di Oleksiy Bondarenko - Osservatorio di Politica Internazionale

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di Oleksiy Bondarenko - Osservatorio di Politica Internazionale
di Oleksiy Bondarenko*
* Oleksiy Bondarenko è Dottore in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l’Università degli Studi di Bologna
(sede di Forlì) con una tesi in History of Soviet Union’s and Russian Foreign Policy. I suoi studi hanno come
oggetto di ricerca la storia, la cultura, la lingua e soprattutto la politica interna ed estera dell’Unione Sovietica e
della Russia.
© BloGlobal 2013
BloGlobal . Osservatorio di Politica Internazionale
Research Paper – n°8, dicembre 2013
L
New Delhi, Washington, Mosca: le direttrici strategiche in Asia
di Oleksiy Bondarenko
a recente visita del Primo Ministro
dal 70% di quello del petrolio. Non è
indiano negli Stati Uniti d’America ha
difficile da intuire quanto la libertà e la
aperto
su
sicurezza delle rotte commerciali (e dei
numerose tematiche, partendo dalle basi
due principali punti di transito, chokepoints,
una
fitta
discussione
stesse delle relazioni bilaterali tra India e Stati
Uniti, finendo con il ruolo che New Delhi dovrà
assumere
nella
stabilizzazione
della
situazione afghana dopo il ritiro delle forze
ISAF da Kabul, fissata per il 2014 [1]. Diversi
come lo Stretto di Malacca e lo Stretto di
Hormuz) influiscano sull’intera economia,
non solo della regione asiatica, ma anche
del Medio Oriente e dell’Africa. Proprio per
con
consolidare il proprio ruolo in questo
particolare interesse il dialogo indo-americano
quadrante strategico, negli ultimi anni l’elite
e le sue diverse sfumature, non ultima la
politica indiana ha promosso la creazione
Russia,
particolare
di numerosi forum di dialogo multilaterale a
apprensione il futuro dell’Afghanistan e le
livello regionale, come ad esempio l’Indian
conseguenze
Ocean Naval Symposium e l’India Africa
attori
regionali
hanno
che
osservato
guarda
sui
con
propri
interessi
nella
regione.
Forum, e ha provveduto a stringere
numerosi accordi su base bilaterale con i
La crescente importanza dell’India e
Paesi del litorale dell’Oceano Indiano [2].
l’evoluzione della sua politica estera
Il
nell’Asia
e
prescindere
geografica
che
ruolo
nel
dalla
e
l’India
Pacifico
possiede
non
sua
dalla
può
posizione
dimensione
continentale del suo territorio, fattori che
combinati le permettono di giocare il ruolo
sia di potenza marittima, sia quello di
potenza
terrestre.
L’Oceano
Indiano
costituisce attualmente il principale snodo
del commercio marittimo mondiale, dato
che rappresenta la principale rotta per i
traffici commerciali del Medio Oriente,
dell’Africa, della Cina e del Giappone. Le
sue acque sono giornalmente percorse
dal 50% del traffico mondiale di merci e
L’India rappresenta, però, anche
una grande potenza terrestre che confina
con Cina e Pakistan, condividendo con
loro
sia
interessi
convergenti,
sia
numerose questioni contrastanti. In questo
quadro, l’apparato militare e l’arsenale
nucleare indiano assumono un peso molto
importante
nell’equilibrio
strategico
dell’Asia Meridionale, creando un forte
deterrente sia nei confronti di Pechino e
della crescente aggressività della sua
politica regionale, sia nei confronti di
Islamabad e delle sue aspirazioni in
politica estera (l’India è uno degli stati che
possiede armi nucleari, ma che non fa
parte del Trattato di non Proliferazione).
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New Delhi, Washington, Mosca: le direttrici strategiche in Asia
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New Delhi è anche un partner
tutte le sue dimensioni” senza includere al
commerciale di primo ordine per gli attori
suo interno un attore importante (a livello
regionali e sub-regionali e con la sua
politico ed economico) come l’India [4].
crescente popolazione rappresenta un
importante mercato per beni di consumo,
idrocarburi
e
offre
ottime
possibilità
d’investimento in settori all’avanguardia
come, ad esempio, quello del high-tech.
