PIANO TRIENNALE dell`OFFERTA FORMATIVA

Transcript

PIANO TRIENNALE dell`OFFERTA FORMATIVA
ISTITUTO COMPRENSIVO
con scuola secondaria ad indirizzo musicale
PIANO TRIENNALE
dell’OFFERTA FORMATIVA
a.s. 2016/17 - 2017/18 - 2018/19
APPROVATO DAL
COLLEGIO DEI DOCENTI
DELIBERA DEL 15/12/2015
ADOTTATO DAL
CONSIGLIO DI ISTITUTO
DELIBERA DEL 18/12/2015
INDICE
CAPITOLO
IL CONTESTO
IL TERRITORIO
SCUOLA-TERRITORIO
ISTITUTO
COMPRENSIVO
FROSINONE 3
MODULI
ORARI
ORGANIZZATIVI
SCELTE
ORGANIZZATIVE
TITOLO
PAG.
Premessa
Il Piano Triennale Dell’offerta Formativa
Il Contesto
Popolazione Scolastica
Il Territorio
Posizione Geografica
Storia Della Città
Realtà Economica
Popolazione
Scuola-Territorio
Collaborazioni
Soggetti che interagiscono con la Scuola
Accordi di Rete di Progetto
Protocolli D’intesa
Convenzione Accreditamento
La Scuola
Esigenze degli studenti
Scuola Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria Di Primo Grado
Scuola Secondaria Di Primo Grado
Indirizzo Musicale
Attivita’ Indirizzo Musicale
Spazi Scolastici
Servizi Scolastici
Scuola Infanzia
Scuole Primarie
Scuola Secondaria Di Primo Grado
Monte Ore Settimanale Scuola Infanzia
Discipline Scuola Primaria
Monte Ore Scuola Secondaria Di Primo
Grado
Organigramma Istituto
Gli Organi Gestionali per l’autonomia
Funzionale Dell’istituzione Scolastica
Potere Delegato Dal Collegio Docenti:
Funzioni Strumentali, Dipartimenti,
Commissioni
Gruppo Di Lavoro Per L’inclusione
5
6
8
9
10
10
10
10
12
12
13
13
14
14
15
16
17
18
19
20
20
22
23
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
34
2
INDICE
CAPITOLO
PROGETTO
EDUCATIVO
AMPLIAMENTO
DELL’OFFERTA
FORMANTIVA
RAV
PIANO DI
MIGLIORAMENTO
TITOLO
Mission
Scuola luogo di diritti
Curricolo d’Istituto
Curricolo Verticale
Valutazione Autovalutazione della scuola
Valutazione Didattica
Valutazione Scuola Primaria
Valutazione Scuola Secondaria 1° Grado
Valutazione Comportamento
Valutazione Comportamento Scuola
Primaria
Valutazione Comportamento Scuola
Secondaria di Primo Grado
Diari della valutazione
Metodologia didattica
Sostegno degli apprendimenti
Integrazione alunni diversamente abili
Criteri per l’inserimento
Progettazione didattica
Attività laboratoriali di supporto
Valutazione
Organismi di gestione di supporto
BES ed Inclusione
Sintesi descrittiva dei progetti
Progettazione extracurricolare in
collaborazione con gli Enti Locali
Le sezioni del RAV
Priorità, traguardi ed obiettivi
Piano di Miglioramento
Scenario di riferimento
Idee guida del Piano di Miglioramento
Elenco dei progetti di miglioramento
Iniziativa di miglioramento “Successo
scolastico e benessere a scuola”
Planning progetto 2015/2016
Management progetto 2015/2016
Iniziativa di miglioramento:
“Metodologie didattiche innovative”
Planning progetto2015/2016
Management progetto 2015/2016
PAG
35
36
38
41
42
43
45
46
47
48
50
52
53
56
59
60
61
63
63
64
67
70
74
75
77
80
83
96
100
101
107
108
111
115
116
3
INDICE
CAPITOLO
TITOLO
Piano di formazione del personale
AZIONI INERENTI
docente e non docente
AL PIANO
Piano nazionale scuola digitale
RISORSE NECESSARIE Fabbisogno organico docenti
ALLA REALIZZAZIONE Fabbisogno personale ATA
Fabbisogno risorse materiali
DEL PTOF
Allegati
PAG
122
124
129
135
137
139
4
Premessa
-
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo
“Frosinone 3” di Frosinone, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio
2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e
delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
-
il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le
attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente
scolastico con proprio atto di indirizzo del 1 Settembre 2015;
-
il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta
del15/12/2015;
-
il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 18/12/2015 ;
-
-
il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
5
IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Piano dell’Offerta Formativa è la carta d’identità della Scuola: in esso vengono
illustrate le linee distintive dell’Istituto, l’ispirazione culturale-pedagogica che lo muove,
la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica e organizzativa delle sue
attività. Tutte le innovazioni metodologiche funzionali all’aggiornamento dei saperi e delle
competenze si avvalgono normativamente del DPR 275/99 e dello spazio di flessibilità
oraria pari al 20% in carico alle scelte dell’autonomia ai sensi del D. M. 47/2006. La
legge 28 marzo 2003 n. 53 e, particolarmente, il D. L. n. 59 del 19 febbraio 2004,
attuativo per le Scuole dell’Infanzia e del primo ciclo, hanno conferito nuovi strumenti di
flessibilità alle scuole autonome. Le Indicazioni per il Curricolo, emanate con DM
254/2012, e la recente legge 107/2015 di riforma del sistema nazionale di istruzione,
rappresentano il riferimento normativo per la costruzione dell’Istituto.
La legge 107 del 2015 ha tracciato le nuove linee per l’elaborazione del Piano
dell’offerta formativa che avrà ormai una durata triennale, ma sarà rivedibile
annualmente entro il mese di ottobre di ciascun anno scolastico.
L’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa è l’occasione per le istituzioni scolastiche
di dotarsi di percorsi formativi individualizzati e caratterizzati che, pur aderendo agli
obiettivi generali ed educativi definiti a livello nazionale, raccolgono e rispondono alle
esigenze del contesto culturale, sociale ed economico in cui le scuole operano. Il
presente documento costituisce il PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
6
dell’Istituto Comprensivo Frosinone 3 . Tale piano è stato approvato dal Collegio Docenti
e adottato dal Consiglio di Istituto, in coerenza con gli Indirizzi Generali elaborati dal
dirigente scolastico .(ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO DEL 1
SETTEMBRE 2015)
Il piano è diviso in sezioni, contrassegnate da un numero progressivo, come risulta
dall’indice. I raggruppamenti in sezione sono stati effettuati secondo criteri tematici e
sono funzionali alla presentazione del Piano alle diverse categorie di utenti: docenti,
genitori, EELL, etc. .
Il presente Piano dell’Offerta Formativa viene presentato anche sul sito della scuola
all’indirizzo: www.comprensivofrosinone3.gov.it e sarà pubblicato anche nel Portale unico
di cui al comma 136 della L.107/2015
Molti dei testi a cui si fa riferimento risultano depositati agli atti della segreteria della
scuola e costituiscono parte integrante del suddetto Piano. Per il principio della
trasparenza che l’Istituto assume totalmente, tutti i documenti sono a disposizione degli
operatori e dei genitori che ne facciano esplicita richiesta presso la Segreteria della
scuola.
7
IL CONTESTO
Il nostro Istituto Comprensivo sorge nella parte alta del comune di Frosinone. I plessi si
trovano nell'area del centro storico della città dove le tradizioni e l’ identità culturale sono
state custodite e tramandate attraverso le varie generazioni. Questo ha determinato un
bacino d’utenza storico, portatore di una memoria collettiva, che è elemento prezioso della
nostra scuola, valorizzato e socializzato attraverso la relazione tra le generazioni. In questo
senso consideriamo il territorio d'appartenenza come luogo di testimonianza delle radici, di
rielaborazione e produzione di cultura, nonché contesto di partecipazione democratica allo
sviluppo socio-economico dei suoi abitanti. Il nostro istituto si arricchisce di alunni
provenienti dalla campagna limitrofa e da alcuni Comuni circostanti. Negli ultimi, dieci anni,
inoltre l’area cittadina ha avuto un forte incremento della popolazione straniera con problemi
di scolarizzazione, alfabetizzazione e convivenza tra culture diverse. In questo territorio in
cui convivono sia stabilità sociale e attaccamento alla propria identità, sia nuovi insediamenti
di diversa provenienza, la nostra scuola svolge un ruolo culturale e sociale di fondamentale
importanza favorire la crescita e promuovere il benessere di ogni singolo alunno, portandolo
all’acquisizione consapevole e responsabile dei diritti e dei doveri che competono a ogni
cittadino.
8
POPOLAZIONE SCOLASTICA
DENOMINAZIONE
ORDINE DI
SCUOLA
NUMERO DI
CLASSI
NUMERO DI ALUNNI
Plesso “Dante
Alighieri”
Scuola dell’infanzia
2
43
Plesso “Dante
Alighieri”
Scuola primaria
8
121
Plesso “Ignazio
DeLuca”
Scuola dell’infanzia
4
86
Plesso “Ignazio
DeLuca”
Scuola primaria
10
200
Plesso “ Pietro
Tiravanti”
Scuola primaria
5
60
Plesso “Fedele
Calvosa”
Scuola dell’infanzia
2
50
Plesso “Vincenzo
Ferrarelli”
Scuola dell’infanzia
3
61
Scuola Frosinone3
Scuola secondaria
di primo grado
15
317
TOTALE ALUNNNI
938
9
IL TERRITORIO
Posizione geografica
Il nostro Istituto si trova nel comune di Frosinone, capoluogo della omonima provincia laziale,
con più di quarantaseimila abitanti. Sorge nella regione storica della Ciociaria, lungo la via
Casilina, dopo il fondovalle del Sacco, fra i monti Lepini (a sud) e i monti Ernici (a nord), lungo
l'affluente di destra del Sacco, il Cosa. Geograficamente costituisce un importante nodo di
comunicazione del Lazio meridionale.
Storia della città
Città volsca con il nome di Frusna e poi romana come Frùsino, nel corso della sua storia a
causa della sua collocazione è stata soggetta a molteplici devastazioni e saccheggi; in
conseguenza di ciò e delle distruzioni dovute ad eventi sismici (il più rovinoso dei quali fu nel
1350) conserva poche seppur importanti tracce del proprio passato, come le rovine
dell'anfiteatro, i reperti conservati nel museo archeologico cittadino e il monumento
funerario del II secolo in località Sant'Angelo.
Sul colle, che domina la valle del Sacco, permane il nucleo centrale della città, la cui prima
espansione è avvenuta sulle colline circostanti; la realizzazione della stazione (1863) a valle
del centro storico ha determinato lo sviluppo edilizio del quartiere omonimo, ma l'espansione
maggiore della città si è realizzata nel corso del Novecento, scendendo disordinatamente
verso la pianura lungo i crinali e le vie di comunicazione: in conseguenza di ciò si distinguono
oggi nell'uso comune una Frosinone alta e una Frosinone bassa.
Realtà economica
A partire dagli anni 1980 si sono registrati consistenti incrementi economici, legati
prevalentemente all’espansione di alcuni fra i principali centri urbani (Cassino, Anagni) e dei
Comuni situati lungo la valle del Sacco, in cui si concentrano i principali complessi industriali.
Frosinone infatti al centro della valle del Sacco è favorita anche da un nodo stradale di
prim’ordine e precisamente dalla Casilina Nord, l’antica via Latina che porta a Roma e la
Casilina Sud che porta a Cassino e quindi a Napoli. C’è poi la via Marittima, trasformata in
superstrada che porta al mar Tirreno e alla pianura Pontina. C’è quindi la strada Anticolana
che porta a Fiuggi e successivamente a Subiaco. Subito dopo la Madonna della Neve si stacca
un’altra strada, la Maria che porta a Sora in contemporanea con la recente superstrada e
10
quindi in Abruzzo fino al mare Adriatico. Inoltre tutta la Provincia di Frosinone è
attraversata dall’autostrada del Sole Roma-Napoli e dalla ferrovia Roma-Frosinone CassinoCaserta. Ancora: tutta una serie di strade secondarie provinciali e comunali a raggiera
partono da Frosinone unendo i vari comuni e centri minori della Provincia. Il dinamismo
demografico ed economico dell’area è riconducibile alla presenza di un consolidato apparato
industriale (chimico, meccanico, alimentare), prevalentemente localizzato nel fondovalle, che
nonostante l’abolizione dell’intervento della Cassa per il Mezzogiorno (1984) continua a
garantire un certo livello di ricchezza, a integrazione e supporto
dell’economia rurale.
Tradizionali l’industria della carta (nella valle del Liri), le alimentari e le tessili (Alatri). Il
turismo ha in Fiuggi un rinomato centro termale. Però la crisi economica che ha investito il
nostro Paese negli ultimi anni non ha risparmiato il nostro territorio dove si sono registrate la
chiusura di diverse industrie ed attività commerciali. Ex area industriale, muove i primi passi
nell'incremento del turismo culturale ed eno-gastronomico; prova ne siano il Festival della
letteratura, quello dei Conservatori e le attività organizzate dall'Accademia di belle arti,
anche grazie al nodo autostradale che ci collega alla capitale in meno di un'ora. La recente
promozione del Frosinone calcio in serie A creerà un indotto di servizi e infrastrutture a
vantaggio della popolazione. La struttura viaria, impostata sull’asse costituito dall’autostrada
Roma-Napoli, rappresenta tuttora la chiave di volta dello sviluppo produttivo locale.
Popolazione
Negli ultimi, dieci anni, inoltre in linea con il dato nazionale si è avuto un forte incremento
degli stranieri il cui numero è più che raddoppiato. In provincia di Frosinone, secondo quanto
emerge dal Dossier Statistico Immigrazione di Idos 2015, risiedono 23.754 stranieri pari al
3,7% della popolazione totale di immigrati che vive stabilmente nel territorio della regione
Lazio.
Tra gli alunni stranieri, più della metà è nata in Italia ma persistono
problemi di
scolarizzazione, alfabetizzazione e convivenza tra culture diverse.
11
SCUOLA TERRITORIO
La nostra Scuola è situata nella parte alta della città di Frosinone, dove si concentrano le sedi
delle Istituzioni del territorio: Municipio, Assessorati, Prefettura, Palazzo della Provincia,
Teatro, Biblioteca, Poste Centrali, Istituti Superiori. La prossimità con l’amministrazione di
queste istituzioni non è soltanto di carattere fisico, ma è reale condivisione e dialogo con la
realtà locale, costruttivo confronto con il contesto socio-economico e le sue istanze di buon
governo, legalità, sussidiarietà e attenzione ai bisogni dei cittadini di Frosinone.
La definizione del nostro PTOF tiene conto delle aspettative e sollecitazioni provenienti dal
territorio urbano, è consapevole del ruolo che è chiamata a svolgere in favore del
“potenziamento dei saperi”
e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per
l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e
delle realtà locali. Il nostro Istituto Comprensivo è inserito all’interno del Centro Storico,
area prevalentemente abitativa e culturalmente variegata, che vede una significativa
presenza di bambini ed adolescenti, ai quali in questi anni si è cercato di dare occasioni
formative anche al di fuori del contesto scolastico, grazie alla presenza di Associazioni e
Centri socio-culturali promossi dagli stessi abitanti della zona.
In questo contesto, produrre cultura fruibile dalle nuove generazioni ha significato cercare di
utilizzare il territorio come luogo concreto nel quale incontrarsi per scoprire, comunicare,
confrontare
esperienze
fisiche
ed
emotive,
che
rischiano
di
rimanere
sepolte
dall’urbanizzazione e dalla frettolosa identificazione dell’io individuale come unico termine di
riferimento sociale.
La nostra istituzione scolastica ha perciò compreso, in questi anni, la necessità di ricoprire un
ruolo attivo nelle zone di sua competenza: diventare un laboratorio di interrelazioni e di
analisi della complessità, favorito anche dalla partecipazione attiva delle famiglie. Come
scuola dell’obbligo ci appare prioritario costruire occasioni motivanti nelle quali i bambini e gli
adolescenti trovino la carica emotiva necessaria a favorire il loro processo di crescita.
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti
del territorio e dell’utenza ed è stato stabilito di sfruttare tutte le potenzialità offerte dal
territorio prevedendo l’organizzazione di attività nelle biblioteca comunale, nel cinema e
teatro, negli impianti sportivi pubblici, nelle parrocchie e la conoscenza dei beni architettonici
presenti nella città. La stesura di percorsi e azioni di apertura al territorio intende
valorizzare la scuola quale comunità attiva e in grado di avviare l’interazione con le famiglie e
con la comunità locale nel rispetto dei ruoli e dei compiti istituzionali.
12
COLLABORAZIONI
•
Partnership di Progetto
•
Accordi di Rete
•
Accordi di Programma
•
Protocolli di Intesa
•
Patrocinio e/o Sponsorizzazioni
SOGGETTI CHE INTERAGISCONO CON LA SCUOLA
ASL :Progetto LA SCUOLA FA BENE A TUTTI (Identificazione e riabilitazione precoce
dei Disturbi Specifici di Apprendimento in età scolastica)
Progetto IO PARLO COSI’ Screening disturbi del linguaggio II° anno Scuola dell’Infanzia
(ASL – CENTRO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE Progetto Integrazione, Educazione
alla Salute, Piani Educativi Individualizzati, Commissione Legge 104
ASSOCIAZIONE VOLONTARI A SCUOLA, CROCE ROSSA ed altre ASSOCIAZIONI
dei territorio Volontari in tutte le iniziative scolastiche, corsi di formazione, convegni,
Concorsi vari ed iniziative locali.
SCUOLE SECONDARIE Progetto Orientamento
ENTE LOCALE Comune Frosinone Servizio Mensa, Servizio scuolabus
Inoltre: Assistenza logistica,
Adeguamento strutture scolastiche
13
ACCORDI DI RETE DI PROGETTO
RETE
SCUOLA
CAPOFILA
SOGGETTI
AZIONI
MUSICALMENTE
IN RETE
Una nota di
colore
I.C. FR3
liceo musicale A.G. BRAGAGLIA
conservatorio di musica «L.
REFICE»
I.C. AQUINO
I.C. CON INDIRIZZO MUSICALE FR
Per favorire la promozione e la
diffusione di cultura musicale
nelle scuole di indirizzo musicale.
Di durata triennale
La scuola.. Un
ponte tra le
diversità
I.C. FR3
I.C. 2 Monte San Giovanni
Campano,
I.C. Aquino,
Il CIPIA 10 di Fr
Inclusione alunni con disabilità
Successo Formativo per tutti
DM8
I.C. FR2
I.C. Fr3
Potenziamento musicale
PROTOCOLLI D’INTESA
Protocollo d’intesa con il Comune di Frosinone per il coordinamento tra la biblioteca Comunale
e la Biblioteca Scolastica.
Progetto «Volontari a scuola «: responsabile
il Prof. Aldo Bruno
stipulato con l’IIS «N.
Turriziani» di Frosinone, con la Caritas, la Croce Rossa Italiana, per attività di recupero
rivolto agli alunni del nostro Comprensivo.
«ECDL» corso per il conseguimento della patente europea, a cura del IIS Brunelleschi Da
Vinci di Frosinone, rivolto agli alunni del nostro Comprensivo.
Progetto «Banca d’Italia», prevede la conoscenza della moneta, e visita guidata, con le classi
terze della Scuola secondaria di primo grado, presso la sede della Banca d’Italia a Roma.
Progetto «Orto botanico» a cura dell’IIS Angeloni, sezione Istituto Agrario
Progetto «Occupabilità» a cura dell’ IIS brunelleschi Da Vinci di Frosinone.
Rete «Deure» a cura del Liceo Righi di Roma
Progetti di Continuità con le classi terze a cura dell’ IIS Angeloni
14
CONVENZIONE ACCREDITAMENTO
L’Istituto è sede di Tirocinio Formativo Attivo per le classi di concorso A043 A345,
insegnanti scuola Infanzia, Primaria, sostegno.
L’Istituto ha stipulato convenzioni con vari Atenei per lo svolgimento del
Tirocinio da parte di studenti frequentanti Corsi di Laurea in Scienze Formazione
Primaria:
Università degli Studi “Roma Tre”
Università LUMSA (Rm)
Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale
15
LA SCUOLA
ISTITUTO
COMPRENSIVO
FROSINONE 3
Il nostro Istituto si compone di quattro plessi di scuola dell’infanzia, tre plessi di scuola
primaria ed uno di scuola secondaria di primo grado. Le sedi scolastiche sono facilmente
raggiungibili sia a piedi che con i mezzi pubblici. La scuola ha una discreta dotazione
tecnologica di base. Alcuni plessi di scuola dell'infanzia, tutti i plessi di scuola primaria e la
scuola secondaria hanno accesso alla rete internet. Diverse aule di scuola primaria e
secondaria di primo grado sono fornite di Lim. Esiste un laboratorio multimediale in ogni
plesso di scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado. Tali laboratori anche se
funzionanti andrebbero aggiornati.
musicali, artistici e informatici,
Nell'Istituto vi
sono inoltre laboratori scientifici,
sale teatrali, palestre. La scuola, per reperire risorse
economiche, partecipa annualmente a diversi bandi di gara di progetti promossi e finanziati
dal Ministero, dalla Regione o dall'Unione Europea. Da un triennio il Comune premia con borse
di studio gli studenti più meritevoli (Pagella d'oro, Solidiamo). Si registrano, inoltre, piccole
donazioni di privati per borse di studio destinate alla valorizzazione delle eccellenze.
16
ESIGENZE DEGLI STUDENTI
L’utenza
del nostro Istituto riflette la situazione sociale
eterogenea
della zona di
Frosinone dove siamo collocati.
Negli ultimi decenni si è registrato un notevole incremento di stranieri. Tale situazione ha
contribuito a modificare notevolmente il territorio e
si è venuta a creare una cultura
eterogenea, estremamente variegata, e caratterizzata sia da immigrazione ma anche da
presenza di fasce medio alte di popolazione.
Il fatto che le famiglie nuove arrivate, risiedano prevalentemente in abitazioni del centro
storico, dove riescono ad avere case con affitti più contenuti, ha determinato una
concentrazione di alunni stranieri nel plesso di scuola dell’infanzia e primaria più a ridosso
del centro. Mentre, negli altri plessi di scuola dell’infanzia e primaria, situati ad una distanza
maggiore dal centro, si registra una presenza minore di alunni stranieri.
Qui la maggior parte dell’utenza risulta provenire da famiglie di estrazione medio e piccoloborghese con una buona situazione socio economica e culturale è connotata , anche , da
bambini residenti in comuni limitrofi, ma con i genitori
che lavorano in città. Inoltre la
maggior parte delle famiglie non presenta situazioni di disagio economico anzi nella maggior
parte dei casi entrambi i genitori lavorano.
Da
una
lettura
dei
dati
si
evince
un'incongruenza
una
squilibrata
distribuzione
relativamente allo stato socio-economico delle famiglie, particolarmente in uno dei plessi, che
risulta essere in realtà medio-basso. Inoltre, nelle vicinanze del centro storico, è presente
una casa famiglia che ospita bambini e ragazzi in condizioni di disagio.
In questi plessi la scarsa disponibilità economica pregiudica la partecipazione a progetti,
visite e viaggi d'istruzione quando non garantisca l'accesso al materiale scolastico di base.
Scarsa è la partecipazione alla vita scolastica da parte delle famiglie in situazione di disagio.
L'Ente locale non riesce a farsi carico di sopperire alla mancanza di risorse delle famiglie
disagiate.
Discorso diverso bisogna fare per la scuola secondaria di primo grado, infatti essendo l’unica
che insiste nella parte più antica della città, raccoglie tutte le fasce economiche e sociali che
negli altri plessi risultano frammentate.
17
SCUOLA INFANZIA
Scuola dell’Infanzia Dante Alighieri
Indirizzo: via Fosse Ardeatine n. 26
Telefono: 0775/2658688
Fax: 0775/2658703
Scuola dell’Infanzia Ignazio De Luca
Indirizzo viale America Latina
Telefono Scuola Infanzia: 0775/2658693
Fax 0775/ 2658702
Scuola dell’Infanzia Fedele Calvosa
Indirizzo: via Fonte Corina n. 26
Telefono: 07 75 265 86 95
Fax: 07 75 265 87 21
Scuola dell’Infanzia Vincenzo Ferrarelli
Indirizzo: via Vincenzo Ferrarelli 13
Telefono: 07 75 265 86 26
18
Scuola Primaria Dante Alighieri
Indirizzo: via Fosse Ardeatine n. 26
Telefono: 0775/2658687
Fax: 0775/2658703
Scuola Primaria Ignazio De Luca
Indirizzo viale America Latina
Telefono : 0775/2658692
Fax 0775/ 2658702
Scuola Primaria Pietro Tiravanti
Il plesso, a seguito di una determinazione
dell’Ente
Locale, è stato allocato
temporaneamente dal 15 settembre 2015
presso il plesso di scuola primaria Dante
Alighieri
19
SCUOLA SECONDARIA
1° GRADO
“ Frosinone 3 ”
Via Fosse Ardeatine 14 – 03100 Frosinone
Tel. 0775/2658669
Fax 0775/2658707
PROGETTO DADA
DIDATTICA PER AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
La Scuola Secondaria di Primo Grado,
nel
presente anno scolastico 2015/2016, ha
attivato il progetto della didattica per ambienti
di apprendimento, denominato DADA con la
trasformazione
degli
ambienti
in
Aule–
Laboratorio. Il Progetto favorisce l’adozione di
nuove e più efficaci strategie didattiche, in cui
sono gli stessi studenti a divenire attori
principali e motivati nella costruzione dei loro
saperi.
E’ dunque evidente il processo di
cambiamento che anima il progetto Dada nel
quale svolge un ruolo fondamentale non solo l’uso
del’ ICT , ma anche e soprattutto l’
organizzazione e la percezione dello spazio
vissuto.
20
Articolazione del corso ad Indirizzo Musicale
Con il D.M.201 del 6 Agosto 1999 è stato attivato l’insegnamento dello “strumento musicale”
nella scuola secondaria di I Grado, riconoscendolo come “integrazione interdisciplinare ed
arricchimento dell’insegnamento obbligatorio della disciplina Musica” (art 1).
Il Corso ad Indirizzo Musicale è una specifica offerta formativa e non va confusa con i
laboratori di attività musicale e strumentale di vario tipo.
Alle 30 ore curriculari si aggiungono 2 ore pomeridiane di strumento musicale.
La materia “strumento musicale”, opzionale, una volta scelta è a tutti gli effetti curriculare,
pertanto in sede di valutazione periodica e finale, il docente esprime un giudizio analitico che
viene riportato sul documento di valutazione, concorrendo al calcolo della media complessiva.
La frequenza del Corso è indipendente dalla sezione della Scuola Secondaria di I Grado, cioè
si può far parte dell’Indirizzo Musicale, qualunque sia la classe assegnata.
Il Corso ha durata triennale, si svolge all’interno della Scuola Secondaria di I Grado, ed è
assolutamente gratuito, mentre resta a carico delle famiglie l’acquisto dello strumento
musicale e dei testi.
Presso l’Istituto Comprensivo Frosinone 3 è attivo dal 2012/2013 e offre gli insegnamenti del
violino, del pianoforte, delle percussioni e della chitarra.
Gli insegnanti sono docenti laureati, abilitati per la classe di concorso “strumento musicale” e
qualificati concertisti.
Le attività si svolgono, in giorni e orari concordati con gli insegnanti all’inizio dell’anno
scolastico, con lezioni pomeridiane di strumento individuali e/o per piccoli gruppi, collettive di
teoria musicale e musica d'insieme, e prevedono due rientri settimanali.
La programmazione dei docenti di strumento tiene conto delle reali potenzialità dei singoli
allievi, affinchè ciascuno possa trarre i maggiori benefici da un’esperienza di indubbia portata
educativa. Un importante momento e’ rappresentato dall’attività di “Musica d’insieme”, svolta
sin dall’inizio, parallelamente alle lezioni individuali di strumento.
I programmi consentono di sostenere, al termine del triennio e per chi lo desidera, l’esame di
ammissione al Conservatorio di musica.
Per accedere al corso è previsto un semplice colloquio: non si tratta di un esame ,ma, di una
prova attitudinale che serve ad orientare la scelta degli alunni in relazione alle specialità
strumentali previste dall’Istituto e nel caso di un numero di iscrizioni superiore alle
possibilità di accoglienza, ad acquisire dati per una eventuale graduatoria di ammissione,
pertanto non occorre avere alcuna esperienza musicale.
La Commissione preposta alla prova attitudinale, composta dai docenti di strumento e dal
Dirigente Scolastico, tiene conto delle preferenze espresse dalle famiglie in merito alla
21
scelta dello strumento. Tuttavia, si riserva la facoltà di indirizzare alcuni alunni allo studio di
uno strumento diverso da quello preferito, sulla base delle valutazioni fatte in sede d'esame.
Ciò si rende indispensabile per garantire la continuità nel tempo dell'offerta formativa in
ambito musicale e la distribuzione omogenea degli alunni in quattro diversi gruppi strumentali,
in funzione della “musica d'insieme“ intesa come didattica caratterizzante del Corso.
Per questo, la richiesta dell'Indirizzo Musicale presuppone un generale convincimento sulla
valenza educativa della musica, oltre alla passione per un singolo strumento.
Si consiglia pertanto alle famiglie, di selezionare sul modulo di domanda online appositamente
predisposto, non solo lo strumento per il quale si intende optare ma tutti gli strumenti,
indicando un ordine di preferenza.
L’ammissione al corso, una volta ottenuta non è revocabile, salvo nuovi ingressi compensativi.
ATTIVITÀ'
Saggi ed esecuzioni strumentali individuali, d'insieme e orchestrali.
Partecipazione a concorsi o rassegne musicali.
Rapporti col Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone ed altre Istituzioni Musicali.
Gli strumenti proposti sono:
Violino
Pianoforte
Chitarra
Percussioni
prof.ssa Rita Petrillo
prof.ssa Barbara Di Mario
prof. Antonio Segneri - Vincenzo Mazzoccoli
prof. Federico Ciammaruconi
22
SPAZI SCOLASTICI
L’istituto dispone, nei suoi plessi, di:
- aree esterne utilizzabili per attività ludico – ricreative;
- spazi interni adibiti all’accoglienza e all’organizzazione di attività comuni;
- aule strutturate per lo svolgimento di attività di laboratorio (informatico, scientifico,
artistico, teatrale, musicale, tecnologico), lettura/biblioteca, sostegno e/o recupero;)
- palestre.
In ogni plesso di Scuola Primaria è presente un laboratorio informatico utilizzato da tutte le
classi.
Nella Scuola Secondaria è presente un laboratorio informatico. Diverse aule sono state
dotate di computer e in molte sono presenti anche delle LIM. Nei plessi di Scuola Primaria
sono state istallate alcune LIM e i docenti effettuano gran parte della loro attività didattica
con l’utilizzo di questo ausilio.
La Scuola Secondaria di Primo grado ha attivato la Didattica per Ambienti Di Apprendimento.
PROGETTO DADA
SERVIZI SCOLASTICI
L’Istituto prevede in ogni plesso di Infanzia e nel plesso Tiravanti di Primaria il servizio di
mensa, gestito dall’Ente Locale attraverso la cooperativa Itaca.
Il trasporto scolastico è organizzato dall’Amministrazione Comunale, a carico delle famiglie.
Nelle Scuole Primarie e nelle Scuole dell’Infanzia è stato organizzato un servizio di pre scuola
dalle ore 7.30 del mattino alle ore 8.00 (Primaria) e dalle 7.30 alle 8.00 (Infanzia), previo
contributo economico da parte delle famiglie, in quanto servizio aggiuntivo non pertinente alla
didattica. Allo stesso modo è stato organizzato un servizio di post-scuola attraverso
convenzioni con cooperative e associazioni sul territorio.
Nella Scuola Primaria è attivo un servizio di Dopo Scuola fino alle ore 18,00.
23
ORARIO DEI PLESSI
Con l'avvio del servizio di mensa nell'Infanzia e nella Primaria, previsto a partire da ottobre,
gli orari delle lezioni avranno il seguente assetto definitivo:
SCUOLA INFANZIA
La scuola funziona per 40 ore settimanali dal lunedì al venerdì. Presente una sezione a
25 ore nel plesso di “Ignazio De Luca ”.
Tempo antimeridiano: dalle ore 8 alle ore 13
Tempo pieno: dalle ore 8 alle ore 16
Entrata dei bambini: dalle ore 8 alle ore 9 al massimo
Uscita antimeridiana: dalle ore 12,00 alle ore 12,30
Uscita pomeridiana: dalle ore15,00 alle ore 16,00
Contrazione dell'orario scolastico, con il solo turno antimeridiano, nei primi 15gg di
scuola per utilizzare in pieno la compresenza dei docenti nel delicato momento del
distacco dai genitori.
Orario definitivo con l'avvio della mensa
- inizio attività: ore 8,00, con ingresso consentito fino alle ore 9,00;
- mensa: dalle ore 12,00 alle ore 13,00;
- orari di prelievo dei genitori: dalle 12,30 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 16,00.
24
SCUOLE PRIMARIE
Le scuole primarie dell’istituto comprensivo sono dislocate su più plessi: Dante Alighieri,
Ignazio De Luca e Pietro Tiravanti. In applicazione della più recente normativa (Legge
169/2008 e CM 22 del 21/12/15) le famiglie hanno la possibilità di scegliere, per le future
classi prime, un orario settimanale articolato tra: 24 ore – 27 ore – 30 ore – 40 ore. Per
l'anno scolastico in corso le famiglie hanno scelto l’orario di frequenza settimanale di 40 ore
nel plesso Pietro Tiravanti. Nel Plesso di Ignazio De Luca la richiesta si è attestata sulle 27
ore distribuita fra l’antimeridiano (sabato incluso) e la settimana corta con un prolungamento
settimanale . Nel plesso Dante Alighieri il modulo scelto è stato a 27 ore con frequenza fino
al sabato.
Sull’Istituto rimangono in vigore tre orari settimanali diversi:
-TEMPO PIENO ( dal Lunedì al Venerdì con servizio mensa)
- la SETTIMANA CORTA (Dal Lunedì al Venerdì con un rientro pomeridiano)
- la SETTIMANA LUNGA (Dal Lunedì al Sabato)
La scelta di iscrivere gli alunni all’orario a Tempo Pieno, a Settimana Lunga o a
Settimana corta viene effettuata dai genitori al momento dell’iscrizione in prima classe.
Plesso
plesso “Dante
Alighieri”
plesso “Ignazio De
Luca”
plesso “Pietro
Tiravanti”
ORARIO
ANTIMERIDIANO dalle 8:10 alle 13:00 dal lunedì al venerdì
Sabato dalle 8:10 alle 12:00
ANTIMERIDIANO dalle 8:10 alle 13:00 dal lunedì al venerdì
Sabato dalle 8:10 alle 12:00
SETTIMANA CORTA: dalle 8:10 alle 13:00 dal lunedì al
venerdì,
un rientro pomeridiano con orario dalle 8:10 alle 15:50
ANTIMERIDIANO dalle 8:10 alle 13:10 dal lunedì al
venerdì,
un rientro pomeridiano con orario dalle 8:10 alle 15:10
TEMPO PIENO dalle 8:10 alle 16:10 dal lunedì al venerdì
25
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
Nella scuola secondaria di primo grado sono previsti due modelli
organizzativi:
30 ore settimanali (tempo normale): 5 ore 30 ore settimanali (settimana breve): dal
al giorno, tutte al mattino, per 6 giorni lunedì al venerdì
settimanali;
SCUOLA
GRADO
SECONDARIA DI
PRIMO
I NDIRIZ ZO M USIC ALE
32
ORE SETTIMANALI
Alle discipline del modulo precedente si uniscono 2 ore di teoria e pratica musicale
Le ore di insegnamento, attuate in orario pomeridiano, sono destinate alla pratica strumentale
individuale e/o per piccoli gruppi anche variabili nel corso dell’anno, all’ascolto partecipativo,
alle attività di musica d’insieme, nonché alla teoria e lettura della musica che è stata
impartita per gruppi strumentali.
Obiettivo formativo essenziale della musica d’ insieme è la maturazione di una dimensione
intersoggettiva e pubblica dell’ evento musicale stesso, che fornisce un efficace contributo al
senso di appartenenza sociale.
26
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
DISTRIBUZIONE MEDIA SETTIMANALE DEL MONTE ORE OBBLIGATORIO
SCUOLA DELL'INFANZIA
TEMPI
ORARI
SPAZI
atrio (per tutte le sezioni)
ATTIVITA’
giochi e attività collettive in gruppi spontanei
8.00 - 9.00
sezione
9.00 -10.00
sezione
attività , di routine (il cerchio dei mattino,
l’appello, il calendario, gli incarichi giornalieri, la
merenda, l’igiene personale...) che favoriscono
l'autonomia dei bambini, la socializzazione, la
condivisione delle regole e dei modi di stare
insieme a scuola.
10.00 -12.00
sezione e/o altri spazi, interni
ed esterni.
Attività educative e didattiche, come
psicomotricità, attività musicale, religione
cattolica e attività alternative, secondo l’orario
previsto del giorno, con medio e/o grande
gruppo.
12.00- 14.00
bagno, mensa, sezione e/o
giardino
Igiene personale, pranzo, igiene personale e
giochi liberi in sezione o in giardino.
14.00 -15.30
sezione e/o altri spazi
attività educative e didattiche a grande o a
medio gruppo.
sezione
riordino dei materiali, riepilogo delle attività
svolte durante la giornata, preparazione
all'uscita.
15.30- 16.00
27
PROSPETTO DISCIPLINE SCUOLA PRIMARIA
Classi 28 ORE
(29 unità disciplinari)
Classi 27 ORE
(28 unità disciplinari)
Classe
I
Classe
I
Classe
II
Classe
III
Classe
IV
Classe
V
Classe
I
Classe
III
Classe
IV
Classe
V
Italiano
8
8
8
7
7
7
11
10
10
10
Matematica
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
Inglese
2
2
2
3
3
3
2
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Geografia
1
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Cittadinanza e Costituzione
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
Scienze
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Motoria
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Arte
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
Musica
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
Informatica
-
-
-
-
-
-
1
1
1
1
Religione
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
28
29
29
29
29
29
35
35
35
35
Materie
Totale Unità Disciplinari
Classi 40 ORE
28
Scuola Secondaria primo grado
Monte ore, dal 15 settembre 2014
Modulo a 30 ore (29+1)
Giorni di lezione N. 5 / 6
Disciplina
Ore settimanali
Italiano
6
Storia e Geografia
3
Inglese
3
Francese
2
Matematica e Scienze
6
Tecnologia
2
Arte e Immagine
2
Musica
2
Scienze Motorie
2
Religione
1
Latino
1
29
LE SCELTE ORGANIZZATIVE
ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO
Ruolo / Funzione
Dirigente Scolastico
Direttore dei Servizi Generali ed
Amministrativi
Primo collaboratore del Dirigente Scolastico
Secondo collaboratore del Dirigente
Scolastico
AREA 1 GESTIONE
POF:(gestione e raccordo
offerta formativa)
AREA 2 Bes e Sostegno
Funzione
Strumentale
AREA 3 Informatica e nuove
tecnologie
AREA 4 Continuità ed
orientamento docenti:
AREA 5 Visite e viaggi di
istruzione e rapporti con il
territorio docenti
Referente Scuola Secondaria di Primo grado
Referente Scuola
“Dante Alighieri”
Primaria
“Ignazio De Luca”
“Pietro Tiravanti”
Referente Scuola
“Dante Alighieri”
Infanzia
“Fedele Calvosa”
“Ignazio De Luca”
“Vincenzo Ferrarelli”
Animatore Digitale
Referente per l’inclusione CTS
scuola Infanzia e Primaria
Segreteria Docenti
scuola Secondaria I grado
Segreteria Didattica
scuola Infanzia e Primaria
scuola Secondaria I grado
Protocollo e Affari Generali
Nominativo
Prof.ssa Monica Fontana
Dott.ssa Cibelli Maria Laura
Dott.ssa Francesca Pacciani
Dott.ssa Giovanna Minieri
Docente: Emanuela Grande
Docenti: Carmen Tomassi, C Simona
Compagnone, Liorna, Stirpe
Docente: Michela Marini
Docenti:Alessia Sanità, Adriana
Roccatani
Docente: Carnevale Michelino
Prof.ssa MariaRosaria Sanità
Ins. Emilia Capogna
Ins. Loredana Noviello
Ins. Emilia Capogna
Ins. Felice Testa
Ins. Adriana Roccatani
Ins. Sabrina Spaziani
Ins. MariaAntonietta Reali
Ins. Michela Marini
Ins. Simona Compagnone
Antonella Coratti
Annarita Testa
Franca Polise
Angela Perciballi
Silvana Adragna
30
GLI ORGANI GESTIONALI PER L’AUTONOMIA
FUNZIONALE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
POTERE DELEGATO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO
PRIMO COLLABORATORE










