SM 19-2016 Parte 2 - Prenotazioni Club Tennis Povegliano Asd

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SM 19-2016 Parte 2 - Prenotazioni Club Tennis Povegliano Asd
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Paddle, che show!
140 coppie italiane in campo, le 8 migliori hanno sfidato i campioni
del WPT. Che dopo l’evento di quest’anno punta a una tappa fissa al Foro
Italico. E poi lo Scudetto nazionale vinto ancora dall’Aniene Roma
DI MAURICIO ROSCIANO - FOTO COSTANTINI
I
l paddle in Italia è un fenomeno
inarrestabile. E lo si è visto al Foro
Italico. Nei due campi panoramici
(così chiamati per l’assenza di traverse metalliche per consentire la miglior visibilità al pubblico) il paddle ha
iniziato il suo show ben prima dell’inizio del torneo IBI. Il 30 aprile, quando
nei campi in terra battuta cominciavano le sfide per le pre-qualificazioni di
tennis, le racchette di fibra cominciavano a colpire le prime palle. Ben 140
coppie tra maschili e femminili si sono
sfidate nel torneo del Foro inserito nel
calendario internazionale. La presenza
di molti giocatori stranieri è stata la caratteristica saliente del torneo. Nel tabellone finale oltre ai punti per la classifica mondiale era stato messo a disposizione un notevole montepremi, e
lì i protagonisti hanno cominciato a far
vedere quanto il paddle stia crescendo
anche dal punto di vista tecnico.
C’era pure Starace in campo
Ai quarti di finale mancavano l’appuntamento solo due teste di serie su 8.
Restivo e Saladino si sono fatti sorprendere dalla coppia Sinisi-Cattaneo.
Curioso che nel 2015 la coppia vincitrice del torneo fosse proprio Restivo
e Saladino. La seconda coppia man-
La premiazione della coppia vincitrice del WPT Roma: Paquito Navarro e David Sanyo Gutierrez
cante all’appuntamento dei quarti è
stata quella tra Riccardo Romangoli e
Sergio Icardo Alcorizo, tuttavia per chi
frequenta il mondo del paddle questo
non è stata una sorpresa in quanto gli
autori dell’eliminazione sono stati i fratelli Rocafort (Cayetano e Manuel) che
erano la vera mina vagante del tabellone. Curiosità destava la presenza del
qualificato Potito Starace, in coppia con
un veterano come Maurizio Serafino.
La coppia dopo aver superato il primo
turno si è arresa ai quotati Verginelli e
Gutierrez. A dimostrazione del livella-
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mento verso l’alto e della qualità del tabellone si deve segnalare la sconfitta al
primo turno della coppia italiana dominatrice degli ultimi anni, ovvero quella
dei fratelli Stefano ed Alessandro Pupillo, avvenuta per mano della coppia
Saverio Palmieri- Javier Perez Mendez.
Questa coppia cedeva poi solamente
7-5 al terzo set contro Verginelli-Gutierrez che accedevano in semifinale
dove ad attenderli c’era il duo Simone
Polacco e Alvaro Garcia Gallego. Nella
semifinale bassa non mancavano l’appuntamento il giovane Lorenzo Rossi
che in coppia con Alfonso Redondo
Hernandez avevano regolato la coppia
Pennino-Martinez, e la citata coppia dei
fratelli Rocafort che avevano interrotto
bruscamente il cammino dei favoriti n°
1 ovvero Gianmarco Toccini e Cristian
Calneggia. Va detto che il primo era
evidentemente in precarie condizioni fisiche. Sia le semifinali che la finale erano piuttosto a senso unico con i
terribili fratelli che regolavano con un
doppio 61 i propri avversari e con Verginelli Gutierrez che con un secco 6-4
6-1 mettevano fine al sogno di Polacco
Garcia. In finale, di fronte ad un numeroso pubblico i fratelli completavano il
loro cammino e con un 62 61 si aggiu-
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Juan Martin Diaz,
anche il paddle
ha il suo Federer
è andata alla coppia italo-spagnola. Nei
doppi maschili invece dopo una vittoria per parte, Lommi-Rocafort battono
Anticoli-Verde e Pupillo-Pupillo battono Di Meo-Saladino (in sostituzione di
Ticca), il doppio clou è stato quello tra
Isidoro Spanò e Matteo Spizzica contro
Vincenzo Santopadre e Stefano Cobolli. equilibratissimo e finito 2-6 6-4 7-6.
L’Aniene conferma il titolo, alle Molette
rimangono grossi rimpianti, ma questo
è lo sport, ed il clima che si è respirato
al Foro Italico è stato talmente intenso
che alla fine si può affermare che a vincere sia stato il Paddle.
Il talento, quello vero, indissolubile e accecante, ha fatto breccia nei cuori degli appassionati di Paddle agli Internazionali BNL d’Italia.
Juan Martin Diaz ha dato spettacoli sui due
campi costruiti ad hoc al Foro Italico, regalando colpi magici e soluzione sorprendenti. Considerato il “Federer del World Padel
Tour”, Diaz è nato a Mar del Plata (Argentina) il 28 novembre 1975 (ha anche la nazionalità spagnola) e, per 13 stagioni, ha letteralmente dominato il circuito vincendo ogni
genere di evento e mantenendo stabilmente la
prima posizione in classifica. Ancora oggi, a
40 anni, è nella Top-10 del ranking mondiale.
In carriera “El Galleguito”, questo il soprannome, ha conquistato la bellezza di 170 titoli
su 191 finali disputate. (an.ni.)
dicavano il titolo romano. Settimana da
sogno la loro, con soli 17 game persi.
Ancora Sandrine Testud
Nel tabellone femminile la presenza
ispanico-argentina era meno evidente
e solamente Micaela Moroni in compagnia della argentina Belen Montes si
presentavano al nastro di partenza in
formazione non completamente italiana. A loro eta stato affidato il ruolo
di teste di serie n.1 e il cammino fino
alla finale è stato privo di ostacoli. Ad
attenderle dall’altra parte del campo
nella finale c’era la attuale coppia n.1
italiana ovvero quella composta da
Sandrine Testud e Sara Celata le quali
avevano faticato in semoifinale contro
Pappacena e Lombardi ma che in finale si sono dimostrate ancora una volta
superiori portandosi a casa il titolo con
un perentorio 7-6 6-3.