Se gli Stati Uniti sono uno dei principali
partner commerciali e degli investitori in
India, la Russia vede il mercato indiano
come pieno di opportunità, soprattutto per
quanto riguarda la cooperazione in settori
che storicamente sono stati i principali
canali di collaborazione tra Mosca e New
Delhi. Si tratta della cooperazione nel
settore nucleare e in quello militare, dove
l’India, nonostante alcune recenti difficoltà,
è tuttora uno dei principali partner dei
grandi
agglomerati
militari
russi,
prevalentemente a controllo statale [3].
Alla crescente importanza dell’India
sulla scacchiera politica regionale ed
internazionale
fanno
seguito
anche
crescenti domande di riconoscimento del
proprio ruolo. Il principale obiettivo nella
politica estera di New Delhi è, infatti,
quello
di
assicurarsi
un
seggio
permanente all’interno del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite, in quanto
quest’organo,
politico
secondo
indiano,
può
l’establishment
“difficilmente
rappresentare la società internazionale in
La politica estera indiana, in effetti,
ha subito un importante cambiamento
dopo la disgregazione del blocco sovietico.
Sin dall’epoca dell’indipendenza, dopo
l’affrancamento dal dominio Britannico nel
1947,
l’India
ha
dovuto
affrontare
numerose difficoltà a livello regionale. La
rivalità e gli scontri con il vicino Pakistan e
le dispute territoriali con la Cina hanno
assorbito i primi anni della sua politica
estera, mentre l’impegno nel Movimento
dei Non–Allineati a partire dagli anni 60,
non ha impedito a New Delhi di sviluppare
un rapporto particolarmente cordiale con
l’Unione Sovietica. Nel 1971, infatti, Mosca
e Nuova Delhi firmarono il Trattato di
Amicizia
e
Cooperazione,
che
ha
profondamente segnato le relazioni tra
India, Stati Uniti e Unione Sovietica
durante il periodo della Guerra Fredda.
Gli avvenimenti della fine degli anni
’80 e dell’inizio degli anni ’90 hanno però
reso necessario una rivalutazione della
propria azione politica. La scomparsa
dell’Unione
Sovietica,
la
stagnazione
economica interna e la crescita della Cina
hanno imposto un cambiamento di rotta
che si è concretizzato con politiche di
apertura
suggestivo
economica
nome
di
(che
Nuova
prese
il
Politica
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New Delhi, Washington, Mosca: le direttrici strategiche in Asia
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Economica) e con la rapida integrazione
Mosca
dell’India nel sistema politico occidentale.
economica con uno sguardo verso
Gli
Kabul
Stati
Uniti,
contribuirono
a
come
questo
sappiamo,
e
New
Delhi,
partnership
cambiamento,
divenendo nel successivo decennio uno
La politica dell’Asia Pivot lanciata da
dei principali partner commerciali e politici
Barack Obama in risposta al precedente
dell’India.
impegno medio-orientale di George W.
L’11 settembre 2001, infine, ha
avuto un doppio effetto sulle relazioni tra
India, Russia e Stati Uniti, lasciando i tre
attori con diversi dilemmi. La “guerra al
terrorismo”, se da una parte ha avuto
l’effetto di rafforzare l’importanza dell’India
come attore regionale e ha permesso di
beneficiare della cooperazione militare e
dell’intelligence sharing con l’Occidente,
dall’altro ha visto crescere anche il ruolo
del Pakistan, riacutizzando la rivalità e la
percezione della minaccia tra i due vicini.
Solo tenendo in considerazione tutti
questi fattori si può comprendere il ruolo
che
l’India
quadrante
aspira
ad
geo-strategico
avere
in
in
un
continuo
fermento come quello dell’Asia centromeridionale. New Delhi è un attore molto
importante per la politica regionale sia di
Mosca che di Washington, che negli ultimi
anni hanno attribuito crescente importanza
alla
regione
dell’Asia–Pacifico
e
che
dovranno affrontare nell’immediato futuro,
seppur da punti di vista differenti, il
dilemma afghano[5].
Bush, ha generato nuove dinamiche e
nuovi allineamenti strategici in Asia, che né
Mosca né le potenze regionali come India
e Cina possono ignorare. Se il lento
spostamento
delle
priorità
politico-
economiche di Mosca verso il vettore
asiatico affonda le proprie radici nella
natura stessa del corso politico imposto al
Paese da Vladimir Putin, l’intensità e la
rapidità del nuovo riallineamento strategico
della Russia sono anche una conseguenza
delle mosse di Washington.
