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La prosa IL LANTERNINO CHE SAGOME! Teatro della Gioventù la nuova stagione è tutta da ridere CONSIGLIERI comunali a cinque stelle che, col supporto ideologico della Federazione della sinistra, hanno esposto all’assemblea dell’Anci una sagoma (peraltro iperrealistica, non solo per dimensioni) del sindaco Doria per lamentarne l’assenza (peraltro giustificata, e sa- I MONICA CORBELLINI ALLE PAGINE XII E XIII La musica ENZO COSTA “Five for John” omaggio a Coltrane firmato Dado Moroni nata dalla presenza dell’assessore Miceli), sono troppo burloni: se reputavano grave quell’assenza, avrebbero dovuto o dovrebbero assaltare il consiglio comunale, bloccarne i lavori. L’hanno buttata in goliardia: che siano Casta anche loro? LUCIA MARCHIÒ A PAGINA XIII © RIPRODUZIONE RISERVATA GENOVA DOMENICA 2 FEBBRAIO 2014 IL LAVORO genova.repubblica.it Registraz.Tribunale di Genova N° 22 del 2-9-1948 Gruppo Editoriale L’Espresso S.p.A. Roma - Stampa: Rotocolor, Paderno Dugnano (MI) Anno XV Numero 28 DIRETTORE RESPONSABILE EZIO MAURO | REDAZIONE DI GENOVA Via XX Settembre, 41 | 16121 | tel. 010/57421 | fax 010/5742263 | CAPO DELLA REDAZIONE FRANCO MONTEVERDE | VICARIO LUIGI PASTORE | INTERNET e-mail: [email protected] | SEGRETERIA DI REDAZIONE tel. 010/5742202 dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 15.00 alle 19.00 | TAMBURINI fax 010/565191 | PUBBLICITÀ A. MANZONI & C. S.p.A. | Via XX Settembre, 41 | 16121 GENOVA | tel. 010/537311 | fax 010/5701743 Il ministro dell’Ambiente in campo nel dibattito sulla segreteria regionale e sulle future strategie: “Il partito dei sindaci? Un grave errore” Pd, Orlando contro Burlando: “Non è più un garante” LIGURIA ITALIA VITTORIO L’assessore che sostiene la candidatura Cavarra aveva sparato a zero sui vertici uscenti I CHIAMA tutti per nome, il ministro dell’ambiente Andrea Orlando, allo stato attuale il politico più potente della Liguria. Lunardon — il suo candidato ideale per la segreteria regionale del Pd — è “Giovanni”. Cavarra — il candidato “che ha cambiato idea non una, ma due volte” — è semplicemente Alessio. Così Burlando — “il governatore che con le sue scelte rischia di essere lacerante nel 2015” — è Claudio, come “Lella” è l’assessore regionale sua concittadina, prima candidata alla successione di Burlando, Raffaella Paita. SEGUE A PAGINA V L E l’affondo della Paita scompagina le carte Tullo: “Serve serenità” Il ministro Andrea Orlando AVA ZUNINO A PAGINA IV COLETTI RAFFAELE NIRI Saltano i numeri dell’Accordo di programma 2005, serve un nuovo piano di rilancio per garantire l’occupazione Acciaio, il grande freddo All’Ilva rischio di trecento esuberi, martedì vertice decisivo M ARTEDÌ pomeriggio si riunisce a Genova il Collegio di vigilanza sull’accordo Ilva e in questa occasione potrebbe saltare fuori il numero degli esuberi, i posti a rischio nella fabbrica siderurgica di Cornigliano, che secondo le ultime indiscrezioni sarebbero almeno 300. Nelle scorse settimane ad accendere la miccia della tensione era stato un incontro in Confindustria, quando la direzione del personale aveva comunicato, nemmeno in forma ufficiale ma quasi a margine della trattativa, la difficoltà a mantenere i numeri del vecchio accordo di programma del 2005. Giovedì invece toccherà alla Piaggio Aero, che sarà oggetto di un vertice al ministero dello sviluppo economico. MASSIMO MINELLA A PAGINA II Domani Genoa-Samp Derby della tattica, partita a scacchi Gasperini-Mihajlovic ON c’è derby senza pretattica, al punto che nella partita d’andata De Prà aveva indossato la mimetica e si era nascosto nei boschi di Bogliasco per carpire i segreti di Delio Rossi. Davvero Gasperini rinuncerà al 34-3, che è il suo marchio di fabbrica, e passerà alla difesa a 4, facendo rientrare Portanova che non gioca dallo scorso 8 dicembre? E chi sarà il prescelto per fare da spalla a Gilardino tra Feftatzidis e Konate? Quanto alla Sampdoria davvero Maxi Lopez partirà subito titolare dal primo minuto con alle spalle Eder, Gabbiadini e Soriano? È pericoloso fidarsi di quello che gli allenatori sembrano preparare. I derby si vincono anche con la partita a scacchi della pretattica. ADAMOLI E LIGNANA A PAGINA X N I dati aggiornati diffusi ieri dalla stessa Amiu sversamenti come nei giorni della grande emergenza Scarpino, allarme continuo i veleni del percolato tornano ai livelli massimi GIUSEPPE FILETTO A PAGINA VII Caso Scajola legge e verità LAUDIO Scajola era stato accusato a torto di aver commesso un reato con l’acquisto della casa di Roma. Ora è stato assolto. Dimissioni da ministro, carriera politica gravemente danneggiata se non compromessa: un danno incalcolabile da ogni punto di vista per un errore o una leggerezza o un’inefficienza della magistratura inquirente che lo stato ha aspettato più di tre anni a riconoscere. E’ gravissimo. Si vorrebbero magistrati o più saggi o almeno più veloci. Scajola esce penalmente pulito dal caso di via del Fagutale e la magistratura con meno credibilità. Ma forse fin dall’inizio tutti, magistrati e noi gente comune, avevamo poca credibilità. Perché? Perché avevamo pensato che il comportamento dell’allora ministro era grave se e solo se perseguibile a norma di codice. Lo pensavano i magistrati perché è il loro mestiere (stavolta fatto male); lo pensavamo noi perché, se non ce lo dice un giudice, non abbiamo l’intelligenza e il buon senso necessari per prendere le misure a una persona, specie a un uomo pubblico. Per cui, se la magistratura sospetta, indaga, accusa, il tipo è reo ed esecrando; se la magistratura valuta, giudica, assolve, il tizio è pulito come un angelo. SEGUE A PAGINA XVII C Il caso Centinaia di curiosi sfidano i divieti per una foto delle carrozze deragliate ad Andora Il treno in bilico diventa una star Andora, davanti al treno in bilico sugli scogli di Capo Rollo. Sono quindici giorni che decine di curiosi immortalano con i videofonini l’incidente dell’Intercity 660 deragliato. Sull’Aurelia, nel tratto a monte della frana, le auto ferme in curva sono il segnale più concreto del «pellegrinaggio» al convoglio che s’affaccia a dieci metri d’altezza sugli scogli. I titolari di chioschi e bar vicini al luogo “ringraziano”: dopo l’incidente gli affari sono cresciuti. BRUNO PERSANO CAVALCANO il guardrail e si avventurano giù per la collina trasformata in un pantano dalla pioggia di questi giorni; sfidano i controlli dei vigili del fuoco e si avventurano sui binari senza timore di superare i nastri bianco-rossi che marcano il perimetro dell’area sequestrata dalla procura. Sono i «turisti del disastro»: ieri sull’Isola del Giglio per scattare una foto alla Costa Concordia affondata; oggi ad S Il treno in bilico © RIPRODUZIONE RISERVATA Repubblica Genova