Scudetto all’Aniene
Al termine del torneo internazionale la
FIT aveva programmato la fase finale
del campionato a squadre. Campionato che nel 2016 ha visto alla partenza
circa 80 squadre di cui 16 nel campionato di serie A e che ha riscosso un
notevolissimo successo. Le squadre al
foro italico erano 8, ovvero le prime
e seconde classificate nei 4 gironi e si
sono scontrate in un incontro knockout per l’accesso al girone finale. Negli
accoppiamenti la sorte aveva messo di
fronte la corazzata dello Sporting Club
Due Ponti contro gli altri romani del Seven One. Nel doppio di spareggio Enrico Burzi e Nacho Gadea, portacolori
del Due Ponti, hanno combattuto fino
WPT, quanti campioni
al risultato di 7-6 4-6 7-6. Ma ad accedere al girone finale era il Seven One oltre
ai campioni d’italia in carica del Canottieri Aniene (3-1 alla Corte dei Conti), il
Tennis Club le Molette (3-1 alla novità
del Misano Sporting Club), ed al Gardanella Tuvia (3-1 al Canottieri Roma).
Nel girone finale, Tc Le Molette e Canottieri Aniene si sono dimostrate superiori agli altri. E nel loro confronto diretto che poteva essere decisivo in caso
di vittoria di una delle due squadre, l’equilibrio l’ha fatta da padrone. Il regolamento prevede che se due squadre
arrivano a pari punti si debba ripetere
l’incontro e così è stato. Nella ripetizione del match, le coppie schierate sono state praticamente le stesse ma gli
abbinamenti dei doppi maschili sono
stati diversi e diverso è stato il risultato finale. Il primo punto per l’Aniene è
stato quello ottenuto, bissando quello
del giorno precedente, tra Carolina Orsi e Maria Serrano e le titolate Testud/
Celata. In entrambi i casi c’è voluto il
terzo set e in entrambi i casi la vittoria
Dal 12 maggio la Fit ha organizzato,
in collaborazione con la lega professionistica del Paddle (WPT) un torneo
esibizione tra 8 delle coppie più forti
al mondo e 8 coppie italiane (emerse proprio dal torneo internazionale). L’esibizione è stata solo virtuale
in quanto il montepremi in palio era
molto alto e i giocatori hanno dato
tutto quello che avevano per incoronarsi campioni di questo torneo
che nei progetti della FIT e del WPT
potrebbe diventare sin dal 2017 una
tappa ufficiale del World Paddle Tour.
La presenza degli italiani è stata fugace: al 1° turno la differenza tra i nostri e i mostri sacri del WPT è stata
evidente. Il torneo è stato vinto dalla
coppia emergente del paddle, ovvero
quella composta da Paquito Navarro e
David Sanyo Gutierrez, vincitori della
prima tappa ufficiale del WPT e attuali n.2 del mondo. Nella finale si sono
imposti con un tirato 7-5 7-5 contro
Juan Martin Diaz (11 anni numero 1)
e Cristian Gutierrez (anch’egli ex n.1).
Tutti i presenti, compreso il fenomeno Franco Stupaczuk, sono rimasti
incantati dalla cornice romana tanto
da sperare che Roma possa diventare
una tappa fissa del WPT.
La Canottieri Aniene Roma vince per il secondo anno consecutivo lo Scudetto di Paddle
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Scheffers torna grande
Ex n.1 del mondo, oggi n.5, l’olandese vince la settima edizione degli
Internazionali BNL Wheelchair giocati a Roma nel week-end delle finali Atp
e Wta. “Che successo! E grazie al torneo ora il Foro è anche più accessibile”
E
ra il secondo favorito del
tabellone, ha dovuto lottare
come un leone in semifinale contro lo spagnolo Daniel
Caverzaschi. Ma, Maikel Scheffers,
nella gara più importante ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei più forti giocatori del
mondo aggiudicandosi la settima
edizione degli Internazionali BNL
d’Italia. E pensare che nell’atto decisivo l’olandese, n.5 del ranking
mondiale, era partito in sordina,
quasi timoroso di fronte al numero 1 del mondo francese Stephane
Houdet, ma poi un break al terzo
gioco ha cambiato completamente
la partita.
Da quel momento in avanti Maikel
ha imposto il proprio gioco non lasciando una sola possibilità al quotatissimo francese. E ha chiuso la
pratica con il punteggio di 6-3 6-3.
In coppia, i due hanno poi vinto il
tabellone di doppio ai danni del
tandem tutto brasiliano formato da
Daniel Rodriguez e Carlos Santos
in un bellissima partita conclusasi con il punteggio di 6-4 7-6. Alla
cerimonia di premiazione di fronte
agli spalti gremiti del campo n.6
sono intervenuti: in rappresentanza della Federazione Italiana Tennis il vice-presidente Gianni Milan,
in rappresentanza del Comitato
Italiano Paralimpico il Segretario
Generale Marco Giunio De Sanctis e
in rappresentanza di BNL Bnp Paribas Gianluca Giovagnoli.
Foro Italico accessibile
Grande soddisfazione anche per
l’organizzazione. “L’edizione 2016
ha messo in mostra il più alto
ranking medio di tutte le edizioni
svolte finora - sottolinea il direttore del torneo Gianluca Vignali -. Un altro dato importante da
sottolineare è stata la presenza
di alcuni giocatori giovanissimi
e di grandissimo talento che rap-
La premiazione della 7a edizione degli Internazionali BNL Wheelchair sul campo 6 del Foro
Italico. Il vincitore olandese Maikel Sheffers premiato dal vice-presidente Fit Gianni Milan
presentano ‘la migliore gioventù’
del circuito mondiale”. Novità e
conferme, dunque: “La presenza
del numero 1 del mondo Stephan
Houdet, ma anche di un ex numero 1 quale Maikel Sheffers (poi vincitore, ndr), ha fatto sì che anche
in questa edizione sui campi del
Foro Italico si sia visto un grandissimo spettacolo”. Al quale gli appassionati hanno potuto assistere semplicemente con il biglietto
Ground: “Mi piace rimarcare - prosegue Vignali -, oltre a inorgoglirci, anche il fatto che da quando
ospitiamo gli Internazionali BNL
wheelchair, grazie anche ai consigli dei giocatori, il circolo del Foro
Italico è diventato completamente accessibile dando possibilità a
tutti i disabili italiani appassionati di tennis di poter vedere i loro
beniamini in azione. Un grande
plauso va alla Federazione Italiana
Tennis e al Comitato Paralimpico,
che hanno sempre creduto e supportato in maniera straordinaria
questo appuntamento”.
