MERCEDESlBENZ è LA PRIMA Casa automobilistica al mondo a

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MERCEDESlBENZ è LA PRIMA Casa automobilistica al mondo a
i n n o v a z i o n e
Il piacere di
(non) guidare
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di Gianni Marin
Mercedes-Benz è la prima Casa automobilistica
al mondo a dimostrare che è possibile viaggiare su un’auto
completamente automatica anche nel traffico urbano
ed extraurbano: lo scorso agosto, la vettura sperimentale
S 500 Intelligent Drive ha percorso ‘da sola’ un tragitto
di circa 100 km affrontando con successo tutte
le insidie della strada.
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i n n o v a z i o n e
SCR U TARE LA S T RADA
Il disegno sottostante mostra come la S 500
riesca a individuare e a reagire agli ostacoli che
incontra lungo il percorso. Le telecamere e i
sensori radar sono in grado di ‘vedere’ fino a
200 metri intorno alla vettura e questo raggio
viene analizzato 25 volte al secondo. Ciò
consente alla S 500 di prevedere i movimenti
degli altri utenti della strada, modificando di
conseguenza la propria traiettoria. In caso la
vettura ‘capisca’ di non poter superare un ostacolo improvviso, questa si ferma autonomamente e attende finché la situazione non le
consenta di procedere oltre.
N
el campo della mobilità, Mercedes-Benz è da sem­
pre impegnata ad anticipare le esigenze della so­cie­
­tà e, in questo contesto, rientra appieno la prossima
rivoluzione avviata dalla Casa di Stoccarda: la
guida autonoma, ovvero senza nessun intervento
umano; in poche e semplici parole: l’auto che va
da sé. Il primo prototipo, la S 500 Intelligent Drive,
è già stato testato su un percorso di circa 100 km,
da Mannheim a Pforzheim, lo stesso che esatta­
mente 125 anni fa aveva intrapreso Bertha Benz,
moglie dell’inventore dell’automobile Carl, per
dimostrare come il veicolo del marito fosse affida­
bile anche sulle lunghe distanze: oggi come allora,
Mercedes-Benz su quella strada ha voluto scrivere
una pagina epocale della storia dell’automobile. Con
la differenza che in questa occasione non si è trat­
tato di affrontare un percorso semi-deserto come
all’epoca di Bertha Benz, bensì la S 500 ha dovuto
gestire col ‘pilota automatico’ il traffico e le situa­
zioni complesse dell’andare in auto al giorno d’oggi,
inclusa la presenza di semafori, rotatorie, pedoni,
ciclisti, motociclette e veicoli tramviari.
Tecnologia già disponibile
L’aspetto più interessante è che, per ottenere que­
sto incredibile successo, la Casa di Stoccarda non
è ricorsa a inedite tecnologie avanzate ed estrema­
mente costose, ma si è avvalsa di soluzioni tecni­
che analoghe a quelle delle vetture di serie, già
disponibili in forma simile sulla nuova Classe E e
in particolar modo sulla Classe S. Utilizzando tec­
nologie che costituiscono un’evoluzione dei sensori
già in uso su queste gamme ‘premium’, i progetti­
sti Mercedes hanno insegnato al prototipo S 500
a vedere la strada, a capire dove si trovasse e come
dovesse reagire autonomamente. Con il suo pilota
‘altamente automatizzato’, l’auto ha trovato da sola
la sua strada nel traffico: il guidatore non aveva
bisogno di monitorare costantemente il sistema e
ha potuto svolgere, in una certa misura, altre atti­
vità. “L’esito positivo delle prove su strada sulle
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L’esito positivo delle
prove su strada sulle tracce
di Bertha Benz ha dimostrato
che la guida ‘altamente
automatizzata’ non è un’utopia”
tracce di Bertha Benz ci ha dimostrato che la guida
‘altamente automatizzata’ è possibile anche fuori
dai circuiti chiusi al traffico o in situazioni che sono
solo relativamente prevedibili. Abbiamo acquisito,
ed era questo l’obiettivo del progetto, informazioni
fondamentali in merito alla direzione in cui dob­
biamo perfezionare i nostri attuali sistemi per
poter realizzare la guida autonoma anche al di fuori
delle autostrade. Noi stessi ci siamo stupiti di quanto
siamo già riusciti a fare con i nostri attuali sensori,
ma ora sappiamo anche quanto tempo e quanta fa­­
tica ci vogliono per ‘insegnare’ alla vettura a tenere
il giusto comportamento in una molteplicità di situa­
zioni stradali”, ha commentato Thomas Weber,
membro del consiglio direttivo Daimler e
L’AU T O SA D OV E ANDARE
Il veicolo segue il percorso impostato,
ma è in grado di adattarsi alla situazione
contingente: sa a quale velocità può
andare, quale carreggiata seguire e a chi
deve dare la precedenza. Il posizionamento
GPS è integrato sia da una telecamera
stereoscopica anteriore, la quale calcola
l’esatta posizione del veicolo basandosi sulla
segnaletica orizzontale, sia da una posteriore
che confronta i dati ‘visivi’ con quelli registrati dalla
cartografia del sistema.
