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Il gioco del lotto è un gioco d`azzardo, e probabilmente il gioco a
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Il gioco del lotto è un gioco d'azzardo, e probabilmente il gioco a premi più
diffuso in Italia. La tassa sugli imbecilli?
Categoria : MISTERI NASCOSTI
Pubblicato da Giuseppe Vivo in 15/11/2011
Il gioco del lotto (o semplicemente lotto) è un gioco d'azzardo, e probabilmente il gioco a premi più
diffuso in Italia. Il gioco è disciplinato dalla legge n. 528 del 2 agosto 1982 e dal Decreto del
Presidente della Repubblica n. 560 del 16 settembre 1996. La sua gestione è affidata all'Ispettorato
Generale per il Lotto e le Lotterie, Direzione Generale delle Entrate Speciali, che ha sede presso il
Ministero delle Finanze. La gestione della raccolta delle giocate e dei pagamenti delle vincite è
affidata in concessione a Lottomatica. Il matematico e statistico Bruno de Finetti, a proposito del
lotto e dei giochi basati sulla sorte, parlò di "tassa sugli imbecilli.
La parola "lotto" deriva dal francese "lot", che significa sia "porzione" che "sorte". Il termine, giunto
nella penisola iberica, è documentato come "lote" in spagnolo e "loto" in portoghese. Il verbo
francese "lotir", inoltre, significa "dividere la sorte" o "assegnare la sorte". Ma analogo lemma si
ritrova nell'antico inglese "hlot" ("cosa toccata in sorte"), cui corrispondono "Los" nel tedesco
moderno e "lot" nel danese. È prevalente la teoria secondo cui il termine arriva in Francia dal mondo
germanico, diffondendosi poi negli altri paesi dell'area romanza.
Caratteristiche del gioco
Consiste in tre estrazioni settimanali (martedì, giovedì e sabato) che vengono effettuate a partire
dalle ore 20:00 per undici ruote: Bari, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma,
Torino, Venezia e Nazionale. Precedentemente al 16 giugno 2009 le estrazioni avvenivano
contemporaneamente nelle dieci città italiane, una per ogni ruota, tranne Roma in cui si estraeva
l'omonima ruota e quella Nazionale. Da questa data le urne, tutte automatizzate dal 2009, sono state
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raggruppate in tre sedi estrazionali, allo scopo di ridurre i costi di gestione e di consentire un più
efficace controllo delle operazioni.
Dal 16 giugno 2009, a Roma sono ospitate le urne di Cagliari, Firenze, Roma e Nazionale. Dal 23
giugno 2009, a Milano sono presenti le urne di Genova, Milano, Torino e Venezia. Dal 15 settembre
2009, a Napoli si svolgono le estrazioni di Bari, Napoli e Palermo. Ogni ruota dispone di un'urna
dedicata e non intercambiabile con le altre: l'estrazione della ruota, ad esempio, di Bari avviene
sempre con la stessa urna automatica e mai con altre (tranne in caso di guasto). Ciò, secondo molti
esperti di lotto, è comunque garanzia di continuità statistica.
Per ogni ruota vengono estratti 5 numeri tra l'1 e il 90 senza reimmissione, nel senso che un numero
una volta estratto non viene reimmesso nell'urna. L'estrazione è effettuata su tutte le ruote attraverso
un'urna meccanica che mischia le palline con un getto di aria compressa e le cattura con una nicchia
rotante ai bordi dell'urna. In passato si utilizzava un'urna fatta girare a mano con una manovella,
dalla quale i bussolotti con i numeri venivano pescati da un bambino bendato.
Il gioco consiste nello scommettere sui numeri estratti sulle varie ruote.
Si può scommettere di indovinare, su una ruota, su più ruote o su tutte le ruote:
->l' ambata, o estratto semplice, ovvero un solo numero (l'ordine di estrazione non conta);
->l' estratto determinato, ovvero un numero e la posizione in cui viene estratto;
->l' ambo, ovvero due numeri;
->il terno, ovvero tre numeri;
->la quaterna, ovvero quattro numeri;
->la cinquina, ovvero cinque numeri.
Si possono giocare fino a 10 numeri sulla stessa scheda. La vincita è pagata a quota fissa e
dipende da quanti numeri si sono indovinati, da cosa si è giocato e da quanti numeri sono stati messi
in gioco.
