Capodanno Nicaragua_14

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Capodanno Nicaragua_14
Nicaragua
Capodanno tra natura incontaminata e sorrisi genuini
Partenza:24 Dicembre 2014, rientro: 7 Gennaio 2015
Quota a partire da 2.990 €
Nicaragua, gioiello incastonato tra le Americhe, ricco di bellezze
naturali e culturali. Emozionante e appagante, fitto di gioie e
disincanti. La vita qui segue la luce e il buio. Al rumore umano
durante il giorno, segue quello animale della notte. Tutto è diviso
in due: regione arida e foresta; Pacifico e Atlantico; ricchezza e
povertà; stagione secca e umida; laghi e vulcani; sandinisti e
liberali; giorno e notte. La decadenza delle belle città coloniali
tenta di fare da contrappunto alla rigogliosità di una natura
addirittura seducente, lussureggiante tanto da ridestare i sensi
che l’uomo di città ha da tempo smesso di utilizzare.
Il tour di fine anno sarà del tutto particolare, con un occhio
attento alla sostenibilità ambientale. Da Managua partiremo
alla scoperta di vulcani ancora attivi, isole lontane dai flussi
turistici, e foreste ricche di colorati animali tropicali, che ne fanno uno dei luoghi focali per la biodiversità.
Uniremo il pernottamento in ecofattoria e posadas alla conoscenza della travagliata storia nazionale fatta di
religione, colonialismo e sandinismo, ma anche di attività tradizionali come la produzione di Rhum, la visita al
Centro Naturalistico o i laboratori artigianali dell’Isola di San Fernando
Programma di 15 giorni
24.12 Italia – Managua. Partenza di prima mattina dall’Italia, scalo a Miami e arrivo in Nicaragua. Una volta
a Managua ci delizieremo con una cena tipica di bienvenida a base di piatti tradizionali nicaraguensi.
Pernottamento in hotel.
25.12 Managua – Masaya – Granada. Colazione presso l’annesso Cafè de
Poetas, tra i più caratteristici di Managua. Abbandonata la capitale, ci
dirigeremo verso il vulcano Masaya, situato all’interno dell’omonimo
parco nazionale, e che è anche conosciuto come Popogatepe che
significa, nella lingua indigena della tribu Chorotega, montagna che arde.
Uno dei suoi crateri, il Santiago, è tuttora in attività gassosa e si può
vedere al suo interno lava incandescente. Dopo che avremo ammirato
questo affascinante fenomeno naturale ci dirigeremo verso Granada, la
Gran Sultana, la più coloniale tra le città “nica”. Nel pomeriggio la
visiteremo iniziando dal suo nucleo, il Parco Centrale, epicentro della
comunità granadina. E poi i più importanti edifici dove i residenti
socializzano a tutte le ore del giorno. Immergiamoci poi nel Mercado
Tipico e i suoi prodotti artigianali, i piatti tipici (fra cui il vigoron) e tanta tanta musica. Cena e
pernottamento in hotel.
26.12 Granada – Ometepe. Dopo la colazione in hotel, seguiremo la mitica strada Panamericana in
direzione del porto dove ci attende la barca per Ometepe, la più grande isola lacustre al mondo, situata
all'interno del lago Cocibolca. Attraverseremo paesaggi tropicali e le piccole comunità rurali che la
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caratterizzano, fino al museo Ceibo con i suoi importanti reperti appartenenti all’epoca preispanica.
Accaldati? Ci rinfrescheremo con un tuffo nelle acque cristalline dell’Ojo de agua, piscina naturale immersa
nel fitto bosco verde smeraldo. Cena e pernottamento presso un’ecofattoria tropicale.
27.12 Ometepe - Vulcano Madera - Ometepe, Dopo una colazione a km
0 presso la finca, relax lungo le spiagge di Playa Santo Domingo. Per
pranzo raggiungeremo la Finca Magdalena, ecofattoria di montagna
posizionata alle pendici del vulcano Madera. La finca è gestita da giovani
locali che abbinano perfettamente agricoltura biologica (caffè, cacao
ecc.) e turismo rurale. Il vulcano all’interno del cratere ormai spento
nasconde una fiabesca laguna. Il percorso di ascesa attraversa splendidi
tratti di foresta tropicale animati da una flora lussureggiante, e da una
fauna attenta al passaggio impegnativo dei viaggiatori... chi
incontreremo? Scimmie urlatrici, pappagalli, c’è l’imbarazzo della scelta!
La salita è molto impegnativa e prevede una buona condizione fisica; in
alternativa avremo la possibilità di visitare i sentieri tematici sul caffè, le orchidee, il cacao e i petroglifos.
Cena e pernottamento presso l’ecofattoria tropicale.
