Numero 90 - Collegio Plinio Fraccaro

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Numero 90 - Collegio Plinio Fraccaro
90 e più Gran Bastoni
VdC taglia il traguardo dei novanta numeri alla vigilia della
sfida che può valere una stagione
La Coppa cairoli è alle porte. Ma
cos’è, alla fine, questa partita così
attesa? Nei cuori dei Fraccarotti già
pluri-testati la risposta è quasi ovvia,
forse un po’ difficile da dirsi. Il cairoli
è nulla, siamo noi ad esser tutto. E’ il
già austro-ungarico, ma visto come
stanno andando le cose, potrebbe
esser qualsiasi altro… tranne lo sTalla,
quelle son bestie e stop. Il punto siamo noi, con tutta l’invidia e
l’incredulità che questo Plinio riesce a
diffondere intorno a se. Perché la
gente, tra i vari Collegi di Pavia, rimane esterrefatta di quello che siamo
stati, di quello che riusciamo ad essere e di quello che dobbiamo, per dovere verso chi ci ha preceduto e per
correttezza verso chi verrà, continuare
ad essere. E’ normale diventare amici
quando si vive assieme, ma qui dentro avviene qualcosa di diverso, di
molto diverso. Qui non si diventa
semplici amici. Qui si diventa fratelli,
per usare una parola un po’ troppo
enfatizzante. Ma il concetto è abbastanza giusto, perché ci si affezione a
prescindere da tutto: provenienza,
carattere, pensieri, pregi, difetti e
qualsiasi altra cosa. Prima di ogni
altra cosa si è Fraccarotti, che forse
per occhi esterni vuol dire ben poco,
ma per noi riesce ad essere semplicemente tutto. Perché i casi della vita ci
hanno regalato questa immensa fortuna: quella telefonata dell’economa del
Collegio Plinio Fraccaro. Da lì in poi
tutto diventa esponenzialmente più
bello e coinvolgente: ogni discorso,
ogni risata, ogni momento qui dentro
ti lega con invisibili trame agli altri
ragazzi, fino a svegliarti una mattina e
STORIE
LA LUNGA STRADA PER LA
FINALE
Brad a pag.7
sorridere. Sorridere perché la vita
sa essere generosa, se ti manda qui
dentro. Perché qui non si vive semplicemente per se stessi, qui si vive
in funzione di un Collegio e quindi
di altre 90 persone che vivono anche per te, che poi sono 60 ma non
è un problema di numeri. Il punto è
sempre quello: quando si gira nei
corridoi o si scende in sala comune
o si tifa ad una partita, le persone
che hai davanti, prima di essere
quel che sono, sono Fraccarotti e
nel tuo cuore sai che loro pensano
la stessa cosa di te. Fratelli, imprescindibilmente. E mentre una persona da sola può essere debole,
codarda ed egoista, un gruppo no.
Perché si “auto-calibra” e si “automotiva”… assieme siamo forti, coraggiosi, altruisti. E’ questa capacità
che ci ha reso imbattibili in molte
occasioni, e non parlo solo dello
sport. La Coppa cairoli è
l’affermazione di questa coesione,
di questi concetti sintetizzati nel
nostro motto troppo spesso usato
come un timbro e non col suo vero
significato. La partita non sarà facile, ma non lo è mai stata. La vittoria deve essere slegata dal risultato,
perché noi abbiamo già qualcosa di
molto più importante di un pezzo
di latta. Quella non è una partita di
pallone; quella sera ognuno dei 60
ragazzi che fino a prima di varcare
la soglia del Plinio erano sparpagliati per il tempo e lo spazio, potrà
gridare la forza che queste mura gli
hanno assicurato.
Segue a pag.2
POSTA
LETTERE APERTE E NON
@ a pag.10-11
REGALO
VADEMECUM
DELLA BRIGATA
Da staccare a pag.5-6
Sfide
Non c’è domani
Segue dalla prima
C’è chi lo griderà in campo senza mollare mai
un attimo, dando tutto e anche di più. C’è chi
lo griderà tifando o soffrendo sugli spalti, e ci
sarà anche chi lo griderà dentro di se guardando le azioni e sperando quasi in silenzio.
Perché c’è chi vive le emozioni in maniera
diversa, ma se è Fraccarotto, è un fratello e
quindi va bene così. Però bisogna esserci, per
amore di tutto quello che di bello avete vissuto qui dentro e che vivrete nei prossimi anni.
Tu che stai leggendo queste righe, quanti
momenti stupendi hai avuto da questo Collegio? Non riesci nemmeno a contarli eh? Allora
urlalo anche tu quella sera. 12 Marzo, ore
21.00. E’ il momento di esser lì a gridare il tuo
amore per il Fraccaro. Ognuno griderà da solo,
per poter gridare assieme, perché non c’è
domani. Il Collegio Fraccaro siamo noi, e lo
siamo ora. Orgoglio biancorosso, esplodi!
Violenza
LE ULTIME MINKIATE PRIMA DI PARTIRE:
the FRACCARO BIANCO
Si parte… ebbene
si parte
1. Travelgum, dobbiamo infatti fare 13 passi per arrivare a Bormio, tra cui il temibile
Sempre la solità situazione di merda in cui si
ficca spesso e volentieri il giovane marvaldi....ora ascoltando i justice( grazie Cristian)
sto scrivendo questo articolo che è un saluto
a questa comunità di teneri fraccarotti (elena
sei una merda te e i tuoi teneri)devo obbligatoriamente scendere in liguria e preparare gli
esami giù dunque ci si vede fra un mese bella
li. Idem Velle
Turker
AVVISI TEATRALI
•
Motoperpetuo, Come una collana di
pietre di giada, 05-06 Marzo
• Fraschini, Bello di papà, 13-14 Marzo
• Fraschini, La Sirena, 20-21 Marzo
• Motoperpetuo, L’anello del Padre, 27
marzo
Per domande o prenotazioni rivolgersi a
Violenza, camera 47
Mortirolo (attenzione al ribaltamento-auto per la verticalità della strada)
2. Abbigliamento pesante, ma non la “valigia della mamma”, è una minivacanza di 3
giorni
3. quindi guanti e scarpe abbastanza impermeabili, labello…pisello
4. non portate Tinelli, anche se vi viene lo scrupolo della serie “vabbé la valigia è
mezza vuota, quel batuffolo di capelli corvini in fondo è pure simpatico: non interviene mai a sproposito”
5. costume, le “vaianas” (come si dice dalle mie parti), accappatoio…e special guest
“mutande di ghisa” dond’evitare sorprese peniene-tuberose alle terme
IN APPARTAMENTO SIAMO
6. ricordati che quando Montovaio
diventa petulante basta fare il gesto
UFFICIALMENTE IN 20!
