazio tutti i ragazzi del Laboratorio di
Giornalismo che mi hanno fatto tornare
indietro nel tempo e rivivere i momenti di
cinque anni di Liceo. Ora però la bellezza
di rivivere il passato è finita. Spero di potermi "rituffare nel passato" il prossimo
anno.
Tra off-line e on-line: la tecnologia ci cambia
I cambiamenti nella dimensione relazionale ed affettiva al centro di un incontro al Liceo Leoniano
>>
Mons. Domenico Pompili guida i ragazzi nell’analisi di questi mutamenti
Daniele Rodolico
Come le nuove tecnologie hanno cambiato
le nostre vite? Chissà se coloro che hanno
ideato le prime forme di comunicazione in
rete si aspettassero un simile “tsunami”
nel mondo sociale, causando la necessità
di rispondere ad interrogativi del genere.
Da questa esigenza si origina l’incontro tenutosi giovedì 18 febbraio. La nostra
Scuola prosegue, infatti, la serie di appuntamenti dedicati al mondo di Internet e, in
particolare, ai social network.
Dopo aver analizzato i rischi legati a questa realtà così vicina e allo stesso tempo
sconosciuta guidati dalla Polizia delle Telecomunicazioni nell’incontro di venerdì 5
febbraio, si passa ora ad un’analisi mirata
ai cambiamenti della dimensione relazionale ed affettiva dovuti al diffondersi di Internet. A moderare l’interessante dibattito
Mons. Domenico Pompili, direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali della CEI,
il quale ha chiarito innanzitutto che, come
qualsiasi mezzo di comunicazione, Internet è in grado di cambiarci, a dispetto di
coloro che affermano il contrario, ritenendo minimo l’impatto sulle nostre vite.
Essendosi evoluto recentemente, non può
non essere inevitabilmente imputato di un
“processo” che la stessa scrittura, nell’antichità, ha dovuto patire nel confronto con
l’oratoria. La tecnologia ha persino cambiato la nostra intelligenza: le informazioni, prima elaborate in maniera lineare
(si pensi ad esempio alla lettura di un libro
per ricercare), ora si trovano quasi in ma-
Trovate delle foto
a pagina 11
niera circolare, oppure in un vero e proprio
labirinto, in un caos al quale si accede in
modo casuale. Per questi motivi è essenziale stabilire una gerarchia, o meglio un
ordine a tutto ciò.
La tecnologia è un ambiente nel quale
siamo completamente immersi e che ci
conduce a continui e velocissimi mutamenti nel nostro modo di instaurare relazioni
interpersonali.
Nel
farlo
è
indispensabile saper distinguere gli aspetti
dei vari mezzi di comunicazioni di cui facciamo uso, riconoscendo le differenze tra
le dinamiche di socializzazione nella vita
pratica e quelle in rete. Inoltre, il mondo
virtuale non è il contrario della realtà, l’irrealtà, ma bensì una nuova forma di realtà. Questo oceano, nel quale si naviga
spesso senza essere consapevoli della
rotta, non va demonizzato; il Papa stesso
definisce il WEB un territorio da esplorare,
identificando i giovani negli esploratori. Bisogna evitare, però, di creare una contraddizione tra l’off-line (la vita pratica) e
l’on-line (la vita sul web). Il rischio è quello
di ritrovarsi, come utenti di Internet, a non
usufruire nel miglior modo le grandi risorse
che un gigante del genere offre. E non c’è
molta differenza tra questo comportamento e quello del visitatore di un museo
grande come il Louvre, che però si riduce
a leggere le scritte nella toilette!
Numerose le ricerche sui riflessi della tecnologia sulla società, in primis quelle di
Manuel Castells e quella dell’Università
Cattolica di Milano, che hanno individuato
la nascita dell’”individualismo interconnesso”, quasi un ossimoro e quindi
un’espressione antitetica, che si riferisce a
un fenomeno in continua evoluzione, ossia
quello di interrompere i rapporti con ciò
che ci circonda e moltiplicare le connessioni su Internet.
Gli amici su Facebook equivalgono a quelli
reali? Si possono intrattenere persino 800
amicizie allo stesso tempo sui social network? Inoltre, questa superficialità è a discapito della nostra riservatezza, spesso
messa a rischio dalla cosiddetta “sindrome
da confessionale”. Infatti l’assenza dei
condizionamenti che si incontrano nella
vita di tutti i giorni nel rapporto con le persone e, dunque, l’assenza di queste barriere nel mondo on-line, ci portano spesso,
ingenuamente, a violare la nostra stessa
privacy, rivelando delle informazioni personali e confidandosi oltre il limite che, invece, nella vita “off-line” avremmo
rispettato, con maggiore discrezione e valutando più attentamente.
L’incontro si è concluso con l’invito a non
trascurare mai un contatto con gli altri basato sulla “dimensione intracorporea” (la
riscoperta dei sensi), consci che Internet
rappresenta il presente e il futuro, ma
queste due parole non possono esistere
senza il passato.
Scuola
Anno IV Numero 2
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Passeggiata...tra gli Astri
I l III Liceo al Palazzo delle Espo si z i o n i p e r v i s i t a r e l a mo s t ra “A s t r i e Pa r t i cel l e”
>>
Un’ottima occasione per approfondire quanto appreso in classe e per riflettere
Silvia Loppa
4 Febbraio. “Astri e Particelle” attendevano di essere esplorati da ottobre 2009
e quale viaggio nell’universo migliore di
una visita al Palazzo delle Esposizioni di
Roma che proponeva una totale immersione nell’inconcepibilmente piccolo e
grande?
Proprio questo è stato il percorso seguito
durante la mostra finalizzata ad illustrare
come in realtà solo apparentemente
siamo costituiti di soli minuscoli atomi,
ma se pensiamo all’infinitudine del cosmo
e al suo esserne parte un senso di meraviglia, stupore, soggezione si impadronisce di noi…infinita infinitudine, figli delle
finissime polveri stellari, universo conoscibile e inesplorato completamente.
Non starò qui a riferire dettagliatamente
tutto quanto si è prestato alla nostra osservazione, ma solo a parlare dell’importanza dell’esperienza che sembra essere,
anche in questo caso, “magistra vitae”.
Talvolta si pensa di poter conoscere attraverso un arido manuale sufficiente,
solo per il suo volume, a fornire tutte le
nozioni, invece quando si tocca con mano
Trovate delle foto
a pagina 11
una realtà lontana da noi come quella del
cosmo filmati, riprese effettuate dalle
sonde spaziali risultano essere un valido
canale di apprendimento e approfondimento di quanto già acquisito. Tanti esperimenti
pratici, tanti giochi di
ombre, luci, colori proiettati su una parete come
fossero spettri luminosi
stellari, tante radiazioni
che ci investono e neanche ne abbiamo la percezione!...un viaggio nella
magia degli astri…e delle
particelle…
Dadaismo, Surrealismo, apparentemente
una serie di nomi di movimenti di cui ricordiamo aver sentito parlare riflettono,
invece, il clima “revival” dell’esposizione
presso il Vittoriano realizzata dallo storico
dell’arte Arturo Schwarz che ha raccolto
circa 500 opere volte ad illustrare i loro
intenti artistici ed il loro percorso evolutivo dal punto di vista storico-figurativo
mettendo in luce soprattutto la volontà di
sollevare la problematica, scuotere gli
animi e svegliare le coscienze dal clima di
passivo torpore e conservatorismo con
l’esporre, tramite opera artistica, il disagio di una generazione che vive il peso del
pregiudizio e delle convenzioni sociali.
