Numero 90 - Collegio Plinio Fraccaro
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Numero 90 - Collegio Plinio Fraccaro
90 e più Gran Bastoni VdC taglia il traguardo dei novanta numeri alla vigilia della sfida che può valere una stagione La Coppa cairoli è alle porte. Ma cos’è, alla fine, questa partita così attesa? Nei cuori dei Fraccarotti già pluri-testati la risposta è quasi ovvia, forse un po’ difficile da dirsi. Il cairoli è nulla, siamo noi ad esser tutto. E’ il già austro-ungarico, ma visto come stanno andando le cose, potrebbe esser qualsiasi altro… tranne lo sTalla, quelle son bestie e stop. Il punto siamo noi, con tutta l’invidia e l’incredulità che questo Plinio riesce a diffondere intorno a se. Perché la gente, tra i vari Collegi di Pavia, rimane esterrefatta di quello che siamo stati, di quello che riusciamo ad essere e di quello che dobbiamo, per dovere verso chi ci ha preceduto e per correttezza verso chi verrà, continuare ad essere. E’ normale diventare amici quando si vive assieme, ma qui dentro avviene qualcosa di diverso, di molto diverso. Qui non si diventa semplici amici. Qui si diventa fratelli, per usare una parola un po’ troppo enfatizzante. Ma il concetto è abbastanza giusto, perché ci si affezione a prescindere da tutto: provenienza, carattere, pensieri, pregi, difetti e qualsiasi altra cosa. Prima di ogni altra cosa si è Fraccarotti, che forse per occhi esterni vuol dire ben poco, ma per noi riesce ad essere semplicemente tutto. Perché i casi della vita ci hanno regalato questa immensa fortuna: quella telefonata dell’economa del Collegio Plinio Fraccaro. Da lì in poi tutto diventa esponenzialmente più bello e coinvolgente: ogni discorso, ogni risata, ogni momento qui dentro ti lega con invisibili trame agli altri ragazzi, fino a svegliarti una mattina e STORIE LA LUNGA STRADA PER LA FINALE Brad a pag.7 sorridere. Sorridere perché la vita sa essere generosa, se ti manda qui dentro. Perché qui non si vive semplicemente per se stessi, qui si vive in funzione di un Collegio e quindi di altre 90 persone che vivono anche per te, che poi sono 60 ma non è un problema di numeri. Il punto è sempre quello: quando si gira nei corridoi o si scende in sala comune o si tifa ad una partita, le persone che hai davanti, prima di essere quel che sono, sono Fraccarotti e nel tuo cuore sai che loro pensano la stessa cosa di te. Fratelli, imprescindibilmente. E mentre una persona da sola può essere debole, codarda ed egoista, un gruppo no. Perché si “auto-calibra” e si “automotiva”… assieme siamo forti, coraggiosi, altruisti. E’ questa capacità che ci ha reso imbattibili in molte occasioni, e non parlo solo dello sport. La Coppa cairoli è l’affermazione di questa coesione, di questi concetti sintetizzati nel nostro motto troppo spesso usato come un timbro e non col suo vero significato. La partita non sarà facile, ma non lo è mai stata. La vittoria deve essere slegata dal risultato, perché noi abbiamo già qualcosa di molto più importante di un pezzo di latta. Quella non è una partita di pallone; quella sera ognuno dei 60 ragazzi che fino a prima di varcare la soglia del Plinio erano sparpagliati per il tempo e lo spazio, potrà gridare la forza che queste mura gli hanno assicurato. Segue a pag.2 POSTA LETTERE APERTE E NON @ a pag.10-11 REGALO VADEMECUM DELLA BRIGATA Da staccare a pag.5-6 Sfide Non c’è domani Segue dalla prima C’è chi lo griderà in campo senza mollare mai un attimo, dando tutto e anche di più. C’è chi lo griderà tifando o soffrendo sugli spalti, e ci sarà anche chi lo griderà dentro di se guardando le azioni e sperando quasi in silenzio. Perché c’è chi vive le emozioni in maniera diversa, ma se è Fraccarotto, è un fratello e quindi va bene così. Però bisogna esserci, per amore di tutto quello che di bello avete vissuto qui dentro e che vivrete nei prossimi anni. Tu che stai leggendo queste righe, quanti momenti stupendi hai avuto da questo Collegio? Non riesci nemmeno a contarli eh? Allora urlalo anche tu quella sera. 12 Marzo, ore 21.00. E’ il momento di esser lì a gridare il tuo amore per il Fraccaro. Ognuno griderà da solo, per poter gridare assieme, perché non c’è domani. Il Collegio Fraccaro siamo noi, e lo siamo ora. Orgoglio biancorosso, esplodi! Violenza LE ULTIME MINKIATE PRIMA DI PARTIRE: the FRACCARO BIANCO Si parte… ebbene si parte 1. Travelgum, dobbiamo infatti fare 13 passi per arrivare a Bormio, tra cui il temibile Sempre la solità situazione di merda in cui si ficca spesso e volentieri il giovane marvaldi....ora ascoltando i justice( grazie Cristian) sto scrivendo questo articolo che è un saluto a questa comunità di teneri fraccarotti (elena sei una merda te e i tuoi teneri)devo obbligatoriamente scendere in liguria e preparare gli esami giù dunque ci si vede fra un mese bella li. Idem Velle Turker AVVISI TEATRALI • Motoperpetuo, Come una collana di pietre di giada, 05-06 Marzo • Fraschini, Bello di papà, 13-14 Marzo • Fraschini, La Sirena, 20-21 Marzo • Motoperpetuo, L’anello del Padre, 27 marzo Per domande o prenotazioni rivolgersi a Violenza, camera 47 Mortirolo (attenzione al ribaltamento-auto per la verticalità della strada) 2. Abbigliamento pesante, ma non la “valigia della mamma”, è una minivacanza di 3 giorni 3. quindi guanti e scarpe abbastanza impermeabili, labello…pisello 4. non portate Tinelli, anche se vi viene lo scrupolo della serie “vabbé la valigia è mezza vuota, quel batuffolo di capelli corvini in fondo è pure simpatico: non interviene mai a sproposito” 5. costume, le “vaianas” (come si dice dalle mie parti), accappatoio…e special guest “mutande di ghisa” dond’evitare sorprese peniene-tuberose alle terme IN APPARTAMENTO SIAMO 6. ricordati che quando Montovaio diventa petulante basta fare il gesto UFFICIALMENTE IN 20! dell’abbassare il volume della radio (vedi foto), e lui, preso nel ruolo di un cantautore magiaro di stanza nei carruggi, si