dell’abbassare il volume della radio
(vedi foto), e lui, preso nel ruolo di un
cantautore magiaro di stanza nei carruggi, si spegnerà…di suono, ma non di gestualità
7. non prendersi male quando c’è la
neve sulle strade e quindi tenere le marce basse e non toccare i freni in maniera
indiscriminata (vedi targa “MI”). E ricorda, quando sei in curva, “tieni giù”,
l’acceleratore, da vero zamatamarro
8. non pronunciare falsa testimonianza
contro il tuo prossimo
qualche soldo in più del previsto per evitare imprevisti e vituperabili prostituzioni per
pranzare la domenica
l’antidroga di Tirano scende a patti con i possessori di droghe leggere, ma perderete
tutto il carico, guadagnando la loro approvazione + stretta di mano + risatine dementi
Michele Angelo Rizzi
2
Voti
Fraccaro-Maino
1-0; Aurucci 72’
CIPOLLA: 7 Gioca tanto e bene. Non la passa
molto, però, anche per qualche difficoltà a
vedere il gioco. Quando il nostro massaggiatore Enver glielo fa notare si giustifica dicendo
che “fare 2/4 in 20 minuti non vuol dire essersi tenuti la palla poi così tanto!”. Peccato che
a referto di punti ce ne siano 8, per cui magari di tiri se ne è presi un po’ di più...BUGIARDO
BUGIARDO
DENVER: 7 Top scorer della serata, attacca
con viulenza il canestro, segnando 13 punti.
Certo non era la difesa più ostica del torneo.
Il bilancio delle sue prime 4 partite in biancorosso è più che buono, notevole la costanza
di rendimento. Tante buone cose ora per la
finale! RIDE BENE CHI RIDE ULTIMO
ITALO-SPIGOLO-TITOLO-ROMBALDONI DEI POVERI: 9+ Inizialmente a rischio persino di esserci, subisce minacce di ogni genere che lo
costringono a venire e anche a segnare. Infiamma il pubblico sin da quando mette piede
in campo e ci fa soffrire per tutto il primo
tempo, con il ferro che gli scherza un paio di
tiri. Nella ripresa al 4° tentativo finalmente il
momento che tutti aspettavamo da due anni:
i primi 2 punti! Sulle ali dell’entusiasmo decide di prendersi un’altra decina di tiri sbagliandoli tutti, ma tanto l’obiettivo era già
stato centrato. Esiste un altro collegio qui a
Pavia dove un immigrato del basket proveniente da uno sport disagiato come la pallanuoto sia riuscito in soli due anni ad arrivare
dove è arrivato lui oggi? Certe opportunità si
hanno solo da noi. YES WE CAN!
OSTREGA: 8 Gliel’avevamo praticamente chiamata la pagella scorsa. Non grandinano triple,
ma il nostro gioca comunque la partita della
stagione. Dopo essersi sbloccato con uno sbilenchissimo appoggio al tabellone da sotto
canestro, prende coraggio e inizia a buttar
dentro di tutto, senza disdegnare rimbalzi,
assist e palle recuperate. Per una sera è lui il
3° dei nostri big three. 10 punti. Come diceva
Turconi® calando lo strozzone, DA SBORRARE
(o da lustrarsi gli occhi, ma quest’espressione
non la usa più nessuno, e quindi sarebbe
stata FUORI LUOGO)
JAY MACCHI: 6.5 4 punti, ma tirando un fottio
di volte. D’altronde in attacco è sempre libero,
un po’ perché gli altri sono incapaci, un po’
perché è molto bravo lui a smarcarsi e a penetrare. Insomma, sono buoni tiri, ma la possibilità che li metta è più bassa di quella di
trovare un Coccodritto in un ovetto Kinder.
Dolce fino a un certo punto, amaro in fondo:
MON CHÉRI
FRANZ: 2 Facile per uno che gioca in C2 venire
qui e predicare basket all’ultima in classifica.
Vuoi che ti facciamo gli applausi perché hai
messo due triple? Vuoi che ti diciamo che sei
bravo, che ti diamo una pacca sulla spalla
perché non smetti mai di correre e sei sempre
dappertutto? Perché incarni i valori della sportività? E INVECE NO
MARCONE: 6 Capitano della squadra per
l’occasione, è la sua prima partita
dall’infortunio di qualche mese fa. Nel primo
tempo scalda la panchina con metodi poco
ortodossi, creando il vuoto attorno a sé. Debutto stagionale verso la fine del secondo
tempo. L’idea era di correre meno di Shaquille
O’neal, ma dopo il primo errore si infiamma e
inizia persino ad attaccare gli avversari sul
palleggio. Sbaglia una facile penetrazione, ma
si vede che non è ancora a suo agio
nell’appoggiare il ginocchio. MEGLIO TARDI
CHE MAI (vero Nadal?)
EVIL 7 Passata la febbre, passata la tensione
dei primi incontri, dimostra di essere un ottimo elemento. 0 punti nel primo tempo, ma
nel secondo scotcha gli orecchini e diventa
più aerodinamico, mettendo ben 6 punti.
Qualche infrazione di passi, tanto per non fare
una pagella completamente positiva. SPIGLIATO
BRAD: 5 Arriva spavaldo con l’obiettivo di
mettere la prima tripla in 6 anni di intercollegiale. Gioca invece una partita disastrosa dove
sbaglia tutti i tiri sin dal riscaldamento, e non
mette nessun punto a referto come non gli
succedeva dall’esordio in biancorosso anni fa.
La famosa tripla alla fine è tanto corta da diventare uno splendido assist per Ostrega.
PEGGIORE
ENVER: 6 In panchina versione massaggiatore, gli capita una delle poche partite in
cui nessuno si fa male e non ha un cazzo
da fare per tutto il tempo. Meglio la versione “preparatore psicologico”, dove si distingue per un continuo incalzamento di Italo e
una continua presa per il culo di Brad, con
ottimi risultati per entrambe le cose. 2 SETTIMANE PER GUARIRE!
DIPA: 6 Non esattamente la partita più dura
del girone, si limita a gestire i cambi e cerca di imporre un minimo di ordine alla
squadra. Sconsolato all’intervallo, quando ci
comunica che “stiamo proprio facendo schifo”. Ci servirà sicuramente di più la prossima partita. RESTA CON NOI
MAINO: 6 Ci hanno messo l’impegno, ma i
limiti della squadra erano evidenti. Davano
l’impressione di non conoscere bene le
regole, a volte non capivano nemmeno per
chi fosse la rimessa. Amati e coccolati dal
loro pubblico, esclusivamente femminile,
troveranno probabilmente il modo di consolarsi. Ma effettivamente, se anche il Fraccaro fosse un collegio misto, avrebbe tutta sta
gente sempre pronta a sbattersi così? Ci
sarebbe gente che va a correre d’inverno
nella nebbia e nella neve o si troverebbe
qualcosa di meglio da fare? Che forma hanno le derivate prima e seconda della variabile sbattimento per le attività collegiali in
funzione della variabile donna? AI SASSONI
DEL SERVO L’ARDUA SENTENZA
PUBBLICO: 8 Tanta stima per tutti quelli che
sono venuti a vedere questa partita di fondamentale importanza. Intanto vi siete goduti dal vivo i primi punti di Italo. Era in
previsione anche Yoghi che schiacciava, ma
è scappato a distruggersi in Spagna e quando torna si distruggerà a Bormio, quindi è
difficile che riuscirà a farlo nella finale, a
meno che qualcuno non si offra volontario
per prenderlo in spalla. Disastroso invece
Méson al tamburo. D’altronde solo i neri
hanno il ritmo nel sangue, e lui, a parte
quel particolare attributo, tanto nero non è.