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Sopra, il vincitore olandese Sheffers; sotto,
il finalista francese Houdet, n.1 al mondo
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Campioni d’Italia
Lorenzo Zini e Claudia Caporusso vincono la fase nazionale dei Campionati
provinciali Tpra. Zanini e Morganti s’impongono nei Limit 45 e 65. Un weekend alla grande per oltre 200 amatori. E a giugno arrivano gli “Internazionali”
DI MARCELLO SPORTELLI E MAX FOGAZZI
I
nternazionali d’Italia BNL 2016, Murray si regala il titolo per il ventinovesimo compleanno, Serena supera
la connazionale Keys e si aggiudica
il IV titolo di Roma, gli spettatori non si
stancano mai di crescere Ma non è tutto,
anzi... durante l’edizione 2016 è accaduto qualcosa di unico. Nel giorno delle
finali tra Nole Djokovic e Andy Murray
e tra Madison Keys e Serena Williams
si sono giocate, sui campi del Foro Italico, le finali dell’evento amatoriale più
importante di sempre: i Campionati Italiani amatoriali Fit-Tpra (riservati esclusivamente a chi non ha mai superato in
carriera la classifica 4.2 o C4).
Lorenzi Zini e Claudia Caporusso, i due Campioni Italiani amatoriali Fit-Tpra Open
4 categorie, 8 finalisti
Gli 8 finalisti delle 4 categorie Open
maschile, Open Femminile, Limit 45 e
Limit 65 (non l’età ma il livello di gioco/
power) oltre a calcare la terra dei campi
da tennis piu’ famosi d’Italia, hanno vissuto 1 giorno di quelli che si ricorderanno tutta la vita.Quanti appassionati non
hanno sognato, almeno una volta, di entrare al Foro Italico con il Pass “Atleta”
che riporta la propria foto, il proprio nome e il proprio cognome, di accedere ai
campi di gioco, sulla terra rossa calcata
solo dai grandi campioni, di prendersi
l’acqua direttamente dai frigoriferi all’interno del campo dal quale poco prima
si è servito il suo preferito, magari un
Roger Federer qualunque, di percorrere
il tunnel dei giocatori, incrociando proprio Serena Williams o Novak Djokovic
che rientrano dal warm-up mattutino
prima delle rispettive finali, di cambiarsi o farsi la doccia negli storici spogliatoi del Foro Italico, quelli accanto al “mitico” tunnel che accompagna al campo
Pietrangeli.
Sopra, Claudia Caporusso con la finalista Laura Casagni; a destra, il vincitore Limit45 Andrea Zanini con il finalista Ivan Silvagni; sotto, Francesco Zanini (finalista open) con Ricci Bitti e Fogazzi
Le premiazioni?
Sul campo Pietrangeli
Ma questo non è tutto, proprio il campo
Pietrangeli ha ospitato le premiazioni,
durante le quali vincitori e finalisti so-
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no stati premiati direttamente dal consigliere federale Raimondo Ricci Bitti e
sono stati applauditi e fotografati come
dei veri numero 1. L’idea del gruppo di
lavoro Fit-Tpra, che segue lo sviluppo
del tennis amatoriale, grazie al supporto e al grande sforzo della Federazione
Italiana Tennis, si è concretizzata e con
grande successo, i migliori amatori d’Italia, targati Circuito Fit-Tpra, hanno
vissuto qualcosa di speciale a Roma.
Come sono arrivati
fino a Roma
Se è vero che tutte le strade portano a
Roma, quelle del tennis amatoriale sono
partite tra settembre e dicembre 2015,
quando si erano disputati, in moltissime
province d’Italia, i campionati amatoriali provinciali Fit-Tpra. E i relativi master.
I primi della relativa classifica di ogni
provincia, nella propria categoria, oltre
ai vincitori dei rispettivi master provinciali, si sono qualificati per la fase finale.
I primi 64 amatori dalle province:
i risultati dagli “ottavi”
Open Maschile - Ottavi: Carboni b. Mammini 6-2, Ravaglioli b. Frigeri 6-2, Zanini b. Magagnini 6-5, Camerini b. Torresi 6-3, Zini b. Minacci 6-2, Gavazzi b. Purchiaroni 6-2, Mariani b.
Corbo 6-5, Forsennato b. Cappelli 6-4. Quarti: Carboni b. Ravaglioli 6-5, Zanini b. Camerini
6-2, Zini b. Gavazzi 6-1, Forsennato b. Mariani 3-6. Semifinale: Zanini b. Carboni 6-5, Zini
b. Forsennato 6-4. Finale: Zini b. F. Zanini 6-4.
Open Femminile - Ottavi: Ceccarini b. Lorandi 6-0, Bon b D’Annunzio 6-4, Perna b Goria
6-3, Casagni b Cundò 6-2, Ceppi b Cheula 6-3, Caporusso b. Bagorda 6-4, Vivarelli b. Iovino
6-3, Mastromichele b. Fodimbi 6-1. Quarti: Ceccarini b Bon 6-5, Casagni b. Perna 6-1, Caporusso b. Ceppi 6-3, Vivarelli b. Mastromichele 6-1. Semifinale: Casagni b. Ceccarini 4-6,
Caporusso b. Vivarelli 6-2. Finale: Caporusso b. Casagni 1-6.
Categoria Limit45 - Ottavi: Ponchione b. Atzei 6-2, Zanini b. Rondo Spaudo 6-3, Berlonghi
b. Benanti 6-1, Angella b. Carpegna 7-6, Tesio b Piccini 6-4, Silvagni b. Galati 6-4, Bianchi
b. Splendore 6-4, Bai b. Gallo 0-6. Quarti: Zanini b. Ponchione 6-3 ; Berlonghi b. Angella
6-1, Silvagni b. Tesio 6-2, Bianchi b Bai 6-1. Semifinale: Zanini b. Berlonghi 7-6; Silvagni b
Bai 6-3. Finale: A. Zanini b Silvagni 6-3
Categoria Limit65 - Ottavi: Mazzoleni b. Panzera 7-6, Speroni b. Visalli 6-1, Lucchesi b. Gatti 6-3,
Nasini b. Pernarella 6-4, Ghibaudo b. Visconti n.d., Morganti b. Giorgi 6-3 6-3, Debellis b. D’ubaldo 6-0, Zechini b. Poli 6-0. Quarti: Speroni b. Mazzoleni 6-3, Lucchesi b. Nasini 6-3, Morganti b.
Ghibaudo 6-3, Zechini b. Debellis 6-0. Semifinale: Lucchesi b. Speroni 6-2, Morganti b. Zechini 6-3.
Finale: Morganti b. Lucchesi p.a.g.