La partnership con New Delhi è
ovviamente utile a Mosca per promuovere
la propria politica in Asia, tenendo nel
contempo d’occhio Washington. L’India
rappresenta
un’importante
alternativa
regionale alla partnership con Pechino,
nonché uno strumento per bilanciare la
crescente aggressività di quest’ultima in
Asia meridionale e centrale. In questo
senso
la
cooperazione
con
Mosca
rappresenta un ottimo strumento anche
per l’India al fine di promuovere la propria
posizione in Asia e per limitare la propria
debolezza vis à vis con la Cina, che
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New Delhi, Washington, Mosca: le direttrici strategiche in Asia
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rappresenta tuttora, insieme al Pakistan,
nell’agenda politica del Cremlino [6].
una delle principali minacce alla sicurezza
nazionale.
Infine Mosca continua ad essere
preoccupata delle conseguenze che un
Ma la questione che ha priorità
Afghanistan di nuovo in preda alla guerra
nell’agenda politica congiunta tra New
civile potrebbe avere sullo sviluppo del
Delhi e Mosca è il dilemma afghano. La
terrorismo di matrice islamica all’interno
sicurezza e la stabilità dell’Afghanistan
della Federazione Russa, specialmente
sono
per
nella zona del Caucaso. Da questo punto
salvaguardare i propri interessi in Asia
di vista la futura strategia del Cremlino in
Meridionale e Centrale. La capacità delle
Afghanistan dovrà essere collegata con la
cinque repubbliche ex-Sovietiche dell’Asia
politica
Centrale di trasformarsi in Paesi di transito
normalizzazione della regione più instabile
e di collegamento tra Asia Meridionale e
della Federazione Russa.
essenziali
per
la
Russia
Russia, in una forma moderna dell’antica
Via della Seta, dipendono inevitabilmente
dalla
stabilità
di
un
hub
regionale
importante come l’Afghanistan. Oltre alla
posizione geo-strategica di collegamento
tra Asia Centrale e Asia Meridionale,
Kabul è importante anche per gli interessi
in materia di sicurezza della Federazione
Russa. Recenti studi hanno dimostrato
come
l’intervento
americano
abbia
coinciso con un notevole incremento di
produzione ed esportazione di oppiacei.
La
Russia
mercato
di
rappresenta
il
destinazione
principale
dell’eroina
afghana con tutte le conseguenze sul
piano sociale, economico e a livello di
sicurezza dei confini che questo comporta.
Quello
del
traffico
di
droga
è
un
argomento che ha acquisito negli ultimi
anni
una
crescente
importanza
di
“cecenizzazione”
e
della
Pur guardando con apprensione al
ritiro
delle
truppe
ISAF
(a
causa
dell’incertezza e della possibile instabilità
regionale che esso potrebbe provocare),
appare evidente che anche in caso di
grave instabilità o di una nuova ascesa al
potere dei Talebani, Mosca difficilmente
potrà rivendicare un ruolo attivo, dal punto
di vista militare, in Afghanistan. Il retaggio
dell’invasione sovietica è ancora vivido e i
dividendi per un ipotetico intervento volto a
garantire la stabilità politica a Kabul
appaiono inferiori agli svantaggi che ne
potrebbero derivare. Proprio per questo il
Cremlino sta cercando altri strumenti per
indirizzare la questione afghana, sfruttando
la cooperazione con altre potenze regionali
come Cina, India e Pakistan. Pechino e
Mosca
hanno
ammesso
l’Afghanistan
come membro osservatore della Shanghai
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Cooperation Organization, organizzazione
cose, di sottolineare l’attuale tensione tra
internazionale guidata principalmente da
India e Stati Uniti.
questi due attori (con la partecipazione, in
qualità di membri a pieno titolo, di
Kazakhstan,
Uzbekistan,
Tagikistan
e
Kirghizistan). Anche India e Pakistan
hanno un ruolo crescente all’interno del
SCO
(attualmente
osservatori),
insieme
New
nel
con
lo
tentativo
Delhi
e
status
di
di
tenere
Islamabad
e
migliorare il loro livello di cooperazione
regionale.
relazioni bilaterali tra i due vanno ricercate
sia nel settore economico, sia in quello
strategico.