Dada, in fondo, cos’è? Una parola, un verso, una nota musicale, uno stato d’animo,
un’invettiva, una speranza, un
obiettivo, un assenso, un dissenso, un arte? Perché mai dovrebbe
essere
solo
o
contemporaneamente
tutto
ciò, chi e come può stabilirlo?...l’arte…che cos’è l’arte?
Michelangelo, Raffaello, Bernini?
Dada, in fondo, è già una risposta, un termine senza apparente senso logico che
ciascuno gli annette e l’arte perché mai
dovrebbe cercare concettualità? …è arte
ciò che ciascuno vede come arte…è arte
ciò di cui nessuno ha la percezione…Tutto
può “diventare” sempre arte.
Alla scoperta della Avio
V Ginnasio e I Liceo in visita nell’industria missilistica di Colleferro
Il dottor Mastria ha presentato la struttura dell’azienda e i nuovi progetti
Matteo Tasca
Mercoledì 10 febbraio le classi V ginnasio
e I liceo, accompagnate dalla professoressa Maria Elena Tagliaboschi e dal professore Massimo Fruscella, hanno fatto
visita all’industria missilistica di Colleferro
chiamata Avio. In un primo interessante
incontro con il dottor Mastria, padre di
una delle nostre compagne, ci è stato
spiegato come questa impresa operi nella
Ciociaria già a partire dall’inizio del secolo
e come oggi collabori con l’ESA, l’ente Europeo che si occupa di lanci di satelliti
nello spazio. Inoltre ci ha rivelato della
progettazione di un nuovo razzo che tra
poco tempo sarà pronto a decollare, chiamato Vega. Infine ci ha presentato
Arianne V, che è un altro tipo di missile
più grande attualmente usato per i voli e
che raggiunge i 50 metri di altezza! Estremamente accattivante (ma anche molto
complessa) è stata la presentazione del
professore dei booster: questi sono i propulsori che, bruciando in poco tempo
grandissime quantità di propellente solido, hanno il compito di portare il razzo
nell’atmosfera e di dargli abbastanza
spinta da farlo poi rimanere ad una quota
adeguata; a questo punto vengono lasciati cadere nell’oceano. Dunque è piuttosto ingiusta la “vita” un booster: è
destinato a compiere una grande e faticosa impresa, portando il razzo a destinazione, per poi essere scartato e lasciato
cadere da un’altezza vertiginosa. Nonostante il loro funzionamento molto interessante, abbiamo però appreso che
questi booster sono causa di non pochi
problemi per l’ambiente poiché non solo
generano scompigli nella Guyana Francese, da dove vengono lanciati una volta
ogni due o tre mesi, al momento del decollo per il rumore e i fumi che emanano;
ma, una volta che sono caduti nell’oceano, lì vengono abbandonati. Purtroppo infatti le aziende non hanno alcun
interesse a recuperarli, in quanto non
sono riutilizzabili. Tuttavia, considerando
il gran numero di lanci effettuati non solo dall’Unione Europea, ma anche da Russia e
Stati Uniti, questo dell’abbandono dei booster negli oceani
è un altro fattore di inquinamento che preoccupa molti
esperti. Comunque, dopo questa presentazione teorica del’azienda, ci siamo recati a
vedere direttamente i luoghi
dove i poveri booster, della costruzione dei quali l’Avio è specializzata, vengono preparati
al loro triste destino. Senza dubbio è
stato interessante osservare i grandi hangar e gli imponenti mezzi di produzione
dei propulsori, ma questa seconda parte
della gita è stata più noiosa forse per lo
sforzo fisico non indifferente (almeno per
me!) di girare per i locali e per il fatto che
la presentazione del dottor Mastria è stata
così esaustiva che alla fine si è finito un
po’ per ripetere quello che aveva detto in
precedenza. Comunque torniamo da questa gita con tante nozioni utili, sia per la
costruzione di missili (tanto che siamo un
po’ tutti seriamente avviati alla carriera di
dinamitardi), sia per imparare a volare
alto, fin sopra le nuvole!
4
Scuola
Febbraio 2010
Sicilia: il momento è quasi ar rivato
Una riflessione in vista del viaggio di istruzione di fine aprile
Qualche controindicazione, ma soprattutto tanti buoni motivi per vivere questa avventura
Claudia Fantini
Il momento è quasi arrivato: contiamo
quanti siamo, raccogliamo i soldi e ci prepariamo alla partenza. Tra poco più di un
mese lasceremo la scuola per la gita scolastica o, più precisamente, per il viaggio
di istruzione.
Tante le controindicazioni all’evento:
prima fra tutte il fatto che oggi ci si sposta di più e il viaggio scolastico non è l’unica occasione
per varcare i confini del territorio. A questa obiezione si
aggiungono quelle dei genitori - “i cuccioli si stancheranno” -, dei professori “sarà un tour de force” -,
degli studenti - “tanto … non
ci lasciano mai liberi!!!”-. Un
altro deterrente è il costo del
viaggio che per la nostra
scuola è diventato più alto
dal momento che siamo diventati più numerosi. La nostra politica di fare tutto
insieme come una famiglia va, infatti, a
cozzare con i numeri: se prima bastava
un solo pullman per portarci tutti oggi ne
occorrono due, uno dei quali però occupato solo per metà. Questo fa sì che su
tutti ricade il costo di due pullman. Per il
prossimo anno dovremmo fare diversamente e lasciare, finalmente, che il III
liceo abbia il suo viaggio speciale. Ma torniamo all’oggi. Dopo aver elencato le controindicazioni ci piacerebbe indicare i lati
positivi dell’evento. Il primo fra tutti va
ravvisato proprio nella tipologia dei partecipanti: non capiterà facilmente di
avere compagni di viaggio di tale portata
(e mi riferisco sia agli
studenti, che
ai professori,
che al direttore) e una
esperienza in
siffatta compagnia sarà
sicuramente
tutta da raccontare. Poi
la meta e gli
obiettivi: una
scuola
ha
obiettivi diversi
da
quelli di un viaggio in famiglia. Si esce da
scuola per continuare a studiare e a crescere insieme. I posti prescelti dunque
potrebbero essere difficilmente visitati
nella vita di ogni giorno e comunque da
Le date del viaggio...
25 - 30 aprile 2010
Sul prossimo numero
il programma completo!
una prospettiva diversa.
Prendiamo (tanto per fare un esempio) la
Sicilia. Tutti amano vederla. Ma quanti si
soffermeranno, come faremo noi, nel piccolo porto di pescatori di Aci Trezza?
Quanti leggeranno un passo dai Malavoglia, come faremo noi, per ridar vita ai
personaggi di Verga che qui hanno vissuto? Quanti riandranno come noi all’Odissea guardando incantati i faraglioni
che spuntano dal mare e che, qui giurano,
essere proprio quelli che Polifemo, accecato, gettò in mare per colpire Ulisse? E
quanti riempiranno, come noi, la valigia
di libri? E quanti, infine, prenderanno in
giro la prof. Fantini per le sue esclamazioni estasiate? Ma forse ha ragione lei
perché lo stesso Goethe, nel suo Gran
Tour, annotò che a Catania l'albergatore
gli propose "una passeggiata a mare sulle
rocce di Iaci, la più bella escursione che si
faccia da Catania".