Oltre 200 al “Salaria”
Venerdì 13 maggio, primo giorno della kermesse romana, erano oltre 200
i giocatori amatoriali che si sono dati
appuntamento - e battaglia - sui campi
del circolo Salaria Sport Village e al Veio Sporting Club. Per prima cosa hanno
ricevuto il pass “Atleta” per l’ingresso al
Foro per le giornate di venerdì 13 e sabato 14 maggio, sono stati ripresi dalle
telecamere di SuperTennis Tv, e hanno
potuto trasmettere a tutti gli spettatori
e ai telespettatori la loro sfrenata passione per il tennis. Non è fantascienza
è Fit-Trpa, il tennis amatoriale della Fit.
Roba da campioni. Italiani e non solo.
Dal 2 giugno
ancora al Foro:
“Internazionali
Amatori” al via
Qui sopra, foto di gruppo per i premiati ai Campionati Italiani con lo “scriba” Gianni Clerici
Ancora non si è smorzata l’eco per i Campionati Italiani, ed ecco arrivare gli Internazionali d’Italia Amatori. Tra pochi
giorni, dal 2 al 5 giugno, un altro evento
unico dedicato agli amatori Fit-Tpra che
non hanno mai superato la classifica 4.2:
si gioca sempre al Foro Italico, proprio
sui campi degli Internazionali BNL d’Italia. Le iscrizioni sono aperte con account,
tessera Fit (agonistica e non-agonistica)
direttamente dal sito www.tpratennis.it.
Per le qualificazioni ai Campionati Italiani
Amatoriali Fit-Tpra 2017 invece non ci sono iscrizioni, per arrivarci bisogna vincere
le fasi provinciali in campo da settembre.
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tennis in t
Dirette al.. cuore
Durante la settimana degli internazionali BNL d’Italia SuperTennis
ha trasmesso una media di 13 ore live ogni giorno. Tanti match
ma anche molte novità, nuovi format e la diretta del Tennis With
Stars. Tutto per portare il Foro Italico in casa degli italiani
COSTANTINI, CRIMAUDO,
SPOSITI, GETTY IMAGES
FOTO
T
redici ore di dirette quotidiane, anche quattordici nei
giorni più caldi. Uno studio
nel cuore pulsante del Parco del Foro Italico, proprio sul viale che dal campo Centrale conduce
allo stadio Pietrangeli. E poi una redazione trasferita in blocco a bordo
dei campi in terra rossa. Gli studi
di raccordo, di approfondimento, i
telecronisti ad alternarsi ai microfoni affiancati dalle voci tecniche.
È stata una settimana di fuoco per
SuperTennis Tv, che però ha portato
il Foro Italico molto più vicino agli
appassionati di tutta Italia, praticamente nel salotto di casa.
Picchi d’ascolto
Lo ha fatto con una programmazione
fittissima, dalla prima mattinata fino
alla mezzanotte. Con ospiti e volti
noti, del tennis e non solo. Prima il
recap della giornata precedente, alle
10.00, con “Ieri al Foro Italico”. Poi i
titoli dei giornali, la rassegna stampa, appena prima di cominciare con
il treno dei match e dei commenti.
Delle interviste, delle conferenze
stampa, delle curiosità dalle troupe
sparse per il Parco del Foro Italico.
#IBI16 Show ha fatto proprio da raccordo con i campi, con le dirette e
le emozioni dei match. Quelli del
torneo femminile, interamente trasmesso da SuperTennis Tv, con ben
sei campi coperti. I picchi d’ascolto?
Beh, non sono difficili da indovinare: i match delle azzurre, soprattutto quello che ha visto la sconfitta in
tre set di Sara Errani contro la britannica Heather Watson. E proprio il
terzo set ha catalizzato l’attenzione
di molti, nonostante il 6-0 che ha
condannato la romagnola.
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Serena Superstar
Come è facilmente intuibile, anche
Serena Williams ha incentrato su di
sé gran parte dell’attenzione. E ha
convinto molti in Italia a prendere
il telecomando e a sintonizzarsi sul
64 del digitale terrestre (224 della
piattaforma Sky). I suoi match sono
stati tra i più seguiti del torneo, anche se non ai livelli di quelli delle
italiane. La finale tutta afroamericana tra Madison Keys, la sorpresa,
e Serena, la conferma, ha fatto ovviamente registrare numeri molto
importanti. Il torneo maschile, in
quanto Atp Masters 1000, è invece
andato sugli schermi di Sky Sport.
Ma non solo, perché anche Rai2, il
servizio pubblico, è tornata a mostrare in chiaro le fasi salienti del
torneo. Compreso il quarto di finale che ha rinverdito l’ormai tradizionale rivalità tra Djokovic e Nadal. Uno dei match più attesi della
tennis in t
settimana, il 49° tra i due, poi vinto
dal serbo in due set. La Rai, cui la
Federazione Italiana Tennis ha concesso i diritti per la trasmissione,
ha anche spinto la manifestazione
con una serie di fasce promozionali dell’evento andate in onda durante il palinsesto giornaliero.
Tennis (e ascolti)
da vere... star
Subito a inizio torneo, lunedì 9
maggio, SuperTennis ha trasmesso
in diretta l’evento dal sapore benefico “Tennis with Stars”, organizzato sul campo Pietrangeli. Una serie
di long-tiebreak che hanno visto
impegnati i giocatori dell’As Roma,
tra cui anche il capitano Francesco
Totti, gli azzurri: Fognini, Seppi,
Lorenzi, Vinci, Schiavone... ma anche Flavia Pennetta, che il giorno
dopo su quello stesso campo avrebbe ricevuto un grande, commovente tributo alla carriera organizzato
dalla Wta. Tornando a “Tennis with
the Stars”, è stata l’occasione ideale per dare il la a una delle novità
targate 2016. Vale a dire lo show
serale “Set, sette e mezza” condotto
da Max Giusti, Massimo Caputi e Valeria Solarino.
L’aperitivo con Max Giusti
“Il titolo, ‘Set, sette e mezza’, l’ho
scelto io - ha detto Max Giusti davanti agli spettatori di Tennis with
Stars sul Pietrangeli - ma forse potevo impegnarmi di più”. Battuta sempre pronta e grande passione per il
Se Totti incontra Kyrgios, che serata!
“Tennis with Stars” sul Pietrangeli
Passione per il tennis, passione per il calcio e cause umanitarie, Tennis with Stars. Star del tennis e del
calcio. I campioni dell’As Roma, con Francesco Totti in testa, ma anche Daniele De Rossi, Alessandro
Florenzi. E con loro anche Radja Nainggolan, Miralem Pjanic, Edin Džeko, Lucas Digne e Stephan El
Shaarawy. Otto calciatori in una partita di doppio lungo, tie-break dai toni amichevoli seppur competitivi, otto giocatori Atp, tra cui Nick Kyrgios, Andreas Seppi, Fabio Fognini, ma anche Flavia Pennetta,
Francesca Schiavone e Roberta Vinci.