28.12 Ometepe – Solentiname. Dalle coste di Ometepe, seguendo un itinerario totalmente al di fuori delle
rotte turistiche consolidate, salperemo alla volta di Solentiname, che nella lingua indigena significa “luogo
ospitale”. Nome quanto mai adatto, e che esprime perfettamente la sensazione che dà l’arrivo in questo
piccolo arcipelago di 36 isole nel sud del lago di Nicaragua. Solentiname è un luogo simbolico dal punto di
vista storico, commovente per la sua bellezza naturale ed emblematico delle difficoltà economiche, sociali e
ambientali che vive il paese. Le isole sono celebri anche per la presenza di Ernesto Cardenal, frate trappista,
ex ministro della Cultura del governo Sandinista: qui aveva vissuto prima della Rivoluzione animando le
comunità contadine contro la dittatura somozista e istruendo locali pittori naif che nelle loro opere
descrivono la natura in cui vivono con colori vivacissimi. La visita dell’arcipelago è il nucleo significativo del
viaggio, perché lega fortemente il tema della Rivoluzione culturale a quello dello sviluppo turistico, per il
quale Solentiname possiede un ormai palesato potenziale. La vita qui è bucolica, la popolazione vive in
simbiosi con la natura. Cena e pernottamento in hotel.
29.12 Solentiname - Iglesia de la Liberacion – Solentiname. Oggi ci
tufferemo totalmente nella cultura locale e per una giornata diventeremo
anche noi abitanti di questo spettacolare arcipelago. Incontreremo prima
di tutto i membri della piccola comunità locale, percorreremo il sentiero
ecologico dell’Ecomuseo, faremo il tour di alcune delle isole dell’arcipelago
e parteciperemo alle attività tradizionali del luogo come la pesca e
laboratori artigianali. Dopo un lauto pranzo effettuato presso la comunità
locale di Mancarron, ci dirigeremo verso la Iglesia de la Liberacion, simbolo
della teologia della liberazione, movimento alternativo alla chiesa cattolica
ampliamente diffuso in America Latina, soprattutto in paesi come
Nicaragua, El Salvador e Brasile. Rientro all’isola di San Fernando, cena e pernottamento in hotel.
30.12 Solentiname – Guatusos – Solentiname. Dopo colazione, a bordo di un’imbarcazione tipica,
attraverseremo la parte meridionale del lago di Nicaragua fino a raggiungere il confine con il Costa Rica. Un
intricato dedalo di fiumi e paludi ci porterà al Rifugio di Vita Silvestre de Los Guatusos. Ci troviamo
all’interno della riserva naturale La Flor, una delle più belle spiagge del pacifico Nicaraguense. Visiteremo il
centro naturalistico gestito da Amici della Terra nel quale si allevano e si fanno ripopolare coccodrilli,
farfalle, tartarughe e vari tipi di piante. Si tratta di un vero e proprio viaggio all’interno di un documentario
del National Geographic! Rientro all’isola di San Fernando, cena e pernottamento in hotel.
31.12 Solentiname - Riserva Indio Maiz - Rifugio Bartola. Il mattino, dopo aver raggiunto San Carlos a
bordo di una lancha, barca agile e veloce, imboccheremo l’imponente Rio San Juan, il fiume che mette in
comunicazione il lago di Nicaragua con il Mar dei Caraibi. Al limite della frontiera agricola, di fronte alla più
grande foresta “vergine” del tropico umido centroamericano (Riserva Indio Maiz), si trova El Castillo.
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Raggiungeremo poi il rifugio di foresta di Bartola, base di partenza per molte escursioni alla ricerca degli
animali selvatici: il bradipo, la scimmia urlatrice, la scimmia ragno, il caimano, vari tipi di serpenti, il tucano
e il quasi mitologico giaguaro, avvistato di recente proprio nei pressi del rifugio. Risaliremo poi il rio a bordo
di una canoa attraverso le gigantesche pareti di vegetazione. Cena e pernottamento in rifugio.
1.01 Rifugio Bartola - El Castillo. Dopo colazione, trekking all’interno della Riserva Biologica Rio Bartola.
In mattinata trasferimento a El Castillo. Questo piccolo villaggio palafitticolo è così chiamato perché al
tempo delle colonie sorgeva una fortificazione spagnola che ora, dopo il restauro è stata adibita a museo.
Questo fortino serviva per controllare il fiume e per difendersi dalle incursioni dei pirati inglesi che entrando
dall’Atlantico risalivano il fiume per raggiungere e saccheggiare Granada. Gli scenari offerti dalla foresta
tropicale, attraversata dalle acque limacciose del fiume, rendono questa località tra le più affascinanti di
tutto il paese. Sistemazione e cena in hotel.
2.01 El Castillo – Managua. Dopo colazione rientreremo a San Carlos con un minivan raggiungendo la
capitale. Si tratta di un trasferimento che attraverserà la regione di Chontales, un esteso paesaggio
caratterizzato da piane e mesetas, interrotte da alture più o meno elevate come la Cordillera de Amerrisque
o le colline della Cordillera Chontaleña. Quest’area è esclusa dagli itinerari turistici ed è caratterizzata dalla
presenza di villaggi rurali, fattorie e allevamenti. Arrivo a Managua nel tardo pomeriggio. Cena e
pernottamento in hotel.