spegnerà…di suono, ma non di gestualità 7. non prendersi male quando c’è la neve sulle strade e quindi tenere le marce basse e non toccare i freni in maniera indiscriminata (vedi targa “MI”). E ricorda, quando sei in curva, “tieni giù”, l’acceleratore, da vero zamatamarro 8. non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo qualche soldo in più del previsto per evitare imprevisti e vituperabili prostituzioni per pranzare la domenica l’antidroga di Tirano scende a patti con i possessori di droghe leggere, ma perderete tutto il carico, guadagnando la loro approvazione + stretta di mano + risatine dementi Michele Angelo Rizzi 2 Voti Fraccaro-Maino 1-0; Aurucci 72’ CIPOLLA: 7 Gioca tanto e bene. Non la passa molto, però, anche per qualche difficoltà a vedere il gioco. Quando il nostro massaggiatore Enver glielo fa notare si giustifica dicendo che “fare 2/4 in 20 minuti non vuol dire essersi tenuti la palla poi così tanto!”. Peccato che a referto di punti ce ne siano 8, per cui magari di tiri se ne è presi un po’ di più...BUGIARDO BUGIARDO DENVER: 7 Top scorer della serata, attacca con viulenza il canestro, segnando 13 punti. Certo non era la difesa più ostica del torneo. Il bilancio delle sue prime 4 partite in biancorosso è più che buono, notevole la costanza di rendimento. Tante buone cose ora per la finale! RIDE BENE CHI RIDE ULTIMO ITALO-SPIGOLO-TITOLO-ROMBALDONI DEI POVERI: 9+ Inizialmente a rischio persino di esserci, subisce minacce di ogni genere che lo costringono a venire e anche a segnare. Infiamma il pubblico sin da quando mette piede in campo e ci fa soffrire per tutto il primo tempo, con il ferro che gli scherza un paio di tiri. Nella ripresa al 4° tentativo finalmente il momento che tutti aspettavamo da due anni: i primi 2 punti! Sulle ali dell’entusiasmo decide di prendersi un’altra decina di tiri sbagliandoli tutti, ma tanto l’obiettivo era già stato centrato. Esiste un altro collegio qui a Pavia dove un immigrato del basket proveniente da uno sport disagiato come la pallanuoto sia riuscito in soli due anni ad arrivare dove è arrivato lui oggi? Certe opportunità si hanno solo da noi. YES WE CAN! OSTREGA: 8 Gliel’avevamo praticamente chiamata la pagella scorsa. Non grandinano triple, ma il nostro gioca comunque la partita della stagione. Dopo essersi sbloccato con uno sbilenchissimo appoggio al tabellone da sotto canestro, prende coraggio e inizia a buttar dentro di tutto, senza disdegnare rimbalzi, assist e palle recuperate. Per una sera è lui il 3° dei nostri big three. 10 punti. Come diceva Turconi® calando lo strozzone, DA SBORRARE (o da lustrarsi gli occhi, ma quest’espressione non la usa più nessuno, e quindi sarebbe stata FUORI LUOGO) JAY MACCHI: 6.5 4 punti, ma tirando un fottio di volte. D’altronde in attacco è sempre libero, un po’ perché gli altri sono incapaci, un po’ perché è molto bravo lui a smarcarsi e a penetrare. Insomma, sono buoni tiri, ma la possibilità che li metta è più bassa di quella di trovare un Coccodritto in un ovetto Kinder. Dolce fino a un certo punto, amaro in fondo: MON CHÉRI FRANZ: 2 Facile per uno che gioca in C2 venire qui e predicare basket all’ultima in classifica. Vuoi che ti facciamo gli applausi perché hai messo due triple? Vuoi che ti diciamo che sei bravo, che ti diamo una pacca sulla spalla perché non smetti mai di correre e sei sempre dappertutto? Perché incarni i valori della sportività? E INVECE NO MARCONE: 6 Capitano della squadra per l’occasione, è la sua prima partita dall’infortunio di qualche mese fa. Nel primo tempo scalda la panchina con metodi poco ortodossi, creando il vuoto attorno a sé. Debutto stagionale verso la fine del secondo tempo. L’idea era di correre meno di Shaquille O’neal, ma dopo il primo errore si infiamma e inizia persino ad attaccare gli avversari sul palleggio. Sbaglia una facile penetrazione, ma si vede che non è ancora a suo agio nell’appoggiare il ginocchio. MEGLIO TARDI CHE MAI (vero Nadal?) EVIL 7 Passata la febbre, passata la tensione dei primi incontri, dimostra di essere un ottimo elemento. 0 punti nel primo tempo, ma nel secondo scotcha gli orecchini e diventa più aerodinamico, mettendo ben 6 punti. Qualche infrazione di passi, tanto per non fare una pagella completamente positiva. SPIGLIATO BRAD: 5 Arriva spavaldo con l’obiettivo di mettere la prima tripla in 6 anni di intercollegiale. Gioca invece una partita disastrosa dove sbaglia tutti i tiri sin dal riscaldamento, e non mette nessun punto a referto come non gli succedeva dall’esordio in biancorosso anni fa. La famosa tripla alla fine è tanto corta da diventare uno splendido assist per Ostrega. PEGGIORE ENVER: 6 In panchina versione massaggiatore, gli capita una delle poche partite in cui nessuno si fa male e non ha un cazzo da fare per tutto il tempo. Meglio la versione “preparatore psicologico”, dove si distingue per un continuo incalzamento di Italo e una continua presa per il culo di Brad, con ottimi risultati per entrambe le cose. 2 SETTIMANE PER GUARIRE! DIPA: 6 Non esattamente la partita più dura del girone, si limita a gestire i cambi e cerca di imporre un minimo di ordine alla squadra. Sconsolato all’intervallo, quando ci comunica che “stiamo proprio facendo schifo”. Ci servirà sicuramente di più la prossima partita. RESTA CON NOI MAINO: 6 Ci hanno messo l’impegno, ma i limiti della squadra erano evidenti. Davano l’impressione di non conoscere bene le regole, a volte non capivano nemmeno per chi fosse la rimessa. Amati e coccolati dal loro pubblico, esclusivamente femminile, troveranno probabilmente il modo di consolarsi. Ma effettivamente, se anche il Fraccaro fosse un collegio misto, avrebbe tutta sta gente sempre pronta a sbattersi così? Ci sarebbe gente che va a correre d’inverno nella nebbia e nella neve o si troverebbe qualcosa di meglio da fare? Che forma hanno le derivate prima e seconda della variabile sbattimento per le attività