777 - UNISA
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Modulo 1: Le I.C.T. UD 1.4h: Memoria di Massa Prof. Alberto Postiglione Dipartimento di Scienze della Comunicazione Corso di “Informatica Generale” (AA 07-08) Corso di Laurea in “Scienze della Comunicazione” Università degli Studi di Salerno COME VENGONO MEMORIZZATI I DATI Curtin, cap. 5.1 1 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa La Gerarchia delle Memorie ne zio a nic La memoria interna al processore (cache e registri) mu che o C la i serve per velocizzare l’elaborazione (cache) eelporgere d e z dati al processore e memorizzarne le risposte (registri) ien c S i d la memoria centrale (memoria principale o di lavoro), to n e utilizzata per memorizzare i programmi in esecuzione e i im rt pa i relativi dati D Esistono tre tipi di memoria: la memoria di massa (memoria secondaria o archivio), utilizzata per memorizzare in modo perenne grandi quantità di dati UD 1.4h # 3 Modificata il 21/11/2007 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Necessità della Memoria di Massa e i on z ica ¾ per quanto grande possa essere, non può contenere tutti uin m o programmi, i documenti e gli altri files dell’utente la C l de ¾ è una memoria volatile, cioè perde tutti i dati non ze appena il n ie computer viene spento. Sc i od nt e tim ar supporti che consentano E’ quindi necessario disporreipdi D La RAM di memorizzare grandi quantità di byte e che li conservino anche quando il computer è spento Tali supporti sono le memorie di massa (dette anche ausiliarie, esterne, secondarie) UD 1.4h # 4 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 2 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Componenti di una Memoria di Massa e ne Fisicamente le Memorie di Massa presentano due elementi zio a nic distinti: mu o aC ¾ Il dispositivo di lettura/scrittura (detto anche driver) l l de zeCD, il FD, ecc…) ¾ Il supporto di memorizzazione vero e proprio n(il ie Sc i d to n e RAM al supporto Scrivere significa copiare dati tdalla im r a p Di dal supporto alla RAM Leggere significa copiare dati Nell‘architettura di von Neumann, quando ci si riferisce alla memoria, s'intende la memoria centrale, mentre si considera la memoria secondaria alla stregua di un dispositivo d'ingresso (input) e/o di uscita (output). UD 1.4h # 5 Modificata il 21/11/2007 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Tipi di Memoria di Massa e i on z ica un m o aC l l de ze n ie Sc i od nt e im rt a p Di UD 1.4h # 6 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 3 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa La Memoria Magnetica e ne Una particella magnetica ha due poli, uno negativo e uno zio a nic positivo. mu om aC l l e ed z Due particelle magnetiche si attraggonocieon si respingono iS se i poli accostati sono di segno opposto o uguale. od t n e im rt pa i D Il disco è un supporto magnetico, cioè la sua superficie presenta tante piccole particelle magnetiche, messe una accanto all’altra, allineate in uno dei due possibili versi (il tipo di allineamento corrisponde al valore del bit da memorizzare) UD 1.4h # 7 Modificata il 21/11/2007 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa La Memoria Magnetica e i on z ica un m o aC l l de ze n ie Sc i od nt e im rt a p Di UD 1.4h # 8 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 4 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa La Memoria Magnetica e ne In fase di scrittura, mentre il disco gira una testina di zio a nic lettura/scrittura emette piccoli impulsi elettrici.muQuesti o C impulsi hanno l’effetto di invertire la polaritàedelle lla ed particelle che incontrano sulla superficieedel nz disco. ci e iS d o nt e In fase di lettura avviene il processo inverso: le im rt pa i particelle magnetizzate inducono nella testina una D corrente elettrica che viene trasmessa come una successione di 0 e di 1. UD 1.4h # 9 Modificata il 21/11/2007 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa La Memoria Magnetica e i on z ica un m o aC l l de ze n ie Sc i od nt e im rt a p Di UD 1.4h # 10 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 5 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa La Memoria Ottica e ne Sono dischi (CD e DVD) in cui la memorizzazione avviene zio a nic alterando o meno la superficie tramite la luce prodotta mu o aC da un raggio laser. el l e nz e i Sc di o t en m i rt pa Di # 11 UD 1.4h Modificata il 21/11/2007 de Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa La Memoria Ottica e i on z ica ¾ Sulla superficie del disco vengono incisi dei buchi (o scanalature) un m o che rappresentano il bit 1, l’assenza della scanalatura a C (detta l l de intersolco) rappresenta il bit 0 ze n ie Sc i od nt Lettura dei dati binari e im rt a ¾ Il raggio laser in fase di lettura colpisce la superficie del disco, p Di che riflette più o meno luce a seconda che il raggio colpisce un intersolco o una scanalatura. Scrittura dei dati binari ¾ Un dispositivo, il rivelatore fotoelettrico, misura i diversi gradi di rifrazione della luce, che vengono poi trasformati in bit. UD 1.4h # 12 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 6 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Memorie allo stato solido e Memoria Flash, dispositivi recenti (Pen Drive USB, mazion e a nic anche memorie dei cellulari o delle fotocamere digitali) u m om aC l l e ed z Non è volatile ien Sc Più lenta delle RAM classiche i od thanno n Più veloce delle memorie di massa (non parti mobili come la e im t r testina) pa Di Facilmente “deteriorabili”, a causa della modalità di scrittura ¾ Simile alla RAM Statica ¾ ¾ ¾ ¾ UD 1.4h # 13 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno LE CARATTERISTICHE DELLA MEMORIA Curtin, cap. 5.2 7 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Modalità di Accesso ai Dati Accesso Diretto o Sequenziale a el l d e nz e i Sc di o t en m i rt pa Di UD 1.4h # 15 Modificata il 21/11/2007 ne zio a nic mu o C Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Strutturazione del Supporto e e on Organizzazione in tracce circolari e settori (solo perzile a nic memorie magnetiche) mu a el l d ze ien c S di o t en im t r pa Di UD 1.4h # 16 m Co Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 8 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Velocità di accesso ai dati e ne Velocità di accesso come somma di tre tempi (solo perziole a nic memorie magnetiche): mu om aC ¾ Tempo di ricerca della traccia (Seek o posizionamento) l l de ze ¾ Tempo di latenza (dipendente dalla velocità di nrotazione) ie Sc ¾ Velocità di trasferimento i d to n e im rt a p Di UD 1.4h # 17 Modificata il 21/11/2007 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Capacità e Rimovibilità (online e offline) e i on Capacità: quanti dati possono essere memorizzati az ic un m o Rimovibilità: alcuni supporti possono essere aC l l de rimossi (FD, CD, DVD) e fungere da memoria ze n ie Sc off-line. La memoria on-line è invece quella i d o t en sempre direttamente disponibile. im t r pa Di UD 1.4h # 18 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 9 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Caratteristiche delle memorie: riepilogo e ne Velocità di accesso: quanto tempo occorre per zio a ic raggiungere un dato (1 msec = 10-3 sec; 1 nsec = 10m-9unsec) om aC ¾ Taccesso a memoria centrale » 0.5 - 1 nsec (nanosecondi) l l de ¾ Taccesso a dischi fissi » 5-10 msec (millisecondi) nze cie ¾ Taccesso a dischetti (floppy) » 100 msec di S o nt memorizzati e Capacità: quanti dati possono essere im rt ¾ Capacità Memoria Centrale » D da ipa32 MB a 16 GB ¾ Capacità disco fisso » 40 – 320 Gbyte ¾ Capacità disco floppy » 1,4 Mbyte Volatilità: perdita dei dati quando si spegne l’elaboratore Costo: costo per singolo dato memorizzabile UD 1.4h # 19 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno I DISCHETTI Curtin, cap. 5.3 10 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Floppy Disk Capacità molto ridotta: 1,44 Mbytes! ne zio a nic mu o C Costituito da un sottilissimo foglio di plasticaespeciale lla d ze sulla quale si trova una sostanza magnetica. en ci e iS d o nt e Ruota ad una velocità costante t(circa 300 giri al minuto). im r a p Di Strutturato in facce, tracce, settori: ¾ Facce corrispondono alle due superfici di memorizzazione. ¾ Tracce Su ciascuna faccia vi sono un insieme di cerchi concentrici (tracce), da 40 a 80 a seconda del tipo di dischetto. ¾ Settori Le tracce sono suddivise in settori della dimensione di 512 byte. UD 1.4h # 21 Modificata il 21/11/2007 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Floppy Disk e e 70.000 FD (da 1,44 MB) per contenere la stessa quantità i on z ca d’informazione di un HD da 100 GB (100.000 MB)! muni a el l d ze ien c S di o t en im t r pa Di UD 1.4h # 22 m Co Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 11 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Floppy Disk e ne Un FD è un supporto ormai