“I Cento Passi”...nella lotta alla Mafia
N e l l ’ u l t i m a A s s e m b l e a d ’ I s t i t u t o p r o i e t t a t o i l f i l m d i M a r c o Tu l l i o G i o r d a n a
Una riflessione sulla nostra società a partire dalla storia di Giuseppe Impastato
Danilo Bucciarelli
E’ stato dunque interessante riflettere su
queste questioni del tutto attuali, e ricordare l’esempio - oserei dire - “eroico”
di chi ha messo fuori l’egoismo e ha sacrificato la sua vita per gli altri!
La Rappresentanza d’Istituto per l’assemblea di questo mese ha proposto la visione del film “I cento passi” di Marco
Tullio Giordana, ambientato nella Sicilia
degli anni Settanta che ci ha fatto rivivere
lo stato di terrore e di “indifferenza” in cui
convivevano allora mafia e popolazione.
Il Film presentava il caso particolare di
Giuseppe Impastato un giovane siciliano che nacque proprio in un contesto familiare mafioso e che ebbe il
coraggio di opporsi a questa organizzazione criminale.
Oggi la lotta contro la mafia e ogni genere di criminalità organizzata è sicuramente più forte e più decisa, ma la
situazione migliore in cui siamo oggigiorno la dobbiamo certamente a tutti
coloro che come Impastato hanno sacrificato la loro vita per dare una speranza alla Sicilia e all’Italia, e che
hanno permesso, come ha opportunamente precisato il Prof. Bearzi nella sua
breve ma puntuale presentazione del
Film, l’abbattimento del muro di omertà
che ha reso pubblica questa lotta. Ma
benché essa
sia pubblica e
sempre più diretta e coraggiosa, non è
ancora stato
possibile il superamento
della
mafia.
Certo,
sono
stati fatti dei
grandi passi avanti, si pensi al
maxiprocesso a “Cosa Nostra”,
ma non si è riusciti ancora a prevalere.
Anche se non si è potuto aprire un dibattito tra le classi per logiche ragioni di
tempo, penso che ognuno abbia riflettuto sulla situazione in cui viviamo e sul
proprio impegno per migliorarla, e che
sia uscito anche un po’ migliorato, forse
per la prima volta, da una assemblea
d’Istituto.
Attualità
Anno IV Numero 2
La Terra non si ferma: sisma in Cile
5
Più di 700 vittime per un terremoto che ha colpito la zona della capitale
P re occupazione per la succession e d i c a tas t r o f i n a t u ra l i , i n I t a l i a e n e l m o n d o
Gabriele Russo Russo
Non si ferma la serie di catastrofi naturali
che da qualche mese sconvolge il pianeta.
Solo il mese scorso avevamo parlato del
sisma di Haiti, e nei numeri precedenti in
prima pagina erano finiti il disastro di
Messina e il terremoto a L’Aquila. Questa
volta vittima di un sisma devastante, di
magnitudo 8,8 Mw, è stato il Cile. La
scossa principale, durata tre minuti, è
stata avvertita nella notte del 27 febbraio
scorso, nella zona della capitale Santiago.
Il terremoto ha fatto registrare circa 700
morti, a cui si aggiungono numerosi feriti
e dispersi. Tuttavia il numero delle vittime
è relativamente limitato, se si considera
l’entità della scossa. I danni del sisma
sono ingenti, con intere città rase al suolo
o isolate, e si pensa che gli sfollati siano
più di due milioni. Ad aggravare la situazione, poche ore dopo il sisma, hanno
contribuito una serie di “tsunami” lungo
le coste del Cile, per i quali il Governo non
è riuscito a diffondere tempestivamente
l’allarme.
Come sempre da ogni parte del
mondo è stata data la disponibilità all’invio di aiuti
per la popolazione
colpita
dalla
catastrofe, attualmente priva di
cibo, acqua ed
elettricità.
E
sta dilagando il
fenomeno dello
“sciacallaggio”,
in un Paese che
fino ad ieri si
vantava di un
tasso di criminalità
molto
basso.
Sorprende, a questo proposito, la scarsa presenza di soldati nelle città e la loro
disorganizzazione.
Il dramma del Cile ha riempito e riempie
le prime pagine dei quotidiani, ma in questi ultimi giorni non è stata l’unica calamità. La Francia è stata vittima di
alluvioni e in Italia sono state numerose
le frane (una, di modesta entità, si è verificata anche qui ad Anagni). Ciascuno
cerca una spiegazione per questa serie di
fenomeni preoccupanti: qualcuno (come
ci invitava a fare Danilo Bucciarelli nel suo
articolo del mese scorso) trova fiducia
nella religione, altri (scherzando?) li collegano alla “fine del mondo” prevista dal
calendario Maya. Non è il caso di farsi
prendere dal panico, ma senza dubbio sarebbe opportuno riflettere: rimanere in-
differenti
quando
notizie del
genere ci
appaiono
lontane è
un grave
errore.
UE: accolto il ricorso per il
crocifisso
Niccolò Polidori
La Corte europea dei diritti dell'uomo ha
accolto il ricorso presentato dall'Italia
contro la sentenza che, a novembre, ha
vietato la presenza del crocifisso nelle aule
scolastiche.
Il
caso sarà quindi
esaminato
di
nuovo nei prossimi mesi dalla
Grande Camera di
Strasburgo.
Il Ministro degli
Esteri, Franco Frattini, è rimasto molto
soddisfatto della notizia e ha dichiarato:
"E' con soddisfazione che constato che
sono stati accolti i numerosi e articolati
motivi di appello che l'Italia aveva presentato alla Corte".
6
Attualità
Febbraio 2010
Inquinamento? Tutti su Pandor a...
Il nuovo presidente del circolo di Legambiente di Sgurgola ci presenta questa associazione
Olga Kozarova*
Sarebbe troppo bello vivere in un ambiente
di piena sintonia fra tutti esseri viventi, fare
parte del creato senza sentirsi superiori a
nessuno. Purtroppo dobbiamo rendersi
conto che la nostra realtà è ben diversa. Il
pianeta Terra è gravemente malato e colpevoli siamo noi esseri umani. Nel nome
del progresso e di benessere stiamo distruggendo nostro habitat naturale. Secondo voi che cosa è il vero benessere? La
casa a due piani, la macchina di grossa cilindrata, un televisore a plasma…. oppure
aria pulita, i fiumi privi di rifiuti tossici dove
poter fare il bagno, paesi senza minacce
delle frane, le uova fresche senza diossina…? Non si può sfuggire su altri pianeti,
tocca rimboccarci le maniche e cercare di
salvare e migliorare il nostro ambiente, non
dimentichiamo che siamo solo di passaggio
e il nostro dovere è di salvaguardare le ricchezze della natura per quelli che verranno
dopo di noi.
Vorrei darvi qualche informazione riguardo
un’associazione che da anni cerca di proteggere e di migliorare il nostro ambiente.
Vi invito a riflettere e la prossima volta ne
possiamo riparlare.