collegiali in funzione della variabile donna? AI SASSONI DEL SERVO L’ARDUA SENTENZA PUBBLICO: 8 Tanta stima per tutti quelli che sono venuti a vedere questa partita di fondamentale importanza. Intanto vi siete goduti dal vivo i primi punti di Italo. Era in previsione anche Yoghi che schiacciava, ma è scappato a distruggersi in Spagna e quando torna si distruggerà a Bormio, quindi è difficile che riuscirà a farlo nella finale, a meno che qualcuno non si offra volontario per prenderlo in spalla. Disastroso invece Méson al tamburo. D’altronde solo i neri hanno il ritmo nel sangue, e lui, a parte quel particolare attributo, tanto nero non è. Appuntamento per lunedì 16 marzo alle 22:45 per la finale contro il Borro o il S.Agostino. INSENSATO MANCARE Brad Pizza Laguantio sventate sul filo del rasoio. Buongiorno seguace di Bacco e di Venere divertito alla partita di basket,insignificante per molti, Fraccaro-Del Maino? In seguito alla richiesta di molti ho deciso di scrivere questo articolo per fare un resoconto sulla mia performance. Premetto 2 cose: una è che per colpa di Tinelli (è sempre lui) sto scrivendo l’articolo frettolosamente e la seconda è che sono quasi 20 anni che pratico sport acquatici, quindi le mie capacità negli sport terrestri sono un tantino inferiori rispetto ai cestisti, calciatori ecc ecc. Bando alle cianc(ian)e la sera della partita contro quel collegio inesistente io non ci sarei dovuto essere perché avevo gli allenamenti con la mia (nuova) squadra di pallanuoto, ma date le minacce di una lagunatio da parte di big Marco ho non ho potuto rinunciare al match. Fin qui tutto ok. Ma quando poi su facebook Bred Pizza mi ha intimato una seconda lagunatio ne non avessi segnato. A questo punto l’ho vista piuttosto dura. Reduce da quasi un mese di assenza dagli allenamenti di basket (causa: gli allenamenti di pallanuoto), da qualche tiro a canestro nella palestra della scuola dove lavoro e da un esame di fisica (utile) applicata allo sport, ho accettato anche la sfida lan- ciata da Bred (impossibile tirarsi indietro). Durante il riscaldamento quasi non mi riconoscevo; segnavo triple come non mai. Tant’è che ostreca non ci credeva dall’impossibilità della cosa. In partita invece, grazie al supporto della squadra e della mitica tifoseria (e della mia donna), in seguito a 7-8 tiri a canestro falliti, finalmente riesco a segnare per la prima volta in questo torneo e sentire esplodere la gioia dei fraccarotti (scusatemi se non vi ho fatto vedere il cul ma l’ho fatto per evitare strani pensieri all’arbitro nero). Non mi resta che ringraziare tutti. Cià wagliò!!! Titolo 3 Lettere1 Epistula non erubescit 3 Marzo 2009. Ore 15.00 circa. Il mio Facebook squilla insistentemente e piovono le domande: “ANNIVERSARIO??!! Ma scusa, adesso hai il ragazzo??!!” Io sorrido e rispondo “Col ccccazzo!.. ma forse ho qualcosa di meglio, sì vedi, io ne ho una sessantina!” Guardandomi attorno vedo cose nuove; un paio di quadri in più, collane hawaiiane appese alla porta, un bel po' di musica sul Ipod, tante foto alle pareti, le due torri alla finestra e un post-it in cucina che dice “orgasmi facili e lunghi per lei 3405113027” . Magari vi sembrerò eccessiva, ma proprio oggi avverto una di quelle sensazioni tipiche dei giorni extra-ordinari, che in fondo non hanno nulla di diverso rispetto al precedente e al successivo, eppure si colorano di un tono particolare; come il giorno in cui vi svegliate e pensate “ Uh! Oggi è il mio compleanno!”, come la mattina di Natale, o l'ultimo giorno di scuola. Un anniversario è il momento in cui ti fermi un attimo e volgi lo sguardo indietro verso l'anno appena passato, e mentre lo fai, senza rendertene conto, un certo tipo di mimica facciale sta già prendendo forma, questo è molto importante, perché il giudizio finale, l'inopinabile verdetto, dipenderà solamente dal tipo di forma che verrà fuori: e io sto sorridendo. 3 Marzo 2008. Ore 15.00 circa. Non sono molto contenta della giornata, il mare di noia della movida pavese mi sta lentamente conducendo verso la disidratazione...ma c'è il sole, il primo dell'anno credo, e così decido di accettare una delle innumerevoli proposte di Egle e mi dirigo verso il CUS dove è in corso l'amichevole di calcio FRACCARO – SANT'AGOSTINO. Una partita, poi un'altra, e una terza. Devo ammettere che alla serale di pallavolo Fraccaro-Cairoli, quando ho visto Violence che salutava, forse per sempre, le cartilagini della laringe, stordita dai tamburi e scioccata dagli insulti, ho pensato che foste tutti pronti per essere internati in qualche clinica psichiatrica. Da lì, a diventare una delle prime nella fila delle Hooligans il passo è stato sorprendentemente breve. Il momento esatto è stato dopo la finale di pallavolo, quando, verso l'una, mentre stavamo ancora festeggiando la Vittoria al Battibecco, hanno fatto irruzione gli instancabili del VDC, che portavano con loro una scatola accolta dalla folla come fosse il quarto dono dei RE magi.. l'hanno aperta e hanno iniziato a distribuire le copie appena sfornate di un'edizione straordinaria. Il titolo era “poker d'Assi”. Mentre venivano lette a voce alta le Pagelle tra i commenti e le risate, io osservavo tutto, affascinata, e mi sono sentita in torto, quasi in colpa, nel constatare che stavo provando Orgoglio. L'orgoglio si è trasformato, durante il corso dell'anno, in un sentimento costantemente presente, che riemerge, puntuale e rinvigorito, tanto durante gli eventi “ufficiali”dove, ve beh, ormai è quasi scontato ma sempre emozionante - , quanto tra le mura del Fraccaro, luogo della routine, dove in primis vi rivelate nella vostra unicità, come collegio, e come persone con una grande sensibilità e una grande intelligenza. Persone che in realtà di routine ne sanno ben poco... perché, onestamente, io che ne so se domani vi trovo in collegio? Magari siete partiti per Amsterdam nella notte, magari vi trovo, ma coperti