01/ Ricerca - Corso di Laurea in Disegno industriale
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01/ Ricerca - Corso di Laurea in Disegno industriale
01/ Ricerca “Spaghi di diciotto fili pieni di pece perché a lavoro finito dovevano essere impermeabili” /fonte: www.distrettocalzaturesanmauropascoli.it/ Un viaggio nel tempo; dal ciabattino dell'800 all'industria d'eccellenza ANALISI DEL PROGETTO CONTESTO seconda fase di ricerca Il progetto nasce con l’intenzione di valorizzare il patrimonio culturale e il territorio di San Mauro Pascoli, distretto industriale calzaturiero famoso a livello mondiale. Dopo una prima fase di ricerca, relativa all’industria calzaturiera italiana nella sua totalità, ho deciso di focalizzarmi in particolare sui materiali e sulla forma della scarpa, come elementi principali e fondamentali del ciclo di progettazione e successiva produzione. La produzione del distretto si concentra nella manifattura di calzature di fascia medio-alta e top di gamma, con prodotti caratterizzati dall’impiego di materie prime pregiate, valorizzate da lavorazioni artigianali. Qui hanno sede alcune delle più note marche dell'alta moda calzaturiera. processi tecnologici • materiale • forma Infradito Havaianas dal 1962 processi artigianali • Don’t Run - Beta 2013 Contemporaneamente alla ricerca sui materiali, ho portato avanti la volontà di operare attraverso un processo di realizzazione che unisca metodi artigianali e industriali, al fine di arrivare ad un oggetto iconico che possa raccontare l’intero iter di progettazione. Procedendo per fasi di transizione, fino ad arrivare ad un prodotto finito, ho incontrato un ambiente fertile dove sperimentare, osservare e affrontare ogni singola fase di progettazione, interrogandomi sui materiali e sui processi produttivi. prima fase di ricerca RIFERIMENTI /calzature presenti sul mercato San Mauro Pascoli Gatteo Savignano sul Rubicone Diffuso il lavoro in contoterzi per le grandi griffe, con riferimento al prodotto finito e ai componenti. La presenza di cooperazione tra le imprese del distretto consente lo sviluppo congiunto di prodotti con fornitori. 270 aziende +3800 addetti Lasso 2010-2013 LINEA DEL TEMPO i ciabattini che lavorano per l'esercito ottengono la qualifica di fornitori militari con esonero di leva diverse famiglie sammauresi, tra cui Pollini, sono spinte a riprendere l'attività, e il commercio si amplia fino ai vicini centri di Cesena, Rimini e Forlì. grande guerra 1915 ricostruzione 1945 • transizione a meccanismi produttivi più maturi: le aziende si ampliano e accanto ai calzaturifici nascono e prosperano aziende sussidiarie MIR MAR negli ultimi vent’anni lo scenario calzaturiero di San Mauro si modifica progressivamente a favore di un minor numero di aziende di maggiori dimensioni. l’intero territorio respira aria di scarpe e gli artigiani varcano l’oceano per approdare nelle migliori boutique internzazionali made in italy successo 1970 sviluppo distretto 1960 grandi marchi 1990 1900 origini 1930 scarpe esercito 1955 boom economico 1965 miracolo industriale 1980 svolta del lusso i ciabattini aggiustavano le scarpe sull'uscio di casa o a domicilio, barattando il proprio lavoro con prodotti alimentari gli scarponi per alpini garantiscono al paese un periodo di prosperità; i calzolai lavorano a mano usando "spaghi di diciotto fili pieni di pece, che a lavoro finito dovevano essere impermeabili" il boom dei consumi porta alla transizione dai piccoli laboratori locali ai cosiddetti "capannoni", e intere famiglie abbandonano i campi per trasferirsi nelle fabbriche. verso la fine degli anni '60 emerge chiaramente l'importanza della