Appuntamento per lunedì 16 marzo alle
22:45 per la finale contro il Borro o il
S.Agostino.
INSENSATO MANCARE
Brad Pizza
Laguantio sventate
sul filo del rasoio.
Buongiorno seguace di Bacco e di Venere divertito alla partita di basket,insignificante per
molti, Fraccaro-Del Maino? In seguito alla richiesta di molti ho deciso di scrivere questo
articolo per fare un resoconto sulla mia performance. Premetto 2 cose: una è che per
colpa di Tinelli (è sempre lui) sto scrivendo
l’articolo frettolosamente e la seconda è che
sono quasi 20 anni che pratico sport acquatici, quindi le mie capacità negli sport terrestri
sono un tantino inferiori rispetto ai cestisti,
calciatori ecc ecc. Bando alle cianc(ian)e la
sera della partita contro quel collegio inesistente io non ci sarei dovuto essere perché
avevo gli allenamenti con la mia (nuova)
squadra di pallanuoto, ma date le minacce di
una lagunatio da parte di big Marco ho non
ho potuto rinunciare al match. Fin qui tutto
ok. Ma quando poi su facebook Bred Pizza
mi ha intimato una seconda lagunatio ne non
avessi segnato. A questo punto l’ho vista
piuttosto dura. Reduce da quasi un mese di
assenza dagli allenamenti di basket (causa:
gli allenamenti di pallanuoto), da qualche tiro
a canestro nella palestra della scuola dove
lavoro e da un esame di fisica (utile) applicata allo sport, ho accettato anche la sfida lan-
ciata da Bred (impossibile tirarsi indietro).
Durante il riscaldamento quasi non mi riconoscevo; segnavo triple come non mai.
Tant’è che ostreca
non ci credeva
dall’impossibilità della cosa. In partita invece, grazie al supporto della squadra e
della mitica tifoseria (e della mia donna),
in seguito a 7-8 tiri a canestro falliti, finalmente riesco a segnare per la prima volta
in questo torneo e sentire esplodere la
gioia dei fraccarotti (scusatemi se non vi
ho fatto vedere il cul ma l’ho fatto per
evitare strani pensieri all’arbitro nero). Non
mi resta che ringraziare tutti. Cià wagliò!!!
Titolo
3
Lettere1
Epistula non
erubescit
3 Marzo 2009. Ore 15.00 circa.
Il mio Facebook squilla insistentemente e
piovono le domande:
“ANNIVERSARIO??!! Ma scusa, adesso hai il
ragazzo??!!” Io sorrido e rispondo
“Col ccccazzo!.. ma forse ho qualcosa di meglio, sì vedi, io ne ho una sessantina!”
Guardandomi attorno vedo cose nuove; un
paio di quadri in più, collane hawaiiane appese alla porta, un bel po' di musica sul Ipod,
tante foto alle pareti, le due torri alla finestra
e un post-it in cucina che dice “orgasmi facili
e lunghi per lei 3405113027” .
Magari vi sembrerò eccessiva,
ma proprio oggi avverto una di
quelle sensazioni tipiche dei
giorni extra-ordinari, che in
fondo non hanno nulla di diverso rispetto al precedente e
al successivo, eppure si colorano di un tono particolare; come il giorno in cui vi svegliate
e pensate “ Uh! Oggi è il mio
compleanno!”, come la mattina
di Natale, o l'ultimo giorno di
scuola.
Un anniversario è il momento in cui ti fermi
un attimo e volgi lo sguardo indietro verso
l'anno appena passato, e mentre lo fai, senza
rendertene conto, un certo tipo di mimica
facciale sta già prendendo forma, questo è
molto importante, perché il giudizio finale,
l'inopinabile verdetto, dipenderà solamente
dal tipo di forma che verrà fuori: e io sto sorridendo.
3 Marzo 2008. Ore 15.00 circa.
Non sono molto contenta della giornata, il
mare di noia della movida pavese mi sta lentamente conducendo verso la disidratazione...ma c'è il sole, il primo dell'anno credo, e
così decido di accettare una delle innumerevoli proposte di Egle e mi dirigo verso il CUS
dove è in corso l'amichevole di calcio FRACCARO – SANT'AGOSTINO.
Una partita, poi un'altra, e una terza. Devo
ammettere che alla serale di pallavolo Fraccaro-Cairoli, quando ho visto Violence che salutava, forse per sempre, le cartilagini
della laringe, stordita dai tamburi e
scioccata dagli insulti, ho pensato
che foste tutti pronti per essere internati in qualche clinica psichiatrica.
Da lì, a diventare una delle prime
nella fila delle Hooligans il passo è
stato sorprendentemente breve.
Il momento esatto è stato dopo la
finale di pallavolo, quando, verso
l'una, mentre stavamo ancora festeggiando la Vittoria al Battibecco, hanno fatto irruzione gli instancabili del
VDC, che portavano con loro una
scatola accolta dalla folla come fosse il quarto
dono dei RE magi.. l'hanno aperta e hanno
iniziato a distribuire le copie appena sfornate
di un'edizione straordinaria. Il titolo era
“poker d'Assi”.
Mentre venivano lette a voce alta le Pagelle
tra i commenti e le risate, io osservavo tutto, affascinata, e mi sono sentita in torto,
quasi in colpa, nel constatare che stavo
provando Orgoglio.
L'orgoglio si è trasformato, durante il corso
dell'anno, in un sentimento costantemente
presente, che riemerge, puntuale e rinvigorito, tanto durante gli eventi “ufficiali”dove, ve beh, ormai è quasi scontato ma
sempre emozionante - , quanto tra le mura
del Fraccaro, luogo della routine, dove in
primis vi rivelate nella vostra unicità, come
collegio, e come persone con una grande
sensibilità e una grande intelligenza. Persone che in realtà di routine ne sanno ben
poco... perché, onestamente, io che ne so
se domani vi trovo in collegio? Magari siete
partiti per Amsterdam nella notte, magari vi
trovo, ma coperti solo da un sottile lenzuolo bianco, magari state dormendo tutti anche se sono le 4... in sostanza, persone la
cui geniale demenza continua a sorprendere, anche quando pensi di avere visto tutto.