Legambiente, nata nel 1980, è oggi l'associazione ambientalista italiana più diffusa
sul territorio: oltre 1000 gruppi locali, 20
comitati regionali, più di 115.000 tra soci e
sostenitori. La storia di Legambiente è legata a grandi valori condivisi e condivisibili,
come il desiderio di un mondo diverso, la
scelta pacifista e nonviolenta, i valori di democrazia e libertà, solidarietà, giustizia e
coesione sociale, modernità fondata sugli
interessi generali a cominciare dall'ambiente.
Legambiente è un'associazione completamente apartitica, aperta ai cittadini di tutte
le convinzioni politiche e religiose e si finanzia grazie ai contributi volontari di soci
e sostenitori.
È riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente e
della Tutela del Territorio e del Mare come
associazione d'interesse ambientale; fa
parte del Bureau Européen de l'Environnement, l'organismo che raccoglie tutte le
principali associazioni ambientaliste europee, e della Iucn (The World Conservation
Union). Legambiente fin dalla sua nascita
ha caratterizzato la propria attività con la
promozione su tutto il territorio nazionale
di numerose campagne di informazione,
contro-informazione, azione, denuncia e
sensibilizzazione rivolte a bambini, ragazzi,
adulti, istituzioni e all'intero mondo politicosteri come ONG di sviluppo. L'ambientalismo scientifico è sempre stato uno dei
tratti caratteristici e distintivi di Legambiente. Una vera e propria impronta "genetica" caratterizzata dalla scelta di fondare
ogni iniziativa per la difesa dell'ambiente su
una solida base di dati scientifici e di accompagnare tutti i "no" con l'indicazione di
Le nostre domande...
1)Da alcuni anni l’Assessorato all’Ambiente ha proposto di realizzare
alla Macchia una forma di protezione
e rilancio dell’area verde denominata “Monumento naturale”, che
comprenderebbe oltre 500 ettari nel
Comune di Anagni, 400 nel Comune
di Sgurgola e 100 nel Comune di Ferentino. Ma solo il sindaco di Ferentino sembra essersi impegnato
attivamente per questo. Cosa può
dirci riguardo alla posizione del Comune di Sgurgola?
Il Comune di Sgurgola non ha rinunciato
al progetto, ha chiesto di rivedere
l’espansione dell’area che riguarda il territorio del paese. Per Sgurgola 400 ettari
sono un’enormità nel confronto con altri
Comuni. Il progetto prevedeva coinvolgimento delle aree in forte espansione urbanistica, dove l’amministrazione deve
valutare tanti aspetti. Il Comune di Sgurgola ha solo chiesto di rivedere le norme
della proposta riguardo “Monumento naturale”.
2) La petizione popolare contro il
progetto di trasformare l’inceneritore di pneumatici della Marangoni
Tyre di Anagni in inceneritore di carfluff ha già superato le 1500 firme. Il
circolo Legambiente di Sgurgola
come pensa di collaborare?
base scientifica. Prima di prendere la decisione pro o contro, bisogna conoscere
bene tutte le modalità del progetto in
questione. Alcune settimane fa abbiamo
chiesto tutta la documentazione alla Marangoni. Quando la potremo esaminare,
prenderemo anche noi la nostra posizione.
3) Il progetto dell’aeroporto di Frosinone. Qual è la posizione di Legambiente Sgurgola a riguardo?
Legambiente Sgurgola come Legambiente Nazionale è fermamente contraria. Riporto solo alcuni dei motivi:
La Valle del Sacco ha già pagato troppo
in termini ambientali, economici e di salute umana. All’11 di agosto a Frosinone
ci sono stati 65 superamenti annui del
valore massimo delle polveri sottili tollerato dalla legge: a Ciampino, dove i cittadini e le istituzioni si battono da anni
per mandar via l’aeroporto, i superamenti sono stati soltanto 35! (Allarmanti
anche i dati del numero di giorni di superamento dei valori tollerati dalla legge
per le PM10 in altri comuni: Anagni 20
giorni, Colleferro 30 giorni.)
La vicinanza dei Monti Lepini e dei Monti
Ernici, dell’Autostrada, della Superstrada
e delle industrie chimiche a rilevante rischio di incidente non garantiscono una
sicurezza adeguata. Il piano prevede la
cementificazione di ben 3 milioni di metri
quadri di superfici, a discapito di un’inCome ho già spiegato, Legambiente tera comunità residente e la Scuola Eliprende le sue posizioni su una solida cotteri di Frosinone dovrà traslocare.
alternative concrete, realistiche, praticabili.
Fin dalla sua fondazione, Legambiente si è
contraddistinta per la sua apertura a nuovi
temi e nuovi interlocutori, dal mondo della
scuola e della formazione a quello dei beni
culturali, con lo scopo di essere in rete con
tutto il mondo tecnico scientifico. Dal 2008
è stato creato anche l’Osservatorio Parlamentare sulla Legislazione Ambientale
(Oplà) con il duplice obiettivo di monitorare
l’attività legislativa e di proporre e stimolare iniziative sulle questioni legate all’ambiente.
Nel giugno 2008 l’Osservatorio ha dato vita
alla prima edizione del NoEcomafia tour, un
viaggio itinerante lungo lo Stivale per portare il Rapporto Ecomafia nei luoghi dove
avvengono realmente i fatti di criminalità
ambientale.
Il volontariato riveste un ruolo da protagonista nelle attività di Legambiente, essendo
la fonte primaria di energie e saperi insostituibili per contribuire a realizzare un
mondo diverso. L’Italia è uno dei paesi che
negli ultimi dieci anni ha dato il maggior
contributo in Europa allo sviluppo di un sistema di aree protette, passando dal 3%
ad oltre il 10% di territorio protetto, rap-
presentativo del suo patrimonio di diversità
biologica, culturale e paesistica.
"Pensare globalmente, agire localmente":
forte radicamento sul territorio e nel nostro
paese, senza dimenticare che le questioni
ambientali devono essere considerate
anche nella loro "globalità", grazie a questa convinzione nasceva il dipartimento Internazionale di Legambiente.
Il 22 marzo di ogni anno si celebra La Giornata Mondiale dell’Acqua, proclamata nel
1993 dall’Assemblea delle Nazioni Unite per
contribuire alla riflessione sull’importanza
dell’acqua e sulla difesa di una gestione sostenibile di tale risorsa. Più di 1 miliardo di
persone non dispone di sufficiente acqua
potabile e sicura. Riconoscere l’accesso all’acqua e ai sevizi igienico-sanitari come un
diritto umano fondamentale è condizione
indispensabile per il godimento di altri diritti quali il diritto alla vita, al rispetto della
dignità umana, alla salute, al cibo e alla sicurezza alimentare, il diritto a un alloggio
adeguato, all’istruzione, il diritto a un ambiente sano e alla pace.