solo da un sottile lenzuolo bianco, magari state dormendo tutti anche se sono le 4... in sostanza, persone la cui geniale demenza continua a sorprendere, anche quando pensi di avere visto tutto. Pensando a tutto questo, oggi 3 marzo 2009, io sorrido. Credo che questo sia il mio piccolo presente per l’anniversario; perché nel caso non ve l'avessi mai detto, durante quest'anno mi avete trasmesso un po’ del vostro estro collegiale e cercavo un modo per ringraziare questi ragazzi che hanno sempre vent'anni, seguaci di Bacco e di Venere... con la fava rivolta all'insù. Marghe AVVISO DI SERVIZIO Per questioni logistiche legate alla stampa particolare di questo numero gli articoli dei seguenti collaboratori non sono stati pubblicati: • Somaini Marco • Montolivo Giorgio • Mezzadra Marco • Mari Alessandro • Diana Emanuele • Aurucci Italo • Esposito Luca La redazione si scusa con tutti, gli articoli saranno pubblicati nel numero 91 del 13 marzo. 4 SUPER REGALO DI VDC IL VADEMECUM DELLA BRIGATA PLINIO Per i veri tifosi dell’armata biancorossa, per sapere tutti i cori, per essere sicuri di non perdersi neanche una partita del plinio soccer team, da ritagliare e infialare nel portafoglio, per averlo sempre con se! 27‐mag 20.30 finale 1°\2°posto 26‐mag FINALI 20.30 finale 3°\4° posto 13‐mag QUARTI DI FINALE 14.00 1B‐4A 31 16.00 2A‐3B 32 14‐mag 14.00 1A‐4B 33 16.00 2B‐3A 34 20‐mag SEMIFINALI 20.00 Vin partita 31‐Vin partita 34 22.00 Vin partita 33‐Vin partita 32 GIRONE B Il collegio Borromeo GIRONE A CORO 9 OSTERIE Al collegio spallanzani Poroponzi ponzi po Sono tutti quanti cani Poroponzi ponzi po E ci sta il collegio valla Poroponzi ponzi po Le cui donne fan da spalla Poroponzi ponzi po E i maschietti un po’ gelosi Sono brutti e invidiosi (Rit.) Golgi CORO 8 BIANCOROSSO Batte a più non posso Questo Cuore Biancorosso Dai Fraccaro Noi per sempre Accanto a te! (rip.) Al Castiglioni Brugnatelli Poroponzi ponzi po Paradiso degli uccelli Poroponzi ponzi po Degli uccelli Fraccarotti Quanti giorni quante notti (Rit.) Fraccaro FRACCARO! FRACCARO FRACCARO FRAC- Valla ENTUSIASMO ENTUSIASMO! OLE’ Spallanzani CORO 4 ARMATA Megafono: In ogni posto che andiamo Tutti: In ogni posto che andiamo Megafono: La gente vuol sapere Tutti: La gente vuol sapere Megafono: Chi noi siamo Tutti: Chi noi siamo Megafono: Glielo diciamo Tutti: Glielo diciamo Megafono: Chi noi siamo Tutti: Chi noi siamo Siamo l’ARMATA BIANCOROSSA E mai nessun ci fermerà TUM TUM TUM Tutti: Noi saremo sempre qua Se il FRACCARO giocherà Dai FRACCARO vinci ancora per gli ultrà CORO 7 Megafano: Tutti: (x 3 volte) Megafono: Tutti: CARO Cairoli un gooool un gooool un gooool Nella vostra residenza Poroponzi ponzi po C’è chi tromba all’occorrenza Poroponzi ponzi po Ma più spesso caso strano Ci si sfonda il deretano (Rit.) Don Bosco E FACCI UN GOL WE LOVE YOU PLINIO! PLINIO! E’ PLINIO WE LOVE YOU Borromeo CORO 3 E facci un goooooool Forza FRACCARO facci Forza FRACCARO facci Forza FRACCARO facci (rip.) CORO 6 A Pavia… Tra i collegi Il migliore OH FRACCARO (rip.) Nel collegio del cardano Poroponzi ponzi po E’ successo un fatto strano Poroponzi ponzi po Un bel giorno a primavera E’ sparita una bandiera (Rit.) Cardano GRAN BASTONE Boia Troia Merda Maino CORO 2 Gran Bastone E sua madre E cairoli Quel Collegio crollerà! (rip.) Al collegio del cairoli Poroponzi ponzi po Sono sempre tutti soli Poroponzi ponzi po Soli con la loro merda E che il vento li disperda (Rit.) Griziotti CORO 1 FINCHE VIVRO’ Finchè vivrò Canterò FORZA FRACCARO Canterò FORZA FRACCARO Canterò Finchè vivrò (rip.) Non di razza ma bastardi Nella rissa son codardi (Rit.) SEMPRE NOI I MIGLIORI DAI FRACCARO ALEEEEE Sant’Agostino - Cantare sempre - Ascoltare il megafono che chiama i cori - E FUORI I COGLIONI! (Allavena e Dantuono possono restare) CORO 5 COCA COLA Tutti: Di collegi a Pavia ce ne sono tanti Ma noi siamo quello con le coppe e coi canti Cantiamo BIMBE BELLE a squarciagola Amiamo una bandiera ed una sola FORZA FRACCARO ALE ALE FORZA FRACCARO ALE Megafono: CON LE MANI! Tutti: FORZA FRACCARO ALE ALE FORZA FRACCARO ALE Megafono: SALTELLANDO! Tutti: FORZA FRACCARO ALE ALE FORZA FRACCARO ALE Megafono: CONTRO TUTTI! Tutti: FORZA FRACCARO ALE ALE FORZA FRACCARO ALE Ghislieri 12 marzo (21.00) Coppa Cairoli 18 marzo (14.00) Don Bosco‐Fraccaro 25 marzo (16.00) Fraccaro‐Spallanzani 1 aprile (14.00) Fraccaro‐Griziotti 20 aprile (16.00) Fraccaro‐Cardano 30 aprile (15.00) Fraccaro‐Ghislieri CORI BRIGATA PLINIO Regole: Poroponzi ponzi po Porta il nome di un babbeo Poroponzi ponzi po Lecca culo e immanicato Borromaico sei sfigato (Rit.) Ed al Santa Caterina Poroponzi ponzi po Dormi quieta paperina Poroponzi ponzi po Dorme sola un po’ sfigata E s’accarezza la patata (Rit.) E ci sta il Sant’Agostino Poroponzi ponzi po Prega sol per un pompino Poroponzi ponzi po Ma pregando inginocchiato Mi dispiace l’hai sucato (Rit.) Nel collegio del don bosco Poroponzi ponzi po Tutti dentro presto presto Poroponzi ponzi po Che finito il carosello Vi si chiude già il cancello (Rit.) C’è un collegio tutto nuovo Poroponzi ponzi po Che di troie è il ritrovo Poroponzi ponzi po Ma di troie molto care Sono dure da scopare (Rit.) Ai collegi non citati Poroponzi ponzi po Mai nessuno li ha cagati Poroponzi ponzi po Perchè il vero grande faro E’ sulle torri del Fraccaro ISTRUZIONI PER L’USO 1. 2. 3. 4. 