26 novembre 2009

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26 novembre 2009
lavoro
Giornale dell'Organizzazione cristiano-sociale ticinese
26 novembre 2009 - Anno LXXXIV - N.19 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano
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 Prossimo numero: 17 dicembre 2009
Piazza
finanziaria
Salvaguardare
l’occupazione
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Frontalieri
Non scudo
ma modello RW
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Salari
I ticinesi sono
i meno pagati
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Presepio
Bambini, costruitelo
e mandateci
una foto
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11
130 licenziamenti
alla Mikron
Le perplessità del personale
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Sindacato  Attualità
26 novembre 2009 il Lavoro
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Mikron Machining Technology
Una pesante ristrutturazione
che colpisce SOLO il personale
Nella giornata di lunedì 23 novembre
la Mikron Machining Technology ha
annunciato, con un breve comunicato
una riduzione fino a 130 posti di lavoro nella sede di Agno delle due unità di
produzione Mikron Agno (MAG) e Mikron Tool (MTO). Diamo voce alle forti
perplessità del personale.
L
a Mikron Machining Technology (MT),
che attualmente occupa 460 collaboratori, sta attraversando un periodo di
forte difficoltà generata solo in minima parte
dalla crisi economica.
L’azienda, specializzata nella produzione di
macchinari e utensili per l’automotive, infatti
ha subito un calo delle ordinazioni del 70-80
per cento nella prima metà dell’anno, ridotto nella seconda metà dell’anno al 50-60 per
cento. Il personale è tuttavia persuaso che
l’assoluta mancanza di liquidità che l’azienda
deve affrontare sia principalmente dovuta alla
cattiva gestione, tanto che teme fortemente
per il futuro di Mikron MT.
Sono proprio investimenti avventati, poco
lungimiranti e superficiali che costringono ora
ad una riduzione di 130 posti di lavoro. Il personale è amareggiato e preoccupato perché
i membri di direzione responsabili dell’attuale
situazione non perderanno il loro posto.
Il personale coinvolto nella ristrutturazione
non può nemmeno far conto su un piano sociale degno di questo nome. Sono stati proposti solo piccoli accorgimenti (un mese aggiuntivo di stipendio per i dipendenti con figli e solo
metà per gli altri) finanziati con la rinuncia del
personale ai bonus, e la sospensione dell’aumento variabile e dei giubilei per tutto il 2010,
concordate nel tavolo tecnico che ha coinvolto
una rappresentanza della direzione, della commissione del personale e dei sindacati.
Grazie alla disponibilità del personale è stato possibile ridimensionare il danno occupa-
zionale. Infatti inizialmente per MAG si parlava
di una riduzione massima di 150 persone, poi
scesa a 105, di cui solo 90 effettivamente licenziati.
Oltre agli errori del management di Agno, il
personale denuncia l’immobilismo da parte dell’azionariato che da tempo era a conoscenza della situazione, sollecitato anche
dall’OCST, e che troppo poco ha fatto.
La decisione di licenziare 105 collaboratori di
MAG e circa 18 collaboratori di MTO è vista
come una resa di fronte alle difficoltà che sono
iniziate a partire dalla fine dello scorso anno,
peggiorando ulteriormente fino a tutto il primo
semestre 2009.
Questa scelta colpisce una parte rilevante del
personale in un momento di già elevate difficoltà occupazionali, indebolendo ulteriormente la
posizione dell’azienda. Anche per questo in Mikron serpeggia una forte sfiducia per il futuro.
L’OCST si batterà per preservare il tessuto
produttivo in vista dell’auspicato miglioramento della situazione congiunturale. Lanciamo
per questo un appello alla direzione di MAG e
MTO di esaminare altre opportunità che possano ulteriormente contenere il numero delle
persone licenziate attraverso misure alternative condivise con il personale e i sindacati quali
in primis ulteriori forme di prepensionamento,
riduzione del rapporto di lavoro (lavoro parttime) e continuità dell’orario ridotto.
Dopo la procedura di consultazione avviata
venerdì 20 novembre e che terminerà il 9 dicembre, auspichiamo che anche da parte del
personale possano essere formulate proposte
per contenere il numero di persone licenziate.
Ora l’OCST sta lavorando anche per trovare
delle misure di sostegno e nuove occupazioni
per chi sarà toccato dal provvedimento.
L'OCST è solidale con i lavoratori coinvolti
nella ristrutturazione ed è a disposizione per
sostenerli in questo difficile momento.
Subappalti, lavoro nero e dumping nell’edilizia
Operativa una speciale task force
L
unedì 23 novembre si è riunita per la
prima volta la task-force che affronterà i
problemi del dumping e del lavoro nero
nel settore dell’edilizia. A questo gruppo di lavoro
partecipano l’Associazione interprofessionale di
controllo (Aic), promotrice dell’iniziativa, la Suva,
l’Ufficio per la sorveglianza del lavoro, la Sezione
del lavoro, le Commissioni paritetiche, la Polizia
cantonale e le Guardie di confine.
Il gruppo è stato diviso in tre sottocommissioni: sicurezza, mercato del lavoro e appalti.
L’idea di creare questa task force era partita
all’inizio di giugno di quest’anno dall’Aic, organismo che raggruppa 17 rami professionali
dell’edilizia e dell’artigianato e che effettua regolari controlli sui cantieri. La situazione di emergenza nel settore dell’edilizia si era resa evidente
nel corso di tutto l’anno, e durante i mesi estivi
sono venute alla luce molte irregolarità nei cantieri soprattutto per l’emergere di reti di subappalti e per il coinvolgimento di lavoratori in nero.
Nel mese di agosto, dopo un incidente verificatosi durante un controllo su un lavoratore irregolare, l’Aic, grazie in particolare all’impegno
di Dario Tettamanti, era riuscita a coinvolgere il
Dipartimento finanze ed economia e il Dipartimento del territorio.
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Piazza finanziaria  Occupazione
26 novembre 2009 il Lavoro
Piazza finanziaria ticinese
Salvaguardare l’occupazione
MEINRADO ROBBIANI
L’
onda d’urto, sollevata dal sisma
che ha sconvolto il sistema finanziario internazionale, ha finora
esercitato un impatto relativamente circoscritto sulla piazza finanziaria ticinese. Si è perlopiù
assistito ad un travaso di capitali ed attività da
istituti attivi su scala mondiale e direttamente
invischiati nelle attività più speculative verso
istituti maggiormente ancorati alle tradizionali
attività bancarie e al territorio locale.
Gli effetti indiretti e ritardati di questa onda d’urto si prospettano tuttavia ben più imponenti e inquietanti. Il clima internazionale ostile al segreto
bancario e le diverse forme di amnistia fiscale
attuate dagli Stati alla febbrile ricerca di risorse
finanziarie tenderanno ad intaccare la configurazione e la dimensione della piazza ticinese.
A pesare sul Ticino sarà soprattutto l’effetto
dello scudo fiscale varato dall’Italia. Diversamente dalle precedenti versioni, questa iniziativa si innesta oggi su un terreno di più radicale lotta all’evasione fiscale. I suoi risultati si
prospettano perciò più incisivi. Sul Ticino, che
è ampiamente tributario della clientela italiana
e che è altrettanto largamente innestato sulle
attività di gestione dei patrimoni, ricadrà quasi
certamente un contraccolpo significativo.
Il rientro di capitali soprattutto verso l’Italia
comporterà un’inevitabile riduzione di attività
e la conseguente contrazione della struttura
degli istituti colpiti dall’esodo di depositi. Alcune banche estere, presenti in Ticino con unità
relativamente ridotte per sfruttare perlopiù il
mercato della clientela italiana, potrebbero optare per la chiusura. Alcuni istituti potrebbero
imboccare la via della fusione o subire cambiamenti di proprietà. A lato del settore bancario non sarà poi risparmiato l’arcipelago delle
fiduciarie e di quei servizi che vivono in stretta
simbiosi con gli istituti bancari.
Un impatto occupazionale diretto e ricadute collaterali
L’impatto occupazionale si delinea preoccupante. Le stime, che si possono cogliere all’in-
Difesa dell’occupazione,
la ricetta dell’OCST
L’OCST propone un piano che consenta di
tutelare l’occupazione sia nei singoli istituti, sia
nell’intero settore.
All’interno degli istituti vanno valutate misure
quali ad esempio:
 piani di prepensionamento;
 adozione dello strumento del lavoro ridotto ai
sensi della legge sull’assicurazione disoccupazione;
 devoluzione dell’importo destinato ai bonus ad
terno del settore bancario, divergono in misura
consistente. Sono tuttavia accomunate da un
livello elevato di perdita di posti di lavoro.
Qualora queste previsioni dovessero confermarsi, incontrerà maggiori ostacoli l’esercizio,
già attuato in passato con risultati apprezzabili, di assorbire i contraccolpi con misure di
pensionamento. Gli interventi di questa natura
possono difficilmente essere riprodotti più volte nel tempo.
Le difficoltà personali e familiari come pure il
conseguente disagio sociale risulterebbero acuiti dagli ostacoli al ricollocamento che i lavoratori incontrerebbero. Soprattutto le persone con
una prolungata permanenza nel settore bancario
dispongono di competenze ed esperienze non
facilmente trasferibili in altri campi di attività.
Un ridimensionamento di attività e di effettivi
nelle banche si espanderebbe pure a macchia
d’olio sull’indotto. Causerebbe una ricaduta
sull’attività e sull’occupazione dei numerosi rami,
che le banche e il potere d’acquisto del personale bancario concorrono ad alimentare. Una costatazione analoga vale per il gettito fiscale.
Salvaguardare l’occupazione
È perciò imperativo riuscire a contenere il
contraccolpo occupazionale delle difficoltà
che gravano sul settore bancario e finanziario. Occorre scongiurare che l’eventuale ridimensionamento delle attività si traduca in un
parallelo decurtazione dei posti di lavoro. Le
conseguenze umane, familiari e sociali sarebbero particolarmente gravose.
L’OCST propone delle misure (vedi box in
basso), ad alcune delle quali potrebbe essere
conferito un carattere temporaneo, che dovrebbero consentire di disporre di un periodo
sufficientemente prolungato per assorbire nella misura più ampia l’impatto occupazionale
della minore attività che dovesse subentrare.
L’OCST invita l’Associazione bancaria ticinese ad avviare con il sindacato l’elaborazione
di una strategia e di un piano di provvedimenti
che consenta di fare fronte ad eventuali piani
di ridimensionamento del settore bancario. Si
chiede di conseguenza la costituzione di un
apposito gruppo di lavoro e negoziato.
un fondo per il finanziamento di posti di lavoro;
 eventuale contenimento delle retribuzioni nelle
fasce alte, finalizzato alla difesa dell’occupazione;
 incentivazione di riduzioni volontarie del grado
d’occupazione;
 verifica di possibili trasferimenti ad altra sede;
A livello di settore possono essere valutati provvedimenti quali:
 riduzione della durata settimanale del lavoro e
sua trasformazione in posti di lavoro;
 struttura di osservazione dell’evoluzione
occupazionale, di intervento in caso di riduzione
dei posti di lavoro e di sostegno alle persone in
fase di ricollocamento.
Guardare al futuro
L
a reazione all’impattodegli avvenimenti più
recenti deve andare di pari passo
con una riflessione volta a valutare
aree alternative
di sviluppo della
piazza ticinese. Gli
scompensi che
si riversano oggi
sul settore bancario indicano che, sulle ali
di un successo andatosi protraendo nel
tempo, si è puntato in misura insufficiente
sulla diversificazione delle attività.
Occorre perciò avviare sollecitamente
un’analisi della possibile promozione di
nuove attività e funzioni che suppliscano
almeno in parte a quanto potrebbe venire a mancare sul versante della gestione
patrimoniale. Le competenze e la professionalità accumulate sono certamente una fonte di attrattività della piazza ticinese anche per nuovi campi di attività
o mercati aggiuntivi.
Il Ticino dispone del resto di punti di forza
inequivocabili. Stabilità politica e sociale,
sicurezza, accessibilità agevole, vicinanza al Nord Italia, bellezza del paesaggio,
qualità e ricchezza dei servizi concorrono
a rendere attrattiva la nostra regione.
La presenza di una facoltà universitaria
che rivolge un’attenzione specifica alle
attività finanziarie, di una scuola universitaria professionale altrettanto attiva
sul versante economico e fiscale, di un
centro di studi bancari dovrebbero accentuare ulteriormente la forza del Ticino
quale potenziale sede per ulteriori attività bancarie e finanziarie.
L’OCST sollecita perciò il Dipartimento
finanze ed economia a farsi promotore,
unitamente all’Associazione bancaria
ticinese, di una riflessione e ricerca sui
possibili nuovi orizzonti di sviluppo per
la piazza finanziaria ticinese. Questo
approfondimento dovrebbe coinvolgere
anche l’USI e la SUPSI.
Una rinvigorita responsabilità sociale
Le difficoltà che incombono sul settore
bancario segnatamente dal profilo occupazionale impongono l’apertura di uno
spazio di dialogo, orientato ad attenuare
l’impatto sull’impiego e a ricercare nuovi
indirizzi ed opportunità di sviluppo.
L’OCST, facendosi portavoce dei suoi
affiliati attivi nel ramo, sollecita perciò il
settore bancario e per esso l’Associazione bancaria ticinese ad assumere
pienamente la responsabilità sociale che
il ruolo primario detenuto nel contesto
economico cantonale gli conferisce. 
M.R.
Sindacato  Attualità
26 novembre 2009 il Lavoro
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Frontalieri
Non scudo ma modulo RW riparatore
GIANCARLO BOSISIO
L
a tanto attesa circolare dell’Agenzia
delle Entrate emanata il 17 novembre
non ha risposto a tutti i quesiti per cui
era stata sollecitata.
Dopo essere stata così tanto a lungo dimenticata la realtà del frontalierato era difficile che
una circolare dettata dall’urgenza di dare alcune risposte alle sollecitazioni venute da Parlamentari e Sindacati potesse essere chiaramente ed immediatamente comprensibile.
È molto positivo il
fatto che i lavoratori
frontalieri non siano
stati ritenuti soggetti che si devono sottoporre allo scudo
fiscale: la circolare
48/E riconosce infatti che il lavoratore
transfrontaliero non
aveva intenzione di
agire illecitamente,
ma lo responsabilizza di non aver segnalato al fisco i depositi posseduti in
Svizzera sul conto corrente ed i soldi trasferiti
in Italia per mantenere se stesso e la famiglia.