Sostituisce il Dirigente scolastico svolgendo tutte le sue funzioni in caso di
assenza
Collabora con il DS per la gestione organizzativa dell’Istituto
Organizzazione dell’orario e degli adattamenti di orario
Supervisione delle sostituzione dei docenti assenti
Collaborazione con i coordinatori di classe nei rapporti con le famiglie
Verbalizzazione delle sedute del Collegio dei Docenti
Coordinamento tra Dirigente e docenti, nonché fra scuola ed enti locali
Assistenza nella predisposizione di circolari ed ordini di servizio
Relazioni con il personale scolastico, con le famiglie degli alunni
Forniture ai docenti di documentazione e materiali inerenti la gestione interna
dell’istituto
SECONDO COLLABORATORE





Collabora con il DS e con il primo collaboratore per la gestione organizzativa
dell’Istituto
Sostituzione dei docenti assenti
Verbalizzazione delle sedute del Collegio dei Docenti
Relazioni con il personale scolastico, con le famiglie degli alunni e comunicazione
al DS delle problematiche emerse
Raccolta dei materiali relativi alle programmazioni e ai progetti formativi
31
POTERE DELEGATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI
FUNZIONI STRUMENTALI
Le funzioni strumentali rispondono all’esigenza di dedicare specifiche risorse umane al
rinforzo di alcuni punti critici del funzionamento della scuola.
Ai fini dell’efficacia dell’organizzazione delle sezioni, in cui è strutturato l’Istituto, si
individuano le seguenti funzioni strumentali all’interno delle aree previste dal CCNL.
AREA 1
GESTIONE POF:(gestione e raccordo offerta formativa)
AREA 2
BES E SOSTEGNO
AREA 3
INFORMATICA E NUOVE TECNOLOGIE;
AREA 4
CONTINUITÀ ED ORIENTAMENTO
AREA 5
VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE E RAPPORTI CON IL TERRITORIO
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
Sono individuate le seguenti aree di competenza
•
•
•
•
Area dei Linguaggi:
Area logico-matematica:
Area artistico-musicale
Area disagio:
32
COMMISSIONI
Le Commissioni formulano proposte al Collegio dei docenti in relazione all’ambito di
competenza (ampliamento dell’Offerta formativa, attività integrative, aggiuntive,
extracurricolari). Sono istituite dal Collegio dei Docenti e svolgono la loro attività in
collaborazione con le Funzioni Strumentali dell’Area di riferimento.
COMMISSIONE PTOF
COMMISSIONE PIANI DI MIGLIORAMENTO
COMMISSIONE INVALSI
COMMISSIONE SPORT E SPETTACOLO
COMMISSIONE ORARIO
COORDINAMENTO TFA
REFERENTE PROGETTO CINEMA E TEATRO
COMMISSIONE ALUNNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
33
GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE
Compiti del GLI:






rilevazione dei BES presenti nella scuola;
raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere
anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole
e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;
focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle
strategie/metodologie di gestione delle classi;
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi
sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della
legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art.
10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ;
elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli
alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di
Giugno).
DOCENTI: Ins. Simona Compagnone e Prof. Carmen Tomasso
• FUNZIONI STRUMENTALI
• COMMISSIONE BES
• COORDINATORI DIPARTIMENTI
34
IL NOSTRO PROGETTO EDUCATIVO
La Mission è la risposta alle esigenze del territorio e dell’utenza della nostra scuola,
che attiva processi da sviluppare con azioni ed iniziative specifiche. Essa si
caratterizza come:
STAR BENE A SCUOLA INSIEME PER IL SUCCESSO
FORMATIVO
La Mission, asse portante della nostra offerta formativa, consiste nella promozione di
un'azione educativa volta al soddisfacimento dei bisogni dei bambini e dei ragazzi
attraverso la valorizzazione dell'individualità e della diversità, della cultura e dei
saperi.
La missione della scuola è definita in modo chiaro ed è condivisa nella comunità
scolastica: la scuola che vuole essere “una scuola capace di formare “l’uomo libero del
domani” affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a
essere”, offrendo un contesto di apprendimento attento e rispondente alle esigenze
della società odierna, fondato sui valori di consapevolezza, responsabilità, reciprocità,
rispetto, benessere e autonomia.
Conosciuta ed analizzata la situazione interna dell’IC di Frosinone3, nel contesto socio
culturale ambientale in cui è inserito, si pone come fondamentale, per il
raggiungimento degli obiettivi di acquisizione e di crescita personale, culturale e
sociale via via più profondo e approfondito, il MIGLIORAMENTO DELLE RELAZIONI
INTERPERSONALI tra alunni, tra alunni ed insegnanti, tra alunni ed operatori della
scuola, tra docenti del plesso e dei plessi tra loro, tra operatori tutti della scuola, tra
personale interno e genitori, tra personale interno ed enti esterni di riferimento.
Riconoscere le proprie emozioni, gestire il proprio comportamento, relazionarsi con gli
altri in maniera positiva e costruttiva, in un’ottica di confronto e di crescita
Quindi la scuola progetta e mette in atto percorsi individualizzati e personalizzati
nell’ottica dell’integrazione e dell’inclusione di tutti gli alunni che hanno bisogni
educativi speciali
Privilegia gli interessi, le capacità e le “formae mentis” di ciascun alunno
Agevola l’inserimento degli alunni nel contesto sociale in cui vivono con una sensibilità
ed una vision europea e mondiale Progettare e realizzare azioni/interventi che devono
garantire il successo formativo degli alunni, favorire la continuità tra i diversi
segmenti del sistema istruzione, favorire l’orientamento scolastico e professionale al
fine di elaborare un progetto di vita.
35
… e allora la nostra Scuola dovrà essere un luogo di:
1- DIRITTO ALLO STUDIO
Garantendo l’esercizio effettivo del diritto allo studio e superando le diversità di
sesso, razza, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche,
condizioni
socioeconomiche
2- PARI OPPORTUNITA’
Creando le
pari opportunità nella crescita culturale, rimuovendo gli ostacoli
e
adoperandosi affinché ogni attività didattica sia rivolta alla totalità delle alunne e
degli alunni
3- PROMOZIONE CULTURALE E SOCIALE
Valorizzando le risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni culturali e
professionali, gruppi di volontariato, organismi privati) per un progetto educativo
ricco e articolato, affinché l’offerta formativa della scuola non si limiti alle sole
attività curricolari
4- CITTADINANZA ATTIVA
Favorendo il senso di appartenenza e di responsabilità attraverso la pratica costante della partecipazione collaborativa - dell’educazione alla legalità - degli interventi di
prevenzione del disagio affettivo e sociale
5- SVILUPPO DELLE POTENZIALITA’
Differenziando la proposta formativa e favorendo il pieno sviluppo delle potenzialità
di ogni alunno nel rispetto e nella valorizzazione della sua identità personale, culturale
e sociale
36
6- FLESSIBILITA’
Personalizzando e diversificando gli interventi formativi attraverso scelte di
flessibilità di tipo organizzativo/didattico
7- CORRESPONSABILITA’
Promuovendo la corresponsabilità educativa con la famiglia attraverso la condivisione
di obiettivi e strategie garantendo una chiara informazione
8-TRASPARENZA, IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’
Assicurando il regolare funzionamento dei servizi e delle attività educative (in
applicazione delle norme sancite dalla legge
e dalle disposizioni contrattuali ) e la
comunicazione interna
9- CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
Favorendo il successo formativo di ogni alunno attraverso la realizzazione di un
contesto positivo e collaborativo in continuità educativa tra i diversi gradi di
istruzione
10- PULIZIA E SICUREZZA
Garantendo
buone
condizioni igieniche
e ambientali e assicurando, mediante
l’attivazione di un servizio interno di protezione e prevenzione,
la sicurezza interna
ed esterna dell’utenza e dello stabile
11 - VALUTAZIONE
Verificando e valutando il processo dell’insegnamento- apprendimento e del
funzionamento della scuola secondo
anche attraverso
indicatori e
criteri stabiliti collegialmente,
la pratica di monitoraggio al fine di migliorare e /o modificare
procedure e attività svolte
37
Il portachiavi/ Curricolo d’Istituto
Nel piano dell’offerta formativa è di centrale importanza il
CURRICOLO D’ISTITUTO
E’ stato predisposto nel rispetto delle Indicazioni Nazionali 2012.
Organizza e descrive l’intero percorso formativo che l’alunno compie e nel quale si
fondono i processi relazionali e cognitivi. La sua elaborazione è il terreno su cui si
misura la capacità progettuale della nostra Scuola, attenta ai bisogni della Persona e al
suo bagaglio conoscitivo, per arrivare così ad individuare gli aspetti delle competenze
chiave del processo formativo e cognitivo
 COMPETENZE CHIAVE DEL
COMPETENZE CHIAVE DEL
PROCESSO FORMATIVO
PROCESSO COGNITIVO
 Costruzione del sé
 Imparare ad imparare
Accettare se stessi e gli altri, attraverso
Organizzare il proprio apprendimento,
continui confronti per accrescere
individuando, scegliendo ed utilizzando
l’autostima e per valorizzare le differenze
varie fonti, anche in funzione dei tempi
disponibili, acquisendo così le proprie
strategie e un personale metodo di
studio
 Individuare collegamenti e relazioni
Individuare e rappresentare
collegamenti e relazioni tra fenomeni,
eventi e concetti anche appartenenti a
 Orientamento
più ambiti disciplinari
orientarsi nel proprio ambiente, nella
scuola e nel territorio
Riflettere sulla proprio identità e sul
proprio progetto di vita attraverso
percorsi di orientamento.
 Acquisire ed interpretare
informazioni
Riconoscere le proprie attitudini e i propri
Riconoscere ed interiorizzare
limiti, riflettendo con crescente
stimoli e
38
consapevolezza sulle proprie scelte.
Interagire con gli individui, organizzazioni
scolastiche, sociali e territoriali che
possano contribuire alla propria formazione
continua
informazioni provenienti dall’ambiente
Acquisire ed interpretare criticamente
l’informazione ricevuta in diversi ambiti,
valutarne attendibilità ed utilità,
distinguere i fatti dalle opinioni
l portachiavi/ Curricolo d’Istituto
COMPETENZE CHIAVE DEL PROCESSO
continua…
l portachiavi/ Curricolo d’Istituto
FORMATIVO
 Relazione con gli altri
Interagire in gruppo fino a comprendere i
diversi punti di vista e a valorizzare le
proprie e le altrui capacità. Gestire la
COMPETENZE CHIAVE DEL
PROCESSO COGNITIVO
 Comprendere e comunicare
conflittualità per contribuire
Comprendere messaggi di genere
all’apprendimento comune e alla
diverso e di varia e graduale
realizzazione di attività collettive.
complessità.
Cogliere la diversità degli altri come
Usare linguaggi diversi per comunicare
opportunità di crescita ed arricchimento.
eventi, fenomeni, principi, concetti,
Rispettare l’altro da sé
norme, procedure e stati d’animo
 Educazione alla cittadinanza attiva
Conoscere, comprendere e condividere le
regole del convivere civile.
Valorizzare il proprio ruolo di cittadino
 Progettare e risolvere problemi
attraverso i valori comunitari, nel rispetto
Affrontare le varie situazioni
di tutte le identità culturali.
problematiche ed essere in grado di
Considerare l’ambiente e i beni culturali un
individuare le soluzioni più idonee fino
patrimonio da salvaguardare e valorizzare
ad utilizzare contenuti e metodi delle
attraverso la conoscenza e il rispetto.
diverse discipline.
39
Conoscere e rispettare i valori sanciti dalla
Elaborare e realizzare progetti
Costituzione.
riguardanti le proprie attività di studio,
Sviluppare e arricchire in continui
utilizzando le conoscenze apprese e
confronti il senso di legalità
mettendole in relazione, definendo
strategie di azione e verificando i
risultati raggiunti
Tali competenze si sviluppano gradualmente nell’arco dell’età che va dai 3 ai 14 anni e
devono essere adattate alla crescita individuale e al contesto della classe. Sono punti
di riferimento per l’elaborazione dei progetti e per la stesura della programmazione di
ogni Consiglio di intersezione, interclasse e classe e si concretizzano nei piani di lavoro
e dei vari laboratori. Alla base di ogni tipo di attività sia laboratoriale, sia integrativa,
sia curriculare ciascun dipartimento ha elaborato i propri obiettivi di apprendimento
generali
40
CURRICOLO VERTICALE
La nostra scuola intende caratterizzare la sua proposta didattica e formativa, per gli
alunni dai 3 ai 14 anni, in modo da garantire la continuità dei percorsi di
apprendimento. E’ quindi impegnata nella realizzazione di un curricolo verticale che
faccia da sfondo alle programmazioni e che costituisca un reale patto educativo con le
famiglie.
Per sviluppare pienamente le potenzialità di ciascun alunno nella direzione di quanto
stabilito dalle Indicazioni Nazionali, individuiamo alcuni principali elementi su cui
basarci e che ci siano di supporto nell’azione didattica:




Curricolo verticale delle diverse discipline;
Condivisione di percorsi didattici di continuità tra i tre ordini di scuola;
Attività di formazione in servizio dei docenti;
Valorizzazione del territorio e delle sue risorse culturali e ambientali.
41
Dateci e diamoci un voto
VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE DELLA SCUOLA
La scuola dell’autonomia deve continuamente valutare se stessa e usare i risultati di
quest’azione al fine di un miglioramento costante della propria condotta.
“L’autovalutazione ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera
organizzazione dell’offerta formativa e didattica della scuola, per svilupparne
l’efficacia, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o emergenti da valutazioni
esterne” (dalle Indicazioni Nazionali).
Bisogna distinguere una valutazione strettamente didattica, volta ad apprezzare i
processi e gli esiti dell’apprendimento, una valutazione di istituto, volta a rilevare le
caratteristiche del servizio erogato e a mettere in campo quelle buone pratiche che
ne consentano un continuo miglioramento e una valutazione di sistema, orientata a
cogliere le grandi tendenze, il rapporto costo/benefici, i macro-indicatori, il peso delle
variabili territoriali e socio-ambientali.
A partire dal corrente anno scolastico 2014-2015, tutte le scuole sono coinvolte in un
percorso, di durata triennale, rivolto all’avvio e alla messa a regime del procedimento
di valutazione del sistema educativo di istruzione. Seguendo i principi e i criteri
indicati nella direttiva 18-09-2014, n.11, la nostra scuola si doterà degli strumenti
organizzativi necessari a procedere all’autovalutazione di Istituto e si impegna ad
acquisire competenze adeguate per il pieno sviluppo del procedimento di valutazione.
Siamo sicuri infatti che un buon processo valutativo ci consentirà di crescere nella
qualificazione del nostro servizio educativo e di potenziare la nostra offerta
formativa.
42
Ciò che si raccoglie
  VALUTAZIONE DIDATTICA  
La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e
degli apprendimenti e ha una preminente funzione didattica, “di accompagnamento dei
processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”. Attraverso il
monitoraggio dei percorsi curricolari “attiva le azioni da intraprendere, regola quelle
avviate, promuove il bilancio critico su quelle portate a termine” (dalle Indicazioni
Nazionali). La valutazione non deve avere un carattere selettivo, ma, nel rispetto del
fine formativo della scuola, deve tendere alla riduzione della dispersione scolastica e
dell’insuccesso scolastico e al rafforzamento delle competenze di base degli studenti
rispetto alla situazione di partenza.
La valutazione stessa è quindi un processo e deve essere guidata dalla necessità di
assumere decisioni finalizzate a ben calibrare le ulteriori esperienze educative degli
studenti.
Il processo valutativo si esplica in tre momenti fondamentali:
1- ex ante – valutazione diagnostica – livelli di partenza
2- in itinere – valutazione formativa – processi
3- post quem – valutazione sommativa – esiti e risultati
Valutazione diagnostica
si rileva la situazione di partenza sotto il profilo socio-
affettivo e cognitivo attraverso:
a) la raccolta di informazioni tramite colloqui con le famiglie con gli insegnanti
del grado scolastico precedente
b) l’ esame della scheda di valutazione della classe di provenienza
c) la somministrazione di test d'ingresso
d) le
osservazioni sistematiche sul comportamento, la socializzazione, la
partecipazione, l'impegno, l'interesse, l'attenzione. La situazione di partenza viene
rilevata ad inizio anno scolastico e discussa durante i Consigli dei mesi di ottobre
e novembre
43
Valutazione formativa
accompagna l’intero percorso didattico; è un elemento che
concorre a determinare il quadro stesso dell’attività educativa, in quanto ha il compito
di renderne possibile una rapida ristrutturazione, adeguandola alle necessità
individuali degli alunni.
Essa è il risultato degli esiti delle prove soggettive ed
oggettive di profitto (produzioni di vario genere, verifiche, compiti in classe,
interrogazioni, colloqui, elaborati vari) e dei progressi del processo di apprendimento
riferito alle effettive potenzialità dell’alunno sempre in relazione alla situazione di
partenza. Le prove di profitto, comprese quelle scritto- grafiche, avranno di norma
cadenza periodica. Nella scuola secondaria di primo grado gli elaborati prodotti,
sollecitamente valutati e controfirmati dal docente, saranno conservati in luogo
adeguato. I risultati delle prove e delle osservazioni sistematiche saranno raccolti nel
registro personale dell’insegnante
Valutazione sommativa
Si colloca al termine degli interventi formativi e alle
scadenze quadrimestrali. Costituisce ed esprime il bilancio complessivo sul livello di
conoscenza e di maturazione dell’alunno tenendo conto sia delle condizioni di partenza
che dei traguardi raggiunti.
Sulla base di questi criteri il Consiglio deciderà
l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva. Tale valutazione
dall’a.s.
2008-2009 viene formulata in voti espressi in decimi sul documento di valutazione
che riporta anche le voci generali in sintonia con gli OSA di ogni singola disciplina. Gli
esiti delle attività integrative saranno tenuti in debita considerazione nella
valutazione dell’alunno e nella formulazione del giudizio globale.
I docenti
interessati a queste attività , oltre a tenere aggiornate le presenze degli alunni e gli
argomenti degli incontri, formuleranno un giudizio sugli obiettivi che il singolo alunno
ha raggiunto
44
VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA
Nelle varie riunioni dei gruppi disciplinari (dipartimenti) e nel collegio dei Docenti è
stata elaborata, discussa e concordata la seguente
tabella dei voti e delle corrispondenti valutazioni SCUOLA PRIMARIA
Voto
4
blablablablablablablablabla
Possiede conoscenze frammentarie, lacunose ed estremamente limitate
La comprensione risulta inadeguata rispetto agli obbiettivi minimi,
l’esposizione è confusa e non coerente
5
Possiede conoscenze frammentarie e superficiali, deve essere guidato per
riuscire ad organizzarle
Esegue compiti semplici non sempre corretti
Sa effettuare analisi parziali e ha difficoltà di sintesi
L’esposizione risulta povera e limitata
6
Possiede una conoscenza degli elementi essenziali
dell’argomento. Ha raggiunto le abilità minime richieste in tutti gli ambiti
disciplinari
7
8
Possiede un discreto grado di conoscenze nelle varie aree disciplinari. Sa
ordinare e sintetizzare contenuti in modo corretto ed autonomo
L’esposizione, seppur essenziale, è corretta
Possiede una buona conoscenza dei contenuti e padronanza delle procedure
L’esposizione è appropriata
Autonomo e completo nell’esecuzione dei compiti assegnati
9
Possiede piene e complete conoscenze in tutti gli ambiti disciplinari
Sa cogliere e stabilire relazioni, effettua analisi e sintesi appropriate,
coerenti e approfondite. Rielabora contenuti in modo creativo e personale
10
Possiede una conoscenza completa ed approfondita, una elaborazione ricca
e personale e una piena padronanza delle procedure
E’ in grado di utilizzare in modo preciso il linguaggio specifico di ogni
disciplina e sa applicare contenuti e procedure in diversi contesti
45
VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
Nelle varie riunioni dei gruppi disciplinari (dipartimenti) e nel collegio dei Docenti è
stata elaborata, discussa e concordata la seguente
tabella dei voti e delle corrispondenti valutazioni SCUOLA SECONDARIA
SCRITTO
VOTO
4
5
ORALE
Compito con numerosi errori gravi
Risposte confuse e/o errate con
e/o incompleto
esposizione stentata
Compito con vari errori e superficiale
Conoscenze incomplete,
rielaborazione superficiale,
esposizione semplice e poco chiara
6
7
8
Compito svolto parzialmente e con
Conoscenze elementari,
errori non gravi, oppure con errori
rielaborazione sommariamente
non gravi, ma numerosi
corretta, esposizione semplice
Compito completo con qualche
Conoscenze essenziali,
errore non grave e/o varie
rielaborazione corretta,
imprecisioni
esposizione semplice e chiara
Compito svolto completamente
Conoscenze appropriate,
Qualche imprecisione
rielaborazione corretta,
esposizione chiara
9
10
Compito svolto completamente con
Conoscenze complete,
lievi imprecisioni ma con chiarezza
rielaborazione corretta,
formale
esposizione chiara e curata
Compito svolto completamente e
Conoscenze complete,
corretto con chiarezza formale ed
rielaborazione corretta e
espressiva
personale, esposizione chiara e
curata
46
VALUTAZIONE DIDATTICA / COMPORTAMENTO
Essendo previste osservazioni specifiche per il Comportamento [da valutare in decimi
a partire dal 2008-2009 secondo l’art. 2 del D. L. 137 del 1 sett. 2008], restano da
osservare in ingresso e nel corso del percorso all’interno della scuola media i seguenti
obiettivi educativi, le cui voci saranno utilizzate nei giudizi quadrimestrali e che
potranno essere richiamate sui Registri personali utilizzando le relative sigle:
voci da spuntare
Rispetto del Regolamento d’istituto √
Rispetto degli altRi e dell’istituzione
scolastica
√
Frequenza √
Impegno √
Interesse e partecipazione alle attività √
Socializzazione √
inteRazione con l’altRo √
47
VALUTAZIONE DIDATTICA / Comportamento
Scuola primaria
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
voci da appuntare
DESCRITTORE
DESCRITTORE
POSITIVO
NEGATIVO
L’ alunno condivide con il
L’alunno mostra difficoltà
INDICATORI
RAPPORTI CON
I COETANEI
RAPPORTI CON
GLI ADULTI
RISPETTO DELLE
REGOLE E DEI
MATERIALI
IMPEGNO
gruppo classe il rispetto delle
nell’ allacciare rapporti con i
regole comuni, dei valori della
compagni. Stabilisce rapporti
cooperazione e della
positivi solo con un gruppo
solidarietà
L’ alunno si mostra corretto
ristretto di compagni
con gli adulti dai quali cerca
approvazione e
riconoscimento
L’alunno assume atteggiamenti
poco corretti e/o oppositivi
L’alunno conosce ed osserva
le regole della vita scolastica
ed assume comportamenti
responsabili
L’alunno non rispetta le regole di
convivenza. Osserva
L’alunno si mostra
motivato, presta
attenzione continua alle
varie attività, che svolge in
modo produttivo e regolare
L’alunno partecipa alle attività
scolastiche In modo dispersivo e
superficialmente le regole della vita
scolastica e vi si adegua solo dopo
ripetuti richiami
passivo. Necessita di guida e
sollecitazioni continue per
svolgere il proprio lavoro
48
VALUTAZIONE DIDATTICA / Comportamento
Scuola primaria
INDICATORI
VALUTAZIONE
Comportamento responsabile ed adeguato alle diverse situazioni
10
Comportamento sempre corretto
9
Comportamento sostanzialmente corretto
8
Comportamento abbastanza corretto
7
Comportamento non sempre corretto ed adeguato
6
Comportamento irresponsabile ed inadeguato nelle diverse
situazioni
5
49
VALUTAZIONE DIDATTICA / Comportamento
Scuola secondaria
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
INDICATORI
VALUTAZIONE
Scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto
Scrupoloso rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica
Frequenza assidua, rari ritardi e/o uscite anticipate
10
Puntuale e serio svolgimento delle consegne scolastiche
Interesse e partecipazione propositiva alle lezioni ed alle attività
della scuola
Ruolo propositivo all’interno della classe e ottima socializzazione
Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto
Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica
Frequenza assidua ,alcuni ritardi e/o uscite anticipate
9
Costante adempimento dei doveri scolastici
Interesse e partecipazione attiva alle lezioni
Equilibrio nei rapporti interpersonali
Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe
Osservazione regolare delle norme fondamentali relative alla vita
scolastica
Alcune assenze, ritardi e/o uscite anticipate
8
Svolgimento regolare dei compiti assegnati
Discreta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche
Correttezza nei rapporti interpersonali
Ruolo collaborativo al funzionamento del gruppo classe
Episodi limitati e non gravi di mancato rispetto del regolamento
scolastico
Ricorrenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate
7
Saltuario svolgimento dei compiti assegnati
Partecipazione discontinua all’attività didattica
Interesse selettivo
50
Rapporti sufficientemente collaborativi con gli altri
Episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico, anche
soggetti a sanzioni disciplinari
Frequenti assenze e numerosi ritardi e/o uscite anticipate
6
Mancato svolgimento dei compiti assegnati
Scarsa partecipazione alle lezioni e disturbo dell’attività didattica
Disinteresse per alcune discipline
Rapporti problematici con gli altri
Mancato rispetto del regolamento scolastico
Gravi episodi che hanno dato luogo a sanzioni disciplinari
Numerose assenze e continui ritardi e/o uscite anticipate
5
Mancato svolgimento dei compiti assegnati
Continuo disturbo delle lezioni
Completo disinteresse per le attività didattiche
Comportamento scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni
Funzione negativa nel gruppo classe
►Si sottolinea che il voto di comportamento scaturisce comunque da una
mediazione tra profitto disciplinare e condotta
51
 DIARI DELLA VALUTAZIONE 
REGISTRO DI CLASSE:
funge da documento ufficiale per registrare le assenze e i
ritardi degli alunni, le attività, i compiti assegnati, le comunicazioni e gli avvisi, e
diventa anche un importante strumento di valutazione poiché su esso vanno riportate
le eventuali note di comportamento ( non solo negativo) che concorreranno alla
valutazione del processo educativo
REGISTRO PERSONALE:
è il documento su cui il docente riporta le attività/lezioni del
giorno, con osservazioni, voti, comportamento e tutto ciò che concorre alla definizione
del processo formativo dell’alunno nonché alla sua valutazione. Nella scuola secondaria
tale strumento è digitale.
REGISTRO
DELLE ATTIVITÀ LABORATORIALI:
le attività integrative vengono valutate
secondo gli stessi criteri ed hanno un valore riconosciuto nella formulazione del
giudizio globale dell'alunno. Gli insegnanti interessati a queste attività , oltre a
tenere aggiornate le presenze degli alunni e gli argomenti degli incontri, formuleranno
un giudizio sugli obiettivi che il singolo alunno ha raggiunto
SCHEDA
DI VALUTAZIONE:
è il documento in cui il consiglio di classe registra il voto
del comportamento e il profitto delle singole discipline, valutando, così, il percorso
educativo e didattico dell’alunno. La consegna della scheda avverrà alla fine di ogni
quadrimestre . Questa costituisce ed esprime il bilancio complessivo sul livello di
maturazione dell’alunno tenendo conto sia delle condizioni di partenza che dei
traguardi raggiunti. Tale valutazione formativa dall’a.s. 2008-2009 viene formulata in
voti
52
dalla cattedra
METODOLOGIA DIDATTICA
Nel rispetto della specificità disciplinare, di formazione di ciascun docente e
della libertà di insegnamento, l'impostazione dell'azione didattica risponderà ai
seguenti criteri condivisi dai docenti di ogni ordine di scuola:
 Motivazione affettiva all'apprendimento: che recuperi, consolidi e arricchisca
l'interesse e razionalizzi le aspettative dell'alunno
 Nonsoloinsegnamento: l’alunno si scopre protagonista del proprio apprendimento
attraverso osservazioni dirette, indagini individuali o di gruppo, avvio alla ricerca,
momenti operativi che il docente-animatore- facilitatore propone
 Coordinamento e coerenza fra i vari insegnanti: sia nella scelta di atteggiamenti
e di stili educativi comuni, sia nell'organizzazione degli interventi e della proposta dei
contenuti
 Insegnamento personalizzato e individualizzato come risposta agli stili di
apprendimento
dell’alunno
 Diversificazione degli approcci didattici: molteplici tipologie di lezione, diversi
stili di conduzione, attività collettive, individuali e di gruppo variamente organizzate
e diversificate negli scopi
 Conoscenza ed esperienza:
contenuti e occasioni operative favoriscono lo
sviluppo delle attitudini, la formazione ed il consolidamento del pensiero astratto
 Modello metodologico multidisciplinare : l’alunno si abitua ad affrontare un
problema secondo l'ottica delle diverse discipline tenendo conto delle possibili
varianti
 Avvio alla ricerca: scoperta che permette all'alunno di sentirsi coinvolto nel
percorso culturale e che fornisce un metodo di studio stimolante ed aperto
 Apprendimento cooperativo: interattività che permette agli alunni di sentirsi
parte integrante del processo di apprendimento/insegnamento
 Informazione: genitori ed alunni vengono informati delle finalità che ci si propone
di raggiungere, dei mezzi con cui operare e dei criteri di valutazione; in questo modo
l'azione educativa diviene un'operazione partecipata a cui contribuiscono, pur se in
forme diverse, tutti i soggetti coinvolti: docenti, famiglie, alunni stabilendo, cosi, un
vero e proprio "contratto formativo"
53
METODOLOGIA DIDATTICA/ Modalità organizzative
L’intervento formativo adotterà modalità e organizzazioni diverse:
 "lezione" collettiva a livello di classe
si ricorre all'uso della lezione collettiva
 per economizzare il tempo scolastico nel momento in cui si comunicano
informazioni uguali per tutti o si utilizzano mezzi audiovisivi o altri strumenti
fruibili contemporaneamente da un grande gruppo
 attività di piccolo gruppo
si ricorre alla suddivisione della classe in gruppi per:
 permettere il recupero agli alunni che non hanno raggiunto gli obiettivi
prefissati
 arricchire il curricolo di coloro che hanno già raggiunto gli obiettivi prefissati
 consentire lo sviluppo di attività laboratoriali e operative
 peer education e tutoring
si ricorre alla peer education e al tutoring per:
 riattivare la socializzazione all’interno del gruppo classe attraverso
l’approfondimento, il confronto e lo scambio tra pari

