Vocabolario del Dialetto Fontanarosano

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Vocabolario del Dialetto Fontanarosano
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Vocabolario del Fontanarosano.
Hanno dato il loro contributo
alla realizzazione di
quest’opera:
Agostino, Ausilio,
Giovanna, Giuseppe,
Maria, Silvio,
Daniele, Michelina,
Camillo Nduniello,
Guido Di Prizito...
Finito di elaborare il: 21 Dicembre 2007.
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Introduzione.
La lingua dei nostri avi, ovverosia il dialetto di Fontanarosa,
ameno paese dell’Irpinia, si sviluppa secondo le esigenze,
nella variazione dei costumi, che il popolo vive.
Infatti molti termini di uso comune sono riconducibili al
lavoro della terra, agli oggetti agricoli, agli usi e alla
tradizione che caratterizzano tale operosità sociale
nell’amorevole cura degli animali, nel duro lavoro dei campi.
Tra i lavori, che nobilitano la dignità contadina
nell’ancestrale scelta dei termini, descrittivi e gnomici, sono
prevalenti quelli attinenti alla lavorazione della paglia,
simbolo di identificazione dei fontanarosani.
Di questa fine lavorazione dello stelo di grano, resta
metafora di elevatezza e di umiltà il “Carro di Paglia”.
D.P.G.
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Fontanarosano – Italiano
Note Introduttive
Il Dialetto non nasce come lingua scritta ma essenzialmente
parlata; nel parlato vi è la troncatura dell’ultima sillaba (se non
accentata e se la parola non è composta da meno di due lettere)
ES:
Frase “Aggia portato lo cane fore”
Trad. “Ho portato il cane in campagna”
Pronuncia “Aggi portat lo can for”
Il dialetto scritto segue le regole dell’italiano, cioè (detto in
parole povere): “si legge come si scrive”.
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Vocabolario
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Abbordato: Vestito a festa.
Abbeto: Vestito.
Abbušcare: Prendere le botte. Ricevere in regalo, in omaggio.
Accauzare: Rincalzare. Riavvicinare il terreno alle piante.
Aca: Ago per cucire e per inzertare.
Acchiacca: Nodo. Intreccio di funi o corde.
Acchianàre: Salire. Avere un amplesso.
Acchianata: Salita.
Accio: Sedano.
Accogliere: Riunire insieme.
Acconzare: Riparare. Sistemare.
Accuoveto: Raccolto (Vedi Accogliere).
Acquara: Rugiada.
Addonarsi: Accorgersi di qualcosa.
Addorbecare: Atterrare. Sotterrare. (Vedi anche rorbecare).
Aggiobbare: Soggiornare presso qualcuno con prepotenza.
Aine: (Affermazione) Si.
Àino: Agnello.
Ainiéllo: Agnellino. Usato anche per definire un neonato senza padre.
Allappare: Provare una sensazione di secchezza e di disgusto sotto il
palato.
Allappato: Disgustato, con sensazione di secchezza sotto al palato,
solitamente dopo aver masticato qualcosa di acerbo.
Allippata: Eccessivamente entusiasta. Eccitata.
Alluccare: Strillare. Alzare la voce ("Allucca co la capa": ha
l'emicrania).
Ammasonare: Ritornare nel pollaio per le galline, nell'ovile per le
pecore. ("Ammasonarsi co le galline": coricarsi al tramonto).
Ammassare: Ritornare.
Ammišcare: Mescolare. Mettere insieme. Confondere.
Ammòla: Recipiente per servire il vino. Brocca in terracotta con becco
e manico.
Ammonnare: Togliere la buccia.
Ammorbato: Imbronciato.
Ammuìna: Chiasso. Baccano.
Ammuinare: Creare scompiglio.
Ammuinato: Travolto dall'entusiasmo.
Andemétte: Sotto controllo.
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• Anghiare: Gonfiarsi di un’articolazione per una distorsione o per una
puntura di insetto.
• Ànneto: Impalcatura.
• Annaccoàre: Nascondere. Occultare.
• Annaselare: Stare a sentire. Ascoltare con interesse. Orecchiare.
• Annichibbene: L’anno prossimo.
• Antìle: Asse di legno squadrato.
• Aozare: Alzare. Sollevare. Svegliare.
• Appartenere: Fare parte di. Essere di proprietà di. Anche per indicare
la famiglia di provenienza.
• Appezzottàre: Appuntìre. Falsificare.
• Appezzotta-lapso: Tempera-matite.
• Appénne: Appendere.
• Appicciare: Accendere.
• Appienneràme: Telaio in legno con ganci per attaccare pentole e
coperchi.
• Appuntìno: Festa per una promessa di nozze.
• Arrangare: Rannicchiarsi per il freddo. Raggomitolarsi.
• Arrecreàrsi: Divertirsi. Godere con intensità.
• Arresècato: Misero. Meschino. Avaro.
• Arrovenato: In pessime condizioni di salute o finanziarie.
• Arraogliare: Prendere disordinatamente.
• Arrognare: Raggrinzire. Fare il muso lungo.
• Arruciliare: Ammassare. Impastare.
• Arteteca: Vivacità.
• Asciare: Cercare.
• Ascire: Uscire.
• Asciuto: Uscito.
• Ascioràre: Selezionare. Depurare. Chiarire. Trovare la verità.
• Asciuolo: Usignolo.
• Assai: Molto.
• Assettare: Sedersi (Vedi anche sezzare).
• Assoppolare: Togliere il tappo. Spillare.
• Assozzare: Livellare. Ripianare.
• Atta: Gatto.
• Auocchiare: Guardare. Seguire con lo sguardo.
• Aunite: Uniti. Tenuti insieme.
• Ausiello: Fasci di grano composti da 21 gregne pronti per essere
scognati.
• Austo: Agosto.
• Avezare: Vedi aozare.
• Avitando: Antipatico. Scostante. Soggetto da evitare.
• Avvampato: Arrossato. Colpito dal fuoco.
• Azzollare: Camminare velocemente.
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B
• Bardare: Fissare. Attaccare.
• Basso: Gonna. Indumento femminile.
• Beverone: Intruglio di mangimi con acqua per maiali e vitelli (vedi
anche veverone) (vedi anche iotta).
• Bibbigas: Cucina con fornelli a gas.
• Boatta: Barattolo di latta.
• Boccaccio: Vasetto in vetro per le conserve.
• Boffetta: Tavolino in legno di ridotte dimensioni (60 x 20cm) alto
all'incirca 70cm.
• Botta: Sparo. Colpo di martello o di ascia.
• Braciola: Involtino di vitello.
• Breògna: Vergogna. Timidezza.
• Broro: Sugo con carne per condire la pasta. Ragù molto liquido.
Brodo.
• Bùfara: Bufala.
• Bufo: Pianta infestante dei campi di grano con seme nero a forma
sferica, polveroso, fortemente colorante.
• Butto: Gorgo di fiume o di torrente.
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C
• Cacabuzio: Sostanza chimica per irrorare l'uva in fase di maturazione;
la sostanza provoca problemi di stomaco, ad evitare che si possa
cogliere l’uva furtivamente.