Tutti coloro che alla data del 31.12.2008 avevano sul conto stipendio il corrispettivo di oltre
€ 10’000 o che nel 2008 hanno ricevuto e/o
hanno trasferito in Italia più del corrispettivo
di € 10’000 oppure avevano un ammontare
dell’avere di vecchiaia superiore sempre a €
10’000, hanno l’obbligo di compilare il quadro
RW riparatore della dichiarazione dei redditi.
È altresì positivo che la procedura di «sanatoria» per il mancato monitoraggio, che comporta
una multa di € 25, azzeri tutte le omissioni degli
anni precedenti.
L’OCST, data la ristrettezza dei tempi (lo scu-
do scade il 15 dicembre p.v.), si è attivata per
avere ulteriori chiarimenti in merito. E, grazie
anche a questo è stata emanata una seconda
circolare.
L’ultima nata è la circolare 49/E pubblicata il
23 novembre scorso in cui si risponde ad una
serie di quesiti sullo «scudo fiscale» che la precedente circolare n. 43/E non aveva completamente chiarito.
È vero che i frontalieri hanno evitato lo scudo,
ma è pure vero che anch’essi avrebbero potuto essere esonerati da qualunque obbligo di
«monitoraggio» così come accaduto per quei
soggetti che lavorano all’estero presso
le strutture comunitarie.
Ribadiamolo: sia i
frontalieri che questi ultimi hanno
un conto corrente
all’estero; ambedue
trasferiscono in Italia il loro reddito per
mantenere la famiglia, ma in più quasi
il 40 per cento delle
imposte pagate dai
frontalieri in Svizzera viene incassato dall’Italia!
Ma non c’è stato nulla da fare: ai frontalieri
tocca il monitoraggio e cioè devono segnalare con il modello RW i conti correnti dove viene accredito lo stipendio per l’attività svolta
all’estero.
Premesso che l’RW riparatore debba essere fatto in tempi relativamente stretti, da parte
dell’OCST e del Sindacato italiano della CISL
sono stati messe in atto alcune iniziative per
giungere ad un chiarimento su alcuni punti rimasti ancora in sospeso. Comunque a giorni
tutti gli uffici dei Centri di assistenza fiscale
(Caf) della Cisl, delle province di Varese, Como
e Sondrio saranno in grado di indicare docuInserzione
menti e modalità per la compilazione del modulo RW.
Se si pensa che per spiegare come fare lo
scudo ci sono volute due circolari per un totale di 76 pagine si può proprio pensare che
ai frontalieri sia andata bene. Non è così per
coloro che hanno cessato di essere frontalieri
prima del 2009. Purtroppo gli ex frontalieri non
vengono considerati tra coloro che sono soggetti all’RW riparatore. Per essi l’unica strada
prevista è quella dello scudo fiscale che significa rimpatriare i capitali detenuti all’estero pagando una penale del 5 per cento. 
Pulizia e facility services
Nessun adeguamento
per il prossimo anno
I
salari minimi previsti dal contratto collettivo per le imprese di pulizia e facility
services rimangono invariati rispetto allo
scorso anno.
Il Ccl prevede un’introduzione graduale della
tredicesima mensilità: a partire dal 1. gennaio
2010 verrà riconosciuto il 75 per cento.
Ricordiamo che per il personale amministrativo si consiglia di fare riferimento al Contratto
collettivo di lavoro per gli impiegati di commercio e d’ufficio nell’economia ticinese.
I dipendenti a salario orario invece hanno diritto ad un supplemento dell’8,33 per cento,
in caso di diritto a 4 settimane di ferie, o del
10,64 per cento, in caso di diritto a 5 settimane di ferie.
6
Statistiche  Attualità
26 novembre 2009 il Lavoro
Rilevazione svizzera della struttura dei salari
Sono i ticinesi i meno pagati
Nel 2008 in Ticino i salari sono stati i
più bassi della Svizzera, a prescindere
dalla qualifica richiesta per il posto di
lavoro.
O
gni due anni l’Ufficio federale di statistica rileva, mediante un questionario inviato alle imprese, la struttura dei salari in Svizzera. La scorsa settimana è
stata pubblicata la panoramica per il 2008, che
evidenzia alcuni dati importanti.
Il panorama salariale in Svizzera varia molto
dal punto di vista geografico. Per gli impieghi
maggiormente qualificati, i salari più elevati sono pagati nella Grande Regione di Zurigo
(12’667 franchi), nella Svizzera nordoccidentale
(11’651 franchi; BS, BL, AG) nonché nella Regione del Lemano (10’833 franchi; VD, VS, GE).
Il fanalino di coda è rappresentato dal Ticino,
dove i salari sono i più bassi a prescindere dalla qualifica richiesta dal posto di lavoro (8’667
franchi per i posti altamente qualificati e 3’901
franchi per i posti meno qualificati). Queste disparità regionali possono essere spiegate in
parte, secondo l’Ufficio federale di statistica,
con la concentrazione dei rami a forte valore
aggiunto in determinati bacini economici e con
l’esistenza di differenze strutturali in relazione
ai livelli di qualifica richiesti dai posti di lavoro
sui mercati regionali.
Crescono le disparità salariali tra i rami
economici
Nel 2008, il salario lordo mediano ammontava a 5823 franchi al mese. Il 10 per cento dei
dipendenti con i salari più bassi guadagnava
mensilmente meno di 3’848 franchi, mentre il
10 per cento delle persone meglio remunerate beneficiava di un salario superiore a 10’538
franchi.
Se la distribuzione dei salari tra i lavoratori dipendenti non ha subito grandi cambiamenti rispetto al 2006, negli impieghi più qualificati gli
scarti salariali non hanno cessato di crescere
dal 2002. Il panorama salariale varia notevolmente in funzione dell’attività economica.
Gli scarti salariali sono più accentuati rispetto
al 2006, in particolare a causa degli aumenti
salariali importanti registrati nel settore finanziario e nelle attività produttive a forte valore
aggiunto. I salari superano così di gran lunga il
salario mediano nei rami dell’industria chimica
(7’774 franchi), della ricerca e dello sviluppo
(8’061 franchi) come pure delle banche (9’127
franchi). Sul lato opposto della scala salariale
troviamo l’industria tessile (5’026 franchi), l’industria del cuoio e delle calzature (4’259 franchi) e i servizi personali (3’683 franchi).
Continua il calo del numero di posti di lavoro a basso salario
La quota di dipendenti con salari inferiori a
3’500 franchi lordi mensili per un posto a tempo pieno è diminuita anche nel 2008, scenden-
do al 5,4 per cento (2006: 6,2 per cento). Nello
stesso periodo è calata anche la quota di posti
di lavoro con un salario inferiore a 4000 franchi
al mese (2006: 14,1 per cento; 2008: 12,4 per
cento).
Il volume di posti di lavoro a basso salario,
varia fortemente secondo i rami economici:
costituisce l’8,5 per cento degli impieghi nel
commercio al dettaglio, il 23,1 per cento nelle attività alberghiere e di ristorazione e fino al
40,6 per cento nei servizi personali, mentre è
del 4,0 per cento nella fabbricazione di strumenti di precisione e nell’orologeria, del 2,9
per cento nel settore sanitario e dello 0,7 per
cento nelle assicurazioni.
I salari dei top manager e i bonus
Nel 2008, anno di crisi i quadri superiori meglio remunerati hanno tutti beneficiato di un salario superiore a 38’073 franchi al
mese nell’industria chimica, a 47’469 franchi
nei servizi finanziari e assicurativi e superiore
a 58’333 franchi nel settore bancario. I salari
più bassi tra i top manager sono stati versati
invece nei rami dell’amministrazione pubblica
(19’523 franchi), del commercio al dettaglio
(14’707 franchi), delle costruzioni (13’585 franchi) e delle attività alberghiere e di ristorazione
(9965 franchi).
Tra il 2006 e il 2008, la crescita salariale maggiore è stata rilevata nel settore bancario, dove
i salari dei top manager sono progrediti mediamente del 38,8 per cento, a fronte di una crescita dell’11,5 per cento nell’insieme dei rami
economici.
Nel 2008, quasi 3 dipendenti su 4 operanti
nel ramo bancario hanno beneficiato di un bonus annuo pari a 45’300 franchi in media (posti
più qualificati: 139’500 franchi); nelle assicurazioni è stato il 67,7 per cento dei dipendenti a
ricevere un bonus, il cui ammontare medio era
di 19’380 franchi (posti più qualificati: 55’020
franchi). Queste proporzioni cambiano considerevolmente, ad esempio, nel commercio al
dettaglio dove il 17,1 per cento dei dipendenti
ha ricevuto un bonus del valore medio di 5’280
franchi (posti più qualificati: 21’144 franchi).
Sull’insieme dei rami economici, tale valore
ammontava a 2’820 franchi per i dipendenti
che occupavano i posti meno qualificati.
La domanda di manodopera straniera altamente qualificata spinge i salari verso l’alto
I dipendenti di nazionalità straniera che occupano i posti di lavoro che richiedono le qualifiche più elevate guadagnano in media più dei
loro colleghi svizzeri. Unicamente i titolari di
un permesso G (permesso per frontalieri) guadagnano leggermente meno dei loro colleghi
svizzeri.
Per i posti poco qualificati, i salari dei dipendenti svizzeri sono invece sistematicamente
più elevati rispetto a quelli dei loro colleghi
stranieri.
Meinrado Robbiani
segretario cantonale OCST
«Con i contratti collettivi riusciamo ad incidere
sui minimi salariali, ma i salari medi non
dipendono dalla contrattazione collettiva,
ecco perchè serve l’impegno anche delle
forze politiche. Ed è importante perchè questa
situazione si ripercuote anche sulla nostra
economia.
Inoltre è vero che un caffè a Zurigo costa
magari due franchi in più, o che si spende
qualcosa in più per l’affitto. Ma per le voci che
più interessano alle famiglie, alimentazione,
abbigliamento, istruzione la media del costo
della vita è pressochè uguale.
I salari più bassi non sono soltanto un problema per i dipendenti, significano anche meno
consumi, più sussidi dello Stato per integrare
i bilanci familiari, minore attrattività del Ticino
per i lavoratori qualificati. Tutti elementi
che alla lunga minano l’economia nel suo
complesso».
Nando Ceruso
vicesegretario cantonale OCST
«L’OCST si sta battendo da anni contro le
politiche dei salari al ribasso in Ticino senza
che la parte imprenditoriale e la politica abbiano raccolto le preoccupazioni del sindacato
sulle ricadute negative non solo sul personale
dei diversi settori, ma anche per l’economia
cantonale.
Ci è voluta una statistica esperita a livello
nazionale per svegliarli dal torpore e prendere
atto di una situazione sempre più insostenibile,
tanto più dopo gli accordi bilaterali».
Renato Ricciardi
vicesegretario cantonale OCST
«I salari restano i più bassi in modo del tutto
ingiustificato. Ci sono motivi strutturali storici,
che riguardano ad esempio il settore industriale, dove per decenni in Ticino si è avuto molto
personale poco qualificato. In alcuni settori
vi erano poi resistenze ad avere un contratto
collettivo. Ma ora queste cause storiche si
stanno pian piano correggendo. È rilevante
infatti notare come, là dove ci sono contratti
collettivi nazionali o cantonali, l’indirizzo è
quello di avere livelli retributivi in linea con la
media svizzera.
Le persone più alla deriva sono quelle che non
sono qualificate o lo sono solo in parte. Ce
ne sono ancora molte e l’impegno del nostro
sindacato dovrà andare anche in loro favore».
Sindacato  Attualità
26 novembre 2009 il Lavoro
Migros - Contratto collettivo e salari
7
ASSEMBLEE ANNUALI
Discriminati
i dipendenti ticinesi
„„
Sessantesima Assemblea
ordinaria del Sindacato cristianosociale dei Funzionari di polizia
Venerdì 4 dicembre 2009, 15.15
Hotel Esplanade, Minusio
Ordine del giorno
 Relazione del Comitato e discussione
 Presentazione revisione LORD e LStip
Il personale e i rappresentanti sindacali
del Ticino non sono stati coinvolti nella
trattativa che ha portato alla sottoscrizione del contratto collettivo nazionale
e a quella per gli adeguamenti salariali
di fine anno.
NANDO CERUSO
L’
OCST ha appreso con rammarico
dalla stampa che il Contratto collettivo di lavoro nazionale Migros è
stato sottoscritto, senza
apportare alcuna modifica migliorativa, con
i partner di riferimento
Migros,
Sic–Svizzera
(Società impiegati di
Commercio
Svizzera),
ASPAN
(Associazione
svizzera della Macelleria)
e la Commissione nazionale del Gruppo Migros.
Si tratta di una manchevolezza informativa che non può lasciarci indifferenti poiché vengono meno i più elementari
diritti d’informazione preventiva dovuta al personale Migros occupato nelle diverse regioni e
in particolare ai partner sindacali con i quali la
Migros intrattiene rapporti di partenariato.
Fa specie che le organizzazioni sindacali
cui fa riferimento la Migros a livello nazionale
non abbiano consultato il personale né sentito i rappresentanti sindacali regionali, prima di
sottoscrivere un impegnativo prolungamento
del contratto collettivo nazionale, peraltro senza apportare alcun miglioramento sul piano
delle normative e dei livelli minimi salariali.
Inoltre, siamo informati che le stesse organizzazioni hanno concordato gli adeguamenti
salariali di fine anno penalizzando qualche regione, Svizzera italiana inclusa.
Si tratta di politiche contrattuali e salariali
che non possono trovare il nostro consenso,
tantomeno ci sentiamo vincolati da decisioni
discriminatorie che penalizzano immotivatamente il personale Migros occupato nel nostro
Cantone.
Per contro abbiamo sottoposto alla direzione Migros Ticino alcune rivendicazioni salariali
che s’impongono, al fine di salvaguardare i livelli salariali d’uso nelle imprese della grande
distribuzione che svolgono la loro attività nella
Svizzera italiana.
In tale ottica riteniamo giustificate e ragionevoli le richieste avanzate nell’intento di livellare
i salari minimi Migros a quelli di Coop Svizzera e di altre catene di distribuzione presenti in
Ticino.
