Inserto NPL x tipografia
Transcript
Inserto NPL x tipografia
Staccare, tagliare lungo la linea tratteggiata e piegare. Rita Valentino Merletti, dal sito Nati per Leggere della Regione Piemonte: www.regione.piemonte.it/natiperleggere/ Questa immagine disegnata da Altan è il logo di NATI PER LEGGERE e racchiude in sé gli elementi importanti del progetto. La tenerezza dell'abbraccio materno, la confortevole posizione del bambino, il libro, tenuto in mano in modo che mamma e bambino possano leggerlo davvero insieme. Sulle pagine del libro non compaiono parole perché chi 'fa' davvero il libro non è l'autore ma il lettore... La voce di chi legge dà vita alla pagina bianca, crea il miglior libro possibile, lo rende unico e lo consegna alla memoria del bambino che ascolta perché possa essere trasformato in ricordo. Agostino Traini, è nato il 6/8/61 a Roma ed è un autore illustratore di libri per bambini. La Mucca Moka, il Signor Acqua, la banda di Popo e la pecora Ornella sono alcuni dei suoi divertenti personaggi. Bruno Tognolini, nato a Cagliari, ha studiato al DAMS di Bologna, dove ora vive. Dopo il lungo apprendistato nel teatro “militante” (opere con Vacis, Paolini, Baliani), ora lavora a tempo pieno come scrittore, per l’infanzia e non solo. È autore di programmi televisivi (dopo quattro anni di “Albero Azzurro” ora è all’ottavo di “Melevisione”), di libri per bambini (con Giunti, Salani, Mondadori, Fatatrac, Rai-Eri e altri), di teatro e altre cose (cd-rom, siti web, canzoni per film). Altre notizie e testi su www.tognolini.com pediatra per amico un Nati Per Leggere è un’iniziativa dell’Associazione Culturale Pediatri, dell’Associazione Italiana Biblioteche e del Centro per la Salute del Bambino per promuovere la lettura ad alta voce ai bambini fin dai primi mesi di vita. Agostino Traini illustrate da Centro per la salute del bambino ASSOCIAZIONE CULTURALE PEDIATRI ACP Sette filastrocche del Fantabosco per curare le malattie fiabesche Bruno Tognolini Il Fantabosco – che voi vedete nel programma TV “La Melevisione” – è un Mondo di Fiaba, irraggiungibile dal nostro mondo reale, cioè – come dicono i fiabeschi – da “Città Laggiù”. Loro invece qui da noi vengono, eccome: ogni tanto fanno qualche spedizione per rifornirsi di varie cose che gli occorrono, e per esempio di buone filastrocche. Ebbene sì, la gnoma poetessa Linfa si fa ispirare da un umano, che scrive le rime per lei. Questo non è affatto strano, nei Mondi di Fiaba, come da noi non sarebbe strano per uno scrittore farsi ispirare le storie che scrive dagli gnomi. Questo filastrocchiere umano che aiuta i fiabeschi si chiama Bruno Tognolini, è uno scrittore di libri per bambini che vive in Italia, e per questo numero ci ha regalato sette filastrocche di guarigione, che i Fiabeschi hanno usato in varie occasioni. Lui dice che si possono usare anche qui da noi a Città Laggiù, per le malattie dei bambini umani. II E questa infine, che è addirittura tripla, la dicevano Linfa e Ronfo un lontano Natale per guarire un vecchio albero malato, che aveva solo quattro foglie e stava morendo, e che poi è guarito ed è diventato un bellissimo e vigoroso Albero di Natale. FILASTROCCA PER GLI ALBERI MALATI Signore Albero, Albero anziano Ecco la foglia della mia mano Ecco la fronda della mia bocca Bocca ti parla, mano ti tocca Ecco la voce che tu capisci FRONDEGGIA, signore, FIORISCI! Signore Albero, signore vecchio La terra è letto, il cielo è specchio Il mare dondola con le sue onde L’albero mormora con le sue fronde Il vento fischia, il tuono lampeggia FIORISCI, signore, FRONDEGGIA! Signore Albero, barone muto Ombra all’impiedi, sole seduto Babbo gagliardo di tutti i tramonti Non te ne andare dai nostri racconti Ora FRONDEGGIA, ora FIORISCI Albero Nonno GUARISCI! VI Come vento che scaccia le foglie Passa la mano e il male ti toglie Come nuvola quando c’è brezza Passa ogni male con questa carezza Come rondine che vola bassa Passa la mano ed il male ti passa Mano di piuma, mano di pane Dolore passa, carezza rimane FILASTROCCA DEI MASSAGGI CAREZZANTI Questa la recitava Balia Bea mentre faceva i massaggi alla schiena di Re Quercia, che soffriva di Mal di Tronco (in passato era stato un vecchio albero). Pungi puntura, col tuo pungiglione Non ho paura di te, calabrone Tu sei la cura, non la malattia Pungi, poi vattene via FILASTROCCA DELLA PUNTURA Le malattie sono grigie mattine Dentro, nascosti, hanno ciuffi di spine Quando guariscono e tornano sane Dentro han mollica di pane FILASTROCCA DELLE MALATTIE NOIOSE Le prime due le ha dette Linfa un giorno che Tonio si era ammalato, e Lupo Lucio s’era travestito da dottore sperando di curare anche qualche gnometto malato, e poi magari mangiarselo. III FILASTROCCA DELLE LUNGHE MALATTIE Questa la diceva Balia Bea a Tonio la volta che si era preso la Pignaccola, malattia lunga e noiosa che fa venire in faccia dei pallini blu. Questa l’aveva trovata in una pallina di Sputapallin la Principessa Odessa, guarda caso, proprio un giorno in cui aveva preso una storta alla caviglia. FILASTROCCA DELLA BUONA GUARIGIONE E questa l’hanno dedicata Principe Giglio e Principessa Odessa a Tonio, quando è guarito da quella lunga Pignaccola. Mano che piglia, piede che porta Fammi passare il dolore di storta Piede che porta, mano che piglia Togli il dolore dalla mia caviglia Dritta è la storta, corta è la via Zampe di lepre che corrono via! FILASTROCCA CONTRO LE STORTE Ben guarito, ben tornato Ben condito, ben sfornato Ogni febbre è come un forno Che ti cuoce tutto il giorno Ma il tuo male ora è finito La salute ora ritorna Il malato ora è guarito Come il pane che si sforna Testa e pancia e gola sane E fresco come il pane Per ogni male di gola e di pancia Sul comodino c’è sempre un’arancia Tagliata a fette, sopra un piattino Gialla nel giallo del sole al mattino Sole al mattino che gira più lento Polvere d’oro nei raggi d’argento Quanto ci mettono fino al mio letto? E io a guarire quanto ci metto? Prima riposo e dopo sto sveglio Prima sto peggio ma dopo sto meglio Brividi fiori, febbre di fiamma Parte la zia perché viene la mamma Viene la mamma e parte la zia Febbre cavalla, vattene via IV V