• Cacallerta: Definizione data all’immagine del fontanarosano dai paesi
limitrofi. Fondamentalmente una persona troppo bonacciona,
credulona, votata all’inciucio e a trasformare raramente ciò che dice in
fatti reali. L’impostazione critica del termine è da spiegare con l’ostilità
che un tempo contraddistingueva i rapporti tra i paesi confinanti
(Fontanarosa, Mirabella, S.Angelo all’esca, Gesualdo, Taurasi,
Luogosano).
• Cacciuttiello: Piccolo cane.
• Cacecauoglio: Portare in groppa un bambino o adulto infermo (Portare
a cacecauoglio).
• Cannacca: Collana.
• Cannarone: Esofago.
• Cannaruto: Goloso.
• Cannarutizia: Golosità.
• Cannillo: Bocca della fontana.
• Caotare: Scavare (Vedi anche scaotare).
• Caòrara: Pentola in rame di grandi dimensioni.
• Caozette: Calze.
• Caozone: Pantalone.
• Capa: Testa. Capigliatura; ("Tene la capa a viento" detto di persona
distratta o superficiale.)
• Capezza: Attrezzo per legare asini o cavalli (Vedi anche cavezza).
• Capocuollo: Capicollo di maiale.
• Caporanno: Capodanno.
• Capovota: Tecnica di aratura; consiste nel tracciare alcuni solchi
trasversali nel terreno arato per completare la lavorazione.
• Carcara: Centrale di cottura e trasformazione della pietra in calce viva.
• Carcare: Caricare. Insistere. Conquistare. Usato anche per indicare
l'atto sessuale ("se la carcava": la sedusse).
• Carafoniare: Scavare in profondità (Vedi anche carafotare).
• Carafotare: (Vedi Carafoniare).
• Caraonella: Carbonella.
• Cardato: (Vedi carulato).
• Cardillo: Cardellino.
• Carruocelo: Carro giocattolo a quattro ruote.
• Carulato: Bucato. Forato. Usato per i denti significa cariato (Vedi
anche cardato).
• Casazza: Covone di gregne sistemato al margine dell'aia per essere
scognato o trebbiato.
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Cascia: Cassa.
Cascione: Grande cassa in legno.
Caso: Cacio. Formaggio.
Casocavallo: Provolone.
Catacatascia: Lucciola.
Catapone: Non raffinato. Grezzo. Agreste.
Cataratta: Botola. Vano praticato nel solaio tra piano terra e primo
piano (tra sottano e soprano) per il passaggio di una scala, nonché per
sorvegliare ciò che avveniva nel piano inferiore (stalla) stando nella
stanza da letto al primo piano.
Cato: Secchio.
Catuozzo: Cumulo di tronchi di alberi appena abbattuti pronti per
essere trasformati in carbone.
Caucenaro: Impasto di calce per costruzioni edili (Vedi anche
cavecenaro).
Cavecenaro: (Vedi caucenaro).
Cavezza: (Vedi capezza).
Cavezone: Pantalone (Vedi anche caozone).
Cauzonetto: Indumento intimo. Pantaloncino corto.
Ceca: Cicatrice (Vedi anche merco).
Cecàre: Rendere ciechi.
Celèteca: Parlantina.
Ceneratura: Trattamento di candeggio del bucato.
Ceneriera: Posacenere.
Ceniero: Morbido.
Cerasa: Ciliegia.
Cermale: Congiunzione delle due falde del tetto.
Cemale: Vaglio. Setaccio di grosse dimensioni per fave, fagioli, ceci,
grano, granturco.
Cerra: Bosco di querce.
Cerza: Pianta di quercia. Ghianda.
Cèveza: Pianta di gelso.
Chera: Quella.
Chesta: Questa.
Chiachiello: Persona insignificante. Inetto.
Chiaitare: Pattuire.
Chianca: Macelleria.
Chianette: Schiaffi.
Chiangiolento: Piagnone.
Chiangere: Piangere.
Chiaritine: Ortaggi da piantare.
Chiavetta: Interuttore in porcellana dì tipo girevole. Piccolo rubinetto.
Chieca: Piega.
Chiena: Piena. Flusso di acqua molto intenso.
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• Chinco: Piatto in argilla cruda per cuocere sotto la brace una pizza di
grano duro, la pizza ionna.
• Chino: Pieno. Imbottito.
• Chirchio: Cerchio metallico della botte di legno.
• Ciampiare: Calpestare.
• Ciambottare: Guazzare nel fango o nel terreno molto bagnato dopo
una intensa pioggia.
• Ciambuotto: Pietanza locale composta da melanzane e peperoni
piccanti, pomodori, uova, ricotta, salame e basilico.
• Ciàngulo: Secrezione nasale.
• Cicero: Cece.
• Cìcimo: Recipiente di argilla per contenere acqua da bere.
• Cigliare: Avere una fitta.
• Cigliata: Attrezzo per praticare fori nel terreno.
• Ciglio: Fitta
• Cignare: Percuotere con la cinghia. (“Cignare lo ciuccio”: Assicurare
con funi il carico dell'asino).
• Ciocolatela: Bricchetto per il caffé o per riscaldare il latte.
• Ciondi: Insieme di pentole e recipienti da cucina.
• Ciorta: Sorte. Fortuna.
• Ciòppero: Tronco della parte bassa dell’albero.
• Cioppariello: Piccolo cioppero.
• Ciòtola: Recipiente per contenere acqua da bere.
• Circuliento: Insistente. Falso.
• Cisto: Cesto di canne e tralci di salice intrecciati, con due manici.
• Citto: Zitto. (“Stace sempe citto”: E’ molto silenzioso).
• Coccovaia: Civetta.
• Cocente: Scottante.
• Cocozza: Zucca. Cocomero insapore.
• Cocchiara: Cazzuola per muratore. Cucchiaio in legno per cucina.
• Cofana: Cesto a forma di pera, con gancio, per raccogliere frutta.
• Colonnetta: Comodino.
• Complimento: Omaggio. Regalo.
• Composta: Procedura per la conservazione di ortaggi sott’aceto.
• Conca: Recipiente in rame battuto a forma cilindrica per contenere
acqua.
• Connola: Lettino a dondolo per neonati.
• Connoliare: Cullare.
• Conserva: Concentrato di pomodoro.
• Conzaossa: Ortopedico.
• Conzare: Condire. Adornare. Completare una preparazione .
• Corda: Filo dì ferro.
• Corrèa: Cintura in cuoio. Cinghia.
• Còteca: Cotenna. Parte grassa del prosciutto. Persona Avara.
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• Craie: Domani (vedi anche rimani).
• Crescente: Lievito conservato sotto farina.
• Cresemare: Cresimare. Lasciare i segni di una percossa o di una
caduta.
• Criaturo: Bambino.
• Crimo: Setaccio per cereali e legumi secchi.
• Criscimuognolo: Cisti superficiale. Foruncolo.
• Crisci santo: (Espressione augurale) Cresci Bene.
• Cristalliera: Mobile a due ante con vetri per contenere piatti e
bicchieri pregiati e bomboniere.
• Cristiano: Persona.
• Cuccio: Coniglio.
• Cucuzziello: Zucchina.