L’OCST chiede che dal primo gennaio 2010
i salari minimi del personale Migros occupato
nella Svizzera italiana siano adeguati nel modo
seguente:
 collaboratori non specializzati e personale di vendita (venditrici, venditori e cassiere)
salario minimo mensile (per 13 mensilità): Fr.
3’700;
 con formazione di base biennale, mensile
(per 13 mensilità): Fr. 3’800;
 con formazione di base triennale, mensile
(per 13 mensilità): Fr. 4’000;
 con formazione base quadriennale, mensile (per 13 mensilità): Fr. 4’100;
 I salari del personale assunto con contratto a ore dovranno
essere adeguati di conseguenza, secondo la
categoria e la qualifica
d’impiego.
Per il personale che
percepisce un salario
lordo di Fr. 4’500, si
chiede un adeguamento salariale di Fr. 40
mensili (per 13 mensilità), mentre per chi percepisce salari superiori a Fr. 4’500 e inferiori a
Fr. 6’000, è rivendicato un adeguamento salariale individuale dello 0,75 per cento.
Tali adeguamenti salariali sono giustificati
dalla necessità di fare osservare la scala salariale d’uso nelle aziende della grande distribuzione e per evitare discriminazioni e ingiustificate sperequazioni salariali tra il personale
di vendita della Svizzera italiana e quello della
Svizzera centrale, occupato nello stesso Gruppo aziendale con uguale criterio di redditività e
professionalità.
Auspichiamo pertanto che le nostre richieste
siano oggetto di massima attenzione da parte
della direzione di Migros Ticino.
Alla fine dell’assemblea, dalle ore
18.15, sono previsti l’aperitivo e la cena.
La quota di partecipazione per la cena è
di fr. 20.-.
Iscrizioni
L’adesione all’assemblea deve essere
comunicata entro venerdì 27 novembre
2009 al Segretariato Cantonale OCST,
uff. 223, via Balestra 19, 6900 Lugano o
per posta elettronica all’indirizzo: [email protected].
„„
Assemblea annuale del Sindacato OCST dei dipendenti e pensionati dello Stato
Venerdì 11 dicembre 2009, 17.45
presso la sede OCST
Via Balestra 19 a Lugano
Ordine del giorno
 relazione del Presidente avv. Enrico
Pusterla - discussione;
 comunicazione sulla Cassa pensione dei dipendenti dello Stato
Alla fine dell’assemblea, ore 19.30, è
prevista una cena. La quota di partecipazione per la cena è di fr. 20.-. All’incontro e in particolare alla cena sono
cordialmente invitate/i le/i gentili consorti o fidanzate/i.
Iscrizioni
L’adesione all’assemblea deve essere
comunicata entro venerdì 4 dicembre,
al Segretariato cantonale OCST o al Segretariato della vostra regione.
Festeggiati i giubilei
del Segretariato
Regione Tre Valli
Il presidente del comitato direttivo
OCST-RTV, l’amico Stefano Caserta ha
fatto gli onori di casa, mentre il segretario regionale Giancarlo Nicoli ha
brevemente riassunto l’attività sindacale di questo 2009, caratterizzato dalla crisi economica, che ha coinvolto in modo particolare l’industria
della regione. Fortunatamente, grazie alla collaborazione con le aziende e al ricorso alla disoccupazione
parziale, si è potuto evitare licenziamenti. Nicoli ha pure espresso parole di ringraziamento ai festeggiati,
agli attivisti e a tutti i collaboratori del segretariato.
Alla consegna dei regali agli amici che festeggiavano i 25 - 40 - 50 anni di fedeltà al sindacato, il presidente
cantonale Romano Rossi, ha rivolto parole di augurio, ribadendo l’importanza di una presenza sindacale
concreta e costante sul territorio, nelle aziende e nei cantieri, possibile unicamente per il tramite delle
strutture regionali che rimangono un pilastro insostituibile per garantire un alto grado di sindacalizzazione
ed un servizio ineccepibile agli associati.
8
Lavoro  Opportunità
In internet  www.ocst.com RICERCHE di collaboratori
XX farmacista gerente in centro a Lugano. Interessati tel. 076 3952368, dalle 13.
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091 9718061, fax 091 9713861.
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Luganese. Tel. 091 9234701.
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telefono a disposizione. Tel. 078 867 05 00.
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concordato per gestione in proprio o collaborazione
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Mezzana 30. Tel. 091 7922525; 078 7602030.
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ruolo analogo, per lavoro in primario istituto svizzero.
Tel. 091 6009789; 079 6031399; 076 2437380.
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Ital. (EU 1.a fascia + Polonia, Ungheria) in casa con
anziani autosufficienti e non in Ticino. Contratto economia domestica + vitto e alloggio. C.V. fotocopia documenti e attestati a: [email protected] o liliane.
[email protected]. Info: 091-7433000;079 7433000;
079 7430101Roberta; 079 7430202 Davide.
Per le posizioni seguenti curriculum a:
[email protected] Tel: 091 6956757.
XX carrozziere verniciatore per battilamiera e utilizzo vernice ad acqua. Persona precisa ed esperta.
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tempo indeterminato, fondamentale inglese a buon
livello, società del Luganese.
XX giovane ragazzo/a neodiplomato/a per esperienza a termine in qualità di grafico. Sede di lavoro
Mendrisiotto. Ottimo Photoshop e buon inglese.
XX ottico con breve, ma significativa, esperienza
lavorativa nella mansione. Gradite buone capacità
relazionali, conoscenza francese e inglese.
XX aiuto montatore per interessante realtà del
Mendrisiotto. Richiesta breve, ma significativa esperienza pregressa nel settore.
XX audioprotesista, buona conoscenza inglese.
Abile con l'utenza, la diagnosi e l'applicazione supporto audiometrico Sede di lavoro: Bellinzonese.
XX persona madrelingua tedesca o francese
per prestigiosa azienda del Luganese, mansioni di
supporto telefonico, tempo indeterminato ev. parziale.
XX architetto arredatore, ottima conoscenza CAD
e pregressa esperienza nella vendita. Conoscenza
inglese è un plus. Zona di lavoro: Mendrisiotto.
XX impiegata vendita per periodo natalizio, punto
vendita accessori moda, ottime conoscenze lingua
inglese. Zona di lavoro: Mendrisiotto.
XX front office manager, ottimo inglese per azienda di qualità attiva nel settore moda e lusso. Zona di
lavoro: Luganese.
Foglio Ufficiale N. 90 del 13 novembre
26 novembre 2009 il Lavoro
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XX un agente/appuntato/caporale polizia già
formato, CH. Municipio Faido.Scadenza: 4 dicembre.
XX direttore/trice sede Lugano, Lega polmonare
ticinese, v. alla Campagna 9, 6904 Lugano. Scadenza: 15 dicembre.
Foglio Ufficiale N. 91 del 17 novembre
XX impiegato ufficio servizio passaporti biometrici
(al 60%), CH;
XX caposervizio esami progetti Ufficio tecnico, CH,
Municipio Biasca. Scadenza: 4 dicembre.
Foglio Ufficiale N. 92 del 20 novembre
XX perito contabile c/o Ministero pubblico, Lugano. Scadenza: 4.12. Info: Claudia Nessi, tel. 091
8155311.
XX 3 ispettori/trici (finanziari) c/o Polizia Giudiziaria, polizia cantonale Lugano. Scadenza: 4.12. Info:
sig. Massimo Banfi, tel. 091 8146726.
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e condoni Bellinzona. Scadenza: 4.12. Info: Felice
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Ceresio e Mendrisiotto. Tel. 091 6305277.
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Mendrisiotto. Tel. 077 4032449.
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in Ticino, tel. +39 3481333248.
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XX estetista truccatore, breve esperienza parrucchiere, eventuali lavori affini. Tel. 079 7851766.
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8706262.
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zona Sottoceneri. Tel. 079 2405965.
XX disegnatore perito edile, 21.enne, primo impiego. Tel. 079 3919307; +39 329 1434176.
XX muratore qualific., 22enne. Tel. 076 4020012.
XX cassiere, scaffalista (50%) tel. 079 7534125.
Sindacato  Attualità
26 novembre 2009 il Lavoro
9
Appalti alle Ferrovie federali svizzere
La direzione si prende gioco del Ticino
G
ente strana i manager che guidano
la ferrovia di bandiera rossocrociata. La scorsa settimana, proprio per
quanto riguarda il settore infrastrutture, la direzione delle FFS ha annunciato un esubero di
350 posti di lavoro durante l’anno 2010: una
notizia finita «a piè di pagina», senza particolari
sussulti di indignazione.
Negli stessi giorni, la ditta BAUER Spezialtiefbau Schweiz con sede a Baden-Dättwil - impiegata per un lavoro presso il Centro Esercizio FFS di Pollegio su incarico della direzione
FFS – ha chiesto il permesso per l’entrata in
CORSI DI FORMAZIONE
Via S. Balestra 19
6901 Lugano
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BB ECDL Start, da gennaio 2010, minimo 10
partecipanti, ma-gio, 18.00-21.00, 78 ore.
Costo: fr. 792.- soci, fr. 1'377.- non soci.
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2010, minimo 10 partecipanti, due volte alla
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partecipanti, ma-gio, 14.00-17.00, 30 ore.
Costo: fr. 350.- soci, fr. 550.- non soci.
BB Word avanzato, da gennaio 2010, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 9.00-12.00, 30
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BB Excel avanzato, da gennaio 2010, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 18.00-21.00, 30
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BB Inglese A1 (1° modulo), da gennaio 2010,
minimo 10 partecipanti, gio, 19.00-22.00, 48
ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci.
BB Tedesco A1 (1° modulo), inizio imminente, minimo 10 partecipanti, giovedì, 19.0022.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.non soci.
BB Inglese B2 preparazione al FCE (First
Certificate English), data da definire, minimo 10 partecipanti, due sere la settimana,
19.00 - 22.00, 96 ore. Costo: fr. 880.- soci,
fr. 1’200.- non soci.
BB Tedesco B1 preparazione al ZD (Zertifikat
Deutsch), data da definire, minimo 10 parte-
Svizzera di 6 lavoratori ungheresi della ditta
BRK Specialis Mélyépito Kft di Budapest!
Da rilevare che i sei lavoratori ungheresi
hanno un profilo facilmente rintracciabile in
Svizzera: un ingegnere civile, un ingegnere
meccanico, un elettricista, un meccanico, un
saldatore e un operatore meccanico. Un lavoretto, per i 6 specialisti ungheresi, della durata
di tre mesetti circa. Un lavoro temporaneo che
farebbe «gola» a molti disoccupati o a quelli
che le FFS vorrebbe «esuberare».
Sarebbe, innanzi tutto, utile sapere dalla direzione FFS se questa pratica di subappalto
cipanti, due sere la settimana, 19.00 -22.00,
96 ore. Costo: fr. 880.- soci, fr. 1’200.- non
soci.
ff CONTABILITÀ
BB Contabilità Banana 5.0, dal 26 gennaio 2010,
minimo 10 partecipanti, ma-gio, 18.30 - 21.00,
30 ore. Costo: fr. 750.- soci, fr. 950.- non soci.
BB Contabilità: corso di preparazione al diploma
cantonale, esami maggio 2010, dal 23 novembre,
minimo 10 partecipanti, lunedì, 18.30 - 21.00, 60
ore. Costo: fr. 750.- soci, fr. 950.- non soci.
ff EDILIZIA
BB Lettura del disegno edile, da febbraio
2010, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 19.00
- 22.00, 45 ore. Costo: fr. 450.- soci, fr. 650.non soci.
BB ArchiCAD 12 2D, da febbraio 2010, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 13.30 - 17.30,
30 ore. Costo: fr. 800.- soci, fr. 900.- non
soci.
BB AutoCAD base, da 25 gennaio 2010, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 18.00 - 20.30,
30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non
soci.
BB AutoCAD avanzato, dal’8 marzo 2010,
minimo 10 partecipanti, lu-mer, 18.00 20.30, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.non soci.
ff VENDITA
BB Corsi a Mendrisio, inglese per venditori
data da definire, ma-gio, 9.00 – 10.30, 30
ore. Costo: fr. 300.-- soci, fr. 500.-non soci.
ff ALTRI CORSI
BB Corso di Barman, dall’11 gennaio 2010,
minimo 10 partecipanti, lu-ma, 19.00-22.00,
51 ore. Costo: fr. 1’800.- soci, fr. 1’900.- non
soci.
BB Corso custode d'immobili APF 3.a edizione, da gennaio 2010, minimo 10 partecipanti, ma-gio dalle 19.10 alle 22.00 + sabato, dalle 9.00 alle 12.00, 398 ore. Costo: fr.
5’612. (4 rate semestrali).
sia conforme alle Leggi svizzere.
L’OCST, in ogni caso, stigmatizza con vigore
il comportamento disinvolto del committente
FFS che utilizza il «made in Suisse» per farsi
pubblicità, che non ha remore a chiedere alla
Confederazione - notizia di ottobre 2009 - un
miliardo di franchi per rimettere in sesto le infrastrutture ma che, nel contempo, si fa beffa delle economie locali in difficoltà in questo
particolare momento.
L’OCST intende chiedere alla competente
commissione federale di controllo di procedere agli accertamenti del caso.
IL PUNGITOPO
La Svizzera è entusiasta
dei suoi portalettere,
ma i postini cosa pensano
della Posta?
L
a direzione della Posta Svizzera comunica che, secondo un sondaggio
condotto presso 15 000 clienti, «gli
Svizzeri esprimono grande apprezzamento
per il servizio di recapito lettere della Posta».
Molto bene! Purtroppo, però, i dipendenti
del gigante giallo non hanno lo stesso entusiasmo, anzi! Le continue ristrutturazioni e la
strategia aziendale che punta unicamente ad
aumentare l’utile e che considera i dipendenti
solo come costo è fonte di malessere presso
i collaboratori.
Aumenta la pressione e i ritmi di lavoro sono
sempre più sfrenati e insostenibili e l’aumento
di casi di malattia dovuti all’ambito lavorativo
lo dimostrano.