inadeguato alle nuove esigenze zio a nic di memorizzazione di programmi e di dati mu om aC l l e ed z Preistoria dell’Informatica. ien Sc i d Introdotto nel 1984 (Circa 15 GENERAZIONI fa!) to n e im rt pa i D Quando è stato introdotto i computer presentavano ¾ CPU Intel 80386 da 16 MHz con 275.000 transistor ¾ Dischi fissi di capacità massima di 20 MB ¾ Sistema operativo MS-DOS non GUI ¾ Monitor a caratteri (24 linee x 80 colonne) UD 1.4h # 23 Modificata il 21/11/2007 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Altre Memorie Rimovibili Cartucce ZIP Iomega e Jazz: servono principalmentezione ica per fare il back-up dei dati e per memorizzare programmi un m Co molto grandi . la el ¾ Le prime contenere 100 o 250 MB di dati e programmi, le seconde ed z n e i 1 o 2 GB. c iS d to en m i Floppy disk LS 120 o LS 240: rt possono contenere fino a pa i 120 MB di dati o 240 MB diDdati e programmi. Stessa forma, peso e dimensioni di un FD da 3,5 pollici. Pen Drive: Memorie Flash rimovibili veloci (su porta USB) e capienti (qualche GB) che di fatto hanno sostituito tutte le Memorie esterne. UD 1.4h # 24 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 12 GLI HARD DISK Curtin, cap 5.4 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Interazione tra RAM e Memoria di Massa e e Quando si utilizza un programma per il trattamento di zun i on ca documento (ad esempio un file di testo) bisogna: muni om a C su disco ¾ Caricare in RAM il documento già esistente e presente l l de (in alternativa creare un nuovo documento vuoto) ze n cie ¾ Aggiornarlo, apportando tutte le modifiche e questo Snecessarie, i d o avviene in RAM utilizzando il programma nt me i t ¾ Salvare il documento modificato, r cioè memorizzare su disco il pa Di documento modificato. UD 1.4h # 26 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 13 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Hard Disk e ne Contenitore a chiusura ermetica nel quale trovano posto zio a ic più piatti con due superfici ciascuno rivestite damununo o C strato di materiale magnetico che ruotano attorno ad un lla e d e z millimetro. perno centrale e distanti tra loro di qualche en ci e iS d o nt e Ogni superficie dispone di una rpropria testina di tim pa i lettura/scrittura che si puòD spostare radialmente. UD 1.4h # 27 Modificata il 21/11/2007 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Hard Disk e i on z ica un m o aC l l de ze n ie Sc i od nt e im rt a p Di UD 1.4h # 28 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 14 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Organizzazione di un Hard Disk ne zio a nic ¾ centri concentrici, detti tracce e mu o C ¾ in spicchi di uguale capacità (settori). Tipiche capacità lla per un e d settore sono 512, 1024, 2048 e 4096 bytes ze n e ci L’insieme di tutte le tracce poste sulla i Sstessa verticale d o nt prende il nome di cilindro. e im rt pa i D I dati sono registrati sulla superficie del piatto in UD 1.4h # 29 Modificata il 21/11/2007 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Le tolleranze del Disco Fisso e Il disco è in continua rotazione (3600, 5000, 7200 e zion e a nic anche 10000 giri al minuto). mu om aC l l de ze n Le testine di lettura/scrittura non vengono mai a ie Sc i contatto diretto con la superficie del o d disco, ma girano su nt e un cuscinetto d’aria molto sottile im rt a p Di Come se un aereo viaggiasse ad altissima velocità a pochi centimetri dal suolo UD 1.4h # 30 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 15 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Le tolleranze del Disco Fisso e Una piccola particella può far entrare in contatto zion e a nic testina e disco. u m om aC l l e ed z Un incidente del genere (il disco ha una cvelocità di quasi ien S i d 100 Km/h) può provocare danni irreparabili (Crash della to n e testina). im rt pa i D # 31 UD 1.4h Modificata il 21/11/2007 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa I Controller del Disco Fisso e ne Controller è l’interfaccia tra dischi e computer centrale. zio ica un m o 9 EIDE aC l l de 9 Ultra ATA 133 ze n 9 Serial ATA ie Sc i ¾ SCSI che può gestire 16 HD /CD /DVDo d t en 9 UltraWide im t r 9 Ultra 320 pa Di ¾ EIDE (o ATA) che può gestire 4 HD /CD /DVD UD 1.4h # 32 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 16 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Memorie RAID ne zio a ic un Insieme di dischi a basso costo collegati tra diomloro C lla che vengono visto