L’appuntamento è stato per lunedì 9 maggio, a partire dalle 18.30, allo Stadio Pietrangeli e l’accesso
agli spalti è stato riservato, fino al termine della manifestazione, solo agli spettatori muniti di biglietto
specifico per l’evento, in vendita, al prezzo di 10 euro presso il botteghino del Foro Italico.
I giocatori, microfonati con archetto, sono stati protagonisti di una serata andata in diretta Tv su SuperTennis, durante la prima puntata di “Set, sette e mezza”, il nuovo format serale di Max Giusti, Massimo
Caputi e Valeria Solarino. Proprio Max Giusti, lasciato il ruolo di commentatore nel salotto tv, si è
trasformato in presentatore d’eccezione e voce furi campo.
La serata è stata un’occasione importante per supportare la causa umanitaria del progetto Corridoi
umanitari di Pace per i bambini siriani promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, sotto il Patrocinio della
Santa Sede. Roma Care, fondazione filantropica della AS Roma, finanzia il progetto attraverso la manifestazione che quindi per approvazione e supporto della Santa Sede è stata presieduta dal Monsignor
Marco Gnavi, vicepresidente della Comunità di Sant’Egidio.
Ospiti d’eccezioni a “Set, Sette e Mezza”: da sinistra, la campionessa di windsurf Alessandra Sensini, il “padrone di casa” Max Giusti,
la leggenda della scherma italiana Valentina Vezzali e l’attrice Giulia Luzi con gli altri due conduttori Valeria Solarino e Massimo Caputi
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tennis in t
tennis hanno poi portato avanti lo
show per tutta la settimana, con gli
interventi tecnici e giornalistici di
Massimo Caputi e le curiosità e le incursioni di Valeria Solarino. Proprio
lei, attrice candidata a un David di
Donatello che da fine maggio vestirà
i panni della moglie di Giovanni Falcone nella pellicola “Era d’estate”, ha
svelato i dettagli della sua passione
per il gioco. Anche quelli più, per
così dire, tecnici: “Io ho tre racchette, ma devo confessare che sono di
tre marche diverse e montano pure
corde differenti l’una dall’altra”.
Interazione... diretta
Con il suo centinaio di ore di live
nell’arco di soli sette giorni, SuperTennis ha fatto segnare un altro
netto salto di qualità. Di cui si può
avere riscontro anche sull’interazione che si è creata con gli utenti
- e gli spettatori - attraverso i social
media. Perché se è vero che la televisione in senso stretto avvicina,
è vero anche che la televisione dei
nostri giorni mantiene in contatto. E
così anche chi non è riuscito a essere sulle tribune del Foro, si è potuto
sentire comunque in prima fila.
Gli Internazionali non finiscono qui
Ora tocca agli junior del Bonfiglio
Chi l’ha detto che gli Internazionali d’Italia si sono chiusi con le vittorie di Serena Williams
e di Andy Murray? Adesso tocca ai giovani, vale a dire agli under 18 più forti del mondo che
si sfidano nel 57° Trofeo Bonfiglio. Lo storico torneo giovanile milanese, equiparato dall’ITF
ai quattro eventi dello Slam (è di Grado A come Roland Garros, Wimbledon, Australian Open
e Us Open), si fregia proprio del titolo di Internazionali d’Italia Junior. Sui campi del Tc
Milano Bonacossa (nella foto il campo Centrale), già dallo scorso sabato si stanno sfidando
i migliori talenti internazionali. Per comprendere il livello basta pensare che tre anni fa vinsero Alexander Zverev e Belinda Bencic; che due anni fa il finalista fu Andrey Rublev e che
nel 2015 in semifinale ci arrivò Taylor Fritz, oggi Top 70 Atp. SuperTennis trasmetterà in
diretta le quattro semifinali (sabato 21 maggio) e le due finali (domenica 22).
Dopo gli IBI, i tornei live da Nizza e Strasburgo
Giovedì 19
00:00 - WTA
Strasburgo (replica)
02:00 - WTA
Strasburgo (replica)
04:00 - WTA
Internazionali BNL
d’italia Finale (replica)
06:15 - Reloaded ATP
10:00 - Montecarlo
07:15 - I miti del Foro
07:45 - Tennis
Magazine
08:30 - Trofeo Kinder
+ Sport CT Masagne
08:45- La Voce delle
Regioni
09:00 - Città Santa
Croce U18 Finale
Maschile
11:00 - LIVE WTA
Strasburgo QF 2016
13:00 - LIVE WTA
Strasburgo QF 2016
15:00 - La Voce delle
Regioni
15:15 - LIVE ATP 250
Nizza QF
17:00 - News
17:15 - LIVE ATP 250
Nizza QF
19:30 - WTA
Strasburgo (differita)
21:15 - La Voce delle
Regioni
21:30 - WTA
Strasburgo (differita)
23:30 - Tennis Parade
Venerdì 20
00:00 - Trofeo Kinder
+ Sport CT Masagne
00:30 - WTA Strasburgo
(replica)
02:15 - WTA Strasburgo
(replica)
04:00 - ATP 250 Nizza
(replica)
06:00 - ATP 250 Nizza
(replica)
08:15 - Tennis Magazine
08:45 - La Voce delle
Regioni
09:00 - Città Santa
Croce U18 Finale
Femminile
11:00 - Magazine ATP
11:30 - WTA Strasburgo
(replica)
13:45 - Tennis Parade
14:00 - LIVE WTA
Strasburgo SF
15:45 - La Voce delle
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16:00 - LIVE WTA
Strasburgo SF
18:00 - ATP 25 Nizza
(differita)
21:45- La Voce delle
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Sabato 21
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Bonfiglio
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Bonfiglio
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21:00 - News
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22:00 - Trofeo
Bonfiglio (differita)
Domenica 22
00:00 - ATP 250
Nizza Finale (replica)
04:00 - Trofeo
Bonfiglio (replica)
06:00 - Tennis
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06:30 - Magazine
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Nizza Finale (replica)
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d’Italia (replica)
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17:00 - WTA
Strasburgo Finale
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19:00 - ATP 250
Nizza Finale (replica)
21:00 - News
21:05 - Trofeo
Bonfiglio (replica)
23:00 - Trofeo
Bonfiglio (replica)
3
Lunedì 23
01:00 - WTA
Strasburgo Finale
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Finale (replica)
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ATP
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07:30 - Trofeo
Bonfiglio Finale