Cresce, inoltre, l’incertezza sul futuro lavorativo. In caso di ristrutturazioni o soppressioni
di posti li lavoro (chiusure di uffici postali, per
esempio) sovente vengono proposte alternative con un grado d’occupazione inferiore all’80
per cento. Evidentemente è un invito subdolo
ad abbandonare la nave perché per un datore
di lavoro, che vuole mostrarsi «sociale», non è
bello inoltrare la disdetta.
Questo malessere viene spesso segnalato
dai diretti interessati ma assolutamente ignorato dalla direzione. Come è successo in un
grande ufficio postale in Ticino dove la valutazione annuale fatta dal personale è risultata
molto negativa.
E non stiamo parlando di un’azienda in difficoltà economica che deve tagliare sui costi.
La Posta in una recente comunicazione aveva affermato di aver conseguito nei primi tre
trimestri dell’anno un utile pari a 553 milioni
di franchi, ovvero circa l’11,5 per cento in più
rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
L’OCST non può accettare questa ennesima
dimostrazione di arroganza da parte dei manager della Posta, attenti unicamente a rimpolpare il già consistente utile aziendale con
totale disprezzo dei dipendenti.
10
Assicurazioni  Attualità
26 novembre 2009 il Lavoro
Cast Sa
CAST offre:
 Consulenza nella scelta
della soluzione assicurativa
più adeguata
Consulenza in tutti
i settori assicurativi
NINO MONZA
T
ra pochi giorni i giochi saranno fatti
e non sarà più possibile cambiare la
propria cassa malati, scegliendone
una possibilmente meno cara.
Si stanno chiudendo anche i termini per modificare la propria franchigia o per passare ad
un modello alternativo.
Sono sempre più numerosi gli assicurati che
si indirizzano verso questa tipologia di tariffa
per ottenere un significativo ribasso del premio mensile: dal 2004 ad oggi è infatti in
costante ascesa l’interesse che questi modelli
suscitano tra gli assicurati, passando dal 9 per
cento a oltre il 62 per cento. ( si tratta dei modelli HMO, medico di famiglia, Telmed).
A pochi giorni dalla scadenza dei termini per
cambiare la cassa malati è possibile fare alcune considerazioni.
La prima riguarda il dibattito, che nelle ultime settimane si è fatto strada, riguardo alla
proposta del blocco dei contratti assicurativi
per le franchigie opzionali per due o più anni.
Alla base di questa proposta sta l’idea che gli
assicurati che prevedono di avere un notevole
incremento delle spese per la salute nell’anno successivo scelgano di ridurre la franchigia
tornando, una volta concluso il trattamento,
alla franchigia più elevata. Con il blocco dei
contratti si vorrebbe intervenire per ridurre i
costi limitando per un certo periodo la possibilità di scelta da parte degli assicurati.
Chiaramente questa proposta sta suscitando
forti reazioni e i primi sondaggi realizzati sembrano confermare una maggioranza di contrari
al blocco del contratto assicurativo per le franchigie opzionali. Nelle prossime settimane ne
sapremo di più quando arriverà la decisione
del Consiglio degli Stati.
L’eventuale entrata in vigore di questa misura
è prevista per il 2011, motivo questo che sembra aver consigliato agli assicurati di non modificare il proprio comportamento nella scelta
di una nuova cassa malati per il 2010.
La seconda considerazione riguarda la decisione presa dal Consiglio federale per il 2010,
di ridurre il ribasso praticato sulle franchigie
opzionali. Questa misura non ha portato gli
assicurati a tornare alla franchigia di base di
Fr. 300 ciò a conferma che la franchigia elevata rimane uno dei principali mezzi per ridurre il
livello dei premi.
Infine c’è un’altra ragione che sembra consigliare a molti assicurati di esitare nel cambiare la cassa malati. E questa appare dettata
dalla prudenza. Gli assicurati privilegiano la
stabilità rispetto al fatto di passare ad un’assicurazione che risulti interessante per il 2010,
ma che rischia di aumentare i premi, magari in
modo consistente, il prossimo anno a motivo
del fatto che si trova ora o rischia di trovarsi in
futuro, in una situazione finanziaria difficile.
Queste alcune brevi considerazioni, indicative
della situazione nella quale ci troviamo a pochi
giorni dallo scadere dei termini per poter fare
cambiamenti nelle scelta della cassa malati.
Numerose sono state le persone, associate
e non al sindacato, che si sono rivolte a CAST
Sa per una consulenza riguardo la propria situazione o per avere offerte e consigli riguardanti la cassa malati.
Inserzione
Fatevi un bel regalo di Natale!
Un libro molto ben scritto che è lo specchio del suo autore: divertente, pieno di spirito e di
voglia di vivere e nello stesso tempo intelligente e profondo.
«In quanto handicappato nessuno in verità ha mai preteso nulla da me. Sono sempre e soltanto
io che devo sfidare me stesso, così da spostare man mano l’asticella di un centimetro più in su
come fa l’atleta nel salto in alto. E a me viene più facile saltar di cervello perchè la mia patologia
ostacola l’allenamento fisico massiccio»
Il ricavato andrà alla Fondazione Romulus per sostenere finanziariamente il fabbisogno
di quelle cure terapeutiche che non vengono coperte dalle casse malati e dalle assicurazioni sociali. Il prossimo anno verrà inoltre istituita una borsa di studio a favore di disabili
che desiderano frequentare le scuole superiori.
Spasticoide
di Romolo Pignone
Desidero ricevere n.
copie del libro «Spasticoide», Ed. Ritter, 174 pagine, 25 fr. o 17€
Nome
Cognome
Indirizzo
Nap
Città
Compilare e inviare a: Redazione Il Lavoro, Via Balestra 19, 6900 Lugano, Fax 091 924 24 71
 Mediazione e assistenza
nei confronti delle compagnie
di assicurazione
A tutti costoro dobbiamo innanzitutto manifestare il nostro ringraziamento per la fiducia che
ci è stata accordata. Ci auguriamo di avere
risposto in maniera esauriente e di avere offerto a ciascuno soluzioni adeguate alle proprie
esigenze.
CAST Consulenza assicurativa Ticino SA
svolge la propria attività non solo nel settore
delle assicurazioni sociali ma è in grado di offrire la propria consulenza nei vari settori assicurativi. A tutti coloro che ci hanno interpellato
per la cassa malati, e naturalmente anche a
quanti lo desiderano, offriamo pertanto la nostra consulenza anche negli altri ambiti assicurativi (cose, responsabilità civile, auto, vita).
Info
CAST SA
via Balestra 19, Lugano
Tel. 091 921 21 04 - 091 921 21 05 Fax 091
921 21 06
[email protected]
Oppure rivolgersi alle sedi locali dell’OCST.
Sconti per i soci
CAST SA, ha stipulato una convenzione con la
cassa malati KPT/CPT che consente ai soci del
sindacato OCST di usufruire di sconti nel settore
delle assicurazioni complementari (LCA).
Termini di disdetta per l'assicurazione obbligatoria di base
30 novembre 2009.
26 novembre 2009 il Lavoro
Sindacato  Attualità
11
IL CASO
Che cos’è l’invalidità,
chi ne ha diritto, come si calcola?
GIULIANO BUTTI
N
umerosi associati si rivolgono al servizio giuridico OCST con la seguente richiesta: «Il medico mi ha riferito
che, a causa della malattia (o dell’infortunio)
che ho subito, non posso più lavorare, in ogni
caso non più come prima. Ritengo di aver diritto all’invalidità, per cui desidero ricevere tutti i ragguagli del caso e presentare la relativa
domanda».
Partendo dalle nozioni di base, cercherò di
offrire un concreto aiuto a coloro che desiderano essere più informati su questo tema
di stretta attualità, ma così complesso da risultare ostico per tantissimi
lavoratori.
Completerò l’esposizione
con i prossimi numeri de «il
lavoro», presentando la più
recente giurisprudenza in
materia.
La legge federale sulla parte generale del diritto delle
assicurazioni sociali (LPGA)
elenca in modo analitico le
nozioni e gli istituti propri
del diritto delle assicurazioni
sociali.
In particolare, ai sensi
dell’articolo 8 LPGA, l’invalidità viene definita come «incapacità al
guadagno totale o parziale, presumibilmente
permanente o di lunga durata». Conseguentemente, onde veder soddisfatti in astratto i requisiti necessari per presentare una domanda
di invalidità, occorre che si sia manifestata una
incapacità al guadagno, cioè una riduzione del
reddito totale o parziale, che sia irreversibile o
di lunga prognosi.
Da non confondere con l’incapacità al guadagno, è l’istituto dell’incapacità al lavoro,
di competenza del medico, nozione definita
dall’art 6 LPGA, con cui si intende una limitazione, che deriva da un danno alla salute fisica,
mentale o psichica nello svolgere la professione originaria abituale e/o un diverso lavoro ragionevolmente esigibile, spesso più leggero.
Va precisato che, a differenza di altri Stati,
come ad esempio l’Italia, dove poggia per lo
più su aspetti medico-teorici, in Svizzera la determinazione dell’invalidità è frutto di un procedimento complesso, i cui elementi costitutivi
sono due:
1. il danno alla salute fisica o psichica (fattore
medico);
2. la diminuzione della capacità al guadagno
(fattore economico).
L’incapacità al guadagno è un concetto essenzialmente economico-giuridico, risultato di
un confronto tra il reddito che l’invalido era in
grado di conseguire prima dell’insorgenza del
danno alla salute (fisica e/o mentale) e il reddito ottenibile in un’attività adeguata alla sua
capacità lavorativa residua.
È necessario individuare i seguenti parametri
fondamentali, entro i quali si sviluppa il diritto
ad una rendita:
1. determinare l’attività lavorativa esigibile,
cioè che il soggetto è in grado di svolgere e
stabilire se lo può fare in misura completa o
parziale (capacità lavorativa, valutata dal medico);
2. individuare i dati economici per un corretto
raffronto tra il reddito ottenibile, nonostante il
danno alla salute, con quello conseguito dal
soggetto quand’era sano (capacità al guadagno).
Come detto, il medico determina l’incidenza del danno alla salute fisica, mentale o psichica sulla capacità
lavorativa, sia nella professione esercitata prima della
malattia o dell’infortunio, sia
in un’altra più leggera.
Deve poi precisare se
l’assicurato è abile o se è
limitato (e in quale misura)
nello svolgimento della sua
attività lavorativa abituale o
di altre analoghe.
In caso di risposta negativa, il medico stabilisce se al soggetto, dopo
la conclusione della cura medica e l’eventuale
esecuzione di provvedimenti di integrazione,
può essere ragionevolmente richiesto di prestare la propria attività lavorativa in una diversa
professione, indicandone il potenziale rendimento.
Il medico ha perciò il compito di pronunciarsi su tutta una serie di aspetti, atti a definire
esattamente l’idoneità al lavoro nelle diverse
professioni per il peritato esigibili.
A seconda della patologia che ha colpito l’assicurato e della professione precedentemente
svolta, una perizia medica contiene una serie
di valutazioni rigorose, approfondite e dettagliate, riguardanti il grado di concentrazione,
di attenzione, di comprensione, di analisi, di
espressione e di salute mentale individuato nel
soggetto, ovvero viene dato particolare rilievo
alla postura, che l’assicurato potrebbe più o
meno a lungo mantenere, ai pesi che riuscirebbe a sollevare nel corso della giornata lavorativa, alla distanza che sarebbe in grado di
coprire su terreni più o meno accidentati, alle
difficoltà che incontrerebbe nel salire o scendere le scale, ecc.
Così avviene, per esempio, che il medico giudichi l’assicurato abile al lavoro al 50 per cento
come muratore e al 100 per cento come aiuto
orologiaio, o portinaio, o agente della sicurez-
Ricapitolando
Il medico fornisce una precisa descrizione
dello stato di salute dell’assicurato ed elenca
gli impedimenti che il soggetto incontra
nell’esplicare determinate funzioni.
Una volta determinato con esattezza il tipo di
lavoro che il soggetto può ancora intraprendere,
si procede al raffronto tra il reddito ottenibile
nell’attività lavorativa che l’assicurato è in grado
di prestare, nonostante i postumi della malattia
o dell’infortunio, con quello che sarebbe in
grado di percepire se fosse ancora sano.
za. Queste ultime sono attività più leggere, ma
offrono stipendi assai inferiori, rispetto a quanto può percepire un muratore.
La capacità lavorativa viene determinata nelle diverse professioni per l’assicurato esigibili,
in un mercato equilibrato del lavoro, così come
prevede l’articolo 16 LPGA.
Conseguentemente si tratta di attività lavorative (quali ad esempio il service-man in un
garage, l’aiuto magazziniere, l’operaio, l’aiuto
orologiaio, il portinaio, ecc) disponibili purtroppo spesso solo sulla carta o che nell’attuale
realtà del mondo del lavoro offrono oggettivamente un numero di soluzioni non sufficienti
per occupare tutti gli assicurati confrontati con
problemi di salute
Secondo la giurisprudenza, la misura del reddito ottenibile in un’attività ragionevolmente
esigibile da un assicurato, che per motivi di salute deve abbandonare la sua precedente professione, va valutato in funzione del danno alla
salute, avuto altresì riguardo alle circostanze
personali come l’età, le attitudini psico-fisiche,
l’istruzione, la formazione professionale.
Si avrà diritto ad una rendita di invalidità solo
se il danno alla salute provocato da malattia o
infortunio avrà cagionato una perdita di guadagno e se la perdita alla capacità di guadagno raggiunge un determinato limite fissato
dalla legge.
Prossimamente illustrerò i numerosi ostacoli
che il servizio giuridico OCST affronta nella tutela di numerosi associati, colpiti da malattie
o infortuni e che non sono più in grado di lavorare in misura completa nella loro originaria
professione.
Le difficoltà riguardano la corretta determinazione del reddito (conseguibile nell’ipotetica
attività leggera, ritenuta teoricamente esigibile
per l’assicurato) che viene purtroppo determinato, ai sensi della giurisprudenza del Tribunale Federale delle Assicurazioni, sulla base delle statistiche dei salari medi a livello svizzero,
spesso superiori fino al 40 per cento rispetto
alla realtà riscontrabile nella fascia di frontiera
ticinese.
12
26 novembre 2009 il Lavoro
26 novembre 2009 il Lavoro
Cari bambini, si avvicina il Natale. Come è ormai tradizione, ecco il Presepe da ritagliare. Costruitelo e inviateci una foto con voi davanti ([email protected] o Redazione il Lavoro, via Balestra 19, 6900 Lugano) entro venerdì 11 dicembre. Una delle vostre
foto sarà scelta per la copertina del numero di Natale. Sul sito dell’OCST (www.ocst.com) trovate i Re magi e gli altri personaggi apparsi nei numeri degli anni precedenti.