La
congiuntura
politico–
economica che ha caratterizzato il primo
decennio del 2000 si è completamente
capovolta negli ultimi anni. Gli Stati Uniti
stavano iniziando ad accusare i primi
sintomi della crisi economica, mentre nel
contempo si impantanavano politicamente
Tra Washington e New Delhi, non solo
il dilemma afghano
Nonostante
Le motivazioni delle difficoltà nelle
in Medio Oriente. Per l’India, invece, il
primo decennio del nuovo millennio è stato
caratterizzato da una grande crescita
lo
sviluppo
della
cooperazione in alcuni settori, come ad
esempio quello commerciale, dove il
volume globale degli scambi è di circa 60
miliardi di dollari (solo il 20% rispetto agli
scambi degli Stati Uniti con la Cina) o
quello militare e del nucleare-civile, che da
un’interazione pari quasi allo zero ha visto
crescere costantemente la dimensione
degli scambi a partire dal 2008, le
relazioni tra Washington e Nuova Delhi
appaiono ora ad un punto critico, se
paragonate al grande riavvicinamento che
ha caratterizzato la presidenza di George
W. Bush. La visita di Joe Biden a Nuova
Delhi e il più recente viaggio del Primo
Ministro indiano, Manmohan Singh, negli
Stati Uniti, hanno avuto l’effetto, tra le altre
economica
e
finanziaria
(con
un
incremento del PIL pari al 8% annuo) e
dallo sviluppo di nuove direttrici in politica
estera. Durante il secondo mandato di
Barack Obama, però, la situazione si è
praticamente capovolta e gli interessi tra i
due Paesi sembrano ora sovrapporsi in
misura differente. L’India sta conoscendo
un rallentamento della propria crescita che
ha anche l’effetto di evidenziare alcune
strozzature del sistema economico che ha
adottato a partire dagli anni ’90. Queste
difficoltà hanno reso necessarie una serie
di misure che hanno rallentato e reso più
difficili gli investimenti e la cooperazione
con gli Stati Uniti. Le trattative per il
Bilateral
Investment
Treaty
(BIT),
ad
esempio, hanno evidenziato la diffidenza di
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Nuova Delhi nei confronti di un sistema
for Pacific Forum al Center for Strategic
economico-commerciale
and
completamente
International
Studies
(CSIS),
ad
liberalizzato promosso da Washington,
esempio, crede che sia impossibile per
mentre durante la sua visita di luglio,
Washington coltivare le proprie relazioni
Biden non ha mancato di sottolineare
con l’India senza allarmare Pechino. I due
come le “politiche protezioniste e le alte
vicini asiatici hanno da sempre avuto un
barriere per l’accesso al mercato indiano
rapporto piuttosto teso, se non proprio
siano le principali cause di alcune difficoltà
competitivo, a partire dal conflitto sui
commerciali tra New Delhi e Washington”
confini nel lontano 1962. Negli ultimi
[7].
decenni altre questioni strategiche hanno
Anche dal punto di vista politico le
attenzioni
dei
due
fondamentalmente
partner
dirette
in
sono
direzioni
diverse, se non opposte. Gli Stati Uniti
sono stati particolarmente “impegnati nel
loro disimpegno” in Medio Oriente e la
contribuito ad aumentare la tensione.
Entrambe sono potenze emergenti con un
potenziale nucleare ed entrambe aspirano
a
diventare
marittima
Pacifico.
Washington si trova così in una
americana
situazione piuttosto delicata, titubante nel
(rallentando lo sviluppo della politica in
trasformare la cooperazione con New
Asia e nel Pacifico), mentre l’India è
Delhi in una vera e propria partnership
preoccupata
proprie
strategica per non minare il delicato
dalla
equilibrio che si è venuto a creare tra Stati
difficoltà
politica
potenza
dominante nel quadrante sud dell’Oceano
questione siriana ha occupato gran parte
dell’agenda
una
soprattutto
economiche
dalle
interne
e
necessità di ricalcolare le relazioni con il
Uniti
nemico di sempre, il Pakistan, in seguito
cooperazione
all’ elezione del nuovo Primo Ministro,
appaiono inferiori ai rischi che entrambi
Nawaz
previsione
andrebbero a correre. Più che un segnale
dell’imminente ritiro delle truppe ISAF da
verso Pechino, quindi, il recente scambio
Kabul.