La probabilità che esca un singolo numero su una determinata ruota è di 1 su 18 (5/90). La vincita
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pagata da Lottomatica, unica concessionaria ufficiale del gioco del Lotto, ammonta a 11,232 volte la
posta, da cui deve essere detratta la trattenuta diretta del 6%.
da un punto di vista matematico il gioco del lotto è un gioco definibile "non equo", laddove per gioco
equo si intende un gioco che paga al vincitore una vincita pari alla posta giocata moltiplicata per l'
inverso della probabilità di vincita; in questo caso 18€ per una ambata, mentre invece si può
notare che la "iniquità" del gioco cresce al crescere della "difficoltà" del gioco in quanto il rapporto
vincita equa/vincita reale varia come segue: 1,6, 1,6, 2,61, 4,26, 7,32, e se si considera la trattenuta
del 6% sulla vincita tali valori sono ancora più alti.
In generale, giocando su N ruote (1 ≤ N ≤ 10) la vincita lorda risultante è quella indicata in
tabella divisa per N. Giocando M numeri (1 ≤ M ≤ 10) la vincita risultante è quella indicata in
tabella divisa per il numero delle combinazioni che si ottengono combinando tra loro X elementi
(dove X vale 1, 2, 3, 4, 5 a seconda che si giochi per ambata, ambo, terno, quaterna, cinquina) su M
posizioni; in formula:
dove
è il coefficiente binomiale.
Nel caso più generale, giocando M numeri su N ruote la vincita risultante è
Con una sola schedina la vincita massima lorda consentita è 6 milioni di euro.
Vincite record
Sette sono state le vincite che finora in Italia hanno superato il milione di euro al gioco del Lotto:
->Cinquina da 3 069 500 € realizzata a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) nel gennaio 2007
->Cinquina da 3 064 750 € realizzata a Roma nel settembre 2007
->Cinquina da 3 062 375 € realizzata a Siano (Salerno) il 10 luglio 2008
->Cinquina da 3 062 250 € realizzata a Surbo (Lecce) nell'aprile 2005
->Cinquina da 3 031 250 € realizzata a Vernole (Lecce) il 14 febbraio 2008
-> Quaterna da 2 400 000 € realizzata a Morgano (Treviso) il 10 giugno 2008
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->Quaterna da 2 000 000 € realizzata a Roma il 5 settembre 2009 (il fortunato giocatore ha
centrato una quaterna sulla ruota di Roma dove aveva puntato 10 euro, il resto della vincita è stato
realizzato dai terni, su quali ha puntato 190 euro).
Sulla genesi del lotto in Italia non ci sono elementi certi e molti sono i "progenitori" di questo gioco.
Nel 1448 si ha notizia a Milano delle cosiddette "borse di ventura" che in sostanza possono ritenersi
un primo abbozzo delle scommesse caratterizzanti il vero lotto. Di certo l'abitudine a scommettere si
diffuse largamente in ogni angolo del Paese ed ogni avvenimento pubblico diede vita a grande
attività di gioco, tanto che a Genova nel 1588 uno Statuto lo proibiva totalmente decretando che non
si poteva far gioco sulla vita del Pontefice, dell'imperatore, dei re, dei cardinali, sulla riuscita degli
eserciti, sull'esito delle guerre, sui matrimoni, sulle elezioni dei magistrati o dei dogi e addirittura sulla
peste. Le prime notizie certe intorno al gioco del Lotto vengono fatte risalire al 1620: da quell'anno in
poi, proprio a Genova, il lotto trova una precisa regolamentazione; del resto, nella città ligure un
gioco simile al moderno lotto e basato sui numeri era già nato proprio in relazione alle scommesse
che si facevano sull'elezione dei senatori della città. Negli altri Stati italiani e nello Stato Pontificio,
invece, il gioco del lotto era osteggiato per motivazioni di ordine morale.
Nel 1728 il Papa Benedetto XIII arrivò addirittura a minacciare la scomunica per chiunque vi avesse
partecipato, ma tre anni dopo il gioco fu riammesso dal suo successore Clemente XII e nel 1785 Pio
VI ne decise la destinazione a favore delle opere pie. A Venezia il gioco del lotto compare per la
prima volta - a quanto si sa - nel 1734 e si svolge sotto l'egida del Governo della Repubblica. Nel
resto d'Italia, la liceità del gioco del lotto viene ammessa gradualmente e trova via via una
regolamentazione ufficiale: considerati i notevoli introiti derivanti dalle giocate, le Autorità pubbliche
pongono il gioco sotto il proprio monopolio.