S
epara le figurine grossolanamente e incollale su un
cartoncino. Ritaglia poi con cura i personaggi.
Piega la linguetta e componi il tuo presepe fissando
i personaggi su un foglio colorato.
Stesso procedimento per la capanna: separala grossolanamente, incollala
su un cartoncino e ritagliala con cura seguendo la linea tratteggiata.
Piega quindi in corrispondenza degli spigoli delle pareti (figura 1) e infila le
linguette nei tagli corrispondenti ripiegandole per fissarle.
Mandateci le foto del presepe
che avete composto,
ci piacerebbe poterle pubblicate
sul prossimo numero!
1.
2.
13
14
Info  Balcani
Pagina a cura di Slavko Bojanic
VIJESTI IZ BOSONE Nezavisne novine
Nacionalne škole
DRAŽEN REMIKOVIĆ
«Zato što ih ne mogu očima
gledati!» To je odgovor jednog učenika osnovne škole
iz BiH na anketno pitanje
zašto je potrebno formirati
škole odvojene po nacionalnoj liniji.
K
o je kriv za ovakav odgovor? Učenik nije sigurno, samo mu
ime kaže, neko ga je naučio da tako
kaže. I misli. Možda je roditelj? Ili nastavnik? Oni
su učitelji djece, svaki na svom polju. Moguće.
To je samo jedan stepenik, idemo dalje.
Društvo?
Političari?
Zaustavićemo se na
ovom
posljednjem,
okriviti ih za sve, kao
i uvijek, bez ikakvog
efekta.
U BiH je popularan
izraz nacionalni tor.
Neologizam koji spaja društveni osjećaj i
životinjsku zajednicu,
znači spaja nespojivo.
Političari su napravili nacionalne torove,
26 novembre 2009 il Lavoro
ubjeđujući svaki svoje ovce kako
su ove druge prljave i bezobrazne,
kako su jedino oni čistokrvni predstavnici svoje rase, bez obzira što
nisu primali platu od 1999 i što su
gladni kao psi.
«Naša je najčistija, mi smo pravi
ovi ili oni..». Je li to danas važno?
I te kako! A zastidjeli bi se da im
neko kaže da su, recimo, porijeklom Iliri, Goti, Tatari, Mlečani,
Huni... Ili Majmuni. Šta bi tek bilo
da im neko kaže da su Majmuni, da
vode porijeklo od Majmuna, naroda koji je živio
prije 160 miliona godina u dolinama Neretve
ili Vrbasa? Mislite da bi se uvrijedili ili možda
iznervirali? Bože sačuvaj!
Odmah bi našli formulu po kojoj bi se
šimpanze odvojile od
babuna i orangutana,
usvojile svoj plemenski
zakonik
i
podigle
božanstvo kojem će
se moliti. Poslije toga
bi održali zbor ispod
božanstva i rekli da su
svi ovi iz drugog plemena lažni Majmuni i
da nemaju nikakve superiornosti u odnosu
na njih. «Mi smo pravi
Majmuni, a ne oni!». 
„„
ŠKOLA BOSANSKOG JEZIKA
U subotu 11. novembra počela je sa radom
dopunska škola bosanskog jezika.
Časovi se odrzavaju svake subote od 14.00
do 15.00 časova u prostoriji kluba Bosona.
Profesorica Zaina Gafić Tocchetti, zajedno sa
12 trenutno upisanih učenika potrudit će se
da naša djeca nauče pisati, pravilno govoriti
i koristiti bosanski jezik. Više informacija pronadjite na www.bosona.ch – /obrazovanje ili
kontaktirajte nas direktno na telefon
Prof. Zaina Gafić Tocchetti - 076 420 36 63.
„„
BOSANSKO SIJELO 05.12.2009.
Subota, 5. decembra - Cappannone – Pregassona bit će organizovano Bosansko sijelo od 18.00 časova. Gost večeri je vokalni solista Zehra Bajraktarević. Osim Zehre
posebno interesovanje vlada za privi nastup
tek osnovane (od otkobra) folklorne sekcije
Bosone.
Pozivamo sve sunarodnjake, i prijatelje Bosne, da nas posjete i time uveličaju naše veselje.
Putnici sa sporednog koloduora
Voz za Evropu
ALMIR ČEHAJIĆ
S
tojimo izgubljeni na željezničkoj stanici nekog zaboravljenog, sporednog
kolosjeka u zadnjem ili predzadnjem
prašnjavom vagonu kompozicije, dugo ustajale na jednom mjestu, čekajući da se pojavi neki
lokalni frajer koji će doći i vagone prikopčati
supermodernim i brzim vozovima, koji sve
brže prolaze pored nas na raskrsnici puteva
od Kopenhagena do Atine i dalje do La Valete,
Vilnusa i Madrida.
Čekajući lokalne frajere, predvodnike staromodne, nekonkuretne željezničke kompanije
da ukopčaju naš vagon, polako će bezidejni
putnici, brže ili sporije, shvatiti da će Godo prije stići do njih, nego oni sami. I onda, odjednom jedna pametna inicijativa će morati doći i
neko će se dosjeti da treba da izađemo iz vagona i da moramo sami pogurati stari prašnjavi
vagon ako želimo da se zakačimo na neki od
vozova, koji odavde vode tako daleko, a tako
blizu stanici, kojoj smo geografski uvijek pripa-
dali. Pamet da ti stane - inicijativa će biti jednoglasno prihvaćena, neko će valjda skontati
da nećemo čekati i sjediti u vagonu i vremenu,
koje sve brže i nepovratnije prolazi za generacije putnika starog, prašnjavog voza.
Pozivam sve utemeljene, normalne ljude,
putnike naših bh. vozova, zaustavljene na
sporednim kolosjecima, željne komunikacija i
napretka da uzmemo stvar u svoje ruke i poguramo stare, prašnjave vagone. Poruka putnicima sa sporednih kolodvora: onaj ko neće
ili ne može da pogura naše dotrajale vagone,
ima od nas iskreno pruženu ruku, jer će vrlo
brzo shvatiti da je ovaj put jedini i pravi. Poruka Evropi: nismo mi samo mali, zaboravljeni,
marginalizirani putnici sa sporednih kolodvora,
mi smo najbogatiji nacionalni park bogatstva
različitosti, sa mnoštvom prostora za sve pozitivne opcije, novo tržište puno znanja, entuzijazma i želje za prosperitetom. Ruka u kojoj
se nalazi karta za prelazak u brže, bolje i modernije vozove je širom otvorena i pružena ka
kondukteru, koji će ipak na kraju odlučiti da li i
kada će odobriti prelazak u bolji vagon. 
OBAVESTENJE
GRADJANIMA SRBIJE
AMBASADA
REPUBLIKE SRBIJE
ORGANIZUJE
KONZULARNI DAN
u subotu 12. decembra 2009
od 10:00 sati
U RESTORANU
GARDENIA – MASSAGNO
(091/-966 41 43/44)
26 novembre 2009 il Lavoro
Attualità Regione
Biblioteca de Lengua Espanola
Gruppo Teatrale Mezzovico
Lingue e culture del mondo
L’om che fa
e quel che desfa
D
al 2007 è aperta la nuova biblioteca di lingua spagnola. Disponiamo
di ca. 2000 unità tra libri e i supporti
elettronici, in maggioranza donati; offriamo in
prestito una vasta scelta di narrativa e poesia
classiche e contemporanee, saggi su letteratura, filosofia, trattati di storia, geografia, biografie, libri e cataloghi d’arte, libri per bambini
e giovani, riviste dedicate all’insegnamento
per studenti, videocassette e DVD.
Enciclopedie e mezzi per lo studio della lingua spagnola sono a disposizione dei nostri
soci e insegnanti in sede.
Oltre a questo servizio strettamente legato
alla biblioteca, il secondo sabato pomeriggio
al mese, il prossimo è il 12 dicembre (dalle 14
alle 17), proponiamo una serie di attività cultu-
Missa catolica de lingua
portuguesa no Ticino
12 de dezembro às 18.30 na Igreja de Balerna
Eventos No dia 12 de dezembro apòs a Missa
faremos um aperitivo natalino no oratório de
Balerna. Todos estão convidados a virem e a trazerem salgadinhos, doces, tortas, bolos e bebidas
para compartilharmos.
rali - conferenze, presentazioni di libri, seminari di lingua, corsi di spagnolo individualizzati,
corsi per bambini, corsi di balli tipici (per es.
sevillanas). Questi pomeriggi, come anche le
altre aperture, sono un’ottima occasione per
incontrarsi, per praticare lo spagnolo e scambiare idee e opinioni. La tassa annuale d’iscrizione è di CHF 30. 
Info
BLESDEL, via Vittorino Vella 4, c.p. 165
6906 Lugano Cassarate
Orario biblioteca: Lu 17 - 18.30; Sa 15 - 17
www.blesdel.ch [email protected]
Tel. +41 91 945 25 81 - +41 78 737 27 15
15
I
l gruppo Teatrale Mezzovico presenta
una divertente commedia dialettale di Serenella Gabutti Talleri, da non perdere.
Lo spettacolo andrà in scena il
 27 novembre, ore 20.30 palestra Scuole,
San Vittore
 4 dicembre, ore 20.30, Centro «La Torre»,
Losone
 8 dicembre, ore 16.30 palazzo Congressi,
Muralto
 14 gennaio, ore 20.30, Oratorio Tesserete
 15 gennaio, ore 20.30, Scuole medie, Faido
 21 gennaio, ore 20.30, Scuole Medie, Stabio
 22 gennaio, ore 20.30, Cinema Teatro,
Acquarossa.
 28 gennaio, ore 20.30, Studio Foce, Lugano.
Ensaios do coro O coro é aberto a quem quiser
participar. As datas dos ensalos são as seguintes:
Dia 2, 9 e 16 de dezembro. O coro se encontra
sempre às 20 horas no orátorio de Balerna. Quem
souber tocar algum instrumento e quiser participar é multo bem vindo (a)!
Contato: Padre Iraildo, [email protected]
078 7049837 - 091 6822001
ASSOCIAZIONE AMICI DEL GIORNALEdelPOPOLO
Fai come me:(ri)abbonati al GdP... e vincerai
Partecipo al concorso
Ruby Belge
campione mondiale
pesi welters
e desidero abbonarmi al GdP
Abbonamento ordinario annuale*
Abbonamento annuale AVS/AI* (allegare copia carta AVS)
Abbonamento annuale giovani*(1984-1994 - Allegare copia doc. identità)
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Abbonamento annuale al giornale elettronico e-GdP
Desidero iscrivermi all’Associazione Amici GdP**
Desidero solo partecipare al concorso
CHF 300.CHF 199.CHF 196.CHF 1’000.CHF 159.-
* compreso il settimanale tuttalatele e la versione e-GdP per la lettura su schermo.
I PREMI e gli sponsor
1°PREMIO:
La nuova Ford Ka (valore CHF 14’750.-)
Grazie a FORD Svizzera!
Pato 125 (valore CHF 4’320.-)
2°PREMIO: Lambretta
Grazie alla Pelican Drive di Manno!
Crociera sul Nilo, 15-22 febbraio 2010.
3°PREMIO: Grazie
all’Opera Diocesana Pellegrinaggi!
4-7°
Voli Lugano-Roma-Lugano.
PREMIO: Grazie alla Darwin Airline!
** Possibilità d’iscrizione anche per e-mail inviando i dati a : [email protected].
Vi spediremo lo statuto, un set d’adesivi e la cedola per il pagamento della quota sociale.
Cognome:
Nome:
Via/numero:
CAP/Località:
Tel.:
Anno di nascita
Compilare, ritagliare e spedire a: Giornale del Popolo, Ufficio abbonamenti, CP 627, 6903 Lugano
Partecipa al concorso chi invia questo tagliando debitamente riempito oppure si abbona o rinnova l’abbonamento al GdP entro il 31.1.2010,
nonchè i titolari di un abbonamento annuale valido a partire dall’1.2.2009
Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi
26 novembre 2009 il Lavoro
I-
O
CS
T
AAPI
A
A
P
16
Editoriale
Soggiorno ad Abano Terme
Un successo sotto ogni aspetto
Decisione assurda!
CLAUDIO FRANSCELLA*
S
ul «il Lavoro» n. 17 del 29 ottobre
scorso avevamo pubblicato il testo dell’interpellanza presentata
dal sottoscritto «Trasporti allievi bisognosi
di cure speciali: chiusa la porta agli anziani
volontari» dove si chiedevano spiegazioni al
Decs circa la decisione di interdire agli anziani il servizio del trasporto scolastico degli
allievi con handicap fisico dalle scuole agli
studi di ergoterapia, fisiotera, psicoterapia,
ortoterapia ed altro perchè «l’età del titolare
e del supplente che effettuano il servizio di
trasporto non deve superare i 65 anni».
Il direttore del dipartimento Gabriele Gendotti durante l’ultima sessione del Gran Consiglio ha confermato la decisione di non più
demandare alle persone che superano i 65
anni questo servizio, affermando che «garantire la sicurezza e la qualità del servizio giustifica la decisione di non permettere più ai pensionati di condurre i veicoli
per il trasporto di allievi con handicap».
Ma come? A livello federale c’è chi sta
pensando di procrastinare l’età pensionabile a 67 anni, mentre in Ticino si ritiene che
gli over 65 siano da relegare in un angolo,
senza più nessuna possibilità di rendersi utili
per la nostra società? Nel caso in questione non si sarebbe potuto continuare a delegare questo servizio agli anziani, inserendo
qualche paletto supplementare (ad esempio
chiedendo una visita medica ogni anno)?
Si continua a dire che la generazione anziana rimane a tutti gli effetti una generazione
attiva, partecipe della società e sicuramente
produttiva; si sostiene che gli anziani sono
persone ideali per varie forme di volontariato
necessario in una società in cui la famiglia si
è atomizzata e il Cantone che cosa fa?
Fissa un limite d’età a 65 anni per
emarginare persone che sono ancora nel
pieno della loro facoltà fisica e mentale e
che, soprattutto, hanno ancora voglia di essere utili al prossimo.