come una o più unità e d ze n ¾ Veloci e ci iS ¾ Economici d o nt e ¾ Proteggono i dati im rt 9 Memorizzandoli più volte su dischi pa diversi (mirroring) i D Redundand Array of Independent Disk 9 Suddividendo i dati in più parti e memorizzando le varie parti su dischi diversi (sezionamento o striping) Prevengono malfunzionamenti dovuti al guasto di un singolo disco (che può addirittura essere sostituito con il sistema in funzione) # 33 UD 1.4h Modificata il 21/11/2007 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Formattazione e Partizionamento e ne Formattazione (necessaria per poter utilizzare il disco) zio ica ¾ Basso livello che viene fatta direttamente in fabbrica e che un m o divide i dischi in tracce e settori. Viene inoltre creata a Cla tabella l l de dei Bad Blocks. ze n ie ¾ Logica che viene fatta dall’utente e predispone Sc la creazione di i particolari settori riservanti del disco:to d en 9 Boot sector contiene i comandi di tsistema necessari all’avviamento del im r a PC. p Di 9 File Table tabella necessaria per la gestione del disco, contiene: nome dei file, dimensioni, data/ora di creazione e aggiornamento, tipo del file, settore iniziale, concatenamenti Partizionamento ¾ Una partizione di un disco è una sua suddivisione in una o più zone, ognuna delle quali può contenere ed essere gestita da un differente sistema operativo UD 1.4h # 34 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 17 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Bad Blocks ne zio a nic ¾ Il software di gestione della periferica (il drive) gestisceula m o C che sono tabella (interna) dei settori danneggiati (Bad Blocks), lla e d di settori che non possono essere più utilizzati a causa ze n e imperfezioni di superficie. ci iS d ¾ Questa tabella è creata durante la formattazione a basso livello o nt e m formattazione ad alto livello ¾ è aggiornata durante le operazioni tidi ar p i (o a seguito di operazioni di analisi approfondita della superficie D Bad Blocks del disco) # 35 UD 1.4h Modificata il 21/11/2007 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Tempo di accesso al disco e e Per effettuare il trasferimento dei dati in RAM occorre i on z ica disporre di un’area di memoria (buffer) di dimensioni un pari m o a C una al blocco (quantità di dati che viene tasferitaellcon d zesettore). sola operazione. Spesso corrisponde ad un n e ie 1. spostamento della testina (seek) verso la itraccia richiesta; Sc d o 2. attesa che il settore arrivi sotto la testina; t en 3. trasferimento dei dati in / da memoria centrale, solitamente im t r (Direct Memory Access, DMA). eseguito da un processore dedicato ipa D Calcolo del tempo di accesso: Ti/o = Tseek + (Trotazione / 2) + Ttrasferimento (Tseek è il più lungo) ¾ Tseek (15 ms – 1 ms) ¾ Latenza di rotazione (6 ms – 3 ms) 5000 – 10000 RPM ¾ Velocita’ di trasferimento (misurata in MByte al secondo) UD 1.4h # 36 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 18 DISCHI OTTICI Curtin, cap. 5.5 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Dischi ottici e La struttura di questi dischi è paragonabile a quella deizion e ica dischi musicali, infatti i dati sono ordinati lungo un’unica un m o aC traccia a forma di spirale. l l e de ze n ie Sc i Storia dei Dischi ottici od nt e ¾ 1982, CD audio im rt a p ¾ 1985, CD-ROM (Compact-Disk Di Read-Only Memory) e CD-WORM (WORM: Write Once Read Many) ¾ 1996, CD-RW (RW: Read Write), cioè CD riscrivibili più volte. ¾ 1997, DVD-ROM UD 1.4h # 38 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 19 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa La Memoria Ottica a el l d e nz e i Sc di o t en m i rt pa Di # 39 UD 1.4h Modificata il 21/11/2007 ne zio a nic mu o C Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa CD-ROM e e Sono trasportabili, economici e possono contenere da 650 i on z a nic fino a 800 MB di dati e programmi. mu om aC l l de ze ¾ CD Scrivibili e i CD-Riscrivibili possono essere nanche scritti ie c utilizzando appositi dispositivi chiamati masterizzatori S di o t Velocità di trasferimento: en im t r ¾ Originariamente 150 Kbyte / secondo ( “1x” ); pa Di ¾ Oggi: 12, 16, 24, …, 52 volte tanto… ¾ I CD-ROM sono di sola lettura mentre UD 1.4h # 40 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 20 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa DVD-Rom ne zio a nic mu o C DVD (Digital Versatile Disk) ¾ Evoluzione del CD-ROM ¾ Capacità fino a 17 Gbyte (26 volte quella di un CD) lla e