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IL S O RPASS O DELLA
T ECN O L O G IA
Nel suo viaggio di 100 km da Mannheim a
Pforzheim, la vettura sperimentale S 500
Intelligent Drive ha dovuto padroneggiare
in modo autonomo situazioni molto complesse, come semafori, rotatorie, pedoni,
ciclisti e tram. E non si è fatta mancare
neppure qualche sorpasso.
responsabile della divisione Ricerca del Gruppo e
del settore Sviluppo di Mercedes-Benz Cars. L’obiet­
tivo finale è quello della guida ‘completamente
automatizzata’, in cui il sistema sia in grado di
padro­neggiare autonomamente tutte le situazioni;
il guidatore in tal caso non dovrebbe tenere sotto
controllo il sistema e potrebbe occuparsi d’altro,
poiché a questo livello la vettura può viaggiare
senza nessun intervento umano. Ma questo obiet­
tivo non è facile da raggiungere, né sarà raggiun­
gibile tanto presto, come spiega Weber: “La guida
autonoma non diventerà una realtà dall’oggi al
domani. Con questa prova, tuttavia, abbiamo com­
piuto un passo importante verso questo futuro”.
Un futuro possibile
Le prove più recenti con la S 500 hanno permesso
ai ricercatori Daimler di fare esperienze importanti
e di comprendere quali sfide devono ancora essere
superate per poter arrivare alla guida ‘altamente’ e
‘completamente’ automatizzata. I dati raccolti, inol­
tre, confluiranno nella pianificazione delle future
generazioni di vetture. Ha infatti ulteriormente sot­
SE M A F O RI E R O TAT O RIE
L’auto riconosce le luci dei semafori, sa
come affrontare le rotatorie e riesce a capire
se un’altra vettura stia infrangendo le regole di
precedenza, reagendo prontamente per evitare
una collisione.
Vogliamo essere
i primi a offrire
funzioni di guida
autonoma sulle
vetture di serie.
E ci riusciremo
entro la fine di
questo decennio”
tolineato Weber: “Vogliamo essere i primi a offrire
funzioni di guida autonoma sulle vetture di serie. E
ci riusciremo entro la fine di questo decennio”.
Intanto, in Mercedes-Benz è già realtà la guida ‘par­
zialmente autonoma’ sui nuovi modelli Classe E e
Classe S, grazie a dispositivi di assistenza che
garantiscono un monitoraggio a 360° di ciò che
accade intorno alla vettura. Tra questi, il nuovo
DISTRONIC PLUS, con sistema di assistenza allo
sterzo e Stop&Go Pilot, guida la vettura in modo
praticamente automatico nelle code. Questo apparato
è il cuore del ‘Mercedes-Benz Intelligent Drive’,
l’interconnessione ‘intelligente’ di tutti i sistemi
di sicurezza e per il comfort che, guardando all’obiet­­tivo finale di una guida autonoma, punta innanzi­
tutto alla prevenzione degli incidenti.
IL V IDE O
A questo indirizzo è possibile
visionare l’interessante filmato
dell’impresa della S 500 Intelligent Drive
sulle strade tedesche.
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foto daimler
mb-qr.com/0 fe