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09:30 - Federer vs
Nadal ATP Roma
2006
15:00 - WTA
Strasburgo Finale
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17.00 - News
17:30 - UsOpen 2012
Djokovic vs Murray
22:30 - Tennis
Magazine
23:00 - News
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Finale (replica)
Martedì 24
01:30 - Reloaded
Master 1000 Madrid
02:30 - WTA
Strasburgo (replica)
04:00 - Trofeo
Bonfiglio Finale
Maschile (replica)
06:00 - Trofeo
Bonfiglio Finale
Femminile (replica)
08:00 - ATP Nizza
Finale (replica)
10:00- WTA
Strasburgo Finale
(replica)
12:00 - S. Williams vs
Vinci, USOpen 2015
14:30 - Tennis
Magazine
15:00 - Sardinia
Open 2016 (differita)
16:45 - La Voce delle
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17.00 - News
17:30 - Finale Doppio
Wimbledon 2014
18:30 - ATP Nizza
Finale (replica) 20:45La Voce delle Regioni
21:00 - WTA
Strasburgo Finale
(replica)
23:00 - News
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Magazine
Mercoledì 25
00:00 - Federer vs
Nadal ATP Roma
2006
05:30 - Reloaded
Master 1000 Madrid
06:30 - Sardinia
Open 2016
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08:45- La Voce delle
Regioni
09:00 - WTA Roma
Finale (replica)
11:00 -Roddick vs
Federer, Wimbledon
2009
15:00 - Sardinia
Open 2016
(differita)
16:45 - La Voce
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17.00 - News
17.30 - UsOpen
2002 Agassi vs
Sampras
20:45- La Voce delle
Regioni
21:00 - Tennis
Magazine
21:30 - Azarenka
vs Williams, WTA
Indian Wells 2016
23:00 - News
23:30 - Magazine
ATP
ra
ette e dint rni
Nel mondo delle corde
le donne tirano di più
Dai report degli incordatori si scopre che la tensione media delle giocatrici
è ben 3 chili superiore a quella dei maschi: 25 kg contro 22. A Barbora
Strycova spetta il record della massima: 35 kg. Tra gli uomini anche i 12 kg
di Volandri e i 13 di Kukushkin. E le racchette d’oro dei fratelli Bryan…
DI
ENZO ANDERLONI
“N
on date da mangiare
agli incordatori”: questo
l’ironico cartello appeso
quest’anno nella buca
degli stringers, nella pancia del Campo Centrale del Foro Italico. Un po’ come succede per gli orsi a Yellowstone,
il parco di Yoghi e Bubu.
In effetti chi incorda di professione
fa parte di una specie rara: quella dei
maggiori esperti in tema di attrezzi
dei campioni ma anche di quelli degli
altri protagonisti del circuito. Fino ad
arrivare in realtà anche alle racchette
dei quarta categoria, perché appena si
chiude il grande evento gli stringers
32
tornano a casa, nei loro negozi specializzati (perché da lì provengono tutti)
e ricominciano a incordare, passando,
da un giorno all’altro, dalla racchetta
di Nadal a quella del signor Rossi, che
spesso è più pignolo di Rafa.
Dunque è scendendo nella loro buca
che si possono scoprire i segreti delle
customizzazioni più particolari, degli
ra
ette e dint rni
attrezzi-novità ma soprattutto si possono cogliere le tendenze.
Quelle degli IBI16 le carpiamo dal “log”
aggiornato di Marco Rossani (uno dei
12 incordatori del team guidato da Silvano Stefanini. Gli altri sono Michele
Fabbretti, Paolo Facci, Sergio Aiello,
Paolo Foschi, Simone Scaturro, Andrea
Piacini, Andrea Cotugno, Valerio Morisi, Millo Cosmo e Alessia Bezziccheri).
Marco, milanese, 48 anni, fa parte anche del team degli stringers di Wimbledon (unico italiano). E registra minuziosamente passo dopo passo il
suo lavoro. Quest’anno ha incordato
in 8 giorni 161 racchette, tra uomini e
donne, segnando per ciascuna tipo di
corda e tensione, separatamente per
verticali e orizzontali. Alle fine questo lavoro ci offre una visione, dal suo
piccolo punto di vista, di quello che
vogliono oggi i professionisti. E non
sono dati ovvi.
Qui, e nelle due foto sotto, la Wilson
Blade 104 di Serena Williams con il nome
serigrafato in oro all’interno del cuore
Le donne tirano
di più le corde
Per esempio scopriamo che le giocatrici del circuito Wta utilizzano tensioni decisamente più alte dei maschi
dell’Atp. Apparentemente un controsenso, perché con le corde più tese si
ha più controllo e meno potenza, si fa
più fatica a sfondare. La media femminile al Foro, tra le racchette incordate
da Marco, è risultata 25,2 kg, contro
22,1 kg degli uomini. E tre chili in più
di media non sono pochi.
Il dato è ancora più eclatante se andiamo a osservare i valori minimi e
massimi. La tensione più bassa Atp è
quella di Filippo Volandri: 12 kg. Quella Wta è 19 kg, e l’hanno richiesta Sara
Errani e Cristina Mladenovic.
L’incordatura più tirata tra gli uomini è stata quella di Ernests Gulbis,
30/29 kg, mentre tra le ragazze si è
arrivati fino ai 35/35 kg di Barbora
Strycova. Un fenomeno particolare,
questo delle donne “più tese”, da
analizzare a fondo.
Intanto è interessante anche sapere
che per il 75% il mondo Wta sceglie
ancora il “fullbed” cioè l’incordatura
realizzata con un unico tipo di corda, contro un 25% di ibridi (di solito
budello naturale e monofilamento
sintetico, ma ci sono anche ibridi
con due diversi tipi di sintetico). In
campo maschile gli ibridi diventano
il 31%. E stiamo parlando del campione di Marco Rossani (27 giocatori
e 23 giocatrici), quindi un dato non
da prendere come valore assoluto
I nomi incisi... sul cuore. Qui sopra,
la Yonex VCore Si 98 di “Pico”
Juan Monaco. Più sopra, la Head
di Svetlana Kuznetsova. Nella colonna
di sinistra, dall’alto, l’attrezzo del francese Richard Gasquet, poi il cuore della
Babolat di Nadal con la scritta Rafa serigrafata e, infine la Srixon Revo X 2.0 Tour
di Kevin Anderson (marchio giapponese
non disponibile sul nostro mercato)
33
ra
ette e dint rni
perché se si considera che i Top Player (Djokovic, Murray, Federer per
esempio) usano tutti l’ibrido e hanno incordatori personali (dunque sono fuori dai rilevamenti) si capisce
che la percentuale di utilizzatori di
questo mix di materiali sta crescendo sempre più. Ma ora veniamo agli
aspetti più curiosi e originali dell’attrezzo e ella sua customizzazione
che abbiamo potuto cogliere nella
buca del stringers.