*Presidente del circolo Legambiente “Monti
Lepini Sgurgola”
Speciale Sanremo
Anno IV Numero 2
7
Sanremo: vince Scanu tra le polemiche
Il giovane cantante sardo si è aggiudicato la 60esima edizione del Festival
Bufera nella serata finale per il secondo posto del trio Pupo-Filiberto-Canonici
Mattia Fedele
(Segue dalla prima)
...E' stato un Festival preceduto da grosse
polemiche: prima tra tutte l'esclusione,
pochi giorni prima dell'inizio della gara, del
cantante Morgan, dopo la scandalo cocaina; senza dubbio menzioniamo anche il
grande rifiuto a partecipare come ospite da
parte della first lady francese Carla Bruni,
probabilmente offesa dalla
canzone molto ironica di Simone Cristicchi, "Meno
male"; e per ultima la polemica che ha coperto la
scena del programma, la
partecipazione del principe
Emanuele Filiberto di Savoia
alla gara dei big, in un inedito trio composto da Pupo
e il cantante lirico Luca Canonici, culminata con l'increscioso episodio del lancio
degli spartiti dell'orchestra
sanremese dopo l'entrata
dei tre nella finalissima.
Passiamo ai partecipanti:
probabilmente Giuseppe Povia e Malika
Ayane hanno pagato il fatto di essere stati
annunciati troppo prematuramente come
vincitori del Festival, anche se quest'ultima
non può uscire dalla gara delusa dal momento che si è aggiudicata l'ambizioso premio della critica. Si sono classificati
rispettivamente come secondo e terzo,
l'inedito trio, citato poco fa e un'altra sorpresa proveniente dal talent "X Factor"
Marco Mengoni.Sono usciti nelle prime serate tre dei veterani del festival: Nino D'Angelo che, con la sua "Jammo ja" ha
riportato
il
dialetto
sul
palco
dell'Ariston;Toto Cutugno, a cui va ricono-
sciuto il merito di essersi messo in gioco a
quasi sessantacinque anni con l'umiltà di
un ventenne ed Enrico Ruggeri con la sua
"La notte delle fate"; se si può trovare una
pecca nella loro partecipazione si può rintracciare senza dubbio nelle eccessive critiche verso le canzoni altrui che non gli
hanno certamente reso onore.
Hanno fatto una buona figura le
canzoni di Noemi, Irene
Fornaciari, che ha cantato con i Nomadi, Fabrizio Moro e i Sonhora,
nonostante la loro eliminazione, e Simone
Cristicchi; non si è ripetuto invece il successo
di Arisa che quest'anno
è sembrata
più che
altro la
caricatura di se stessa e delude anche Irene
Grandi con una canzone non all'altezza del
successo "Bruci la città".
Tra le nuove proposte, caratterizzate da un
clima decisamente più sobrio, si segnala la
vittoria di un giovane umile e dalla bella
voce, Tony Maiello, che con la canzone "Il
linguaggio della resa" strappa la vittoria a
Nina Zilli, additata come possibile trionfatrice.
Il Festival si è distinto anche per i numerosi
Valerio Scanu
Per tutte le volte che
Di Pierdavide Carone
Ed. Sugarmusic - Milano
Per tutte le volte che
mi dici basta e basta più non è
non corrisponde il flusso delle tue parole al battito del cuore
per tutte le volte che
mi chiedi scusa e scusa più non è
ma trovi sempre il modo di farmi sembrare il simbolo del male
Per tutte le volte che
è tua colpa, forse non lo è
ma il dubbio basta a farmi ritrovare quella voglia di gridare ma,
poi c’è una volta in cui
scatta qualcosa fuori e dentro di noi
e tutto il resto è piccolo
Come uno spillo impercettiible
come se un giorno freddo in pieno inverno
nudi non avessimo poi tanto freddo perchè
noi coperti sotto il mare a far l’amore in tutti
i modi, in tutti i luoghi in tutti i laghi in tutto il mondo
ospiti che hanno animato la gara: importantissima la partecipazione della prima
vincitrice Nilla Pizzi e quelle di Jennifer
Lopez, Antonio Cassano, del c.t. della Nazionale italiana di calcio Marcello Lippi, che
ha accompagnato il trio nella serata del venerdì, accolto anch’egli da ingiusti fischi,e
di Maurizio Costanzo, il quale è
tornato a lavorare in Rai. Encomiabile l'operato di Antonella
Clerici a cui va riconosciuto il
merito di essere stata sempre
professionale e imparziale.
Tornando alla polemica che ha
travolto il principe Emanuele
Filiberto, la sua canzone "Italia
amore mio" ha certamente diviso gli Italiani ma non trovo
giusto i fischi rivolti alla sua
persona ancora prima della sua
esibizione, segno di una avversione ideologica piuttosto che musicale; inoltre bisogna menzionare che
il principe non aveva nessuno scopo
musicale ma l'intenzione principale
era quella di scrivere una lettera
d'amore nei confronti della Patria e di
sponsorizzare la bella voce di Luca
Canonici nel mondo.
Alla fine ha vinto chi più meritava, un
ragazzo giovane, con una voce apprezzabile e con grandi qualità umane; certamente il duetto con Alessandra Amoroso lo
ha aiutato per la vittoria ma gran parte del
merito è suo, di chi lo ha lanciato e della
bella canzone d'amore che ha eseguito.
Ora si parla già della prossima edizione, per
il momento ci godiamo le canzoni presentate, sperando di vederne altre altrettanto
belle il prossimo anno.
l'universo che ci insegue ma
ormai siamo irraggiungibili…
Per tutte le volte che
un pugno al muro nulla fa perchè
questo dolore è dolce come il miele
confrontato con il male che noi ci facciamo
se così potente questo amore che ci difendiamo con tutta la forza
ma non basta quasi mai
Come se un giorno freddo in pieno inverno
nudi non avessimo poi tanto freddo perchè
noi coperti sotto il mare a far l’amore in tutti i modi, in tutti i luoghi
in tutti i laghi in tutto il mondo
l’universo che ci si insegue ma
ormai siamo irraggiungibili...
Come se un giorno freddo in pieno inverno
nudi non avessimo poi tanto freddo perchè
noi coperti sotto il mare a far l’amore in tutti i modi, in tutti i luoghi
in tutti i laghi in tutto il mondo
l’universo, l’universo, l’universo…
Come se un giorno freddo in pieno inverno
nudi non avessimo poi tanto freddo perchè
noi coperti sotto il mare a far l’amore ma
ormai siamo irraggiungibili...
8
Cultura
Febbraio 2010
Nell’era degli e-book...il profumo dei libri
Fa d i s c u t e r e l ’ i d e a d e l l a D u r o S p o r t E l e c t r o n i c s p e r g l i a m a n t i d e l l a l e t t u r a
Si assottiglia sempre più il confine fra reale e virtuale, non senza rischi
Davide Cultrera
Dopo che l’era virtuale ci ha tolto l’ingombrante volume dei vecchi libri di
carta, da andare a comprare, sfogliare e
infine riporre in scaffali traboccanti, ecco
che decide di restituirci qualcosa di buono
di tutta questa materialità, un dettaglio
che per alcuni è fondamentale per una
lettura autentica: l’odore dei libri. Odorare un libro appena comprato, apprezzare l’aroma di una vecchia edizione,
percepire tutte le varietà di profumi che
la carta e l’inchiostro possono offrire è un
modo di apprezzare fisicamente l’oggetto-libro. Un’aggiunta quasi immancabile da fare per gustare a fondo la lettura.