Nel 1863 ormai il gioco del lotto è diffuso in tutta l'Italia e da quell'anno viene giocato su 6 differenti
ruote (Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Torino e Venezia) che arriveranno a 7 nel 1871, dopo
l'annessione di Roma all'Italia e a 8 nel 1874 con l'introduzione della ruota di Bari. La struttura a 10
ruote viene inaugurata l'8 luglio 1939 con l'introduzione delle ruote di Cagliari e Genova;
L'introduzione della ruota Nazionale risale al 4 maggio 2005.
Le estrazioni, un tempo limitate a due o tre all’anno, si fanno più frequenti diventando
quindicinali nel 1807, settimanali nel 1871, bisettimanali nel 1997 e trisettimanali nel 2005.
Teoria dei numeri ritardatari
Come detto, in presenza di un'estrazione non truccata, su una data ruota ogni numero ha sempre la
stessa probabilità di uscire, pari a 5 su 90 (ovvero 1/18), essendo 5 i numeri estratti e 90 i numeri
contenuti nell'urna.
Sulla base di tale premessa si può concludere che giocare sui ritardatari è privo di senso: il fatto che
un numero non sia uscito per molte estrazioni precedenti non aumenta in nessun modo la probabilità
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che venga estratto alla successiva estrazione, rimanendo essa sempre pari a 1/18. Nonostante la
persistente popolarità della "teoria dei ritardatari", nessuno è in grado di prevedere numeri estratti
con maggiore probabilità di successo di un giocatore completamente "casuale".
Gli appassionati al gioco sui numeri "ritardatari" si basano sui precedenti della storia del lotto. La
probabilità che un dato numero esca almeno una volta nell'arco di 18 estrazioni è all'incirca del 64%.
La serie storica dice che un ritardo medio-massimo per un estratto arriva alle 90 estrazioni,
raramente oltre le 140 estrazioni, dieci volte soltanto ha superato le 180 e di queste solo due volte ha
superato le 200 nei 135 anni di storia del lotto moderno (dal 1871 ad oggi un numero è uscito con un
ritardo di 201 estrazioni il 23 agosto 1941 e un altro con un ritardo di 203 il 1º aprile 2006). Queste
osservazioni e questi fatti non contraddicono le conclusioni precedenti. Il fatto che l'evento "ritardo
per 200 estrazioni del numero x" sia molto improbabile non implica che, una volta avvenuti 199 ritardi
di x, esso abbia probabilità maggiore di 1/18 di uscire nell'estrazione successiva. L'evento "il numero
scelto non viene estratto in una successione fissata di 200 estrazioni", per quanto improbabile, ha
probabilità 17 volte maggiore dell'evento "il numero scelto non esce per 199 volte e viene estratto
alla duecentesima". È necessario inoltre mettere in evidenza che, indipendentemente da quale
strategia venga adottata, la probabilità di andare in perdita aumenta esponenzialmente in funzione
delle giocate effettuate: la stragrande maggioranza dei giocatori è destinata ad andare in perdita ed è
su questo presupposto che si basano tutti coloro che propongono dei giochi d'azzardo (qualsiasi
società pubblica o privata che lo organizzi). In altri termini, per ogni singolo turno d'estrazione, il
monte complessivo delle puntate è di norma superiore alle vincite pagate: come si dice, "il banco
vince sempre".
Dal canto loro i sostenitori della "teoria dei ritardatari" fanno rilevare che solo all'uscita di numeri
cosiddetti centenari il banco "salta", cioè l'importo delle vincite è maggiore dell'importo giuocato.
Pertanto potremmo dire che "il banco vince sempre o quasi (a patto che non escano combinazioni
molto giocate)". Infatti l'affermazione che il banco vince sempre, nello specifico del Lotto, è dovuta
alla sua iniquità nel pagare le vincite in rapporto alla probabilità e non certo dall'erronea (o supposta
tale) metodologia di gioco adottata dai giocatori-sistemisti.
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Trucchi e brogli
Certamente, l'unica possibilità per vincere a colpo sicuro consiste nel truccare le estrazioni. Voci e
sospetti su trucchi o brogli in tutti i giochi d'azzardo e in particolare nel lotto non sono mai mancati, a
torto o a ragione. Una truffa venne ideata alla fine degli anni ottanta, quando esisteva ancora il
vecchio sistema delle palline: il bambino incaricato dell'estrazione veniva addestrato a riconoscere
alcune palline che erano state lucidate di più rispetto alle altre. Il piano venne scoperto alla fine degli
anni novanta.