• Cuffiare: Prendere in giro.
• Cuonzo: (Vedi cuonzolo).
• Cuonzolo: Pranzo alla fine delle funzioni funebri a seguito di lutto
familiare, offerto dai vicini o dagli amici.
• Cuofano: Recipiente talvolta anche metallico molto capiente.
Bagagliaio dell’automobile.
• Cuofanaturo: (Derivato da cuofano) Aggettivo per indicare una donna
appesantita ed obesa.
• Cuòveto: Colto. Raccolto. Usato anche per indicare il raggiungimento
di un bersaglio.
• Cumulo: piccola corda ricavata da un pezzo di cuoio ("cumulo per le
scarpe": laccio).
• Curmo: Stelo di una spiga di grano.
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D
• Dottrina: Scuola di educazione religiosa preliminare alla prima
comunione.
• Direttofilo: Tratto di strada rettilinea.
• Doppo: Dopo (“Doppo chiuoppeto che bell’acqua”: Dopo aver piovuto la
pioggia è stata bella; si usa per dire che un problema sembra stupido
una volta risolto) (Vedi anche roppo).
• Dorbecare: Atterrare. Sotterrare. (Vedi anche rorbecare o
addorbecare).
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E
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Embè: (Interiezione) Quindi.
Embrice: (Vedi erpece).
Eretone: (Vedi ieretone).
Ermece: Tegola in terracotta.
Ermetto: Elmetto.
Erpece: Strumento per la lavorazione del terreno.
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F
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Facciatuosto: Persona priva di pudore e di ritegno. Spavaldo.
Farnale: Setaccio per legumi e cereali.
Farzoletto: Fazzoletto sia di carta che di stoffa.
Fatìa: Lavoro.
Fassatora: Culla per neonato.
Fazzatora: Recipiente di legno per contenere l'impasto del pane
durante la crescita.
Fellare: Tagliare a fette.
Fellata: Affettata.
Fermezza: Robustezza. Resistenza.
Fermo: Robusto. Resistente. Staticamente sicuro.
Ferrare: Mettere i ferri alle béstie. Completare i manufatti in legno
con cerniere e serrature.
Ferrato: Congelato.
Fesso: Stupido.
Fessa: Vagina.
Fezza: Deposito dalla decantazione del vino o dell’aceto o dell’olio.
Fieto: Puzza.
Fišcolo: Particolare intreccio di corda a forma circolare con due strati;
forma una tasca nella quale introdurre il macinato delle olive per
estrarne l'olio.
Focagna: Caminetto.
Fore: Località fuori del centro abitato, in campagna.
Forcella: Pezzo di ramo d'albero secco da ardere. Fionda realizzata con
un ramo biforcuto.
Forcina: Forchetta.
Forgia: Attrezzo usato dal fabbro per dare ossigeno al fuoco ed
elevarne la temperatura.
Formella: Bottone, talvolta anche metallico.
Fornacella: Banco di cottura a legna con sportelli in metallo.
Forte: Piccante (“puparulo forte”: peperone piccante).
Fracassa: Attrezzo da muratore usato per l’intonaco.
Franca: Affrancata, ammortizzata ("pecora franca": pecora che ha
partorito abbastanza agnellini da ammortizzare il prezzo d'acquisto).
Frasca: Ramo con fogliame.
Frastiero: Forestiero.
Frato: Fratello.
Freddera: Bassissima temperatura.
Frezza: Freccia. Punta di acciaio dello strummolo.
Frongillo: Fringuello.
Fronnella: Piccola foglia, fogliolina ("Ha romasto a tre fronnelle": una
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cosa quasi conclusa ma lasciata incompleta).
Fronticcia: Cerniera per mobili e porte.
Fuìre: Fuggire. Allontanarsi senza avviso. Scappare di casa per
eludere il dissenso dei genitori per un regolare matrimonio ("Isso se la
fuive").
Fuosso: Buca.
Fusillo: Pasta arricciata fatta in casa.
Fusina: Anfora in terracotta per olio o altri liquidi.
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G
Genoese: Sugo a base di cipolle e "traccine" di maiale.
Gialla: Brocca in terracotta.
Gialletiello: Recipiente poco più grande di un bicchiere.
Gialletto: Piccola brocca per attingere acqua dalla "conca".
Ghiencùto: Riempito. Pieno.
Ghiènchere: Riempire.
Ghierete: Dita.
Ghiùto: (Participio del verbo andare) Andato.
Ginella: Asse in legno di lunghezza 3-4 m.
Gioverì: Giovedì.
Gnottere: Ingoiare. Deglutire.
Gnutto: Quantità ingerita con una deglutizione.
Governare: Dare da mangiare agli animali.
Granuinio: Granturco.
Grassore: Letame. Misto di paglia e sterco di maiale messo a
stagionare.
• Grara: Scalinata.
• Graro: Scalino.
• Gregna: Fascio di grano con spiga appena mietuto e legato.
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Ià: (Interiezione) Dai.
Iacca: Ferita provocata dal lancio di un sasso (Vedi anchenche ceca).
Iàccolo: Corda piccola, sottile meno di 1cm e poco lunga.
Iaccolillo: fune corta e sottile
Iammunginne: (Dal verbo andare) Andiamocene, andiamo via.
Ianara: Lupo mannaro.
Ianchiare: Tinteggiare. Imbiancare.
Ianìce: Brace poco viva e con molta cenere.
Iàstema: Grandine.
Iastèmma: Bestemmia (“mandare una iastemma”: fare un cattivo
augurio).
Iastemmare: Bestemmiare.
Iate: (Dal verbo andare) Andate.
Iazzo: Giaciglio per le bestie. Giaciglio di paglia.
Iàzzoli: Chicchi di grandine.
Ienga: Giovenca.
Iengarella: Piccola giovenca.
Iereta: Dito (Vedi anche ghierete).
Ieretone: Dito pollice o alluce.
Iešcare: Fischiare.
Iešcarulo: Fischietto. Strumento che emette un fischio. Zufolo.
Incasciare: Incassare. Sistemare in apposito alloggio.
Ingarrare: Entrare nell’ ingranaggio. Imbroccare. Imboccare
("ingarrare la via": trovare la strada).
Into: Dentro (Vedi anche Rainte).
Inzertare: Cucire.
Inzoccare: Ingoiare a fatica. Deglutire con difficoltà. Avanzare con
molta difficoltà.
Inzuccuso: Pastoso, difficile da ingoiare. Usato anche per indicare una
persona poco disponibile e incostante.
Ioccare: Nevicare.
Iocca: Fiocca. Nevica.
Ioccata: Nevicata.
Iomara: Fiume. Torrente.
Iommenta: Giumenta.
Iòina: Fascio di erbe secche. Fascio di fieno.
Iòngere: Unire. Mettere insieme. Accoppiare. Usato anche per indicare
l'operazione di mettere il giogo alle vacche preparandole al traino.
Iongitura: Giunzione tra due pezzi di legno o di metallo o di spago.
Ionta: Aggiunta. Supplemento. Usato anche per indicare un piccolo
pezzo di alimento posato sulla bilancia per raggiungere il peso
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richiesto.
Iornata: Giornata.