pubblicità e della comunicazione per un settore che privilegia l'estetica e l'immagine San Mauro Calzaturiera abbandona la difficile competizione con i comparti produttivi più economici scegliendo la strada del lusso e del mercato medio alto PUNTI DI FORZA /distretto PUNTI DI DEBOLEZZA /distretto associazioni di categoria • rispetto dell’ambiente • capacità commerciale imprenditoriale • attività di formazione • flessibilità produttiva • qualità del prodotto • Espadrillas 1300-2015 • Indica Melissa 2015 OBIETTIVI FILIERA PRODUTTIVA /procedimento attuale del distretto calzaturiero competenze design/artigianato • UNifold 2013 difficoltà nei nuovi rapporti /1 • rischio di perdita delle competenze /2 • prima • perdita di attrattività per le nuove generazioni • bassa competitività dei costi • mancanza di motivazione • mancanza di affinamento fase ideativa disegno sopra sotto /5 montaggio • scelta modello • preparazione • contrafforti • raspatura • soletta (sandali) • applicazione soletta • applicazione mastice • premonta • rettifica • tirafianchi • calzera • forno /per accellerare il processo di adattamento della forma sulla tomaia del modello • disegno sulla forma • sviluppo modello su cartoncino /6 applicazione del fondo /3 • taglio taglio • sgrossatura - ribattitura • boetta /spianatura e spigola per il tacco • scardatura /raspatura a misura con la suola • mastice • pressatura • prefissa • lavata della forma • inchioda tacchi della pelle o dei tessuti con fustellatrici • fustellatrici a carrello • fustellatrici a bandiera /7 cooperazione Università degli Studi della Reppublica di San Marino ∙ Università Iuav di Venezia ∙ Corso di laurea in Disegno industriale ∙ a.a. 2014-15 ∙ Alessia Colonna ∙ laz, create da te ∙ patrimonio culturale e valorizzazione del territorio ∙ tavola 1 /4 • scarnitura • incollaggio giunteria • rifilo finitura • spaccatura fodere • applicazione sottopiede • pulitura • lucidatura pelle (taglio vivo/ripiegato) • cucitura /8 messa in scatola L’obiettivo del progetto riguarda il coivolgimento diretto dell’utente nella fase di montaggio della scarpa, che può essere personalizzata a seconda dei propri gusti. Il cliente diventa progettista e questo porta a diminuire la filiera produttiva, riducendo il numero di operazioni, i costi ed i materiali coinvolti nella progettazione. velocità custom 4 elementi risparmio novità semplicità Altro importante obiettivo di laz è portare nuovo lustro all’interno del distretto, con un prodotto semplice e coinvolgente, che non rimane mai uguale a se stesso, sfruttando tecniche innovative per la produzione dei diversi elementi che lo compongono. Riduzione filiera • Materiali disponibili • Forma innovativa • Risparmio “Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare. Per semplificare bisogna togliere, e per togliere bisogna sapere cosa togliere. Togliere invece che aggiungere vuol dire riconoscere l’essenza delle cose e comunicarle nella loro essenzialità. La semplificazione è il segno dell’intelligenza”. 02/ Sviluppo /fonte: Bruno Munari, Verbale scritto, Ed. Il Melangolo, Genova, 1992 CONCEPT Il sandalo laz è una calzatura che nasce dalla volontà di valorizzare il distretto calzaturiero di San Mauro Pascoli, all’interno del quale operano aziende che usano tecniche e materiali di alto livello, prediligendo il lavoro manuale. Partendo dall’idea dello spago di 18 fili, resistente ed impermeabile, tipico degli scarponi realizzati per l’esercito durante la Seconda Guerra Mondiale, ho deciso di concentrarmi su un elemento secondario, rendendolo protagonista: il laccio. Il laccio è l’elemento fondamentale del progetto, senza il STATEGIE