Come dicevo, il mercato del digitale ha ritenuto di dare l’opportunità ai nostalgici
della carta di provare l’odore dei libri
anche con gli e-book: si chiama “Smell of
Books”, ed è una linea di fragranze spray
da spruzzare sul proprio libro elettronico,
per conferirgli un sapore più “reale”. Il
produttore, la DuroSport Electronics, ha
creato cinque diversi aromi, per tutti i
gusti: New Book Smell, per chi non resiste all’odore dei libri appena acquistati;
Scent of Sensibility, pensato per le donne
che vogliono sentire l’odore di “cavalli,
violette e poutpourri, come in un romanzo
di Jane Austen”; Classic Must Scent, fragranza di libro antico; Crunchy Bacon
Scent, ideato per chi non vuole rinunciare
al profumo del bacon a colazione, evitando di alzare il livello del colesterolo;
Eau,
You
Have
Cats, un concentrato di 20000
libri di seconda
mano, per i collezionisti di libri
e gli amanti degli
animali, “come
prendere
un
libro dalla casa
della nonna”.
Finita la presentazione del prodotto, passerei
ad un’analisi delle implicazioni, superando il dibattito “è meglio un libro vero
che un miliardo di e-book” perché, nonostante non le condivida, non sono così facilmente rigettabili le motivazioni di chi
decide di servirsi dei libri elettronici (risparmio di tempo, spazio e denaro, principalmente): avere nostalgia dei libri
“veri” è comprensibile, ma rimediare in-
gannando se stessi non lo è affatto. Il
fatto che siano in vendita simili prodotti e che probabilmente ci sia qualcuno
pronto ad acquistarli - è segno del progredire di questa virtualità che di virtuoso
comincia ad aver ben poco. Indubbiamente la digitalizzazione ha
migliorato la nostra vita, ma
forse è il caso di operare un
discernimento tra quello che
ci avvicina agli altri e che ci
è utile, da quello che ci distanzia dalla realtà materiale, che è l’unica in cui
possiamo vivere.
Si potrebbe dire che queste
sono le obiezioni di un conservatore chiuso ai cambiamenti della civiltà (non
conta forse di più il contenuto
del contenitore? Non sono forse i
libri qualcosa di estraniante allo stesso
modo dalla realtà?), ma io non credo. Assolutamente non sono contro l’uso dei
supporti di lettura digitali, ma temo l’accentuarsi del desiderio di illudersi che la
finzione possa sostituire in qualche modo
la realtà.
10 febbraio: per non dimenticare
Dal 2004 si celebra il Giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe
Luigi Crescenzi
Una breve descrizione del quadro storico di quel periodo
Tra il 25 luglio 1943 e l’8 settembre 1943
nelle zone del confine orientale (Friuli,
Area giuliana-goriziana, Trieste, Istria,
Dalmazia) i tedeschi prepararono le contromosse alla prevista modifica di posizione dell’Italia nei confronti delle
alleanze.
In quel tempo nelle aree suddette, erano
presenti, con i loro interessi nazionali o
internazionali marxisti, i rappresentanti
del Regio esercito italiano, i tedeschi, gli
sloveni, i croati, i croati filo-comunisti, i
serbi cetnici, le formazioni volontarie
slave inquadrate nelle SS.
La creazione dell’Ozak (Zona d’Operazioni
del Litorale adriatico) da parte dei tedeschi e la nascita della RSI (Repubblica Sociale Italiana) che riprende in mano la
guida delle istituzioni civili e di polizia
contribuiscono ad allontanare la presenza
iugoslava, senza riuscire ad impedire prelevamenti e sparizioni, rappresaglie, deportazioni di natura etnico-politica.
Le autorità del Reich stringono nuove alleanze appoggiando le nuove fazioni che
si sono create e rafforzate nell’area a discapito degli interessi italiani.
Tuttavia il Governo “repubblicano” fascista riesce a far sopravvivere la struttura
amministrativa e la presenza militare attraverso reparti come il Battaglione bersaglieri, Mdt ed altri.
Si rafforza anche la Resistenza italiana
che però si presenta in partigiani garibaldini comunisti e in partigiani osovani.
Dal 1944 sono presenti nell’area forti contingenti di cosacchi, caucasici e turkmeni,
inquadrati in formazioni militari tedesche
ai quali era stata promessa una terra ed
una patria nelle zone dell’Ozak.
La presenza di numerosi militari paracadutati tra i partigiani e di incontri e missioni tra il Regno del Sud e reparti militari
della RSI rendono sempre più complessa
la situazione che esplode alla caduta del
fronte ed al crollo della Germania.
E’ così che il primo maggio, truppe comuniste titine entrano a Trieste e Gorizia e,
aiutate dai collaborazionisti italiani, fornite di liste di proscrizione, prelevano, deportano, infoibano e detengono in campi
di sterminio circa 12.000 Italiani.
Il disegno di genocidio fu condotto senza
distinzioni politiche razziali ed economi-
che o di sesso ed età; furono arrestati fascisti ed anti-fascisti, cattolici ed ebrei, industriali, dipendenti privati ma anche
agricoltori, pescatori, donne, vecchi,
bambini, e soprattutto, i servitori dello
Stato.
La causa mortis di queste persone fu:
proiettili d’arma da fuoco, di solito sparati
al cranio; bombardamenti aerei; trauma
da corpo contundente o acuminato con
conseguenti fratture. La morte è avvenuta a distanza di tempo o per sete o per
fame o per le varie fratture mortali…
Di foibe ce ne furono ben trentasette ma
quelle più note sono quelle di Zara, Fiume
e di Pola.
Per anni fu oscurata l’assurda condizione
in cui si trovarono coloro che dopo aver
lasciato la loro casa e i loro averi, furono
costretti da vigliacche logiche politiche ad
affrontare in silenzio la loro tragedia.
La legge del 30 marzo 2004, n.92 ha stabilito l’“istituzione del Giorno del ricordo
in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende
del confine orientale e concessione di un
riconoscimento ai congiunti degli infoibati”.
Rubriche
Anno IV Numero 2
Amica Luna
Athenaeum consiglia...
“E se la Luna potesse parlare?”
...il libro del mese
Titolo
Autore
Editore
Pagine
Prezzo
Saggi di attualità
Ludovico Quattrocchi
Edizioni Tipografia Anagnina, 2009
175
€ 13,00
“Con questo libro a carattere divulgativo
non è stato mio scopo fare una
esposizione alquanto esaustiva dei
problemi presi a trattare, ma soltanto la
messa in luce per la loro presenza nel
mondo attuale. Tanto è vero questo che il
lettore può trovare altrove ottime
trattazione sugli argomenti scelti.
Ho cercato, laddove è stato possibile,
semplificare contenuto e significato di
ciascuno di essi per renderli accessibili anche a un pubblico
non specializzato, nella sola speranza che esso possa costituire
un valido mezzo per l’approfondimento di quei problemi
massimi che tormentano l’umanità di oggi.” (dalla “Premessa”,
Ludovico Quattrocchi)
A merenda da Athenaeum
Cannoli siciliani
Ingredienti:
Per la pasta...
300 gr di farina bianca
30 gr di zucchero
Per il ripieno...
300 gr di ricotta fresca
150 gr di zucchero
1 bicchiere di Marsala secco
50 gr di scorze di arancia candite
e tagliate a strisce sottili
1 uovo
1 bicchierino di rum
25 gr di burro
1 pizzico di sale
olio per friggere
50 gr di cioccolato amaro
1/2 bustina di vaniglia
Per fare la forma del cannolo occorrono 10 cilindri di canne di
bambù o di metallo lunghi 12 cm e di 3 cm di diametro, leggermente unti d'olio.
