ATTIVITA` EDUCATIVE E STILI DI VITA

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ATTIVITA` EDUCATIVE E STILI DI VITA
Alexy Valet (Arona, 11/11/2016)
Daniela Kulot "Das kleine Krokodil und die große Liebe"
www.thienemann.de
LA DOPPIA
METAFORA
DEL
« COCCODRILLO
INNAMORATO
CERCA CASA »
(c) by Thienemann Verlag (Thienemann Verlag GmbH), Stuttgart/Wien.
© 2005, Éditions Autrement pour la traduction française.
Sport e Cultura inclusiva:
l'esempio del BASKIN,
un dispositivo progettato per tutti
Conciliare
logica inclusiva e logica sportiva ?
PREMESSA
IL BASKIN è
una DISCIPLINA SPORTIVA
uno STRUMENTO EDUCATIVO
un PROGETTO CULTURALE
1) “LO SPORT” NON È UN FINE IN SE
(ANCHE SE…)
2) “L’EDUCAZIONE” È UN PROCESSO DI UMANIZZAZIONE
3) “LA CULTURA” È IL NUTRIMENTO DELL’ UMANITA’
Immagine estratta da :
Bortolotto, G. (coord.). VISUAL BASKIN. Disegnatore Mazzara, M.
Amicigio a.p.s., 2015. (tutti i diritti riservati)
UNO SPORT PROGETTATO PER TUTTI
CIASCUNO IL SUO RUOLO, CIASCUNO LA SUA SFIDA
VIDEO
1) SGUARDO CRITICO
Una questione di DISTANZA
rispetto alla situazione attuale
per sapere da dove si parte (analisi dei bisogni)
2) SGUARDO ETICO
Una questione di DIREZIONE
rispetto ad un sogno condiviso
per sapere dove andare (finalità)
3) SGUARDO PRATICO
Una questione di OPERATIVITÀ (CREATIVITÀ)
rispetto a proposte concrete
per andarci veramente… insieme! (piano di azione)
1) SGUARDO CRITICO
Una questione di DISTANZA
rispetto alla situazione attuale
per sapere da dove si parte (analisi dei bisogni)
S
A
P
E
R
E
Storia, sport e diversità umana
1/ ESCLUSIONE
“VIA SENZA USCITA”
(rifiuto di progettazione)
2/ SPECIALIZZAZIONE
Non c'è posto
Via normale
“DOPPIA VIA”
(progettazione speciale)
Via speciale
3/ INCLUSIONE
“VIA COMUNE”
(progettazione per tutti)
Via
comune
?
ANTICHITA’
I GIOCHI OLIMPICI ANTICHI
DURARONO 1.000 ANNI circa
Dal VIII°s a. C (-776)
al
IV° s. d. C (+394)
CELEBRAVANO
GLI “EROI
DELLO STADIO””
MEDIOEVO
GIOCHI SPESSO MOLTO VIOLENTI,
in cui prevalgono
la forza e il coraggio.
La violenza dei “tornei sportivi” (con armi da guerra)
porta ad una
progressiva regolamentazione
che si affinerà durante il Rinascimento (XVII° e XVIII° s.),
preanunciando lo sviluppo dello sport moderno
= PROCESSO DI SPORTIVIZZAZIONE
PERIODO CONTEMPORANEO
XIX° SECOLO – XX° SECOLO
1828: Thomas Arnold: propone di utilizzare
lo sport come strumento educativo
(formazione della volontà e del carattere morale della
gioventù).
1859: Ernst Curtius propone
la restaurazione
dei Giochi Olimpici
1894: Pierre de Coubertin,
ottiene il consenso di 12 paesi
per riesumare i
Giochi Olimpici.
ATENE, 1896 (6-15 aprile): PRIMI GIOCHI OLIMPICI dell’era moderna
(riservati agli uomini).
PARIGI, 1900: PRIMA “APERTURA” ALLE DONNE
MA
SOLO in 2 sport (tennis e golf),
SOLO ai margini dei Giochi
SOLO 19 donne su 1225 atleti.
AMSTERDAM, 1928: DONNE AMMESSE in
* ATLETICA
* GINNASTICA
PARIGI, 1924 (poco dopo la prima G.M.)