di visite diplomatiche sembra piuttosto un
Sharif,e
in
Bisogna sottolineare, altresì, come
la presenza di un vicino ingombrante
come la Cina, abbia in un certo senso
l’effetto di complicare le relazioni tra USA
e India. Carl Baker, direttore del Programs
e
Cina.
per
I
dividendi
di
una
bilanciare
la
Cina
segnale verso Islamabad. Il peggioramento
delle relazioni con il Pakistan (soprattutto
dopo le elezioni di una personalità come
Nawaz Sharif alla carica di Primo Ministro)
sembra aver spinto Washington a puntare
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con
maggiore
sull’India,
Delhi, così come più generalmente di tutti
soprattutto in ottica dell’imminente ritiro
gli attori sul palcoscenico della politica
delle forze ISAF dall’Afghanistan, senza
internazionale,
però spingersi troppo oltre per non destare
minaccia
troppa preoccupazione a Pechino. Cina e
rapporti indo-pakistani sono, in effetti, alla
India
loro
base dell’approccio alla politica estera del
competizione, condividono alcuni principi
governo indiano e del ruolo che New Delhi
fondamentali come il modello di sviluppo
andrà ad assumere in Afghanistan. Il
economico e il rispetto per la sovranità. I
Pakistan rappresenta la zona più “calda”
due hanno in comune lo status di Paesi in
della
via di sviluppo e il modello economico
riconosciuto come l’attore maggiormente in
cinese sembra più applicabile per New
grado di influenzare le future sorti politiche
Delhi rispetto a quello americano. Non
di Kabul. Lo stesso Hamid Karzai sembra
stupisce quindi che l’India abbia spesso e
consapevole del fatto che nessuna pace
volentieri votato in maniera opposta agli
sia possibile in Afghanistan senza il
Stati
coinvolgimento del Pakistan a causa della
inoltre,
Uniti
decisione
New Delhi, Washington, Mosca: le direttrici strategiche in Asia
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nonostante
all’interno
del
la
Assemblea
è
la
percezione
proveniente
regione
dall’esterno.
viene
comunemente
sua
su temi delicati come le sanzioni all’Iran e
cooperazione di Islamabad sembra quindi
al
questo,
essenziale per promuovere con successo
ufficiale
un solido (o almeno relativamente più
[8].
nonostante
il
all’allargamento
Proprio
per
supporto
[9].
La
solido) e duraturo processo di pace in
Sicurezza, espresso dallo stesso Joe
Afghanistan. Il Pakistan possiede inoltre un
Biden durante la sua visita in India, la
potenziale nucleare e un apparato militare
Casa Bianca appare piuttosto tiepida
troppo
riguardo a un seggio permanente riservato
completamente
a
dall’organizzazione degli affari regionali.
Delhi,
che
Consiglio
Talebani
di
New
del
sui
I
Generale delle Nazioni Unite, soprattutto
Sudan
influenza
e
della
su
alcuni
punti
fondamentali andrebbe ad aggiungere il
proprio voto a quelli di Russia e Cina.
Islamabad, l’ago della bilancia della
politica estera indiana in Afghanistan
Importante, se non fondamentale,
nel determinare la politica estera di New
importante
per
essere
escluso
New Delhi guarda al futuro politico
ed
economico
di
Kabul
con
molta
preoccupazione. L’instabilità regionale e lo
sviluppo del terrorismo in Afghanistan sono
punti delicati per la politica regionale
indiana,
considerando
le
possibili
ripercussioni sulla questione del Kashmir
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New Delhi, Washington, Mosca: le direttrici strategiche in Asia
di Oleksiy Bondarenko
[10]. La partnership strategica firmata nel
gasdotto e i vantaggi economici che l’India
2011 tra New Delhi e Kabul promuove un
(ma anche Afghanistan e Pakistan) ne
ruolo più attivo dell’India nel rifornimento e
potrebbe ricavare sono vincolati però al
nell’addestramento
futuro politico di Kabul.