3.01 Managua – Leon. In mattinata, trasferimento verso la bella città di Leon, la seconda del paese dopo la
capitale Managua. Di notevole importanza ai tempi dell’epoca coloniale ed oggi significativa sede
universitaria, è stata anche l’antica capitale sandinista. Lasciamo che ci accolga con le sue stupende chiese
barocche, le vie lastricate e le case in stile. La maestosa cattedrale da un paio d’anni è entrata a far parte del
Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Costruita all’inizio del 1700 è uno dei maggiori edifici dell'America
Centrale. Al suo interno ci sono le tombe di sacerdoti, politici, scrittori, musicisti, personaggi famosi così
come il più importante poeta del Nicaragua e padre del movimento letterario Modernismo, “Ruben Dario”.
Al fine di garantire la flessibilità in caso di terremoto, sono stati costruiti un gruppo di ambienti sotterranei.
Una di queste camere è l’ingresso di una rete di tunnel che collega il Duomo con altre chiese importanti,
l’idea era di utilizzare i tunnel per le fughe. Oggi è possibile camminare sul tetto della cattedrale e osservare
gran parte della città di Leon e una grande estensione della catena vulcanica Maribios. Il resto della giornata
sarà dedicata alla visita della città. Cena e pernottamento in una posada, casa coloniale tipica a conduzione
familiare.
4.01 Leon - Chinandega - Poneloya – Leon. Dopo la colazione ci sposteremo a Chinandega per visitare
l’antica fabbrica del famoso Rhum Flor de Caña, l’unica azienda al mondo che produce in loco anche tutta
la melassa necessaria per la produzione del rum. In tarda mattinata trasferimento presso le spettacolari
spiagge dell’Oceano Pacifico a Poneloya. Pranzeremo sulla spiaggia e potremo giocare con le gigantesche
onde oceaniche, fare un indimenticabile bagno di sole e mare, o rilassarci con un buon libro all’ombra delle
numerose palme che la rendono una spiaggia tropicale a tutti gli effetti. In serata rientro a Leon per cena
tipica e notte presso la posada.
5.01 Leon – Managua. In mattinata rientreremo a Managua e visiteremo i luoghi più significativi della
capitale; la Cattedrale Vecchia in stile neoclassico, Plaza de la Revolucion, la suggestiva Laguna Tiscapa di
origini vulcaniche e Loma Sandino. Ci sarà tempo anche per qualche acquisto presso il bizzarro Mercado
Roberto Huembes, tra i più vasti e colorati della città. In serata gli ultimi saluti durante la cena de despedida
e pernottamento in hotel.
6.01 Managua – Miami. Trasferimento all’aeroporto Augusto Cesar Sandino e partenza con volo
internazionale per l’Italia con scalo a Miami. Pernottamento a bordo.
7.01 Miami – Italia. Arrivo in Italia.
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Scheda Tecnica
Durata: 15 giorni
Sistemazione e pasti: Hotel, posadas, rifugi e fattorie con un ottimo standard qualitativo e igienico.
Trasporti: Tutti gli spostamenti sono effettuati con un minibus privato o in barca e le escursioni non
presentano particolari difficoltà
Clima: tropicale che può essere diviso in tre distinte regioni climatiche: la costa lungo il Mar dei Caraibi, la
costa lungo l’Oceano Pacifico e la regione montuosa settentrionale. La costa che si affaccia sull’Oceano
Pacifico è caratterizzata da una stagione secca che va da dicembre ad aprile, mentre la stagione umida è tra
maggio e novembre. La costa del Mar dei Caraibi è più piovosa, le temperature medie annuali sono di 26°C.
La regione montuosa settentrionale ha un clima più fresco, con temperature medie annuali di 18°C. Le
precipitazioni possono essere intense ma sempre limitate nel tempo e sono comunque paragonabili a
scrosci temporaleschi. Le temperature medie del paese sono di circa 27°C.
Disposizioni sanitarie: non è richiesta alcuna vaccinazione.
Formalità doganali: non è richiesto alcun visto per il Nicaragua. Necessario il passaporto con validità di
almeno 6 mesi.
Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà: Viaggio di interesse naturalistico, paesaggistico e
culturale in zone poco battute dal turismo di massa. Itinerario non molto impegnativo, anche se richiede un
certo dinamismo visto i numerosi spostamenti e la salita al Vulcano Madera (non obbligatoria).
Alimentazione ottima e genuina a base di tipici prodotti locali. Il Nicaragua è un paese povero e le
infrastrutture per i turisti sono ancora molto limitate. C'è però una ricchezza e una varietà di cose da fare e
da vedere, da soddisfare davvero tutti i gusti. La gente è aperta e allegra, molto ospitale, l'atmosfera
rilassata, speciale.
Quota individuale partecipazione:
2.990 €
Supplemento singola € 250
La quota comprende:
volo di linea a/r American Airlines, 13 pernottamenti con colazione, pranzi e cene (escluse bevande), guida
locale parlante inglese e spagnolo, accompagnatore italiano, tutti i transfer come da programma, ingressi a
parchi e musei, assicurazione medico bagaglio.
La quota non comprende:
tasse apt (ad oggi ca 400 €) e gli extra in genere, quanto non specificato alla voce comprende.
Cassa comune
Sarà istituita una piccola cassa comune per le poche spese da effettuare per il gruppo.
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