Personalizzare anche
l’estetica: le racchette d’oro
La prima cosa che salta all’occhio è che
i Pro non si limitano ad avere attrezzi
fatti su misura: amano personalizzarne anche la veste estetica. Clamorosa
quella voluta dai fratelli Bob e Mike
Bryan che si sono presentati con due
Prince color oro fatte apposta per loro. Una versione “gold” delle loro Tour?
Non è chiaro. Di certo tutto brillava, a
partire dai passacorde. Ma il tocco di
classe assoluta erano le grafie all’interno del cuore: tre trofei (ovviamente
d’oro) a celebrare il numero degli Slam
conquistati (16), la prima posizione in
classifica mondiale e il numero dei tornei vinti (109, aggiornato a fine 2015).
Per distinguere i telai, quello di Mike
aveva un piccolo adesivo con la M sul
tacco. Per entrambi incordatura ibrida
con budello Babolat VS e sintetico monofilamento Prince Poly (o Beast). Tensioni basse: 19/17,5 kg più o meno per
entrambi.
A fianco e sopra, le racchette “d’oro”
dei gemelli Mike e Bob Bryan: all’interno del cuore, serigrafati, 3 simboli che
stanno per: tornei vinti, Slam conquistati
e primato nella classifica Atp di doppio
Il nuovo prototipo Babolat
nelle mani del 22enne
austriaco Dominic Thiem
(qui a sinistra): sul telaio
compare la scritta
“projectone7”
Il nome sul telaio,
come sulla maglia
Senza arrivare a questi livelli di finitura, quasi tutti i big (ma non solo)
vogliono il nome serigrafato sulla
racchetta, un po’ come i calciatori lo
hanno sulla maglia. Nadal ha un bel
“Rafa” grande sul telaio della sua Babolat Pure Aero Play; Gasquet il cognome
all’interno del cuore della sua Head
Extreme Pro, stesso posto dove Juan
Monaco, nella sua Yonex VCore Si 98,
ha voluto farsi scrivere “Vamos Pico!”,
il suo soprannome. Sempre nel cuore
della sua Wilson Burn 95, Nishikori
ha scritto “Kei”. La Kuznetsova (Head
Extreme Pro) si è invece fatta mettere
“Svetlana” all’interno del piatto corde.
Le sorelle Williams?
Curate nei dettagli
Anche Serena Willimas ha voluto l’oro.
Il suo nome è serigrafato bello grosso all’interno del cuore della sua Wil-
34
ra
ette e dint rni
son Blade 104 (stessa racchetta anche
per Venus). Il telaio, a nudo pesa 304
grammi e la numero 1 del mondo lo fa
incordare con ibrido reverse, come Federer: budello sulle verticali (29,5/30
kg la tensione con un pre-stretch del
10% sul budello perché non si lasci andare), monofilamento Luxilon 4G sulle
orizzontali (29 kg). Nel montaggio abbiamo potuto notare una cura particolare da parte degli stringer, che oltre a
proteggere il telaio dalle pinze con dei
distanziatori, avvolgevano con lo scottex il grip bianco, affinché arrivasse
candido (e incellophanato) nelle mani
della campionessa di 21 Slam.
C’è anche il Pro con
la racchetta di Decathlon
Racchette d’oro ma anche attrezzi alla
portata di tutti i portafogli: l’austriaco
Oliver Marach, impegnato nel doppio
insieme al polacco Matkowski, ha utilizzato un’Artengo TR 990, telaio agonistico proposto nella gamma realizzata dal colosso della grande distribuzione sportiva Decathlon e in vendita
al pubblico a 89,95 euro (così dice il
sito web). Dunque risparmiare si può,
a qualunque livello.
Novità Thiem,
esotismo Anderson
Molta curiosità intorno all’attrezzo di
Dominic Thiem, il grande emergente
che ha eliminato Federer e messo alla
frusta Nishikori. Il 22enne austriaco
brandiva al posto della sua solita Babolat Pure Strike un prototipo (sopra
c’era scritto, piccolo piccolo, “PROJECTONE7”) bianco con una fascia arancione, che dovrebbe essere l’evoluzione dell’attezzo, in uscita nei prossimi
mesi, non si sa con quale livrea definitiva. Thiem, per la cronaca, incordava
con ibrido (budello VS e monofilo RPM
Blast) a 25/25 kg.
Particolare anche la racchetta di Kevin
Anderson, il bombardiere sudafricano
dal servizio devastante. La sua Srixon
Revo X 2.0 Tour non è disponibile sul
nostro mercato. Il marchio è giapponese, legato a Dunlop Sports. Interessante notare gli abbondanti piombi che il
n.20 del mondo fa piazzare sull’ovale.
L’incordaura è anche per lui un ibrido:
budello Babolat VS e monofilamento
Luxilon Alu Power a una tensione variabile tra i 20 e i 21 kg.
Morale? Stiamo bassi con le tensioni
delle corde. Se lo fanno loro (Nishikori
19 kg, Goffin 22/21...), perché noi al
circolo dovremmo farle tirare di più?
