Recensione del libro "Alla ricerca di Omm Seti"

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Recensione del libro "Alla ricerca di Omm Seti"
Recensione del libro "Alla ricerca di Omm Seti"
AUTORE: Jonathan Cott
TITOLO: Alla ricerca di Omm Seti
CASA EDITRICE: Venexia
ANNO DI EDIZIONE: 2003
PAGINE: 261
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Recensione del libro "Alla ricerca di Omm Seti"
PREZZO: 14,50
CODICE ISBN: 88-87944-20-2
Ho appena finito di leggere questo libro tutto d’un fiato, in pochissimo tempo e sento il bisogno
di parlarne per iscritto, perché mi ha davvero colpita moltissimo (in modo più che positivo).
Era da tanto che mi attirava, ma solo ora ho finalmente avuto la possibilità di dedicarmi del
tempo per leggerlo e devo dire che ne sono davvero felice.
Che si creda o meno alla storia della protagonista di quest’opera, posso assicurare che ne vale
la pena: non si resterà delusi.
Ma andiamo con ordine.
Siamo nel 1904, nel sobborgo londinese di Blackheat: qui, il 16 Gennaio di quell’anno nasce
Dorothy Louise Eady, figlia di Caroline e Reuben Eady, una bambina davvero molto speciale.
All’età di tre anni cade rovinosamente per una rampa di scale ed il medico la dichiara morta.
Ma quando, circa un’ora dopo, il medico torna con il certificato di morte, trova la bimba viva e
vegeta sul letto che gioca, con la bocca sporca di cioccolata: tutto questo, ovviamente,
sconvolge il dottore, seriamente certo che fosse stata morta.
Da quel momento in poi, Dorothy inizia ad avere dei sogni ricorrenti in cui vede un grande
edificio a colonne, un giardino ricco di frutti e fiori, con attorno degli alberi.
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Inoltre, comincia a piangere, a dire di voler andare a casa sua, per quanto i genitori cerchino di
tranquillizzarla dicendole che quella in cui si trova è già la sua casa.
Non solo. Quando fa visita al British Museum, nella sezione egizia, Dorothy comincia a baciare i
piedi di tutte le statue che trova, si rannicchia poi vicino alla teca di una mummia senza
volersene andare e dicendo, urlando con una voce simile a quella di una vecchia, “questa è la
mia gente”.
La bambina atterrisce i genitori con questi strani atteggiamenti che, tra l’altro, continuano.
Inizia a chiedere che le siano lette pagine dell’Enciclopedia dei bambini che parlano dell’Egitto,
poi, vedendo in una rivista una foto del Tempio di Seti I ad Abydos, riconosce il luogo dei suoi
sogni dicendo che quella è la sua casa.
Successivamente, vedendo anche la foto della mummia di Seti I, dice al padre di conoscere
quell’uomo e i genitori iniziano a pensare che la bambina abbia subito dei danni cerebrali a
causa della caduta.
Con il passare del tempo, non solo la bambina si convince che la vera religione sia quella
Egizia (e non il Cristianesimo) ma comincia anche a studiare i geroglifici e a disegnare reperti
con un personaggio importante per la storia dell’egittologia: Sir E.A. Wallis Budge,
Conservatore delle Antichità Egiziane e Assire al British Museum.
La ragazza cresce, coltivando questo sentire e questo amore profondo per l’Egitto; a 14 anni ha
la prima esperienza di incontro con lo spirito di Seti I e da quel momento i suoi ricordi
riguardanti una vita precedente nell’antico Egitto si fanno pian piano più vividi…
Nel frattempo colleziona oggetti egiziani, danza e canta durante piccoli spettacoli che tiene nel
cinematografo del padre (che da sarto è nel frattempo divenuto un manager in questo secondo
nuovo campo a Plymouth) e recita con un gruppo di dilettanti mettendo in scena la storia di
Iside e di Osiride, giungendo così al momento in cui prima inizia a scrivere per una rivista
egiziana e successivamente convola a nozze con un egiziano (da cui poi divorzierà), andando a
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vivere finalmente nella sua vera terra (divenendo anche madre di un bambino che chiama Seti,
ottenendo così il nome “Omm Seti”, ovvero “Madre di Seti”) e riconoscendo, fisicamente, tutti i
luoghi che ha sempre visto in sogno, con enorme precisione.
Da questo momento in poi, le esperienze di Dorothy si amplificano: presenze, visioni, ricordi
della sua vita passata come Bentreshyt, sacerdotessa di Iside e donna amata dal Faraone Seti
I, la pratica della religione egizia, della sua magia e delle sue capacità curative, si faranno
sempre più pressanti e la accompagneranno per tutta la vita, fino alla fine della sua esistenza
terrena (Dorothy morirà il 21 Aprile 1981 ad Abydos), mentre nel frattempo la sua attività di
studiosa di egittologia si svilupperà, portandola a scrivere importanti libri sull’argomento e a
dare informazioni utili e preziose a diversi archeologi di fama grazie alle proprie visioni ed ai
propri ricordi.
