A cavallo della natura
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A cavallo della natura
NATURA / Turismo equestre A CAVALLO NELLA NATURA È uno sport accessibile a tutti, non costa molto e può essere praticato in età avanzata di Silvia Perdichizzi ssaporare, passo dopo passo, la natura mozzafiato del Belpaese: dalle colline ai parchi al mare, a bordo di un “mezzo” di trasporto di eccellenza: non inquina, trasmette calma ed emozioni, è in grado di instaurare un rapporto di amicizia con il suo “conducente”. Si chiama equiturismo o turismo equestre ed è un fenomeno destinato a crescere in tutta Italia. Per fare un esempio, solo la FitetrecAnte (Federazione italiana turismo equestre e trec-Ante) conta circa 16.000 iscritti, affilia 900 centri localizzati su tutto il territorio nazionale © T. Vailo/Panda Photo A 12 - Il Forestale n. 44 e presso le sue strutture si contano 95.000 ippoturisti. Esperti cavalieri e non che decidono di passare il loro tempo libero all’aria aperta, in compagnia di altri amici, per godere insieme delle bellezze naturali. Il turismo equestre è uno sport accessibile a tutti, non costa molto e può essere praticato in età avanzata. Oltre ad essere un’attività sportiva è una forma di socializzazione importante: tra cavalieri di equiturismo si fa amicizia immediatamente, approfittando anche delle tavole imbandite, al termine delle escursioni a Il galateo del cavaliere 1. Educazione prima di tutto. 2. Per l’abbigliamento si consiglia di adottare la tenuta tradizionale del tipo di monta da voi praticata. Si consiglia comunque l’uso del casco o di un copricapo rigido. 3. Seguire le regole del codice della strada per la circolazione. 4. La proprietà privata, come pure la strada pubblica, deve sempre essere rispettata. 5. Viaggiando in gruppo, preoccuparsi di coloro che stanno dietro come di inesperti. Controllare spesso la ferratura del cavallo, anche del collega. Non partire mai prima che tutto il gruppo sia montato. 6. Non abbandonare liberamente il proprio cavallo, può essere un pericolo. 7. Chiudere con attenzione tutti i cancelli o le recinzioni dalle quali si è entrati. 8. Se si è costretti ad attraversare una proprietà privata fatelo con debita cura, seguendo le capezzagne od i sentieri non coltivati. Attraversando colture come l’erba medica è meglio farlo in ordine sparso anziché in fila indiana. 9. Evitare le “pestate” quando è possibile. 10. All’arrivo pensare sempre prima al proprio cavallo, poi a se stessi. cavallo. E se questo non bastasse, aggiungiamo un’altra caratteristica non da poco: il territorio italiano si presta magnificamente alla pratica di questa disciplina, con luoghi di interesse storico e naturalistico che tutto il mondo ci invidia. Lapalissiano aggiungere che il ruolo più importante in questa armonia è giocato dal rapporto con il cavallo, che, durante il trekking, diventa il vero complice del turista, ma anche “colui” a cui riservare le maggiori cure. Last but not least, l’equiturismo è una grande avventura, ma è anche il piacere di andare piano: un giorno di marcia a cavallo corri- sponde mediamente a mezz’ora, quaranta minuti di automobile. Una lentezza che nella vita di ogni giorno nemmeno riusciamo ad avere il tempo di sognare: sarà per questo che gli ippoturisti sono sempre di più e, di conseguenza, sempre di più sono le offerte a disposizione. L’associazione culturale “Sentieri nel bosco”, per esempio, organizza in Piemonte passeggiate nei boschi con monta western. Si può scegliere se viaggiare con tutti i confort o come i pionieri di un tempo (con tanto di tenda, fuoco e chitarra), se per uno o più giorIl Forestale n. 44 - 13 ni. Il B&B Santana, a Manziana nel Lazio, invece, offre magnifiche passeggiate tra querce secolari. Chilometri e chilometri per tutti i gusti e tutte le andature: dai selvaggi Monti della Tolfa alle suggestive rovine dalla città morta di Monterano, nella riserva Regionale; e poi ancora il Bosco di Pisciarelli, un