Pensando a tutto questo, oggi 3 marzo
2009, io sorrido.
Credo che questo sia il mio piccolo presente per l’anniversario; perché nel caso non
ve l'avessi mai detto, durante quest'anno
mi avete trasmesso un po’ del vostro estro
collegiale e cercavo un modo per ringraziare
questi ragazzi che hanno sempre vent'anni,
seguaci di Bacco e di Venere... con la fava
rivolta all'insù.
Marghe
AVVISO DI SERVIZIO
Per questioni logistiche legate
alla stampa particolare di questo numero gli articoli dei seguenti collaboratori non sono
stati pubblicati:
•
Somaini Marco
•
Montolivo Giorgio
•
Mezzadra Marco
•
Mari Alessandro
•
Diana Emanuele
•
Aurucci Italo
•
Esposito Luca
La redazione si scusa con tutti, gli articoli saranno pubblicati nel numero 91 del 13
marzo.
4
SUPER REGALO DI VDC
IL VADEMECUM DELLA
BRIGATA PLINIO
Per i veri tifosi dell’armata
biancorossa, per sapere tutti i
cori, per essere sicuri di non
perdersi neanche una partita
del plinio soccer team, da ritagliare e infialare nel portafoglio, per averlo sempre con
se!
27‐mag 20.30 finale 1°\2°posto 26‐mag FINALI 20.30 finale 3°\4° posto 13‐mag QUARTI DI FINALE 14.00 1B‐4A 31 16.00 2A‐3B 32 14‐mag 14.00 1A‐4B 33 16.00 2B‐3A 34 20‐mag SEMIFINALI 20.00 Vin partita 31‐Vin partita 34 22.00 Vin partita 33‐Vin partita 32 GIRONE B
Il collegio Borromeo
GIRONE A
CORO 9
OSTERIE
Al collegio spallanzani
Poroponzi ponzi po
Sono tutti quanti cani
Poroponzi ponzi po
E ci sta il collegio valla
Poroponzi ponzi po
Le cui donne fan da spalla
Poroponzi ponzi po
E i maschietti un po’ gelosi
Sono brutti e invidiosi
(Rit.)
Golgi
CORO 8
BIANCOROSSO
Batte a più non posso
Questo Cuore Biancorosso
Dai Fraccaro
Noi per sempre
Accanto a te!
(rip.)
Al Castiglioni Brugnatelli
Poroponzi ponzi po
Paradiso degli uccelli
Poroponzi ponzi po
Degli uccelli Fraccarotti
Quanti giorni quante notti
(Rit.)
Fraccaro
FRACCARO!
FRACCARO FRACCARO FRAC-
Valla
ENTUSIASMO
ENTUSIASMO!
OLE’
Spallanzani
CORO 4
ARMATA
Megafono: In ogni posto che andiamo
Tutti:
In ogni posto che andiamo
Megafono: La gente vuol sapere
Tutti:
La gente vuol sapere
Megafono: Chi noi siamo
Tutti:
Chi noi siamo
Megafono: Glielo diciamo
Tutti:
Glielo diciamo
Megafono: Chi noi siamo
Tutti:
Chi noi siamo
Siamo l’ARMATA BIANCOROSSA
E mai nessun ci fermerà
TUM TUM TUM
Tutti:
Noi saremo sempre qua
Se il FRACCARO giocherà
Dai FRACCARO vinci ancora per gli ultrà
CORO 7
Megafano:
Tutti:
(x 3 volte)
Megafono:
Tutti:
CARO
Cairoli
un gooool
un gooool
un gooool
Nella vostra residenza
Poroponzi ponzi po
C’è chi tromba all’occorrenza
Poroponzi ponzi po
Ma più spesso caso strano
Ci si sfonda il deretano
(Rit.)
Don Bosco
E FACCI UN GOL
WE LOVE YOU
PLINIO!
PLINIO!
E’ PLINIO
WE LOVE YOU
Borromeo
CORO 3
E facci un goooooool
Forza FRACCARO facci
Forza FRACCARO facci
Forza FRACCARO facci
(rip.)
CORO 6
A Pavia…
Tra i collegi
Il migliore
OH FRACCARO
(rip.)
Nel collegio del cardano
Poroponzi ponzi po
E’ successo un fatto strano
Poroponzi ponzi po
Un bel giorno a primavera
E’ sparita una bandiera
(Rit.)
Cardano
GRAN BASTONE
Boia
Troia
Merda
Maino
CORO 2
Gran Bastone
E sua madre
E cairoli
Quel Collegio crollerà!
(rip.)
Al collegio del cairoli
Poroponzi ponzi po
Sono sempre tutti soli
Poroponzi ponzi po
Soli con la loro merda
E che il vento li disperda
(Rit.)
Griziotti
CORO 1
FINCHE VIVRO’
Finchè vivrò
Canterò FORZA FRACCARO
Canterò FORZA FRACCARO
Canterò
Finchè vivrò
(rip.)
Non di razza ma bastardi
Nella rissa son codardi
(Rit.)
SEMPRE NOI I MIGLIORI
DAI FRACCARO ALEEEEE
Sant’Agostino
- Cantare sempre
- Ascoltare il megafono che chiama i cori
- E FUORI I COGLIONI! (Allavena e Dantuono
possono restare)
CORO 5
COCA COLA
Tutti:
Di collegi a Pavia ce ne sono
tanti
Ma noi siamo quello con le coppe e coi
canti
Cantiamo BIMBE BELLE a squarciagola
Amiamo una bandiera ed una sola
FORZA FRACCARO ALE ALE
FORZA FRACCARO ALE
Megafono: CON LE MANI!
Tutti:
FORZA FRACCARO ALE ALE
FORZA FRACCARO ALE
Megafono: SALTELLANDO!
Tutti:
FORZA FRACCARO ALE ALE
FORZA FRACCARO ALE
Megafono: CONTRO TUTTI!
Tutti:
FORZA FRACCARO ALE ALE
FORZA FRACCARO ALE
Ghislieri
12 marzo (21.00) Coppa Cairoli 18 marzo (14.00) Don Bosco‐Fraccaro 25 marzo (16.00) Fraccaro‐Spallanzani 1 aprile (14.00) Fraccaro‐Griziotti 20 aprile (16.00) Fraccaro‐Cardano 30 aprile (15.00) Fraccaro‐Ghislieri CORI BRIGATA PLINIO
Regole:
Poroponzi ponzi po
Porta il nome di un babbeo
Poroponzi ponzi po
Lecca culo e immanicato
Borromaico sei sfigato
(Rit.)
Ed al Santa Caterina
Poroponzi ponzi po
Dormi quieta paperina
Poroponzi ponzi po
Dorme sola un po’ sfigata
E s’accarezza la patata
(Rit.)
E ci sta il Sant’Agostino
Poroponzi ponzi po
Prega sol per un pompino
Poroponzi ponzi po
Ma pregando inginocchiato
Mi dispiace l’hai sucato
(Rit.)