Non voglio dare troppe informazioni sulla storia di questa donna straordinaria, perché ritengo
che questo libro valga la pena di essere letto dalla prima all’ultima riga, quindi preferisco non
rovinare la sorpresa ai futuri lettori…si tratta di una storia incredibile, a maggior ragione perché
non è un racconto di fantasia, ma la biografia di una persona realmente esistita.
L’opera è arricchita da un interessante apparato iconografico, in cui appaiono diverse immagini
di Omm Seti sia da giovane che da signora anziana immersa nella sua amata terra d’Egitto e
dei suoi monumenti, e con alcune persone che la frequentavano (come Hanny El Zeini, che ha
collaborato al libro), oltre ai suoi amati amici animali di cui si occupava costantemente.
Anche l’introduzione è più che interessante, scritta da Mario Corte e arricchita dalla
testimonianza di un’altra studiosa e praticante della Via Egizia, Athon Veggi [1], autrice di
diversi libri riguardanti la tradizione egizia sempre per la casa editrice Venexia, la quale ha
conosciuto personalmente Omm Seti, divenendo sua cara amica e rimanendo con lei in
contatto anche spiritualmente.
Inoltre, posso dire che qua e là si scoprono cose davvero interessanti anche su altri personaggi
noti nell’ambito dell’egittologia e di certi studi un po’ alternativi, come ad esempio l’interesse per
la pratica della magia egizia da parte dell’egittologa Margaret Murray [2] (autrice, tra le altre
opere, di “Il culto delle Streghe nell’Europa Occidentale” e “Il Dio delle Streghe”) che aveva
scoperto l’entrata dell’Osirion – luogo di cui si ricordava Omm Seti nei propri sogni – quando
lavorava con il gruppo di Flinders Petrie ad Abydos fra il 1901 e il 1902.
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Insomma, direi che è una pubblicazione davvero molto valida e affascinante, che non mancherà
di stupirvi.
Come ultima cosa, riporto di seguito alcuni link a diversi video che ho trovato su You Tube che
parlano o accennano ad Omm Seti:
Abydos: alla scoperta di Omm Seti: http://www.youtube.com/watch?v=NJz2O9zixeY
Omm Seti - Trecho do Documentário: Egypt; Quest for Eternity: http://www.youtube.com/watch
?v=GCztppU1y04
Omm seti.avi: http://www.youtube.com/watch?v=1u2FftWW3g4
Kent Weeks - Omm Sety: http://www.youtube.com/watch?v=mckB4B5hJWE
Buona lettura e buona visione, quindi, a tutti voi!
Sarah Bernini
(24 Febbraio 2013)
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Note:
[1] Artista ed architetto, Athon Veggi è esperta di fama mondiale di egittologia, astrologia e
discipline spirituali. Nel 1994 è stato pubblicato un suo libro sulla Tradizione esoterica Egiziana,
di cui è cultrice e specialista, “The Book of Doors Divination Deck – An Alchemical Oracle from
Ancient Egypt“, scritto insieme ad Alison Davidson e pubblicato dalla Inner Traditions,
Rochester – Vermont (1994). A fine Ottobre del 2002 ha realizzato un’edizione italiana per la
casa editrice Venexia, “Il Libro delle Porte: l’oracolo divinatorio” e, nel 2004, il “Il Libro del
Drago: L’architettura del Cosmo“; poi, successivamente, ha curato, per la stessa casa editrice,
l’opera: “I Testi delle Piramidi: Wnas e la via delle stelle imperiture”, una guida alla tradizione
magica contenuta in questi testi antichi. Per saperne di più: http://www.athonveggi.com e http:
//www.venexia.it/cms-oc/index.php?route=custom/authors&auth=6
[2] In effetti, a pagina 127 del libro “Alla ricerca di Omm Seti” viene riportato quanto segue:
“Quando cominciai a studiare egittologia”, disse una volta la Seton – Williams [archeologa
amica di Omm Seti], “uno dei miei professori universitari fu Margaret Murray, che si interessava
di magia egiziana ed era conosciuta come ‘la Strega’. Io stessa una volta vidi Margaret Murray
compiere un’azione magica. […]” Segue, a questo punto, la descrizione dell’incantesimo
realizzato dalla Murray per far dimettere quello che nel 1947, a Londra, era il titolare del
dicastero che si occupava degli approvvigionamenti, poiché l’inverno era molto freddo ed il
combustibile scarseggiava. L’incantesimo, incentrato sull’uso di una bambolina di cera trafitta
da degli spilli, sembrò funzionare. La Seton –Williams continua poi dicendo: […] “Anche Omm
Seti conosceva gli antichi testi di magia; aveva poteri di guaritrice e anche poteri sui serpenti e
altri animali.”
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