La Repubblica - Portofinonews

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La prosa
IL LANTERNINO
CHE SAGOME!
Teatro della Gioventù
la nuova stagione
è tutta da ridere
CONSIGLIERI comunali a cinque stelle che,
col supporto ideologico della Federazione
della sinistra, hanno esposto all’assemblea
dell’Anci una sagoma (peraltro iperrealistica,
non solo per dimensioni) del sindaco Doria per
lamentarne l’assenza (peraltro giustificata, e sa-
I
MONICA CORBELLINI
ALLE PAGINE XII E XIII
La musica
ENZO COSTA
“Five for John”
omaggio a Coltrane
firmato Dado Moroni
nata dalla presenza dell’assessore Miceli), sono
troppo burloni: se reputavano grave quell’assenza, avrebbero dovuto o dovrebbero assaltare il
consiglio comunale, bloccarne i lavori. L’hanno
buttata in goliardia: che siano Casta anche loro?
LUCIA MARCHIÒ
A PAGINA XIII
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GENOVA
DOMENICA 2 FEBBRAIO 2014
IL LAVORO
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Anno XV Numero 28
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Il ministro dell’Ambiente in campo nel dibattito sulla segreteria regionale e sulle future strategie: “Il partito dei sindaci? Un grave errore”
Pd, Orlando contro Burlando: “Non è più un garante”
LIGURIA
ITALIA
VITTORIO
L’assessore che sostiene la candidatura Cavarra
aveva sparato a zero sui vertici uscenti
I CHIAMA tutti per nome, il ministro dell’ambiente Andrea Orlando, allo stato attuale il politico più potente della Liguria. Lunardon — il
suo candidato ideale per la segreteria regionale del Pd
— è “Giovanni”. Cavarra — il candidato “che ha cambiato idea non una, ma due volte” — è semplicemente Alessio. Così Burlando — “il governatore che con le
sue scelte rischia di essere lacerante nel 2015” — è
Claudio, come “Lella” è l’assessore regionale sua concittadina, prima candidata alla successione di Burlando, Raffaella Paita.
SEGUE A PAGINA V
L
E l’affondo della Paita
scompagina le carte
Tullo: “Serve serenità”
Il ministro Andrea Orlando
AVA ZUNINO A PAGINA IV
COLETTI
RAFFAELE NIRI
Saltano i numeri dell’Accordo di programma 2005, serve un nuovo piano di rilancio per garantire l’occupazione
Acciaio, il grande freddo
All’Ilva rischio di trecento esuberi, martedì vertice decisivo
M
ARTEDÌ pomeriggio si riunisce a Genova il Collegio di vigilanza sull’accordo
Ilva e in questa occasione potrebbe saltare fuori il numero degli esuberi, i posti a rischio
nella fabbrica siderurgica di Cornigliano, che
secondo le ultime indiscrezioni sarebbero almeno 300. Nelle scorse settimane ad accendere
la miccia della tensione era stato un incontro in
Confindustria, quando la direzione del personale aveva comunicato, nemmeno in forma ufficiale ma quasi a margine della trattativa, la difficoltà a mantenere i numeri del vecchio accordo di programma del 2005. Giovedì invece toccherà alla Piaggio Aero, che sarà oggetto di un
vertice al ministero dello sviluppo economico.
MASSIMO MINELLA A PAGINA II
Domani Genoa-Samp
Derby della tattica, partita a scacchi Gasperini-Mihajlovic
ON c’è derby senza pretattica, al punto che nella partita d’andata De Prà aveva
indossato la mimetica e si era nascosto nei boschi di Bogliasco per
carpire i segreti di Delio Rossi.
Davvero Gasperini rinuncerà al 34-3, che è il suo marchio di fabbrica, e passerà alla difesa a 4, facendo rientrare Portanova che non
gioca dallo scorso 8 dicembre? E
chi sarà il prescelto per fare da
spalla a Gilardino tra Feftatzidis e
Konate? Quanto alla Sampdoria
davvero Maxi Lopez partirà subito
titolare dal primo minuto con alle
spalle Eder, Gabbiadini e Soriano?
È pericoloso fidarsi di quello che
gli allenatori sembrano preparare. I derby si vincono anche con la
partita a scacchi della pretattica.
ADAMOLI E LIGNANA
A PAGINA X
N
I dati aggiornati diffusi ieri dalla stessa Amiu
sversamenti come nei giorni della grande emergenza
Scarpino, allarme continuo
i veleni del percolato
tornano ai livelli massimi
GIUSEPPE FILETTO A PAGINA VII
Caso Scajola
legge e verità
LAUDIO Scajola
era stato accusato a
torto di aver commesso un reato con l’acquisto della casa di Roma.
Ora è stato assolto. Dimissioni da ministro, carriera politica gravemente
danneggiata se non compromessa: un danno incalcolabile da ogni punto
di vista per un errore o
una leggerezza o un’inefficienza della magistratura inquirente che lo stato
ha aspettato più di tre anni a riconoscere. E’ gravissimo. Si vorrebbero magistrati o più saggi o almeno più veloci. Scajola esce
penalmente pulito dal caso di via del Fagutale e la
magistratura con meno
credibilità. Ma forse fin
dall’inizio tutti, magistrati e noi gente comune,
avevamo poca credibilità. Perché? Perché avevamo pensato che il comportamento dell’allora
ministro era grave se e solo se perseguibile a norma di codice. Lo pensavano i magistrati perché è il
loro mestiere (stavolta
fatto male); lo pensavamo noi perché, se non ce
lo dice un giudice, non
abbiamo l’intelligenza e il
buon senso necessari per
prendere le misure a una
persona, specie a un uomo pubblico. Per cui, se la
magistratura sospetta,
indaga, accusa, il tipo è
reo ed esecrando; se la
magistratura valuta, giudica, assolve, il tizio è pulito come un angelo.
SEGUE A PAGINA XVII
C
Il caso
Centinaia di curiosi sfidano i divieti per una foto delle carrozze deragliate ad Andora
Il treno in bilico diventa una star
Andora, davanti al treno in bilico
sugli scogli di Capo Rollo. Sono
quindici giorni che decine di curiosi immortalano con i videofonini l’incidente dell’Intercity 660
deragliato. Sull’Aurelia, nel tratto a monte della frana, le auto ferme in curva sono il segnale più
concreto del «pellegrinaggio» al
convoglio che s’affaccia a dieci
metri d’altezza sugli scogli. I titolari di chioschi e bar vicini al luogo “ringraziano”: dopo l’incidente gli affari sono cresciuti.
BRUNO PERSANO
CAVALCANO il guardrail e
si avventurano giù per la
collina trasformata in un
pantano dalla pioggia di questi
giorni; sfidano i controlli dei vigili del fuoco e si avventurano sui
binari senza timore di superare i
nastri bianco-rossi che marcano
il perimetro dell’area sequestrata dalla procura. Sono i «turisti
del disastro»: ieri sull’Isola del Giglio per scattare una foto alla Costa Concordia affondata; oggi ad
S
Il treno in bilico
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Repubblica Genova