UNITALSI Bernadette e la Misericordia
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UNITALSI Bernadette e la Misericordia
Bernadette e la Misericordia 8 dicembre 2015 Carissimi, oggi celebriamo con solennità Maria Santissima, sotto il titolo di Immacolata Concezione. È stato chiesto ad U.N.I.T.A.L.S.I. di preparare una meditazione su Bernadette e la Misericordia. Vorrei anzitutto sottolineare i tre aspetti che cercherò di toccare in queste mie parole. Uno è la Misericordia; oggi verrà aperta, per mano di Papa Francesco, la Porta Santa della Basilica di San Pietro, dando così inizio al Giubileo straordinario della Misericordia. Il secondo aspetto che toccheremo è la figura di Bernadette come persona misericordiosa e testimone della Misericordia di Dio. Il terzo ed ultimo aspetto di cui parleremo è proprio l’Immacolata Concezione di Maria Santissima, tenendo ben presente che nelle apparizioni di Lourdes, la Vergine si presenta proprio con il titolo di Immacolata Concezione. Sembrano tre aspetti distanti tra di loro ma assieme vedremo che invece sono un tutt’uno. Prima di affrontare quanto ho detto vorrei però raccontare una breve storia che darà inizio alla nostra meditazione. Era il lontano 1903 quando, il poco più che ventenne Giovanni Battista Tomassi partecipò al suo primo pellegrinaggio. Era affetto da una grave forma di artrite deformante irreversibile che lo costringeva in carrozzella da quasi 10 anni. Non riusciva ad accettare questa malattia, ribellandosi quindi a Dio e alla chiesa; avendo saputo dell’organizzazione di un pellegrinaggio a Lourdes, Tomassi chiese di partecipare, nel cuore aveva una precisa intenzione: giungere davanti alla Grotta, ai piedi della Vergine e, qualora non avesse ottenuto la guarigione, togliersi la vita con un colpo di pistola. Arrivato davanti alla Grotta rimase colpito dalla presenza dei volontari e dal loro amorevole servizio, dalla serenità degli ammalati, dall’affetto che donava conforto speranza e serenità ai sofferenti. Non ottenne la guarigione del corpo ma una guarigione ancora più grande, venne toccato dalla Misericordia di Dio. Tomassi chiese di poter parlare con il direttore spirituale del pellegrinaggio, il Vescovo Radini Tedeschi, a Lui consegnò la pistola dicendo “ha vinto la Madonna, tenga non mi serve più la Vergine ha guarito il mio spirito.” Manifesta anche, a Radini Tedeschi ed al giovane sacerdote che lo accompagnava, Angelo Roncalli (futuro Giovanni XXIII, e oggi santo) l’idea di fondare L’ U.N.I.T.A.L.S.I. Ancora oggi L’ U.N.I.T.A.L.S.I si impegna a portare a Lourdes e nei Santuari Internazionali, gli amici ammalati e coloro che non hanno le possibilità economiche per fare un pellegrinaggio. Per questo carissimi abbiamo bisogno anche del vostro aiuto! Siamo a vostra disposizione, per chiarimenti e anche per coloro che volessero aiutarci con una piccola offerta. Perché ho voluto iniziare questa nostra meditazione, raccontandovi questa storia? Anzitutto per ricordare a tutti come è nata questa associazione di cui io sono presidente in questa sottosezione Finalese. Ma c’è un motivo ben più grande ed importante che mi ha spinto a raccontarvi questo breve racconto, qui si percepisce la grande misericordia di Dio per i propri figli. “Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della Misericordia, è fonte di gioia di serenità e di pace” Così Papa Francesco al punto 2 della Misericordiae Vultus, bolla di indizione per il Giubileo straordinario della Misericordia. Ma ora torniamo nuovamente indietro, prima ancora di Giovanni Battista Tomassi, fondatore di U.N.I.T.A.L.S.I, un’altra persona viene toccata dalla Misericordia di Dio: Bernadette Soubirus. Era l’11 Febbraio 1858 e ad una ragazzina di 14 anni apparve per 18 volte in sei mesi la Santa Vergine. Quante sofferenze dovette affrontare quella povera bambina per aver detto di vedere una bianca Signora che Ella chiamava Aquierò (quella là). Venne accusata di essere una pazza, una visionaria, una bambina ignorante e stupida. Pensiamo ai molti interrogatori che dovette subire da parte di civili e religiosi, ma lei dimostrando