La popolazione « sordomuta », in parallelo,
organizza i PRIMI GIOCHI SILENZIOSI (Silent Games)
che diventeranno il Deaflympics.
1948  Stoke Mandeville
Il neurologo Ludwig Guttmann
organizza nel suo Ospedale
I PRIMI GIOCHI MONDIALI
PER PARAPLEGICI
(riabilitazione dei soldati
con lesione spinale grazie allo sport)
ROMA, 1960:
Proposta di organizzare i Giochi di Stoke Mandeville a ROMA
= PRIMI GIOCHI PARA-OLIMPICI
 Giochi d’estate
nella stessa città
(1976 per i Giochi d’Inverno)
1968  Chicago
L’impegno di Eunice Kennedy Shriver (dal 62)
favorisce il lancio dei
PRIMI GIOCHI DI SPECIAL OLYMPICS (S.O.)
rivolti a persone con disabilità intellettiva
 Innovazione nei criteri di accesso a questi giochi,
aperti a tutti i livelli di abilità (tra logica agonistica e ricreativa)
 1989: S.O. lancia il programma degli Sport Unificati
(per « atleti » e « partner »: 2 categorie di partecipanti)
TORONTO, 1976 : Disabilità visiva integrata ai Giochi paralimpici
→ 1981 : creazione dell'International Blind Sport Federation
ARNHEM, 1980 : Paralisi cerebrale integrata ai Giochi paralimpici
→ 1978 : creazione della Cerebral Palsy International Sports & Recreation As
1982  San Francisco: Primi « GAY GAMES »
PER LA PRIMA VOLTA NEL MONDO SPORTIVO:
criteri di accesso secondo principi culturali inclusivi)
DOPO NEW YORK (1984): STESSA CITTA' !!!
→ SEOUL, 1988 (Giochi Estivi)
ALBERVILLE, 1992 (Giochi Invernali)
1986: Federazione internazionale INAS-FID
 dare accesso ad una logica agonistica
per persone con disabilità intellettiva
L’INAS-FID
* permetterà l’integrazione ai Giochi Paralimpici,
* ma poi sarà costretta ad organizzare i Global Games (dal 2003)
(dopo lo scandalo a Sydney, l’IPC decide la loro esclusione)
1989 : Creazione del
International Paralympic Committee (IPC)
PROGRESSIVA APERTURA
ALLA DIVERSITA’ UMANA
→ PROCESSO DI DEMOCRATIZZAZIONE
(« riconoscimento » di diritti)
TUTTAVIA,
SONO ANCORA « CATEGORIE UMANE »
CHE STRUTTURANO QUESTI MONDI DIVERSI, SEPARATI...
Organizzazioni specifiche
Eventi specifici
Pratiche specifiche
DOPO IL DIRITTO DI ACCEDERE A...
per superare l’esclusione
OCCORRE ANCHE IL DIRITTO DI CONDIVIDERE
per superare la segregazione
PROGRESSIVA MESSA IN DISCUSSIONE
della NORMA DOMINANTE
dell’ “ATLETA”, dello “SPORTIVO”
“normodotato”,
“maschio”,
“bianco”,
“occidentale”,
“heterosessuale”
MA ANCORA FORTI
RESISTENZE CULTURALI
DEL MONDO SPORTIVO
che passa attraverso LA SEPARAZIONE ad esempio.
MODELLO SPORTIVO DEL SECOLO XX
3 MONDI DIVERSI (almeno)
PER
3 “CATEGORIE UMANE” DIVERSE
GIOCHI OLIMPICI
GIOCHI
PARALIMPICI
GIOCHI di
SPECIAL OLIMPICS
per
normodotati
per
disabili fisici
per
disabili mentali
2000 - 2012
Sport Unificato
QUALE “INCLUSIONE”
POSSIBILE
NELLO SPORT ?
2) SGUARDO ETICO
Una questione di DIREZIONE
rispetto ad un sogno condiviso
per sapere dove andare (finalità)
E
S
S
E
R
E
“Design for all”, società inclusiva
… e « antropologia capacitaria »
BENESSERE = adeguazione esperienziale tra SOGGETTO e OGGETTO
(tra persona e ambiente, cioè contenitore di esperienza)
?