Iošca: Elementi di paglia molto sottile, piccoli, quasi polverosi,
composti da grano e paglia tritata.
Iotta: Base per preparare il pasto per i maiali (Vedi anche beverone).
Irmece: Canaletto in argilla per la costruzione di tetti.
Iuorno: Giorno.
Iuso: Ricovero delle bestie (“Lo iuso re lo porco”).
Iuvo: Giogo in legno di quercia lavorato per le mucche, per il traino.
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L
• Làmmia: Solaio. Volta di una casa. Usato anche per indicare una
frana.
• Lammiare: Franare.
• Lamparulo: Lampione.
• Lassare: Lasciare. Depositare.
• Làvana: Tagliatelle fatte in casa.
• Lavanaturo: Matterello per spianare la pasta.
• Legnasanta: Frutto del caco.
• Lemmeto: Limite territoriale.
• Lemmetone: Terrapieno. Delimitazione a valle di un appezzamento di
terreno.
• Lentana: Corda di canapa lavorata a trespolo molto lunga (7 - 8m).
• Lenta: Stanchezza. Stato di rilassamento fisico che sopisce ogni
entusiasmo a lavorare.
• Lesto: Veloce. Rapido. ("Lesto lesto": fare alla svelta).
• Lettéra: Base in legno del carretto da traino.
• Lèvena: Legna da ardere.
• Libergia: Frutto di albicocca.
• Lucchétto: Chiusura per porte o finestre. Usato anche per indicare
piccolo catenaccio (Vedi anche natricola).
• Lunnerì: Lunedì.
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M
• Maccarone: Maccherone.
• Maccaturo: Foulard. Fazzoletto molto grande per raccogliere e
contenere la capigliatura femminile.
• Maestra: Maestra di scuola. Maestra di attività artigianali, come
sartoria o ricamo.
• Machina: Macchina. Automobile. In generale un mezzo meccanico
anche non motorizzato.
• Maiese: Maggese, cultura del terreno destinato alla semina.
• Malacosa: Spirito malvagio. Fantasma.
• Male iuorno: Cattiva giornata. (“puozze passa no malijuorno”).
• Mammanonna: Nonna.
• Manese: Sottomano, a portata di mano. Che si trova sulla destra.
• Manecchia: Maniglia. ("manecchia re no cato”: manico di un secchio).
• Mantenìteve: Conservatevi. (Espressione augurale: "mantenivete
forte").
• Màntice: Attrezzo per cospargere le piante di polvere antiparassitarie.
Usato anche per l’attrezzo che ravviva il fuoco.
• Manticiare: respirare affannosamente, con grande fatica.
• Marécola: Mora. Frutto selvatico.
• Marena: Amarena.
• Marenna: Merenda.
• Mariola: Ladra. Persona disonesta. Usato anche per indicare un
attrezzo con uncini per tirare in basso rami di alberi, o per recuperare
dai pozzi il secchio caduto.
• Mariuolo: Ladro.
• Martellina: Attrezzo da lavoro per muratore a doppio uso a forma di
martello, per lavorare la pietra. Freno rudimentale per carri.
• Marterì: Martedì.
• Marvizzo: Uccello locale simile al tordo.
• Mašco: Serratura di una porta o di un portone.
• Mascolo: Di sesso maschile. Parte di una serratura che avanza per
bloccare l'anta di una porta. Usato anche per indicare il piede mobile
del "triangolo" (scala a tre piedi).
• Masonalo: Pollaio.
• Masto: Maestro di attività artigianale, come fabbro, falegname,
scalpellino (“Vace addò lo masto”: fa l'apprendista presso un maestro
artigiano).
• Màttalo: Mazzetto. Piccolo fascio di spighe raccolte nella fase di
spigolatura, dopo la mietitura.
• Matronola: Scarabeo volante dal colore verde metallizzato.
• Mazzate: Colpi di mazza. Percosse.
• Mazziata: Percosse date o ricevute, anche per mezzo di una mazza.
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• Mazzacane: Pietra di grosse dimensioni (lanciata ad un cane può
procuragli la morte).
• Mbiccio: Fiammifero.
• Mbicciuso: Impiccioso. Fastidioso. Piantagrane.
• Mbriaco: Ubriaco.
• Mbriteco: Umido. Luogo all’ombra.
• Mbrusciniare: Sporcare. Imbrattare. Anche per indicare l’azione di
sedurre o conquistare qualcuno.
• Magli'è: (Esclamazione di approvazione) Sta bene così.
• Mbezzecare: Appiccicare.
• Mbezzecuso: Appiccicoso.
• Meleca: Pianta simile al granturco, con pennacchio usato per fare
scope.
• Menna: Mammella.
• Mènnela: Mandorla.
• Menuto: Venuto (Domanda classica dei paesani: "quanno ite menute?
quanne ve ne iate?").
• Merco: Marchio. Cicatrice.
• Mericina: Medicinale.
• Meriuso: Invidioso.
• Mesùra: Unità di misura (sottomultiplo del mezzetto).
• Meta: Mucchio di foraggio o paglia ben sistemato (Vedi anche riglia).
• Miccia: Luce o fuoco poco intensi.
• Miercurì: Mercoledì.
• Miereco: Dottore. Medico.
• Migliazza: Polenta.
• Migliatiello: Pietanza fatta con interiora di pecora miste a formaggio,
uova, aglio, menta e altri odori.
• Minarulo: Mandrillo. Uomo prestante, fisicamente attraente. Uomo
con forte sensualità.
• Mnpone: ("Aiutame a mnpone") Sollevare il peso da poggiare sulla
testa.
• Mola: Pietra abrasiva per affilare utensili.
• Monaco: Scaldaletto composto da braciere ripieno di cenere calda
("ianice").
• Montuà: Nominare. Ricordare.
• Morìa: Morte generale di più bestie o piante a seguito di un’epidemia.
• Morgia: Arnese metallico che si applica alle narici della mucca quando
viene aggiogata.
• Moriatico: Che produce la morte.
• Mosera: Questa sera.
• Motanzia: Cambiamento delle condizioni. atmosferiche, preliminare
alla pioggia.
• Mozzecare: Mordere.
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• Mpecato: Invischiato. Imbrattato.
• Mulignama: Melenzana. Usato anche per indivcare un livido o
ematoma (per il colore violaceo).
• Mulinello: Gorgo del fiume.
• Mupo: Muto. Che non parla.
• Muto: Imbuto.
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N
• Na: Una.
• Natricola: Serramento. Dispositivo per chiudere ed aprire solo da un
lato una porta.
• Natura: Vagina.
• Nazzecare: Cullare. Fare le coccole.
• Ncannarire: Diventare goloso.
• Nchianare: Salire (Vedi anche nghianare).
• Ncoppa: Sopra (“ncoppa ncoppa”: superficialmente).
• Ncore: Nel cuore. Nell'anima.
• Nduono: Vigoria muscolare (“perdere lo nduono": perdere le forze).
• Nferriata: Ringhiera o cancellata in ferro.
• Nferta: Offerta. Omaggio. Regalo. Strenna natalizia. (Vedi anche
complimento).
• Nfierno: Inferno.