Così le incordature al Foro Italico
Giocatore
Racchetta
Corde
Tens. kg
Kevin Anderson
Srixon Revo X 2.0 Tour
Budello e Luxilon A. Power
21 x 21
Roberto Bautista-Agut
Wilson Pro Staff 97
Luxilon Original
22 x22
Thomas Bellucci
Wilson Pro Staff 97
Luxilon 4G
21 x 21
Tomas Berdych
Head XT Instinct MP
Luxilon Alu Power
25 x 25
Mike Bryan
Prince Tour
Budello Prince e sint. Beast
19 x 17,6
Bob Bryan
Prince Tour
Budello Prince e sint. Beast
19 x 17,2
Jeremy Chardy
Tecnifibre 320
Luxilon Alu Power
22 x 21
Pablo Cuevas
Head Prestige MP
Luxilon 4G
16,7 x 16,3
Grigor Dimitrov
Wilson Pro Staff 97S
Budello e Luxilon Alu Power
26 x 25
Alexander Dolgopolov
Wilson Pro Staff 97
Budello e Luxilon 4G
27 x 26
Fabio Fognini
Babolat Pure Drive
Babolat RPM
26,5 x 24,5
Guillermo Garcia-Lopez
Head Prestige MP
Luxilon Alu Power
24 x 23
Richard Gasquet
Head Extreme Pro
Luxilon Original
24 x 23
David Goffin
Wilson Blade 98
Luxilon Alu Power
22 x 21
Ernests Gulbis
Wilson Burn 100
Luxilon Alu Power
29 x 28
Philipp Kohlschreiber
Wilson Pro Staff 97
Budello e Luxilon Original
22 x 23
Mikail Kukushkin
Head Speed MP
Signum-pro
13,5 x 12,5
Nick Kyrgios
Yonex Ezone DR 98
Yonex Pro Tour
25 x 25
Paolo Lorenzi
Head Prestige MP
Ibrido Pacific
25,5 x 23,5
Marcin Matkowski
Babolat Pure Drive
Babolat RPM e Budello VS
23,5 x 22,5
Juan Monaco
Yonex Vcore Si 98
Luxilon Original
21,5 x 21,5
Jamie Murray
Slazenger
Budello e sintetico Solinco
22,6 x 22,6
Rafael Nadal
Babolat Pure Aero Play
Babolat RPM
25 x 25
Kei Nishikori
Wilson Burn 95
Budello e Luxilon 4G
19,5 x 18,5
Vasek Pospisil
Wilson Burn 100
Budello e Luxilon Alu Power
22,6
Sam Querrey
Babolat Pure Aero
Babolat Hurricane e Luxilon
21,3 x 21,3
Jack Sock
Babolat Aero storm
Luxilon Alu Power
30 x 30
Dominic Thiem
Babolat Pure Strike
Babolat Vs x RPM
25 x25
Bernard Tomic
Head Radical Pro
Budello e sint. Signum Pro
24,2 x 24,4
Viktor Troicki
Babolat Pure Aero
Babolat RPM
23 x 23
Luca Vanni
Blade 98 18x20
Luxilon Original
22 x 22
Alexander Zverev
Head Speed MP
Budello e Head Hawk Touch
25 x 26
Filippo Volandri
Babolat Pure Aero
Babolat RPM
12,5 x 12,5
35
la ri er a
Roma vale 181 milioni
È quanto risulta da uno studio commissionato dalla FIT all’Università
LUISS e a Ernst & Young, presentato durante gli Internazionali BNL d’Italia.
I numeri relativi a crescita e valore evidenziati sono impressionanti...
DI
RICCARDO BISTI
“I
nternazionali BNL d’Italia: Valore e potenziale di un evento
caput mundi”. È questo il titolo della tavola rotonda ospitata nella Lounge CONI-FIT durante
la settimana romana. Nel corso della
discussione sono stati illustrati i risultati di una ricerca commissionata dalla
FIT all’Università romana LUISS, nonché all’importante società di revisione
Ernst & Young, la stessa che da qualche anno certifica i bilanci FIT e quelli delle società controllate (Sportcast,
Mario Belardinelli, FIT Servizi). L’esigenza è nata dalla necessità di capire
quale fosse l’impatto del torneo sulla
Città di Roma (e non solo).
“È tempo di esami - ha detto il presidente FIT Angelo Binaghi - per una
manifestazione in grande crescita. Talmente in crescita che chiamarla ‘manifestazione’ è diventato riduttivo, è quasi una piccola impresa visto che muove
un giro d’affari di oltre 30 milioni di euro. Sono dimensioni che esaltano e che
per certi versi ci spaventano”. L’evento
è stato moderato da Claudio Giua e al
tavolo dei relatori, oltre a Binaghi e al
Segretario Generale CONI Carlo Mornati, c’erano Mario Rocco di Ernst&Young
nonché i professori LUISS Michele Costabile e Matteo De Angelis.
I 3 aspetti della ricerca - La ricerca - come ha spiegato Costabile - è
basata su tre aspetti. Effetti economici diretti, effetti economici indiretti ed effetti reputazionali e cognitivi. L’impatto economico diretto certifica la crescita del torneo che è costante
da oltre 10 anni. Se il fatturato supera
i 30 milioni e il margine di guadagno è
addirittura del 33%, impressiona quello
che può essere definito - secondo parametri scientifici - il valore complessivo del torneo. Dal 2014 al 2016, il
valore si è elevato da 115 milioni
a 181 milioni. Ancora più importante
la valutazione sull’impatto indiretto,
Claudio Giua, direttore sviluppo e innovazione del gruppo L’Espresso, conduce la presentazione
dello studio LUISS-Ernst & Young alla presenza del presidente Fit Angelo Binaghi (al centro)
ovvero il beneficio economico su città e territorio generato dal torneo. Nel
2015 le presenze complessive (accrediti compresi) sono stata circa 266.000,
per un totale di 80.130 spettatori unici.
Di questi, 75.868 sono italiani, 56.094
residenti fuori Roma. Partendo dai dati
sul turismo proposti dalla Banca d’Italia, lo studio ha potuto analizzare il
comportamento dei turisti che si recano a Roma per assistere a un evento
sportivo (non necessariamente gli Internazionali BNL d’Italia). La permanenza media del turista è di 3,3 giorni e la
spesa complessiva tra trasporti, alloggi, ristorazione, shopping e intrattenimento è quantificabile in circa 67 milioni di euro, con un potere di spesa abbastanza superiore rispetto alle spese
del turista medio. Per questa ragione,
l’impatto complessivo è stato valutato
in 94 milioni di euro (somma algebrica
tra fatturato e impatto indiretto).
Portata internazionale - Molto
interessante l’analisi sugli effetti reputazionali, illustrata dal professor Matteo De Angelis. “Si tratta di misure che
ci permettono di capire cosa si pensa
e si dice sul web di questo torneo, sia
sui social network che sui principali siti web che si occupano di tennis”. Mol-
36
to interessanti i dati relativi a Twitter:
nella sola edizione del 2015, gli Internazionali BNL d’Italia hanno generato
95.794 tweet. Per la realtà italiana si
tratta di una cifra straordinaria. Il paragone con altri eventi di un certo livello
come Salone del Mobile (22.257 tweet),
Maratona di Roma (3.438) e 6 Nazioni
di rubgy (3.253) è impietoso. È interessante notare come la percentuale dei
tweet generati in Italia sia piuttosto
bassa (16,27%) a testimoniare la portata internazionale dell’evento.
Sentiment extraction - Si tratta
del tenore dei commenti e delle opinioni sull’evento, tratti dai canali social e
dai più significativi siti internet che si
occupano di tennis. Il 73,27% sono di
natura positiva, 19.14% neutri e soltanto il 7.59% esprime valutazioni negative. Dati estremamente positivi.
Il valore del singolo spettatore degli Internazionali BNL d’Italia è ancora leggermente inferiore rispetto a quelli di altri
eventi ad “alta analogia” (Roland Garros,
Madrid, Indian Wells e Miami): sommando il valore di impatto diretto e indiretto, lo spettatore romano vale 1.171
euro. Questa è la base da cui partire per
continuare a crescere. Le premesse sono solide, importanti e positive.

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