misericordia verso tutti non si è mai opposta, pur essendo ignorante, rispondeva ad ogni quesito che le veniva posto. Mi viene in mente il discorso della montagna di Gesù, riportatoci dai Vangeli di Luca e di Matteo, Gesù elenca le beatitudini. Tre delle 9 beatitudini, così come sono riportate da Matteo al capitolo 5, mi sembrano calzanti per descrivere Bernadette. “Beati i miti perché erediteranno la terra, beati i misericordiosi perché troveranno misericordia, beati voi quando vi insulteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.” Bernadette rispecchia veramente la mitezza, non oppone resistenza ma è ferma e salda come la roccia nelle sue risposte. È misericordiosa con coloro che la insultano. L’ultima beatitudine però è quella che secondo me rispecchia la vita di Bernadette “Beati voi quando vi insulteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli”. La Madonna, nella terza apparizione il 18 febbraio dice a Bernadette “non ti prometto che sarai felice in questo mondo ma nell’altro”. Eccola la grande ricompensa nei cieli che Gesù promette a coloro che sono perseguitati a causa del suo nome! Torniamo alle apparizioni; dall’11 febbraio la bianca Signora, Aquierò, appare per 16 volte senza mai dire il proprio nome e Bernadette continua a chiamarla Aquierò (quella la); solo il 25 marzo, la Signora si presenta qualificandosi come Immacolata Concezione. Che parole difficili ed incomprensibili per quella bambina! Immaginiamo quale stupore ebbe nel sentire quelle parole a lei sconosciute! Viene da chiedersi, come mai quella bambina per 16 apparizioni non chiede mai il nome alla Bianca Signora? Semplice, Lei non aveva bisogno di conoscere il nome, le bastava contemplarla per essere in pace. Negli occhi della Vergine, Bernadette vedeva la Misericordia di Dio, quella stessa misericordia che sperimentiamo anche noi nella confessione. Abbiamo mai ascoltato profondamente, meditandole con il cuore, le parole che pronuncia il sacerdote nel darci l’assoluzione dai peccati? Forse si ma vorrei riprenderle un attimo; egli dice: “Dio Padre di Misericordia che ha riconciliato a se il mondo nella morte e risurrezione del suo Figlio e ha effuso lo Spirito Santo per la remissione dei peccati, ti conceda, mediante il ministero della Chiesa, il perdono e la pace” in questa frase è riassunta la grande misericordia di Dio. In questa frase Dio viene definito Misericordioso, ci ama al punto che, per riconciliare il mondo, si incarna diventa carne, si fa uomo e si sacrifica per noi facendosi crocifiggere. Ma l’ultima parola non è la morte, Egli vince la morte! Dio è eterno è immortale non permette che la morte abbia la meglio! Egli risorge! Dopo la resurrezione, ci manda un segno della sua perenne presenza in mezzo a noi, ci manda il suo Spirito il Consolatore, il Paraclito, il nostro Avvocato. Quali sono gli effetti immediati della confessione? Lo abbiamo detto poco fa citando la frase pronunciata dal sacerdote, prima dell’assoluzione; egli dice: “ti conceda, mediante il ministero della chiesa, il perdono e la pace” eccoli i frutti immediati! Sono il perdono e la pace! Il sacerdote, tramite tra Dio e noi, attraverso l’imposizione delle mani, invoca lo Spirito Santo e ci concede il perdono e la pace! Quella pace interiore che tanto ci fa star bene. Chi di noi dopo essersi confessato non sta meglio? Dopo la confessione stiamo bene! Quanto è grande la misericordia di Dio! Misericordia… Misericordia… è una parola che noi savonesi dovremmo avere nelle orecchie ma soprattutto nel cuore. Antonio Botta il 18 Marzo 1536 vide la Madonna sulle alture di Savona, nella seconda ed ultima apparizione, l’8 Aprile, la Vergine disse per tre volte ad Antonio benedicendo l’acqua del fiumiciattolo “Misericordia e non giustizia”. Antonio Botta, anch’egli testimone della grande Misericordia di Dio. Anche Lui come Bernadette è uno strumento nelle mani di Dio. il Signore si serve di queste umili persone per darci testimonianza della sua misericordia. Credo comunque che il più grande esempio della Misericordia di Dio lo troviamo in Maria Santissima. Faccio mie le parole