Mi auguro che, al più presto, il Consiglio di
Stato abbia il coraggio di rivedere e rendere
meno drastica questa ingiustificata decisione (e anche quella dell’aumento delle tariffe
degli spazi scolastici cantonali per gli anziani), così da ridare la giusta dignità ai quasi
centomila over 65 ticinesi… e questo nell’in
teresse di tutta la nostra società! 
*Granconsigliere, segretario cantonale AAPI-OCST
L’
ultimo soggiorno AAPI
della stagione 2009
si è svolto ad Abano
dal 14 al 21 novembre, all’insegna
della tranquillità, del riposo e della
cura.
Abano Terme, il più antico centro
termale d’Europa, sorge in posizione incantevole ai piedi dei colli
Euganei ed è al centro del Veneto.
La posizione ottimale dell’albergo
Salus, che ha ospitato il gruppo,
ha permesso ai quaranta partecipanti (tra questi pure il presidente
cantonale Giacomo Falconi con la
moglie) di passeggiare frequentemente nella zona pedonale che si
estende da Piazza Fontana fino ai
Giardini del Montirone. Una passeggiata tra edifici storici quali gli
cura del corpo, si sono visitate
alcune località cariche di storia e
arte. Molto apprezzate sono state
le visite a Vicenza e a Padova. Nella prima città il gruppo ha potuto
vedere le numerose ville del Palladio (tra cui la famosa Villa La Rotonda), il Santuario della Madonna
di Monte Berico, dal quale si gode
di uno stupendo panorama sulla
città. La gita è poi proseguita con
una passeggiata per il centro storico sino a giungere sulla bellissima
Piazza dei Signori. Stupefacente è
stata la visita al Teatro Olimpico,
progettato da Palladio e ritenuto
il primo esempio di teatro stabile
coperto dell’epoca moderna.
Nella seconda città, grazie all’intraprendenza e alla conoscenza
hotel Orologio e Trieste e Victoria
ed altri di più recente costruzione,
tra negozi esclusivi, bar e gelaterie, circondati da verde pubblico
e privato, da aiuole fiorite, piazze,
fontane, parchi e ampi viali.
I partecipanti hanno potuto godere degli effetti benefici e dei valori
curativi del binomio «fango-acqua
termale». La ricchezza di sostanze
disciolte rende quest’acqua una
risorsa termale unica al mondo. E
a detta degli amici AAPI presenti
ad Abano, quest’acqua ha portato
loro, in breve tempo, degli importanti benefici a livello fisico.
Durante il soggiorno, oltre alla
della professoressa Maria Luisa
Delcò, una parte del gruppo ha visitato la Cappella degli Scrovegni,
il Prato della Valle e la Basilica di
S. Antonio, e fatto shopping nel
bellissimo centro della città.
Un soggiorno- guidato dal segretario cantonale Claudio Franscella
e dalla presidente della commissione soggiorni Corinna Franchiche è sicuramente riuscito, al
punto tale che numerosi partecipanti si sono già «prenotati» per il
prossimo anno. Ottima la qualità
di tutti servizi proposti dall’albergo ospitante gestito con cura dalla Famiglia Turlon.
C. F.
26 novembre 2009 il Lavoro
AAPI
17
A
A
P
I-
O
CS
T
Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi
Sezione del Luganese
Ottima la partecipazione
all’assemblea annuale della sezione
S
i è svolta il 12 novembre, al
centro Presenza Cristiana di
Pregassona, l’annuale assemblea sezionale, alla presenza di
70 associati, del presidente Cantonale Giacomo Falconi e del segretario
Cantonale Claudio Franscella.
Alle ore 14.15 in punto, il presidente Flavio Ercolani, ha aperto la seduta illustrando le attività svolte durante
l’anno che volge al termine. «Non vuole essere un semplice elenco di cose
fatte per compiacerci di quanto siamo
bravi» - ha affermato il presidente «ma piuttosto la possibilità di dialogo
con i nostri associati per cercare, nel
limite del possibile, di migliorare e per
rispondere sempre alle esigenze e attese».
Dopo le nomine di rito, il Presidente
ha dato lettura della propria relazione
annuale, centrata in particolare sugli
eventi intervenuti nel corso del 2009
e dopo aver ricordato ad uno ad uno
i membri di Comitato, li ha ringraziati per il prezioso lavoro svolto. A riguardo delle manifestazioni ha citato
in particolare la conferenza «Luganese, una realtà in movimento» tenutasi
il maggio scorso presso l’aula magna
Inserzione
L'AAPI su Radio Fiume Ticino
La trasmissione «EVERGREEN», curata dal
segretario cantonale Claudio Franscella a
nome della nostra Associazione, è ripresa
sulle frequenze di radio Fiume Ticino.
Evergreen va in onda ogni mercoledì alle
18:50 (con replica alla domenica alle 8.00).
Le frequenze sono:
Bellinzona, Blenio, Leventina e Riviera:
Locarnese e Vallemaggia:
Luganese: Grigioni italiano: 90.6
100.5 e 107.1
100.0
93.0
USI con il sindaco di Lugano, Giorgio
Giudici e quello di Massagno Giovanni Bruschetti come relatori, il pranzo
nonni-nipotini, che ha visto coinvolti
un’ottantina di soci e una quarantina
di bambini della scuola dell’infanzia di
Massagno e la messa in rete del sistema web dell’AAPI con una nuova
veste grafica, nuovi contenuti e nuove
rubriche, fruibile anche ai non vedenti
o ipovedenti.
Flavio Ercolani ha concluso il suo intervento osservando che il 2010 sarà
l’anno dei festeggiamenti per il trentesimo di fondazione dell’Associazione
cantonale e della sezione di Lugano.
Nel suo saluto, Claudio Franscella,
ha ricordato l’importanza delle associazioni come l’AAPI in prospettiva
del costante invecchiamento della
popolazione, ha presentato le numerose attività svolte a livello Cantonale, soffermandosi in particolare sui
soggiorni e l’inaugurazione del nuovo
sito WEB, ringraziando per l’impegno,
il presidente Ercolani. A proposito del
2010, per il trentesimo di fondazione,
ha indicato la lunga serie degli appuntamenti salienti che sottolineranno il giubileo. Franscella ha concluso
citando i rappresentanti in seno ai diversi consessi a livello federale e illustrando le due interpellanze inoltrate
recentemente al Consiglio di Stato,
relative alle tasse prelevate per l’occupazione degli spazi pubblici riferite
agli anziani, rispettivamente al divieto
di condurre per gli over 65 i veicoli per
il trasporto di bambini con handicap,
attività svolta con molto successo dai
rappresentanti dell’AAPI del Mendrisiotto.
Giacomo Falconi, presidente Cantonale, ha rivolto a sua volta un caloroso saluto ai presenti ricordando la
votazione di fine novembre sui minareti. A questo proposito ha dichiarato che «indipendentemente dall’esito
dello scrutinio, questa votazione ha il
pregio di aprire un discorso approfondito sulla «globalizzazione delle culture». Emerge la disponibilità al dialogo
e a alla condivisione, come pure una
chiara volontà popolare di mantenere
fedeltà alle proprie origini. L’anzianoha ribadito il presidente cantonalevive una situazione di smarrimento, in
quanto, i valori sui quali ha costruito la
propria vita sono relativizzati. Egli non
può rimanere indifferente. La nostra
Associazione, testimone di un passato
ricco di patrimonio umano e religioso
s’impegnerà per trovare delle risposte.
Non le cercheremo nei numeri di una
votazione, ma nella matrice cristiana,
elemento costitutivo, irrinunciabile
della storia e della cultura della Svizzera».
La manifestazione è proseguita con
la consegna dei premi di fedeltà ai
soci anziani e si è conclusa con i tradizionali giri di tombola, la lotteria e la
merenda. 
FT
Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi
26 novembre 2009 il Lavoro
I-
O
CS
T
AAPI
A
A
P
18
Sezione del Mendrisiotto
Assemblea annuale
all’insegna del gradimento
L’
D
avanti a più di 100 partecipanti si è tenuta a Ligornetto, ben diretta dal presidente
del giorno Diego Sulmoni, l’assemblea
annuale della sezione.
Il presidente sezionale Carlo Fontana
nel suo discorso ha confermato che
gli incontri organizzati durante il 2009
sono stati sempre tutti ben frequentati. Il presidente ha voluto mettere l’accento sugli incontri religiosi in cui la
sezione ha voluto manifestare la sua
identità cristiana. Sono poi state ricordate le altre qualificate e numerose
manifestazioni quali la festa prenatalizia, quella di Carnevale a San Pietro, la
conferenza di Don Vitalini sui minareti,
la via Crucis a Coldrerio, il soggiorno
di 5 giorni a Venezia, il pellegrinaggio
a Morbio inferiore, l’assemblea cantonale al Monte Generoso, la gita al monte San Salvatore
e sul Ceresio, la
conferenza sulla
musica con la
partecipazione
del
segretario
cantonale e altro
ancora. Un cenno è pure stato
fatto in merito
Tanti auguri
caro Urbano!
all’attività del coro sezionale che ha
regolarmente cantato nelle varie case
per anziani.
L’attenzione è poi stata rivolta al problema del trasporto dei bambini bisognosi di cure. Servizio che da oltre
vent’anni viene garantito dalla sezione
a titolo di volontariato e che, inspiegabilmente, è stato sospeso dal Decs
(in quanto gli autisti non devono superare i 65 anni di età per motivi di sicurezza!!). Una decisione superificiale,
scellerata e contestata anche dal deputato e segretario dell’AAPI
Claudio
Franscella
tramite
un’interpellanza che però ha
avuto una risposta negativa da parte del
Governo. A que-
Ufficio presidenziale e il comitato
cantonale
dell’AAPI augurano ad Urbano Bizzozero,
vicepresidente
cantonale, i migliori auguri per
i suoi 75 anni.
Complimenti
avanti così.
e
sto proposito l’assemblea ha chiesto
di non mollare l’osso e ha invitato la
presidenza a scrivere direttamente
una lettera al capo del Dipartimento.
Il presidente sezionale Fontana è intervenuto affermando che «i volontari
della sezione sono sempre a disposizione ad aiutare con affetto i bambini
che hanno bisogno di aiuto».
L’assemblea ha nominato tre nuovi membri nell’Ufficio presidenziale: Diego Sulmoni, Eliana Cavadini e
Marilena Moalli. Dopo l’approvazione
dei conti e gli interventi del presidente
cantonale Giacomo Falconi e del segretario cantonale Claudio Franscella
è seguita la tradizionale castagnata
con panna montata e caffè. C.F.
Agenda
Bellinzona
Venerdì 27 novembre, venerdì 4 e
venerdì 18 dicembre, Coro ore 14.00,
Vita Serena a Giubiasco.
Lunedì 14 dicembre, Assemblea
ordinaria + Panettonata, ore 14.30
ristorante Aurora a Gorduno.
Locarno
Martedì 15 dicembre, ore 14.30
presso la sala del Centro Parrocchiale S. Antonio a Locarno incontro
di fine anno con giri di Tombola e
Panettonata.
Lugano
Giovedì 17 dicembre, pranzo Natalizio, Albergo Lido Seegarten, Lugano-Cassarate. Ritrovo ore 11.30.
Costo Fr. 50 (incluso: aperitivo, bevande ai pasti, 4 biglietti lotteria e
panettone con spumante. Iscrizioni:
con tagliando o: tel. 091 9102021
entro l’11 dicembre. Seguono due
giri di tombola e lotteria con ricchi
premi.
Mendrisio
Sabato 12 dicembre, Festa prenatalizia, nella sala polivalente del
Centro scolastico di Castel San Pietro, con pranzo, animazione, coro e
grande riffa benefica. Iscrizioni: tel.
091 6405111 entro il 4 dicembre.
Posteggi gratuiti.
Mercoledì 16 dicembre Coro sezionale, ore 15, Casa di riposo Don
Guanella a Castel S. Pietro.
Giovedì 17 dicembre, Coro sezionale Casa Girotondo a Novazzano.
Tre Valli
Domenica 6 dicembre, Festa prenatalizia, Grotto Rubino, Acquarossa.
Ore 11 ritrovo Chiesa S. Vincenzo a
Comprovasco. S. Messa in suffragio
dei soci defunti. Ore 12.30 pranzo.
Costo: fr. 40, non soci fr. 60.
Gita ad ASTI, Giovedì 10 dicembre,
ore 6.30 partenza posteggio Stadio Cornaredo- lato fiume. Visita città e «torronificio Barbero». Pranzo gastronomico
natalizio all’agriturismo «La Cascina
del Cornarino». Possibilità di acquisto
di prodotti artigianali al torronificio e
all’agriturismo. Costo: fr. 110 (viaggio
in comodo torpedone ARL e pranzo
(bevande comprese). Tutti sono invitati!
Iscrizioni: Claudia Righetti Canobbio,
tel. 079 3279324-091 9410012.
Attualità Regione
26 novembre 2009 il Lavoro
19
Meno code per i frontalieri?
La circonvallazione Agno-Bioggio
ANTONIO SANNA
U
n mio caro amico che siede in Gran
Consiglio mi esprimeva, qualche
settimana fa, il suo disappunto per
aver appreso dalla stampa l’intendimento da
parte del Governo di dirottare su tracciati ferroviari il credito destinato alla progettazione
della circonvallazione Agno-Bioggio.
In attesa di conoscere come si evolverà la
situazione, visto che il deputato già relatore
sull’argomento presenterà una interrogazione,
non guasta fare il punto sulla questione.
L’attraversamento di Agno è sempre stato
il gran problema per chi si trova a dover percorrere nei due sensi la cantonale per Lugano. Ovvio quindi che nel Piano trasporti del
Luganese, approntato per realizzare strutture
organiche del traffico stradale e ferroviario in
concordanza fra loro, trovasse largo spazio iI
progetto di una circonvallazione di quell’abitato. Un Piano che ha sul tappeto molte situazioni in parte già affrontate ed in parte no, che
ha subito e certamente subirà cambiamenti e
adattamenti. Basti pensare all’area del Basso
Malcantone ed al collegamento con la Valle del
Tresa e con l’Italia.