5. Tagliare lungo le linee tratteggiate Piegare lungo la linea grigia del lato corto Piegare lungo la linea grigia del lato lungo Imparare a memoria i cori, segnare sul calendario tutte le partire del Plinio. Riporre il Vademecum nel portafoglio Storie di Sfide La lunga strada per la finale Segue dal numero 89 Il clima era ottimo. A parte Spacci (non si danno i soprannomi per caso), ci allenavamo molto e ci sbattevamo il più possibile grazie soprattutto a Urgesi che teneva altissimo il morale della squadra. I palloni per gli allenamenti erano l’evidente risultato di un compromesso tra risorse disponibili e necessità della squadra. Non avevamo maglie ufficiali, ce le eravamo fatte con la bomboletta spray su delle canottiere bianche. Le maglie vere arrivarono solo verso la 3° partita, ma ormai ci eravamo affezionati a quelle vecchie e non le utilizzammo fino all’anno successivo. L’esordio fu proprio contro lo Stalla: eccezionale! Lo Stalla era una squadra composta da fabbri e cinghiali, ricorreva al fallo sistematico come neanche su Shaq e finì credo con almeno 2 espulsioni. La partita venne sospesa per 5 minuti causa scontro fra tifoserie, mentre Rizzi si creò un nemico per gli anni a venire insultando la mamma di un maialino tascabile. Finì tipo 50-12, ma sul 40-8 uno di quei cosi mi spaccò il labbro con una gomitata. Così, tanto per fare. Fu, diciamo, il mio battesimo di fuoco. La gente era più ignorante di oggi, le risse erano all’o.d.g. negli appuntamenti clou della stagione. Quello stesso anno infatti con lo Stalla ce ne furono molte, la migliore sulle gradinate durante la partita Fraccaro-Cairoli di calcio a cui loro erano venuti anche se non c’entravano niente unicamente come elemento di disturbo. Avevamo un enorme erasmus austriaco in collegio che contavamo di usare come ariete, ma al momento della rissa era a comprarsi un gelato. Ce la si è cavata comunque, tanto era grosso giusto causa panza da birraiolo. Tornando al basket, si stravinse anche la seconda partita, ma alla terza si prese un trentello dal Ghislieri. Allo spareggio decisivo per le semifinali col Cardano, che doveva assolutamente vincere per passare e che aveva 2 perse e una vinta fin lì, si presentò tra loro un fenomeno che non aveva giocato le altre partite che mise un quarantello di punti tirando da tre con almeno il 60%. Vabbè, è il primo anno, ci saranno occasioni per rifarBrad Pizza: quando non è un Erasmus, il giovane bergamasco non si ferma mai! E se poi c’è un canestro davanti, diventa indomabile, anche con la penna. Articoli su articoli, emozioni su emozioni, risate su risate. Il nostro Valentino (eh si, si chiama Valentino Brad, lo sapevate?) è diventato un super-articolista d’assalto. Riusciamo con difficoltà ad impaginare tutto, e sarebbe stupendo che ci fosse più gente così. Ma per ora abbiamo lui e ce lo godiamo, sia come cinico pagellatore che come dolce narratore. DAN PETERSON! si, si pensava allora. gio per limiti di età, mentre Rizzi, distrutto Il secondo anno entrarono in collegio Marco- dall’esperienza dell’anno prima, decide di ne, Toz e Brighella. La squadra guadagnava rifugiarsi a Parigi per un anno e lascia suo dunque in potenza, “imprevedibilità” e veloci- figlio in pegno. Insomma, al mio ritorno la tà e iniziava ad avere un minimo di panchina. squadra è piuttosto diversa. Il quintetto è Un giovanissimo Dipa iniziò a farci da coach. composto da Brighella/Giuliano (che inizierà A causa di una disattenzione di Maldini le quell’anno ad interessarsi al basket), il Fiiscrizioni al Cus vennero però fatte con un glio di Rizzi, Franz, me, Marcone (che si giorno di ritardo, cosa che infortuna subito)/Enver. la ci costò la perdita a tavolisquadra poi può contare su no della prima partita altri giocatori volenterosi (contro una squadra che provenienti da altri sport, non si era presentata e fu come Juin e Naza dal calcio, quindi squalificata) e soItalo dalla pallanuoto e Yoghi prattutto un punto di pedalla vita del party animal nalizzazione. Più i due salamantino. Era una squapunti che le altre squadre dra che poteva sicuramente avevano a gratis grazie alla puntare al titolo. squalifica di questa squaPer me tra l’altro era un andra faceva un gap di 3 no fondamentale. Facevo il punti su tutti. Si vinse la alcuni spallanzanotti mentre cercano di coach negli allenamenti e il prima partita e alla secon- consolarsi dopo l’ennesima inculata capitano in partita. Insomma, da si batté lo Stalla. Arriva- sportiva. non proprio l’ultimo degli ti alla partita decisiva constronzi. Per una volta mi ero tro il Borromeo si restò punto a punto fino preso qualche responsabilità. Inoltre a caualla fine e si perse di soli 3 punti. Rizzi ai sa del puntuale infortunio di Marcone mi tempi aveva un altro fisico non giocando in toccava giocare praticamente sempre causa nessuna squadra e non riuscì a piazzare le mancanza di cambi. Fisicamente però ero bombe necessarie nell’ultimo minuto. Alla un disastro: la mia squadra di calcetto tra fine non si riuscì a passare il girone proprio erasmus altrui e gente che scappava da per quel sanguinoso punto di penalizzazione. Pavia per altri motivi non esisteva più, così Ancora una volta per le semifinali nisba. la sola attività fisica che avevo nelle gambe Si arriva quindi al 3° anno. La squadra si era era l’allenamento settimanale di basket, fortemente rinforzata dall’entrata del giovane oltre a qualche corsetta quà e là. Puntualcyborg valtellinese Franz Pradella. Con lui e mente perciò dopo i primi 5 minuti di partiRizzi, più me, Marcone (che si infortuna subi- ta iniziavo a camminare per il campo (più o to), un giovane Enver e la vecchia guardia, si meno come faccio ora, però almeno adesso poteva finalmente puntare al titolo. Le prime mi sostituiscono), più ridicolo dei corridori due partite furono due trionfi e tutto faceva di marcia. All’esordio, a dicembre quindi al ben sperare. Poi però me ne dovetti andare in pieno delle nostre forze, stravincemmo con Danimarca a bere birra e farmi anch’io una lo Stalla la prima 42-10, ridicolizzandoli per pancetta alcolica, perdendomi il finale di sta- l’ennesima volta. La seconda partita, giocagione e soprattutto Tonucci che cerca di farsi ta subito dopo le vacanze invernali, fu una autocanestro in preda a confusione mentale. soffertissima vittoria contro il Golgi. Alla Per il Fraccaro invece arrivavano la prima vit- terza si perse contro il Borromeo di una toria del girone di qualificazione senza scon- decina di