ed ¾ Velocità di trasferimento molto elevata z ien Sc i d to n I DVD sono nati come supportotiper me filmati in alta r a p risoluzione. Di I DVD non possono essere letti dai lettori CD-ROM, ma richiedono unità apposite, mentre è possibile il contrario. UD 1.4h # 41 Modificata il 21/11/2007 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Vantaggi di un DVD su un CD e su un VCR e DVD e CD-ROM hanno simile supporto fisico (120 mm di i on z ica diametro) un om C volte) DVD maggiore capacità di archiviazione (fino ealla26 d ze (2-3 volte DVD immagazzina 2 ore di film di alta qualità ien c S rispetto VCR) di to en DVD ha una migliore qualità audio im t ar p i DVD definisce un formato per D la gestione multilingue dell’audio di un film e dei sottotitoli DVD può essere connesso a TV DVD presenta minor usura dei VCR DVD può contenere dati DVD-ROM legge CD-ROM e CD audio UD 1.4h # 42 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 21 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Maggiore Densità a el l d e nz e i Sc di o t en m i rt pa Di UD 1.4h # 43 Modificata il 21/11/2007 ne zio a nic mu o C Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa DVD-Video vs. DVD-ROM e i on z ica ¾ DVD-Video (spesso chiamato semplicemente DVD) contiene un m o filmati Video e viene letto in un lettore collegato al ltelevisore. aC l de ¾ DVD-ROM contiene dati e viene letto da un drive ze DVD-ROM n ie collegato ad un PC. Sc i od nt e tim rtra a La differenza è simile a quella CD audio e CD-ROM. p Di Differenza tra DVD-Video e DVD-ROM: Il numero di drive DVD-ROM è molto maggiore di quello dei lettori DVD-Video. I lettori DVD-ROM possono leggere i DVD-Video (se il PC è abbastanza potente con una scheda di decompressione MPEG) UD 1.4h # 44 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 22 AUMENTARE LA CAPACITA’ DI MEMORIZZAZIONE Curtin, cap. 5.6 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Juke Box e i on z ica un Permette di selezionare e leggere automaticamente dal m Co a l CD di cui si ha bisogno el ed z n cie S di to n e tim r pa Di Mantiene in linea anche centinaia di CD UD 1.4h # 46 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 23 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa La gestione “gerarchica” della memoria Criteri per valutare una memoria di massa: ¾ Tempo di accesso a el l d e Per i dati di uso frequente conviene usare nzdispositivi più e i Sc veloci (e più costosi) di o t en m i rt pa Di ¾ Costo dei dispositivi ne zio a nic mu o C UD 1.4h # 47 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno IL BACKUP DEI DATI Curtin, cap. 5.7 24 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa BACKUP ne zio a nic Il valore maggiore di un sistema informatico è quello mu o C dei dati che contiene lla e d ze Possono verificarsi “incidenti” quali n e ci ¾ Furto dei dischi o dei computer iS d o nt distruzione (deliberata ¾ Accesso non autorizzato con conseguente e im o meno) dei dati rt pa i D ¾ Infezione da virus Copia di salvataggio dei files più importanti. ¾ Impatto della testina sul disco (con conseguente distruzione fisica di parte o di tutto il disco) ¾… Spesso il supporto di backup è off-site (cioè fisicamente lontano dal computer) UD 1.4h # 49 Modificata il 21/11/2007 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa BACKUP: supporti di memorizzazione e i on z ica ¾ HD un m o aC ¾ FD ad alta capacità (Iomega Zip, LS-120, …) l l de ¾ CD-ROM e DVD-ROM ze n ie Sc i Ad accesso Sequenziale. Supporti economicamente più d to n e convenienti tim r pa ¾ Nastri Di ¾ Cassette Ad accesso Diretto. Veloci, ma costosi UD 1.4h # 50 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 25 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Memoria di Massa Nastri e cassette magnetiche e ne Nastri magnetici la memorizzazione avviene attraverso ziola a nic magnetizzazione della superficie del nastro mu m Co ¾ Sul nastro sono tracciate delle piste orizzontalilla parallele. Di de e un solito, 9 piste parallele di cui 8 corrispondono ad byte e la nona z n e i è il bit di parità. Sc di o ¾ capacità di memorizzazione di qualchentGb e im ¾ tempi di accesso molto alti rt a ip ¾ possibilità di accedere ai datiDin modo solo sequenziale ¾ molto usate in passato, attualmente sono utilizzate come unità di backup Cassette a nastro: servono principalmente per fare il back-up dei dati. ¾ La loro capacità varia da 120 MB a 35 GB UD 1.4h # 51 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 26