• Nfrascare: Nascondere dietro un cespuglio. Usato per indicare il
ritirarsi in un luogo appartato per le coppiette.
• Ngappetto: Molletta per stendere il bucato al sole.
• Ngenaglia: Giuntura delle ginocchia.
• Nghiaccare: Sporcare. Macchiare con liquidi o fluidi.
• Nghiaccatura: Grossa macchia.
• Nghianare: Sollevare e porre su un piano. Salire (Vedi anche
Acchianare).
• Nghianescinno: Saliscendi di porta o portone.
• Ngignare: Dare inizio a qualcosa. Sverginare. Usare per la prima volta.
• Ngiuriare: Denigrare. Offendere, prendere in giro qualcuno.
• Nimiccoli: Lenticchie.
• Nnammorata: Innamorata. Fidanzata.
• No: Uno.
• Noce re lo cuollo: Zona tra il collo e il cervelletto
• Ntossecare: Avvelenare. Intossicare. Arrabbiarsi.
• Ntrecarsi: Interessarsi inopportunamente di fatti altrui.
• Ntrementare: Prendere un colpo causandosi una contusione.
• Ntrementatura: Contusione senza frattura.
• Ntrezzare: Intrecciare. Arrotolare. Rullare.
• Ntroncoliare: Agitare. Mescolare.
• Ntronare: Stordire. Stonare. Incrinare.
• Ntronato: Stordito. Stupido.
• Ntroppecare: Inciampare. Vacillare.
• Nzalata: Insalata.
• Nzepeto: Insapore.
• Nzertare: Unire con lo spago ortaggi da essiccare.
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Nzeuso: (Vedi nzevuso).
Nzevare: Sporcare. Macchiare.
Nzevato: (Voce del verbo nzevare) Sporco.
Nzevuso: Unto. Sporco di grasso. Usato anche per indicare un
individuo trascurato nelle pulizie.
Nziagliare: Intrecciare. Arrotolare. Rullare.
Nzippare: Introdurre con forza in un foro.
Nzogna: Sugna.
Nzorare: Sposare.
Nzorfare: Irrorare le piante con lo zolfo. Insinuare con insistenza e
malizia, mettere zizzania.
Nzorcare: Fare i solchi.
Nzorcaturo: Piccolo aratro per creare solchi su un terreno già
lavorato.
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O: (Articolo determinativo) Il (“O cane”: il cane).
Occhiatruro: Contromisura per scongiurare il malocchio.
Occola: Chioccia.
Oggiarotto: Tra una settimana.
Ogna: Unghia.
Oi: Oggi (Vedi anche oie).
Oie: Oggi (“Oie o rimane?”: oggi o domani?).
Olècena: Prugna (Vedi anche volecena).
Ollere: Bollire. Lessare (Vedi anche vollere).
Olluto: Bollito. Lessato.
Oppelare: Tappare.
Ŏria: Bora. Vento da Nord-Est.
Orrazza: Pioggia intensa di breve durata.
Ortìca: Ortica.
Osceglia: Cespuglio. Ramo esile di un albero.
Osco: Bosco.
Ossica: Vescica.
Otta: Botte
Ottare: (Vedi vottare).
Ottata: (Vedi vottata).
Ottazza: Botte di grosse dimensioni.
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Pacca: Parte di un intero: "Na pacca re puorco": mezzo maiale
Paesano: Concittadino.
Pagliaro: Pagliaio.
PagIiarone: Grande pagliaio
Paliare: Prendere a botte. Usato anche per indicare la fase finale
dell’estrazione del grano dalla paglia (Vedi anche venteliare).
Paliata: Percosse talvolta date a scopo educativo (Vedi anche mazzate).
Paliatone: Grande percossa.
Panella: Pagnotta di pane.
Panni: Insieme di indumenti e biancheria; ("cangiare li panni":
cambiare abbigliamento) ("spanne li panni": stendere il bucato al sole).
Panteco: Affanno a seguito di paura o forte emozione.
Papagno: Papavero. Usato anche per indicare uno schiaffo molto forte.
Papagna: Leggera sonnolenza.
Papanonno: Nonno.
Pàppice: Insetto. Pidocchio.
Pàppolo: Verme. Tarma. Insetto di piccole dimensioni.
Paroccola: Bastone nodoso con testa tonda e grossa.
Paruoccolo: Persona che si presta a fare tutti mestieri. Persona che
cerca di rimanere sempre al centro dell’attenzione.
Parruozzo: Pane con farina di granturco.
Pastanaco: Carota.
Patrone: Padrone, proprietario della terra concessa in fitto o
mezzadria
Passata: Viottolo battuto in un campo creatosi per il continuo
passaggio.
Pelea: Grana. Problema. (“Vace ašcenne pelee”: cerca di rivendicare
diritti creando solo problemi).
Pellecciuso: Capriccioso.
Pelone: Vasca che contiene acqua per irrigazione ("sciorta mia che
pelone": esclamazione di un fontanarosano che per la prima volta vide
il mare di Napoli).
Père: Piede.
Père re puorco: Zampone. Piede di porco (arnese in acciaio per forzare
serrature).
Pereconca: Trespolo in legno per poggiare un recipiente in rame che
contiene acqua.
Perseca: Pesca.
Persicheto: Pescheto.
Perteca: Asse in legno lunga e sottile.
Pertecara: Aratro in legno tirato da due buoi.
Pertuso: Buco. Foro (“No pertuso re casa”: una casa di modestissime
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dimensioni)(“Pertuso re trappenale”: tana della talpa).
Pesatura: Qualsiasi cosa caratterizzata da notevole inerzia. Individuo
con un carattere difficile, noioso, pesante.
Pescatora: Tubo metallico con una valvola per aspirare acqua da un
pozzo.
Pescraie: Dopo domani.
Pescrid: Fra tre giorni.
Pettola: Vestito poco elegante. Abito disfatto.
Petaturo: Attrezzo per potare le piante.
Petrella: Pietra informe spianata su una faccia usata per la
pavimentazione.
Pezzecata: Pizzicata. Punzonatura verbale (“Pigliarsi la pezzecata”:
ricevere una ramanzina).
Pezzente: Povero. Usato anche per indicare un tipo di salciccia
piccante di maiale.
Pezzuco: Punteruolo in legno per piantare gli ortaggi.
Pezzuto: Appuntito.
Picchiacca: Vagina.
Pignone: Mucchio di fasci di grano a forma di cono (Vedi anche
casazza).
Pila: Fontana.
Pìpolo: Persona insignificante. Stupido. Inetto.
Pireto: Scorreggia.
Pišcone: Masso. Grossa pietra calcarea.
Pizza iònna: Focaccia di acqua sale e farina di granturco, cotta sotto
la brace in un piatto di argilla.
Pizzillo: Pasta di pizza fritta.
Polece: Pulce.
Pompa: Dispositivo per irrorare le piante.
Pongere: Pizzicare. Pungere.
Ponne: (Voce del verbo potere) Possono (“L'uocchie puonno chiù de le
scoppettate”: Gli occhi hanno più potere delle fucilate).
Pontatore: Contatore di energia.
Puntina: chiodo
Porca: Striscia di terreno lavorata per facilitare il deflusso dell'acqua.