angolo di bucolica campagna inglese sul Lago di Bracciano, Castel Giuliano, con il suo rurale borgo seicentesco e le sue cascate o, senza allontanarsi troppo, la Caldara di Manziana, ribollenti pozze d' acqua sulfurea sullo sfondo di un pallido, nordico bosco di betulle. Ma ce n’è davvero per tutti. Se siete amanti del mare il centro ippico La Bandita, solo per citarne uno, organizza trekking e passeggiate sulla spiaggia, nelle suggestive scogliere della maremma toscana a Castiglione della Pescaia. E se volete coniugare le passeggiate a cavallo con la tipica accoglienza famigliare di un agriturismo, condita da una buona tavola a base di prodotti tipici, allora vi consigliamo di rivolgervi alla guida Agriturist. Oggi, infatti, sono quasi il 20 per cento le aziende agrituristiche che offrono ai propri ospiti la possibilità di imparare a “montare” e di effettuare trekking a cavallo, adatti al diverso grado di esperienza dell’ospite. Basta visitare “Il Cornacchino”, sull’Amiata, per rendersi conto della cura riservata da Ezio, Giulio e Fabio, istruttori e guide Fitetrec-Ante da vent’anni, agli ippoturisti e ai cavalli, con offerte che vanno dai lunghi viaggi agli “Assaggi di trekking” per chi si avvicina per la prima volta al turismo equestre. Gli appassionati sono sempre di più. Del resto se pensiamo alle immagini scattate in queste piccole istantanee…come non capirli! Per correttezza di informazione, però, ci spiegano dalla Federazione italiana turismo equestre, bisogna aggiungere che esiste anche l’equiturismo agonistico (Trec, Cross Country, Monta da lavoro, Monta da lavoro veloce – Gimkana) e ogni anno la Federazione organizza un “equiraduno”, che prevede un viaggio minimo di tre giorni e a cui partecipano in media 600/700 cavalieri. Da quest’anno, poi, Fitetrec-Ante può contare anche sull’accordo stretto con il Corpo forestale dello Stato, per la rivalutazione del panorama dell’allevamento italiano e per dare impulso al progetto sulla biodiversità. Per informazioni: www.fitetrec-ante.it www.fise.it www.turismoequestre.com www.turismoequestre.it www.agriturist.it Onorevoli a cavallo 2002: 60 parlamentari di diverse appartenenze politiche, accompagnati da una carrozza, percorrono a cavallo la strada che, a Roma, collega il Circo Massimo a Piazza Venezia. Un gesto dimostrativo che dà vita all’Associazione Parlamentari Amici del Cavallo e dell’Equitazione. L’ideatore, nonché l’attuale presidente, è il senatore Antonio Tomassini, medico chirurgo con la passione irrefrenabile per i cavalli: animali – spiega – che tutti amano ma che molti vedono lontani dalla vita reale. Eppure, se ci pensiamo, non è così. Oggi il cavallo è accanto all’uomo nella cura della salute, nella gestione dell’ordine pubblico, nel tanto ambito obiettivo di combattere lo stress”. L’associazione, che oggi conta 200 iscritti, nasce, quindi, con l’idea di coinvolgere a 360 gradi coloro che sono interessati all’equitazione, dagli sportivi agli allevatori, dagli amanti delle passeggiate agli animalisti, e di proteggere il cavallo da ogni forma di abuso e violenza. Come? “Tramite l’azione legislativa in primis – spiega Tomassini – ma anche con manifestazioni di visibilità, di solidarietà e dibattiti”. Ogni anno, per esempio, l’associazione organizza un trekking estivo; e ancora, a ridosso del Natale, il cosiddetto “battesimo del cavallo”: un incontro con i bambini delle scuole, ai quali viene fatto conoscere il mondo del cavallo e quello dell’ippoterapia, con tanto di dimostrazione. “Oggi, se vissuta come dimensione turistica o come fattore educativo per i ragazzi, l’equitazione è una realtà accessibile a tutti. Passare una giornata a cavallo, con l’attrezzatura affittata, costa meno di tanti altri sport, con benefici senza pari. L’unico consiglio che mi sento di dare è quello di diffidare dai maneggi improvvisati e di rivolgersi ai centri specializzati che hanno il riconoscimento Fise o Fitetrec-Ante”. 14 - Il Forestale n. 44