QUESTIONE DI
ERGONOMIA o DESIGN
(architettura materiale,
sociale e pedagogica!)
nella vita scolastica,
lavorativa, sportiva…!
?
1/ ESCLUSIONE
“VIA SENZA USCITA”
(rifiuto di progettazione)
2/ SPECIALIZZAZIONE
Non c'è posto
Via normale
“DOPPIA VIA”
(progettazione speciale)
Via speciale
3/ INCLUSIONE
“VIA COMUNE”
(progettazione per tutti)
Via
comune
Sotto l'influenza di
diverse NORME
il mondo può prendere
diverse FORME
generando o condizionando
diverse ESPERIENZE
?
?
1. ESCLUSIONE
(no design)
?
INTOLLERANZA
RIFIUTO
Parola chiave: “Fuori!”
Numero chiave: “0”
?
MARGINALIZZAZIONE
“SELVAGGIA”
2. SEPARAZIONE
(special design)
PROGETTAZIONE
SPECIALIZZATA
o COMUNITARISTA
Parola chiave: “Di fianco” (est.)
Numero chiave: “2”
MARGINALIZZAZIONE
ISTITUZIONALIZZATA
3. INCLUSIONE
(inclusive design)
Parola chiave: “Insieme”
Numero chiave: “Infinito”
?
TUTTAVIA
ATTENZIONE
agli
« esclusi dentro » !!!
VALORIZZARE LA
DIVERSITA'
ACCOGLIERE LA
DIVERSITA'
“stare fra
gli altri”
“fare con
gli altri”
“contare per
gli altri”
integrazione
“FISICA”
integrazione
“FUNZIONALE”
integrazione
“SOCIALE”
2 PRINCIPI FONDAMENTALI
2 STRATEGIE
PRINCIPIO DI
“DISCRIMINAZIONE POSITIVA”
realismo pragmatico:
ATTENZIONE ALLA
DIFFERENZA (individuo)
“INTEGRAZIONE”
PRINCIPIO DI
“NON DISCRIMINAZIONE”
idealismo universalista:
ATTENZIONE ALLA
DIVERSITA' (gruppo)
“INCLUSIONE”
QUALI STRATEGIE
PER SVILUPPARE
LA CULTURA INCLUSIVA
NEL MONDO SPORTIVO ?
LE DUE PRINCIPALI STRATEGIE SONO:
MATERIALE
INFRASTRUTTURE e
TRASPORTI ACCESSIBILI
RISORSE UMANE
PERSONALE SUFFICIENTE
e FORMATO
ALTRE DUE STRATEGIE, MENO FREQUENTI, SONO :
ISTITUZIONI
ATTIVITA'
QUALE PROGETTAZIONE ?
Progettazione
PER TUTTI
QUALE UNIFICAZIONE
DEGLI ORGANI DI
GOVERNANCE SPORTIVA?
SPETTRO
INCLUSIVO
Quale ARCHITETTURA
tecnico-PEDAGOGICA ?
PROGETTAZIONE PER TUTTI
GOOD DESIGN ENABLES
BAD DESIGN DISABLES !
L' ADATTAMENTO COME CULTURA
DISABILITA' O DIVERSITA' ?
Abitualmente,
tutti gli edifici, i prodotti, i servizi, gli ambienti
sono stati progettati
per ”la gente standard”, ma DOV’ E'?
“IL PARADIGMA INCLUSIVO”
( // “DESIGN FOR ALL”)
SUGGERISCE DI RIPROGETTARE LA SOCIETA'
(le città, la scuola, il lavoro, lo sport...)
PER LA GENTE REALE !
(LA PLURALITA' UMANA: TUTTI)
 “Questo approccio olistico ed innovativo costituisce
UNA SFIDA CREATIVA, TECNICA ED ETICA,
per tutti gli amministratori, progettisti, imprenditori
e responsabili politici.”
NON È PIÙ
la persona che si adatta
allo sport (Basket)
?
?
plasmare la
forma
dell'uomo ?
plasmare la
forma
sociale !