delle
Forze
di
Sicurezza Afghane, fattore questo che
assicura la partecipazione al processo di
“sicurizzazione” dell’Afghanistan dopo il
ritiro delle forze ISAF. Ma la rivalità con il
Pakistan e la storica avversione nei
confronti
dei
Talebani
potrebbero
complicare l’effettiva collaborazione con
l’attuale
governo
afghano,costringendo
l’India ad avvicinarsi ulteriormente ad
attori regionali come Russia e Iran per
limitare una possibile (o probabile) nuova
ascesa al potere dei Talebani.
numerosi
investimenti
non sembrano aver ancora deciso una
strada da percorrere, consapevoli di non
poter trascurare le relazioni con l’India e il
suo futuro ruolo in Afghanistan, ma convinti
anche
di
non
abbandonare
poter
quello
completamente
che
è
stato
storicamente il miglior alleato regionale, il
Pakistan, il cui obiettivo è quello di vedere
una Kabul non ostile, se non proprio
alleata (attraverso l’appoggio ai Talebani),
e di limitare il ruolo indiano nel futuro
Dal punto di vista economico, oltre
a
Gli Stati Uniti in questa situazione
indiani
resi
Afghanistan. Queste difficoltà strategiche
di
Washington
sono
ulteriormente
possibili dalla relativa stabilità del Paese
amplificate da alcuni recenti sviluppi, come
durante la presenza ISAF (l’India ha
l’uccisione, ad opera di un drone, di
garantito oltre a 2 miliardi di dollari in
Hakimullah Mehsud, leader dei Talebani in
investimenti in infrastrutture come centrali
Pakistan,
elettriche
compromettere il dialogo tra i Talebani, il
e
Parlamento
addirittura
afghano),
lo
stesso
l’Afghanistan
è
governo
fatto
Karzai
che
e
quello
potrebbe
pakistano,
anche una zona di transito fondamentale
rendendo il futuro dell’Afghanistan ancora
per collegare il sub-continente indiano alle
più incerto, soprattutto alla vigilia delle
risorse minerarie ed energetiche dell’Asia
nuove elezioni fissate per il 2014.
Centrale e della Russia. Sta facendo passi
avanti,
ad
esempio,
il
progetto
del
gasdotto che dovrebbe trasportare il gas
turkmeno verso l’India (TAPI), transitando
sul territorio nazionale di Afghanistan e
Pakistan.
La
realizzazione
di
questo
Appare
molto
probabile
che
Islamabad possa adottare nell’immediato
futuro
tutte
le
tattiche
a
propria
disposizione per limitare e ridurre il ruolo
indiano in Afghanistan, tagliando i benefici
che New Delhi potrebbe ricavare a livello
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regionale e internazionale. Nawaz Sharif
afghano, data anche la questione siriana
sembra del tutto consapevole che tale
che negli ultimi mesi ha impegnato la
strategia potrebbe avere come primo ed
diplomazia internazionale, la visita di Joe
immediato
Biden in India e il viaggio del Primo
effetto
quello
di
irrigidire
ulteriormente i rapporti con Washington.
Intanto,
in
questa
complessa
situazione, Russia e Cina sono alla
finestra,
pronte
ad
approfittare
del
raffreddamento delle relazioni tra Pakistan
e Stati Uniti. Proprio negli ultimi mesi sono
aumentati i contatti diplomatici tra Mosca e
Islamabad ed è cresciuta la cooperazione
in settori chiave come quello della difesa,
favorita anche dall’adesione di Pakistan
alla SCO. Proprio l’organizzazione guidata
da Mosca e Pechino aspira a divenire la
forza
stabilizzante
assumendo
un
della
ruolo
regione,
sempre
più
importante in Afghanistan e promuovendo
la cooperazione tra i due rivali storici, India
e Pakistan. Il futuro ruolo di questi attori in
Afghanistan dipende anche dalla capacità
di
Russia
e
Cina
di
gestire
congiuntamente la SCO che, a partire dal
2014, si troverà di fronte alla prima vera e
propria
“sfida”
creazione
nei
dai
tempi
primi
anni
della
del
sua
nuovo
millennio.