Nel collegio del don bosco
Poroponzi ponzi po
Tutti dentro presto presto
Poroponzi ponzi po
Che finito il carosello
Vi si chiude già il cancello
(Rit.)
C’è un collegio tutto nuovo
Poroponzi ponzi po
Che di troie è il ritrovo
Poroponzi ponzi po
Ma di troie molto care
Sono dure da scopare
(Rit.)
Ai collegi non citati
Poroponzi ponzi po
Mai nessuno li ha cagati
Poroponzi ponzi po
Perchè il vero grande faro
E’ sulle torri del Fraccaro
ISTRUZIONI PER L’USO
1.
2.
3.
4.
5.
Tagliare lungo le linee tratteggiate
Piegare lungo la linea
grigia del lato corto
Piegare lungo la linea
grigia del lato lungo
Imparare a memoria i cori,
segnare sul calendario tutte
le partire del Plinio.
Riporre il Vademecum nel
portafoglio
Storie di Sfide
La lunga strada
per la finale
Segue dal numero 89
Il clima era ottimo. A parte Spacci (non si
danno i soprannomi per caso), ci allenavamo
molto e ci sbattevamo il più possibile grazie
soprattutto a Urgesi che teneva altissimo il
morale della squadra. I palloni per gli allenamenti erano l’evidente risultato di un compromesso tra risorse disponibili e necessità della
squadra. Non avevamo maglie ufficiali, ce le
eravamo fatte con la bomboletta spray su
delle canottiere bianche. Le maglie vere arrivarono solo verso la 3° partita, ma ormai ci
eravamo affezionati a quelle vecchie e non le
utilizzammo fino all’anno successivo.
L’esordio fu proprio contro lo Stalla: eccezionale! Lo Stalla era una squadra composta da
fabbri e cinghiali, ricorreva al fallo sistematico
come neanche su Shaq e finì credo con almeno 2 espulsioni. La partita venne sospesa per
5 minuti causa scontro fra tifoserie, mentre
Rizzi si creò un nemico per gli anni a venire
insultando la mamma di un maialino tascabile. Finì tipo 50-12, ma sul 40-8 uno di quei
cosi mi spaccò il labbro con una gomitata.
Così, tanto per fare. Fu, diciamo, il mio battesimo di fuoco. La gente era più ignorante di
oggi, le risse erano all’o.d.g. negli appuntamenti clou della stagione. Quello stesso anno
infatti con lo Stalla ce ne furono molte, la
migliore sulle gradinate durante la partita
Fraccaro-Cairoli di calcio a cui loro erano venuti anche se non c’entravano niente unicamente come elemento di disturbo. Avevamo
un enorme erasmus austriaco in collegio che
contavamo di usare come ariete, ma al momento della rissa era a comprarsi un gelato.
Ce la si è cavata comunque, tanto era grosso
giusto causa panza da birraiolo.
Tornando al basket, si stravinse anche la seconda partita, ma alla terza si prese un trentello dal Ghislieri. Allo spareggio decisivo per
le semifinali col Cardano, che doveva assolutamente vincere per passare e che aveva 2
perse e una vinta fin lì, si presentò tra loro un
fenomeno che non aveva giocato le altre partite che mise un quarantello di punti tirando
da tre con almeno il 60%. Vabbè, è il primo
anno, ci saranno occasioni per rifarBrad Pizza: quando non è un Erasmus, il giovane bergamasco non si
ferma mai! E se poi c’è un canestro
davanti, diventa indomabile, anche
con la penna. Articoli su articoli,
emozioni su emozioni, risate su
risate. Il nostro Valentino (eh si, si chiama
Valentino Brad, lo sapevate?) è diventato un
super-articolista d’assalto. Riusciamo con difficoltà ad impaginare tutto, e sarebbe stupendo che ci fosse più gente così. Ma per ora
abbiamo lui e ce lo godiamo, sia come cinico
pagellatore che come dolce narratore. DAN
PETERSON!
si, si pensava allora.
gio per limiti di età, mentre Rizzi, distrutto
Il secondo anno entrarono in collegio Marco- dall’esperienza dell’anno prima, decide di
ne, Toz e Brighella. La squadra guadagnava rifugiarsi a Parigi per un anno e lascia suo
dunque in potenza, “imprevedibilità” e veloci- figlio in pegno. Insomma, al mio ritorno la
tà e iniziava ad avere un minimo di panchina. squadra è piuttosto diversa. Il quintetto è
Un giovanissimo Dipa iniziò a farci da coach. composto da Brighella/Giuliano (che inizierà
A causa di una disattenzione di Maldini le quell’anno ad interessarsi al basket), il Fiiscrizioni al Cus vennero però fatte con un glio di Rizzi, Franz, me, Marcone (che si
giorno di ritardo, cosa che
infortuna subito)/Enver. la
ci costò la perdita a tavolisquadra poi può contare su
no della prima partita
altri giocatori volenterosi
(contro una squadra che
provenienti da altri sport,
non si era presentata e fu
come Juin e Naza dal calcio,
quindi squalificata) e soItalo dalla pallanuoto e Yoghi
prattutto un punto di pedalla vita del party animal
nalizzazione. Più i due
salamantino. Era una squapunti che le altre squadre
dra che poteva sicuramente
avevano a gratis grazie alla
puntare al titolo.
squalifica di questa squaPer me tra l’altro era un andra faceva un gap di 3
no fondamentale. Facevo il
punti su tutti. Si vinse la alcuni spallanzanotti mentre cercano di coach negli allenamenti e il
prima partita e alla secon- consolarsi dopo l’ennesima inculata capitano in partita. Insomma,
da si batté lo Stalla. Arriva- sportiva.
non proprio l’ultimo degli
ti alla partita decisiva constronzi. Per una volta mi ero
tro il Borromeo si restò punto a punto fino preso qualche responsabilità. Inoltre a caualla fine e si perse di soli 3 punti. Rizzi ai sa del puntuale infortunio di Marcone mi
tempi aveva un altro fisico non giocando in toccava giocare praticamente sempre causa
nessuna squadra e non riuscì a piazzare le mancanza di cambi. Fisicamente però ero
bombe necessarie nell’ultimo minuto. Alla un disastro: la mia squadra di calcetto tra
fine non si riuscì a passare il girone proprio erasmus altrui e gente che scappava da
per quel sanguinoso punto di penalizzazione. Pavia per altri motivi non esisteva più, così
Ancora una volta per le semifinali nisba.