favorire la responsabilizzazione

rendere più efficace la comunicazione didattica
 attività per gruppi formati da alunni di classi diverse
si ricorre alle classi aperte (orizzontali e verticali) per:
 permettere lo scambio di esperienza
 produrre risultati pratici particolarmente complessi ( analisi territoriali,
mostre,
ipertesti, selezioni per attività sportive, ecc…)
 interventi individualizzati
si ricorre agli interventi individualizzati per:
 rispettare ritmi di apprendimento diversi
 realizzare attività didattiche particolari
DADA
Tra gli strumenti della didattica saranno privilegiati: libri di testo, quotidiani,
biblioteca scolastica, comunale e provinciale, riviste specializzate, registratore,
lettore CD, DVD, VHS, computer, audiovisivi, laboratori, LIM, libri digitali.
54
Le visite guidate, gli spettacoli teatrali e cinematografici, gli scambi culturali con
ragazzi di altre scuole, anche estere., gli stessi laboratori pomeridiani concorreranno
al completamento del percorso formativo
55
SOSTEGNO DEGLI APPRENDIMENTI
RECUPERO DELLE CARENZE
POTENZIAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLE
ECCELLENZE
ATTIVITA’ DI RECUPERO
Il Collegio dei Docenti, per questo anno scolastico, approva , in applicazione al quadro
normativo (Direttiva Ministeriale 113/2007), il piano per il recupero/sostegno e
potenziamento delle eccellenze per la Scuola Secondaria di I grado.
Infatti:
• È compito della scuola accompagnare i ragazzi verso gli apprendimenti previsti dalla
Indicazione per il curricolo e comunque per quelli essenziali per essere ammessi
all’anno successivo.
• E’ responsabilità diretta di ogni studente l’impegno a conseguire quei livelli di
apprendimento.
• E’ responsabilità della famiglia sostenere la/il proprio figlia/o nell’impegno di cui
sopra, collaborando con la scuola con ruoli diversi. Sulla base di queste premesse il
Collegio dei Docenti ha deciso quanto segue.
I Consigli di Classe dovranno deliberare in merito alle attività di sostegno/recupero o
di potenziamento da attuare nella seconda parte dell’anno scolastico su indicazione dei
criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti.
Tali criteri sono:
1. 1 INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI MINIMI
Se si individuano casi in cui si presenta la necessità di effettuare un recupero, a causa
di una situazione di grave insufficienza dovuta a demotivazione ed a scarsa
partecipazione alle attività didattiche, la rimotivazione passerà attraverso l'ascolto e
la stesura di un contratto formativo stipulato tra docente ed alunno, che impegni
quest’ultimo ad un preciso e personale percorso .
1. 2 ATTUAZIONE DI FORME DI RECUPERO IN CLASSE
Questa attività coinvolge solo il singolo docente che, a seguito di verifiche, registra
difficoltà di apprendimento. In questo caso il docente potrà rallentare la propria
programmazione didattica e comunicare al Consiglio di Classe la situazione e la
proposta di recupero in itinere.
Sono previste diverse forme di recupero attraverso:
• flessibilità didattica
• lavoro differenziato
• gruppi di lavoro
• coppie di aiuto (peer education)
• assiduo controllo dell’apprendimento
1.3 CLASSI APERTE
Sono previste diverse modalità:
56
• Compatibilmente con l’orario curriculare, si prevedono ore di compresenza di Docenti
della stessa disciplina in classi parallele, in modo da poter organizzare gruppi di livello.
• Ove non sia possibile, i Docenti del C.d.C. possono rendersi disponibili ad una
flessibilità oraria.
• I C.d. C. possono stabilire di sospendere il normale svolgimento delle attività
didattiche per un tempo stabilito (settimana del recupero e del potenziamento ),
organizzando attività specifiche.
1.4 INTERVENTI SUL METODO DI STUDIO
Si prevede lo svolgimento di attività trasversali, volte alla sollecitazione degli alunni a
porsi dei traguardi a breve termine, con lo scopo di renderli consapevoli delle
procedure da seguire per l’acquisizione di un efficace metodo di studio. Gli insegnanti
delle singole discipline contribuiranno alla: - organizzazione e gestione dei materiali di
studio (quaderno, libro di testo...) per il lavoro in classe ed a casa; - lettura e
comprensione di testi scritti, finalizzata all'apprendimento; - sviluppo di abilità
linguistico-espressive e logico-matematiche - acquisizione di tecniche per
l'elaborazione sintetica di informazioni orali (comprensione, decodificazione e
memorizzazione di messaggi), cioè il saper prendere e rielaborare appunti; produzione di materiali scritti (relazioni, riassunti, commenti, mappe concettuali); sviluppo delle abilità di comunicazione/esposizione orale.
1.5 CORSI POMERIDIANI DI RECUPERO Dopo gli scrutini del I quadrimestre i
docenti del CdC potranno individuare gli studenti con carenze di apprendimento. Nel
caso di disponibilità il Dirigente Scolastico costituirà gruppi di una decina di alunni e
attiverà corsi della durata al massimo di ore 10, con i seguenti criteri:
• Di norma un docente non potrà condurre più di un corso;
• Ogni alunno con carenze non potrà frequentare più di un corso nella stessa disciplina;
• Il numero dei partecipanti ai corsi dovrà essere nell’ordine della decina;
• I corsi saranno attività unendo studenti di classi diverse;
• Gli studenti da segnalare sono solo quelli per cui si ritiene possibile il superamento
delle carenze con un’intensificazione didattica.
1.6 LABORATORIO DELLE REGOLE Un particolare laboratorio, obbligatorio per gli
alunni a cui sono state irrogate sanzioni disciplinari rilevanti, verrà attivato, in orario
pomeridiano, per approfondire il senso della convivenza civile e il rispetto delle regole
della Scuola
2. ATTIVITA’ DI POTENZIAMENTO
PROCEDURE DA SEGUIRE PER LE ATTIVITA’ DI RECUPERO
Qualsiasi sia la modalità prescelta è fondamentale seguire la seguente procedura:
2.1 SEGNALAZIONE ALLA FAMIGLIA
Per la segnalazione alla famiglia si deve usare il modello predisposto in casi particolari,
quando esiste il fondato il sospetto di essere in presenza di Difficoltà Specifiche di
57
Apprendimento (DSA), è consigliabile che la famiglia approfondisca la problematica
rivolgendosi ai servizi territoriali.
2.2 DOCUMENTAZIONE DEL PERCORSO DI RECUPERO/POTENZIAMENTO
L’attività svolta dai singoli docenti per il percorso di recupero dovrà essere riportata
in apposite griglie predisposte per ogni singolo alunno
58
DALL’INTEGRAZIONE VERSO L’INTERAZIONE
INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
La nostra scuola , nel predisporre un progetto educativo di integrazione per alunni
diversamente abili, segue le finalità della L. Q. 104/92 e le più recenti L. 170/2010 ,
D.M. del 27/12/2012 e la C.M. n. 8 Prot. 561 del 06/03/2013
Ciò che conta è che una persona in situazione di handicap non trovi semplicemente una
collocazione all'interno dell'istituzione scolastica, quanto che si dia una risposta ai
suoi bisogni specifici nel contesto in cui si trova. Concretamente, nei confronti degli
alunni diversamente abili, la nostra scuola segue le finalità sotto elencate:
▪ favorire l'integrazione, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto
dei fondamentali diritti costituzionali di tutti i cittadini, con particolare
riferimento al diritto all'educazione e all'istruzione
▪ soddisfare al meglio le esigenze degli alunni diversamente abili per
favorire la loro crescita ed esprimere le proprie potenzialità
 L’attività di sostegno vede coinvolti per l’anno scolastico 2014/2015
 due docenti specializzati assegnati a quattro alunni diversamente abili nella
scuola dell’infanzia
 nove docenti specializzati assegnati a ventuno alunni diversamente abili nella
scuola primaria
 cinque docenti assegnati a quattordici alunni diversamente abili nella scuola
secondaria di I grado
59
CRITERI PER L’INSERIMENTO DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Al fine di promuovere l’integrazione degli alunni diversamente abili, l’azione didattica
inizia con un’attenta valutazione dei criteri a cui riferirsi per un corretto ed efficace
inserimento: tale momento è supportato da un’azione sinergica di tipo progettuale che
vede coinvolti innanzitutto i docenti dei diversi gradi di scuola nonché tutto il
personale. Segue un momento di raccordo, all’insegna della continuità didattica, in cui
il confronto coinvolge i docenti
di due ordini di scuola. Grande importanza assumono
in tale contesto le informazioni e i suggerimenti scaturiti dai verbali delle riunioni dei
GLH a cui prendono parte operatori esterni specialisti con i quali la scuola è chiamata
formalmente a interagire.
Delineare in modo più preciso possibile il profilo dell’alunno risulta, quindi, di estrema
importanza per poter decidere e costituire un gruppo classe più adeguato ad
accoglierlo
(ad esempio, per quanto consente la legge, optare per
l’inserimento in un gruppo
classe più ridotto oppure evitare la presenza di alunni problematici nello stesso gruppo
classe).
Si attivano percorsi di accoglienza articolati in incontri con i docenti, la famiglia,
l'alunno ed eventualmente gli operatori esterni interessati.
I famigliari i hanno modo di visitare gli spazi dell'istituto e l'alunno può partecipare ad
alcune attività ( lezioni, laboratori, spettacoli, attività sportive ).
Il Dirigente Scolastico individua, con la commissione addetta, il Consiglio di Classe e il
gruppo classe più idoneo ad accogliere l'alunno H sia a livello qualitativo che
quantitativo (numero di alunni, numero di ripetenti) sulla base:
-
delle informazioni raccolte dal Gruppo di Lavoro Handicap
-
delle esigenze emerse dall'analisi che il GLH fa per ogni singolo
caso.
L'inserimento
formazione
dell'alunno
della medesima
nella
nuova
tengono
conto
classe
e
la
dell'eventuale
presenza di compagni conosciuti e delle esperienze pregresse
dei docenti che, insieme all'insegnante di sostegno, possono
garantire un'efficace integrazione del soggetto diversamente
abile nella classe
60
PROGETTAZIONE DIDATTICA
Tenendo conto
che
“gli alunni diversamente abili necessitano di una piena
integrazione attraverso la costruzione di un percorso formativo e didattico ad hoc
che superi la didattica centrata sul deficit e tenga piuttosto conto dei loro reali
bisogni, al fine di sviluppare al meglio le proprie potenzialità “ la nostra scuola opera
nell’ambito di una sistemica interazione tra famiglia, scuola e territorio .
Il referente d’istituto del dipartimento di sostegno, in collaborazione con il gruppo di
lavoro (docenti della classe , familiari e medici ), definisce un progetto di massima, in
base alle:
- caratteristiche individuali dell’alunno (diagnosi funzionale)
-progetto di vita (nota ministeriale: “il processo di integrazione scolastica si fonda
sull’assunzione, da parte di tutti i docenti della classe, del progetto di vita.” )
Sulla base di questi elementi si sceglie il percorso più adatto all’alunno tra i seguenti:
- programmazione di classe con il raggiungimento degli obiettivi minimi
- programmazione diversificata (Piano Educativo Individualizzato )
- Piano Didattico Personalizzato, (per i disturbi specifici dell’apprendimento )
Per progettazione diversificata si intende il percorso individuale proposto ad un
alunno le cui competenze o caratteristiche psichiche siano tali da non consentire
l’accesso ai contenuti/obiettivi previsti dai programmi ministeriali, per parte o tutte
le discipline previste dal curricolo.
La programmazione diversificata non può automaticamente significare l’esclusione
dalle attività disciplinari della classe, ma può prevedere attività esterne alla classe in
ragione del progetto di vita concordato con la famiglia . L’esclusione dalla proposta
disciplinare effettuata alla classe deve essere considerata eccezionale, possibile solo
in caso di reale impossibilità a condividere anche parte delle proposta disciplinare e
deve essere comunque concordata con i familiari degli alunni.
In ogni caso la frequenza esterna alla classe non deve mai essere tale da rendere
troppo frammentata la presenza in classe, poiché ciò renderebbe più difficile
l’integrazione nel gruppo.
61
Ogni variazione alla frequenza in classe definita dal PEI, deve essere preliminarmente
concordata e deve essere comunque improntata alla tutela delle esigenze degli alunni
disabili e non decisa in modo estemporaneo.
METODOLOGIA
Si partirà da ciò che l’alunno sa fare per passare, in seguito, ad apprendimenti più
complessi nel rispetto dei suoi ritmi di apprendimento, anche attraverso l’adozione di
strumenti ed esempi didattici costruttivi,
guidandolo all’osservazione, all’analisi, al
ragionamento, all’esecuzione di compiti e mansioni; stimolandolo all’auto correzione; e
alla partecipazione attiva alla vita di classe
TIPO DI VERIFICHE
Si effettueranno in itinere per ogni obiettivo o per unità didattiche:
prove sistematiche desunte da dialoghi – interrogazioni – prove oggettive graduate –
questionari
quando: giornaliere / settimanali /quindicinali/ mensili / bimestrali
attivazione del criterio di retroazione
controllo sistematico dell’autonomia dimostrata nei compiti da svolgere a scuola e/o
casa
da ciò scaturiranno eventuali modifiche in itinere della programmazione
MEZZI
Si adotteranno:
∗
∗
∗
∗
∗
materiale strutturato a disposizione della scuola
testi comuni al resto della classe
testi differenziati con difficoltà proporzionate al livello cognitivo dell’allievo
letture e questionari guida per facilitare la comprensione dei contenuti
discussioni guidate con precise norme d’intervento
62
∗
∗
∗
∗
∗
schede didattiche strutturate con difficoltà graduate
moduli per l’attività grafico-artistica / per tecnica ricalco / per grafia
visione di diapositive / filmati mirati / rappresentazioni teatrali
gite di istruzione guidate
computer / dattilobraille / dattilo- ritmica / piano in gomma
cartine geografiche / piane / solide / ad incastro
ATTIVITÀ LABORATORIALE DI SUPPORTO
Il gruppo di lavoro H della scuola secondaria di I grado ha organizzato, tre laboratori
“Psicomotricità “ e “Ludoteca inclusiva “ “Laboratorio espressivo di arte e immagine”
che si realizzano in orario curriculare ( 1 ora a settimana per ciascun laboratorio ) per
tutto l’anno scolastico.
I laboratori sono rivolti ai ragazzi diversamente abili e a piccoli gruppi di alunni
normodotati – compagni di classe di ogni alunno diversamente abile – con funzione di
tutor.
I progetti si svolgono nella palestra e nell ’aula di arte della scuola secondaria di
primo grado e dei plessi.
Il laboratorio di psicomotricità risponde al concetto di educazione tramite il
movimento e mira a sviluppare competenze operative personali ; educare il corpo
attraverso il movimento psicomotorio significa aiutare la persona a farsi carico della
propria motricità
sapendola gestire e modulare anche in relazione alle proprie
emozioni e tensioni.
I progetti “Ludoteca Inclusiva” e “Laboratorio espressivo di arte e immagine” si
propongono di sviluppare le abilità manuali attraverso la realizzazione di oggetti,
quadri e decori che verranno allestiti in diverse aule della scuola.
Gli obiettivi finali di questi progetti sono : l’autonomia personale e sociale, la fiducia
in se stessi, l’autostima e l’indipendenza
VALUTAZIONE
Si terrà conto per la valutazione dei punti di partenza, dei tempi di sviluppo, degli
obiettivi conseguiti, delle difficoltà o interruzioni intervenute lungo il percorso
didattico, dell’acquisizione delle abilità, del livello di maturità conseguito, dei livelli di
63
socializzazione e responsabilizzazione conseguiti e l’impegno dimostrato. Per tutto
quanto concerne la valutazione degli alunni diversamente abili, si fa riferimento alla
O.M. 80/95.
La valutazione deve seguire i descrittori comuni alla classe là dove la programmazione
sia ministeriale. Possono comunque essere adottati strumenti di valutazione
differenziati o equipollenti (capaci cioè di verificare i medesimi obiettivi) ma i criteri
o le regole di valutazione devono restare quelli della classe.
La valutazione è
individualizzata totalmente (criteri, soglie, strumenti…) laddove si faccia riferimento
alla programmazione diversificata in quanto deve essere tale da mettere in luce i
risultati conseguiti rispetto agli obiettivi previsti dal PEI .
La valutazione, per il suo valore formativo, deve essere comunque espressa anche per
le attività che sono svolte all’esterno della classe, in base a quanto stabilito nel PEI su
apposita scheda descrittiva tanto dell’attività svolta che dei risultati conseguiti.
ORGANISMI DI GESTIONE E SUPPORTO
 commissione handicap
1. La Commissione H è cosi composta :
- dirigente scolastico o un suo delegato
- referente del dipartimento di sostegno
- il consiglio di classe o almeno un docente della classe per ciascun alunno
diversamente abile
- docenti d’ istituto interessati alle problematiche dell'handicap
- docenti di sostegno
- assistenti educatori
- operatori di neuropsichiatria infantile dei distretti di provenienza degli alunni
- genitori degli alunni diversamente abili
64
2. Gli obiettivi della Commissione sono così riassunti:
- creare condizioni favorevoli all'inserimento degli alunni diversamente abili
- orientare gli interventi individualizzati
- creare una rete di informazioni e di sensibilizzazione
3. Le funzioni sono:
- analizzare le risorse del territorio
- individuare spazi e sussidi utili per svolgere le attività didattiche in modo proficuo
- coordinare i progetti didattici elaborati dai Consigli di Classe e verificarne
l'attuazione
- l’autovalutazione avviene tramite una relazione annuale sulle attività svolte, da
sottoporre al Collegio Docenti e al Consiglio di Istituto per segnalare iniziative da
proseguire e/o da proporre "ex novo"
 gruppo di lavoro handicap
Il GLH dell'istituto è costituito dagli insegnanti di sostegno
1. Obiettivi
il GLH indica i criteri e verifica le procedure per la realizzazione del PDF (profilo
dinamico funzionale) e del PEI degli alunni disabili
2. Funzioni : attraverso periodici incontri, il GLH: raccoglie informazioni sull'alunno
diversamente abile presso;
analizza obiettivi fissati, raggiunti e non;
lo stile
cognitivo dell'alunno ( abilità, modalità relazionali, diagnosi funzionale, atteggiamento
educativo dei genitori …) effettua l'analisi di ciascun singolo caso; supporta il lavoro
dei Consigli di Classe
65
AUSILIO DEL COMUNE
La scuola ogni anno usufruisce del servizio di assistenza scolastica educativa del
Comune in base alla gravità dell'alunno e alle effettive esigenze di supporto della
scuola.
Il Servizio di Assistenza Scolastica Educativa ha come obiettivo fondamentale quello
di creare le migliori condizioni per assicurare agli alunni disabili il diritto allo studio e
all’integrazione nel contesto scolastico.
66
BES
La
D. M.
ED INCLUSIONE
del 27/12/12 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi
speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” punta l’attenzione
sulla necessità di analizzare i bisogni di ogni alunno ed estende il diritto di tutti gli
alunni in difficoltà alla personalizzazione dell’apprendimento nella direzione di una
presa in carico complessiva e inclusiva di tutti gli alunni, rimuovendo gli ostacoli nei
percorsi di apprendimento e modulando gli apprendimenti di ogni alunno nell’ottica di
una scuola sempre più inclusiva.
Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni
per l'esercizio dei
diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di Disturbo Specifico di
Apprendimento (DSA), è il
Consigli di classe che, sulla base di considerazioni
pedagogiche e didattiche, indica in quali casi, non ricadenti nei disturbi clinicamente
riscontrabili, è opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della
didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative previste dalle Linee
guida allegate alla legge 170/2010
formalizzati nel Piano didattico educativo
personalizzato (PDP).
Il PDP
deve costituire uno strumento , in itinere per i docenti, con la funzione di
documentare e condividere con le famiglie le strategie di intervento programmate. Il
suo impiego può aiutare a progettare azioni mirate e specifiche ( di individualizzazione
e personalizzazione ), sulla base delle variegate situazioni personali ed ambientali .Il
PDP può e deve essere cambiato ogni qualvolta sia segnalato un cambiamento nei
bisogni o nelle difficoltà dell’alunno ; ha quindi un carattere di temporaneità, ossia può
essere utilizzato fino a quando le difficoltà e i bisogni dello studente non siano risolti
( es. Alunni neo arrivati in Italia, patologie temporanee ecc......)
Infatti ci
sono molti ragazzi che, pur in situazione di piena integrità cognitiva,
trovano difficoltà a seguire il normale piano di studi, ragazzi per i quali è urgente
pianificare un piano educativo personalizzato per prevenire l ’ insuccesso e la
conseguente dispersione scolastica
Parliamo di ragazzi
-
con un ingiustificato basso rendimento scolastico
-
con disturbo del linguaggio o con disturbi dell’attenzione (con o senza iperattività)
67
-
con problemi sensoriali
con difficoltà psicologiche ed emotive
con disturbi del comportamento e border line
provenienti da paesi stranieri ( svantaggio linguistico- culturale)
Pertanto i Consigli di classe, interclasse e intersezione hanno il compito di:
1) individuare, in base alle osservazioni che verranno effettuate, utilizzando l’apposita
griglia gli alunni che presentano bisogni educativi speciali;
2) programmare la modalità degli incontri, di informazione e confronto, con i genitori
degli alunni BES in relazione ai loro bisogni formativi;
3) completare la scheda rilevazione dei “punti di forza” dell’alunno e gruppo classe su
cui fare leva nell’intervento formativo;
4) compilare la scheda di rilevazione delle condizioni che faciliteranno il processo di
apprendimento dell’alunno;
5) compilare, nel mese di novembre, dopo una attenta valutazione delle griglie di
osservazione, la scheda di rilevazione dei bisogni educativi speciali;
Tali schede vengono consegnate dal coordinatore di classe ai Referenti
per l ’
inclusione dell'istituto .
A seguire, nei casi ove sia necessario attivare percorsi di studio individualizzati e
Personalizzati
viene
redatto il (PDP), che ha
lo scopo di definire, monitorare e
documentare, secondo un ’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le
strategie di intervento più idonee ed i criteri di valutazione degli apprendimenti che
verranno adottati.
Le Referenti per l'inclusione offrono ai docenti supporto di consulenza sulle modalità
in uso nella scuola relativamente al processo di inclusione degli alunni con bisogni
educativi speciali.
Partendo dalla constatazione dell ’ esistenza di un bisogno di attenzione didattica
specifica e quindi di una logica di intervento personalizzato, la scuola ha attivato , in
riferimento alla direttiva Miur del 27-12-2012 , e alla presenza significativa all ’
68
interno del nostro istituto di alunni con bisogni educativi speciali , due percorsi :
attività di laboratorio
e attività di recupero disciplinari ( curate da insegnanti
volontari della Caritas). Queste attività si svolgono in orario curriculare.
69
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Sintesi descrittiva dei progetti e azioni caratterizzanti
I Progetti sono inseriti nel curricolo scolastico e sono un valido strumento per
perseguire le finalità e gli obiettivi didattici e formativi previsti. Tramite i Progetti si
integrano le metodologie, si realizzano la collegialità, l’interdisciplinarità e la
multidisciplinarità, si ricercano percorsi nuovi per offrire a tutti gli alunni la
possibilità di raggiungere il pieno successo formativo e per accompagnarli nel
personale processo di crescita aiutandoli a realizzare il loro "progetto", ", creando una
scuola in cui tutte le componenti – bambini, ragazzi, famiglie, insegnanti – possano
vivere in un clima sereno e all’insegna dello star bene e dove lo scopo dell’insegnamento
non è produrre apprendimento, ma produrre condizioni di apprendimento.
I Progetti qui presentati sono in essere nell’Istituto Comprensivo; si sono cercate le
“costanti”, le attività consolidate e risultate efficaci. Ogni anno, in base alle verifiche,
si riprogetta e si apportano i necessari correttivi (flessibilità dell’azione educativodidattica)
70
TITOLO
DESTINATARI
LABORATORIO
ORTOGIARDINAGGIO
A SCUOLA
FINALITA’
Educare ad un uso corretto delle aree verdi della scuola con la finalità di
ridurre la dispersione scolastica
ISTITUTO COMPRENSIVO
GIOCHI DI LOGICA INTUIZIONE I giochi costituiscono una modalità di apprendimento della matematica
che stimola l’interesse e un diverso atteggiamento verso la disciplina.
E FANTASIA
ISTITUTO COMPRENSIVO
SCIENZE IN LABORARORIO
ISTITUTO COMPRENSIVO
A….COME ACCOGLIENZA
ISTITUTO COMPRENSIVO
LE REGOLE PER CRESCERE
SCUOLA SECONDARIA 1°
Sviluppare le competenze nella disciplina e praticare un metodo
sperimentale
Il progetto accoglienza è rivolto in modo trasversale a tutti gli alunni
dell'istituto, sia per i nuovi che per quelli già frequentanti al fine di
costruire un clima educativo accogliente , stimolante per una positiva
socializzazione e per costruire le basi di una cittadinanza plurale e
globale.
Prevenire il disagio, la devianza, i comportamenti a rischio per la
costruzione del ben-essere con se stesso, con gli altri, con l’ambiente.
IL POPOLO DELL’ARCOBALENO come vivo insieme agli altri”
ISTITUTO COMPRENSIVO
“L’accoglienza dell’altro”
MUSICANDO
Insegnamento della pratica strumentale (violino, pianoforte) e didattica
dell’ascolto.
SCUOLA PRIMARIA: CL. IV
"LET'S COMMUNICATE!"
CLASSI V SCUOLA PRIMARIA
CLASSI II E III SCUOLA SECONDARIA
1°
Corso di potenziamento di lingua inglese e certificazione CAMBRIDGE
ENGLISH LANGUAGE ASSESSMENT
71
TITOLO
DESTINATARI
PROGETTO CRI "INCLUSIONE
SOCIALE"ISTITUTO COMPRENSIVO
IO STO BENE SE …
SCUOLE DELL’INFANZIA
" CYBERBULLISMO"
ISTITUTO COMPRENSIVO
BASTA UN CLICK!
Progetto coding
SCUOLE DELL’INFANZIA
“Musicando tra tradizione e
innovazione”
ISTITUTO COMPRENSIVO
FINALITA’
Favorire l'integrazione degli alunni
l'alfabetizzazione della lingua italiana
stranieri
e
Il presente Progetto, di durata triennale, nasce con la
motivazione di guidare i bambini ad una graduale
consapevolezza che il benessere psico-fisico deriva dallo
“star bene” del proprio corpo, inserito in un ambiente sano
e sereno, circondato da amici e affetti, nel pieno rispetto
delle norme di comportamento.
Prevenire, ridurre e contrastare il fenomeno del
cyberbullismo sono gli obiettivi del MIUR. Abbiamo aderito
al progetto proseguendo la progettualità che già negli anni
passati è stata messa in campo dall’Istituto per prevenire
questo fenomeno.
Lo scopo del progetto è di insegnare ai bambini della scuola
dell’infanzia a pensare in maniera computazionale. Ciò è
possibile attraverso il potenziamento di attività che aiutino i
bambini a sviluppare quei processi mentali funzionali allo
sviluppo di competenze logiche, digitali e di problem
solving,
promuovere la valorizzazione della pratica e della cultura
musicale nelle scuole. L’obiettivo prioritario di diffondere la
promozione della cultura e dell’educazione musicale nel più
ampio numero di istituzioni scolastiche soprattutto
primarie.
72
TITOLO
DESTINATARI
" USA L'ARTE MA.....NON METTERLA
DA PARTE"
SCUOLA SECONDARIA DI 1°
LA SCUOLA UN PONTE TRA LE
CULTURE
ISTITUTO COMPRENSIVO
FINALITA’
La complessità dell’utenza richiede per la scuola un
impegno notevole volto al riconoscimento e alla
valorizzazione delle diversità attraverso la promozione delle
potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al
raggiungimento di un pieno successo formativo. Il progetto
inteso come integrazione dell’offerta formativa e
potenziamento delle finalità perseguite dalla comunità
scolastica, sarà volto all’allestimento della ludoteca
espressiva per l’integrazione degli alunni diversamente abili
e con BES.
Il progetto nasce nella certezza che la missione della scuola
in una società multiculturale ; il paradigma mentale con cui
formare i cittadini di domani
ENGLISH IS FUN!
SCUOLE INFANZIA
Il progetto prevede l'avvicinamento dei bambini della
scuola dell'infanzia alla lingua inglese, questo primo
approccio tiene conto delle capacità cognitive, gli interessi
e le motivazioni dei bambini di 4 e 5 anni.
CORSO PROPEDEUTICO DI GRECO
il corso è propedeutico per gli alunni che hanno scelto il
Liceo classico. Durante gli incontri saranno oggetti di studio:
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
alfabeto greco, regole di fonetica e pronuncia, posizione e
GRADO
funzione di spiriti e accenti, vocali dittonghi, classificazione
delle consonanti, articoli, desinenze della prima
declinazione, presente indicativo dei verbi in omega
SU IL SIPARIO!
L’ obiettivo è quello di mostrare e rendere partecipi gli
N° alunni 15 per docente, delle alunni di ciò che succede realmente dietro le quinte e di
classi di tutta la scuola secondaria di farli lavorare con mano ad un progetto realizzabile, nei
tempi e con le tecniche professionali.
primo grado,
Musicando
tra
tradizione
e
innovazione
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
DI PRIMO GRADO
DM 8/11 pratica musicale nelle
scuole
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO
CONTINUITA’ SCUOLA PRIMARIAINDIRIZZO
MUSICALE-SCUOLA
SECONDARIA 1°
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Il progetto intende promuovere la cultura, l’educazione e la
pratica musicale attraverso l’attivazione di laboratori
musicali territoriali, l’avvio di attività di ricerca-azione nel
settore della didattica musicale, lo sviluppo di prodotti
musicali.
Introduzione alla musica attraverso la vocalita’, la
conoscenza e la pratica di base di 4 strumenti musicali del
corso ad indirizzo musicale della scuola secondaria di 1°
grado.
Manifestazione natalizia Open day.
Attività propedeutiche di pratica musicale con le classi
quinte della scuola primaria.
Manifestazione natalizia open Day e manifestazione di fine
anno scolastico
73
PROGETTAZIONE
EXTRA
CURRICOLARE
IN
COLLABORAZIONE
SCUOLE
DELL’INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
scuola aperta il
pomeriggio
Dopo-scuola dalle
16.00 alle 18.00
Dopo-scuola dalle
14.00 alle 18.00
Propedeutica
musicale
scuola aperta al
territorio
Collaborazioni con
Enti territoriali:
pro-loco, comune,
associazionismo
Collaborazioni con
Enti territoriali:
pro-loco, comune,
associazionismo
Premiazione delle
eccellenze
Percorsi di
recupero
personalizzati
Progettazione di
azioni didattiche
per l’orientamento
promosse e
coordinate dalla
Funzione
Strumentale
Partecipazione alle
manifestazioni
zonali
Lezioni aperte
relative ai
progetti attuati.
Spettacoli teatrali
Concerti di fine
anno
SCUOLA
SECONDARIA DI
I GRADO
Gruppo sportivo.
Sezione musicale.
Laboratori
Espressivi
Giornalino
d’Istituto
Collaborazioni con
Enti territoriali:
pro-loco, comune,
associazionismo
Premiazione delle
eccellenze
Percorsi di
recupero
personalizzati
Progettazione di
azioni didattiche
per l’orientamento
promosse e
coordinate dalla
Funzione
Strumentale
Partecipazione ai
Giochi sportivi
studenteschi
Spettacoli teatrali
Concerti di fine
anno
CON GLI ENTI LOCALI
Attività extra-curricolari
valorizzazione del
merito degli alunni
azioni di recupero
AZIONI DI
ORIENTAMENTO
Progettazione di
azioni didattiche
per l’orientamento
promosse e
coordinate dalla
Funzione
Strumentale
manifestazioni
sportive
manifestazioni
finali
summer school
Lezioni aperte
relative ai progetti
attuati.
Spettacoli teatrali
Concerti di fine
anno
GREST
GREST
74
SCUOLE
DELL’INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
laboratori digitali
Coding
Aiuto nello studio
per gli alunni
stranieri.
Cambridge
Delf
Cinese
Coding
laboratori artistici
Laboratori
espressivi
Laboratori
espressivi
aiuto allo studio
laboratori linguistici
laboratori sportivi
SCUOLA
SECONDARIA DI
I GRADO
Aiuto nello studio
per gli alunni
stranieri.
Cambridge
Delf
Cinese
ECDL
Laboratori
espressivi
Basket
Pattinaggio
artistico
Palla a volo
75
IL RAPPORTO DI AUTO VALUTAZIONE
LE SEZIONI DEL RAV
Il RAV elaborato nei mesi di giugno/luglio 2015 da parte dello STAFF di direzione ha
consentito, anche attraverso i Descrittori messi a disposizione dall’INVALSI e
dall’ISTAT, di accertare:
- AREA CONTESTO E RISORSE: Variegato il contesto territoriale dal punto di
vista socio-economico per la coesistenza di situazioni molto eterogenee tra loro con
un attestarsi soprattutto ai due estremi della scala sociale. Il nostro istituto risulta
composto al 50% da famiglie disagiate e al 50% circa di famiglie con un livello
economico medio alto. Poche le opportunità di collaborazione con le Amministrazioni
comunali che risentono della crisi economica. Proficui i rapporti le associazioni e le
agenzie educative presenti sul territorio.
- AREA ESITI: esiti positivi da parte della totalità degli studenti. Una quota non
elevata di dispersione scolastica nella scuola secondaria di primo grado che può essere
contrastata con personalizzazione dei percorsi educativi.
-AREA PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE: pur avendo elaborato