MA
lo sport che si adatta
alle persone (Baskin)
Tutti praticano la stessa
attività, ma con adattamenti
delle regole, del materiale e
dello spazio
BASKIN
3) SGUARDO PRATICO
Una questione di CREATIVITA’
rispetto a proposte concrete
per andarci veramente… insieme! (piano di azione)
F
A
R
E
Presentazione del Baskin
Immagine estratta da :
Bortolotto, G. (coord.). VISUAL BASKIN. Disegnatore Mazzara, M.
Amicigio a.p.s., 2015. (tutti i diritti riservati)
UNO SPORT PROGETTATO PER TUTTI
CIASCUNO IL SUO RUOLO, CIASCUNO LA SUA SFIDA
VIDEO
LO SPORT
(AGONISMO)
dove si esprimono LA FORZA E LA VELOCITA'
E L' INCLUSIONE
(L'ATTENZIONE ALLE FRAGILITA')
dove si esprimono LA SENSIBILITA' E LA DELICATEZZA
CHI GIOCA?
(4 sfide di « integrazione »)
 Esperienza sportiva:
partecipazione di
“ESPERTI” e PRINCIPIANTI
 Generi:
partecipazione di
RAGAZZI e RAGAZZE
 Abilità:
partecipazione di giocatori
« NORMODOTATI » e « DISABILI »
 Disabilità:
partecipazione di giocatori con
DISABILITA' FISICA e MENTALE
COME FUNZIONA ?
UN'ARCHITETTURA PEDAGOGICA
INCLUSIVA
CHE SI BASA SU
4 adattamenti essenziali
1) il materiale
2) lo spazio
3) la comunicazione
4) le regole
1) ADATTAMENTO DEL MATERIALE
2) ADATTAMENTO DELLO SPAZIO
Zone laterali protette (senza difesa)
3) ADATTAMENTO DELLA COMUNICAZIONE
_ Apprendimento cooperativo
_ Tutoring
_ “Visual Baskin”
Es. di strategia pedagogica:
colorazione dei canestri (in base al colore delle maglie)
PER RENDERE
LE REGOLE
COMPRENSIBILI
DA TUTTI
COMUNICAZIONE ACCESSIBILE
(libro tradotto in 4 lingue)
4) ADATTAMENTO DELLE REGOLE
5 RUOLI
CON DELLE REGOLE SPECIFICHE
CIASCUNO HA UN RUOLO PRECISO
DEFINITO IN BASE ALLE SUE ABILITA' MOTORIE
UNA QUESTIONE DI GIUSTIZIA
SI DIFENDE SOLO SU RUOLI PARI
(o superiori)
MA NON INFERIORI
DIFFERENZIAZIONE DEI RUOLI
BEN REGOLAMENTATA,
IL BASKIN NON SACRIFICA
nè l'inclusione (e l'attenzione alle fragilità)
con il pretesto di dover fare sport,
nè lo sport (e la competizione)
con il pretesto di dover promuovere l'inclusione.
CIASCUNO/A LA SUA SFIDA SPORTIVA !
Numero
di ruolo
Numero identificativo
del giocatore
RUOLO 5
RUOLO 4
RUOLO 3
RUOLO 2
RUOLO 1
REGOLE DI COMPOSIZIONE DI
UNA SQUADRA IN CAMPO
1) 6 giocatori in campo
2) Almeno 2 giocatori di Ruolo 5
3) 1 giocatore Pivot (Ruolo 1 o 2)
4) Almeno 1 giocatore di Ruolo 3
5) Quota rosa e azzurra obbligatoria (tra ruoli 4 e 5)
6) SOMMA DEI N° DI RUOLO = 23 MAX
ESEMPI:
5+5+5+4+3+1
5+5+4+4+3+2
5+5+4+3+3+2
1) SGUARDO CRITICO
Una questione di DISTANZA
rispetto alla situazione attuale
per sapere da dove si parte (analisi dei bisogni)
2) SGUARDO ETICO
Una questione di DIREZIONE
rispetto ad un sogno condiviso
per sapere dove andare (finalità)
3) SGUARDO PRATICO
Una questione di OPERATIVITÀ (CREATIVITÀ)
rispetto a proposte concrete
per andarci veramente… insieme! (piano di azione)
Alcune conclusioni
CONCLUSIONE - 1
IL SENTIERO STRETTO DELL'
ETICA INCLUSIVA
(necessità di vigilanza costante)
“Il cammino si fa camminando.”