DI SVILUPPO • FILIERA PRODUTTIVA • TARGET quale la calzatura non prenderebbe forma. Lo sviluppo del sandalo prevede l’unione di tecniche innovative come lo stampaggio ad iniezione della gomma (pensato per la suola), e tecniche artigianali di taglio e cucitura (pensate per la fasciatura). Laz è una calzatura componibile e personalizzabile, che non rimane mai uguale a se stessa. L’intento di coinvolgere il cliente nel processo di montaggio del sandalo crea nuovi modi di concepire la calzatura. Giocosità e divertimento sono il dna di laz. /strategie di sviluppo Il Polo produttivo di San Mauro Pascoli è da sempre noto per la qualità delle sue produzioni. In prospettiva, la crescente importanza attribuita alla qualità dei prodotti e servizi offerti e alla flessibilità produttiva, potrebbero portare ad una riscoperta delle filiere ed avvantaggiare il distretto. Ciò dipende dalla sensibilità dei consumatori verso il valore del Made in Italy, inteso come immagine e design italiano, ma soprattutto come capacità realizzativa delle sue maestranze. È importante conservare l’integrità della filiera, che garantisce flessibilità produttiva ed è alla base della qualità delle produzioni. Finora l’aver conservato in loco la filiera produttiva evitando, al contrario degli altri principali distretti calzaturieri italiani, di ricorrere massicciamente all’esternalizzazione, è stato premiante, in quanto San Mauro Pascoli è l’unico polo calzaturiero che nel corso degli anni 2000 ha conosciuto un significativo progresso del suo avanzo commerciale. Il suo futuro dipende dall’interazione di MATERIALI È un materiale rinnovabile e riciclabile provieniente da foreste di alberi di caucciù, la cui produzione richiede un ridotto consumo di acqua e di sostanze chimiche. La scelta della gomma è dipesa principalmente dalle caratteristiche intrinseche ed uniche del materiale. L’elasticità permette alla scarpa una maggiore flessione ed un ritorno rapido alla forma iniziale, favorendo la flessione durante la camminata. I fondi in gomma hanno un elevato grip al terreno, garantendo comfort e sicurezza, e una maggiore durata all’abrasione nel tempo. /filiera produttiva, procedimento per il sandalo laz /1 /2 disegno • fase • stampaggio stampaggio ad iniezione ideativa /3 messa in scatola della gomma naturale in diverse colorazioni • lo stampo viene aperto dopo il raffreddamento del manufatto taglio e finitura delle fasce di similpelle • bordatura dei lembi dobbi di pelle • inserimento soletta in gomma memory rivestita di similpelle degli elementi nella scatola con relative istruzioni di montaggio /5 montaggio “fai da te” • taglio La soletta a memoria di forma riduce la pressione da contatto con il fondo della scarpa, donando una piacevole sensazione di benessere. Questo materiale stimola la circolazione, supporta perfettamente l’arcata del piede, aumenta la stabilità e contrasta la formazioni di calli. Ha ottime caratteristiche di evaporazione e traspirazione dei fluidi, e assicura un buon isolamento del calore. /prime idee /sviluppo del concetto di “laccio” femminile rappresenta la componente maggioritaria della spesa dei consumatori. Mentre il mercato delle calzature maschili è caratterizzato da maggiore attenzione a funzionalità, comodità, stile e qualità intrinseca del prodotto, quello femminile riserva maggiore importanza alla moda. Questo fa si che il numero di calzature consumato pro capite sia più elevato nel mercato femminile che in quello maschile. Laz è un sandalo alla moda, che presenta qualità dei materiali, ma anche attenzione a comfort e funzionalità. Il target a cui si riferisce è quello femminile. • inserimento • inserimento delle fasce di finta pelle all’interno dei fori, con intreccio sempre diverso e personale • chiusura dei lembi con clip sui fori predisposti 54% DONNA /target Nel settore calzaturiero, la distinzione dei generi e l’età del consumatore sono importanti fattori di segmentazione del mercato. Nei Paesi ad elevato reddito, il mercato SCHIZZI PROGETTUALI /lattice memory foam /gomma naturale /4 tutti gli attori presenti sul territorio, che possono contribuire a mantenere ed arricchire il patrimonio di sapere e conoscenze di un settore in continuo sviluppo. 28% UOMO 26% UNISEX SANDALO laz /kit laz /schizzo del sandalo laz Il Kit per il montaggio del sandalo laz è composto da: due suole in gomma naturale • due fasce in similpelle nei colori preferiti dal cliente • 10 clip per la chiusura delle fasce di finta pelle • istruzioni per il montaggio • packaging del prodotto in polipropilene • SUOLA /colore STRINGHE /colore CLIP /modello - colore disponibile argento sfera gomma naturale similpelle /similpelle La similpelle non ha nessuna componente di origine animale. A differenza della pelle rigenerata, è costituita da un film di materiale resinoso poliuretanico steso su una tela di cotone o di fibra sintetica. La resina viene tirata sulla fibra fino ad ottenere uno strato sottile. E' considerata alla stregua di un rivestimento in tessuto, ma ha un costo maggiore perché emula la pelle. Vantaggi: STUDIO DELLA FORMA Scelti i materiali, la ricerca è passata allo studio della forma, che mi ha portato a condiserare modelli e modi d’uso di calzature esterne al distretto, in particolare i primi sandali e gli scarponi chiusi degli antichi romani. Il laccio è sempre stato uno degli elementi ricorrenti nei sandali, e laz vuole crearne nuovi utilizzi e significati sfruttando innovazione e tecnica. /scelta del nome Il nome laz, laccio in dialetto romagnolo, è stato pensato con l’obiettivo di trasmettere la filosofia alla base del progetto, evidenziandone l’elemento principale. Il logo è composto da un testo semplice, pulito e d’impatto, caratteristiche che rappresentano i valori primari del progetto. Il colore con cui nasce il logo è il nero. È possibile utilizzarlo nelle varianti di colore ciano, verde, arancio, giallo e fucsia, colori vivaci e brillanti che trasmettono benessere, calore e divertimento. Il pay off “create per te”, comunica immediatamente al cliente quali sono le caratteristiche del sandalo, che va montato personalmente una volta acquistato. /evoluzione del logo /font Nella Sue, Regular /sandali degli antichi romani A B C D E F G H I J K L M C 0 ∙ M 0 ∙ Y 0 ∙ K 100 convenienza del prezzo • resistenza al caldo • facilità nella pulizia • idrorepellente • non si altera con l'esposizione alla luce • N O P Q R S T U V W X Y Z a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Svantaggi: non traspira • con l'usura tende a deteriorarsi nel tempo lasciando intravedere nelle pieghe il tessuto sottostante • manca di morbidezza e freschezza al tatto • Antica Roma/ Caligae Romane sandali in cuoio dei legionari Università degli Studi della Reppublica di San Marino ∙ Università Iuav di Venezia ∙ Corso di laurea in Disegno industriale ∙ a.a. 2014-15 ∙ Alessia Colonna ∙ laz, create da te ∙ patrimonio culturale e valorizzazione del territorio ∙ tavola 2 C5∙M0 Y 100∙ K 0 C 0 ∙ M 50 Y 100 ∙ K 0 C 0 ∙ M 100 Y 20 ∙ K 0 C 65 ∙ M 0 Y5∙K0 C 65 ∙ M 0 Y 100 ∙ K 0 03/ Progetto DISEGNI TECNICI /vista laterale COLORI E INTRECCI /intreccio 1 - scala 1:1, suola n.40, misure in cm /manifesto pubblicitario - modello Lèa La parola chiave alla base del manifesto promozionale è vitalità. Il manifesto ha infatti lo scopo di trasmettere immediatamente al pubblico il vero spirito di laz, con colori vivaci e un messaggio d’effetto. Lo sfondo presenta una sfumatura verticale che parte dal colore giallo, azzurro, arancio, fucsia o verde, e termina con il bianco. In primo piano il sandalo nei modelli Lèa e Lòrie, di diversi colori, comunica velocemente la versatilità degli elementi della calzatura, la semplicità nell’indossarli e la varietà dei colori disponibili. 