la sola attività fisica che avevo nelle gambe
Si arriva quindi al 3° anno. La squadra si era era l’allenamento settimanale di basket,
fortemente rinforzata dall’entrata del giovane oltre a qualche corsetta quà e là. Puntualcyborg valtellinese Franz Pradella. Con lui e mente perciò dopo i primi 5 minuti di partiRizzi, più me, Marcone (che si infortuna subi- ta iniziavo a camminare per il campo (più o
to), un giovane Enver e la vecchia guardia, si meno come faccio ora, però almeno adesso
poteva finalmente puntare al titolo. Le prime mi sostituiscono), più ridicolo dei corridori
due partite furono due trionfi e tutto faceva di marcia. All’esordio, a dicembre quindi al
ben sperare. Poi però me ne dovetti andare in pieno delle nostre forze, stravincemmo con
Danimarca a bere birra e farmi anch’io una lo Stalla la prima 42-10, ridicolizzandoli per
pancetta alcolica, perdendomi il finale di sta- l’ennesima volta. La seconda partita, giocagione e soprattutto Tonucci che cerca di farsi ta subito dopo le vacanze invernali, fu una
autocanestro in preda a confusione mentale. soffertissima vittoria contro il Golgi. Alla
Per il Fraccaro invece arrivavano la prima vit- terza si perse contro il Borromeo di una
toria del girone di qualificazione senza scon- decina di punti, con Franz autore di 30 punfitte, la prima semifinale e la prima finale. ti e gli altri messi insieme 7. Si arrivò così a
Alla finale però Franz arrivò malmesso, il don giocarsi tutto nella 4° partita del girone
Bosco aveva un ennesimo fenomeno per ami- conro il S.Agostino, a pari punti con noi.
co che schiacciava e tirava le bombe e si perBrad Pizza
se così di 6-7 punti. Tutto da rifare, e siamo a
Segue nel prossimo numero
3.
L’anno successivo la squadra cambia faccia.
La vecchia guardia deve abbandonare il colleIdro: l’ex “ragazzo interrotto” si è
ormai trasformato in un Casanova di
altri tempi. I suoi corteggiamenti si
diffondono in ogni dove, anche se si
nota un pressante e sincero interesse per un appartamento in via Volta, verso il fondo. Lungi da noi fermare il treno in corsa del buon Manuel, però nascondere le castagne solo per non offrirle agli amici,
così da preservare il goloso dono a riccioli
sorridenti… insomma è un gesto poco carino,
che si merita un bel semaforo giallo! Noi ti
abbiamo cresciuto e noi ti saremo sempre
vicini, le donne vanno e vengono, ricordatelo!
TROTTOLINO AMOROSO!
Giorgione: ciò che finisce su queste
pagine sono appunto le voci che
girano nei corridoi. E buttando
l’orecchio si sente dire che, prima
che le mensoline per non sporcare il
muro o imbiancature di vari natura
estetica, ci sarebbero lavori prioritari che ovvierebbero a enormi problemi. Capiamo che il
costo è alto, ma, dopo 40 anni, forse è arrivato il momento di cambiare gli infissi del nostro bel Collegio, così da risparmiare un sacco
di soldi in riscaldamento e non morire di spifferi in ogni camera, no? DISTRATTO!
7
Rubriche
RUBRICA DI TAGLIO
a cura di Giorgio Montolivo
Il precedente ed unico altro articolo scritto per tenute nascoste dai cuochi, che svelano
questa rubrica, può essere letto sul n. 79 di l’onnipresenza della lonza. Lunedì: fettine di
lonza. Martedì: spezzatino (di lonza) ai funVoci di Corridoio.
ghi. Mercoledì: arrosto di tacchino ripieno (di
lonza e funghi). Giovedì: risotto al tacchino
(con ripieno di lonza e funghi). Venerdì: aranOre 12:30. Lo studente universitario, scampato cini di riso (all’arrosto di tacchino con ripieno
alla furia delle lezioni, scorge la sommità del- di lonza e funghi). Lunedì dopo: gratin di
le torri del Fraccaro, simbolo della faticosa (arancini di) riso (all’arrosto di tacchino con
ascesa verso il bene, illuminate dai raggi del ripieno di lonza e funghi). E così via. La lonza
sole. Come il naufrago che sfugge ai marosi, non dà scampo a chi le si sottomette, ma può
incredulo della propria salvezza, approda alla essere sconfitta; sicché il primo passo è conoriva, così egli volge alla mensa, le spalle al scere il proprio nemico: cos’è la lonza? Ai
pericolo. Quand’ecco una nuova minaccia. tempi di Dante, con questo nome si indicava
un felino, probabilmente la lince
Scrive il Poeta: “Poi
(richiamata anche dal corrisponch'ei posato un poco
dente francese antico ‘lonce’),
il corpo lasso, / ripresi
che a quell’epoca era assai diffuvia per la piaggia disa anche nell’Appennino. ‘Lonza’
serta, / sì che 'l piè
è altresì un’importante società
fermo sempre era 'l
produttrice di strumentazioni per
più basso. / Ed ecco,
l’industria farmaceutica, con
quasi al cominciar de
sede in Svizzera, nonché un fiul'erta, / una lonza
me, affluente del Rodano, dello
leggiera e presta mol“Proprio la lonza […] è il fatale
stato medesimo; uno dei pochi
to, / che di pel macoantagonista del mensale pavese”
fiumi svizzeri della lunghezza di
lato era coverta; / e
22 km. Last but not least, ‘lonza’
non mi si partia dinanzi al volto, / anzi 'mpediva tanto il mio indica due parti del maiale: il lombo (taglio
cammino, / ch'i' fui per ritornar più volte vòl- senza osso, ricavato dal muscolo del carrè) e
to.” (Inferno I, 28) Proprio la lonza, allegoria il capocollo (salume ricavato dal collo
della lussuria per i Medievali, è il fatale anta- dell’animale, salato e stagionato per 60 giorgonista del mensale pavese. Per darne prova, ni). La prima di queste accezioni gastronomiindicherò tra parentesi alcune specificazioni che ci sarà utile per compiere il secondo pasLa prima belva
AVVISO
Lunedì 9 marzo si terrà il prestigioso evento sportivo
FRACCARO vs EX
I due schieramenti si sfideranno a tenzone alle ore 6 postmeridiane presso il
campo degli allenamenti situato dietro il
camposanto pavese. Tutti gli ex-collegiali
interessati a dare una lezione di bel calcio
all’attuale compagine fraccarotta possono
fare riferimento all’evento appositamente
creato dai gemelli su Facebook.
so: preparare un piatto che sconfigga il
vostro timore per la belva. Lessate, sbucciate e spellate 150g di castagne. A parte, lessate in acqua salata 400g di broccoletti divisi a cimette. Sciolto un po’ di burro (40g) in
una padella, fatevi insaporire 4 foglie
d’alloro e un paio di bacche di ginepro;
quindi mettete 400g di lonza tagliata fine,
possibilmente senza sovrapporle. Una volta
rosolate, bagnatele col vino bianco, fate
evaporare e aggiungete castagne e broccoletti. Il tutto va cotto per una decina di minuti, salando leggermente. Verso la fine, se
volete fare i fighi, potete aggiungere un
cucchiaio di miele di castagno, purché rimescoliate e facciate ciondolare la padella in
modo che il miele glassi uniformemente la
lonza, le castagne e i broccoletti. Lo studente che riuscirà a preparare questo piatto,
avrà sconfitto la minaccia: uscirà dalla selva
e potrà finalmente raggiungere l’Inferno.