punti, con Franz autore di 30 punfitte, la prima semifinale e la prima finale. ti e gli altri messi insieme 7. Si arrivò così a Alla finale però Franz arrivò malmesso, il don giocarsi tutto nella 4° partita del girone Bosco aveva un ennesimo fenomeno per ami- conro il S.Agostino, a pari punti con noi. co che schiacciava e tirava le bombe e si perBrad Pizza se così di 6-7 punti. Tutto da rifare, e siamo a Segue nel prossimo numero 3. L’anno successivo la squadra cambia faccia. La vecchia guardia deve abbandonare il colleIdro: l’ex “ragazzo interrotto” si è ormai trasformato in un Casanova di altri tempi. I suoi corteggiamenti si diffondono in ogni dove, anche se si nota un pressante e sincero interesse per un appartamento in via Volta, verso il fondo. Lungi da noi fermare il treno in corsa del buon Manuel, però nascondere le castagne solo per non offrirle agli amici, così da preservare il goloso dono a riccioli sorridenti… insomma è un gesto poco carino, che si merita un bel semaforo giallo! Noi ti abbiamo cresciuto e noi ti saremo sempre vicini, le donne vanno e vengono, ricordatelo! TROTTOLINO AMOROSO! Giorgione: ciò che finisce su queste pagine sono appunto le voci che girano nei corridoi. E buttando l’orecchio si sente dire che, prima che le mensoline per non sporcare il muro o imbiancature di vari natura estetica, ci sarebbero lavori prioritari che ovvierebbero a enormi problemi. Capiamo che il costo è alto, ma, dopo 40 anni, forse è arrivato il momento di cambiare gli infissi del nostro bel Collegio, così da risparmiare un sacco di soldi in riscaldamento e non morire di spifferi in ogni camera, no? DISTRATTO! 7 Rubriche RUBRICA DI TAGLIO a cura di Giorgio Montolivo Il precedente ed unico altro articolo scritto per tenute nascoste dai cuochi, che svelano questa rubrica, può essere letto sul n. 79 di l’onnipresenza della lonza. Lunedì: fettine di lonza. Martedì: spezzatino (di lonza) ai funVoci di Corridoio. ghi. Mercoledì: arrosto di tacchino ripieno (di lonza e funghi). Giovedì: risotto al tacchino (con ripieno di lonza e funghi). Venerdì: aranOre 12:30. Lo studente universitario, scampato cini di riso (all’arrosto di tacchino con ripieno alla furia delle lezioni, scorge la sommità del- di lonza e funghi). Lunedì dopo: gratin di le torri del Fraccaro, simbolo della faticosa (arancini di) riso (all’arrosto di tacchino con ascesa verso il bene, illuminate dai raggi del ripieno di lonza e funghi). E così via. La lonza sole. Come il naufrago che sfugge ai marosi, non dà scampo a chi le si sottomette, ma può incredulo della propria salvezza, approda alla essere sconfitta; sicché il primo passo è conoriva, così egli volge alla mensa, le spalle al scere il proprio nemico: cos’è la lonza? Ai pericolo. Quand’ecco una nuova minaccia. tempi di Dante, con questo nome si indicava un felino, probabilmente la lince Scrive il Poeta: “Poi (richiamata anche dal corrisponch'ei posato un poco dente francese antico ‘lonce’), il corpo lasso, / ripresi che a quell’epoca era assai diffuvia per la piaggia disa anche nell’Appennino. ‘Lonza’ serta, / sì che 'l piè è altresì un’importante società fermo sempre era 'l produttrice di strumentazioni per più basso. / Ed ecco, l’industria farmaceutica, con quasi al cominciar de sede in Svizzera, nonché un fiul'erta, / una lonza me, affluente del Rodano, dello leggiera e presta mol“Proprio la lonza […] è il fatale stato medesimo; uno dei pochi to, / che di pel macoantagonista del mensale pavese” fiumi svizzeri della lunghezza di lato era coverta; / e 22 km. Last but not least, ‘lonza’ non mi si partia dinanzi al volto, / anzi 'mpediva tanto il mio indica due parti del maiale: il lombo (taglio cammino, / ch'i' fui per ritornar più volte vòl- senza osso, ricavato dal muscolo del carrè) e to.” (Inferno I, 28) Proprio la lonza, allegoria il capocollo (salume ricavato dal collo della lussuria per i Medievali, è il fatale anta- dell’animale, salato e stagionato per 60 giorgonista del mensale pavese. Per darne prova, ni). La prima di queste accezioni gastronomiindicherò tra parentesi alcune specificazioni che ci sarà utile per compiere il secondo pasLa prima belva AVVISO Lunedì 9 marzo si terrà il prestigioso evento sportivo FRACCARO vs EX I due schieramenti si sfideranno a tenzone alle ore 6 postmeridiane presso il campo degli allenamenti situato dietro il camposanto pavese. Tutti gli ex-collegiali interessati a dare una lezione di bel calcio all’attuale compagine fraccarotta possono fare riferimento all’evento appositamente creato dai gemelli su Facebook. so: preparare un piatto che sconfigga il vostro timore per la belva. Lessate, sbucciate e spellate 150g di castagne. A parte, lessate in acqua salata 400g di broccoletti divisi a cimette. Sciolto un po’ di burro (40g) in una padella, fatevi insaporire 4 foglie d’alloro e un paio di bacche di ginepro; quindi mettete 400g di lonza tagliata fine, possibilmente senza sovrapporle. Una volta rosolate, bagnatele col vino bianco, fate evaporare e aggiungete castagne e broccoletti. Il tutto va cotto per una decina di minuti, salando leggermente. Verso la fine, se volete fare i fighi, potete aggiungere un cucchiaio di miele di castagno, purché rimescoliate e facciate ciondolare la padella in modo che il miele glassi uniformemente la lonza, le castagne e i broccoletti. Lo studente che riuscirà a preparare questo piatto, avrà sconfitto la minaccia: uscirà dalla selva e potrà finalmente raggiungere l’Inferno. Primo scritto di Filosofia del diritto per VdC “La non paradossalità della norma fondamentale (Grundnorm) di Kelsen, illustrata con un esempio di pragmatica del linguaggio.” 1. L’enunciato ‘Posso fare una domanda?’, di frequente uso ad esempio nelle aule universitarie, può apparire di una contraddittorietà paradossale. 