un proprio curricolo d’istituto che viene utilizzato dai docenti per orientare l’attività
didattica ed aver inserito interventi di ampliamento di ampliamento dell’offerta
formativa nel progetto educativo di scuola , l’utilizzo di prove strutturate comuni non
è sistematico e riguarda solo alcuni ambiti disciplinari. I docenti devono ancora
pianificare regolari incontri per riflettere sui risultati delle attività programmate. C’è
una debole relazione tra le attività di programmazione e quelle di valutazione degli
studenti. L’organizzazione di spazi e tempi risponde solo parzialmente alle esigenze di
apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati anche se in misura
minore rispetto alle loro potenzialità. La scuola utilizza l’incentivo di modalità
didattiche innovative, anche se limitatamente ad alcuni aspetti o ad alcune discipline o
anni di corso. Le regole di comportamento sono definite, ma sono condivise in modo
disomogeneo nelle classi.
Le attività realizzate dalla scuola per gli alunni che necessitano di inclusione sono
parzialmente efficaci.
In genere le attività didattiche risultano accettabili anche se ci sono aspetti che
possono essere migliorati.
AREA PROCESSI-PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE: positiva
l’organizzazione dell’Istituto , curato il passaggio delle informazioni alle famiglie
anche attraverso il sito. Poche le opportunità di formazione offerte ai docenti negli
ultimi anni scolastici.
76
La scuola ha definito la missione e le priorità, anche se la loro condivisione nella
comunità scolastica e con le famiglie e il territorio è da migliorare. Il controllo e il
monitoraggio delle azioni sono attuati in modo non strutturato. E’ presente una
definizione delle responsabilità e dei compiti tra le diverse componenti scolastiche,
anche se non tutti i compiti sono chiari e funzionali all'organizzazione delle attività. Le
risorse economiche e materiali sono convogliate solo parzialmente nel perseguimento
degli obiettivi prioritari dell'istituto.
La scuola ha promosso numerose iniziative formative per i docenti. Tali formative
seppure di richieste dai docenti stessi necessitano di approfondimenti ulteriori. Le
criticità sono emerse nella composizione dei gruppi di lavoro composti da insegnanti
non sempre motivati. La qualità dei materiali e degli esiti che il percorso formativo ha
prodotto è da migliorare. Sono presenti spazi per la condivisione di materiali didattici,
anche se la varietà e qualità dei materiali è da incrementare. Lo scambio e il confronto
professionale tra docenti è ancora da perfezionare perché ha riguardato pochi
docenti dei vari ordini.
La scuola partecipa a reti e ha collaborazioni con soggetti esterni. Le collaborazioni
attivate sono integrate in modo adeguato con l'offerta formativa. La scuola è
coinvolta in momenti di confronto con i soggetti presenti nel territorio per la
promozione delle politiche formative. La scuola coinvolge i genitori a partecipare alle
sue iniziative, raccoglie le idee e i suggerimenti dei genitori.
PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano
dell’Offerta Formativa , gli elementi conclusivi del RAV e cioè:
Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
1)
Risultati nelle prove standardizzate Nazionali
2)
Competenze chiave e di cittadinanza
In base all'autovalutazione effettuata, il nostro Istituto ritiene prioritaria la
valorizzazione nel curricolo delle competenze chiave e di cittadinanza. Ci prefiggiamo
l'individuazione, la condivisione e sistematizzazione di percorsi di apprendimento e di
protocolli di osservazione degli alunni per le competenze trasversali e la costruzione
di un sistema di valutazione organico delle stesse. Le competenze di cittadinanza sono
77
alla base della personalizzazione dei bisogni formativi e necessarie per l'integrazione
dell'alunno nel contesto scolastico e del futuro cittadino consapevole.
Altra priorità emersa, relativamente alle prove standardizzate nazionali, è il
miglioramento
delle
procedure
di
controllo
e
lo
sviluppo
di
una
maggiore
consapevolezza del ruolo del somministratore nonché il rafforzamento della
motivazione degli studenti al fine di limitare il cheating. La base motivazionale è
fondamentale per veicolare il messaggio del valore formativo e non solo valutativo
delle prove. La restituzione dei risultati infatti rappresenta il nucleo delle azioni di
miglioramento relative alle competenze di comprensione del testo e attività logica.
Ridurre la differenza nei risultati di italiano e matematica degli alunni delle classi
quinte nella scuola primaria rispetto al punteggio medio
2)
Migliorare i risultati degli studenti in italiano e matematica nelle prove Invalsi,
riducendo la quota cheating al di sotto del 10%
3)
Attivare per ogni anno scolastico una progettazione educativa e didattica per la
realizzazione delle competenze chiave di cittadinanza, comune per tutti gli ordini di
scuola e che si strutturi in attività di autovalutazione e preveda una valutazione
autentica.
4) Sviluppare e diffondere nella scuola un sistema di verifica e valutazione degli
apprendimenti, sia in termini di conoscenze e abilità che di competenze, in linea con le
migliori pratiche, strumenti e competenze diagnostiche nazionali ed internazionali;
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del
raggiungimento dei traguardi sono:
1)
Miglioramento delle risorse e della progettazione
educativi per potenziare la competenza logico-matematica
dei processi didattico-
2)
Valorizzare gli ambienti di apprendimento ricercando e sperimentando
metodologie didattiche, scelte organizzative e inclusive.
3)
Sviluppo curricolo verticale, con riferimento alle competenze da acquisire sia
trasversali, rielaborate cioè da quelle chiave di cittadinanza, sia disciplinari,
attraverso la condivisione di criteri valutativi per il miglioramento dei processi di
apprendimento e di insegnamento.
78
4)
Sviluppo delle competenze tecnologiche tra docenti e personale Ata.
e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Gli obiettivi di processo indicati sono determinanti per la creazione di un modello di
sviluppo coerente con le priorità emerse dall'autoanalisi valutativa che tende alla
creazione di nuove modalità di apprendimento attraverso la rimodulazione della
relazione e degli spazi deputati alla crescita.
Il focus sullo sviluppo delle competenze chiave e di cittadinanza e sugli esiti delle
prove nazionali standardizzate rappresenta il traino per il raggiungimento della
mission della nostra scuola.
Garantire il successo formativo attraverso l'acquisizione degli strumenti
indispensabili per orientarsi nell'attuale società complessa che vede la limitazione dei
saperi disciplinari in favore delle competenze del saper fare e saper essere.
79
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il Piano di Miglioramento (PdM) è un percorso di pianificazione e sviluppo di azioni che
prende le mosse dalle priorità indicate nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) che ogni
istituzione scolastica ha elaborato su indicazione ministeriale nel corso dell’a.s.
2014/2015.
Tale processo sottintende un approccio dinamico in quanto si basa sul coinvolgimento
di tutta la comunità scolastica, e fa leva su due dimensioni: didattica e organizzativa
gestionale, realizzate anche valendosi degli spazi previsti dall’autonomia.
La predisposizione deI PdM muove dalle priorità e dai traguardi espressi dalla Scuola
nel RAV.
Nel RAV ogni istituzione scolastica ha considerato i propri punti di forza/debolezza,
in relazione alle quattro aree legate agli esiti degli studenti e alle sette aree di
processo.
Le quattro aree legate agli esiti degli studenti sono:
1. risultati scolastici,
2. risultati nelle prove standardizzate,
3. competenze chiave e di cittadinanza,
4. risultati a distanza.
In seguito all’analisi dei dati, il nostro Istituto ha individuato due aree per il
miglioramento (evidenziate in grassetto nell’elenco soprastante), dettagliandone
relative priorità e traguardi da raggiungere.
Le sette aree di processo sono invece divise in pratiche educative e didattiche:
1. curricolo, progettazione, valutazione,
2. ambiente di apprendimento,
3. inclusione e differenziazione,
4. continuità e orientamento;
80
e pratiche gestionali e organizzative:
5. orientamento strategico e organizzazione della scuola,
6. sviluppo e valorizzazione delle risorse umane,
7. integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie.
Il nostro Istituto si pone l'obiettivo di confermare e rinforzare una linea
didattica/educativa condivisa, che contempli un'idea di Scuola centrata sui bisogni
dell'allievo, sulla sua formazione quale futuro cittadino (ed. alla cittadinanza), tenendo
in considerazione anche le esigenze formative del Personale della scuola (docente e
ATA), delle Famiglie degli allievi, e del territorio in generale.
Questo richiede una formazione continua del Personale, percorsi didattici che
rispondano agli stili di apprendimento degli alunni, disponibilità di strumentazioni
digitali e non per praticare una didattica innovativa a maggiore garanzia del successo
formativo degli alunni.
Per
un’informazione
più
approfondita
si
rinvia
alla
lettura
del
Piano
di
Miglioramento nel sito istituzionale.
81
PIANO DI MIGLIORAMENTO
ISTITUTO COMPRENSIVO FROSINONE 3
RESPONSABILE DEL PIANO: DIRIGENTE SCOLASTICO MONICA FONTANA
Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM
Nome e cognome
Ruolo
nell’organizzazione
scolastica
Ruolo nel team di
miglioramento
Monica Fontana
Dirigente Scolastico
Emanuela Grande
Francesca Pacciani
Insegnante – F. S. POF
Insegnante – 1°Collaboratore
DS
Responsabile INVALSI
Corresponsabile PdM
Corresponsabile PdM
Componenti Nucleo
Autovalutazione
Corresponsabile PdM
Patrizia Marras
Patrizia Bauco
Sabrina De Bernardis
Fabrizia De Guidi
Serafina Fusco
Aurelia Iaboni
Giovanna Minieri
Loredana Noviello
Stefania Salvadori
Maria Rosaria Sanità
Sabrina Trotta
Responsabile PdM
Corresponsabile PdM
82
SCENARIO DI RIFERIMENTO
L'Istituto Comprensivo Frosinone 3 sorge nella parte alta del comune di Frosinone. Si compone
di quattro plessi di scuola dell’infanzia, tre plessi di scuola primaria ed uno di scuola secondaria
di primo grado. Le sedi scolastiche sono facilmente raggiungibili sia a piedi che con i mezzi
pubblici. La scuola ha una discreta dotazione tecnologica di base. Alcuni plessi di scuola
dell'infanzia, tutti i plessi di scuola primaria e la scuola secondaria hanno accesso alla rete
internet. Diverse aule di scuola primaria e secondaria di primo grado sono fornite di Lim. Esiste
un laboratorio multimediale in ogni plesso di scuola primaria e nella scuola secondaria di primo
grado. Tali laboratori anche se funzionanti andrebbero aggiornati. Nell'Istituto vi sono inoltre
laboratori scientifici, musicali, artistici e informatici, sale teatrali, palestre. La scuola, per
reperire risorse economiche, partecipa annualmente a diversi bandi di gara di progetti promossi
e finanziati dal Ministero, dalla Regione o dall'Unione Europea. Da un triennio il Comune premia
con borse di studio gli studenti più meritevoli (Pagella d'oro, Solidiamo). Si registrano, inoltre,
piccole donazioni di privati per borse di studio destinate alla valorizzazione delle eccellenze. Sul
territorio, inoltre, sono presenti diverse associazioni impegnate in attività di volontariato e
iniziative a carattere ricreativo e culturale con cui l’Istituto mantiene rapporti di collaborazione
attraverso protocolli d’intesa e convenzioni.
Informazioni ritenute necessarie per la
spiegazione delle scelte di miglioramento
Il presente Piano di Miglioramento si colloca su
una linea di stretta correlazione e coerenza con
le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti nel
POF, essendone parte integrante e
fondamentale: il PDM rappresenta la politica
strategica dell’Istituzione per intraprendere
un’azione di Qualità, alla luce di quanto emerso
dal RAV. Dal raffronto si è stabilito di finalizzare
la pianificazione e l’attuazione del
Miglioramento al potenziamento della qualità
del processo di insegnamento.
Il presente PdM intende perseguire lo sviluppo
professionale dei docenti e la gestione
strategica delle risorse umane e materiali
dell’I.C. mediante la formazione,
l’aggiornamento e la condivisione di esperienze
83
e buone pratiche, con conseguenti ricadute
dirette, sui docenti stessi, e indirette, sugli
alunni, riguardo i processi di insegnamentoapprendimento, innovando, supportando,
migliorando gli esiti degli studenti stessi.
Le azioni di miglioramento individuate e
sviluppate nel presente PdM sono finalizzate a
creare un curricolo comune ma articolato tra i
iv diversi ordini dell’I.C. e ad elevare i risultati
degli alunni nelle prove standardizzate
nazionali, allo scopo di migliorare non solo i
rapporti interpersonali e il grado di
socializzazione tra l’utenza, ma anche il livello
culturale delle stesse, valorizzando
ulteriormente le funzioni formativa e di
aggregazione sociale svolte dalla scuola.
Il Piano si muove sostanzialmente nell’ottica di
migliorare l’efficacia dell’attività didattica,
incrementare il benchmarKing e il
benchlearning interno ed esterno, indirizzare le
politiche e le strategie verso un allineamento e
un’integrazione delle risorse umane con gli
obiettivi dell’Istituto.
Gli obiettivi principali risultano i seguenti:
1)coinvolgere il personale;
2)consolidare e diffondere le buone pratiche al
fine di migliorare l’azione educativa ed i
risultati delle performance degli alunni;
3)interpretare la mission;
4)utilizzare metodologie innovative;
5)creare una governance per l’organizzazione
delle attività connesse al POF, che produca
effetti sulle Strategie dell’Istituto.
84
TIPOLOGIE DI INTERVENTO:
L’intervento si basa prioritariamente su:
1)un’ottimizzazione nell’uso delle risorse
umane per ottenere una maggiore efficienza;
2)una gestione innovativa di funzioni per
valorizzare le risorse umane, per
responsabilizzare i leader, per sviluppare una
cultura orientata ai risultati;
3)un incremento e una maggiore diffusione
delle competenze del personale rispetto agli
obiettivi primari dell’Istituzione
(insegnamento/apprendimento);
4)una diffusione dell’innovazione
metodologico-didattica;
5)una formazione in servizio che coinvolga il
personale in maniera attiva.
Tutte le azioni devono avere una ricaduta sui
risultati degli alunni (obiettivo primario
dell’Istituzione) e sul benessere di tutti i
portatori di interesse (mission dell’Istituto).
L'istituto nelle prove standardizzate nazionali di
italiano e matematica nell’a.s. 2013/2014,
soprattutto nella scuola primaria, ha
conseguito dei risultati al di sotto della media
regionale e nazionale ed elevata è stata la
percentuale di Altra priorità emersa,
relativamente alle prove standardizzate
nazionali, è il miglioramento delle procedure di
controllo e lo sviluppo di una maggiore
85
consapevolezza del ruolo del somministratore
nonché il rafforzamento della motivazione degli
studenti al fine di limitare il cheating.
Le riflessioni del team hanno portato inoltre ad
una conclusione condivisa: il miglioramento
degli esiti degli alunni passa attraverso la
condivisione di processi e percorsi tra docenti
della comunità di pratiche professionali. Alcune
ricerche dimostrano che in presenza di un’alta
capacità di lavoro cooperativo dei docenti si
hanno migliori risultati di apprendimento degli
allievi: si dimostra un collegamento
significativo tra modelli organizzativi che
integrano elementi di comunità ed alti risultati
nelle prove Invalsi.
Se si sono consolidate forme di condivisione a
livello di piccoli plessi, sembra ancora piuttosto
complesso, vista anche l’oggettiva
frammentazione dell’Istituto, realizzare una
comunità di pratiche professionali ed un
curricolo di scuola veramente agito. Per questo
è necessario prevedere azioni di
processo/sistema relativamente alla
formazione dei docenti del dipartimento di
matematica, settore più problematico nei
risultati Invalsi, alla costruzione di un curricolo
in verticale agito e, soprattutto, alla diffusione
di buone pratiche e metodologie innovative già
presenti nella scuola.
Vanno previsti processi che favoriscano lo
scambio di buone pratiche, per diffondere le
azioni che producono esiti migliori.
Le riflessioni del team hanno portato ad una
86
conclusione condivisa: il miglioramento degli
esiti degli alunni passa anche attraverso la
condivisione di processi e percorsi tra docenti
della comunità di buone pratiche professionali.
Vanno previsti processi che favoriscano lo
scambio di buone pratiche, per diffondere le
azioni che producono esiti migliori, anche e
soprattutto nelle aree di continuità e
orientamento
Il contesto socio-culturale in cui la scuola è
inserita
(reti sul territorio, caratteristiche sociali e
culturali dell’ambiente in cui la scuola è
inserita, modelli educativi di riferimento,
offerte per la gestione del tempo libero)
L’utenza del nostro Istituto riflette la
situazione sociale eterogenea della zona di
Frosinone dove siamo collocati. Negli ultimi
dieci anni l’area cittadina ha avuto un forte
incremento della popolazione straniera con
problemi di scolarizzazione, alfabetizzazione e
difficile convivenza tra culture diverse. La
scuola si propone di favorire la crescita e
promuovere il benessere di ogni singolo
alunno, portandolo all’acquisizione
consapevole e responsabile dei diritti e dei
doveri che competono a ogni cittadino. Tale
situazione ha contribuito a modificare
notevolmente il territorio e si è venuta a
creare una cultura eterogenea, estremamente
variegata, e caratterizzata sia da immigrazione
ma anche da presenza di fasce medio alte di
popolazione. Il fatto che le famiglie nuove
arrivate, risiedano prevalentemente in
abitazioni del centro storico, dove riescono ad
avere case con affitti più contenuti, ha
determinato una concentrazione di alunni
stranieri nel plesso di scuola dell’infanzia e
primaria più a ridosso del centro. La presenza
di studenti stranieri è elevata in plessi ubicati a
ridosso di quartieri che offrono alloggi
economici
87
Mentre, negli altri plessi di scuola dell’infanzia
e primaria, situati ad una distanza maggiore
dal centro, si registra una presenza minore di
alunni stranieri. Qui la maggior parte
dell’utenza risulta provenire da famiglie di
estrazione medio e piccolo-borghese con una
buona situazione socio economica e culturale è
connotata , anche , da bambini residenti in
comuni limitrofi, ma con i genitori che
lavorano in città. Inoltre la maggior parte delle
famiglie non presenta situazioni di disagio
economico anzi nella maggior parte dei casi
entrambi i genitori lavorano. Da una lettura dei
dati si evince un'incongruenza una squilibrata
distribuzione relativamente allo stato socioeconomico delle famiglie, particolarmente in
uno dei plessi, che risulta essere in realtà
medio-basso. Inoltre, nelle vicinanze del centro
storico, è presente una casa famiglia che ospita
bambini e ragazzi in condizioni di disagio. In
questi plessi la scarsa disponibilità economica
pregiudica la partecipazione a progetti, visite e
viaggi d'istruzione quando non garantisca
l'accesso al materiale scolastico di base. Scarsa
è la partecipazione alla vita scolastica da parte
delle famiglie in situazione di disagio. L'Ente
locale non riesce a farsi carico di sopperire alla
mancanza di risorse delle famiglie disagiate.
Discorso diverso bisogna fare per la scuola
secondaria di primo grado, infatti essendo
l’unica che insiste nella parte più antica della
città, raccoglie tutte le fasce economiche e
sociali che negli altri plessi risultano
frammentate. Uno dei principali obiettivi del
nostro lavoro educativo è quello di trasformare
una convivenza di culture diverse, che hanno
difficoltà a conoscersi e a capirsi, in un incontro
significativo, che crei le condizioni per un
reciproco cambiamento.
88
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
Nella fase di ricognizione preliminare alla
stesura del Piano, sono stati sentiti
rappresentanti del territorio e dell’utenza ed è
stato stabilito di sfruttare tutte le potenzialità
offerte dal territorio prevedendo
l’organizzazione di attività nelle biblioteca
comunale, nel cinema e teatro, negli impianti
sportivi pubblici, nelle parrocchie e la
conoscenza dei beni architettonici presenti
nella città. La stesura di percorsi e azioni di
apertura al territorio intende valorizzare la
scuola quale comunità attiva e in grado di
avviare l’interazione con le famiglie e con la
comunità locale nel rispetto dei ruoli e dei
compiti istituzionali. Nella fase di ricognizione
preliminare alla stesura del Piano, sono stati
sentiti rappresentanti del territorio e
dell’utenza ed è stato stabilito di sfruttare
tutte le potenzialità offerte dal territorio
prevedendo l’organizzazione di attività nelle
biblioteca comunale, nel cinema e teatro, negli
impianti sportivi pubblici, nelle parrocchie e la
conoscenza dei beni architettonici presenti
nella città. La stesura di percorsi e azioni di
apertura al territorio intende valorizzare la
scuola quale comunità attiva e in grado di
avviare l’interazione con le famiglie e con la
comunità locale nel rispetto dei ruoli e dei
compiti istituzionali.
RETI
89
RETE
SCUOLA
CAPOFILA
SOGGETTI
AZIONI
MUSICALMENTE
IN RETE
I.C. FR3
liceo
musicale A.G.
BRAGAGLIA
Per favorire la
promozione e
la diffusione di
cultura
musicale nelle
scuole di I.M.
Una nota di
colore
conservatorio
di musica «L.
REFICE»
I.C. AQUINO
I.C. CON I.M.
La scuola.. Un
ponte tra le
diversità
I.C. FR3
I.C. 2 Monte
San Giovanni
Campano,
I.C. Aquino,
Inclusione
alunni con
disabilità
Successo
Formativo per
tutti
Il CIPIA 10 di
Fr
DM8
I.C. FR2
I.C. Fr3
Potenziamento
musicale
L’organizzazione scolastica
COMPOSIZIONE POPOLAZIONE SCOLASTICA
(composizione popolazione scolastica alunni,
strategie della scuola per il coinvolgimento
delle famiglie, obiettivi del POF, modalità di
condivisione metodologica e didattica tra
insegnanti, attenzione alle dinamiche tra pari,
gestione della scuola, sistemi di
comunicazione)
Sono iscritti circa 938 alunni, dei quali circa il ---10% stranieri, in particolare è forte la
presenza degli alunni stranieri nella Scuola
dell’Infanzia e Primaria.
Sono organizzati colloqui con le famiglie in ogni
ordine di scuola e i genitori sono presenti negli
Organi Collegiali. Ogni anno la Commissione
Stranieri organizza un incontro con i genitori
stranieri di nuova iscrizione per spiegare i
regolamenti e le attività della scuola. I genitori
collaborano nella
organizzazione delle feste dei plessi Primaria e
Infanzia.
I docenti dell’I.C. condividono in toto le finalità
esplicitate nelle Indicazioni Nazionali per i
Curricolo 2012, stanno lavorando sulle
90
Competenze Chiave del Parlamento Europeo e i
traguardi di Competenza disciplinare.
Sono organizzati incontri tra docenti di classi
parallele e di dipartimento disciplinare e si
previlegiano i progetti di istituto in verticale, ai
quali è dedicata un’intera sezione del POF.
Il Dirigente si confronta giornalmente con il suo
Staff e qualsiasi decisione sui plessi periferici
viene presa in accordo con i responsabili di
plesso. Da settembre 2014 tutte le
comunicazioni vengono inviate tramite mail. Il
sito dell’IC è aggiornato
COINVOLGIMENTO FAMIGLIE
Le famiglie partecipano alle varie attività
apportando contributi volontari di tempo e
denaro, anche attraverso il progetto “Genitori
volontari” istituito nel corrente anno scolastico.
OBIETTIVI POF
Il POF contiene un curricolo verticale istituito
dal 2014/15 che prevede la definizione di
competenze in uscita e in entrata dei diversi
ordini di scuola e per condividere un modello di
valutazione dei risultati raggiunti, in modo da
migliorare il raccordo tra i diversi ordini di
scuola.
l’inclusione è un punto nodale del POF.
La scuola progetta percorsi comuni per ambiti
disciplinari e, per la scuola secondaria I grado,
utilizza prove strutturate per classi parallele;
adotta la flessibilità oraria e promuove la
partecipazione attiva degli studenti mediante
lavori di gruppo, ricerche e progetti.
91
CONDIVISIONE METODOLOGICA E DIDATTICA
Nella conduzione dell'attività didattica la scuola
incentiva l'utilizzo di modalità' didattiche
innovative: cooperative learning, tutoring e
peer education. Gli studenti lavorano in gruppi,
utilizzano le nuove tecnologie, realizzano
ricerche o progetti.
Attualmente risulta non del tutto diffusa la
collaborazione tra docenti per la realizzazione
di tali modalità didattiche
La scuola primaria partecipa al progetto cl@sse
2.0
L’ azione cl@ssi 2.0 intende offrire la possibilità
di verificare come e quanto , attraverso l
‘utilizzo costante e diffuso delle tecnologie
nella pratica didattica quotidiana, l’ ambiente
di apprendimento possa essere trasformato.
Il nostro obbiettivo è quello di integrare nuovi
strumenti di conoscenza che sostituiscano la
trasmissività della lezione frontale e la “fissità”
del testo stampato, con la fluidità di una
knowledge society, che richiede sempre più
strumenti per accedere e gestire le
informazioni e che assegna alla scuola il
compito di “insegnare ad imparare”.
Il progetto si caratterizza anche per la costante
attenzione all’ integrazione ed all’ inclusione
vista la presenza in classe di numerosi alunni
stranieri ed un alunno diversamente abile.
La scuola Secondaria di Primo Grado ha attivato
dal 2015/2016 il progetto “Dada” ovvero un
92
percorso di ripensamento della didattica
tradizionale a partire dal ripensamento dei
tempi e degli spazi della scuola.
Per realizzare il progetto Dada è stato
necessario ripensare integralmente lo spazio
educativo a partire dalla sua fisicità ,
collocando sui diversi piani dell’ edificio
scolastico i dipartimenti disciplinari partendo
dai laboratori già esistenti.
Gli stessi dipartimenti sono stati resi facilmente
identificabili a partire dai corridoi grazie alla
segnaletica.
Si è preferito organizzare i gruppi di discipline
orizzontalmente per limitare gli spostamenti
verticali. Le aule sono state attrezzate con
scaffalature e librerie idonee a contenere gli
strumenti caratterizzanti le singole materie. L’
arredo dell’ aula si presta a rapide
trasformazioni, per adattarsi alla lezione che
viene proposta di volta in volta. E’ dunque
evidente il processo di cambiamento che anima
il progetto Dada nel quale svolge un ruolo
fondamentale non solo l’uso del’ iCT , ma anche
e soprattutto l’ organizzazione e la percezione
dello spazio vissuto.
RELAZIONI TRA PARI
Il clima relazionale è positivo, si attuano
strategie didattiche che favoriscono le relazioni,
come l’apprendimento cooperativo, il tutoring,
lavori inerenti la socio emotività e le abilità
sociali, lavori di gruppo e laboratori; momenti
di riflessione socio emotiva, argomentazione e
confronto tra pari per favorire la
socializzazione;
93
GESTIONE SISTEMA
Coordinamento efficace da parte della
dirigenza degli aspetti amministrativi e
didattici.
Necessità di implementare la leadership diffusa
e partecipata, per condividere mezzi, fini e
percorsi in tutta la comunità professionale.
SISTEMI COMUNICAZIONE
Sito Internet della scuola
posta elettronica
Consigli di classe/interclasse/intersezione
incontri con i genitori (colloqui individuali e
assemblee).
incontri di staff
gruppi di lavori
Il lavoro in aula
(attenzione alle relazioni docenti-alunni, gli
ambienti di apprendimento, progetti di
recupero e potenziamento degli
apprendimenti, utilizzo di nuove tecnologie
per la didattica)
Esiste un patto educativo tra docenti-alunni e
famiglie. I criteri di valutazione del
comportamento (Rispetto delle regole,
socializzazione, attenzione, partecipazione,
impegno responsabile) sono stati concordati
nel Collegio. Sono attivati annualmente
progetti di recupero e di potenziamento. La
scuola presta attenzione particolare alle
dinamiche relazionali tra allievi e insegnanti e
tra pari: sono, infatti, in atto politiche miranti a
favorire le relazioni e l’integrazione mediante
un patto di corresponsabilità e un sistema di
regole condivise, ma anche mediante la
94
collaborazione dei ragazzi in svariate attività e
progetti per i quali si sentono motivati, ed è
prevista, in alcuni casi, anche la partecipazione
dei genitori.
Per singoli alunni o gruppi di studenti che
necessitano di particolari attenzioni, la scuola
prevede attività di inclusione con azioni
progettuali mirate.
Sono inseriti nella sezione apposita del POF:
Progetti di
Recupero e potenziamento Lingue Straniere;
Progetti di recupero e Potenziamento discipline
letterarie e scientifiche. La scuola ha una
discreta dotazione tecnologica di base. Alcuni
plessi di scuola dell'infanzia, tutti i plessi di
scuola primaria e la scuola secondaria hanno
accesso alla rete internet. Diverse aule di scuola
primaria e secondaria di primo grado sono
fornite di Lim. Esiste un laboratorio
multimediale in ogni plesso di scuola primaria e
nella scuola secondaria di primo grado. Tali
laboratori anche se funzionanti andrebbero
aggiornati. Nell'Istituto vi sono inoltre
laboratori scientifici, musicali, artistici e
informatici, sale teatrali, palestre. Gli alunni
dell’istituto utilizzano le nuove tecnologie nella
didattica e possono usufruire di computer,
videoproiettori e Lim e tablet.
95
IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Ciclo di PDCA plan - do – check - act: modello studiato per il miglioramento continuo della qualità in
un’ottica a lungo raggio. Dall’analisi dei punti di criticità emersi dal RAV il team di Miglioramento
ha individuato le priorità da perseguire e di conseguenza le azioni di miglioramento da attuare.
Descrizione dei processi che
portato alla scelta degli
obiettivi di miglioramento
La predisposizione deI PdM muove dalle priorità e dai
traguardi espressi dalla Scuola nel RAV.
Nel RAV ogni istituzione scolastica ha considerato i propri
punti di forza/debolezza, in relazione alle quattro aree legate
agli esiti degli studenti e alle sette aree di processo.
Le quattro aree legate agli esiti degli studenti sono:
1. risultati scolastici,
2. risultati nelle prove standardizzate,
3. competenze chiave e di cittadinanza,
4. risultati a distanza.
In seguito all’analisi dei dati, il nostro Istituto ha individuato
due aree per il miglioramento (evidenziate in grassetto
nell’elenco soprastante), dettagliandone relative priorità e
traguardi da raggiungere.
Le sette aree di processo sono invece divise in pratiche
educative e didattiche:
1. curricolo, progettazione, valutazione,
2. ambiente di apprendimento,
3. inclusione e differenziazione,
4. continuità e orientamento;
e pratiche gestionali e organizzative:
5. orientamento strategico e organizzazione della scuola,
96
6. sviluppo e valorizzazione delle risorse umane,
7. integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie.
Il nostro Istituto si pone l'obiettivo di confermare e rinforzare
una linea didattica/educativa condivisa, che contempli un'idea
di Scuola centrata sui bisogni dell'allievo, sulla sua formazione
quale futuro cittadino (ed. alla cittadinanza), tenendo in
considerazione anche le esigenze formative del Personale della
scuola (docente e ATA), delle Famiglie degli allievi, e del
territorio in generale.
Questo richiede una formazione continua del Personale,
percorsi didattici che rispondano agli stili di apprendimento
degli alunni, disponibilità di strumentazioni digitali e non per
praticare una didattica innovativa a maggiore garanzia del
successo formativo degli alunni.
Risultati della valutazione esterna
(Prove Invalsi, valutazione di
équipe)
Risultati della valutazione esterna
PROVE INVALSI 2013/14
Criticità individuate/piste di
miglioramento
Punti di forza della scuola/risorse
L'istituto nelle prove standardizzate
nazionali di italiano e matematica, nella
scuola primaria soprattutto nelle classi
quinte ha conseguito dei risultati al di
sotto della media regionale e nazionale.
In realtà i dati pervenuti non
corrispondono né agli esiti positivi dei
test d’ingresso, somministrati all’inizio
dell’anno dai docenti della Scuola
Secondaria di primo grado, né al
rendimento scolastico degli alunni
provenienti dalla Primaria nel corrente
anno scolastico. Questa discordanza
riguarda in particolare un plesso, dove il
buon andamento didattico delle classi
non trova riscontro nei dati registrati,
facendo supporre, come rilevato
dall’Invalsi, un’elevata percentuale di
cheating (Italiano 70,3%; Matematica
62,2%). Per la Scuola Secondaria 1° si
registrano risultati positivi nella prova di
Italiano per quattro classi su cinque,
l’eccezione è costituita da una sola classe
in cui è stata registrata un’alta
percentuale di cheating (24,3%). Per la
prova di Matematica gli esiti risultano
essere i seguenti: positivi per due classi e
negativi per tre, in una delle quali è stata
riscontrata un’alta percentuale di
cheating (52,4%). Dall'analisi dei risultati
delle prove Invalsi a.s. 2014-15 si
evidenzia una diminuzione del cheating
comunque ancora presente. Nella scuola
Punti di forza:

Le disparità a livello di risultati
tra alunni meno dotati e quelli
più dotati non sono in aumento

La scuola assicura l'acquisizione
dei livelli essenziali di
competenze (misurate con le
prove standardizzate nazionali)
per tutti gli studenti.
Risorse: personale docente interno e
personale docente esterno all’uopo
assegnato; risorse tecnologiche e
non.
97
primaria i risultati in matematica sono
inferiori alla media nazionale. Diventa
prioritario il miglioramento degli esiti in
matematica.
Bisogna esercitare un maggiore controllo
durante lo svolgimento delle prove
perché talvolta gli esiti delle stesse non
sono corrispondenti all'andamento
abituale.
Il contesto socio - economico -culturale
degli alunni ha influito sul rendimento
delle prove, La didattica deve prevedere
tempi adeguati per poter effettuare
esercitazioni e simulazioni tali da
preparare gli alunni ad affrontare più
serenamente le prove Invalsi.
Risultati dei processi di
autovalutazione (RAV)
Processo
Pratiche educative e didattiche:
Continuità e orientamento
Le attività specifiche legate alla
continuità educativa tra ordini di scuola
diversi, evidenziano pratiche accettabili
tra Scuola dell'Infanzia e Scuola Primaria
mentre si sono registrate fragilità nel
passaggio dalla Primaria alla Secondaria
di Primo Grado e in uscita.
Punti di forza:

La scuola garantisce la
continuità dei percorsi
scolastici e cura l'orientamento
personale, scolastico e
professionale degli studenti.

La collaborazione tra i docenti di ordini di
scuola diversi non è ben consolidata.
Singoli insegnanti realizzano attività di
continuità limitatamente ad alcune
sezioni, senza forme di coordinamento a
livello di scuola e di plessi.
Gli studenti non vengono monitorati
dopo l'uscita dalla Scuola Secondaria di
Primo Grado.
La scuola realizza percorsi
finalizzati alla conoscenza di sé
e delle proprie attitudini.
Risorse: personale docente interno e
personale docente esterno all’uopo
assegnato; attività specifiche di
continuità, impiego di test attitudinali
specifici per l’orientamento
Linea strategica del piano
Gestione strategica delle risorse a disposizione della scuola per migliorare i processi
di insegnamento apprendimento attraverso:

formazione in servizio del personale docente

incontri periodici tra docenti di diverso ordine di scuola

potenziamento dell’uso delle tecnologie digitali

condivisione di prassi didattiche e progettazione comune di prove valutative

focus sull’ambiente di apprendimento. Didattiche organizzative innovative
(DADA, progetto Ascanio)

attivare apprendimenti significativi in continuità e sviluppare positivi
atteggiamenti motivazionali, soprattutto negli alunni con BES
Definizione di
Obiettivi strategici
Migliorare la conoscenza degli aspetti
teorici ed epistemologici delle discipline,
le competenze nell’uso di metodologie
didattiche innovative e nella
progettazione, sperimentazione e
documentazione didattica.
Indicatori
1.
percentuale di alunni i cui esiti
formativi risultino migliorati nel
confronto tra i I e del II
quadrimestre
2.
Numero alunni coinvolti nei
processi formativi
3.
Numero di docenti coinvolti nel
98
percorso di formazione
4.
Percentuale di docenti che
sperimentano strategie
innovative anche con l’utilizzo
di strumenti e materiali digitali
99
ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO (secondo l’ordine di priorità)
Pertanto le aree da migliorare e le relative azioni di miglioramento risultano essere:
Area da migliorare
Necessità di miglioramento
AREA DEGLI ESITI:
Risultati nelle prove standardizzate
nazionali
L'istituto nelle prove standardizzate
nazionali di italiano e matematica
(INVALSI 2013/14) soprattutto nella
scuola primaria, ha conseguito dei
risultati al di sotto della media regionale
e nazionale.
Grado di priorità
Alta
PRIORITA’:
sviluppare
un
processo
di
apprendimento logico e flessibile tale da
sottoporsi alle misurazioni.
TRAGUARDO:
aumentare i risultati delle misurazioni
L’area degli
esiti
necessità di
miglioramenti da realizzare a breve
termine in quanto il miglioramento deve
avere un immediato e diretto riscontro
in un’ottica di rendicontabilità sociale
nel confronto con altri sistemi formativi.
Area da migliorare
Necessità di miglioramento
AREA DI PROCESSO
Ambiente di apprendimento
DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI
PROCESSO:
1- Progettazione di ambienti di
apprendimento atti a valorizzare le
potenzialità di tutti nella didattica
quotidiana attraverso approcci operativi
che tengono conto della "piramide
dell'apprendimento", in cui una
maggiore disponibilità a far "fare"
garantisce una migliore sedimentazione
delle
conoscenze,
oltre
che
l'acquisizione di abilità e competenze.
Gli studenti, responsabili (proprio
perché responsabilizzati di fatto), si
trovano nelle condizioni di divenire
sempre più i soggetti attivi, i
protagonisti, nella costruzione dei loro
saperi e della loro formazione.
2- Progettazione di curricoli trasversali,
atti a a superare il setting tradizionale
una classe/un’aula: attraverso l’uso delle
TIC si organizza lo spazio in modo
funzionale a diversificate situazioni di
apprendimento (spazi per esplorare, per
costruire, per condividere, per esporre,
per rielaborare).
3- Percorsi di formazione per docenti
sulla valutazione per competenze per
giungere alla definizione di criteri di
valutazione omogenei e condivisi.
Gli obiettivi di processo contribuiscono
al raggiungimento delle priorità
attraverso un'efficace pianificazione
delle attività da strutturarsi ad inizio
anno, da monitorare in itinere e da
rendicontare per la puntuale rilevazione
dei punti di forza e di debolezza al fine di
ripianificare attività di miglioramento
continue.
Grado di priorità
Alta
Nello specifico dunque i progetti sono identificati come:
1. PROGETTO “Successo scolastico e benessere a scuola”
2. PROGETTO “ Metodologie didattiche innovative”
100
1. Titolo dell’iniziativa di miglioramento:
SUCCESSO SCOLASTICO E BENESSERE A SCUOLA
Responsabile dell’iniziativa:
il Dirigente scolastico
Prof.ssa Monica Fontana
Livello di priorità:
2
Data prevista di
attuazione
definitiva:
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
Ultimo riesame:
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Situazione
corrente
al
Fase
di PLAN
- PIANIFICAZIONE
(Verde)
In linea
 (Giallo)
In ritardo
 (Rosso)
In grave ritardo
Componenti del gruppo di miglioramento:
Descrizione
del problema
da affrontare
attraverso il progetto.
Il dirigente scolastico:
Prof.ssa
Monica Fontana
I docenti: Patrizia Bauco, Sabrina De Bernardis, Fabrizia De Guidi, Serafina Fusco, Emanuela Grande, Aurelia Iaboni,
Piano
di recupero
potenziamento:
Giovanna
Minieri,ePatrizia
Marras, Loredana Noviello, Francesca Pacciani, Stefania Salvadori, Maria Rosaria Sanità,
migliorare
e
consolidare
rispetto alla situazione di partenza il livello delle prestazioni degli alunni e favorire il loro
Sabrina Trotta.
successo scolastico nelle aree di italiano e di matematica.
Descrizione dell’approccio adottato relativamente all’iniziativa di miglioramento considerata. Le ragioni della scelta di
tale approccio (quale problema deve affrontare, perché costituisce una soluzione vantaggiosa) e i vantaggi attesi per
l’organizzazione:
Diffondere le attività di recupero e potenziamento già in atto nell’Istituto nelle classi a tempo prolungato (36 ore
settimanali) e condividerle fra le altre sezioni. Migliorare l’azione didattica e la collaborazione tra docenti attraverso la
condivisione di metodologie applicative, criteri, indicatori e prove di verifiche. La scelta di tale approccio è dettata dalla
volontà di costruire un percorso motivante, riproducibile ed efficace che conduca la scuola a costruire processi di
intervento vantaggiosi per il successo formativo degli allievi.
Definizione del piano, nelle sue varie fasi, per affrontare il problema
1.
2.
Classi destinatarie:
 classi prime, seconde e terze Scuola Secondaria I°;
 classi seconde e quinte Scuola Primaria

Aree: italiano e matematica
3.
Gruppi di lavoro:
i docenti dei dipartimenti di italiano e matematica delle classi interessate:
 condividono i criteri generali di valutazione codificando una griglia di indicatori e descrittori trasversali
a tutte le discipline ed elaborano gli indicatori con cui misurare i risultati, i criteri di valutazione, le
prove di verifica, gli standard da raggiungere e le strategie di intervento.
 analizzano le prove per:
- organizzare le azioni di miglioramento idonee a risolvere i problemi evidenziati (mancanza di
oggettività, prove troppo lunghe, tempi non adeguati, quesiti non chiari, ecc…);
- calibrare le prove valutandone l’efficacia e la fattibilità.
- conoscere i livelli iniziali di conoscenze, abilità e competenze dei singoli alunni;
4.
Formazione dei docenti:
101
verterà soprattutto sulle metodologie per il recupero e potenziamento, utilizzando risorse umane messe a
disposizione dall’istituto anche attraverso reti di scuole. I docenti, mentre si formano mettono a punto la
metodologia, iniziano a lavorare su strategie e metodi servendosi del feedback.

5.
Proposte di tematiche formative:
 controllo dello sviluppo delle conoscenze in continuità costruttiva tra scuola primaria e secondaria
in un curricolo continuo e progressivo;
 formazione delle competenze-chiave secondo il quadro di riferimento europeo;
 superamento della frammentazione e dell’impostazione trasmissiva dei saperi disciplinari;
 valorizzazione dell’esperienza e delle conoscenze degli alunni, per ancorare ad esse nuovi contenuti;
 adozione di modalità di intervento basate su esplorazione e scoperta;
 promozione dei processi metacognitivi;
 costruzione di percorsi didattici di matematica/italiano: dalle indicazioni alla pratica didattica.

Somministrazione di prove d’ingresso per le classi prime della Scuola Secondaria 1° concordate fra i docenti
delle classi quinte della primaria e delle prime della secondaria (lavoro in verticale)
6.
Somministrazione di prove d’ingresso concordate per tutte le classi della primaria (lavoro in orizzontale.
7.
formazione di gruppi di alunni per recupero e potenziamento basati su criteri generali di valutazione come:
osservazione della situazione iniziale, possesso dei prerequisiti, interiorizzazione delle conoscenze, capacità di
utilizzo pratico-operativo, criticità personali e/o di classe (alunni con DSA e alunni stranieri neo arrivati o con
scarse conoscenze dell’italiano o matematica).
8.
Inizio delle attività di recupero e potenziamento in orario mattutino e/o pomeridiano anche a classi aperte in
orizzontale e/o verticale. Periodo: in itinere e nelle giornate di pausa didattica 7-20 gennaio.
Matematica – Lezione frontale integrata eventualmente con le seguenti attività: attività di tipo laboratoriale
(learning by doing) con utilizzo di materiali “poveri” soprattutto per le classi della primaria (cartoncini, forbici,
colla, matite colorate, dadi, ecc); lavoro a piccoli gruppi (cooperative learning); utilizzo di software specifici o di
Giochi per imparare giocando; utilizzo di risorse in rete (test On Line, prove di esame simulate su Test Invalsi,
ecc); utilizzo della LIM, ecc.
Le diverse attività verranno calibrate in maniera differente a seconda che si tratti del gruppo di recupero o
potenziamento.
Italiano - Recupero: lezione frontale integrata al lavoro a piccoli gruppi attraverso cooperative learning, circle
time, peer education, coaching, attività di tipo pratico-laboratoriale, utilizzando materiali “poveri”, uso della
L.I.M. e PC, cineforum, giornale.
- Potenziamento: leader di gruppo, circle time, attività laboratoriale (scrittura creativa, teatro,
giornalismo, cineforum …), uso della L.I.M. e PC.
9.
Verifiche, esiti e valutazione.
insufficienti.
Eventuali elaborazione di percorsi personalizzati per i residuali risultati
10. Tabulazione e diffusione dei dati: i gruppi di lavoro elaborano grafici e forniscono un resoconto dettagliato da
diffondere sia all’interno dell’Istituto che all’esterno.
11. La circolazione e la diffusione delle informazioni inerenti il PDM per il recupero e il potenziamento
saranno articolate in modo diverso a seconda dei destinatari: mailing list tematiche, news letter, sito della
scuola. La sezione predisposta diventerà uno strumento a supporto dell’intera struttura del PDM in quanto
dovrà contenere documentazioni e materiali riferiti ai processi chiave mappati. A partire dall’anno scolastico in
102
corso il sito rappresenterà uno strumento di comunicazione interattiva per veicolare le risultanze del progetto di
miglioramento e per la raccolta di suggerimenti. Per diffondere le risultanze del PDM alle famiglie degli alunni si
farà ricorso anche agli incontri istituzionali degli OO.CC. che prevedono la presenza dei genitori
12. valutazione quadrimestrale
13. formazione di gruppi di alunni per recupero e potenziamento sulla base del documento di valutazione
14. Inizio delle attività di recupero e potenziamento in orario mattutino e/o pomeridiano anche a classi aperte in
orizzontale e/o verticale. Periodo: in itinere e nelle giornate di pausa didattica 16-28 maggio.
15. monitoraggio finale degli esiti, tabulazione e diffusione dei dati.
Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE
Descrizione dei modi, tempi di attuazione e diffusione del progetto.
Chi è responsabile dell’attuazione
Prof. Aurelia Iaboni e prof. Michela Vitaliani De Bellis
Verso quali componenti della scuola è diretto
Attività di recupero/potenziamento:
 classi prime, seconde e terze Scuola Secondaria I°;
 classi seconde e quinte Scuola Primaria
Attività di formazione:
 docenti dei dipartimenti di Italiano e matematica ( n. 30 docenti).
Verso quali aree dell’organizzazione scolastica è rivolto
Italiano e Matematica
Descrizione delle fasi fondamentali dell’attuazione:
1° Fase (primo quadrimestre)
 Formazione docenti sulle metodologie didattiche (Settembre 2016).
 Insediamento di commissioni di docenti per stabilire e concordare indicatori, criteri, prove e standard da
raggiungere (vedi punto 3 fase di PLAN). I docenti, riuniti per dipartimenti, elaborano griglie di obiettivi comuni
e di valutazione analitica e numerica (Settembre 2015)
 Somministrazione di prove di ingresso concordate (Settembre/ottobre 2015).
 formazione di gruppi di recupero e potenziamento (Ottobre/Novembre).
 Elaborazione di verifiche formative e sommative secondo criteri condivisi e oggettivi (16 novembre/gennaio)
 Inizio delle attività di recupero e potenziamento (vedi punto 8 fase di PLAN) (In itinere e 7-20 Gennaio 2015).
 Verifiche, esiti e valutazione (Gennaio/Febbraio 2016)
 Elaborazione di eventuali percorsi individualizzati (Gennaio/Febbraio 2016)
 Comunicazione dei risultati alle famiglie degli alunni (Febbraio 2016)
 Bilancio finale delle attività svolte e statistica dei risultati (Febbraio 2016)
2° Fase (secondo quadrimestre)
 Valutazione e riesame delle metodologie e dei criteri di valutazione adottati ed eventuale miglioramento
(Febbraio/Marzo 2016)
 Valutazione quadrimestrale basata sulle schede degli alunni (Febbraio 2016)
 Formazione docenti (Marzo 2016)
 Formazione di gruppi di recupero e potenziamento sulla base dei risultati delle schede di valutazione (Marzo
2016)
 Attività di recupero e potenziamento (vedi punto 14 fase di PLAN) Periodo: in itinere e nelle giornate di pausa
103




didattica 16-28 maggio.
Elaborazione di verifiche formative e sommative secondo criteri condivisi e oggettivi (Maggio 2016)
Verifiche, esiti e valutazioni (Maggio 2016)
Comunicazione dei risultati alle famiglie degli alunni (Giugno 2016)
Bilancio finale delle attività svolte e statistica dei risultati (Giugno 2016)
Come apparirà una volta pienamente attuato e diffuso
L’attività:
 offrirà un quadro preciso della situazione scolastica delle classi in entrata e in uscita;
 misurerà in modo oggettivo le abilità e le competenze possedute dagli studenti;
 permetterà di attuare successivi interventi mirati e chiari;
In particolare definire come si intende misurare la diffusione: indicare con precisione il tipo di misura, la frequenza della
raccolta dei dati e gli obiettivi connessi:
-tipo di misura:
 Risultati in percentuale dei questionari di gradimento:
 % gradimento attività recupero/potenziamento alunni
 % docenti soddisfatti delle attività di formazione
 N° degli alunni impegnati nel recupero e nel potenziamento
 N° di docenti coinvolti nel processo
 % degli alunni che hanno avuto un miglioramento (valutazione delle conoscenze, abilità e competenze
recuperate o acquisite espressa in decimi)