Portella: Battente a chiusura parziale per gli accessi alla cucina e alla
stalla, di solito ad una altezza di circa 1m.
Portovallo: Arancia.
Pottana: Prostituta.
Prèola: Pergola.
Presutto: Prosciutto.
Preta: Pietra.
Prev’to: Prete.
Priatorio: Purgatorio.
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• Procchiare: Germogliare.
• Puca: Elemento terminale di una spiga di grano.
• Puntillo: Scalpello in acciaio per lavorare la pietra con punta a forma
piramidale.
• Puosto: (Dal verbo Porre) Sistemato. Messo.
• Puozze: (Congiuntivo del verbo potere) Che tu possa (“puozze passà no
vaio”: che tu possa passare un guaio).
• Purdišco: Agnello maschio.
• Purpo: Polipo.
• Pušcariello: Varietà di fungo commestibile.
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Q
• Quagliare: Concludere. Usato anche per la trasformazione del latte in
formaggio.
• Quaglio: Caglio naturale per la produzione di formaggi.
• Quaglietto: Varietà di peperoni piccanti.
• Quera: Quantità temporale (“Na bella quera”: un bel po' di tempo).
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Ra: (Preposizione semplice) Da.
Rainto: Dentro.
Ràlleto: Pianta infestante dei campi di grano.
Ramaglia: Piccolo pezzo di legno. Legna da ardere ricavata dalla parte
ramificata di un albero.
Ramegna: Gramigna.
Rapillo: Pianta erbacea.
Ràreca: Radice.
Rasòla: Spatola per rimuovere i residui di pasta secca dal piano di
lavoro.
Rassecale: Vivaio (Vedi anche vrassecale).
Rata: Grata.
Rattacaso: Grattugia.
Ratiglia: Graticola per cuocere la carne alla brace.
Rattuso: Persona che pensa sempre al sesso. Pervertito.
Re: (Preposizione semplice) Di.
Rengio: Attrezzo meccanico. Chiave inglese. Usato anche per indicare
un ladro.
Rengetiello: Piccolo rengio. Usato anche per indicare un uomo di
bassa statura.
Rènnela: Edera.
Rente: Dente.
Reotare: Rivoltare. Girare. Mettere in disordine.
Reotone: Persona che crea facilmente scompiglio. Imbroglione.
Individuo capace di praticare raggiri.
Rešchetàre: Reintegrare. Reimpiantare. Ricompletare una
piantagione.
Restuccio: Residuo di un campo di grano dopo la mietitura.
Rettifilo: (Vedi direttofilo).
Reuma: Fase di digestione della mucca.
Rèuma: Dolore reumatico (“Reuma rint a la coscia”: dolore alla gamba)
Revòllere: Ribollire. Usato anche per indicare la seconda fase della
fermentazione del vino in primavera.
Ribotto: Fucile a doppia canna (Vedi anche šcoppetta).
Rifosa: Rifusa. Aggiunta.
Riglia: Cumulo di paglia destinata alla stalla.
Rimane: Domani.
Rine: Schiena.
Rirupizio: Precipizio
Romanire: Rimanere.
Romanive: Rimase. Lasciò.
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• Romeneca: Domenica.
• Roppo: Dopo (“Roppo chiuoppeto che bell’acqua”: Dopo aver piovuto
dire che la pioggia è stata bella; si usa per dire che un problema si è
risolto solo quando ormai è passato).
• Rorbecare: Atterrare. Sotterrare. Mettere sottoterra (vedi anche
addorbecare o dorbecare).
• Roscioliare: Cercare con molta attenzione.
• Resecare: Rosicchiare (“Resecata ra li sureci”: mangiata dai topi).
Commentare malevolmente.
• Rosecatore: Persona che ha sempre qualcosa da ridire, sempre
insodisfatto.
• Rotiello: Piccolo ruoto. Cerchio di ferro.
• Ruscia: Bosso per siepe.
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Sabbato: Sabato.
Saglioccola: Attrezzo per l'estrazione dei semi dalle piante.
Saìma: Sugna (Vedi anche nzogna).
Santomartino: (Esclamazione augurale) Auguri! (Usato solitamente
quando si visita un neonato).
Sàrdere: Ardere.
Sarduto: Arso. Bruciato.
Saucare: Dare il primo volo per un uccello.
Saùce: Pianta di sambuco.
Sausicchio: Salsiccia.
Sbacioluto : sbigottito,impaurito
Sbamisso spaventato, travolto
Sbrogliare:dipanare
Sborrare: Straripare di un canale. Usato anche per indicare
l'eiaculazione maschile.
Sbrognare: Svergognare. Evidenziare una malefatta.
Scafazzare: pestare, ridurre in poltiglia
Scanagliare: indagare accertare
Scannapuorco: Macellaio a domicilio per maiali. Coltellaccio da
macellaio.
Scannapiecoro: Macellaio a domicilio per agnelli e capretti.
Scàmpolo: Improvviso malore. Fortunoso ritrovamento.
Scangiare: Scambiare. Essere colto da improvviso malore.
Šcantare: Spaventare, impaurire.
Scaorare: Bollire, lessare. Riscaldare.
Scaotare: (Vedi caotare).
Scapolare: Sospendere il lavoro per consumare un pasto o per la fine
della giornata lavorativa. Terminare del cattivo tempo e della pioggia.
Scardella: Fionda costituita da un ramo e due elastici. Scintilla di
fuoco.
Scarparo: Calzolaio.
Scarpetiare: Battere i piedi con impazienza.
Scaurariello: Pioggia di brevissima durata.
Scazzoppola: Piccolo berretto. Ragazzo o ragazza ancora in pubertà.
Šchèmeare: Fioccare leggero.
Schianare: Ripianare. Livellare. Rendere pianeggiante.
Šchiattamaluochhio: Scongiuro contro un malocchio.
Šchiattare: Esplodere.
Sciandone: Vestito lungo e sfarzoso.
Sciapo: Insapore.
Sciamarro: Piccone.
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• Sciammereca: Incontro sessuale occasionale.
• Sciarrare: Litigare. Togliere il saluto a qualcuno (“Stanno sciarra”: non
si parlano).
• Scigliato: Spettinato.
• Sciuculiare: Scivolare (Vedi anche sciuliare).
• Sciorda: Violenta diarrea.
• Sciorta: Sorte. Fortuna. (“U sciorta mia!”:o mia sorte!)(Vedi anche
ciorta).
• Sciosciare: Soffiare.
• Sciuòveto: Sciolto. Slegato (“S’ha sciuoveto lo cane”: si è slegato il
cane).
• Sciuculiaturo: Asse in legno inclinato Strada in forte pendenza.
• Sciuciolo: Truciolo.
• Sciuliare: Scivolare.
• Sciulione: Grande scivolata.
• Scognare: Lavorare i fasci di grano per estrarne il cereale.
• Scognato: Battuto. Percosso.
• Scognatone: Grande percossa.
• Scombattere: Distruggere. Sconvolgere. Rivoluzionare (“scombattive lo
munno”: rivoluzionò il mondo).
• Scommonèca: Irrequietezza.