Preparazione
La pasta si prepara mescolando insieme tutti gli ingredienti previsti (escluso l'uovo), fino ad ottenere un impasto elastico e
omogeneo con il quale formare una palla che dovrà essere coperta con un tovagliolo e lasciata riposare in un luogo fresco
per mezz'ora. Lavorare ancora la pasta per pochi minuti, quindi
farla ancora riposare per 30 minuti prima di darle un'ultima impastata e stenderla in una sfoglia molto sottile. Ritagliare la
sfoglia in quadrati di dieci centimetri di lato e lucidarli pennellandovi con l'uovo sbattuto. Arrotolarli sui cilindri, avvolgendoli
per sbieco, partendo da un angolo e congiungendoli con quello
opposto.
Comprimere bene la pasta e friggere in abbondante olio ben
caldo. Sfilare i cilindri solo quando la cialda si sarà raffreddata
completamente. Successivamente preparare il ripieno, passando al setaccio la ricotta e unirvi zucchero, scorze d'arancia,
cioccolato grattugiato, vaniglia e rum. Farcire i cannoli con questo composto e decorarne le estremità con la frutta candita. A
piacere spolverizzare i cannoli con zucchero a velo.
9
Cara Amica Luna,
stavolta non dovrai consigliare qualcuno per il rapporto con
una persona estranea: dovrai consigliare qualcuno per il rapporto con te.
Da quando c'è questa rubrica su Athenaeum io rimango sempre più colpito dalle tue parole, così dolci e scorrevoli, sempre
di conforto per tutti coloro che a te si rivolgono. La tua sensibilità mi ha fatto capire che sei te la persona giusta per me e,
per questo, credo di essermi innamorato...
Vorrei tanto conoscerti di persona...
Credo potrà nascere una bellissima storia!
Ciao :)
ammiratore
Caro ammiratore,
se dicessi che la tua lettera non mi ha sorpreso, mentirei…
Ammetto che forse è più difficile rispondere alla tua richiesta
che a quelle che fin ora ho ricevuto, ma cercherò di fare del
mio meglio. Indubbiamente stai già applicando uno dei consigli che do più spesso, quello di seguire il proprio cuore. A volte
questa è una cosa difficile, una cosa che però in fondo ci affascina, tant’è vero che Susanna Tamaro ha scritto su quest’argomento un intero libro (Va’ dove ti porta il cuore) in cui
uno dei passi più belli dice: “E
quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai
quale prendere, siediti e
aspetta; stai fermo, in silenzio
e ascolta il tuo cuore. Quando
poi ti parla, alzati e va’ dove lui
ti porta”. E’ proprio così, è una
realtà
tanto
meravigliosa
quanto difficile, una realtà che
può essere bellissima se lasciamo che questo non rimanga solo il titolo di un libro… ma
diventa anche il titolo della nostra vita. Però bisogna ascoltarlo bene… forse anche tu dovresti ascoltare meglio quello
che il cuore ti dice… in fondo non ti sei innamorato di me, ma
delle mie parole e quindi del mio cuore… e infatti è il cuore
della luna che nasconde il suo segreto più profondo, un segreto che continua a brillare ogni notte nel cielo e che è destinato a rimanere tale ancora per molto, moltissimo tempo…
Ma se vuoi continua pure a scrivere, e chissà, chi può dire che
questo segreto non venga svelato proprio a te… in fondo “il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri
sogni”…
La tua amica Luna
Potete consegnare i Vostri messaggi per Amica Luna
alla Direzione, oppure se preferite che rimangano anonimi, inviarli tramite il nostro sito web, all’indirizzo:
www.redazioneathenaeum.com/luna
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Sport
Febbraio 2010
Vancouver : dr amma alle Olimpiadi
U n o slittin ista georgiano ha perso l a vi t a p o c o p r i ma de l l a c e r i m o n i a di a p e r t u ra
Molti dubbi sulla sicurezza della pista utilizzata per i Giochi Invernali
Emanuele Rossi
Tragedia ai Giochi di Vancouver. A poche ore dalla
cerimonia
inaugurale
muore in un grave incidente lo slittinista georgiano,
Nodar
Kumaritashvili, 22 anni:
l'atleta durante le prove
è andato a urtare violentemente contro un palo.
Immediati i soccorsi, con
lo staff medico che ha
provato a rianimarlo, ma per il giovane
atleta non c'è stato nulla da fare. Stando
alle fonti del Cio, l'impatto per il giovane
atleta della Georgia è stato violentissimo:
Kumaritashvili ha perso il controllo dello
slittino ed è volato fuori pista a una velocità stimata intorno ai 140 km/h, andando a sbattere contro un palo di
cemento. L'incidente è apparso subito
gravissimo, l'atleta era privo di conoscenza, gli è stato praticato il massaggio
cardiaco ma il georgiano non ce l'ha fatta.
Whistler è rimasta sotto choc per il terribile incidente. Assediato dai giornalisti,
ma più blindato e inaccessibile che mai,
Daniele De Rossi, un campione giallorosso
Serena Loppa
Definito da Marcello Lippi al pari di Gerrard, considerato uno dei migliori centrocampisti d’Europa nonostante la sua
giovane età, eppure nel volto di Daniele
De Rossi, mai un minimo di superbia né
di esaltazione per la sua straordinaria
bravura, ma soltanto una grandissima
umiltà ed un profondo spirito di sacrificio
che lo hanno portato lontano, dove non
tutti i talenti possono arrivare… nella
massima serie del calcio
italiano!
“Il mare di Roma”, edito
da Tonino Cagnucci, non
è il classico libro che si limita riportare semplicemente le “gesta” di un
giocatore che ha dato e
continuerà a dare lustro
alla storia del calcio italiano, magari pure “divinizzandolo”, non è assolutamente questo
l’intento, ma al contrario si propone di
mettere in luce il fatto che alla base di
un obiettivo raggiunto o di una carriera
professionale stimolante, ci deve essere
sempre amore e dedizione nei confronti
di ciò che si fa ed in questo caso, verso
una maglia che si sceglie di indossare
per sempre, altrimenti senza abnegazione, coraggio, tenacia, determina-
anche il villaggio
olimpico dove alloggiava
la
piccola
squadra georgiana, il
cui comitato è presieduto da Gia Natsvlishvili. Allo Sliding
Centre, invece, nella
zona dell'incidente
subito dopo
l'ultima parabolica di
q u e s t a
pista velocissima,
resa quanto
mai scivolosa dalla
umidità di
questi piovosi e anomali giorni caldi, sono
stati effettuati accertamenti da parte
delle forze dell'ordine. Le protezioni in
legno ai bordi del tracciato sono state divelte nel punto in cui l'atleta georgiano è
stato sbalzato in aria. Sul palo di ferro i
segni dell'impatto violentissimo. «Un dolore immenso, un incidente incredibile e
sconvolgente» è stato il primo commento
di Kurt Brugger, capo della squadra azzurra ed allenatore di Armin Zoeggeler. La
sua è la stessa reazione di tutti gli altri
protagonisti di questo sport spericolato si viaggia a 150 km orari sdraiati di
schiena su un attrezzo che vola in un budello di giaccio in cui lo spostamento di
una mano o di un piede può fare la differenza - ma che mai si sarebbe aspettato
un simile incidente. Soprattutto alle Olimpiadi. Fuori dal villaggio la sensazione era
soprattutto di grande tristezza. Tutti sono
rimasti senza parole e tutti si sarebbero
aspettati che dopo una simile tragedia
qualcosa dovesse succedere, anche di
forte, compreso l'annullamento o il ridimensionamento della cerimonia di apertura dei Giochi. Tante lacrime, sgomento
e le inevitabili domande sulla sicurezza
del tracciato. Purtroppo però i Giochi sono
andati avanti insensibilmente, anche se
all'entrata della squadra georgiana nello
stadio della cerimonia è sceso il silenzio
più totale, accompagnato poi da un lungo
applauso, che tuttavia mai potrà ridare la
vita ad un giovane come Nodar, morto per
negligenza altrui.
zione, voglia di mettersi in gioco, non si
arriva da nessuna parte.