significato molto importante per il futuro
delle relazioni internazionali in Asia. Il
futuro dell’Afghanistan e gli interessi che i
numerosi attori regionali ed internazionali
depongono nella regione così instabile,
diverranno ben presto il primo punto
dell’agenda politica di Washington, Mosca
e New Delhi. L’importanza della questione
afghana non risiede solo nella stabilità del
Paese e negli interessi che la sua
mancanza
andrebbe
a
minare,
ma
comporta delle conseguenze inevitabili
sull’intera strategia politica nei confronti
dell’Asia e del Pacifico elaborata da
Washington (Asia Pivot) e Mosca (Asian
Vector). In questo contesto l’India, oltre
che la Cina e in buona misura anche il
Pakistan, non possono permettersi di
assumere il ruolo di spettatori. L’agenda
politica congiunta tra Stati Uniti e India non
può non tenere conto di tutti questi fattori,
che, come si è potuto notare dallo scambio
d’incontri diplomatici degli ultimi mesi,
costituiscono le basi delle future relazioni
tra i due Paesi in un contesto regionale
Un futuro ancora incerto
ancora imprevedibile. La Russia, dal canto
Nonostante l’attuale difficoltà di
focalizzare
Ministro indiano negli Stati Uniti hanno un
l’attenzione
sul
dilemma
suo, può contare su legami storici e su una
certa affinità d’interessi con New Delhi che
ha permesso di sviluppare negli ultimi anni
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un
solido
rapporto
bilaterale.
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La
causa del ruolo importante che in questo
preoccupazione del Cremlino di vedere
frangente giocano attori globali come la
un’India sempre più vicina agli Stati Uniti
Cina e regionali come il Pakistan.
sembra attenuata nel breve periodo, sia a
causa
della
mancata
convergenza
d’interessi su alcuni punti principali, sia a
[1] Gli ultimi mesi hanno visto numerosi contatti diretti tra New Delhi e Washington. A luglio il vice-presidente americano,
Joe Biden, ha effettuato una visita ufficiale a New Delhi e Mumbai, la prima da parte di un Vice Presidente USA negli
ultimi trent’anni. Mentre a fine settembre (dal 25 al 29) è stata la volta del Primo Ministro indiano Manmohan Singh che si
è incontrato con il Presidente degli Stati Uniti a Washington.
[2] Maggiori informazioni sui membri e sull’attività dell’Indian Ocean Naval Symposium sono reperibili sul sito internet
ufficiale del forum: http://www.ions.gov.in/
[3] È del 16 novembre, ad esempio, la conclusione della vendita da parte di Mosca di una portaerei militare dopo alcuni
anni di rinvii.
[4] G. Perkovich, “Toward a Realistic US-India Relations”, Carnegie Endowment for International Peace Papers, 2010
[5] Le modalità del ritiro delle truppe dall’Afghanistan e l’afghanizzazione sono ancora incerte. Si parla del ritiro militare e
della permanenza di un "limitato contingente di forze anti-terrorismo e consiglieri militari”che dovranno aiutare le forze
dell’ordine afghane a tenere in pugno la situazione nel paese. Un’altra questione che rimane sul tavolo è quella legata
alla giurisdizione alla quale dovrà rispondere il personale americano che sarà destinato a rimanere in Afghanistan.
[6] E. Stepanova, “Afghanistan after 2014: The way forward for Russia”, Russia/NIS Center, May 2013
[7] N. T. Bagri, “Biden Urges Closer Cooperation Before India’s Business Elite”, The New York Times, July 24 2013
[8] È evidente in questo caso come la situazione del Kashmir influisca sulla politica estera indiana, soprattutto quando si
tratta del concetto di sovranità.
[9] Mahendra Ved, “Afghanistan Post-2014 - India's options” , India Strategic, June 2013
[10] La regione del Kashmir è tutt’ora contesa tra India, Pakistan e Cina (che rivendica però solo una parte
dell’intera regione). A partire dagli anni ’80 è stata terreno fertile per numerose attività terroristiche di matrice
islamica. Uno dei principali gruppi organizzati attivi sul territorio è il Lashkar-e Taiba. A tal proposito si rimanda a M.
Serra, India-Pakistan: la partita sul Kashmir nel gioco dell’Asia Centrale, BloGlobal-OPI, 7.02.2013.
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BloGlobal – Osservatorio di Politica Internazionale
Research Paper
Dicembre 2013
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