-raccolta dei dati: fine dell’anno scolastico (giugno).
-obiettivi connessi: recupero delle conoscenze e abilità sulla base degli standard prefissati; potenziamento della
preparazione e rilevazione delle attitudini;
- divulgazione dei risultati: diffusione sia all’interno dell’istituzione scolastica ( OO.CC.) che alle famiglie (consiglio di
classe/intersezione) e tramite pubblicazione sul sito dei dati statistici.
Definire e descrivere le finalità del progetto con particolare riferimento al contributo del progetto alla performance
dell’organizzazione:
 accrescere la condivisione dei metodi, dei contenuti e dei criteri di verifica e di valutazione fra le classi
 migliorare la trasparenza e la comunicazione fra famiglie e docenti
 incrementare la comunicazione fra docenti
104
Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI
I sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto garantiscono la realizzazione di quanto stabilito e, se necessario,
sono introdotte le opportune modifiche.
All’inizio dell’anno scolastico i gruppi di lavoro dei docenti interessati stabiliscono nel dettaglio gli indicatori delle
conoscenze, abilità e competenze per i livelli base, intermedio e avanzato. Questi indicatori serviranno ad effettuare:
1. analisi dei livelli d’ingresso
2. monitoraggio dei livelli in itinere
3. monitoraggio finale con i livelli in uscita
Nel corso dell’anno scolastico, con riunioni a cadenza bimestrale o abbinate ai Consigli di Classe e/o Dipartimenti, i
gruppi di lavoro, elaborano le prove intermedie (fine I quadrimestre) e in uscita (fine secondo quadrimestre), in base
agli standard stabiliti e ai criteri di valutazione; inoltre faranno un’analisi critica delle metodologie applicate apportando
eventuali modifiche e/o miglioramenti, tenendo conto della risposta degli alunni all’intervento didattico nonché di
eventuali ritardi o sfasature dovuti a imprevisti non controllabili.
Le misure o gli indicatori utilizzati servono a valutare se l’azione di miglioramento è stata attuata e diffusa entro i tempi
stabiliti (risultati relativi agli indicatori di progetto) e nel suo pieno potenziale (risultati degli obiettivi del progetto).
Tutto ciò andrà a far parte di un “diario di bordo” che documenterà il processo e darà modo di implementare le buone
pratiche.
Il monitoraggio sulle abilità e competenze possedute o acquisite dagli alunni delle classi coinvolte verrà effettuato in:



entrata (test d’Ingresso)
medio termine (fine I° quadrimestre)
uscita (fine 2° quadrimestre)
Il monitoraggio del processo si realizzerà intersecando le attività del team di miglioramento e dei gruppi di lavoro dei
dipartimenti di italiano e matematica con le attività della funzione strumentale (area POF), attraverso la trasmissione
della documentazione prodotta dai gruppi di lavoro stessi alle funzioni strumentali suddette per la successiva
rielaborazione e diffusione.
L’azione di recupero e potenziamento verrà attuata in due momenti specifici dell’anno scolastico, a seguito dei risultati
delle prove di ingresso e a seguito dei risultati delle schede di valutazione del I Quadrimestre. Sulla base dei suddetti
risultati verranno creati sottogruppi-classe (per il recupero e potenziamento).
L’autovalutazione della pista del recupero e potenziamento si prefigge di misurare in che modo e con quali risultati gli
insegnanti sono stati in grado di attuare il progetto e, sull’altro versante, in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi di
recupero e potenziamento sugli studenti.
La realizzazione di questo obiettivo si esplicherà secondo due modalità: la prima attraverso una verifica finale che tenga
conto delle carenze iniziali e degli interventi applicati ai sottogruppi di alunni. La seconda modalità si realizzerà
strutturando e somministrando questionari alunni sul grado di soddisfazione delle attività di recupero/potenziamento
attuate.
Per monitorare l’efficacia delle attività di formazione attuate dall’Istituto scolastico è previsto un questionario di
gradimento da somministrare ai docenti alla fine dei corsi.
I risultati, tabulati ed analizzati, saranno pubblicati sul sito dell’istituto, affissi all’albo della scuola e comunicati alle
famiglie. Tali risultati costituiranno il materiale di cui la Funzione Strumentale si servirà per valutare l’efficacia dei
processi di insegnamento/apprendimento relativi al piano di recupero e potenziamento.
Una volta attuate e diffuse, le azioni di miglioramento più efficaci, rappresenteranno, dopo eventuali modifiche, una
modalità procedurale che diventerà un sistema organizzativo fondato, strutturato e riproducibile per favorire il successo
scolastico.
105
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Le riunioni di aggiornamento del piano di miglioramento saranno a cadenza quadrimestrale e saranno effettuate a
seguito di quanto emerso anche nei consigli di classe.
Gli insegnanti coinvolti valuteranno l’efficacia del lavoro svolto (recupero e potenziamento) attraverso la verifica del
raggiungimento degli obiettivi prefissati (conoscenze, abilità e competenze stabilite precedentemente) nonché sul grado
di soddisfazione da parte degli studenti.
I gruppi di lavoro dei docenti si confronteranno sistematicamente e periodicamente e, in caso di criticità o insuccessi,
dovranno riadattare gli obiettivi, i mezzi, le metodologie e l’organizzazione.
Sarà utile prevedere nell’organizzazione un margine di flessibilità (anche se minimo) per eventuali interferenze o ritardi.
106
Planning a.s. 2015-2016
Set.
Fase
1
1°Q
Incontri dei gruppi di
lavoro dei docenti di
Italiano e Matematica
X
Formazione dei docenti
(settembre 2016)
X
Somministrazione
Prove d’Ingresso
X
Formazione gruppi di
recupero e di
potenziamento
Attività di recupero
(anche a classi aperte
orizzontale e/o
verticale ) mattina o
pomeriggio
Ott.
Nov
Dic.
X
Gen
Feb
X
X
X
X
X
Verifiche / esiti /
valutazione
X
X
Tabulazione e
diffusione dati
X
Schede di valutazione
primo quadrimestre
X
X
X
X
Formazione gruppi
recupero /
potenziamento
(sulla base delle
schede di valutazione)
X
Attività di recupero
(anche a classi aperte
orizzontale e/o
verticale ) mattina o
pomeriggio
X
X
X
X
X
Somministrazione
questionario
gradimento attività
formazione docenti
Verifiche / esiti /
valutazione
Giu.
X
X
Somministrazione
questionario
gradimento attività R/P
alunni
Mag.
X
Formazione dei docenti
Fase
2
2°Q
Apr
X
Somministrazione
questionario
gradimento attività R/P
alunni
Incontri dei gruppi di
lavoro dei docenti di
Italiano e Matematica
Mar.
X
X
Tabulazione e
diffusione dati
X
Monitoraggio finale /
esiti
X
107
MANAGEMENT DEL PROGETTO (2015/2016)
azione: : successo scolastico e benessere a scuola (Recupero/potenziamento Italiano/Matematica)
ATTIVITA’
FASE 1
1°Q
RESPONSABILE
Incontro gruppi di
lavoro di docenti di
Italiano e di
Matematica
Formazione dei
docenti di
Matematica e
Italiano (settembre
2016)
DATA PREVISTA DI
AVVIO E
CONCLUSIONE
Settembre
Gennaio
Dirigente
Prove di ingresso
Docenti disciplinari
Formazione dei
gruppi di
Recupero e
potenziamento
Docenti disciplinari
Settembre
Ottobre
Gennaio
TEMPIFICAZIONE
ATTIVITA’
G
F
M
A
M
G
L
A
S
O
N
D
SITUAZIONE
Rosso = attuazione
non in linea con gli
obiettivi
Giallo = non ancora
avviata/in corso
e
in linea con gli
obiettivi
Verde = attuata












Verde (attuata)












Giallo
(da attuare)












Verde (attuata)












Verde (attuata)
Attività di recupero
e potenziamento
Insegnanti disciplinari
In itinere e
7 – 20 Gennaio












Giallo
(da attuare)
Verifiche, esiti e
valutazioni
Insegnanti disciplinari
Gennaio/Febbraio












Giallo
(da attuare)
Insegnanti dell’organico
potenziato
Febbraio












Giallo
(da attuare)
Coordinatori di
classe
Febbraio 2016












Giallo
(da attuare)
Insegnanti dell’organico
potenziato
Febbraio
Maggio
Giallo
(da attuare)
Docenti disciplinari
Febbraio
Marzo
Giallo
(da attuare)
Tabulazione e
diffusione dati
Schede di
valutazione
primo quadrimestre
FASE 2
2°Q
Incontro gruppi di
lavoro di docenti di
Italiano e di
Matematica
Formazione dei
gruppi di
recupero e
potenziamento
Formazione dei
docenti di Italiano e
Matematica
Dirigente
Attività di recupero
e potenziamento
Insegnanti disciplinari
In itinere e
16-28 Maggio
Giallo
(da attuare)
Verifiche, esiti e
valutazioni
Insegnanti disciplinari
Maggio
Giallo
(da attuare)
Tabulazione e
diffusione dati
Insegnanti dell’organico
potenziato
Giugno
Giallo
(da attuare)
Monitoraggio finale
Insegnanti dell’organico
potenziato
Giugno
Giallo
(da attuare)
Coordinatori di
classe
Giugno 2016
Giallo
(da attuare)
Schede di
valutazione
secondo
quadrimestre
Giallo
(da attuare))
108
TERZA SEZIONE
PROGETTO
SUCCESSO SCOLASTICO E
BENESSERE A SCUOLA
Recupero e potenziamento
della performance degli alunni
RISULTATI ATTESI
INDICATORI
(DESCRIZIONE E
UNITA’ DI
MISURA)
TARGET
Creare un documento
con l’indicazione dei
processi attuati, la
pianificazione delle
attività correlate ai
processi, la
definizione degli
obiettivi, la codifica di
percorsi metodologici
efficaci e riproducibili
nonché gli indicatori
di misurazione dei
risultati relativi alla
pista di recupero e
potenziamento
N° degli alunni
impegnati nel
recupero e nel
potenziamento
Aumento di
almeno il 10% del
N° degli alunni
che raggiungono
la sufficienza (per
il recupero)
% degli alunni che
hanno avuto un
miglioramento
Incremento di
almeno il 5% delle
eccellenze (per il
potenziamento)
Gradimento delle
attività di formazione
docenti
% docenti
soddisfatti delle
attività di
formazione
N° di docenti
coinvolti nel
processo
RISULTATI
OTTENUTI
almeno 60%
docenti
soddisfatti delle
attività di
formazione
109
QUARTA SEZIONE
Titolo dell’iniziativa di miglioramento: Successo scolastico e benessere a scuola
Risorse umane necessarie



Docenti interni: docenti di matematica, docenti di lettere, docenti afferenti
all’organico di potenziamento (fase C)
Formatori
Personale ATA


 Attività di recupero/potenziamento:
classi prime, seconde e terze Scuola Secondaria I°
classi seconde e quinte Scuola Primaria


 Attività di formazione:
docenti dei dipartimenti di Italiano e matematica scuola secondaria
docenti scuola primaria
Destinatari del progetto
110
PROGETTO “ METODOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE”
2. Titolo dell’iniziativa di miglioramento:
“ METODOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE”
Responsabile dell’iniziativa:
il Dirigente scolastico
Prof.ssa Monica Fontana
Livello di priorità:
2
Situazione corrente al
Data prevista di
attuazione
definitiva:
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
Ultimo riesame:
(Verde)
In linea
 (Giallo)
In ritardo
 (Rosso)
In grave ritardo
Componenti del gruppo di miglioramento:
Il dirigente scolastico: Prof.ssa Monica Fontana
I docenti: Patrizia Bauco, Sabrina De Bernardis, Fabrizia De Guidi, Serafina Fusco, Emanuela Grande, Aurelia Iaboni,
Giovanna Minieri, Patrizia Marras, Loredana Noviello, Francesca Pacciani, Stefania Salvadori, Maria Rosaria Sanità,
Sabrina Trotta.
Fase di PLAN - PIANIFICAZIONE
Descrizione del problema da affrontare attraverso il progetto.
I professionisti della scuola per implementare la qualità e volgere verso l’eccellenza devono fare proprie le multiformi
tecniche formativo-innovative che fondandosi percorsi meta cognitivi, su studi di ragionamento critico, su iter filosofici
e su nuove competenze digitali e tecnologiche, vertono verso la più autentica sfera polifunzionale dell’apprendimento.
I risultati formativi degli alunni, a livello di Istituto, costituiscono materiale attraverso cui rivedere la propria
progettualità formativa ed operare quindi opportune scelte strategiche; a livello di azione del docente i risultati
formativi contribuiscono ad analizzare e migliorare le pratiche didattiche e valutative messe in atto; a livello di
allievo i risultati formativi costituiscono una rilettura critica della propria esperienzacompetenza/apprendimento e una
maggiore consapevolezza di ciò che ha appreso in prospettiva meta cognitiva (feed-back).
Descrizione dell’approccio adottato relativamente all’iniziativa di miglioramento considerata. Le ragioni della scelta di
tale approccio (quale problema deve affrontare, perché costituisce una soluzione vantaggiosa) e i vantaggi attesi per
l’organizzazione:
Implementare i seguenti percorsi didattici :





sviluppo del ragionamento meta- cognitivo in continuità orizzontale tra tutte le discipline linguisticheantropologica e logico- scientifiche, della didattica laboratoriale, della peer education;
didattica per ambienti di apprendimento SSPG;
uso degli strumenti digitali (LIM, computer ) come ausilio ad ogni processo di interazione didattica;
acquisizione di nuove competenze digitali e tecnologiche;
promozione della cultura della valutazione e della autovalutazione da parte degli alunni e dei docenti;
111
Definizione del piano, nelle sue varie fasi, per affrontare il problema
Le seguenti procedure hanno lo scopo di delineare le attività che devono essere svolte per la realizzazione del
progetto a livello di allievi e di docenti.
Per quanto riguarda il primo punto gli interventi inerenti riguardano la costituzione di moduli didattici progettati per
ampliare l’azione della scuola e per garantire agli allievi il successo formativo. Per fare ciò l’approccio adottato è quello
per competenze che ha implicato il confronto con situazioni reali , vicine all’interesse all’esperienza e alla vita dei
ragazzi….. saperi, abilità, conoscenze apprese a scuola, giocano il ruolo di strumenti specialistici per affrontare un
problema, ideare soluzioni, sperimentarle e infine verificarne l’efficacia. Quindi le competenze di base che fino a
qualche anno fa costituivano la fine di un percorso d’apprendimento, ora vengono messe alla prova, rafforzate da assi
cognitivi adatti a produrre nuove soluzioni, oggetti o performance originali.
In tal senso il team del PDM ha previsto
Per gli studenti:
- Un percorso di educazione alla cittadinanza attiva: Il progetto è trasversale e si configura come un laboratorio
sperimentale permanente tra i diversi ordini di scuola con l’obiettivo di realizzare il curricolo verticale nella sua più
ampia applicazione. Tale obiettivo verrà raggiunto attraverso la pratica del pensiero, la formazione del senso critico,
facilitazione ed educazione della pratica logico-discorsiva.
- Laboratorio Sperimentale Permanente di Teatro volto ad ampliare gli orizzonti mentali del bambino, nonché ad
abituarlo all’espansione immaginativa allo sviluppo della creatività, socialità e senso critico;
- Progetto “Innovazione tecnologica nelle attività di cittadinanza attiva”, finalizzato a far acquisire capacità di pensiero
critico, relativamente alle regole fondanti del vivere sociale che si strutturano nella dinamica diritti/doveri,
attraverso metodologie e tecnologie didattiche innovative motivanti all’apprendimento quali la ricerca-azione, peer
education,cooperative learning, team group work classi aperte in orizzontale e in verticale.
Per i docenti:
- Parallelamente sono stati attivati e ampliati gli interventi relativi allo sviluppo professionale dei docenti. Essi infatti,
nei loro approcci disciplinari, non possono esimersi da percorsi formativi legati ai nuovi saperi e ai nuovi modi di far
ricerca e sviluppare conoscenze-competenze che i fattori di cambiamento quali l’informatica e la pratica digitale, non
bastano a sanare. Ciò giustifica l’esigenza di aggiornamento disciplinare in tutti i settori.
- Interventi di formazione per lo sviluppo, aggiornamento e potenziamento delle
competenze digitali nella didattica e nella gestione scolastica.
OBIETTIVI
1. Diffondere nell’Istituto un sistema verifica-valutazione degli apprendimenti in linea con le migliori pratiche
nazionali.
2. Implementare tra i docenti la pratica dell’elaborazione della diagnosi, attraverso la lettura statistica dei dati delle
prove INVALSI e della loro contestualizzazione valutativa.
3. Progettare un percorso di miglioramento che preveda , per gli studenti, l’innalzamento dei livelli competenziali,
attraverso azioni formative di consolidamento /recupero; per i docenti, azioni formative di carattere metodologico e
didattico.
Coinvolgimento delle famiglie nella condivisione delle azioni di miglioramento
112
Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE
Descrizione dei modi, tempi di attuazione e diffusione del progetto.
Chi è responsabile dell’attuazione
Prof. Fabio Dialmi, Maria Rosaria Sanità, Michela Marini
Verso quali componenti della scuola è diretto
Destinatari: docenti, alunni e famiglie
- Verso quali aree dell’organizzazione scolastica è rivolto
Area metodologica/ didattica
-Descrizione dei punti fondamentali dell’attuazione
 Condivisione piano di lavoro tra dipartimenti disciplinari (SETTEMBRE 2016- MAGGIO 2017.
 Attuare azioni volte al coinvolgimento delle famiglie (DICEMBRE 2016/ APRILE 2017)
 Azioni di formazione atte a potenziare attività didattiche con metodologie innovative (uso LIM e PC)
 Restituzione/analisi prove INVALSI e confronto dei risultati della scuola con la media nazionale e per ambito
disciplinare (NOVEMBRE 2016)
 Riprogettare a livello di dipartimenti disciplinari il curricolo, alla luce della restituzione dati e dei processi
esaminati, individuando metodologie didattiche da approntare (DICEMBRE 2016)
 Predisposizione di materiali di osservazione, prove di rilevazione per gli alunni in difficoltà, in collaborazione
con la Funzione Strumentale alunni diversamente abili, DSA, BES (GENNAIO –MAGGIO 2017)
 Realizzazione di laboratori di potenziamento/consolidamento/recupero sulle carenze degli studenti
(DICEMBRE 2016-MAGGIO 2017)
 Monitoraggio del piano di lavoro dei Dipartimenti disciplinari (GIUGNO 2017)

La circolazione e la diffusione delle informazioni relative al piano saranno diversamente articolate a seconda delle
diverse parti coinvolte nel percorso:
- Attraverso circolari per i genitori e nell’ambito degli incontri istituzionali degli OO.C.C che prevedono la presenza dei
genitori.
- Attraverso incontri istituzionali per i docenti ( gruppo di miglioramento, gruppo di valutazione, Collegio
Docenti)appositamente programmati.
Per misurare la realizzazione del progetto verranno valutati alcuni indicatori:
- Partecipazione dei docenti ai corsi di formazione
- Studenti che dopo il percorso hanno migliorato le loro competenze
- Il miglioramento in termini di competenze e di sviluppo di assi cognitivi trasversali nelle discipline.
Il raggiungimento degli obiettivi di potenziamento e rafforzamento delle competenze, previste dal piano, verrà
riscontrato con la somministrazione di test finali e dalla valutazione delle differenze tra i livelli di apprendimento in
entrata e quelli in uscita.
Tale attività valutativa consentirà di verificare la positività del percorso svolto e eventualmente di riprogettare l’azione
per l’anno scolastico successivo.
113
Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI
I sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto, in modo da far sì che il piano proceda secondo quanto stabilito
e, se necessario, siano introdotte le opportune modifiche.
L’attuazione del percorso sistematico che ha portato alla costituzione del Piano di miglioramento prevederà da parte
degli specialisti che se ne occupano in collaborazione con la Dirigente Scolastica delle attività di monitoraggio , in tutte
le fasi per verificare le azioni effettuate ed eventualmente aggiustarle in corso di progettazione.
Le misure o gli indicatori utilizzati per valutare se l’azione di miglioramento è stata attuata e diffusa entro i tempi
stabiliti ( risultati relativi agli indicatori di progetto) e sul piano potenziale ( risultati degli obiettivi del progetto).
Il monitoraggio prevederà:
a. Alcuni incontri del Gruppo di Miglioramento per monitorare sulla base dei dati raccolti lo stato di avanzamento del
progetto stesso (FEBBRAIO- APRILE-GIUGNO 2014)
b. Raccolta del materiale statistico e delle informazioni di contesto necessarie a monitorare i risultati differenti a
seconda dei destinatari degli interventi.
c. Monitoraggio per misurare il grado di partecipazione alle iniziative di formazione per valutare il successo dell’azione
relativa alle competenze digitali degli studenti e al potenziamento delle competenze dei docenti
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
La realizzazione del progetto prevede incontri programmati per programmare , ove necessario iniziative di modifica e
miglioramento del progetto stesso.
Negli incontri si considereranno gli avanzamenti nelle singole attività, la tempistica e l’approccio complessivo, alla luce
di accomodamenti dati dalla continua traslazione di eventuali evidenze.
La fase più importante verrà comunque realizzata alla fine di giugno sentite anche le proposte del Collegio Docenti.
114
Feb
Mar
Incontri gruppi di lavoro docenti
X
X
X
Condivisione piano di lavoro tra
dipartimenti disciplinari
X
X
X
Azioni monitoraggio DADA gradimento
alunni/famiglie
X
Planning a.s. 2015-2016
Fase
1
Set
Incontri gruppi di lavoro docenti
X
Realizzazione Aule Laboratori disciplinari
(Secondaria)
X
Ott
Nov
Dic.
X
Gen
apr
mag
Giu
X
X
Attuare azioni di sensibilizzazione delle
famiglie
X
Condivisione piano di
lavoro tra dipartimenti
disciplinari
X
Incontri programmati fra figure di sistema
per pianificazione attività progetti (FS,
TPDM, Commissioni)
X
Incontri programmati alunni, genitori
X
Formazione dei docenti curricolo
verticale
X
Gruppi di lavoro inclusione GLI, GLH
X
X
Predisposizione materiali di
osservazione per le diverse tipologie di
alunni ( BES, DSA…)
scuola Primaria
X
X
Elaborazione PDF, PEI per alunni BES, H
Restituzione-analisi
prove INVALSI e
confronto con media nazionale e per
ambito disciplinare
Fase
2
X
Progetto TEATRO
X
Realizzazione laboratori di
potenziamento/consoli
damento/recupero
X
Somministrazione test attitudinali
orientamento classi terze
X
Incontri programmati èquipe
monitoraggio progetti PTOF avviati
X
Formazione dei docenti
X
X
X
X
X
Somministrazione questionari
gradimento alunni
Continuità/Orientamento
X
Somministrazione questionari gradimento
Orientamento genitori classi terze S. Media
X
Somministrazione questionari
gradimento formazione docenti
X
Valutazione esiti alunni
X
Incontri programmati equipe monitoraggio
progetti PTOF
X
Tabulazione e diffusione dei risultati
Rilevamento corrispondenza valutazione finale
scuola media/ 1° Q scuola superiore
X
X
Gruppi di lavoro inclusione GLI, GLH
Incontri programmati GDM
X
X
X
X
2017
115
MANAGEMENT DEL PROGETTO
azione: : “Metodologie didattiche innovative”
ATTIVITA’
FASE 1
1°Q
RESPONSABILE
DATA
PREVISTA DI
AVVIO E
CONCLUSIONE
TEMPIFICAZIONE
ATTIVITA’
G
F
M
A
M
G
L
A
S
O
N
D
SITUAZIONE
Rosso =
attuazione non in
linea con gli
obiettivi
Giallo = non
ancora avviata/in
corso
e in
linea con gli
obiettivi
Verde = attuata
Incontri gruppi di lavoro
docenti
Settembre
gennaio
Giallo
(da attuare)
Condivisione piano di
lavoro tra dipartimenti
disciplinari
Settembre
Gennaio
Giallo
(da attuare)
Ottobre
Giallo
(da attuare)
Diffusione attività
progetto DADA sito
scuola, comunicazine
famiglia
Incontri programmati fra
figure di sistema per
pianificazione attività
progetti (FS, TPDM,
Commissioni)
Incontri programmati
alunni, genitori
Formazione dei docenti
curricolo verticale
Dirigente
Novembre