Ho rintracciato perfino lati del mio carattere quali la timidezza e il timore del giudizio altrui che ancora oggi, non mi
permettono di vivere intensamente la
mia primavera della vita.
Non è facile sviluppare un senso di appartenenza tale da giurare fedeltà eterna
alla maglia giallorossa (non avevo dubbi
che lo facesse), almeno non tutti ci riescono, ma lui, il gladiatore si! Non molla
mai Daniele, ed è per questo che è diventato un punto di riferimento per i suoi
compagni di squadra e della Nazionale,
ha un carattere piuttosto risoluto, trascinante, si comporta da leader per capirci.
Non è casuale il fatto che probabilmente,
dopo la conclusione della carriera di
Francesco Totti, la fascia di capitano sarà
destinata proprio a lui che
saprà indossarla degnamente.
Una cosa è certa: se io
per prima, durante una
competizione non lo vedessi con quella voglia e
quella bramosia
infinita di bruciare
le tappe e centrare il cuore dell’obiettivo prefissatosi, non lo riconoscerei più.
Forse sarà scontato dirlo, ma io
pagina dopo pagina, ho trovato
anche in frasi apparentemente
insignificanti, la risposta ad alcuni
interrogativi cui pensavo di non
poter dare una risposta concreta,
e invece mi sbagliavo. Perché io i
miei dubbi me li sono chiariti, in
questa occasione.
Ma la vita è un gioco di rimandi (volti,
immagini, ricordi, illusioni) e in fondo, se
ti guardi bene intorno, non fai altro che
tentare di accettarli perché fanno parte
di te, e ti accompagnano nel tuo percorso di maturazione interiore. E la storia di Daniele De Rossi, nato quel 24
luglio del lontano 1983 nella città di
Ostia, dimostra che il calcio per una persona come lui, è linfa vitale, il mare è il
riflesso del suo carattere vulcanico, quasi
esplosivo e Roma è la città che il destino
gli ha riservato per vivere la sua vita personale e professionale, e per compiere
altre prodezze nell’omonimo club di cui
è destinato a diventare il “Capitan Futuro”. A voi la scelta…
Anno IV Numero 2
Foto
11
La visita del III Liceo alla
Mostra “Astri e particelle”
(articolo a pagina 3)
L’incontro sulle nuove
tecnologie con Mons. Domenico
Pompili (articolo a pagina 2)
Perla di saggezza
Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa
la nostra breve vita.
(William Shakespeare, “La Tempesta”)
Redazione www.redazioneathenaeum.com
DIRETTORE
Gabriele Russo Russo
VICEDIRETTRICE
Silvia Loppa
Compleanni
07/03
Anna Chiara Amici
16
09/03
Giulia Geraci
16
“
CAPOREDATTORE
Danilo Bucciarelli
FONDATORI E DIRETTORI ONORARI
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COLLABORATORI DI REDAZIONE
Antonio Ferrari, Clarissa Giacomini, Daniele Rodolico,
Federico Piacenti, Saverio Piacenti, Davide Cultrera, Niccolò Polidori,
Giulia Rossi, Emanuele Rossi, Luigi Crescenzi, Serena Loppa,
Prof.ssa Claudia Fantini, Prof. Francesco Bearzi
16/03
26/03
30/03
Federica Amici
Carlo Orestini
Pietro Coladarci
Stefania Galiani
16
19
17
18
Giornale chiuso in Redazione il 02/03/2010
Cruciverba
ORIZZONTALI
2. Una mezza riga. 3. Riesecuzione. 6. Chiudere la bottiglia.
12. Solido che ha sei facce uguali. 16. Poesia d'altri tempi.
19. Nome di faraoni. 21. Paolo, conduttore tv. 23. Chi lo dice
approva. 24. In mezzo alla foce. 26. Rozze selle sulle schiene
dei muli. 28. Il regista Peckinpah de Il mucchio selvaggio. 29.
Ripetute nei bozzetti. 30. La vigilia di Pasqua. 34. Sistema di
tv a colori. 36. La fine delle vacanze. 37. Discutere sul prezzo.
39. Eroe dei fumetti che vola tra i grattacieli. 43. Si impiega
per la caccia alla volpe. 44. Tipo di monopattino. 46. Individuo brutale. 47. Macchina che riprende. 48. La Ruta della tv.
49. I concittadini di Romeo e Giulietta. 50. Prima di me e di
te. 51. Torna se ora non c'è. 52. Iniziali di Steiger, star di Hollywood. 53. Il giocatore che calcia dal dischetto. 54. Ercole
la rapì scatenando la gelosia di Deianira. 57. Relativa al Mongibello. 59. La Blyth ne Il mondo nelle mie braccia. 60. Quello
di fiori è nero. 62. Confina anche con Francia e Slovenia. 64.
La testa dell'ariete. 65. In coda dopo la prima. 67. I suoi attacchi hanno colpi rumorosi. 69. Sollevata, tirata su. 70. Lo
sport di Agassi. 71. Vengono allevate nelle arnie. 72. Non
compra tutto.
VERTICALI
1. Capomafia. 2. Sovrano. 4. L'iridio per il chimico. 5. Paul, premio Nobel per la chimica nel 1912. 6. Un modello della Ferrari. 7.
Il compianto Piazzolla del bandoneon. 8. Precede l'omega. 9. Un
po' di pesto. 10. Le iniziali del noto Baggio col «codino». 11. La
dea annunciatrice del giorno. 12. Un preliminare nella compravendita di case. 13. Al centro dell'aula. 14. Cosa stravagante. 15.
Grande porto belga sul mare del Nord. 17. Un ufficio religioso. 18.
La chiude chi fallisce. 20. Conservare o reggere. 22. Finiscono domattina. 25. Immoralità diffusa. 27. Elenoire dello spettacolo. 31.
Cane da guardia. 32. Oscure caverne. 33. Tralci della vite. 35. Martin, riformatore religioso tedesco. 38. Triplicato è un vino. 40. Animale che bela. 41. Lavorano legni pregiati. 42. Imponente,
solenne. 43. Quella del fuco…è l'ape. 45. L'attore Costner del film
Balla coi lupi. 53. Lo sono i veri amici. 55. Il nomignolo della star
Taylor. 56. È verde in gioventù. 58. Marie-José del cinema francese. 61. Il divertente Teocoli. 63. Atto rimasto a metà. 64. Il
cuore in…mano. 66. Preposizione che indica provenienza. 68.
Sono pari nell'estro.