CONCLUSIONE - 2
ATTENZIONE !
RIMANE L'EDUCATORE
(o l'insegnante o l'allenatore)
UNO DEI PRINCIPALI
GARANTI ETICI
DELL' ESPERIENZA OFFERTA
(e non l'attività di per sé)
CONCLUSIONE - 3
VERSO UNA NUOVA GENERAZIONE
DI SPORT INCLUSIVI...
?!?
SIMBOLICAMENTE:
OLYMPIC GAMES
(SPORT PER “NORMODOTATI”)
ALL'LYMPIC GAMES !
”SPORT progettato per tutti”
PARALYMPIC GAMES
(SPORT PER DISABILI)
CONCLUSIONE - 4
3 MODELLI CULTURALI
UNA QUESTIONE DEL DIRITTO
Approccio
BI-DIREZIONALE
UN DIRITTO DI ACCESSO...
Approccio
UNI-DIREZIONALE
Approccio
MULTI-DIREZIONALE
UN DIRITTO DI CONDIVISIONE...
UN DIRITTO DI SCELTA...
CONCLUSIONE - 5
IL BASKIN
=
UN LABORATORIO DEMOCRATICO INNOVATIVO
(metafora di società
o dispositivo finzionale)
… ALLA RICERCA
DEL GIUSTO EQUILIBRIO
TRA DUE TENSIONI …
CONCLUSIONE - 5
IL BASKIN
=
(metafora di società
o dispositivo finzionale)
UN LABORATORIO DEMOCRATICO INNOVATIVO
DISINTERESSE
interesse dell’Altro / bene comune / no profit
Espressione indiv. senza limiti
 Tutto è permesso
LIBERTA'
OBBLIGO
Espressione individuale limitata
 Tra lecito e illecito
INTERESSE
interesse proprio / bene privato / profit
A.Valet, 2013
CONCLUSIONE - 5
IL BASKIN
=
(metafora di società
o dispositivo finzionale)
UN LABORATORIO DEMOCRATICO INNOVATIVO
DISINTERESSE
interesse dell’Altro / bene comune / no profit
Espressione indiv. senza limiti
 Tutto è permesso
LIBERTA'
OBBLIGO
Espressione individuale limitata
 Tra lecito e illecito
AGONISMO: premia l’eccellenza
(ricercare liberamente la vittoria)
sia sfruttando i propri punti di forza
(tecnici e tattici)
sia sfruttando i punti deboli altrui
(tecnici e tattici)
INTERESSE
interesse proprio / bene privato / profit
A.Valet, 2013
CONCLUSIONE - 5
IL BASKIN
=
(metafora di società
o dispositivo finzionale)
UN LABORATORIO DEMOCRATICO INNOVATIVO
DISINTERESSE
interesse dell’Altro / bene comune / no profit
REGOLAMENTO: tutela le fragilità
(protegere chi ne ha bisogno)
sia nei vincoli di composizione della squadra
(imponendo la presenza della diversità)
sia nella regolamentazione dell'agonismo
(imponendo equità nel principio difensivo)
Espressione indiv. senza limiti
 Tutto è permesso
LIBERTA'
OBBLIGO
Espressione individuale limitata
 Tra lecito e illecito
AGONISMO: premia l’eccellenza
(ricercare liberamente la vittoria)
sia sfruttando i propri punti di forza
(tecnici e tattici)
sia sfruttando i punti deboli altrui
(tecnici e tattici)
INTERESSE
interesse proprio / bene privato / profit
A.Valet, 2013
CONCLUSIONE - 5
IL BASKIN
=
(metafora di società
o dispositivo finzionale)
UN LABORATORIO DEMOCRATICO INNOVATIVO
DISINTERESSE
interesse dell’Altro / bene comune / no profit
REGOLAMENTO: tutela le fragilità
(protegere chi ne ha bisogno)
sia nei vincoli di composizione della squadra
(imponendo la presenza della diversità)
sia nella regolamentazione dell'agonismo
(imponendo equità nel principio difensivo)
Espressione indiv. senza limiti
 Tutto è permesso
LIBERTA'
OBBLIGO
Espressione individuale limitata
 Tra lecito e illecito
(il suo impegno
tecnico:
metodologia di
allenamento)
AGONISMO: premia l’eccellenza