1.1 Esso esprime con una domanda la richiesta del permesso di domandare; ma non costituisce paradosso logico-deontico. FRANZ HA L’ALMANACCO 8 Siccome il buon Cyborg è l’unico ad aver portato i soldi (10 miseri euri), è anche l’unico che avrà l’almanacco e potrà ricordare per sempre questi che sono gli anni più belli delle nostre vite. C’è ancora tempo? Forse no… tentate e vedrete. Camera 53. Mason non vede l’ora di mandarvi a fanculo uno ad uno. 1.2 La concessione del permesso, se avviene, legittima anche la prima domanda, in cui risiedeva questa possibilità. 2. Così la norma fondamentale, fondamento di validità delle norme, non fornita di legittimazione anteriore, legittima anche se stessa. 3. La norma fondamentale trascende il requisito di validità che pone, come l’enunciato ‘Posso fare una domanda?’ trascende il permesso di domandare che richiede. CARTA CANTA Cari lettori e lettrici, Febbraio è finito, Carnevale è ormai alle spalle (anchese di travestiti ne restano ancora, vero Bormio e Foggia?) e gli esami sono ormai un ricordo (o un incubo per chi non ne ancora superato uno…ma state tranquilli, se anche Emule è arrivato a 19 crediti ci riuscirete tutti). Nel clima ancora umido e malinconico di Pavia (ma quando diavolo la smetterà di fare freddo? L’autore dell’articolo è stufo di girare con un giubbotto spesso come la pelle di Maijn-Bu) è naturale ritornare mentalmente al passato (avviso ai cairolotti: occoere avere un passato e soprattutto una mente). Eccomi quindi a parlare di un libro del 2003, “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” di Mark Haddon. Si parlava di passato, di ricordi, ed è bello quando si trova un autore che riesce a raccontare una storia proprio come farebbe un bambino, mantenendo con coerenza il punto di vista, esprimendo limpidamente quelle sensazioni, quelle paure e quegli stati d'animo che noi, da adulti, abbiamo oramai relegato in angolo del nostro essere (salvo eccezioni, vedi gli assidui giocatori di Risiko del piano). E se poi il bambino che ci parla è un bambino particolare, un bambino autistico come quello de "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte", allora possiamo apprezzare ancora di più il buon lavoro fatto dall'autore, Mark Haddon, nello scrivere questo romanzo. Rubriche a cura di Andrea Goran Marcobelli Christopher Boone, questo il nome del protagonista ed io narrante del romanzo di Haddon, è affetto dalla sindrome di Asperger, una forma di autismo che ne fa un bambino con un rapporto difficile con il mondo esterno. Christopher non vuol essere toccato, mangia solo cibi che non siano venuti a contatto tra loro e che non siano gialli o marrone. E' un bambino che ha abitudini e ritmi ben precisi, che non accetta facilmente i cambiamenti e non ha amici, ad eccezione forse di Siobhan l'insegnante della scuola speciale che frequenta. Ma la sindrome di Asperger, che molto ha tolto a Christopher, gli ha fatto dono di una lucida ed acuta mente logica. Egli adora la matematica ed è così bravo con essa da voler dare l'esame per essere ammesso all'università. Christopher vive con suo padre a Swindon in una villetta a schiera al 36 di Randolph Street. E, proprio in Randolph Street, accade l'evento che stravolge la vita del bambino: l'uccisione, fatta con un forcone da giardino, del cane di una vicina, la signora Shears. Christopher rinviene il cadavere del cane alle 00:07 e, per quel suo ritrovamento e qualche "incomprensione" con i poliziotti intervenuti sul luogo, finisce al commissariato e si becca una diffida. Dal momento del ritrovamento del cane, Christopher, appassionato lettore delle avventure di Sherlock Holmes, comincia la sua personale indagine sul caso del cane ucciso a mezzanot- te. Ogni sua mossa viene dettagliatamente annotata in un diario che il bambino ha cominciato a scrivere su suggerimento della sua insegnante Siobhan. Nei capitoli di questo libro-diario, identificati esclusivamente da numeri primi (1,3,5,7,11,...), Christopher annota dettagliatamente non solo il procedere della sua indagine, ma anche la sua visione del mondo: cosa gli piace, cosa lo spaventa e cosa non riesce a capire. Leggere quelle pagine ci porta e riflettere su come sia complesso il mondo di noi adulti, come oramai siamo abituati a dare per scontate molte cose che facciamo e diciamo, ma che non lo sono affatto agli occhi di un bambino, anche di uno che non sia particolare come Christopher. In quelle pagine scopriamo anche come una mente ingenua, la cui logica sia stata preservata nella sua purezza dalla malattia, possa rivelarsi inaspettatamente acuta e tagliente tanto da arrivare vicino alla verità che sta dietro l'uccisione del cane della signora Shears e, incidentalmente, alla scoperta di qualcosa di molto più grave. E proprio quest'ultima scoperta spinge Christopher, per cui il bene ed il male hanno un confine netto senza alcuna sfumatura, a lasciare Swindon e ad intraprendere un difficilissimo viaggio fino a Londra. Un viaggio in cui il lettore soffre e si commuove seguendo gli sforzi e le sofferenze di un ragazzino coraggioso che si rivela in grado di fare molto di più di un ragazzino normale o, come ci dice egli stesso, uno che "sa di potercela fare [...] e questo significa che può fare qualunque cosa". "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte" è un romanzo degno di nota. Con una struttura originale, organizzata secondo la logica del suo protagonista, corredata di grafici, disegni, formule matematiche e mappe, ci porta quasi a credere che esso sia sul serio il diario di Christopher John Francis Boone. Mark Haddon riesce a catturare la nostra attenzione sin dalle prime pagine e, con il pretesto del giallo dell'uccisione del cane, ci coinvolge in una storia molto più profonda e toccante. 