Si sospetta che estrazioni 'pilotate' siano avvenute in Lombardia, dove si sono registrate con
insospettata frequenza plurivincite di ambi ed estratti semplici, soprattutto nella zona di Milano. Oggi
la sicurezza delle operazioni di estrazione è garantita da sistemi di controllo e notifica
dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.
Nella storia del Lotto, dal 1871 ad oggi, nessun numero abbia mai superato la soglia delle 203
estrazioni di ritardo, primato che appartiene al numero 34 sulla ruota di Cagliari, il quale ad aprile
2006 ha battuto il longevo record che apparteneva dal 1941 al numero 8 sulla ruota di Roma. La
probabilità che un numero prefissato abbia un ritardo di 203 estrazioni su una ruota prestabilita è
circa di 1 su 109443 per una serie di esattamente 203 estrazioni (evento comunque circa 402 volte
più probabile rispetto a indovinare una cinquina su una singola estrazione) e scende a circa 1 su 410
per una serie di 5000 estrazioni. Finora il ritardo medio-massimo per un estratto è arrivato alle 90
estrazioni, raramente oltre le 140 estrazioni e quasi mai oltre le 200.
Negli anni più recenti ci sono stati ben due "casi", come la classifica sopra riportata evidenzia: il 53
sulla ruota di Venezia, uscito nel febbraio 2005 dopo 182 turni, e addirittura il record assoluto del già
menzionato 34 sulla ruota di Cagliari: ogni volta che si registrano ritardi così significativi,
invariabilmente, il lotto diventa un vero fenomeno di costume, capace di catalizzare mass media ed
opinione pubblica, aumenti delle giocate (le cui tasse vanno ad arricchire le entrate fiscali), e spesso
anche episodi da cronaca nera (suicidi, usura, truffe, fughe, ecc.).
Secondo la statistica relativa agli ambi ritardatari, il capolista assoluto fra questi è l'ambo 17-56 sulla
ruota di Bari, unico mai estratto dall'introduzione del lotto a 10 ruote e comunque mancante dal 28
luglio 1923, con un ritardo che a fine novembre 2010 supera le 5.560 estrazioni. In ordine
cronologico, il secondo ambo più ritardato è 10-36 sulla ruota di Palermo (4.080 estrazioni).
-> Il matematico e statistico Bruno de Finetti, a proposito del lotto e dei giochi basati sulla sorte,
parlò di "tassa sugli imbecilli".
10eLotto
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È un nuovo gioco legato al Lotto, nato il 28 luglio 2009; su una schedina si scelgono 10 numeri dall'1
al 90 e, inoltre, si può scegliere tra estrazione immediata e estrazione del Lotto.
Nell'estrazione immediata, dopo la convalida della giocata il terminale estrarrà casualmente 20
numeri. Nell'estrazione del Lotto, invece, la combinazione vincente viene determinata dai primi due
numeri delle ruote del Lotto, esclusa la ruota Nazionale; in caso di numeri ripetuti si partirà dalla
terza colonna iniziando dalla ruota di Bari e proseguendo in ordine alfabetico.
In questo gioco si possono giocare da 0,50 € a 10 €.
Dal 15 dicembre 2009 si può anche giocare con la modalità estrazione ogni 5 minuti dove dalle 7:00
alle 24:00 di ogni giorno, ogni 5 minuti vengono estratti 20 numeri. L'estrazione è verificabile sul
monitor all'interno delle ricevitorie abilitate che ad oggi sono circa 10.000 su tutto il territorio
nazionale. Inoltre dal 23 settembre 2010 si possono giocare non soltanto tutti e dieci i numeri ma
anche da 1 a 10 ed il primo premio passa da 500.000 € ad 1.000.000 €.
Il logo del 10eLotto
Premi 10eLotto con giocata da 1 € per un numero giocato
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Premi 10eLotto con giocata da 1 € per 2 numeri giocati
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Premi 10eLotto con giocata da 1 € per 3 numeri giocati
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Premi 10eLotto con giocata da 1 € per 4 numeri giocati
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Premi 10eLotto con giocata da 1 € per 5 numeri giocati
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Premi 10eLotto con giocata da 1 € per 6 numeri giocati
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Premi 10eLotto con giocata da 1 € per 7 numeri giocati
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Premi 10eLotto con giocata da 1 € per 8 numeri giocati
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Premi 10eLotto con giocata da 1 € per 9 numeri giocati
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Premi 10eLotto con giocata da 1 € per 10 numeri giocati
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