Del resto sin dagli anni ‘50 per far fronte
all’aumento di veicoli sul territorio, dovuto in
particolare al flusso dei frontalieri sempre in
aumento, si sono messe in atto iniziative progettuali per regolarne gli spostamenti, consapevoli di quanto fossero determinanti per il
luganese le comunicazioni con il varesotto ed
il comasco.
Purtroppo, al di là del diritto da parte di Enti
pubblici o privati interessati di sollevare obiezioni od opposizioni, le divergenze a risolvere
portano sempre a tempi lunghi, soprattutto
quando nascono esigenze diverse. Ne cito alcune relative all’ambito che ci interessa: il ponte viadotto sulla Tresa, la circonvallazione di
Magliaso e Caslano, l’interramento della FLP,
la dura opposizione di Muzzano. Ma veniamo
all’argomento che ci interessa.
Il Messaggio governativo prevede un credito
di fr. 2’830’000 per la progettazione della circonvallazione Agno-Bioggio, progetto stradale
prioritario del PTL. Il tracciato, la cui storia comincia nel 1994, è il risultato di diverse varianti
e va sotto il nome di soluzione ALFA 1.
L’aggiramento, lungo circa 4 km e mezzo,
parte dall’ingresso di Agno ( zona Vallone) e
si snoda fino alla rotonda Sud Acciai all’uscita
di Bioggio. Sul percorso sono previste diverse rotonde, due gallerie artificiali e l’attraversamento del fiume Vedeggio in sottopasso.
Uno in zona Molinazzo e l’altro all’altezza dei
vivai Stierlin. Questo secondo attraversamento
consentirà la soppressione della cantonale nel
tratto fra i vivai su accennati e la Migros, permettendo di allungare la pista dell’aeroporto
a 1.600 metri. Una aspettativa decennale per
consentire un miglior utilizzo dello scalo tanto
sotto l’aspetto tecnologico che della sicurezza.
Attraversato il fiume, la strada riaffiorerà consentendo l’accesso al paese di Agno quindi,
dopo una rotonda, tornerà sotterra per uscire
al Tropical. Un tracciato quindi di attuale priorità cui dovrebbe seguire, in tempi ragionevoli,
Statale 340 Regina
Qualcosa sembra muoversi...
D
opo la seconda visita de «il Gabibbo» sul cantiere della vergona in
quel di Cressogno-Valsolda, in attesa dell’ultimazione della galleria in costruzione da ormai vent’anni, qualcosa di nuovo c’è.
Dopo la promessa fatta in diretta TV al simpatico pupazzo e a milioni di spettatori, dal capo
compartimento ANAS, Claudio De Lorenzo, finalmente i cancelli del cantiere si sono riaperti.
In questi giorni l’ultima ditta che aveva abbandonato i lavori dopo gli stop delle varie perizie, a distanza di anni, ormai abbiamo perso il
conto, finalmente è tornata per smantellare i
macchinari che aveva lasciato a suo tempo.
I pezzi arruginiti che ricordano tanto alcuni siti di archeologia
Inserzione
industriale vengono
smontati e portati via.
È un buon segnale...
che lascia intravvedere
uno spiraglio di luce.
In attesa di vedere
insediata la nuova impresa che dovrebbe
completare i lavori in
ballo da ben vent’anni,
i frontalieri speranzosi
ma già tante volte delusi, transitano a lato
e osservano.... sarà la
volta buona?
Aspettano e sperano... sono tutti come S.
Tommaso, se non vedono non credono. 
quello che bypassi Magliaso, Caslano e quindi
Ponte Tresa, agglomerati anch’essi soggetti ad intasamenti ed inquinamento da traffico
veicolare che devono essere tagliati fuori da
quella direttrice la cui scelta sembra orientarsi
verso lo variante C 2 (unica galleria). Traffico
che, come ha sostenuto di recente il prof. Rossi, è destinato ad intensificarsi «in direzione dei
posti di frontiera con l’Italia».
La portata dell’intervento è ben evidente dalla planimetria allegata al Messaggio del Governo e se si considera il ritardo con cui è stato
varato, si può capire con quale preoccupazione è stata appresa la notizia all’inizio riferita.
Trattandosi poi di progetto di massima si potrebbero paventare ulteriori rinvii o modifiche
dando ragione a quel Commissario che, con
disappunto, ha fatto rilevare come, per progettazioni e varianti al PTL, si siano spesi milioni
di franchi «senza avere rimosso un metro cubo
di terra ». 
20
26 novembre 2009 il Lavoro
Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Angela M. Carlucci*
Conferenza annuale: Commissione Syna Migrazione e Integrazione
Integrarsi puntando sulla formazione
professionale e continua
La formazione continua è un fattore
di riuscita importante per l’economia
svizzera, ed è parte integrante di una
politica sociale preventiva. Nell’ambito
della Conferenza annuale della Commissione Syna Migrazione e Integrazione tenutasi il 21 novembre a Olten,
sono stati trattati temi legati al conseguimento di qualifiche riconosciute
attraverso percorsi di formazione, di
rinforzo e di validazione delle competenze acquisite. I delegati migranti del
Syna hanno dialogato sull’importanza
della formazione professionale e continua per aumentare le competenze e le
capacità di lavoro. Queste misure, per
essere veramente efficaci, necessitano
del carattere di obbligatorietà sancito
per legge.
Il mondo sottoposto a trasformazioni costanti
Oggigiorno siamo confrontati alle stesse sfide che il nostro paese ha dovuto affrontare
durante il periodo dell’industrializzazione: trasformazioni costanti, piani sociali, economici e
tecnologici. Il mercato del lavoro globale influisce attivamente sulle dinamiche economiche
in Svizzera, spingendo le imprese a richiedere
manodopera con tassi di qualificazione sempre più elevati non soltanto nei settori tecnologicamente più avanzati, ma anche in quelli
tradizionali. Questa tendenza ha determinato
la perdita di posti di lavoro per i quali non era
richiesta una formazione specifica e ha portato i dipendenti, anche i più qualificati, ad
adeguarsi rapidamente alle trasformazioni introdotte dalle nuove tecnologie e dai cambiamenti nell’organizzazione del lavoro.
Politica sociale preventiva vuol dire anche
formazione
Solo adeguando le conoscenze e le competenze di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori alle nuove esigenze, potremo continuare a
mantenere il nostro livello di vita elevato anche
in futuro. In caso contrario, le conseguenze
potrebbero essere estremamente gravi sia
a livello economico che sociale. La formazione continua è lo strumento più importante dei dipendenti: porta ad un aumento
della produttività, della flessibilità e delle
competenze professionali richieste dalle
trasformazioni nell’ambito del mercato del
lavoro.
La formazione continua non solo diventa
sempre più una necessità per mantenere un
buon livello di vita e per favorire una buona
integrazione sociale, ma previene il rischio
che l’individuo non possa più autosostenersi
a causa di un salario troppo basso. La formazione continua è quindi parte integrante di una
politica sociale basata sulla prevenzione.
La formazione continua: un obbligo per tutti
La situazione attuale non è delle più rosee.
Le persone con un’ottima formazione e che
lavorano a tempo pieno ne approfittano pienamente, mentre le lavoratrici e i lavoratori
a tempo parziale, le donne e in particolare
le persone poco qualificate, non effettuano
alcuna formazione continua o solo minimamente. Purtroppo, la politica attuale in merito alla formazione continua non è in misura
tale da scavalcare questa ripartizione univoca e inadeguata sia sul piano economico
che su quello sociale.
Syna esige dunque l’obbligo di formazione
continua come standard, in modo da garantire dei livelli di formazione economicamente
validi per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori. L’obbligo può venir realizzato senza molte
spese amministrative creando le condizioni
quadro per una politica di formazione continua
orientata al futuro.
Percorsi formativi: donne e validazione delle competenze
In attesa che la formazione continua obbligatoria venga sigillata per legge, Syna non
è rimasta a guardare, ma ha arricchito il suo
pacchetto di interventi formativi proposti ai
propri soci, con una particolare attenzione alle
esigenze dei soci migranti. I nuovi percorsi
sono finalizzati allo sviluppo delle conoscenze
di base delle nuove tecnologie informatiche e
all’adeguamento della loro professionalità nella organizzazione del lavoro. La partecipazione
ad interventi di formazione continua che Syna
offre per i propri associati insieme all’istituto di
formazione ENAIP, facilitano l’inserimento nel
mercato del lavoro locale e garantiscono la sicurezza del posto di lavoro.
Per l’anno a venire sono offerte numerose attività di formazione, per esempio: lo sviluppo
delle pari opportunità e la promozione dell’inserimento nel mercato del lavoro delle donne
migranti attraverso i corsi Retravailler; il bilancio delle competenze acquisite (nell’ambito del
progetto nazionale «Validation des acquis»)
per accedere a titoli federali di formazione professionale.
Syna si impegna per una dimensione sociale dell’economia di mercato, affinché vi siano
buone prospettive per le lavoratrici e i lavoratori. La formazione continua per tutti grazie
all’obbligatorietà generale è parte integrante di
una politica sociale preventiva e di una politica che favorisce la piazza economica svizzera.
Nella lotta contro la discriminazione, la povertà
e l’esclusione sociale, Syna scommette sulla
formazione. Perché dei dipendenti ben formati
e qualificati apportano un contributo essenziale alla nostra economia, assicurando il mantenimento di posti di lavoro nel nostro Paese. 
Info:
Angela M. Carlucci
Delegata politiche sindacali internazionali
Politiche sociali e migrazione
Presidente Commissione Syna Migrazione e
Integrazione - Mobile 0793750049
Email [email protected]
26 novembre 2009 il Lavoro
Pagina a cura di A. M. Carlucci e R. Sampaio - Sindacato Interprofessionale
Conferencia
Settore posa ponteggi
Pensionamento anticipato:
dal 1° gennaio 2010 è realtà
Parceria social com
novos países UE
ROGÉRIO SAMPAIO
ANGELA M. CARLUCCI*
N
I
l lavoro nel settore posa ponteggi è fisicamente estenuante. Studi dimostrano
che i montatori di ponteggi, in comparazione con altri gruppi professionali del settore
edile, presentano un’alta frequenza di malattie
muscolari e di affezioni all’ossatura. Il carico
sui dischi intervertebrali dovuto alle mansioni
professionali - la tensione sulla schiena per intenderci - è altissimo e porta ad una prematura
incapacità al lavoro. Il PEAN permette ai dipendenti di questo settore di andare degnamente
in pensione a partire dal 58° anno di età.
Introduzione del Pensionamento anticipato
nel settore della posa di ponteggi
Dopo anni di trattative è entrato in vigore
il CCL PEAN nella posa di ponteggi. Come
membro del Consiglio di fondazione PEAN
Syna comunica che, per motivi amministrativi,
abbiamo deciso di fissare la data per l’introduzione al 1° gennaio 2010.
A partire dal 1.1.2010 verrà trattenuto un
contributo pari all’1 per cento del salario
soggetto a contribuzione AVS. Il contributo del datore di lavoro sarà invece pari al
Inserzione
USATO SICURO
GARANZIA DI QUALITÀ
ALFA ROMEO 156 2.5 V6 Distinctive Caravan
09.2002
92.410 km
Fr. 11’900.–
AUDI A4 Avant 2.4 Ambition
11.1999
136.790 km
Fr. 9’700.–
CITROEN Xsara 2.0i 16V VTS
12.2000
86.434 km
Fr. 6’800.–
FIAT Punto 1.8 16V HGT
07.2000
92.178 km
Fr. 6’900.–
HYUNDAI Matrix 1.8i 16V GLS autom.
01.2003
92.408 km
Fr. 8’900.–
NISSAN Micra 1.4 tekna
04.2003
81.500 km
Fr. 10’300.–
NISSAN Primera 2.0 Sport Plus
01.2000
66.520 km
Fr. 11’500.–
OPEL Corsa 1.8 16V GSi
06.2003
124.000 km
Fr. 8’900.–
OPEL Meriva 1.6i L.Fresca
04.2004
94.735 km
Fr. 11’200.–
RENAULT Modus 1.4 16V Dynam.Luxe
07.2005
95.888 km
Fr. 9’900.–
RENAULT Twingo 1.2 16V Expr. Adv.
10.2004
60.575 km
Fr. 8’900.–
VOLVO V40 2.0 LPT Caravan
02.1999
129.243 km
Fr. 7’800.–
VW Golf 2.0 Comfortline Caravan
11.2001
150.114 km
Fr. 9’500.–
VW Polo 60 Highline
04.2000
80.050 km
Fr. 9’400.–
CONCESSIONARIA
PRINCIPALE
LUGANO-PREGASSONA
Tel. 091 940.48.36
Filiale: LAMONE-CADEMPINO
Tel. 091 968.29.80
www.garagestadio.ch
21
2 per cento nel 2010, rispettivamente al 3
per cento nel 2011 e al 4 per cento a partire
dal 2012.
Tutti i contributi verranno accreditati su un
conto individuale. Il capitale accumulato sarà a
disposizione a raggiungimento del 58° anno di
età risp. del pensionamento anticipato. In caso
di cessazione dell’attività lavorativa nel settore
della posa di ponteggi, l’avere verrà accreditato, alla pari di un avere di libero passaggio, alla
previdenza professionale. Chi lascia definitivamente la Svizzera, può richiedere il versamento del capitale.
o ambito de preparar a melhor integração e intercambio dos novos
países do leste europeu no mercado suiço e vice versa, diversas organizações
promoveram uma conferencia em Zurique sobre o tema Parceria social.
Estiveram presentes à coferencia alem dos
sindicatos,organizações patronais suiços e o
governo representado pela ministra dos negocios estrangeiros Calmyre. Da parte dos convidados Hungria, Romenia e Repubilica checa,
também fizeram-se representar por entidades
governamentais, sindicatos, associações patronais e associações não governamentais.
Foram depatidasa diversos temas sobre a
cooperação no ambito de parcerias, tenndo
a suiça apresentado os seus sistemsos de
,paraceria soscial que têm uma reconhecida
qualidade e tradição, propondo a sua disponibilidade em intensificar essa cooperação.
Da parte dos paises convidados, apresnsatra
os seus sistemas reconhecendo que têm um
longo caminha a procorrer até melhorarem as
situaçãos menos conseguidas.
A lição mais importante desta conferência é
que todas as partes são importantes no processo e que cada um têm o seu papel a desempenhar e só assim temos progresso e paz
social. 