Primo scritto di
Filosofia del diritto per
VdC
“La non paradossalità della norma fondamentale (Grundnorm) di Kelsen, illustrata con un
esempio di pragmatica del linguaggio.”
1. L’enunciato ‘Posso fare una domanda?’, di
frequente uso ad esempio nelle aule universitarie, può apparire di una contraddittorietà
paradossale.
1.1 Esso esprime con una domanda la richiesta del permesso di domandare; ma non costituisce paradosso logico-deontico.
FRANZ HA
L’ALMANACCO
8
Siccome il buon Cyborg è l’unico ad
aver portato i soldi (10 miseri euri), è
anche l’unico che avrà l’almanacco e
potrà ricordare per sempre questi che
sono gli anni più belli delle nostre
vite.
C’è ancora tempo? Forse no… tentate
e vedrete.
Camera 53. Mason non vede l’ora di
mandarvi a fanculo uno ad uno.
1.2 La concessione del permesso, se avviene,
legittima anche la prima domanda, in cui risiedeva questa possibilità.
2. Così la norma fondamentale, fondamento di
validità delle norme, non fornita di legittimazione anteriore, legittima anche se stessa.
3. La norma fondamentale trascende il requisito di validità che pone, come l’enunciato
‘Posso fare una domanda?’ trascende il permesso di domandare che richiede.
CARTA CANTA
Cari lettori
e lettrici, Febbraio
è
finito,
Carnevale è ormai
alle spalle (anchese di travestiti ne restano
ancora, vero Bormio e Foggia?) e gli esami
sono ormai un ricordo (o un incubo per chi
non ne ancora superato uno…ma
state tranquilli, se anche Emule è
arrivato a 19 crediti ci riuscirete
tutti).
Nel clima ancora umido e malinconico di Pavia (ma quando diavolo
la smetterà di fare freddo? L’autore dell’articolo è stufo di
girare con un giubbotto spesso
come la pelle di Maijn-Bu) è naturale ritornare mentalmente al passato (avviso ai cairolotti: occoere
avere un passato e soprattutto
una mente).
Eccomi quindi a parlare di un libro
del 2003, “Lo strano caso del cane
ucciso a mezzanotte” di Mark Haddon. Si parlava di passato, di ricordi, ed è bello quando
si trova un autore che riesce a raccontare una
storia proprio come farebbe un bambino,
mantenendo con coerenza il punto di vista,
esprimendo limpidamente quelle sensazioni,
quelle paure e quegli stati d'animo che noi,
da adulti, abbiamo oramai relegato in angolo
del nostro essere (salvo eccezioni, vedi gli
assidui giocatori di Risiko del piano).
E se poi il bambino che ci parla è un bambino
particolare, un bambino autistico come quello
de "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte", allora possiamo apprezzare ancora di
più il buon lavoro fatto dall'autore, Mark Haddon, nello scrivere questo romanzo.
Rubriche
a cura di Andrea Goran Marcobelli
Christopher Boone, questo il nome del protagonista ed io narrante del romanzo di Haddon, è affetto dalla sindrome di Asperger, una
forma di autismo che ne fa un bambino con
un rapporto difficile con il mondo esterno.
Christopher non vuol essere toccato, mangia solo cibi che non
siano venuti a contatto tra loro e
che non siano gialli o marrone. E'
un bambino che ha abitudini e
ritmi ben precisi, che non accetta
facilmente i cambiamenti e non
ha amici, ad eccezione forse di
Siobhan l'insegnante della scuola
speciale che frequenta.
Ma la sindrome di Asperger, che
molto ha tolto a Christopher, gli
ha fatto dono di una lucida ed
acuta mente logica. Egli adora la
matematica ed è così bravo con
essa da voler dare l'esame per
essere ammesso all'università.
Christopher vive con suo padre a Swindon in
una villetta a schiera al 36 di Randolph Street.
E, proprio in Randolph Street, accade l'evento
che stravolge la vita del bambino: l'uccisione,
fatta con un forcone da giardino, del cane di
una vicina, la signora Shears. Christopher
rinviene il cadavere del cane alle 00:07 e, per
quel suo ritrovamento e qualche
"incomprensione" con i poliziotti intervenuti
sul luogo, finisce al commissariato e si becca
una diffida.
Dal momento del ritrovamento del cane, Christopher, appassionato lettore delle avventure
di Sherlock Holmes, comincia la sua personale
indagine sul caso del cane ucciso a mezzanot-
te. Ogni sua mossa viene dettagliatamente
annotata in un diario che il bambino ha
cominciato a scrivere su suggerimento della
sua insegnante Siobhan. Nei capitoli di questo libro-diario, identificati esclusivamente
da numeri primi (1,3,5,7,11,...), Christopher
annota dettagliatamente non solo il procedere della sua indagine, ma anche la sua
visione del mondo: cosa gli piace, cosa lo
spaventa e cosa non riesce a capire.
Leggere quelle pagine ci porta e riflettere su
come sia complesso il mondo di noi adulti,
come oramai siamo abituati a dare per
scontate molte cose che facciamo e diciamo, ma che non lo sono affatto agli occhi di
un bambino, anche di uno che non sia particolare come Christopher. In quelle pagine
scopriamo anche come una mente ingenua,
la cui logica sia stata preservata nella sua
purezza dalla malattia, possa rivelarsi inaspettatamente acuta e tagliente tanto da
arrivare vicino alla verità che sta dietro
l'uccisione del cane della signora Shears e,
incidentalmente, alla scoperta di qualcosa
di molto più grave. E proprio quest'ultima
scoperta spinge Christopher, per cui il bene
ed il male hanno un confine netto senza
alcuna sfumatura, a lasciare Swindon e ad
intraprendere un difficilissimo viaggio fino a
Londra. Un viaggio in cui il lettore soffre e
si commuove seguendo gli sforzi e le sofferenze di un ragazzino coraggioso che si
rivela in grado di fare molto di più di un
ragazzino normale o, come ci dice egli stesso, uno che "sa di potercela fare [...] e questo significa che può fare qualunque cosa".
"Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte" è un romanzo
degno di nota.
Con una struttura
originale, organizzata secondo la
logica del suo
protagonista,
corredata di grafici, disegni, formule matematiche e mappe, ci
porta quasi a
credere che esso
sia sul serio il
diario di Christopher John Francis
Boone. Mark Haddon riesce a catturare la nostra
attenzione
sin
dalle prime pagine e, con il pretesto del giallo
dell'uccisione del
cane, ci coinvolge
in una storia molto più profonda e
toccante.