• Šcoppare: Germogliare.
• Šcopparulo: Pianta selvatica che produce bacche rigonfie di aria.
• Šcoppetta: Fucile pesante caricabile con cartucce o con l'uso di
polvere o pallini.
• Šcoppettino: Piccolo ciclomotore.
• Šcoppolone: Schiaffo molto forte.
• Scorciare: Sbucciare.
• Scurìa: Buio.
• Sdràscino: Slitta con gancio trainata da buoi per trasporti di breve
durata.
• Semmolare: Sfruttare. Utilizzare.
• Serchia: Screpolatura cutanea. Usato anche per indicare le profonde
fessure in un terreno per prolungata siccità
• Serracchio: Sega con lama dentata molto larga.
• Sezzàre: Sedersi (vedi anche assettare o zezzare).
• Sgarrupare: Cadere per instabilità.
• Sito: Terreno ben esposto al sole e particolarmente fertile.
• Smatrare: Evoluzione difficile di un parto con danneggiamento degli
organi interni.
• Somo: Suocero.
• Sonale: Grembiule da cucina.
• Songàre: Dovere. Essere costretto a fare qualcosa.
• Sopàla: Siepe. Delimitazione di un terreno costituita da alberi.
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• Spopolare: Stappare.
• Soppònda: Sostegno addizionale. Usato anche per indicare un
particolare meccanismo di continuità familiare per cui i neonati
vengono chiamati con lo stesso nome dei porpri nonni.
• Soprano: Vano di edificio posto a primo piano.
• Sopersata: Soppressata.
• Sora: Sorella.
• Sòrece: Topo.
• Sottanino: Sottoveste per donna.
• Sottano: Vano di edificio posto a piano terra o seminterrato.
• Spalece: Asparago.
• Spalandrone: Tronco di castagno usato come sostegno per piante più
deboli.
• Spancella: Spalla.
• Spannere: Stendere (“spanne li panni”: stendere i panni al sole).
• Sparra: Pezzo di stoffa da mettere in testa per trasportare cesti.
Straccio da cucina.
• Spasa: Piatto in terracotta con diametro da 25 a 60cm.
• Spasetta: Piccola spasa.
• Spengere: Fondere. Sciogliere.
• Spesoliare: Sollevare un peso.
• Spezzaterretorio: (Camminare a spezzaterretorio) Avanzare nel
terrenp per accorciare il tragitto.
• Spica: (Vedi sponza).
• Spicare: Fiorire di una pianta erbacea.
• Spiga: (Vedi sponza).
• Spoglie: Fogliame della pannochhia.
• Sponsiare: Distribuire. Dividere.
• Sponza: Pannochhia di granturco.
• Sponzare: Ammollare in acqua (“Sponzare il pane secco”).
• Sporcella: Ramo secco da ardere per ravvivare il fuoco.
• Sproare: Ripulire i rami dalle foglie per alimentare le bestie (“Sproare
l'urmo”: ricavare foglie verdi da un olmo).
• Squizzetto: Fucile leggero per piccole prede.
• Stagione: Estate.
• Stampata: Pedata. Segno lasciato da una scarpa o da un piede. Calcio
tirato da una mucca o un asino.
• Stangielli: Insieme di attrezzi e mobili di una abitazione contadina.
• Staùcolo: Parte centrale della pannocchia ripulita dai chicchi.
• Stecchino: Trave in legno esile ma diritto, lunga 4 - 6m.
• Stella: Legna da ardere ricavata dalla spaccatura di un tronco.
• Stengone: Pianta di granturco essiccata per costituire foraggio per le
mucche
• Stengare: Estirpare. Estrarre.
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• Stiaùcco: Tovagliolo. Canovaccio.
• Stila: Asse in legno arrotondato e levigato usato come manico per
attrezzi e utensili (zappe martelli, scopa)
• Stipare: Conservare. Mettere da parte, nello stipo.
• Stipo: Mobile per conservare oggetti vari.
• Stommelire: Disgustare. Provocare conati di vomito.
• Stoppata: Rudimentale ingessatura per bloccare un arto, utilizzando
canapa imbevuta di bianco d'uovo (intervento praticato dal conzaossa).
• Strascino: Prolungato periodo di tristezza.
• Strazzare: Strappare. Ridurre in stracci.
• Strazzato: Strappato.
• Strecare: Pulire. Lucidare le pentole in rame
• Strengone: (Vedi stengone).
• Streppone: Stoppa. Parte della pianta rimasta nel terreno dopo aver
tolto il fusto.
• Stringituro: Torchio a vite per la vinificazione.
• Strùmmolo: Trottola in legno di ulivo con punta in acciaio.
• Stuppolo: Piccolo straccio da cucina.
• Suonno: Dormita. Sogno. Zona delle tempie.
• Surco: Solco. Canale di scorrimento dell'acqua.
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T
• Taccariare: Tagliare con poca grazia. Percuotere, anche con l'uso di
un taccaro.
• Taccariata: Percossa. Tagliata. Affettata.
• Taccaro: Ramo di albero di diametro fino a 5cm.
• Tatillo: (Diminutivo di tato) Papino.
• Tato: Padre.
• Tatone: Nonno.
• Tavola: Asse di legno sottile di spessore ma largo.
• Tellechiare: Solleticare. Fare il solletico. Usato anche con il significato
di avanzare un benevolo palpeggiamento.
• Tempone: Zolla di terra argillosa.
• Tennecchia: Parte orizzontale della pianta di vite sostenuta da fili di
ferro e assi in legno.
• Tierze: Interesse su somme prestate.
• Teròzzola: Carrucola usata per tirare il secchio dal pozzo.
• Terraturo: Cassetto di un mobile. (vedi ache tiretto).
• Tezzone: Pezzo di legno infuocato.
• Tiana: Tegame. Pentola. Teglia.
• Tiella: Padella.
• Tinoconco: Mobiletto in legno per sostenere la conca con l’acqua.
• Tiesto: Coperchio.
• Tizzone: (Vedi tezzone).
• Tombagno: Doga della botte.
• Tompagno: Piano di legno per spianare ed impastare la pasta.
• Tortano: Dolce tipico del periodo pasquale, simile ad una ciambella,
preparato con farina, uova, zucchero, lievito e limone.
• Tozzare: Urtare. Usato anche per indicare l'azione della mucca nel
dare cornate.
• Tracchia: Pancetta di maiale.
• Traino: carro da carico tirato da muli, cavalli ,buoi (vedi anche
"carretta").
• Trainella: Piccolo carro trainato da un solo animale.
• Trappenale: Talpa.
• Trappenaro: (Vedi trappenale).
• Trappito: Frantoio per l'estrazione dell'olio.
• Trasetura: Capacità di raggiungere un obiettivo anche importunando
altre persone.
• Trasire : entrare
• Trastola -imbroglio,fregatura ; "trastolella'/eiccolo imbroglio
• Tremendare :guardare con attenzione
• Tremenda: tremenda terribile
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Trèpeto: Trespolo in ferro con tre piedi.
Trerrote: Mezzo di Locomozione a tre ruote.
Trezzetto: Abusivo. Fuorilegge.
Trezzettaro: Persona che opera abusivamente.