che usa Papa Francesco nella bolla Misericordiae Vultus per indire il prossimo Anno Santo, iniziato oggi, 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione. Dice: “questa festa liturgica indica il modo di agire di Dio fin dai primordi della nostra storia. Dopo il peccato di Adamo ed Eva, Dio non ha voluto lasciare l’umanità sola e in balia del male. Per questo ha pensato e voluto Maria Santa e Immacolata nell’amore, perché diventasse madre del Redentore dell’uomo. Dinanzi alla gravità del peccato, Dio risponde con la pienezza del perdono. La misericordia sarà sempre più grande di ogni peccato, e nessuno può porre un limite all’amore di Dio che perdona” Vorrei cogliere un particolare dalle parole del Papa, appena citate. Si dice che “Dio ha pensato e voluto Maria”; ciò significa che Dio già conosceva la fragilità dell’uomo e, prima di ogni cosa, ha pensato Maria . Maria Santissima era nel pensiero di Dio prima di tutti i tempi. Ella è stata concepita Immacolata per diventare poi degna dimora del Redentore. Quando l’Angelo dice a Maria che darà alla luce un Figlio, Ella dice “si”, è grazie a quel si che la misericordia di Dio entra visibilmente nel mondo e può entrare nel mondo perché Maria è pronta, è già stata preparata prima di tutti i tempi ad accogliere l’incarnazione di Dio. La frase del Papa che ho citato dice che “dinanzi alla gravità del peccato Dio risponde con la pienezza del perdono”. Ecco che nuovamente ritorna quello che dicevamo pocanzi riflettendo sulla frase che il sacerdote pronunzia al termine della confessione, Dio “ha riconciliato a se il mondo con la morte e risurrezione del Suo Figlio e ha effuso lo Spirito Santo per la remissione dei peccati”. Nell’iconografia cristiana, siamo soliti rappresentare l’Immacolata Concezione come una donna vestita di bianco e con il manto azzurro e sotto ai suoi piedi il serpente. Anche la bella statua che abbiamo ora davanti ai nostri occhi è vestita così. Abbiamo mai riflettuto su questa simbologia? Il vestito bianco indica la purezza di Maria, la sua Immacolatezza il bianco è per eccellenza il colore del pulito. Il manto azzurro ha il significato della divinità, mi spiego, Maria Immacolata, vestita di bianco si riveste di Dio, pronunciando il suo Si permette a Dio di rivestirla della Sua divinità, ecco il manto azzurro, la divinizzazione di Maria. Il serpente significa invece il peccato, Maria è stata preservata dal peccato Ella non è nata con il peccato e non ha mai commesso peccati in tutta la sua vita, ecco quindi che vince il peccato schiaccia il male sotto ai suoi piedi, si avverano così le parole pronunciate da Dio nel Libro della Genesi; quando maledice il serpente dice “io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno” (Gn 3, 15). Maria Santissima è la Donna che schiaccerà la testa al serpente! Nell’avviarmi a concludere questa nostra meditazione, vorrei cogliere un ultimo legame tra Lourdes e l’Annunciazione. Abbiamo detto e crediamo, in quanto dogma di fede, che Maria è stata concepita nella mente di Dio prima di tutti i tempi. È l’Immacolata Concezione. Sappiamo inoltre che il 25 marzo la chiesa celebra l’Annunciazione, quando cioè l’Angelo annunzia a Maria la sua futura maternità verginale, i tempi erano maturi, la madre era pronta, Immacolata, era giunto il momento dell’incarnazione, Maria dice sì ed il verbo si fece carne venendo ad abitare in mezzo a noi. Viene ora da chiedersi: che legame c’è quindi, tra Lourdes e l’Annunciazione? Questo: la Madonna, a Lourdes, comunica a Bernadette il suo nome dicendo “io sono l’Immacolata Concezione” proprio il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione. Un caso? Non credo proprio, Dio è perfetto, non sbaglia, Maria il giorno in cui si celebra il concepimento di Gesù dice a Bernadette di essere colei che è stata concepita Immacolata ancor prima di nascere. Dice a noi. Io ora posso concepire il figlio di Dio perché prima di tutti i tempi sono stata preservata dal peccato io, Immacolata sono degna e pronta per ricevere lo spirito di Dio. Allora carissimi invochiamo Maria quale Madre di Misericordia.