Novembre
Novembre
Verde (attuata)

Verde (attuata)


Verde (attuata)


Gruppi di lavoro
inclusione GLI, GLH
Ottobre
Novembre
Elaborazione PDF, PEI per
alunni BES, H
Ottobre
Novembre
Giallo
(da attuare)
Dicembre
Giallo
(da attuare)
Dicembre
Giallo
(da attuare)
Somministrazione test
attitudinali orientamento
classi terze
Gennaio
Giallo
(da attuare)
Incontri programmati
èquipe monitoraggio
progetti PTOF avviati
Gennaio
PROGETTO TEATRO
Realizzazione
laboratori di
potenziamento/consoli
damento/recupero
Verde (attuata)
116
TERZA SEZIONE
PROGETTO
RISULTATI ATTESI
INDICATORI
(DESCRIZIONE E UNITA’
DI MISURA)
TARGET
RISULTATI
OTTENUTI
“Metodologie
didattiche
innovative”
Formazione
Attività
didattica
Innovativa
Condivisione
esperienza tra
docenti
e con gli
utenti
Acquisizione di
competenze
fruibili nella
pratica didattica
% Presenza degli
insegnanti ai corsi di
formazione
obbligatori/facoltativi
Attuazione didattica
per ambienti di
apprendimento
scuola secondaria
% docenti soddisfatti
dalla didattica per
ambienti di
apprendimento
Maggior utilizzo
dei laboratori
informatici e
delle LIM.
Attività a classi
aperte.
Risultati sugli
apprendimenti non in
linea con le
comparazioni
del SNV.
Metodologie
didattiche
innovative
corsi di formazione
obbligatori:
partecipazione del 80% del
corpo docenti
corsi facoltativi:
partecipazione di almeno il
30% del corpo docenti
almeno 60% docenti
soddisfatti della didattica
per ambienti di
apprendimento
Aumento significativo
delle ore di utilizzo dei
laboratori .
Alta percentuale
di docenti e di utenti
Disseminazione
di esperienze
innovative
117
QUARTA SEZIONE
2. Titolo dell’iniziativa di miglioramento: “Metodologie didattiche innovative”
Risorse umane necessarie
Docenti interni
Docenti formatori
Personale ATA
Destinatari del progetto (diretti
e indiretti)
Diretti: docenti dell’Istituto ( n. docenti).
Indiretti: gli alunni di tutte le classi/sezioni; genitori
118
ALLEGATO 1
Questionario di gradimento alunni
Tutte le classi del recupero/potenziamento
A conclusione delle attività di recupero e potenziamento, rispondi alle domante riguardo le tue impressioni sui test finali di
Matematica e Italiano.
1. Quale prova ti è sembrata più difficile?
□ Matematica
□ Italiano
□ Nessuna
2. Il tempo a disposizione ti è stato sufficiente?
□ Si
□ No
□ Non sempre
3. Le attività di recupero e potenziamento ti sono state utili per affrontare le prove finali?
□ Si
□ No
□ In parte
119
Questionario docenti
Monitoraggio finale attività di formazione PdM
1. Secondo voi la formazione fatta nell'ambito del PdM è stata utile?
□ Non d'accordo
□ Parzialmente d'accordo
□ D'accordo
2. A vostro parere il tipo di formazione da voi sperimentato è un modello riproducibile utile per il futuro?
□ Non d'accordo
□ Parzialmente d'accordo
□ D'accordo
3. La metodologia appresa durante gli incontri di formazione è stata riutilizzata durante le lezioni curriculari e/o durante le
attività di potenziamento/recupero ?
□ No
□ In parte
□ Si
4. Le attività hanno avuto ricaduta positiva sugli alunni?
□ No
□ In parte
□ Si
120
Questionario di gradimento genitori
Genitori classi terze Scuola Secondaria Primo Grado
QUESTIONARIO di SODDISFAZIONE sulle iniziative di Orientamento per la scelta della Scuola Secondaria di Secondo Grado
rivolto ai genitori delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado.
1. Ritiene che l’offerta formativa organizzata in aule ambienti di apprendimento sia stata per sua/o figlia/o?
□ Scarsa
□ Sufficiente
□ Buona
□ Soddisfacente
2. Ritiene che l’informazione data sul progetto DADA sia stata?
□ Scarsa
□ Sufficiente
□ Buona
□ Soddisfacente
3. A suo giudizio, che cosa è maggiormente piaciuto a suo/sua figlio/a di questa organizzazione didattica.
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
4. Pensa che questa strategia organizzativa consenta a suo/a figlio/a di sviluppare maggiormente alle sue capacità
ed attitudini?
□ Si
□ No
□ Non so
5. Qual è il grado di interesse dimostrato da suo/a figlio/a nei confronti di questa esperienza ?
□ Scarso
□ Sufficiente
□ Buono
□ Soddisfacente
121
PIANO DI FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE E NON DOCENTE
La legge 170/2015 ha ripristinato l’obbligatorietà della formazione del personale scolastico
dopo anni di non ben definito “diritto/dovere”. Le scuole sono chiamate a elaborare nel piano
triennale anche un piano annuale di iniziative di formazione Comma 124. “Nell'ambito degli
adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è
obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole
istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i
risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche”
Molte sono le proposte emerse dal Collegio, tra queste si ritengono fondamentali:
Corso di Formazione per le tematiche legate alla sicurezza.
Confronto sugli obiettivi formativi e sui traguardi di competenza: incontri istituzionali e non,
relativi alle Indicazioni Nazionali.
Completamento dei curricoli in verticale, già iniziati lo scorso anno.
Didattica per competenze e Invalsi
La valutazione formativa e di sistema.
L’utilizzo delle TIC
Progetto Coding
Didattica laboratoriale inclusiva.
La dematerializzazione nella Pubblica Amministrazione. Incontri tematici con esperti per il
corretto utilizzo dei registri elettronici, iscrizioni on-line e altri temi di attualità.
Formazione nazionale per i docenti neo-assunti in anno di prova. Ciascuno di essi è affiancato
da un docente interno a tempo indeterminato della stessa disciplina, che saprà consigliarlo e
monitorare le sue azioni.
Corsi di formazione indetti da MIUR, USRER, vari Enti e Istituti culturali ai quali
partecipano i docenti su adesione volontaria. Saranno accolte le richieste di partecipazione a
corsi di formazione esterni, se ritenuti validi dal punto di vista formativo, relativamente alle
competenze professionali individuate.
Corso di formazione di inglese per docenti dell’Istituto.
122
Formazione sul metodo CLIL per tutti i docenti dell’Istituto.
Formazione nell’ambito del progetto 0-6 per la Scuola dell’Infanzia, in rete con gli altri IC
Con cadenza bimensile si terrà un incontro collegiale nel quale i docenti che hanno
partecipato a corsi esterni relazioneranno al Collegio.
Anche il Dirigente, nella sua qualità di formatore in corsi esterni, terrà incontri di
formazione per i docenti dell’IC
sulle tematiche relative a curricolo, valutazione,
competenze.
L’istituto accoglie anche studenti universitari italiani e stranieri e studenti di altri istituti nel
loro percorso di stages professionale, affiancandoli ad un docente di ruolo esperto.
Per quanto riguarda il Piano di formazione in servizio dei docenti (comma 124), il PTOF
contiene le priorità
individuate del Collegio dei docenti da valutare con il Piano di
Miglioramento .
Per il Personale docente e ATA, si ricorrerà alla programmazione di percorsi formativi
finalizzati al miglioramento delle professionalità, all’innovazione tecnologica e agli stili di
insegnamento.
123
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di
innovazione della scuola italiana per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo
nell’era digitale.
E’ un’azione fondamentale della Legge 107/2015 che persegue l’innovazione del sistema
scolastico e le opportunità dell’educazione digitale.
Il Piano è strutturato su quattro nuclei fondamentali: strumenti, competenze e contenuti,
formazione, accompagnamento.
Strumenti
Sono le condizioni che abilitano le opportunità della società dell’informazione e mettono le
scuole nelle condizioni di praticarle (accesso, qualità degli spazi e degli ambienti di
apprendimento, identità digitale e amministrazione digitale)
•accesso: favorire l’accesso e la connessione attraverso fibra ottica, connettività e cablaggio
interno delle scuole
•spazi e ambienti di apprendimento: coniugare la crescente disponibilità di tecnologie a
competenze abilitanti. Creare ambienti di apprendimento che facilitino apprendimenti attivi e
laboratoriali. Sviluppare nuovi modelli di interazione didattica che utilizzino la tecnologia
•amministrazione digitale: gestione dell’organizzazione scolastica e rafforzamento di servizi
digitali innovativi sul territorio identità digitale: dare un profilo digitale ad ogni persona della
scuola
Competenze e contenuti
•competenze degli studenti: rafforzare le competenze relative alla comprensione e alla
produzione di contenuti complessi e articolati, anche all’interno dell’universo comunicativo
digitale; potenziare l’alfabetizzazione informativa e digitale; valutare attentamente il ruolo
dell’informazione e dei dati nello sviluppo di una società interconnessa basata sulle
conoscenze e sull’informazione; costruire rapporti tra creatività digitale, impresa e mondo del
lavoro; introdurre al pensiero logico e computazionale e familiarizzare con gli aspetti
124
operativi delle tecnologie informatiche; portare ad essere utenti consapevoli di ambienti e
strumenti digitali, ma anche produttori, creatori, progettisti. I docenti in questo processo
sono facilitatori di percorsi didattici innovativi.
•digitale, imprenditorialità e lavoro: sviluppo di competenze trasversali: problem solving,
pensiero laterale e capacità di apprendere.
•contenuti digitali: creare le giuste condizioni, sia tecniche che di accesso, per cui i contenuti
digitali passino da eccezione a regola nella scuola; realizzazione di archivi digitali scolastici
Formazione del personale
Il PNSD prevede la realizzazione di un percorso di formazione pluriennale centrato
sull’innovazione didattica, tenendo conto delle tecnologie digitali come sostegno per la
realizzazione di nuovi paradigmi educativi e come mezzo per la progettazione operativa delle
attività. L’obiettivo è quello di passare da una scuola della trasmissione a quella
dell’apprendimento.
Accompagnamento
L’azione di accompagnamento secondo il PNSD si attua attraverso la nomina di un Animatore
Digitale in ogni Istituto, la formazione interna, il coinvolgimento della comunità scolastica, la
creazione di soluzioni innovative.
Animatore digitale
125
Azioni intraprese dalla scuola
•partecipazione al bando PON n.9035 del 13/07/2015 – FESR – Realizzazione-ampliamento
LAN-WLAN per la realizzazione della rete cablata e WiFi .
•partecipazione al bando PON n.12810 del 15/10/2015 – FESR- Realizzazione di ambienti
digitali, in attesa di valutazione
•nomina nel ruolo di Animatore Digitale: l’insegnante Michela Marini
•supporto del progetto avviato [email protected] scuola primaria
•creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al PNSD per informare sul
piano e sulle iniziative della scuola (questa pagina)
•coinvolgimento di esperti informatici esterni nei percorsi di formazione
•sostegno ai docenti nell’uso di strumenti informatici, sussidi didattici, software educativi e
applicazioni web utili per la didattica e la professione
•ricognizione e mappatura delle attrezzature presenti nella scuola
•coordinamento delle figure tecniche destinate alla manutenzione delle attrezzature della
scuola
•progettazione, manutenzione e aggiornamento del sito istituzionale della scuola
Azioni di prossima attuazione
•messa in opera, attuazione e pubblicizzazione dei bandi PON finanziati
•partecipazione a futuri eventuali bandi PON
•predisposizione da parte dell’Animatore Digitale di un questionario informativo-valutativo
per la rilevazione delle conoscenze-competenze tecnologiche e per l’individuazione dei bisogni
sui tre ambiti del PNSD (strumenti, curricolo, formazione) da somministrare online con
raccolta automatica dei dati e statistiche
•attivazione di corsi sul pensiero computazionale Coding:
126

CoderDojo PALESTRA DI ARTI DIGITALI Destinato ai ragazzi dai 7 ai 14 anni e
prevede sessioni di CODING con i ragazzi e formazione per i docenti.

BASTA UN CLICK! Progetto coding scuola infanzia
•elaborazione e pubblicazione sul sito della scuola degli esiti dell’indagine conoscitiva e
relative considerazioni sulle azioni successive da attuare
•pubblicizzazione e condivisione delle finalità del PNSD con il corpo docente
•produzione di documentazione digitale per l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto
•formazione specifica per l’Animatore Digitale come previsto dalla legge
•partecipazione dell’A.D. a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con
la rete nazionale
•realizzazione di un cloud di istituto basato sulle Google Apps For Education
•repository con elenco di siti, app e tutto ciò che può servire ai docenti per la didattica e la
formazione in servizio
127
RISORSE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DEL POFT
DOTAZIONE di docenti funzionale alle esigenze didattiche attuale
Docenti
posto
comune
Docenti di
sostegno
INFANZIA
22
PRIMARIA
33
3 + h 17
8
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
35
di cui
4
di strumento
5
128
Fabbisogno organico docenti per attuazione PTOF 2016/2017
OBIETTIVI
ATTIVITA’
PRIORITARI
PREVISTE
FIGURE
per le
quali si
chiederann
o i posti o
il modo
con il
N. POSTI
PRESENZA NEL
POTENZIAMENT
RAV COME
O O.F. DA
OBIETTIVO DI
RICHIEDERE IN
MIGLIORAMENT
PIU’ RISPETTO
O
ALL’ORGANICO
ATTUALE
quale
saranno
retribuite
a) valorizzazione e
potenziamento delle
competenze
Attività di
recupero e
potenziamento
linguistiche, con
particolare
riferimento
n. 1 docente
primaria e n.1
secondaria
A043
2
all'italiano nonché
Inserito nel RAV
come obiettivo di
miglioramento
nell'ambito
dell'aumento livelli
misurazione Invalsi
alla lingua inglese
b)
delle
potenziamento
competenze
matematico-logiche
Attività di
recupero e
potenziamento
e scientifiche
c) Potenziamento
delle competenze
nella pratica e nella
cultura musicali,
nelle tecniche e nei
media di produzione
e di diffusione delle
immagini e dei suoni,
anche mediante il
coinvolgimento dei
musei e degli altri
Attuazione di
progettualità
relative
all'apprendimen
to della musica
nella scuola
primaria e
approfondiment
o della cultura
musicale e
artistica
relativa alle
nuove tecnologie
n.1 docente
primaria e n.1
docente
matematica
scuola
secondaria
n. 2 docente
strumento
musicale
secondaria
AJ77
pianoforte
2
Inserito nel RAV
come obiettivo di
miglioramento
nell'ambito
dell'aumento livelli
misurazione Invalsi
2
129
istituti pubblici e
musicali nella
scuola
secondaria di
primo grado.
privati operanti in
tali settori
d)
Sviluppo
delle Attività
di
e
competenze in materia recupero
di cittadinanza attiva potenziamento
per
classi
e
democratica
aperte e piccoli
attraverso
la
gruppi al fine di
valorizzazione
sviluppare
dell'educazione
competenze
interculturale e alla relative al saper
pace, il rispetto delle stare insieme, al
differenze e il dialogo rispetto
dell'altro,
tra le culture, il
all'acquisizione
sostegno
del senso dello
ell'assunzione
di Stato,
del
responsabilità nonché rispetto
delle
regole
del
della solidarietà e
in
della cura dei beni vivere
qualsiasi
comuni
e
della
contesto di vita
consapevolezza
dei
n.1 docente
scuola
primaria e n.1
docente
scuola
secondaria
Inserito nel RAV
come obiettivo di
miglioramento
nell'ambito
Competenze chiave
e di cittadinanza
2
diritti e dei doveri;
potenziamento
delle
conoscenze in materia
giuridica
ed
economico-finanziaria
e
di
educazione
all'autoimprenditoriali
tà
e)
Sviluppo
di Attività tese a
sviluppare
comportamenti
responsabili
ispirati comportamenti
responsabili in
alla conoscenza e al
qualsiasi
rispetto della legalità,
contesto.
della
sostenibilità
ambientale, dei
paesaggistici,
patrimonio
beni
2
n. 1 docente
primaria
sostegno
n. 1 docente
secondaria
sostegno
del
e
delle
attività culturali;
130
f)
Alfabetizzazione
di
all'arte, alle tecniche Attività
e
ai
media
di laboratorialità
artistiche
e
produzione
e
teatrali
diffusione
delle
immagini;
g) Potenziamento delle
1
motorie e Attività motorie
di e fair play
discipline
sviluppo
comportamenti ispirati
n1 docente
ed. fisica
scuola
secondaria
a uno stile di vita sano,
con
particolare
riferimento
all'alimentazione,
all'educazione fisica e
allo
sport,
e
attenzione alla tutela
del diritto allo studio
degli
praticanti
studenti
attività
sportiva agonistica
h) Sviluppo delle
competenze digitali
degli studenti, con
particolare riguardo al
pensiero
computazionale,
all'utilizzo critico e
Utilizzo
delle
nuove tecnologie
per lo studio di
tutte
le
discipline
Giornalino
d’Istituto
Codyng
consapevole dei social
network e dei media
nonché alla produzione
e ai legami con il
mondo del lavoro
i) Potenziamento delle -DADA
Didattica per
metodologie
laboratoriali e delle Ambienti Di
Apprendimento
attività di laboratorio
scuola
secondaria
-Attività
n. 1 docente
scuola
primaria
n. 1docente
sostegno
scuola
primaria
Inserito nel RAV
come
obiettivo
Valorizzare
gli
ambienti
di
apprendimento
ricercando
e
sperimentando
131
l)
Prevenzione
contrasto
e
della
dispersione scolastica,
di
ogni
forma
di
discriminazione e del
bullismo,
anche
informatico;
potenziamento
dell'inclusione
scolastica e del diritto
allo studio degli alunni
con bisogni educativi
speciali
attraverso
percorsi
individualizzati
personalizzati
e
anche
con il supporto e la
collaborazione
laboratoriali per
piccoli gruppi,
gruppi di livello,
ecc.
Attività
laboratoriali e
di gruppo in
orario
pomeridiano di
potenziamento
di italiano e
matematica
utilizzando
le
tic e sviluppando
nei ragazzi la
consapevolezza
di un utilizzo
corretto delle
tecnologie
al
fine
di
prevenire
i
fenomeni
del
cyberbullismo
n. 1 docente
sostegno
scuola
secondaria
n.1 docente
sostegno
primaria e n.
1 docente
sostegno
secondaria
metodologie
didattiche,
scelte
organizzative
e
inclusive.
2
Inserito nel RAV
come obiettivo lotta
alla dispersione e
potenziamento
inclusione di alunni
con bisogni
educativi speciali
Continuare a
differenziare
percorsi didattici in
base alle difficoltà
e potenzialità degli
alunni.
dei
servizi sociosanitari ed educativi
del territorio e delle
associazioni di settore
e l'applicazione delle
linee di indirizzo per
favorire il diritto allo
studio
degli
alunni
adottati, emanate dal
MIUR il 18 dicembre
2014
m)
apertura
pomeridiana
delle
scuole e riduzione del Apertura
pomeridiana
numero di alunni e di
delle scuole
studenti per classe o
per
articolazioni
di
gruppi di classi, anche
132
con potenziamento del
tempo
scolastico
rimodulazione
o
del
monte orario rispetto
a quanto indicato dal
regolamento di cui al
DPR 20 marzo 2009, n.
89;
n) alfabetizzazione e
Attività di
dell'italiano
come recupero e
potenziamento
lingua
seconda
linguistico
attraverso corsi e
perfezionamento
laboratori
per
studenti
di
cittadinanza o di lingua
non
italiana,
Inserito nel RAV
come obiettivo di
garantire l'aumento
delle competenze
disciplinari per i
ragazzi L2
n. 1 docente
lingua inglese
primaria
n. docente
lingua inglese
A345 Scuola
secondaria
da
organizzare anche in
collaborazione con gli
enti locali e il terzo
settore, con l'apporto
delle
comunità
di
origine, delle famiglie
e
dei
mediatori
culturali
Copertura colleghi
assenti considerate
le norme contenute
nella legge di Stabilità
2015 e il conseguente
impatto sulla gestione
n. 1 docente
infanzia
n.1 docente
primaria e n.1
docente
secondaria
3
ordinaria delle
Istituzioni Scolastiche
pubbliche nonché la
Legge di Riforma della
Scuola ( considerato
l’alto tasso di assenza
registrato nell’IC)
133
Semiesonero 1° collaboratore scolastico – 9 h A028 scuola secondaria 1° grado –
Esigenza organizzativa: coordinamento delle attività dell’Istituto ai sensi del d. lgs 165/01,
art. 25.
Numero docenti da richiedere in più rispetto alla dotazione attuale: 16 unità e unita’ per
semiesonero.
134
Fabbisogno organico personale ATA per attuazione PTOF
2016/2017
PERSONALE ATA ASSISTENTI AMMINISTRATIVI ATTUALE
n.
AREA
1
PROTOCOLLO E AFFARI GENERALI
2
PERSONALE DOCENTE INFANZIA E PRIMARIA
3
ALUNNI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
4
ALUNNI SCUOLA PRIMARIA/ PERSONALE ATA
5
PERSONALE DOCENTE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Richiesta Assistenti amministrativi: N° 7 posti (2 in più rispetto al numero attuale)
Il fabbisogno tiene conto dell’avvicendamento del DSGA (Nuova nomina dall’A. S. 2015/2016
) e della necessità di una riorganizzazione importante degli Uffici di segreteria secondo
criteri di efficienza ed efficacia del servizio, e di un maggior orario di apertura degli stessi
anche di pomeriggio per venire incontro ai bisogni dell’utenza.
PERSONALE ATA COLLABORATORI SCOLASTICI
Richiesta collaboratori scolastici: N° 16 posti ( quattro unità in più rispetto alla dotazione
attuale)
Tale richiesta tiene conto di:
•
N. 43 alunni H
•
N. 93 alunni L2
•
La presenza di 8 plessi
•
L’articolazione del tempo scuola nella primaria ( tempo normale, tempo prolungato e
tempo pieno)
•
La presenza dell’ Indirizzo Musicale Scuola Secondaria 1° con lezioni pomeridiane
135
•
classi
Progetto Dada (Didattica per Ambienti Di Apprendimento) che vede coinvolte tutte le
della Scuola Secondaria di Primo con la trasformazione degli ambienti in Aule–
Laboratorio disposte sui diversi piani dell’edificio scolastico e gli alunni che si spostano da
un’aula all’altra con necessità di maggior presenza di personale
•
Servizio Pre/Post scuola,
•
Valorizzazione della scuola aperta al territorio con maggior apertura pomeridiana
•
Copertura personale assente
136
FABBISOGNO RISORSE MATERIALI
Nella presente sezione è indicato
il fabbisogno
di attrezzature che si prevede per la
realizzazione degli obiettivi del Piano.
Per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorre tenere presente che
attraverso l’adesione ai PON FESR l’Istituto procederà a:
1. migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche;
2. migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica) con dispositivi e tecnologie
adatte a diffondere modelli didattici innovativi legati all’uso delle TIC e dei nuovi linguaggi
come uno dei fattori determinanti per favorire l’apprendimento delle competenze chiave e
per una cittadinanza attiva;
Inoltre per l’attuazione del Piano dell’Offerta formativa indichiamo
N° 4 LIM scuola primaria «I. De Luca» ;
N° 2 LIM scuola primaria «Dante Alighieri»;
N° 2 LIM scuola primaria « P. Tiravanti»
N° 4 LIM plessi scuola infanzia ( 1 Lim in ogni plesso)
N° 8 Proiettori
N° 30 Lettori cd
N° 6 TV,
N° 8 lettore DVD/vcr, PC e video proiettore,
N°
8 PC portatile,
N° 2 telecamera,
N° 4 macchina fotografica,
N°
8 telo per proiezioni
N° 3 video proiettori con schermo murale
ARREDI:
Banchi isola dotazione per 300 alunni Scuola Secondaria di 1°
Banchi e sedie alunni scuola infanzia e primaria
Sedie insegnanti
Armadi
Contenitori
Bacheche
Arredo giardini scuole infanzia
Attrezzature palestra
137
Specchi infrangibili scuola infanzia
Strumentazione Orff strumenti musicali
N° 3 pianoforti
N.° 1 batteria
N° 2 pianole
N° 3 microfoni normali
N° 3 microfoni panoramici
Giochi scuole dell’infanzia
Giochi di vario genere espositori con libri consultabili dai bambini e sedute morbide
Giochi grandi dimensioni, piattaforma anti-urto per attività strutturate e libere
Cuscinoni, spalliere, quadro inglese, canestri, birilli, attrezzature per salti e percorsi
Altalena, casette, scivoli e bruco
138
ALLEGATI
ATTO DI INDIRIZZO
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
CURRICOLO VERTICALE
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
REGOLAMENTI ( Collegio dei docenti, Corso musicale, palestra, GLHI, viaggi di istruzione,
concessione dei locali)
CRITERI FORMAZIONE CLASSI
MODELLO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
PIANO DI INCLUSIONE
139