Trezziare: Maneggiare le carte da gioco cautamente.
Triemmolo: Tremito. Brivido di freddo.
Tronare: Tuonare.
Troncia: Spessa. Doppia. Di robusta consistenza.
Tufo: Lastra di pietra con un foro per consentire il traino per la
scognatura del grano.
Tullo: Strumento per affilare attrezzi da lavoro.
Tummolo: Unità di misura (circa 333m²; tre tummoli equivalgono ad
un ettaro di terra)
Tunnizzo: Legna da ardere di forma cilindrica.
Tuosseco: Veleno (“Tuosseco pe li sureci”: veleno per i topi).
Tuosto: Duro.
Tuozzo: Tozzo di pane raffermo.
Tuozzolo: (Vedi tuozzo).
Turciniamiento: Intorcigliamento (Turciniamento re panza: forti dolori
allo stomaco).
Turciniare: Torcere, liberare i panni dell'acqua prima di
"spannere" ,metterli al sole
Turciniello: Rivoltolamento dell'intestino. Dolori all'addome
(“Turciniello di panza”).
Tutolo: Gnocco di sola farina (una volta di solo grano duro).
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U
Uffo: Osso del Bacino.
Ummeto: Umido.
Uorto: Orto.
Uppolo: Tappo. Coperchio.
Urmo: Olmo. Si usa anche in giochi di carte per indicare chi rimane
“sobrio”, cioè non vince mai durante una partita.
• Unica: Ortica. (Vedi anche vortica).
• Ussica: Vescica. (Vedi anche ossica o vossica)
• Uto: Gomito.
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Vace: (Voce del verbo andare) Va.
Vafio: Accesso ad un terreno privato con ingresso largo.
Vaglione: Ragazzo.
Vagliotta: Ragazza. Giovane donna nubile.
Vagliottella: Ragazzina.
Valanzino: Bilancino. Animale da soma di aiuto temporaneo per il tiro
di un carretto.
Vammacia: Ovatta.
Vammana: Ostetrica (non professionita).
Vangaturo: Canale di scolo per acque piovane.
Vaiano: Contadino che conduce l’aratro.
Vanto: Guanto. Usato anche per indicare il profilattico.
Varda: Soma in legno per asini, cavalli e muli.
Varnemienti: Guarnimenti. L'insieme degli accessori la soma ed il
tiro.
Varo: Ingresso. Passo carrabile per accesso da strada provinciale o
comunale a strada privata.
Varra: Barra. Asse in legno o ferro usata per fare leva. Usato anche per
indicare l'organo genitale maschile.
Varrile: Barile.
Varriale: Trivella. Trapano.
Vasare: Baciare.
Vascianza: Depressione di un terreno.
Vasciare: Abbassare. Calare.
Vasenicoia: Basilico.
Vaso: Bacio.
Vàsolo: Basolo, piano in pietra per pavimentazioni.
Vàveto: Recipiente ricavato da una pietra di grandi dimensioni per
somministrare alimenti agli animali (“lo vaveto re lo puorco”).
Veccio: Cuneo in acciaio per l'estrazione della pietra nelle cave.
Velanza: Bilancia.
Venazza: Vinaccio, residuo del mosto dopo la torchiatura.
Ventalena: Vento molto intenso. Ventarola: Disco metallico usato per
l'estremità mobile di un tiraggio di camino.
Venteliare: Ventilare. Esporre al vento. Fase della scognatura per
allontanare le partì più leggere del grano dal seme.
Vèppeta: Bevuta (“Na veppeta r'acqua”).
Vespero: Vespero. Tramonto (“Buon vespero”: buonasera).
Vesazza: Borsa.
Vetrina: Porta a due battenti con vetri
Veverone: (Vedi beverone).
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Veretone: (Vedi ieretone).
Vernata: Inverno.
Verra: Guerra. Battaglia.
Viccio: Tacchino.
Viernerì: Venerdì.
Voccola: (Vedi occola).
Volècena: Prugna.
Vollere: Bollire. Lessare.
Volluto: Bollito. Lessato.
Voria: Bora. Vento da Nord-Est.
Vorgia: Alterazione pronunciata della tiroide. Gozzo.
Vorrazza: Pioggia intensa di breve durata.
Vortìca: Ortica.
Vosceglia: Cespuglio. Ramo esile di un albero.
Vosco: Bosco.
Vossica: Vescica.
Vottare: Spingere.
Vottata: Spinta.
Vottazza: (Vedi ottazza).
Votte: (Vedi otte).
Vrassecale: Semenzaio per fare germogliare i semi (Vedi anche
rassecale).
Vrecchia: Orecchio.
Vrecchie re prev’t: Orecchiette.
Vreccillo: Sassolino.
Vrenna: Crusca.
Vrenzela: Pezzo di stoffa.
Vrenzolone: Individuo che indossa abiti stracciati.
Vriccio: Piccola pietra (3 - 4cm).
Vuozzo: Gozzo.
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Z
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Zavano: Zanzara.
Zechetiare: Traballare. Barcollare.
Zella: Capriccio. Zona del cranio non ricoperta da capelli.
Zelluso: Permaloso, scontroso. Individuo che ha molte zelle.
Zenneliare: Solleticare. Far sorridere. (Vedi anche tellechiare).
Zepone:
Zeppa: Cuneo. Rialzo per evitare che qualcosa traballi.
Zezzare: Sedersi (Vedi anche assettare e sezzare).
Ziaglia: Pezzo di spago per fare ruotare lo strummolo.
Zinzeli: Stracci. Abiti malandati.
Zinzeluso: Malvestito e sporco.
Zipillo: Brufolo.
Zirpolo: Fiore di pianta infestante con peduncoli particolarmente
prensili, che si attaccano agli indumenti producendo fastidiose
punture.
Zirro: Recipiente in latta stagnata per contenere olio di oliva.
Zizza: Seno. Mammella.
Zizzinella: Buona fonte di guadagno.
Zoca: Fune. Corda di canapa molto lunga e doppia. (Vedi anche
iaccolo).
Zoccola: Prostituta. Topo di grosse dimensioni.
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Appendice
I Numeri
1 Uno
2 Roie
3 Tre
4 Quatto
5 Cinghe
6 Sei
7 Sett
8 Ott
9 Nov
10 Rieci
11 Unnici
12 Rurece
13 Trirece
14 Quattuordece
15 Quinnece
16 Sirece
17 Riciassette
18 Riciotto
19 Riciannove
20 Vint
…
100 Cient
200 Ruicient
500 Cingucient
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Nella seconda edizione
saranno presenti schede
di approfondimento,
illustrazioni e…
speriamo tanti
termini in più!
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Sono graditi suggerimenti,
correzioni, nuovi termini
da inviare alla
casella di posta
[email protected]
Per rendere la seconda
edizione ancora
più completa.
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Vocabolario del Fontanarosano.
Hanno dato il loro contributo
alla realizzazione di
quest’opera:
Agostino, Ausilio,
Giovanna, Giuseppe,
Maria, Silvio,
Daniele, Michelina,
Camillo Nduniello,
Guido Di Prizito...
Finito di elaborare il: 21 Dicembre 2007.
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