SMART CITY - Fondazione Politecnico di Milano
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SMART CITY - Fondazione Politecnico di Milano
SMART CITY. DA PORTA ROMANA A VETTABBIA NASCE A MILANO IL PRIMO DISTRETTO URBANO A EMISSIONI ZERO. Dall'Europa 8 milioni di euro per l'efficientamento energetico degli edifici e per la mobilità di quartiere. Assessore Tajani: "Un risultato che premia le azioni dell'Amministrazione nel campo dell'innovazione volte a migliorare la qualità della vita dei cittadini". Milano, 16 febbraio 2016 – Un distretto smart a energia quasi zero. E’ questo il cuore del progetto “Sharing Cities” presentato all’Urban Center questa mattina dall’assessore Cristina Tajani (Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca), assieme all’assessore Alessandro Balducci (Urbanistica), all’assessore Pierfrancesco Maran (Mobilità) e a Donatella Sciuto, Prorettore del Politecnico di Milano e che nel prossimo quadriennio vedrà la collaborazione tra Milano, Londra e Lisbona. Il consorzio formato dalle tre città si è infatti aggiudicato il bando europeo “Soluzioni per città e comunità intelligenti che integrano i settori dell’energia, trasporti e ICT attraverso progetti pilota”, inserito all’interno del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020. “Sharing Cities” coinvolge le città faro Londra (capofila del progetto), Milano e Lisbona e tre città follower (Bordeaux, Burgas e Varsavia) e si propone di adottare un approccio innovativo per rispondere ad alcune delle principali sfide ambientali che attendono le nostre città: come abbattere le emissioni di carbonio di edifici e mezzi di trasporto e come migliorare la qualità dell’aria. “Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo risultato assieme a Londra e Lisbona – ha commentato l’assessore alle Politiche per il lavoro e Sviluppo economico Cristina Tajani - . Per noi adesso comincia una grande sfida, che è al tempo stesso un’opportunità per la città. Gli interventi previsti si concentreranno nell’area tra Porta Romana e Vettabbia, attualmente già in fase di riqualificazione. Sarà questa la zona pilota su cui lavoreremo con una serie di azioni che in futuro potrebbero essere estese ad altri distretti della città. Collaboreremo con i nostri partner di progetto per rendere il distretto individuato sempre più smart e lo faremo coinvolgendo attivamente i cittadini”. Il progetto potrà contare su un contributo complessivo europeo di 25 milioni di euro. Circa 8,6 milioni saranno destinati al partenariato locale della città di Milano e di questi circa 2,1 milioni di euro saranno introitati dal Comune e dalle sue terze parti, mentre i restanti saranno destinati agli altri partner. I partner per la città di Milano sono: Comune di Milano, Fondazione Politecnico di Milano, AMAT, ATM, Politecnico di Milano, Poliedra, Cefriel, Teicos UE S.r.l., Future Energy , Kiunsys S.r.l., NHP S.r.l, Legambiente Onlus, Ricerca sul Sistema Energetico (RSE SPA), A2A S.p.A., A2A Reti Elettriche, Selene, Siemens Spa. “La tecnologia come fattore abilitante, capace di innovare processi, prodotti e servizi e di supportare i comuni e le amministrazioni locali nella co-progettazione di una città intelligente: è questo l’impegno assunto con determinazione dal Politecnico di Milano e il suo ruolo all’interno del progetto ‘Sharing Cities’ ha commentato il Prorettore del Politecnico di Milano Donatella Sciuto -. Il Politecnico di Milano, prima università tecnica in Italia, è per la città di Milano un grande laboratorio di sperimentazione e di innovazione, un forte collante tra i soggetti che contribuiscono alla definizione di smart city: governo e istituzioni; cittadini; sistema delle imprese e aziende". Le azioni e le misure previste nell’area Porta Romana/Vettabbia mireranno anche a collegare il centro storico della città con la cintura agricola periferica, in modo da ricucire due aree che attualmente si presentano geograficamente, economicamente e socialmente separate. Tre gli ambiti di lavoro individuati: persone, luogo e piattaforma. L’ambito dedicato alle persone prevederà attività di partecipazione attiva dei cittadini e progettazione per la co-creazione di servizi di condivisione a integrazione del quartiere. Sarà anche sviluppato un sistema premiante per incentivare comportamenti virtuosi. L’ambito dedicato al luogo metterà in campo misure di efficientamento energetico degli edifici. Saranno previsti interventi su 5 edifici di proprietà mista e su 2 edifici pubblici del complesso di via San Bernardo, per un totale di 25mila metriquadrati di unità residenziale. Inoltre saranno sviluppati sistemi di gestione energetica integrata e installati 300 lampioni intelligenti wi-fi dotati di sensori di vario tipo. Saranno messe in campo anche nuove modalità di sharing mobility: a disposizione degli abitanti del distretto ci saranno 60 veicoli di car sharing elettrico disponibili in strada più due auto a disposizione del car sharing condominiale, 150 bici elettriche per un totale di 14 nuove stazioni, 76 punti di ricarica di colonnine elettriche (20 a ricarica rapida), 125 stalli di parcheggio intelligenti e 10 veicoli elettrici condivisi destinati al trasporto merci. L’ambito dedicato alla piattaforma si concentrerà invece sullo sviluppo di una piattaforma urbana di condivisione per la gestione dei dati provenienti da una vasta gamma di fonti (ad esempio i sensori o le statistiche tradizionali) e si avvarrà di uno standard comune da replicare su diverse città.