9 Lettere2 L’ANGOLO DELLA POSTA Lettera aperta alla squadra di calcio Rivolto a tutti i collegi pavesi Ricordo a tutti i componenti della squadra che fra meno di due settimane ci sarà la tanto attesa Coppa Cairoli. Vedo in questo periodo un certo lassismo nell'affrontare gli allenamenti. So meglio di voi quanto sia faticoso e pesante andare a correre durante la settimana, ma il calcio è fatto anche di questo. Tutti noi vogliamo fare bella figura in questo benedettissimo torneo, ma devo ricordarvi che le partite, e specialmente la Coppa Cairoli, non si vincono solo nel giorno del match: dobbiamo versare sangue e sudore anche prima, durante la preparazione. Solo così potremo dimostrare ancora una volta che il Fraccaro è la squadra da battere. Non avrei voluto dover scrivere queste parole da esterno, ma ho scelto di allenarvi anche quest'anno prendendomi le mie responsabilità, e quindi mi trovo costretto a buttare giù due righe per farvi capire che è arrivato il momento di darsi da fare. Non vi chiedo di dedicare anima e corpo alla squadra, ma qui si tratta di onorare il Collegio e di portarlo ancora una volta sul gradino più alto. Spero da oggi in avanti di vedere più voglia e passione, per arrivare al meglio alla nostra prima partita “ufficiale”. Mancano due settimane, da lunedì voglio vedere in campo una squadra completa, non sempre i soliti dieci. Il mercoledì e il giovedì uniti e compatti a correre. Se vogliamo fare ancora qualcosa di bello, diamoci da fare. Orde di studenti impegnati in storiche sale comuni a analizzare supinamente la gazzetta dello sport, ad aspettare intensamente la domenica calcistica di sky, a imparare a memoria libri per poi recitare una poesia in prosa all’orale.Studenti che alla fine dell’ anno scoprono di condividere il bagno con qualcun’ altro che frequenta il suo stesso corso……..questa è l’impressione che ho dei collegi pavesi di oggi pieni di studenti che non hanno idea di cosa voglia dire collegialità perché offuscati dai troppi problemi personali cosi attenti a programmarsi il futuro che non capiscono che opportunità creativa offra una convivenza cosi stretta.Cioè abitare in luoghi cosi pieni della storia della cultura italiana e deve essere un incentivo per produrre una florida formazione a livello sociale e creativo,da luoghi come il borromeo e il ghislieri rinomati collegi storici abitati dalla futura classe “dirigente” ci si aspetta che producano pagine e pagine d’innovazione culturale tramite instancabili studi interdisciplinari favoriti proprio dalla convivenza. Invece collegialità al giorno d’oggi è intesa solo come stupida rivalità storica e sportiva,orgogliose usanze che decantano l’incomunicabilità anziché incentivare magari una iniziativa editoriale intercollegiale. Il Mister 10 Mattia Toz Tonucci L’ANGOLO DELLA POSTA ELETTRONICALettere3 Da: Giuditta Romeo A: Voci di Corridoio Oggetto: Vi saluta il Cardano!!! Data: 26 febbraio 2009 20.07 Da: Dott. Berger A: Voci di Corridoio Oggetto: Vi saluta il Cardano!!! Data: 26 febbraio 2009 12.10 volevamo segnalare una clamorosa svista degli imparziali critici presenti alla partita CARDANO-ghislieri(merda), la super giocatrice, protagonista dell'ottima performance, si chiama SAMANTHA detta SONIX e non Sonic come erroneamente l'anonimo autore dell'articolo ha riportato. inoltre vi alleghiamo un piccolo comunicato che ci piacerebbe fosse pubblicato per l'enorme portata della notizia!!! grazie e alla prossima Cardane baskettare&Co Mi compiaccio del felice ritorno del paginone centrale su Voci di corridoio e non posso non ritenervi capaci del sublime doppio senso (Voci di Corridoio-Voglia di Cazzo) apposto sul bollino in zona pubica della fotomonella la cui faccia non mi è nuova ;) Un applauso ed un abbraccio. La risposta della redazione: Siamo lieti di aver reso felice il Dott. Berger e tutti i suoi estimatori, purtroppo questa settimana il putta none da appendere in ogni camera non è stato preparato, ma non vi angosciate, ci sono grandi sorprese in serbo! COMUNICATO ANSA Dalle ultime ricerche degli Istituti di Statistica di Harvard è pervenuta la risoluzione di una delle più complesse formule matematiche, direttamente applicabili persino dai Sassoni del Servo. Per la tal soluzione sono stati impiegati strumenti che solo le più illuminate menti avrebbero potuto utilizzare… ( vedi immagini) Se ipoteticamente ci mettessimo nella più semplici delle situazione di calcolo di media aritmetica fra 2 valori (per esempio 16 e 1) , applicando le precedenti formule a nostra disposizione il calcolo risultava essere: (16+1) = 8 2 Trattasi di pallottoliere La sconvolgente notizia è che, mentre per decenni si è pensato che la formula corretta fosse quella del sopraccitato Fraccaro, l’istituto di Harvard dichiara invece che essa si ottiene sommando i diversi valori a disposizione, dividendoli poi per il numero complessivo di valori. La formula della media aritmetica semplice da oggi è quindi: ovvero, utilizzando il simbolo della sommatoria; Applicando la nuova formula al precedente caso converrete quindi che il risultato corretto ultimo modello di calcolatrice fraccarottiana sia: (16+1) = 8,5 !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 2 11 Tinellini SAPEVATELO Cari Fraccarotti ecco qui il quiz preferito dalle donne nude. Allora piccola innovazione, per cercare di motivarvi. In basso cercherò di mettere sempre la soluzione della settimana precedente su suggerimento di Splendid, che ora che ha detto una cosa intelligente, può anche morire. In palio tornano gli SQUIRTING TOYS che verranno utilissimi con l’arrivo della bella stagione in mensa. La formula è sempre la stessa: trovate l’intruso qui sotto, il fraccarotto misterioso che si nasconde dietro i tre indizi qui a sinistra ed infine risolvete tutto il CRUCIPLINIO e mostratemelo sulla vostra copia personale. Siccome a far il cruciverba c’ho messo un tot, per il primo che lo risolve c’è in regalo il bellissimo Tinelli in miniatura… insomma devo sbolognarlo, quindche qualcuno si impegni, per cortesia! Soluzione della scorsa settimana: • Intruso: Yoghi in alto a destra • Sapevatelo: Sicilia (Tre Gambe), Pifferario (ratti), Cammella (due gobbe) = Uzzino 12