LA PREPARAZIONE
TECNICA
DELL’ ALLENATORE
(ricercare liberamente la vittoria)
sia sfruttando i propri punti di forza
(tecnici e tattici)
sia sfruttando i punti deboli altrui
(tecnici e tattici)
INTERESSE
interesse proprio / bene privato / profit
A.Valet, 2013
CONCLUSIONE - 5
IL BASKIN
=
(metafora di società
o dispositivo finzionale)
UN LABORATORIO DEMOCRATICO INNOVATIVO
DISINTERESSE
interesse dell’Altro / bene comune / no profit
REGOLAMENTO: tutela le fragilità
(protegere chi ne ha bisogno)
sia nei vincoli di composizione della squadra
(imponendo la presenza della diversità)
sia nella regolamentazione dell'agonismo
(imponendo equità nel principio difensivo)
LA PREPARAZIONE
ETICA
DELL’ ALLENATORE
Espressione indiv. senza limiti
 Tutto è permesso
LIBERTA'
OBBLIGO
Espressione individuale limitata
 Tra lecito e illecito
(il suo impegno
tecnico:
metodologia di
allenamento)
(le sue scelte:
tra mediazione
pedagogica e
creatività tattica)
AGONISMO: premia l’eccellenza
LA PREPARAZIONE
TECNICA
DELL’ ALLENATORE
(ricercare liberamente la vittoria)
sia sfruttando i propri punti di forza
(tecnici e tattici)
sia sfruttando i punti deboli altrui
(tecnici e tattici)
INTERESSE
interesse proprio / bene privato / profit
A.Valet, 2013
CONCLUSIONE - 6
DIALOGICA DEI RAPPORTI TRA ETICA E TECNICA
(antagonismo e complementarietà)
A. Bodini:
Giocare insieme,
soprattutto in caso di eterogeneità dei giocatori,
necessita uno sforzo di strutturazione,
ma se questa è eccessiva,
viene a mancare la voglia e il piacere di giocare insieme.
Tecnica
Etica
G. SIMMEL:
Se le FORME SOCIALI imprigionano le FORZE DELLA VITA,
è la VITA STESSA che perde sapore.
Ma se le forze della vita non generano forme sociali stabilizzate,
è la condivisione della vita stessa che non è più possibile.
A.Valet, 2013
CONCLUSIONE - 7
SPORT
per ciascuno
SPORT
per tutti ?
UGUAGLIANZA
LIBERTA'
SOLIDARIETA' ?
Produzione industriale
standardizzata
Produzione singolarizzata
per il consumo individuale
Produzione secondo un
“design for all”
(progettazione per tutti)
SPORT
per l'uomo
standard
tentando di bilanciare
_ libertà e uguaglianza
_ interesse e disinteresse
… al fine di contribuire a
“fare accadere l'umanità nell'uomo”...
A.Valet, 2013
ALLEGATO:
QUANDO, DOVE È NATO il Baskin
e COME SI È SVILUPPATO?
IL BASKIN E’ NATO IN
EDUCAZIONE FISICA,
EDUCAZIONE
ALL’ INTERSEZIONE DI
DUE MONDI
LAVORO
SPORT
Tendenza all’
“inclusione”
Traiettoria dell’educazione
Traiettoria dello sport
Educazione
fisica
Tendenza alla
“separazione”
CONTRADIZIONE
tra
La FINALITA’ della SCUOLA
I CONTENUTI in E.F.
= “L’INCLUSIONE”
= Le ATTIVITA’ SPORTIVE
“DIFFERENZIALIZZANTI”
Desiderio di
eterogeneità
Desiderio di
omogeneità
“Bisogna un caos dentro di sé
BASKIN
per dare luce
ad una stella danzante !”
(Nietzsche)
ORIGINE
_ DOVE ?
Italia → a Cremona
_ QUANDO ? 2001-2002
_ CHI ?
un genitore (Antonio Bodini)
un insegnante di educazione fisica (Fausto Capellini)
+ un nucleo di persone entusiaste (ingrandendosi)
_ COME ?
sperimentazioni nella palestra della scuola Virgilio
_ PERCHE' ? perché NO !