I negoziati salariali 2010 sono imminenti
Nonostante la crisi, l’industria edile è in piena forma. Syna chiede per i prossimi negoziati
salariali nel settore della posa ponteggi degli
adeguamenti che entreranno in vigore a partire
dal 1° aprile 2010: conservazione del potere
d’acquisto ed adeguamenti salariali effettivi. 
*Responsabile del settore posa ponteggi
Inserzione
Avete bisogno di cure e assistenza (SPITEX) a domicilio?
Allora rivolgetevi al SACD Servizio di utilità pubblica! www.sacd-ti.ch
0840 22 44 22
Grazie alla collaborazione con Ticino Soccorso, digitando il numero telefonico
summenzionato, verrete indirizzati all’ente attivo nel vostro comprensorio
SCuDo - Servizio Cure a Domicilio del Luganese
Associazione per l'assistenza e la cura a domicilio del Mendrisiotto e Basso Ceresio
MAGGIO - Associazione per l'assistenza e la cura a domicilio Malcantone Vedeggio
Servizio d'assistenza e cura a domicilio della Regione Tre Valli
ABAD - Associazione Bellinzonese per l'Assistenza e cura a Domicilio
ALVAD – Associazione Locarnese e Valmaggese di assistenza e cura a domicilio
22
Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Rogerio Sampaio
26 novembre 2009 il Lavoro
Conferência Anual: Comissão Syna Migração
A Integração através da formação
profissional e contínua
A formação continua é um importante fator de sucesso para a economia
suíça, e faz parte de uma política social de prevenção. Como parte da Conferência Anual da Comissão Syna Migrações e Integração, realizada à 21 de
Novembro em Olten, formam debatidas temas relacionados à obtenção de
qualificações reconhecidas através de
cursos de formação, validação de conhecimentos adequiridos.
A
lguns delegados Syna migrantes
falaram sobre a importância da formação profissional e contínua para
melhorar as competências e capacidade de
trabalho. Estas medidas, para ser verdadeiramente eficaz, deve ser tornada obrigatória
por lei.
O mundo sujeito a constantes mudanças
Estamos todos os dias a enfrentar os mesmos desafios que o nosso país teve que enfrentar durante o período da industrialização:
transformações constantes, a evolução social,
económica e tecnológica. O mercado de trabalho global tem uma grande influência sobre a dinâmica econômica da Suíça, levando
as empresas a buscar uma força de trabalho
sempre mais qualificada não só em setores
tecnologicamente avançados, mas também
nos sectores tradicionais. Esta tendência tem
conduzido à perda de postos de trabalho para
o qual a formação específica não era necessário e levou os trabalhadores, mesmo os
mais qualificados a se adaptar rapidamente às
mudanças introduzidas pelas novas tecnologias e na organização do trabalho.
Política social preventiva também significa
formação
Só adaptando o conhecimento e as habilidades de todas as trabalhadoras e todos os
trabalhadores às novas exigências que pos-
samos continuar a manter o nosso padrão de
vida agora e no futuro. Caso contrário, as conseqüências podem ser extremamente graves,
tanto economicamente e socialmente. A formação continua é a ferramenta mais importante para os trabalhadores: significa o aumento
da produtividade, flexibilidade e competencias requeridas pelas mudanças no mercado
de trabalho. A formação continua não só é
cada vez mais necessárias para manter um
bom padrão de vida e promover a boa integração social, mas também impede o risco
para os trabalhadores que não são capaz de
sustentar-se devido a salários muito baixos.
Portanto, a formação continua é parte de uma
política social baseada na prevenção.
Formação continua uma exigência para todos
A situação actual não é muito animadora. Pessoas com boa formação e trabalho a
tempo integral podem-se aproveitar disso,
enquanto os trabalhadores a tempo parcial
e especialmente, as mulheres em particulare
os menos qualificados, têm pouca ou nenhum
acesso à formação
continua. Infelizmente
a actual política de formação não é capaz de
superar essa divisão e
singularmente inaptas,
tanto econômica quanto socialmente.
Syna
exige,
portanto,uma
educação continua padrão,
para garantir padrões
de formação economicamente viável para todos os trabalhadores.
Este requisito pode ser
alcançado sem muitos
custos administrativos,
criando as condições de enquadramento de
uma política de formação, orientada para o
futuro .
Curso de Formação: Mulheres ea validação
de competências
Na esperança que a formação continua venha à ser obrigatória por lei, o Syna não permanece de braços cruzados, expandiu as suas
ofertas de formação aos trabalhadores, com
especial atenção aos trabalhadores migrantes.
As novas metas são destinadas ao desenvolvimento de conhecimentos básicos sobre novas
tecnologias e adaptar o seu profissionalismo
na organização do trabalho. Participação em
sessões de formação que Syna oferece aos
seus próprios membros, em parceria com o Instituto de Formação Enaip facilita a integração
no mercado de trabalho local e segurança no
emprego garantido.
Para o próximo ano são muitas as actividades
de formação, incluindo: o desenvolvimento da
igualdade de oportunidades e promover a integração das mulheres migrantes no mercado
de trabalho através do curso Rework e avaliação de competências (em âmbito do projecto nacional de validação de aprendizagem «)
para acessar títulos federais de formação profissional.
Syna compromete-se a empenhar com uma
dimensão social da economia de mercado,
que ofereça boas prespectivas e oportunidades para os trabalhadores. Formação continua
obrigatória para todos através da lei é parte de
uma política de prevenção social e uma política que favorece a economia suíça. Na luta
contra a discriminação, a pobreza e a exclusão social, Syna está apostando na formação.
Porque os funcionários formados e qualificados dão um contributo essencial para a nossa
economia, garantindo a preservação dos empregos no nosso país. 
Giornale Aperto
26 novembre 2009 il Lavoro
23
Le Domande dei Lettori
Monitoraggio fiscale, che fare?
Spett.le Patronato ACLI, ho letto con attenzione
la risposta che avete dato in merito al questionario dell’Agenzia delle Entrate sul cosiddetto monitoraggio fiscale .Anch’io ho avuto la preoccupante lettera, ma a differenza del mio «collega di
sventura» non ho mai risieduto in Svizzera, vi ho
solo lavorato e continuo a farlo come frontaliere.
Che fare in merito?
Giuseppe M.
Caro Giuseppe, anche i frontalieri sono assoggettati al monitoraggio fiscale e devono
dichiarare al fisco italiano gli eventuali redditi
percepiti in svizzera, per farlo potranno beneficiare dello scudo con sanzioni ridotte rispetto
alla tassa del 5% applicata per gli altri contribuenti. Questo emerge dalla circolare n.48/E
emanata il 17 novembre dall’Agenzia delle
Entrale. Esclusi gli stipendi che sono tassati
alla fonte in base al trattato del 1974 tutti gli
altri redditi non dichiarati, eventuali pensioni
incluse e beni d’investimento sono per contro assoggettati al monitoraggio fiscale e chi
non li ha dichiarati, non è in regola con il fisco
italiano. Il monitoraggio impone determinati
obblighi fiscali alle persone fisiche in relazione
ad operazioni trasfontaliere ed ad investimenti
detenuti all’estero. In particolare è obbligatorio
compilare il modulo RW per importi superiori
a 10.000,00€ che fruttano redditi. Nella Circolare ora pubblicata, l’Agenzia delle Entrate,
ribadisce che tra le attività estere di natura finanziaria rientrano anche i c/c e depositi indipendentemente dalla fonte di produzione delle
disponibilità finanziarie confluiti in detti depositi e c/c. Quindi i c/c bancari in cui i frontalieri
fanno accreditare lo stipendio rientrano secondo l’Agenzia in questa fattispecie, con il conseguente obbligo di dichiarazione nel quadro RW
della dichiarazione fiscale italiana. Sono, infatti, tassabili gli interessi percepiti sulle somme
depositate. Le sanzioni previste per chi non
dichiara vanno dal 10% al 50% dell’ammontare degli importi non dichiarati. L’Agenzia delle
entrate opera però un’importante distinzione: i
dipendenti pubblici residenti all’estero alle dipendenze di Ambasciate o consolati non sono
soggetti al monitoraggio e non devono dichiarare i conti correnti su cui ricevono lo stipendio ma esclusivamente le attività finanziarie
collaterali con le quali conseguono altri redditi.
Al contrario i Frontalieri devono dichiarare nel
quadro RW anche i conti correnti su cui ricevono lo stipendio, regolarizzando cosi la loro
posizione. Per questo devono presentare la
dichiarazione integrativa per il 2008 indicando
nel quadro RW la consistenza del deposito e
addirittura i contributi versati alla previdenza
professionale. L’Agenzia «almeno» tenendo
conto che i frontalieri non sono evasori fiscale ha applicato loro sanzioni ridotte, la multa
va da un minimo di 258€ ad un massimo di
2.065€ e nel caso in cui il frontaliere si avvalga
del cosi detto «ravvedimento operoso» potrà
vedersi applicata la riduzione della sanzioni di
un decimo dei valori indicati. La circolare detta
anche le regole che andranno rispettate dopo
cioè a decorrere dal periodo d’imposta 2009.
Ribadendo il concetto che il reddito da lavoro
non sarà oggetto di tassazione rimane comunque l’obbligo per i frontalieri, a decorrere dal
periodo d’imposta 2009, della compilazione
del quadro RW della dichiarazione fiscale italiana inserendo anche i conti su cui ricevono lo
stipendio. Questo perché gli interessi maturati
devono essere oggetto di tassazione in Italia. A questi interessi sarà applicata l’imposta
sostitutiva del 27%. In alternativa è possibile
trasferire dalla banca svizzera a quella italiana
gli interessi maturati sul conto svizzero, in tal
modo la banca italiana provvederà direttamente a prelevare alla fonte il 27%. In questo caso
il frontaliere non dovrà più compilare il quadro
RW. Particolare attenzione va alle pensioni,
infatti, alle rendite AVS o di secondo pilastro
versate su conti in Svizzera a residenti in Italia
non è applicata nessuna tassazione alla fonte
dato che tali rendite devono chiaramente essere dichiarate in Italia.
Francesco Onorato
Coordinatore naz.le Patronato ACLI Svizzera
• a Walter Bernasconi, già apprezzato segretario regionale OCST sede della Magliasina, che il 24 novembre,
attorniato dai suoi cari, ha festeggiato in splendida forma
gli 82 anni.
„„ Condoglianze
• ai familiari di Alfio Manasseri di Saltrio, socio segretariato Mendrisio, scomparso nelle scorse settimane.
• alla moglie Giovanna, ai figli Eros, socio Autorimesse,
Giancarlo, Marina e Alfredo, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Felice Galli, di Lopagno.
• al marito Vito Ambrosecchia, socio Anziani dipendenti comunali, al figlio Gianfranco e ai parenti tutti, per la
scomparsa della loro cara congiunta Maria.
• ai familiari tutti per la scomparsa della loro cara congiunta Carla Malnati di Chiasso, socia AAPI.
• ai familiari per la scomparsa della loro cara congiunta
Maria Sauro di Chiasso, socia AAPI del Mendrisiotto.
• alla moglie Rita, ai figli Michel e Marco, alla figlia Manuela, alla mamma Teresa Citella, ai parenti tutti, per la
scomparsa del loro caro congiunto Angelo Bolis, di Ma-
gliaso, socio AAPI.
• al figlio Claudio, socio, alla nuora Angela, al nipote Mauro, socio sez. Elettricisti, per la scomparsa della loro cara
congiunta Luigia Fumagalli vedova Guarino.
• al marito, ai figli Giuseppe, socio Edilizia, Rosa, alla nuora, al genero, al fratello, ai nipoti Lorenzo e Sebastiano,
soci segr. Luganese, e familiari tutti per la scomparsa della loro cara congiunta Giacomina Travella in Guaita.
• al fratello Luciano, ai nipoti Tonino e Marilena, al cugino
Eugenio, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro
Alessandro Pittana, socio AAPI del Luganese.
• al collega Giorgio Fonio del Segr. di Mendrisio, e famigliari tutti, per la morte della nonna Franca Giulini.
• alla figlia Marilena Fenu-Perolini, al genero Giorgio, soci
dip. COOP e familiari tutti, per la scomparsa del loro caro
congiunto Clemente.
In memoria
• a trent’anni dallla scomparsa, 27 novembre 1979, ricordiamo con affetto Guido Caroni, valido membro supplente nella direttiva cantonale OCST.
VITA NOSTRA
„„Felicitazioni
• a Maurizio Ferrazzo, socio settore Vendita, e alla moglie
Antonella, per la nascita di Elisa, alla quale auguriamo
ogni bene.
• a Sasa Vesic, socio segretariato del Luganese, e alla
moglie Biljana, per la nascita di Luka, con tanti auguri di
un futuro sereno.
• a Gianfranco Rizza, socio settore Salute e alla moglie
Coretta per la nascita di Céline alla quale auguriamo tanta
gioia e serenità.
• all’associato Fikri Tugcu e alla moglie Samira, per la
nascita della piccola Yulyana, con l’augurio di ogni bene.
„„Auguri
• ad Urbano Bizzozero, che il 13 novembre, attorniato da
tutti i suoi cari ha brillantemente festeggiato i 75 anni.
Urbano, una vita professionale all’OCST, dove ha ricoperto
la carica di vicesegretario regionale, continua il suo impegno anche da pensionato in favore dei nostri associati,
sempre disponibile e sensibile alle esigenze dei lavoratori. Auguri vivissimi dalla redazione e dall’OCST tutta.
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Benedetta Rigotti
In redazione: Maurizia Conti
tel. 0919211551 ; fax 0919242471
via Balestra 19, 6900 Lugano
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Stampa
Corriere del Ticino Sa
Via Industria, 6933 Muzzano
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Tiratura confermata REMP
40'672 copie
Via Balestra 19, 6900 Lugano
Consiglio esecutivo
- Presidente: Romano Rossi
- Vicepresidente: Bruno Ongaro
- Membri:
Carla Albertoli, Fausto Leidi,
Gianfranco Poli, Roberto Poretti,
Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani,
Flavio Ugazzi
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Nando Ceruso, Renato Ricciardi
Segretari regionali
Lugano
Dario Tettamanti
Mendrisio
Alessandro Mecatti
Sopraceneri Paolo Locatelli
Tre Valli
Giancarlo Nicoli
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un patrimonio di Fr. 87mio, è quindi
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