9
Lettere2
L’ANGOLO DELLA POSTA
Lettera aperta alla squadra di calcio
Rivolto a tutti i collegi pavesi
Ricordo a tutti i componenti della
squadra che fra meno di due settimane ci sarà la tanto attesa Coppa Cairoli. Vedo in questo periodo un certo lassismo nell'affrontare gli allenamenti.
So meglio di voi quanto sia faticoso e
pesante andare a correre durante la
settimana, ma il calcio è fatto anche
di questo. Tutti noi vogliamo fare bella
figura in questo benedettissimo torneo,
ma devo ricordarvi che le partite, e
specialmente la Coppa Cairoli, non si
vincono solo nel giorno del match:
dobbiamo versare sangue e sudore anche prima, durante la preparazione.
Solo così potremo dimostrare ancora
una volta che il Fraccaro è la squadra
da battere. Non avrei voluto dover scrivere queste parole da esterno, ma ho
scelto di allenarvi anche quest'anno
prendendomi le mie responsabilità, e
quindi mi trovo costretto a buttare giù
due righe per farvi capire che è arrivato il momento di darsi da fare. Non vi
chiedo di dedicare anima e corpo alla
squadra, ma qui si tratta di onorare il
Collegio e di portarlo ancora una volta sul gradino più alto. Spero da oggi
in avanti di vedere più voglia e passione, per arrivare al meglio alla nostra
prima partita “ufficiale”. Mancano due settimane, da lunedì voglio vedere in
campo una
squadra completa, non
sempre i soliti dieci. Il mercoledì e il
giovedì uniti e compatti a correre. Se
vogliamo fare ancora qualcosa di bello, diamoci da fare.
Orde di studenti impegnati in storiche sale comuni a analizzare supinamente la gazzetta dello sport,
ad aspettare intensamente la domenica calcistica di sky, a imparare a
memoria libri per poi recitare
una poesia in prosa all’orale.Studenti
che alla fine dell’ anno scoprono di
condividere il bagno con qualcun’
altro che frequenta il suo stesso corso……..questa è l’impressione che ho
dei collegi pavesi di oggi pieni di studenti che non hanno idea di cosa voglia dire collegialità perché offuscati
dai troppi problemi personali cosi attenti a programmarsi il futuro che
non capiscono che opportunità
creativa offra una convivenza cosi
stretta.Cioè abitare in luoghi cosi pieni della storia della cultura italiana
e deve essere un incentivo per produrre una florida formazione a livello
sociale e creativo,da luoghi come il
borromeo e il ghislieri rinomati collegi storici abitati dalla futura classe
“dirigente” ci si aspetta che producano pagine e pagine d’innovazione
culturale tramite instancabili studi
interdisciplinari favoriti proprio dalla convivenza.
Invece collegialità al giorno d’oggi è
intesa solo come stupida rivalità storica e sportiva,orgogliose usanze che
decantano l’incomunicabilità anziché incentivare magari una iniziativa editoriale intercollegiale.
Il Mister
10
Mattia Toz Tonucci
L’ANGOLO DELLA POSTA ELETTRONICALettere3
Da: Giuditta Romeo
A: Voci di Corridoio
Oggetto: Vi saluta il Cardano!!!
Data: 26 febbraio 2009 20.07
Da: Dott. Berger
A: Voci di Corridoio
Oggetto: Vi saluta il Cardano!!!
Data: 26 febbraio 2009 12.10
volevamo segnalare una clamorosa svista degli
imparziali critici presenti alla partita CARDANO-ghislieri(merda),
la super giocatrice, protagonista dell'ottima performance, si chiama SAMANTHA detta SONIX
e non Sonic come erroneamente l'anonimo autore dell'articolo ha riportato.
inoltre vi alleghiamo un piccolo comunicato che
ci piacerebbe fosse pubblicato per l'enorme portata della notizia!!!
grazie e alla prossima
Cardane baskettare&Co
Mi compiaccio del felice ritorno del paginone centrale su
Voci di corridoio e non posso non ritenervi capaci del sublime doppio senso (Voci di Corridoio-Voglia di Cazzo)
apposto sul bollino in zona pubica della fotomonella la cui
faccia non mi è nuova ;)
Un applauso ed un abbraccio.
La risposta della redazione:
Siamo lieti di aver reso felice il Dott. Berger e tutti i suoi estimatori, purtroppo questa settimana il putta none da appendere in
ogni camera non è stato preparato, ma non vi angosciate, ci
sono grandi sorprese in serbo!
COMUNICATO ANSA
Dalle ultime ricerche degli Istituti di Statistica di Harvard è pervenuta la risoluzione di una
delle più complesse formule matematiche, direttamente applicabili persino dai Sassoni del
Servo.
Per la tal soluzione sono stati impiegati strumenti che solo le più illuminate menti avrebbero potuto utilizzare… ( vedi immagini)
Se ipoteticamente ci mettessimo nella più semplici delle situazione di calcolo di media aritmetica fra 2 valori (per esempio 16 e 1) , applicando le precedenti formule a nostra disposizione il calcolo risultava essere:
(16+1) = 8
2
Trattasi di pallottoliere
La sconvolgente notizia è che, mentre per decenni si è pensato che la formula corretta
fosse quella del sopraccitato Fraccaro, l’istituto di Harvard dichiara invece che essa si ottiene sommando i diversi valori a disposizione, dividendoli poi per il numero complessivo
di valori.
La formula della media aritmetica semplice
da oggi è quindi:
ovvero, utilizzando il simbolo della sommatoria;
Applicando la nuova formula al precedente caso converrete quindi che il risultato corretto
ultimo modello di calcolatrice fraccarottiana
sia:
(16+1) = 8,5 !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
2
11
Tinellini
SAPEVATELO
Cari Fraccarotti ecco qui il quiz preferito dalle donne nude. Allora piccola innovazione, per cercare di motivarvi. In basso cercherò di mettere sempre la soluzione della
settimana precedente su suggerimento di Splendid, che ora che ha detto una cosa
intelligente, può anche morire. In palio tornano gli SQUIRTING TOYS che verranno utilissimi con l’arrivo della bella stagione in mensa. La formula è sempre la stessa: trovate l’intruso qui sotto, il fraccarotto misterioso che si nasconde dietro i tre indizi
qui a sinistra ed infine risolvete tutto il CRUCIPLINIO e mostratemelo sulla vostra copia personale. Siccome a far il cruciverba c’ho messo un tot, per il primo che lo risolve c’è in regalo il bellissimo Tinelli in miniatura… insomma devo sbolognarlo, quindche qualcuno si impegni, per cortesia!
Soluzione della scorsa settimana:
• Intruso: Yoghi in alto a destra
• Sapevatelo: Sicilia (Tre Gambe), Pifferario (ratti),
Cammella (due gobbe) = Uzzino
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