22,5 soletta in lattice memory foam sp. 5 - 10 mm foro passante fascia in similpelle n. 5 8,5 h 5 - l 27 7,5 19 57,5 MANIFESTO PUBBLICITARIO 6,5 17,5 76,5 27 15 12 27 15 27 15 27 33,5 270 soletta in lattice memory rivestita in similpelle 5 287 /vista frontale - scala 1:1, suola n.40, misure in mm - scala 1:1, suola n.40, misure in mm 13 /vista superiore ed infeiore suola in gomma naturale /intreccio 2 - modello Lòrie scasso per inserimento soletta /vista posteriore clip in acciaio nichel free - scala 1:1, suola n.40, misure in mm /modello Lèa 287 247 Lèa = lei, in dialetto romagnolo Il modello Lèa presenta un intreccio semplice, senza incroci, con allacciatura alla caviglia e tallone del piede libero. Vengono utilizzati quattro dei cinque fori passanti e sono necessarie due clip per la chiusura: una alla caviglia e la seconda davanti, vicino alle dita. 23,5 /fascia VALUTAZIONE DEI COSTI /tabella dei costi /libretto delle istruzioni - scala 1:2, suola n.40, misure in mm È stato pensato per aiutare l’utente a capire le fasi di montaggio del sandalo, consigliando due intrecci studiati ed efficaci. Il cliente è libero di sperimentare soluzioni diverse, esprimendo la propria creatività e fantasia. La chiusura con le clip è facile ed immediata. /colori disponibili 12 50 texture grip Lòrie = loro (femminile), in dialetto romagnolo Il modello Lòrie presenta un intreccio incrociato e allacciatura alla caviglia. Il tallone del piede è ben fisso alla suola, e la camminata più confortevole. Vengono utilizzati tutti e cinque i fori passanti, più due clip per la chiusura: alla caviglia e davanti, vicino alle dita. PACKAGING 5 71 /modello Lòrie Lèa e Lòrie: due consigli per imparare ad esprimere la tua fantasia modello Lèa 1600 /clip /scala 2:1 27 pomoli da 4 mm 50 5 26,5 58 10 4,5 10 50 25 79,5 10 10 12 99,5 3,5 6,5 modello Lòrie /contenitore Il contenitore è realizzato in polipropilene trasparente, negli stessi colori del sandalo: bianco, nero, giallo, arancio, fucsia, azzurro e verde. La froma richiama la linea morbida del sandalo e si ottiene da un unico pezzo appositamente piegato. All’interno contiene due suole, due fasce in similpelle, dieci clip per la chiusura e il libretto delle istruzioni. Università degli Studi della Reppublica di San Marino ∙ Università Iuav di Venezia ∙ Corso di laurea in Disegno industriale ∙ a.a. 2014-15 ∙ Alessia Colonna ∙ laz, create da te ∙ patrimonio culturale e valorizzazione del territorio ∙ tavola 3 • intreccio semplice senza incroci alla caviglia • tallone del piede libero • usa 4 dei 5 fori passanti • 2 clip per chiudere: alla caviglia e davanti, vicino alle dita. • allacciatura Con il sandalo laz puoi sperimentare soluzoni sempre diverse esprimendo la tua creatività e fantasia! effetto incrociato alla caviglia • tallone del piede fisso alla suola • camminata confortevole • usa tutti i fori passanti • 2 clip per chiudere: alla caviglia e davanti, vicino alle dita. Stampo suola dx - sx 5.000 € Stampaggio ad iniezione della suola 10,00 € 1 fascia in similpelle 0,90 € 1 clip acciaio 0,50 € Packaging 1,50 € costo di produzione totale (2 sandali) 25,80 € prezzo di vendita 79,99 € • intreccio • allacciatura : dai vita al tuo stile